Centro Studi. e Formazione

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1 Centro Studi e Formazione

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3 Centro Studi e Formazione Il Centro Studi e Formazione del Dipartimento Educazione e Cultura UCEI nasce dalla consapevolezza che il crescente sviluppo delle attività, interne ed esterne, delle diverse Comunità italiane ed europee rendono necessaria una leadership più professionalizzata rispetto al passato. La nostra realtà comunitaria richiede la capacità di saper agire in forma intelligente e sensibile trasformando il direttore professionale e il Presidente con i vari assessori in leader. Questo cambio richiede saper riconoscere le capacità di ogni persona coinvolta nel lavoro della Comunità, inserirlo nel contesto preciso in cui può essere al massimo delle sue capacità e creare delle mete che siano le mete di tutti, accessibili, comprensibili e concrete. Il leader crea un clima di collaborazione, comprensione, rispetto, professionalità e trasparenza. Il Centro Studi e Formazione formerà risorse locali, creerà sinergie e costruirà un network di leader, preparati, efficaci, trasparenti, determinati, sensibili e intraprendenti che operino attraverso best practice. Questo processo porterà i partecipanti a toccare temi attuali come la gestione comunitaria e la comunicazione interpersonale, la creazione del team e la motivazione delle risorse umane, la relazione tra professionisti e volontari, la gestione del tempo e la decisione come sfida ultimativa. Tutta questa metodologia della leadership che cercheremo di trasmettere durante i vari incontri, nasce da quelle solide radici ebraiche che ci sono state trasmesse attraverso i secoli dai nostri Maestri che le hanno attinte dalla fonte delle fonti: la Torà. Quando i figli di Israele sono usciti dall Egitto, lasciando la schiavitù e inoltrandosi per la prima volta nel mondo della libertà, la prima necessità vitale fù quella di trovare il leader che sapesse trasportare un intero popolo attraverso il deserto alla terra promessa e, nello stesso tempo, sapesse misurarsi con le necessità, le proteste e le richieste che sorgevano dai quei caratteri complicati e difficili conosolidatisi nei lunghi anni di schiavitù. Moshe Rabbenu riesce nella sua difficile gestione giornaliera di un popolo imprevedibile e testardo, principalmente grazie a una qualità unica nella sua potenza e efficacia: la - 1 -

4 anavà - la modestia, come scritto (Numeri 12:3) L uomo Mosè era molto modesto, più di ogni uomo sulla faccia della terra. La trasformazione di chi opera dentro la Comunità, sia come volontario che come professionista, richiede innanzitutto la necessità di autogestione: di essere un vero e sincero leader di se stesso. I nostri input professionali si basano sulle tecniche più avanzate esistenti oggi nei vari campi. Allo stesso tempo, la base del nostro lavoro è quella stessa base di valori ebraici che ha guidato i nostri padri nel corso dei secoli. Valori che quando sono applicati cambiano non solo il come operare, ma anche il contenuto stesso della gestione. GLI OBIETTIVI Formare risorse locali: la filosofia è quella di formare risorse locali e insegnare a pescare anziché imboccare il pesce agli utenti. Creare sinergie per sfruttare risorse inaccessibili ad alcune Comunità. Creare un network di professionisti preparati, così da porli in comunicazione tra loro e condividere attività e best practice. Produrre iniziative educative, formative e culturali a tutti i livelli: Giovani, Insegnanti, Rabbini, Leader Comunitari (Presidenti e Consiglieri, dell UCEI, delle Comunità e delle Istituzioni Ebraiche) e Operatori Comunitari (Segretari e Direttori, dell UCEI, delle Comunità e delle Istituzioni Ebraiche). Struttura seminari I leader comunitari, i dirigenti e i giovani leader saranno divisi in gruppi che lavoreranno sia insieme che in parallelo. Un gruppo a sé stante è costituito dai Direttori, dai Vice Direttori e dagli insegnanti della Rete delle Scuole Ebraiche ai quali sono dedicati, anche a livello settoriale, seminari specifici, seminari a carattere trasversale e i Forum che comprendono 3 appuntamenti annuali per i Direttori e 2 per i Vice Direttori. Rabbini e insegnanti lavoreranno soprattutto da soli su percorsi specifici dedicati al loro target. Idee a Confronto Al termine delle sessioni parallele è sempre previsto un momento di idee a confronto in cui i gruppi si racconteranno reciprocamente le conclusioni del lavoro svolto

5 Regolamento Centro Studi e Formazione Iscrizioni Gli utenti che possono iscriversi al Centro Studi e Formazione per l a.a sono: Presidenti e Consiglieri di Comunità e istituzioni ebraiche. Dirigenti di Comunità e istituzioni ebraiche (Segretari e Direttori). Rabbanim. Direttori e insegnati delle Scuole Ebraiche e Talmud Torà. Giovani tra i 18 e i 35 anni, iscritti ad una Comunità Ebraica. Leader, Dirigenti comunitari, Rabbini e Giovani saranno divisi in quattro gruppi di massimo 17 persone che lavoreranno insieme ed in parallelo con dei workshop dedicati al settore di riferimento. Direttori ed insegnati delle Scuole Ebraiche e Talmud Torà lavoreranno in un gruppo a sé stante e verranno seguiti dalla coordinatrice del Progetto Scuola: la dott.ssa Odelia Liberanome, odelia.liberanome@ucei.it. L iscrizione può essere fatta online compilando il modulo di iscrizione che si trova nel sito Altrimenti il modulo può essere richiesto via mail all indirizzo: formazione@ucei.it I corsi sono a numero chiuso: le iscrizioni online e via mail valgono a mero titolo di prenotazione. Il Centro Studi e Formazione DEC UCEI si riserva la possibilità di selezionare gli iscritti qualora il numero di partecipanti sia superiore a 17 persone per classe. ll Centro Studi e Formazione DEC UCEI comunicherà per tempo ai singoli aspiranti la loro ammissione al corso tramite . Ogni partecipante potrà quindi considerarsi iscritto solo dopo aver ricevuto la mail di conferma dal Centro Studi e Formazione DEC UCEI. L iscrizione darà accesso all intero programma annuale, inclusi i workshop. L iscrizione può essere fatta esclusivamente per l intero corso che prevede, per l anno , 3 moduli per i Rabbanim e 5 moduli per tutti gli altri gruppi. Ogni modulo consta di due giorni ciascuno. I 5 moduli si svolgeranno, a turno, in 5 Comunità diverse: Milano, Trieste, Napoli, Torino, Firenze

6 Quote di Partecipazione Dirigenti Comunitari 500 per l intero corso ( 100 a modulo) Rabbanim 300 per l intero corso ( 100 a modulo) Giovani tra i 18 e i 35 anni 250 per l intero corso ( 50 a modulo) Tale quota di partecipazione include: Costo delle docenze Costi di viaggio (organizzato dalla segreteria organizzativa) Costi di pernottamento (presso gli hotel convenzionati) Pasti in programma Presidenti e Consiglieri Tale quota di partecipazione include: Costo delle docenze Pasti in programma 150 per l intero corso ( 30 a modulo) I costi di viaggio e pernottamento dei Leader (Presidenti e Consiglieri) non sono inclusi nella quota di partecipazione. Potranno comunque utilizzare la Segreteria Organizzativa del Centro Studi e Formazione per la prenotazione di viaggi e pernottamenti nelle strutture convenzionate. Non sono previste agevolazioni per gli utenti che non usufruiranno di tutti i servizi (viaggi, pernottamenti ecc.) poiché la quota di iscrizione viene versata a titolo di rimborso simbolico per la didattica dell intero corso. Il pagamento va effettuato per l importo dell intero corso entro il 31 Ottobre 2011 (durante il Modulo di Milano). Potrà essere valutata la possibilità di pagamenti dilazionati qualora ne venga fatta richiesta al momento dell iscrizione. Trattandosi di corsi a numero chiuso chiediamo quindi agli iscritti di partecipare, per quanto possibile, a tutti gli incontri

7 Partecipazione Occasionale Il programma prevede parti informative (aperte al pubblico) e delle parti strettamente formative (workshop) che sono riservate ai soli iscritti. Chi non è iscritto al corso può assistere alle sessioni del programma che non vedono la dicitura workshop senza il pagamento di alcuna quota partecipativa. Organizzazione e Logistica La nostra Segreteria Organizzativa si occupa della prenotazione di viaggi, pernottamenti e pasti per i partecipanti iscritti. I partecipanti occasionali potranno usufruire delle agevoalzioni per hotel e pasti facendone richiesta via mail a formazione@ucei.it - 5 -

8 ANNO ACCADEMICO 2011/ I MODULO OTTOBRE 2011 MILANO II MODULO NOVEMBRE 2011 TRIESTE Leader Comunitari Community Management 1 Community Management 2 Giovani Leader yeud Community Management 1 Community Management 2 DIRIGENTi Comunitari Community Management 1 Community Management 2 rabbanim Psicologia di Comunità Mediazione dei conflitti familiari Direttori e Insegnanti Scuole Ebraiche Forum Coordinatori / Vice Presidi 1 e 2 Novembre Lingua e letteratura ebraica per Scuole superiori 20 e 21 Novembre Cultura per le Comunità Il Talmud di Avraham Avinu I valori comuni di una Comunità Umanesimo Ebraico Mitteleuropeo: da Trieste a Sion Esiste oggi un ebraismo europeo? - 6 -

9 III MODULO 6-8 DICEMBRE 2011 NAPOLI IV MODULO GENNAIO 2012 TORINO V MODULO MARZO 2012 FIRENZE Comunicazione 1 Comunicazione 2 Community Management 3 Comunicazione 1 Comunicazione 2 Community Management 3 Comunicazione 1 Comunicazione 2 Mediazione dei conflitti Comunitari Comunicazione 1 Mediazione dei conflitti comunitari Forum Direttori 5 e 6 Dicembre Seminario didattica lingua ebraica nelle Scuole Materne: programma Chalav Udvash 22 e 23 Gennaio - Forum Direttori - Forum Vice Direttori - Seminario annuale per insegnanti dal 12 al 20 Marzo Moked Autunnale 5772 Napoli: 8-11 Dicembre 2011 Etica e Politica: C è un modo ebraico di fare politica? Aspetti dell ebraismo italiano del 900 Ebraismi, Edot e Rabbini: la storia di un melting pot all italiana Antisemitismo e antisionismo ieri e oggi Dall Europa ai paesi arabi Ebraismo, società e avanguardia: attualità, sfide e nuovi orizzonti - 7 -

10 PRESENTAZIONE MODULI introduzione al Community Management Quali Comunità saranno capaci di sopravvivere e aver successo nei prossimi 30 anni? Quali possono essere gli schemi manageriali che contribuiscono a questo successo? Le nostre Comunità devono superare l approccio rigido e obsoleto basato su schemi fissi e già vissuti. Vanno adeguati nuovi modelli di management alle esigenze delle nostre Comunità. Non è facile cambiare! Non è facile rischiare! Vincerà chi saprà prendersi la responsabilità di aprirsi a nuove strutture e nuovi approcci pratici che permettano alle Comunità di svolgere le proprie funzioni in maniera efficace, moderna, pratica ed efficiente. Mediazione dei conflitti comunitari I conflitti comunitari nascono da necessità particolari, da visioni diverse della realtà e da aspettative non condivise su valori e programmazioni future. La comprensione delle necessità, prese di posizione, mete e ruoli delle varie persone coinvolte in un processo conflittuale è fondamentale per poter arrivare ad una gestione condivisa di una Comunità. La mediazione ci permette di conoscere e rispettare le diversità dei vari gruppi (o singoli). Attraverso un processo sistematico di tipo win-win, che prevede una comunicazione non violenta, il rispetto dell altro e la massima trasparenza nel processo decisionale, si può trasformare il conflitto in una opportunità per migliorare e sviluppare la Comunità. I conflitti comunitari possono nascere da situazioni non definite che scivolano inevitabilmente a frizioni interne, spesso provocate da una serie di situazioni, interne ed esterne, che nessuno sa esattamente definire. Il Workshop innanzitutto analizza le fonti dei conflitti cercando di definire le ragioni principali che portano una Comunità al conflitto delineando una mappatura delle potenziali crisi. Mediazione dei conflitti familiari Molti sono i fattori e le dinamiche che possono produrre conflitti in seno alla famiglia, tra i vari componenti del nucleo famigliare. Le variabili esistenti ci portano a influenze esterne alla famiglia come anche a problematiche interne dovute a visioni, aspettative ed esperienze di vita diverse e contrastanti. La capacità di uscire dal blocco emozionale e mentale in cui viviamo ci portano a comprendere la visione, i sentimenti e le attitudini di chi ci sta vicino. La mediazione in questi casi è un percorso trasparente e responsabile in cui si richiede uno sforzo personale per il bene del nucleo famigliare

11 La gestione delle Figure Comunitarie Dal Presidente al madrich, dal Rabbino al consigliere, dal maestro al segretario. Le nostre Comunità, anche le più piccole, hanno tante figure diverse che richiamano responsabilità e aspettative reciproche. Un sistema così complesso si avvicina a quello di una grande impresa. Spesso si prova a gestire una intera Comunità senza (ri)conoscere gli altri incarichi. Siamo sicuri che è sempre chiara la divisione di incarichi e responsabilità? Quali sono le aspettative dei nostri utenti? Quali sono le aspettative che ciascuna figura ha delle altre e che dinamiche scaturiscono da una percezione non condivisa dell altro? Dalle Politiche di Indirizzo alle Politiche di Gestione Le nostre strutture affidano un ruolo decisionale e di indirizzo ai politici ed un ruolo organizzativo e gestionale ai dipendenti. Chi decide è un volontario e quando arriva solitamente ha un mandato di pochi anni (alcune volte pochi mesi), chi esegue è un dipendente che c è già e solitamente ha un mandato a tempo indeterminato. Cosa succede quando chi decide è meno competente del suo esecutore? Quali sono gli approcci e le dinamiche per stabilire un equilibrio costruttivo in grado di mettere l esperienza dei dipendenti in mano ai politici? Che possibilità di innovazione esiste quando si incontrano da una parte volontari-politici, che temono di commettere errori e decidono il meno possibile, e dall altra dipendenti che hanno alle spalle anni di esperienza che permettono loro di vedere con chiarezza cosa funziona e cosa non serve? Gestione e motivazione delle Risorse Umane Il fattore umano è l elemento centrale e principale che può portare a dei grandi successi. Il segreto di questo successo sta nella nostra capacità di ascoltare, capire, accompagnare e motivare le risorse umane con cui interagiamo. La gestione delle Risorse Umane nelle nostre Comunità non sempre è stata al centro dell attenzione comunitaria. Ogni individuo nasconde in sè un potenziale quasi illimitato che il dirigente-volontario deve saper coltivare e motivare. L intelligenza emotiva che permette accendere la motivazione è un elemento-abilità che produce degli effetti incredibili, aumentando la produttività, diminuendo i conflitti, motivando il personale e creando delle dinamiche positive, il cui valore è praticamente incalcolabile. Se la motivazione è necessaria per i dipendenti lo è ancora di più per i nostri volontari-consiglieri-leader-politici

12 I vantaggi di Lavorare in team Molti pensano che 2+2 faccia sempre 4. Quando si tratta di risorse umane invece 2+2 può fare anche 3 perchè persone che lavorano male insieme possono creare anche dei danni. Quello che pochi sanno è che 2+2 possa fare anche 5 poiché collaborando c è sempre un valore aggiunto la cui grandezza dipende direttamente dalle nostre capacità di fare squadra. Cosa dobbiamo fare per creare un team composto da volontari? Questo è il caso dei Consigli delle nostre Comunità e strutture Comunitarie. Come trasformiamo un Consiglio comunitario in un team vincente? Comunicazione 1: Public Speaking comunicazione 2: Mediatraining Viviamo oggi una realtà dinamica e frenetica ove i media riempiono molte funzioni: informative, divulgative, critiche, investigative, speculative, politiche, contrastanti e anche, delle volte, negative. Ogni apparizione di Presidenti, Consiglieri, giovani e meno giovani ha degli echi la cui potenza non sempre ci è chiara. Un arma a doppio taglio che bisogna conoscere in profondità per usarla nel migliore dei modi. Un corso di formazione con nozioni di Public Speaking e di Media-Training: tecniche per parlare in pubblico ed affrontare le interviste. Gestione delle decisioni Una delle più grandi problematiche del mondo del management e della leadership è come decidere. All interno di una Comunità questa difficoltà si amplia e crea delle staticità nocive e negative che costano molto di più dei possibili errori prodotti da una decisione errata. Per decidere e gestire le conseguenze delle nostre decisioni è necessaria una trasparenza gestionale di fondo. Il coraggio di decidere si basa su una serie di principi che permettono affrontare ostacoli e dilemmi comunitari con una certa sicurezza. La sicurezza che le soluzioni proposte siano le più appropriate a risolvere le criticità. Dalla ricerca empirica alle responsabilità decisionali Come misurare la salute della Comunità, come si redige una diagnosi alla luce delle necessità scoperte nella mappatura? Per una responsabile gestione comunitaria non è più possibile prescindere dalla ricerca empirica dal punto di vista di chi porta sulle spalle il peso delle responsabilità decisionali. L epoca in cui si pensava che fosse sufficiente la sana intuizione per guidare una Comunità è oramai finita. Il dialogo con gli utenti è una necessità per capire necessità, dubbi, sviluppi e possibili crisi di identità e coscienza ebraica

13 Fundrasing Esiste una perenne tensione tra il costante aumento delle necessità di una Comunità e la diminuzione di fondi a disposizione. Il fundraising è il cammino obbligatorio che porta una Comunità a promuovere progetti, attività e dinamiche positive che creano fondi e supporto non solo locali ma anche a livello nazionale ed internazionale. Per iniziare questo percorso verso l indipendenza finanziaria, bisogna passare per una serie di tappe di adattamento mentale ed organizzativo. Questo modulo presenterà i principi basici del fundraising, i benefici che questo processo apporta alla Comunità e cosa si richiede da un Consiglio che desideri intraprendere questo cammino. Cultura ebraica Iscritti di diverse età e di diverse esperienze manifestano sempre più spesso il bisogno di riscoprire le proprie radici culturali e di rielaborare la propria identità. I corsi e le conferenze di ebraismo si moltiplicano, ma molto spesso le persone meno motivate e meno preparate se ne allontanano scoraggiate dopo una prima e insoddisfacente esperienza. Spetta agli operatori dei progetti trovare risposte adeguate alle aspettative anche delle persone più semplici. Necessità di organizzare convegni e giornate di studio da ripetere in diverse Comunità (soprattutto quelle più piccole eventualmente insieme) sui grandi temi dell ebraismo e con una particolare attenzione alle questioni della società contemporanea. L approccio dovrebbe essere duplice: tradizionale e storico-culturale. Riscoprire quali sono le basi culturali della Comunità ebraica italiana: e questa riscoperta non deve essere riservata a pochi eletti, ma deve essere divulgata con seminari giornate di studio, pubblicazioni e manifestazioni che evidenzino questo aspetto. La mancanza di questa consapevolezza ha portato, spesso, molti ebrei italiani ad una situazione di sudditanza e di complessi di inferiorità. È attraverso un dibattito interno, uno scambio di informazioni, un accesso a materiali di conoscenza capaci di suscitare una crescita personale che si può rispondere a questo tipo di bisogno largamente avvertito in tutti gli strati della popolazione ebraica

14 1PRIMO MODULO COMMUNITY MANAGEMENT 1 Introduzione al Community Management. Mediazione dei conflitti comunitari. Mediazione dei conflitti familiari. Milano Ottobre 2011 Domenica 30 Ottobre Registrazione partecipanti - Ritiro Kit Congressuale Presentazione del Corso Rav Roberto Della Rocca WORKSHOP LEADER: Introduzione al Community Management - Rav Roberto Della Rocca, Daniel Segre GIOVANI LEADER - YEUD: Introduzione al Community Management - Dan Wiesefeld DIRIGENTI: Introduzione al Community Management - Elio Limentani RABBANIM: Psicologia di Comunità - prof. Dov Maimon Fast Lunch WORKSHOP LEADER: A cosa serve una Comunità oggi? - prof. Dov Maimon GIOVANI LEADER - YEUD: Introduzione al Community Management - Dan Wiesefeld DIRIGENTI: L organizzazione delle Comunità ebraiche in Italia Elio Limentani, Rav Roberto Della Rocca RABBANIM: Mediazione nei conflitti Familiari - Daniel Segre Idee a confronto - Conduce Daniel Segre

15 CONVEGNO APERTO ALLA Comunità Lectio Magistralis Il Talmud di Avraham Avinu prof. Gavriel Levi, Psichiatra Università di Roma - La Sapienza Dinner Presentazione Centro Studi e Formazione - Dec, convegno aperto I valori comuni di una Comunità avv. Renzo Gattegna, ing. Roberto Jarach, Rav Alfonso Arbib, prof. Gavriel Levi, dott. David Bidussa Introduce Rav Roberto Della Rocca Lunedi 31 Ottobre WORKSHOP LEADER e RABBANIM: Mediazione nei conflitti comunitari prof. Dov Maimon e Daniel Segre GIOVANI LEADER - YEUD: Gestione dei Conlitti - Dan Wiesefeld DIRIGENTI: Quali politiche organizzative per le delle Comunità - Elio Limentani Fast Lunch Idee a confronto e Feedback

16 2SECONDO MODULO COMMUNITY MANAGEMENT 2 La gestione delle figure comunitarie. Dalle politiche di indirizzo alle politiche di gestione. Gestione e motivazione delle Risorse Umane. I vantaggi di lavorare in team. Trieste Novembre 2011 Domenica 20 Novembre Registrazione partecipanti - Ritiro Kit Congressuale La leadership nella tradizione ebraica - Rav Roberto Della Rocca La gestione delle figure della Comunità: il Presidente, il Rabbino, il Maestro, il Madrich, il Consiglio. Responsabilità e aspettative. Alfonso Sassun e Rav Roberto Della Rocca Fast Lunch WORKSHOP LEADER: Il delicato equilibrio tra politiche di indirizzo e politiche di gestione: professionali e volontari - Dan Wiesefeld GIOVANI LEADER - YEUD: Il delicato equilibrio tra politiche di indirizzo e politiche di gestione: professionali e volontari - Elio Limentani, Rav Roberto della Rocca DIRIGENTI: Gestione e Motivazione delle Risorse Umane - Alfonso Sassun Idee a confronto

17 CONVEGNO APERTO ALLA Comunità Lectio Magistralis Umanesimo Ebraico Mitteleuropeo: da Trieste a Sion prof.ssa Eveline Goodman Thau - Visiting professor Hebraic Graduate School of Europe in Berlin Dinner Esiste oggi un ebraismo europeo? prof.ssa Donatella Di Cesare, prof.ssa Eveline Goodman Thau, prof. Guri Schwarz Introduce e modera Rav Roberto Della Rocca Lunedi 21 Novembre WORKSHOP LEADER: I vantaggi di lavorare in team. Gestione degli Organi di Governo - Dan Wiesefeld GIOVANI LEADER - YEUD: I vantaggi di lavorare in team. Gestione degli Organi di Governo Alfonso Sassun DIRIGENTI: I vantaggi di Lavorare in team. Le Sinergie operative tra persone e uffici Elio Limentani Idee a confronto Fast Lunch InfoCom. Una piattaforma per avvicinare le Comunità. dott.ssa Gloria Arbib Idee a confronto e Feedback

18 3TERZO MODULO COMUNICAZIONE1 Public Speaking e Media Training. Napoli 7-8 dicembre 2011 Mercoledì 7 Dicembre Registrazione partecipanti - Ritiro Kit Congressuale Il valore della parola nella tradizione ebraica Rav Roberto Della Rocca WORKSHOP LEADER: Public Speaking: comunicazione verbale, non verbale e paraverbale Daniel Segre GIOVANI LEADER - YEUD: Public Speaking: comunicazione verbale, non verbale e paraverbale - Alan Naccache DIRIGENTI: Public Speaking: comunicazione verbale, non verbale e paraverbale Dan Wiesenfeld RABBANIM: Public Speaking: comunicazione verbale, non verbale e paraverbale Daniel Fishman Fast Lunch WORKSHOP LEADER: Public Speaking: comunicazione verbale, non verbale e paraverbale Daniel Segre GIOVANI LEADER - YEUD: Public Speaking: comunicazione verbale, non verbale e paraverbale - Alan Naccache DIRIGENTI: Public Speaking: comunicazione verbale, non verbale e paraverbale Dan Wiesenfeld RABBANIM: Public Speaking: comunicazione verbale, non verbale e paraverbale Daniel Fishman

19 Idee a confronto Dinner Giovedì 8 Dicembre WORKSHOP LEADER: Media Training e comunicazione e media per una Comunità. Simulazioni - Daniel Segre GIOVANI LEADER - YEUD: Media Training e comunicazione e media per una Comunità. Simulazioni - Alan Naccache DIRIGENTI: Media Training e comunicazione e media per una Comunità. Simulazioni. Dan Wiesenfeld RABBANIM: Media Training e comunicazione e media per una Comunità. Simulazioni. Daniel Fishman Idee a confronto e Feedback Fast Lunch La pedagogia della Comunicazione. Strumenti per la leadership di una Comunità. David Parenzo Partecipazione al MOKED AUTUNNALE 5772 NAPOLI, 8/11 Dicembre

20 4QUARTO MODULO COMUNICAZIONE 2 Public speaking e gestitone della crisi. Media training e Hasbarà. Torino Gennaio 2012 Domenica 15 Gennaio Registrazione partecipanti - Ritiro Kit Congressuale Comunicare Israele oggi: correttezza dell informazione Diaspora e Stato di Israele: relazioni e conflitti Rav Roberto Della Rocca Fast Lunch WORKSHOP LEADER: Media Training: comunicare Israele - Dan Wiesenfeld GIOVANI LEADER - YEUD: Media Training: comunicare Israele - Neil Lazarus DIRIGENTI: Comunicazione di qualità interna ed esterna (tecniche di redazione) Elio Limentani

21 CONVEGNO APERTO ALLA COMUNiTÀ Lectio Magistralis Aspetti dell ebraismo italiano del 900 prof. Alberto Cavaglion, Università di Firenze, Facoltà di lettere e filosofia Dinner Ebraismi, Edot e Rabbini: la storia di un melting pot all italiana prof. David Meghnagi, Rav Eliau Birnbaum, prof. Alberto Cavaglion Introduce Rav Roberto Della Rocca Lunedì 16 Gennaio La Gestione della crisi: tipologie e metodologie Rav Roberto Della Rocca La gestione della crisi negli enti ebraici europei WORKSHOP LEADER: Gestione della crisi Comunitaria. Simulazioni - Dan Wiesenfeld GIOVANI LEADER - YEUD: Media Training: comunicare Israele. Simulazioni Neil Lazarus DIRIGENTI: Gestione e risoluzione della crisi interna. Simulazioni - Elio Limentani Fast Lunch Idee a confronto e feedback

22 5QUINTO MODULO COMMUNITY MANAGEMENT 3 Dalla ricerca empirica alle responsabilità decisionali. Gestione delle decisioni. Mediazione dei conflitti comunitari. Fundraising. Firenze Marzo 2012 Domenica 18 Marzo Registrazione partecipanti - Ritiro Kit Congressuale Dalla ricerca empirica alle responsabilità decisionali. L efficacia delle tecniche di rilevazione. Simulazioni prof. Sergio Della Pergola, Rav Roberto Della Rocca, prof. Saul Meghnagi WORKSHOP LEADER: Decision Making: decidere comunitariamente - Saul Meghnagi GIOVANI LEADER - YEUD: Decision Making: decidere comunitariamente Dan Wiesenfield DIRIGENTI: Gestione del tempo nelle strutture comunitarie - Alfonso Sassun RABBANIM: Mediazione dei Conflitti Comunitari - Daniel Segre Fast Lunch Fundrasing prof. Daniel Segre Idee a Confronto

23 CONVEGNO APERTO ALLA COMUNiTÀ Lectio Magistralis Antisemitismo e antisionismo ieri e oggi. Dall Europa ai paesi arabi prof. Georges Bensoussan, Visiting professor Responsable Editorial Mémorial de la Shoah Dinner Ebraismo, società e avanguardia: attualità, sfide e nuovi orizzonti prof. Saul Meghnagi, prof.ssa Shulamit Furstenberg, prof. Sergio Della Pergola Introduce Rav Roberto Della Rocca Lunedi 19 Marzo Demografia ebraica alla luce delle problematiche moderne. Anatomia di una Comunità. Identificazione, osservanza, partecipazione. Prima presentazione della Ricerca socio-demografica dell UCEI prof. Enzo Campelli Le risorse finanziarie delle Comunità e dell Ucei. Il patrimonio, i contributi degli iscritti e i trasferimenti erariali dell 8x1000. Anselmo Calò, Vice Presidente e Assessore al Bilancio UCEI Pranzo di chiusura Conclusioni e feedback Rav Roberto Della Rocca e Daniel Segre

24 FORMAZIONE INSEGNANTI Coordinatore: Odelia Liberanome L attività strutturata che dal 2002 il DEC dedica alle Scuole Ebraiche (dalla materna alle superiori), è incentrata su progettazione e attuazione di percorsi formativi e di crescita professionale per il corpo docente nell ambito delle materie ebraiche inclusa la lingua, e delle discipline trasversali in area umanistica con particolare attenzione agli aspetti della didattica. Attraverso una serie di attività diversificate quali seminari nazionali e internazionali, incontri settoriali, gruppi di lavoro, si è venuta a consolidare una rete di utenza che ha trovato nel DEC un punto di riferimento e un aperto interlocutore. I percorsi di formazione proseguono nell anno accademico del Centro Studi e Formazione. Di rilevante importanza formativa sono i due Forum Nazionali (Direttori e Vice/Coordinatori delle Scuole Ebraiche) attivati dal DEC già da alcuni anni, condotti con l ausilio di uno specialista, che costituiscono uno dei pochi esempi, a livello europeo, di spazio professionale dedicato periodicamente ai responsabili delle strutture scolastiche. Focus degli incontri una piattaforma di lavoro mirata al confronto, alla riflessione e all analisi degli aspetti più propriamente relazionali legati al ruolo di responsabilità all interno della struttura scolastica comunitaria. I Forum sono anche sede per la costruzione di progetti comuni con l obiettivo di avere un quadro su ciò che è oggi l educazione ebraica nelle scuole. Il programma propone anche un importante confronto didattico sull insegnamento della lingua e della letteratura ebraica nelle scuole superiori con la presenza di contributi altamente qualificati. A ciò si aggiunge lo spazio riservato alla didattica della lingua ebraica nelle scuole materne (unica istituzione educativa ebraica per bambini presso alcune Comunità) per la quale sono state avviate importanti innovazioni e proposte nelle nostre scuole

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