REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA

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1 1 COMUNE DI GABICCE MARE Provincia di Pesaro e Urbino REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA (Approvato con Deliberazione di Consiglio n.93 del 25/08/1997 e successivamente modificato con Deliberazione di Consiglio Comunale n.24 del 11/04/2000).

2 2 S O M M A R I O CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 - Oggetto del regolamento... Art. 2 - Competenze... Art. 3 - Responsabilità... CAPO II - ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI Art. 4 - Personale di custodia... Art. 5 - Obblighi e divieti per il personale dei cimiteri... CAPO III- TRASPORTO FUNEBRE Art. 6 - Disciplina del trasporto funebre... Art. 7 - Facoltà di disporre della salma e dei funerali... Art. 8 - Vigilanza per il trasporto funebre... Art. 9 - Servizio di trasporto funebre - Diritto fisso... Art Trasporti funebri - Deroga all'art Art Consistenza del trasporto - Percorso - Orari... Art Trasporti gratuiti e a pagamento... Art Vetture - Classi - Manutenzione... Art Necrofori... Art Riti... Art Trasporti non in sede di funerale... CAPO IV - POLIZIA INTERNA DEI CIMITERI Art Elenco dei cimiteri... Art Ammissione nei cimiteri... Art Sepoltura nei giorni festivi... Art Orari di apertura dei cimiteri al pubblico... Art Disciplina dell'ingresso nei cimiteri... Art Comportamenti vietati all'interno dei cimiteri... Art Riti funebri all'interno dei cimiteri... CAPO V - PIANI CIMITERIALI Art Disposizioni generali... Art Individuazione di spazi... CAPO VI - INUMAZIONI E TUMULAZIONI Art Disposizioni generali... Art Inumazione... Art Tumulazione... Art Inumazioni e tumulazioni - termini... Art Epigrafi... Art Collocamento in unico tumulo... Art Sepolture private a sistema di inumazione e tumulazione Oneri... CAPO VII- ESUMAZIONI ED ESTUMULAZIONI

3 Art Disposizioni generali... Art Esumazioni ordinarie... Art Esumazioni straordinarie... Art Verbale delle operazioni... Art Smaltimento dei rifiuti cimiteriali... Art Estumulazioni... Art Esumazioni ed estumulazioni - Oneri... CAPO VIII-CONCESSIONE DI AREE PER SEPOLTURE PRIVATE Art Costruzione di sepolture private... Art Approvazione dei progetti... 3

4 4 CAPO IX - LAVORI PRIVATI ALL'INTERNO DEL CIMITERO Art Opere e manutenzione nei cimiteri... Art Occupazione temporanea del suolo... Art Materiali di scavo... Art Orario di lavoro... Art Opere private: Vigilanza e Collaudo... CAPO X - CONCESSIONI Art Sepolture private... Art Durata delle concessioni... Art Modalità di concessione... Art Modalità di uso delle sepolture private costruite dai concessionari... Art Manutenzione... Art Divisione e Subentri... Art Rinuncia a concessione a tempo determinato di sepoltura individuale... Art Rinuncia a concessione di aree libere... Art Rinuncia a concessione di aree con parziale o totale costruzione... Art Revoca... Art Decadenza... Art Provvedimenti conseguenti la decadenza... Art Estinzione... CAPO XI - NORME TRANSITORIE E FINALI Art Cautele... Art Concessioni pregresse... Art Censimento delle concessioni in atto... Art Regolarizzazione delle concessioni in atto... Art Procedura per la regolarizzazione delle concessioni... Art Rinvio... Art Clausola di adeguamento automatico... Art Abrogazione di precedenti disposizioni... Art Sanzioni... Art Individuazione del responsabile del servizio... C A P O I D I S P O S I Z I O N I G E N E R A L I Art. 1 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente regolamento disciplina il servizio di polizia mortuaria in tutto il territorio di questo Comune, ad integrazione delle norme di cui: - al Testo Unico delle Leggi sanitarie approvato con Regio Decreto 27 luglio 1934, n e successive modificazioni ed aggiunte; - al Regio Decreto 9 luglio 1939, n sull'ordinamento dello Stato Civile e successive modificazioni ed integrazioni;

5 - al D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 recante: "Approvazione del regolamento di Polizia Mortuaria"; - alla Circolare n. 24 del 24 giugno 1993 del Ministero della Sanità (G.U. n. 158/1993). Art. 2 - COMPETENZE 1. Le funzioni di polizia mortuaria di competenza del comune sono esercitate dal Sindaco, quale Ufficiale di Governo e Autorità Sanitaria Locale, per mezzo degli uffici e servizi amministrativi e tecnici del Comune, e dagli organi responsabili del Servizio Sanitario, per quanto di competenza. 2. Il servizio di polizia mortuaria è gestito nelle forme di legge. Le funzioni e l'organizzazione degli uffici comunali in materia di polizia mortuaria sono esercitate in conformità alle norme del presente regolamento. I dipendenti addetti al servizio sono alle dirette dipendenze dei rispettivi responsabili. Art. 3 - RESPONSABILITA' 1. Il Comune cura che all'interno dei cimiteri siano evitate situazioni di pericolo alle persone e alle cose, e non assume responsabilità per gli atti commessi nei cimiteri da persone estranee al suo servizio o per mezzi e strumenti a disposizione del pubblico: scale mobili, etc.. 2. Chiunque causi danno a persone o cose, sia personalmente che per fatto altrui, ne risponde secondo quanto previsto dal Titolo IX del Libro IV del Codice Civile, salvo che l'illecito non rilevi penalmente. Il Comune è in ogni caso esente da responsabilità anche per danni a lapidi, tombe, segni o monumenti funebri, arrecati da ignoti visitatori. 5 C A P O II O R G A N I Z Z A Z I O N E D E I S E R V I Z I C I M I T E R I A L I Art. 4 - PERSONALE DI CUSTODIA 1. Ai cimiteri comunali è assegnato un servizio di custodia. 2. Il personale addetto alla custodia è responsabile della regolare tenuta dei registri previsti dall'art. 52 del Regolamento di Polizia Mortuaria approvato con D.P.R. 10 settembre 1990, n Egli ha l'obbligo di tenere costantemente a disposizione del pubblico: a) una copia del presente regolamento;

6 b) una copia dei regolamenti e delle tariffe relative alle concessioni ed ai servizi cimiteriali funebri. E' tenuto altresì a tenere ben visibili al pubblico in ogni cimitero l'orario di apertura e chiusura, la disciplina dell'ingresso e i divieti speciali. Art. 5 - OBBLIGHI E DIVIETI PER IL PERSONALE DEI CIMITERI 1. Il personale dei cimiteri è tenuto all'osservanza del presente Regolamento, nonchè a farlo rispettare da chiunque abbia accesso nei cimiteri. 2. Il personale di cimiteri è tenuto inoltre: a) a mantenere un comportamento dignitoso e consono alla caratteristica del luogo; b) a fornire al pubblico le indicazioni richieste, per quanto di competenza. 3. Al personale suddetto è vietato: a) eseguire, all'interno dei cimiteri, attività di qualsiasi tipo per conto di privati, sia nell'ambito, che al di fuori, dell'orario di lavoro; b) ricevere compensi, sotto qualsiasi forma, anche a titolo di liberalità, da parte del pubblico, di ditte o di terzi; c) segnalare al pubblico nominativi di ditte che svolgono attività inerenti ai cimiteri, anche indipendentemente dal fatto che ciò possa costituire o meno promozione commerciale; d) esercitare qualsiasi forma di commercio o altra attività a scopo di lucro, comunque inerente l'attività cimiteriale, sia all'interno dei cimiteri che al di fuori di essi ed in qualsiasi momento; e) trattenere per sè o per terzi cose rinvenute o recuperate nei cimiteri. 4. Salvo che il fatto non costituisca infrazione più grave, la violazione degli obblighi o divieti anzidetti e di quelli risultanti dal presente Regolamento costituisce violazione disciplinare. 5. Il personale dei cimiteri è sottoposto a vaccinazione antitetanica, ai sensi delle vigenti disposizioni, nonchè alle altre misure in materia di prevenzione degli infortuni o delle malattie connesse con l'attività svolta. 6 C A P O T R A S P O R T I III F U N E B R I Art. 6 - DISCIPLINA DEL TRASPORTO FUNEBRE 1. Per il trasporto dei cadaveri trovano puntuale applicazione le norme di cui al Capo IV del D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285, citato.

7 7 Art. 7 - FACOLTA' DI DISPORRE DELLA SALMA E DEI FUNERALI 1. Il trasporto funebre è autorizzato secondo le volontà testamentarie espresse dal defunto. 2. In assenza di disposizioni testamentarie la volontà deve essere manifestata dal coniuge e, in difetto, dal parente più prossimo individuato in conformità agli artt. 74 e seguenti del codice civile e, nel caso di concorrenza di più parenti nello stesso grado, da tutti gli stessi. 3. L'ordine suesposto trova applicazione in tutti i rapporti successivi (inumazione, tumulazione, epigrafi, ecc.). Art. 8 - VIGILANZA PER IL TRASPORTO FUNEBRE 1. Su richiesta scritta di un familiare, il Comune può autorizzare il trasporto del cadavere di persone residenti in vita nel Comune dal locale di osservazione di cui all'art. 12 del D.P.R. n. 285/90, all'ultima abitazione, affinchè in quel luogo siano rese onoranze funebri. 2. Il trasporto può avere luogo dopo la visita necroscopica salvo il diverso parere del Responsabile del Servizio Sanitario. Art. 9 - SERVIZIO DI TRASPORTO FUNEBRE - DIRITTO FISSO 1. Nel territorio del Comune i trasporti di salme sono svolti con i carri funebri di cui all'art. 20 del D.P.R. n. 285/90, previo pagamento del diritto fisso stabilito ai sensi dell'art. 19, comma 2, del citato D.P.R. n. 285/ I trasporti funebri sono esercitati con unica categoria. Art TRASPORTI FUNEBRI - DEROGA ALL'ART Le amministrazioni militari, le congregazioni e le confraternite, riconosciute come enti morali, possono effettuare il trasporto di salme rispettivamente di militari e di propri soci, con propri mezzi, osservando le disposizioni di ordine generale in materia ed in esenzione dal pagamento del diritto fisso di cui all'art. 9). Art CONSISTENZA DEL TRASPORTO - PERCORSO - ORARI 1. Il trasporto, a seconda della richiesta e salve le eccezionali limitazioni di cui all'art. 27 T.U. legge pubblica sicurezza, comprende: il prelievo della salma dall'abitazione o dall'istituto ospedaliero, convivenza, ecc, il corteo, alla chiesa o tempio, con sosta per le esequie ordinarie; quindi il proseguimento al cimitero, e, dopo le esequie, se richieste, la sepoltura.

8 2. Il trasporto può farsi in via diretta senza corteo nè sosta con eventuale celebrazione delle esequie nella cappella cimiteriale. 3. Lo stesso tipo di vettura è impiegato per tutto il percorso. 4. Il seppellimento viene eseguito in continuità del servizio, salvo eccezionali impedimenti, nel qual caso la salma è depositata nella camera mortuaria. 5. Nessuna sosta, salvo caso di forza maggiore, può farsi durante il percorso. 6. Per eventuali cerimonie, diverse dalle rituali, occorre la preventiva autorizzazione del Comune. 7. I criteri generali di fissazione degli orari, le modalità ed i percorsi dei trasporti funebri sono determinati con ordinanza del Sindaco. Art TRASPORTI GRATUITI E A PAGAMENTO 1. I trasporti funebri sono : a) gratuiti, per i defunti per i quali il comune provvede alla fornitura del feretro; b) a pagamento, in ogni altro caso. Art VETTURE, CLASSI, MANUTENZIONE 1. Le vetture per trasporti funebri sono di un'unica classe. 2. Le vetture, comprese quelle private di cui agli artt. 10 e 11, devono essere internamente rivestite di lamiera metallica o di altro materiale impermeabile, facilmente lavabile o disinfettabile, tenute sempre in perfetto stato di funzionamento e di decorosa manutenzione; disinfettate periodicamente, almeno una volta alla settimana, ed ogni qualvolta si verifichi perdita di sostanze organiche. 3. Sia all'esterno che all'interno della vettura non possono collocarsi corone, distintivi o altro che ostacolino le operazioni del servizio o danneggino la vettura. 4. Ogni vettura deve essere provvista di apposito registro recante la dichiarazione di idoneità, per essere esibito, a richiesta, agli incaricati della vigilanza. Art NECROFORI 1. L'addetto ai trasporti funebri assume la veste di necroforo lungo tutto il tragitto del trasporto. 2. All'entrata nel cimitero al soggetto di cui al comma 1, subentra in tale veste il custode del cimitero o chi lo sostituisce. 8

9 3. Il necroforo è responsabile del puntuale e regolare svolgimento del servizio, e deve essere munito dell'autorizzazione al seppellimento rilasciata dall'ufficiale di Stato Civile. 4. La salma, dal prelievo alla consegna al cimitero, deve essere sempre seguita dal necroforo. 5. Qualsiasi irregolarità o inconveniente nel servizio devono essere immediatamente segnalati al Responsabile del Servizio di Polizia Mortuaria. Art RITI 1. I sacerdoti della Chiesa Cattolica, i Ministri dei culti, di cui all'art. 8 della Costituzione, e le altre figure a ciò incaricate possono intervenire all'accompagnamento funebre comformandosi alle disposizioni circa lo svolgimento del funerale. 2. La salma può sostare nella cappella cimiteriale solo per il tempo necessario alla ordinaria cerimonia delle esequie. Art TRASPORTI NON IN SEDE DI FUNERALE 1. Il trasporto di cadavere ai locali di osservazione per il periodo prescritto, o comunque prima che sia trascorso tale periodo, deve essere effettuato con autoambulanza o con apposito furgone chiuso, in condizioni tali da non ostacolare eventuali manifestazioni di vita; se viene impiegato il feretro questo deve essere aperto. 2. Se la salma non è nell'abitazione, ma presso ospedale, istituto, albergo, ecc., il Comune può autorizzare che il funerale abbia inizio dalla porta della casa di abitazione, ove la salma viene trasferita poco prima dell'ora fissata per i funerali. 3. Tutti i predetti trasferimenti, anteriori al funerale, sono in forma privata, senza corteo, con impiego di vettura chiusa. 4. In egual modo sono effettuati i trasferimenti di salme per autopsia, o per essere consegnate agli istituti di studio ed i trasporti al cimitero di nati morti, feti, resti anatomici, ecc.. 9 C A P O IV P O L I Z I A I N T E R N A N E I C I M I T E R I Art ELENCO DEI CIMITERI 1. Il Comune, ai sensi e per gli effetti dell'art. 337 del T.U. Leggi Sanitarie approvato con R.D. 2777/1934, n. 1265, provvede al servizio di seppellimento nei seguenti cimiteri: I) Cimitero di Gabicce Mare in Via...; II) Cimitero di Case Badioli in Via...;

10 10 Art AMMISSIONE NEI CIMITERI 1. Nel cimitero, salvo sia richiesta diversa destinazione, sono ricevute e seppellite, senza distinzione di origine, cittadinanza, religione, le salme di persone decedute nel territorio del Comune o che, ovunque decedute, avevano nel Comune, al momento della morte, la propria residenza. Sono parimenti ricevute, indipendentemente dalla residenza e dal luogo della morte, le salme delle persone che risultino in vita essere state concessionarie, nel cimitero, di sepoltura privata, individuale o di famiglia. 2. Sono inoltre ricevute, su richiesta di cittadini residenti nel Comune, le salme dei parenti fino al 2^ grado, e dei conviventi anche se non residenti. 3. Sono pure accolti i nati morti, i prodotti del concepimento e i loro resti mortali, di cui all'art. 7 del D.P.R. n. 285/90, nelle ipotesi riconducibili ai commi precedenti. 4. Il Comune potrà, con delibera motivata della Giunta Comunale e semprechè sussista adeguata disponibilità nei cimiteri, consentire l'ammissione delle salme di persone residenti in vita nei territori di altri comuni. Art SEPOLTURA NEI GIORNI FESTIVI 1. Nei giorni festivi, di norma, i trasporti funebri non hanno luogo. 2. Il Comune, sentito il Responsabile del Servizio Sanitario, può autorizzarne l'effetuazione per gravi motivi, con provvedimento motivato. 3. I feretri trasportati ugualmente al cimitero in detti giorni festivi sono presi in custodia nella camera mortuaria per essere sepolti il primo giorno feriale utile. Art ORARIO DI APERTURA DEI CIMITERI AL PUBBLICO 1. I cimiteri sono aperti al pubblico secondo gli orari fissati dal Sindaco, per stagioni, con apposita ordinanza. 2. L'entrata dei visitatori è ammessa fino a 15 minuti prima della scadenza dell'orario. 3. La visita al cimitero fuori dell'orario è subordinata al permesso del Responsabile del servizio di polizia mortuaria, da rilasciarsi per comprovati motivi. 4. L'avviso di chiusura è dato di regola 15 minuti prima della scadenza dell'orario, o di appositi cartelli apposti all'ingresso del cimitero, in modo che la chiusura avvenga entro l'ora prescritta.

11 11 Art DISCIPLINA DELL'INGRESSO NEI CIMITERI 1. Nei cimiteri è vietato l'ingresso: a) ai minori di anni 14, non accompagnati da persone adulte; b) alle persone in stato di ubriachezza, vestite in modo indecoroso o in condizioni, comunque, in contrasto con il carattere del cimitero; c) a chiunque, quando il Comune, per motivi di ordine pubblico e di polizia mortuaria o di disciplina interna, ravvisi l'opportunità del divieto, che dovrà essere pubblicizzato nelle forme di legge. Art COMPORTAMENTI VIETATI ALL'INTERNO DEI CIMITERI 1. Nel cimitero è vietato ogni atto o comportamento irriverente o incompatabile con il luogo, ed in particolare: a) fumare, consumare cibi, correre, tenere contegno chiassoso; b) introdurre armi, cani o altri animali; c) toccare e rimuovere dalle tombe altrui fiori, piantine, ricordi, ornamenti, lapidi; d) buttare fiori appassiti o altri rifiuti fuori dagli appositi contenitori o spazi; e) portare fuori dal cimitero qualsiasi oggetto, senza la preventiva autorizzazione del custode; f) calpestare, danneggiare aiuole, tappeti verdi, alberi, giardini, sedere sui tumuli, scrivere sulle lapidi o sui muri; g) disturbare in qualsiasi modo i visitatori, ed in particolare fare loro offerte di lavoro, di oggetti, distribuire indirizzi, carte, volantini d'ogni sorta; tale divieto è particolarmente rigoroso per il personale del cimitero e per le imprese che svolgono attività nel cimitero; h) prendere fotografie di opere funerarie senza l'autorizzazione del custode e, se si tratta di tomba altrui, senza l'autorizzazione del concessionario della sepoltura; i) eseguire lavori, iscrizioni nelle tombe altrui senza l'autorizzazione o richiesta dei concessionari; l) commerciare oggetti di decorazione delle tombe tra privati entro il recinto del cimitero; m) accedere con veicoli o mezzi automobilistici privati sprovvisti dell'autorizzazione scritta rilasciata dal Comune. 2. I divieti predetti, in quanto applicabili, si estendono anche nelle zone immediatamente adiacenti al cimitero. Art RITI FUNEBRI ALL'INTERNO DEI CIMITERI 1. Nell'interno dei cimiteri è permessa la celebrazione di riti funebri, sia per il singolo defunto che per la collettività dei defunti. 2. Per le celebrazioni che possono dar luogo alla presenza di numeroso pubblico, deve essere dato preventivo avviso al Responsabile del servizio.

12 12 C A P O V P I A N I C I M I T E R I A L I Art DISPOSIZIONI GENERALI 1. Entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, il Consiglio comunale adotta il Piano regolatore cimiteriale, che recepisce le necessità del servizio nell'arco di almeno venti anni. Il piano è sottoposto al parere preliminare dei competenti servizi della A.U.S.L. 2. Nell'elaborazione del piano si dovrà tener conto: a) dell'andamento medio della mortalità nell'area di propria competenza territoriale sulla base dei dati statistici dell'ultimo decennio e di adeguate proiezioni, da formulare anche in base ai dati resi noti da organismi nazionali competenti; b) della valutazione della struttura ricettiva esistente, distinguendo le dotazioni attuali di posti-salma per sepoltura a sistema di inumazione e di tumulazione, di nicchie cinerarie, in rapporto anche alla durata delle concessioni; c) della dinamica registrata nel tempo delle diverse tipologie di sepoltura e pratica funebre; d) dell'eventuali maggiori disponibilità di posti-salma che si potranno verificare nei cimiteri esistenti a seguito di una più razionale utilizzazione delle aree e dei manufatti in correlazione ai periodi di concessione ed ai sistemi tariffari adottati; e) dei fabbisogni futuri di aree, manufatti e servizi in rapporto alla domanda esistente e potenziale di inumazioni e tumulazioni; f) delle zone soggette a tutela, o per le quali prevedere particolari norme per la conservazione ed il restauro. 2. Il Comune è tenuto a revisionare almeno ogni dieci anni il Piano regolatore cimiteriale, per valutare possibili variazioni nella tendenza delle sepolture, con le stesse procedure adottate per il primo impianto. Art INDIVIDUAZIONE DI SPAZI 1. Nel cimitero sono individuati spazi o zone costruite da destinare: a) a campi di inumazione comune; b) a campi per la costruzione di sepolture private a tumulazione individuale, per famiglie o collettività; c) a tumulazioni individuali (loculi); d) a cellette ossario; e) a ossario comune. 2. La delimitazione degli spazi e delle sepolture previste deve risultare nella planimetria di cui all'art. 54 del D.P.R. n. 285/90.

13 13 C A P O VI I N U M A Z I O N I E T U M U L A Z I O N I Art DISPOSIZIONI GENERALI 1. Per le inumazioni e le tumulazioni sono scrupolosamente osservate le norme di cui, rispettivamente, al Capo XIV e al Capo XV del Regolamento di Polizia Mortuaria approvato con D.P.R. 10 settembre 1990, n, 285 e alla Circolare del Ministero della Sanità n. 24 del 24 giugno 1993, nonchè quelle integrative adottate con il presente regolamento. Art INUMAZIONE 1. Le sepolture per inumazione si distinguono in comuni e private: a) sono comuni le sepolture assegnate gratuitamente ogni qualvolta non sia richiesta una sepoltura privata; le sepolture per inumazioni comuni hanno durata di 10 anni, fatto salvo quanto previsto dall'art 82 del D.P.R. n. 285/90; b) sono private le sepolture effettuate in aree in concessione. Art TUMULAZIONE 1. Sono a tumulazione le sepolture di feretri, cassette, resti mortali, realizzate in opere murarie - loculi o cripte - costruite dal Comune o dai concessionari di aree. 2. Le sepolture private a sistema di tumulazione sono oggetto di concessione comunale. Art INUMAZIONI E TUMULAZIONI - TERMINI 1. Le inumazioni e le tumulazioni, di norma, seguono immediatamente la consegna dei feretri. 2. Tuttavia, per esigenze particolari, a richiesta scritta dei familiari, sentito il Responsabile del Servizio Sanitario, il feretro può essere depositato nella camera mortuaria fino ad un massimo di 3 giorni. In quest ultimo caso il custode del cimitero concorderà con gli interessati il giorno e l'ora in cui devono svolgersi le operazioni; l'accordo deve risultare in calce alla richiesta. 3. Trascorso il termine come prima concordato senza che i familiari si presentino per assistere alle operazioni, il Comune, con ordinanza motivata da notificare a uno degli interessati, dispone la inumazione del feretro nel campo comune previa rottura della eventuale cassa metallica o in materiale non biodegradabile così come previsto dall'art. 75, comma 1 del regolamento di polizia mortuaria approvato con D.P.R. n. 285/90.

14 14 Art EPIGRAFI 1. Sulle sepolture private, sia a sistema di inumazione che di tumulazione, possono essere poste lapidi, croci, monumenti, ricordi, simboli, secondo le forme, le misure, i materiali autorizzati in relazione al carattere e alla durata delle sepolture. 2. Ogni epigrafe deve contenere le generalità del defunto e le rituali espressioni brevi. 3. Le epigrafi devono essere compilate in lingua italiana; sono permesse citazioni in latino, in ebraico per gli israeliti e nelle rispettive lingue per gli stranieri, purchè seguite dalla traduzione in italiano. 4. Sulla lapide di chiusura dei loculi e delle cellette deve essere indicato in ogni caso il nome, il cognome e le date di nascita e di morte. 5. L'installazione delle lapidi o dei manufatti di cui al 1 comma, la loro manutenzione e la conservazione dello stato di decoro fanno carico interamente ai richiedenti o ai loro aventi causa. Art COLLOCAZIONE IN UNICO TUMULO 1. E' consentita la collocazione di cassette metalliche contenenti resti mortali e di urne cinerarie nelle sepolture private e nei loculi, quando ciò venga richiesto dai familiari per consentire la riunione di resti mortali a salme di congiunti ivi tumulate, fino all'esaurimento della capienza. 2. Fino alla costruzione di particolari colombari per il ricevimento dei resti mortali, è consentito depositare nello stesso loculo e nella stessa sepoltura privata anche resti mortali, raccolti nelle apposite cassette metalliche o urne cinerarie, di persone non legate in vita da vincolo di parentela. 3. L'introduzione delle predette cassette metalliche ha luogo, sempre che il sepolcro abbia la capienza necessaria, previo rilascio di apposita autorizzazione degli uffici comunali. Art SEPOLTURE PRIVATE A SISTEMA DI INUMAZIONE E TUMULAZIONE - ONERI 1. Tutte le operazioni relative alle sepolture private a sistema di inumazione e tumulazione sono assicurate dal Comune con spese a carico degli interessati secondo quanto previsto dalle tariffe vigenti approvate dalla Giunta.

15 2. E' data facoltà, tuttavia, agli interessati di provvedervi direttamente nel pieno rispetto delle norme vigenti e nell'osservanza delle disposizioni impartite dal Responsabile del servizio. 3. Sono comunque sempre a carico degli interessati le forniture di materiali pregiati ed ornamentali. 15 C A P O VII E S U M A Z I O N I ED E S T U M U L A Z I O N I Art DISPOSIZIONI GENERALI 1. Per le esumazioni ed estumulazioni sono scrupolosamente osservate le norme di cui al Capo XVII del Regolamento di polizia mortuaria approvato con D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e della Circolare Ministero della Sanità n. 24 del 24 giugno 1993, nonchè quelle integrative adottate con il presente regolamento. Art ESUMAZIONI ORDINARIE 1. Le esumazioni ordinarie nei campi comuni sono regolate dal Sindaco con ordinanza. 2. Almeno 90 giorni prima dell'inizio delle operazioni di esumazione sono collocati, a cura del custode del cimitero, a margine dei campi comuni interessati, ben visibili, appositi avvisi indicanti i campi interessati al turno di esumazione ordinaria, con invito ai familiari interessati a conoscere l'esatta data dell'esumazione, a comunicare il proprio indirizzo. 3. A cura dell'ufficio comunale preposto al servizio, deve inoltre essere comunicato ai richiedenti o, in assenza, all'intestatario del foglio di famiglia cui in vita apparteneva il defunto, l'avviso con indicato il giorno e l'ora presunta in cui l'esumazione sarà effettuata, con facoltà di assistervi anche per il recupero di eventuali oggetti di valore o ricordo; non presentandosi alcun familiare l'esumazione viene rinviata. 4. Del rinvio di cui al comma precedente il custode del cimitero informa l'ufficio comunale, il quale ripete la medesima procedura, che si conclude dando esecuzione alla esumazione anche in assenza di familiari, e disponendo il deposito dei resti mortali nell'ossario comune. Art ESUMAZIONI STRAORDINARIE 1. Per le esumazioni straordinarie sono scrupolosamente osservate le norme di cui agli artt. 83 e 84 del regolamento di polizia mortuaria approvato con D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285.

16 16 Art VERBALE DELLE OPERAZIONI 1. Per ciascuna operazione di esumazione ordinaria o straordinaria nochè di estumulazione sia ordinaria che straordinaria, deve essere redatto apposito verbale che reca l'elenco degli oggetti eventualmente rinvenuti. 2. I detti verbali sono firmati anche dai familiari presenti, con effetto anche di ricevuta degli oggetti rinvenuti e loro consegnati. Art SMALTIMENTO DEI RIFIUTI CIMITERIALI 1. Le ossa che si rinvengono in occasione delle esumazioni ordinarie devono essere raccolte e depositate nell'ossario comune, a meno che coloro che ne abbiano interesse facciano domanda di raccoglierle per deporle in cellette o luculi posti entro il recinto del cimitero ed avuti in concessione. In questo caso le ossa devono essere raccolte nelle cassette di zinco prescritte dall'art. 36 del D.P.R. n. 285/ Tutti i rifiuti risultanti dall'attività cimiteriale sono equiparati a rifiuti speciali di cui al D.P.R. 10 settembre 1982, n. 915, e dovranno essere smaltiti nel rispetto della suddetta normativa. 3. Il Responsabile dei servizi cimiteriali assicura che la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti cimiteriali sia effettuato in conformità alle norme vigenti. Art ESTUMULAZIONI 1. Le estumulazioni si suddividono in ordinarie e straordinarie. 2. Sono estumulazioni ordinarie quelle eseguite allo scadere della concessione a tempo determinato. 3. Le estumulazioni straordinarie si effettuano: a) a richiesta dei familiari interessati, in qualunque momento, per il trasferimento del feretro ad altra sede; b) su ordine dell'autorità Giudiziaria. 4. Le estumulazioni si eseguono nel rispetto delle norme di cui all'art. 86 del D.P.R. n. 285/90, osservando le procedure di cui al presente capo per quanto applicabili.

17 17 Art ESUMAZIONI ED ESTUMULAZIONI - ONERI 1. Tutte le operazioni relative alle esumazioni ed estumulazioni sono assicurate dal Comune con spese a carico degli interessati secondo quanto previsto dalle tariffe vigenti approvate dalla Giunta. 2. Sono eseguite gratuitamente le esumazioni ordinarie eseguite nei campi comuni. C A P O VIII C O N C E S S I O N E D I A R E E P E R S E P O L T U R E P R I V A T E Art COSTRUZIONE DI SEPOLTURE PRIVATE 1. Il Comune può concedere a privati ed enti, nelle aree previste e nei limiti prescritti dal Piano regolatore cimiteriale, l'uso di aree per la costruzione di sepolture a sistema di tumulazione individuale, per famiglie e collettività. 2. Nelle aree avute in concessione, i privati e gli enti possono impiantare, in luogo di sepolture a sistema di tumulazione, campi di inumazione per famiglie e collettività, purchè tali campi siano dotati ciascuno di adeguato ossario. 3. La concessione non può essere fatta a persone o ad enti che mirino a farne oggetto di lucro o di speculazione. 4. Alle sepolture private di cui al presente articolo si applicano, a seconda che esse siano a sistema di tumulazione o a sistema di inumazione, le disposizioni generale stabilite dal presente regolamento sia per le tumulazioni e inumazioni, sia per le estumulazioni ed esumazioni, nonchè le norme in materia di concessione, di cui al successivo CAPO X. Art APPROVAZIONE DEI PROGETTI 1. I singoli progetti di costruzione di sepolture private devono essere approvati dal Comune, previo parere conforme della commissione edilizia e del responsabile della A.U.S.L. 2. Il Comune, nell'atto di approvazione del progetto, definisce il numero di salme che possono essere accolte nel sepolcro. 3. La costruzione delle opere deve, in ogni caso, essere contenuta nei limiti dell'area concessa e non deve recare pregiudizio alle opere confinanti o ai servizi del cimitero. Le sepolture private non debbono avere il diretto accesso con l'esterno del cimitero.

18 4. La Giunta comunale approva lo schema-tipo del contratto da stipulare con il concessionario della costruzione di sepolture private, disciplinando le clausole e condizioni prescritte per il rilascio della concessione, gli obblighi ed oneri cui è soggetta, ivi comprese le condizioni di decadenza e di revoca. 18 C A P O IX L A V O R I P R I V A T I A L L ' I N T E R N O D E L C I M I T E R O Art OPERE E MANUTENZIONE DEI CIMITERI 1. Per l'esecuzione di opere, nuove costruzioni, manutenzioni, che non siano riservate al Comune, gli interessati devono munirsi di idoneo titolo autorizzativo, per il cui rilascio trovano applicazione le norme e gli strumenti edilizi in vigore. 2. L'atto autorizzativo può essere rilasciato solo a privati, associazioni senza fini di lucro, e comunità aventi sede nel Comune, i quali possono valersi dell'opera di privati imprenditori, a loro libera scelta. 3. E' escluso il rilascio di qualsiasi concessione od autorizzazione ad imprese costruttrici, agenzie, ecc., aventi scopo di lucro. Art OCCUPAZIONE TEMPORANEA DEL SUOLO 1. Per l'occupazione temporanea del suolo cimiteriale necessario per l'esecuzione dei lavori (deposito dei materiali - elevazione di armature, ecc.), trova applicazione la vigente normativa in materia e l'applicazione delle disposizioni e tariffe previste dal vigente regolamento per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche. 2. La superficie occupata deve essere convenientemente recintata in modo da essere schermata alla vista dei visitatori. Art MATERIALI DI SCAVO 1. I materiali di scavo e di rifiuto devono essere di volta in volta trasportati alle discariche o al luogo indicato dal competente ufficio comunale, secondo l'orario e l'itinerario che verranno prescritti, evitando di spargere materiali o di imbrattare o danneggiare opere; in ogni caso l'impresa deve ripulire e ripristinare il terreno eventualmente danneggiato.

19 19 Art ORARI DI LAVORO 1. I cantieri di lavoro operanti all'interno dei cimiteri devono osservare gli orari di lavoro fissati dal Responsabile del competente ufficio comunale. 2. Il Comune, in occasione della Commemorazione dei defunti, detta le istruzioni di comportamento per l'introduzione e la posa in opera di materiali per opere o anche solo di lapidi individuali. 3. Le imprese devono sospendere tutte le costruzioni non ultimate e provvedere alla sistemazione dei materiali, allo smontaggio di armature e ponti, nel periodo indicato nelle istruzioni di comportamento di cui al comma precedente. Art OPERE PRIVATE: VIGILANZA E COLLAUDO 1. L'ufficio comunale preposto al servizio ha competenza per la vigilanza, il controllo ed il collaudo di tutte le opere private nei cimiteri, fermo restando l'obbligo per gli interessati di presentare tutte le certificazioni e attestazioni prescritte per l'accertamento di conformità delle opere alle leggi e regolamenti. C A P O X C O N C E S S I O N I Art SEPOLTURE PRIVATE 1. Per le sepolture private è concesso, nei limiti previsti dal piano regolatore cimiteriale di cui all'art. 24, l'uso di aree e manufatti costruiti dal Comune. 2. Le concessioni in uso dei manufatti costruiti dal Comune riguardano: a) sepolture individuali (loculi, poste individuali, ossarietti, nicchie per singole urne cinerarie, ecc.); b) sepolture per famiglie e collettività (biloculi, archi a più posti, campetti, celle, edicole, ecc.). 3. Il rilascio della concessione è subordinato al pagamento del canone secondo le tariffe vigenti. 4. Alle sepolture di cui al presente articolo si applicano, a seconda che esse siano a sistema di tumulazione o di inumazione, le disposizioni generali previste dal D.P.R. n. 285/90 e dalla Circolare del Ministero della Sanità n. 24/ La concessione è regolata da schema di contratto-tipo approvato dalla Giunta ed è stipulata previa assegnazione del manufatto da parte del personale incaricato, preposto al servizio di polizia mortuaria.

20 6. Il diritto d'uso di una sepoltura consiste in una concessione amministrativa, a tempo determinato e revocabile, su bene soggetto al regime dei beni demaniali, e lascia integro il diritto del Comune alla nuda proprietà. 7. Ogni concessione del diritto d'uso di aree e manufatti deve risultare da apposito atto scritto, contenente l'individuazione della concessione, le clausole e condizioni della medesima e le norme che regolano l'esercizio del diritto d'uso. 20 Art DURATA DELLE CONCESSIONI 1. Le concessioni di cui all'art. precedente sono a tempo determinato ai sensi dell'art. 92 del D.P.R. n. 285/' La durata è fissata: - in 10 anni per l'uso temporaneo di sepolture individuali in campi per fosse ad inumazione; - in 70 anni per i manufatti e le aree destinate alle sepolture per famiglie e collettività; - in 20 anni per gli ossarietti e le nicchie/mensole cinerarie individuali; - in 35 anni per i loculi o comunque per le sepolture private individuali, con possibilità di proroghe quinquennali soltanto nei casi di accertata mancata mineralizzazione della salma, senza alcun onere per il concessionario. 3. A richiesta degli interessati è consentito il rinnovo per una sola volta per un uguale periodo di tempo dietro il pagamento della metà del canone vigente alla data del rinnovo a condizione che lo stesso sia richiesto per mantenere nel loculo la salma originaria. Nel caso di tumulazione di una seconda salma nello stesso loculo, previa riduzione di quella originale, così come previsto dall art. 31 del regolamento, il concessionario dovrà corrispondere la differenza del canone (pari alla metà di quello vigente) fino alla scadenza del rinnovo oltre la quota intera rapportata al periodo residuo per il raggiungimento di 35 anni, intendendosi la tumulazione della seconda salma quale nuova concessione. 4. Il pagamento del canone può avvenire: a) in unica soluzione al momento della richiesta previa emissione del documento contabile per l'intero importo del canone di concessione; b) in tre rate uguali: la prima da pagarsi all'atto della richiesta; la seconda dopo 6 mesi e la terza dopo 12 mesi, maggiorate queste ultime due degli interessi nella misura applicata dal tesoriere dell ente sulle anticipazioni di tesoreria; il mancato rispetto dei termini di scadenza può comportare la revoca della concessione. 5. Nell'atto di concessione viene indicata la decorrenza della stessa che coincide con la data di emissione del documento contabile del Comune; nel caso di pagamento dilazionato previsto

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