Fondazione CRT/Progetto Alfieri. Rapporto finale sul progetto di ricerca. Migrazione e mobilità delle funzioni produttive:
|
|
- Gabriele Piazza
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Fondazione CRT/Progetto Alfieri Rapporto finale sul progetto di ricerca Migrazione e mobilità delle funzioni produttive: la frammentazione dell impresa Novembre 2010 Il progetto di ricerca intitolato Migrazione e mobilità delle funzioni produttive: la frammentazione dell impresa, iniziato nel gennaio del 2008, si è proposto di investigare la relazione tra offshoring e immigrazione quali forme dell attuale processo di unbundling internazionale dell attività produttiva. Il programma di ricerca, che è stato definito durante il convegno Outsourcing and Migration tenutosi nel maggio 2008, e finanziato dalla Fondazione CRT prevedeva la preparazione di diversi saggi e la messa a punto di banche dati necessarie alla realizzazione dell analisi empirica. Saggi preparati nell ambito del progetto Come riportato nel rapporto intermedio presentato nel marzo dello scorso anno, nella fase iniziale del progetto erano stati assegnati incarichi di ricerca agli studiosi che hanno fatto parte del gruppo di lavoro. Un anno dopo la revisione di medio-termine, le ricerche sono concluse e i saggi sono stati elaborati. Alcune eventuali differenze rispetto alla lista proposta nel precedente rapporto sono da attribuirsi ai fisiologici aggiustamenti indotti dallo sviluppo e dai risultati della ricerca. Nella loro versione definitiva, i saggi preparati sono i seguenti: Giorgio Barba Navaretti, Gianmarco Ottaviano e Angelica Salvi Mobility of workers and production: issues on migration and offshoring. Background and main findings of the research project
2 Giorgio Barba Navaretti, Gianfranco De Simone, Gianluca Orefice e Angelica Salvi Migration and Productivity Patterns in European Regions Giuseppe Bertola e Alessandro Sembenelli Immigration, Employment, and Wages: The Role of Offshoring" Giulia Bettin, Alessia Lo Turco e Daniela Maggioni A firm level perspective on migration Paola Conconi, Patrick Legros, Andrew Newman Trade Liberalization and Organizational Change Gianfranco De Simone e Miriam Manchin Brain Drain with FDI Gain? Factor Mobility between Eastern and Western Europe Giovanni Facchini e Max Steinhardt What drives US Immigration Policy? Evidence from Congressional Roll Call Votes Gianmarco Ottaviano, Giovanni Peri e Greg Wright Immigration, Offshoring and American Jobs. Principali risultati L obiettivo del progetto CRT Alfieri Migrazione e mobilità delle funzioni produttive: la frammentazione dell impresa è stato quello di valutare come immigrazione e offshoring interagiscano ed influenzino i principali aggregati economici. I risultati ottenuti possono essere classificati sulla base di diversi temi specifici: formazione delle politiche economiche, interazione a livello aggregato di migrazione e offshoring, effetti sul mercato del lavoro e sui sistemi produttivi locali in presenza di imprese eterogenee, effetti sull organizzazione delle imprese, analisi dei processi di interazione a livello disaggregato delle competenze e dei compiti eseguiti dalla forza lavoro. Tali risultati sono ampiamente sintetizzati nella relazione Mobility of workers and production: issues on migration and offshoring. Background and main findings of the research project. In quanto segue è riportata una sintesi dei saggi presentati ed una breve descrizione delle banche dati utilizzate nell analisi empirica. Sintesi dei paper e descrizione delle banche dati utilizzate Giorgio Barba Navaretti, Gianmarco Ottaviano e Angelica Salvi Mobility of workers and production:issues on migration and offshoring. Background and main findings of the research project Questa relazione identifica il background analitico del progetto di ricerca. Partendo
3 dall evidenza empirica sulla forte concentrazione regionale sia dei flussi migratori che di offshoring, e dunque di investimento estero in uscita, la relazione discute inoltre i diversi meccanismi attraverso cui i due flussi interagiscono nell influenzare i diversi aggregati economici. Tale analisi viene svolta sintetizzando i principali risultati dei saggi che compongono il progetto. Giorgio Barba Navaretti, Gianfranco De Simone, Gianluca Orefice e Angelica Salvi Migration and Productivity Patterns in European Regions Il lavoro studia l interazione tra immigrazione e offshoring (misurato attraverso gli IDE in uscita) nelle regioni europee (NUTS 2) e come questi siano collegati alle distribuzioni di produttività a livello di impresa nel settore manifatturiero. Gli autori mostrano che immigrazione e offshoring sono altamente correlati fra loro (regioni con un abbondante popolazione di individui nati all estero presentano anche un numero rilevante di progetti di offshoring), benchè collegati alla produttività totale dei fattori in maniera diversa. Una maggiore quota di lavoratori immigrati sarebbe infatti connessa ad una superiore efficienza delle imprese meno produttive, mentre l offshoring sarebbe collegato ad una maggiore efficienza delle imprese più produttive. Questi risultati hanno importanti implicazioni a livello di policy: l immigrazione aiuterebbe la sopravvivenza e la convergenza delle imprese e delle regioni più deboli in Europa e limitarla potrebbe accelerare l espulsione delle componenti più deboli del sistema produttivo nazionale. D altra parte, le politiche che limitano l offshoring rischiano di rallentare la dinamica della produttività delle imprese più efficienti. Nell ambito di questo lavoro,è stata costruita una banca dati che include i flussi di investimento diretto in uscita, i flussi di immigrazione per le regioni europee, alcune caratteristiche economiche delle regioni europee e i dati di bilancio delle principali imprese. In particolare, il database contiene informazioni su: (i) flussi di investimenti diretti esteri in entrata e in uscita per regione dal 2003 al 2007 (fonte OCOMONITOR 1 ), (ii) stock di immigrati per regione e per macro settore di occupazione sulla base del Censimento del 2001 (fonte Eurostat); (iii) popolazione e occupati per regione e per settore di occupazione dal 1999 al 2007 (fonte Eurostat); (iv) GDP pro capite ai prezzi di mercato per regioni dal 1999 al 2005 (fonte Eurostat); (v) flussi di immigrazione per paese di destinazione dal 2001 al 2006 (fonte Eurostat); (vi) spesa in R&S per regione suddivisa in spesa pubblica o da privati dal 1999 al 2007 (fonte Eurostat); (vii) costo del lavoro per regione e macrosettori (agricoltura, industria e servizi) al 2000 (fonte Eurostat), (viii) dati di bilancio delle principali imprese europee.. 1 La banca dati Ocomonitor contiene informazioni sui flussi di investimenti diretti esteri a livello di impresa che sono stati raggruppati per regione ai fini della costruzione della banca dati qui descritta.
4 Giuseppe Bertola e Alessandro Sembenelli Immigration, Employment, and Wages: The Role of Offshoring " Il saggio si concentra sulla relazione teorica ed empirica tra offshoring e immigrazione ed esplora le implicazioni dell internazionalizzazione su occupazione e salari. In questo lavoro si sostiene che le cause e gli effetti di offshoring e immigrazione possano e debbano essere analizzate congiuntamente perché entrambi i fenomeni sono determinati in modo endogeno da un insieme di caratteristiche locali e perché si influenzano l un l altro attraverso domanda e offerta di lavoro. La riduzione del costo del lavoro locale provocata dall immigrazione riduce gli incentivi a delocalizzare parte della produzione; d altro canto l offshoring potrebbe limitare gli incentivi all immigrazione. Gli autori propongono un modello in cui la relazione tra offshoring, salari dei lavoratori locali e salari dei lavoratori stranieri dipende dal grado di complementarità di queste due categorie di lavoratori. Nell ipotesi che i costi dell offshoring siano costi fissi e che l offshoring sia vantaggioso solo per le imprese più produttive, il modello ha una soluzione trattabile e permette di mettere in relazione offshoring, salari e immigrazione con le caratteristiche fondamentali del mercato del lavoro locale. Il modello è testato su dati italiani a livello provinciale. La banca dati messa a punto da Bertola e Sembenelli combina i) la banca dati Reprint che raccoglie informazioni sull intensità degli investimenti diretti esteri in uscita delle imprese italiane per provincia; ii) informazioni sul numero di residenti stranieri a livello provinciale (fonte Tagliacarne); iii) informazioni sui livelli salariali e altre caratteristiche del mercato del lavoro (fonte Labor-Whip); iv) informazioni sulle infrastrutture a livello provinciale (fonte Tagliacarne). Giulia Bettin, Alessia Lo Turco e Daniela Maggioni A firm level perspective on migration Utilizzando la nona indagine Unicredit/Capitalia (con informazioni sul periodo ), le autrici studiano il ruolo dei lavoratori immigrati nella produzione manifatturiera, fornendo evidenza a livello di impresa relativamente alla loro complementarietà/sostituibilità rispetto agli altri fattori produttivi e analizzando il conseguente effetto sui cambiamenti organizzativi di impresa (inclusa la decisione di fare offshoring). Il lavoro esplora anche il ruolo di alcune caratteristiche quali la dimensione di impresa, la localizzazione, l attività e il coinvolgimento internazionale. I risultati confermano la complementarietà tra lavoratori immigrati e domestici nella produzione manifatturiera (quindi la crescita del numero di lavoratori stranieri non ha necessariamente effetti negativi sul salario di quelli locali). Questa complementarietà spiega anche perché l effetto degli immigrati cambi a seconda delle caratteristiche di impresa. Il
5 contributo degli immigrati risulta maggiore nei settori tradizionali, nelle piccole e medie imprese e nel Nord Est; dall altra parte, per quanto riguarda il lavoro domestico, il contributo è particolarmente significativo nel caso di fornitori specializzati e di imprese situate nel Nord Ovest. Paola Conconi, Patrick Legros, Andrew Newman Trade Liberalization and Organizational Change Il saggio sviluppa un modello teorico in cui i manager delle imprese devono decidere se integrare diverse attività produttive L integrazione, garantisce maggiore flessibilità nella distribuzione del surplus tra fornitori. Analizzando l effetto di una liberalizzazione del mercato dei prodotti seguita da una liberalizzazione del mercato dei fattori, gli autori giungono a due risultati principali. In primo luogo, anche in assenza di offshoring, il commercio internazionale provoca delle variazioni di prezzo che, a loro volta, hanno un impatto significativo sull organizzazione delle imprese all interno del paese. Secondo, la rimozione delle barriere nei mercati dei fattori e i movimenti internazionali di fattori, tra cui migrazione e IDE, possono a loro volta indurre ulteriori cambiamenti organizzativi e provocare un aumento del prezzo del bene finale, riducendo il benessere dei consumatori in tutti i paesi. L analisi suggerisce quindi che l immigrazione e l offshoring siano strategie alternative e che, di conseguenza, una liberalizzazione dell immigrazione possa ridurre la necessità per le imprese di spostare all estero parte delle attività produttive. Gianfranco De Simone e Miriam Manchin Brain Drain with FDI Gain? Factor Mobility between Eastern and Western Europe Il saggio guarda ai flussi aggregati di forza lavoro e investimenti per verificare se l immigrazione effettivamente faciliti gli investimenti fungendo da canale di rimozione delle barriere culturali, di reputazione e di informazione che ostacolano gli investimenti in paesi a basso reddito da parte di imprese straniere. In particolare, si vuole capire fino a che punto l immigrazione di forza lavoro dai nuovi stati membri dell Unione Europea nel periodo cruciale che va dal 1994 al 2006 possa aver ridotto i vincoli legati alla mancanza di informazione per le imprese nelle economie più avanzate dell Unione Europea a 15 che volevano investire nei nuovi stati membri. Il problema è inquadrato come un modello di frammentazione nella produzione internazionale (Venables,1999) dove gli effetti di network positivi legati alla presenza di immigrati nell economia da cui origina l investimento sono rappresentati come costi di transazione. L idea di base è che l informazione privata relativa ai mercati di sbocco possa essere estratta sia da investimenti precedenti sia da immigrati che provengono da questi mercati. I risultati dell analisi
6 empirica, che è stata condotta usando modelli gravitazionali, delineano una chiara correlazione positiva tra il volume dell attività produttiva di imprese provenienti dalla UE a 15 nei paesi nuovi membri e lo stock di immigrati provenienti dai paesi nuovi membri nelle economie. Il modello dimostra anche che i lavoratori qualificati e i lavoratori immigrati non qualificati portano con sé informazioni complementari e hanno quindi entrambi un effetto positivo sul volume degli IDE. Tuttavia, maggiore è la quota di immigrati qualificati più è forte il legame; ciò suggerisce l esistenza di un effetto positivo che si contrappone al brain-drain. De Simone e Manchin hanno costruito una banca dati che fornisce informazioni sul valore della produzione aggregata all estero, stock di IDE e stock di immigrati a livello bilaterale per i paesi UE 15 e i paesi dell Europa centro-orientale. I dati sulla produzione aggregata di ciascun paese UE 15 in ciascun paese dell Europa centro-orientale per il periodo provengono dalla banca dati Eurostat; la fonte per i dati sugli IDE è l OCSE mentre la fonte per lo stock di immigrati sono i censimenti nazionali. Giovanni Facchini e Max Steinhardt What drives US Immigration Policy? Evidence from Congressional Roll Call Votes Il saggio indaga le determinanti economiche a livello distrettuale del comportamento di voto dei rappresentanti del congresso degli Stati Uniti relativamente alla politica sull immigrazione tra il 1970 e il I risultati evidenziano come i rappresentanti dei distretti che abbondano di lavoro qualificato abbiano maggiore probabilità di sostenere una politica aperta verso l immigrazione di lavoratori non qualificati, mentre si verifica il contrario nel caso dei rappresentanti di distretti che sono più ricchi di lavoro non qualificato. Tale evidenza risulta robusta anche all introduzione di alcuni controlli ulteriori che catturano la dimensione del welfare state e altre caratteristiche ideologiche e non economiche del distretto. Facchini e Steinhardt hanno mappato i dati sul voto alla Camera dei Rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti su progetti di legge ed emendamenti riguardanti l immigrazione e le politiche commerciali con i) informazioni sull orientamento ideologico dei rappresentanti, misurato dal Conservative Rating Index pubblicato dall American Conservative Union; ii) informazioni sul mercato del lavoro locale e sulla composizione etnica dei collegi elettorali di appartenenza. Gianmarco Ottaviano, Giovanni Peri e Greg Wright Immigration, Offshoring and American Jobs Il lavoro considera la presenza di lavoratori stranieri come possibile fonte di sostituzione della forza lavoro locale per alcuni task, in alternativa o in concomitanza all offshoring.
7 Gli autori hanno messo a punto i dati necessari a portare a termine l analisi empirica usando dati per gli Stati Uniti e hanno formalizzato un modello teorico in cui inquadrare i risultati empirici. Il modello in questione si focalizza sugli effetti sull occupazione ed è una versione multisettoriale del modello di Grossman e Rossi-Hansberg (2008). Prevede un continuum di task (da quelli con un basso a quelli con un alto costo di offshoring) in ogni settore; inoltre, il modello viene arricchito al fine di poter includere immigrati con produttività eterogenea. Il modello viene utilizzato per analizzare congiuntamente l impatto di una riduzione dei costi di offshoring e dei costi di immigrare negli Stati Uniti. Il risultato complessivo è che minori costi di offshoring e immigrazione in un sotto-settore manifatturiero incrementeranno, rispettivamente, la quota di offshoring e di lavoratori immigrati nella produzione di quel settore. Questo esito non è ovviamente sorprendente in se, ma è il primo passo per capire meglio ed isolare gli effetti specifici di questo processo su singole categorei di lavoratori. Gli autori dunque stimano l impatto della riduzione del costo di offshoring e della facilità di immigrare su ogni tipo di occupati (lavoratori immigrati, domestici, offshore) in un dato settore. La facilità di offshoring viene misurata come la quota di input intermedi che vengono importati (questa varia a seconda dei settori e dei periodi). La facilità di immigrazione, invece, è approssimata dalla quota di immigrati in un settore, tenendo conto della composizione per nazionalità dei lavoratori immigrati nel settore nel 2000 e della crescita degli immigrati per ciascun gruppo nazionale. L ipotesi sottostante è che questo due indicatori varino, rispettivamente, con il costo di offshoring e con il costo di immigrazione. Le stime eseguite su dati relativi a 58 settori manifatturieri nel periodo confermano che un incremento della facilità di offshoring è associato ad una riduzione della quota di lavoratori domestici ed immigrati nell occupazione totale del settore. Allo stesso tempo, un aumento nella facilità di immigrazione limita la quota di lavoratori offshore senza alcun impatto sulla quota di lavoratori domestici. Gli autori evidenziano che l offshoring spinge i lavoratori domestici verso compiti più cognitivi e meno ripetitivi e i lavoratori immigrati verso compiti più manuali e ripetitivi. Dall altra parte, un aumento della quota di immigrati non ha effetto sui task medi dei lavoratori domestici. Sostanzialmente, i lavoratori immigrati non competono molto con quelli domestici, poiché si specializzano in compiti manuali; in questo senso, un incremento dei lavoratori immigrati più probabilmente ridurrà il ventaglio di compiti in offshoring in un dato settore senza impattare sul livello di occupazione e sui task svolti dai lavoratori domestici. I lavoratori offshore, invece, competono più direttamente con quelli domestici e quindi un maggiore ricorso all offshoring spinge i lavoratori domestici verso compiti più cognitivi. Tuttavia, l effetto positivo dell offshoring sulla produttività eliminerebbe qualsiasi effetto negativo sull occupazione dei lavoratori domestici. Secondo gli autori, nel periodo i
8 settori manifatturieri che hanno incrementato la propria partecipazione globale (attraverso offshoring o assunzione di lavoratori immigrati) hanno più probabilmente aumentato l occupazione dei lavoratori domestici più di quelli che non l hanno fatto. Ottaviano, Peri e Wright hanno messo a punto una banca dati relativa agli USA che include dati sull occupazione all interno delle multinazionali per tutti i 58 settori presenti negli USA (fonte BEA); dati sulle importazioni di beni intermedi (Feenstra et al., 2002); e dati sui lavoratori domestici e stranieri per i 58 settori (campioni IPUMS del censimento e della American Community Survey). Il tutto per il periodo
Investimenti Diretti Esteri
Investimenti Diretti Esteri Daniele Mantegazzi IRE, Università della Svizzera Italiana 14 novembre 2013 Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 1 / 24 Contenuti e struttura della lezione
DettagliImprese multinazionali e outsourcing
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui
DettagliLA MIGRAZIONE. Alcuni cenni storici. La migrazione in Europa. Cinque fasi storiche: Periodo Da A 1945-1960 Germania dell Est 20 Germania Ovest
LA MIGRAZIONE Ragioni puramente economiche, persecuzioni politico-sociali e religiose, guerre e conflitti etnici una semplice preferenza per il paese estero, causano il movimento del fattore lavoro da
DettagliEffetti sulla distribuzione del reddito
Sanna-Randaccio Lezione 17 Frammentazione della produzione a livello internazionale e commercio di beni intermedi Cosa è la frammentazione della produzione (offshore outsourcing) Cosa indicano i dati Perché
DettagliLa partenza ritardata e lenta I fondi europei leva per uscire dalla crisi
discussione di Scenari economici n. 20 La partenza ritardata e lenta I fondi europei leva per uscire dalla crisi Alessandra Staderini Servizio Struttura economica, Banca d Italia Roma, 26 giugno 2014 Confindustria,
DettagliEconomia Internazionale. Movimento internazionale dei fattori
Economia Internazionale Movimento internazionale dei fattori Adalgiso Amendola adamendola@unisa.it Organizzazione del capitolo Introduzione La mobilità internazionale del lavoro I prestiti internazionali
DettagliCapitolo 2. Commercio. uno sguardo. adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) [a.a.
Capitolo 2 Commercio internazionale: uno sguardo d insieme [a.a. 2012/13 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) Struttura della Presentazione Il commercio
DettagliMoneta e Tasso di cambio
Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta
DettagliLezione 18 1. Introduzione
Lezione 18 1 Introduzione In questa lezione vediamo come si misura il PIL, l indicatore principale del livello di attività economica. La definizione ed i metodi di misura servono a comprendere a quali
Dettagli1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese
Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior
DettagliTasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.
La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane
DettagliGlobalizzazione come mobilità. internazionale dei fattori produttivi e
Globalizzazione come mobilità internazionale dei fattori produttivi e della produzione 2008 1 Movimenti internazionali dei fattori produttivi e della produzione Capitale Investimenti diretti esteri (IDE):
DettagliCapitolo 7. Struttura della presentazione. Movimenti dei fattori produttivi. La mobilità internazionale dei fattori
Capitolo 7 La mobilità internazionale dei fattori preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Rosario Crinò) 1 Struttura della presentazione Mobilità internazionale del lavoro Prestiti internazionali
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliCorso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti
1-1 Dipartimento di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti Modulo 1 Introduzione Hill, capitolo 1 molto integrato C.W.L. Hill, International
DettagliCapitolo sette. Investimenti diretti esteri. Investimenti diretti esteri nell economia mondiale
EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo sette Investimenti diretti esteri Investimenti diretti esteri nell economia mondiale 7-3 Il flusso di IDE è l ammontare di investimenti esteri realizzati in un dato
DettagliLE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR
Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello
DettagliOsservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliCAPITOLO V. L economia politica del commercio internazionale
CAPITOLO V L economia politica del commercio internazionale Se ci sono vantaggi dal commercio internazionale, perché spesso vi sono forti opposizioni ad un maggiore grado di apertura? Estenderemo il modello
DettagliEconomia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta
Economia Aperta In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta 167 Economia aperta applicata ai mercati dei beni mercati
DettagliLa sostenibilità dell ICT nel sistema economico lecchese
Un progetto di trasformazione verso la Net Economy. Diffusione e sviluppo delle ICT nelle istituzioni scolastiche del lecchese La sostenibilità dell ICT nel sistema economico lecchese Unità di ricerca
DettagliDOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)
In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione
DettagliLezione Investimenti Diretti Esteri (IDE) e Imprese Multinazionali. Effetti del IDE sul paese d origine
Lezione Investimenti Diretti Esteri (IDE) e Imprese Multinazionali Effetti del IDE sul paese d origine Effetti del IDE sul paese ospitante: il ruolo della capacità di assorbimento delle imprese locali
DettagliInflazione e Produzione. In questa lezione cercheremo di rispondere a domande come queste:
Inflazione e Produzione In questa lezione cercheremo di rispondere a domande come queste: Da cosa è determinata l Inflazione? Perché le autorità monetarie tendono a combatterla? Attraverso quali canali
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della
DettagliPIL : produzione e reddito
PIL : produzione e reddito La misura della produzione aggregata nella contabilità nazionale è il prodotto interno lordo o PIL. Dal lato della produzione : oppure 1) Il PIL è il valore dei beni e dei servizi
DettagliStefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali.
Stefania Pozio Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Quali sono le principali indagini internazionali sulla matematica a cui l Italia partecipa? L Italia partecipa
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliCorso di. Analisi e contabilità dei costi
Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1
DettagliCapitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.
Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;
DettagliIL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna
IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo
DettagliCorso semestrale di Analisi e Contabilità dei Costi
Corso semestrale di Analisi e Contabilità dei Costi Aureli Selena 1_Sistema di controllo e contabilità analitica Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione,
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliIDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE
IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal
DettagliI BANDI PER RICERCA SVILUPPO E INNOVAZIONE
I BANDI PER RICERCA SVILUPPO E INNOVAZIONE GESTIONE IN ANTICIPAZIONE DEL POR FESR 2014-2020 Angelita Luciani Responsabile Ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnologico FINALITA DELL INTERVENTO
DettagliDare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore
Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliLA MISURAZIONE DEI COSTI l utilizzo delle informazioni per analisi di redditività ed efficienza
LA MISURAZIONE DEI COSTI l utilizzo delle informazioni per analisi di redditività ed efficienza Giampiero Censi - Controllo di Gestione, Cassa di Risparmio di Fermo spa ABI: COSTI COSTI & BUSINESS & 2012
DettagliDocumento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali
Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione
DettagliLa shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma
La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo
DettagliDomande a scelta multipla 1
Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco
DettagliORGANICI, EFFICIENZA E PRODUTTIVITÀ NELLA GDO
ORGANICI, EFFICIENZA E PRODUTTIVITÀ NELLA GDO LA METODOLOGIA DI ANALISI Le possibili aree di esplorazione Per individuare soluzioni nuove, cioè quelle soluzioni che le normali prassi di lavoro nei punti
DettagliEconomia del Lavoro. Capitolo 8 2 Borjas. La mobilità del lavoro
Economia del Lavoro Capitolo 8 2 Borjas La mobilità del lavoro - 1 US paese molto mobile: tra il 2003 e il 2004, il 2,8% della popolazione si è trasferita tra nello stesso stato e un altro 2,6% tra stati
DettagliVi ricordate quello che abbiamo visto nelle prime lezioni? LA VALUTAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DEL PROGETTO. L analisi di sensitività
LA VALUTAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DEL PROGETTO a cura di Roberto M. Brioli Coll. Arch. Mirko Bisulli LE ANALISI DI SENSIBILITÀ Vi ricordate quello che abbiamo visto nelle prime lezioni? Alcune caratteristiche
DettagliRisparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice
MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? L indebitamento delle famiglie italiane Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia 1 Risparmi e debiti delle famiglie
DettagliFare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane. Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI
Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI Ministero dell Economia e delle Finanze Roma, 7 giugno 2016 USCITA DALLA RECESSIONE: CONTRIBUTO
DettagliEconomia e gestione delle imprese - 05
Economia e gestione delle imprese - 05 Prima parte: la gestione delle operation Seconda parte: la gestione dei rischi e la protezione delle risorse aziendali Sommario: La gestione delle operation 1. Le
DettagliCOME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING
Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 3 La domanda di lavoro - 1 Ampliamo la teoria ipotizzando che ci siano molti tipi differenti di lavoratori (i.e. specializzati, non specializzati) e molti tipi differenti
DettagliLa struttura industriale dell industria farmaceutica italiana
Convegno Associazione Italiana di Economia Sanitaria La struttura industriale dell industria farmaceutica italiana Giampaolo Vitali Ceris-CNR, Moncalieri Torino, 30 Settembre 2010 1 Agenda Caratteristiche
DettagliLESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE
LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS
DettagliEconomia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta
Economia Aperta In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta 158 Economia aperta applicata ai mercati dei beni mercati
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliCome archiviare i dati per le scienze sociali
Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513
DettagliAUDITOR D.Lgs 231/01. Seminario ACIQ SICEV Sessione di Aggiornamento Dedicata ai Registri SICEV SICEP. Milano 28 Settembre 2012.
AUDITOR D.Lgs 231/01 Seminario ACIQ SICEV Sessione di Aggiornamento Dedicata ai Registri SICEV SICEP Milano 28 Settembre 2012 Rosso Claudio 0 INDICE 01. D.Lgs. 231/01: Implicazioni Penali e strumenti Organizzativi
DettagliValutazione in itinere e condizionalità
Valutazione in itinere e condizionalità Prof. Sandro Trento Università di Trento Roma, 1 ottobre 2008 Politiche per l innovazione Condizioni per il successo 1. Certezza dei tempi 2. Orizzonti pluriennali
DettagliVALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE
La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune
DettagliCostruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014
Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Roma 28 novembre 2013 - Nel 2012 il volume economico generato dal sistema italiano delle costruzioni, compresi i servizi, è stato
DettagliDisoccupazione e salario reale
Disoccupazione e salario reale Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 28 La disoccupazione Come si misura la disoccupazione? Come si interpretano i
DettagliProgetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise
Osservatorio Regionale sui Trasporti, la logistica e le infrastrutture in Molise Progetto promosso e finanziato dalla Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Rapporto finale Gennaio 2008
DettagliVuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.
MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare
DettagliFABBISOGNO DI FINANZIAMENTO
FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,
DettagliUS SECURITY AND EXCHANGE COMMISSION, Division of Investment Management, Report on Mutual Fund Fees and Expenses, December 2000.
Recensione US SECURITY AND EXCHANGE COMMISSION, Division of Investment Management, Report on Mutual Fund Fees and Expenses, December 2000. Si tratta di un rapporto sui fondi statunitensi riferito al periodo
DettagliInvestimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970-2009
1 luglio 2010 Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970- L Istat rende disponibili le serie storiche degli investimenti per branca proprietaria per gli
DettagliFondazione CRT/ Progetto Alfieri. Rapporto intermedio sul progetto di ricerca
Fondazione CRT/ Progetto Alfieri Rapporto intermedio sul progetto di ricerca Migrazione e mobilità delle funzioni produttive: la frammentazione dell impresa Marzo 2009 Il progetto di ricerca intitolato
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliL INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI
L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI a cura di Giovanni Chessa e Alice Ciani Centro Studi sull Economia Immobiliare di
DettagliPiano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008
Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008 Regione: Lazio Titolo del progetto: Sorveglianza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro Referente: Elisa Romeo Negli ultimi
DettagliSistemi di Gestione dei Dati e dei Processi Aziendali. Computer-Assisted Audit Technique (CAAT)
Sistemi di Gestione dei Dati e dei Processi Aziendali Computer-Assisted Audit Technique (CAAT) Indice degli argomenti Introduzione Metodologia Esempi Conclusioni Slide 2 Introduzione Metodologia Esempi
DettagliUSA: MERCATO DEL MOBILE GIUGNO 2011. USA: il mercato del mobile
USA: il mercato del mobile Giugno 2011 PREMESSA INDICE INTRODUZIONE 1 1. ATTUALE SITUAZIONE ECONOMICA NEGLI STATI UNITI 2 1.1 Panoramica della situazione economica negli stati uniti 2 1.2 Il mercato immobiliare
DettagliASSOVETRO Il contributo economico, sociale ed ambientale al Paese
ASSOVETRO Il contributo economico, sociale ed ambientale al Paese 26 gennaio 2015 Indice 1. L analisi in breve 2. Impatti socio-economici 3. Impatti ambientali 4. Conclusioni Indice 1. L analisi in breve
DettagliGESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi
GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:
DettagliProgrammazione Pubblica/Mercato
Programmazione Pubblica/Mercato I modelli centrati sulla programmazione pubblica si fondano sulla assunzione della incapacità del sistema di auto regolarsi, o meglio sulla sua incapacità di autoorientarsi
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su
DettagliREDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ
9 gennaio 2014 III trimestre 2013 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Nel terzo trimestre del 2013 il reddito disponibile delle famiglie conmatrici in valori correnti è aumentato
DettagliAlternanza scuola lavoro: a che punto siamo?
Alternanza scuola lavoro: a che punto siamo? Esiti monitoraggio nazionale a.s. 2012/2013 1 Dati in sintesi e trend L alternanza scuola lavoro è una metodologia didattica innovativa del sistema dell istruzione
Dettagli7.2 Indagine di Customer Satisfaction
7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,
DettagliRapporto ricerca sull internazionalizzazione delle imprese. Febbraio 2013
Rapporto ricerca sull internazionalizzazione delle imprese Febbraio 2013 Le Key questions Key question 1:Quali sono le modalità di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane? Key question
DettagliREGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE
REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE Bando pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a fallimento di mercato finalizzato al superamento
DettagliSostenere i disabili e le loro famiglie nella costruzione di prospettive di vita autonoma (dopo di noi)
Sostenere i Il problema I temi che si definiscono dopo di noi legati alle potenzialità e autonoma dei disabili - hanno un impatto sociale estremamente rilevante. In primo luogo va sottolineato che, per
DettagliREGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI
REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,
DettagliNascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga
Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare Prof. Carlo Borzaga Sommario! alcune definizioni! perché servono politiche di welfare! i principali ambiti di intervento e i modelli di welfare!
Dettagliqueste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro.
ABSTRACT La presenti tesi affronterà i problemi legati ai diritti umani, focalizzandosi specificatamente sul trattamento e lo sviluppo di questi diritti in Cina e nelle sue due Regioni Amministrative Speciali,
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 5 I differenziali salariali compensativi - Applicazione di politica economica: l assicurazione sulla salute e il mercato del lavoro 1 Negli Stati Uniti i datori di lavoro
DettagliCONVEGNO BNL / ODCEC TORINO. Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi
Torino, 22 novembre 2013 CONVEGNO BNL / ODCEC TORINO Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi INTEREST RATE SWAP Gli strumenti finanziari che vengono utilizzati a copertura
DettagliDECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres.
L.R. 13/2002, art. 7, c. 15 e 16 B.U.R. 23/7/2003, n. 30 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres. Regolamento recante criteri e modalità applicabili nella concessione degli aiuti
DettagliImportanza dello studio della localizzazione delle attività
Importanza dello studio della localizzazione delle attività L ambito territoriale ha acquistato sempre più importanza come dimensione del vantaggio competitivo tra sistemi economici e paesi. Il caso italiano
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliIndagine 2011 Customer Satisfaction. Marzo 2011
Indagine 2011 Customer Satisfaction Marzo 2011 Obiettivi Per il terzo anno consecutivo, l UFFICIO MARKETING DI FIRE ha SVOLTO un indagine sul grado di soddisfazione dei propri CLIENTI, in base a un sistema
DettagliNel 2015 minori vantaggi fiscali IRAP per le imprese del Sud, 1.192 euro contro 1.245
Roma, 12 maggio 2015 LAVORO, SVIMEZ: NEGLI ANNI 2011-2015 RISPARMI IMPRESE PER NEOASSUNTO 10.954 EURO AL NORD, 10.407 AL SUD Sgravi contributivi per le aziende italiane finanziati con 3,5 miliardi di fondi
DettagliREGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena
5indicatori REGISTRO IMPRESE: si rafforza la struttura imprenditoriale I dati della movimentazione a fine settembre 213 in provincia di SALDO TRA ISCRIZIONI E CESSAZIONI Nel 3 trimestre del 213 il tessuto
DettagliCos è l ISC (Indicatore Sintetico del Conto Corrente) e cosa sono i Profili tipo d utilizzo
Cos è l ISC (Indicatore Sintetico del Conto Corrente) e cosa sono i Profili tipo d utilizzo Come dice il nome, l ISC è un indicatore che riassume in un unica cifra il costo indicativo annuo di un conto
DettagliFonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia
IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono
DettagliPSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT
PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità
DettagliIl Factoring e le piccole e medie imprese
Il Factoring e le piccole e medie imprese Uno strumento per migliorare le performance aziendali e ridurre i rischi finanziari delle PMI anche in ottica di Basilea 2 Marino Baratti Amministratore Delegato
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
Dettagli