L APOCALITTICA GIUDEO-CRISTIANA E IL PROBLEMA DELLA SALVEZZA. E. Testa

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L APOCALITTICA GIUDEO-CRISTIANA E IL PROBLEMA DELLA SALVEZZA. E. Testa"

Transcript

1 L APOCALITTICA GIUDEO-CRISTIANA E IL PROBLEMA DELLA SALVEZZA E. Testa La letteratura giudeo-cristiana affonda le sue radici nella apocalittica tardiva giudaica. Tutti i dati cosmologici di questa corrente di pensiero hanno costituito tante altre categorie teologiche, con cui i giudeo-cristiani hanno voluto esprimere il dramma della redenzione e l oggetto mistico dei visionari. I. La cosmologia tripartita semitica La scala cosmica Il giudaismo tradizionale, S. Paolo, il Testamento di Levi e gli Scritti Pseudo-Clementini hanno conosciuto, tra la terra e il trono di Dio, una scala cosmica di tre cieli: il cielo delle meteoriti, quello degli astri e il cielo di Dio. Il giudeo-cristianesimo, specialmente siriano, sotto l influsso iranobabilonese, ammette invece una scala di sette cieli, dimora dei giusti, degli angeli e dei demoni e luogo del trono di Dio. In questi cieli si celebra un culto spirituale che deve essere imitato dalla terra. Nelle descrizioni dei particolari però, i documenti non sono d accordo. Secondo l Ascensione di Isaia e il Testamento di Levi tutti i cieli sono occupati da angeli e da Dio; gli angeli apostati e i demoni abitano nel firmamento e nell aria (opinione questa ammessa anche da S. Paolo in Ef. 2,1; 6,12). Secondo invece il 2 di Enoc, nel primo cielo ci sono le acque inferiori, le riserve della neve e delle piogge, con gli Angeli degli Elementi; ci sono inoltre le stelle con gli angeli che ne regolano l andamento. Nel secondo cielo ci sono gli angeli decaduti dal quinto. Nel terzo cielo ci sono il paradiso dei giusti e lo She òl dei cattivi. Nel quarto cielo c è il sole e la luna, con gli angeli preposti al loro corso. Nel quinto cielo ci sono gli Angeli Vigilanti. Nel sesto cielo gli Angeli superiori: i 7 Arcangeli e i 7 Cherubini e le 7 Fenici. Nel settimo cielo c è il trono di Dio. Questa scala cosmica di sette cieli, eminentemente giudeo-cristiana, viene contaminata, durante il secondo secolo, con le dottrine gnosticoellenistiche delle sette sfere planetarie o dei Kosmokràtores cattivi, cui si LA 40 (1990) ; tavv

2 184 E. TESTA oppone l Ogdoade o l ottavo cielo fisso, che costituisce la dimora di Dio, chiamata (zona del Signore). A questa scala di otto cieli (7+1), si identifica in seguito la dottrina liturgica giudeo-cristiana della ebdomade imperfetta (o del culto del candelabro del V.T.), seguita dall Ogdoade del Dies Domini (o della Domenica). Hanno questa dottrina S. Ireneo, l autore dell Epistola degli Apostoli, Clemente Alessandrino e l arcontico Pietro di Hebron. Di quest ultimo Epifanio ci racconta che definiva che i mondi celesti fossero otto oppure sette. In ognuno di questi risiedeva un principe (angelo) per ogni principe poi erano descritti determinati ordini... Ogni Arconte ha generato per sé ed ha creato un satellite (Potestà o alcune serve angeliche)... Sopra tutti i cieli, nell ottavo cielo, domina la Madre Lucente 1. Una stele-amuleto trovata a Kh. Kilkish rappresenta questa tematica. E un triangolo rettangolo smussato. Sulla ipotenusa sono intagliati sette gradini per salire su due mammelloni, che rappresentano i sette cieli e la Madre Lucente. Nel campo della stele ci sono rappresentate figure di uomini, di animali e di uccelli (la fenice?), per indicare probabilmente gli angeli e i satelliti, e ci sono graffiti parecchi simboli (fig. 1). La scala cosmica giudeo-cristiana dei sette cieli fu finalmente contaminata da quella gnosticizzata di dieci cieli. Ma i cieli, per queste correnti gnostiche, sono diventati Eoni, Angeli o Virtù. Secondo Ireneo, per esempio, i Valentiniani enumerano in tale maniera le dieci Virtù: sette corpi sferici che chiamano cieli, poi un cerchio che li contiene che chiamano ottavo cielo, poi il sole e la luna. Dato che questi elementi sono dieci, essi affermano che sono l immagine della Decade invisibile 2. Gli angeli e la loro gerarchia Legato alla corrente esseno-apocalittica, il giudeo-cristianesimo sviluppa oltremodo l angelologia, invadendo anche la teologia trinitaria e specialmente l azione mediatrice del Cristo. S. Paolo ai Galati (1,8) e ai Colossesi (2,18) rimprovera codesti abusi. La creazione degli angeli è legata con speculazioni della esegesi giudeo-cristiana del Genesi sulla creazione dei cieli o dell acqua. Unanimemente si affermava che gli angeli fossero i protóktistoi, i primi 1. PG 41, PG 7, 637.

3 L APOCALITTICA GIUDEO-CRISTIANA 185 creati, e che non fossero immateriali, ma di natura ignea e con una forma gigantesca. Di solito i giudeo-cristiani scaglionarono la gerarchia angelica nella scala cosmica dei sette cieli e divisero codesti spiriti in superiori ed inferiori. Erano tante partecipazioni della Gloria di Dio. Gli Angeli superiori si trovano dal VII (X) al VI cielo e compiono la liturgia celeste lifnê Jahweh, avanti al santuario di Dio. Il 2 Enoc afferma: Le milizie, raggruppate per gradi, avanzano e si inchinano avanti al Signore, poi si ritirano, ritornando pieni di gioia e di allegrezza, ai propri posti... Le Glorie, invece, lo servono e non smettono né si ritirano, né di notte né di giorno, tenendosi sempre avanti al Signore... Tutte le milizie dei Cherubini cantano, intorno al suo trono, avanti al Signore 3. E l Ascensione di Isaia afferma che in questa liturgia angelica tutti nominano il Padre, il suo Beniamino e lo Spirito Santo, in coro concorde 4. I giudeo-cristiani, però, non sono d accordo sulla natura di questo culto angelico. Mentre quelli dell Asia influenzati da Giovanni presentano l immolazione dell Agnello, come centro del culto loro, quelli della Siria in polemica col giudaismo parlano piuttosto di loro offerte ed oblazioni razionali, di sacrificio incruento, di profumo di buon odore. S. Paolo aveva accettato quest ultima opinione (Ef. 5,2; Rom. 12,1). Gli Angeli inferiori, invece, occupano dal V al I cielo, e si curano dell amministrazione del cosmo, degli animali e degli uomini. Nel cosmo ci sono gli Angeli degli Elementi: cioè gli angeli addetti al movimento degli astri, ai serbatoi dell acqua, della neve e della grandine, all andamento dei fiumi e del mare, alla maturazione delle messi e dei frutti. Nel regno animale c è, secondo Erma, l angelo Thegri. Tra gli uomini agiscono gli angeli custodi, sia quelli delle settanta nazioni, capitanati da Michele-Waw (nel V.T.) o da Gesù-Waw (nel N.T.) sia quelli degli individui (compresi quelli degli angeli degli aborti), fra cui primeggiano i due angeli che presiedono alle due vie della dottrina essena. Vi agiscono pure l Angelo della Pace, incaricato di guidare l anima al Paradiso, appena esce dal corpo (cf. la dottrina ellenistica degli psicopompoi) e l Angelo della Penitenza, incaricato di portare messaggi di perdono, di preghiere e di conversione. 3. 2En., 11, Asc. Is., 8,16-18.

4 186 E. TESTA I demoni e il problema del male L apocalittica oltre che degli angeli, si è sempre preoccupata di un altro gruppo di abitatori della scala cosmica: dei demoni. Il ciclo di Enoc (primo e secondo) aveva parlato della caduta etica degli Angeli Vigilanti, detti egrégoroi, che avevano peccato con le donne. In castigo, erano stati incarcerati nel secondo cielo, oppure come diranno i giudeo-cristiani eredi di questa teoria dell apocalittica ebraica nel firmamento, tra il cielo delle meteore e la sfera lunare. Il capo di questi dannati è l angelo Samael-Semyaza-Azazel. I giudeo-cristiani ortodossi però elaborarono una teoria propria sui demoni. Sono costoro i Satana, presidi e governatori delle cose temporali, per cui il loro capo, Satana-Arioch-Marioch, fu sempre chiamato principe di questo mondo, dio di questo mondo. Anche questi angeli, ad un certo momento, furono gelosi di Adamo che non vollero adorare. Il luogo del loro castigo fu il firmamento e la zona dell aria, ove continuamente si azzuffano fra loro e tentano al male l umanità rivale. Essi sono anche difensori della legge del V.T. Ma gli eterodossi non furono contenti di queste teorie etiche della caduta, e preferirono spiegare il male con una teoria psico-ontologica, fondata sopra lo jes\er ra> degli Ebrei e specialmente sugli spiriti delle tenebre degli Esseni, creati già da Dio con la tendenza al male, per mescolanza di elementi cattivi. Anche costoro, insieme al loro capo, Mastema- Beliar, vagano sopra la terra e sono i capi della via delle tenebre. Per tutte e tre le teorie, però, i demoni sono divisi in due classi, quelli superiori e quelli inferiori. Quelli superiori (comandati da Beliar-Satana-Samael) abitano nel Cielo o nel firmamento e sono divisi in egrégoroi, in Potenze, in Dominazioni e in Arconti. Negli ultimi tempi cadranno da questa zona superiore per precipitare nell Abdon o Grande Abisso (cf. Lc. 10,18; Ef. 6,12). Sarà Michele-Waw (= Gesù-Waw) a racchiuderli per sempre laggiù (Apoc. 12, 8-9). I demoni inferiori invece (detti anche Pneumata) abitano nell aria intorno alla terra e sono le anime dei Giganti, nati dal matrimonio tra gli angeli egrégoroi e le donne; sono pure le anime degli indemoniati e l incarnazione dei sette vizi capitali degli uomini (per alcune correnti degli otto vizi). Costoro stanno in lotta continua fra loro e tentano di riversare sugli uomini questo loro spirito di avversione e di invidia, specialmente servendosi della Torah. Cristo morendo li pacificherà con gli uomini (Col. 1,20).

5 L APOCALITTICA GIUDEO-CRISTIANA 187 La terra e la sua geografia L apocalittica non si cura solo della scala cosmica, ma anche della conoscenza della terra. Di solito gli scopritori abbinano la forma quadrata mundi con quella circolare. Il libro di Enoc è l esempio migliore. La terra è costituita dall arida. Qui c è il Sion (centro del mondo, con l ombelico nel Calvario), c è la Terra Santa e il Sinai. Questa zona è abitata dagli Eletti, i quali, dopo una lunga lotta (economia del V.T.), sono stati rappacificati dalla croce con le Genti che abitano nel resto della Terra. Dalla terra partono i quattro venti, verso i quattro angoli, verso Sud, verso Est, verso Ovest e verso Nord. Della regione del Sud poco si sono occupati gli apocalittici. Della regione dell Est ne hanno parlato solo per armonizzarsi con la Bibbia, Gen.2-3. En ci descrive questa regione: partendo da Gerusalemme, dapprima si incontra il deserto (arabo) con alberi odoriferi e acque miracolose (pare quelle che, secondo Ez. 47,8, scendono dal Tempio verso il Mar Morto). Segue poi una regione vasta, con alberi di resina, con altra acqua sempre viva. Finalmente si arriva in una regione montagnosa, con alberi di Aloes e con altra acqua. Verso il Nord svettano sette monti, si allarga il Mar Eritreo, si eleva una spessa cortina di tenebre e il Paradiso della Giustizia, con l Albero della Conoscenza. Anche della regione del Nord ne hanno parlato a causa della tradizione biblica di Is. 14. Enoc (77,3) afferma che questa regione si suddivide in tre zone: la prima è abitata dagli uomini palestinesi, la seconda è occupata da mari, da abissi, da sette montagne con foreste, da sette grandi fiumi che scendono alcuni nella regione di Sem e altri verso l abitazione di Cam, da 7 grandi isole e da zone tenebrose con nubi; la terza zona è occupata dal paradiso di giustizia, chiamato dai Fenici S\afon, e dai profeti Montagna del Nord o Montagna di Dio. Gli apocalittici hanno molto sviluppato le notizie che riguardano la regione dell Ovest. Ne aveva parlato anche il folklore mesopotamico in Gilgamesh e quello classico dell Odissea. Enoc, che compie questo viaggio con scrupolo, ci descrive il succedersi delle varie zone ( ). Dopo una zona di fuoco, si elevano montagne tenebrose, battute da tempesta. Quindi ci si inoltra nei luoghi dei luminari e nei depositi dei tuoni e dei fulmini. S incontra poi un grande bacino di acque: il Mare d Occidente, ove si gettano le bocche dei fiumi : quello di fuoco (il Nilo Flegetonte) e gli altri di minore entità (lo Stige, l Acheronte e il Cocite).

6 188 E. TESTA Poi si incontra un isola montagnosa, ricca di tenebre e di tempeste invernali. Da qui si può seguitare il cammino verso l ovest, oppure si può ripiegare verso il sud (altri testi dicono verso il nord). Battendo ancora la regione dell ovest, si incontra la Grande Montagna Occidentale, nei cui fianchi si aprono quattro grotte profonde: una con acqua e luce per Abele e per i Giusti; le altre tre, oscure e tenebrose, per i peccatori, per gli empi e per gli uccisi. Inoltrandosi sempre verso l ovest, si apre una regione di fuoco ove sono puniti i luminari del Cielo; e si arriva all estremità della terra, ove ci sono i fondamenti e la pietra angolare della medesima e i quattro venti che la sostengono. Ripiegando invece verso il Sud (o secondo altri verso il nord), si scorgono sette montagne di fuoco, tre che si spingono ancora a sud e tre che ripiegano ad est. La settima di centro è la Montagna di Dio che si eleva fino al cielo per far da trono al Signore. Quando Egli scende sopra la terra viene ad abitarci ed anche i giusti ci vengono a gustare l Albero della vita. Oltre queste sette montagne c è la fine dei cieli, una grande terra desertica e un abisso informe. Qui c è il luogo delle visioni dalla fine del tutto, specialmente dei tre fuochi e delle sette stelle, cioè delle tre montagne di fuoco e dei sette angeli che hanno peccato con ledonne. Il libro della vita Dopo aver trattato della terra teatro delle azioni degli uomini gli apocalittici si curano anche dei libri ove tali azioni saranno registrate. Già Malachia aveva affermato che dinanzi a Dio c era un libro memoriale (sefer zikkarôn) con tutti i nomi di quelli che lo avevano temuto (3,16-17) e il Documento di Damasco lo aveva reso popolare (20,19). L Ascensione di Isaia ne allarga il concetto, affermando che nel settimo cielo c è il libro di tutto il mondo, con le azioni scritte, tanto di Israele quanto di uomini ignoti (9,22-23); e 2 En. 13,10 afferma che in esso sono scritte tutte le opere del cielo della terra e del mare. I giudeo-cristiani moralizzano questo Libro della Vita che conterrà i nomi dei giusti non più in base a una predestinazione da parte di Dio (come nelle tavolette celesti ) ma dopo essersene resi degni, mentre i cattivi ne saranno cancellati per essere iscritti nel libro dei colpevoli. Di solito, sia l uno che l altro libro è in funzione del giudizio divino. Già nell Apocalisse Giovanni aveva scritto che furono aperti dei libri; ne fu

7 L APOCALITTICA GIUDEO-CRISTIANA 189 aperto anche un altro che era il Libro della Vita. E i morti furono giudicati secondo a quanto era scritto in essi in seguito alle loro opere (20,12). Chi non fu trovato scritto sul Libro della Vita, fu gettato nel fuoco (20,15). Perciò Erma pretende che si faccia penitenza, si lotti contro i vizi e si sia davvero giusti per essere iscritti nel Libro della Vita; l autore delle Odi di Salomone vuole invece che si resti vittoriosi nella lotta morale e Clemente Romano che si siano tollerate con confidenza tutte le traversie della vita. Non per rivelazione, ma per mezzo della voce della coscienza e della testimonianza della comunità, cui è nota la nostra condotta morale, veniamo a sapere in quale dei due libri sono scritti i nostri nomi. Le regioni degli inferi Ogni cosmologia totale, oltre che delle coelestia e delle terrestria, deve parlare anche delle inferiora. E l apocalisse giudeo-cristiana lo fa senz altro, al contrario di quella greca che solo più tardi e sempre con una certa riluttanza l ha accettata negli articoli della sua fede. Però anche i giudeo-cristiani hanno esplorato soltanto una zona particolare, dovendo illuminare un problema preciso, quello della sorte dei Giusti del V.T. e dei Santi d Israele. I quali nello She òl infernale occupavano solo una delle quattro caverne della Montagna Occidentale, quella con acqua luminosa 5. Essa è una dimora provvisoria (come provvisori sono lo She òl del primo e quello del secondo cielo, per le anime degli altri giusti e degli angeli caduti) in attesa della resurrezione finale. Si trova nei sotterranei, sotto il limo della terra (Apocrifo di Geremia). L entrata si apre sotto il Calvario, manifestata dalle rocce spaccate; però dopo ci sono delle porte con dei catenacci di ferro 6, custodite dai portieri dell Ade (pyloroì hàdou). Si vede in seguito un gorgo di acque letali (Erma), nel cui fondo vive il Dragone dalle sette teste. Si spalanca poi la caverna della montagna Occidentale con acqua luminosa. Nella parte più profonda impera l Angelo della Morte (il quale non è stato mai considerato della famiglia dei demoni) insieme ad altri angeli coadiutori. In questa zona fa notte e ci sono le tenebre che legano i Giusti e li rendono prigionieri; alcuni di essi però sono indocili (apeithoùntes), altri dormono (Mt. 27,52; 5. 2En., 22,9. 6. Odi di Sal., 17,8-11; 42,13-26.

8 190 E. TESTA Ef.5,14). Questa dimora non ha come abbiamo accennato il carattere di stabilità: infatti i suoi inquilini dovranno un giorno essere risvegliati e liberati per entrare nella Gerusalemme Celeste 7, nel Regno di Dio, e avere il riposo eterno in una delle tre dimore definitive che, per il Presbiteri della Chiesa di Gerusalemme, sono o i cieli, o le delizie del Paradiso, o gli splendori della Città (Ireneo). Alcuni Giusti del V.T., Abele ed Enoc, sono però già con il corpo nel settimo cielo, per anticipazione, mentre gli altri ci sono, per adesso, solo con l anima; alla resurrezione ci andranno anche con il corpo, purificato dalla corruzione. In una di queste tre dimore saranno trasferiti anche gli abitatori dello She òl del primo cielo; mentre quello del secondo cielo (gli egrégoroi e i Demoni superiori) saranno gettati nella parte più profonda dello She òl sotterraneo, chiamato Hagual, Abadon o Grande Abisso 8. Possiamo dunque concludere questo primo tema della struttura letteraria del giudeo-cristianesimo, affermando che esso si muove su un fondo apocalittico giudaico, che interessa, come dirà un inno arcaico della chiesa primitiva, tanto gli eporànioi, quanto gli epìgheioi, e i katachthònioi, cioè le tre zone del cosmo intero (Fil. 2,11). II. Le orme apocalittiche lasciate dal Salvatore Fino a pochi anni fa influenzati dalle teorie di Bultmann gli autori, anche cattolici, ammettevano che i miti fossero essenzialmente antistorici e politeistici, causa di alterazioni fondamentali del messaggio che pretendevano manifestare. Negli ultimi anni, valenti autori di storia delle religioni e di etnologia (J.Henninger, M.Eliade, U.Bianchi, J.L.Mc Kenzie, A.Closs, F.Festorazzi, ecc.) hanno affermato al contrario che il mito è piuttosto astorico, può essere monoteistico e che non è suscitato né dalla immaginazione pura, né dall intelletto puro, ma da una facoltà intuitiva che ha le sue radici negli strati più profondi dell anima. E questa una facoltà di afferrare intuitivamente le realtà invisibili, anzi trascendentali; è un affermazione simbolica, una rappresentazione condensata della realtà sacrale. Così almeno considerarono il mito i teologi giudeo-cristiani i quali rivestirono con esso tutto il contenuto della rivelazione (cf. Mythoi 7. PG 14,1052A. 8. Asc. Is., 10,8.

9 L APOCALITTICA GIUDEO-CRISTIANA 191 Ioudaikoì, Tito 1,14; 1Tim.1,4;4,7; 2Tim.4,4), formulando i dogmi essenziali di essa con termini cosmologici della loro apocalittica e con gli elementi della loro simbologia. S. Paolo ne criticherà gli abusi. L Incarnazione apparve ai giudeo-cristiani come una discesa (katàbasis) del Verbo dal cielo alla terra, attraverso la scala cosmica; la Passione fu considerata da essi come un combattimento del Crocifisso con gli Angeli dell aria; la Liberazione dei Giusti del V.T. come una lotta del Vivente con il dragone dalle sette teste e con l Angelo della Morte; la Resurrezione sarà per essi una esaltazione (anàbasis) dell Umanità di Cristo, sopra tutte le schiere angeliche; l Ascensione sarà descritta da loro come un trionfo militare su tutti i nemici travolti nella battaglia. Mitiche sono pure le formulazioni teologiche che riguardano la Chiesa e la salvezza degli individui. Come una sposa preesistente alla creazione è presentata dai giudeo-cristiani la Chiesa di Cristo. E l anima, dopo la morte, dovrà per essi fare un viaggio attraverso le sfere angeliche, rendendo conto ai guardiani dei singoli cieli o attraverso le zone mitiche della terra, per arrivare ai tre Paradisi di Oriente, di Settentrione e di Occidente. Gli stessi mistici devono compiere il mitico viaggio, nelle loro meditazioni domenicali. Finalmente di figure mitiche sono rivestiti i dommi dell escatologia giudeo-cristiana: il millenarismo e l anàpausis. Il mito della Katàbasis Per dire l idea astratta che invisibile per natura, il Verbo non poteva esser scoperto dalle creature quando discese sopra la terra 9 i giudeo-cristiani immaginarono che Nostro Signore, il leone spirituale, inviato dal Padre Eterno, ha nascosto le sue tracce spirituali, cioè la sua divinità. Con gli angeli si è fatto angelo; con i Troni, Trono; con le Potenze, Potenza; con gli uomini, uomo, durante la sua discesa. In effetti Egli è disceso nel seno di Maria, per salvare la razza delle anime umane che avevano sgarrato. In conseguenza essi (gli angeli), nella sua discesa dall Alto, non lo riconobbero e dissero: Cos è questo Re della gloria? Allora lo Spirito Santo rispose: Il Re della gloria è il Signore delle Potenze. Così si legge nel Physiologos che, secondo E. Peterson, darebbe la forma più arcaica del mito della discesa nascosta. L autore del- 9. Ireneo, PO 12, 794.

10 192 E. TESTA l Ascensione di Isaia già abbellisce questo mito, dandoci, di cielo in cielo, tutti i particolari: c è un discorso di Dio che dà al Cristo l ordine della discesa e dell ascesa dal cielo allo She òl e viceversa, specificandogli tutte le modalità; c è la descrizione minuta della trasformazione del Cristo che attua il comando paterno, dopo il sesto cielo; e perfino c è dal terzo cielo in poi, la menzione di una parola d ordine, presentata ai portieri dei vari cieli inferiori 10. Arrivato sulla terra, il Verbo si sarebbe adattato alla legge comune, per non essere riconosciuto nemmeno dagli uomini 11. Altri autori posteriori arricchiscono ancora di più il mito: si parla allora di un corteggio dello Spirito Santo e dei quattro Arcangeli Michele, Gabriele, Uriele e Rafaele, che ai portieri chiedono, con il Sal 23,10, di aprire le porte al Re della Gloria (corteggio che viene però sciolto dallo stesso Cristo); si afferma che contro le mene degli angeli, curiosi di scoprire la natura del Discendente, Cristo si sarebbe munito di sigilli (sfragìdeis) che lo avrebbero reso invulnerabile e imprendibile. Ireneo afferma che, scendendo i sette cieli, Gesù si sarebbe appropriato delle sette forme del culto angelico, per portarle con il candelabro sopra laterra 12. Come si vede facilmente, le idee astratte della teologia dell Incarnazione (invisibilità, mistero, divinità unita alla natura umana, possesso della Sapienza divina secondo Is. 11,2) sono concretizzate in categorie e in strutture immaginative e mitiche. Il mito della lotta sopra la Croce Come abbiamo visto, gli angeli delle zone inferiori dei cieli (firmamento e aria) erano interessati alla condotta morale dell umanità ed erano in lotta continua con essa a causa delle inosservanze della Legge. Cristo, che doveva con la sua morte pacificare sive quae in terris, sive quae in coelis sunt (Col. 1,20), si dovette occupare anche di questi Angeli inferiori, zelatori ed esigenti. E nacque così il mito della lotta con le Potenze dell aria. Le Omelie Pasquali, ispirate da Ippolito, ci assicurano che l arma usata da Cristo in questa lotta fu solo la Croce, la quale toccando con il suo 10. Asc. Is., 10, Asc. Is., 11, Ireneo, PO 12, 761.

11 L APOCALITTICA GIUDEO-CRISTIANA 193 apice la sommità dei cieli e rendendo stabile la terra con i suoi piedi, stringendo inoltre con le sue braccia immense tutte le parti e gli Spiriti numerosi dell aria, tra cielo e terra, essa fu tutta in tutto e da per tutto. Diventando in più un maledetto a causa della Legge e salendo per questo sulla Croce, Gesù soddisfa, una volta per sempre, alle dure esigenze dei custodi angelici di essa e li spoglia così del loro cheirògrafon, scritto contro l umanità peccatrice; li mette quindi in rotta e diventa capo glorioso di ogni Principato e Potestà 13. Quindi aggioga questi angeli vinti al suo carro trionfatore (Col. 2,15), accomunandoli agli uomini (Col. 1,20) 14. Se avessero scoperto questo piano di battaglia commenta anche S.Paolo i Principi di questo mondo non avrebbero tanto tramato per crucifiggere il Re della Gloria, rappresentante dell intera umanità, che aveva peccato contro la Legge e contro il calendario liturgico, a cui essi erano stati preposti (cf. Enoc!). Il mito della lotta nello She òl Gesù, scendendo nello She òl con lo scopo di liberare i Giusti del V.T., deve lottare con i due custodi di esso, il Dragone dalle sette teste e l Angelo della Morte. Influì, per la formazione di questo mito, tanto quello precedente della lotta del Crocifisso contro i demoni, quanto la liturgia battesimale, dato che la vasca e l acqua erano state accostate dalla simbologia liturgica allo She òl. Il Vivente, il Libero per essenza, scende nel regno dei morti, trasformandosi secondo la forma degli angeli che vi abitano 15, come già ha fatto nella katàbasis della scala cosmica. Dovrà essere per essi fiele e aceto, senza però che se ne accorgano. Presi di sorpresa, i capi saranno sbaragliati e il vincitore potrà liberare i giusti, facendoli suoi prigionieri (Ireneo) 16. Egli combatté con la sua Croce, che sopra la terra ha usato già per legarvi il Demonio e che nello She òl brandirà come una verga Atti di Andrea, 14,54s.; Cirillo di Gerusalemme, PG.33, Asc. Is., 7,9s 15. Asc. Is., 10, Test. di Dan., 5,10-11; PG 14, 1052A. 17. Cfr. PG. 14, 1052A.

12 194 E. TESTA Allora Mors et Vita duello conflixere mirando, e l Angelo della Morte, spogliato del suo potere 18, e vedendo discendere nel suo regno questo nuovo personaggio, non legato da catene, proprie di quel luogo, fu atterrito e fuggì, condannando così la sua ignavia; anche i portieri dell Ade ebbero paura (Cirillo di Gerusalemme). Seguitando la battaglia, Gesù fracassò con le proprie mani il dragone dalle sette teste e ne estirpò tutta la sua discendenza 19. Testi tardivi, trasferendo la lotta già combattuta sopra la Croce in questa zona infernale, affermano che Gesù combatté anche contro Belial, contro l Orco e contro il Serpente maligno dell Eden 20 e ottenne così la decisione vittoriosa a favore dei Padri. Tutti i nemici e avversari furono dispersi 21, lo She òl fu vinto e fu spogliato di ogni potere (hàdes skyleouomènon). Il vittorioso, allora, si avvicinò a quelli che dormivano e li svegliò (Cirillo di Gerusalemme), cioè li resuscitò dai morti (cf. Mt. 27,53; Apocrifo di Geremia, Ignazio, Giustino e Ireneo). I risuscitati allora ritornati corporei e ricchi di energia 22 dissero al vincitore ancora trasformato: Sei tu che devi venire o dobbiamo aspettare un altro? (Cirillo di Gerusalemme). E Gesù iniziò il rito battesimale. Radunò un assemblea dei vivi fra i morti, parlando loro con labbra sante 23 : annunziò loro la sua venuta che era stata concessa a quelli che credevano la remissione dei peccati (Ireneo); predicò la speranza, la fine dei secoli e l avvento del giorno eterno 24 ; evangelizzò la buona novella della salute che apportava ad essi (euangelìsasthai; Apocrifo di Geremia). Finita così la catechesi, li spoglia, li fa scendere e risalire nell acqua e li battezza con la propria destra, proprio come si fa con i viventi 25 finalmente impone loro la sfragìs del nome suo Asc. Is., 9, Odi di Sal., 12, Gregenzio, PG. 86,1,654; Test. di Dan., 5, Odi di Sal., 22, Odi di Sal., 22, Odi di Sal., 42, 13s. 24. Or. Syl., 8, Epist. degli Apost., PO 9, Odi di Sal., 29,14; 42,13-26.

13 L APOCALITTICA GIUDEO-CRISTIANA 195 Poco dopo scenderanno anche gli Apostoli e i Dottori a continuare in nome della Chiesa la stessa cerimonia compiuta da Gesù nel triduo della sua morte 27. Solo allora lo She òl riconobbe il vittorioso, si diede per vinto e la Morte lo lasciò risalire con un corteggio di parecchi salvati 28. Il mito della esaltazione Anche il domma della esaltazione divina del corpo umano del Risuscitato fu rivestito dai giudeo-cristiani di categorie mitiche. Sfruttarono i concetti e le credenze che essi avevano sopra il mistero domenicale, il quale insegnava la liberazione dalle cose terrene, il passaggio dalle tenebre alla luce, dalla Ebdomade imperfetta della economia del V.T. alla Ogdoade perfetta della nuova liturgia e voleva effettuare un graduale spogliamento dalla corporeità per far rivestire agli uomini la gloria della divinizzazione. Questo mito esprime tali concetti astratti con la categoria fondamentale della anàbasis dallo She òl alla destra del Padre. Ed è lungo questa scala che avviene la trasformazione graduale richiesta dal domma. Il mito inizia dallo She òl, perché da qui dopo aver spogliato l Angelo della Morte, il terzo giorno, Egli risalirà, avendo con sé i Giusti 29. I quali, dopo la loro resurrezione, gridarono al Figlio di Dio: Agisci con noi secondo la tua Grazia; facci sortire dalle tenebre; aprici le porte per uscire con te; perché vediamo che la nostra morte non si è avvicinata a te. Siamo noi salvati con te, perché tu sei nostro Salvatore 30. Gesù li esaudì e risalirono insieme il primo lasciando nel sepolcro le vesti (fasce, sudario, ecc.), come simbolo e segno della morte; gli altri lasciando nello She òl la mortalità della vita anteriore (Erma). Quindi, dopo aver speso tutta la domenica per dare agli apostoli prove tratte dalla S. Scrittura e dalla esperienza della divinizzazione incipiente della sua carne che era stata già mortale (ma ora non più soggetta benché sempre reale e non fantastica alle leggi fisiche), Gesù sale con essi sul Gebel es-sajjad, detto pure Monte Galilea. Sale cioè nel- 27. Erma, Par., 9,16, Odi di Sal, 42, 15s. 29. Or. Syl., 9, Odi di Sal., 42.

14 196 E. TESTA l altura settentrionale dell Oliveto, dove l aspettavano Mosè ed Elia, insieme agli altri Giusti risuscitati la mattina. Alla loro presenza dopo una epifania del Padre che lo proclama suo Figlio amato Gesù, secondo l Apocalisse di Pietro, seguita l anàbasis già iniziata la mattina dallo She òl 31. Ma per quanto grandiosa sia stata questa Ascensione domenicale, rimase ancora, per la maggior parte degli angeli, un mistero pieno di dubbi, per cui la Merkabâ che lo portava, cioè i due angeli di cui parla il Vangelo di Pietro, lo predicarono per tutto il tragitto ai dubbiosi. Con il Sal. 23 intimarono agli Arconti di aprire le porte al Re della gloria; essi aprirono, ma, spauriti, si assembrarono alle porte e non riconobbero la grandezza del Messia (Apoc. di Pietro). Giustino ce ne dà la ragione, dicendo che gli Arconti non lo riconobbero perché lo videro senza bellezza, senza onore, senza gloria nella sua forma 32. Origene, fondandosi anche su Isaia 63,1, ripete lo stesso concetto: l eroe solitario che viene da Edom, con le vesti insanguinate non poteva dissipare i dubbi degli Arconti e delle Potenze ipercosmiche. E vero che nella passione Egli ha fatto eroismi, ma quelle piaghe persistenti fomentavano grossi dubbi (Gregorio Nazianzeno) e poi che cosa significava quel corpo umiliato di uomo? Gli angeli pure dubitarono quando Cristo risuscitò, vedendo che la sua carne saliva dalla terra al cielo. Dissero allora: Chi è il Re della gloria? E mentre alcuni dicevano: Alzate le vostre porte o principi, perché vi entri il Re della gloria. Altri dubitando rispondevano: Ma chi è colui che sale da Edom? (S. Ambrogio). I giudeo-cristiani Naasseniani mettono in bocca agli angeli: Ma questi non è nemmeno un uomo, è un verme della terra! Come si vede, salendo, Cristo non aveva ancora rivestito del tutto le vesti di luce, per cui gli Arconti non lo riconobbero perché egli rivestiva ancora la povera tunica della natura umana, e perché i vestimenti erano stati arrossati al pressoio dei nostri mali (S. Gregorio di Nissa). Anche a questi Angeli inferiori, il Risuscitato avrebbe potuto ripetere quello che aveva detto in mattinata alla fervorosa Maddalena: Non mi intrattenere perché non sono ancora salito al Padre mio (Gv. 20,17). Soltanto con la sessione alla destra di Dio, l umanità di Cristo rivestirà la gloria della divinità, e allora, come afferma l Asc. di Isaia: Tutti i Giusti che io avevo visto e anche gli Angeli vennero presso di lui, e Adamo, Abele e Set e tut- 31. ROC 1 (1910), p PG 6, 554.

15 L APOCALITTICA GIUDEO-CRISTIANA 197 ti i Giusti si fecero avanti e l adorarono, lodandolo tutti in coro; e anch io cantai con essi e la mia lode era come la loro. E allora tutti gli Angeli si avvicinarono e adorarono e cantarono. E io fui trasfigurato diventando come un Angelo. E allora l Angelo che mi guidava mi disse: Adora Costui! E l adorai e cantai. E l Angelo mi disse ancora: Costui è il Signore di tutte le Glorie che tu hai vedute! 33 Colui che era stato tanto umile sopra la terra (tapeinòs), in tale maniera era diventato nel cielo glorioso (èndoxos)! La sua carne si era completamente trasformata; era diventata incorrotta, gloriosa, potente e spirito vivificante (pneuma Zoopoioùn). Questo giorno dunque per l umanità segnava l inizio di un nuovo mondo (hò estin àllon kòsmou archè). Il mito del trionfo sui nemici e delle donazioni agli amici Era domma creduto da tutta la Chiesa che il Risuscitato, il giorno della sua Ascensione gloriosa (dopo quaranta giorni secondo i lucani, dopo cinquanta secondo i giudeo-cristiani), trionfò sopra i nemici schiavi e donò vari doni alla sua Chiesa (Ef. 4,7-12; Col. 2,15). Anche questo domma fu rivestito dai giudeo-cristiani con strutture mitiche. Il Cristo secondo Ireneo radunò i suoi discepoli, perché volle che la sua Ascensione avvenisse davanti ai loro occhi sicché vedessero aprirsi i cieli per riceverlo 34. La porta che immetteva a così glorioso viaggio si trovava secondo Cirillo sulla Cima dell Oliveto 35. Il corteo è costituito da un gruppo di Giusti che ancora non erano potuti salire nel cielo e rivestire le loro vesti di gloria 36 ; inoltre secondo l Apocrifo di Giacomo era costituito anche da due discepoli; e secondo S. Paolo dai Principati e Potestà, vinti nella lotta della Croce (Col. 2,15). Tutti quanti come prigionieri di guerra devono seguire il carro dei trionfi del duce glorioso che inizia la sua nuova anàbasis nei cieli 37. Il carro è costituito da una nube lucente, quella stessa sopra cui Cristo ritornerà alla fine del mondo come Giudice. 33. Asc. Is., 9, PO 12, PG 33, Asc. Is., sl., 9, Asc. Is., sl., 9,17.

16 198 E. TESTA In questa nuova anàbasis i portieri dei vari cieli riconoscono, nel corpo già glorificato del Cristo, la divinità 38, sicché si pentono della loro ignoranza precedente 39 e si associano alle acclamazioni del trionfo. Ormai tutti hanno compreso il grande mistero di un uomo che era già con Dio, di un uomo mescolato con la divinità (Ippolito). In tutti i cieli la lode si accresceva, dato che le vesti del trionfatore brillavano sempre di più di splendore immenso; aumentavano di cielo in cielo di 49 gradi (Pistis Sophia). Non tutti del corteo possono sopportare tanta luce progressiva: per questo, nel secondo cielo, Cristo fa fermare i due fortunati discepoli che lo avevano accompagnato, poi, arrivato ai cieli superiori, rimanda nella loro sfera anche gli Angeli inferiori. Finalmente, da solo, Cristo glorioso penetra nel cielo di Dio, e si siede alla destra del Padre 40. E mentre quelli che avranno creduto alla sua Croce e alla sua Ascensione al settimo cielo, d onde era disceso, saranno salvati 41, saranno riempiti di doni, secondo la misura che Egli stesso crederà opportuna (Ef. 4,7-9) 42 e poi finalmente saranno fatti compartecipi della sua Gloria 43, i suoi nemici invece, secondo il Sal. 109, saranno per sempre messi come sgabello dei piedi suoi (Ef.1,20-22; 1Cor. 15,25-26; Ebr. 10,12s). Ne parlano Giustino ed Ireneo 44. Il mito dello sposalizio eterno tra la Chiesa e Cristo Per esprimere l idea biblica della preesistenza nel pensiero di Dio, di Cristo e della Chiesa sua sposa, i giudeo-cristiani sono ricorsi al mito della donna attempata e dell uomo archetipo. La preesistenza intenzionale degli occidentali è così diventata una realtà escatologica presente all origine nel disegno divino. Fondati sulla dottrina ebraica della preesistenza di Adamo, l eletto figlio dell Uomo, creato prima dei giorni del sole e degli astri 45, i giudeo- 38. Ireneo, PO 12, Asc. Is., 11, Asc. Is., 11, Asc. Is., 3, Giustino, PG 6, Ireneo, PG 7, Il primo in PG 6, 395 e il secondo in PG 7, En., 48,2.

17 L APOCALITTICA GIUDEO-CRISTIANA 199 cristiani elaborarono la dottrina mitica dell Uomo archetipo. Era questi l Anthropos totale che designava per essi sia l Adamo che il suo corpo, sia l Eletto che la sua comunità dei Santi: puri ambedue, senza peccato, potenza che regge tutte le cose (Sap. 10,1-2) e inseparabili fra loro. E l applicarono a Cristo e alla Chiesa preesistenti. Come Cristo, dunque, l Adamo primo e spirituale è da sempre, così la Chiesa è la prima creata (pròte ektìsthe); è spirituale anch essa (pneumatikè), predestinata avanti ai secoli (Ignazio) ed è esistente prima degli Eoni. Fa parte cioè delle sette cose create da Dio secondo gli Ebrei prima del mondo. Per questa ragione, quando essa si dà a vedere ai visionari, si presenta come una donna attempata con capelli bianchi 46. Compare questa dottrina nel dialogo tra l angelo e il Pastore: Che cosa pensi che sia quella vecchia da cui hai preso il libro? Ed io risposi: La Sibilla!... Sbagli, mi disse, non è la Sibilla. Ed io di nuovo: E allora chi è? Ed Egli: E la Chiesa! Ed io di rimando: E perché è vecchia? Ed Egli: Per il fatto che è la prima creata, per questo è vecchia; e il mondo è stato fatto per essa! 47 Come Eva una volta manifestatasi fu separata momentaneamente soltanto da Adamo, per riformare subito un solo corpo nel matrimonio, così la Chiesa scenderà dal cielo già vestita come una sposa novella, preparata per il proprio marito (Apoc. 21,1-2), come una vergine vestita da sposa che esca dalla camera nuziale, tutta di bianco, la testa coperta fin sulla fronte da una mitra 48. Essa infatti è già sposa di Cristo e a lui è intimamente unita, come corpo all anima 49, come torre alla roccia 50 : non formano che un solo spirito, un solo corpo tra i due. Questo duplice tema, di già per sé mitico, sarà esasperato dai giudeocristiani gnostici, i quali influenzati dall ellenismo parlarono della coppia Logos-Zoè, facente parte della Ogdoade primordiale, e del mito dell Anthropos-Androgine, che da Marco il diacono sarà accoppiato con la stessa Maria, sposa di Cristo! 46. Erma, Il Pastore, Vis., 1,2,2; 4,2,2; 4Esd.,4,4, Idem, Vis., 2,4, Idem, Vis., 4,2, Clem, 14, Erma, Sim., 9,13,5.

18 200 E. TESTA III. La salvezza apocalittica dei fedeli Il mito delle due vie Parlando della Chiesa terrestre i giudeo-cristiani ricorrono al mito esseno delle due vie o dei due Spiriti. Già l ebraismo aveva parlato dei due yes\er, per esprimere le due tendenze psicologiche al bene e al male, insite nell uomo sin dalla creazione, chiamate diaboùlia o logismoì. I giudeo-cristiani volendo dare una spiegazione a questa duplice tendenza psicologica, ricorsero al mito esseno dei due spiriti. Dio, nel piano salvifico della predestinazione, ha creato due Spiriti, il Principe della luce o Angelo della verità e Belial o Angelo delle tenebre. Il primo ha arruolato sotto la sua bandiera gli eletti, i figli della giustizia o i figli della luce, separati da Dio dal gruppo dei figli delle tenebre o della iniquità, che obbediscono a Belial o all Angelo tenebroso. Una inimicizia implacabile oppone i due eserciti in lotta, che durerà per volontà di Dio per tutto il corso della storia, fino al termine deciso, fino alla rinnovazione o visita di Dio. Durante questa visita della collera ardente di Dio, i figli delle tenebre saranno distrutti e non rimarrà di essi nessun resto 51. Questa dottrina costituirà per la Chiesa nascente una paràdosis o dottrina apostolica (S. Paolo e S. Giovanni) 52. Erma però dà al mito una colorazione tutta propria. L Angelo della luce diventa un Essere Increato, uno Spirito divino (tò Theion pneuma), cioè diventa lo Spirito della Verità (pneuma aletheìas), che è il Signore (Kyrios), la Seconda persona della SS. Trinità. L Angelo delle tenebre rimane invece il diavolo, creato da Dio e diventato cattivo per propria iniziativa. Con il rito del battesimo il neofita si attacca (akolouthein) all Angelo della giustizia e rinunzia (apotàxasthai) all Angelo del male 53. Dipende dalla condotta etica del battezzato se lo Spirito Santo, delicato, riservato, dolce e pacifico, continuerà a vivere gioiosamente nell anima sua. Basterebbe un eccesso di collera perché lo Spirito si senta nell angustia e cerchi di uscire dalla sua dimora. Al suo posto entrerebbe subito lo Spirito cattivo. Incompatibile è la coabitazione dei due Spiriti QS 3,15-4, Gregorio di Nissa, SC 6, Erma, Il Pastore, Prec., 4,2, Idem, Prec., 5,1; 2-4; 2,5.

19 L APOCALITTICA GIUDEO-CRISTIANA 201 I frutti delle due presenze sono diametralmente opposti. I frutti dello Spirito Santo sono voci di giustizia, di santità, di temperanza, e tutte opere buone. Le sette vergini e le dodici vergini sono la personificazione di tali virtù. I frutti invece dello Spirito cattivo sono tutti i vizi che, insieme con gli spiriti del male loro preposti, s impossessano materialmente dell anima. I sette demoni (pneùmata) o i dodici demoni ne sono una personificazione. La vita spirituale è dunque per ogni anima una lotta contro questa possibilità di possessione diabolica e contro le suggestioni del male (diaboùlia). La preghiera, il digiuno sono le armi per tale lotta che è possibile sempre vincere, perché il Demonio, dopo la vittoria di Cristo, è senza una potenza reale 55. Come si vede la struttura mitica essena è stata cristianizzata. Invece essa fu esasperata dagli gnostici, i quali, mettendosi sulla linea della teologia iranica e della filosofia platonica, caddero nel dualismo ontologico, ammettendo due principi eterni Jahweh e Gesù, V.T. e N.T., spirito e carne, maschio e femmina, incompatibili per essenza fra loro. Il mito del buon viaggio Fu rivestita con tale mito la dottrina della salvezza individuale del defunto e le elevazioni spirituali dei mistici. Questi ultimi raggiungono la salute mediante la meditazione o le visioni celesti e mediante l iniziazione per ignem. Isaia attraversa le sfere successive dei cieli, nella estatica Ascensione omonima; Erma fu trasportato in una regione inaccessibile, mentre il cielo si apriva 56. Anche S. Paolo fu rapito al terzo cielo (2Cor. 12,2-3) e S. Giovanni fu rapito in spirito e vide i cieli aperti (Apoc. 4,1-2). Lo stesso assicura S. Stefano (Atti 7,55s). Di solito queste estasi purificanti accadevano nel giorno della domenica (Apoc. 1,10) e producevano una graduale liberazione dal sensibile (2Cor. 12,2-3: con il corpo o senza corpo non lo so ). L iniziazione per ignem con la conseguente impressione di lettere, di numeri, di sigilli e di segni sulle vive carni aveva invece un valore purificante per gli iniziati, punitivo per gli ilici o terreni. Inoltre aveva un valore escatologico, illuminante e configurante al corpo glorioso di Cristo 55. Idem, Prec., 8,2; 11, Idem, Vis., 1,1,3-4.

20 202 E. TESTA per i giusti, distruggente ed eterno per i peccatori. Finalmente costituiva una prova divina, arra efficace di redenzione per i fedeli, e minaccia per l empio e per il peccatore 57. I defunti raggiungono la salute mediante un rito funebre di iniziazione e mediante le varie commemorazioni delle sinassi liturgiche. Ci sono alcuni che redimono i loro morti per premunire il loro passaggio. Infatti alcuni di questi mischiando olio con acqua, lo versano sul capo del partente. Costoro usano come essenza profumata il detto balsamo e acqua, insieme con la comune invocazione con lo scopo di diventare imprendibili e invisibili ai Principati superbi e alle Potestà e perché il loro uomo interiore possa ascendere non visto: quasi essi siano di quelli che lasciano il loro corpo tra le creature, mentre l anima loro al contrario è diretta verso il Demiurgo Comandano inoltre di dire nella stessa iniziazione ai Principati e alle Potestà le loro conoscenze misteriose sulla loro natura in modo da confonderli. E dicono che le Potestà fuggono da questi iniziati, che superiori ad esse possono compiere il loro viaggio santificante 58. Viaggio che compiono mentre la Chiesa li accompagna nelle sinassi del giorno terzo, nono, quarantesimo e del giorno anniversario. E questo buon viaggio (detto da essi èxodon oppure eùodon), tanto per i defunti quanto per i mistici, è strutturato secondo uno schema mitico comune. Essosi può svolgere o attraverso le regioni cosmiche della nota scala spesso superate con il carro merkabâ o attraverso le regioni mitiche dell Oceano, superato per mezzo della nave. Questo duplice viaggio aveva delle tappe, delle difficoltà, delle guide, dei mezzi comuni. I mezzi erano in conseguenza dei riti di iniziazione il possesso di lettere, di numeri, di sigilli, di nomi sacri, manifesti o segreti, da usarsi come potenti lascia-passare. Le guide erano Reymel, Michele- Waw o un altro dei sette arcangeli, a seconda della specializzazione. Le difficoltà erano i vizi-demoni, le mitiche regioni da attraversare, le porte, gli Arconti e le potestà da superare, essendo costoro gelosi guardiani dei vari cieli o delle varie regioni loro affidate. Le tappe obbligatorie erano quel superamento ascetico di se stessi, per poter raggiungere la perfezione e di conseguenza per poter acquistare la capacità di conoscere Dio a faccia a faccia e per vedere tutti, le cose degli altri e le proprie. Grosso modo, tali tappe erano divise in tre grandi regioni: la prima di purificazione, la 57. Clemente d Alessandria, PG 9,710 e forse 1Pt 4, Ireneo, PG 7,666; Epifanio, PG 41, 635, Teodoro, PG 89, 362.

============================================ II DOMENICA DOPO NATALE (ANNO C) ======================================================================

============================================ II DOMENICA DOPO NATALE (ANNO C) ====================================================================== -------------------------------------------------- LA LITURGIA DEL GIORNO 03.01.2016 Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Bianco ============================================ II DOMENICA

Dettagli

14 Raduno Giovanile 8-14 Agosto 2011 Congregazione Cristiana Evangelica Messina

14 Raduno Giovanile 8-14 Agosto 2011 Congregazione Cristiana Evangelica Messina .. mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede (2 Pietro 1:5) Natale Mondello 14 Raduno Giovanile 8-14 Agosto 2011 Congregazione Cristiana Evangelica Messina Dio ha un piano per

Dettagli

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 GRUPPOQUINTAELEMENTARE Scheda 02 LA La Parola di Dio scritta per gli uomini di tutti i tempi Antico Testamento composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 Nuovo

Dettagli

CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA

CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Traguardi per lo sviluppo delle competenze L alunno riflette su Dio Creatore e Padre significato cristiano del Natale L alunno riflette sui dati fondamentali

Dettagli

VANGELO SECONDO GIOVANNI PROF. CARLO RUSCONI ANNO ACCADEMICO 2012-2013

VANGELO SECONDO GIOVANNI PROF. CARLO RUSCONI ANNO ACCADEMICO 2012-2013 VANGELO SECONDO GIOVANNI PROF. CARLO RUSCONI ANNO ACCADEMICO 2012-2013 1. VANGELO SECONDO GIOVANNI LEZIONE DEL 21-09-2012 ARGOMENTI: a. Introduzione al corso; i. Il Vangelo di Giovanni parla di che cos

Dettagli

I Quaresima B. Padre, tu che ci doni il tuo Figlio come Vangelo vivente, fa che torniamo a te attraverso un ascolto rinnovato della tua Parola, pr.

I Quaresima B. Padre, tu che ci doni il tuo Figlio come Vangelo vivente, fa che torniamo a te attraverso un ascolto rinnovato della tua Parola, pr. I Quaresima B Padre buono, ti ringraziamo per aver nuovamente condotto la tua Chiesa nel deserto di questa Quaresima: donale di poterla vivere come un tempo privilegiato di conversione e di incontro con

Dettagli

Curricolo di Religione Cattolica

Curricolo di Religione Cattolica Curricolo di Religione Cattolica Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria - L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù

Dettagli

INDICE DEI TEMI. Domanda

INDICE DEI TEMI. Domanda INDICE DEI TEMI Domanda La chiave per comprendere il linguaggio dell Apocalisse 1 «Colui che è, che era e che viene» 2 «Il testimone fedele» e «il primogenito dei morti» 2 «Le sette chiese d Asia» 3 Perché

Dettagli

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA.

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA. LA NASCITA DELLA CHIESA (pagine 170-177) QUALI SONO LE FONTI PER RICOSTRUIRE LA STORIA DELLA CHIESA? I Vangeli, gli Atti degli Apostoli le Lettere del NT. (in particolare quelle scritte da S. Paolo) gli

Dettagli

PREGHIERE www.ruksak.sk IL SEGNO DELLA CROCE. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. BREVIARIO INTRODUZIONE

PREGHIERE www.ruksak.sk IL SEGNO DELLA CROCE. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. BREVIARIO INTRODUZIONE PREGHIERE www.ruksak.sk IL SEGNO DELLA CROCE Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. BREVIARIO INTRODUZIONE O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. BREVIARIO BENEDIZIONE

Dettagli

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World LOCUZIONI AL MONDO Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World 2 Sommario 1. La decisione della SS. Trinità al tuo

Dettagli

Grido di Vittoria.it

Grido di Vittoria.it COME ENTRARE A FAR PARTE DELLA FAMIGLIA DI DIO La famiglia di Dio del Pastore Mario Basile Il mio intento è quello di spiegare in parole semplici cosa dice la Bibbia sull argomento, la stessa Bibbia che

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

BEATI VOI MI FA#-7 LA MI LA MI FA#-7 LA6 MI LA Beati voi, beati voi, beati voi, beati voi. BEATI VOI

BEATI VOI MI FA#-7 LA MI LA MI FA#-7 LA6 MI LA Beati voi, beati voi, beati voi, beati voi. BEATI VOI BEATI VOI MI FA#-7 LA MI LA MI FA#-7 LA6 MI LA MI FA#-7 Se sarete poveri nel cuore, beati voi: LA6 MI sarà vostro il Regno di Dio Padre. MI FA#-7 Se sarete voi che piangerete, beati voi, LA6 MI perché

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015

PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015 Scuola Primaria ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE FRATELLI CASETTI CREVOLADOSSOLA (VB) WWW.iccasetti.gov.it PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015 RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE CHIAVE - competenze sociali

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9

Istituto Comprensivo Perugia 9 Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 Programmazione delle attività educativo didattiche SCUOLA PRIMARIA Disciplina RELIGIONE CLASSE: PRIMA L'alunno: - Riflette sul significato dell

Dettagli

Natale del Signore - 25 dicembre

Natale del Signore - 25 dicembre Natale del Signore - 25 dicembre La Messa della notte sviluppa il tema di Gesù luce e pace vera donata agli uomini ( colletta); viene commentata attraverso una lettura tipologica la nascita di Gesù con

Dettagli

INDICE. Premessa... 7

INDICE. Premessa... 7 INDICE Premessa... 7 GIOVEDÌ SANTO Schema della Celebrazione... 12 I Santi Padri... 13 Agostino: Vi do un comandamento nuovo... 13 Efrem: L agnello figura e l Agnello vero... 16 Cirillona: La gioia di

Dettagli

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it XI DOMENICA PRIMA LETTURA Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai. Dal secondo libro di Samuèle 12, 7-10.13 In quei giorni, Natan disse a Davide: «Così dice il Signore, Dio d Israele: Io ti

Dettagli

Riconosce nella bellezza del mondo e della vita umana un dono gratuito di Dio Padre. Ascoltare alcuni brani del testo biblico.

Riconosce nella bellezza del mondo e della vita umana un dono gratuito di Dio Padre. Ascoltare alcuni brani del testo biblico. Classe prima L alunno riflette su Dio Creatore e Padre e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell ambiente in cui vive. Riconosce nella bellezza del mondo e della vita

Dettagli

PICCOLA CATECHESI SUL BATTESIMO PRESENTAZIONE PER GENITORI

PICCOLA CATECHESI SUL BATTESIMO PRESENTAZIONE PER GENITORI PICCOLA CATECHESI SUL BATTESIMO PRESENTAZIONE PER GENITORI PERCHE FACCIAMO IL BATTESIMO? 1. Obbedienti al comando di Gesù: Andate, fate discepole tutte le genti battezzandole nel nome del Padre e del Figlio

Dettagli

Classe prima,seconda,terza,quarta, quinta.

Classe prima,seconda,terza,quarta, quinta. DIREZIONE DIDATTICA 1 CIRCOLO MARSCIANO Piazza della Vittoria,1 06055- MARSCIANO (PG)- C.F.800005660545 Centralino/Fax 0758742353 Dirigente Scolastico 0758742251 E.mail:pgee41007@istruzione.it Sito Web:

Dettagli

Parrocchia Santi Pietro e Paolo. Venite alla festa

Parrocchia Santi Pietro e Paolo. Venite alla festa Parrocchia Santi Pietro e Paolo Venite alla festa Questo libretto e di: Foto di gruppo 2 Occhi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare Occhi: se i miei occhi sono attenti, possono cogliere i gesti

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE SAN PIETRO PROGRAMMAZIONE IRC SCUOLA PRIMARIA ***********

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE SAN PIETRO PROGRAMMAZIONE IRC SCUOLA PRIMARIA *********** ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE SAN PIETRO PROGRAMMAZIONE IRC SCUOLA PRIMARIA *********** Classe Prima 1. Dio creatore e Padre di tutti gli uomini. 2. Gesù di Nazareth, l Emmanuele, Dio con noi. 3. La Chiesa,

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Traguardi Obiettivi di apprendimento Contenuti

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Traguardi Obiettivi di apprendimento Contenuti RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Scoprire nell'ambiente i segni che richiamano ai cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio Creatore e Padre Descrivere l'ambiente di vita di Gesù nei suoi aspetti

Dettagli

DELLA SCUOLA DEL SABATO CRISI IN CIELO 1 TRIMESTRE 2016

DELLA SCUOLA DEL SABATO CRISI IN CIELO 1 TRIMESTRE 2016 LEZIONE 1 DELLA SCUOLA DEL SABATO CRISI IN CIELO 1 TRIMESTRE 2016 SABATO 2 GENNAIO 2016 Durante questo trimestre studieremo i risultati della ribellione di Satana, e come fu contrastata dal piano divino

Dettagli

NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco

NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco INTRODUZIONE Il tempo di Natale è un tempo di doni - un dono dice gratuità, attenzione reciproca,

Dettagli

Sono stato crocifisso!

Sono stato crocifisso! 12 febbraio 2012 penultima dopo l epifania ore 11.30 con i fidanzati Sono stato crocifisso! Sia lodato Gesù Cristo! Paolo, Paolo apostolo nelle sue lettere racconta la sua storia, la storia delle sue comunità

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI RELIGIONE CATTOLICA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI RELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI RELIGIONE CATTOLICA 1. DIO E L UOMO CLASSE PRIMA 1.1 Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre 1.2 Conoscere Gesù di Nazareth come Emmanuele, testimoniato

Dettagli

Lezione 2 Il Tabernacolo - dove incontriamo Dio

Lezione 2 Il Tabernacolo - dove incontriamo Dio Lezione 2 Il Tabernacolo - dove incontriamo Dio INTRODUZIONE: andare dove Dio è veramente adorato 1. DIO VIENE AD INCONTRARE NOI (Adamo ed Abramo) Adamo: Abramo: Genesi 12:6,7 (Sichem) - Genesi 14:8 (Bethel)

Dettagli

COMPENDIO DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA

COMPENDIO DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA COMPENDIO DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA COMPENDIO «MOTU PROPRIO» Introduzione PARTE PRIMA - LA PROFESSIONE DELLA FEDE Sezione Prima: «Io credo» - «Noi crediamo»

Dettagli

«Il Padre vi darà un altro Paraclito»

«Il Padre vi darà un altro Paraclito» LECTIO DIVINA PER LA VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO A) Di Emio Cinardo «Il Padre vi darà un altro Paraclito» Gv 14,15-21 Lettura del testo Dal Vangelo secondo Giovanni (14,15-21) In quel tempo, Gesù disse

Dettagli

Occhi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare

Occhi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare Il Signore ci fa suoi messaggeri Abbiamo incontrato Gesù, ascoltato la sua Parola, ci siamo nutriti del suo Pane, ora portiamo Gesù con noi e viviamo nel suo amore. La gioia del Signore sia la vostra forza!

Dettagli

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Istituto Comprensivo G Pascoli - Gozzano Anno scolastico 2013/2014 Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 1^ - sez. B

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 1^ - sez. B PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014 Scuola Primaria Classe 1^ - sez. A Disciplina Religione Cattolica Ins. STRIKA LUCIANA Presentazione della classe Livello cognitivo

Dettagli

ASCENSIONE DEL SIGNORE LECTIO DIVINA PER LA VII DOMENICA DI PASQUA (ANNO A) «Io sono con voi» Mt 28,16-20. Di Emio Cinardo

ASCENSIONE DEL SIGNORE LECTIO DIVINA PER LA VII DOMENICA DI PASQUA (ANNO A) «Io sono con voi» Mt 28,16-20. Di Emio Cinardo ASCENSIONE DEL SIGNORE LECTIO DIVINA PER LA VII DOMENICA DI PASQUA (ANNO A) Di Emio Cinardo «Io sono con voi» Mt 28,16-20 Lettura del testo Dal Vangelo secondo Matteo (28,16-20) In quel tempo, gli undici

Dettagli

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Traccia: Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Per la preghiera: vedi in allegato. Sviluppo dell

Dettagli

SANTA MARIA DEL FONTE presso Caravaggio patrona della diocesi

SANTA MARIA DEL FONTE presso Caravaggio patrona della diocesi 26 maggio SANTA MARIA DEL FONTE presso Caravaggio patrona della diocesi SOLENNITÀ Secondo attendibili testimonianze storiche, il 26 maggio 1432 in località Mazzolengo, vicino a Caravaggio, dove c era una

Dettagli

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Tipologia Obiettivi Linguaggio suggerito Setting Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Una celebrazione

Dettagli

ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011

ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 FINALITA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI Acquisire atteggiamenti di stima e sicurezza di se e degli altri Scoprire attraverso i racconti

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

RELIGIONE CATTOLICA. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria RELIGIONE CATTOLICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti

Dettagli

INAUGURAZIONE NUOVO ANNO CATECHISTICO

INAUGURAZIONE NUOVO ANNO CATECHISTICO 1. Inaugurazione ufficiale del nuovo anno di catechismo: Biccari 12 Ottobre ore 10,00. Riportiamo il testo della celebrazione. INAUGURAZIONE NUOVO ANNO CATECHISTICO Inizio: Si esce dalla sagrestia con

Dettagli

CLASSE PRIMA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE. -Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre

CLASSE PRIMA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE. -Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre CLASSE PRIMA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE -Scoprire un mondo intorno a sé; un dono stupendo il creato -Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre -L alunno/a sa: -riflettere su Dio

Dettagli

ACCENDI UNA LUCE IN FAMIGLIA Preghiera nella comunità domestica in comunione con Papa Francesco

ACCENDI UNA LUCE IN FAMIGLIA Preghiera nella comunità domestica in comunione con Papa Francesco ACCENDI UNA LUCE IN FAMIGLIA Preghiera nella comunità domestica in comunione con Papa Francesco Sul far della sera la famiglia si riunisce in casa per la preghiera. Ove fosse possibile si suggerisce di

Dettagli

Curricolo di religione cattolica scuola primaria CLASSE I

Curricolo di religione cattolica scuola primaria CLASSE I NUCLEI FONDANTI Dio e l uomo 1. Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un alleanza con l uomo. 2. Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele

Dettagli

La BIBBIA è il libro più diffuso nel mondo.

La BIBBIA è il libro più diffuso nel mondo. La BIBBIA è il libro più diffuso nel mondo. La parola BIBBIA deriva da una parola greca (biblia) che vuol dire I LIBRI. Possiamo dire, infatti che la Bibbia è una BIBLIOTECA perché raccoglie 73 libri.

Dettagli

Novena di Natale 2015

Novena di Natale 2015 Novena di Natale 2015 io vidi, ed ecco, una porta aperta nel cielo (Apocalisse 4,1) La Porta della Misericordia Signore Gesù Cristo, tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste, e

Dettagli

Quinto incontro: Tempi e colori liturgici

Quinto incontro: Tempi e colori liturgici Corso Chierichetti Quinto incontro: Tempi e colori liturgici Colori liturgici I paramenti e gli abiti del sacerdote cambiano di colore a seconda delle diverse circostanze, soprattutto in funzione dei diversi

Dettagli

GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LA CURA DEL CREATO

GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LA CURA DEL CREATO GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LA CURA DEL CREATO PROPOSTA PER UN ADORAZIONE EUCARISTICA DI UN ORA* 1 SETTEMBRE 2015 * Prepared by Pontifical Council for Justice and Peace, translated by Franca Silvestri

Dettagli

PREGHIERE per la Corona del Discepolo a 33 grani

PREGHIERE per la Corona del Discepolo a 33 grani PREGHIERE per la Corona del Discepolo a 33 grani PREGHIERE PER LA CORONA DEL DISCEPOLO A 33 GRANI Editrice Shalom 31.05.2015 Santissima Trinità Libreria Editrice Vaticana (testi Sommi Pontefici), per gentile

Dettagli

A DIECI ANNI DALLA NOTA SULL INIZIAZIONE CRISTIANA DEI RAGAZZI

A DIECI ANNI DALLA NOTA SULL INIZIAZIONE CRISTIANA DEI RAGAZZI A DIECI ANNI DALLA NOTA SULL INIZIAZIONE CRISTIANA DEI RAGAZZI PREGHIAMO Siamo qui dinanzi a te, o Spirito Santo: sentiamo il peso delle nostre debolezze, ma siamo tutti riuniti nel tuo nome; vieni a noi,

Dettagli

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa TUTTO CIO CHE FA Furon sette giorni così meravigliosi, solo una parola e ogni cosa fu tutto il creato cantava le sue lodi per la gloria lassù monti mari e cieli gioite tocca a voi il Signore è grande e

Dettagli

CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA

CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Giulio Bevilacqua Via Cardinale Giulio Bevilacqua n 8 25046 Cazzago San Martino (Bs) telefono 030 / 72.50.53 - fax 030 /

Dettagli

5ª tappa L annuncio ai Giudei

5ª tappa L annuncio ai Giudei Centro Missionario Diocesano Como 5 incontro di formazione per commissioni, gruppi e associazioni missionarie 3 anno Febbraio 09 Paolo: la Parola di Dio non è incatenata 5ª tappa L annuncio ai Giudei Pagina

Dettagli

La vera storia di Betlemme I bambini a Betlemme I grandi a Betlemme

La vera storia di Betlemme I bambini a Betlemme I grandi a Betlemme 7 Indice I. La vera storia di Betlemme Premessa 11 1. Il figlio del dolore 15 2. La dolcezza di Betlemme 21 3. Samuele a Betlemme 43 4. L acqua del pozzo di Betlemme 51 5. Michea 61 6. Il figlio della

Dettagli

Attività di potenziamento e recupero

Attività di potenziamento e recupero Attività di potenziamento e recupero 7. Dio e l uomo Dio e l uomo (attività e verifiche) 1 ATTIVITA DI POTENZIAMENTO Utilizzando un motore di ricerca in Internet, o materiale fornito dal tuo insegnante,

Dettagli

Romite Ambrosiane Monastero di S. Maria del Monte sopra Varese

Romite Ambrosiane Monastero di S. Maria del Monte sopra Varese Romite Ambrosiane Monastero di S. Maria del Monte sopra Varese Celebriamo Colui che tu, o Vergine, hai portato a Elisabetta Sulla Visitazione della beata vergine Maria Festa del Signore Appunti dell incontro

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA Anno Scolastico 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA PRIMARIA Anno Scolastico 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Calolziocorte Via F. Nullo,6 23801 CALOLZIOCORTE (LC) e.mail: lcic823002@istruzione.it - Tel: 0341/642405/630636

Dettagli

Dilecti amici Carissimi giovani

Dilecti amici Carissimi giovani 5 INDICE Dilecti amici 1. Auguri per l anno della gioventù 9 2. Cristo parla con i giovani 12 3. La giovinezza è una ricchezza singolare 15 4. Dio è amore 19 5. La domanda sulla vita eterna... 22 6....

Dettagli

ISC RODARI- MARCONI-PORTO SANT ELPIDIO SCUOLA PRIMARIA a.s. 2015 2016 PIANO DI LAVORO ANNUALE - IRC Classe 1ª

ISC RODARI- MARCONI-PORTO SANT ELPIDIO SCUOLA PRIMARIA a.s. 2015 2016 PIANO DI LAVORO ANNUALE - IRC Classe 1ª ISC RODARI- MARCONI-PORTO SANT ELPIDIO SCUOLA PRIMARIA a.s. 2015 2016 PIANO DI LAVORO ANNUALE - IRC Classe 1ª 1 ª UA - Dio Creatore e amico 1 Bim. Ott-Nov Scoprire che per la religione cristiana Dio è

Dettagli

ENTRATA (PRELUDIO) INNO DI ENTRATA. SALUTO Pastore: Il Signore sia con voi! Comunità: E con il tuo spirito! oppure: E il Signore sia anche con te!

ENTRATA (PRELUDIO) INNO DI ENTRATA. SALUTO Pastore: Il Signore sia con voi! Comunità: E con il tuo spirito! oppure: E il Signore sia anche con te! Liturgia per matrimonio Versione abbreviata della liturgia di matrimonio della Chiesa luterana danese, autorizzata con risoluzione regale del 12 giugno 1992 ENTRATA (PRELUDIO) DI ENTRATA SALUTO Pastore:

Dettagli

SALMO RESPONSORIALE (Sal 33,12.18-22) Rit. Della grazia del Signore è piena la terra

SALMO RESPONSORIALE (Sal 33,12.18-22) Rit. Della grazia del Signore è piena la terra Di seguito una selezione di 10 brani per il SALMO RESPONSORIALE. Il Salmo segue la Prima Lettura. É una preghiera comunitaria che coinvolge tutta l'assemblea. Potrebbe essere uno dei vostri invitati a

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA 1. Scoprire nei segni dell ambiente la presenza di Dio Creatore e Padre 2. Conoscere Gesù nei suoi aspetti quotidiani, familiari, sociali e religiosi 3. Cogliere i segni

Dettagli

I sette SACRAMENTI CATECHESI DI PAPA FRANCESCO

I sette SACRAMENTI CATECHESI DI PAPA FRANCESCO I sette SACRAMENTI CATECHESI DI PAPA FRANCESCO I sette SACRAMENTI CATECHESI DI PAPA FRANCESCO SHALOM 1 Editrice Shalom - 06.08.2014 Trasfigurazione del Signore 2008 Fondazione di Religione Santi Francesco

Dettagli

Sacramento del. I segni importanti del Battesimo sono:

Sacramento del. I segni importanti del Battesimo sono: Sacramento del Il Battesimo è la purificazione dal peccato originale e il dono della Nuova Vita, come amati e prediletti Figli di Dio, appartenenti alla famiglia della Chiesa per mezzo dello Spirito Santo.

Dettagli

BENEDIZIONE DELLE MAMME E DEI PAPÀ IN ATTESA

BENEDIZIONE DELLE MAMME E DEI PAPÀ IN ATTESA I A6 BENEDIZIONE DELLE MAMME E DEI PAPÀ IN ATTESA Parrocchia Domenica CANTO D INIZIO NEL TUO SILENZIO Nel tuo silenzio accolgo il mistero venuto a vivere dentro di me, sei tu che vieni, o forse è più vero

Dettagli

MODELLO SCHEMATICO DI PROGRAMMAZIONE PER L IRC SCUOLA PRIMARIA CLASSE: PRIMA

MODELLO SCHEMATICO DI PROGRAMMAZIONE PER L IRC SCUOLA PRIMARIA CLASSE: PRIMA SCUOLA PRIMARIA CLASSE: PRIMA ARGOMENTO CONTENUTI ESSENZIALI PERIODO ORE PREVISTE Dio Creatore e Padre di tutti gli uomini Gesù di Nazaret, l Emmanuele Dio con noi La Chiesa, comunità dei cristiani aperta

Dettagli

10 - LA MISTAGOGIA LA FAMIGLIA TRASMETTE IL MISTERO. Le sei tappe dopo la Messa di Prima Comunione

10 - LA MISTAGOGIA LA FAMIGLIA TRASMETTE IL MISTERO. Le sei tappe dopo la Messa di Prima Comunione LA FAMIGLIA TRASMETTE IL MISTERO Le sei tappe dopo la Messa di Prima Comunione Mario Tucci N. 10-2010 2 LE TAPPE DELLA MISTAGOGIA SETTIMANA della MISTAGOGIA Nella settimana successiva alla celebrazione

Dettagli

La nascita della pittura occidentale

La nascita della pittura occidentale La nascita della pittura occidentale 1290-1295, tempera su tavola, Firenze, Basilica di Santa Maria Novella E' una tavola dipinta a tempera, dalle dimensioni di 578 cm di altezza e 406 cm di larghezza.

Dettagli

INTRODUZIONE. motivazioni e finalità

INTRODUZIONE. motivazioni e finalità Un mondo di bellissimi colori: io e l'ambiente. Tanti bambini tutti colorati: io e gli altri. Un bambino dai colori speciali: io e la famiglia. Avvento e Natale. Io e Gesù, una giornata insieme a Gesù.

Dettagli

CANTI PROPOSTI SU CELEBRIAMO LA DOMENICA, foglietto ad uso delle comunità ambrosiane per le celebrazioni festive editrice Ancora

CANTI PROPOSTI SU CELEBRIAMO LA DOMENICA, foglietto ad uso delle comunità ambrosiane per le celebrazioni festive editrice Ancora CANTI PROPOSTI SU CELEBRIAMO LA DOMENICA, foglietto ad uso delle comunità ambrosiane per le celebrazioni festive editrice Ancora MISTERO DELL INCARNAZIONE lezionario festivo anno C Sabato 17 novembre 2012,

Dettagli

I doni dello SPIRITO SANTO CATECHESI DI PAPA FRANCESCO

I doni dello SPIRITO SANTO CATECHESI DI PAPA FRANCESCO I doni dello SPIRITO SANTO CATECHESI DI PAPA FRANCESCO I doni dello SPIRITO SANTO CATECHESI DI PAPA FRANCESCO SHALOM 1 Editrice Shalom - 06.08.2014 Trasfigurazione del Signore 2008 Fondazione di Religione

Dettagli

Cap. 1 PUSC. Giulio Maspero I anno, I sem (ver. 2006-7)

Cap. 1 PUSC. Giulio Maspero I anno, I sem (ver. 2006-7) Cap. 1 1) Qual è il trattato più importante del mondo? 2) Perché questa disciplina ha subito un eclissi? 3) Perché si parla di Mistero della Trinità? Si può capire la Trinità? Cos è l apofatismo? 4) Cosa

Dettagli

IL VENERABILE DON PASQUALE UVA:

IL VENERABILE DON PASQUALE UVA: IL VENERABILE DON PASQUALE UVA: - - - - - - 11 - - - La fede: risposta d amore al Dio Amore - - - 12 Si conosce Dio per fede, e non vi è altra via sulla ter- ra per conoscerlo. E la religiosa pratica questa

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 2 NORD Via Zanella, 7 41049 Sassuolo (Mo) PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSI 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 2 NORD Via Zanella, 7 41049 Sassuolo (Mo) PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSI 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Via Zanella, 7 41049 Sassuolo (Mo) PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSI 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ ANNO SCOLASTICO 2015/2016 www.ic2sassuolonord.gov.it CURRICOLO IRC 6 11 anni Diocesi di Reggio Emilia

Dettagli

CAPACI DI CONDIVIDERE OGNI DONO

CAPACI DI CONDIVIDERE OGNI DONO GRUPPOPRIMAMEDIA Scheda 03 CAPACI DI CONDIVIDERE OGNI DONO Nella chiesa generosita e condivisione Leggiamo negli Atti degli Apostoli come è nata la comunità cristiana di Antiochia. Ad Antiochia svolgono

Dettagli

EPIFANIA DEL SIGNORE Liturgia del 5 e 6 gennaio

EPIFANIA DEL SIGNORE Liturgia del 5 e 6 gennaio EPIFANIA DEL SIGNORE Liturgia del 5 e 6 gennaio Grado della Celebrazione: Solennità' Colore liturgico: Bianco INTRODUZIONE (solo giorno 6) L Epifania è la manifestazione del Cristo nella carne dell uomo

Dettagli

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ...

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ... VOLUME 1 CAPITOLO 2 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE ACQUE INTERNE 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: valle... ghiacciaio... vulcano... cratere...

Dettagli

CURRICOLO DI COMPETENZE DI RELIGIONE

CURRICOLO DI COMPETENZE DI RELIGIONE CURRICOLO DI COMPETENZE DI RELIGIONE Competenze in uscita per la classe prima U.A. : Io con gli altri U.A. :Il mondo, dono di Dio. O.S.A. Dio Creatore e Padre di tutti gli uomini (Conoscenza) O.S.A. Scoprire

Dettagli

Catechismo di iniziazione cristiana dei fanciulli SETTIMA UNITÀ

Catechismo di iniziazione cristiana dei fanciulli SETTIMA UNITÀ Catechismo di iniziazione cristiana dei fanciulli SETTIMA UNITÀ Siamo figli di Dio Dio Padre ci chiama ad essere suoi figli Leggi il catechismo Cosa abbiamo imparato Ci accoglie una grande famiglia: è

Dettagli

CURRICOLO RELIGIONE CLASSE 1^

CURRICOLO RELIGIONE CLASSE 1^ CLASSE 1^ Dio e l uomo Classe 1^ Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore. Gesù di Nazareth. La Bibbia e le, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali i segni cristiani

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

APPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944)

APPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944) APPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944) Posizione della Santa Chiesa Queste apparizioni della Madre di Dio non hanno ancora ottenuto il verdetto di autentica

Dettagli

Corona Biblica. per chiedere a Dio, per intercessione di Maria santissima, il dono della maternità e della paternità

Corona Biblica. per chiedere a Dio, per intercessione di Maria santissima, il dono della maternità e della paternità Corona Biblica per chiedere a Dio, per intercessione di Maria santissima, il dono della maternità e della paternità Imprimatur S. E. Mons. Angelo Mascheroni, Ordinario Diocesano Curia Archiepiscopalis

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARBONERA PER LA SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA

PROGRAMMAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARBONERA PER LA SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARBONERA PER LA SCUOLA PRIMARIA DI RELIGIONE CATTOLICA Tenuto conto dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento al termine

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE ANNO SCOLASTICO 2015/ 2016

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE ANNO SCOLASTICO 2015/ 2016 ISTITUTO COMPRENSIVO CARLO DEL PRETE DI CASSOLNOVO VIA TORNURA 1 27023 CASSOLNOVO (PAVIA) PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE ANNO SCOLASTICO 2015/ 2016 SCUOLA PRIMARIA DI CASSOLNOVO:Fossati, Gavazzi e

Dettagli

Unità Pastorale Cristo Salvatore. Proposta di itinerari per l iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi

Unità Pastorale Cristo Salvatore. Proposta di itinerari per l iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi Unità Pastorale Cristo Salvatore Proposta di itinerari per l iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi 2 3 Introduzione LE DIMENSIONI DELLA FORMAZIONE CRISTIANA In qualsiasi progetto base di iniziazione

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA ELABORATO DAI DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA DIREZIONE DIDATTICA 5 CIRCOLO anno scolastico 2012-2013 RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

Dettagli

PIANI DI STUDIO D ISTITUTO INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA AS 2012

PIANI DI STUDIO D ISTITUTO INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA AS 2012 PIANI DI STUDIO D ISTITUTO INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA AS 2012 CURRICOLO DI BASE PER IL PRIMO BIENNIO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE ABILITA Scoprire che gli altri sono importanti per la vita. Saper

Dettagli

CURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA

CURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA CURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA COGLIERE I VALORI ETICI E RELIGIOSI PRESENTI NELL ESPERIENZA DI VITA E RELIGIOSA DELL UOMO - Prendere coscienza

Dettagli

Canti per la Settimana Santa, Pasqua 2009

Canti per la Settimana Santa, Pasqua 2009 Canti per la Settimana Santa, Pasqua 2009 Domenica delle Palme Rito della benedizione delle palme (in fondo alla navata) Canto d inizio: Hosanna (Frisina) - n.42-1 semitono Benedizione dei rami e aspersione

Dettagli

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA VOLUME 1 CAPITOLO 0 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: Terra... territorio...

Dettagli

Conoscere l ambiente geografico, storico, culturale della Palestina al tempo di Gesù.

Conoscere l ambiente geografico, storico, culturale della Palestina al tempo di Gesù. RELIGIONE CATTOLICA CLASSE I U A OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI CONTENUTI/ ATTIVIT À COMPETENZE PERIODO UA n 1 Unici e speciali Cogliere la diversità tra compagni ed amici come valore e ricchezza.

Dettagli

Presentazione degli itinerari diocesani

Presentazione degli itinerari diocesani Presentazione degli itinerari diocesani I tre spaccapietre Mi sto ammazzando di fatica Devo mantenere mia moglie e i miei figli Sto costruendo una cattedrale Che cosa stai facendo? Un edizione rinnovata

Dettagli

LITURGIA DEL MATRIMONIO

LITURGIA DEL MATRIMONIO LITURGIA DEL MATRIMONIO 65. Se sono celebrati insieme due o più Matrimoni, le interrogazioni prima del consenso, la manifestazione e l'accoglienza del consenso devono sempre aver luogo singolarmente per

Dettagli

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi IL DIO ADE Il dio Ade è fratello del dio Zeus. Ade è il re dei morti. Per gli antichi greci, dopo la morte, gli uomini vanno negli Inferi. Gli Inferi sono un luogo buio e triste che si trova sotto terra.

Dettagli

CURRICOLO DI RELIGIONE

CURRICOLO DI RELIGIONE CLASSE 1^ L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell ambiente in cui vive; Scoprire

Dettagli

11 ottobre 18 ottobre 25 ottobre 1 novembre 8 novembre 15 novembre 22 novembre 29 novembre. Il segno dell Acqua. La comunità cristiana

11 ottobre 18 ottobre 25 ottobre 1 novembre 8 novembre 15 novembre 22 novembre 29 novembre. Il segno dell Acqua. La comunità cristiana Parrocchia Santi Giacomo - Schema per la catechesi dei Fanciulli: Tappa 11 ottobre 18 ottobre 25 ottobre 1 novembre 8 novembre 15 novembre 22 novembre 29 novembre 30 novembre I segni di Primo Anno Ci accoglie

Dettagli

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori La Scuola Primaria PAOLO NEGLIA di Vanzago, nell ambito delle manifestazioni organizzate per la Festa di fine anno scolastico, ha promosso la seguente iniziativa frutto della collaborazione fra Volontari

Dettagli