Modellazione di una villetta partendo da una pianta in DWG. Tutorial 1. Materiale di proprietà di 4m group Tutti i diritti riservati.

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1 Modellazione di una villetta partendo da una pianta in DWG Tutorial 1

2 Modellazione di una villetta partendo da una pianta in DWG Esercitazione guidata Modellazione di una villetta partendo da una pianta in DWG Molto spesso vi troverete nella condizione di dover realizzare un modello tridimensionale a partire da disegni 2D in formato DWG, soprattutto lavorando in ambito architettonico, in questi casi dovrete mettere in gioco tutte le conoscenze apprese in questo capitolo, e anche qualcuna in più! Come procedere? La prima cosa da fare è studiare attentamente il progetto su cui lavorare, per comprenderlo a fondo (ovviamente in relazione al materiale a disposizione) e stabilire il modo di procedere che permetta di eseguire il lavoro con la massima razionalità e pulizia: il metodo di lavoro proposto in questa esercitazione vale come suggerimento generale, ma ogni progetto ha bisogno di uno studio particolare volto ad individuare la via migliore e più breve per portarlo a termine. Cominciamo dunque a mettere in pratica quanto affrontato nelle pagine precedenti con un progetto abbastanza semplice, ma che presenterà svariate situazioni molto interessanti e ricorrenti; la base di partenza è un file DWG prodotto con AutoCAD che contiene piante, prospetti e sezioni di una villetta unifamiliare a due piani. Per importarlo in 3ds Max, dove costituirà la nostra base di partenza, fate clic sul Menu dell applicazione e scegliete il comando Reference Manage Links. Dalla finestra Manage Links (molto semplice, per la verità!) occorrerà scegliere il file da utilizzare come base: nel CD allegato a questo volume, nella cartella relativa al capitolo 11, trovate il file Villetta.dwg. Attraverso il comando Select layers to include è possibile specificare quali layer del disegno originale inserire nella scena. In figura 1.3 è visibile il risultato del link (vista Top) dopo aver premuto il pulsante Attach this file. Per migliorare la visibilità la griglia è stata nascosta premendo il tasto <G>; per visualizzarla di nuovo è sufficiente premerlo una seconda volta. Figura 1.1 Il comando Manage Links dal Menu dell applicazione 1

3 t u t o r i a l 1 Figura 1.2 Finestra File Link Manager e finestra Select Layers Figura 1.3 Vista Top della base DWG Ora avete a disposizione diversi modi per sfruttare questo disegno bidimensionale (date un occhiata alle viste frontali affermazione per verificare come sia stato importato il disegno) utilizzando le conoscenze acquisite nell ultimo capitolo: ricordate che 3ds Max non offre quasi mai una sola strada per arrivare a destinazione! In primo luogo si osserva che la geometria importata non è composta da oggetti singoli, diversamente da come era nell originale: 3ds Max ha ricavato un unico oggetto per ogni layer del DWG e ognuno di questi oggetti è composto da tutte le spline appartenenti a tale layer. Provate a selezionare un segmento appartenente al layer MURI, e con un solo clic avrete selezionato tutte le linee che nel file DWG appartenevano al medesimo layer, riuniti in un unica Shape di nome layer:muri. Fate una rapida verifica: aprendo il Layer Manager e facendo clic sul + accanto al nome dei layer verificate l elenco degli oggetti in esso contenuti (figura 1.4). 2

4 Modellazione di una villetta partendo da una pianta in DWG Figura 1.4 Finestra Layer Manager dopo l inserimento del DWG Avendo aperto il Layer Manager, approfittate per spegnere, attraverso il pulsante Hide, i layer che certamente non utilizzerete: QUOTE e SEZ, che contengono rispettivamente le linee porta quota (senza le cifre, poiché 3ds Max non importa i testi) e le linee di sezione. A questo punto si tratta di fare una scelta tra due metodi di lavoro, senza dimenticare che, di volta in volta, potrete scegliere quale utilizzare comodo secondo la comodità: è possibile scegliere di creare il modello sfruttando gli elementi importati oppure di crearne di nuovi, utilizzando la base come riferimento. Dopo aver creato un nuovo layer (potrete chiamare Muri esterni piano terra), cominciate a creare ex-novo gli oggetti, attraverso il comando Line dal menu Create Shapes: ridisegnate le sezioni dei muri della villetta. Abbiate cura di dividere i nuovi oggetti secondo una logica che faciliti il lavoro, in base, per esempio, ai materiali da attribuire al modello: la lungimiranza sarà sempre premiata. Attivate dunque lo SNAP 2 ai vertici e cominciate a ricalcare la base partendo dall angolo in alto a sinistra; creata la prima forma chiusa, espandete il suo pannello Modify e fate clic sul comando Create Line: in questo modo le linee che traccerete da questo momento faranno parte della stessa shape fino al momento in cui non sceglierete di nuovo il comando Line dal pannello Create shapes, con proseguiamo questo metodo proseguite nella fase di disegno 2D, avendo cura di seguire solo il profilo dei muri perimetrali. Il fatto di avere tutti i muri perimetrali assemblati in un unico oggetto consentirà di lavorare globalmente su di essi, controllando in modo migliore le loro altezze, il loro materiale e, soprattutto, evitando di ripetere la stessa operazione per ogni porzione di muro. Potrebbe succedere che alcuni dei vertici appartenenti alle spline che creando state disegnando, siano di tipo Bezier o Bezier-Corner: in tal caso terminata la creazione delle stesse, occorrerà selezionarli attivando il livello di selezione sub-object Vertex nello Stack della spline in oggetto e convertirli in vertici di tipo Corner attraverso il Quad menu, attivato con la pressione del tasto destro (figura 1.6). Nel ricreare il perimetro della villetta non dovreste incontrare particolari problemi; ci sono tuttavia alcuni passaggi che richiederanno un po di attenzione: il primo è quello in corrispondenza della porta di ingresso, dove, a causa del proseguimento dei muri all interno, non ci sono i riferimenti per ogni punto; per realizzare questa porzione di parete possiamo però agganciare la nostra spline ai vertici disponibili, e spostare poi i vertici rimanenti utilizzando l opzione Use Axis Constraint, nel attivabile dal pannello Options della finestra Grid and Snap Settings. Operativamente è necessario selezionare il vertice da spostare, quindi, attivato 3

5 t u t o r i a l 1 il comando di spostamento, fare clic sull asse lungo il quale spostare il vertice in questione (nel caso mostrato in figura 1.7 è l asse Y); ora sarà sufficiente utilizzare come riferimento per lo spostamento qualunque punto che abbia la stessa coordinata in Y. Figura 1.5 Creazione della shape muri esterni Figura 1.6 Conversione dei vertici da Bezier a Corner 4

6 Modellazione di una villetta partendo da una pianta in DWG Figura 1.7 Spostamento del vertice con Use Axis Constraint Completata la fase di ridisegno dei muri, avrete ottenuto un unica shape formata da ben nove spline che delimita la villetta; ora è la volta di crearne una nuova per i pilastri del porticato, secondo lo stesso principio: le quattro spline (una per ogni colonna) dovranno essere sub-oggetti della stessa shape. Per considerare terminata questa primissima fase verificate che i due oggetti appartengano al layer creato appositamente, e che il loro colore sia impostato sul valore By Layer: in questo modo saranno immediatamente riconoscibili come appartenenti ad esso. E ora? Ora procedete nello stesso modo per realizzare la shape che costituisce i muri interni (in questo caso le spline contenute in essa saranno sette), che avrà a sua volta un layer dedicato; portata a termine anche questa fase di preparazione oggetti avrete ottenuto un risultato analogo a quello mostrato in figura 1.8. Figura 1.8 Vista Top delle shape realizzate A questo punto occorre passare dal 2D al 3D. Selezionata la prima delle shape realizzate, dal menu a tendina Modifier List sopra allo Stack scegliete il modificatore Extrude che verrà applicato all oggetto selezionato: questo comando permette di as- 5

7 t u t o r i a l 1 sociare un altezza alla Shape selezionata e di creare un solido per estrusione che abbia quella forma come base. Attraverso la casella Amount che si trova tra i parametri del modificatore, impostate un valore pari a 3 metri (le unità di misura sono le stesse del file DWG). Proseguite nello stesso modo anche per le altre due shape realizzate e, il risultato di questa operazione, essere sarà corrispondente a quanto visibile in figura 1.9. Figura 1.9 Applicazione del modificatore Extrude alle shape dei muri Se notate che qualche porzione di muro risulta priva della faccia superiore, cercare allora dovrete andare a caccia di qualche imprecisione nella spline di origine: ad esempio potrebbe non essere chiusa, o avere dei segmenti sovrapposti. Vista la mole di lavoro che ancora ci attende è meglio non fermarsi troppo ad ammirare quanto costruito fino ad ora: lasciata così questa villetta non sarebbe certo molto confortevole, quindi proviamo a chiudere un po di spifferi. Osservando la pianta si intuisce dove sono posizionate porte e finestre: nel primo caso occorrerà realizzare un tamponamento superiore (architrave), la cui altezza varierà a seconda che si tratti di porte esterne o di porte interne, mentre nel secondo sarà necessario prevedere anche il tamponamento della parte bassa. Per realizzare questi elementi è possibile utilizzare dei rettangoli nella dista frontalecui sarà applicato il modificatore Extrude, in quanto non trattandosi di oggetti dalla forma complessa non c è nessun vantaggio che consigli di utilizzare oggetti di tipo Line; osservate dunque la prima finestra in alto a sinistra rispetto alla pianta (figura 1.10). 6

8 Modellazione di una villetta partendo da una pianta in DWG Figura 1.10 Finestra con tamponamenti inferiore e superiore A questo punto armatevi di pazienza e fate il giro di tutte le porte e le finestre della casa! A proposito, ecco un po di valori da applicare: le porte interne devono essere alte 2,10 metri; le porte esterne 2,50 metri; il tamponamento alla base delle finestre 0,90 metri; altezza vani finestre: 1,50 metri; architrave delle finestre: 0,60 metri. Due casi particolari sono rappresentati dalla finestra e dal portone del garage: la prima ha il tamponamento inferiore alto 1,50 metri e il vano finestra pari a 0,50 metri, da cui risulta un architrave pari a 1,00 metri (per arrivare ai 3 metri attribuiti ai muri esterni); il secondo è alto 2,20 metri ed ha quindi un architrave pari a 0,80 metri. Tutti questi valori sono tuttavia ricavabili dai prospetti che fanno parte del DWG. Ricordiamo che per realizzare questi elementi è opportuno sfruttare l aiuto dello SNAP 3, oppure lavorare sul piano della griglia con lo SNAP 2 spostando poi gli elementi lungo l asse Z della quantità desiderata. È possibile aggiungere un ulteriore rifinitura, creando i davanzali per tutte le finestre. Scelta una finestra qualunque nella vista Top, realizzate due rettangoli sovrapposti che abbiano le dimensioni del vano della stessa; con lo SNAP 2 attivo, lo spostate uno di questi all esterno del muro, agganciandolo allo spigolo, assegnategli un valore Length pari a 0,10 metri e aumentate il valore Width di 0,20 metri, in modo che si allarghi ugualmente a destra e a sinistra. Ora convertite uno dei due rettangoli in Editable Spline, e utilizzate il comando Attach per creare un unico oggetto che li comprenda entrambi; cancellati i due segmenti sovrapposti (livello Segment) e, con il comando Connect (è necessario attivare il livello Vertex), create i due segmenti necessari per chiudere la spline; a questo punto applicate all oggetto (che andrà assegnato ad un layer dedicato) il modificatore Extrude, con valore di estrusione 0,10 metri. Verificato che sia in posizione corretta (cioè sopra al tamponamento inferiore della finestra), copiatelo in corrispondenza di ogni finestra, modificandone la larghezza laddove necessario. In figura 1.12 ecco il punto di arrivo di tante fatiche. 7

9 t u t o r i a l 1 Figura 1.11 Realizzazione di un bancale Figura 1.12 Piano terra Prima di passare al piano superiore però è necessario modellare il solaio che separa i due piani. Tracciate una spline che ne segua il profilo e, con il comando Create Line, 8

10 Modellazione di una villetta partendo da una pianta in DWG le spline corrispondenti alle parti vuote, ovvero il doppio volume sulla grande zona giorno, il vano dell ascensore e il vano scala. Per semplicità si consiglia di come base per creare questo oggetto la pianta del primo piano, e di spostarlo poi in corrispondenza del piano terra già modellato, a quota 3,00 metri. Occorre infine applicheremo applicare su di esso il modificatore Extrude, con Amount pari a 0,30 metri. Figura 1.13 Piano terra completo di solaio Per il piano superiore, le procedure da seguire saranno esattamente le medesime viste ed utilizzate per il piano terreno; ci sono però due nuove problematiche da tenere in considerazione, rappresentate dalle tre finestre circolari visibili in uno dei prospetti e dai due fronti corti la cui forma è condizionata dal tetto a due spioventi. Per realizzare il tratto di parete con le aperture circolari, occorre ribaltare il punto di vista utilizzato fino ad ora, non partendo dalla pianta della villetta ma dal prospetto in questione. Qui è possibile creare un rettangolo con punti di riferimento precisi, da convertire poi in Editable Spline e al quale unire tramite il comando Attach i cerchi delle finestre; la spline così ottenuta andrà posizionata correttamente nel modello sfruttando quanto già modellato. Poiché, però, la base è costituita da un oggetto di tipo Linked Geometry, per poter utilizzare le linee in essa contenute si dovrebbe farne una copia; per non creare confusione limitatevi ad utilizzarla nuovamente come riferimento per disegnare i tre cerchi con il comando Arc, curando che nelle caselle From e To dei parametri degli archi creati sia presente lo stesso valore. Per realizzare le due pareti di testa seguite un percorso simile, disegnando la spline triangolare sul prospetto e posizionandola sul modello dopo averla orientata correttamente (con il comando Select and Rotate) ed estrusa tramite l applicazione del modificatore Extrude. 9

11 t u t o r i a l 1 Figura 1.14 Spline per la realizzazione delle finestre circolari Figura 1.15 Piano terra e piano primo Con lo stesso metodo, affrontate ora la copertura principale: ricalcatene la sagoma dal prospetto ed estrudete la spline che ne deriva dopo averla posta nella giusta posizione; sempre dai prospetti è possibile ricavare lo sporto (ossia il valore di cui sporge il tetto rispetto al filo esterno delle pareti) e la lunghezza delle falde. proseguiamo Proseguite direttamente con la copertura del porticato davanti all ingresso, che trattandosi di una copertura a tre spioventi potrebbe sembrare un po più ostica: niente paura! Prendete come riferimento la pianta del piano primo, da cui è possibile ricavare la sagoma di tutte e tre le falde; come in precedenza per i muri, anche ora seguite il profilo della prima con il comando Line e proseguite con le altre due utilizzando il comando Crea- 10

12 Modellazione di una villetta partendo da una pianta in DWG te Line; il risultato sarà una shape formata da tre spline con alcuni vertici coincidenti. Selezionate proprio questi ultimi, che corrispondono alla linea di contatto della falda principale con la parete della villetta e spostateli verso l alto della quantità misurabile in prospetto, che essere potete indicare a 0,90 metri; successivamente spostate verso l alto anche i due vertici che danno la pendenza alla piccola porzione di falda che prosegue sul prospetto laterale, in questo caso di 0,15 metri. Ora sarà sufficiente applicare il modificatore Extrude a questa shape (Amount Ammontare pari a 0,10 metri), e spostarla lungo l asse Z di 2,70 metri. Figura 1.16 Realizzazione della copertura del porticato Figura 1.17 Villetta completa 11

13 t u t o r i a l 1 Arrivati a questo è possibile aggiungere una base (attenzione! Stavolta il valore di estrusione deve essere negativo, oppure dovrete spostare il rettangolo verso il basso prima di estruderlo) e un muro di recinzione. Per creare quest ultimo è sufficiente realizzare una spline aperta, a cui applicherete il comando Outline per darle lo spessore voluto e il solito Extrude voluta. Ecco quello che consideriamo il risultato finale di questa esercitazione; pur sapendo che ci sarebbe ancora molto margine per rifinire l opera (porte, finestre, scale, vegetazione e così via) credo proprio che possiamo ritenerci soddisfatti. Figura 1.18 Villetta completa con accenno di sistemazione esterna 12