Repetitive strain; WMSDs; upper limbs; risk assessment

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1 la Medicina del Lavoro Med Lav 2004; 95, 3: Risultati della valutazione del rischio e del danno in gruppi di lavoratori esposti, in diversi comparti lavorativi, a movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori DANIELA COLOMBINI, E. OCCHIPINTI Unità di Ricerca epm - U00MI, - CEMOC A.O. ICP Milano KEYwoRDs Repetitive strain; WMSDs; upper limbs; risk assessment SUMMARY «Results of risk and impairment assessment in groups of workers exposed to repetitive strain and movement of the upper limbs in various sectors of industry». Background: This presente study the results of a number of investigatier regarding risks associateti with biomechanical overload of the upper limbs and the consequent health effects (UL-WMSDs) in a large sample of workers in various differentjobs. Methods: Risk assessment regarded 15 different working environments in which 4044 subjects were employed. Most were metalworking factories in which the workers performed assembly tasks (3015 workers). Some made motorsfor elettrica) appliances (714 workers), others assembled miniature componente (shock absorbers and remote controls workers), while others handled larger sized parts such as componente of large domestic appliances (refrigeratore, freezers, ovens: 2037 workers). The sample also included workers in the meat processing industry (chicken and turkey, 969 workers) and hotel room cleaners (60). Exposure assessment was performed using the OCRA checklist for quant1ng the risk attributable intrinsically ntrinsically to each individua) workstation, as if used for the entire shift. The values thus obtained were entered i. nto a special I software luesfor the results of the pecia ftwareprogram that, each working area, produced mean weighted va checklist and their percentage distribution over four categories: no risk (green), low risk (yellow), moderate risk (reti) and high risk (purple). In 11 of the 15 working environments considered, a total of 3511 workers (2221 women and 1290 men) underwent a complete and standardized clinica) examination of the upper limbs. Comparisons of the results of exposure evaluation and of the clinica) surveys were made between the different types ofjobs and between males and females. RiAssuNTo In questo studio vengono presentati i risultati di diverse indagini in cui è stato valutato il rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori in un ampio gruppo di lavoratori adibiti a differenti attività lavorative. Il gruppo include nclude 4044 soggetti operanti in 15 differenti contesti lavorativi. Si tratta per lo più di contesti metalmeccanici nei Pervenuto il Accettato il Corrispondenza: Via Riva Villasanta, Milano

2 234 COLOMBINI E OCCHIPINTI quali i lavoratori sono addetti a compiti di assemblaggio o (n=3015). Alcuni di questi producono motori elettrici (n=714), altri assemblano micro componenti (ammortizzatori e telecomandi: n=259), altri ancora manipolano parti più ingombranti quali componenti di grandi elettrodomestici (frigoriferi, congelatori, forni: n=2037). Nel gruppo sono compresi anche lavoratori dell'industria di trasformazione di carni avicole (n=969) e addetti alle pulizie alberghiere (n=60). La valutazione dell'esposizione è stata eseguita ta tramite la checklist OCRA che quantifica, i. n prima istanza, il livello di rischio attribuibile intrinsecamente a ciascuna ascuna postazione lavorativa, come se la stessa fosse usata per l'intero turno di lavoro. I valori così ottenuti sono stati processati, tramite un software originale, che fornisce, per ogni. area di lavoro, valori medi ponderati dei risultati delle singole checklist nonché la loro distribuzione percentuale in quattro categorie di esposizione: rischio assente (verde), rischio lieve (giallo), rischio medio (rosso) e rischio elevato (viola). Su di un altro versante, per 11 dei 15 contesti lavorativi nei quali è stato valutato il rischio, sono stati. raccolti i risultati della sorveglianza sanitaria di 3511 lavoratori (2221 donne e 1290 uomini), sottoposti ad un esame clinico completo degli arti superiori secondo una procedura standardizzata. E stato possibile, di conseguenza, confrontare i risultati della valutazione dell'esposizione e delle indagini cliniche fra i diversi gruppi di lavoratori e fra i due sessi. In sintesi, le lavorazioni risultate a maggiore esposizione sono la trasformazione car- n ' l'assemblaggio dip' cole componenti a ritmi molto elevati, il cablaggio di cavi l'inserimento ento di " nnettori eleti, 1c i i i i im co t ici Nella risultate r. ella esecuzione delle stesse attività le donne sono risu ta e essere lievemente più esposte degli uomini, ma con diversa influenza dei diversi fattori di rischio: esse infatti usano meno ma di azione i ione e stereotipia sono più elevate. In generale, la prevalenza di lavoratori affetti da almeno un UL-WMSDs clinicamente diagnosticato (PA) è risultata pari al 15,9%, mentre la prevalenza di singoli casi diagnosticati di UL -WMSDs (PC) è pari a a in altri termini, mediamente, ogni lavoratore affetto è portatore di almeno due singole patologie di tipo UL- PMSDs. I dati della valutazione dell'esposizione di ciascun gruppo hanno mostrato, in generale, una buo na associazione con quelli ottenuti all'indagine clinica: più alto è il livello di esposizione, più alte sono risultate le prevalenze (PA e PC) di UL-WMSDs. Nelle femmine, la prevalenza di soggetti affetti (PA) e la prevalenza di singoli casi (PC) di UL-WMSDs è rispettivamente di 17,4% e 34,3%; tali dati sono più elevati rispetto a quelli registrati nei maschi (PA=10,4% e PC=18,3%). Anche la tipologia di alterazioni registrate nei maschi e nelle femmine ha caratteristiche diversificate: negli uomini sono frequenti le patologie del gomito, mentre le donne sviluppano più facilmente la sindrome del tunnel tarpale. Entrambi i sessi sono interessati da patologie della spalla. Tutto ciò può essere, almeno in parte, spiegato dai dferenti livelli e tipologie di esposizione ai differentifattoridi rischio. INTRODUZIONE L'evoluzione delle tecniche e delle modalità organizzative del lavoro, tanto nel settore manifatturiero che nel terziario, associate ai cambiamenti demografici della popolazione lavorativa europea, hanno determinato una modificazione dei rischi lavorativi per la salute. Il rapporto tra il lavoro e le più diffuse malattie cronico-degenerative è stato criticamente valutato sia da gruppi di esperti che da singoli ricercatori i quali hanno attribuito al lavoro una proporzione significativa delle alterazioni cardiovascolari, delle malattie respiratorie, dei disordini muscolo-scheletrici che affliggono la popolazione lavorativa. Una recente indagine campionaria della Fondazione Europea di Dublino sulle condizioni di salute e di lavoro dei lavoratori europei (13) ha evidenziato che i problemi di salute connessi al lavoro più frequentemente segnalati sono il mal di schiena (33%), lo stress (28%), i dolori muscolari al collo e alle spalle (23%), i disturbi agli arti superiori (13%). Il 31% dei lavoratori risulta essere adibito in modo usuale (pressoché per tutto il tempo di lavoro) a compiti che comportano movimenti ripetitivi degli arti superiori; ben il 15% della forza lavoro opera in lavori ripetitivi in cui la durata del ciclo è inferiore a 5 secondi; il lavoro ripetitivo è associato, per il 49% dei casi, a ritmi di lavoro definiti intensi.

3 RISCHIO E DANNO DA MOVIMENTI RIPETUTI 235 Le patologie occupazionali muscolo-scheletriche degli arti superiori possono essere definite come alterazioni delle unità muscolo-tendinee, dei nervi e del sistema vascolare periferici che sono causate, precipitate o aggravate, tra gli altri, da movimenti e/o sforzi ripetuti dell'arto superiore compiuti in occasione di lavoro (6). Nella letteratura internazionale molti acronimi sono utilizzati per descrivere, nel loro complesso, le alterazioni dell'arto superiore e per indicare la loro origine occupazionale: il termine Work related MusculoSkeletal Disorder (WMSDs), nella fattispecie preceduto dalla connotazione Upper Limbs (UL), è il più appropriato, in quanto ipotizza o comprova una causa lavorativa nella loro genesi ed evita di introdurre nello stesso termine la causa supposta ed i suoi effetti (6). Sotto questo termine, pertanto, vengono raggruppate diverse entità nosologiche, che possono interessare le varie strutture dell'arto superiore ma che hanno tutte in comune la possibile eziologia professionale, come conseguenza di microtraumi ripetitivi e/o cumulativi o più in generale di condizioni di sovraccarico biomeccanico. Nonostante vi siano ormai numerose evidenze epidemiologiche del legame tra alcune condizioni e fattori di rischio lavorativo da un lato e UL-WM- SDs dall'altro, lato (6, 10), così come alcune patologie, comprese nella famiglia dei WMSDs, sono ormai considerate nella lista delle patologie professionali di molti Stati Europei e comunque nella normativa della U.E. (Raccomandazione n. 90/326/CEE del 29/5/90 ripresa ed emendata con la Raccomandazione della Commissione n. 3297/def. del 19/9/03), resta aperto il problema di una adeguata descrizione e "quantificazione" dei fattori di rischio influenti nonché della definizione dei livelli di associazione fra esposizione agli stessi fattori ed i principali effetti di salute derivati (patologie clinicamente definite). In questo senso, utili riferimenti sono costituiti da: un documento di consenso prodotto da un gruppo tecnico della International Ergonomics Association (IEA), approvato ufficialmente anche dalla International Commission of Occupational Health (ICOH) (3), in cui si forniscono chiare indicazioni sul modello generale, i criteri e le procedure per la valutazione della specifica esposizione, considerando i principali fattori di rischio identificati (frequenza di azione, ripetitività, uso di forza, posture incongrue, carenza di periodi di recupero ed altri fattori definiti "complementari") ed in cui, peraltro, si sottolinea la opportunità di utilizzare, con le dovute cautele, indici sintetici per caratterizzare l'esposizione, quali il RULA (7), lo Strain Index (9) e l'ocra (11); un documento nazionale di consenso, recentemente comparso su questa rivista (2), in cui si evidenziano le singole patologie muscolo-scheletriche degli arti superiori passibili di riconoscimento come professionali e si forniscono indicazioni sui metodi ed i criteri per la ricostruzione della specifica esposizione ai fini dell'identificazione dei nessi di causalità in sede assicurativa. Trai diversi metodi di valutazione del rischio connesso a movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori, il metodo OCRA (1, 4, 11, 12), proposto dagli Autori, ha trovato larga applicazione in diverse grandi 'e medie aziende nazionali di svariati settori produttivi, con particolare riferimento ai settori metalmeccanico (elettrodomestici), alimentare (macellazione carni) e dei servizi (pulizie). In alcuni di questi contesti, alla valutazione del rischio tramite il metodo OCRA, è stata affiancata una indagine clinica completa mirata alla diagnosi di casi di patologia conclamata di UL-WMSDs. Lo scopo di questo lavoro è pertanto quello di presentare e discutere i risultati delle parallele valutazioni del rischio e del danno operate in 11 diverse imprese e riguardanti oltre 4000 lavoratori addetti a compiti ripetitivi; i risultati ottenuti rappresentano un ulteriore contributo all'analisi dell'associazione tra l'esposizione lavorativa, quantificata tramite il metodo OCRA, e gli specifici effetti di salute, rappresentati da casi clinicamente diagnosticati di UL- WMSDs che sarà più dettagliatamente condotta in un ulteriore lavoro. METODI Le indagini di valutazione del rischio e del danno che vengono qui presentate sono state realizzate in parte direttamente dagli autori, con particola-

4 236 COLOMBINI E OCCHIPINTI re riferimento alla valutazione dell'esposizione, ed in parte da tecnici e medici del lavoro "aziendali", addestrati dagli autori con appositi corsi di formazione. In questo secondo caso i risultati resi disponibili dalle aziende sono stati comunque verificati ed elaborati dagli autori: va sottolineato che, in taluni casi, si sono registrate difficoltà ad ottenere dalle aziende i dettagli completi dei dati sanitari raccolti. La valutazione e la mappatura del rischio La valutazione del rischio da movimenti e sforzi ripetitivi degli arti superiori è stata condotta, in 15 differenti lavorazioni, mediante la checklist OCRA che, in prima lettura, stima il livello di rischio attribuibile intrinsecamente a ciascun posto di lavoro, così come se fosse utilizzato per tutto il turno di lavoro (12). Ai fini della mappatura di una determinata entità (linea, reparto, azienda), i valori ottenuti per ogni postazione sono stati inseriti in un personale programma informatico che consente di ottenere i valori "medi ponderati" dei risultati della checklist e la loro distribuzione percentuale all'interno delle 4 fasce di rischio: rischio assente (verde), lieve (giallo), moderato (rosso), elevato (viola). In particolare ogni valore di checklist, ottenuto dall'analisi del compito svolto in un posto di lavoro, viene ponderato rispetto al numero di posti dello stesso tipo presenti e per il numero di turni in cui lo stesso viene utilizzato durante la giornata. In questo modo il numero di postazioni valutate viene pressoché a coincidere col numero degli addetti esposti. Circa questi ultimi, disponendo dei dati relativi alla composizione per genere, diviene possibile fornire i risultati finali di valutazione del rischio non solo sul totale degli addetti ma anche separatamente per il sesso femminile e maschile. La indagine clinica E' stato possibile raccogliere i risultati sintetici della sorveglianza sanitaria solo in 11 delle 15 lavorazioni esaminate per un totale di 3511 lavoratori esposti. Per una parte di tali lavoratori i dati forniti dalle aziende erano unicamente di tipo sintetico. Peri 3511 lavoratori "esposti" è stato possibile, nelle realtà considerate, applicare un protocollo di indagine clinica condotta secondo procedure standardizzate (5, 8) che prevedeva: anamnesi mirata; visita di medicina del lavoro con esecuzione di test e manovre mirate alla ricerca di UL-MrAISDs; ricorso a specialisti e/o ad esami strumentali e/o a diagnostica per immagini, secondo indicazione del medico del lavoro, nei casi selezionati in base ai risultati delle due fasi precedenti. In generale per la diagnosi della sindrome del tunnel carpale si è fatto ricorso ai risultati di esami elettroneurofisiologici, spesso con aggiunta di esame ecografico. L'esame ecografico è stato utilizzato come supporto principale per il completamento della diagnostica clinica delle patologie tendinee e peritendinee della spalla, del gomito e del distretto mano-polso. Nei casi più complessi di patologia della spalla si è ricorsi ad indagini di risonanza magnetica. I risultati clinici considerati, elaborati e qui presentati riguardano pertanto esclusivamente casi di patologie conclamate degli arti superiori per ipotesi correlabili a condizioni di sovraccarico biomeccanico, così come definiti nel già menzionato documento di consenso (2). Nella presentazione dei risultati delle diverse indagini cliniche, per necessità di semplificazione, si sono raggruppate sotto la voce "Patologia della spalla" le alterazioni della articolazione scapolo-omerale quale le sindromi da conflitto, il morbo di Duplay, la tendinite del capo lungo del bicipite, tutte le tendinopatie della cuffia dei rotatori. Nella voce "Patologie del gomito" vengono comprese le epicondiliti'mediali e laterali, le borsiti al gomito, le sindromi canicolari dell'ulnare al gomito. Tutte le diverse forme tendinee e peritendinee del distretto polso-mano sono raccolte sotto la voce "Patologie polso-mano". La sigla "STC" comprende la sindrome del tunnel carpale (comprese le sindromi da esito di intervento per sindrome del tunnel carpale) e la sindrome del canale di Guyon. Con la sigla "altro" vengono generalmente indicate altre forme più rare di patologie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori non comprese nelle altre voci già indicate (Sindrome dello stretto toracico, rizoartrosi, ecc.).

5 RISCHIO E DANNO DA MOVIMENTI RIPETUTI 237 Laddove tutte le patologie, appartenenti alla "famiglia" di UL-VWDs, sono state considerate nel loro complesso, sono state elaborate due distinte variabili di prevalenza: PC = numero di singoli casi diagnosticati di UL-WMSDs per 100 lavoratori esposti; PA = numero di soggetti ammalati di 1 o più UL-WMSDs diagnosticati per 100 lavoratori esposti. RISULTATI La tabella 1 descrive complessivamente il campione di popolazione lavorativa della quale sono disponibili sia i dati di esposizione a sovraccarico biomeccanico degli arti superiori che i dati sulla prevalenza di patologia correlata al lavoro, di cui verranno presentati i risultati. Si tratta di 4044 soggetti appartenenti a 11 differenti imprese ed operanti in 15 differenti attività lavorative. Tali lavoratori operano prevalentemente in aziende metalmeccaniche principalmente addette ad operazioni di assemblaggio (n.=3015 addetti). Tra di esse alcune producono motori elettrici per elettrodomestici (n.=719 addetti), altre montaggi di piccole parti (montaggio ammortizzatori e telecomandi; n.=259), altre assemblaggi di parti di dimensioni maggiori quali elettrodomestici (frigoriferi, congelatori, forni; n.=2037). Nel gruppo sono compresi addetti a lavori di macellazione di carni (polli e tacchini; n.=969) e di pulizia presso alberghi (n.=60). Nella stessa tabella 1 vengono riportati i risultati della valutazione del rischio ricavati con l'uso di checklist OCRA per tutti i lavoratori esposti a movimenti ripetitivi in ciascuna delle realtà lavorative considerate. Come già riferito, gli indici di rischio riportati rappresentano i valori medi ponderati rispetto al numero di postazioni di lavoro realmente utilizzate dai lavoratori nei diversi turni: in questo modo il numero di postazioni viene pressoché a coincidere col numero di operatori presenti. Le imprese che producono motori elettrici presentano valori medi ponderati di punteggio della checklist OCRA che denotano la presenza di un rischio medio (punteggi=15,2 e 12). Per le imprese produttrici di surgelatori a pozzetto, forni e lavatrici si sono ottenuti valori medi ponderati che depongono, nel complesso, per la presenza di un rischio lieve (punteggio= 11,8). Per l'azienda di montaggio frigoriferi si sono potuti ottenere i valori Tabella 1 - Lavorazioni analizzate: composizione numerica e indici di esposizione Tipo di lavoro Addetti Punteggio Indice Punteggio checklist totali checklist OCRA per lavorazioni analoghe n. (medio) (medio) (media ponderata) Montaggio motori elettrici ,2 4,7 Montaggio motori elettrici ,0 3,4 13,9 Assemblaggio surgelatori a ,5 3,2 pozzetto Assemblaggio frigoriferi A ,7 4,5 Assemblaggio frigoriferi B 42 13,0 3,8 Assemblaggio frigoriferi C 31 14,4 4,3 Assemblaggio frigoriferi D ,0 4,6 Assemblaggio frigoriferi ,4 7,2 cablaggio Assemblaggio forni ,2 2,8 Assemblaggio lavatrici ,0 2,6 Assemblaggio lavatrici ,6 3,0 11,8 Assemblaggio ammortizzatori ,5 7,3 19,5 Assemblaggio telecomandi 17 12,8 4,3 12,8 Macellazione tacchini e polli ,0 7,7 20,0 Pulizie in camere albergo 60 8,6 2,4 8,6 Totali ,6 4,4

6 238 COLOMBINI E OCCHIPINTI ponderati medi per le singole aree produttive (A, B, C, D) che presentano valori analoghi, compresi tra 13 e 15 (rischio medio): fa eccezione il reparto cablaggio che depone invece per la presenza di rischio elevato (punteggio= 19,4). Quest'ultimo dato risulta sicuramente rappresentativo per questo tipo di lavorazione per pressoché tutte le aziende del settore che utilizzano questa lavorazione. Assemblaggi di ammortizzatori e telecomandi rappresentano lavorazioni caratterizzate da montaggio di piccoli pezzi ad alta frequenza di azione: nelle due situazioni analizzate il rischio appare differente (punteggi rispettivamente di 19,5 e 12,8) dovuto al peso diverso con cui compaiono gli altri fattori di rischio (vedi oltre). Per le lavorazioni di macellazione di polli e tacchini il rischio è elevato (punteggio=20), per la pulizia degli alberghi l'esposizione è risultata lieve (punteggio=8,6). In tabella 2 vengono presentati gli stessi risultati della valutazione del rischio suddivisi per sesso. Confrontando i risultati medi ponderati, per gruppi di lavorazioni analoghe, si nota in generale una maggiore esposizione nel sesso femminile rispetto al sesso maschile. Nel reparto "motori elettrici V' il punteggio di esposizione è simile, mentre per i " motori elettrici 2" il valore espositivo maschile è lieve (punteggio=10), quello femminile è elevato (punteggio=20). Comparando i diversi reparti di assemblaggio, per molti di essi esiste un lieve incremento espositivo per il sesso femminile (punteggio medio ponderato di 13,3 nelle donne e di 11,9 negli uomini). Analoghe differenze emergono anche per le altre lavorazioni analizzate. In entrambe le tabelle (2 e 3) vengono riportati anche i valori dell'indice OCRA stimati sulla base dei dati disponibili (documentazione cartacea, videoriprese) e verificati attraverso una specifica funzione di regressione precedentemente elaborata (12). Tabella 2 - Risultato della valutazione del rischio con uso di checklist 0GRR per sesso Tipo di lavoro Femmine Addetti Punteggio Indice n. checklist Punteggio Addetti OCRA (medio) (medio) checklist n. per lavorazioni analoghe (media ponderata) Maschi Punteggio Indice Punteggio checklist OCRA checklist (medio) (medio) per lavorazioni analoghe (media ponderata) Montaggio motori elettrici ,4 4, ,5 4,9 Montaggio motori elettrici ,0 7,7 15, ,0 2,8 12,3 Assemblaggio surgelatoci a pozzetto ,4 3, ,1 3,1 Assemblaggio frigoriferi A 80 14,5 4, ,9 5,1 Assemblaggio frigoriferi B 10 13,5 4, ,8 3,7 Assemblaggio frigoriferi C 31 14,4 4,3 Assemblaggio frigoriferi D 55 14,3 4, ,4 5,3 Assemblaggio frigoriferi - cablaggio 20 21,6 9, ,0 5,7 Assemblaggio forni ,0 4, ,2 1,9 Assemblaggio lavatrici ,1 2, ,7 2,5 Assemblaggio lavatrici ,2 4,1 13,3 95 9,5 2,4 11,9 Assemblaggio ammortizzatori 83 23,0 10,4 23, ,5 7,3 19,5 Assemblaggio telecomandi 17 12,8 4,3 12,8 Macellazione tacchini e polli ,0 7,7 20, ,6 8,5 22,6 Pulizie in camere albergo 30 8,8 2,4 8,8 30 8,4 2,3 8,4 Totali ,6 5, ,9 4,3

7 RISCHIO E DANNO DA MOVIMENTI RIPETUTI 239 A completare la descrizione del rischio espositivo, la tabella 3 propone i risultati della valutazione del rischio così come percentualmente distribuiti all'interno di 4 diverse fasce: rischio assente (fascia verde; punteggio di checklist <_6,0), lieve (fascia gialla; punteggio di checklist fra 6,1 e 11,9), medio (fascia rossa; punteggio di checklist fra 12,0 e 18,9), elevato (fascia viola; punteggio di checklist >_19). 19). Le lavorazioni che occupano maggiormente la fascia a rischio elevato sono la macellazione delle carni di polli e tacchini (90%), i montaggi di motori elettrici (6% e 28,9%), i cablaggi (11%). Nella stessa tabella, i valori di distribuzione dell'esposizione per fasce di rischio vengono riferiti anche distinti per sesso. Come già ' riferito, si conferma una tendenziale maggiore esposizione del sesso femminile nella maggioranza delle lavorazioni descritte. La tabella 4 propone i risultati analitici delle checklist nell'intero gruppo analizzato e per sesso: vengono infatti descritti i risultati dei singoli fattori di rischio che compongono la checklist (frequenza, forza, postura, tempi di recupero e fattori complementari) ed in particolare, per la postura, vengono evidenziati i valori ottenuti per ciascuno dei di- stretti analizzati (spalla, gomito, polso, mano) nonché la presenza di "stereotipia" delle posture e dei movimenti. A puro titolo descrittivo sono state calcolate le medie ponderate per ciascuno dei fattori componenti l'analisi del rischio. Il fattore di rischio "carenza di tempi di recupero" si presenta assai simile in tutte le aziende metalmeccaniche considerate (punteggio=3) che sta a sig i ficare la presenza di 3 pause oltre la pausa menni sa in un turno di 8 ore o la presenza di 2 o 3 pause in un turno tra le 6 e le 7 ore. Fanno eccezione i lavori di pulizia degli alberghi in cui i lavoratori possono usufruire di pause di almeno 5 minuti quasi ogni ora di lavoro (punteggio=0,5). La stessa distribuzione di pause è stata osservata nel lavoro di montaggio telecomandi. La "frequenza di azione" si presenta anch'essa mediamente molto simile nelle aziende metalmeccaniche considerate (punteggio da 2,2 a 3,3) con frequenze di azione comprese fra le 30 e le 40 azioni al minuto. Frequenze di azione più elevate si presentano nella macellazione di carni avicole (punteggio=8,2) pari a più di 60 azioni al minuto Tabella 3 - Percentuali di postazioni nelle diverse fasce di rischio, in totale e per sesso Tipo di lavoro Distribuzione (%) dei risultati per fasce di Tutto il gruppo rischio Femmine Maschi Assente Lieve Medio Elevato Assente Lieve Medio Elevato Assente Lieve Medio Elevato Montaggio motori elettrici 1 23,0 52,0 19,0 6,0 22,0 52,0 21,0 5,0 24,0 52,0 15,0 8,0 Montaggio motori elettrici 2 36,0 8,1 27,0 28,9 30,9 5,0 23,8 40,3 39,8 10,4 29,5 20,3 Assemblaggio surgelatoci a pozzetto 9,0 48,0 42,0 1,0 4,5 48,6 46,4 0,6 11,7 48,2 39,4 0,6 Assemblaggio frigoriferi A 4,0 45,3 41,1 9,0 0,0 12,3 79,7 7,8 6,0 58,5 25,6 9,4 Assemblaggio frigoriferi B 0,0 81,0 19,0 0,0 0,0,,100,0 0,0 0,0 0,0 74,2 25,8 0,0 Assemblaggio frigoriferi C 0,0 96,8 0,0 3,2 0,0 96,8 0,0 3,2 Assemblaggio frigoriferi D 0,0 51,0 49,0 0,0 0,0 42,0 58,0 0,0 0,0 59,0 41,0 0,0 Assemblaggio frigoriferi - cablaggio 51,9 22,2 14,8 11,1 0,0 7,1 21,4 71,4 30,8 23,1 23,1 23,1 Assemblaggio forni n.d n.d n.d n.d 8,0 37,5 47,6 1,0 13,5 45,2 40,0 0,0 Assemblaggio ammortizzatori 0,0 0,0 50,0 50,0 0,0 0,0 30,0 70,0 0,0 0,0 60,0 40,0 Macellazione tacchini e polli 0,0 0,0 9,5 90,5 0,0 0,0 6,5 93,5 0,0 0,0 15,0 85,0 Pulizie in camere albergo 41,0 22,8 36,0 0,0 27,0 40,0 33,0 0,0 55,1 5,7 39,1 0,0 Assemblaggio lavatrici 1 7,0 63,6 29,0 0,0 6,0 66,4 27,6 0,0 8,9 60,7 30,4 0,0 Assemblaggio lavatrici 2 28,6 27,3 44,1 0,0 15,2 30,3 54,5 0,0 37,9 25,3 36,8 0,0 > Assemblaggio telecomandi 0,0 53,0 47,0 0,0 0,0 53,0 47,0 0,0 n.d n.d n.d n.d assente=punteggio checklist fino a 6,0; lieve=punteggio checklist 6,1-11,9; medio=punteggio checklist 12,0-18,9-, elevato=punteggio checklist 19 e oltre

8 240 COLOMBINI E OCCHIPINTI Tabella 4 - Risultati analitici dei singolifattori della checklist OCRA nell'intero gruppo e per sesso Tipo di lavoro Risultati checklist. punteggi dei singoli fattori di rischio esaminati Recu- Fre- Forza p ostura. Postura Postura Postura Stereo- Totale Compie-Punteggio Tot. post. pero quenza spalla polso gomito mano tipia postura mentari totale esaminate Tutto il gruppo Montaggio motori elettrici 1 2,4 3,3 2,0 2,6 1,1 0,1 2,3 2,4 6,0 1,4 15,2 357,0 Montaggio motori elettrici 2 n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d Assemblaggio surgelatori a pozzetto n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d Assemblaggio frigoriferi A 2,9 2,2 2,1 1,8 1,5 0,4 5,3 0,4 7,1 0,2 14,7 350,0 Assemblaggio frigoriferi B 3,1 2,2 0,9 1,8 1,6 0, ,5 0,3 13,0 42,0 Assemblaggio frigoriferi C 3,0 3,0 2,2 1,0 0,1 0,0 4,0 0,0 5,1 1,1 14,4 31,0 Assemblaggio frigoriferi D 3,0 2,9 2,4 2,1 1,4 0,0 6,4 0,1 6,6 0,1 15,1 118,0 Assemblaggio frigoriferi - cablaggio 3,0 2,6 2,5 1,7 3,7 0,0 9,4 0,6 10,3 1,0 19,4 42,0 Assemblaggio forni n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d Assemblaggio ammortizzatori n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d Macellazione tacchini 4,0 8,2 1,9 1,6 1,4 3,2 2,0 3,0 7,6 1,8 23,3 74,0 Pulizie in camere albergo 0,5 4,6 0,2 3,3 3,0 3,1 3,1 1,1 5,1 0,0 10,4 40,0 Assemblaggio. lavatrici 1 1,9 2,4 1,6 1,1 0,3 0,0 3,0 0,0 3,5 0,6 10,0 269,0 Assemblaggio lavatrici 2 3,2 2,4 2,2 1,3 0,7 0,6 1,9 0,0 2,4 0,4 10,6 161,0 Assemblaggio telecomandi 0,5 3,8 0,2 2,0 0,5 0,2 4,7 2,3 8,0 0,3 12,8 17,0 Medie 2,6 3,0 1,9 1,9 1,2 0,5 3,7 0,9 5,7 0,7 13,9 1501,0 Femmine Montaggio motori elettrici 1 2,3 3,9 1,3 2,4 0,9 0,1 2,8 2,2 5,6 1,2 14,4 247,0 Montaggio motori elettrici 2 n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d Assemblaggio surgelatori a pozzetto n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d Assemblaggio frigoriferi A 2,9 1,9 0,6 2,2 0,7 0,2 6,9 0,5 8,8 0,0 14,5 80,0 Assemblaggio frigoriferi B 3,4 0,5 0,7 2,3 1,6 1,6 4,0 0,0 6,7 0,2 13,5 10,0 Assemblaggio frigoriferi C n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d Assemblaggio frigoriferi D 3,0 2,9 1,6 2,3 0,8 0,0 6,5 0,0 6,8 0,0 14,3 55,0 Assemblaggio frigoriferi - cablaggio 3,0 2,9 3,3 1,8 4,9 0,0 10,4 0,4 11,0 1, ,0 Assemblaggio forni n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d Assemblaggio ammortizzatori n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d Macellazione tacchini 4,0 9,5 0,6 1,3 1,8 4,4 1,6 3,0 8,4 1,8 23,8 48,0 Pulizie in camere albergo 0,5 5,1 0,0 3,5 3,3 3,3 3,6 0,9 5,2 0,0 10,8 30,0 Assemblaggio lavatrici 1 2,6 2,4 2,0 1,3 0,6 0,0 1,8 0,0 2,7 0,7 10,1 134,0 Assemblaggio lavatrici 2 3,2 3,1 2,3 1,4 1,0 0,8 3,1 0,0 3,2 0,4 12,2 66,0 Assemblaggio telecomandi 0,5 3,8 0,2 2,0 0,5 0,2 4,7 2,3 8,0 0,3 12,8 17,0 Medie 2,6 3,6 1,4 2,0 1,1 0,6 3,6 1,1 5,7 0,8 14,0 707,0 Maschi Montaggio motori elettrici 1 2,4 2,0 3,2 2,9 1,3 0,1 1,3 2,7 6,1 1,8 15,5 111,0 Montaggio motori elettrici 2 n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d Assemblaggio surgelatori a pozzetto n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d Assemblaggio frigoriferi A 2,9 2,4 2,8 1,6 1,9 0,5 5,5 0,4 7,3 0,3 15,9 270,0 Assemblaggio frigoriferi B 3,0 2,2 0,9 1,6 1,6 0,5 4,0 0,0 6,4 0,4 12,8 32,0 Assemblaggio frigoriferi C 3,0 3,0 2,2 1,0 0,1 0,0 4,0 0,0 5,1 1,1 14,4 31,0 Assemblaggio frigoriferi D 3,0 2,9 3,0 2,1 1,9 0,0 6,9 0,1 7,4 0,1 16,4 63,0 Assemblaggio frigoriferi - cablaggio 3,0 2,2 1,7 1,7 2,5 0,0 8,4 0,7 8,5 0,6 17,0 22,0 Assemblaggio forni n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d Assemblaggio ammortizzatori n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d Macellazione tacchini 4,0 7,5 2,4 1,5 1,1 3,4 0,9 3,0 7,1 1,9 22,6 26,0 Pulizie in camere albergo 0,5 4,1 0,4 3,1 2,8 2,9 2,5 1,3 5,0 0,0 10,1 10,0 Assemblaggio lavatrici 1 2,5 1,7 1,7 1,2 0,6 0,1 2,1 0,0 2,9 0,9 9,7 135,0 Assemblaggio lavatrici 2 3,2 2,0 2,0 1,2 0,5 0,5 1,1 0,0 1,8 0,5 9,5 95,0 Assemblaggio telecomandi n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d n.d Medie 2,8 2,4 2,4 1,7 1,3 0,4 3,7 0,7 5,6 0,7 14,1 795,0 n.d= dato non disponibile

9 RISCHIO E DANNO DA MOVIMENTI RIPETUTI 241 con scarsa possibilità di brevi interruzioni. Per le pulizie di alberghi la frequenza di azione media riscontrata è di circa 50/60 azioni al minuto ma con presenza di frequente possibilità di brevi interruzioni (punteggio=4,6). Confrontando la "frequenza di azione" riscontrata nei due sessi, si evidenzia, in molte lavorazioni, un valore più elevato nel sesso femminile (assemblaggio motori elettrici 1, macellazione carni, pulizia camere di albergo, assemblaggio lavatrici 1 e 2). Il "fattore forza" si presenta in modo variabile, con punteggi compresi tra 0 (forza assente) e 2-3 (presenza di forza moderata per circa 1/3 del tempo lavorativo). Lo stesso, nel confronto dei dati ricavati nei due sessi, risulta più elevato nel gruppo di sesso maschile. I valori più elevati sono stati misurati nelle lavorazioni di cablaggio. Per quanto riguarda il "fattore postura", la tabella fornisce i punteggi per ogni singola articolazione coinvolta. Per la spalla i punteggi variano da 1,3 (braccia che operano non appoggiate sul piano per buona parte del tempo) a 3,3 (per circa la metà del tempo le braccia operano pressoché ad altezza spalle). Questi ultimi valori sono stati osservati nei cablaggi e nei lavori di pulizia di alberghi. Nel confronto fra i due sessi, valori espositivi leggermente superiori si sono riscontrati nel sesso femminile. Per le articolazioni del polso e del gomito, la variabilità di punteggio rilevata fra i diversi compiti è molto elevata (si ricorda che il punteggio 2 indica che l'articolazione opera in posizione incongrua per 1/3 del tempo, 4 per 2/3, ecc.). I punteggi più alti per il polso si riscontrano nelle operazioni di cablaggio e nelle pulizie di alberghi, quelle per il gomito nella macellazione delle carni e nelle pulizie in alberghi. I lavori caratterizzati da elevati livelli di "stereotipia" (ripetizione dello stesso gesto lavorativo consecutivamente per oltre metà del tempo di ciclo o del tempo totale) sono risultati la macellazione delle carni, l'assemblaggio dei motori elettrici e dei telecomandi. I "fattori complementari" più rappresentati sono: il ritmo completamente imposto dalla macchina (punteggio 2), presente soprattutto nella macellazione delle carni ed il ritmo imposto dalla macchina ma con "zone polmone" (valore 1), in generale presente, anche se con varie sfumature, in pressoché tutte le linee di montaggio. È importante sottolineare che in questa tabella, rispetto alle precedenti, si sono selezionate quelle lavorazioni per cui erano disponibili non solo i valori finali delle checklist, ma anche tutti i punteggi relativi ai singoli fattori di rischio. In particolare per la macellazione delle carni questi dati analitici riguardano un numero più limitato di postazioni (74 postazioni). In conclusione, confrontando nel dettaglio non solo i valori finali delle checklist ma anche i punteggi dei singoli fattori di rischio (laddove disponibili) emerge che il sesso femminile (all'interno della medesima realtà lavorativa) viene adibito a lavori con un livello di esposizione più elevato del sesso maschile e dovuto principalmente ad una più elevata frequenza di azione e ad una maggiore stereotipia mentre il sesso maschile fa registrare valori espositivi inferiori ma è tendenzialmente più esposto a lavori comportanti uso di forza. In tabella 5 sono elencate quelle lavorazioni per cui sono noti i dati di esposizione e i risultati della sorveglianza sanitaria mirata allo specifico studio delle alterazioni muscolo-scheletriche da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori. I dati vengono forniti per il totale degli addetti e separatamente per i due sessi. Per ogni lavorazione analizzata vengono forniti i seguenti dati: numerosità del campione, valori di esposizione con indici ricavati direttamente sui posti di lavoro con checklist OCRA e valori derivati dell'indice OCRA; numero di singoli casi diagnosticati di patologia UL-WMSDs, così come definiti nel già richiamato documento di consenso (2); numero dei soggetti ammalati di una o più delle suddette patologie; prevalenza (%) dei casi diagnosticati di UL-WMSDs sul totale degli esposti (PC); prevalenza (%) dei soggetti ammalati di uno o più UL~VMSDs sul totale degli esposti (PA). Il totale dei soggetti di cui si hanno i risultati della sorveglianza sanitaria è di 3511 di cui 2221 femmine e 1290 maschi. All'interno del gruppo femminile ben 943 lavoratrici rappresentano il gruppo delle addette alla macellazione e lavorazione delle carni avicole.

10 242 COLOMBINI E OCCHIPINTI Tabella 5 - Indici di esposizione e prevalenze (PA e PC) delle patologie lavoro correlate degli arti superiori (UL-WMSDs) nei gruppi con disponibilità di dati clinici, in totale e per sesso Tipo di lavoro Numero Punteggio Indice Numero Numero PC PA checklist OCRA patologie patologici media media Tutto il gruppo Montaggio motori elettrici ,2 4, ,4 11,4 Montaggio motori elettrici ,0 3, ,4 8,7 Assemblaggio surgelatori a pozzetto ,5 3, ,0 8,6 Assemblaggio frigoriferi A ,7 4, ,6 15,4 Assemblaggio frigoriferi B 42 13,0 3, ,8 14,3 Assemblaggio frigoriferi C 31 14,4 4, ,3 19,4 Assemblaggio frigoriferi D ,0 4, ,9 15,3 Assemblaggio frigoriferi-cablaggio 42 19,4 7, ,0 31,0 Assemblaggio forni ,2 2, ,8 13,2 Assemblaggio ammortizzatori ,5 7, ,3 24,0 Macellazione tacchini e polli ,0 7, ,5 22,4 Totali ,2 4, ,1 15,9 Femmine Montaggio motori elettrici ,4 4, ,2 13,8 Montaggio motori elettrici ,0 7, ,9 18,3 Assemblaggio surgelatori a pozzetto ,4 3, ,6 10,9 Assemblaggio frigoriferi A 80 14,5 4, ,3 21,3 Assemblaggio frigoriferi B 10 13,5 4, ,0 30,0 Assemblaggio frigoriferi D 55 14,3 4, ,2 14,5 Assemblaggio frigoriferi-cablaggio 20 21,6 9, ,0 40,0 Assemblaggio forni ,0 4, ,2 14,4 Assemblaggio ammortizzatori 83 23,0 10, ,6 36,1 Macellazione tacchini e polli ,0 7, ,5 22,4 Totali ,2 6, ,3 19,1 Maschi Montaggio motori elettrici ,5 4,9 il 7 8,7 5,6 Montaggio motori elettrici ,0 2, ,2 2,3 Assemblaggio surgelatori a pozzetto ,1 3, ,6 7,6 Assemblaggio frigoriferi A ,9 5, ,1 13,7 Assemblaggio frigoriferi B 32 12,8 3, ,6 9,4 Assemblaggio frigoriferi C 31 14,4 4, ,3 19,4 Assemblaggio frigoriferi D 63 16,4 5, ,0 15,9 Assemblaggio frigoriferi-cablaggio 22 17,0 5, ,5 22,7 Assemblaggio forni 150 6,2 1, ,0 9,3 Assemblaggio ammortizzatori ,5 5, ,7 17,6 Totali ,3 4, ,3 10,4 Legenda: PC=prevalenza (%) di singoli casi diagnosticati di UL-WMSDs nel gruppo di esposti; PA=prevalenza (%) di soggetti ammalati di uno o più UL-WMS13s nel gruppo di esposti

11 RISCHIO E DANNO DA MOVIMENTI RIPETUTI 243 Nel complesso dei gruppi esaminati si nota che - il 15,9% dei lavoratori è portatore di almeno una patologia UL-WMSDs mentre, se si considera la prevalenza dei singoli casi diagnosticati di UL- WMSDs, la percentuale sale al 27,9%. Le più alte prevalenze si osservano negli addetti al cablaggio (31% PA, 69% PC), all'assemblaggio ammortizzatori (24% PA, 60% PC), nella macellazione di polli e tacchini (22% PA, 31% PC); nelle altre lavorazioni, le prevalenze dei "patologici" (PA) variano dall'8 ai 19%. Nel confronto delle prevalenze ottenute si riscontrano valori percentuali maggiori nel sesso femminile (19,6% PA, 32,3% PC) rispetto a quello maschile (10,4% PA, 18,3% PC). Per alcune lavorazioni, a composizione quasi univocamente femminile, la prevalenza di UL- WMSDs è risultata particolarmente elevata: assemblaggio ammortizzatori (36,1% PA, 103,6% PC) e lavori di cablaggio (40% PA, 95% PC). La figura 1 propone una rappresentazione grafi~ ca dell'andamento da un lato degli indici di esposizione ricavati con checklist OCRA per l'insieme di tutte le lavorazioni (riordinate in senso crescente di rischio) e dall'altro lato delle prevalenze dei soggetti portatori di patologie UL-WMSDs (PA). Si nota un andamento in crescendo di queste ultime in analogia all'andamento del rischio. In tabella 6 viene fornita una descrizione analitica della tipologia delle patologie UL-WMSDs nei diversi gruppi di lavoratori esaminati. Le patologie vengono differenziate per sesso e per tipologia secondo le definizioni già fornite nel capitolo dei metodi. Si sottolinea che le prevalenze delle diverse tipologie di patologie presentate in tabella 6 sono state calcolate rispetto al totale delle diagnosi di patologia presenti nello specifico gruppo di lavoratori; nell'ultima colonna della tabella viene comunque indicata la numerosità degli esposti per ciascun gruppo considerato. RISULTATI DELLE CHECKLIST PER TUTTO IL GRUPPO M aceltazo ne tacchini e polli A ssenitilaggio animo rtta:aton Assemblaggio frigoriferi - cablaggio i Montaggio motori elettrici 1 Assemblaggio frigoriferi D Assemblaggio frigo nfen A A ssemblaggio frigoriferi D Assemblaggio frigoriferi B M o ntaggio moto 0 efettric i 2 Assemblaggio surgelatoci a po setto AssembkigSio forni % PATOLOGIE SUTOTALI ESPOSTI (PA) M acellazione tacchini e polli Assemblaggio ammortizzatori Assemblaggio frigoriferi D A ssem~io frigo nfen B M 0 rrt~ motori elettrici 2 Assemblaggio io mi A s s e m b l a g g i o f n g o n f e n - cablaggio Montaggio moto h elettrici 1 Assemblaggio frigoriferi D A ssem~io frigoriferi A Assemblaggio surgelatone po setto 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 0.0% 200% 200% 30,0% 40,0% 50,0% PUNTEGGIO CHECKUST % PATO LO GIE PA Figura 1 - R appresentazione grafica degli andamenti degli indici di esposizione (ordinati in senso crescente) e della preva - lenza di soggetti affetti da uno o più UL-WMSDs (PA) nei diversi gruppi esaminati

12 244 COLOMBINI E OCCHIPINTI Tabella 6 - Distribuzione analitica delle diverse tipologie di UL^SDs nelgruppo di soggetti risultati protatori di UL^SDs, i. n totale e per sesso Tipo di lavoro Patologici Patologie Totale N. Età Spalla Gomito Polso/mano S.T.0 Altro Addetti media N. %% N. % N. % N. % N. % N. Tutto il gruppo Montaggio motori elettric il , , , ,0 9,0 10,2 431 Montaggio motori elettrici ,6 6 10,7 5 8, ,9 1,0 1,8 288 Assemblaggio surgelatori a pozzetto 32 n.d , ,7 1 1, ,0 10,0 16,7 374 Assemblaggio frigoriferi A , ,4 3 3, ,1 60, 7,0 350 Assemblaggio frigoriferi B ,0 3 30,0 0 0,0 2 20,0 2,0 20,0 42 Assemblaggio frigoriferi C ,0 1 10,0 o 0,0 1 10,0 2,0 20,0 31 Assemblaggio frigoriferi D , ,7 1 3,7 4 14,8 3,0 11,1 118 Assemblaggio frigoriferi-cablaggio ,7 2 6,9 o 0,0 7 24,1 5,0 17,2 42 Assemblaggio forni , , , ,9 4,0 2,8 650 Assemblaggio ammortizzatori , , , ,1 2,0 1,4 242 Macellazione tacchini e polli 211 n.d ,5 29 9, , ,5 0,0 0,0 943 Totali , , , ,2 49,0 5, Femmine Montaggio motori elettrici , ,6 6 7, ,2 9,0 11,7 305 Montaggio motori elettrici ,4 4 8,5 2 4, ,6 1,0 2,1 115 Assemblaggio surgelatori a pozzetto 12 n.d. 6 20,0 4 13,3 1 3,3 3 10,8 11,0 36,7 110 Assemblaggidffigoriferi A ,5 7 24,1 2 6,9 6 20,7 2,0 6,9 80 Assemblaggio frigoriferi B ,0 1 20,0 o 0,0 2 40,0 0,0 0,0 10 Assemblaggio frigoriferi D ,0 3 30,0 1 10,0 2 20,0 0,0 0,0 55 Assemblaggio frigoriferi-cablaggio ,4 o 0,0 o 0,0 5 26,3 5,0 26,3 20 Assemblaggio forni , , , ,8 4,0 3,3 500 Assemblaggio ammortizzatori , , , ,4 0,0 0,0 83 Macellazione tacchini e polli 211 n.d ,5 29 9, , ,5 0,0 0,0 943 Totali , , , ,3 32,0 4, Maschi Montaggio motori elettrici ,2 1 9,1 5 45,5 3 27,3 0,0 0,0 126 Montaggio motori elettrici o 0,0 2 22,2 3 33,3 4 44,4 0,0 0,0 173 Assemblaggio surgelatori a pozzetto 20 n.d. 9 30,0 6 20,0 o 0,0 4 13,3 4,0 7,0 264 Assemblaggio frigoriferi A , ,6 1 1, ,3 4,0 7,0 270 Assemblaggio frigoriferi B 3 43 o 0,0 2 40,0 o 0,0 0 0,0 2,0 40,0 32 Assemblaggio frigoriferi C ,0 1 10,0 o 0,0 1 10,0 2,0 20,0 31 Assemblaggio frigoriferi D ,5 8 47,1 o 0,0 2 11,8 3,0 17,6 63 Assemblaggio frigoriferi-cabla gg io ,0 2 20,0 o 0,0 2 20,0 0,0 0,0 22 Assemblaggio forni ,0 7 33,3 2 9,5 4 19,0 0,0 0,0 150 Assemblaggio ammortizzatori , ,0 2 3, ,3 2,0 3,3 159 Totali , ,5 13 5, ,7 17,0 7, Legenda: n.d.=dato non disponibile; S.T.C.=Sindrome del tunnel carpale

13 RISCHIO E DANNO DA MOVIMENTI RIPETUTI 245 La prima parte della tabella descrive i dati delle diverse tipologie di UL-WMSDs per tutti i soggetti patologici, senza differenziazione per sesso. Il gruppo dei soggetti "patologici" è di 560 persone con età media di 46 anni. Le patologie riscontrate sono 951, il che fa concludere che nel gruppo esaminato i soggetti presentano quasi due patologie a testa. Tra tutte le patologie, le forme canalicolari del polso (in particolare la sindrome del tunnel carpa~ le) sono quelle che si presentano con maggior frequenza; nell'ordine seguono le "patologie della spalla", le "patologie del,gomito" e le "patologie (tendinee) del distretto mano-polso". Le altre forme sono rare. Confrontando le prevalenze fra i due sessi (424 femmine e 134 maschi "patologici") appaiono differenze di rilievo: le sindromi canalicolari del polso sono più elevate nel sesso femminile, mentre le "patologie del gomito"sono più rappresentate nel sesso maschile; la prevalenza delle "patologie della spalla" è sostanzialmente simile, appena più elevata nel sesso maschile. DISCUSSIONE Il presente lavoro espone i risultati di distinte analisi del rischio e del danno da sovraccarico bio-meccanico degli arti superiori in un ampio campione di popolazione lavorativa comprendente diverse lavorazioni ripetitive: montaggi meccanici, lavorazione delle carni, pulizie. Sono stati presentati i risultati ottenuti attraverso il confronto sia fra le diverse realtà produttive sia tra i due sessi. In sintesi i settori più a rischio risultano la macellazione delle carni, le lavorazioni con montaggi di piccole dimensioni ed alta frequenza di azione, i cablaggi con inserimento di "connettori elettrici (faston)". Confrontando lavorazioni analoghe, il sesso femminile è risultato quantitativamente più esposto del sesso maschile; sono state registrate anche diversità nella tipologia dei fattori di rischio: per il sesso femminile la richiesta di forza è minore ma la frequenza di azione è più elevata così come mag giore è la "stereotipia". Nel gruppo di 3511 lavoratori esposti esaminato sotto il profilo clinico, la prevalenza dei "patologici" per uno o più UL-MWSDs (PA) riscontrata è, in generale, pari al 15,9%, mentre quella dei singoli casi diagnosticati di patologie UL-WMSDs (PC) è pari al 27%: i lavoratori con UL-MISDs risultano pertanto portatori di quasi due patologie a testa. Considerando settori produttivi analoghi, le prevalenze dei patologici e delle patologie risultano nelle femmine più elevate (PA=17,4%; PC=34,3%) rispetto a quelle maschili (PA=10,4%; PC=18,3%). Anche la distribuzione della tipologia delle patologie degli arti superiori risulta diversa fra maschi e femmine: nel sesso maschile compaiono con maggior frequenza le "patologie del gomito", nel sesso femminile la sindrome del tunnel tarpale. Le "patologie della spalla" sono significativamente rappresentate in entrambi i sessi. Tali risultati possono, almeno in parte, essere spiegati dal diverso livello e modalità con cui si presentano i diversi fattori di rischio nei due sessi. Non va dimenticato tuttavia che altri fattori, compresi quelli di tipo individuale, indicati in letteratura (6) e che nella fattispecie non sempre è stato possibile considerare, possono contribuire a spiegare i risultati ottenuti. Questo dato dovrà essere più attentamente esaminato nei futuri studi, a fini non solo di conferma ma anche per pervenire ad una migliore "caratterizzazione" delle diverse variabili di rischio. I risultati complessivi qui presentati, sintetizzati nella figura 1, confermano comunque l'esistenza di una associazione positiva tra i livelli di rischio stimati tramite il metodo OCRA e la prevalenza di UL-VMSDs clinicamente accertati. In un successivo articolo, i dati qui presentati saranno elaborati, assieme ad altri già disponibili, per analizzare la natura delle associazioni tra rischio e danno, anche tenendo in qualche modo conto degli evidenziati effetti di genere, e per elaborare più circostanziati valori critici di rif erimento utili all'interpretazione dei risultati ottenuti nell'applicazione del metodo OCRA (indice e checklist).

14 2 4 6 COLOMBINI E OCCHIPINTI BIBLIOGRAFIA 1. COLOMBINI D: An observational method for classifying exposure to repetitive movements of the upper limbs. Ergonomics 1998; 41: COLOMBINI D, OCCHIPINTI E, CAIROLI S, e coll: Le affezioni muscolo-scheletriche degli arti superiori e inferiori come patologie professionali: quali e a quali condizioni. Documento di consenso di un gruppo di lavoro nazionale. Med Lav 2003; 94: COLOMBINI D, OCCHIPINTI E, DELLEMAN N, et al: Exposure assessment of upper limb repetitive movements: a Consensus Document. In Karwowski W (Ed): International Encyclopaedia of Ergonomics and Human Factors. London:Taylor and Francis, 2001: COLOMBINI D, OCCH11`INTi~ E, GRIECO A: La valutazione e la gestione del rischio da movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori: Analisi organizzative, indici di esposizione OCRA, schemi di intervento, principi di riprogettazione. Milano: Franco Angeli Editore, DE MARCO F, MENONI O, RICCI MG, e coll: Studi clinici in popolazioni lavorative: valore e significato dei rilievi anamnestica, dei test clinici e degli esami strumentali per la diagnosi dei WMSDs. Med Lav 1996; 87: HAGBERG M, SILVERSTEIN B, WELLS R, et al: Work-related musculoskeletal disorders (PMSDs). A referente book for prevention. Kuorinka I and Forcier L (Eds). London: Taylor and Francis, 1985 TMCATAMNEY L, CORLETT N: RULA: A survey method for the investigation of work-related upper limb disorders. Applied Ergonomics 1993; 24: MENONI O, DE MARCO F, COLOMBINI D, e coll: Studi clinici in popolazioni lavorative: un modello per l'indagine anamnestica delle patologie degli arti superiori e sue modalità applicative. Med Lav 1996; 87: MOORE JS, GARG A: The strain index: a proposed method to analyse jobs for risk of distal upper extremity disorders. Am Ind H Y9 Assoc Journal 1995; 56: NIOSH, CENTER FOR DISEASES CONTROL AND PRE- VENTION: Musculoskeletal Disorders and Workplace Factors. A criticai review of Epidemiolozic Evidente for WM- SDs of the Neck, Upper Extremity and Low Back. Second printing: US Department of Health and Human Services, OCCHIPINTI E: OCRA: a concise index for the assessment of exposure to repetitive movements of the upper limbs. Ergonomics 1998; 41: OCCHIPINTI E, COLOMBINI D, CAIROLI S, SARACCO A: Proposta e validazione preliminare di una checklist per la stima dell'esposizione lavorativa a movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori. Med Lav 2000, 91: PAOLI P, MERLLIP_ D: Third European Survey on Working Conditions Dublin: European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions, 2001

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