REGIONE VENETO PROVINCIA DI BELLUNO
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1 REGIONE VENETO PROVINCIA DI BELLUNO COMUNE DI FARRA D ALPAGO Via Matteotti, 2/C FARRA D ALPAGO PROGETTO ESECUTIVO PER LA COSTRUZIONE DI UN SISTEMA CENTRALIZZATO DI PRODUZIONE E TRASPORTO DEL CALORE AD USO DEGLI EDIFICI COMUNALI DI FARRA D ALPAGO IMPIEGANDO COME COMBUSTIBILE BIOMASSA LEGNOSA SECONDO STRALCIO RELAZIONE TECNICO-ECONOMICA Farra d Alpago, I tecnici Dott. For. Antonio Bortoluzzi Dott. Ing. Antonio Bortoluzzi
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3 DATI GENERALI Titolo Progetto COSTRUZIONE DI UN SISTEMA CENTRALIZZATO DI PRODUZIONE E TRASPORTO DEL CALORE AD USO DEGLI EDIFICI COMUNALI DI FARRA D ALPAGO IMPIEGANDO COME COMBUSTIBILE BIOMASSA LEGNOSA SECONDO STRALCIO Tipologia di intervento Completamento rete di teleriscaldamento derivante da impianto di produzione mediante fonti energetiche rinnovabili Localizzazione dell intervento Comune di Farra d Alpago via Matteotti, 2/C Farra d Alpago R.U.P. ing. Luca Facchin Comune di Farra d Alpago tel fax: mail: lavoripubblici@comune.farradalpago.bl.it Referente tecnico Dott. for. Antonio Bortoluzzi tel: fax: mail:antonio.bortoluzzi@gmail.com Dott. ing. Antonio Bortoluzzi tel: fax: mail: a.botoluzzi@studioingegneriaba.it Referente per le rendicontazioni ing. Luca Facchin Comune di Farra d Alpago tel fax: mail: lavoripubblici@comune.farradalpago.bl.it COMUNE DI FARRA D ALPAGO Pagina 3 di 14
4 INTRODUZIONE OPERA L amministrazione di Farra d Alpago, per poter risparmiare energia, aumentare l efficienza nella produzione e quindi ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera,ha realizzato un opera che consiste nell istallazione di n. 2 centrali termiche in container, collegate in cascata, per la produzione di calore a servizio degli edifici comunali di seguito riportati: Municipio; Polo scolastico, comprensivo della scuola Media, scuola Elementare, scuola Materna e Asilo nido; Palestra polifunzionale comunale. La trasmissione del calore ad ogni edificio è stata effettuata tramite un apposita rete di teleriscaldamento. Tutte le caldaie esistenti sono state mantenute potranno essere utilizzate in caso di guasto delle centrali termiche o per eventuali operazioni straordinarie di manutenzione della rete di teleriscaldamento. Il combustibile utilizzato per la produzione del calore, è la biomassa legnosa in forma di pellet. A tal proposito l amministrazione comunale fa parte della filiera legno foresta, struttura che raggruppa oltre sessanta imprese forestali e segherie della montagna Veneta, in grado di confrontarsi con l evoluzione delle iniziative in campo forestale e globalmente attrezzata per condurre tutte le operazioni nelle varie fasi: dalla produzione alla trasformazione sino alla commercializzazione di prodotti finiti. Inoltre, tale progetto è sostenuto e partecipato dall'amministrazione provinciale di Belluno. Il presente progetto prevede il completamento della rete di teleriscaldamento derivante dall impianto di produzione di energia termica alimentato a biomassa a servizio degli spogliatoi del campo di calcio. Tale opera completa così la gestione del riscaldamento degli edifici comunali mediante fonti energetiche rinnovabili. Gli allegati 1-2S, 2-2S e 3-2S riportano la planimetria con l intervento, la planimetrie catastali ed il PRG. COMUNE DI FARRA D ALPAGO Pagina 4 di 14
5 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ESISTENTI Gli spogliatoi del campo di calcio di proprietà del Comune di Farra d Alpago ora utilizzano per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria la caldaia con caratteristiche sotto riportate: N. Fabbricato Combustibile Potenza [kw] 1 Spogliatoi campo di calcio Gasolio 59 COMBUSTIBILI UTILIZZATI I combustibili utilizzati per il riscaldamento e l acqua calda sanitaria sono di tipo fossile, cioè combustibili che derivano dalla trasformazione di migliaia di anni della sostanza organica in forme ricche di carbonio; le famiglie di combustibili fossili (idrocarburi) sono il petrolio e i derivati (benzina, gasolio, ecc), il carbone ed il gas naturale. Le caratteristiche principali di questi tipi di combustibile sono: alto rapporto di energia/volume, facilità di trasporto e stoccaggio per contro però essi sono inquinanti, incrementano l effetto serra e non sono rinnovabili. Da quest ultima particolarità si ha avuto un incremento del costo di tali combustibili, dovuto alla maggiore richiesta correlata dal fatto che i giacimenti si stanno esaurendo. Negli edifici soggetti all intervento sono utilizzati solo combustibili fossili e più precisamente: gasolio e metano. Nella seguente tabella sono riportati il potere calorifico (quantità di calore sviluppata dalla combustione completa di una quantità unitaria di combustibile) di ogni combustibile utilizzato. Tipo Combustibile Potere calorifico inferiore Gasolio kcal/kg kj/kg kwh/kg kwh/lt COMUNE DI FARRA D ALPAGO Pagina 5 di 14
6 RETE DI TELERISCALDAMENTO La rete di teleriscaldamento sarà realizzata con tubi per teleriscaldamento in rotolo flessibili costituiti da componenti coestrusi, impermeabili e sono combinati fra loro per tutta la lunghezza. L isolamento termico è realizzato in poliuretano e dotato di un rivestimento protettivo in PE-LD. L allegato 4-2S riporta il percorso delle tubazione di riscaldamento e la relativa sezione. COLLEGAMENTO AGLI IMPIANTI ESISTENTI La rete di teleriscaldamento sarà collegata all impianto esistente nei seguenti modi: all arrivo della rete di teleriscaldamento sarà posto uno scambiatore a piastre ed un serbatoio di accumulo adeguato (1000 l l). Quest ultimo sarà collegato al collettore esistente. Lo schema funzionale degli impianti è riportato nella tavola 5-2S. FUNZIONAMENTO IMPIANTO L impianto di riscaldamento avrà un funzionamento dal 1 ottobre al 30 aprile, per un numero di giorni pari a 211 all anno. Per gli spogliatoi sarà effettuato un programma personalizzato in base alle esigenze, e avrà l attenuazione notturna. L impianto di acqua calda sanitaria sarà funzionante durante tutto l anno. BENEFICI AMBIENTALI L'energia delle biomasse vegetali contribuisce a ridurre la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili e a diversificare le fonti di approvvigionamento energetico oltre che al perseguimento degli obiettivi imposti nell ambito delle conferenze internazionali sul clima. Le emissioni di inquinanti acidi, ossidi di azoto, polveri e microinquinanti verranno controllati con le moderne tecnologie di combustione e depurazione dei fumi. Si stima che l intervento comporterà una diminuzione delle emissioni di CO2 equivalente di circa 20 ton/anno. La concentrazione di gas e polvere dipende dalla scelta del combustibile e per alcuni componenti anche dalla progettazione del sistema di combustione. Le emissioni di polvere da piccoli impianti a pellet sono di solito modeste e non è necessario avere una tecnologia di abbattimento gas. L uso di caldaie altamente efficienti progettate esclusivamente per la combustione dei pellet con sistemi a tre giri di fumo con aria primaria e secondaria con rendimenti sia a carico nominale che parziale sopra il 90% ne riducono le emissioni ai minimi termini. COMUNE DI FARRA D ALPAGO Pagina 6 di 14
7 Le moderne caldaie a biomassa legnosa producono un particolato composto prevalentemente da sali minerali e si tratta quindi di un particolato inorganico la cui tossicità è 5 volte inferiore alla fuliggine del diesel. CO2, diossido di carbonio Il diossido di carbonio gioca un ruolo significativo nel crescente fenomeno dell'effetto serra e la sua emissione nell'atmosfera è problematica. Comunque quando si usano combustibili legnosi, non si rilascia più diossido di carbonio di quello che è legato al legno stesso sotto forma di carbonio e che in ogni caso verrebbe rilasciato durante il processo di decomposizione, che è l'alternativa finale all'uso del legno per fini energetici. Così, i pellet da legno e gli altri biocombustibili possono essere CO2 neutrali. Dal momento che il pellet e gli altri biocombustibili contengono carbone, naturalmente si forma diossido di carbonio durante la combustione. La quantità rilasciata è comunque la stessa assorbita durante la crescita della pianta da cui il combustibile deriva, di solito in un periodo di anni. La quantità di diossido di carbonio che è rilasciata durante la combustione di combustibili fossili, per esempio carbone, gasolio o gas naturale, è stato accumulato nel sottosuolo in milioni di anni. Nel caso di combustibili fossili, in definitiva, la quantità di diossido di carbonio nell'atmosfera, viene accresciuta. IL carbonio costituisce circa il 50% del legno completamente secco. Questo corrisponde al 47% nel pellet con un'umidità media del 7% La biomassa assorbe CO2 dall'atmosfera durante la crescita e la restituisce all ambiente nel corso della combustione. Pertanto, il bilancio della CO2, viene definito nullo (combustione senza contribuire all'effetto serra). NOx, Ossidi di azoto NOx è un termine generico per tutti gli ossidi di azoto. Essi sono gas indesiderati sia perchè contribuiscono all'effetto serra, sia perchè sono causa delle piogge acide. Tali ossidi si formano parzialmente durante la combustione con l'azoto naturalmente presente anche nei biocarburanti, ed in parte dall'azoto che viene immesso tramite l'aria di combustione. La progettazione e le dimensioni della camera di combustione della caldaia sono di grande importanza nel limitare l'emissioni di questi gas. 1. Un alto contenuto di azoto nel combustibile incrementa l'emissione di NOx 2. Un'alta temperatura di combustione innalza le emissioni di NOx Fra i parametri di combustione più importanti possono essere menzionati i seguenti: combustione divisa in più fasi, con poco eccesso di aria nella prima parte, una bassa temperatura di fiamma possibilmente garantita dal ricircolo dei gas di scarico che abbassa il contenuto di ossigeno nella camera di combustione e ne raffredda il processo. (SOx) Gli ossidi di zolfo COMUNE DI FARRA D ALPAGO Pagina 7 di 14
8 Gli ossidi di zolfo si producono nella combustione di ogni materiale contenente zolfo. Gli ossidi di zolfo sono, insieme agli ossidi di azoto, i maggiori responsabili dei fenomeni di acidificazione delle piogge. Le principali sorgenti di SOx sono gli impianti di combustione di combustibili fossili a base di carbonio, l'industria metallurgica, l'attività vulcanica. L'esposizione ad SOx genera irritazioni dell'apparato respiratorio e degli occhi nell'uomo, fenomeni di necrosi nelle piante e il disfacimento dei materiali calcarei. COMUNE DI FARRA D ALPAGO Pagina 8 di 14
9 Considerazioni di carattere generale COMUNE DI FARRA D ALPAGO Calcolo emissioni Sotto riportata la tabella (fonte ENEA) con i valori delle emissioni prodotte da caldaie a gasolio, a metano ed a pellet: Sistema riscaldamento CO2 (kg/mwh) Co2 eq (kg/mwh) CO (mg/kwh) SO2 (mg/kwh) NOx (mg/kwh) Polveri (mg/kwh) Gasolio 321,88 325, Sottoriportata la tabella con i limiti di emissione ai sensi del D.Lgs 152/2006: COMUNE DI FARRA D ALPAGO Pagina 9 di 14
10 Le perdite di produzione (estrazione, trasformazione, trasporto) del pellet sono molto più contenute rispetto i combustibili fossili; se il pellet viene trasportato su lunghe distanze, mediamente l'approvvigionamento di esso richiede meno energia rispetto a qualsiasi altro combustibile fossile. Di seguito si riportano le perdite di produzione dei combustibili: ,3 2,7 10 Cipato Pellet Gas metano 12 14,5 Gasolio GPL COMUNE DI FARRA D ALPAGO Pagina 10 di 14
11 STIMA DEI COSTI E ANALISI ECONOMICA COMUNE DI FARRA D ALPAGO Di seguito si riporta il quadro economico dell opera e la stima di risparmio annuo che si avrà, in termini economici, con il nuovo impianto centralizzato. QUADRO ECONOMICO RETE TELERISCALDAMENTO II STRALCIO COMUNE DI FARRA D'ALPAGO A) IMPORTO LAVORI a.1) Importo Appalto ,00 a.3) oneri per la sicurezza 2 800,00 TOTALE (A) ,00 B) SOMME A DISPOSIZIONE b.1) Progettazione preliminare definitiva 7 067,17 Riduzione adeguamento D.L. 223/ ,43 TOTALE 5 653,74 b.2) Progettazione Esecutiva 4 670,35 Riduzione adeguamento D.L. 223/06-934,07 TOTALE 3 736,28 b.3) Direzione Lavori Direzione Lavori - Coordinamento sicurezza - esecuzione ,28 Riduzione adeguamento D.L. 223/ ,06 TOTALE ,22 TOTALE ,24 SPESE TECNICHE ,24 b.4) Contributi previdenziali e IVA Contributi previdenziali (2-4%) 664,39 IVA su spese tecniche (22%) 5 018,34 IVA su opere (10%) ,00 TOTALE ,72 b.5) indennità RUP 3 056,00 b.6) imprevisti ed arrotondamenti 4 035,04 TOTALE (B) ,00 TOTALE GENERALE (A+B) ,00 COMUNE DI FARRA D ALPAGO Pagina 11 di 14
12 CONCLUSIONI Il presente progetto è unico nella sua particolarità sia in ambito Regionale che Nazionale e sicuramente sarà motivo di interesse e di interscambio di esperienze con gli operatori del settore della confinante Austria, in quanto si andrà a sviluppare la prima esperienza di filiera italiana sul Pellet, coinvolgendo i seguenti attori: Aziende boschive Segherie e industrie del legno Aziende produttrici di pellet Utilizzatori finali come soggetti privati ed Enti Pubblici Il pellet è un combustibile sicuro e pulito. Le caratteristiche di omogeneità di questo prodotto ne rendono semplice il trasporto, il rifornimento e lo stoccaggio, rendendolo paragonabile come tipo di distribuzione a quella del gasolio o gpl. COMUNE DI FARRA D ALPAGO Pagina 12 di 14
13 ALLEGATI o 1-2S: Quadro d insieme; o 2-2S: Planimetria catastale; o 3-2S: PRG; o 4-2S: Rete teleriscaldamento; o 5-2S: Schema funzionale; o 6-2S: Schema elettrico unifilare; o 7-2S: Disposizione apparecchiature; o Piano di sicurezza e coordinamento; o Planimetria di cantiere; o Cronoprogramma; o Capitolato generale d appalto; o Capitolato speciale d appalto opere stradali; o Capitolato speciale d appalto opere impiantistiche. COMUNE DI FARRA D ALPAGO Pagina 13 di 14
14 SOMMARIO DATI GENERALI... 3 INTRODUZIONE OPERA... 4 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ESISTENTI... 5 COMBUSTIBILI UTILIZZATI... 5 RETE DI TELERISCALDAMENTO... 6 COLLEGAMENTO AGLI IMPIANTI ESISTENTI... 6 FUNZIONAMENTO IMPIANTO... 6 BENEFICI AMBIENTALI... 6 CONCLUSIONI ALLEGATI SOMMARIO COMUNE DI FARRA D ALPAGO Pagina 14 di 14
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