REGOLAMENTO S.I.T.O.R.

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1 AA ZZ Z I I E N D A OO SS S P P E D A L L I I E R A SS AA A N C AA A MM I I L L L O F OO O R L L A N I I N I I Via Portuense, ROMA REGOLAMENTO S.I.T.O.R. RDS Data Stesura: 2005 REV 1 Gennaio 2006 Pag. 1 di 8 PREMESSA Al fine di promuovere la valorizzazione e la responsabilizzazione, nel quadro delle attività necessarie alla realizzazione del diritto alla salute, delle funzioni e del ruolo delle professioni infermieristiche, tecniche, ostetriche e della riabilitazione, è istituito presso l Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, a livello centrale, uno specifico servizio denominato S.I.T.O.R.. Il S.I.T.O.R. è una Struttura preposta alla direzione, gestione e coordinamento di tutti gli operatori sanitari esistenti, come: il personale infermieristico (Legge 42/99 e relativi profili professionali); il personale tecnico sanitario (tecnico sanitario di laboratorio biomedico, tecnico sanitario di radiologia medica, tecnico di neurofisiopatologia, tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, odontotecnico, dietista, audiometristi); il personale della riabilitazione ( fisioterapista, logopedista, ortottisti ); il personale di supporto (ausiliari, O.T.A., OSS). DOTAZIONE ORGANICA aggiorn. 25/01/2005 Dotazione Organica Aziendale Caposala 163 Assistenti Sanitari 2 Infermieri 2190 Ostetriche 45 Dietiste 26 Infermiere Pediatrico 16 Puericultrici 13 Capo Tecnico Radiologia Medica 13 Capo Tecnico Laboratorio Biomedico 9 Capo Tecnico Istopatologia 2 Tecnico di Radiologia Medica 145 Odontotecnico 1 Tecnico di Laboratorio Biomedico 155 Tecnico di iistopatologia 23 Tecnico di Fisiopatologia Respiratoria 4 Tecnico di Neurofisiologia 6 Tecnico Audiometrico 2 Tecnico di Fisiop.cardioc/perfus. 8 Fisioterapisti 57 Logopedisti 1 Massosiot. non vedente 2 Ortottisti 4 - O.T.A. - Ausiliari Spec.Socio-Assistenziali TOTALI 3461

2 Il S.I.T.O.R., in autonomia rispetto ad ogni altra struttura, e con diretta responsabilità delle attività di assistenza infermieristica e delle connesse funzioni tecnico sanitarie e della riabilitazione, assicura, in necessario coordinamento con la Direzione Sanitaria, lo specifico di competenza, rispondendo della sua azione complessiva all Organo di vertice Direttore Generale, fatte salve le previste competenze del Direttore Sanitario. FILOSOFIA La normativa di riferimento (legge delega n. 42 del 1992, il decreto legislativo n. 502 del 1992, la legge n. 42 del 1999 e da ultimo la legge n. 251 del 2000) offre delle opportunità per il cambiamento, ma le organizzazioni, che sono fatte da persone, non cambiano per decreto. Le organizzazioni e quindi le persone cambiano se, insieme alle regole, cambiano la cultura e i comportamenti organizzativi ed operativi. Il Total Quality Management, sebbene sia uno stile di gestione maturato in ambiente industriale, appare particolarmente adatto ad essere diffuso nel contesto delle aziende sanitarie (come precisa anche una direttiva contenuta nel documento Salute per tutti nell anno 2000 dell OMS). L approccio TQM oltre a rivendicare il ruolo decisivo del cliente esterno e del processo di miglioramento continuo della qualità, ha messo in evidenza anche il ruolo determinante del cliente interno. Secondo tale assunto, il riconoscimento e la valorizzazione delle risorse umane acquisiscono un valore aggiunto di notevole importanza in quanto in grado di marcare la differenza nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. Questa considerazione ha reso necessario attuare un percorso di revisione del modello organizzativo. Da gerarchizzato e parcellizzato si passa ad un modello ispirato alla responsabilizzazione dei lavoratori. Il concetto del lavoro come risorsa necessita di un modello organizzativo che non sia basato prevalentemente sul controllo dei singoli atti e dei singoli operatori ma che piuttosto promuova la capacità e lo sviluppo dell autovalutazione del proprio agire. Un organizzazione non può non sostenere, quindi, un etica del lavoro come rivalutazione della specificità e della dimensione qualitativa dell esperienza individuale nel proprio lavoro, inteso e vissuto come risorsa per se stessi e per tutti coloro che ai diversi livelli decisionali partecipano alla medesima azione. Tale processo comporta la creazione di un clima lavorativo nel quale aumenti la competitività positiva legata ad un miglioramento del contenuto del lavoro, ad un arricchimento delle capacità e dei compiti che costituiscono i ruoli professionali, ad una liberazione delle capacità creative ed innovative, ad un accrescimento del livello di responsabilità individuale e collettiva e quindi ad un ampliamento dello spazio individuale. Il termine empowerment, non facilmente traducibile, nella lingua italiana significa :..che ad ogni livello dell organizzazione, gli operatori devono essere responsabilizzati, dandogli maggiori opportunità di utilizzare le loro capacità tecniche, il loro talento, la loro voglia di fare meglio in modo tale da rendere l organizzazione stessa capace di diventare più efficace nella soluzione dei problemi, nella creazione di nuove visioni, nel fare propri gli obiettivi aziendali, nello sviluppo di una mentalità orientata al servizio. E necessario quindi rivedere le barriere, quali l eccesso dei livelli gerarchici, un ossessiva cultura del controllo, l esasperazione dell organizzazione per funzioni, che impediscono di responsabilizzare gli operatori come singoli e come gruppi, ma viceversa occorre fornire i giusti e chiari obiettivi. Garantire le giuste e complete informazioni, favorire la costruzione e il ricorso a tutti gli strumenti capaci di migliorare le capacità tecniche e relazionali, ricercando il più alto grado di condivisione possibile tra tutti i professionisti favorendo l esercizio delle autonomie professionali nell ambito di questa cornice. 1

3 MISSIONE DEL SITOR Realizzazione, attraverso la direzione, gestione e controllo delle attività assistenziali, degli obiettivi fissati dalla Direzione Generale, al fine di garantire una risposta competente ai bisogni di assistenza secondo i seguenti criteri: efficacia ed efficienza clinico assistenziale; appropriatezza e pertinenza del processo di assistenza e delle funzioni tecnico-sanitarie e riabilitative ad esso connesse; parsimonia e razionalizzazione ed economicità nell uso degli strumenti e presidi; ottimizzazione nella gestione delle risorse umane; diritto all informazione del paziente; relazioni professionali atte ad intensificare e rafforzare il senso di appartenenza all Azienda. Art. 29, comma 2 Atto Aziendale Ospedaliera San Camillo-Forlanini2004 FUNZIONI DEL SITOR Il SITOR, in stretta sinergia con la Direzione Sanitaria e con i Dipartimenti sanitari assicura il governo assistenziale attraverso la verifica ed il controllo della qualità dell assistenza, il monitoraggio degli eventi avversi, l implementazione di protocolli-linee guida e procedure relative alle prestazioni delle professioni infermieristiche, ostetriche, tecnico sanitarie e della riabilitazione. Il SITOR svolge inoltre le seguenti funzioni principali: Contribuisce alla definizione dei piani strategici, dei programmi e dei piani di attività dell Azienda; Definisce con i coordinatori dipartimentali del SITOR e con il coordinatore infermieristico e tecnico delle Unità Operative le attività e gli obiettivi del personale sanitario del Dipartimento ed assegna e gestisce le risorse umane, strumentali ed economiche nell ambito di quanto concordato con i Direttori di Dipartimento e con i Direttori di Struttura; Valuta i problemi e le criticità nell attività del personale sanitario, ne individua le priorità, assume iniziative dirette al loro superamento e propone gli interventi di propria competenza; Promuove, realizza e valuta nuovi modelli assistenziali e nuovi programmi di attività orientati a favorire la centralità del paziente per assicurare un assistenza competente ed umanizzata; Promuove e contribuisce a tutte le iniziative volte alla valorizzazione del personale sanitario; Individua i bisogni formativi e di aggiornamento del personale sanitario, ne segue costantemente l andamento e verifica i risultati raggiunti; Partecipa alla definizione dei criteri per l applicazione dei meccanismi premianti e ne verifica la corretta e puntuale esecuzione; Assume tutte le iniziative per prevenire le situazioni di disagio lavorativo favorendo condizioni di benessere organizzativo. Art. 29, comma 3 Atto Aziendale Ospedaliera San Camillo-Forlanini2004 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO CCNL e relative code contrattuali Atto Aziendale Documenti di origine interna della Direzione del Servizio Infermieristico, Tecnico, Osterico e della Riabilitazione; Normative di riferimento a carattere nazionale e regionale; Piano Sanitario Regionale e Piano Sanitario Nazionale. 2

4 ARTICOLAZIONE Il Servizio è articolato in 4 strutture organizzative per ciascuna delle attività professionali di aggregazione: 1. l area professionale infermieristico-ostetrica; 2. l area professionale tecnico-sanitaria, 3. l area professionale della riabilitazione; 4. l area professionale formazione di base. A queste si aggiungono 11 strutture organizzative, denominate Servizi di Coordinamento Dipartimentale, ciascuna afferente ad un dipartimento sanitario. Vedi Organigramma pagina 8 FINALITA DEL S.I.T.O.R. Corretta utilizzazione delle risorse umane, strumentali ed economiche; Razionalizzazione della spesa e riequilibrio del rapporto personale/prestazioni; Adeguamento del contingente di risorse umane addette alla struttura, agli effettivi fabbisogni delle stesse; Aumento della qualità delle prestazioni, sia effettiva che percepita; Incentivazione, miglioramento ed innovazione delle procedure, delle tecniche e delle metodiche indirizzate all aggiornamento e alla formazione; Corretto e puntuale adempimento, nell ambito degli spazi di pertinenza, degli obblighi previsti a carico del datore di lavoro dalla 626/94 e successive modifiche ed integrazioni; Contribuire all integrazione tra le diverse aree, strutture e servizi; Consolidare e ridefinire il ruolo e la funzione della dirigenza del comparto, attraverso la costruzione della mappa degli obiettivi, dell autonomia e della responsabilità; Adattare il modello organizzativo da eccessivamente gerarchizzato e parcellizzato ad un modello ispirato alla responsabilizzazione diffusa; Accrescere le competenze tecnico-professionali di tutti gli operatori attraverso la diffusione della filosofia dell assistenza basata sulle prove di efficacia; Migliorare e uniformare i comportamenti professionali e relazionali con la costruzione e adozione di linee guida, procedure e/o protocolli, intesi non solo come raccomandazioni di comportamento assistenziale, ma anche come strumenti educativo-formativi di monitoraggio della qualità delle prestazioni erogate e del livello di performance; Identificare, prevenire e ridurre gli eventi avversi relativi alla erogazione delle prestazioni assistenziali. ORGANI DEL SITOR IL DIRETTORE DEL S.I.T.O.R. Il Direttore del SITOR formula, con l ausilio del Comitato (di cui fanno parte i responsabili delle strutture semplici del Servizio, nonché i coordinatori dei Nuclei dipartimentali SITOR e 5 membri elettivi) i programmi di attività assistenziale dei profili professionali a ciascun Nucleo SITOR dipartimentale, e cura, nella sua opera di direzione, coordinamento e controllo che detti programmi vengano portati a compimento con efficacia ed efficienza, a totale soddisfazione degli obiettivi assegnati (art. 7 L. 251/00). Il Direttore del SITOR rappresenta il Servizio in tutti i rapporti interni all Azienda e colloquia direttamente sia con i responsabili delle varie strutture aziendali che con il Direttore Amministrativo, il Direttore Sanitario nonché con il Direttore Generale, verso il quale risponde dei risultati complessivi della sua attività. Il Direttore è componente di diritto del Collegio di Direzione, del Comitato Etico, del Comitato per il buon uso del sangue e presiede il Comitato del SITOR. Siede altresì al tavolo delle trattative sindacali in sede di contrattazione decentrata per gli argomenti che attengono alle attività assistenziali e riguardano gli operatori del comparto, ruolo sanitario. 3

5 FUNZIONI A) Pianificazione, programmazione, valutazione e controllo delle attività assistenziali di tutte le figure professionali afferenti al S.I.T.O.R. attraverso: la programmazione delle attività in relazione alle mutevoli esigenze e all evoluzione della domanda assistenziale; l identificazione e revisione di modalità organizzative e strumenti di integrazione rispondenti a criteri di funzionalità e qualità del servizio assistenziale; la definizione di standard assistenziali e di prestazione; la determinazione del fabbisogno quali-quantitativo di personale in relazione alla domanda assistenziale e ai carichi di lavoro; la individuazione di metodi e criteri di reclutamento e selezione dello stesso; la definizione degli obiettivi, dei criteri e degli indicatori per la valutazione degli operatori; la partecipazione all elaborazione di strumenti di misurazione dei costi dell attività svolta da tutte le figure professionali afferenti al SITOR. B) Ricerca e miglioramento continuo della qualità dell assistenza, attraverso l elaborazione e adozione di un piano della qualità che si realizza con: l analisi dei processi assistenziali, l individuazione dei punti di forza e dei punti di debolezza, il consolidamento e la diffusione di conoscenze tese a garantire prestazioni basate sulle migliori e più aggiornate prove di efficacia; la scelta del modello assistenziale di riferimento; la gestione e il coordinamento delle fasi di realizzazione, sperimentazione e verifica di strumenti di supporto per la pianificazione, la proceduralizzazione e la documentazione delle attività assistenziali; l attivazione e il coordinamento di gruppi di confronto e miglioramento delle performance; la verifica e revisione continua attraverso l istituzione di un sistema di Learning Audit. C) Sviluppo professionale attraverso la realizzazione di un insieme di iniziative finalizzate a: elevare il livello di professionalità degli operatori a fronte dello sviluppo delle conoscenze, del progresso tecnico-scientifico, dei mutamenti del contesto socio-culturale ed organizzativo, dell evoluzione della domanda; favorire l orientamento e l inserimento del personale neo assunto: prevedere dei percorsi di aggiornamento continuo e di addestramento adeguati alle criticità assistenziali e in grado di far fronte all elevato turn over del personale al fine di non abbassare i livelli di prestazione; formare ed addestrare il personale di supporto; consentire il raggiungimento degli obiettivi in ambito clinico da parte degli studenti ; prevedere l elaborazione e l applicazione di un Sistema Premiante di tipo intrinseco ed estrinseco, secondo la logica del riconoscimento del valore personale e non di una distribuzione a pioggia anche per gli incentivi economici previsti CCNL e dalla CCIA; prevedere un percorso di carriera sostenuto da criteri basati su presupposti di conoscenza, competenza e meritocrazia. 4

6 Governo assistenziale Il Direttore del SITOR nella sua opera di promozione di iniziative volte al miglioramento complessivo e continuo della qualità dell assistenza e di definizione di linee guida per l attivazione di progetti/percorsi finalizzati al continuo miglioramento dei processi assistenziali, si avvale, in posizione di staff, di un area del governo assistenziale preposta all assicurazione delle funzioni trasversali suddette. Le attività previste riguardano: 1) promozione qualità, sviluppo organizzativo e ricerca (in collaborazione con l Ufficio Qualità e Formazione); 2) prevenzione e controllo dei rischi in ambito ospedaliero (in collaborazione con l area del risk management della Direzione Sanitaria). FUNZIONI elaborare su indicazione del Direttore del SITOR le azioni volte al miglioramento della qualità dell assistenza; definire le linee guida per l attivazione dei progetti di miglioramento e di ricerca infermieristica; costituire e coordinare i gruppi di studio / lavoro relativamente ad argomenti indicati dalla Direzione del SITOR; assicurare il giusto supporto agli organi del SITOR per la rilevazione delle criticità e per l individuazione e l applicazione di strategie di intervento; elaborare e realizzare progetti di ricerca su indicazione del Direttore e/o degli altri organi del SITOR; assicurare il supporto e fornire consulenza per la costruzione delle linee guida, protocolli attraverso il coordinamento del Centro Studi E.B.N. e Ricerca Infermieristica; contribuire all implementazione del sistema informativo infermieristico, in collaborazione con il settore 2; elaborare un sistema di verifica e valutazione del sistema informativo infermieristico; assicurare il supporto scientifico per la gestione di convegni/congressi su indicazione del Direttore e/o degli altri organi del SITOR; Identificare, prevenire e ridurre gli eventi avversi relativi alla erogazione delle prestazioni assistenziali; gestione del rischio infettivo : elaborazione, verifica e valutazione di protocolli finalizzati alla prevenzione / riduzione delle I.O. (infezioni ospedaliere) in collaborazione con il C.I.O./Direzione Sanitaria; monitoraggio dei processi di sanificazione, disinfezione e sterilizzazione in collaborazione con l Ufficio di Igiene / Dir. Sanitaria; partecipazione alle attività di individuazione e uso dei D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale); partecipazione alla costruzione di un Piano di emergenza in caso di maxiemergenze intraospedaliere. IL RESPONSABILE DELL AREA PROFESSIONALE FORMAZIONE DI BASE L Azienda San Camillo Forlanini è stata accreditata per la formazione di base dei laureati Infermieri, Dietisti, Fisioterapisti, Tecnici Sanitari di radiologia medica e Tecnici sanitari di laboratorio biomedico. E possibile anche attivare, secondo la 509 del 1999, anche la formazione complementare post base in tutti i corsi di laurea e per tutte le professioni sanitarie a cui l Azienda è interessata in base ai fini istituzionali. Sono: Master di 1 e 2 livello, corsi di specializzazione. Attualmente, nel corso di Laurea per infermiere è attivo un corso Master di Area Critica per 20 posti. La formazione delle professioni sanitarie nei corsi di Laurea si articola per un terzo dell insegnamento teorico e per due terzi di insegnamento clinico, che si sviluppa nelle unità operative e servizi dell Azienda sotto il tutorato dei professionisti in esercizio professionale. 5

7 FUNZIONI gestione delle strutture degli operatori e degli studenti dei corsi di Laurea; coordinamento dei vari corsi di laurea delle professioni sanitarie; collegamento funzionale con l ufficio formazione dell Azienda riguardo a rapporti con altri comparti e con l Università (convenzioni); analisi del fabbisogno formativo di base e di formazione complementare post-base; organizzazione e gestione della formazione complementare post-base e delle figure di supporto alle varie professioni sanitarie(oss, ecc ). IL RESPONSABILE DI AREA PROFESSIONALE INF./OST. TECN. SAN. RIABIL. Il responsabile di Area Professionale riceve gli indirizzi e gli obiettivi generali della Direzione Aziendale tramite il Direttore del SITOR con il quale collabora direttamente attraverso l espletamento delle seguenti funzioni : Partecipazione alla definizione degli obiettivi del SITOR; Indirizzo e supporto dei Responsabili dei Servizi di Coordinamento Dipartimentale relativamente al raggiungimento degli obiettivi assegnati; Coordinamento dei Servizi di Coordinamento Dipartimentale afferenti alle rispettive aree professionali e omogeneizzazione dei modelli organizzativi; Gestione del sistema informativo del SITOR e assicurazione della raccolta e elaborazione dei dati di attività; Partecipazione alla negoziazione del budget dei diversi Dipartimenti; Attivazione e controllo, in collaborazione con i Responsabili dei Nuclei e con gli Uffici competenti (SPP,Sorveglianza sanitaria, ), di tutte le procedure per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni in ambito lavorativo; Gestione della mobilità ordinaria e straordinaria interdipartimentale, acquisite le richieste dei responsabili dei Servizi di Coordinamento Dipartimentale e nel rispetto degli standard assistenziali definiti in seno al Comitato del SITOR; Gestione dei bandi di mobilità previo accordi con il Direttore del SITOR; Monitoraggio continuo delle capacità operative richieste attraverso un sistema di valutazione permanente delle figure professionali afferenti all area; Monitoraggio del percorso di inserimento del personale neo assunto e sintesi della valutazione certificativa al termine del periodo i prova; Monitoraggio sulla programmazione e fruizione dei congedi ordinari del personale afferente ai Servizi di Coordinamento Dipartimentale ; Risoluzione problematiche relative all esercizio professionale. I RESPONSABILI DEI SERVIZI DI COORDINAMENTO DIPARTIMENTALE I Servizi di Coordinamento Dipartimentale garantiscono la qualità tecnica ed operativa in relazione alle funzioni previste dalle disposizioni istitutive dei relativi profili professionali e degli specifici codici deontologici. I Responsabili dei Servizi di Coordinamento Dipartimentale, con qualifica non inferiore a quella di collaboratore professionale, sono gerarchicamente dipendenti dal Direttore del S.I.T.O.R. e funzionalmente dal Direttore del Dipartimento Medico-Chirurgico di appartenenza. L incarico di responsabile di Servizio di Coordinamento Dipartimentale deve essere affidato ad un rappresentante dell Area professionale maggiormente rappresenta all interno del Dipartimento stesso. 6

8 Al Responsabile del Servizio di Coordinamento Dipartimentale compete la diretta organizzazione delle attività assistenziali, tecniche, ostetriche e riabilitative che vengono svolte all interno del dipartimento, sulla base delle linee guida e degli indirizzi formulati dal SITOR centrale. Resta tuttavia ferma la responsabilità dei direttori delle Unità Operative, quali garanti finali della corretta applicazione delle linee guida cliniche e dei relativi percorsi diagnostico-terapeutici, di cui è comunque complessivamente responsabile il Direttore di Dipartimento. FUNZIONI Predisporre interventi riferiti alla programmazione, organizzazione, vigilanza e valutazione delle attività assistenziali coinvolgenti tutto il personale sanitario del Comparto afferente i Dipartimenti Medico-Chirurgici; Gestire le risorse umane assegnate secondo esigenze programmate e/o estemporanee delle Unità Operative, laddove i coordinatori di UU.OO. non siano in grado di provvedere con le risorse interne; In relazione ad eventi straordinari (interruzioni nel funzionamento/erogazione comunicazioni telefoniche, energia elettrica, acqua, vapore;trasferimento Unità Operative, ect.), il personale afferente al Nucleo S.I.T.O.R. coordina gli interventi per rendere operative le disposizioni della Direzione Sanitaria; Collaborare con la Direzione Sanitaria per le attività di sorveglianza e controllo sugli aspetti igienicosanitari; Collaborare con la Direzione Sanitaria nell attuazione di programmi di prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere; Coordinare i progetti di miglioramento della qualità elaborati dal responsabile del Miglioramento Continuo Qualità/SITOR e dal Direttore del S.I.T.O.R.; Gestire delle risorse umane e strumentali direttamente operanti all interno del Dipartimento attraverso l'applicazione del modello concettuale del processo decisionale (rilevazione e analisi dei bisogni formativi, gestione sistema premiante); Coordinare le attività di formazione permanente all interno del Dipartimento per il personale afferente al ServiziO di Coordinamento Dipartimentale Nucleo ; Promuovere ed attuare per quanto di competenza l integrazione tra le varie professionalità presenti nel Servizio di Coordinamento Dipartimentale ; Promuovere progetti di ricerca, di verifica, revisione della qualità degli esiti del processo assistenziale mediante la produzione di protocolli e specifici indicatori di verifica in collaborazione con il responsabile del Miglioramento Continuo Qualità/SITOR. 7

9 AA ZZ Z I I E N D A OO SS S P P E D A L L I I E R A SS AA A N C AA A MM I I L L L O F OO O R L L A N I I N I I Via Portuense, ROMA REGOLAMENTO S.I.T.O.R. RDS Data Stesura: 2005 REV 1 Gennaio 2006 Pag. 1 di 8 Organigramma S.I.T.O.R. Servizio Centrale delle Attività Infermieristiche, Tecniche, Ostetriche e Riabilitative DIRETTORE D.A.I. G. Angeloni GOVERNO ASSISTENZIALE - Promozione Qualità, Sviluppo Organizzativo e Ricerca - Prevenzione e Controllo dei rischi in ambito ospedaliero (Ds A. Orelli) REPARTO AMMINISTRATIVO Struttura Organizzativa Semplice Area di Formazione di base Ds M. Bianchini Struttura Organizzativa Semplice Area Professionale Infermieristica e Ostetrica Ds A. Brunati Struttura Organizzativa Semplice Area della Riabilitazione Struttura Organizzativa Semplice Area professionale Tecnico Santaria Ds L. Grilli Corsi di Laurea : Infermieri, Dietisti, Fisiot., Tecn. Sanit., Tecn. Labor., Master Area Critca Infermieri Ostetriche Assistente Sanitario Ausiliari, OTA Personale del comparto afferente alla Direzione Aziendale e al Servizio di Trasporto Intraaziendale Fisioterapista, Logopedista Ortottista, Massaggiatore Tecn. Labor./Tecn.radiol., Tecn. Neurofisiop., Odont. Dietista, Audiometristi, Tecn. Perfusionista Card. RESONSABILI DEI SERVZI DI COORDINAMENTO DIPARTIMENTALE SITOR: 1. Coordinamento Dipartimentale SITOR D.E.A. Resp. G. Casolaro 2. Coordinamento Dipartimentale SITOR Materno Infantile 3. Coordinamento Dipartimentale SITOR Chirurgia Resp. G. Pitzalis 4. Coordinamento Dipartimentale SITOR Medicina Resp. A.M. Brunelli 5. Coordinamento Dipartimentale SITOR Malattie Polmonari Resp. C. Di Viggiano 6. Coordinamento Dipartimentale SITOR Cardiovascolare Resp. D. Battilana 7. Coordinamento Dipartimentale SITOR Dip.to Neurologia Resp. C. Lorenzetti 8 Coordinamento Dipartimentale SITOR Oncologico Resp E D Alessandro Servizio di Coordinamento Dipartimentale Dipartimento Diagnostica per Immagini Sig. P. Panico Servizio di Coordinamento Dipartimentale Dipartimento Diagnostica di Laboratorio Sig. N. Morichelli

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