Haifa Chemicals Ltd. Pioneering the Future. Dalla Barbatella al Bicchiere: la Viticoltura Sostenibile per Haifa.

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1 Haifa Chemicals Ltd. Pioneering the Future Dalla Barbatella al Bicchiere: la Viticoltura Sostenibile per Haifa.

2 La Sostenibilità in Viticoltura La Sostenibilità, declinata nelle sue dimensioni etico-sociale, ambientale ed economica, è sempre più una priorità per un Impresa, in particolar modo all interno della filiera vitivinicola ed anche per noi, come per altre Imprese Responsabili, è parte integrante della missione aziendale. Per Haifa è importante e motivo di orgoglio poter: contribuire all ottenimento di Uve Genuine e Sapide con l utilizzo consapevole ed informato dei mezzi tecnici da parte dell operatore (Sostenibilità Etico-Sociale o per l Uomo); fornire mezzi tecnici e tecnologie per attuare piani di fertilizzazione in sintonia con le esigenze e ritmi fisiologici della vite nel rispetto della fertilità naturale dei terreni (Sostenibilità Ambientale); permettere il raggiungimento di un reddito adeguato alle aspettative ed all impegno dell Imprenditore Agricolo (Sostenibilità Economica). La Sostenibilità di un concime per Haifa è tale quando: - contribuisce a migliorare la resa ottenendo uve superiori e genuine con la massima efficienza nutrizionale (massima percentuale di utilizzo dei nutritivi da parte della vite); - permette di ottenere una maggiore produzione lorda vendibile al netto dei costi di concimazione, andando a ridurre i costi di distribuzione e il relativo impegno di manodopera; - è in sintonia con gli equilibri naturali della fertilità del terreno per preservarla e/o migliorarla. Siamo ben lieti che negli ultimi anni la Sostenibilità sia diventata una precondizione nello sviluppo e realizzazione della tecnica colturale all interno dell Azienda Vitivinicola, diventando nel contempo argomento centrale della Comunicazione tecnica e divulgativa. La Sostenibilità noi vogliamo intenderla anche come un percorso virtuoso che deve portare all aumento delle conoscenze da parte dei Tecnici e degli Imprenditori Agricoli, così da veder applicati Disciplinari di Produzione o semplici tecniche colturali sulla base di provate e razionali conoscenze e non sulla base di mal riposte aspettative, suggestioni o pigrizie mentali. Innovazione tecnico-organizzativa per la filiera Vitivinicola La necessità di fare Sistema in un mondo economico sempre più globalizzato impone che si sviluppino processi organizzativi innovativi che permettano alla filiera Vitivinicola di essere sempre più efficiente. Noi aderiamo con entusiasmo al Progetto Tergeo, promosso dall Unione Italiana Vini, perché vediamo tale progetto come una proposta concreta che può permettere di mettere in comunicazione le varie professionalità interdisciplinari che agiscono all interno della filiera vitivinicola, attivandole su applicativi concreti consentendo in tal modo di elevare le competenze e conoscenze tecniche di tutti gli Operatori. Obiettivo di tale attività è una viticoltura sostenibile che permetta una qualificazione e sviluppo della produzione vitivinicola.

3 Le Proposte di Haifa per la Viticoltura Con la consapevolezza di quello che siamo e della nostra storia possiamo affermare senza presunzione che la Sostenibilità come strategia è da sempre stata parte integrante nel nostro operare. Haifa nasce nel 1966 come l azienda di Stato Israeliana per sviluppare la nutrizione specialistica, in particolare la fertirrigazione. Questo compito Haifa lo ha assolto nel tempo con la produzione di concimi efficienti e con una continua assistenza in campo per aiutare lo sviluppo della nascente agricoltura Israeliana, proponendo sempre soluzioni che potessero ottimizzare l efficacia e minimizzare il costo. Nel tempo l affermarsi della fertirrigazione ha portato Haifa a estendere la sua presenza in tutte le maggiori e qualificate agricolture mondiali. La tecnica della fertirrigazione grazie ad Haifa è diventata una tecnica facilmente applicabile per far ottenere, prima di tutto, il massimo reddito all Imprenditore Agricolo (resa per ettaro con genuinità e sapidità delle produzioni). Questo è possibile grazie alla massima efficienza di utilizzo di acqua e concime in un contesto di risorse limitate, evitando nel contempo di avere un impatto negativo sulla fertilità del suolo vista come risorsa dai delicati equilibri. Con Haifa la fertirrigazione si è trasformata in NutrigationTM (ottimale sinergismo della nutrizione idrica e della nutrizione minerale). Haifa si è sempre mossa negli anni nello sviluppo di tecniche e prodotti dalla massima efficienza che potessero essere complementari ai concimi idrosolubili. A tal riguardo Haifa ha sviluppato una specifica tecnologia di ricopertura dei tradizionali concimi granulari con resine semipermeabili, così da permettere un rilascio dei nutritivi graduale e controllato nel tempo; in tal modo si può ottenere la massima efficienza nutrizionale da parte di concimi granulari al terreno. Tale tecnologia denominata MultiCoTechTM è stata messa a punto grazie al supporto indispensabile dell Università Israeliana (Faculty of Civil and Environmental Engineering - Technion). Haifa, sempre nel rispetto delle normative e del rapporto fiduciario con l Imprenditore Agricolo, ha registrato, in base alla normativa italiana che regola la produzione e commercializzazione dei fertilizzanti, tale membrana di ricopertura, così da rendere trasparente nelle etichette apposte nelle confezioni la quantità di concime ricoperto e la sua longevità, intesa come tempi di rilascio (D.Lgs. n 75/ Allegato n 6, Prodotti ad Azione Specifica, n 3, denominata MCT ). Per Haifa la sostenibilità comincia non solamente dal momento dell applicazione del concime in campo, ma fin dal momento della produzione nei propri stabilimenti, evitando da subito di avere un impatto negativo sull ambiente: i cicli naturali dell ambiente non ci permettono di essere miopi e non capire che viviamo in un ambiente globale dove esiste una notevole interdipendenza all interno dei cicli naturali in uno scenario mondiale. Per tali ragioni Haifa si qualifica per aderire a vari percorsi di Controllo Qualità e Sicurezza che attestano e garantiscono il processo produttivo ed il prodotto medesimo (Sistema di Gestione della Qualità di Processo ISO 9001, Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001, Sistema di Gestione della Sicurezza e della Salute dei Lavoratori OHSAS 18001).

4 Linee di Fertilizzazione Sostenibili Perché proporre tecniche innovative per ottimizzare la nutrizione idrica e minerale della vite? La domanda è solo apparentemente banale, o capziosa. Infatti, a dispetto di doti risparmiose della pianta sul fronte delle esigenze idriche e nutrizionali, non si possono ignorare diversi altri fattori fra cui, non ultimo, il mercato. Premessa a tutto ciò è che la viticoltura mondiale non sempre è praticata su territori ideali dal punto di vista ecopedologico (l Australia ne è l esempio forse più eclatante, ma non l unico), lo stesso discorso vale parimenti anche per molte zone vitate nazionali. Inoltre, a fare la differenza fra l ideale ed il reale c è anche LINEE DI FERTILIZZAZIONE GLERA Prosecco Friuli Grave il cambiamento climatico in atto, che sta RADICALE ( Concimazione granulare ) velocemente rendendo non più ottimali (Kg/Ha) Sviluppo vegeto-produttivo completo ed equilibrato, Ad inizio germogliamento territori che fino a poco tempo fa lo erano, MULTIGRO (entro prima settimana di predisponente l ottimale fioritura e futura allegagione aprile ) Concime con azoto a cessione controllata. e che ora esigono mirati interventi idrici, FERTIRRIGAZIONE e conseguentemente nutrizionali, per (g/lt.) (Kg/Ha) poter mantenere un ottimale livello qualisoluplant MgO Micro Da inizio Sviluppo completo e robusto germogliamento a della vegetazione, crescita dei quantitativo delle produzioni. germogli equilibrata Haifa P ( acido ortofosforico 85% ) 4 5 0,7 0,9 foglie distese ( da fine marzo a predisponendo la pianta alla Infine ci sono le esigenze di mercato, con metà aprile ) ottimale fioritura e allegazione Haifa NIT ( Nitrato Ammonico 34,2% ) 8 10 SOLUPLANT Micro Prefioritura la richiesta di vini dal profilo sensoriale ( da grappoli Massima fertilità del polline Haifa P ( acido ortofosforico 85% ) 4 5 visibili, grappoli prevenendo acinellatura e definito; oggi per esempio, soprattutto separati a bottoni 0,7 0,9 sviluppi anomali e incompleti dei fiorali separati ) Haifa MAG ( Nitrato di magnesio) grappoli. ( da fine aprile a nel segmento dei vini bianchi e spumanti, metà maggio ) Haifa NIT ( Nitrato Ammonico 34,2% ) Massima fertilità del polline SOLUPLANT MgOMicro impera l obiettivo della freschezza, della prevenendo acinellatura e sviluppi anomali e incompleti dei Fioritura, Haifa P ( acido ortofosforico 85% ) 4 5 moderata ma tangibile aromaticità, di un grappoli. allegagione 0,9 1,2 Allegagione ottimale, equilibrato (da fine maggio a Haifa MAG ( Nitrato di magnesio) e completo sviluppo dei grappoli. metà giugno ) più modesto grado alcolico caratteri che è Assenza di antagonismi fisiologici Haifa NIT ( Nitrato Ammonico 34,2% ) tra germogli e produzione. ben difficile ottenere se si affida la gestione SOLUPLANT MgOMicro Accrescimento acini Equilibrato e completo sviluppo della nutrizione idrica ai soli cicli naturali Haifa P ( acido ortofosforico 85% ) 4 5, pre chiusura dei grappoli. Assenza di antagonismi fisiologici tra grappolo 1,2 1,4 (piogge, peraltro sempre più incostanti) (da metà giugno a germogli e produzione. Prevenire Haifa MAG ( Nitrato di magnesio) fine giugno ) carenza di magnesio. e la nutrizione minerale solo alle isolate Haifa NIT ( Nitrato Ammonico 34,2% ) SOLUPLANT MgOMicro Da chiusura tradizionali concimazioni granulari a pronto grappolo a Attività fisionutrizionale idonea invaiatura per avere il giusto equilibrio fra Haifa P ( acido ortofosforico 85% ) 2 4 1,2 1,4 accrescimento acini e qualità. (da fine giugno a effetto. fine luglio ) Haifa NIT ( Nitrato Ammonico 34,2% ) Indicazioni di carattere generale da modulare e selezionare in base alla fertilità del terreno, allo sviluppo vegeto-produttivo e alla potenziale resa. EPOCA VANTAGGI, FINALITÀ, ASPETTI APPLICATIVI PRODOTTI DOSE Concime completo NPKMg con Azoto a Cessione controllata EPOCA Haifa ha l ambizione di contribuire alla definizione di una fertilizzazione efficiente e sostenibile che esalti la territorialità delle produzioni viticole e le potenzialità dei singoli vitigni. Haifa propone mirati piani di fertilizzazione sia per la produzione delle barbatelle che per il vigneto. Vogliamo con i nostri piani di fertilizzazione contribuire al raggiungimento Post raccolta ( entro la metà di ottobre ) VANTAGGI, FINALITÀ, ASPETTI APPLICATIVI PRODOTTI DOSI per periodo Concentrazione Predisporre la pianta al riposo invernale biostimolando il flusso linfatico con accumulo di nutritivi e sostanze di riserva. Multi-K phast ( nitrato potassico acido ) Haifa P ( acido ortofosforico 85% ) ,2 1,4 Haifa Italia Srl, Viale Gozzadini, Bologna Tel , Fax , italia@haifa-group.com - ATTENZIONE : Le informazioni sopra riportate in questo volantino si intendono a titolo indicativo. Haifa Chemicals Ltd. si riserva il diritto di apportare in qualsiasi momento senza preavviso le modifiche che ritenesse utili per qualsiasi esigenza tecnico-commerciale e/o legislativa. Ver

5 LINEE DI FERTILIZZAZIONE degli obiettivi enologici prefissati. Per questo noi consideriamo importante valorizzare la fertirrigazione (NutrigationTM) ed in modo complementare ad essa, o dove non ci sia possibilità di irrigare, l impiego anche di concimi granulari che permettano un rilascio graduale dei nutritivi (Concimi ricoperti a cessione controllata - MCT). Haifa sulla base della sua esperienza e dei suoi prodotti (concimi idrosolubili e concimi granulari ricoperti MCT) si pone quindi in modo proattivo nei confronti di un mondo agricolo, ed in particolare di quello vitivinicolo, che richiede giustamente dei partners per la conduzione agronomica dei vigneti in un contesto di Agricoltura Sostenibile. Haifa può proporre piani di fertilizzazione mirati (territorio, portinnesto, vitigno e obiettivo enologico) sfruttando al meglio ed in modo integrato le sue tecnologie ed i suoi prodotti, definendo le migliori sinergie fra concimazione granulare e fertirrigazione. Sangiovese Romagna Indicazioni di carattere generale da modulare e selezionare in base alla fertilità del terreno, allo sviluppo vegeto-produttivo e alla potenziale resa. Per interventi specifici e per prevenire o curare carenze nutrizionali e fisionutrizionali selezionare altri prodotti dal Catalogo Generale Haifa. RADICALE ( Concimazione granulare ) EPOCA VANTAGGI, FINALITÀ, ASPETTI APPLICATIVI Ad inizio germogliamento (entro prima settimana di aprile ) Sviluppo vegeto-produttivo completo ed equilibrato, predisponente l ottimale fioritura e futura allegagione. Concime con azoto a cessione controllata. DOSE (Kg/Ha) PRODOTTI MULTIGRO Concime completo NPKMg con Azoto a Cessione controllata FERTIRRIGAZIONE EPOCA Da inizio germogliamento a foglie distese ( da fine marzo a metà aprile ) Prefioritura ( da grappoli visibili, grappoli separati a bottoni fiorali separati ) ( da fine aprile a metà maggio ) Fioritura, allegagione (da fine maggio a metà giugno ) Accrescimento acini, pre chiusura grappolo (da metà giugno a fine giugno ) Da chiusura grappolo a invaiatura (da fine giugno a fine luglio ) Post raccolta ( entro metà ottobre ) DOSE totale per periodo VANTAGGI, FINALITÀ, ASPETTI APPLICATIVI PRODOTTI Sviluppo completo e robusto della vegetazione, crescita dei germogli equilibrata predisponendo la pianta alla ottimale fioritura e allegazione ( almeno 2 interventi ) SOLUPLANT MgO Micro Haifa P ( acido ortofosforico [C] 85% ) Massima fertilità del polline prevenendo acinellatura e sviluppi anomali e incompleti dei grappoli. ( almeno 2 interventi ) SOLUPLANT MgO Micro Haifa P ( acido ortofosforico [C] 85% ) Haifa MAG ( Nitrato di magnesio) Massima fertilità del polline prevenendo acinellatura e sviluppi anomali e incompleti dei grappoli. Allegagione ottimale, equilibrato e completo sviluppo dei grappoli. Assenza di antagonismi fisiologici tra germogli e produzione. ( almeno due interventi ) SOLUPLANT Micro Haifa P ( acido ortofosforico [C] 85% ) Haifa MAG ( Nitrato di magnesio) Equilibrato e completo sviluppo dei grappoli. Assenza di antagonismi fisiologici tra germogli e produzione. Prevenire carenza di magnesio. ( almeno due interventi ) Multi-K phast ( nitrato potassico acido ) Haifa P ( acido ortofosforico [C] 85% ) Bittermag ( Solfato di magnesio) Attività fisionutrizionale idonea per avere il giusto equilibrio fra accrescimento acini e qualità. ( un intervento ) Multi-K phast ( nitrato potassico acido ) Haifa P ( acido ortofosforico [C] 85% ) Predisporre la pianta al riposo invernale biostimolando il flusso linfatico con accumulo di nutritivi e sostanze di riserva. ( un intervento ) Multi-K phast ( nitrato potassico acido ) Haifa P ( acido ortofosforico [C] 85% ) Concentrazione (g/lt.) (Kg/Ha) 6 8 0, , , , ,4 1,4 Haifa Italia Srl, Viale Gozzadini, Bologna Tel , Fax , italia@haifa-group.com - ATTENZIONE : Le informazioni sopra riportate in questo volantino si intendono a titolo indicativo. Haifa Chemicals Ltd. si riserva il diritto di apportare in qualsiasi momento senza preavviso le modifiche che ritenesse utili per qualsiasi esigenza tecnico-commerciale e/o legislativa. Ver

6 Posizionamento e Vision Haifa è un gruppo multinazionale Israeliano leader nella produzione di specialità chimiche per la nutrizione delle piante e per applicazioni industriali, in particolare è tra i principali produttori al mondo di Nitrato Potassico, sviluppando nel complesso un fatturato di circa 700 milioni di dollari all anno. I siti produttivi principali sono in Israele, affiancati da altri stabilimenti e partership produttive e commerciali dislocate in altri paesi con il fine di completare l offerta dei prodotti per avere sempre più un offerta specialistica, qualificata ed integrata. Haifa è presente direttamente in tutti i principali mercati agricoli mondiali, riuscendo così a rimanere in stretto contatto con i propri clienti e con gli utilizzatori dei propri prodotti. Il network di distribuzione si basa su 12 succursali in tutto il mondo, numerosi agenti esclusivi, una rete capillare di terminal portuali e centri logistici per garantire la fornitura dei propri prodotti durante tutto il corso dell anno. In questo modo l offerta può essere personalizzata ed adattata alle specifiche esigenze di ciascuna area geografica mantenendo il rigoroso rispetto dei più severi parametri qualitativi. Grazie ad un combinazione unica di tecnologia ed innovazione, visione e leadership Haifa ha costruito la propria solida reputazione nel mondo della nutrizione vegetale. Haifa, da sempre, si concentra e si appassiona per tutto ciò che concerne la nutrizione specializzata, con l obiettivo di fornire soluzioni innovative ad un settore in continuo cambiamento (Pioneering the Future). Haifa persegue un atteggiamento responsabile nei confronti della propria clientela, dell ambiente, del proprio personale e di tutta la comunità con cui interagisce. Crediamo ad una nutrizione della vite che sia efficiente, economicamente sostenibile ed in sintonia con l ambiente. Haifa crede nella ricerca, nell innovazione e nel sapere scientifico. Non esistono prodotti miracolosi che garantiscono crescite miracolose. Esiste la ricerca scientifica applicata in agricoltura. Esiste lo studio approfondito di tutti i parametri che condizionano la rese della vite e l ottimizzazione dell uso dei mezzi tecnici in agricoltura. Haifa crede e sostiene un mondo aperto in cui le esperienze e le soluzioni applicative siano messe a disposizione di tutti e per tutti (Pioneering Knowledge). Haifa ha sviluppato in questi anni una intensa attività sperimentale e dimostrativa a cominciare dalle barbatelle fino arrivare al vigneto: per questo, il nostro motto è: dalla barbatella al bicchiere. La nostra attività, resa possibile grazie all indispensabile contributo dei più qualificati Centri di Ricerca, di Assistenza Tecnica e Consulenti del settore vitivinicolo, tale attività ha permesso di definire specifici piani di fertilizzazione finalizzati a precisi obiettivi enologici. Noi riteniamo che un buon vino nasce dalla migliore produzione di barbatelle e gestione successiva dello sviluppo fisionutrizionale del vigneto. Haifa incoraggia i vari professionisti del settore vitivinicolo a dialogare sul web ( nella nostra community specializzata. La nutrizione vegetale è uno studio appassionante con tanti appassionati; abbiamo voluto creare un luogo dove tutte queste persone possano scambiare le proprie esperienze accrescendo e facendo crescere le proprie professionalità.

7 Pioneering Partnership per noi unisce l approccio pioneristico con la condivisione delle esigenze della filiera vitivinicola. Ascoltiamo le esigenze degli Imprenditori Agricoli e volentieri condividiamo il nostro approccio pioneristico. Sosteniamo i nostri Partner con una logistica globale e flessibile, con la disponibilità di prodotti e servizi mirati, con un know-how ampio e programmi di marketing avanzati. Abbiamo davanti a noi sfide importanti, per una crescita reciproca, ambiziosa e concreta. Pioneering Growth per noi significa poter sfruttare la nostra esperienza e le nostre conoscenze per aiutare gli Imprenditori Agricoli nell ottenere gli obiettivi enologici voluti e i nostri Partner Tecnico-commerciali nel posizionarsi al meglio nel mercato, creando i presupposti per un futuro più solido. Insieme siamo motivati a guidare la crescita reciproca di business con gli Imprenditori Agricoli e i nostri Partner Commerciali tramite i prodotti, conoscenze, servizi e specifiche attività di supporto, per contribuire alla produzione delle migliori uve per l ottenimento di vini che siano specchio del territorio. Pioneering Support è il nostro modo di servire i nostri clienti. Li riforniamo con rapidità, consegne flessibili, tramite una rete logistica globale e supportandoli con strumenti di marketing concreti ed efficaci. Ci impegniamo quotidianamente in tale azione di supporto condividendo il nostro know-how tramite consulenze professionali, visite in campo e un costante lavoro di seminari di formazione per migliorare l utilizzo dei nostri prodotti e servizi. I Concimi di Haifa, noti da sempre come prodotti speciali puri e altamente efficienti, si integrano al meglio con la Tecnica Colturale delle varie realtà viticole permettendo di ottenere sempre le soluzioni ottimali (concimazioni granulari a pronto effetto e a rilascio controllato, concimi idrosolubili per fertirrigazione e concimazione fogliare). Le nostre soluzioni e i nostri prodotti innovativi consentono agli Imprenditori Agricoli di ottenere sempre il meglio dalle loro viti, ottimizzando la nutrizione delle piante e le modalità distributive, in un contesto di Viticoltura Sostenibile (Pioneering Products).

8 Viale Gozzadini, Bologna Tel: Fax: Stampa corgae - V Haifa Italia Srl

9 i n p r i m o p i a n o pinot grigio alla prova della fertirrigazione Estratto dal Corriere Vinicolo n. 41 del 22 ottobre 2012 concimazione: tecniche, metodi e prodotti Estratto dal Corriere Vinicolo n. 6 del 13 febbraio 2012 Ca B P N gestione dell'acqua goccia a goccia Estratto dal Corriere Vinicolo n. 10/11 del 19 marzo 2012 ~ Pagina II ~ ~ Pagina III ~ Mg K ~ Pagina VI ~ O r g a n o d i n f o r m a z i o n e d e l l U n i o n e I t a l i a n a V i n i Associazione per la tutela generale delle attività del ciclo economico del settore vitivinicolo... d a l Inserto promozionale realizzato dal Corriere Vinicolo su commissione di Haifa Italia. Contiene estratti di articoli pubblicati sul Corriere Vinicolo e informazioni pubblicitarie del committente. tergeo Il progetto di sostenibilità globale di UNIone italiana vini Un nuovo modello di aggregazione La sostenibilità è il tema dei prossimi vent anni, se non di più, e avrà sempre bisogno di processi di pensiero per apportare adeguamenti, innovazioni, miglioramenti, così come ha bisogno di trovare criteri oggettivi che la definiscano e possano guidare con sicurezza lo sviluppo sostenibile dell aziende. Sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ma anche economico. Anche nel settore vino. è in quest ottica che si muove il progetto Tergeo ( Nato nel 2011, Tergeo è il progetto di sostenibilità in viticoltura ed enologia promosso e coordinato da Unione Italiana Vini 500 aziende che rappresentano il 70% del valore dell export vitivinicolo italiano - con l obiettivo di proporre un modello di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso il coinvolgimento di tutti gli operatori del comparto. Tergeo spiega Lucio Mastroberardino, presidente di UIV è un vero e proprio network di competenze tecnico-scientifiche, un laboratorio di esperienze capace di dare vita a un circolo virtuoso di informazione accreditata, con l obiettivo di aiutare le nostre imprese a essere più competitive. Ha centrato un esigenza trasversale a tutta la filiera: la messa in condivisione di sapere e di saper fare da parte degli attori che a tutti i livelli costituiscono la filiera. Le aziende vitivinicole con le loro esigenze, i fornitori di attrezzature, tecnologie, prodotti e servizi con le loro risposte tecno- Come funziona e si alimenta Tergeo Università Organismi di ricerca e sperimentazione Aziende vitivinicole leader PARTNER Associazioni e istituzioni Tecnologie Prodotti cantina Prodotti vigneto Sussidiari CONTENUTI logiche, il mondo della ricerca universitaria con il suo indispensabile apporto scientifico. In pratica il funzionamento del progetto è semplice. Le aziende fornitrici partner del progetto, così come i centri di ricerca, le università e la stessa Unione Italiana Vini presentano periodicamente al Comitato tecnico-scientifico - composto da rappresentanti del mondo scientifico e dirigenti e tecnici di aziende vitivinicole socie COMITATO tecnico- SCIENTIFICO (priorità di argomenti eccellenze) Informativi Formativi Sperimentazione CONTENUTI CERTIFIcatI Aziende vitivinicole Soci UIV (500) UIV - un progetto che ha come cardine la sostenibilità, il cosiddetto applicativo. Al Comitato il compito di valutarlo e quindi approvarlo, rimandarlo (un po come a scuola) o anche rigettarlo. Una volta approvato, l applicativo diventa a tutti gli effetti patrimonio di Tergeo e può quindi essere implementato nelle aziende vinicole che fanno richiesta. Innovazione continua e trasferimento di conoscenza certificata sono dunque gli asset del progetto, che per frammentazione della struttura produttiva in Italia non poteva che porsi come obiettivo una graduale messa a sistema. A differenza di altri comparti spiega il direttore generale di UIV, Francesco Pavanello nel settore vino si è dovuto operare proponendo un modello di aggregazione il più vasto possibile attorno al tema della sostenibilità, che rischiava e rischia tuttora di perdersi in mille rivoli, con interpretazioni parziali, non avendo le aziende una visione completa di che cosa si intenda per sostenibilità. Per fare un esempio, non basta installare i pannelli fotovoltaici se in vigneto o in cantina ho una gestione incontrollata dell acqua. Tergeo è dunque un vero e proprio work in progress. Se la gestione degli agrofarmaci in vigneto è stata la base di partenza su cui c è stata convergenza di interessi contingenti, per via dello scadenzario imposto dalla normativa europea legata al cosiddetto Pesticide Package, il progetto Tergeo è ben più ampio: gli applicativi in via continua di elaborazione stanno coprendo gradualmente sia le principali fasi agricole e viticole (gestione globale del vigneto, del suolo, dell acqua, biodiversità, qualità dell aria), sia quelle di cantina (utilizzo di materiali sussidiari e ausiliari, tecnologie produttive, gestione reflui, efficienza energetica), oltre naturalmente all impatto sulla qualità del prodotto finale e le sue ricadute in ambito salutistico e sociale. Intervista a Mauro Schippa Sales & marketing Haifa Italia Sostenibilità: noi vogliamo intenderla anche come un percorso virtuoso verso l aumento delle conoscenze da parte dei tecnici e degli imprenditori agricoli, così da veder applicati disciplinari di produzione o semplici tecniche colturali sulla base di provate e razionali conoscenze Fase del controllo qualità nel laboratorior&d Haifa Haifa Italia e Tergeo La sostenibilità - declinata nelle sue dimensioni eticosociale, ambientale ed economica - è sempre più una priorità per un azienda. Come vi siete posti di fronte a questa tematica? Che politiche avete adottato? Quale percorso avete fatto prima di arrivare ad aderire al progetto Tergeo? La sostenibilità come strategia è da sempre stata parte integrante del nostro operare, e Haifa si qualifica per aderire a vari percorsi di Controllo qualità e sicurezza che attestano e garantiscono processi e prodotti (Iso 9001, Iso 14001, Ohsas 18001). In particolare, la fertirrigazione grazie ad Haifa è diventata una tecnica facilmente applicabile per ottenere produzioni genuine e sapide con l utilizzo consapevole e informato dei mezzi tecnici da parte dell operatore (sostenibilità etico-sociale o per l uomo), per attuare piani di concimazione in sintonia con le esigenze e ritmi fisiologici delle colture nel rispetto della fertilità naturale dei terreni (sostenibilità ambientale), per consentire il massimo reddito all imprenditore agricolo (sostenibilità economica). Questo è possibile grazie alla massima efficienza di utilizzo di acqua e concime in un contesto di risorse limitate, evitando nel contempo di avere un impatto negativo sulla fertilità del suolo vista come risorsa dai delicati equilibri. Con Haifa la fertirrigazione si è trasformata poi in Nutrigation (ottimale sinergismo della nutrizione idrica e della nutrizione minerale), cui si è aggiunta anche una specifica tecnologia di ricopertura con resine semipermeabili dei tradizionali concimi granulari così da permettere un rilascio graduale e controllato nel tempo dei nutritivi (tecnologia MultiCoTech). Su queste basi, ci poniamo quindi in modo proattivo nei confronti di un mondo agricolo, e in particolare vitivinicolo, che richiede giustamente dei partner per la conduzione agronomica dei vigneti in un contesto sostenibile. Siamo lieti che la sostenibilità sia diventata una precondizione nello sviluppo e realizzazione della tecnica colturale, e nel contempo argomento centrale della comunicazione tecnica e divulgativa: noi infatti vogliamo intenderla anche come un percorso virtuoso verso l aumento delle conoscenze da parte dei tecnici e degli imprenditori agricoli, così da veder applicati disciplinari di produzione o semplici tecniche colturali sulla base di provate e razionali conoscenze e non sulla base di mal riposte aspettative, suggestioni o pigrizie mentali. Quale è stato l aspetto o gli aspetti innovativi che vi hanno portato ad aderire al Tergeo? è una proposta concreta che può attivare una comunicazione interdisciplinare tra le varie professionalità che agiscono all interno della filiera vitivinicola, attivandole su progetti applicativi sperimentabili in campo. In tal modo si elevano le competenze e le conoscenze tecniche di tutti gli operatori. L obiettivo finale è una viticoltura sostenibile e questo significa una migliore qualificazione e un continuo sviluppo della produzione. Quali finalità/obiettivi vi proponete di realizzare? Poter contribuire alla definizione di una fertilizzazione efficiente e sostenibile che esalti la territorialità delle produzioni viticole e le potenzialità dei singoli vitigni, avere vini espressione massima dell interazione vitigno - territorio. Questo vorrà dire prima di tutto mettere al centro della discussione tecniche e fertilizzanti che permettano di avere la massima efficienza nutrizionale con mirati piani di fertilizzazione per territorio, portainnesto, vitigno e obiettivo enologico. Per il raggiungimento di tali obiettivi, consideriamo importante valorizzare la fertirrigazione (Nutrigation) e in modo complementare ad essa, o dove non vi sia possibilità di fare apporti idrici, l impiego anche di concimi granulari che permettano un rilascio graduale dei nutritivi (concimi ricoperti a cessione controllata). Corso di formazione Sostenibilità nutrizionale (idrica e minerale) del vigneto Nutrigation TM Fornire ai tecnici viticoli un informazione specifica sull argomento per gestire e programmare al meglio la nutrizione idrica e minerale in funzione dell obiettivo enologico prefissato, in una viticoltura sostenibile che produca vini espressione del territorio (a cura di Haifa Italia) Meeting tecnici rivolti ai tecnici che operano nell ambito delle aziende vitivinicole, strutturati attraverso una parte seminariale e una parte di laboratorio pratico. Obiettivo: fornire ai tecnici viticoli un informazione specifica sull argomento per gestire e programmare al meglio la nutrizione idrica e minerale in funzione dell obiettivo enologico prefissato, in una viticoltura sostenibile che produca vini espressione del territorio. Condividere conoscenze e utilizzo di strumentazioni e supporti informatici per poter gestire al meglio i concimi idrosolubili e l apporto idrico, così da ottenere una efficiente irrigazione e nutrizione della vite, grazie alla sinergica azione data dalla contemporaneità della nutrizione idrica e minerale (Nutrigation TM ). Il Meeting si struttura, come anticipato, in una prima parte definibile seminariale con studio ed approfondimento della teoria dei fondamentali della Nutrigation TM e una seconda parte definibile laboratorio dove verificare direttamente gli aspetti teorici descritti nella prima parte ( toccare con mano i vari tipi di concime, vedendo in vivo aspetti come la loro solubilizzazione, compatibilità, ; si vedranno anche quando possibile le strumentazioni per la solubilizzazione dei concimi e dosaggio delle soluzioni concentrate; verifica e visione diretta dei materiali che compongono un impianto di irrigazione/microirrigazione; vedere ed impratichirsi nell uso delle varie strumentazioni per la programmazione della nutrizione idrica e loro utilizzo, ad esempio camera a pressione, ; nella parte di laboratorio ci sarà anche una parte di esercitazioni dell utilizzo dei fogli di calcolo per il dimensionamento della fertirrigazione). Il Meeting è di tipo modulare.

10 II Kg/ha il corriere vinicolo 14,00 12,00 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00,00 Apporti minerali Inserto promozionale Kg/ha TESI fertirrigazione N:K 11: Tesi 2 - fertirrigazione N:K 1:1 14,00 12,00 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00,00 tesi 2 fertirrigazione n:k 1:1 23 novembre apporti minerali TESI fertirrigazione N:K 1:0,5 APPORTI MIneralI Tesi 3 - fertirrigazione N:K 1:0,5 14,00 N n 12,00 14,00 P2O5 p2o5 10,00 12,00 K2O K2o 8,00 10,00 CaO Cao 6,00 8,00 MgO mgo 4,00 6,00 SO3 so3 2,00 4,00,00 case history: haifa italia & TenimenTi angelini Case history: Haifa Italia & Tenimenti Angelini Produrre di più e meglio Pinot grigio alla prova della fertirrigazione Accresciuta produzione, maggiore resa uva/mosto, miglioramento delle caratteristiche della tipicità del Pinot grigio: questi i tre obiettivi che ci si proponeva di raggiungere. Dopo 4 anni di sperimentazione della fertirrigazione, in confronto alla concimazione tradizionale, i risultati ottenuti hanno dimostrato l efficacia di questa tecnica Poter definire una fertilizzazione efficiente e sostenibile, capace di esaltare la territorialità delle produzioni viticole e le potenzialità produttive e organolettiche dei singoli vitigni, così da poter produrre vini che siano la migliore espressione dell interazione vitigno - territorio. è È questo il cuore della sperimentazione presentata da Haifa Italia italia all interno del progetto Tergeo ( e che verte sulle opportunità offerte dalla tecnica della fertirrigazione (Nutrigation TM ) rispetto a una concimazione granulare tradizionale. Tale tecnica è stata oggetto di una sperimentazione partita nel 2009 e che oggi, nel 2012, può dirsi sostanzialmente conclusa avendo confermato per un quadriennio i risultati ottenuti. Protagonista la tenimenti Tenimenti Angelini, e in particolare l azienda Puiatti a Romans d Isonzo. Ne parliamo con Giovanni Bigot (della Perleuve srl), consulente agronomico dell azienda, che ha coordinato lo staff impegnato nella sperimentazione. MT/ha 14,00 13,50 13,00 12,50 12,00 11,50 % 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 Tt Ee Rr G Ee O o i n c aa m p o Risultati quantitativi b conc. granulare N:K 1:0,5 a Kg/ha Produzione fertirrigazione N:K 1:1 Sanità delle uve a conc. granulare fertirrigazione N:K 1:0,5 N:K 1:1 fertirrigazione N:K 1:0,5 23 novembre Dottor dottor Bigot, in sintesi, che cosa si è fatto? Si sono valutati differenti tipi di concimazione su Pinot grigio, varietà che occupa più del 30% della superficie vitata dell azienda ed è anche la la prima varietà coltivata in Friuli, per confrontare la concimazione classica con concimi granulari a pronto effetto con due linee di fertirrigazione con concimi idrosolubili, che si si differenziavano in particolare per il il bilanciamento fra gli elementi nutritivi apportati in ogni singola fase fenologica e per il il rapporto finale delle unità fertilizzanti somministrate (azoto e potassio). Di queste, una linea si si proponeva l obiettivo di di migliorare la produttività a parità di di qualità enologica finale. L altra di riuscire a migliorare il il quadro acido, cioè avere un maggior contenuto di acidi organici. E magari anche diminuire la la gradazione alcolica, anche perché attualmente il il mercato richiede vini con una buona acidità e non un eccessiva alcolicità. Insomma, l obiettivo della sperimentazione era produttivo ed ed enologico, senza dimenticare anzi la la sostenibilità, ambientale ed economica del processo. Il Il vigneto in cui è stata realizzata la la sperimentazione è un vigneto di di 3 ettari, che è stato suddiviso in in differenti parcelle. Nella prova è stato possibile anche verificare l interazione tra tra le le tesi tesi di di concimazione e cinque portinnesti di di un unica selezione di di Pinot grigio (R6). Concimazione concimazione granulare tradizionale e fertirrigazione: quali le le principali differenze? La La concimazione granulare tradizionale viene viene effettuata con con concimi solidi solidi e quindi quindi normal- normalmente sulla sulla superficie del del suolo, suolo, la la fertirrigazionzione si si avvale avvale di di concimi concimi idrosolubili in in polve- polve- fertirrigarere, che che vengono vengono solubilizzati solubilizzati in in acqua acqua secondo secondo precise precise proporzioni proporzioni e vengono vengono poi poi distribuiti distribuiti attraverso attraverso un un impianto impianto di di sub sub irrigazione. irrigazione. La La a Severity Scottature Incidence Disseccamento rachide a a Apporti minerali 23 novembre risultati quantitativi sanità delle uve Kg/ha 2,00,00 b b a fertirrigazione N:K 1:0,5 tesi 3 fertirrigazione n:k 1:0,5 Risultati maturazione tecnologica g/l 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00,00 c acido malico b conc. granulare N:K 1:0,5 Acidi Organici b fertirrigazione N:K 1:1 acido tartarico fertirrigazione N:K 1:0, novembre ,70 0,69 0,68 0,67 0,66 0,65 0,64 0,63 b Indice di vigoria conc. granulare N:K 1:0,5 NDVI 23 novembre a N P2O5 K2O CaO MgO SO3 maturazione Tecnologica indice di vigoria fertirrigazione in in sé sé non è una novità ma lo lo è è sicuramente la la sua concreta ed ed efficace applicazione in campo. E la la cosa è stata possibile grazie al al know how di di Haifa. La La collaborazione di di Haifa è stata continua fin dall inizio soprattutto per quanto riguarda la la determinazione dei gi gi dei fertilizzanti, la la fornitura dei prodotti, per determinare i i volumi d acqua per ogni fertirrigazione così come le le modalità, per stabilire le le corrette concentrazioni. Inoltre ci ci ha ha supportato nella raccolta dei dati e nell analisi dei dei risultati ottenuti. Sicuramente il il plus della fertirrigazione è è la la sua capacità di di dosare in in maniera differente, e e secondo un un piano temporale frazionato in in relazione alle diverse fasi fenologiche, l apporto dei dei diversi elementi nutritivi in in funzione di di alcune variabili, quali ad ad esempio territorio, portainnesto, vitigno e obiettivo dosag- enologico. Quali risultati sono stati raggiunti? Gli Gli obiettivi che che si si proponeva la la cantina, sono stati centrati? Sicuramente. La La sperimentazione che che è è stata stata ripetuta per per quattro anni anni di di seguito ha ha sempre confermato le le tesi tesi di di partenza. Si Si voleva riuscire a ottenere un un aumento quantitativo della della produzione mantenendo inalterati i i parametri quali- qualitativi, e in in effetti con con la la fertirrigazione rispettto a una una concimazione granulare tradizionale abbiamo ottenuto una una maggiore produzione rispet- per per ettaro ettaro così così come come una una maggior maggior resa resa in in mosto. mosto. Complessivamente l aumento produttivo produttivo si si è è collocato collocato su su un un valore valore medio medio del del 10 12% %. Aumento Aumento della della quantità quantità senza senza perdere perdere in in qualità, qualità, ma ma non non solo. solo. Nella Nella tesi tesi che che si si proponeva proponeva di di migliorargliorare il il quadro quadro acido acido del del prodotto, prodotto, abbiamo abbiamo in in mi- effetti effetti avuto avuto vini vini con con un un maggior maggior contenuto contenuto in in acidi acidi organici, organici, tra tra cui cui acido acido malico, malico, e e contempocontempo- a fertirrigazione N:K 1:1 n p2o K2 Ca mg so a a a fertirrigazione N:K 1:0,5 Tutte tutte le le fasi fasi della sperimentazione 11 Analisi Analisi preliminare preliminare del del vigneto vigneto per per valutarne valutarne i reali i reali fabbisogni fabbisogni nutrizionali nutrizionali 22 Definizione Definizione delle delle tesi tesi legate legate alle alle diverse diverse linee linee di concimazione: di concimazione: granulare granulare tradizionale, tradizionale, fertirrigazione fertirrigazione con rapporto con rapporto N:K 1:1 e N:K fertirrigazione 1:1 e fertirrigazione con con rapporto rapporto N:K N:K 1:0,5. 1:0,5. Le Le due due tesi tesi di di fertirrigazione fertirrigazione si si differenziavano differenziavano anche anche per per un un differente differente bilanciamento bilanciamento fra fra gli gli elementi elementi nutritivi nutritivi apportati apportati durante durante la la stagione stagione vegetativa vegetativa 33 Realizzazione Realizazzione del del piano piano di di fertirrigazione fertirrigazione (dosaggi, (dosaggi, prodotti, prodotti, concentrazioni) e e del del calendario calendario degli degli interventi interventi (circa (circa l anno) l anno) 44 Rilievi Rilievi e e raccolta raccolta dati dati parcellari: Stato Stato vegeto-produttivo, con con indice indice di di vigoria vigoria NDVI NDVI (Normalized Difference Vegetation Index) Index) Analisi del del terreno e e Recovery dell azoto Sanità delle delle uve uve Quantità uva uva prodotta Resa Resa uva/mosto il corriere vinicolo n Ottobre Vinificazione Analisi sensoriale dei dei vini vini per per valutarne la la qualità enologica finale Analisi dei dei costi raneamente meno alcol. Si Si è è giunti e e l analisi sensoriale l ha confermato - - ad ad avere vini con con una maggiore piacevolezza, freschezza e e profondità di di aromi rispetto ai ai vini ottenuti con con la la concimazione granulare tradizionale. E E questo ha ha importanti risvolti di di mercato. Abbiamo poi poi fatto anche un analisi dei dei costi e e anche dei dei vantaggi ambientali. Possiamo dire dire che a a parità di di costi, con con la la fertirrigazione ven- vengono fatti meno passaggi con con trattrici agricole e e questo significa minore incidenza sul sul fenomeno del del compattamento del del suolo e e risparmio in in ter- termini di di carburante. Inoltre, sempre in in termini di di impatto ambientale, abbiamo fatto fatto si si sull azoto e e sulle dinamiche di di assorbimento, perché è è noto che che la la presenza di di questo elemen- un analitto influisce negativamente sulla sulla falda falda acquifera. Studiando quindi le le dinamiche di di assorbimento dell azoto, a a parità di di quantità somministrata nella fertirrigazione - - dal dal momento che che le le dosi dosi vengono date date in in maniera frazionata - - la la vite vite riescesce ad ad assimilare meglio l azoto diminuendo ri- il il rischio di di lisciviazione nella nella falda. falda. Il Il recovery dell azoto, che che è è appunto l efficienza di di assorbimento, è è risultato infatti infatti del del 50% 50% superiore rispettspetto alla alla concimazione granulare ri- tradizionale. Dopo dopo 44 anni anni di di sperimentazione, la la fertirrigazione diventerà oggi oggi prassi prassi operativa? Una Una buona buona sperimentazione viticola viticola ha ha bisogno bisogno di di più più anni anni per per essere essere valida, valida, noi noi siamo siamo arrivati arrivati a a quattro quattro e e si si può può dire dire che che i i risultati risultati ottenuti ottenuti sianno oggi oggi una una buona buona base. base. E E infatti infatti già già dallo dallo scorso scorso sia- anno anno la la fertirrigazione fertirrigazione è è stata stata estesa estesa a a gran gran partte della della superficie superficie aziendale, aziendale, questo questo anche anche grazie grazie par- al al trasferimento trasferimento di di conoscenze conoscenze che che è è stato stato fatto fatto all interno all interno dello dello staff staff tecnico tecnico aziendale. aziendale. Anna Anna Volonterio Volonterio tecniche, metodi e prodotti Concimazione t e c n i c a v i t i c o l a Nulla può essere lasciato al caso, perché un errata nutrizione della vite non consente alla pianta di appropriarsi degli elementi presenti nel terreno, con ripercussioni certe sui caratteri dell uva e quindi, poi, sul prodotto enologico Per conservare la territorialità dei vini di Diego Tomasi CRA-VIT- Centro di ricerca per la viticoltura, Conegliano (Tv) e Duilio Porro Fondazione Edmund Mach Centro di trasferimento tecnologico, S. Michele all Adige (Tn) La vite come tutte le piante verdi, per vegetare e fruttificare ha bisogno di acqua, nutrienti e anidride carbonica. Mentre quest ultima viene assorbita attraverso gli stomi fogliari, l acqua e i minerali sono invece assimilati principalmente grazie all attività dell apparato radicale che li preleva dal suolo. La radice è quindi l organo che funge da intermediario tra il suolo e la vite e la sua funzionalità è strettamente connessa con lo stato fisico del substrato pedologico. Le radici sono allora fondamentali per la qualità dell uva e il loro corretto rapporto con il suolo è indispensabile per l ottimale assorbimento degli elementi minerali. I caratteri del suolo si rispecchiano quindi Fatte salve queste condizioni fondamentali, di seguito si riportano alcune considerazioni di base indispensabili per impostare un corretto piano di concimazione che tenga conto della tempistica e delle quantità da apportare. Ai fini di una corretta impostazione della concimazione annuale, la fase di post raccolta è senza dubbio determinante in quanto legata a una intensa attività di assorbimento radicale preposta a immagazzinare sostanze di riserva (azoto in particolare, ma anche fosforo, zolfo, potassio, ferro e boro) utili per la futura ripresa vegetativa. Accanto a una mobilitazione e traslocazione delle sostanze di riserva dalla parte aerea agli organi perenni, in questa fase le radici sono incaricate di assorbire i diversi elementi minerali e, prevalentemente, l azoto che sarà rimesso in circolo per sostenere le prime fasi di sviluppo vegetativo nella successiva stagione. Quanto sopra descritto acquista un valore ancora maggiore, in considerazione di recenti osservazioni che a fronte di una alta necessità in azoto nella fase compresa tra il germogliamento e la fioritura, si accosta una bassa capacità di assorbimento dello stesso da parte delle radici proprio in questa fase. I fabbisogni azotati vengono quindi per la quasi totalità soddisfatti dalle riserve accumulate nelle strutture permanenti, poiché le radici all inizio della stagione vegetativa e fino a quando i germogli presentano 6-8 foglie assorbono dal suolo solo minime quantità di azoto. Diventa quindi interessante dividere i fabbisogni nutritivi dalla capacità di assorbimento, in quanto come visto non sempre nell attività delle radici e la conoscenza delle proprietà e dello stato del suolo portano sempre a spiegare fenomeni e situazioni nutrizionali altrimenti difficilmente interpretabili. Da questa premessa si intuisce che sarebbe del tutto fuorviante e incompleto parlare di concimazione senza tener conto della funzionalità degli apparati radicali, diretta conseguenza dello stato del suolo. La concimazione del vigneto va quindi affrontata solo dopo aver accertato le condizioni del suolo, ovvero il suo stato fisico direttamente correlabile con le capacità di assorbimento da parte delle radici. Proprio su queste basi negli ultimi anni si è sviluppato un nuovo e intenso interesse per la conservazione dei caratteri fisico-chimici e microbiologici del suolo, per un corretto piano di concimazione per il ripristino delle sue proprietà e per la valorizzazione delle specifiche peculiarità dei diversi territori viticoli. In estrema sintesi un terreno garantisce un pieno riscontro ed efficacia dell intervento di concimazione quando non è eccessivamente compatto, tanto da creare difficoltà di aerazione nell intorno degli apparati radicali, quando non è troppo povero nella sua composizione microbiologica conseguenza di interventi di sbancamento e rimodellamento della superficie, quando non è troppo umido (asfittico) per difficoltà di drenaggio o quando non è troppo secco. coincidono. La mancanza di adeguate riserve in fase di ripresa primaverile, oltre a limitare l iniziale sviluppo vegetativo sino a ridurre, nei casi più gravi, la schiusura delle gemme (vedi foto), sembra condizionare anche le fasi iniziali dell induzione a fiore e la successiva iniziazione fiorale con riflessi negativi sulla produttività della pianta. Un altro concetto con il quale impostare un piano di concimazione diventa allora la concimazione primaverile di vigoria vegetativa, quando eseguita in un'unica soluzione in fase di post germogliamento, o di produzione quando frazionata e condivisa con un apporto in post-vendemmia. L assorbimento azotato dal germogliamento alla fioritura interessa meno del 30% dell intera richiesta annuale di questo elemento. La capacità di assorbimento azotato aumenta progressivamente dalla pre-fioritura ai primi stadi di sviluppo dell acino, per riprendere dopo l invaiatura con una nuova fase di massimo dopo la raccolta; una tempistica sicuramente da rispettare da parte del viticoltore. Ca FABBISOGNI E DInamICHE DI assorbimento ELEMENTO PER elemento Carenza di potassio su Molinara Stentati e irregolari germogliamenti su Cabernet sauvignon riconducibili a ridotte riserve in fase primaverile B il corriere vinicolo Inserto promozionale P Mg K III AZOTO. è l elemento cui la vite risponde più prontamente interessando tutti gli aspetti vegeto-produttivi della pianta. Il viticoltore non deve però cadere nell errore di sentirsi padrone di una situazione dai così facili riscontri: infatti, per troppi anni l azoto è stato sinonimo di consumo di lusso con somministrazioni troppo abbondanti e rivolte unicamente all aspetto vegetativo (leggi vigoria). A fronte di quanto detto riguardo alle dinamiche di assorbimento, alle reali necessità della pianta e ai nuovi obiettivi viticoli che si devono rifare ad una viticoltura sostenibile, questo elemento deve essere visto in un giusto contesto di equilibrio tra qualità compositiva della bacca e sviluppo vegetativo aereo e radicale: un suo eccesso riduce immancabilmente la qualità (sanitaria, fenolica) e all opposto livelli di carenza riducono lo sviluppo, la resistenza alla siccità, la sintesi dei composti aromatici (vedi carotenoidi e relativi norisoprenoidi) e la quantità di aminoacidi necessari ai lieviti in fermentazione (si avranno pertanto minori note fruttate e fermentative). Nei piani di concimazione va sempre tenuto conto che una frazione dei fabbisogni azotati sono soddisfatti dall azoto liberato per mineralizzazione della materia organica (mediamente unità/ettaro/anno in funzione della tipologia di suolo e dei parametri climatici). In linea generale si vuole però ricordare che solitamente sono più dannosi gli eccessi che non le carenze, tra l altro facilmente superabili, anche con interventi fogliari mirati e ripetuti a base di urea (dose 0,5 kg/hl con una abbondante bagnatura). Un valore medio di assorbimento azotato è pari a circa 2-3 kg di azoto per ogni tonnellata di uva raccolta. FOSFORO. Per quanto riguarda il fosforo, più o meno la sua dinamica di assorbimento segue quella dell azoto con la differenza che il fosforo ha un elevata affinità con molti cationi minerali presenti nel terreno (Ca 2, Mg 2, Al 3 ) a formare complessi insolubili e quindi non disponibili per la pianta. La carenza di fosforo si riflette anche sul comportamento radicale stimolando la formazione di radici laterali e superficiali, mentre il suo assorbimento è fortemente facilitato dalla presenza di micorrizze in grado di colonizzare le radici. POTASSIO. Il potassio è il più abbondante catione presente nella vite e nel mosto: il suo assorbimento inizia in modo consistente prima della fioritura e procede sino a poche settimane dalla caduta delle foglie, con un massimo compreso tra l allegagione e l invaiatura. Il potassio viene abbondantemente accumulato nel grappolo, tanto che alla vendemmia l uva raccolta può contenere fino al 70% di tutto il potassio presente nella pianta. Gli eccessi di potassio nel terreno deprimono la presenza del magnesio attraverso un fenomeno di competizione radicale per il loro assorbimento. Al contrario l alta presenza di potassio nel mosto riduce l acidità del futuro vino (ed incrementa il ph con problemi di stabilità del colore) per la formazione di cristalli di tartrato e bitartrato di potassio dopo la spremitura dell uva e la conseguente rottura delle membrane cellulari e della compartimentazione del potassio nella cellula. Quest ultima osservazione porta a dividere nettamente il ph dell uva da quello del mosto con effetti degli eccessi di somministrazione potassica sull innalzamento del ph del mosto e del vino piuttosto che dell uva. Il potassio svolge molteplici ed essenziali funzioni cellulari; la più immediata e importante per la qualità dell uva, oltre all azione già ricordata sul ph del mosto, è quella di trasporto e traslocazione degli assimilati (zuccheri) nei diversi organi della pianta compreso l acino. Diventa quindi fondamentale capire quali siano le reali necessità della vite e quando invece si ecceda nella sua somministrazione. Per un rapido assorbimento del potassio nei casi di gravi carenze si consiglia l uso del nitrato di potassio al suolo o di un sale di potassio per via fogliare. Tra i portinnesti esiste una diversa selettività all assorbimento di N

11 IV il corriere vinicolo Inserto promozionale t e c n i c a v i t i c o l a t e c n i c a v i t i c o l a il corriere vinicolo Inserto promozionale V segue fabbisogni e dinamiche di ASSORbimento elemento per elemento tale elemento: si ricorda di fare attenzione al primo e secondo anno di produzione del vigneto quando innestato su 420 A, in quanto molto spesso presenta gravi sintomi di carenza potassica, che si riassorbono poi con l età del vigneto. magnesio. Tralasciando le importantissime funzioni cui il magnesio è coinvolto, si vuole ricordare che la sua dinamica di assorbimento annuale segue quella del potassio, che le sue carenze sono più frequenti nei suoli sabbiosi, acidi, ricchi di potassio o di calcio, dove una delle manifestazioni più tipiche è il disseccamento del rachide in fase di invaiatura. Tenuto conto dell antagonismo che esiste tra questo elemento e il potassio, i due elementi andrebbero sempre considerati assieme valutando soprattutto il loro rapporto che dovrebbe essere prossimo a 3/5 parti di K 2 O per 1 di MgO. I sintomi fogliari di carenza di magnesio (più frequenti a partire dalla pre-invaiatura quando massimo è il fabbisogno), si rendono evidenti quando il rapporto K/Mg a livello peziolare all invaiatura supera il valore di 10 oppure quando lo stesso rapporto espresso in milliequivalenti nel terreno è superiore a 1. Si ricorda che in annate piovose, i sintomi di carenza di magnesio sono più frequenti in seguito ad un maggior assorbimento del potassio localizzato più in superficie dove, in tali condizioni, è più alto l assorbimento idrico. Tra i portinnesti l SO4, il 140 Ruggeri, il 110 Richter e il assorbono preferenzialmente il potassio e risultano così maggiormente suscettibili agli squilibri K/Mg. calcio. Tra gli altri cationi si ricorda il calcio, presente nella parete cellulare con la funzione di dare solidità alla stessa garantendo la permeabilità della membrana e svolgendo altre importanti funzioni a livello cellulare. Nei suoli tendenzialmente acidi e nei piani di concimazione fogliare, il calcio dovrebbe essere monitorato ed eventualmente reintegrato soprattutto per favorirne l azione positiva sull integrità della parete cellulare rendendo l acino meno aggredibile dagli agenti patogeni (vedi Botrite). boro. Il boro, elemento della fertilità, svolge un ruolo importante nel processo di fruttificazione e di allegagione. Inoltre, attiva la sintesi della clorofilla e la produzione di zuccheri, interviene nel metabolismo azotato, nel meccanismo di azione delle gibberelline e nella sintesi dell acido indolacetico (auxina) e nel loro trasporto, così come in quello degli zuccheri e del calcio. È fortemente richiesto per la lignificazione e la differenziazione dello xilema, per la respirazione, per l integrità delle membrane cellulari e per il metabolismo dell Rna e dei fenoli. Esso si accumula fortemente sia in pre-fioritura, fase ritenuta di massima richiesta secondo la letteratura, che fin oltre l invaiatura, quando serve per favorire una ottimale maturazione dei grappoli e per garantire adeguate riserve per la ripartenza nella stagione successiva. Essendo poco mobile è necessario somministrarlo per via fogliare. Qui sotto, dall'alto: sintomi di carenza di magnesio; particolare di disseccamento del rachide; Botrite su grappoli; foglie con carenza di boro Strategie di concimazione 1. intervento di post raccolta Considerate le dinamiche di assorbimento dell azoto e degli altri principali elementi nutritivi, che vedono nella fase di post vendemmia e in quella che precede la fioritura, i momenti nei quali la presenza di alcuni elementi deve essere garantita, si stanno sviluppando sempre con maggior attenzione tecniche di concimazione che prevedono l apporto di una frazione minerale in post-raccolta. Un superato modo di pensare 2. concimi a rilascio controllato Da anni il mercato dispone di questa tipologia di concimi, ma forse la loro potenzialità non è stata sempre pienamente compresa. Proprio sulla scorta di quanto sopra detto, risulta di estremo interesse prevedere un unico intervento in post vendemmia con concimi che prevedono una quota di pronto rilascio (in funzione della tipologia di suolo questa può variare per l azoto dal 40% nei suoli sciolti, solitamente meno dotati, al 20% nei suoli pesanti e mediamente del 50/70% per gli altri elementi meno mobili nel suolo) e la rimanente quota con rilascio primaverile in funzione della temperatura e dell umidità del terreno. Questo secondo rilascio può essere calibrato proprio per essere disponibile in prossimità della fioritura. Fisiologicamente si incontrano quindi le necessità della pianta ed economicamente si soddisfa una riduzione dei tempi di distribuzione. Si ricorda che nuove formulazioni che riservava tale possibilità solo al fosforo e al potassio, in quanto poco mobili e dilavabili; oggi invece è certo che soprattutto nei suoli sciolti, in quelli poveri di sostanza organica, nei suoli superficiali, per impianti giovani o che hanno prodotto abbondantemente, la somministrazione a partire dalla fine di settembre di una quota significativa di azoto combinata eventualmente con l intero apporto di fosforo e potassio, è pratica corretta ed auspicabile. 3. l'uso dei residui di potatura vedono il chicco di concime ricoperto da poliuretano, sono estremamente duttili nella loro composizione, nell equilibrio tra elementi e nei tempi di rilascio. Riguardo alla tempistica di intervento bisogna fare attenzione per le varietà precoci di attendere che le condizioni ambientali (temperatura, lunghezza del giorno) non siano più di stimolo a una tab. 1. contenuti medi in elementi minerali nel legno di POTATura per vigneti a diverso grado di vigoria Sviluppo Sarmenti Azoto Fosforo Potassio Magnesio del vigneto (t/ha) (kg/ha) (kg/ha) (kg/ha) (kg/ha) e densità Viti magre con circa viti/ha Media vigoria con viti/ha Alta vigoria con più di viti/ha Date le dinamiche di mineralizzazione e di assorbimento, anche i concimi organici (aggiunti in azienda di una quota minerale) e organo-minerali, rientrano in questa categoria e la loro applicazione autunnale soddisfa i tempi e le necessità della vite in relazione al lento rilascio dettato dalle condizioni che temperatura e umidità del suolo hanno sull attività microbiologica del suolo. ripresa vegetativa e quindi di attendere tre-quattro settimane dalla raccolta (nel centro nord Italia verso la fine di settembre). Una alternativa agli interventi di post vendemmia può essere quella di inizio ripresa vegetativa, nel qual caso si deve prevedere una quota limitata di pronto rilascio per l azoto (max 20%) rinviando alle settimane successive la restante disponibilità nutritiva. Si ritiene che queste formulazioni possano essere di reale interesse, per lo sviluppo di una viticoltura meno dispendiosa e attenta alle problematiche ambientali (vedi perdita di elementi in falda o veicolati per ruscellamento superficiale). Si fa menzione infine anche alla possibilità di somministrare concimi a lungo rilascio al momento dell impianto della barbatella. Alcuni sottoprodotti dell attività viticola ed enologica, da residui possono diventare risorsa in quanto reintegrabili nel ciclo produttivo. Tra questi i sarmenti di potatura e le vinacce, opportunamente trasformate in compost sono una valida soluzione per il mantenimento della sostanza organica del suolo e per la conservazione delle sue proprietà fisiche minate dal sempre più frequente compattamento dei suoli destinati a vigneto (perdita di struttura e fenomeni di asfissia). La trasformazione in compost è operazione abbastanza agevole e rapida (6-8 mesi), previa triturazione dei sarmenti, formazione del cumulo e una abbondante bagnatura. Considerando i soli aspetti nutrizionali la tabella 1 riporta valori di estremo interesse per l economia di restituzione delle unità fertilizzanti, che diventa ancora più di valore se consideriamo che l apporto di sostanza organica si avvicina al 50% dei fabbisogni annuali. Anche l uso diretto dei residui di potatura, trasformati in compost o finemente sminuzzati e leggermente interrati fornisce quindi una matrice organica dalla quale gli elementi minerali si renderanno disponibili in modo graduale nel corso della stagione di crescita (si ricorda da quanto sopra che la restituzione di sarmenti, raspi e vinaccia, soddisfa quasi la metà di una media concimazione). Da un punto di vista fitosanitario, questa pratica non presenta nessun pericolo di contaminazione fungina quando i sarmenti sono preventivamente trasformati in compost, mentre per il loro utilizzo tal quale sarebbe buona pratica accertarsi dell assenza di escoriosi ed eliminare le parti legnose più grossolane (parti di branche o di fusti in quanto possibili sedi di eutipiosi, mal dell esca e Bda). La nutrizione della vite deve ora assolvere anche a una legittima richiesta del consumatore che cerca nei vini un'impronta territoriale, altrimenti svilita da piante non in grado di appropriarsi degli elementi presenti nel suolo 5. la concimazione fogliare In viticoltura gli interventi fogliari possono trovare valida applicazione soprattutto per superare carenze temporanee o stati momentanei di stress abiotico, in quanto si riforniscono le viti in modo più tempestivo, indirizzando i nutrienti verso organi in grado di trarne beneficio immediato. In situazioni caratterizzate da bassa disponibilità idrica la pianta rallenta la nutrizione per via radicale e, pertanto, il ricorso alla concimazione fogliare risulta interessante. Essendo più efficiente della fertilizzazione radicale (una unità fertilizzante somministrata per via fogliare corrisponde mediamente a circa 10 unità apportate per via radicale con i tradizionali concimi granulari a pronto effetto) permette di ridurre le dosi dei nutrienti da apportare, favorendo così un minor impatto ambientale. Per la buona riuscita di una fertilizzazione fogliare, però, è necessario pianificare gli interventi dopo aver accertato che le previsioni del tempo non stimino l eventualità di precipitazioni piovose per almeno 3-4 giorni. L apporto per via fogliare di zinco, ferro, manganese a scopo curativo è decisamente efficace: si consigliano interventi primaverili precoci per il ferro e il manganese, mentre da due settimane prima della fioritura sino alla piena fioritura per lo zinco. L apporto di boro per via fogliare, per aumentarne la disponibilità in pianta, è preferibile somministrarlo in interventi primaverili protratti an- Data la necessità di una viticoltura di sempre più alta specializzazione, che soddisfi le reali esigenze della vite, che si affranchi dagli andamenti stagionali e dal cambiamento climatico (vedi andamenti pluviometrici sempre meno prevedibili), e che si relazioni alle specifiche caratteristiche pedologiche dei siti di coltura, la fertirrigazione è vista come una strategia operativa molto affidabile. Soprattutto quando l ala gocciolante è posta sotto il livello del suolo (ca 20/30 cm di profondità), combinare l intervento irriguo con quello nutritivo permette di sostenere al meglio le produzioni. Il passaggio dai tradizionali concimi granulari a quelli idrosolubili somministrati in fertirrigazione consente un netto incremento dell efficienza nutrizionale delle unità fertilizzanti apportate (vedi quindi possibilità di ridurre i quantitativi) sfruttando la possibilità di fornire gli elementi nutritivi in funzione delle esigenze nutrizionali specifiche per ogni fase fenologica e per i diversi obbiettivi enologici. In un ottica di alto livello tecnico dell intervento di concimazione, questo non dovrebbe essere avulso dagli obiettivi enologici (ad esempio rapporto azoto/potassio 1:1 per i vini bianchi, 0,5:1 per i vini rossi, 1:0,5 per i vini base spumante), dal vitigno (vedi vigoria) e dalla fase fenologica. La fertirrigazione può diventare uno strumento importante per intervenire in modo mirato e veloce anche per far fronte a carenze evidenti o per prevenirle, in particolare per azoto, potassio e magnesio (vedi figure 1 e 2). UNITà che sino all invaiatura, ma può essere previsto anche in applicazioni autunnali per stoccare l elemento nelle riserve. Va tenuto presente, comunque, che la concimazione fogliare risulta più adatta per i micronutrienti (ferro, zinco, rame, boro, manganese e molibdeno), per apportare sostanze caratterizzate da una rapida assimilazione (aminoacidi e peptidi a basso peso molecolare, acidi umici, 16,0 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 4. la fertirrigazione 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 fig. 2 - FeRTIRRIgAZIOne: tempistica e quantità di elementi per uve base ROSSe UNITà Fig. 1 - fertirrigazione: tempistica e quantità di elementi per uve base spumante germogliamento foglie distese grappoli separati prefioritura fioritura allegagione accrescimeto acini prechiusura grappolo chiusura grappolo invaiatura maturazione post raccolta Conclusioni germogliamento foglie distese grappoli separati prefioritura fioritura allegagione accrescimeto acini estratti di alghe, idrolizzati proteici ecc) o per gli elementi a basso consumo (fosforo, magnesio e silicio) che possono essere apportati esclusivamente per via fogliare, mentre per quelli maggiormente richiesti dalla pianta come azoto e potassio si devono prevedere prevalentemente interventi radicali, lasciando uno spazio di integrazione a quelli fogliari. Per azoto e potassio, in particolare, il momento più opportuno per intervenire a livello fogliare è quello compreso tra le fasi di pre-chiusura grappolo e invaiatura, quando la traslocazione ai grappoli in accrescimento è molto forte. Tale tecnica, pertanto, si colloca, almeno per i macronutrienti, come intervento integrativo alla somministrazione per via radicale. P 2 O 5 prechiusura grappolo chiusura grappolo invaiatura maturazione post raccolta Legenda K 2 O MgO La nutrizione della vite va vista innanzitutto in un contesto di viticoltura sostenibile dove i metodi, tecniche e concimi, devono essere sempre più precisi e mirati agli obiettivi enologici e alle condizioni pedologiche del vigneto. Si è cercato di spiegare che è molto più semplice recuperare una carenza che domare un eccesso: l approssimazione nella tempistica e nelle quantità non è quindi più accettabile perché con effetti negativi sul bilancio economico del vigneto e sugli impatti ambientali. La nutrizione della vite deve ora assolvere anche a una legittima richiesta del consumatore che cerca nei vini un impronta territoriale altrimenti svilita da piante non in grado di appropriarsi degli elementi presenti nel suolo perché sovracaricata da apporti esterni o da errate gestioni del suolo, con ripercussioni certe sui caratteri dell uva. N

12 VI il corriere vinicolo Inserto promozionale t e c n i c a v i t i c o l a t e c n i c a v i t i c o l a il corriere vinicolo Inserto promozionale VII FOTO 1 L incremento termico e la crescente variabilità annuale delle precipitazioni costituiscono oggi un rischio concreto per la viticoltura anche in molte aree dove un tempo l irrigazione era poco diffusa Un valido strumento per mitigare l effetto del cambio climatico Uno degli effetti più evidenti dell incremento termico in atto, è quello di portare a maturazione uve tendenzialmente più zuccherine e meno acide, ottenendo quindi vini più alcolici, in netto contrasto con la crescente tendenza al consumo di vini a basso contenuto in alcol. Questo effetto può essere limitato da una corretta gestione dell irrigazione. Soprattutto in ambienti caldi meridionali, la pratica irrigua può infatti costituire in quest ottica un valido strumento per mitigare l effetto del cambio climatico, mantenendo lo stato idrico della vite su un minimo livello per un certo periodo anche dopo l invaiatura. In questo modo è possibile sostenere lievemente lo sviluppo vegetativo e rallentare l accumulo di zuccheri nel grappolo. Si otterranno in questo modo uve meno zuccherine, comunque colorate, vini più freschi e meno alcolici. Gestione dell acqua goccia a goccia di Diego Tomasi - Federica Gaiotti Centro di ricerca per la viticoltura - Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, Conegliano (Tv) Da sempre considerata una forzatura, negli ultimi anni l irrigazione è stata rivalutata sia in conseguenza degli andamenti stagionali sempre più caldi, siccitosi e irregolari, sia grazie alla diffusione e al perfezionamento di tecniche più razionali, che hanno consentito il perseguimento di specifici obiettivi enologici. L andamento climatico dell ultimo ventennio, oltre che a un aumento termico e quindi a un aumento dei fabbisogni idrici del vigneto, sta evidenziando una diversa distribuzione delle piogge dove accanto a una ten- Irrigazione localizzata e fertirrigazione denza marcata al prolungarsi di periodi siccitosi, sempre più spesso le precipitazioni si presentano sotto forma di violenti acquazzoni con perdita di gran parte della loro utilità ai fini agricoli. Oltre quindi al crescente problema della regimazione delle acque in collina, il ricorso all irrigazione non viene più ormai riservato alle sole aree siccitose del sud Italia, ma anche alle regioni settentrionali tendenzialmente più umide, dove prolungati periodi di siccità e l aumento della richiesta da parte della vite, sono oggi un rischio reale in grado di arrecare danni alle produzioni sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo. Un secondo fattore, non meno importante, che sta spingendo a ricorrere all irrigazione, è la nuova tendenza del consumatore a rinunciare progressivamente a vini ad alto grado, strutturati, tannici per rivolgersi a vini meno alcolici, più freschi, dai sentori fruttati, rosati. Per ottenere questi vini la maturazione dell uva deve essere regolare e i processi di accumulo meno spinti, soprattutto per gli zuccheri, ed avvenire in piante non stressate con livelli ottimali di traspirazione e di fotosintesi. Appare quindi radicalmente mutata la convinzione che per produrre vini di qualità la vite debba soffrire e con essa è mutato l approccio all irrigazione. La nuova sfida per molte zone viticole vocate, sta invece nell individuare tecniche in grado di razionalizzare l utilizzo di disponibilità idriche sempre più limitate mediante metodi più efficienti ed economici. A questo proposito si inserisce l attuale argomento della sostenibilità anche idrica del vigneto, dove una sempre maggior contesa tra uso agricolo e urbano delle risorse idriche, impone una gestione dell acqua più oculata e attenta che rispetti le risorse naturali e le attese delle future generazioni di viticoltori. Negli ultimi anni proprio la necessità di contenere i costi di produzione, accanto alla crescente attenzione per la salvaguardia delle risorse naturali, ha stimolato la ricerca di nuove tecniche agronomiche in grado di razionalizzare gli apporti idrici e minerali e al contempo garantire una viticoltura economicamente sostenibile ed eco-compatibile TAB.2- Picchi di assorbimento e di fabbisogno per i diversi elementi ( da Porro, 2009) 2. Fertirrigazione, abbinamento vincente tra nutrizione idrica e minerale Elemento Picchi di assorbimento Picchi di fabbisogno Azoto (N) post-raccolta, pre-fioritura ripresa vegetativa, allegagione-grano di pepe, invaiatura Fosforo (P) tarda estate, inizio autunno, inizio fioritura al pianto, fiori separati-fioritura, grano di pepe-chiusura grappoli, invaiatura-maturazione Potassio (K) tarda estate-autunno, fine fioritura pre-fioritura, allegagione, pre-chiusura grappolo-maturazione Calcio (Ca) durante l estate fioritura, pre-chiusura grappolo-invaiatura, tutto il ciclo Magnesio (Mg) germogliamento-invaiatura costante Zolfo (S) tarda estate, inizio autunno, inizio fioritura ripresa vegetativa-crecita vegetativa, allegagione-chiusura grappolo, invaiatura-maturazione Ferro (Fe) tarda estate-autunno, primavera pre-fioritura-fioritura, allegagione-pre-chiusura grappolo, invaiaturamaturazione Manganese (Mn) tarda primavera-estate tutto il ciclo Boro (B) tarda estate-autunno, pre-fioritura pre-fioritura, fioritura, invaiatura-maturazione Zinco (Zn) prime fasi vegetative tutto il ciclo Questa tecnica consente di massimizzare l efficienza degli interventi di irrigazione e di concimazione, ottimizzando la tempistica degli apporti e riducendo al contempo le perdite e i problemi di inquinamento a esse correlati In molte realtà viticole si è spesso assistito in passato a un uso indiscriminato dell irrigazione e della fertilizzazione quali tecniche finalizzate all ottenimento di rese produttive elevate; come ben noto, la vite è infatti una pianta generosa ed elevate disponibilità di acqua e nutrienti, soprattutto azoto, si traducono spesso in crescite e fruttificazioni abbondanti, con effetti negativi sulla qualità enologica dell uva e sulla suscettibilità alle malattie. La crescente variabilità climatica più sopra descritta, obbliga a prendere sempre più in considerazione nuovi impianti di irrigazione localizzata e subirrigazione, abbinando nel contempo in modo efficiente nutrizione idrica e minerale. La fertirrigazione consente infatti di massimizzare l efficienza degli interventi di irrigazione e di concimazione, ottimizzando la tempistica degli apporti e riducendo al contempo le perdite e i problemi di inquinamento ad esse correlati. Nella concimazione tradizionale il raggiungimento della rizosfera da parte dei fertilizzanti apportati sulla superficie del terreno è strettamente dipendente dall andamento climatico, dato che nel caso di prolungate siccità questi rimangono in superficie allo stato cristallino e non entrano così nella soluzione circolante assorbita dalle radici. La fertirrigazione ha l importante vantaggio di svincolare l assorbimento dalle precipitazioni, dato che il fertilizzante è veicolato dal mezzo liquido che ne facilita la discesa verso la rizosfera. Anche i nutrienti meno mobili quali fosforo, potassio e magnesio, possono quindi raggiungere più efficacemente il sistema radicale. Rispetto alla concimazione tradizionale la fertirrigazione presenta una maggiore efficienza che consente di ridurre indicativamente del 30% le unità fertilizzanti apportate. Gli elementi nutritivi disciolti nell acqua di irrigazione sono infatti rilasciati solo nel volume di suolo bagnato ove maggiormente si concentrano le radici con funzione assorbente. L applicazione di volumi irrigui ridotti e frequenti (sono generalmente programmati 8-12 interventi durante la stagione vegetativa) consente un rifornimento minerale calibrato sui fabbisogni effettivi che la vite presenta nelle diverse fasi fenologiche, sincronizzando quindi in modo ottimale domanda e offerta di nutrienti. Ne consegue una massimizzazione dell efficienza Segue a pagina 35 Per una corretta fertirrigazione Al fine di ottimizzare i risultati quali-quantitativi ottenibili con la fertirrigazione risulta di fondamentale importanza conoscere e gestire i fabbisogni idrici del vigneto impostando una restituzione idrico-minerale mirata agli obiettivi produttivi e qualitativi prescelti e al contesto territoriale nel quale si opera. L età del vigneto gioca un ruolo fondamentale: nei vigneti giovani in fase di allevamento una adeguata concimazione azotata e fosfatica (40-70 kg/ha all anno) consente di favorire l accrescimento della pianta, riducendo notevolmente i tempi di entrata in produzione, mentre nei vigneti già in produzione è importante controllare e ridurre le dosi di azoto (30-50 kg/ha all anno) e intervenire su elementi quali potassio e fosforo (50-80 kg/ha anno di potassio e kg/ha anno di fosforo). La conoscenza dei momenti di massimo fabbisogno e utilizzo degli elementi nutritivi rappresenta la base principale per gestire in modo razionale la concimazione del vigneto, soprattutto nel caso della fertirrigazione: la quantità di elementi asportati nelle diverse fasi fenologiche deve servire da indicazione per definire le dosi e il momento di intervento (Tab. 2). 1. Irrigazione a goccia e subirrigazione Una questione di apporti mirati Nel rivalutato concetto di viticoltura sostenibile, che tiene in stretta considerazione le risorse naturali e quella idrica in particolare, sistemi tradizionalmente utilizzati in passato quali l irrigazione per scorrimento o per aspersione sovrachioma trovano oggi un minore impiego, venendo gradualmente sostituiti da nuovi metodi più efficienti ed economici FOTO 2. L irrigazione localizzata a goccia rappresenta una delle risposte più adeguate alla crescente necessità di ottimizzare le risorse idriche Nel panorama dei sistemi irrigui attualmente disponibili, quello a goccia è senza dubbio tra quelli che maggiormente si avvicina ai requisiti richiesti, permettendo apporti precisi, uniformi, facilmente dosabili, controllabili ed ecocompatibili. Il principale vantaggio di questo sistema consiste nella ridotta richiesta idrica e nell estrema versatilità delle portate, basti pensare che possono essere erogati volumi di acqua variabili tra i 100 e i 550 litri/minuto per ettaro corrispondenti a valori compresi tra i 1,5 e 8,0 litri/ora per ceppo. Oltre alla razionalità della tecnica, l irrigazione a goccia è quella che permette il massimo risparmio idrico grazie alla localizzazione degli apporti che riducono gli sprechi e le perdite per evaporazione e percolazione. In merito a quest ultima considerazione va osservato che negli ultimi anni si è notevolmente diffuso nel vigneto il metodo della subirrigazione, un evoluzione dell irrigazione a goccia tradizionale ottenuta mediante l interramento delle ali gocciolanti. Questa soluzione trova il suo principale vantaggio nell ottimizzazione della distribuzione dell acqua che, venendo erogata più a diretto contatto con la zona del capillizio radicale, permette un netto risparmio rispetto al sistema a goccia classico fuori terra (non ci sono infatti perdite per evaporazione o deriva) e grazie alla capillarità del terreno genera la bagnatura di un volume di terreno oltre al 40% superiore ri- tab.1 Per aspersione Tipo di irrigazione soprachioma con impianti fissi Rapporto di irrigazione caratterizzante l impianto (mm/h/ Ha) Microsprinkler Microirrigazione a goccia Subirrigazione 9,20 9,45 5,80 5,90 1,25 1,30 1,25 1,30 Tempi (ore/ha/stagione) Quantità d acqua somministrata (m 3 /ha/stagione) Efficienza del metodo irriguo 0,60 0,75 0,75 0,85 0,93 0,97 0,95 0,98 Costo attrezzature e impianto (euro/ha) Costo medio annuale irrigazione ( /Ha) (energia e manodopera gestione ) spetto al sistema fuori terra. Per queste motivazioni, e per il fatto che l acqua viene distribuita proprio dove le radici si concentrano maggiormente, la subirrigazione risulta attualmente il metodo più efficace per la nutrizione idrica della vite, con una efficienza di utilizzo medio da parte della pianta di oltre il 95%. Se l impianto è automatizzato e gestibile via software, l alta efficienza di utilizzo permette di programmare interventi molto frequenti (fino a due interventi giornalieri) con dosi molto ridotte (pochi mm per intervento). La subirrigazione consente un risparmio idrico di oltre il 35% rispetto all irrigazione per aspersione sopra chioma con impianti fissi. Questo sistema ha inoltre il grande vantaggio di non porre nessun ostacolo alle ordinarie lavorazioni del vigneto, di contenere i costi di realizzazione e velocizzare la posa dell impianto (vedi rapidità di interramento e assenza di materiali di sostegno dell ala gocciolante). TAB. 1 - Costi e consumi a ettaro di diversi sistemi di irrigazione (ipotesi di una azienda di 10 ha di superficie irrigabile/ coltivata, corpo unico con approvvigionamento idrico tramite pozzo con pompa elettrica e senza limitazione nell approvvigionamento idrico, sistema di filtraggio idrociclone più dischi manuale; nella tabella i costi di manodopera per la realizzazione non sono esplicitati) FOTO 3. Tra le tecniche di irrigazione localizzata, la subirrigazione è il metodo più efficace per la nutrizione idrica della vite: non presenta perdite per evaporazione poiché l acqua è erogata nel sottosuolo, ad una profondità di cm e ad una distanza dal ceppo di circa cm, dove è prontamente utilizzata dalle radici Molto spesso vi è ancora una certa resistenza psicologica verso questo tipo di impianto, stante l impossibilità di verificare direttamente il funzionamento del gocciolatore, ma esperienze di oltre 15 anni hanno portato a impianti sicuri e affidabili. Alcuni modelli di gocciolatori infatti non temono intrusioni radicali in quanto progettati allo scopo, le ali irrigue stese in terreni in pendenza o molto lunghe sono autocompensanti, si monta sempre il dispositivo antisifone per evitare il richiamo di particelle di terreno. I materiali sono assolutamente resistenti all ambiente sotterraneo e anzi soffrono meno dell usura dovuta alla radiazione solare. Si ricorda infine che la stesura sotterranea dell impianto può essere eseguita anche su vigneti già esistenti, localizzando l ala al centro del filare con stretti sesti interfila (2,0-2,2 m), oppure a cm dal ceppo per i tradizionali sesti prossimi ai 3 m (si deve evitare la corsia di calpestamento del trattore). La diffusione dei nuovi sistemi di irrigazione a goccia e subirrigazione impone una differente sensibilità nella gestione dell irrigazione; con tali tecniche si deve cercare di gestire la fascia esplorata dalle radici con livelli di umidità variabile durante la stagione, evitando di arrivare a situazioni di eccesso o di negativa carenza. Si dovrà quindi iniziare a irrigare in anticipo rispetto ai sistemi cosiddetti tradizionali e si dovranno dosare gli apporti in modo da garantire costantemente un minimo reintegro delle perdite, che non deve necessariamente giungere alla compensazione totale delle stesse. Si tratta di quella tecnica ormai nota come stress idrico controllato, che prevede la restituzione dei quantitativi idrici evapotraspirati, parziali o totali, solo nelle fasi più sensibili della coltura, vale a dire la fioritura, l allegagione e il periodo fra prechiusura del grappolo e l invaiatura. Per una corretta programmazione irrigua risulta quindi più che mai indispensabile una approfondita conoscenza dei meccanismi fisiologici che, in funzione del periodo vegetativo, regolano i fabbisogni idrici (traspirazione, resistenza stomatica, assorbimento e trasporto idrico). Sulla base di tali conoscenze, l uso delle risorse idriche può essere ottimizzato anche grazie a strategie di irrigazione mirate sia in termini di obiettivi qualitativi che di tempi di intervento e quantità d acqua apportate. Tali strategie possono contribuire a ridurre i consumi idrici fino al 50% rispetto a tecniche di irrigazione tradizionali e se correttamente adattate alla varietà e allo specifico contesto pedoclimatico nel quale si opera, costituiscono uno strumento fondamentale grazie al quale è possibile indirizzare i risultati qualitativi verso gli obiettivi enologici desiderati (vedi Figura 1). Figura 1. La strategia irrigua va programmata sulla base della varietà e degli obiettivi enologici prefissati. Per i vitigni bianchi risulta particolarmente importante evitare condizioni di stress, anche moderati, in fase di pre-invaiatura (mai potenziali inferiori a - 0,2 MPa); l imposizione di stress molto leggeri in fase di maturazione (tra 0,2 e -0,4 MPa) favorisce la maturazione delle uve e consente al contempo di mantenere freschezza e le note fruttate e floreali nei vini. I vitigni rossi possono tollerare livelli di stress leggermente più elevati in pre-invaiatura (-0,2/- 0,4 MPa). Stress medi o medio-alti (fino a -0,6/-0,8 MPa) durante la maturazione possono contribuire allo sviluppo polifenolico e favorire l ottenimento di vini complessi e con colori intensi. Leggeri apporti idrici in fase di post-invaiatura risultano fondamentali qualora, in ambienti meridionali, l obiettivo sia quello di indirizzare la produzione verso vini freschi e fruttati piuttosto che molto strutturati e alcolici (ripreso e modificato da J.J. Hunter 2010). Figura 1 germogliamento germogliamento

13 VIII il corriere vinicolo Inserto promozionale t e c n i c a v i t i c o l a dell intervento fertilizzante che evita consumi di lusso da parte della coltura e riduce le perdite di nutrienti dovute a fenomeni di lisciviazione e gassificazione, soprattutto per l azoto. Nei terreni sassosi è buona norma introdurre sali minerali nel circuito solo nella seconda metà dell intervento. Così facendo si evita ulteriormente la lisciviazione degli elementi fertilizzanti. Negli ultimi anni proprio la necessità di contenere i costi di produzione, accanto alla crescente attenzione per la salvaguardia delle risorse naturali, hanno stimolato la ricerca di nuove tecniche agronomiche in grado di razionalizzare gli apporti e al contempo di garantire una viticoltura economicamente sostenibile ed eco-compatibile. In questo contesto, la fertirrigazione rappresenta sicuramente un valido strumento per far fronte alle nuove esigenze del settore. I risultati positivi delle sperimentazioni Figura 2 Quantitativi, totali e frazionati, dei principali elementi nutritivi distribuiti nelle varie fasi fenologiche mediante fertirrigazione su Merlot. (39) (16) (73) (11) Riassumendo brevemente i dati raccolti nel corso di alcune sperimentazioni quadriennali condotte dal Cra-Vit nell area della Doc Piave (Tv), emerge un effetto complessivamente positivo della fertirrigazione, con risultati produttivi e qualitativi sempre molto soddisfacenti. Tali risultati possono essere strettamente ricondotti alla possibilità di intervenire in modo puntuale e calibrato nella somministrazione di nutrienti alla pianta, sopperendo tempestivamente ad eventuali carenze determinate dal decorso meteorologico stagionale e favorendo un ottimale fisiologia di accumulo durante tutta la fase di maturazione. Nel caso del Merlot, la fertirrigazione (Figura 2) ha influito positivamente sui carichi produttivi, risultati superiori del 12% a quelli ottenuti con la concimazione tradizionale. I contenuti zuccherini finali sono risultati di poco superiori a quelli della tesi concimata in modo tradizionale ( 0.3 Brix) mentre i contenuti acidi nelle due tesi sono risultati pressoché identici. Un effetto positivo è stato osservato sulla componente colorante delle uve: sia gli antociani totali che la loro estraibilità sono risultati leggermente superiori nella tesi fertirrigata (5-10%). Nel Pinot grigio il risultato positivo della fertirrigazione si è evidenziato a livello di complessità aromatica delle uve, risultata più interessante nella tesi fertirrigata con un rapporto azoto potassio di 1:1 (Figura 3). Soprattutto laddove le condizioni pedologiche e climatiche impongono la necessità di ricorrere a impianti irrigui, la somministrazione di elementi nutritivi mediante fertirrigazione può risultare quindi un valido strumento per conseguire risultati quanti-qualitativi interessanti, con l ulteriore e non trascurabile vantaggio di garantire una gestione agronomica più sostenibile e rispettosa dell ambiente. Pioneering Products Concimi Speciali per la Viticoltura di Qualità. ug/kg ug/kg Alcoli alfatici 1:0,5 az. 1:0,5 1:1 terpenoli 1:0,5 az. 1:0,5 1:1 ug/kg ug/kg benzenoidi 1:0,5 az. 1:0,5 1:1 norisoprenoidi 1:0,5 az. 1:0,5 1:1 Concimi NK e NPK a cessione controllata, tecnologia MultiCoTech TM (MCT TM ). Concimi NK e NPK granulari a pronta assimilabilità, a base di potassio nitrato. Concimi idrosolubili di massima purezza, solubilità ed efficienza. Concimi fogliari con azione fisionutrizionale a pronto effetto. Pioneering the Future Figura 3 - Precursori d aroma presenti nelle bacche di Pinot g. in viti concimate in modo tradizionale e fertirrigate (media annate 2009 e 2011; 1:0,5 az. tesi granulare aziendale, 1:0,5 e 1:1 tesi fertirrigate con diversi rapporti azoto potassio) Haifa Italia Srl Tel: italia@haifa-group.com

14 AGGIORNAMENTO TECNICO SPECIALE Nutrizione minerale e idrica della vite PAG. 39 PROGRAMMARE E GESTIRE MEGLIO LA NUTRIZIONE CHIMICA E MINERALE DELLA VITE PAG. 42 SU GLERA MIGLIORANO QUANTITÀ, QUALITÀ E PLV In una viticoltura specializzata e sostenibile la nutrizione è determinante per raggiungere gli obiettivi qualitativi ed economici che ci si è prefissati. La fertirrigazione da sola o in combinazione con concimi a lenta cessione ricoperti soddisfa le reali esigenze fisiologiche e nutrizionali della vite e permette di svincolarsi dagli andamenti meteo. Una prova dimostrativa sul vitigno Glera esemplifica i risultati ottenibili. Coordinato da Clementina Palese c.palese@informatoreagrario.it 14/2015 L Informatore Agrario Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.

15 SPECIALE FERTIRRIGAZIONE VITE PROVA DIMOSTRATIVA SU GLERA IN VENETO Programmare e gestire al meglio la nutrizione minerale e idrica e della vite L adozione di tecniche innovative, come la fertirrigazione e/o l utilizzo di concimi granulari con una parte dell azoto a cessione controllata permette di razionalizzare gli apporti di nutrienti e acqua in funzione degli obiettivi enologici ricercati e di migliorare la redditività della coltura. Buoni i risultati ottenuti sul vitigno Glera di L. Vazzoler, M. Luison, W. Biasi, T. Maschio Sia che si vogliano produrre vini di alta qualità o di largo consumo è necessario che il vigneto esprima il suo stato vegeto-produttivo predisponendo la produzione dell uva in funzione di specifici obiettivi enologici. Per ottenere tale risultato è necessario, tra i vari interventi di tecnica colturale, gestire al Foto 1 In una viticoltura sostenibile gli apporti di concime e acqua devono basarsi sulla fertilità reale del suolo e sull andamento microclimatico. Nella foto un grappolo di Glera meglio la nutrizione idrico-minerale, cioè in sintonia con le esigenze nutrizionali e fisiologiche della vite che come noto sono differenti e specifiche per ogni fase fenologica. È necessario orientarsi a una viticoltura altamente specializzata che soddisfi le reali esigenze fisiologiche e nutrizionali della vite, il più possibile affrancata dagli andamenti stagionali e dal cambiamento climatico e che tenga conto delle specifiche caratteristiche pedologiche dei siti di coltivazione. Gli apporti di concime e acqua non possono essere più fatti sulla base di presunte rese o aspettative, ma devono basarsi base sulla reale fertilità del suolo vitato e sull andamento microclimatico. Fino a oggi la nutrizione idrica e minerale è stata gestita in modo separato e non sinergico e la biodisponibilità dei concimi granulari tradizionali a pronto effetto spesso non era quella voluta, essendo condizionata dagli andamenti meteorologici sempre più imprevedibili. La concimazione granulare tradizionale negli ultimi decenni ha evidenziato i suoi limiti, non potendo sempre garantire la nutrizione della vite auspicata in funzione di modelli viticoli sempre più specializzati e in considerazione anche delle mutate esigenze del mercato e del consumatore. Questo ha portato il più delle volte il tecnico viticolo a non percepire la concimazione come determinante nel raggiungimento degli obiettivi di qualità dell uva, enologici e di reddito voluti, ma come un intervento routinario secondario rispetto alle altre tecniche colturali, inducendolo a fare attenzione piuttosto a non eccedere per non avere squilibri e cali di qualità nell uva raccolta. Oggigiorno possiamo affrancarci da tali consuetudini e utilizzare la tecnica della fertirrigazione e prodotti, quali i concimi con azoto a cessione controllata, che ci permettano di contrastare maggiormente andamenti climatici imprevedibili, ricercando una biodisponibilità dei concimi e un assorbimento dei nutritivi da parte della vite più in sintonia con i picchi di fabbisogno e fasi fenologiche. Il tecnico viticolo ha, quindi, più opportunità per gestire il vigneto e perseguire gli obiettivi enologici voluti (vedi riquadro a pag. 40: Tecniche di concimazione a confronto) Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. 14/2015 L Informatore Agrario 39

16 SPECIALE FERTIRRIGAZIONE VITE TECNICHE DI CONCIMAZIONE A CONFRONTO Concimazione tradizionale con formulati a pronto effetto. Apporto dei concimi granulari a pronto effetto in due o tre momenti della stagione (uscita dall inverno, fine fioritura-allegagione e fase di maturazione legno), con conseguente loro biodisponibilità legata agli andamenti meteorici o a sporadiche irrigazioni soprachioma: impossibilità di guidare con precisione l ottimale nutrizione idrica e minerale (asporti ruolo fisiologico degli elementi) in quanto la biodisponibilità dei concimi non è programmabile al meglio. Rischio di crescite vigorose non controllate o scarsa efficienza e utilizzo. La scelta del concime granulare in genere è fatta su un unico tipo di formulato, a prescindere dal tipo di vitigno e dall obiettivo enologico, differenziando eventualmente solo la dose in funzione della produzione raggiungibile stimata. Concimazione con tecniche innovative (fertirrigazione). Apporto degli elementi nutritivi con la giusta dose e con il loro mirato bilanciamento specifico per fase fenologica. In mancanza di precipitazioni o quando si vuole sostenere maggiormente la vegetazione si apportano con i concimi anche dei quantitativi di acqua tali da mantenere il giusto grado di umidità nel terreno; all opposto, con il terreno già adeguatamente bagnato si apporta una quantità minima di acqua solamente per veicolare i concimi idrosolubili (2-3 mm) così da non alterare lo stato idrico del terreno (microirrigazione tecnica) ma apportare gli elementi nutritivi necessari. I concimi idrosolubili per fertirrigazione, rispetto i tradizionali concimi granulari, sono più efficienti anche per la loro purezza e totale assimilabilità, quindi si possono ridurre i dosaggi in un contesto di viticoltura sostenibile. Concimazione granulare con concimi a cessione controllata. Apporto di concimi completi con una quota di azoto di più pronta disponibilità e una a cessione controllata (longevità media 3-4 mesi) così da avere nella fase di inizio germogliamento un azione sinergica con le riserve della pianta per il rinnovo della vegetazione primaverile e nel contempo accompagnare lo sviluppo della pianta durante la stagione in modo progressivo ed equilibrato. La somministrazione di tali concimi nella fase di maturazione del legno (da fine agosto a metà ottobre) permette di avere l accumulo ottimale di riserve nella pianta. Tale tipologia di concimi permette di studiare specifiche formulazioni più versatili alle varie condizioni operative in quanto sono concimi composti ottenuti per miscelazione, con calibratura delle componenti e massima biodisponibilità e solubilità: si possono ridurre i dosaggi rispetto ai concimi granulari tradizionali in un contesto di viticoltura sostenibile. Gestione intelligente della nutrizione L affermazione che il buon vino «poteva essere prodotto solamente da uve alle quali si era fatta soffrire la sete e la fame» è nei fatti superata da scenari nuovi. Oggi è auspicabile gestire al meglio la nutrizione idrico-minerale della vite e, dove possibile, fare fertirrigazione e/o utilizzare concimi a cessione controllata. Diversi sono infatti i vantaggi. Aumentate conoscenze scientifiche e tecnologiche. La possibilità di microirrigare e conseguentemente di fertirrigare, regolando al meglio i volumi di adacquamento, ha permesso di ottenere produzioni e perseguire obiettivi di qualità enologici che sembravano preclusi con la tradizionale tecnica di concimazione (acidità, rapporto produzione/ Brix, azoto prontamente assimilabile-apa, corredo aromatico, contenuto in tannini e polifenoli). Cambiamenti climatici. L opportunità di gestire in modo specifico e mirato la nutrizione idrica e minerale della vite con la fertirrigazione ha permesso di perseguire ottimali produzioni anche in presenza di prolungati periodi di siccità e concentrazione delle precipitazioni. Disponibilità di concimi granulari innovativi con azoto a cessione controllata. Le formulazioni complete con una mirata percentuale di azoto ri- TABELLA 1 - Unità fertilizzanti da apportare in base alla tessitura del terreno e alla dotazione in elementi ( 1 ) Dotazione del terreno Insufficiente Tessitura prevalente del terreno - classi USDA ( 1 ) sabbiosi (S, SF, FS) fertirrigazione medio impasto (F, FSA, FL, AS, L) 1/3 granulare 2/3 fertirrigazione Sufficiente fertirrigazione fertirrigazione argillosi (A, FA, AL, FLA) 2/3 granulare 1/3 fertirrigazione 1/3 granulare 2/3 fertirrigazione Elevata fertirrigazione fertirrigazione fertirrigazione ( 1 ) Le 12 classi di tessitura USDA. Terreni sabbiosi: S = sabbiosa; SF = sabbioso-franca; FS = francosabbiosa. Terreni medio impasto: F = franca; FSA = francosabbiosa-argillosa; FL = franco-limosa; AS = argilloso-sabbiosa; L = limosa. Terreni argillosi: A = argillosa; FA = franco- argillosa; AL = argilloso-limosa; FLA = franco-limosa-argillosa. Foto 2 Esempio di concime composto ottenuto per miscelazione calibrata NPK Mg S con una quota di azoto a cessione controllata ricoperto (sostanza di ricopertura: MCT) (nella foto i granuli di colore nocciola scuro) 40 L Informatore Agrario 14/ Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.

17 AZIONI E PASSAGGI PER REALIZZARE LA FERTIRRIGAZIONE coperto e una sua studiata longevità (tempi di rilascio ) si adattano alle varie situazioni così da permettere uno sviluppo del vigneto equilibrato e robusto in sintonia con gli obiettivi enologici voluti, riducendo anche gli interventi di concimazione durante la stagione (foto 2). Nuove esigenze del consumatore. Produrre uve per rispondere alle nuove esigenze del mercato che richiedono in particolare vini a minor gradazione, con maggiore freschezza e corredo aromatico ricco. La fertirrigazione Nuovi quadri normativi e maggiore competizione con mercati emergenti impongono l uso di fertilizzanti sempre più efficienti rispetto ai tradizionali concimi granulari, più in sintonia con gli equilibri naturali nel suolo, riducendo l impatto ambientale e massimizzando il reddito ottenibile dal loro impiego. Per tale motivo la tecnica della fertirrigazione si sta diffondendo sempre più negli areali dove sia possibile avere acqua irrigua. Nelle Linee guida nazionali di produzione integrata del 2013 nella parte dei «Principi e criteri generali» per le «Pratiche agronomiche della produzione» viene scritto «Si consiglia di adottare, quando tecnicamente realizzabile, la pratica della fertirrigazione per migliorare l efficienza dei fertilizzanti e dell acqua distribuita e ridurre i fenomeni di lisciviazione» (Capitolo 12 Irrigazione - pag. 5). La tecnica. La fertirrigazione, come già sottolineato, permette di somministrare i concimi tramite l acqua di irrigazione modulando in modo mirato gli apporti di elementi nutritivi e volumi di adacquamento (microirrigazione tecnica, si parla di 2 mm in media a intervento) ottimizzando l impianto di irrigazione. Tuttavia, sciogliere velocemente un concime e distribuirlo in modo uniforme con l acqua di irrigazione è solo la condizione necessaria, ma da sola non sufficiente. Solo coniugando le conoscenze impiantistiche e idrauliche, agronomiche (caratteristiche del terreno), nutrizionali (fabbisogno idrico e asporti minerali) e tecnologiche dei concimi si possono ottenere tutti i vantaggi economici e ambientali della tecnica (riquadro Azioni e passaggi per realizzare la fertirrigazione, in alto). Analisi del suolo e dell acqua irrigua (da ripetere nel corso degli anni con indagini mirate) Progettazione razionale dell impianto di microirrigazione per gestire al meglio il fabbisogno irriguo e la fertirrigazione (ricerca della massima uniformità di distribuzione e settori omogenei per vitigno e obiettivo enologico), microirrigazione tecnica Individuazione delle attrezzature e strumentazioni necessarie per l iniezione nel sistema irriguo del concime idrosolubile in funzione del tipo di fertirrigazione che si vuole realizzare (fertirrigazione quantitativa o proporzionale) Definizione del fabbisogno della coltura in Unità Fertilizzanti (quantità, epoche e rapporti) Programmazione del piano di concimazione valutando eventuali sinergie e integrazioni fra concimazione con concimi granulari e fertirrigazione Programma di fertirrigazione: fabbisogno irriguo/disponibilità, scelta del concime, concentrazione/quantità d acqua, durata degli interventi Manutenzione del sistema microirriguo per prevenire occlusioni e perdite di efficienza CARATTERISTICHE DEI CONCIMI IDROSOLUBILI PER LA FERTIRRIGAZIONE Esenti da cloro, sodio e carbonati e altre sostanze fitotossiche o condizionanti lo sviluppo della vite Nell etichetta dei concimi deve essere riportato in modo chiaro la dicitura «a basso tenore di cloro» (per indicare che contengono come massimo il 2% di cloro, altrimenti se non viene scritto in etichetta «a basso tenore di cloro» vuol dire che contengono più del 2% di cloro) Confezionati direttamente negli stabilimenti produttivi, evitando trasporti «alla rinfusa» in nave che possono generare inquinamenti non voluti, minore purezza e maggiori rischi di impaccamento Totalmente e prontamente solubili in acqua e compatibili con tutti i sistemi di dosaggio Le soluzioni concentrate devono rimanere stabili nel tempo e non creare problemi di flocculazione Nei concimi NPK l azoto sotto forma nitrica deve essere nettamente preponderante rispetto le altre forme azotate A un maggiore contenuto totale di NPK (alte titolazioni ) deve corrispondere una maggiore purezza del concime Basso contenuto in zolfo per evitare la formazione di precipitazioni derivanti dalla reazione con il calcio in acque dure Compatibilità e miscibilità con i concimi idrosolubili e fitofarmaci nel rispetto delle indicazioni suggerite Presenza dei microelementi cationici in forma chelata (EDTA o EDDHA) Presenza di eventuali traccianti colorati per agevolare il controllo in fase di distribuzione Vantaggi agronomici della fertirrigazione. Sono molteplici (riquadro Principali vantaggi della fertirrigazione in viticoltura a pag. 42) ma si possono sintetizzare affermando che grazie alla fertirrigazione si ha una migliore produzione quali-quantitativa di uve, per ottenere l ottimale redditività dal vigneto grazie alla produzione di vi- ni di qualità superiori, espressione del territorio. I concimi per la fertirrigazione devono essere di massima purezza e solubilità (riquadro Caratteristiche dei concimi idrosolubili per la fertirrigazione, qui sopra). Uno degli aspetti determinanti per la buona riuscita della fertirrigazione è 14/2015 L Informatore Agrario Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.

18 SPECIALE FERTIRRIGAZIONE VITE controllare il più possibile la quantità di concime che si apporta per litro finale (g/ litro): minore è la concentrazione maggiore è l efficienza in fase di utilizzo degli elementi nutritivi da parte della vite. Piano di concimazione e fertirrigazione Nei nostri areali produttivi lo sviluppo dell apparato radicale in genere non si limita all area di bagnatura ma si allarga anche nell interfilare, in particolare nei terreni di medio impasto e più pesanti, anche se il maggior capillizio assorbente si concentra nel volume di terra bagnato. Per sfruttare al meglio le potenzialità della coltura potrebbe risultare utile fare un apporto in unità fertilizzanti principali per circa il 30% del totale con concimi granulari a cessione controllata nella fase di germogliamento e/o in fase di maturazione legno (tabella 1). PRINCIPALI VANTAGGI DELLA FERTIRRIGAZIONE IN VITICOLTURA Induzione nelle piante di un equilibrio vegeto-produttivo che perdura negli anni Raggiungimento di una maturazione tecnologica sempre più corrispondente a quella fenolico/aromatica Aumento dell efficienza nell assorbimento degli elementi nutritivi e dell acqua irrigua Possibilità di impostare un piano nutrizionale in funzione delle specifiche esigenze del vitigno/portinnesto e dell obiettivo enologico ( acidità totale, grado zuccherino - Brix; azoto prontamente assimilabile Apa; corredo aromatico) Riduzione delle dosi di fertilizzante e dei fabbisogni idrici Riduzione delle perdite per dilavamento, insolubilizzazione e volatilizzazione degli elementi nutritivi Prevenzione dei danni per eccesso di salinità a foglie e radici Riduzione del compattamento del suolo dovuto al minor numero di operazioni colturali Minor sviluppo delle infestanti Entrata in produzione dei nuovi vigneti anticipata AZIENDA SANTA MARGHERITA A FOSSALTA DI PORTOGRUARO (VENEZIA) Su Glera migliorano quantità, qualità e plv Nel 2013 si è iniziata un attività dimostrativa sul vitigno Glera per verificare i vantaggi tecnico-agronomici, economici e ambientali della fertirrigazione e di concimi granulari innovativi con azoto a cessione controllata (sostanza di ricopertura MCT) in modo comparato con la tradizionale concimazione granulare realizzata con formulati a pronto effetto. La prova si è svolta presso i vigneti dell Azienda Santa Margherita a Fossalta di Portogruaro (Venezia). L uva Glera è destinata a produrre un vino base spumante da rifermentare in autoclave per la produzione di Prosecco doc. Obiettivo di tale sperimentazione era trovare risposte ad alcune domande basilari (riquadro Le Domande a cui rispondere per costruire pia- 42 L Informatore Agrario 14/2015 ni di fertirrigazione mirati) per costruire piani di fertirrigazione mirati per la migliore gestione della nutrizione Foto 3 Visione dall alto dei settori di vigneto trattati con concimazioni differenti 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. idrico-minerale di Glera nell areale di coltivazione considerato; per acquisire elementi di conoscenza per la gestione razionale e pratica della fertirrigazione all interno dell azienda vitivinicola e, infine, per valutare l azione nutrizionale di piani di concimazione con concimi granulari con azoto a cessione controllata e fertirrigazione. Prova pluriennale su Glera Nel vigneto di Fossalta di Portogruaro (Venezia) si è individuata un area con terreno omogeneo in cui è sito un vigneto coetaneo (anno d impianto 2009) in produzione di Glera e all interno di tale vigneto si sono individuati 5 settori (mediamente della grandezza di 2 ha) (foto 3) dove si sono applicate strategie differenti di concimazione (tabelle 2 e 3). Qui si esamineranno i primi due anni (2013 e 2014). Tesi a confronto. Una linea di concimazione granulare tradizionale è stata posta a confronto con due specifiche continua a pag. 47

19 SPECIALE FERTIRRIGAZIONE VITE ANALISI DEL TERRENO E DELL ACQUA IRRIGUA Foto 4 Strategie di nutrizione «più fini» della concimazione granulare tradizionale consentono di assecondare meglio le esigenze della vite nelle diverse fasi fenologiche segue da pag. 42 Terreno. La tessitura è franco-limosa; la conducibilità bassa; il ph è sub alcalino e tale alcalinità è di tipo costituzionale con bassa concentrazione in calcare attivo. Sono consigliati concimi fisiologicamente acidi. La dotazione in sostanza organica e azoto medio alta. Il terreno non tende a bloccare N minerale. Il terreno ha una media capacità di trattenere gli elementi nutritivi. La dotazione complessiva di macroelementi, a parte il potassio, è buona. Si evidenzia un potenziale antagonismo del magnesio a sfavore del potassio. Tra i microelementi solamente il boro è insufficiente. Acqua irrigua. Il ph è sub-alcalino, anche se non supera il limite massimo accettabile per acqua irrigua. La conducibilità è media (C2); trova controindicazioni all uso solo in suoli a scarsissima permeabilità o per colture estremamente sensibili. Il SAR (Sodium Adsorption Ratio; Rapporto di adsorbimento del sodio) è basso (S1) e quindi non si corrono rischi diretti per le quote di sodio scambiabile; considerando la quota di sodio l acqua si può considerare idonea a tutti gli effetti per irrigare qualsiasi terreno e coltura. Sulla base di tali parametri (C2 S1) si tratta di un acqua di qualità media o buona, da usare con qualche precauzione solo su terreni mal drenati o su colture particolarmente sensibili. Sembra esserci la possibilità che si formi carbonato di sodio residuo (RSC) e quindi vi potrebbero essere problemi di innalzamento del ph del suolo nel tempo. La qualità dell acqua nel complesso è medio-buona per uso irriguo. Il contenuto in cloruri e solfati non preclude l utilizzo dell acqua. Il contenuto in bicarbonati è medio. Considerando il contenuto in bicarbonati, il rischio di concrezioni minerali nel sistema irriguo è medio. Per mitigare la durezza dell acqua è opportuno utilizzare in fertirrigazione concimi acidi e/o iniettare acido fosforico al 85% di [C]. Sulla base dell ipotetico volume di adacquamento annuale l apporto di nutritivi è significativo solo per magnesio e calcio. linee di concimazione, una costituita da soli interventi di fertirrigazione e l altra determinata da una concimazione granulare con concimi completi contenenti una quota dell azoto a cessione controllata (sostanza di ricopertura: MCT) integrata con interventi di fertirrigazione; tali due linee di concimazione si caratterizzavano anche per avere due specifici apporti di azoto e potassio con differente rapporto N:K : 1:1 e 1:2, per verificare come il potassio potesse eventualmente interferire con il quadro acidico dei mosti di tali zone. Sono state condotte le analisi del terreno e dell acqua irrigua (vedi riquadro sopra). Piano di fertirrigazione e impianto. È stato realizzato facendo 8 interventi durante la stagione. Si riporta come esempio il piano di fertirrigazione della tesi granulare con azoto a cessione controllata fertirrigazione a rapporto N:K 1:2 (grafico 1, le fasi nel grafico sono 7 ma gli interventi sono stati in totale 8 poiché da fioritura a pre-chiusura grappolo gli interventi sono stati 3 e non solo 2). LE DOMANDE A CUI RISPONDERE PER COSTRUIRE PIANI DI FERTIRRIGAZIONE MIRATI Come riuscire a creare un equilibrio vegeto-produttivo nella pianta che permetta di produrre negli anni un uva aromatica adatta a dare una base spumante, punto di partenza per uno charmat di qualità, fresco e piacevole? Come rendere più efficaci le Unità Fertilizzanti apportate, magari diminuendole, per ottenene risultati quali-quantitativi migliori, aumentando così la sostenibilità ambientale ed economica del vigneto? Convertendo l impianto da irrigazione soprachioma (o per aspersione) a microirrigazione o irrigazione localizzata, la concimazione granulare (epoche, dosi e modalità) deve rimanere la stessa o è meglio passare alla fertirrigazione? Gli obiettivi enologici prefissati sono raggiungibili con la concimazione granulare tradizionale o altre modalità ( fertirrigazione concimi a cessione controllata) consentono di conseguirli più facilmente? Con i recenti cambiamenti climatici la concimazione granulare tradizionale svolge sempre al meglio la sua azione nutrizionale o si devono pensare strategie differenti per garantire la migliore nutrizione idrico-minerale? Come è possibile gestire al meglio la concimazione in sintonia con la fertilità naturale dei terreni senza avere impatto negativo sull ambiente? Quale impegno in manodopera ho con la fertirrigazione a confronto con la concimazione granulare e complessivamente che tipo di impegno? 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. 14/2015 L Informatore Agrario 47

20 TABELLA 2 - Tesi di concimazione confrontate (5) e corrispondenza con i settori del vigneto Settori ( 1 ) (n.) Rapporto N:K Modalità distributive 1 1:1 fertirrigazione 2 1:2 fertirrigazione 3 1:1 granulare tradizionale pronto effetto (test) 4 1:1 granulare con azoto a cessione controllata fertirrigazione 5 1:2 granulare con azoto a cessione controllata fertirrigazione ( 1 ) La dislocazione dei settori è visibile nella foto 3. Foto 5 Solubilizzazione dei concimi per la preparazione della soluzione concentrata da iniettare nel sistema irriguo Sono stati utilizzati concimi idrosolubili in polvere solubile e acido ortofosforico bianco alla concentrazione del 85% [C]. I concimi sono stati solubilizzati in un dissolver (cisterna con agitatore idraulico per favorire la solubilizzazione) e poi la soluzione concentrata è stata iniettata con una pompa idraulica nel sistema irriguo (foto 5). L impianto di microirrigazione è in subirrigazione con ala gocciolante autocompensante, passo 60 cm e portata 1,6 L/ora, posizionata a circa 30 cm dal filare e alla profondità di circa 30 cm (rapporto di irrigazione di 1,1 mm/ora) e gli interventi di fertirrigazione hanno apportato ogni volta in media 2 mm/ha a seconda della fase d intervento. Concimazione granulare a pronto effetto (test). È stata realizzata con 3 interventi: in fase di ripresa vegetativa con un concime complesso NPK Mg S micro ( ) alla dose di 200 kg/ha, in post-fioritura con solfato ammonico 100 kg/ha, in post-raccolta-maturazione legno con un concime complesso NPK Mg S micro ( ) alla dose di 240 kg/ha. Andamento microclimatico L andamento microclimatico delle due annate in esame (2013 e 2014) (grafico 2), considerando il periodo da aprile a settembre, è stato molto differente: il 2013 ha avuto una primavera molto piovosa, con un periodo a ridosso della fioritura più freddo della media degli anni precedenti; la piovosità è ripresa a fine stagione con vere proprie «bombe d acqua»; nel 2014 si è avuto un limitato apporto di piogge fino a inizio giugno, mentre l estate è stata molto piovosa fino alla vendemmia con temperature primaverili più elevate rispetto la media degli anni precedenti; le temperature estive, invece, sono state inferiori alla media. Il 2014 in tale areale di coltivazione ha registrato un totale di piovosità annua di oltre mm (quasi il doppio della media decennale). Risultati in vigneto La vendemmia è stata eseguita nei vari settori e sono stati raccolti i dati anche da specifici campionamenti da parcelle interne ai settori (tabella 4). continua a pag. 50 TABELLA 3 - Ripartizione delle unità fertilizzanti apportate nella prova Tesi Granulari Fertirrigazione Totale Rapporto N:K Modalità distributive N totale N pronto ( 1 ) N cessione controllata ( 2 ) P2O5 K2O MgO SO3 N totale P2O5 K2O MgO SO3 N totale N pronto ( 1 ) N cessone controllata ( 2 ) P2O5 K2O MgO SO3 1:1 fertirrigato :2 fertirrigato :1 granulare con azoto a cessione controllata fertirrigazione :2 granulare con azoto a cessione controllata fertirrigazione :1 Granulare a pronto effetto (test) ( 1 ) Azoto a pronto effetto. ( 2 ) Azoto con membrana di ricopertura (MCT) autorizzata in base alla normativa vigente (Gazzetta Ufficiale n. 121 del 26 maggio Supplemento Ordinario n. 106, decreto legislativo 29 aprile 2010, n Allegato 6 Prodotti ad azione specifica, 2.2 Ricoprenti, n. 3 ). 48 L Informatore Agrario 14/ Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.

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