Esercitazioni sul tema:
|
|
- Patrizia Salvi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso di formazione: Quale EBP nei Dipartimenti di Sanità Pubblica. Analizzare, condividere, sperimentare attività efficaci Esercitazioni sul tema: Empowerment del cittadino nella prevenzione del rischio cardiovascolare e prevenzione malattie croniche Bologna 16 giugno 2008
2 Area Vasta Romagna Promozione dell attività fisica nella popolazione Area Vasta Emilia Centro Realizzazione di gruppi di popolazione consapevoli delle potenzialità dell uso della carta del rischio cardiovascolare come strumento di prevenzione primaria. Area Vasta Emilia Ovest Progetto Disabili e sport in atto presso il Serv di Medicina dello Sport di Modena con i criteri di EBP.
3 Area Vasta Romagna Promozione dell attività fisica nella popolazione Componenti del Gruppo G. Battistini; D. Bianchi, M. Palazzi, V. Signorini,
4 CRITERI assegnati : a) Rilevanza del problema sanitario/sociosanitario b) Obiettivi di salute c) Obiettivi specifici d) Azioni e) Formazione dedicata f) Valutazione e autovalutazione g) Verifica interventi e comunicazione dei risultati
5 Area Vasta Romagna Rilevanza del problema (criteri di analisi) La sedentarietà è un fattore di rischio importante per diverse malattie cronico-degenerative: malattie cardiovascolari (sono la prima causa di morte) alcuni tipi di tumore (mammella, colon retto) Diabete di tipo 2. L indagine PASSI evidenzia la prevalenza nella popolazione di stili di vita sedentari
6 Area Vasta Romagna Rilevanza del problema (criteri di analisi) Il PSN, il PSR, i Piano nazionale e regionale per la prevenzione, il programma guadagnare salute, i PPS locali.. Analizzando le iniziative sviluppate nel territorio si ritiene che ci sia un livello di percezione del problema in crescita Alta rilevanza sociale e sanitaria (presenza di disuguaglianze) Costi sociali e sanitari elevati
7 Area Vasta Romagna Rilevanza del problema (criteri di analisi) Attività efficaci documentate (community guide): Gli interventi fortemente raccomandati dalla Task Force sono i seguenti sei: due informativi: campagne di informazione per la comunità invito all'utilizzo delle scale in punti strategici; tre comportamentali e sociali: educazione all'attività fisica all'interno della scuola interventi di supporto sociale nella comunità (ad esempio, facilitare la creazione di gruppi di amici o tra altre persone interessate per superare i limiti alla pratica di attività fisica) cambiamenti dello stile di vita relativi al singolo individuo; uno politico e ambientale: creazione o facilitazione dell'accesso alle strutture dove si pratica attività fisica in associazione ad attività di informazione.
8 CRITERI assegnati : a) Rilevanza del problema sanitario/sociosanitario b) Obiettivi di salute c) Obiettivi specifici d) Azioni e) Formazione dedicata f) Valutazione e autovalutazione g) Verifica interventi e comunicazione dei risultati
9 Area Vasta Romagna Obiettivi di salute Miglioramento del Benessere Psico-fisico Riduzione delle malattie cardiovascolari Migliore compenso metabolico del diabete Riduzione dell incidenza dei tumori
10 CRITERI assegnati : a) Rilevanza del problema sanitario/sociosanitario b) Obiettivi di salute c) Obiettivi specifici d) Azioni e) Formazione dedicata f) Valutazione e autovalutazione g) Verifica interventi e comunicazione dei risultati
11 Area Vasta Romagna Obiettivi specifici Aumentare la % di popolazione che pratica la quantità minima raccomandata di AF (30 min/g x 5 gg di attività moderata)
12 Area Vasta Romagna AZIONI (criteri di programmazione) Alta coerenza con l obiettivo Efficacia provata: es. community guide - letteratura scientifica (reviews) LEA (vedi punto F7:Tutela e promozione dell Attività Fisica) Indicazioni istituzionali (PSN, PSR, PPS, PRP ) es. Piano Regionale della Prevenzione vedi capitoli La Prevenzione della patologia indotta dall ambiente costruito - Sorveglianza e prevenzione dell obesita Progettazione condivisa con istituzioni locali, MMG, volontariato, associazioni di categoria, Uffici comunali. Es. Progetto Cesenatico cammina; Es. S. Mauro si mette in moto
13 Area Vasta Romagna Valutazione e autovalutazione Questionari di valutazione e di gradimento ai partecipanti Verifiche sull efficacia attraverso visite mediche Verifica realizzazione infrastrutture pianificate Valutazione con indicatori di processo
14 Area Vasta Romagna prospettive Si ritiene, all interno del gruppo, che l attività di Promozione dell attività fisica nella popolazione, debba essere confermata/implementata Incrementare l educazione alla salute nelle scuole e Nuove modalità di valutazione strumenti urbanistici
15 Area Vasta Emilia Centro Realizzazione di gruppi di popolazione consapevoli delle potenzialità dell uso della carta del rischio cardiovascolare come strumento di prevenzione primaria. COMPONENTI DEL GRUPPO: Alberto Arlotti Manuela Colonna Andrea Pizzoli Aldo De Togni Patrizia Beltrami Paolo Pandolfi
16 Area Vasta Emilia Centro Empowerment: Processo attraverso il quale le persone e le comunità acquisiscono il controllo sulle decisioni e sulle azioni che riguardano la propria salute (Health promoting Glossary, WHO, 1998) L empowerment è uno strumento di provata efficacia per il miglioramento della salute e può essere legittimamente considerato un obiettivo di sanità pubblica di per sé...i programmi di promozione della salute hanno maggiore successo se sono integrati nella vita quotidiana della comunità, basati sulle tradizioni locali e condotti con i membri della comunità stessa (Unione internazionale per la promozione della salute e Consorzio Canadese di Ricerca in Promozione della salute -2007
17 Area Vasta Emilia Centro Criteri di analisi: Problema sanitario/socio-sanitario Dati epidemiologici: è noto come le patologie cardiovascolari e complessivamente le malattie croniche siano la prima causa di morte in entrambi i sessi. Esiste nel territorio di area vasta una certa eterogeneità di distribuzione degli eventi tra territori diversi (montagna, collina, pianura); rispetto all Italia la mortalità per patologie cardiovascolari è più bassa nell area vasta mentre è in linea con il dato regionale. Sollecitazioni istituzionali: il Piano Sanitario Nazionale e Regionale indicano fortemente azioni di contrasto verso tali patologie. Nel recente DPCM (aprile 2008) sui LEA (locali, regionali, nazionali..) si indica in modo esplicito che tra i prodotti da garantire c è la promozione di interventi per abbattere il rischio cardiovascolare. Si cita in particolare la metodologia dell empowerment, la promozione di sinergie con altri soggetti, la costruzione di alleanze e di partenariati a sostegno di politiche per la salute Percezione del problema da parte degli stakeholder /popolazione: il problema è relativamente percepito come tale dalla popolazione ma risultano resistenze al cambiamento Rilevanza sanitaria e sociale: questo gruppo di malattie risente delle differenze socioeconomiche, del fatto che spesso sono malattie ad evoluzione cronica con particolare peso sulla persona e sulla struttura pubblica in quanto patologia ad alto costo curativo Impatto socio-economico: questo gruppo di malattie comporta costi sanitari e sociali elevati perché particolarmente frequente nella popolazione. Attività efficaci: esistono esperienze sulla efficacia di interventi di cambiamento di stile di vita sulla riduzione di eventi cardiovascolari. In particolare per quanto riguarda l incremento dell attività fisica ed il controllo della dieta alimentare. Disponibilità di interventi di provata efficacia: Esistono evidenze di efficacia di interventi multicomponenti in questo ambito
18 Area Vasta Emilia Centro Obiettivi di salute Realizzare condizioni favorevoli per lo sviluppo di empowerment ovvero indirizzare localmente la costituzione di gruppi emancipati di popolazione sui problemi legati ai rischi cardiovascolari. Aumentare l attività fisica e migliorare le abitudini alimentari in sottogruppi di popolazione Ridurre a lungo termine la mortalità e la morbosità per patologie cardiovascolari Obiettivi specifici Sostenere la progettazione partecipata Organizzare gruppi attivi e consapevoli di popolazione Sviluppare attività di counselling motivazionale Incrementare l uso della carta del rischio cardiovascolare
19 CRITERI assegnati : a) Rilevanza del problema sanitario/sociosanitario b) Obiettivi di salute c) Obiettivi specifici d) Azioni e) Formazione dedicata f) Valutazione e autovalutazione g) Verifica interventi e comunicazione dei risultati
20 Area Vasta Emilia Centro Azioni Criteri di programmazione: Obbligo legislativo (LEA, attualità,...) Indicazioni istituzionali (programmi regionali,nazionali...) Sollecitazioni istituzionali Peso storico ( ritualità ) Coerenza con l obiettivo Efficacia: provata, probabile (letteratura, EBP,esperienze di centri di ricerca, buone prassi), inesistente, auspicabile... Progettazione condivisa con gli stakeholder
21 Area Vasta Emilia Centro Azioni Sostenere l adozione della carta del rischio da parte dei MMG e del colloquio motivazionale. Migliorare le conoscenze della popolazione sulle potenzialità della carta del rischio cardiovascolare Promuovere la formazione e la realizzazione di interventi motivazionali (Prochaska/Di Clemente, Bandura)
22 Area Vasta Emilia Centro Individuazione di popolazione target Al fine di realizzare un intervento sperimentale si è concordato di agire su: 1) Piccole aree territoriali caratterizzate da una situazione epidemiologica (relativamente alla distribuzione di patologie cardiovascolari) più critica dell area vasta (tassi mortalità, tassi ospedalizzazione, deprivazione sociale, contesto demografico) 2) Progettare un intervento di empowerment su un sottogruppo di popolazione potenzialmente più motivato a perseguire l obiettivo (soggetti di età compresa tra i 57 ed i 65 anni ovvero da poco od in attesa di essere pensionati)
23 Area Vasta Emilia Centro Azioni Collaborazione con i Distretti, con Dipartimenti Ospedalieri, Direzione Sanitaria Aziendale (Governo Clinico) Analisi condivisa Progettazione condivisa con professionisti e strutture aziendali e del territorio (enti locali, associazioni, cittadini competenti, ecc.)
24 Area Vasta Emilia Centro Azioni specifiche progettuali Definire un progetto di fattibilità Definire piccole aree territoriali con indicazione del patrimonio e delle risorse dei territorio individuati (contesto) Progettare modelli di intervento in condivisione con il territorio Proporre strumenti e metodologie efficaci per la progettazione, monitoraggio e valutazione del progetto
25 Area Vasta Emilia Centro Azioni Definire, con modalità condivisa, metodologie di coinvolgimento della popolazione secondo modelli di progettazione partecipata (Green, 1991)
26 Area Vasta Emilia Centro Formazione Realizzare momenti di formazione a personale del DSP per impostare modelli di counselling motivazionale e condurre gruppi di incontro al fine di implementare progetti di sviluppo di comunità
27 Area Vasta Emilia Centro Verifica interventi e comunicazione dei risultati Indicatori ( dimostrazione organizzazione gruppi di empowerment; incremento dell uso della carta del rischio cardiovascolare; altri indicatori utili a monitorare il progetto condiviso) Socializzazione del progetto e comunicazione delle attività svolte
28 Area Vasta Emilia Centro Progettualità anno 2008 e 2009 Si sta ipotizzando la organizzazione di un momento pubblico sulle problematiche nella gestione di interventi di promozione della salute per malattie croniche (ottobre-novembre 2009) Si vorrebbe sperimentare l intervento di empowerment nel corso del 2009 in tre piccoli comuni dell area vasta
29 Area Vasta Emilia Ovest Promuovere la conoscenza tra i cittadini e contrastare i comportamenti a rischi Si analizza il Progetto Disabili e sport in atto presso il Serv di Medicina dello Sport di Modena con i criteri di EBP.
30 Area Vasta Emilia Ovest Rilevanza sanitaria e sociosanitaria Sollecitazione istituzionale (Piano prevenzione nazionale e Delibera Regionale sulla Medicina dello Sport) Sensibilità sociale al fenomeno DATI EPIDEMILOGICI Numero dei soggetti disabili frequentanti scuole N. disabili non frequentanti Incidenza di patologie cardiovascolari in disabili DISPONIBILITA del DATO Informazione disponibile (1700 a MO) Informazione da raccogliere su archivi L 104 e simili Percezione di rapporto: da documentare
31 Area Vasta Emilia Ovest Disponibilità di interventi di provata efficacia L attività fisica è dimostratamente efficace nella prevenzione delle patologie cardiovascolari croniche degenerative psichiche (dimostrazioni bibliografiche anche nei disabili)
32 Area Vasta Emilia Ovest Attività efficaci: esperienze dei centri di ricerca Collegamento con il Centro di riabilitazione per neurolesi di Montecatone Miglioramenti delle attività residue dei disabili in almeno 250 disabili all anno in previsione di riduzione di patologie croniche
33 Area Vasta Emilia Ovest Obiettivi di salute Migliorare le capacità residue dei disabili Riduzione delle patologie cardiovascolari, croniche degenerative e psichiche dei soggetti disabili della Provincia di MO Obiettivi specifici Creare una rete interistituzionale (associazioni sportive, enti locali, volontariato) a favorire stili di vita sani in questa popolazione Visitare almeno 150 nuovi sogg. disabili per anno ed avviarli all attività fisica Ottenere il miglioramento dei parametri definiti a 3 anni ( metabolici, fisici, sociali) almeno il 70 %
34 Area Vasta Emilia Ovest Azioni LEA Programmi regionali Peso storico rtualità Coerenza con l obbliettivo Efficacia SI SI NO SI Provata (studi scientifici già effettuati)
35 CRITERI assegnati : a) Rilevanza del problema sanitario/sociosanitario b) Obiettivi di salute c) Obiettivi specifici d) Azioni e) Formazione dedicata f) Valutazione e autovalutazione g) Verifica interventi e comunicazione dei risultati
36 Area Vasta Emilia Ovest Formazione Personale sanitario Da fare Personale sportivo (allenatori, istruttori, insegnanti) Da fare Familiari ed Associazioni divolontariato Da fare
37 CRITERI assegnati : a) Rilevanza del problema sanitario/sociosanitario b) Obiettivi di salute c) Obiettivi specifici d) Azioni e) Formazione dedicata f) Valutazione e autovalutazione g) Verifica interventi e comunicazione dei risultati
38 Area Vasta Emilia Ovest Verifica degli interventi N persone che sono state avviate allo sport/ N nuovi accessi N persone che ad 1 anno hanno stanno ancora effettuando l attività fisica Miglioramento dei parametri chimico laboratoristici e socio-psico-sociali da apposto questionario da costruire
39 Grazie ai gruppi di lavoro!
Quale EBP nei Dipartimenti di Sanità Pubblica. Analizzare, condividere, sperimentare attività efficaci
6 GIUGNO 2008 Lavoro di gruppo in area vasta Valutazione efficacia e coerenza con gli obiettivi di salute delle attività dei DSP utilizzando una griglia, contenente criteri sia legati all EBP sia a nuovi
DettagliSviluppare e prioritizzare le opzioni d intervento
Sviluppare e prioritizzare le opzioni d intervento Nicoletta Bertozzi Dipartimento di Sanità Pubblica Azienda Sanitaria di Cesena Roma, 21 febbraio 207 Quali i passi nel percorso teorico 1) identificare
DettagliLa rete per la promozione della salute in Lombardia
La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo
DettagliL esperienza della Survey HBSC Italia 2014
Stili di vita e salute degli adolescenti. I risultati della sorveglianza HBSC Liguria 2014 Genova 1 dicembre 2015 L esperienza della Survey HBSC Italia 2014 liberamente tratta dalle presentazioni di Daniela
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica e dell innovazione Direzione generale dei rapporti europei ed internazionali INFORMATIVA OMS: ATTIVITÀ FISICA Traduzione non ufficiale a cura di
DettagliDSP & EBP. Lavoro di gruppo Reggio Emilia 24 aprile..valutare efficacia e coerenza
DSP & EBP Lavoro di gruppo Reggio Emilia 24 aprile.valutare efficacia e coerenza Quale EBP nei Dipartimenti di Sanità Pubblica. Analizzare, condividere, sperimentare attività efficaci Ambiti di attività:
DettagliDai progetti alla programmazione partecipata: l esperienza della Regione Emilia-Romagna
Dai progetti alla programmazione partecipata: l esperienza della Regione Emilia-Romagna Trento 20 giugno 2014 Alba Carola Finarelli, Patrizia Beltrami, Claudia Serra Regione Emilia-Romagna Sommario Le
DettagliIL PROGRAMMA GUADAGNARE SALUTE: RENDERE FACILI LE SCELTE SALUTARI. Convegno: Web 2.0 per Guadagnare Salute
IL PROGRAMMA GUADAGNARE SALUTE: RENDERE FACILI LE SCELTE SALUTARI Convegno: Web 2.0 per Guadagnare Salute Dott.ssa M. Teresa Scotti Bologna, 15 ottobre 2009 La promozione della salute è il processo che
DettagliPROGETTO UMBRIA CAMMINA
PROGETTO UMBRIA CAMMINA CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI USL PROMOTORI IN OGNI DISTRETTO DEI GRUPPI DI CAMMINO 20 Ottobre 2015 09.00 13.00 Villa Umbra Pila (PG) PROGETTO UMBRIA CAMMINA CORSO DI FORMAZIONE
DettagliIl ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica
Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica Dr. Mauro Somaschi - MMG ASL Lecco Aula Magna Azienda Ospedaliera Ospedale "A. Manzoni" REGIONE LOMBARDIA ASL Lecco Relazione
DettagliALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO
ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO la scuola che aderisce progetta ed organizza l attività dei propri studenti in modo da garantire una pratica quotidiana e/o iniziative ed attività
DettagliLa governance regionale, i dati e le evidenze sugli stili di vita. Il progetto.
VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DEL FARMACISTA PER PROMUOVERE L ADOZIONE RESPONSABILE E SOSTENIBILE DI COMPORTAMENTI FAVOREVOLI ALLA SALUTE DGR n IX/2593 del 30/11/2011 La governance regionale, i dati e le evidenze
DettagliEmilia Romagna. Il Piano Nazionale della Prevenzione e la programmazione della prevenzione nella Regione Lazio
Il Piano Nazionale della Prevenzione e la programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Annalisa Rosso Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Sapienza Università di Roma Emilia
DettagliIl volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi
Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliGuadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute
ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018
MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.4.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Le buone pratiche per la promozione della salute e sicurezza sul lavoro delle aziende venete certificate
DettagliDove sono andati i ragazzi? Campagna per l attività motoria degli adolescenti.
Dove sono andati i ragazzi? Campagna per l attività motoria degli adolescenti. Perché l attività motoria? IL SOVRAPPESO IN ITALIA 4-5 abitanti su 10 soffrono di sovrappeso o obesità. Circa il 4% di bambini
DettagliPROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO
IPA Adriatic CBC Programme Progetto LOVE YOUR HEART PROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO Montona, 10 giugno 2013 Lamberto Pressato - SCF MODELLO DEL DISEASE MANAGEMENT nella PREVENZIONE del RISCHIO CARDIOVASCOLARE
DettagliSalute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore
CIVES CITTÀ VIVE, EQUE E SANE 20-2323 APRILE 2015 Salute in tutte le politiche Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore Concetti chiave Che cos è la salute Che cos è la promozione della salute
DettagliMinistero della Salute
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO DELLA SALUTE E IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITÀ SPORTIVE VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 2003, n. 129, e successive modificazioni
DettagliAREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA
AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA 1/6 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie,
DettagliEducazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento
Protocollo n. 26/DDA/2012 Oggetto: progettualità per la valutazione, formazione, educazione alimentare e motoria Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento
DettagliREGIONE MARCHE Giunta Regionale SERVIZIO SALUTE P.F. SANITA PUBBLICA
Progetto relativo alla linea del PNP Prevenzione del Rischio Cardiovascolare Referente: Dr. Alberto Deales Obiettivi iniziali del progetto : Il progetto rappresentava uno studio pilota finalizzato a valutare
DettagliIl progetto regionale di ricerca MACONDO
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la
DettagliGuadagnare salute e Territorio. Daniela Galeone
Guadagnare salute e Territorio Daniela Galeone Fattori di rischio di malattia e morte prematura in Europa Decessi DALY* 1. Ipertensione 22% 1. Tabacco 12% 2. Tabacco 19% 2. Ipertensione 9% 3. Colesterolo
DettagliLega Contro i Tumori ONLUS Sezione L.I.L.T. di Reggio Emilia
Lega Contro i Tumori ONLUS Sezione L.I.L.T. di Reggio Emilia La L.I.L.T Nazionale nasce nel 1922 a Bologna Attualmente è presente con 105 sedi sul territorio nazionale La sede di Reggio Emilia è stata
DettagliL attività fisica e l esercizio fisico nelle politiche per la salute dell Emilia-Romagna
L attività fisica e l esercizio fisico nelle politiche per la salute dell Emilia-Romagna Pierluigi Macini Bologna 18 maggio 2013 1. L attività fisica ha evidenti e dimostrati effetti benefici sulla salute
DettagliLa Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna
La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna Andrea Zuppiroli Regione Emilia-Romagna Servizio Rifiuti e bonifica siti, servizi pubblici ambientali e sistemi
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
Dettagliigiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità
igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute
DettagliLE ATTIVITÀ INTEGRATE PASSI -PASSI D ARGENTO
LE ATTIVITÀ INTEGRATE PASSI -PASSI D ARGENTO II Workshop 2014 Coordinamento Nazionale Passi 24 25 Settembre 2014 organizzato da Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza
DettagliMetodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale
Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale e prevenzione e promozione della salute Corso 60 ore I sistemi sanitari di tutti i Paesi Occidentali sono sotto pressione, a causa del contestuale
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliBELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello. Drssa Grazia Foti
BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello Drssa Grazia Foti MALATTIE CARDIOVASCOLARI Più importante causa di morte nel mondo, (17.3 milioni di morti ogni anno)
DettagliPROGETTO SPERIMENTALE «ERICA» Programmi di Educazione, Riabilitazione, Integrata, Comunitaria Adattata
PROGETTO SPERIMENTALE «ERICA» Programmi di Educazione, Riabilitazione, Integrata, Comunitaria Adattata Promozione della salute del Dipartimento di Prevenzione Progetto sperimentale «ERICA» Si caratterizza
DettagliMED-EX Medicine & Exercise www.med-ex.it info@med-ex.it. From human resource to human performance
MED-EX Medicine & Exercise www.med-ex.it info@med-ex.it From human resource to human performance Siamo medici. E avremo cura della vostra azienda. L azienda è un corpo unico. E ha bisogno di mantenersi
DettagliCampobasso. E, p.c. Alla Dott.ssa Loredana Paolozzi Responsabile della Gestione Amministrativo -Contabile del Progetto Obesità
Campobasso Dipartimento di Prevenzione lì, 13/4/2010 U.O.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Prot: 3324 Rif. Nota n. Oggetto: Piano Regionale della Prevenzione: Relazione sintetica, con riferimento
DettagliL ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L
DettagliGuadagnare Salute Rendere facili le scelte salutari
Guadagnare Salute Rendere facili le scelte salutari Obiettivo ambizioso Incidere del 20% sugli stili di vita delle persone nei prossimi 10 15 anni Programma Europeo Programma nazionale 1. Alimentazione
DettagliIl percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna
Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte
DettagliRealizzato Dall ins. Guadalupi Francesca
Allegato al PTOF dell I.C. Giuseppe Scelsa Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca Premessa L Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà (rif. Prot. n 17791 del 19/11/2015) destinatario di un
DettagliACCORDO TRA REGIONE TOSCANA, ORGANIZZAZIONI SINDACALI CONFEDERALI, SINDACATI DEI PENSIONATI DEL LAVORO AUTONOMO E ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA
ALLEGATO B ACCORDO TRA REGIONE TOSCANA, ORGANIZZAZIONI SINDACALI CONFEDERALI, SINDACATI DEI PENSIONATI DEL LAVORO AUTONOMO E ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA PREMESSO CHE E stato dimostrato che la disabilità
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione
DettagliPiano Regionale della Prevenzione 2014-2018 e promozione di uno stile di vita attivo Elena Coffano
Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 e promozione di uno stile di vita attivo Elena Coffano Premesso che il PNP individua tra gli obiettivi di salute la promozione di uno stile di vita attivo da
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliIL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE
IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE Claudio Annovi (1), Roberta Biolcati (1), Renato Di Rico (2), Gianfranco De Girolamo (3), Clara Fogliani (2),
DettagliSALUTE E BENESSERE: percorsi di salute nella città di Firenze. Promozione della salute nei Quartieri 1, 2, 3, 4 e 5 della città
TIPO DI PROGETTO Promozione della salute AREA TEMATICA SALUTE E BENESSERE: percorsi di salute nella città di Firenze Promozione della salute nei Quartieri 1, 2, 3, 4 e 5 della città Stili di vita Alimentazione,
DettagliIL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO
IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO 121 122 C. IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO C.1. Il processo di valutazione sulla prima annualità del Piano di Zona 2011-2015 I Gruppi Operativi di Area (Tavoli Tematici)
DettagliLA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA
LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA Antonio Nicolucci Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud Coordinatore Data
DettagliVivi la Città : muoviti di più
AREA TERRITORIALE DI LAMEZIA TERME SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE U.O. EDUCAZIONE SANITARIA Vivi la Città : muoviti di più M. La Rocca, A. Spinelli, G. Perri Sintesi degli effetti dell attivit attività
Dettagli1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE
LA GESTIONE ATTUALE 1 LA GESTIONE INTEGRATA 2 specialisti famiglia e associazioni centro diabetologico centro diabetologico medico di base medico di base persona con diabete specialisti famiglia e associazioni
DettagliAndrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it
L Ordine degli Psicologi del Veneto ed il processo di valutazione del rischio stress nella prospettiva delle azioni di miglioramento e lo sviluppo del benessere organizzativo. Andrea Petromilli Ordine
DettagliDeliberazione legislativa n. 87/2014 2. Art. 1 Finalità
Deliberazione legislativa n. 87/2014 2 Art. 1 Finalità 1. La Regione Emilia-Romagna riconosce e promuove, nell ambito delle politiche del welfare, la cura familiare e la solidarietà come beni sociali,
Dettagli17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING
17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING Nel 2000 è stato istituito il Sistema Comunicazione e Marketing, in applicazione di una specifica normativa ed in attuazione del Piano Sanitario Regionale 1999-2001.
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliComunicare per Guadagnare Salute Analisi dei bisogni formativi degli operatori
Informati e competenti: Percorsi per la promozione della salute Istituto Superiore di Sanità - 6 maggio 2010 Comunicare per Guadagnare Salute Analisi dei bisogni formativi degli operatori B. De Mei, C.
DettagliProgetto aziendale anni 2010-2011. Promozione delle 7 azioni efficaci per la salute del bambino. 1.0 Premessa Pag. 2. 2.0 Introduzione Pag.
anni - Rev. 11.02. Pag. 1 di 5 Indice 1.0 Premessa Pag. 2 2.0 Introduzione Pag.2 3.0 Obiettivo generale Pag.2 4.0 Obiettivi specifici Pag.2 5.0 Destinatari Pag.3 6.0 Azioni pag.3 7.0 Responsabilità e tempi
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliIl ruolo del Veneto nella strategia del CCM per il controllo del tabacco
Il ruolo del Veneto nella strategia del CCM per il controllo del tabacco Francesca Russo Annarosa Pettenò Padova, 30 ottobre 2009 Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie Ha tra
DettagliAGGREGAZIONE COMUNI PROVINCIA DI AVELLINO CAPOFILA COMUNE DI FRIGENTO
Stradale. Procedura concorsuale per l'assegnazione di contributi finanziari ai Regione Campania Decreto Dirigenziale 54 del 25/03/2013 COMUNI AZIONI PER LA SICUREZZA STRADALE PREMESSA...3 SETTORE A...3
DettagliScuole per la promozione della salute: le reti regionali italiane di School for Health in Europe (SHE)
Regione Piemonte Assessorato alla Tutela della Salute Assessorato all Istruzione Ministero dell'istruzione dell'università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale Piemonte Direzione Generale Regionale
DettagliUna "rete" per i servizi di igiene degli alimenti e nutrizione dell Emilia Romagna.. Una proposta regionale in una prospettiva nazionale
Una "rete" per i servizi di igiene degli alimenti e nutrizione dell Emilia Romagna.. Una proposta regionale in una prospettiva nazionale Corrado Scarnato DSP - AUSL Bologna PREMESSA I Piani di Prevenzione
DettagliDipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO
Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009
DettagliI.C. 1 ( 15) : - I.C.
Seminario Provinciale La scuola che promuove la salute Fossano 23 marzo 2009 PROGETTO Il farmaco : bene di consumo o risorsa per la salute? Un percorso in rete per la informazione e l educazione della
DettagliI NUOVI TREND DELLO SPORT. Roberto Ghiretti - Presidente Studio Ghiretti & Associati
I NUOVI TREND DELLO SPORT Roberto Ghiretti - Presidente Studio Ghiretti & Associati 1 Art. 1 Ciascuno ha il diritto di praticare lo sport Art. 3 Lo sport, essendo uno degli aspetti dello sviluppo socioculturale,
DettagliDedicato agli studenti delle scuole medie superiori
Un progetto di O.N.Da Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna patrocinato dal M.I.U.R Ministero dell Istruzione, dell Universitaria e della Ricerca Dedicato agli studenti delle scuole medie superiori
DettagliINRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO
INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO Le visite infermieristiche domiciliari preventive per il paziente affetto da malattia di Alzheimer e del
DettagliRicerca «Ragazzi in gioco» 2014. Paolo Molinari, IRES FVG
Ricerca «Ragazzi in gioco» 2014 Paolo Molinari, IRES FVG Un intervento di ricerca azione partecipata Un percorso di ascolto costruito assieme a gruppo di adolescenti e ragazzi (piano di lavoro, strumenti,
DettagliCome applicare buone pratiche di progettazione
SETTIMANA EUROPEA PER LA SICUREZZA 20-24 OTTOBRE 2014 PROMUOVIAMO LA CULTURA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: IL PERCORSO DELLA
DettagliLega Contro i Tumori ONLUS Sezione L.I.L.T. di Reggio Emilia
Lega Contro i Tumori ONLUS Sezione L.I.L.T. di Reggio Emilia The top 10 causes of death Fact sheet N 310 Updated May 2014 The 10 leading causes of death in the world, 2000 and 2012 OMS MAGGIO 2014 Determinanti
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliFAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013
FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto
DettagliLa Promozione della Salute Mentale in Europa: sfide, azioni, ricadute a livello locale
S.C. FORMAZIONE E SVILUPPO PROFESSIONALE DIPARTIMENTO INTEGRATO DELLA PREVENZIONE in collaborazione con DSM ASL TO1 DSM ASL TO2 Promuovere la salute mentale: lo sviluppo della resilienza di fronte alla
DettagliComune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.
Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di
DettagliFunzione Strumentale Nuove Tecnologie
Funzione Strumentale Nuove Tecnologie Relazione finale giugno 2015 Paola Arduini Obiettivi Informazione e supporto con sessioni specifiche di formazione ai docenti e alle classi che intendono pubblicare
DettagliISPESL. Imprese, lavoratori e Istituzioni per una Rete Nazionale di Promozione della Salute nei Luoghi di Lavoro. Firenze 5 dicembre 2005 SFUMATI
ISPESL Imprese, lavoratori e Istituzioni per una Rete Nazionale di Promozione della Salute nei Luoghi di Lavoro Firenze 5 dicembre 2005 SFUMATI AZIENDE SENZA FUMO Il progetto della Lega Italiana per la
DettagliEDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA
U.O. IGIENE E SANITÁ PUBBLICA ASP- Potenza EDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA Percorsi per guadagnare salute 2015-2016 1 PREMESSA Il concetto della salute è un concetto che necessita di molteplici azioni
DettagliIndagine e proposta progettuale
Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione
DettagliContatto Provincia CPI Visita congiunta CPI / SIL in azienda. sensibilizzazione e di promozione del progetto,
! "#$%&'()(&&*&"+" Il progetto prevedeva la formazione dei job coach, operatori che svolgono la funzione di mediazione e accompagnamento dei soggetti svantaggiati nel percorso di integrazione lavorativa.
Dettagli1 Descrizione sintetica delle finalita' e dell'ambito di intervento del corso.. 3 1.1 Finalità... 3 1.2 Ambito di intervento...
LO SPORT E PER TUTTI CORSO DI AGGIORNAMENTO: L OPERATORE SPORTIVO TRA DIVERSITA E DISAGIO (EDUCARE ALLO SPORT PERSONE IN SITUAZIONE DI DIFFICOLTA ) 2^ PARTE 1 INDICE 1 Descrizione sintetica delle finalita'
DettagliGuadagnare salute in Toscana Rendere facili le scelte salutari LE AZIONI REGIONALI. Emanuela Balocchini
Guadagnare salute in Toscana Rendere facili le scelte salutari LE AZIONI REGIONALI Emanuela Balocchini Regione Toscana Regione Campania Regione Marche Regione Puglia Ministero della Salute - Roma, 25 Ottobre
DettagliSERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI
SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA
DettagliDr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti
Dr. Francesco Rastrelli 19 gennaio 2015 Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Riassetto organizzativo Farmacisti territoriali Medici specialisti MEDICINA GENERALE Infermieri Medici
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliPiano nazionale della prevenzione 2005-2007. Progetti Ccm e altre interazioni sinergiche con il Pnp
3 Piano nazionale della prevenzione 2005-2007 Progetti Ccm e altre interazioni sinergiche con il Pnp 13 Progetti Ccm e altre interazioni sinergiche Con l avvio del Piano nazionale della prevenzione è emersa
DettagliCome archiviare i dati per le scienze sociali
Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513
DettagliLa traiettoria Formazione disegnata dalla Rete HPH Toscana
WORKSHOP PRE- CONFERENCE La traiettoria Formazione disegnata dalla Rete HPH Toscana Modelli e strumenti per lo sviluppo del progetto HPH elaborati nel Laboratorio F-P interreti Anna Zappulla Coord. TF
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliDichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA
Dichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA CORSICA E SARDEGNA UN PATTO NUOVO TRA DUE ISOLE SORELLE DEL MEDITERRANEO Oggi, 14 marzo 2016, il Presidente della Regione autonoma della Sardegna e il Presidente
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliPROMUOVERE LA SALUTE NEI PRIMI ANNI DI VITA
PROMUOVERE LA SALUTE NEI PRIMI ANNI DI VITA FORMAZIONE SULLE EVIDENZE SCIENTIFICHE E SULLE STRATEGIE DI IMPLEMENTAZIONE DELLA CAMPAGNA La Campagna Nazionale Maria Caterina Sateriale Chiara Cuoghi Azienda
Dettagli1 - CODICE PROGETTO 3.5.4 - COSTRUZIONE DI UN SISTEMA PER L A P P R E N D I S TAT O 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL
3.5.4 - COSTRUZIONE DI UN SISTEMA PER L A P P R E N D I S TAT O 1 - CODICE PROGETTO Il progetto è riconducibile a quella che il Piano Provinciale del Lavoro definisce quale Area 3: Servizi all Utenza -
DettagliL AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI
Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e
DettagliBuone pratiche sulla sorveglianza e prevenzione degli incidenti stradali e domestici
Buone pratiche sulla sorveglianza e prevenzione degli incidenti stradali e domestici ROMA 5 dicembre 2011 2.1.1. Comunicazione dei dati delle sorveglianze e collaborazione con stakeholder esterni al SSR
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con
DettagliANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS
ANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS Dott. Maurizio Ricci U. O. Medicina Riabilitativa Azienda Ospedaliero- Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Dettagliairis consulting Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@airisconsulting.it web: www.airisconsulting.
Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@.it web: www..it Chi siamo AIRIS CONSULTING è una Società di Consulenza di Direzione nata per rispondere al bisogno delle
Dettagli