PROGETTO FORMATIVO Stage

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1 PROGETTO FORMATIVO Stage Nominativo: Donos Alexandru Nazionalità: Moldava Titolo di studio: Età: 26 anni Sesso: M Nominativo: Rotaru Valeriu Nazionalità: Moldava Titolo di studio: Età: 44 anni Sesso: M Soggetto ospitante Ente: Asp del Distretto Cesena Valle Savio, Comune di Cesena Tutor didattico/organizzativo: Raschini Simona

2 Obiettivi del tirocinio Obiettivi per il Soggetto Proponente Favorire l acquisizione di conoscenze relative al sistema di tutela dei minori, all organizzazione e progettazione dei servizi, alle soluzioni attraverso le quali la tutela dei minori si realizza nel territorio (Servizi Sociali, Comunità per minori, Case famiglia, Centri di pronta accoglienza) Favorire l acquisizione di conoscenze sul lavoro con minori adolescenti, sulle tecniche e metodologie utilizzate, su prassi relazionali e strumenti utilizzati per entrare in contatto con essi in maniera significativa Stimolare nei visitatori idee che possano poi essere riportate, condivise con i colleghi e sviluppate all interno del contesto moldavo Obiettivi per il Tirocinante 1. acquisire elementi sul sistema italiano di tutela dei minori, sui percorsi e protocolli operativi attuati nei casi di minore non accompagnato, sulle tipologie di strutture nelle quale vengono inseriti i minori non accompagnati o allontanati dal nucleo familiare, sugli strumenti utilizzati all'interno di queste strutture (il progetto educativo individualizzato PEI, percorsi di riabilitazione socie educativa) 2. sviluppare conoscenze sulla realizzazione della prevenzione primaria e secondaria del disagio tra gli adolescenti attraverso i centri di aggregazione giovanile e gli interventi in strada con un particolare approfondimento su questi ultimi e sulle fasi di realizzazione degli stessi ( la mappatura, osservazione, analisi dei bisogni e progettazione di nuovi interventi ) 3. acquisire elementi sui possibili sviluppi del lavoro di strada: su progetti ed interventi quindi nati per rispondere ai bisogni rilevati in strada (la rete dei servizi come risorsa, l accompagnamento legale dei minori a rischio di devianza, progetti di formazione e inserimento lavorativo 4. acquisire elementi su altri servizi presenti nel territorio e che operano a sostegno dell'integrazione e del sostegno delle famiglie (il centro interculturale, il centro per le famiglie) 5. acquisire elementi sul progetto Oltre la Strada 6. migliorare la capacità di inserimento e di collaborazione nella realtà di contesto lavorativo, organizzativo, operativo sia sotto il profilo delle relazioni interprofessionali sia con riferimento alla capacità di affrontare e svolgere attività operative che richiedono integrazione e collaborazione tra più posizioni lavorative e organizzative. Attività previste: Nella tabella che segue sono elencate le attività realizzate per il perseguimento di ciascuno degli obiettivi sopra elencati. Per esigenze di sintesi, si fa riferimento agli obiettivi utilizzando la numerazione che li contraddistingue. Obiettivo perseguit o 1 Attività a) Incontro con dirigente e responsabile dei servizi sociali di Cesena b)visita della struttura di Pronta Accoglienza di Rimini del Progetto Antitratta dell'associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e incontro con gli operatori impegnati nella realizzazione dello stesso. Realizzazione dell'attività Durante l'incontro è stato descritto descritto il sistema di tutela dei minori Durante l'incontro sono state spiegate le modalità di intervento previste dal progetto, le procedure eseguite per tutelare le donne sottratte alla prostituzione, il pensiero alla base della struttura e dell'associazione (aggancio in strada, offerta di un'alternativa di vita, procedura burocratica per la denuncia degli sfruttatori, procedura per ottenere il permesso di soggiorno, collaborazione con la questura, la vita in struttura)

3 2 c) Visita della casa famiglia Sant'Alberto dell'associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e incontro con la mamma della casa famiglia. d)visita alle comunità per minori Arca (Asp) e Flauto magico (coop. Archè), incontro con gli operatori e affiancamento degli stessi durante il loro lavoro. a) Incontro con gli animatori del centro di aggregazione giovanile Bulirò b) affiancamento degli animatori durante le aperture ordinarie del centro di aggregazione giovanile Bulirò c) affiancamento degli animatori dei centri di aggregazione Bulirò, Sgranchio e La Pesa durante la realizzazione della gita ad Acquacheta d) visita al centro di aggregazione giovanile Garage Durante l'incontro è stato spiegato cos'è una casa famiglia, come funziona, come avvengono gli inserimenti dei bambini, il collegamento tra i servizi sociali e questa realtà, il pensiero alla base dell'esperienza delle case famiglie dell'associazione, la formazione dei genitori, il finanziamento dell'esperienza, la documentazione relativa all'affidamento dei minori, i progetti individuali messi in atto. Nella fase di incontro sono stati spiegati i seguenti argomenti: la realtà della comunità, la storia di ciascuna comunità (origine, come sono nate,ecc.), come avviene l'inserimento dei minori, il collegamento con i servizi sociali, l'organizzazione della struttura, le regole previste dalla legge nazionale e regionale, la formazione degli operatori, lo strumento del progetto educativo individualizzato, i progetti portati avanti per il reinserimento socio educativo, i percorsi per i neo maggiorenni. I tirocinanti inoltre hanno potuto ricevere del materiale. In ogni struttura i tirocinanti hanno pranzato insieme ad operatori e ospiti della comunità ed è stata data loro la possibilità di affiancare gli operatori durante il pomeriggio. I tirocinanti hanno potuto scegliere il tempo di permanenza in affiancamento, anche in questa fase era prevista la presenza dell'interprete. Nella maggior parte dei casi i tirocinanti hanno scelto di fermarsi per un tempo ridotto. Durante l'incontro è stato descritto cos'è un centro di aggregazione giovanile, in quale modo al suo interno si realizza la prevenzione del disagio giovanile, la storia dei centri di aggregazione a Cesena, il quotidiano lavoro con gli adolescenti e la programmazione delle attività, i servizi offerti dal centro, le modalità di promozione del servizio, la formazione degli animatori. Per ogni pomeriggio di affiancamento previsto dal programma, ai tirocinanti è stata data la possibilità di scegliere la durata della loro permanenza all'interno del centro, in modo da lasciarli liberi di valutare la durata necessaria all'apprendimento per l'osservazione e interazione nelle attività La gita della durata giornaliera ha dato ai tirocinanti la possibilità di osservare il lavoro di relazione degli animatori e di sperimentare in maniera diretta la relazione con i ragazzi. La visita ha consentito ai tirocinanti di conoscere gli animatori dell'altro centro di aggregazione giovanile di Cesena, di visitarne i locali e di accedere ai servizi.

4 2 e 3 Incontro con gli operatori del progetto di educativa di strada Terre di mezzo 2 Affiancamento degli operatori dell'equipe terre di mezzo durante le uscite 4 Visita del Centro per le famiglie e del centro interculturale e incontro con gli operatori in essi inseriti 5 Incontro con gli operatori impegnati nella realizzazione del progetto Oltre la strada di Cesena 6 Essendo un obiettivo trasversale è stato perseguito attraverso l'insieme delle attività precedenti (In allegato il programma definitivo del tirocinio) Durante l'incontro sono stati descritti: l'esperienza dell'animazione di strada, le fasi di realizzazione di un intervento di animazione di strada classico. Si è passati poi a descrivere il progetto Terre di mezzo, un progetto spostato più sull'ambito educativo che animativo. Si è parlato del perchè della sua nascita, della lettura dei bisogni emersa dalle uscite in strada, degli interventi messi in atto fino ad ora per rispondere ai bisogni emersi (l'accompagnamento legale, il graduale coinvolgimento di altri servizi e quindi l'ampliamento della rete coinvolta nel progetto, l'avvio e realizzazione delle borse lavoro), della composizione dell'equipe degli operatori coinvolti nel progetto (animatori di strada provenienti da un'esperienza di prevenzione primaria rivolta ad adolescenti ed operatori provenienti dall'esperienza della riduzione del danno rivolta a persone con problemi di tossicodipenza e marginalità), delle modalità di svolgimento delle uscite e motivazione della scelta delle stesse Ad una prima uscita durante la quale i tirocinanti hanno osservato a distanza gli operatori impegnati nel loro lavoro, ne sono seguite altre due in cui è stato realizzato un vero e proprio affiancamento. In una di queste i tirocinanti hanno potuto vedere da vicino come gli operatori si relazionano con i ragazzi e come agganciano ragazzi nuovi. Nella seconda invece hanno partecipato alla fase di mappatura, hanno visitato i luoghi in cui si sta procedendo all'osservazione, sono state spiegate le motivazione alla base della scelta di quei luoghi (segnalazioni). Durante questi incontri sono stati spiegati obiettivi e finalità dei centri, la loro storia, i servizi da essi offerti, le modalità di realizzazione degli stessi, le relazioni con i servizi sociali del comune e con gli altri servizi del territorio la formazione degli operatori,. Hanno inoltre potuto ricevere del materiale. Durante l'incontro è stato descritto il progetto, le sue finalità e le azioni in cui è impegnato.

5 Valutazione dell'esperienza da parte dell'ente ospitante Entrambe i tirocinanti hanno partecipato con interesse ad ogni incontro che, grazie alle numerose domande, all'emergere delle loro opinioni e al confronto con la realtà di provenienza, si sono rivelati importanti in occasioni di scambio. L'affiancamento agli operatori delle diverse realtà visitate ha avuto meno successo. Questo, più che ad una mancanza di interesse, è stato sicuramente legato alla differenza linguistica che, nonostante la presenza costante ed attenta dell'interprete, ha ostacolato la relazione. Va sottolineato che in tutte le realtà in cui era stato previsto l'affiancamento la relazione degli operatori con gli utenti ha un ruolo fondamentale, quindi per i tirocinanti dovere ricorrere all'intervento dell'interprete probabilmente ha reso la stessa più faticosa, poco naturale e diretta. Per questo motivo si è deciso di lasciare alla discrezione dei tirocinanti la durata degli affiancamenti in modo da evitare imbarazzo e disagio. Tale ipotesi è avvalorata dal fatto che Rotaru Valeriu che conosceva un po' di italiano ha dimostrato minori difficoltà e una maggiore capacità di adattamento nelle situazioni descritte rispetto al collega. Mentre per quanto riguarda l'ambito della tutela dei minori è emersa una sostanziale similitudine tra l'approccio dei servizi moldavi e quello di quelli italiani, per quanto riguarda l'ambito del lavoro con gli adolescenti sono emerse fin dall'inizio delle divergenze. Queste hanno inizialmente ostacolato nei tirocinanti la comprensione del senso del lavoro dei centri di aggregazione giovanile e dell'animazione di strada. Nel corso dell'esperienza però, la ripetuta osservazione e il confronto con gli operatori hanno consentito una graduale apertura dei tirocinanti a questo diverso modo di lavorare e si presume quindi una maggiore comprensione. Nell'ambito del lavoro con gli adolescenti i tirocinanti hanno mostrato particolare interesse per le uscite in strada mentre per quanto riguarda la parte del tirocinio relativa alla tutela dei minori il loro interesse è stato soprattutto rivolto agli strumenti utilizzati all'interno delle strutture (casa famiglia e comunità) in particolare al PEI (progetto educativo individualizzato) del quale hanno ricevuto una copia di modello. Il territorio cesenate ha accolto con grande interesse ed entusiasmo l'arrivo della delegazione moldava tanto che l'esperienza è stata resa nota anche dalla stampa locale. (Vedi la rassegna stampa in allegato) Anche per il progetto giovani e per l'asp l'esperienza ha costituito una nuova sfida e un'occasione di crescita. Valutazione dell'esperienza da parte dei tirocinanti La valutazione dell'esperienza da parte dei tirocinanti è stata realizzata sia attraverso un colloquio a cui hanno partecipato Mirella Orlandi per la Regione Emilia Romagna, Federica per l'associazione IBO Italia e gli operatori del progetto giovani sia attraverso la compilazione di un questionario. I tirocinanti, con l'aiuto dell'interprete, che ha tradotto le domande, hanno potuto rispondere alle stesse nella loro lingua di origine. Ibo Italia provvederà a fare tradurre il materiale. I questionari compilati sono allegati alla presente relazione.

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