I CONGRESSO NAZIONALE DI FEDERAZIONE ROMA, MAGGIO 2005

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1 I CONGRESSO NAZIONALE DI FEDERAZIONE ROMA, MAGGIO 2005 SINTESI DELLA RELAZIONE CONGRESSUALE DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA FEDERAZIONE CISL MEDICI DOTT. GIUSEPPE GARRAFFO Occorre una nuova cultura della Sanità che recuperi la dignità del malato e del medico. I medici devono diventare protagonisti per surrogare le insufficienze della politica, nella profonda convinzione che la politica tradizionale, per molto tempo ancora, non riuscirà a riemergere dal ginepraio in cui è cascata. Ma è proprio la politica che dovrà governare la Sanità, perché non esistono scelte tecniche universalmente condivise, né tanto meno neutre. I DIRITTI DEI CITTADINI. Le maggiori difficoltà denunciate dai cittadini si concretizzano negli ostacoli all accesso, nelle liste di attesa, nelle procedure di ricoveri e pre-ricoveri, nelle sedute operatorie sospese e rinviate, nelle dimissioni precoci, nel triage dei pronto soccorsi, nel non poter parlare direttamente con il medico, nella perdita di tempo per le code agli ambulatori, ai CUPA, agli URP, ecc. Con diritti di carta, tickets, autodichiarazioni, consenso informato, codice fiscale, privacy, tessera sanitaria, ecc: in definitiva oggi il paziente è diventato un incartamento possibilmente informatico, sottoposto a innumerevoli esami clinici e strumentali, e a terapie sofisticate e opinabili, che sempre più raramente viene visitato ed ascoltato. 1

2 LISTE D ATTESA. A proposito della liste d attesa, nella ricerca delle cause spesso si richiamano, improvvidamente e con supponenza, responsabilità dei medici che provocherebbero il loro incremento, penalizzando l'accesso e dirottando le prestazioni nell'ambito dell'attività libero professionali. Pur ammettendo, in linea ipotetica, anche l'esistenza di questo comportamento inaccettabile e lesivo della dignità dell'utente, dell'operatore e della struttura sanitaria, corre l'obbligo di precisare che si tratta di un fenomeno assolutamente irrilevante ed ininfluente sui tempi di attesa, proprio per la sua minima dimensione. La causa principale è sistemica. Per correggere la dinamica delle liste di attesa le aziende debbono diventare più efficienti. Il filtro sull'accesso deve funzionare. L'offerta deve essere articolata sul territorio e diventare integrata, in modo da ridurre all'essenziale il ricorso al ricovero e alle prestazioni specialistiche. A causa delle assurdità di alcune procedure dei pre-ricoveri, poi, il chirurgo si trova a volte ad operare pazienti che non mai visto e visitato, interventi decisi precedentemente da altri. Tutto è delegato alla coscienziosità del medico che non può certo sottoporre ad atti medici e a interventi chirurgici persone clinicamente e anamnesticamente sconosciute, con diagnosi e indicazioni decise da altri. ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. Uno dei capitoli più disattesi del nostro Welfare è la politica per gli anziani non autosufficienti. Noi riteniamo che la costituzione di un fondo nazionale debba prevedere in prima battuta la fiscalizzazione degli oneri e non una tassa di scopo, considerando che il problema interessa gran parte delle fasce povere della popolazione con un massimo di 700 euro al mese di reddito. 2

3 Il Fondo per gli Anziani già proposto con precedenti Leggi, non è stato attuato. Dal momento che il problema interessa più di di anziani, in seconda battuta diventano proponibili i fondi assicurativi obbligatori e i fondi integrativi. Mediamente il costo economico per le famiglie interessate non è inferiore a euro mensili. Le attuali manovre sull IRAP e sull IRPEF potrebbero creare una nicchia per la fase iniziale della costituzione di questo fondo, tenendo conto che si è verificato un incremento delle addizionali comunali e regionali. In valore assoluto le addizionali hanno prodotto un gettito di 10 milioni e euro, precisamente il doppio esatto degli sgravi fiscali approvati dal Governo. Pertanto, è nelle pieghe di tali manovre che si può costituire un fondo iniziale per gli anziani non autosufficienti. La Cisl Medici giudica un atto di miopia politica scaricare solo sulle famiglie gli oneri della non autosufficienza degli anziani, per i quali occorre garantire anche l assistenza domiciliare integrata. FEDERALISMO. Nel processo di costruzione della sanità federale si è avuta una accentuazione della priorità del livello politico e istituzionale degli interventi, e di contro un insufficiente livello di concertazione con le Parti Sociali. Fatto questo che, in verità, si era verificato anche durante la legislatura precedente dove, in solitudine e malamente, la maggioranza di allora cambiò il titolo V della Costituzione. Oggi sarebbe necessario rimediare a tali gravi errori e costruire un percorso legislativo più ampiamente discusso e condiviso. Non è neppure minimamente pensabile che si possano varare riforme e costruire la nuova Sanità senza rinnovare i Contratti di lavoro, dimenticando che il coinvolgimento degli operatori della sanità e dei 3

4 medici, e i Contratti sono essi stessi momenti necessari di consenso e di attuazione pratica di qualsiasi riforma e cambiamento. CONTRATTO DI LAVORO. In merito al nuovo contratto, vi sono due rischi immediati: se non riusciamo a chiudere il Contratto in tempi brevi (1 biennio economico e quadriennio normativo), rischiamo fra un mese di dover attendere il nuovo Comitato di Settore e forse un nuovo Atto di Indirizzo. Il secondo biennio economico diventerebbe una chimera e di fatto perderemmo un intera tornata contrattuale. Stando alle dichiarazioni programmatiche del nuovo Governo, oltre alla celere conclusione del primo biennio contrattuale , si potrebbero presto creare anche le condizioni per il finanziamento adeguato del II biennio e dei Contratti del Pubblico Impiego. Non possiamo condividere la logica aziendalistica di assimilare il lavoro a un indistinto fattore di produzione, senza rispetto di regole e di orari di lavoro, di condizioni di lavoro che, per più del 50% dei medici, sono da considerare usuranti, soprattutto per chi lavora negli Ospedali, nei servizi dell emergenza, nelle sale operatorie, nelle sale parto, nelle rianimazioni, nei pronto soccorso e in qualsivoglia servizio funzionante 24 ore su 24 e per 365 giorni all anno, dove si lavora notte e giorno anche nei giorni festivi, con guardie e pronte disponibilità. Riequilibrando gli incrementi del secondo biennio contrattuale, occorrerà ristabilire la forbice tra le varie posizioni ed ex qualifiche, attraverso anche un percorso che premi economicamente l acquisizione nel tempo di competenze ed esperienze, indipendentemente dagli incarichi ricoperti, portando a compimento, anche, il processo di qualificazione normativa ed economica delle attività mediche disagiate, a partire da quelle collegate ai servizi di guardia e di pronta disponibilità. 4

5 Occorre stabilire a livello nazionale le garanzie minime per l adeguato recupero psico-fisico, nonché le eventuali prestazioni aggiuntive svolte fuori dell orario di lavoro come le guardie e le pronte disponibilità, considerando tali evenienze come eccezionali e limitate, e dopo che è stato esaurito il normale orario di lavoro e lo straordinario. Pertanto i fondi aggiuntivi regionali dello 0,32% dovranno andare a implementare il fondo di disagio. ECM. L ECM, essendo obbligatorio dev essere finanziato, e, in assenza di sistemi premianti, e data l attuale incerta regolamentazione, non potranno essere previste penalizzazioni per nessuno. Occorre, altresì, definire che ogni decisione che abbia effetti sul rapporto di lavoro, compreso il recesso, venga affidata sostanzialmente al collegio tecnico. RAPPORTI DI LAVORO ATIPICI. E necessario poi porre un freno al proliferare dei rapporti atipici che riguardano ormai più del 10% dei medici e ricostituire organici regolari nei servizi clinici e di degenza degli Ospedali. In realtà, l irregolarità e la discontinuità dei rapporti di lavoro, che sono propri del lavoro atipico, mirano alla base la possibilità di progettare e operare scelte di vita di medio-lungo termine. Per un medico che inizia mediamente a lavorare a 34 anni, ciò assume aspetti drammatici. Inoltre l assenza di adeguate misure di tutela sociale (in materia di maternità, malattie, previdenza) e di garanzie sindacali contribuiscono a rendere più insicura e stressante la vita e ad accrescere l ansia per il futuro. PRONTI ALLA SCONTRO. Recentissime dichiarazioni di esponenti autorevoli del nuovo Governo sono apparse contraddittorie con i 5

6 propositi espressi nelle dichiarazioni programmatiche dal Presidente del Consiglio durante la fiducia al Parlamento. Tali dichiarazioni sono disorientanti e gettano ombre sulla conclusione del contratto dei medici. Queste dichiarazioni, unite al deficit sanitario ingravescente, all aumento del debito pubblico e a una crescita più lenta del PIL, al silenzio delle Regioni e a un Aran ambigua e incerta, hanno creato non poche preoccupazioni, ma un vero e proprio stato di allarme nella categoria, che ancora ritiene esserci tutte le condizioni per chiudere positivamente il quadriennio normativo e il primo biennio economico , già ampiamente trascorso. I medici sono bloccati a quattro anni fa, avendo avuto gli ultimi adeguamenti economici in lire, con i salari che nel frattempo si sono svalutati in euro. Governo, Regioni e Aran sappiano che i medici sono uniti e tutti sono pronti a scatenare forti e inusitate azioni di protesta, in grado di mettere in ginocchio un sistema sanitario che fa acqua da tutte le parti. Salvaguarderemo i cittadini e i malati, ma colpiremo duramente tutto il carrozzone che ancora qualcuno chiama Servizio Sanitario Nazionale. 6