Il dolore è un vissuto soggettivo, multidimensionale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il dolore è un vissuto soggettivo, multidimensionale"

Transcript

1 News2_08_OK :44 Page 49 pubblicazioni Il dolore in corsia: consapevolezza e spinta etica, l infermiere può fare molto di Piero Pantaleo, Infermiere, componente del COSD (Comitato Ospedale senza Dolore)., Tribunale per i diritti del malato, Cittadinanzattiva, Milano Il dolore è un vissuto soggettivo, multidimensionale e multifattoriale, un esperienza personale intensa ed estremamente complessa di sofferenza fisica, psichica e spirituale il cui effetto crea disagio e malessere globale, sia per la persona che si ammala sia per l intero contesto familiare. Tale dramma si svolge, ancora troppo spesso in alcune particolari realtà sanitarie del nostro paese, nell indifferenza, oppure si associa ad un ulteriore sofferenza causata da una carente attenzione ai bisogni profondi della persona, ad inefficienze e ad un eccessivo tecnicismo sanitario. Un approccio di cura al dolore chiede un vero mutamento culturale nell umanizzazione della cura, come attenzione verso chi soffre e verso chi gli sta intorno, accettazione e considerazione globale del dolore e della malattia. Certamente un traguardo non facile da raggiungere, un approccio ed un impegno che richiede, fondamentalmente, consapevolezza della propria mission, spinta etica e concretezza da parte di tutti i professionisti della salute, in particolare da parte dell infermiere, da parte di chi cioè più di tutti si distingue per la sua operosità a fianco del malato. Il dolore va quindi identificato, vagliato, valutato e quantificato nella sua intensità con strumenti di misurazione tecnici, da professionisti capaci, sensibili e formati ed in tutti i casi in cui è possibile farlo, esso va eliminato, o quanto meno alleviato, poiché come dicevo, incide pesantemente sulla qualità di vita dell assistito e sull intero processo di cura. Tale principio dovrà essere rispettato in tutti i servizi sanitari, dai reparti ospedalieri alle strutture di lungodegenza, dai pronto soccorso al domicilio del paziente. Ciò è possibile instaurando rapporti comunicativi sinceri e alla pari, certamente non fugaci, con il malato e con i suoi familiari, in cui l ascolto attivo è, e rimane, l elemento principale favorevole prezioso di partecipazione e di condivisione della sofferenza globale. Per valutare il livello di sensibilità circa il tema del dolore in Italia e la verifica dell applicazione di specifiche iniziative, può come sempre esserci di aiuto il punto di vista dei cittadini, cioè il racconto di chi vive, o ha vissuto, in prima persona l esperienza del dolore (Audit civico). Da tale strumento di rilevazione emotiva e personale, comunque significativo, noi possiamo certamente come operatori premurosi trarre riflessioni sul fenomeno dolore e di conseguenza generare analisi e stimoli conclusivi che mirano ad apportare ulteriori contributi e miglioramenti nelle realtà in cui operiamo. Raccogliendo quindi tali vissuti scopriremo per esempio quali sono le difficoltà reali di accesso alle terapie del dolore riscontrate dai cittadini, scopriremo anche che l Italia è il paese europeo con il minor consumo di farmaci oppiacei e che vi è ancora una scarsa informazione dei cittadini sulle terapie stesse. E non solo, si evidenzia ancora, in alcune corsie degli ospedali italiani, tra le cause principali di violazione dei diritti inerenti il dolore, la carenza di personale specializzato, la superficialità e la genericità nella valutazione del dolore, l assenza di adeguati strumenti di misurazione, la scarsa informazione - sensibilizzazione e formazione del personale sanitario, ecc. - Tutto ciò nonostante la campagna nazionale Ospedale senza dolore promossa nel 48

2 News2_08_OK :44 Page dal Ministero della Salute e le iniziative sostenute da numerose organizzazioni di cittadini, tra cui Cittadinanzattiva - Tribunale per i diritto del malato (Aboliamo i dolori forzati, Carta dei diritti sul dolore inutile, 2005). La Carta dei diritti sul dolore inutile - che qui di seguito prenderemo in esame insieme ad alcuni commenti ed annotazioni - è uno strumento che si propone di informare tutti gli attori della sanità ed in primis i cittadini stessi sul tema dolore e di promuovere la prevenzione, il controllo ed il trattamento dello stesso. LA CARTA DEI DIRITTI SUL DOLORE INUTILE ovvero 8 diritti per non soffrire inutilmente 1) Diritto a non soffrire inutilmente Ciascun individuo ha diritto a vedere alleviata la propria sofferenza nella maniera più efficace e tempestiva possibile. Il dolore è un sintomo che va studiato e curato con la stessa attenzione ed impegno riservato alle altre patologie. Sul tema del dolore e della sofferenza è necessario che si crei un nuovo approccio culturale ed educativo tra i professionisti della salute. Ogni individuo ha diritto di sapere che il dolore non va necessariamente sopportato conseguentemente al suo stato di malattia, ma che gran parte della sofferenza da esso può essere alleviata e curata con l uso ottimale di interventi specifici e l integrazione interprofessionale da parte dei sanitari. È necessario pertanto che la Terapia del Dolore diventi parte essenziale di qualsiasi percorso terapeutico-assistenziale. Al momento attuale però, nel nostro Paese tale concetto non è così riccamente diffuso tra i professionisti sanitari, mentre nelle aziende sanitarie i servizi organizzati di Cure Palliative non sono così largamente estesi su tutto il territorio nazionale. Inoltre l esistenza di un Comitato Ospedale senza Dolore (COSD)*, previsto nelle linee guida del 2001, all interno delle aziende sanitarie con l obiettivo di sostenere interventi necessari sul dolore, è una realtà carente, che rileva in ogni caso un attenzione non all altezza al problema dolore, come ci dimostra la seguente indagine svolta da Cittadinanzattiva, su un campione di 33 Asl italiane: Esistenza di un Comitato Ospedale senza Dolore (COSD) all interno degli ospedali italiani (%) SI - 54,4 NO - 36,4 Non risponde - 9,1 Periodicità delle riunioni COSD Cadenza bimestrale/trimestrale - circa il 60% Cadenza mensile - circa il 15% Cadenza semestrale/una sola volta - il resto 2) Diritto al riconoscimento del dolore Tutti gli individui hanno diritto ad essere ascoltati e creduti quando riferiscono del loro dolore. Il dolore e quindi la sofferenza sono sempre fortemente soggettivi e, come avvalorato dalla letteratura, sono influenzati da numerosi fattori individuali. Il cittadino deve sentirsi libero di esternare il proprio dolore, di descrivere le proprie sensazioni con la terminologia che più gli è propria senza temere alcun giudizio da parte di chi gli sta prestando ascolto e attenzione (dimensione interculturale). I sanitari coinvolti hanno il dovere di dare ascolto, di prendere in considerazione la sofferenza espressa e di interpretare al meglio tale dimensione di disagio attraverso un attenta valutazione. Per fare ciò il professionista può avvalersi dell utilizzo di strumenti e di alcune scale di rappresentazione e di misurazione soggettive e mutidimensionali del dolore che sono oramai note (diario del dolore, mappe del dolore, questionari, scala visiva, scala numerica, scala verbale, scala delle espressioni facciali, ecc.). Al momento attuale però la rilevazione effettiva del dolore nei documenti sanitari risulta ancora una pratica molto carente. I professionisti che si occupano di tale rileva- * Il Comitato Ospedale senza Dolore è composto solitamente da anestesisti, terapisti del dolore, infermieri ed altre figure professionali. E prevista anche la presenza di un rappresentante delle associazioni dei cittadini. 49

3 News2_08_OK :44 Page 51 zione sono generalmente gli infermieri, nel corso della valutazione globale dei bisogni dell assistito e di progettazione-pianificazione del piano assistenziale. I reparti in cui tale registrazione avviene maggiormente sono quelli di chirurgia (51% dei casi), mentre molto scarsa risulta ancora la misurazione nei reparti di oncologia, di ortopedia, rianimazione, pediatria, ostetricia. Il tempo medio di attesa dalla richiesta-valutazione del dolore alla somministrazione della terapia antidolorifica varia in base alle circostanze e alle condizioni del paziente. Il soddisfacimento di tale bisogno avviene in modo immediato solamente nel 18,2% dei casi. Registrazione sistematica del dolore nella cartella clinica (% strutture) * Chirurgia 51,5 Rianimazione 18,2 Medicina 27,3 Ortopedia 18,2 Cardiologia 27,3 Pediatria 15,1 Oncologia 18,2 Ostetricia 15,1 * Per quanto concerne il Pronto Soccorso, la rilevazione del dolore viene effettuata nella fase di triage del paziente (60,7% dei casi). 3) Diritto di accesso alla terapia del dolore Ciascun individuo ha diritto ad accedere alle cure necessarie per alleviare il proprio dolore. Per rendere nella concretezza praticabile verso i cittadini tale diritto sono indispensabili, da parte di tutti i professionisti della salute, e naturalmente dalle aziende sanitarie, alcuni concetti e presupposti sostanziali: La considerazione e la cura di tutte le tipologie di dolore, sia esso acuto che cronico, indipendentemente dalla patologia, dallo stato di malattia o dall evento scatenante, deve rappresentare un principio prioritario di condivisione dell intera equipe sanitaria, nonchè uno standard di qualità aziendale da perseguire, mentre per ogni professionista, inserito responsabilmente nel contesto del prendersi cura della persona, tale impegno deve rappresentare un preciso dovere deontologico, con l obiettivo di garantire sempre al cittadino la migliore qualità di vita possibile. 50 I farmaci, gli strumenti e le procedure per il corretto utilizzo della terapia del dolore, devono essere compresi tra le prestazioni che il servizio sanitario garantisce ai cittadini all interno dei LEA. Il servizio sanitario pubblico deve essere in grado di assicurare interventi adeguati ed innovativi contro il dolore in qualunque fase della malattia, sia all interno delle strutture sanitarie sia a domicilio, fondando il proprio servizio su conoscenze, saperi e linee guida internazionali di comprovata efficacia ed evidenza scientifica. Nella realtà attuale però la possibilità di poter ricorrere ad un adeguata terapia del dolore dipende dalla discrezione delle strutture sanitarie, dalla collocazione geografica del servizio e dall operato dei singoli professionisti che il cittadino incontra durante il suo percorso di cura. I limiti di accesso alla terapia del dolore che il cittadino incontra sono molteplici, basti pensare come nel nostro Paese il tasso di utilizzo di farmaci oppiacei sia notoriamente più basso rispetto alla media europea e che ancora oggi, da parte di molti professionisti, perdurano pregiudizi e resistenze di ordine culturale circa l utilizzo in modo facilitato ed appropriato. Farmaci maggiormente utilizzati per il trattamento del dolore all interno delle strutture ospedaliere (%) Oppiacei deboli 84,4 Fans 78,8 Paracetamolo 66,7 Oppiacei forti 54,5 Cox 15,1 Figure coinvolte nella misurazione del dolore in Pronto Soccorso** (%) Infermiere 39,4 Medico 9,1 Infermiere e Medico 12,1 Non risponde 39,4 ** La scala di rilevazione più frequentemente utilizzata è quella Numerica (VNS) seguita dalla Scala Visiva (VAS). 4) Diritto ad un assistenza qualificata Ciascun individuo ha diritto a ricevere assistenza al dolore, nel rispetto dei più recenti e validati standard di qualità. È necessario che tale diritto sia assicurato da

4 News2_08_OK :44 Page 52 professionisti adeguatamente preparati e costantemente aggiornati. L attenzione alla persona e la conoscenza globale del problema dolore deve diventare patrimonio culturale, educativo e professionale di tutti gli operatori sanitari. Ciò è possibile attraverso specifiche iniziative di formazione-aggiornamento del personale sanitario, in cui vengono trasmessi metodi efficaci di valutazione, di misurazione e di intervento provenienti dalla letteratura scientifica internazionale (EBN - EBM ). Le aziende sanitarie devono mantenere alta l attenzione verso il sintomo dolore e devono rendere partecipe un numero sempre maggiore di operatori alle seguenti iniziative formative. I professionisti della sanità devono cogliere l opportunità di acquisire nuove abilità attraverso la formazione permanente. Al momento attuale però, sul tema del dolore, nelle aziende sanitarie si registra un notevole e preoccupante calo dell attenzione sulle iniziative formative offerte agli operatori rispetto agli anni precedenti. Diventa quindi indispensabile che i professionisti della salute percepiscano la necessità di intraprendere iniziative formative anche personali per poter accrescere le proprie conoscenze sul dolore, attraverso vari percorsi (Master universitari di specializzazione, ECM, FAD, ricerca bibliografica, ecc.) e trovando il modo di diffondere le conoscenze acquisite all interno della comunità professionale in cui operano. Iniziative formative sul dolore promosse dalle Asl nel periodo 2003/2006 (%) , , , ,1 5) Diritto ad un assistenza continua Ogni persona ha diritto a vedere alleviata la propria sofferenza con continuità e assiduità, in tutte le fasi della malattia. Particolare considerazione rispetto alla continuità della cura va posta nel passaggio del paziente dalla struttura ospedaliera al territorio. Qui è necessario impegnarsi per l interazione fra professionisti per meglio rispondere ai problemi gestionali dell assistito nella presa in carico del paziente e nel passaggio di informazioni, onde evitare spiacevoli situazioni di irreperibilità degli operatori sanitari o di indisponibilità di farmaci e presidi prescritti. Un esempio di non continuità assistenziale o di non sempre adeguato trattamento al problema dolore, e quindi alla qualità di vita del paziente a domicilio, potrebbe arrivare dalle testimonianze dei pazienti oncologici, dove ancora si registra un piano terapeutico con prescrizioni da eseguire al bisogno (12,1%), anziché in orari prestabiliti sorretti da un attenta valutazione-misurazione del dolore. Sempre per questi pazienti, a cui chiaramente risulta indispensabile l intervento delle cure palliative, si conferma un insufficiente presenza degli hospice distribuiti su tutto il territorio nazionale. Le cure palliative per questi pazienti risultano quindi erogate prevalentemente nei Day Hospital (66,7%) o durante i ricoveri ospedalieri (60,6%). Livelli assistenziali nei quali vengono erogate Cure Palliative (%) Day Hospital 66,7 ADI 57,6 Ospedale (ricovero) 60,6 Hospice 30,3 Ambulatorio 57,6 6) Diritto ad una scelta libera e informata Ogni persona ha diritto a partecipare attivamente alle decisioni sulla gestione del proprio dolore. Ogni intervento-decisione-trattamento-progetto finalizzato ad alleviare la sofferenza del dolore presuppone una comunicazione comprensibile, minuziosa e corretta da parte degli operatori sanitari, in accordo e con la volontà esplicita dell assistito, secondo i principi e le normative che consentono l utilizzo di un buon consenso informato. È chiaro che tale concetto presuppone anche l eventuale e consapevole volontà della persona di non voler essere informata sui trattamenti in corso o da avviare. In ogni caso la persona ha diritto a ricevere sostegno e risposte esau- 51

5 News2_08_OK :44 Page 53 rienti ai suoi interrogativi, e di disporre di tutto il tempo necessario prima di accettare - o di rifiutare - un determinato trattamento faramacologico-terapeutico. 7) Diritto del bambino, dell anziano e dei soggetti che non hanno voce I bambini, gli anziani e i soggetti che non hanno voce hanno lo stesso diritto a non provare dolore inutile. Alcuni soggetti (bambini, anziani, persone con disagi psichici o portatori di handicap mentali) hanno difficoltà a comunicare il proprio stato di sofferenza e rischiano per questo di restare isolati incrementando così il loro disagio, quando invece sarebbe possibile contenere, o evitare, il dolore. Vanno quindi intraprese ricerche specifiche e studi sui singoli casi da trattare, che tengano conto della patologia, delle implicazioni mentali e della complessità relazionale non verbale (ambientali, fisiche, psicologiche, relazionali, spirituali). Nel bambino per esempio occorrerà tener conto della specifica condizione infantile, sarà opportuno quindi prevedere interventi integrati di palliazione, psicologici e di conforto che mirino a ridurre il senso di paura e di agitazione psicomotoria connessa al dolore. Per quanto concerne la misurazione del dolore nei reparti di pediatria, è bene mettere in pratica scale di rilevazione specifiche indirizzate all età infantile (es. scala delle espressioni facciali). In questo campo comunque le conoscenze da acquisire, in merito agli interventi di provata efficacia o complementari-integrativi da mettere in atto, risultano ancora tanti. Essi devono comunque orientarsi sempre al bene dell assistito. Interventi rivolti ai bambini in pediatria (%) Presenza di un genitore 54,5 Clown therapy 12,1 Presenza di infermiere 3,0 Pet therapy 3,0 n.r. 27,3 52 8) Diritto a non provare dolore durante gli esami diagnostici invasivi e non Chiunque debba sottoporsi ad esami diagnostici invasivi deve essere trattato in maniera da prevenire eventi dolorosi Alcuni interventi o procedure diagnostiche sono invasivi o comunque dolorosi, essi però vengono affrontati con minor disagio e maggiore tranquillità da parte del paziente, se preceduti da scrupolosa valutazione e da specifica ed appropriata medicazione antalgica. Per quanto concerne l attuazione di tale diritto è opportuno dire però che, in realtà sanitarie sempre maggiori, si registra un più ragguardevole aumento della sensibilità e quindi della professionalità degli operatori rispetto ad alcuni anni fa. Dal punto di vista culturale, però, bisognerà ancora lavorare parecchio per poter raggiungere la quasi totalità dei pazienti che giornalmente si rivolgono alle strutture sanitarie del nostro Paese per potersi sottoporre ad esami invasivi o per essere trattati con interventi dolorosi. Somministrazione (di routine) di farmaci contro il dolore prima di esame diagnostico e/o intervento (%) Gastroscopia 66,7 Introduzione/rimozione di cateteri 51,5 Rettocolonscopia 63,6 Riduzioni di slogatura 57,6 Sutura 69,7 CONSIDERAZIONI FINALI Tale articolo non vuole avere alcuna pretesa di essere esaustivo sul tema del dolore, dove oggi la letteratura clinica è in grado di proporre studi di qualità, ma ha l obiettivo unicamente di far conoscere La Carta dei diritti sul dolore inutile e di fornire spunti, riflessione critica ed approfondimenti sul tema del dolore, affrontato dal punto di vista dei cittadini. Dall indagine condotta da Cittadinanzattiva- TDM in 33 Ausl italiane e dai dati emersi, appare chiaro che la cura del dolore nel nostro Paese risulta non essere prioritaria. Si fa ancora troppo poco perché si diffonda all interno delle singole realtà sanitarie una effettiva cultura del dolore. Nonostante il bagaglio di conoscenze acquisite ed il patrimonio di consapevolezza e di conoscenze conquistate, nelle aziende sanita-

6 News2_08_OK :44 Page 54 rie vengono attualmente trascurati alcuni adempimenti come: - l istituzione dei Comitati per l ospedale senza dolore - protocolli, linee guida e metodologie di valutazione per l orientamento del personale - la formazione mirata e continua del personale. Sebbene, oggi, certi pregiudizi e ignoranze circa l utilizzo dei trattamenti siano stati abbattuti da un crescente numero di professionisti sempre più coscienti e responsabili del proprio ruolo, in alcune realtà essi però perdurano nonostante gli appelli di più parti e per questo devono essere considerati difformità del servizio offerto ai cittadini. Per quanto concerne i professionisti risulta essenziale fare delle considerazioni sui principi del proprio codice deontologico, il quale come è risaputo impone ai professionisti l obbligo di adoperarsi per ridurre gli stati dolorosi dei loro assistiti, attraverso elementi cardini come consapevolezza e spinta etica. Infine, non va certamente trascurato il ruolo attivo dei cittadini all interno delle terapie del dolore: sono loro infatti che devono stimare le prestazioni ricevute, manifestando così il loro effettivo punto di vista a sostegno di una nuova cultura contro il dolore inutile. Occorrerà per questo rafforzare sempre di più quell alleanza sostanziale tra curanti e curati. Solo sulla base di ciò è possibile differenziare ed interpretare i fattori più critici di un servizio o di un progetto e ricercare azioni correttive idonee. È auspicabile quindi che la testimonianza e la partecipazione attiva dei cittadini nell ambito della terapia del dolore possa sempre più essere presa in considerazione, in quanto fornisce un contribuito essenziale per il raggiungimento di un adeguato livello di attenzione e di priorità. Bibliografia: -Cittadinanzattiva/TDM Contro il dolore inutile - Report sul rispetto della Carta dei diritti, Articolo Il Pensiero Debole della Sanità Ed. IO infermiere n.1/2008 Collegio Ipasvi, Milano -C. Moiset, M. Vanzetta La qualità nell assistenza infermieristica Ed. AcGraw-Hill, Milano -Fed. Naz. Collegi Ipasvi Codice deontologico dell Infermiere L infermiere n.2/2008 -Teresa Petrangolini Salute e Diritti dei Cittadini Ed. Baldini Castaldi Dalai -S. Spinanti Bioetica e Nursing Ed. McGraw - Hill, Milano, Cittadinanzattiva/TDM Carta dei diritti sul Dolore Inutile 53

Caratteristiche dell indagine

Caratteristiche dell indagine L indagine condotta dall Associazione Vivere senza dolore Negli ultimi mesi si è parlato spesso di dolore in vari contesti, dove è stato possibile ascoltare la voce di esperti, medici, politici, aziende

Dettagli

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto

Dettagli

Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori. Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP.

Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori. Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP. Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP Erica Andreotti ASEOP ONLUS ASSOCIAZIONE SOSTEGNO EMATOLOGIA ONCOLOGIA PEDIATRICA ASEOP

Dettagli

- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali

- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali - 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE Capo I Finalità e disposizioni generali Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 (Finalità) (Definizioni) (Pianificazione regionale) (Campagne di informazione)

Dettagli

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie Roma, 25 Novembre 2014 Tiziana Sabetta Nulla rende più fragile e vulnerabile una famiglia dell esordio di una malattia

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche

Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente

Dettagli

CORSO RESIDENZIALE INTERATTIVO TEORICO - PRATICO PAIN MANAGER. 1ª edizione: 19-21 maggio 2014 2ª edizione: 16-18 giugno 2014

CORSO RESIDENZIALE INTERATTIVO TEORICO - PRATICO PAIN MANAGER. 1ª edizione: 19-21 maggio 2014 2ª edizione: 16-18 giugno 2014 CORSO RESIDENZIALE INTERATTIVO TEORICO - PRATICO PAIN MANAGER 1ª edizione: 19-21 maggio 2014 2ª edizione: 16-18 giugno 2014 CASA DI CURA LA MADDALENA, PALERMO E.C.M Premessa Il dolore è una delle cause

Dettagli

L educatore in pediatria. Per un profilo professionale

L educatore in pediatria. Per un profilo professionale L educatore in pediatria Per un profilo professionale L educatore sanitario in pediatria L educatore sanitario è quel professionista chiamato in causa affinché a ciascun individuo sia permesso di riconoscere

Dettagli

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura

Dettagli

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice

Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice Responsabile Medico: Medici di Reparto: Caposala: Dott. Alberto SINISCALCHI Dott. Andrea LIGUORI Dott. Gian Paolo SPINELLI Sig.ra

Dettagli

Il progetto regionale di ricerca MACONDO

Il progetto regionale di ricerca MACONDO Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE CHIAVACCI, BRUNALE, DAMERI. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per pazienti terminali

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE CHIAVACCI, BRUNALE, DAMERI. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per pazienti terminali Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 5951 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI CHIAVACCI, BRUNALE, DAMERI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per pazienti

Dettagli

Terapia del dolore e cure palliative

Terapia del dolore e cure palliative Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.

Dettagli

Assistenza Domiciliare e Malattie Rare: attuali e future strategie IPASVI Roma

Assistenza Domiciliare e Malattie Rare: attuali e future strategie IPASVI Roma , 14 maggio 2010 CONFERENZA Associazione G. Dossetti: i Valori Sviluppo e Tutela dei Diritti Assistenza Domiciliare e Malattie Rare: attuali e future strategie Il ruolo del professionista infermiere nell

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi

Dettagli

Questionario conoscitivo ALSO

Questionario conoscitivo ALSO Questionario conoscitivo ALSO Nello scorso mese di giugno è stata costituita a Gravedona un organizzazione di volontariato denominata : ASSOCIAZIONE LARIANA SOSTEGNO ONCOLOGICO (ALSO) camminiamo insieme.

Dettagli

fenomeno nuovo e potenzialmente distinto da esse?

fenomeno nuovo e potenzialmente distinto da esse? { Il dolore cronico in Medicina Generale -Approccio al sintomo/malattia dolore : osservatorio privilegiato del MG, basso impatto tecnologico, alta componente relazionale. L episodio algico si inquadra

Dettagli

Consenso Informato e Privacy

Consenso Informato e Privacy Consenso Informato e Privacy Consenso e Privacy sono le basi fondanti del moderno concetto di Medicina e una cura di qualità non può prescindere da essi, così come la stessa etica e deontologia degli interventi

Dettagli

PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo

PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE Dr Mauro Bandera Oncologo I progressi nella terapia dei tumori hanno portato ad una sopravvivenza a 5 anni dei 2/3 dei pazienti e di circa la metà a 10 anni dalla diagnosi.

Dettagli

IL SERVIZIO LEGALE SOS LILT 800 998877 PER I MALATI ONCOLOGICI

IL SERVIZIO LEGALE SOS LILT 800 998877 PER I MALATI ONCOLOGICI IL SERVIZIO LEGALE SOS LILT 800 998877 PER I MALATI ONCOLOGICI Il malato di cancro, in aggiunta al trattamento terapeutico, ha particolari esigenze di tipo giuridico ed economico ed è pertanto necessario

Dettagli

Approccio al paziente con dolore e rilevazione del dolore

Approccio al paziente con dolore e rilevazione del dolore Management del dolore post operatorio in Chirurgia Generale e Specialistica Siena 22 24 novembre 2010 Approccio al paziente con dolore e rilevazione del dolore A. Annesanti Istituto Italiano di Bioetica

Dettagli

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA L evento fieristico si presenta come momento imprescindibile in modo particolare per le piccole

Dettagli

IL RUOLO DELL'INFERMIERE IN UN OSPEDALE SENZA DOLORE. Suor Antonella Guarini

IL RUOLO DELL'INFERMIERE IN UN OSPEDALE SENZA DOLORE. Suor Antonella Guarini IL RUOLO DELL'INFERMIERE IN UN OSPEDALE SENZA DOLORE Suor Antonella Guarini O.M.S....definisce il dolore : esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, associata ad un danno tissutale potenziale e reale,

Dettagli

OSPEDALE SENZA DOLORE 1 edizione 2010

OSPEDALE SENZA DOLORE 1 edizione 2010 OSPEDALE SENZA DOLORE 1 edizione 2010 DOLORE/SOFFERENZA: IMPLICAZIONI ETICHE Piera Boeris:Coordinatore Dipartimento Medico DOLORE Epoca preistorica: causato da spiriti maligni. Età del bronzo (1000 a.c.):

Dettagli

Quali bisogni in cure palliative pediatriche? Individuarli per orientare la risposta assistenziale

Quali bisogni in cure palliative pediatriche? Individuarli per orientare la risposta assistenziale Quali bisogni in cure palliative pediatriche? Individuarli per orientare la risposta assistenziale Ivanna Gasparini (Coordinatore SIPO sez. E. Romagna) Dorella Scarponi, Buda Patrizia, Franceschini Catia,

Dettagli

MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista

MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista Bologna 24 novembre 2013 Roberta Arbellia Indagine Nursind e Cergas Bocconi ottobre 2013 Infermieri forte orgoglio

Dettagli

Salute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore

Salute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore CIVES CITTÀ VIVE, EQUE E SANE 20-2323 APRILE 2015 Salute in tutte le politiche Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore Concetti chiave Che cos è la salute Che cos è la promozione della salute

Dettagli

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L

Dettagli

Ruolo dell USC Cure Palliative: stato dell arte

Ruolo dell USC Cure Palliative: stato dell arte Ruolo dell USC Cure Palliative: stato dell arte Dott. Simeone Liguori USC Cure Palliative Terapia del Dolore OO.RR. di Bergamo L USC Cure Palliative degli Ospedali Riuniti di Bergamo, svolge un ruolo importantissimo

Dettagli

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE. ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I. Responsabile Dott.ssa P.

CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE. ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I. Responsabile Dott.ssa P. CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I Responsabile Dott.ssa P. Viola Edvard Munch - The Silk Child -!907 Tate Gallery London 1

Dettagli

INFORMATO: PROFILI DI RESPONSABILITA' DEI SANITARI

INFORMATO: PROFILI DI RESPONSABILITA' DEI SANITARI Scuola di formazione D ARENA SRL CORSO ECM COMUNICAZIONE e CONSENSO INFORMATO: PROFILI DI RESPONSABILITA' DEI SANITARI e cd. "ALLEANZA TERAPEUTICA" 26 ottobre 2013 ore 8.00 16.30 Aula 2 Scuola di Formazione

Dettagli

- Perchè definire un modello ideale di assistenza

- Perchè definire un modello ideale di assistenza - Perchè definire un modello ideale di assistenza La Federazione UNIAMO, attraverso numerosi incontri e momenti di riflessione e confronto realizzati con le associazioni federate e non all interno di percorsi

Dettagli

Il ruolo dell Infermiere nella Sanità d Iniziativa. L Esperienza dell Infermiere di famiglia

Il ruolo dell Infermiere nella Sanità d Iniziativa. L Esperienza dell Infermiere di famiglia Il ruolo dell Infermiere nella Sanità d Iniziativa. L Esperienza dell Infermiere di famiglia Granucci Lucia Infermiera di famiglia UO Infermieristica Territoriale Resp. Svaldo sensi UF Cure Primarie Piana

Dettagli

SIDS : SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE. Suggerimenti per gli operatori che entrano in contatto con una famiglia colpita

SIDS : SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE. Suggerimenti per gli operatori che entrano in contatto con una famiglia colpita SIDS : SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE Suggerimenti per gli operatori che entrano in contatto con una famiglia colpita Obiettivo e metodo Obiettivo: Metodo: fornire spunti di riflessione e consigli pratici affinché

Dettagli

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria

Dettagli

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza) IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org

Dettagli

Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT

Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Fabrizio Muscas Firenze, 29-30 Giugno 2012 Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT La normativa La Normativa 38 ha riportato

Dettagli

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE INDICE PREMESSA ANALISI DELLE CRITICITA' TERRITORIALI AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO NEL RISPETTO DEGLI INDIRIZZI

Dettagli

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 La narrazione autobiografica come progetto di cura nei pazienti uremici cronici L idea

Dettagli

Modelli di reti di cure palliative. Maria Anna Conte

Modelli di reti di cure palliative. Maria Anna Conte Modelli di reti di cure palliative Maria Anna Conte Cos è una rete? Col termine rete si intende comunemente una serie di componenti, sistemi o entità interconnessi tra di loro Ma una rete di cure palliative

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

La comunicazione. Ministero della Salute

La comunicazione. Ministero della Salute Presentazione del Manuale Gestione del Rischio Clinico e sicurezza delle Cure negli Ambulatori dei MMG e PdF Roma, 16 marzo 2010 Auditorium Lungotevere Ripa, 1 La comunicazione Laura Reali, Michele Gangemi

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

I processi, l impegno e i risultati dell équipe infermieristica dell ASL 8 di Cagliari

I processi, l impegno e i risultati dell équipe infermieristica dell ASL 8 di Cagliari I processi, l impegno e i risultati dell équipe infermieristica dell ASL 8 di Cagliari Roma, 13 Maggio 2011 Prime esperienze DGR 11/15 del 22.02.1999 istituisce l ADI nelle ASL della Sardegna Il 01/07/1999

Dettagli

Daniela Riccò Direttore Sanitario AUSL RE

Daniela Riccò Direttore Sanitario AUSL RE Daniela Riccò Direttore Sanitario AUSL RE ESPANDERE PROGRESSIVAMENTE LE LOGICHE DI INTEGRAZIONE SISTEMICA UTILIZZANDO I PERCORSI ASSISTENZIALI COME METODO PER PROMUOVERE PRASSI INTEGRATA E PER RENDERE

Dettagli

UN MODELLO DI FORMAZIONE PER LE CURE PALLIATIVE Apprendimento sul campo e confronto fra professionisti 29 Congresso Nazionale ANIARTI Rimini 10-12 novembre 2010 Catia Franceschini Chiara Pecorini Pier

Dettagli

Azienda Sanitaria Locale Roma G

Azienda Sanitaria Locale Roma G Il Diabete Giornata di lavoro sul Percorso integrato Territorio Ospedale Roviano 6 giugno 2011 Verso l integrazione tra Territorio Ospedale Dr. Pasquale Trecca Presidio Ospedaliero di: Tivoli Colleferro

Dettagli

LA RICERCA INFERMIERISTICA

LA RICERCA INFERMIERISTICA Prof. ssa Eufemia Renzi LA RICERCA INFERMIERISTICA DIAPOSITIVA N. 2 IL SIGNIFICATO DI RICERCA INFERMIERISTICA La ricerca infermieristica opera su due grandi aree interdipendenti: quella teorica nursing

Dettagli

IMPEGNI E STANDARD CARTA DEI SERVIZI AZIENDA USL 4 PRATO ANNO 2013 ASPETTI RELAZIONALI IMPEGNI (OBIETTIVI DI QUALITA )

IMPEGNI E STANDARD CARTA DEI SERVIZI AZIENDA USL 4 PRATO ANNO 2013 ASPETTI RELAZIONALI IMPEGNI (OBIETTIVI DI QUALITA ) IMPEGNI E STANDARD CARTA DEI SERVIZI AZIENDA USL 4 PRATO ANNO 2013 La tabella riporta gli impegni (o obiettivi di qualità) che l Azienda vuole garantire nella erogazione dei servizi e delle prestazioni.

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Cittadinanzattiva onlus è un movimento di partecipazione civica che. la promozione e la tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori.

Cittadinanzattiva onlus è un movimento di partecipazione civica che. la promozione e la tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori. Cittadinanzattiva onlus è un movimento di partecipazione civica che opera in Italia e in Europa per la promozione e la tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori. Cittadinanzattiva ha una tradizione

Dettagli

Anzianità di servizio

Anzianità di servizio Commento ai risultati del questionario di valutazione Su 754 questionari consegnati ne sono stati restituiti 157, pari al 21% del totale. Oltre ad essere ai limiti della rappresentatività, questo dato

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO -

CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO - CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO - PERCORSO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI TERMINALI Indice 2 1. Premessa 3 2. Attività dell Hospice San Marco 3 3. Obiettivi 4 4. Criteri di Ammissione

Dettagli

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di

Dettagli

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,

Dettagli

IL FINE VITA APPARTIENE ALLA VITA: I PROGETTI E LE ESPERIENZE DELLE CURE PALLIATIVE

IL FINE VITA APPARTIENE ALLA VITA: I PROGETTI E LE ESPERIENZE DELLE CURE PALLIATIVE IL FINE VITA APPARTIENE ALLA VITA: I PROGETTI E LE ESPERIENZE DELLE CURE PALLIATIVE Verso l accreditamento delle cure palliative in Emilia-Romagna Antonio Brambilla Servizio assistenza territoriale Direzione

Dettagli

Percorsi di cura e assistenza tra ospedale e territorio: Il ruolo dei professionisti della sanità a supporto della conciliazione famiglia - lavoro

Percorsi di cura e assistenza tra ospedale e territorio: Il ruolo dei professionisti della sanità a supporto della conciliazione famiglia - lavoro Percorsi di cura e assistenza tra ospedale e territorio: Il ruolo dei professionisti della sanità a supporto della conciliazione famiglia - lavoro Nuove forme di presa in carico infermieristica per accogliere

Dettagli

CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA AFFETTA DA DOLORE

CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA AFFETTA DA DOLORE CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA AFFETTA DA DOLORE e 3 CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA AFFETTA DA DOLORE La lotta al dolore vede impegnati la persona con i suoi familiari, gli operatori sanitari e l organizzazione

Dettagli

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE LA GESTIONE ATTUALE 1 LA GESTIONE INTEGRATA 2 specialisti famiglia e associazioni centro diabetologico centro diabetologico medico di base medico di base persona con diabete specialisti famiglia e associazioni

Dettagli

III COMMISSIONE TESTO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO FEBBRAIO 2011

III COMMISSIONE TESTO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO FEBBRAIO 2011 III COMMISSIONE TESTO UNIFICATO DELLE PROPOSTE DI LEGGE NN. 117, 127 TESTO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO FEBBRAIO 2011 SERVIZIO PER L'ASSISTENZA GIURIDICO-LEGISLATIVA IN MATERIA DI ATTIVITÀ SOCIALI

Dettagli

La famiglia davanti all autismo

La famiglia davanti all autismo La famiglia davanti all autismo Progetto Ministeriale di Ricerca Finalizzata - 2004 (ex art. 12 bis d. lgs. 229/99) Ente Proponente Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Responsabile

Dettagli

DIGNITA DELLA PERSONA evitare il dolore inutile nelle strutture socio-sanitarie accreditate per anziani e disabili

DIGNITA DELLA PERSONA evitare il dolore inutile nelle strutture socio-sanitarie accreditate per anziani e disabili DIGNITA DELLA PERSONA evitare il dolore inutile nelle strutture socio-sanitarie accreditate per anziani e disabili primo incontro formativo team interni seconda parte Servizio per l integrazione socio-sanitaria

Dettagli

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI FASIE è una associazione senza scopo di lucro che persegue lo scopo di garantire ai propri assistiti trattamenti sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre,

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/7 Attività L unità operativa di Psicologia Ospedaliera assicura interventi psicologici per: 1. Garantire, quando richiesto, il supporto

Dettagli

IL DOLORE. Come riconoscerlo, come combatterlo. 17 ottobre 2015 Hotel The Queen Pastorano (CE)

IL DOLORE. Come riconoscerlo, come combatterlo. 17 ottobre 2015 Hotel The Queen Pastorano (CE) IL DOLORE Come riconoscerlo, come combatterlo 17 ottobre 2015 Hotel The Queen Pastorano (CE) Ble Consulting srl id. 363 numero ecm 136405, edizione 1 Responsabile scientifico Prof. Andrea Di Lauro Destinatari

Dettagli

DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013

DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 1.1 UNO SGUARDO D INSIEME 1.1.1 Il contesto di riferimento L UOSD Rete Assistenziale comprende

Dettagli

Migliorare la sua Competenza

Migliorare la sua Competenza Codice Deontologico dell Infermiere 1999 punto 3.1 L infermiere aggiorna le proprie conoscenze attraverso: 1. La Formazione Permanente 2. La Riflessione Critica sull esperienza 3. La ricerca al fine di

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

La Regione Toscana contro il dolore. Il controllo e la cura del dolore sono diritti del cittadino

La Regione Toscana contro il dolore. Il controllo e la cura del dolore sono diritti del cittadino La Regione Toscana contro il dolore Il controllo e la cura del dolore sono diritti del cittadino Indice Insieme per curare il dolore inutile Misurare il dolore Controllare il dolore La morfina non è una

Dettagli

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

analisi della normativa formazione indicatori condivisi

analisi della normativa formazione indicatori condivisi analisi della normativa formazione indicatori condivisi Normativa Equità di accesso alle cure domiciliari in generale e palliative in particolare Qualità di prestazioni adeguata agli standard Le cure non

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Le Cure Palliative in Medicina Generale L etica dell accompagnamento

Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Le Cure Palliative in Medicina Generale L etica dell accompagnamento Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Le Cure Palliative in Medicina Generale L etica dell accompagnamento Arezzo, 18 marzo 2006 Ordine dei Medici, Viale Giotto 134 Dott.

Dettagli

LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO

LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Testo aggiornato al 6 luglio 2012 Accordo 16 dicembre 2010, n. 239/Csr Gazzetta Ufficiale 18 gennaio 2011, n. 13 Accordo, ai sensi dell articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il

Dettagli

Grazie dell attenzione

Grazie dell attenzione Grazie dell attenzione http://www.registri-tumori.it/pdf/aiom2012/i_numeri_del_cancro_2012.pdf In Italia circa 2.250mila persone (4% del totale della popolazione) vivono avendo avuto una precedente

Dettagli

La multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute

La multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute III GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE A CASA Qualità, tecnologie e sostenibilità nelle cure domiciliari Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, Sala Assunta Isola Tiberina, Roma 12 settembre 2011 -

Dettagli

L infermiere al Controllo di Gestione

L infermiere al Controllo di Gestione L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di

Dettagli

Educazione terapeutica a malati sottoposti a chemioterapia che presentano nausea e vomito.

Educazione terapeutica a malati sottoposti a chemioterapia che presentano nausea e vomito. Progetto ET Formazione in educazione per infermieri in oncologia I livello Educazione terapeutica a malati sottoposti a chemioterapia che presentano nausea e vomito. Progetto educativo presentato da Graziella

Dettagli

Il 65% dei pazienti seguiti dagli psichiatri italiani soffre di schizofrenia, il 29% di disturbo bipolare e il 5% di disturbo schizoaffettivo.

Il 65% dei pazienti seguiti dagli psichiatri italiani soffre di schizofrenia, il 29% di disturbo bipolare e il 5% di disturbo schizoaffettivo. Keeping Care Complete Psychiatrist Survey Focus sull Italia Background Obiettivo dell indagine Keeping Care Complete è comprendere - in relazione alle malattie mentali gravi - quale ruolo e quale influenza

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2739 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CARLUCCI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali Presentata

Dettagli

PERCORSO DIDATTICO FORMAZIONE PER DIRIGENTI E PREPOSTI

PERCORSO DIDATTICO FORMAZIONE PER DIRIGENTI E PREPOSTI I PRODOTTI DI Modelli per la valutazione dei rischi, Kit, Linee guida, Strumenti didattici innovativi per la formazione di dirigenti e preposti (cod. 300.35) DIMOSTRATIVO PERCORSO DIDATTICO FORMAZIONE

Dettagli

Cure palliative, un riparo sicuro di calore umano e scienza medica. La legge 38/2010 tutela l accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore.

Cure palliative, un riparo sicuro di calore umano e scienza medica. La legge 38/2010 tutela l accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. non più soli nel dolore Cure palliative, un riparo sicuro di calore umano e scienza medica La legge 38/2010 tutela l accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. Regione Toscana 800 880101 Indice.

Dettagli

A cura di Roberta Ferdenzi, componente del Coordinamento pedagogico provinciale di Piacenza

A cura di Roberta Ferdenzi, componente del Coordinamento pedagogico provinciale di Piacenza Provincia di Piacenza Settore Sistema Scolastico e servizi alla persona e alla comunità RIFLESSIONI SUL LAVORO DEL COORDINATORE CHE OPERA PER FACILITARE, SUPPORTARE, SVILUPPARE LA CRESCITA PROFESSIONALE

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

www.fondazionehumanitas.it

www.fondazionehumanitas.it al servizio del malato e della sua famiglia www.fondazionehumanitas.it LA FONDAZIONE Sostenere e promuovere la qualità di vita del malato e della sua famiglia durante e dopo l esperienza in ospedale. E

Dettagli

Tossicodipendenze: tra persona e necessità

Tossicodipendenze: tra persona e necessità Tossicodipendenze: tra persona e necessità Direttore Generale Dr. Enrico Desideri Direttore Amministrativo Dr. Moraldo Neri Direttore Sanitario Dr.ssa Branka Vujovic Direttore servizi sociali Dr.ssa Patrizia

Dettagli