25 FEBBRAIO R a = 100 Vita media 1000 h (tempo nel quale il flusso luminoso si riduce del 30%)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "25 FEBBRAIO 2011. R a = 100 Vita media 1000 h (tempo nel quale il flusso luminoso si riduce del 30%)"

Transcript

1 LABORATORIO Temperatura di colore: DI K COSTRUZIONI Facoltà di Architettura Le lampade ad incandescenza (vs risparmio energetico) L elemento incandescente è un sottilissimo filamento, nella maggior parte dei casi metallico, solitamente tungsteno, contenuto in un ampolla (bulbo) e attraversato da corrente elettrica, continua o alternata, che ne provoca, per effetto Joule, il surriscaldamento fino a circa 2800 K e la conseguente emissione di radiazioni visibili. Efficienza luminosa lm/w (bassa) R a = 100 Vita media 1000 h (tempo nel quale il flusso luminoso si riduce del 30%) La maggior parte delle radiazioni tra i 2500 e i 3000 K ricadono nel campo dell IR (circa l 80%)

2 Le lampade 25 FEBBRAIO ad incandescenza 2011 alogene Lampade ad alogeni: Migliorano le prestazioni e la durata della vita delle lampade ad incandescenza sono costituite da un sottile tubo di quarzo a riempimento di iodio, o di altri alogeni, come bromo, contenente un filamento di tungsteno a spirale rettilinea. Il tungsteno, sublimato dal filamento, invece di depositarsi sulle pareti interne del bulbo, reagisce con l alogeno dando luogo ad un particolare ciclo per cui si va a ridepositare sul filamento stesso. Ciò aumenta la vita della sorgente ed evita l annerimento del tubo, quindi la riduzione del flusso luminoso. Efficienza luminosa lm/ W Temperatura di colore: K R a = 100 Vita media 2000 h (x2)

3 Piccole dimensioni, quindi integrate con apparecchi che consentono un elevato controllo del fascio luminoso Riflettori color oro o argento. Riflettore diclorico: il frazionamento della luce sul riflettore, crea particolari effetti di colori, ma il vantaggio maggiore è che tale riflettore non riflette la radiazione infrarossa, per cui si riduce fino al 70% la radiazione termica nella direzione di propagazione della luce

4 Le lampade fluorescenti Appartengono 25 FEBBRAIO alla famiglia 2011 delle lampade a scarica, costituite da un bulbo contenente un gas di innesco e due elettrodi. Applicando una tensione agli elettrodi per mezzo di uno starter si crea corrente, cioè passaggio di elettroni dal polo positivo a quello positivo +. Gli elettroni entrano in collisione con gli atomi del gas. Quindi sviluppo di calore e emissioni di radiazione elettromagnetiche. Le lampade fluorescenti utilizzano come gas il vapore di mercurio a bassa pressione e l interno Facoltà di Architettura del bulbo è rivestito da sostanze dette fosfori, che convertono le radiazioni UV emesse dal mercurio in radiazioni visibili. Efficienza luminosa lm/ W Temperatura di colore: dipende dai fosfori R a = Vita media h

5 Lampade a vapori di alogenuri Lampade a vapori di alogenuri: sono costruttivamente simili a quelle al mercurio ma si distinguono da queste soprattutto per la composizione chimica delle sostanze gassose che riempiono il tubo di scarica. I composti usati, denominati alogenuri(o ioduriperché generalmente si sceglie lo iodio tra gli alogeni), sono formati da elementi non metalli (fluoro, cromo, bromo, iodio) detti alogeni, e da elementi metalli (sodio, tallio, indio). Campo di applicazione: Ambienti esterni Ambienti interni dove sono richiesti elevati flussi luminosi, come grandi magazzini, capannoni. Ra = Vita media = h Elevato tempo di riaccensione (si deve attendere che gli elettrodi si raffreddino)

6 Lampade 25 FEBBRAIO a vapori di mercurio 2011 ad alta pressione (applicazioni esterne) Sono costituite da un tubo di quarzo contenente vapore di mercurio (Hg) ad alta pressione, nel quale il passaggio di corrente stabilisce un arco tra due elettrodi, che determina l emissione di energia luminosa. L emissione prevalente è nel campo del blu e nel verde (resa cromatica bassa). I principali pregi delle lampade a mercurio sono la forte efficienza e la lunga durata; perciò esse sono impiegate per economicità di esercizio quando la resa del colore non ha importanza primaria.

7 Lampade a vapori di sodio (illuminazione esterna) Le lampade 25 FEBBRAIO a vapori di 2011 sodio a bassa pressione emettono luce monocromatica gialla alla lunghezza d onda caratteristica di emissione del sodio (589 nm). L efficienza luminosa è molto elevata, ma la pessima resa cromatica ne limita l impiego. Nella lampade a vapori di sodio ad alta pressione lo spettro di emissione comprende più frequenze e la resa cromatica è migliore anche se non ottima. Facoltà di Architettura

8 Confronto tra le prestazioni di sorgenti per uso residenziale (fonte ENEA) Facoltà di Architettura

9 Facoltà di Architettura Risparmio conseguibile con utilizzo di 2000 h/anno per un periodo di 5 anni (fonte ENEA)

10 Equivalenza tra lampade a fluorescenza compatte e lampade ad incandescenza

11 Sostituzione lampade ad incandescenza II Facoltà di Architettura

12 Lampade per uso terziario e commerciale (fonte ENEA)

13 I LED (Ligh Emitting Diods) I LED sono costituiti da diodi. Se sottoposti ad una tensione, rilasciano energia sotto forma di fotoni. Sono tipicamente formati da composti di gallio o silicio. In base alla loro composizione emettono luce di una particolare lunghezza d onda (monocr.). I primi led emettevano luce rossa (display), successivamente gialla e verde. Da quando furono realizzati anche i led blu (anni 90) è possibile ottenere tutte le combinazioni cromatiche. R, G, B. Facoltà di Architettura

14 I LED Pregi: Elevata affidabilità. Lunga durata (non risentono di umidità e vibrazioni). Elevata efficienza. Basso consumo. Applicazioni: segnaletica, retroilluminazione di display, cartelloni, illuminazione. Per quanto LABORATORIO riguarda l illuminazione costituiscono DI sicuramente COSTRUZIONI una promessa per il futuro, ma sono ancora in fase di evoluzione.

15 LED La loro applicazione è consigliata per la segnaletica stradale, per l illuminazione decorativa, quando sono richiesti effetti cromatici dinamici e nella valorizzazione di forme e volumi, date le loro piccole dimensioni e la possibilità di controllo ottimale del flusso luminoso Illuminazione decorativa Illuminazione stradale

16 Organic 25 FEBBRAIO LED (display, 2011 palmari) Un display OLED è una sottile pellicola, composta da vari strati sovrapposti. I costi sono ancora elevati e la durata è limitata. I display OLED conducono corrente solo in una direzione, comportandosi in modo analogo a un diodo: di qui il nome di O-LED. Le applicazioni nel settore dell illuminazione sono promettenti, ma non ancora competitive. Gli strati sono flessibili e la tensione di alimentazione è bassa Apparecchi illuminanti con tecnologia OLED

17 La luce 25 naturale FEBBRAIO 2011 Per luce naturale si intende quella proveniente dal sole e dalla volta celeste. La luce naturale consente di conseguire risparmi energetici, riducendo i consumi derivanti dall utilizzo dell illuminazione artificiale. La luce naturale è caratterizzata da variabilità nel tempo sia per quanto riguarda il flusso luminoso che la temperatura di colore. La luce del sole che contiene tutte le frequenze nel visibile (luce bianca) arriva in atmosfera e giunge al suolo in parte in linea retta, in parte dopo aver subito riflessioni multiple, a causa delle particelle presenti in atmosfera(vapor d acqua) e diffondendosi in tutte le direzioni. Le lunghezze d onda deviate dalla direzione rettilinea sono le più piccole e corrispondenti al blu,eccoperchéilcieloapparedicoloreblu. Le lunghezze d onda delle radiazioni che giungono direttamente al suolo privata di queste piccole lunghezze d onda appartengono alla banda del giallo-arancione(colore con cui appare il disco solare).

18 Diversa 25 composizione FEBBRAIO spettrale 2011 della luce naturale All alba e al tramonto il percorso delle radiazioni solari è più lungo, per cui vengono sottratte maggiormente le radiazioni con λ più piccola (blu) e il disco solare tende al colore rosso. Composizione spettrale e temperatura di colore della luce naturale sono estremamente variabili Per esempio: -la distribuzione corrispondente al cielo esposto a nord ha una T colore elevatissima -per sole e cielo al tramonto la T colore si abbassa notevolmente e i colori appaiono più caldi

19 Composizione 25 FEBBRAIO della luce 2011 naturale La luce naturale è costituita da: -la componente solare diretta, che è direzionale e che dipende dalla posizione del sole sulla volta celeste -la componente diffusa proveniente dalla volta celeste. La componente diffusa è dovuta a quella parte di radiazione solare che viene dispersa, per riflessioni LABORATORIO multiple, dalle particelle di vapore DI COSTRUZIONI acqueo e dal particolato presente in atmosfera. In particolare le nubi (particelle di acqua più grandi rispetto a quelle del vapor d acqua presente in atmosfera) riescono a deviare tutte le radiazioni (quindi grigie con diverse gradazioni). La componente diretta decresce con l aumentare della nuvolosità del cielo. In condizioni estreme (cielo overcast), la componente diretta è assente

20 La posizione 25 FEBBRAIO del sole nel 2011 cielo La luce naturale è legata alla posizione del sole sulla volta celeste, che dipende dalla posizione del punto in esame sulla superficie terrestre, posizione data da: coordinate geografiche (latitudine e longitudine), dall ora del giorno e dal giorno dell anno La posizione del sole è determinata da due angoli (coordinate solari) Altezza LABORATORIO solare: angolo formato tra la direzione DI dei COSTRUZIONI raggi solari ed il piano orizzontale. Azimut solare: angolo formato tra la proiezione sul piano orizzontale dei raggi solari e la direzione sud; per convenzione è negativo se la proiezione cade verso est. In alternativa all altezza solare lo Zenit: angolo formato tra la direzione dei raggi solari e la verticale (complementare dell altezza solare). Per calcolare la posizione del sole nel cielo: Tabelle e diagrammi della posizione del Sole(Fonte ENEA)

21 Coordinate solari Posizione di un generico punto della volta celeste

22 La luce naturale all interno degli edifici: il DF Parametro sintetico che serve per valutare l illuminazione naturale all interno di un ambiente confinato, in assenza di radiazione solare diretta, è il fattore di luce diurna o DF (daylightfactor) Esso è definito come il rapporto tra l illuminamento in un punto di una superficie in un ambiente interno e l illuminamento, nello stesso istante, su una superficie orizzontale esterna, in assenza di ostruzioni, prodotto dalla volta celeste escludendo la componente solare diretta. DF LABORATORIO Ei DI COSTRUZIONI = Eo 100 Facoltà di Architettura

23 L illuminamento interno è dovuto a tre fattori: - una parte di illuminamento è quello dato direttamente dal cielo -una parte arriva sul piano di lavoro per effetto della riflessione su superfici esterne, quali alberi e costruzioni vicine -una parte per effetto della riflessione su superfici interne, quali pareti, pavimento, soffitto, etc. Per cui DF è dato dalla somma di tre aliquote (%): DF = Ds + De +Di Ds (componente diretta che giunge sul punto in esame) De (compon. riflessa esternamente) Di (componente riflessa internamente)

24 DF medio DF m = E E mi om 100

25 Andamento 25 FEBBRAIO del DF per 2011 aperture laterali e lucernai L accesso di luce naturale all interno degli ambienti può avvenire per illuminazione laterale (superfici trasparenti sulle pareti verticali) ed illuminazione dall alto (lucernai). La distribuzione della luce naturale all interno degli ambienti della luce dipende: - dall orientamento delle aperture - dalle LABORATORIO loro dimensioni, forma e collocazione DI COSTRUZIONI -dalla presenza di sistemi di controllo della luce, - dalla geometria dell ambiente e dai fattori di riflessione delle superfici interne dell ambiente. Andamento del DF in ambienti con aperture laterali Andamento del DF in ambienti con lucernai

26 Isolinee relative al DF in ambiente con apertura su superficie verticale I valori sono elevati in prossimità della finestra e decrescenti verso la parete opposta, raggiungendo valori inferiori all unità.

27 DF in 25 ambiente FEBBRAIO con apertura 2011 con lucernaio La distribuzione del DF e degli illuminamenti è più uniforme rispetto al caso di illuminamento con apertura laterale

28 Facoltà di Architettura Riferimenti legislativi e normativi (valori minimi): - Circolare 25 FEBBRAIO del Ministero dei 2011 Lavori pubblici n 3151 del 22/5/1967 (edilizia civile sovvenzionata). - Circolare del Ministero dei Lavori pubblici n del 22/12/1974 (edilizia ospedaliera). -Decreto del Ministero della Sanità del 5/7/1975 (edilizia residenziale): area finestre >1/8 area pavimento. - D. M. del 18/12/1975 (edilizia scolastica). - UNI Locali scolastici criteri generali per l illuminazione artificiale e naturale, maggio 2007.

29 Metodi per la valutazione del fattore di luce diurna Metodi 25 FEBBRAIO grafici (BritishResearchEstablishment): 2011 BRE protractors Diagrammi di Waldram Metodi tabellari: metodo BRE Si basavano su un modello di cielo uniforme Uso di software (basati su modello di cielo overcast): dialux ecotect radiance, radiance download daylight 1-2-3

30 La radiazione solare diretta In linea di principio la radiazione solare diretta, e dunque la luce proveniente direttamente dal sole, va opportunamente schermata al fine di evitare fenomeni di abbagliamento e di eccessivo riscaldamento degli ambienti durante il periodo estivo. L impatto della componente solare diretta varia al variare della località, dell orientamento, dell ora del giorno e del giorno dell anno, in base alle ostruzioni ed ai sistemi schermanti presenti Facoltà di Architettura Ombre portate su facciate di edifici

31 Effetto della luce solare diretta in un ambiente interno

32 Sistemi per evitare eccessivi gradienti In presenza di radiazione solare diretta sono possibili in ambiente eccessivi gradienti di illuminamento, cioè zone fortemente illuminate e zone scarsamente illuminate. Mediante impiego di scaffali di luce (light shelves) opportunamente orientati, con aperture LABORATORIO verticali, è possibile distribuire DI la luce COSTRUZIONI negli ambienti con maggiore uniformità.

33 Sistemi per evitare eccessivi gradienti Nel caso di luce proveniente dall alto, la soluzione con sistemi trasparenti collocati su superfici verticali ed esposti a sud consente di fare accedere la luce solare diretta e distribuirla opportunamente in ambiente. Nella soluzione a dente di sega si ottiene una migliore distribuzione degli illuminamenti su piano LABORATORIO orizzontale. DI COSTRUZIONI Gli andamenti riportati nelle figure si riferiscono a cielo clear (sereno), con superfici vetrate orientate a sud. L illuminamento non è uniforme La soluzione a dente di sega riduce la disuniformità

34 L abbagliamento Sorgenti naturali o artificiali (come definito dalla CIE) In generale, il fenomeno dell abbagliamento è di due tipi: Abbagliamento fisiologico o disabilitante Abbagliamento psicologico Esempio di abbagliamento disabilitante (disability glare) Esempio di abbagliamento psicologico (discomfort glare)

35 Abbagliamento fisiologico o disabilitante Riduzione delle prestazioni visive dovuta alla diffusione della luce all interno dell occhio. Abbagliamento psicologico Perdita di comfort senza necessariamente provocare una perdita nella visione. Talvolta compresenti o indipendenti. A seconda del tipo di illuminazione è più importante l uno o l altro L abbagliamento fisiologico o disabilitante è fondamentale nelle strade con traffico motorizzato. Negli ambienti interni dove si permane nella stessa posizione per lungo tempo è il soggetto stesso che prende dei provvedimenti, rimuovendo le condizioni che lo provocano azionando schermi o abbassando tende o veneziane. L abbagliamento psicologico in ambienti interni, come quelli lavorativi, non inficiando le condizioni visive, è più insidioso perché produce un fastidio latente che con il tempo può arrecare disturbo e ridurre il rendimento lavorativo

36 Facoltà di Architettura Da cosa è prodotto l abbagliamento da luce naturale? L abbagliamento è dovuto al contrasto eccessivo tra la luminanza della finestra e quella delle pareti circostanti. Una sorgente con luminanza molto elevata e dimensioni piccole collocata su una parete scura produce maggiore abbagliamento di sorgenti ampie collocate su pareti chiare (altamente riflettenti).

37 Per ottenere distribuzioni di luminanza senza eccessivi gradienti può essere necessaria una sia pur minima integrazione mediante illuminazione artificiale, anche se disponibile l illuminazione naturale Bilanciamento tra luce naturale ed artificiale

38 Facoltà di Architettura Gli indici di abbagliamento da luce naturale Tutti gli 25 indici FEBBRAIO di abbagliamento 2011 da luce naturale dipendono dalla luminanza della finestra, da quella dello sfondo che rientra nel campo di vista e da parametri geometrici piuttosto complessi, quali gli angoli solidi sottesi dai diversi elementi all interno del campo di vista, nonché dalla posizioni di tali elementi rispetto alla direzione di osservazione. L indice più noto è il DGI (Daylight Glare Index). Attualmente si stanno proponendo e verificando altri indici.

39 Facoltà di Architettura Il DGI rispetto alle sensazioni prodotte, in relazione anche all UGR, indice di abbagliamento per sorgenti artificiali

40 Diminuzione di densità dell aria verso il basso Facoltà di Architettura Tecniche per la valutazione dell abbagliamento L abbagliamento 25 FEBBRAIO da luce 2011 naturale può essere valutato mediante tecniche di simulazione, necessarie in caso di progetto, oppure tramite misure in campo. In quest ultimo caso sono particolarmente significative le tecniche videografiche, che consentono il rilievo istantaneo della distribuzione di luminanza all interno del campo di vista e la valutazione più immediata degli indici di comfort. Diagramma in falsi colori ottenuto con l impiego del luminanzometro

41 Alcuni 25 criteri FEBBRAIO progettuali Massimizzare l impiego di luce naturale. -Le superfici interne con fattori di riflessione elevati riducono i fenomeni di abbagliamento e consentono una migliore distribuzione della luce. -Evitare che sui videoterminali si rifletta la luce proveniente dalle finestre. -Ridurre LABORATORIO gli eccessivi contrasti di luminanza DIe COSTRUZIONI gli effetti termici della radiazione solare diretta mediante opportuni sistemi di controllo (es. schermi).

42 Sistemi 25 di FEBBRAIO controllo del 2011 flusso luminoso Sistemi di controllo del flusso luminoso proveniente sia da sorgente naturale che da sorgente artificiale in modo da ottenere luminanze ottimali per i diversi compiti visivi. Per quanto riguarda la luce artificiale i sistemi di controllo sono gli apparecchi illuminanti. Il flusso luminoso emesso dalle lampade deve essere opportunamente distribuito e direzionato LABORATORIO nello spazio in modo da soddisfare DI le diverse COSTRUZIONI esigenze ed evitare i fenomeni di abbagliamento. A tal fine si adoperano dei sistemi costituiti da elementi riflettenti e/o rifrangenti e/o diffondenti che formano un sistema ottico. L insieme della lampada e di tale sistema è detto apparecchio illuminante. Altre funzioni dell apparecchio illuminante: protezione meccanica, elettrica e termica della lampada.

43 Diverse ottiche e distribuzioni di luce Sezione di apparecchio illuminante con lampada fluorescente

44 La distribuzione spaziale del flusso luminoso L intensità luminosa di una sorgente varia al variare della direzione nello spazio. La scelta di un apparecchio illuminante deve essere effettuata sostanzialmente tenendo conto del solido fotometrico, cioè della distribuzione spaziale delle intensità luminose, oltre che del flusso luminoso emesso, della potenza assorbita e della tensione di alimentazione. L intersezione del solido fotometrico con i vari piani passanti per l asse ottico della sorgente determina le curve fotometriche polari Facoltà di Architettura Le ditte produttrici di apparecchi illuminanti forniscono tali dati fotometrici sotto forma di diagrammi o tabelle, che descrivono la variazione dell intensità luminosa secondo differenti direzioni.

45 Variazione dell intensità luminosa Dati fotometrici

46 Il sistema di coordinate polari Si definisca 25 FEBBRAIO un sistema di 2011 riferimento per poter leggere i diagrammi polari. Si consideri l asse ottico dell apparecchio illuminante (asse verticale). Su ogni piano passante per esso si definisce l angolo γa partire dalla posizione verticale orientata verso il basso (nadir, corrispondente a γ =0 ), positivo in senso antiorario.

47 Il sistema di coordinate polari Facoltà di Architettura I differenti piani verticali sono individuati mediante l angolo C. Il piano corrispondente a C =0 (comprendente anche C=180 ) è solitamente un piano di simmetria (piano longitudinale). C è positivo se antiorario

48 Letture delle intensità luminose (Philips) su grafico polare e tabella Valore unico per ogni C e γ=0 asse ottico Per γ=30 e C=0 curva rossa Per γ=30 e C=90 (270)

49 Distribuzione del flusso luminoso Classificazioni del tipo di illuminazione in funzione della percentuale di flusso emessa verso l alto o verso il basso.

50 Distribuzione del flusso luminoso

51 Distribuzione del flusso luminoso

52 Apparecchi illuminanti: il LOR (Light Ouput Ratio) Facoltà di Architettura Parte del flusso luminoso emesso da una sorgente non fuoriesce dal corpo illuminante ma rimane intrappolato all interno per riflessioni e assorbimenti multipli da parte degli elementi che controllano il flusso Il LOR è il rapporto tra il flusso luminoso che fuoriesce e quello che rimane intrappolato dentro l apparecchio: maggiore è il LOR più efficiente è l apparecchio (%). Classificazione lampade secondo CIE: Stringa di 5 cifre Es: CIE FluxCode:

53 Apparecchi illuminanti: il LOR (Light Ouput Ratio) CIE FluxCode: Il LOR è l ultimo numero della stringa Il penultimo è il flusso luminoso emesso verso il basso (%) I primi tre rappresentano rispettivamente: -Il flusso luminoso (%) che ricade entro un angolo γdi 41,44 -Il flusso luminoso (%) che ricade entro un angolo γdi 60 -Il flusso luminoso (%) che ricade entro un angolo γdi 75,5 Facoltà di Architettura Esempio: CIE FluxCode: LOR = 87, il flusso è tutto diretto verso il basso (100%) Il 100% è emesso entro un angolo γdi 60 e di 75,5, solo il Il71% ricade entro un angolo γdi 41,44.

54 Apparecchi illuminanti: il LOR (Light Ouput Ratio) In figura Lampada: 1 x TL5-35W Flusso luminoso: 3300 lm Flusso effettivo: 3300 lmx 0.87 = 2871 lm CIE FluxCode: TBS318 1xTL5-35W/ indica la resa cromatica e la temperatura di colore Ra = 80; Tc= 3000K (tonalità calda) T5 diametro tubo 16mm Facoltà di Architettura Apparecchio incassato a soffitto (Philips) Curve fotometriche nei piani C0-C180 e C90-C270

55 Il LOR ed il CIE fluxcode Lampade: 25 FEBBRAIO 1 x TL5C60W2011 Flusso luminoso: 5000 lm(maggiore) Classificazione lampade secondo CIE: 96 CIE FluxCode: Flusso effettivo: 5000 lmx 0,53 = 2650 lm(minore) Il 96% del flusso luminoso è diretto verso il basso Facoltà di Architettura Apparecchio a sospensione con fluorescente tubolare circolare (Philips) Curva fotometrica simmetrica rispetto all asse verticale

56 Esempio di flusso luminoso diffuso Lampade: 25 FEBBRAIO 2x35 W, T5 G Classificazione lampade secondo CIE: 52 CIE FluxCode: Flusso luminoso: 7300 lm Flusso effettivo: 7300 x 0,63 = 4599 lm Flusso diretto verso il basso: 4599 x 0,53 = 2437,5 lm Flusso diretto verso l alto: ,5 = 2161,5 lm Facoltà di Architettura Apparecchio a sospensione con fluorescenti lineari (Philips) Curve fotometriche

57 Facoltà di Architettura Il controllo dell abbagliamento Negli 25 ambienti FEBBRAIO interni, 2011 gli apparecchi illuminanti sono dotati di appositi sistemi schermanti. In tali ambienti l abbagliamento da sorgenti artificiali è di tipo psicologico ed è valutato mediante l indice UGR (Unified Glare Rating), definito nel Technical Report della CIE n.117 del 1995 e ripreso dalla UNI del 2005 e dalla UNI EN riguardante l illuminazione dei posti da lavoro negli ambienti interni. Per quanto riguarda l illuminazione esterna, soprattutto quella stradale (EN ), ci si riferisce all abbagliamento debilitante (disability glare), esprimendolo mediante il parametro TI (Treshold Increment), oppure mediante l indice di abbagliamento GI.

58 Le fibre ottiche Rappresentano 25 FEBBRAIO un sistema 2011per la conduzione e la diffusione della luce a partire da una sorgente (lampada). Un sistema di illuminazione a fibre ottiche è costituito da un illuminatore costituito dalla lampada ed un connettore che convoglia la luce all'interno del cavo ottico. Il cavo di fibra ottica fa viaggiare la luce al proprio interno fino al punto desiderato, sfruttando il fenomeno della riflessione totale. Il terminale LABORATORIO definisce la distribuzione spaziale DIdel COSTRUZIONI flusso luminoso in uscita dalla fibra ottica. Vi sono fibre ottiche ad emissione laterale per applicazioni decorative. Fibra ottica ad emissione puntuale e vari tipi di terminali Fibre ottiche ad emissione laterale

59 Sistemi di controllo della luce naturale Schermi: 25 FEBBRAIO interni (blinds), 2011 esterni (louvers), fissi, mobili controllati in modo manuale o automatico. Impediscono l accesso della radiazione solare diretta. La radiazione solare diretta comunque, opportunamente controllata, può essere gradevole conferendo effetti luminosi all ambiente senza provocare abbagliamento, quindi favorevole dal punto di vista del comfort visivo e,inoltre, senza provocare problemi di surriscaldamento termico, LABORATORIO quindi non svantaggioso dal punto DI di vista COSTRUZIONI energetico. Pertanto la componente diretta della radiazione solare deve essere evitata in estate e favorita in inverno Tipologie di schermi Interni o esterni Gli schermi esterni sono più efficienti da punto di vista termico perché la radiazione solare non attraversa l elemento vetrato e non giunge nell ambiente. Fissi o mobili (switch manuale o automatico)

60 Facoltà di Architettura Localizzazione interna o esterna Tutti 25 i sistemi FEBBRAIO schermanti 2011ed in particolare quelli esterni richiedono una adeguata manutenzione, soprattutto se localizzati in zone ad elevato inquinamento. La presenza di sporco modifica le caratteristiche ottiche dei sistemi e riduce il fattore di trasmissione della radiazione luminosa, alterando le prestazioni. Sistemi schermanti interni I sistemi interni sono generalmente controllabili dall utenza, oppure regolati in modo automatico. Posso essere costituiti da materiali riflettenti o diffondenti (tende) e possono avere la caratteristica di impedire l accesso alle radiazioni ultraviolette

61 Sistemi di controllo integrati nel vetro Sono 25 composti FEBBRAIO da due lastre 2011di vetro fra le quali sono collocati materiali o dispositivi (alette) riflettenti e/o rifrangenti atti a migliorare le prestazioni luminose e termiche. Esistono molteplici tipologie, a controllo manuale o automatico, scelte in funzione delle esigenze tra le quali i pannelli con fish-system, i pannelli Okalux, i pannelli Kapilux ed Okaflex ( A questa categoria appartengono anche i TIM (TransparentInsulationMaterials): hanno una buona trasmissione della luce e un buon isolamento termico. Sono costituiti da materiali in policarbonato, polistirene, cloruro di polivinile.

62 Facoltà di Architettura Film olografici, filtri anti-uv, laser cut panels Il film 25 olografico FEBBRAIO è costituito 2011 da una pellicola che viene inserita in una doppia lastra di vetro e che rifrange in modo selettivo la radiazione luminosa. I flitrianti-uvsono realizzati con lastre di poliacrilico trasparente che assorbe il 98% delle radiazioni ultraviolette o in acetato di cellulosa che le assorbe totalmente. I laser cut panelssono delle lastre di plastica acrilica su cui, mediante laser, sono effettuati dei tagli paralleli, in modo che la luce venga rifratta in funzione della lunghezza d onda e dell angolo di incidenza.

63 LABORATORIO selettive. DI COSTRUZIONI Facoltà di Architettura Light shelves Oltre alla funzione di schermi solari, i sistemi con light shelvesinterni, come visto, consentono, se opportunamente progettati, di distribuire la luce naturale in modo più uniforme all interno dell ambiente. Anche le mensole esterne, riflettendo la radiazione proveniente dal sole e convogliandola all interno, incrementano l accesso di luce diffusa, schermando la diretta solare. Le mensole possono avere particolari proprietà ottiche ed essere Lucernai Costituiscono sistemi per illuminare dall alto soprattutto ambienti di grandi dimensioni. Consentono di ottenere ottime uniformità di illuminamento. Grazie all impiego di materiali e sistemi che riflettono la radiazione solare diretta, si possono limitare o eliminare problemi di abbagliamento e surriscaldamento

64 Il bilancio energetico di un componente finestrato Trasmittanza solare α e φ e =q i φ e +q e φ e Scambio termico All interno giunge: τ e φ e +q i φ e = (τ e +q i )φ e =gφ e

65 Scambio termico Q g =U g A g θ dipende dalla trasmittanzadel componente finestrato (telaio + vetro), il ponte termico tra vetro e telaio e della differenza di temperatura tra i due ambienti LABORATORIO Fattore di trasmissione luminoso DI COSTRUZIONI τ v = flusso luminoso trasmesso/flusso luminoso incidente

66 Le caratteristiche dei sistemi vetrati I principali 25 FEBBRAIO parametri 2011 che caratterizzano i componenti finestrati sono: la trasmittanzatermica U [W/m 2 K]; il fattore di trasmissione dell energia solare totale (fattore solare) g; il fattore di trasmissione luminosa τ v ; la resa cromatica Ra. Il rapporto LABORATORIO τ DI COSTRUZIONI v /g è indicativo di quanta luce solare penetra all interno dell ambiente rispetto all energia corrispondente

67 Radiazione 25 FEBBRAIO solare: 2011 Comprende UV-visibile-vicino IR Un vetro con buone capacità di trasmissione ha elevati valori di τ nel visibile. Se tale fattore è alto anche nel vicino IR, il vetro è adatto a climi rigidi invernali perché fa entrare la radiazione solare termica, non visibile. Se invece si attenua drasticamente l ingresso del vicino IR si ottiene un vetro adatto a climi caldi. Le caratteristiche di trasmissione e riflessione possono essere modificate con pellicole selettive. L energia assorbita dal vetro viene riemessacon λdel lontano infrarosso sia verso l interno che verso l esterno. È possibile, dunque, inserendo tali pellicole, massimizzare in funzione del clima il flusso termico reindirizzato verso l interno (vetro adatto a climi freddi) oppure quello reindirizzato verso l esterno (vetro adatto a climi caldi)

Una sorgente luminosa artificiale è generalmente costituita da due parti:

Una sorgente luminosa artificiale è generalmente costituita da due parti: Illuminotecnica Sorgenti luminose artificiali Definizioni Una sorgente luminosa artificiale è generalmente costituita da due parti: La lampada L apparecchio illuminante Le lampade, preposte alla conversione

Dettagli

Il rispetto delle normative a garanzia del benessere dell uomo

Il rispetto delle normative a garanzia del benessere dell uomo L ILLUMINAZIONE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Il rispetto delle normative a garanzia del benessere dell uomo Dott. Ing. Gianni Drisaldi Le grandezze fotometriche Il Flusso Luminoso L Intensità luminosa L illuminamento

Dettagli

illuminazione artificiale

illuminazione artificiale illuminazione artificiale Illuminazione artificiale degli interni Il progetto di illuminazione degli interni deve essere studiato e calcolato in funzione della destinazione d uso e dei compiti visivi del

Dettagli

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose.

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. 2.1 Spettro di emissione Lo spettro di emissione di

Dettagli

LABORATORIO DI COSTRUZIONI

LABORATORIO DI COSTRUZIONI La distribuzione spaziale del flusso luminoso L intensità luminosa di una sorgente varia al variare della direzione nello spazio. 25 FEBBRAIO 2011 La scelta di un apparecchio illuminante deve essere effettuata

Dettagli

COMPARAZIONE COSTI LAMPADE AI VAPORI DI MERCURIO AL ALTA PRESSIONE VS LED BAY ECOMAA

COMPARAZIONE COSTI LAMPADE AI VAPORI DI MERCURIO AL ALTA PRESSIONE VS LED BAY ECOMAA COMPARAZIONE COSTI LAMPADE AI VAPORI DI MERCURIO AL ALTA PRESSIONE VS LED BAY ECOMAA VANTAGGI E SVANTAGGI DELLE PRINCIPALI LAMPADE UTILIZZATE NELL ILLUMINAZIONE DI FABBRICATI NON RESIDENZIALI, FABBRICHE,

Dettagli

Lavori intelligenti per il risparmio energetico

Lavori intelligenti per il risparmio energetico Città di San Donà di Piave Assessorato all Ambiente SPORTELLO ENERGIA Lavori intelligenti per il risparmio energetico SOLARE TERMICO Un impianto a collettori solari (anche detto a pannelli solari termici

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

FONDAMENTI DI ILLUMINOTECNICA

FONDAMENTI DI ILLUMINOTECNICA Prof. Ceccarelli Antonio ITIS G. Marconi Forlì Articolazione: Elettrotecnica Disciplina: Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici A.S. 2012/13 FONDAMENTI DI ILLUMINOTECNICA CHE COSA

Dettagli

ILLUMINIAMO IL TUO FUTURO

ILLUMINIAMO IL TUO FUTURO ILLUMINIAMO IL TUO FUTURO TECNOLOGIA LED Il LED è un dispositivo elettronico che trasforma la corrente da cui è attraversato in luce e calore, non irradiato, da dissipare attraverso un apposita struttura

Dettagli

Miglioramenti Energetici Solare Termico. Aslam Magenta - Ing. Mauro Mazzucchelli Anno Scolastico 2014-2015 81

Miglioramenti Energetici Solare Termico. Aslam Magenta - Ing. Mauro Mazzucchelli Anno Scolastico 2014-2015 81 Miglioramenti Energetici Solare Termico Scolastico 2014-2015 81 Sostituzione Generatore di Calore Sostituzione adeguamento sistema di Distribuzione Sostituzione del sistema di emissione Installazione Solare

Dettagli

1 - Tipologie di lampade per l illuminazione artificiale

1 - Tipologie di lampade per l illuminazione artificiale Marraffa Orazio, matr. 263439 Mesto Emanuele, matr. 257491 Lezione dell 11/05/2016, ore 10:30 / 13:30 INDICE: 1. Tipologie di lampade per l illuminazione artificiale 2. Apparecchi per la diffusione luminosa

Dettagli

CORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14 ILLUMINOTECNICA. Lezione n 3:

CORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14 ILLUMINOTECNICA. Lezione n 3: CORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14 ILLUMINOTECNICA Lezione n 3: Elementi caratterizzanti il colore Grandezze fotometriche qualitative Le Sorgenti Luminose artificiali Ing. Oreste Boccia 1 Elementi caratterizzanti

Dettagli

ARCHITETTURA TECNICA III 2012-13

ARCHITETTURA TECNICA III 2012-13 ARCHITETTURA TECNICA III 2012-13 APPROCCIO BIOCLIMATICO ALLA PROGETTAZIONE - TECNOLOGIE SOLARI ATTIVE e PASSIVE. Ing. Nicola Bartolini nicola.bartolini5@unibo.it AZIMUTH E ALTEZZA SOLARE Angolo di altezza

Dettagli

Associazione Politico Culturale ALBA NUOVA e COPERTINO MEETUP LAMPADE VOTIVE LED

Associazione Politico Culturale ALBA NUOVA e COPERTINO MEETUP LAMPADE VOTIVE LED LAMPADE VOTIVE LED INTRODUZIONE... 3 DATI TECNICI... 3 LE LAMPADINE AD INCANDESCENZA... 3 LE LAMPADINE A LED... 3 IL RISPARMIO ENERGETICO... 4 ALTRI VANTAGGI... 4 COSTI... 5 Analisi dei costi di gestione

Dettagli

RISULTATI DELLA RICERCA CONDOTTA PER CPFILMS SOLUTIA UK LTD: ANALISI ENERGETICA E DI COMFORT SULL EDIFICIO MG TOWER DI PADOVA. RELAZIONE SINTETICA

RISULTATI DELLA RICERCA CONDOTTA PER CPFILMS SOLUTIA UK LTD: ANALISI ENERGETICA E DI COMFORT SULL EDIFICIO MG TOWER DI PADOVA. RELAZIONE SINTETICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI FISICA TECNICA RISULTATI DELLA RICERCA CONDOTTA PER CPFILMS SOLUTIA UK LTD: ANALISI ENERGETICA E DI COMFORT SULL EDIFICIO MG TOWER DI PADOVA. RELAZIONE

Dettagli

CORSO DI ILLUMINOTECNICA

CORSO DI ILLUMINOTECNICA COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VARESE CORSO DI ILLUMINOTECNICA PARTE 1 Docente : dott.ing. Paolo Beghelli Bussero ( MI) 1 INDICE 1 INDICE 2 2 IL FENOMENO DELLA LUCE 3 3 DEFINIZIONI

Dettagli

Capitolo 3 Sorgenti artificiali di luce 3.1 Lampade ad incandescenza

Capitolo 3 Sorgenti artificiali di luce 3.1 Lampade ad incandescenza Capitolo 3 Sorgenti artificiali di luce Il Sole è sicuramente la sorgente più comune e facilmente disponibile. In realtà però al giorno d oggi molte attività sono svolte sotto sorgenti artificiali di tipo

Dettagli

LG -Lampade compatte a led Nozioni generali e principali caratteristiche

LG -Lampade compatte a led Nozioni generali e principali caratteristiche LG -Lampade compatte a led Nozioni generali e principali caratteristiche STRUTTURA della LAMPADA LG Possiamo individuare 3 componenti principali che formano la lampada compatta a led (1) Led e diffusore

Dettagli

Filtri per la saldatura e tecniche connesse requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate

Filtri per la saldatura e tecniche connesse requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate allegato 3 - protezione personale degli occhi Allegato 3 (*) Si riportano di seguito le appendici delle norme UNI EN 169 (1993), UNI EN 170 (1993) e UNI EN 171 (1993) Protezione personale degli occhi (*)

Dettagli

CATALOGO GENERALE 2013

CATALOGO GENERALE 2013 CATALOGO GENERALE 2013 ENERGY SAVING LED SOLUTIONS Introduzione Caratteristiche e Vantaggi dei LED Tra i vantaggi e le caratteristiche di questa tecnologia possiamo citare: 1 Enorme risparmio di energia:

Dettagli

Laboratorio di Progettazione 3M B. Fisica Tecnica. Calcolo del Fattore medio di luce diurna

Laboratorio di Progettazione 3M B. Fisica Tecnica. Calcolo del Fattore medio di luce diurna Laboratorio di Progettazione 3M B Fisica Tecnica Calcolo del Fattore medio di luce diurna Università degli Studi di Roma Tre Facoltà d Architettura A.A. 2011-2012 Il fattore di luce diurna Il Fattore di

Dettagli

Strumenti e tecniche di misura per grandezze fotometriche e caratteristiche delle superfici. prof. ing. Luigi Maffei

Strumenti e tecniche di misura per grandezze fotometriche e caratteristiche delle superfici. prof. ing. Luigi Maffei Strumenti e tecniche di misura per grandezze fotometriche e caratteristiche delle superfici prof. ing. Luigi Maffei Le grandezze fotometriche Sono definite per valutare in termini quantitativi le caratteristiche

Dettagli

Inlon Engineering Srl Via Zara, 2 19123 La Spezia Italia Tel: +39 334 9104615 Fax: +39 0187 753322. Luci a led: per risparmiare e illuminare meglio

Inlon Engineering Srl Via Zara, 2 19123 La Spezia Italia Tel: +39 334 9104615 Fax: +39 0187 753322. Luci a led: per risparmiare e illuminare meglio Luci a led: per risparmiare e illuminare meglio La tecnologia LED La tecnologia LED può essere applicata ovunque o sostituita a qualsiasi altra sorgente luminosa: è il futuro dell illuminazione. Il loro

Dettagli

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Le lampade a vapori di mercurio sono sicuramente le sorgenti di radiazione UV più utilizzate nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano in quanto offrono

Dettagli

LED GUIDA ALL ACQUISTO. Informazioni e tabelle utili per orientarsi nell acquisto dell illuminazione a led

LED GUIDA ALL ACQUISTO. Informazioni e tabelle utili per orientarsi nell acquisto dell illuminazione a led GUIDA ALL ACQUISTO Informazioni e tabelle utili per orientarsi nell acquisto dell illuminazione a led TIPI DI CONNETTORE E27 E14 GU10 MR16 G24 R7S vs (fluorescenti compatte) vs LAMPADINE INCANDESCENTI

Dettagli

PLAFONIERA SNP2 Stellare

PLAFONIERA SNP2 Stellare ILLUMINOTECNICA PLAFONIERA SNP2 Stellare APPARECCHIO DI ILLUMINAZIONE CON LED AD ALTA POTENZA DA 50 + 50 Watt INSTALLAZIONI AD INCASSO SU CONTROSOFFITTI A DOGHE E PENSILINE PER STAZIONI DI SERVIZIO Pag.2

Dettagli

Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra

Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra Impianto fotovoltaico L impianto fotovoltaico, posto sulla copertura dell edificio, permette di trasformare l energia solare in energia

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Il futuro dell illuminazione Adesso e per tutti

Il futuro dell illuminazione Adesso e per tutti olution Il futuro dell illuminazione Adesso e per tutti ligh TEMPERATURA DI COLORE 000K 4000K 5000K 6500K CERTIFICAZIONE FOTO BIOLOGICA EN62471 E14 E27 E40 MR16 GU10 G1 G24 R7S LE LAMPADINE A LED Sfruttano

Dettagli

rendimento di un impianto) 4. Superficie a disposizione. Se si dispone di uno spazio sufficientemente

rendimento di un impianto) 4. Superficie a disposizione. Se si dispone di uno spazio sufficientemente CRITERI DI DIMENSIONAMENTO Impianti Fotovoltaici - Dimensionamento 1 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO Entrano in gioco molteplici fattori, per esempio: 1. Posizione geografica dell impianto (latitudine) 2. Irraggiamento

Dettagli

1 Informazione generale tecnologia LED

1 Informazione generale tecnologia LED 1 Informazione generale tecnologia I lluminazione (acronimo di Light Emitting Diode Diodo emettitore di luce) si sta fortemente diffondendo negli ultimi anni. Le lampade con tecnologia Led, offrono un

Dettagli

PELLICOLE PER IL CONTROLLO SOLARE

PELLICOLE PER IL CONTROLLO SOLARE Sede COMM. :CORSO S. GIOVANNI A TEDUCCIO, 928 80046 NAPOLI TEL. 081-479411 479726 FAX. 081-481809 PELLICOLE PER IL CONTROLLO SOLARE Pellicole riflettenti da esterno per il controllo solare RLWO 150 S20

Dettagli

SORGENTI LUMINOSE. ALVISI ING. MATTEO www.acmproject.it

SORGENTI LUMINOSE. ALVISI ING. MATTEO www.acmproject.it SORGENTI LUMINOSE Lo sviluppo di nuove tecnologia ha consentito di realizzare una gamma notevole di lampade, destinate alle più differenti applicazioni: Irradiazione per effetto termico Lampade a Incandescenza

Dettagli

PELLICOLE PER IL CONTROLLO SOLARE

PELLICOLE PER IL CONTROLLO SOLARE Sede COMM. :CORSO S. GIOVANNI A TEDUCCIO, 928 80046 NAPOLI TEL. 081-479411 479726 FAX. 081-481809 PELLICOLE PER IL CONTROLLO SOLARE Pellicole riflettenti da interno per il controllo solare RLW 150 G15

Dettagli

Università di Roma La Sapienza. Interventi di efficienza energetica

Università di Roma La Sapienza. Interventi di efficienza energetica L isolamento delle pareti trasparenti Introduzione Importanza delle superfici trasparenti per un ambiente confortevolmente vivibile: visione dell ambiente circostante ruolo critico nell illuminazione naturale

Dettagli

Le sorgenti di radiazioni ottiche artificiali (ROA) non coerenti

Le sorgenti di radiazioni ottiche artificiali (ROA) non coerenti Le sorgenti di radiazioni ottiche artificiali (ROA) non coerenti Dr. Riccardo Di Liberto Struttura Complessa di Fisica Sanitaria Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo - Pavia Principali applicazioni

Dettagli

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA Il nucleo (o core ) di una fibra ottica è costituito da vetro ad elevatissima purezza, dal momento che la luce deve attraversare migliaia di metri di vetro del nucleo.

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz

www.fisiokinesiterapia.biz www.fisiokinesiterapia.biz LABORATORIO DI FISICA MEDICA : LA TELETERMOGRAFIA DIGITALE Sommario La Termografia L Imaging Termico Misure di Temperatura Propagazione del Calore Radiazione da Corpo Nero Sensori

Dettagli

zea zeo DESCRIZIONE CARATTERISTICHE - PROIETTORI VANTAGGI DIMENSIONI

zea zeo DESCRIZIONE CARATTERISTICHE - PROIETTORI VANTAGGI DIMENSIONI zea zeo zea zeo DESCRIZIONE Zea Zeo sono proiettori lineari che integrano la tecnologia LED, disponibili in 4 misure, in base al numero di LED: 12 24 36 o 48. Zea viene proposto con alimentatore esterno

Dettagli

I Que il controllo solare è uno dei fattori basilari per raggiungere condizioni di benessere termico e visivo negli ambienti confinati.

I Que il controllo solare è uno dei fattori basilari per raggiungere condizioni di benessere termico e visivo negli ambienti confinati. I Que Pellicole trasparenti intelligentemente selettive applicabili su vetro esistente. Le tecnologie avanzate V Kool sono finalmente disponibili anche in Italia L azienda importatrice in esclusiva, Sun

Dettagli

Pannelli LED EcoDHOME serie CLLP

Pannelli LED EcoDHOME serie CLLP Pannelli LED EcoDHOME serie CLLP CLLP i pannelli LED di ultima generazione! I pannelli LED sono l ideale per l illuminazione pubblica e privata. Risparmi fino all 80% dei consumi elettrici! www.ecodhome.com/prodotti/pannelli-led.html

Dettagli

CATALOGO BARRE A LED S.E.I. 2012. Illuminazione architettonica per interni.

CATALOGO BARRE A LED S.E.I. 2012. Illuminazione architettonica per interni. CATALOGO BARRE A LED S.E.I. 2012 Illuminazione architettonica per interni. Illuminazione a LED: campi di applicazione: Le ridotte dimensioni e la possibilità di realizzare un ampia gamma di colori di luce,

Dettagli

Vernici isolanti per risparmio energetico?

Vernici isolanti per risparmio energetico? DOCUMENTO DI CHIARIMENTO 10 febbraio 2016 Vernici isolanti per risparmio energetico? ANIT,, pubblica periodicamente documenti di approfondimento o chiarimento sulla normativa di efficienza energetica e

Dettagli

Illuminazione naturale (3)

Illuminazione naturale (3) PROGETTAZIONE ENERGETICA Illuminazione naturale (3) Luce dall alto (toplighting) Fig. 1 - Illuminazione attraverso una cupola Gli ambienti di elevata dimensione (capannoni, atri, ecc.) sono spesso illuminati

Dettagli

DIMENSIONAMENTO DI UN IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PER INTERNI

DIMENSIONAMENTO DI UN IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PER INTERNI DIMENSIONAMENTO DI UN IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PER INTERNI Dimensionamento di un impianto di illuminazione per interni Esempio n.1 Si vuole progettare l'impianto di illuminazione per un locale di fonderia

Dettagli

LIGHTING INNOVATION 2012

LIGHTING INNOVATION 2012 LIGHTING INNOVATION 2012 2 Luglio2012 Ing. Fulvio Musante Ing. Danilo Paleari Dott.sa Daria Casciani Prof. Maurizio Rossi Lighting Innovation 2012 1 La generazione di luce bianca Generazione di luce bianca

Dettagli

PROTEZIONE DELLA VISTA E DEL CAPO

PROTEZIONE DELLA VISTA E DEL CAPO NORME EUROPEE PER LA PROTEZIONE DELLA VISTA Norme principali Norme per tipologia di filtro (lenti) Saldatura EN116 Requisiti di base EN169 Filtri per saldatura EN175 Dispositivi per la protezione degli

Dettagli

Tubi fluorescenti. Le ESCO e le opportunità dei D.M. 20 luglio 2004 sull efficienza energetica

Tubi fluorescenti. Le ESCO e le opportunità dei D.M. 20 luglio 2004 sull efficienza energetica Tubi fluorescenti I tubi T12 furono i primi tubi introdotti sul mercato negli anni 30. Sono ormai praticamente fuori commercio. I tubi T8 furono introdotti sul mercato nel 1982. Hanno le stesse caratteristiche

Dettagli

LED, una nuova luce nella vita di tutti i giorni.

LED, una nuova luce nella vita di tutti i giorni. LED, una nuova luce nella vita di tutti i giorni. Vederci chiaro comporta una serie di vantaggi che migliorano la nostra vita in termini di comfort, economia, stile ed efficienza. Richiedile al tuo distributore

Dettagli

FONTI RINNOVABILI SOLARE TERMICO LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 4 A.A. 2009/2010. Facoltà di architettura L. Quaroni

FONTI RINNOVABILI SOLARE TERMICO LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 4 A.A. 2009/2010. Facoltà di architettura L. Quaroni Facoltà di architettura L. Quaroni LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 4 A.A. 2009/2010 FONTI RINNOVABILI SOLARE TERMICO MODULO DI IMPIANTI Architetto C. Naticchioni I dispositivi che consentono di ricavare direttamente

Dettagli

Lenti Polar e Photo-Polar Persol. Ampia gamma d eccellenza

Lenti Polar e Photo-Polar Persol. Ampia gamma d eccellenza Lenti Polar e Photo-Polar Persol Ampia gamma d eccellenza Lenti Polar e Photo-Polar Persol Protezione e comfort in molteplici condizioni di luce Realizzate in cristallo, il più pregiato materiale ottico

Dettagli

Sorgente di luce e illuminanti

Sorgente di luce e illuminanti C&A Application Note No.1 Sorgente di luce e illuminanti La differenza tra "sorgente di luce" e "illuminante" è fonte spesso di molta confusione. Anche se il termine è chiaro, c'è una profonda incertezza

Dettagli

Relazione descrittiva sui vantaggi di utilizzare la tecnologia a diodi led nel campo dell illuminazione. dell'illuminazione Civile ed industriale.

Relazione descrittiva sui vantaggi di utilizzare la tecnologia a diodi led nel campo dell illuminazione. dell'illuminazione Civile ed industriale. Relazione descrittiva sui vantaggi di utilizzare la tecnologia a diodi led nel campo dell illuminazione. LED Le lampade che Rappresentano il futuro dell'illuminazione Civile ed industriale. Con la recente

Dettagli

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA Il principio di funzionamento: la cella fotovoltaica Le celle fotovoltaiche consentono di trasformare direttamente la radiazione solare in energia elettrica,

Dettagli

Innovazioni in campo energetico per le produzioni florovivaistiche in serra

Innovazioni in campo energetico per le produzioni florovivaistiche in serra Innovazioni in campo energetico per le produzioni florovivaistiche in serra Attività svolte dalla Comunità Montana Ponente Savonese Giacomo Roccaforte Descrizione Sperimentazione Presso il Vivaio Isolabella

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli

Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SPAZIO

Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SPAZIO Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SPAZIO CONTROLLO TERMICO Equilibrio termico 2 Al di fuori dell atmosfera la temperatura esterna non ha praticamente significato Scambi termici solo

Dettagli

L ENERGIA DAL SOLE. Caratteristiche della fonte solare

L ENERGIA DAL SOLE. Caratteristiche della fonte solare L ENERGIA DAL SOLE Caratteristiche della fonte solare 1 L ENERGIA SOLARE Il Sole emette un'enorme quantità di energia sotto forma di luce e di calore. Senza questa energia non potrebbe esistere alcuna

Dettagli

L osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce.

L osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce. L osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce. Questa attenuazione si ottiene mediante l uso di un

Dettagli

Nitra, bulbo a goccia, attacco E27

Nitra, bulbo a goccia, attacco E27 4.b LAMPADE AD INCANDESCENZA CLASSIC 4.02 CONCENTRA 4.05 DECOR 4.09 SPECIAL 4.11 SPECIAL CENTRA 4.13 SPECIAL CON SIMBOLO 4.14 SPECIAL LINESTRA 4.15 SPECIAL INSECTA 4.16 Attacchi CEI-EN 60061-1 Distribuzione

Dettagli

COME SCEGLIERE L ORIENTAMENTO DEGLI AMBIENTI

COME SCEGLIERE L ORIENTAMENTO DEGLI AMBIENTI COME SCEGLIERE L ORIENTAMENTO DEGLI AMBIENTI Sia che stiate progettando di costruirvi una casa passiva, o che cerchiate la migliore disposizione degli ambienti in una casa già esistente, per poter sfruttare

Dettagli

Raffrescamento solare di Schüco Raffrescamento innovativo ed ecologico con l energia solare

Raffrescamento solare di Schüco Raffrescamento innovativo ed ecologico con l energia solare Raffrescamento solare di Schüco Raffrescamento innovativo ed ecologico con l energia solare 2 Schüco Il raffrescamento solare Il raffrescamento solare riduce i costi dell energia e aumenta il comfort Raffrescamento

Dettagli

1, 2 o 4 metri. Possono essere installate singolarmente o in linea e sono disponibili in versione a soffitto o sospesa.

1, 2 o 4 metri. Possono essere installate singolarmente o in linea e sono disponibili in versione a soffitto o sospesa. E7 E7 - illuminazione a LED per ampi spazi E7 è una serie di lampade in linea e individuali con LED per illuminare ampi spazi. La serie utilizza la tecnologia LED+LENS di ETAP e fornisce soluzioni modulari

Dettagli

In anticipo sul futuro. La tecnica termografica come strumento di verifica e diagnosi di malfunzionamenti

In anticipo sul futuro. La tecnica termografica come strumento di verifica e diagnosi di malfunzionamenti La tecnica termografica come strumento di verifica e diagnosi di malfunzionamenti La tecnica termografica genesi e definizioni Termografia: definizioni e principio di misura Dal greco: Scrittura del calore

Dettagli

Dispositivi optoelettronici (1)

Dispositivi optoelettronici (1) Dispositivi optoelettronici (1) Sono dispositivi dove giocano un ruolo fondamentale sia le correnti elettriche che i fotoni, le particelle base della radiazione elettromagnetica. Le onde elettromagnetiche

Dettagli

enyo DESCRIZIONE CARATTERISTICHE APPARECCHIO VANTAGGI DIMENSIONI FISSAGGI OPZIONI

enyo DESCRIZIONE CARATTERISTICHE APPARECCHIO VANTAGGI DIMENSIONI FISSAGGI OPZIONI 92 DESCRIZIONE CARATTERISTICHE APPARECCHIO Ermeticità: IP 67 (*) Resistenza agli urti (vetro): IK 07 (**) Tensione nominale: - statico - dinamico 12 V Classe elettrica: II (*) Peso: 0.72 kg (*) secondo

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

CHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico

CHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico CHRYSO Flexò: la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico IL SISTEMA, COPERTO DA BREVETTO INTERNAZIONALE, PER OTTIMIZZARE LA PRESTAZIONE TERMICA

Dettagli

La bioclimatica nella storia. Corso Probios Carrara 16 settembre 2006 Arch. M. Grazia Contarini

La bioclimatica nella storia. Corso Probios Carrara 16 settembre 2006 Arch. M. Grazia Contarini La bioclimatica nella storia Corso Probios Carrara 16 settembre 2006 Arch. M. Grazia Contarini Le tecnologie solari attive e passive La prima crisi petrolifera mondiale (anni 70) ha portato a molte sperimentazioni

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

I PRINCIPI DEL RISCALDAMENTO A MICROONDE

I PRINCIPI DEL RISCALDAMENTO A MICROONDE I PRINCIPI DEL RISCALDAMENTO A MICROONDE Prof. Paolo ARCIONI Dipartimento di Elettronica Università di Pavia UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI MATERIALI E

Dettagli

Efficienza, comfort, e semplicità

Efficienza, comfort, e semplicità UM UM Efficienza, comfort, e semplicità La gamma UM offre diffusori con tecnologia MesoOptics. I vantaggi di questa tecnologia (altissima efficienza e distribuzione grandangolare della luce) uniti ad un

Dettagli

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,

Dettagli

Si classifica come una grandezza intensiva

Si classifica come una grandezza intensiva CAP 13: MISURE DI TEMPERATURA La temperatura È osservata attraverso gli effetti che provoca nelle sostanze e negli oggetti Si classifica come una grandezza intensiva Può essere considerata una stima del

Dettagli

LA NATURA, LA NOSTRA ENERGIA RELAMPING ILLUMINOTECNICO FOR COST SAVING AND BETTER LIGHTING QUALITY

LA NATURA, LA NOSTRA ENERGIA RELAMPING ILLUMINOTECNICO FOR COST SAVING AND BETTER LIGHTING QUALITY LA NATURA, LA NOSTRA ENERGIA RELAMPING ILLUMINOTECNICO FOR COST SAVING AND BETTER LIGHTING QUALITY 1. TECNOLOGIA A LED L introduzione del LED sta rendendo obsolete le vecchie lampade al Mercurio e le comuni

Dettagli

Evoluzione dei LED ed efficientamento energetico

Evoluzione dei LED ed efficientamento energetico Evoluzione dei LED ed efficientamento energetico L impiego dei LED negli impianti di illuminazione permette oggi di contenere in misura significativa i consumi di energia elettrica, ma anche di ridurre

Dettagli

Sostituzione dei corpi illuminanti esistenti con corpi illuminanti Led

Sostituzione dei corpi illuminanti esistenti con corpi illuminanti Led EX FACOLTA DI INGEGNERIA Sostituzione dei corpi illuminanti esistenti con corpi illuminanti Led L impianto di illuminazione interna del complesso della ex Facoltà di Ingegneria è oggi tecnicamente obsoleto,

Dettagli

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo

Dettagli

ALLEGATO D L UTILIZZO DI SORGENTI EFFICIENTI

ALLEGATO D L UTILIZZO DI SORGENTI EFFICIENTI ALLEGATO D L UTILIZZO DI SORGENTI EFFICIENTI L uso di lampade ad avanzata tecnologia ed elevata efficienza luminosa costituisce un ulteriore criterio tecnico imposto dalla normativa regionale, affinchè

Dettagli

Misura delle proprietà di trasmissione e assorbimento della luce da parte dei materiali mediante spettrofotometro

Misura delle proprietà di trasmissione e assorbimento della luce da parte dei materiali mediante spettrofotometro Misura delle proprietà di trasmissione e assorbimento della luce da parte dei materiali mediante spettrofotometro Apparato sperimentale: Spettrofotometro digitale SPID HR (U21830) con software di acquisizione,

Dettagli

1 Caratteristiche dei materiali utilizzati in ottica oftalmica di Alessandro Farini 1.1 Caratteristiche ottiche dei materiali oftalmici

1 Caratteristiche dei materiali utilizzati in ottica oftalmica di Alessandro Farini 1.1 Caratteristiche ottiche dei materiali oftalmici 1 Caratteristiche dei materiali utilizzati in ottica oftalmica di Alessandro Farini Esaminiamo in questo capitolo le principali caratteristiche dei vari materiali utilizzati nel campo dell'ottica oftalmica,

Dettagli

RISPARMIO ENERGETICO E CASACLIMA

RISPARMIO ENERGETICO E CASACLIMA RISPARMIO ENERGETICO E CASACLIMA L accumulo di gas serra negli strati medi dell atmosfera, favorendo l intrappolamento delle energia riflessa dalle radiazioni solari, determinano l aumento della temperatura

Dettagli

CONTROLLO DELLA RADIAZIONE SOLARE

CONTROLLO DELLA RADIAZIONE SOLARE CAPITL 4 CTRLL DLLA RADIAZI LAR 4.1 Generalità La localizzazione e l orientamento di un edificio per ridurre l esposizione solare estiva e valorizzare quella invernale, sono obiettivi fondamentali per

Dettagli

Con i nostri prodotti si riducono i costi della bolletta elettrica fino al 90%.

Con i nostri prodotti si riducono i costi della bolletta elettrica fino al 90%. CATALOGO 2012 Tecnologia LED Mentre le altre fonti di illuminazione da anni non introducono innovazioni significative, a tecnologia LED e in forte crescita e l efficacia luminosità dei LED aumenta rapidamente

Dettagli

FOTOVOLTAICO LA RADIAZIONE SOLARE

FOTOVOLTAICO LA RADIAZIONE SOLARE FOTOVOLTAICO LA RADIAZIONE SOLARE Il Sole Sfera di gas riscaldato da reazioni di fusione termonucleare che, come tutti i corpi caldi emette una radiazione elettromagnetica o solare. L energia solare è

Dettagli

CORSO SULLA TECNOLOGIA DEL SOLARE FOTOVOLTAICO. Bergamo, anno accademico 2013/2014

CORSO SULLA TECNOLOGIA DEL SOLARE FOTOVOLTAICO. Bergamo, anno accademico 2013/2014 LA TECNOLOGIA FOTOVOLTAICA Bergamo, anno accademico 2013/2014 1 La fonte di energia: il sole 2 La fonte di energia: il sole Potenza emessa dal sole: 175.000.000.000.000.000 W (175 miliardi di megawatt).

Dettagli

I supporti dei sistemi fotovoltaici

I supporti dei sistemi fotovoltaici I supporti per il montaggio dei moduli Su tetto a falda: retrofit e integrazione A terra o su tetti piani: vasche, supporti metallici, Girasole, Gazebo A parete: frangisole, in verticale Sistemi retrofit

Dettagli

Lampadina LED news feb 2015

Lampadina LED news feb 2015 Lampadina LED news feb 2015 2015 - IW2BSF Rodolfo Parisio Usa i LED SMD 2835 INTERNO LAMPADINA: Nelle cinesi bassa qualita pare caduta di tensione dal 230 Volt alla tensione per i led con solo condensatore

Dettagli

Polimeri semiconduttori negli OLED

Polimeri semiconduttori negli OLED Polimeri semiconduttori negli OLED Nella figura viene mostrato uno schema di funzionamento di un Organic Light Emitting Diode (OLED). Il catodo e formato da un elettrodo di Alluminio (Magnesio o Calcio)

Dettagli

Producibilità. Nord 1.000 1.200 kwh/kwp. Centro 1.100 1.300 kwh/kwp. Sud 1.300 1.500 kwh/kwp

Producibilità. Nord 1.000 1.200 kwh/kwp. Centro 1.100 1.300 kwh/kwp. Sud 1.300 1.500 kwh/kwp La fonte di energia: il sole 2 La fonte di energia: il sole Potenza emessa dal sole: 175.000.000.000.000.000 W (175 miliardi di megawatt). Potenza che raggiunge terrestre:1.350 W/m 2. l atmosfera Potenza

Dettagli

Elettricità e magnetismo

Elettricità e magnetismo E1 Cos'è l'elettricità La carica elettrica è una proprietà delle particelle elementari (protoni e elettroni) che formano l'atomo. I protoni hanno carica elettrica positiva. Gli elettroni hanno carica elettrica

Dettagli

I collettori solari termici

I collettori solari termici I collettori solari termici a cura di Flavio CONTI, ing. LUVINATE (Varese) Tel. 0332 821398 Collettori solari a BASSA temperatura I collettori solari a bassa temperatura utilizzati normalmente negli impianti

Dettagli

Il PANNELLO A TAGLIO TERMICO

Il PANNELLO A TAGLIO TERMICO Il PANNELLO A TAGLIO TERMICO Le normative sul risparmio energetico prevedono, tra l altro, che gli elementi di tamponamento esterni degli edifici siano dotati di prefissate caratteristiche di isolamento

Dettagli

Valutazione dell illuminazione artificiale

Valutazione dell illuminazione artificiale Valutazione dell illuminazione artificiale Introduzione La progettazione del campo luminoso realizzato dalle sorgenti artificiali costituisce una parte importante dei compiti del progettista degli ambienti

Dettagli

Miled. Miled Incasso fisso INCASSI

Miled. Miled Incasso fisso INCASSI INCASSI Incasso architetturale virtualmente invisibile capace di valorizzare gli spazi in cui è inserito. Eccezionale nella versione COMPACT per ottenete un illuminazione diffusa, ottimo nella versione

Dettagli

SCHEDA TECNICA APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE A LED Rev.1 - luglio 2014

SCHEDA TECNICA APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE A LED Rev.1 - luglio 2014 1) Dati tecnici essenziali Sicurezza (EN60598-1) 1.1 Marca 1.2 Modello 1.3 Tensione nominale (o range) di alimentazione 1.4 Temperatura ambiente (ta) 1.5 Classe di isolamento 1.6 Idoneità al montaggio

Dettagli

Chilowattora (kwh) Unità di misura dell energia elettrica. Un chilowattora è l energia consumata in un ora da un apparecchio utilizzatore da 1 kw.

Chilowattora (kwh) Unità di misura dell energia elettrica. Un chilowattora è l energia consumata in un ora da un apparecchio utilizzatore da 1 kw. Acquirente unico (AU) Acquirente Unico è la società per azioni del gruppo Gestore dei Servizi Energetici GSE Spa, alla quale è affidato per legge il ruolo di garante della fornitura di energia elettrica

Dettagli

1. Premessa Le caratteristiche di un impianto d'illuminazione dipendono dal tipo di attività che si svolge nell ambiente. Tenuto conto che l impianto

1. Premessa Le caratteristiche di un impianto d'illuminazione dipendono dal tipo di attività che si svolge nell ambiente. Tenuto conto che l impianto 1. Premessa Le caratteristiche di un impianto d'illuminazione dipendono dal tipo di attività che si svolge nell ambiente. Tenuto conto che l impianto esistente nei locali non è sufficiente, in numero e

Dettagli

PROtetti& POLARIZZATI IMMAGINI DEFINITE

PROtetti& POLARIZZATI IMMAGINI DEFINITE PROtetti& POLARIZZATI IMMAGINI DEFINITE MIGLIOR CONTRASTO NESSUN RIFLESSO Lenti polarizzate VISTA/SOLE Per migliorare il comfort visivo e la protezione dai raggi solari è indispensabile, da parte di coloro

Dettagli