Rischio Legionellosi Esperienze
|
|
- Cosimo Brunetti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Rischio Legionellosi Esperienze Cesenatico Ing. Simona Boschetti U.O. Tecnico Patrimoniale Ausl di Cesena Resp. Impianti Termotecnici
2 Rischio Legionellosi Linee Guida di riferimento (Delibera Regione Emilia Romagna n.1115 del 2008) Azienda USL di Cesena ha predisposto : - procedura aziendale (DMP P09 rev.2) - valutazioni del rischio specifiche su ogni struttura, secondo un modello condiviso nell ambito dell Area Vasta Romagna per le strutture ospedaliere
3 Presso l Ospedale di Cesenatico sono presenti : 55 posti letto di area medica ed un punto Dialisi. riuniti odontoiatrici, dotati di sistema di disinfezione dell acqua integrato. I pazienti ricoverati presso la struttura possono essere considerati a rischio aumentato (rif. Tabella 6 Linee Guida Regionali) per la presenza di patologie croniche diffuse tra i pazienti ospedalizzati (es. abitudine al fumo, età maggiore di 65 anni, scompenso cardiaco)
4 L Ospedale Marconi è costituito da una parte vecchia che comprende i corpi degenze, pronto soccorso e radiologia, la cui costruzione è terminata nel 1970, e da una parte nuova che comprende il corpo ambulatori e palestra, la cui costruzione è terminata nel Tutti i reparti di degenza sono stati ristrutturati a partire dagli anni 90.
5 Negli anni 2005/2006 nell ambito di importanti lavori di ristrutturazione, sono state inoltre realizzate, tra le altre cose, due nuove vasche di riserva idrica e sostituito il gruppo di pressurizzazione dell acqua fredda sanitaria Impianti idrico - sanitari
6 Le vasche di accumulo per riserva idrica sono state realizzate: - in cemento armato con superficie interna resinata, con botola di accesso e scarico di fondo, per essere facilmente sanificabili; - di volume limitato al consumo di 24 ore; - separate dalla vasca di riserva idrica necessaria ai fini antincendio. HERA comunica a richiesta le interruzioni statistiche del servizio di distribuzione di acqua dalla rete dell acquedotto cittadino. Sono estremamente modeste e in taluni casi può non essere necessario un accumulo ai fini antincendio
7 Impianti idrico - sanitari Le acque destinate al consumo umano, in arrivo dal punto di consegna, vengono immesse in tali vasche di riserva idrica ed al relativo gruppo di pressurizzazione
8 Impianti idrico - sanitari per essere inviate al sistema di distribuzione AFS e al sistema di produzione dell acqua calda sanitaria, nella sottocentrale idrica, cui si trova uno scambiatore rapido a piastre. E presente una rete di ricircolo acqua calda Non sono quindi presenti accumuli di acqua calda nè addolcitori
9 Impianti idrico - sanitari Totale assenza di accumuli di acqua calda
10 Impianti di condizionamento Non sono presenti torri evaporative, ma gruppi frigo condensati ad aria.
11 Impianti di condizionamento split, fan coil e condizionatori portatili
12 Impianti di condizionamento Localmente sono presenti Unità di Trattamento Aria (UTA)
13 Ospedale G. Marconi Regolari e documentate manutenzioni sugli impianti
14 Impianti di condizionamento La regolare pulizia di filtri, batterie di scambio termico e in generale dei diversi componenti degli impianti di condizionamento fa si che non si riscontrino particolari criticità
15 Regolare manutenzione agli impianti idrico sanitari - Disinfezione annuale degli accumuli, - Pulizia regolare dei frangigetti - Flussaggio dei rami morti
16 Impianti idrico sanitari Pur in assenza di casi, è stata prevista nella valutazione del rischio l esecuzione di campionamenti in autocontrollo sulla rete di distribuzione dell acqua, sia in partenza dalla centrale sia nei punti distali
17 Impianti idrico sanitari registrando valori di contaminazione compresi tra 10 UFC/l fino a un massimo di UFC/l La regolare manutenzione sugli impianti idrico sanitari non è stata in grado di assicurare nel tempo bassi livelli di contaminazione (< 100 UFC/l)
18 In assenza di casi e con contaminazione inferiori a UFC/l sono state escluse soluzione a : a shock termico (acqua a 60 C dai rubinetti più lontani) praticamente impossibile da attuare in strutture non progettate a tale scopo a shock chimico, in quanto comunque non in grado di garantire risultati stabili nel tempo, come evidenziato anche da esperienze rese note in pubblicazioni specifiche
19 Considerato anche la relativamente poco estesa rete dell impianto idrico sanitario, si è stabilito di procedere con l attivazione di un sistema di disinfezione in continuo con ipoclorito di sodio sistema economico e facile da gestire, attraverso il quale ottenere una progressiva diminuzione della contaminazione
20 Prelievi eseguiti in data 20/01/2011 Campione esaminato dal Laboratorio ACS U.O. Medicina Interna 2 piano < 10 UFC/l ACS U.O. Medicina Cardiovascolare 2 piano < 10 UFC/l AFS U.O. Medicina Cardiovascolare 2 piano < 10 UFC/l ACS U.O. Medicina Cardiovascolare 2 piano < 10 UFC/l Prelievi eseguiti in data 15/03/2011 Campione esaminato dal Laboratorio ACS U.O. Medicina Interna 2 piano < 10 UFC/l ACS U.O. Medicina Cardiovascolare 2 piano < 10 UFC/l AFS U.O. Medicina Cardiovascolare 2 piano < 10 UFC/l ACS U.O. Medicina Cardiovascolare 2 piano < 10 UFC/l Prelievi eseguiti in data 24/05/2011 Campione esaminato dal Laboratorio ACS U.O. Medicina Interna 2 piano UFC/l ACS Dialisi UFC/l AFS Dialisi 50 UFC/l ACS Dialisi UFC/l
21 A seguito dei risultati delle analisi batterologiche eseguite, pur in assenza di casi, così come previsto dalle Linee Guida, è stata verificata la corretta adozione delle misure di prevenzione adottate, in particolare : Flussaggio del ricircolo acqua calda (rubinetto aperto per 30 minuti) Controllo del sistema di disinfezione e flussaggio del ricircolo acqua calda (rubinetto aperto per 30 minuti) Inserimento di un sistema di diluizione del disinfettante per facilitare il corretto dosaggio dello stesso e revisione del punto di iniezione
22 Nonostante la corretta funzionalità del sistema di disinfezione con ipoclorito, in presenza di una contaminazione maggiore di UFC/l, si è stabilito di procedere alla rimozione dei terminali delle docce nei reparti di degenza sostituendoli con filtri antilegionella (durata 30 gg costi circa 40)
23 Installazione di sistema di disinfezione in continuo a biossido di cloro dicembre 2011
24 VANTAGGI Risultati più stabili nel tempo, con diminuzione sostanziale delle positività. Il biossido di cloro è maggiormente stabile dell ipoclorito e quindi riesce a mantenere cloro libero attivo anche in reti estese e con bassi dosaggi, limitando gli odori sgradevoli e gli effetti di corrosione sulle tubazioni Strumento subito a disposizione per eventuali interventi sulla rete di acqua fredda e per eventuali shock chimici SVANTAGGI Maggior investimento iniziale (circa ) Necessità di manutenzione specifica, con riferimento anche al giusto punto di dosaggio
25 Prelievi eseguiti in data 10/01/2012 Campione esaminato dal Laboratorio ACS Lungodegenza piano 3 - doccia < 10 UFC/l ACS Medicina Interna piano 3 - lavandino 50 UFC/l ACS Medicina Riabilitativa piano 2 - < 10 UFC/l ACS Medicina Riabilitativa piano 2 - < 10 UFC/l Prelievi eseguiti da Dipartimento Sanità Pubblica in data 21/02/2012 Campione esaminato dal Laboratorio ARPA BO AFS Ingresso acquedotto< 50 UFC/l ACS Lavello studio odontoiatrico piano 2 < 50 UFC/l ACS Doccia stanza n 4 piano 2 < 50 UFC/l ACS Doccia WC personale riabilitazione piano UFC/l
26 Prelievi eseguiti in data 19/04/2012 Campione esaminato dal Laboratorio AFS Partenza generale n.d. ACS Partenza anello n.d. ACS Ritorno anello n.d. ACS Medicina Riabilitativa piano 2 - bagno pubblico n.d. Prelievi eseguiti in data 15/05/2012 Campione esaminato dal Laboratorio AFS Partenza generale n.d. ACS Partenza anello160 UFC/l ACS Ritorno anello n.d. ACS Medicina Interna piano 3 - bagno pubblico n.d.
27 CONCLUSIONI - Effettuare la valutazione del rischio, per conoscere la struttura e individuare gli eventuali investimenti da attuare (es. eliminazione accumuli acqua calda, installazione di sistema di disinfezione in continuo, ecc.) - Conservare tutta la documentazione tecnica a disposizione, se necessario integrandola con schemi impiantistici - Effettuare regolare e documentata manutenzione agli impianti
28 - Preferire le misure di disinfezione in continuo rispetto alle soluzioni a shock, con verifica periodica delle prestazioni - Eseguire a cadenza regolare campionamenti per autocontrollo, stabilendone i punti e la frequenza nell ambito della valutazione del rischio per verificare l efficacia delle misure di prevenzione adottate
29 Non danno la certezza di un impianto idrico sanitario legionella free ma certamente permettono di : mantenere sotto controllo la proliferazione di legionella dimostrare il rispetto delle indicazioni normative
30 GRAZIE PER L ATTENZIONE!
SCHEDA CONOSCITIVA DELLA STRUTTURA E DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI
Scheda n.6 SCHEDA CONOSCITIVA DELLA STRUTTURA E DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI TIPOLOGIA DELLA STRUTTURA DENOMINAZIONE STRUTTURA INDIRIZZO COMUNE PROVINCIA TELEFONO FAX E-MAIL @ TIPO DI STRUTTURA
DettagliPROTOCOLLO RISCHIO LEGIONELLA
Azienda Ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamento Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione convenzionato con l Università degli Studi di Milano APPALTO PER L ESECUZIONE DEL SERVIZIO
DettagliASPETTI NORMATIVI DEL FENOMENO LEGIONELLA: LE LINEE GUIDA NAZIONALI GLI OBBLIGHI DELLE STRUTTURE RICETTIVE. Dott.ssa Laura Origone
ASPETTI NORMATIVI DEL FENOMENO LEGIONELLA: LE LINEE GUIDA NAZIONALI GLI OBBLIGHI DELLE STRUTTURE RICETTIVE Dott.ssa Laura Origone 1 Introduzione COSA DEVO FARE PER PREVENIRE, CONTROLLARE O ELIMINARE LA
DettagliOBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA
OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA Mercoledì 13 novembre 2013 Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma RISCHIO LEGIONELLA AUTOCONTROLLO
DettagliUso dell acqua potabile Prevenzione nelle attività pubbliche e private
Uso dell acqua potabile Prevenzione nelle attività pubbliche e private LA PREVENZIONE DALLA LEGIONELLOSI Acqua destinata al consumo umano Decreto legislativo 2 feb. 2001, n 31 Attuazione della direttiva
DettagliAutorizzazione all esercizio di attività sanitarie in Emilia Romagna
Autorizzazione all esercizio di attività sanitarie in Emilia Romagna Normativa di riferimento Art. 43 della legge n. 833 del 23.12.78 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale; D. Lgs 502/92 e successive
DettagliSoluzioni per il risparmio idrico per i WC
Soluzioni per il risparmio idrico per i WC Per un utenza standard di tipo residenziale che utilizza cassette di risciacquo di tipo convenzionale (da 9 a 12 litri per risciacquo), il 30% dei consumi di
DettagliTecniche di risanamento e sistemi di trattamento anti-legionella
CONVEGNO Mercoledì 9 marzo 2011 TRATTAMENTI ANTILEGIONELLA I recenti sviluppi normativi, le soluzioni, le tecnologie e la manutenzione degli impianti idrico sanitari Tecniche di risanamento e sistemi di
DettagliLINEE GUIDA NAZIONALI PER LA PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI
LINEE GUIDA NAZIONALI PER LA PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI Maria Cristina Rota Istituto Superiore di Sanita Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute LINEE GUIDA In Italia,
DettagliLEGIONELLA: PROFILASSI E MISURE DI PREVENZIONE
INCONTRO 4 CHIACCHERE SUL LAGO UFFICIO IGIENE BARDOLINO (VR) MERCOLEDI 04/03/2015 LEGIONELLA: PROFILASSI E MISURE DI PREVENZIONE FATTORI DI RISCHIO Il rischio di acquisizione della Legionellosi dipende
DettagliIL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione
FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare
DettagliANALISI ACQUA POTABILE ACQUEDOTTO DI ERBA e ALBAVILLA
Pag. 1 di 8 ANALISI ACQUA POTABILE ACQUEDOTTO DI ERBA e ALBAVILLA Premessa: La città di ERBA, dal punto di vista idrico, è suddivisa in 4 zone: - zona 1 frazione di Carpesino, Arcellasco, Crevenna, Buccinigo:
DettagliRegolatore di acqua calda sanitaria C-2000
Introduzione Cos è la legionellosi? È un infezione che non si distingue nettamente da altre infezioni batteriche causa di polmonite. Si manifesta dopo un periodo di incubazione fino a dieci giorni con
DettagliLA MALATTIA DA LEGIONELLA DEFINIZIONI E PROBLEMI SANITARI
LA MALATTIA DA LEGIONELLA DEFINIZIONI E PROBLEMI SANITARI La malattia dei legionari E stata identificata per la prima volta in seguito a una grave epidemia avvenuta nel 1976 in un gruppo di ex-combattenti
DettagliRicerca Legionella nei campioni di acqua
1 1. Scopo e campo di applicazione 2. Diagramma di flusso 3. Riferimenti normativi 4. Descrizione attività 5. Comunicazione dei risultati ed archiviazione 6. Allegati redatto da: R.Galdi verificato da:
DettagliProcedura Generale PA.TC.02
Rev. 2 Pag.1 di 13 Procedura Generale Indice: 1.0. Oggetto...2 2.0. Scopo...2 3.0. Campo di applicazione...2 4.0. Definizioni...2 5.0. Responsabilità...3 6.0. Documenti di riferimento...3 7.0. Diagramma
DettagliVerifiche e controlli degli impianti idrici all interno degli edifici
Verifiche e controlli degli impianti idrici all interno degli edifici Pulizia, manutenzione e collaudo delle reti idiriche Gli impianti idraulici prima di essere consegnati all utente devono essere ripuliti
DettagliDATI GENERALI DELL AZIENDA
Dipartimento di Sanità Pubblica Area Dipartimentale Sanità Pubblica DOCUMENTO DI ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI IN STRUTTURE RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI PER ANZIANI Redatto sulla base
DettagliDOCUMENTO DI ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI E REGISTRO DEGLI INTERVENTI MANUTENTIVI
DOCUMENTO DI ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI E REGISTRO DEGLI INTERVENTI MANUTENTIVI Redatto sulla base delle Linee Giuda per la sorveglianza e il controllo della legionellosi, approvate con
DettagliCONSULENZA, RICERCA E ANALISI UN UNICO REFERENTE PER I RISCHI IGIENICO-SANITARI
CONSULENZA, RICERCA E ANALISI UN UNICO REFERENTE PER I RISCHI IGIENICO-SANITARI IGIENE AMBIENTALE infezioni nosocomiali Legionella Sono batteri mobili, che si trovano in natura nell acqua di fiumi e laghi
DettagliPROPOSTA DI CLIMATIZZAZIONE ESTIVA LOCALI CASTELLO DEI RAGAZZI DI PALAZZO DEI PIO
COMUNE DI CARPI PROPOSTA DI CLIMATIZZAZIONE ESTIVA LOCALI CASTELLO DEI RAGAZZI DI PALAZZO DEI PIO IMPIANTI MECCANICI RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA 1/5 INDICE 1. PREMESSA 3 2. MODIFICHE LOCALE TECNICO
DettagliLegionella Pneumophila
Legionella Pneumophila Introduzione, caratteristiche microbiologiche, epidemiologia effetti sulla salute, livelli di rischio e tecniche di risanamento. Stefano Bonfanti Quello che non ci si aspetta 1600
DettagliThe houses of the water
The houses of the water Iniziativa Le fontane pubbliche La fontana pubblica nella storia ha accompagnato l evoluzione non solo della architettura, ma anche della cultura, della storia e della tecnologia.
DettagliGLOBAL SERVICE Quale opportunità?
LABORATORIO SEMINARIALE 17 Aprile 2015 GLOBAL SERVICE Quale opportunità? Casa Albergo per Anziani-Lendinara Dati ordine generale Struttura in continua evoluzione Impianti realizzati in tempi diversi Impianti
DettagliLegionella: il controllo e la gestione dei rischi
Ospitalità e sicurezza per tutti 22/04/2015 Legionella: il controllo e la gestione dei rischi Centro per la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita Aula grande SC Igiene e Sanità Pubblica
DettagliPRINCIPI FONDAMENTALI...
QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3
DettagliIL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.
IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliAlto livello igienico
La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche
DettagliL ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA
L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA Dott.ssa Cristina Matranga Coordinamento Regionale Rischio Clinico INCIDENZA DI PAZIENTI INFETTI 5,2% IN ITALIA
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche
Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione
DettagliL acqua rappresenta la base della vita.
LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO IGIENICO SANITARIO DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE H 2 O L acqua rappresenta la base della vita. L acqua deve pertanto detenere tutti i requisiti di sicurezza sanitaria necessari
DettagliALLACCIAMENTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA ACQUE NERE DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE - INFORMAZIONI
NULLAOSTA ALLO SCARICO DELLE ACQUE REFLUE DOMESTICHE ALLEGATO INFORMATIVO Area territoriale Saccisica ALLACCIAMENTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA ACQUE NERE DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE - INFORMAZIONI 1 RIFERIMENTI
DettagliPrevenzione e protezione incendi nelle attività industriali
Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:
DettagliNORME UNI 10637 (revisione 2006)
NORME UNI 10637 (revisione 2006) 3.20 tempo di ricircolo: Tempo nel quale la somma del volume dell acqua di vasca e del 60% del volume convenzionale dell eventuale vasca di compenso attraversa l impianto
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI
PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura
DettagliALLEGATO 5) PIANO DI SANIFICAZIONE
ALLEGATO 5) PIANO DI SANIFICAZIONE 1 Norme Generali Prodotti di Sanificazione RISPETTARE E AGGIORNARE IL PIANO DI SANIFICAZIONE IN MODO PERIODICO E OGNI VOLTA CHE INTERVENGONO DEI CAMBIAMENTI (indicare
DettagliPotenziamento acquedotto con captazione sorgente presso Alpe sulla Selva e vasca di carico Alpe Coste 10.03.2008 12.06.2013 DATA 30.01.
Regione Piemonte Provincia di Vercelli Committente Comune di Carcoforo Oggetto Potenziamento acquedotto con captazione sorgente presso Alpe sulla Selva e vasca di carico Alpe Coste L.R. n. 13/97 - art.
DettagliUNO SCUDO IMPENETRABILE CONTRO MICROBI, BATTERI, FUNGHI E MUFFE
UNO SCUDO IMPENETRABILE CONTRO MICROBI, BATTERI, FUNGHI E MUFFE I CARRELLI VDM SONO TRATTATI CON PROTEZIONE ANTIBATTERICA MICROBAN Lo sapevate che...? ci sono in media più batteri su una mano che abitanti
DettagliREGIONE SICILIANA Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - I PARTE -
110 4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 4.3 111 Le attività da svolgere per soddisfare i requisiti relativi alle risorse umane e tecnologiche consistono nella: 4.3.1 identificazione di un referente per
DettagliIl Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n 81/08 e smi
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n
DettagliEcoGeo S.r.l. Novità Normative Autorizzazione Allo Scarico Provincia di Parma
EcoGeo S.r.l. Novità Normative Autorizzazione Allo Scarico Provincia di Parma Adempimento: Autorizzazioni allo scarico in acque superficiali Con la Determinazione del Dirigente n. 3316 del 13/10/2010 esecutiva
DettagliBOZZA DI LINEE GUIDA PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI
BOZZA DI LINEE GUIDA PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI Maria Teresa Cazzaniga ARPA Lombardia Dipartimento Provinciale di Milano U.O. Agenti Fisici Il Decreto Legislativo 31/2001, recepimento
DettagliEstratto Norma UNI-CTI 8065 del 06/1989
Estratto Norma UNI-CTI 8065 del 06/1989 Di seguito vengono riportate le caratteristiche limite dell acqua di alimento (primo riempimento e rabbocchi successivi) e di esercizio (contenuta nelll impianto).
DettagliPROCEDURA --------------------------------------
PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità
DettagliAGGIORNAMENTI SU PREVENZIONE E CONTROLLO DELLA LEGIONELLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE E ALBERGHIERE DEL VENENTO
AGGIORNAMENTI SU PREVENZIONE E CONTROLLO DELLA LEGIONELLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE E ALBERGHIERE DEL VENENTO PREVENZIONE E CONTROLLO NELLE STRUTTURE SANITARIE: MODELLI ORGANIZZATIVI E SISTEMI DI INTERVENTO
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliINDICE. 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI...
INDICE 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI... Pagina 1 di 6 1. PREMESSA La presente relazione intende
DettagliAspetti regolatori per gli accumuli energetici. Federico Luiso
Aspetti regolatori per gli accumuli energetici Federico Luiso Autorità per l energia Pisa, 22 maggio 2013 1 INDICE 1. Caratteristiche della regolazione attraverso i progetti pilota 2. Il quadro normativo
DettagliLINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI SISTEMI DI TERMOREGOLAZIONE E CONTABILIZZAZIONE DI CALORE
LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI SISTEMI DI TERMOREGOLAZIONE E CONTABILIZZAZIONE DI CALORE Torino, 22 Aprile 2013 Normativa regionale proroga obbligo Dgr.46-11968 del 4 agosto 2009 (punto 1.4.17) Gli edifici
DettagliAzienda USL n.4 - Nuovo presidio ospedaliero di Prato Prato Ugo Foscolo snc Edoardo Michele Majno
Via Giovanni Pisano, 1-59100 Prato Tel. 0574 5341 Fax 0574 53439 Pag.1 AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA AI SENSI DELL ART.69, MMA, DEL D.LGS.15/006 QUADRO RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI : (valori
DettagliSchemi tipologie impianti addolcitori acqua
Schemi tipologie impianti addolcitori acqua In questo documento vediamo i principali schemi di installazione e configurazione circa gli impianti di addolcitori d acqua ad uso domestico o industriale a
DettagliContratto di Programma per l attivazione di progetti di tracciabilità dei rifiuti
CONTRATTO DI PROGRAMMA REGIONE E.R. CONFSERVIZI E.R. PER L ATTIVAZIONE DI PROGETTI PILOTA PER LA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI Venerdi 1 Ottobre Workshop Q all interno della Manifestazione Presentazione
DettagliSEZIONI ACQUE INDUSTRIALI IMPIANTISTICA LEGIONELLA EVAPCO SERVICE CENTER
SEZIONI ACQUE INDUSTRIALI IMPIANTISTICA LEGIONELLA EVAPCO SERVICE CENTER MISSION S I Diventare il partner aziendale riconosciuto, competente e qualificato in grado di individuare e risolvere le problematiche
DettagliTUTELA ED UTILIZZO DELLE RISORSE IDRICHE IN AMBITO PRODUTTIVO : GESTIONE DI UN REFLUO INDUSTRIALE Verona, 22 Ottobre 2009 Relatore: dott.ssa Bacuzzi Lorena ... CHI SIAMO opera nel settore della depurazione
DettagliLa riqualificazione energetica degli edifici residenziali: Il ruolo della formazione Michele VIO
La riqualificazione energetica degli edifici residenziali: Il ruolo della formazione Michele VIO Milano, 21 marzo 2015 Ing. Michele Vio Titolo della presentazione La riqualificazione energetica degli edifici
DettagliA.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...
Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6
DettagliL ACQUA DEL RUBINETTO
L ACQUA DEL RUBINETTO Felino, 9 maggio 2013 Dott.ssa Nadia Fontani Comuni serviti da Iren Iren eroga il servizio idrico a 18 Comuni mediante 2 895 Km di rete acquedottistica Felino Centro Zona di Langhirano
DettagliAllegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione
Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione A. Programma del corso per addetti delle imprese di da amianto (30 ore) TEMA 1. Aspetti introduttivi 2. Aspetti sanitari 2. Dispositivi di Protezione
Dettagliwww.careon.de La careon twitter.com/careon
La careon twitter.com/careon Profilo aziendale La careon GmbH è un impresa di management sanitario che è stata fondata nel 2000. I servizi da noi offerti comprendono lo sviluppo e il funzionamento di software
DettagliREPORT TECNICO sui sistemi di disinfezione dei circuiti idrici del riunito.
REPORT TECNICO sui sistemi di disinfezione dei circuiti idrici del riunito. Parte I. Prove microbiologiche sul campo Scopo: verifiche della qualità igienica dell acqua erogata da un riunito dentale del
DettagliCABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE
Cabtrasf_parte_prima 1 di 8 CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE parte prima Una cabina elettrica è il complesso di conduttori, apparecchiature e macchine atto a eseguire almeno una delle seguenti funzioni:
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
Dettagli4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE
136 4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 4.5 ELENCO DOCUMENTAZIONE 137 ELENCO DELLA DOCUMENTAZIONE E MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ AC 190903 00 SGRS1.1A040 a 01 atto formale con il quale viene identificato
DettagliSchema impianto depurazione biologica
DEPURAZIONE Schema impianto depurazione biologica A cque di scarico Grigliatura Rifiuti grossolani SMALTITORE Dissabbiatura / Disoleatura Rifiuti: sabbie, oli e grassi SMALTITORE Sedimentazione primaria
DettagliCos è una. pompa di calore?
Cos è una pompa di calore? !? La pompa di calore aria/acqua La pompa di calore (PDC) aria-acqua è una macchina in grado di trasferire energia termica (calore) dall aria esterna all acqua dell impianto
DettagliCHECK LIST GENERALE OSPEDALE DI REQUISITI GENERALI
CHECK LIST GENERALE OSPEDALE DI Denominazione struttura Indirizzo Gestita da Direttore sanitario Autorizzazione rilasciata dal Comune di in data atto n. REQUISITI GENERALI REQUISITI STRUTTURALI SICUREZZA
DettagliEdifici Evoluti Bertelli Residenza via Mazzali
Progettazioni e Consulenze Termotecniche Edifici Evoluti Bertelli Residenza via Mazzali Presentazione in Milano - 19 novembre 2010 Per garantire il confort indoor negli Edifici Evoluti Bertelli gli impianti
DettagliA.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO
Associata al sistema Confindustria A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO ai sensi del D.Lgs 156/06 s.m.i. e della
DettagliOGGETTO: "Delibera n. 71/2013 - RApporto sulla Trasparenza relativo all'azienda USL di Bologna: osservazioni".
Il Direttore Generale Al Segretario Generale Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche protocollo@pec.anticorruzione.it OGGETTO: "Delibera
DettagliProcedure di minimizzazione del rischio della contaminazione da Legionella
Procedure di minimizzazione del rischio della contaminazione da Legionella Relatori Resp. Settore Civile Adriano Stecher Resp. Ufficio Tecnico Francesco Repetto La legionellosi è una grave forma di polmonite
DettagliIO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO
IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO L approccio del Laboratorio Chimico nella ristorazione scolastica Paolo Vittone Il Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino Il Laboratorio Chimico
DettagliCONTROLLO DELLA LEGIONELLA PNEUMOPHILA: TRATTAMENTO CHIMICO CONFORME ALLE LINEE GUIDA REDATTE DAL COOLING TECHNOLOGY INSTITUTE
Il COOLING ha redatto le linee guida per il controllo della Legionella Pneumophila nei sistemi di raffreddamento ricircolati. Tali linee guida si basano sulle norme: OSHA - USA CDC - USA ASHRAE - USA UK
DettagliSISTEMI DI TRATTAMENTO PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELLA LEGIONELLA PNEUMOPHILA
SISTEMI DI TRATTAMENTO PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELLA LEGIONELLA PNEUMOPHILA La grande esperienza maturata da Enki in questi anni nella gestione on-site dei propri sistemi di dosaggio e trattamento
DettagliLa legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:
IMPORTANTI NOVITA PER CHI DEVE APRIRE UNO STUDIO PROFESSIONALE Legge regionale n. 10 del 21.07.2006 AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO DI ATTIVITA SANITARIE. La Legge Regionale n. 10 del 21.07.2006 ha provveduto
DettagliEFFICIENZA ENERGETICA NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE Strategie e interventi di successo. Ing. Marco Oliva Per. Ind. Colombo Lorenzo
EFFICIENZA ENERGETICA NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE Strategie e interventi di successo Ing. Marco Oliva Per. Ind. Colombo Lorenzo Il contenimento dei costi aziendali è una necessità!! Le strutture commerciali
DettagliLa sicurezza dell acqua trattata al ristorante. IStituto Superiore di Sanità, Luca Lucentini. Milano, 08 ottobre 2015. Federata
La sicurezza dell acqua trattata al ristorante IStituto Superiore di Sanità, Luca Lucentini Milano, 08 ottobre 2015 Federata Associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delle acque
DettagliRapporto ambientale Anno 2012
Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e
DettagliPIANO REGIONALE DI CONSULENZA ALLA IRRIGAZIONE PER UN USO CONSAPEVOLE DELL ACQUA IN AGRICOLTURA
Assessorato all Agricoltura e alle Attività Produttive PIANO REGIONALE DI CONSULENZA ALLA IRRIGAZIONE PER UN USO CONSAPEVOLE DELL ACQUA IN AGRICOLTURA IL FATTORE ACQUA è per l agricoltura un fattore determinante
DettagliSistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente
Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività
DettagliLA SCUOLA IN OSPEDALE SECONDARIA DI I GRADO MAMELI SEZ. PEDIATRIA
LA SCUOLA IN OSPEDALE SECONDARIA DI I GRADO MAMELI SEZ. PEDIATRIA La scuola in ospedale è nata per permettere ai ragazzi che per motivi di salute devono interrompere il corso di studi, di proseguire nel
DettagliDomande e risposte sulla legge 10/91
Domande e risposte sulla legge 10/91 Di cosa si occupa la legge 10/91? La legge 10/91 contiene le norme per l attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio
DettagliINDICE. 1- DESIGNAZIONE DELLE OPERE pag. 3 2- DESCRIZIONE DELLE OPERE. 2.1 centrale termica, frigorifera e sottocentrali pag. 4
INDICE 1- DESIGNAZIONE DELLE OPERE pag. 3 2- DESCRIZIONE DELLE OPERE 2.1 centrale termica, frigorifera e sottocentrali pag. 4 2.2 - trattamento acqua di consumo e produzione acqua calda sanitaria pag.
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI
DettagliINDICE. A.S.M. S.p.A. Sede legale: Via Paronese, 110 PRATO (PO) Sede impianto: località Pozzino VAIANO (PO)
INDICE 1. OGGETTO DEI LAVORI... 3 1.1 Premessa... 3 2. DATI TECNICI DI PROGETTO... 3 2.1 Portate d acqua... 3 2.2 Riserva idrica a servizio della bagnatura dei cumuli... 3 3. METODI DI CALCOLO... 4 3.1
DettagliRagione Sociale. Titolare/Legale Rappresentante. Sede della struttura. Attività esercitata. Data di costruzione immobile
Ragione Sociale Titolare/Legale Rappresentante Sede della struttura Attività esercitata Data di costruzione immobile Data ultime modifiche impianto idrico Nome e Cognome Formazione Responsabile dell identificazione
DettagliIl Progetto Formazione
Il Progetto Formazione II MEETING MANUTENTORI ANTINCENDIO Milano, 12 maggio 2011 1 La formazione nel settore della manutenzione antincendio Il gruppo, costituito nel 2003, ha l obiettivo di supportare
DettagliLibretto di impianto: la scheda 12. Libretto di impianto: la scheda 13 Libretto di impianto: la scheda 14.1. Compilazione a cura del MANUTENTORE
Libretto di impianto: la scheda 11.2 Libretto di impianto: la scheda 12 NOTA BENE Se la prima verifica effettuata a cura dell'installatore è avvenuta con funzionamento in modalità "RISCALDAMENTO", tutte
DettagliMISURE DI CONCENTRAZIONE DI GAS RADON IN AMBIENTI CONFINATI VALUTAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE MEDIA ANNUALE
MISURE DI CONCENTRAZIONE DI GAS RADON IN AMBIENTI CONFINATI VALUTAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE MEDIA ANNUALE richiedente: COMUNE DI RODENGO SAIANO -- DICEMBRE 2014-- PREMESSA Il Radon 222 ( 222 Rn) è un
DettagliLe attività di prevenzione nella Regione Sicilia
Le attività di prevenzione nella Regione Sicilia I piani di intervento e di assistenza alla popolazione nelle Città di Palermo e Catania. Estate 2007 S. Scondotto A. Marras Il Sistema Nazionale di Sorveglianza
DettagliL ESPERIENZA DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
L ESPERIENZA DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Antonina Ristagno Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Udine, 11 giugno 2013 La conservazione: obiettivi Fin dal 2005, anno della prima stesura del Codice
DettagliAVVIO DI UN PROCEDIMENTO PER L ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI SANZIONATORI E PRESCRITTIVI PER VIOLAZIONI IN MATERIA DI PRONTO INTERVENTO GAS
DELIBERAZIONE 15 GENNAIO 2015 1/2015/S/GAS AVVIO DI UN PROCEDIMENTO PER L ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI SANZIONATORI E PRESCRITTIVI PER VIOLAZIONI IN MATERIA DI PRONTO INTERVENTO GAS L AUTORITÀ PER L ENERGIA
DettagliSistema di gestione della Sicurezza
Sistema di gestione della Sicurezza Dott. Ing. Giuseppe Giannelli Moasca, 18/06/2009 Aspetti generali Inquadramento nel D.Lgs. 81/08 L adozione di un sistema di gestione della sicurezza sul lavoro (SGSL),
DettagliFANGHI DI DEPURAZIONE: L ESPERIENZA SMAT
ESPERIENZE INNOVATIVE IN ITALIA SUGLI ASPETTI DEPURATIVI: UN FOCUS SUI FANGHI Bologna, 22 ottobre 2014 FANGHI DI DEPURAZIONE: L ESPERIENZA SMAT Ing. Marco ACRI Direttore Generale SOCIETÀ METROPOLITANA
DettagliPRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS
ALLEGATO 10/A PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS Il presente allegato fornisce una descrizione sintetica delle principali attività tecniche relative alla misura del gas; tali attività coinvolgono
DettagliGUIDA ALLA COMPILAZIONE DELL AUTODIAGNOSI
GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELL AUTODIAGNOSI Il foglio Excel AUTODIAGNOSI CONDOMINI E VILLETTE è uno strumento che consente, attraverso le risposte date ad alcune domande relative all impianto di riscaldamento,
DettagliCONTROLLO DELLA CONTAMINAZIONE? NELLE STRUTTURE SANITARIE PERCHÉ CONTROLLARE LA L
CONTROLLO DELLA CONTAMINAZIONE NELLE STRUTTURE SANITARIE PERCHÉ CONTROLLARE LA L CONTAMINAZIONE? Il controllo della contaminazione finalizzato alla prevenzione delle infezioni nosocomiali è un argomento
DettagliPiano Legionella nelle strutture sanitarie: Analisi e sostenibilità delle attuali misure di controllo del rischio
Nuovi approcci e strategie in tema Legionellosi Piano Legionella nelle strutture sanitarie: Analisi e sostenibilità delle attuali misure di controllo del rischio 15 Novembre 2013 Aula Magna CTO Dott.ssa
DettagliCOMUNE DI MILANO SETTORE SERVIZI ALLA FAMIGLIA. Regolamento sull affido familiare di minori
COMUNE DI MILANO SETTORE SERVIZI ALLA FAMIGLIA Regolamento sull affido familiare di minori Informazioni ulteriori sull affido familiare di minori possono essere richieste al: COMUNE DI MILANO SETTORE SERVIZI
DettagliLa Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi
La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni
Dettagli