Documento scaricato da

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Documento scaricato da"

Transcript

1 Decreto 20 settembre 2002 Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio. Attuazione dell'art. 5 della legge 28 dicembre 1993, n. 549, recante misure a tutela dell'ozono stratosferico. (GU n. 230 del ) IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO sentito IL MINISTRO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE Vista la legge 28 dicembre 1993, n. 549, recante "Misure a tutela dell'ozono stratosferico e dell'ambiente", modificata dalla legge 16 giugno 1997, n. 179, ed in particolare l'art. 5, comma 1, lettera h), e comma 2; Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, recante "Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio" e successive modifiche e integrazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 203, recante "Norme in materia di qualita' dell'aria, relativamente a specifici agenti inquinanti e di inquinamento prodotto dagli impianti industriali"; Visto il regolamento (CE) 2037/2000, concernente le sostanze che riducono lo strato di ozono, ed in particolare l'art. 16, commi 1 e 2; Visto il decreto del Ministro dell'ambiente 3 ottobre 2001 "Recupero, riciclo, rigenerazione e distribuzione degli halon"; Visto il decreto del Ministro dell'ambiente 11 marzo 1998, n. 141, "Regolamento recante norme per lo smaltimento in discarica dei rifiuti e per la catalogazione dei rifiuti pericolosi smaltiti in discarica"; Vista la decisione della Commissione europea n. 2000/532/CE del 3 maggio 2000 e successive modifiche ed integrazioni, concernente l'elenco dei rifiuti; Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443, recante "Delega al Governo in materia di infrastrutture e insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attivita' produttive", ed in particolare l'art. 1, comma 15; Tenuto conto del documento ANPA del novembre 1998 "Linee guida e criteri di valutazione dei parametri di efficacia ambientali delle attivita' di recupero dei beni durevoli dismessi"; Considerata la necessita' di stabilire le norme tecniche e le modalita' per la prevenzione delle emissioni in atmosfera delle sostanze lesive contenute in talune apparecchiature fuori uso che si verificano nelle diverse fasi di smaltimento delle stesse; Decreta: Art. 1. Finalita' e campo di applicazione 1. Il presente decreto disciplina, ai sensi dell'art. 5, comma 1, lettera h), e comma 2, della legge 28

2 dicembre 1993, n. 549, le norme tecniche e le modalita' per la prevenzione delle emissioni in atmosfera delle sostanze lesive durante le operazioni di recupero dalle apparecchiature fuori uso. Art. 2. Definizioni 1. Ai fini del presente decreto si intendono per: a) "sostanze lesive": le sostanze lesive dell'ozono stratosferico di cui alle lettere b) e c); b) "clorofluorocarburi": le sostanze controllate lesive dell'ozono stratosferico elencate nella tabella A, gruppo I, allegata alla legge 28 dicembre 1993, n. 549, nonche' quelle contenute nell'allegato I, gruppo I e II, del regolamento (CE) n. 2037/2000; c) "idroclorofluorocarburi": le sostanze controllate lesive dell'ozono stratosferico elencate nella tabella B, gruppo I, allegata alla legge 28 dicembre 1993, n. 549 nonche' quelle contenute nell'allegato I, gruppo VIII, del regolamento (CE) n. 2037/2000; d) "apparecchiature fuori uso": frigoriferi, congelatori, surgelatori, condizionatori d'aria e pompe di calore contenenti sostanze lesive nel circuito frigorifero ovvero nelle schiume poliuretaniche isolanti, classificati come rifiuti mediante i codici * e *. e) "recupero": la raccolta e il magazzinaggio di sostanze controllate provenienti, per esempio, da macchine, apparecchiature, vasche di contenimento, effettuati nel corso delle operazioni di manutenzione o prima dello smaltimento. Art. 3. Attivita' di recupero 1. Il recupero delle sostanze lesive da apparecchiature fuori uso deve essere effettuato, ai sensi dell'art. 6, comma 1, della legge 28 dicembre 1993, n. 549, in impianti conformi alle caratteristiche e nel rispetto delle norme tecniche stabilite all'allegato I al presente decreto. 2. Gli impianti di cui al comma 1 devono essere costruiti e gestiti in modo che, nelle fasi di triturazione delle apparecchiature fuori uso, le emissioni non superino in tutte le condizioni di esercizio dell'impianto i seguenti valori di emissione: a) 25 g/h per le sostanze lesive di cui all'art. 2; b) 5 mg/nm3 per le polveri; c) 100 mg/nm3 per il pentano (dove applicabile). I valori di cui alle lettere b) e c) sono riferiti al volume di effluente gassoso secco rapportato alle condizioni normali di 273 K e k Pa. 3. Il contenuto residuo di sostanze lesive nelle schiume poliuretaniche degassificate dopo il trattamento negli impianti di cui al comma 1 deve essere inferiore o uguale allo 0.5% in peso delle stesse schiume. 4. Gli impianti autorizzati a trattare le apparecchiature fuori uso sottoscrivono entro sei mesi dall'entrata in vigore del presente decreto gli accordi di programma di cui all'art. 6, comma 5, della legge 28 dicembre 1993, n Art. 4. Controlli 1. Per la verifica dei valori di emissione di cui all'art. 3, comma 2, devono essere utilizzati i metodi di campionamento, analisi e valutazione delle emissioni fissati ai sensi dell'art. 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n Gli impianti di cui all'art. 3, comma 1, devono essere dotati di apposita strumentazione che effettua il campionamento e l'analisi in continuo delle sostanze lesive emesse. Per gli altri inquinanti i controlli devono avvenire con frequenza giornaliera.

3 3. Per l'analisi delle sostanze lesive contenute nelle schiume degassificate puo' essere utilizzato il metodo QIRSA-CNR: "Metodi analitici per i fanghi (64) - Vol. 3 parametri chimico fisici" del 1990, ovvero un altro metodo concordato con l'autorita' competente per i controlli. Art. 5. Disposizioni transitorie 1. Gli impianti di cui all'art. 3, comma 1; costruiti o in funzione alla data di entrata in vigore del presente decreto, devono rispettare le prescrizioni di cui all'art. 3, comma 2, entro nove mesi dall'entrata in vigore dello stesso. 2. Fino alla data di cui al comma 1 si applicano i seguenti valori di emissione: a) 50 g/h per le sostanze lesive di cui all'art. 2; b) 5 mg/nm3 per le polveri; c) 100 mg/nm3 per il pentano (dove applicabile). I valori di cui alle lettere b) e c) sono riferiti al volume di effluente gassoso secco rapportato alle condizioni normali di 273 K e k Pa. 3. Resta fermo quanto stabilito dall'art. 44 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, in merito alla gestione delle apparecchiature fuori uso che hanno esaurito la loro durata operativa. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 20 settembre 2002 Il Ministro: Matteoli Fonte: questo documento è stato estratto dal nostro ufficio tecnico dall archivio della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana

4 Allegato I CARATTERISTICHE E NORME TECNICHE DEGLI IMPIANTI CHE EFFETTUANO IL RECUPERO DELLE SOSTANZE LESIVE DALLE APPARECCHIATURE FUORI USO Caratteristica dell'impianto. L'impianto per il recupero delle sostanze lesive dalle apparecchiature fuori uso e' composto da: 1. una o piu' linee di estrazione delle sostanze lesive dai circuiti frigoriferi; 2. impianto di triturazione in ambiente controllato delle schiume poliuretaniche isolanti contenute nelle apparecchiature fuori uso; 3. strumentazione per il monitoraggio in continuo delle emissioni in atmosfera delle sostanze lesive; 4. aree di stoccaggio dei fluidi refrigeranti e dei gas espandenti recuperati dalle apparecchiature fuori uso. Messa in sicurezza. L'estrazione delle sostanze lesive dai circuiti frigoriferi e' effettuata nell'ambito delle operazioni di messa in sicurezza delle apparecchiature fuori uso. Le operazioni di messa in sicurezza delle apparecchiature fuori uso devono essere effettuate in aree attrezzate e riguardano principalmente l'asportazione degli elementi ambientalmente critici presenti in esse, nonche' la rimozione delle parti asportabili al fine di assicurare elevati livelli di recupero dei materiali. In particolare l'estrazione dei fluidi frigoriferi contenuti nel circuito frigorifero e nell'olio lubrificante estratto dal compressore, deve essere effettuata secondo le seguenti modalita': 1. l'estrazione dovra' avvenire per mezzo di dispositivi aspiranti operanti in circuito chiuso in modo da assicurare che non ci sia alcun rilascio di sostanze lesive in atmosfera; 2. l'asportazione del gruppo di compressione dalle apparecchiature fuori uso dovra' avvenire senza perdita di olio lubrificante poiche' in esso sono contenute sostanze lesive; 3. la bonifica del gruppo di compressione dall'olio lubrificante dovra' avvenire a mezzo di apposito impianto e con procedure tali da evitare il rilascio delle sostanze lesive, operando separatamente il recupero degli olii e delle stesse sostanze lesive. Triturazione. Dopo la messa in sicurezza, le carcasse delle apparecchiature fuori uso devono essere avviate alla triturazione controllata che comporta lo sviluppo di gas e di polveri. Pertanto detta operazione deve essere condotta in ambiente confinato utilizzando impianti a contenimento statico, provvisti di idonee tenute, o dinamico, mediante il mantenimento di opportune depressioni. Tali impianti devono essere muniti di: sistemi di abbattimento delle emissioni aeriformi di elevata efficienza tale da consentire il rispetto dei valori di emissione di cui all'art. 3, comma 2, del presente decreto; sistemi inertizzanti tali da prevenire rischi di infiammabilita' o di esplosivita' delle polveri e dei gas. Per il recupero delle sostanze lesive possono essere adottate le seguenti tecniche: filtrazione, adsorbimento, criocondensazione, e lavaggio. Le suddette operazioni originano rifiuti solidi, liquidi e aeriformi che devono essere destinati, previo opportuno trattamento, a smaltimento sicuro. Stoccaggio. In generale lo stoccaggio delle componenti ambientalmente critiche derivanti dallo smantellamento delle apparecchiature fuori uso deve essere realizzato in area coperta e pavimentata con una pendenza tale da consentire il convogliamento di eventuali perdite di liquidi in pozzetti di raccolta

5 mediante apposite canalette e/o tubazioni. I recipienti fissi e mobili, comprese le vasche ed i bacini utilizzati per lo stoccaggio dei suddetti rifiuti devono possedere adeguati requisiti di resistenza in relazione alle proprieta' chimico-fisiche ed alle caratteristiche di pericolosita' dei rifiuti stessi. I serbatoi contenenti i rifiuti liquidi pericolosi devono essere provvisti di opportuni dispositivi antitraboccamento e di dispositivi di contenimento. I fluidi volatili devono essere stoccati in contenitori (bombole o bomboloni) a tenuta stagna in condizioni di temperatura controllata. Se lo stoccaggio dei rifiuti pericolosi avviene in recipienti mobili questi devono essere provvisti di: idonee chiusure per impedire la fuoriuscita del rifiuto stoccato; dispositivi atti ad effettuare in condizioni di sicurezza le operazioni di riempimento e svuotamento; mezzi di presa per rendere sicure ed agevoli le operazioni di movimentazione.

DPR n 147 del 15 febbraio 2006

DPR n 147 del 15 febbraio 2006 DPR n 147 del 15 febbraio 2006 Regolamento concernente modalità per il controllo ed il recupero delle fughe di sostanze lesive della fascia di ozono stratosferico da apparecchiature di refrigerazione e

Dettagli

LORO INDIRIZZI. L Allegato I prevede il libretto d impianto nel quale riportare una serie di dati/elementi.

LORO INDIRIZZI. L Allegato I prevede il libretto d impianto nel quale riportare una serie di dati/elementi. 30020 Marcon (Venezia) Via Lombardi, 19 Tel. 041.5950201 Fax. 041.5956602 e-mail: upa.ve.segreteria@intersoft.it www.upavenezia.com Marcon, 12 Aprile 2006 Prot.N.: 206\SP ALLE ASSOCIAZIONI MAND.LI ARTIGIANI

Dettagli

Gazzetta Ufficiale N. 85 del 11 Aprile 2006

Gazzetta Ufficiale N. 85 del 11 Aprile 2006 Gazzetta Ufficiale N. 85 del 11 Aprile 2006 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 febbraio 2006, n.147 Regolamento concernente modalita' per il controllo ed il recupero delle fughe di sostanze lesive

Dettagli

Obbligo del Libretto d impianto per clima

Obbligo del Libretto d impianto per clima Obbligo del Libretto d impianto per clima Libretto di impianto obbligatorio per le macchine in R22 con > 3 kg di gas Regolamento concernente modalita' per il controllo ed il recupero delle fughe di sostanze

Dettagli

N. Codice CER Tipologia rifiuti Operazione richiesta. Quantità richiesta (Tonn./anno) scaglie di laminazione R4-R12-R13 5

N. Codice CER Tipologia rifiuti Operazione richiesta. Quantità richiesta (Tonn./anno) scaglie di laminazione R4-R12-R13 5 ALLEGATO A Elenco dei codici CER, delle operazioni autorizzate e delle prescrizioni da rispettare per la gestione dell'impianto. N. Codice CER Tipologia rifiuti Operazione richiesta Quantità richiesta

Dettagli

D.M. 3 ottobre 2001 Recupero, riciclo, rigenerazione e distribuzione degli halon. (GU n. 249 del 25 ottobre 2001) ------------------------------------------------------------------- Art. 1. Ai fini del

Dettagli

Giunta Regionale della Campania. Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 40 del 08 settembre 2003

Giunta Regionale della Campania. Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 40 del 08 settembre 2003 Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 40 del 08 settembre 2003 REGIONE CAMPANIA Giunta Regionale - Seduta del 27 giugno 2003 - Deliberazione N. 2210 - Area Generale di Coordinamento N. 5 Ecologia

Dettagli

ALLEGATO TECNICO. Sgrassaggio superficiale dei metalli con consumo complessivo di solventi non superiore a 10 kg/giorno.

ALLEGATO TECNICO. Sgrassaggio superficiale dei metalli con consumo complessivo di solventi non superiore a 10 kg/giorno. ALLEGATO TECNICO MOD. 02 Sgrassaggio superficiale dei metalli con consumo complessivo di solventi non superiore a 10 kg/giorno. Ambito di applicazione CICLI TECNOLOGICI Sgrassaggio superficiale di metalli

Dettagli

a normativa prevede per il recupero e smaltimento dei rifiuti un doppio regime: Iscrizioni Albo Gestori Ambientali

a normativa prevede per il recupero e smaltimento dei rifiuti un doppio regime: Iscrizioni Albo Gestori Ambientali ANGELO DI BIASI a normativa prevede per il recupero e smaltimento dei rifiuti un doppio regime: Ordinario : Autorizzazioni Semplificato: comunicazioni Iscrizioni Albo Gestori Ambientali Regime ordinario

Dettagli

D.P.C.M. 2 ottobre 1995

D.P.C.M. 2 ottobre 1995 D.P.C.M. 2 ottobre 1995 Disciplina delle caratteristiche merceologiche dei combustibili aventi rilevanza ai fini dell'inquinamento atmosferico nonché delle caratteristiche tecnologiche degli impianti di

Dettagli

D.M. 9 luglio 1987, n Criteri di massima in ordine all'idoneità dei locali e delle attrezzature delle officine di produzione dei cosmetici

D.M. 9 luglio 1987, n Criteri di massima in ordine all'idoneità dei locali e delle attrezzature delle officine di produzione dei cosmetici D.M. 9 luglio 1987, n. 328 Criteri di massima in ordine all'idoneità dei locali e delle attrezzature delle officine di produzione dei cosmetici pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 4 agosto 1987, n. 180.

Dettagli

Requisiti tecnico-gestionali relativi agli impianti di stoccaggio e di trattamento di pile e accumulatori e di rifiuti di pile e accumulatori

Requisiti tecnico-gestionali relativi agli impianti di stoccaggio e di trattamento di pile e accumulatori e di rifiuti di pile e accumulatori Allegato II (articolo 10) Requisiti dettagliati in materia di trattamento e di riciclaggio PARTE A: TRATTAMENTO Requisiti tecnico-gestionali relativi agli impianti di stoccaggio e di trattamento di pile

Dettagli

La legislazione applicata agli impianti di incenerimento: esempi pratici

La legislazione applicata agli impianti di incenerimento: esempi pratici La legislazione applicata agli impianti di incenerimento: esempi pratici Maria Serena Bonoli Tecnico Ambientale - Servizio Territoriale Sezione ARPA Forlì - Cesena Rimini 31 maggio 2005 Quadro normativo:

Dettagli

Iscrizione N: FI01299 Il Presidente della Sezione regionale della Toscana dell'albo Nazionale Gestori Ambientali. DISPONE Art.

Iscrizione N: FI01299 Il Presidente della Sezione regionale della Toscana dell'albo Nazionale Gestori Ambientali. DISPONE Art. Iscrizione N: FI01299 Il Presidente della Sezione regionale della Toscana dell' Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212, comma 5, del decreto legislativo

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 3 settembre 1999: Atto di indirizzo e coordinamento che modifica ed integra il precedente atto di indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art.

Dettagli

I CONTENUTI DEL LIBRETTO DI IMPIANTO O REGISTRO PER GLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO

I CONTENUTI DEL LIBRETTO DI IMPIANTO O REGISTRO PER GLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO I CONTENUTI DEL LIBRETTO DI IMPIANTO O REGISTRO PER GLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO Lo scopo del presente documento è quello di analizzare, con riferimento alla legislazione vigente, quali informazioni

Dettagli

DEPOSITO RIFIUTI. Quantità annua di rifiuto depositato

DEPOSITO RIFIUTI. Quantità annua di rifiuto depositato SCHEDA «INT4» 1 : RECUPERO RIFIUTI PERICOLOSI 2 E NON PERICOLOSI 3 Qualifica professionale e nominativo del responsabile tecnico del trattamento rifiuti MARCO DE VITA DEPOSITO RIFIUTI Codice CER 4 Tipologia

Dettagli

D.M. 25 febbraio 2000, n. 124

D.M. 25 febbraio 2000, n. 124 D.M. 25 febbraio 2000, n. 124 Regolamento recante i valori limite di emissione e le norme tecniche riguardanti le caratteristiche e le condizioni di esercizio degli impianti di incenerimento e di coincenerimento

Dettagli

DM 03/10/ DM.doc 1/7

DM 03/10/ DM.doc 1/7 DM 03/10/01 2001-10-03 DM.doc 1/7 DECRETO MINISTERIALE - 3 ottobre 2001 (Gazzetta ufficiale 25 ottobre 2001 n. 249) Recupero, riciclo, rigenerazione e distribuzione degli halon. IL MINISTRO DELL'AMBIENTE

Dettagli

IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO

IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO Codice on line Gazzetta Ufficiale Italiana Gazzetta Ufficiale Europea Mappa Ricerche Fonte: Gazzetta Ufficiale Italiana on line AVVERTENZA: I testi dei documenti riportati non hanno carattere di ufficialità.

Dettagli

DOCUMENTO DELLA BANCA DATI PUNTOSICURO

DOCUMENTO DELLA BANCA DATI PUNTOSICURO DOCUMENTO DELLA BANCA DATI PUNTOSICURO 26/03/2007: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE DECRETO 5 marzo 2007 Applicazione della direttiva n. 89/106/CEE sui prodotti da costruzione, recepita con decreto del Presidente

Dettagli

2.1.A) PRESCRIZIONI RELATIVE ALL'INSTALLAZIONE E ALL'ESERCIZIO DELL'IMPIANTO.

2.1.A) PRESCRIZIONI RELATIVE ALL'INSTALLAZIONE E ALL'ESERCIZIO DELL'IMPIANTO. ALLEGATO 2 PUNTO 2.1 IMPIANTI PER LA VERNICIATURA DI OGGETTI VARI CON UTILIZZO DI PRODOTTI VERNICIANTI PRONTI ALL'USO NON SUPERIORE A 0,300 kg/ora E COMUNQUE NON SUPERIORE A 2,5 kg/giorno. 2.1.A) PRESCRIZIONI

Dettagli

DISPOSIZIONI NORMATIVE IN MATERIA DI ESPOSIZIONE AD INQUINANTI

DISPOSIZIONI NORMATIVE IN MATERIA DI ESPOSIZIONE AD INQUINANTI DISPOSIZIONI NORMATIVE IN MATERIA DI ESPOSIZIONE AD INQUINANTI DISPOSIZIONI COMUNITARIE Regolamento n. 1804/2003 (CE) Parlamento Europeo e Consiglio del 22 settembre 2003, che modifica il regolamento (CE)

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 9. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 9. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 9 Angelo Bonomi EMISSIONI DOVUTE ALLO STOCCAGGIO Le emissioni dovute allo stoccaggio si possono classificare come:

Dettagli

Lachiver Servizi S.r.l. Ambiente, sicurezza, qualità

Lachiver Servizi S.r.l. Ambiente, sicurezza, qualità rio degli adempimenti ambiente e sicurezza dal: 01/10/2006 al 31/10/2006 Termine a partire dal quale I datori di lavori, nell ambito dei cantieri edili, devono munire il personale occupato di apposita

Dettagli

CHIEDE l'autorizzazione IN VIA GENERALE per:

CHIEDE l'autorizzazione IN VIA GENERALE per: ALLEGATO 1 BOLLO Al COMUNE DI... Ufficio Ambiente... Oggetto: Domanda di AUTORIZZAZIONE IN VIA GENERALE per le emissioni in atmosfera provenienti da operazioni di sgrassaggio superficiale dei metalli con

Dettagli

IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO. di concerto con IL MINISTRO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO. di concerto con IL MINISTRO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE D.M. 3 ottobre 2001. Recupero, riciclo, rigenerazione e distribuzione degli halon. IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO di concerto con IL MINISTRO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE Vista la

Dettagli

Ecomondo, 6 Novembre 2013

Ecomondo, 6 Novembre 2013 Lo stato della raccolta delle sostanze lesive per l ozono nel settore antincendio e nella catena del freddo: un opportunitàper la tutela dell ozono stratosferico e del clima Ecomondo, 6 Novembre 2013 Alessandro

Dettagli

Dm 25 febbraio 2000, n. 124 (impianti di incenerimento rifiuti pericolosi)

Dm 25 febbraio 2000, n. 124 (impianti di incenerimento rifiuti pericolosi) Dm 25 febbraio 2000, n. 124 (impianti di incenerimento rifiuti pericolosi) Ministero dell'ambiente Decreto 25 febbraio 2000, n. 124 (Gazzetta ufficiale 18 maggio 2000 n. 114) Regolamento recante i valori

Dettagli

Decreto ministeriale 5 febbraio Contenuti del decreto ministeriale 5 febbraio Condizioni generali di applicabilità

Decreto ministeriale 5 febbraio Contenuti del decreto ministeriale 5 febbraio Condizioni generali di applicabilità 5.3.2. Decreto ministeriale 5 febbraio 1998 Secondo quanto disposto dall art. 214, comma 5, del d.lgs. n. 152/2006, «Sino all emanazione dei decreti di cui al comma 2, relativamente alle attività di recupero

Dettagli

Scheda Tecnica Informativa SP - STOCCAGGIO PROVVISORIO

Scheda Tecnica Informativa SP - STOCCAGGIO PROVVISORIO Scheda Tecnica Informativa SP - STOCCAGGIO PROVVISORIO 1. Ubicazione dell'impianto Comune CORIANO Via RAIBANO C.A.P. 47853 Telefono 0541361211 2. Nominativo del responsabile tecnico dell'impianto Nome

Dettagli

Iscrizione N: MI03539 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali

Iscrizione N: MI03539 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Iscrizione N: MI03539 della Sezione regionale della Lombardia dell' Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile

Dettagli

Art. 2. basate sulle migliori tecniche disponibili ed economicamente fattibili, in considerazione dell annesso

Art. 2. basate sulle migliori tecniche disponibili ed economicamente fattibili, in considerazione dell annesso Art. 2 942 13. L. 12 aprile 1995, n. 146. Ratifica ed esecuzione del protocollo alla convenzione sull inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza concernente la lotta contro le emissioni

Dettagli

Decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio 2 maggio 2006

Decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio 2 maggio 2006 Decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio 2 maggio 2006 Approvazione dei modelli di registro di carico e scarico dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 195, commi 2, lettera n), e

Dettagli

Iscrizione N: FI07434 Il Presidente della Sezione regionale della Toscana dell'albo Nazionale Gestori Ambientali

Iscrizione N: FI07434 Il Presidente della Sezione regionale della Toscana dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Piazza dei Giudici, 3 Iscrizione N: FI07434 della Sezione regionale della Toscana dell' Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni e integrazioni e, in particolare,

Dettagli

dopo l ultimazione della fase 3; dopo l ultimazione della fase 5 Temperatura aeriforme <100 < ( C)

dopo l ultimazione della fase 3; dopo l ultimazione della fase 5 Temperatura aeriforme <100 < ( C) SCHEDA E rev12 dd 13/02/13 EMISSIONI IN ATMOSFERA Nella planimetria dell impianto (Allegato 5) devono essere individuati gli spazi occupati da ciascuna macchina e/o linea contraddistinte con la sigla M1,

Dettagli

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE Atto Completo http://www.gazzettaufficiale.it/gurifulcrum//dispatcher?task=attocomp... di 2 04/06/2007 19.36 MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 29 Gennaio 2007 Emanazione

Dettagli

Documento scaricato da

Documento scaricato da Decreto 13 maggio 2009 Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio. Modifica del decreto 8 aprile 2008, recante la disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato,

Dettagli

REPORT TECNICO SULLA MISCELAZIONE DEI RIFUTI NON PERICOLOSI

REPORT TECNICO SULLA MISCELAZIONE DEI RIFUTI NON PERICOLOSI REPORT TECNICO SULLA MISCELAZIONE DEI RIFUTI NON PERICOLOSI 1. Attività di miscelazione di rifiuti non pericolosi non in deroga all art. 187 d. lgs. 152/06 La Ditta potrà effettuare operazioni di miscelazione

Dettagli

Iscrizione N: VE24043 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali

Iscrizione N: VE24043 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Iscrizione N: VE24043 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212,

Dettagli

Stoccaggio e sversamenti di materiali pericolosi, come comportarsi? 27 Febbraio 2015 Borgo Maggiore, San Marino

Stoccaggio e sversamenti di materiali pericolosi, come comportarsi? 27 Febbraio 2015 Borgo Maggiore, San Marino Stoccaggio e sversamenti di materiali pericolosi, come comportarsi? 27 Febbraio 2015 Borgo Maggiore, San Marino Programma Ore 8,30 9.00: Registrazione e ritiro materiale informativo Ore 9,00 10.30: Normative

Dettagli

1 FASI LAVORATIVE 2 PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO COSTRUTTIVE E GESTIONALE

1 FASI LAVORATIVE 2 PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO COSTRUTTIVE E GESTIONALE 4.12) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di verniciatura, laccatura, doratura di mobili ed altri oggetti in legno con utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all uso

Dettagli

Documento scaricato da

Documento scaricato da Decreto 2 maggio 2006 Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio. Approvazione dei modelli di registro di carico e scarico dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 195, commi 2, lettera n), e 4,

Dettagli

Decreto Ministeriale n 392 del 16/05/1996. "Regolamento recante norme tecniche relative alla eliminazione degli oli usati."

Decreto Ministeriale n 392 del 16/05/1996. Regolamento recante norme tecniche relative alla eliminazione degli oli usati. Decreto Ministeriale n 392 del 16/05/1996. "Regolamento recante norme tecniche relative alla eliminazione degli oli usati." ALLEGATO C - CARATTERISTICHE DEI DEPOSITI PER STOCCAGGIO 1. Caratteristiche generali

Dettagli

STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE (SIA) INTEGRAZIONI. Richiesta d integrazione n. 21

STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE (SIA) INTEGRAZIONI. Richiesta d integrazione n. 21 Contraente: Progetto: Cliente TERMINALE DI RICEZIONE E RIGASSIFICAZIONE GAS NATURALE LIQUEFATTO (GNL) TARANTO N Contratto. : N Commessa : Rev: 0 N Documento Foglio Data N Documento Cliente 03255-E&E-R-0-100

Dettagli

SOMMARIO. pagina DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10

SOMMARIO. pagina DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 PARTE PRIMA DISPOSIZIONI COMUNI E PRINCIPI GENERALI NOTE INTRODUTTIVE 11 ARTICOLI 1-3SEXIES 12 PARTE SECONDA PROCEDURE PER

Dettagli

CONDIZIONI E PRESCRIZIONI. relative alla Determinazione n. del. 10 (dieci) anni

CONDIZIONI E PRESCRIZIONI. relative alla Determinazione n. del. 10 (dieci) anni ALLEGATO 1 CONDIZIONI E PRESCRIZIONI relative alla Determinazione n. del Gestore: BRUNI s.r.l. P.IVA e C.F.: 05346841009 Sede Legale ed operativa: Via Cannetaccia snc, 00033 Cave Durata: 10 (dieci) anni

Dettagli

1. Le disposizioni del presente regolamento si applicano alle pile e agli accumulatori seguenti:

1. Le disposizioni del presente regolamento si applicano alle pile e agli accumulatori seguenti: DECRETO MINISTERIALE 3 LUGLIO 2003, N. 194 del Ministro delle attività produttive di concerto con il Ministro dell ambiente e della tutela del territorio e il ministro della salute REGOLAMENTO CONCERNENTE

Dettagli

ALLEGATO 4 SCHEDA INT 4 RECUPERO RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI. (prot del 10/07/2015)

ALLEGATO 4 SCHEDA INT 4 RECUPERO RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI. (prot del 10/07/2015) ALLEGATO 4 SCHEDA INT 4 RECUPERO RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI (prot. 0480041 del 10/07/2015) ELENCO CODICI CER OPERAZIONI DI RECUPERO E QUANTITA (prot. 0480041 del 10/07/2015) SCHEDA «INT4» 1 :

Dettagli

RELAZIONE TECNICA (art. 216 del D.Lgs. n. 152/06)

RELAZIONE TECNICA (art. 216 del D.Lgs. n. 152/06) All. 5 RELAZIONE TECNICA (art. 216 del D.Lgs. n. 152/06) La relazione tecnica dovrà contenere i dati di cui all'art. 216 commi 1,2 lett. a) e b), 4 e 5 del D.Lgs n. 152/06, nel rispetto delle norme tecniche

Dettagli

Iscrizione N: TO02297 Il Presidente della Sezione regionale del Piemonte dell'albo Nazionale Gestori Ambientali. DISPONE Art.

Iscrizione N: TO02297 Il Presidente della Sezione regionale del Piemonte dell'albo Nazionale Gestori Ambientali. DISPONE Art. Iscrizione N: TO02297 della Sezione regionale del Piemonte dell' Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006,

Dettagli

Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale.

Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale. Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale. Emissioni Art. 268 comma 1 lett. b) emissione: qualsiasi sostanza solida, liquida

Dettagli

ASTI 11 OTTOBRE /10/2018 1

ASTI 11 OTTOBRE /10/2018 1 ASTI 11 OTTOBRE 2018 12/10/2018 1 A.E.E. APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE A.E.E. APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE R.A.E.E. RIFIUTI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE NORMATIVA

Dettagli

Iscrizione N: AN/494. Il Presidente della Sezione regionale delle Marche dell'albo Nazionale Gestori Ambientali DISPONE

Iscrizione N: AN/494. Il Presidente della Sezione regionale delle Marche dell'albo Nazionale Gestori Ambientali DISPONE Iscrizione N: AN/494 Il Presidente della Sezione regionale delle Marche dell' Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212, comma 5, del decreto legislativo

Dettagli

Iscrizione N: MI02968 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali. DISPONE Art.

Iscrizione N: MI02968 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali. DISPONE Art. Iscrizione N: MI02968 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo

Dettagli

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL MINISTRO DELL'INTERNO

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL MINISTRO DELL'INTERNO DECRETO 5 marzo 2007 Applicazione della direttiva n. 89/106/CEE sui prodotti da costruzione, recepita con decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1993, n. 246, relativa alla individuazione dei

Dettagli

Iscrizione N: MI60410 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali. DISPONE Art.

Iscrizione N: MI60410 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali. DISPONE Art. Iscrizione N: MI60410 della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212, comma 5,

Dettagli

Iscrizione N: MI03445 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali. DISPONE Art.

Iscrizione N: MI03445 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali. DISPONE Art. Iscrizione N: MI03445 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell' Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212, comma 5, del decreto legislativo

Dettagli

TERMO VALORIZZATORE FILAGO

TERMO VALORIZZATORE FILAGO TERMO VALORIZZATORE FILAGO COSA FA IL TERMOVALORIZZATORE DI FILAGO Il termovalorizzatore di Filago, dalla potenzialità di 0.000 tonnellate/anno fra rifiuti liquidi e solidi, è il più grande impianto per

Dettagli

Documento scaricato da

Documento scaricato da Decreto 2 maggio 2006 Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio. Requisiti relativi al centro di raccolta e all'impianto di trattamento dei veicoli fuori uso non disciplinati dal decreto legislativo

Dettagli

Iscrizione N: VE00791 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali. DISPONE Art.

Iscrizione N: VE00791 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali. DISPONE Art. Iscrizione N: VE00791 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212,

Dettagli

D.G.R. n. 71-18113 del 07/04/1997

D.G.R. n. 71-18113 del 07/04/1997 D.G.R. n. 71-18113 del 07/04/1997 D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203 artt. 6, 7 e 8 e D.C.R. n. 964-17595 del 13 dicembre 1994. Autorizzazioni di carattere generale per le emissioni in atmosfera provenienti

Dettagli

Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra.

Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra. D.Lgs. 5 marzo 2013, n. 26. Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra. (G.U. 28 marzo 2013, n. 74) IL

Dettagli

Atto Completo http://www.gazzettaufficiale.it/guridb//dispatcher?task=attocompleto&service=1&dat... Pagina 1 di 4 13/04/2012 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 20 febbraio 2012 Recepimento

Dettagli

Iscrizione N: GE00185 Il Presidente della Sezione regionale della Liguria dell'albo Nazionale Gestori Ambientali

Iscrizione N: GE00185 Il Presidente della Sezione regionale della Liguria dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Iscrizione N: GE00185 della Sezione regionale della Liguria dell' Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006,

Dettagli

Iscrizione N: AN/69 Il Presidente della Sezione regionale delle Marche dell'albo Nazionale Gestori Ambientali DISPONE

Iscrizione N: AN/69 Il Presidente della Sezione regionale delle Marche dell'albo Nazionale Gestori Ambientali DISPONE Iscrizione N: AN/69 Il Presidente della Sezione regionale delle Marche dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212,

Dettagli

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 1 di 5 11/07/2016 16.35 MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 19 maggio 2016, n. 118 Regolamento recante aggiornamento dei valori limite di emissione in atmosfera per

Dettagli

Documento scaricato da

Documento scaricato da L 121/38 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 6.5.2006 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 20 febbraio 2006 relativa

Dettagli

B.1.1 Consumo di materie prime (parte storica) * 3. B.1.2 Consumo di materie prime (alla capacità produttiva) 3

B.1.1 Consumo di materie prime (parte storica) * 3. B.1.2 Consumo di materie prime (alla capacità produttiva) 3 SCHEDA B - DATI E TIZIE SULL IMPIANTO ATTUALE B.1.1 Consumo di materie prime (parte storica) * 3 B.1.2 Consumo di materie prime (alla capacità produttiva) 3 B.2.1 Consumo di risorse idriche (parte storica)

Dettagli

DISPONE Art. 1 (iscrizione)

DISPONE Art. 1 (iscrizione) Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto Iscrizione N: MI03093 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto ità di raccolta e trasporto

Dettagli

Pagina 1 di 6 MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO 23 marzo 2011 Recepimento della direttiva 2008/112/CE recante modifiche a precedenti direttive per adeguarle al regolamento (CE) n. 1272/2008 relativo alla

Dettagli

PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS AREA DEI SERVIZI AMBIENTALI

PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS AREA DEI SERVIZI AMBIENTALI DETERMINAZIONE N. 303 DEL 22.11.2012 Oggetto: Rinnovo e modifica Autorizzazione n. 21522/698 del 25.06.2007, inerente la gestione di un Centro di raccolta per la messa in sicurezza, la demolizione, il

Dettagli

PARTNER/PARTENAIRES. Provincia di Lucca

PARTNER/PARTENAIRES. Provincia di Lucca Il Mansionario delle pratiche eco-compatibili per le strutture da diporto è stato realizzato nell ambito del Progetto Transfrontaliero Italia Francia Marittimo MISTRAL PARTNER/PARTENAIRES Provincia di

Dettagli

DECRETO 13 maggio (GU n. 165 del )

DECRETO 13 maggio (GU n. 165 del ) DECRETO 13 maggio 2009 Modifica del decreto 8 aprile 2008, recante la disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall'articolo 183, comma 1, lettera

Dettagli

SOMMARIO. pagina DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 AVVERTENZA 11

SOMMARIO. pagina DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 AVVERTENZA 11 DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 AVVERTENZA 11 PARTE PRIMA DISPOSIZIONI COMUNI E PRINCIPI GENERALI NOTE INTRODUTTIVE 13 ARTICOLI 1-3SEXIES 14 PARTE SECONDA

Dettagli

RELAZIONE TECNICA EMISSIONI IN ATMOSFERA

RELAZIONE TECNICA EMISSIONI IN ATMOSFERA RELAZIONE TECNICA EMISSIONI IN ATMOSFERA (FAC-SIMILE) PARTE 1 PRESENTAZIONE DELLA DITTA......... Destinazione urbanistica dell area in cui sarà insediato (od opera) lo stabilimento: industriale artigianale

Dettagli

Specifica tecnica R1 - rev1.0 09_18

Specifica tecnica R1 - rev1.0 09_18 Sommario Requisiti specifici per il trattamento di apparecchiature per lo scambio termico... 2 1 Ambito di applicazione e note introduttive... 2 2 Termini e definizioni... 2 3 Requisiti amministrativi

Dettagli

Art. 2. Esclusioni 1. Il presente decreto non si applica: a) ai combustibili liquidi derivati dal petrolio usati nella navigazione marittima, salvo qu

Art. 2. Esclusioni 1. Il presente decreto non si applica: a) ai combustibili liquidi derivati dal petrolio usati nella navigazione marittima, salvo qu DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 7 settembre 2001, n. 395 Recepimento della direttiva 99/32/CE relativa alla riduzione del tenore di zolfo di alcuni combustibili liquidi. IL PRESIDENTE

Dettagli

MINISTERO DELLA SALUTE. DECRETO 23 marzo Recepimento della direttiva 2008/112/CE recante modifiche a

MINISTERO DELLA SALUTE. DECRETO 23 marzo Recepimento della direttiva 2008/112/CE recante modifiche a MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO 23 marzo 2011 Recepimento della direttiva 2008/112/CE recante modifiche a precedenti direttive per adeguarle al regolamento (CE) n. 1272/2008 relativo alla classificazione,

Dettagli

TERMO VALORIZZATORE CORTEOLONA

TERMO VALORIZZATORE CORTEOLONA TERMO VALORIZZATORE CORTEOLONA COSA FA IL TERMOVALORIZZATORE DI CORTEOLONA Recupera e trasforma in elettricità l energia contenuta nei rifiuti non utilmente riciclabili come materiali. L impianto sorge

Dettagli

I N D I C E. Articolo 1 FINALITÀ PAG. 3. Articolo 2 - GESTIONE DEI RIFIUTI PAG. 3. Articolo 3 - CONSUMO DI RISORSE NATURALI PAG. 4

I N D I C E. Articolo 1 FINALITÀ PAG. 3. Articolo 2 - GESTIONE DEI RIFIUTI PAG. 3. Articolo 3 - CONSUMO DI RISORSE NATURALI PAG. 4 CITTÀ di SAVONA REGOLAMENTO DISCIPLINA SPECIALE INTEGRATIVA DEI VIGENTI REGOLAMENTI COMUNALI DEI MERCATI CIVICI PER L'INTRODUZIONE DI MISURE IN MATERIA AMBIENTALE APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE

Dettagli

SOMMARIO PARTE PRIMA NORME GENERALI E DI ORGANIZZAZIONE PARTE SECONDA TUTELA DELL ARIA

SOMMARIO PARTE PRIMA NORME GENERALI E DI ORGANIZZAZIONE PARTE SECONDA TUTELA DELL ARIA PARTE PRIMA NORME GENERALI E DI ORGANIZZAZIONE Decreto del Presidente della Repubblica 15 gennaio 1972, n. 8 (estratto) 13 Trasferimento alle regioni a statuto ordinario delle funzioni amministrative statali

Dettagli

MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 7 agosto 2015. Classificazione dei rifiuti radioattivi, ai sensi dell articolo 5 del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 45. IL

Dettagli

E dunque si parte con il SISTRI Anzi no.

E dunque si parte con il SISTRI Anzi no. E dunque si parte con il SISTRI Anzi no. A cura della Dott.ssa Valentina Vattani Siamo giunti, dunque, al tanto agognato (e da molti temuto) 1 ottobre 2010, giorno di partenza dell operatività del SISTRI,

Dettagli

Iscrizione N: VE01139 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali

Iscrizione N: VE01139 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Iscrizione N: VE01139 Il Presidente della Sezione regionale del Veneto dell' Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212, comma 5, del decreto legislativo

Dettagli

Regione Puglia. Comune di Monopoli DO MA N DA DI AIA PER UN IMP IANTO PER LA PRODUZIONE E LO STOCCAGGIO DI ESTERI METILICI (BIODIESEL), SITO IN

Regione Puglia. Comune di Monopoli DO MA N DA DI AIA PER UN IMP IANTO PER LA PRODUZIONE E LO STOCCAGGIO DI ESTERI METILICI (BIODIESEL), SITO IN Z:\2013_07 - VIA+AIA Monopoli\01 - Schede AIA e allegati\elaborati grafici\00 - Elaborati graafici ok\xr\logo.jpg Comune di Monopoli Regione Puglia DO MA N DA DI AIA PER UN IMP IANTO PER LA PRODUZIONE

Dettagli

Iscrizione N: MI01788 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali

Iscrizione N: MI01788 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Iscrizione N: MI01788 della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni e integrazioni e, in

Dettagli

Iscrizione N: TO00987 Il Presidente della Sezione regionale del Piemonte dell'albo Nazionale Gestori Ambientali

Iscrizione N: TO00987 Il Presidente della Sezione regionale del Piemonte dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Iscrizione N: TO00987 Il Presidente della Sezione regionale del Piemonte dell' Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212, comma 5, del decreto legislativo

Dettagli

Scadenze autorizzative 31 Luglio Area Funzionale Ambiente Servizio Emissioni in Atmosfera

Scadenze autorizzative 31 Luglio Area Funzionale Ambiente Servizio Emissioni in Atmosfera Scadenze autorizzative 31 Luglio 2012 Area Funzionale Ambiente Servizio Emissioni in Atmosfera Scadenze 31 Luglio 2012 (art. 281 comma 4) Gli stabilimenti in esercizio alla data di entrata in vigore della

Dettagli

Allegato tecnico n 6 D.G.R. n 196 del 22 giugno 2005 SOMMARIO. TABELLA I Ambito di applicazione. 1. TABELLA II Fasi lavorative. 1

Allegato tecnico n 6 D.G.R. n 196 del 22 giugno 2005 SOMMARIO. TABELLA I Ambito di applicazione. 1. TABELLA II Fasi lavorative. 1 SOMMARIO TABELLA I Ambito di applicazione. 1 TABELLA II Fasi lavorative. 1 TABELLA III Materie prime. 1 TABELLA IV Tipologia dell inquinante, fasi lavorative di provenienza, tipologia dell impianto di

Dettagli

SIRPRESS Srl a socio unico Scheda I

SIRPRESS Srl a socio unico Scheda I SIRPRESS Srl a socio unico Sede Legale: Zona Industriale F1 83051 Nusco (AV) Sede operativa: Zona Industriale F1 83051 Nusco (AV) Tel +39 0827 607 601 Fax +39 0827 607 635 P.IVA 02701400646 REA n. 177282

Dettagli

Identificazione dei servizi di interesse generale nei porti da fornire a titolo oneroso all'utenza portuale (2).

Identificazione dei servizi di interesse generale nei porti da fornire a titolo oneroso all'utenza portuale (2). Ministero dei trasporti e della navigazione D.M. 14-11-1994 Identificazione dei servizi di interesse generale nei porti da fornire a titolo oneroso all'utenza portuale. Pubblicato nella Gazz. Uff. 24 novembre

Dettagli