POVERTÀ ASSOLUTA E NUOVE POVERTÀ EMERGENTI
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- Aloisia Antonucci
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1 LA FONDAZIONE Qui Foundation è la Onlus di Qui! Group S.p.a., azienda italiana leader nel settore dei buoni pasto, voucher aziendali e dei servizi integrati su smart card multifunzione. Nata a Genova nel luglio 2008, opera a livello nazionale e internazionale nei settori dell assistenza sociale, socio-sanitaria e della benefcenza. In particolare, la Fondazione promuove occasioni di solidarietà verso il prossimo e di dialogo con il territorio e le comunità locali, con la fnalità di offrire sostegno e assistenza a coloro che hanno più bisogno, contrastando lo spreco e la fame. Pasto Buono è un progetto ideato e realizzato da Qui Foundation. LO SPRECO DI RISORSE Ogni anno, fno al 50% di cibo commestibile viene sprecato nelle case degli europei, nei supermercati e ristoranti e lungo la catena di approvvigionamento alimentare, mentre 79 milioni di cittadini UE vivono al di sotto della soglia di povertà e 16 milioni di persone dipendono dagli aiuti alimentari. Secondo una ricerca del Politecnico di Milano, in Italia sono 6 milioni di tonnellate, pari ad un valore di 12,3 miliardi di Euro, le eccedenze alimentari generate per oltre il 55% dalla fliera agroalimentare e per il restante nell ambito del consumo domestico. Di queste, quasi il 50% è recuperabile per l alimentazione umana con relativa facilità, indicando in circa 3,2 milioni di tonnellate annue quelle defnite ad alta e media fungibilità, ossia rapidamente e perfettamente recuperabili per il consumo umano. Ma solo il 6% delle eccedenze è recuperato per essere donato e distribuito agli indigenti. E quando il surplus ancora buono non viene recuperato, diventa spreco. Le cifre più diffcili da elaborare riguardano gli sprechi di piccole attività commerciali alimentari (bar, piccole tavole calde, ecc.), che comunque si attestano su una media di 100 kg annuali per singola attività.
2 POVERTÀ ASSOLUTA E NUOVE POVERTÀ EMERGENTI La povertà assoluta è una situazione nella quale la carenza di risorse a disposizione dell individuo è così profonda che la stessa vita è messa in pericolo o, quantomeno, è condotta in condizioni disperate. L Istat la defnisce: l incapacità di acquisire i beni e i servizi, necessari a raggiungere uno standard di vita minimo accettabile nel contesto di appartenenza. Per povertà relativa si intende invece un parametro che esprime la diffcoltà nella fruizione di beni e servizi, riferita a persone o ad aree geografche, in rapporto al livello economico medio di vita dell ambiente della nazione. Questo livello è individuato attraverso il consumo pro-capite o il reddito medio. S intende quindi per povertà relativa la quantità di denaro di cui ogni cittadino può disporre in media ogni anno, facendo riferimento a una soglia convenzionale, adottata internazionalmente, che considera povera una famiglia di due persone adulte con un consumo inferiore a quello medio pro-capite nazionale. Nel 2009 secondo l Istat il 5,2% delle persone (il 4,7% delle famiglie) risultava in condizione di povertà assoluta, ovvero incapace di consumare un paniere di beni essenziali. I livelli di povertà assoluta in Italia non hanno registrato grandi variazioni negli ultimi anni, al contrario di quelli della povertà relativa. Nel 2010 i dati Istat segnalano che sono stati in condizione di povertà relativa circa persone, cioè il 12,9% della popolazione. Dati testimoniati anche dal costante aumento delle persone che si rivolgono alle associazioni non proft e alla Chiesa per ricevere generi di prima necessità (solo quelli registrati alla CARITAS sono ogni mese). Tra questi, le categorie più colpite sono le famiglie con due fgli e i pensionati. IL PROGETTO Il progetto Pasto Buono nasce per evitare gli sprechi e trasformarli in risorse per sostenere persone bisognose e famiglie in diffcoltà, fornendo loro tutto o parte del fabbisogno quotidiano alimentare necessario a garantire una dieta sana ed equilibrata. Pasto Buono intende dare un contributo positivo per una gestione delle eccedenze più effciente e più responsabile, nei confronti della società e dell ambiente. Pasto Buono è già attivo a Roma, Genova e Firenze. FINALITÀ DEL PROGETTO Pasto Buono persegue quattro fnalità, a ciascuna delle quali corrispondono aree d intervento e azioni specifche distinte:
3 - Utilizzare al meglio le risorse alimentari ed eliminare gli sprechi; - Sostenere le persone bisognose; - proteggere la dignità della persona e difendere l intimità familiare; - diffondere la cultura della solidarietà, della responsabilità e della collaborazione a tutti i livelli della società civile. I DESTINATARI I destinatari di Pasto Buono sono le categorie deboli e tutti i soggetti ritenuti meritevoli di un sostegno, per ragioni economiche, sociali, personali e di salute: - famiglie monoreddito; - disoccupati; - pensionati; - invalidi; - persone senza fssa dimora. MODALITÀ OPERATIVE Per realizzare le proprie fnalità e raggiungere tutti i destinatari Pasto Buono può intervenire a vari livelli e con modalità diverse. Insieme ai propri Partner, Pasto Buono opera quotidianamente per: - Creare un network di esercenti che quotidianamente mettono da parte a favore di benefciari le eccedenze alimentari prodotte, ovviamente in perfette condizioni, anziché eliminarle coi rifuti. - Organizzare la logistica per la distribuzione delle eccedenze o, in particolari circostanze, gestire il ritiro diretto dei generi alimentari da parte di anziani e famiglie. - Informare e dare un supporto culturale e pratico a famiglie ed esercenti per migliorare le loro abitudini di consumo e ridurre signifcativamente gli sprechi e la produzione di rifuti. - Sensibilizzare e aggregare intorno al progetto tutti i soggetti e
4 gli operatori, pubblici e privati, che a vario titolo sono chiamati in causa e possono o desiderano partecipare al progetto. PARTNER L iniziativa Pasto Buono è per sua natura inclusiva e promuove un partenariato aperto. Idealmente, si rivolge a tutte le Istituzioni, alla cittadinanza, alle Associazioni e a tutti coloro che operano nel sociale o animano la società civile, senza distinzione culturale, politica o religiosa. Per realizzare Pasto Buono Qui Foundation si avvale della collaborazione di qualifcata di: - Istituzioni ed Enti locali, che, oltre a sostenere o patrocinare il progetto Pasto Buono, possono dare un contributo importante favorendo e coordinando misure e interventi, sul piano giuridico e amministrativo, per favorire il recupero delle eccedenze alimentari; - Organismi, Associazioni e Onlus, nazionali e internazionali, che hanno un forte radicamento nel territorio, una profonda conoscenza delle situazioni di indigenza ed una qualifcata rete di volontari; - Aziende e imprenditori dei settori logistico, alimentare e della ristorazione, incluso il vasto numero di pubblici esercizi che scelgono di aderire a Pasto Buono; - Media locali e nazionali, che possono sensibilizzare l opinione pubblica sulle tematiche d interesse e favorire la diffusione del progetto.
5 IL PROGETTO Pasto Buono nasce per evitare gli sprechi e trasformarli in risorse per sostenere persone bisognose e famiglie in difficoltà, fornendo loro tutto o parte del fabbisogno quotidiano alimentare necessario a garantire una dieta sana ed equilibrata. Pasto Buono intende dare un contributo positivo per una gestione delle eccedenze più efficiente e più responsabile, nei confronti della società e dell ambiente. Pasto Buono è un progetto ideato e realizzato dalla QUI Foundation, la Onlus di Qui! Group, azienda italiana leader nel settore dei buoni pasto e dei servizi prepagati integrati su smart card multifunzione. GLI OBIETTIVI Pasto Buono persegue quattro finalità, a ciascuna delle quali corrispondono aree d intervento e azioni specifiche distinte: - Utilizzare al meglio le risorse alimentari ed eliminare gli sprechi; - Sostenere le persone bisognose; - proteggere la dignità della persona e difendere l intimità familiare; - diffondere la cultura della solidarietà, della responsabilità e della collaborazione a tutti i livelli della società civile. I DESTINATARI Le categorie deboli e tutti i soggetti ritenuti meritevoli di un sostegno, per ragioni economiche, sociali, personali e di salute: - famiglie monoreddito; - disoccupati; - pensionati; - invalidi; - persone senza fissa dimora. LE MODALITA Insieme ai propri Partner, Pasto Buono opera quotidianamente per: - Creare un network di esercenti disponibili a trasformare in Pasto Buono le eccedenze alimentari anziché eliminarle. - Organizzare la logistica per la raccolta e la distribuzione delle eccedenze o, in particolari circostanze, gestire il ritiro diretto dei generi alimentari da parte di anziani e famiglie.,. - Informare e dare un supporto culturale e pratico a famiglie ed esercenti per migliorare le loro abitudini di consumo e ridurre significativamente gli sprechi e la produzione di rifiuti. - Sensibilizzare e aggregare intorno al progetto tutti i soggetti e gli operatori, pubblici e privati, che a vario titolo sono chiamati in causa e possono o desiderano partecipare al progetto. I PARTNERS L iniziativa Pasto Buono si rivolge a tutte le Istituzioni, alla cittadinanza, alle Associazioni e a tutti coloro che operano nel sociale o animano la società civile, senza distinzione culturale, politica o religiosa. Sono Partners di Pasto Buono: - Istituzioni ed Enti locali, che, oltre a sostenere o patrocinare il progetto Pasto Buono, possono dare un contributo molto importante favorendo e coordinando misure e interventi, sul piano giuridico e amministrativo, per favorire il recupero delle eccedenze alimentari; - Organismi, Associazioni e Onlus, nazionali e internazionali, che hanno un forte radicamento nel territorio, una profonda conoscenza delle situazioni di indigenza ed una qualificata rete di volontari; - Aziende e imprenditori dei settori logistico, alimentare e della ristorazione, incluso il vasto numero di pubblici esercizi che scelgono di aderire a Pasto Buono.
6 In questo esercizio doniamo ogni sera il cibo invenduto alle persone bisognose. É la cosa Buona da fare.
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