Inaugurazione dell anno accademico Università degli studi di Brescia, 24 febbraio 2014

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Nicoletta Ferrara
8 anni fa
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1 Inaugurazione dell anno accademico Università degli studi di Brescia, 24 febbraio 2014 Intervento del Presidente della CRUI, Stefano Paleari. Magnifico Rettore, carissimo Sergio, Autorità, cari Colleghi, cari Studenti, ho accolto con grande piacere l invito del Magnifico Rettore Pecorelli non solo a partecipare a questa inaugurazione, ma a portare un messaggio di saluto e di ringraziamento all Università, al suo Rettore che con intelligenza ed autorevolezza condivide le attività della Conferenza dei Rettori, alla sua Città. La mia partecipazione all inaugurazione dell Anno Accademico dell Università degli Studi di Brescia va di pari passo con quella dell Università degli Studi di Bergamo. Due Università che negli ultimi anni hanno deciso di muoversi insieme, in particolare su alcuni grandi temi ritenuti cruciali negli assetti competitivi futuri, tanto nel mondo universitario quanto nei destini del suo sistema economico e sociale. E questo è testimoniato dalla numerosa presenza dei nostri prorettori, presenza che verrà ricambiata il prossimo lunedì all apertura dell anno accademico a Bergamo. Voglio ringraziare tutti i colleghi e tutto lo staff delle due università per il livello delle relazioni fin qui raggiunte. 1

portare un messaggio di saluto e di ringraziamento all Università, al suo Rettore che con intelligenza ed autorevolezza condivide le attività della Conferenza dei Rettori, alla sua Città.

2 Il mio saluto vuole, tuttavia, anche essere quello di chi oggi è chiamato a rappresentare la Conferenza dei Rettori. Ed è un saluto non formale e molto franco, rivolto a chi oggi apre una nuova fase del Governo del Paese. (Slide 2) Ed è un saluto sintetico, quasi telegrafico che ruota intorno a sole 5 parole: 1) Verità 2) Giovani 3) Merito 4) Semplicità 5) Responsabilità 2

Ed è un saluto non formale e molto franco, rivolto a chi oggi apre una nuova fase del Governo

3 La verità è quella dei numeri. La tabella (slide 3) fotografa quello che è successo all Università italiana dal 2009 a oggi. Crollo dei finanziamenti, sia per il funzionamento che per il diritto allo studio, e del numero di docenti. Un trend che, se non interrotto, si potrarrà anche nei prossimi due anni. La conseguenza è che l Italia ha già perso il 20% delle matricole e lasciato fuori dalla porta giovani ricercatori. Il confronto internazionale è impietoso (slide 4). In Francia e Germania le Università costano allo Stato 3 volte quello che investe l Italia. Difficile dire altro. E finiamola con la storia del numero di Università (slide 5). Nel 1950 c erano 40 Università che si dividevano studenti. Oggi il numero di studenti si è moltiplicato per 8 e quello delle Università per 2. Giusto razionalizzare, anche toccando il numero di Università, ma sapendo che la dimensione media in Italia è di studenti mentre quella tedesca è di soli anche dopo aver tolto le University of Applied Sciences. I giovani Oggi abbiamo poco meno di dottorati di ricerca che ogni anno portano giovani ad acquisire il titolo di dottore di ricerca. Di questi giovani l Università ne assorbe 500, meno del 10% perché è bloccato il turnover. Gli altri vanno all estero dopo che abbiamo investito per formarli fino al terzo livello di istruzione. L Italia è l unico Paese europeo dove la maggioranza di coloro che vincono un grant ERC va all estero a utilizzarlo. Nel 2013 sono stati 46 gli italiani vincitori di ERC, secondi solo alla Germania. Peccato che siano rimasti in Italia solo in 20. (slide 6) 3

La conseguenza è che l Italia ha già perso il 20% delle matricole e lasciato fuori dalla porta 10.000 giovani ricercatori. Il confronto internazionale è impietoso (slide 4).

4 Merito In Italia, il 25% degli studenti che ne hanno diritto secondo quanto previsto dalla Costituzione è escluso dal diritto allo studio. Cioè sono le stesse Istituzioni che non rispettano la Costituzione. Serve una svolta e serve anche in chiave educativa favorire i migliori. Semplicità Siamo travolti da un delirio normativo che rende incerta ogni azione e occupa una parte crescente della nostra attività. Chi governa si interroghi su duce cose: a) come tradurre in inglese i vari provvedimenti. Aiuta per capire se siamo nella direzione giusta. Come si traduce in inglese decreto mille-proroghe? b) come dare senso alle parole: l FFO del 2013 è stato comunicato il 23 dicembre dello stesso anno, cioè alla fine dell esercizio; il piano triennale è in fase di compilazione e siamo già a metà del triennio di riferimento. Responsabilità L ultimo messaggio è rivolto a noi stessi. Dobbiamo essere severi nei comportamenti, essere responsabili delle nostre scelte. Le scelte di oggi sono pagate da chi verrà dopo, dai giovani di oggi. Per questo devono essere sostenibili. Si recluta se ci sono gli studenti perché l Università senza studenti è un altra cosa. Si recluta se il bilancio lo permette nel lungo periodo. E si reclutano i migliori. Questa è la nostra responsabilità. 4

Semplicità Siamo travolti da un delirio normativo che rende incerta ogni azione e occupa una parte crescente della nostra attività.

5 In sintesi, occorre dare una speranza ai nostri giovani, guardare all orizzonte, aprirsi al confronto internazionale, punire i comportamenti opportunistici e il cattivo uso delle risorse pubbliche. Occorre passare dalle parole ai fatti, è questo il messaggio di buon lavoro che vogliamo dare al nuovo Governo. Noi siamo pronti e una giornata come questa è probabilmente il momento migliore per dirlo. Auguro all Università degli Studi di Brescia un buon Anno Accademico, che sia quello della ritrovata fiducia per un nuovo inizio. 5

Occorre passare dalle parole ai fatti, è questo il messaggio di buon lavoro che vogliamo dare al nuovo Governo.

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