COMUNE DI COMACCHIO PROVINCIA DI FERRARA RELAZIONE ILLUSTRATIVA

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1 COMUNE DI COMACCHIO PROVINCIA DI FERRARA RELAZIONE ILLUSTRATIVA della Giunta Comunale al rendiconto della gestione

2 RELAZIONE FINANZIARIA SUL RENDICONTO PER L ANNO PREMESSA Il Rendiconto della Gestione costituisce il momento conclusivo del processo di programmazione e controllo configurato dal legislatore nell ordinamento contabile vigente. Il Bilancio di Previsione fornisce una rappresentazione preventiva delle attività pianificate dell Amministrazione, esplicitando in termini contabili e descrittivi le linee della propria azione di governo attraverso l individuazione degli obiettivi e dei programmi, mentre il consuntivo misura ex post i risultati raggiunti. La relazione al rendiconto si propone, pertanto, di valutare l attività svolta durante l esercizio precedente cercando di dare un adeguata spiegazione ai risultati ottenuti, mettendo in evidenza la variazioni intervenute rispetto ai dati di previsione e fornendo una possibile spiegazione agli eventi considerati. Il rendiconto, com è noto, è la dimostrazione dei risultati di gestione e comprende, quali documenti contabili, il conto del bilancio, il conto economico ed il conto patrimoniale. Il conto del bilancio dimostra i risultati finali della gestione finanziaria ed evidenzia gli scostamenti verificatisi durante l esercizio, rispetto alle previsioni iniziali. Il risultato finale del conto si manifesta con un saldo contabile espresso in termini di avanzo, pareggio o disavanzo finanziario. In questo documento vengono rappresentati i dati consuntivi, analizzando e commentando i documenti (conto del bilancio, contabilità economica e allegati al rendiconto) e cercando di evidenziare alcuni dati in essi contenuti, ed in particolare: - il risultato della gestione finanziaria; - le voci di entrata e i relativi indici; - le voci di spesa ed i relativi indici; - la situazione patrimoniale; - la gestione dei vari servizi. 2

3 IL RENDICONTO DELL ESERCIZIO Il Rendiconto viene predisposto ed approvato secondo quanto disposto dal titolo VI del Testo Unico, artt. 227/233 (la cui inderogabilità è sancita dall art. 152, comma 4, del medesimo T.U.). La procedura ha inizio entro un mese dalla chiusura dell esercizio finanziario, con la presentazione del conto del tesoriere e del conto dell economo e degli agenti contabili interni, che avviene con le modalità indicate dal regolamento di contabilità e sulla base della modulistica prevista dal D.P.R. 194/1996. Il Servizio finanziario coordina quindi le operazioni di riaccertamento dei residui attivi e passivi, ai sensi dell art. 228, comma 3, che consistono nella verifica della legittimità della conservazione delle scritture nel conto dei residui, ai sensi di quanto disposto dagli artt. 189 e 190. L elaborazione dei dati contabili si traduce nella presentazione dello schema del Rendiconto della gestione, strumento di dimostrazione dei risultati della gestione composto dal Conto del bilancio, dal Conto del patrimonio e dal Conto economico, cui è accluso un prospetto di conciliazione che, rettificando i dati della gestione finanziaria, espone il risultato economico finale. Lo schema del Rendiconto e l elenco dei residui viene analizzato dall Organo di revisione che predispone la propria Relazione come previsto dall art. 239 c. 1 lett. D del D.Lgs. 267/00. Anche ai Consiglieri Comunali viene inviata copia dello schema del Rendiconto per le opportune valutazioni. Il risultato di esercizio viene analizzato nella relazione dell Organo esecutivo, prevista dall art. 151 comma 6 e descritta dall art. 231 del Testo Unico, in termini di costi e benefici per la collettività, verificando l efficacia e l efficienza dell azione svolta nel corso dell esercizio, esprimendo i criteri di valutazione del patrimonio e delle componenti economiche e spiegando i principali scostamenti rispetto alle previsioni nell ambito della gestione finanziaria. Infine l Organo esecutivo approva lo schema del rendiconto corredato dalla presente Relazione. Infine, il Rendiconto viene deliberato dall Organo consiliare, opportunamente corredato degli allegati di cui all art. 227, comma 5, lett. a) e b) e c). L approvazione definitiva del Rendiconto, ai sensi dell'art. 227 comma 2, così come modificato dall art. 2quater, comma 6, del D.L. 7 Ottobre 2008, n. 154, convertito dalla L. 4 dicembre 2008, n. 189, deve avvenire entro il 30 aprile. IL CONTO DEL BILANCIO Ai sensi dell art. 228 del Testo Unico, il conto del bilancio espone i risultati finali della gestione finanziaria, svoltasi con riferimento alle autorizzazioni contenute nel Bilancio di previsione annuale. La struttura del Conto del Bilancio, ai fini del riscontro fra quanto previsto e quanto effettivamente realizzato in termini finanziari, è speculare a quella del Bilancio di Previsione, sulla base delle stesse unità elementari : risorsa (per l entrata), intervento (per la spesa) e capitolo (per i servizi per conto di terzi). Infatti, per ciascuna unità elementare dell entrata, distintamente per residui e competenza, vengono riportate le somme accertate, sia per la parte riscossa che per la parte ancora da riscuotere; così anche per ciascuna unità elementare della spesa, sempre distintamente per residui e competenza, sono indicate le somme impegnate, sia già pagate che ancora da pagare. Il contenuto del Conto del Bilancio si differenzia dal preventivo, in quanto non presenta alcun valore per il fondo di riserva del titolo I, tenuto conto che gli impegni riferibili all utilizzo del 3

4 fondo di riserva sono rilevabili negli interventi dove vengono di volta in volta inseriti i relativi stanziamenti. Gli schemi approvati con D.P.R. 194/1996, tuttora vigenti, comprendono anche i quadri degli indicatori finanziari ed economici, i quadri degli indicatori delle entrate. Il conto del bilancio si chiude con la dimostrazione del risultato contabile di amministrazione. IL RISULTATO DELLA GESTIONE FINANZIARIA Il bilancio di previsione è stato deliberato dal Consiglio Comunale in data 23/04/ con atto n. 34 esecutivo ai sensi di legge. Nel corso dell esercizio si è proceduto ad assestare il bilancio di previsione con variazioni e prelevamenti dal fondo di riserva, atti regolarmente deliberati ed esecutivi ai sensi di legge, che hanno modificato le previsioni iniziali, sia per la parte entrata che per la parte spesa. L attività finanziaria del si chiude con un avanzo di amministrazione di ,07. L art. 186 del Testo Unico dispone che il risultato di amministrazione venga accertato con l approvazione del rendiconto e determinato come somma algebrica del fondo di cassa aumentato dei residui attivi e diminuito dei residui passivi. Nel caso si verifichi un risultato positivo, si rileva un avanzo di amministrazione che, secondo l'art. 187, comma 1,, va distinto in: - fondi non vincolati; - fondi vincolati; - fondi per il finanziamento di spese in conto capitale; - fondi di ammortamento. L avanzo accertato a rendiconto approvato può essere applicato al bilancio, ai sensi del comma 2 dell art. 187, per finanziare, tra l altro: la copertura dei debiti fuori bilancio riconoscibili a norma dell'art. 194 D. Lgs. 267/2000; i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio di cui all'art. 193, nel caso in cui sia stato impossibile provvedere con mezzi ordinari; le spese di funzionamento non ripetitive, in qualsiasi periodo dell'esercizio; le altre spese correnti solo in sede di assestamento (da effettuarsi entro il 30 novembre di ciascun anno); le spese per investimenti. Tale risultato scaturisce dai seguenti dati finanziari: 4

5 RESIDUI In conto COMPETENZA Totale Fondo di cassa a l 1 gennaio ,10 RISCOSSIONI , , ,21 PAGAMENTI , , ,05 Fondo di cassa al 31 dicembre ,26 PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre 0,00 Differenza ,26 RESIDUI ATTIVI , , ,34 RESIDUI PASSIVI , , ,53 Differenza ,19 Avanzo di Amministrazione al 31 dicembre ,07 Suddivisione dell'avanzo di amministrazione complessivo Fondi vincolati ,10 Fondi per finanziamento spese in conto capitale ,72 Fondi di ammortamento ,40 Fondi non vincolati ,85 Totale avanzo ,07 Analizzando separatamente la gestione di competenza da quella dei residui otteniamo il seguente risultato: Gestione di competenza Avanzo di amministrazione applicato ,27 Totale accertamenti di competenza ,61 Totale impegni di competenza ,38 SALDO GESTIONE DI COMPETENZA ,50 Gestione dei residui Maggiori residui attivi riaccertati ,13 Minori residui attivi riaccertati ,96 Minori residui passivi riaccertati ,92 SALDO GESTIONE DEI RESIDUI ,91 5

6 Riepilogo SALDO GESTIONE COMPETENZA ,50 SALDO GESTIONE DEI RESIDUI ,91 AVANZO 2012 NON APPLICATO ,48 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE AL ,07 La sotto riportata tabella espone l andamento del risultato di amministrazione relativo al quinquennio 2009/ Avanzo di Amministrazione Esercizio finanziario Importo Anno ,46 Anno ,41 Anno ,15 Anno ,75 Anno , Avanzo di amministrazione ANALISI DELL ENTRATA I dati proposti nelle tabelle che seguiranno riassumono l intera politica di acquisizione delle risorse poste in essere dall amministrazione nell anno. Questa impostazione, certamente utile per una visione aggregata, necessita di ulteriori approfondimenti al fine di comprendere la reale capacità dell ente di fronteggiare, attraverso le risorse acquisite, i programmi di spesa finanziati. L analisi della parte entrata viene effettuata prima sui titoli per poi passare ad approfondire i contenuti di ciascuno di essi, attraverso una disarticolazione degli importi nelle categorie. Analisi dell entrata per titoli L acquisizione delle risorse poste in essere da questa Amministrazione nel corso dell esercizio è sintetizzata nell analisi per titoli e viene riportata nella tabella sottostante: 6

7 PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI DEFINITIVE ACCERTAMENTI RISCOSSIONI Titolo I Entrate tributarie , , , ,67 Titolo II Trasferimenti correnti Titolo III Entrate extratributarie Titolo IV Alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossioni di crediti , , , , , , , , , , , ,55 TOTALE ENTRATE FINALI , , , ,71 Titolo V Accensioni di prestiti , ,00 0,00 0,00 Titolo VI Partite di giro , , , ,76 TOTALE , , , ,47 Avanzo di amministrazione , ,27 TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE , , , , Prev. Iniziali Prev. Definitive Accertamenti Riscossioni 0 Titolo 1 Titolo 2 Titolo 3 Titolo 4 Titolo 5 Titolo 6 Si procederà ad analizzare le singole categorie di entrata raffrontando, in ciascuna di esse, non solo la previsione con gli accertamenti, ma anche questi ultimi con le riscossioni. In tal modo si potrà controllare sia il rispetto degli equilibri di bilancio già verificati in sede preventiva, sia valutare il grado di monetizzazione delle entrate e cioè la capacità, in particolare per quanto concerne le entrate proprie, di giungere in tempi brevi alla fase di riscossione. Al riguardo, al pari di quanto visto nella lettura aggregata, verranno riproposte per ciascuna categoria: 7

8 Le previsioni iniziali deliberate in sede di approvazione del bilancio preventivo per l esercizio. Le previsioni assestate, in grado di evidenziare la previsione finale per ciascuna tipologia di entrata al 30 novembre dell anno. La prossimità di detto termine con il 31 dicembre, data di chiusura dell esercizio, può far presumere che una corretta gestione sia in grado di programmare una pressoché totale eguaglianza tra tale dato e quello successivo (accertamento). Eventuali scostamenti significativi possono essere giustificati solo da eventi eccezionali e non prevedibili, verificatisi nell ultimo mese dell anno. Gli accertamenti di competenza, che rilevano tutte le operazioni di entrata in grado di evidenziare situazioni per le quali entro il termine dell esercizio sia sorto il diritto alla riscossione da parte dell ente. Le riscossioni di competenza, che misurano, sempre con riferimento alla gestione di competenza, la capacità di trasformare gli accertamenti in liquidità, portando a conclusione nel corso dello stesso esercizio tutte le fasi dell entrata. Entrate tributarie La categoria imposte comprende tutte le forme di prelievo tributario poste in essere dall ente nel rispetto dei limiti legislativi propri della normativa vigente. In particolare, in essa vengono iscritte, accertate e riscosse le entrate direttamente riferibili all I.C.I., all imposta sulla pubblicità, all Imposta Municipale Unica (IMU), ecc. La categoria tasse, propone i corrispettivi versati dai cittadini contribuenti a fronte di specifici servizi o controprestazioni dell ente, anche se in alcuni casi non direttamente richiesti. La categoria tributi speciali costituisce una posta residuale in cui sono gestite tutte quelle forme impositive dell ente non direttamente comprese nelle precedenti. La tabella sottostante riporta il totale delle entrate tributarie accertate nel suddivise per singole categorie: PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI ASSESTATE ACCERTA MENTI % 3 su 2 RISCOSSIONE DI ACCERTA MENTI % 5 su 3 Imposte , , ,35 62, ,19 97,24 Tasse , , ,21 189, ,98 99,20 Tributi speciali , , ,50 98, , TOTALE , , ,06 62, ,67 97,28 Il grafico consente di analizzare i movimenti che dette entrate hanno registrato nell anno partendo dalla previsione iniziale: 8

9 Previsioni iniziali Previsioni definitive Ac certamenti Ris cossioni 0 Imposte Tass e Tributi spe cia li Entrate da trasferimenti correnti dallo Stato, Regione e altri Enti Queste entrate misurano la contribuzione da parte delle Stato e di altri enti del settore pubblico allargato, ed in particolare della Regione, alla gestione ordinaria dell Ente. PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI ASSESTATE ACCERTA MENTI % 3 su 2 RISCOSSIONE DI ACCERTA MENTI % 5 su 3 Trasferimenti correnti dallo Stato Trasferimenti correnti dalla Regione Trasferimenti correnti dalla Regione per funzioni delegate Trasferimenti correnti da altri Enti del Settore Pubblico , , ,14 144, , , , ,91 77, ,61 32, , , ,24 99, ,00 11, , , ,94 86, ,91 27,37 TOTALE , , ,23 124, ,66 81, Previsioni iniziali Previsioni definitive Accertamenti Riscossioni 0 Stato Regione Altri enti 9

10 Entrate extratributarie Le entrate riportate in questo titolo evidenziano le risorse proprie dell ente determinate, dai proventi dell ente per servizi pubblici e per utilizzo di beni, oltre che da interessi attivi, da utili e da entrate diverse. In particolare nella categoria 1^ sono state accertate le somme dei servizi pubblici nel rispetto delle tariffe approvate con apposite deliberazioni allegate al bilancio di previsione, mentre la categoria 2^ comprende tutte le entrate accertate derivanti dalla gestione del patrimonio disponibile ed indisponibile dell ente. Tutti i servizi pubblici a domanda individuale erogati dal Comune di Comacchio nell anno hanno avuto regolare svolgimento con piena soddisfazione dell utenza. Nelle categorie del Titolo III, la realizzazione dell'entrata è stata contraddistinta dai seguenti movimenti: PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI ASSESTATE ACCERTA MENTI % 3 su 2 RISCOSSIONE DI ACCERTA MENTI % 5 su 3 Proventi dei servizi pubblici , , ,10 100, ,07 81,42 Proventi dei beni comunali , , ,89 98, ,78 25,75 Interessi su anticipazioni e crediti , , ,22 87, ,26 67,98 Proventi diversi , , ,36 99, ,72 84,89 TOTALI , , ,57 99, ,83 69, Previsioni iniziali Previsioni definitive Accertamenti Riscossioni 0 Servizi pubblici Beni comunali Interessi Proventi diversi Entrate da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossioni di crediti. Le entrate del titolo IV, a differenza di quelle analizzate in precedenza, partecipano, insieme a quelle del titolo V, al finanziamento delle spese d investimento. Confluiscono in questa categoria le alienazioni di beni patrimoniali, ottenute mediante cessione a titolo oneroso di fabbricati, terreni ed altri valori mobiliari, oltre ai contributi in conto capitale ottenuti dal Comune a titolo gratuito e finalizzati alla realizzazione di opere pubbliche dallo Stato, dalla Regione, dalla Provincia o da altri soggetti pubblici. Alla categoria 5 troviamo le entrate provenienti da permessi per costruire. 10

11 PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI ASSESTATE ACCERTA MENTI % 3 su 2 RISCOSS. DI ACCERTA MENTI % 5 su 3 Alienazione e ammortamento di beni patrimoniali Trasferimenti di capitali dallo Stato Trasferimenti di capitale dalla Regione Trasferimenti di capitali da altri enti del settore pubblico Trasferimenti di capitale da altri soggetti , , ,64 33, ,64 98,64 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,38 22, ,00 2,84 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,61 75, ,91 99,99 TOTALI , , ,63 46, ,55 85, Alienazioni beni patrimoniali Stato Regione Altri enti Altri soggetti Previsioni iniziali Previsioni definitive Accertamenti Riscossioni Entrate da accensione di prestiti Le entrate di questo titolo sono rappresentate da anticipazioni di cassa, finanziamenti a breve, assunzioni di mutui e prestiti ed emissione di prestiti obbligazionari. Le voci Anticipazioni di cassa e Finanziamenti a breve si riferiscono ai prestiti non finalizzati alla realizzazione di investimenti, ma rivolti esclusivamente a garantire gli equilibri finanziari di cassa. Per l esercizio l Ente non si è trovato nella necessità di ricorrere all anticipazione di cassa. Per l esercizio finanziario l ente non si è trovato nella necessità di contrarre mutui e prestiti obbligazionari (BOC). Nelle categorie del Titolo V, la realizzazione dell'entrata è caratterizzata dai seguenti movimenti: 11

12 PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI ASSESTATE ACCERTA MENTI % 3 su 2 RISCOSS. DI ACCERTA MENTI % 5 su 3 Anticipazione di cassa , ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Mutui 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Prestiti obbligazionari BOC 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALI , ,00 0,00 0,00 0,00 0, Previsioni iniziali Previsioni definitive Accertamenti Riscossioni Istogram. 3D 5 0 Anticipazione cassa Mutui BOC Entrate da servizi per conto terzi Sono entrate relative ad operazioni effettuate per conto di terzi che si compensano con il Titolo 4 della spesa. Il totale complessivo accertato risulta pari a ,12. ANALISI DELLA SPESA Nella parte seguente si intende procedere, con una logica descrittiva del tutto analoga a quella vista per le entrate, ad una analisi delle spese. La parte entrata, in precedenza esaminata, evidenzia come l ente locale acquisisce risorse ordinarie e straordinarie da destinare al finanziamento della gestione corrente, degli investimenti e del rimborso dei prestiti. Verranno ora evidenziate le modalità in cui la Giunta ha destinato le varie entrate al conseguimento degli indirizzi programmatici definiti con la Relazione Previsionale e Programmatica. Analisi della spesa per titoli La prima classificazione proposta è quella che vede la spesa suddivisa in titoli. Questo tipo di analisi ci permette di ottenere delle prime indicazioni sulle scelte dell amministrazione. 12

13 PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI DEFINITIVE IMPEGNI PAGAMENTI Titolo I Spese correnti Titolo II Spese c/capitale Titolo III Rimborso prestiti Titolo IV Partite di giro , , , , , , , , , , , , , , , ,26 TOTALE COMPLESSIVO DELLE SPESE , , , , Previsioni iniziali Previsioni definitive Im pegni Pagamenti 0 Titolo 1 Titolo 2 T itolo 3 Titolo 4 All interno dei diversi titoli di spesa le spese verranno classificate secondo criteri diversi rispetto alla natura economica, in modo da far comprendere meglio il risultato delle scelte poste in essere. A tal fine procederemo all analisi della spesa corrente e di quella per investimenti avendo riguardo alla destinazione funzionale della stessa. Analisi della spesa corrente per funzioni La spesa corrente trova iscrizione nel titolo I e comprende gli oneri previsti per l ordinaria attività dell ente e dei vari servizi pubblici attivati. Nelle previsioni di legge la spesa corrente è ordinata secondo le funzioni svolte dall ente. Nella tabella riportata nella pagina successiva viene presentata la composizione della spesa corrente per funzioni. Nelle sezioni del Titolo I, la realizzazione delle spese per funzioni è stata contraddistinta dai seguenti dati: 13

14 PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI ASSESTATE IMPEGNI % 3 su 2 PAGAM. DI IMPEGNI % 5 su 3 TITOLO I Funzioni generali di amm.ne di gestione e controllo Funzioni relative alla giustizia , , ,84 46, ,28 75, , , , ,41 15,90 Funzioni di polizia locale , , ,34 99, ,99 88,34 Funzioni di Istruzione Pubblica Funzioni relative Cultura e Beni Culturali Funzioni nel settore Sportivo e Ricreativo Funzioni nel Campo Turistico Funzioni nel Campo Viabilità e Trasporti Funzioni per gestione del Territorio e Ambiente , , ,10 96, , , , ,71 97, ,70 74, , , ,34 98, ,37 70, , , ,38 99, ,39 69, , , ,06 99, ,17 78, , , ,09 84, ,07 69,87 Funzioni nel Settore Sociale , , ,93 98, ,00 73,79 Funzioni nel Campo dello Sviluppo Economico , , ,94 94, ,12 91,77 TOTALE , , ,73 67, ,76 73,98 I minori impegni sono determinati dal fatto che non si sono giuridicamente perfezionate le operazioni del procedimento di spesa entro il , così come previsto dal vigente regolamento di contabilità. 14

15 Ammin.generale Giustizia Polizia locale Istruzione pubblica Cultura Settore sportivo e ricreativo Turismo Viabilità e trasporti Territorio e ambiente Settore sociale Sviluppo economico Analisi della spesa corrente per interventi Un ulteriore livello di indagine può essere realizzato analizzando la spesa corrente non più nell ottica funzionale, quanto piuttosto cercando di comprendere la natura economica della spesa. A riguardo può essere interessante conoscere quali siano i fattori produttivi acquistati nell anno procedendo ad una classificazione della spesa per intervento facilitandone in qualche modo la lettura. Nelle sezioni del Titolo I, la realizzazione delle spese per interventi è stata contraddistinta dai seguenti dati: PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI ASSESTATE IMPEGNI % 3 su 2 PAGAMENTI DI IMPEGNI % 5 su 3 TITOLO I Personale , , ,73 99, ,00 94,39 Acquisto beni di consumo e materie prime Prestazioni di servizi , , ,77 91, ,92 32, , , ,66 96, ,04 58,38 Utilizzo beni di terzi , , ,84 96, ,80 47,71 Trasferimenti , , ,61 95, , Interessi passivi e/o oneri finanziari , , ,60 99, , Imposte e tasse , , ,69 96, , Oneri straordinari della gestione corrente , , ,83 9, ,97 54,16 Ammortamenti di esercizio , ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 F.do svalutazione crediti , ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 15

16 Fondo di riserva , ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE , , ,73 67, ,76 73, Personale Acquisti Prestazioni servizi Utilizzo beni terzi Trasferimenti Interessi passivi Imposte e tasse Oneri straordinari Analisi della spesa in conto capitale per funzioni e per intervento Conclusa l analisi della spesa corrente intendiamo approfondire la spesa per investimenti o in conto capitale. La spesa in conto capitale è impegnata nel titolo II e riassume l entità delle somme finalizzate all acquisizione di beni diretti ad incrementare il patrimonio dell ente. Anche per la spesa in conto capitale effettueremo una prima analisi per funzione e una seconda analisi per interventi o fattori produttivi. Nelle sezione del Titolo II, la realizzazione degli investimenti è stata contraddistinta dai seguenti dati: ANALISI PER FUNZIONI PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI ASSESTATE IMPEGNI % 3 su 2 PAGAMENTI DI IMPEGNI % 5 su 3 TITOLO II Funzioni generali di amm.ne di gestione e controllo Funzioni di polizia locale Funzioni di Pubblica Istruzione Funzioni relative Cultura e BeniCulturali Funzioni nel settore Sportivo e Ricreativo , , ,26 61, ,06 47, , , , , , , ,39 75,85 0,00 0, , , ,00 3,22 0,00 0, , , , ,00 0,00 16

17 Funzioni nel Campo Viabilità e Trasporti Funzioni per gestione del Territorio e Ambiente Funzioni nel Settore Sociale Funzioni nel Campo dello Sviluppo Economico , , ,91 48, ,70 58, , , ,82 61, ,13 14, , , ,03 7, ,03 93, , , ,72 97, ,00 26,27 TOTALE , , ,13 48, ,92 38, Ammin.generale Istruzione pubblica Cultura e beni culturali Sp ort e settore ricreativo Po lizia locale Viabilità e trasporti Territo rio e ambiente So ciale Sviluppo economico ANALISI PER INTERVENTI PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI ASSESTATE IMPEGNI % 3 su 2 PAGAMENTI DI IMPEGNI % 5 su 3 TITOLO II Acquisizioni di beni immobili Acquisizioni di beni mobili , , ,23 40, ,60 35, , , ,19 50, ,00 19,37 Incarichi , , ,14 85, ,50 1,61 Trasferimenti di capitale , , ,57 93, ,82 96,52 TOTALE , , ,13 48, ,92 38,10 17

18 Acquisizione beni immobili Acquisizione beni mobili Trasferimenti di capitale Incarichi Analisi della spesa per rimborso di prestiti Il titolo III della spesa presenta gli oneri sostenuti nel corso dell anno per il rimborso delle quote capitale riferiti a prestiti contratti. L analisi di questa voce si sviluppa esclusivamente per interventi. Questo ente, per la gestione finanziaria non si è trovato nella condizione di ricorrere all anticipazione di cassa. Nelle categorie del Titolo III, l a dati: realizzazione delle spese è stata contraddistinta dai seguenti PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI ASSESTATE IMPEGNI % 3 su 2 PAGAMENTI DI IMPEGNI % 5 su 3 TITOLO III Rimborso di anticipazione di cassa Rimborso quota capitale mutui Rimborso di prestiti obbligazionari , ,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,20 99, , , , ,20 99, , TOTALE , , ,40 57, , Entrate da servizi per conto terzi Sono entrate relative ad operazioni effettuate per conto di terzi che si compensano con il Titolo 6 dell entrata. Il totale complessivo impegnato risulta pari a ,12. 18

19 LETTURA DEL RENDICONTO PER INDICI La comprensione dei dati in precedenza proposti può essere agevolata ricorrendo alla costruzione di appositi indici che mettendo a confronto dati contabili ed extracontabili sintetizzano l attività di programmazione e migliorano la capacità di apprezzamento proprio dei dati contabili. Ai fini della nostra analisi nelle pagine che seguono verranno presentati alcuni rapporti che in questa ottica rivestono maggiore interesse. Per ciascuno di essi, a fianco del valore calcolato sulle risultanze dell anno, vengono proposti i valori ottenuti effettuando un confronto con quelli dei rendiconti 2011 e Indici di entrata Grado di autonomia. E un tipo di indicatore che denota la capacità del comune di reperire le risorse (entrate correnti) necessarie al finanziamento di tutte le spese di funzionamento dell apparato. Le entrate correnti costituiscono le risorse destinate alla gestione dei servizi comunali. Di questo importo complessivo, le entrate tributarie ed extra tributarie indicano la parte direttamente o indirettamente reperita dall ente. I trasferimenti correnti dello Stato, regione ed altri enti, costituiscono invece le entrate derivate, in quanto risorse fornite da terzi e destinate a finanziare una parte della gestione corrente. Autonomia finanziaria evidenzia la capacità dell ente di acquisire autonomamente disponibilità necessarie per il finanziamento della spesa: AUTONOMIA FINAZIARIA Titolo I + III Titolo I + II+ III x ,81% 95,34% 86,56% Come si legge: più elevato è il rapporto, tanto maggiore è il grado di autofinanziamento dell ente mediante le entrate correnti al netto dei trasferimenti Autonomia impositiva misura quanta parte delle entrate correnti sia determinata da entrate proprie di natura tributaria: AUTONOMIA IMPOSITIVA Titolo I Titolo I + II + III x ,11% 74,56% 64,68% Come si legge: più elevato è il rapporto, tanto maggiore è il grado di autofinanziamento dell ente mediante le entrate provenienti da tributi comunali. 19

20 Autonomia impositiva Pressione fiscale e restituzione erariale pro capite. E importante conoscere qual è il prezzo pagato dal cittadino per usufruire dei servizi forniti dallo Stato sociale. Allo stesso tempo, è interessante individuare l ammontare della restituzione di risorse prelevate direttamente a livello centrale e restituite alla collettività, ma solo in un secondo tempo, nella forma di trasferimenti statali in conto gestione (contributi in conto gestione destinati a finanziare parzialmente l attività istituzionale del Comune). Pressione tributaria - misura l importo medio di imposizione tributaria a cui ciascun cittadino è sottoposto nel corso dell anno: PRESSIONE TRIBUTARIA Titolo I Popolazione ,56 723,50 Come si legge: più elevato è il valore del rapporto, tanto maggiore è il prelievo fiscale a livello comunale Pressione tributaria Intervento erariale misura l intervento medio dello Stato pro capite. INTERVENTO ERARIALE Trasferimenti statali Popolazione 14,82 10,26 113,43 Come si legge: più elevato è il rapporto, tanto maggiore è l intervento pro capite dello Stato. 20

21 Intervento erariale Intervento regionale - misura l intervento medio della Regione pro capite. INTERVENTO REGIONALE Trasferimenti regionali Popolazione 24,90 20,60 16,28 Come si legge: più elevato è il rapporto, tanto maggiore è l intervento pro capite della Regione Intervento regionale Indici di spesa Grado di rigidità del bilancio. L amministrazione può scegliere come utilizzare le risorse comunali nella misura in cui il bilancio non è già stato preventivamente vincolato da impegni di spesa a lungo termine assunti in precedenti esercizi. Conoscere il grado di rigidità del bilancio consente di individuare quale sia il margine di operatività a disposizione per assumere nuove scelte di gestione o intraprendere ulteriori iniziative economico-finanziarie. Rigidità della spesa corrente misura l incidenza percentuale delle spese fisse impegnate. RIGIDITA' SPESA CORRENTE Sp.personale (compresa IRAP) + Interessi Titolo I 46,96% 45,75% 43,53% Come si legge: Quanto maggiore è il valore dell indice, tanto minore è l autonomia discrezionale della Giunta e del Consiglio in sede di predisposizione del bilancio Rigidità spesa corrente 21

22 Rigidità per indebitamento misura l incidenza percentuale delle spese per indebitamento impegnate. RIGIDITA' PER INDEBITAMENTO Rimborso mutui (Capitale+interessi) Entrate correnti 16,22% 14,95% 18,23% Come si legge: Quanto maggiore è il valore dell indice, tanto minore è l autonomia discrezionale della Giunta e del Consiglio in sede di predisposizione del bilancio Rigidità per indebitamento Rigidità strutturale misura l incidenza percentuale delle spese fisse impegnate. RIGIDITA' STRUTTURALE Spese personale + Rimborso mutui Entrate correnti 53,62% 46,29% 56,63% Come si legge: Quanto maggiore è il valore dell indice, tanto minore è l autonomia discrezionale della Giunta e del Consiglio in sede di predisposizione del bilancio Rigidità strutturale Grado di rigidità pro-capite. I principali fattori di rigidità a lungo termine sono prodotti dall indebitamento e dal costo del personale. Questi indici mostrano, in negativo, il riflesso delle scelte strutturali già adottate dal Comune. Indebitamento locale pro capite Esprime il livello medio di indebitamento per abitante. INDEBITAMENTO LOCALE PRO CAPITE Residui debiti mutui Popolazione 1.227, ,00 974,52 Come si legge: E importante l evoluzione temporale di tale indice, oltre che il suo valore assoluto. 22

23 Indebitamento locale procapite Rigidità strutturale pro-capite misura l incidenza pro-capite delle spese fisse impegnate. RIGIDITA' STRUTTURALE PRO- CAPITE Spese personale + Rimborso mutui Popolazione 542,79 546,07 633, Rigidità strutturale pro-capite Capacità di gestione. Questi indici, seppure nella loro approssimazione, forniscono un primo significativo elemento di valutazione del grado di attività della struttura operativa del comune, analizzata da due distinti elementi: la velocità di riscossione delle entrate proprie e la velocità di gestione delle spese correnti. Velocità di riscossione entrate proprie Misura il grado di traduzione delle posizioni creditorie in movimenti monetari. VELOCITA' RISCOSSIONE ENTRATE PROPRIE Riscossione Titolo I + III Accertamenti Titolo I + III 89,46% 83,62% 90,16% Come si legge: Più è alto il valore, più è efficiente il sistema di riscossione delle entrate proprie Velocità riscossione entrate proprie Velocità di gestione delle spese correnti - Misura il grado di traduzione delle posizioni debitorie in movimenti monetari. 23

24 VELOCITA' GESTIONE SPESE CORRENTI Pagamenti Titolo I competenza Impegni Titolo I competenza 74,72% 71,34% 73,98% Come si legge: Più correnti. è alto il valore, più è efficiente il sistema di pagamento delle spese Velocità gestione spese correnti Servizi a domanda individuale erogati I servizi a domanda individuale, anche se rivestono una notevole rilevanza sociale all'interno della comunità amministrata, non sono previsti obbligatoriamente da leggi. Essi sono caratterizzati dal fatto che vengono richiesti direttamente dai cittadini dietro pagamento di un prezzo (tariffa), spesso non pienamente remunerativo per l'ente ma comunque non inferiore ad una percentuale di copertura del relativo costo, così come previsto dalle vigenti norme sulla finanza locale. Tale scelta rappresenta un passaggio estremamente delicato per la gestione dell'ente in quanto l'adozione di tariffe contenute per il cittadino-utente (che comunque non possono essere inferiori alle percentuali di copertura previste dalla vigente normativa) determina una riduzione delle possibilità di spesa per l'ente stesso. Dovendosi, infatti, rispettare il generale principio di pareggio del bilancio, il costo del servizio, non coperto dalla contribuzione diretta dell'utenza, deve essere finanziato con altre risorse dell'ente, riducendo in tal modo la possibilità di finanziare altri servizi o trasferimenti. L'incidenza sul bilancio delle spese per i Servizi a domanda individuale attivati nel nostro ente e le relative percentuali di copertura sono sintetizzate nella seguente tabella, con la precisazione che i costi evidenziati non tengono sempre conto delle spese del personale, difficilmente quantificabili senza un attività di controllo di gestione: Il prospetto riporta i movimenti finanziari (accertamenti di entrata, impegni di spesa e percentuale di copertura del costo del servizio): SERVIZI ENTRATE USCITE % COPERTURA CASA PROTETTA , ,00 99,99 REFEZIONE SCOLASTICA , ,50 56,90 PALESTRE COMUNALI , ,00 11,54 VACANZE ESTIVE PER MINORI , ,40 35,52 USO SALE COMUNALI 4.667, ,00 6,32 ASILI NIDO (*) , ,68 57,50 TRASPORTO SCOLASTICO , ,41 10,58 MOSTRE E MUSEI , ,00 21,55 TOTALE , ,99 66,02 (*) I costi del servizio asilo nido vengono convenzionalmente computati al 50%. 24

25 I servizi produttivi I servizi produttivi sono caratterizzati da una spiccata rilevanza sotto il profilo economico ed industriale che attiene tanto alla caratteristica del servizio reso quanto alla forma di organizzazione necessaria per la loro erogazione: si tratta in buona sostanza di attività economiche relative alla distribuzione dell'acqua, del gas metano e dell'elettricità, alla gestione delle farmacie, dei trasporti pubblici e della centrale del latte. Per tali servizi, le vigenti norme prevedono il totale finanziamento da parte degli utenti che li richiedono e ne sostengono integralmente il costo attraverso la corresponsione delle tariffe. Generalmente tali servizi, anche in funzione della loro rilevanza economica e sociale, sono soggetti alla disciplina dei prezzi amministrati. In merito a questo tipo di servizi c'è da rilevare che il Comune di Comacchio non gestisce direttamente alcuno di questi in quanto, quelli presenti sul territorio, sono affidati a terzi tramite concessione, convenzione o istituti simili. PARAMETRI OBIETTIVO PER L INDIVIDUAZIONE DEGLI ENTI STRUTTURALMENTE DEFICITARI L'articolo 228 del D.Lgs. n. 267/2000, al comma 5 e seguenti, prevede che "al Conto del bilancio sono annesse la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale". Si tratta di una disposizione che assume una valenza informativa di particolare rilevanza finalizzata ad evidenziare difficoltà tali da delineare condizioni di pre-dissesto finanziario e, come tale, da tenere sotto controllo. Per tale ragione, gli indicatori cercano di mettere in luce gravi condizioni di squilibrio rilevabili dalla tabella da allegare al Certificato sul rendiconto della gestione. I parametri obiettivo di riferimento sono fissati con apposito Decreto del Ministero dell'interno e per il triennio 2012/2015 sono i seguenti: Parametro 1 1) Valore negativo del risultato contabile di gestione superiore in termini di valore assoluto al 5 per cento rispetto alle entrate correnti (a tali fini al risultato contabile si aggiunge l'avanzo di amministrazione utilizzato per le spese di investimento); NO Il valore è pari a 0,35 per cento Parametro 2 2) Volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza relativi ai titoli I e III, con l'esclusione delle risorse derivanti dal FSR, superiori al 42 per cento dei valori di accertamento delle entrate dei medesimi titoli I e III esclusi i valori del FSR; NO Il valore è pari al 9,94% Parametro 3 3) ammontare dei residui attivi di cui al titolo I e al titolo III superiore al 65 per cento (proventi dalla gestione dei residui attivi) ad esclusione eventuali residui F.S.R o F.S. rapportata agli accertamenti della gestione di competenza delle entrare dei medesimi titoli I e III; 25

26 NO Il valore è pari al 19,22% Parametro 4 4) Volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 40 per cento degli impegni della medesima spesa corrente; SI Il valore è pari al 41,96% Parametro 5 5) Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti; NO Nell esercizio non sono pervenuti procedimenti di esecuzione forzata Parametro 6 6) Volume complessivo delle spese di personale a vario titolo rapportato al volume complessivo delle entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III superiore al 40 per cento per i comuni inferiori a abitanti, superiore al 39 per cento per i comuni da a abitanti e superiore al 38 per cento per i comuni oltre i abitanti (al netto dei contributi regionali nonche' di altri enti pubblici finalizzati a finanziare spese di personale); NO Il valore è pari al 33,86% Parametro 7 7) Consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni superiore al 150 per cento rispetto alle entrate correnti per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione positivo e superiore al 120 per cento per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione negativo (fermo restando il rispetto del limite di indebitamento di cui all'art. 204 del tuoel); NO Il valore è pari al 87,12% 26

27 Parametro 8 8) Consistenza dei debiti fuori bilancio formatisi nel corso dell'esercizio superiore all'1 per cento rispetto ai valori di accertamento delle entrate correnti (l'indice si considera negativo ove tale soglia venga superata in tutti gli ultimi tre anni); NO Il valore è inferiore all 1 % per ciascuno degli ultimi tre anni Parametro 9 9) Eventuale esistenza al 31 dicembre di anticipazioni di tesoreria non rimborsate superiori al 5 per cento rispetto alle entrate correnti; NO Nell esercizio non si è ricorsi ad anticipazione di tesoreria Parametro 10 10) Ripiano squilibri in sede di provvedimento di salvaguardia di cui all'art. 193 del tuel riferito allo stesso esercizio con misure di alienazione di beni patrimoniali e/o avanzo di amministrazione superiore al 5% dei valori della spesa corrente. NO Non è stato applicato avanzo in salvaguardia PATTO DI STABILITA INTERNO Il Patto di Stabilità Interno (PSI) nasce dall'esigenza di convergenza delle economie degli Stati membri della UE verso specifici parametri, comuni a tutti, e condivisi a livello europeo in seno al Patto di stabilità e crescita e specificamente nel trattato di Maastricht (Indebitamento netto della Pubblica Amministrazione/P.I.L. inferiore al 3% e rapporto Debito pubblico delle AA.PP./P.I.L. convergente verso il 60%). L'indebitamento netto della Pubblica Amministrazione (P.A.) costituisce, quindi, il parametro principale da controllare, ai fini del rispetto dei criteri di convergenza e la causa di formazione dello stock di debito. L'indebitamento netto è definito come il saldo fra entrate e spese finali, al netto delle operazioni finanziarie (riscossione e concessioni crediti, partecipazioni e conferimenti, anticipazioni), desunte dal conto economico della P.A., preparato dall'istat. Un obiettivo primario delle regole fiscali che costituiscono il Patto di stabilità interno è proprio il controllo dell'indebitamento netto degli enti territoriali (regioni e enti locali). Il Patto di Stabilità e Crescita ha fissato dunque i confini in termini di programmazione, risultati e azioni di risanamento all'interno dei quali i Paesi membri possono muoversi autonomamente. Nel corso degli anni, ciascuno dei Paesi membri della UE ha implementato internamente il Patto di Stabilità e Crescita seguendo criteri e regole proprie, in accordo con la normativa interna inerente la gestione delle relazioni fiscali fra i vari livelli di governo. 27

28 Dal 1999 ad oggi l'italia ha formulato il proprio Patto di stabilità interno esprimendo gli obiettivi programmatici per gli enti territoriali ed i corrispondenti risultati ogni anno in modi differenti, alternando principalmente diverse configurazioni di saldi finanziari a misure sulla spesa per poi tornare agli stessi saldi. Il recente quadro legislativo è stato fortemente punitivo. Ed in questo quadro il Patto di Stabilità ha posto obiettivi ancora più pesanti, determinando in molti comuni il quasi totale blocco degli investimenti ed in tutti i comuni forti limitazioni nei pagamenti per lavori eseguiti. La città di Comacchio ha continuato ad investire anche se in maniera di gran lunga più contenuta rispetto al passato, ma per effetto del Patto ha un (obbligato) limite per i pagamenti: non ci si riferisce ad una mancanza di risorse dell ente, ma al dover programmare le uscite di cassa allo scopo di garantire, a fine anno, i saldi finanziari imposti dagli appositi provvedimenti governativi. Ogni anno i saldi obiettivo sono peggiorati, così come sono peggiorate le sanzioni per l eventuale sforamento, ossia per il non rispetto del Patto. Nonostante le evidenti difficoltà l Ente ha rispettato i limiti stabiliti per l anno avendo registrato i seguenti risultati rispetto agli obiettivi programmatici di competenza mista: SALDO FINANZIARIO 1 ENTRATE FINALI (al netto delle esclusioni previste dalla norma) 2 SPESE FINALI (al netto delle esclusioni previste dalla norma) Competenza mista (Importi in migliaia di euro) = 1-2 SALDO FINANZIARIO SALDO OBIETTIVO = 3-4 DIFFERENZA TRA SALDO FINANZIARIO E OBIETTIVO ANNUALE 660 CONTABILITA ECONOMICA I risultati di un esercizio non possono essere letti in modo completo se ci si limita ad analizzare le sole risultanze finali della contabilità finanziaria (conto del bilancio). L ottica contabile più moderna, infatti, tende ad estendere l angolo di visuale fino a comprendere anche le altre componenti di natura esclusivamente patrimoniale. Non è solo l aspetto finanziario che cambia nel tempo con il modificarsi della disponibilità di cassa, dei crediti e dei debiti, ma è anche la dotazione del patrimonio, con il variare delle dimensioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali che incidono sulla ricchezza effettiva dell ente locale. L ordinamento finanziario e contabile prescrive che la dimostrazione dei risultati di gestione avviene mediante il rendiconto, il quale comprende il conto del bilancio, il conto economico e il conto del patrimonio. Mentre il risultato economico di un esercizio (conto economico) fornisce una chiave di lettura squisitamente privatistica per spiegare le cause che hanno generato un mutamento di ricchezza nell intervallo di tempo considerato (differenza tra costi e ricavi), il conto del patrimonio riporta il valore delle attività e delle passività rilevate al 31/12 (situazione patrimoniale di fine esercizio). Il prospetto successivo mostra la situazione del patrimonio comunale alla fine dell esercizio (31 dicembre), suddivisa nella classica rappresentazione della consistenza dell attivo che si contrappone al valore del passivo. 28

29 CONTO DEL PATRIMONIO IN SINTESI Attivo Importo Passivo Importo Immobilizzazioni immateriali Im ,57 Patrimonio netto Pa ,86 Immobilizzazioni materiali Ma ,76 Immobilizzazioni finanziarie Fi ,00 Rimanenza Ri 0,00 Crediti Cr ,92 Attività finanziarie non immob. At 0,00 Conferimenti Co ,58 Disponibilità liquide Di ,26 Debiti De ,87 Ratei e risconti attivi Ra ,80 Ratei e risconti passivi Ra 0,00 Totale ,31 Totale ,31 Im Ma Fi Ri Cr At Di Ra Pa Co De Ra 29

30 RELAZIONI DEI RESPONSABILI DEI SERVIZI 30

31 SETTORE 1 SERVIZI SOCIALI E SANITA 31

32 SERVIZIO ASSISTENZA SOCIO-ASSISTENZIALE DELEGATA Obiettivi: Fornire interventi sociali con delega all'asl, a minori a rischio di emarginazione sociale, disabili ed anziani, al fine di omogeneizzare i livelli di prestazioni sul territorio distrettuale per la migliore integrazione degli interventi sociali con quelli sanitari di istituto. Utilizzo della rete dei servizi sociali e sanitari presenti sul territorio distrettuale e provinciale. Risultati desiderati: Rispetto delle risorse preventivate inizialmente da P.E.G. Risultati conseguiti: Con deliberazione del Commissario Straordinario con i poteri del Consiglio Comunale n. 28/28 del 03/05/2012 è stata approvata la Bozza di CONVENZIONE TRA I COMUNI DI ARGENTA, CODIGORO, COMACCHIO, GORO, LAGOSANTO, MASSA FISCAGLIA, MESOLA, MIGLIARO, MIGLIARINO, OSTELLATO, PORTOMAGGIORE E L AZIENDA USL DI FERRARA PER L INTEGRAZIONE DELLE PRESTAZIONI SOCIALI E SANITARIE E A RILIEVO SANITARIO NELL AMBITO TERRITORIALE DEL DISTRETTO SUD EST, e successiva deliberazione di Giunta Municipale n. 124 del 29/06/ con la quale è stato approvato il CONTRATTO DI SERVIZIO TRA IL COMUNE DI COMACCHIO, L AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA (ASP) DEL DELTA FERRARESE E L AZIENDA USL DI FERRARA PER IL CONFERIMENTO ALL ASP MEDESIMA DELLA GESTIONE DI SERVIZI ED ATTIVITA SOCIO-ASSISTENZIALI, SOCIO- SANITARI E SOCIO-EDUCATIVI e le successive determinazioni n. 56/13, n.103/13 e n. 131/ è stata impegnata e liquidata la spesa di ,58. La spesa preventivata per l intervento, pari alle quote di Bilancio Sociale dovute da questa Amministrazione all Asp, si e complessivamente assestata ad ,58,superiore alla disponibilità iniziale di P.E.G. Di ,00, come da documento di bilancio preconsuntivo presentato nell'assemblea dei Soci Asp in data 18/11/. Si è inoltre reso necessario prevedere ulteriori spese di ,33 oltre alle risorse iniziali di , autorizzate con apposita variazione di bilancio, impegnate con atto n. 142/ per ,33 e contestualmente liquidate per ,31 all intervento , cap Ripiano disavanzo ASP corrispondenti alla quota di ripiano per perdita d esercizio per l anno 2012 di ,31 ed ,02 quale quota presuntiva per perdita d'esercizio per l'anno da corrispondere con successiva liquidazione ai sensi dell art. 5 della convenzione tra i comuni di Codigoro, Comacchio, Goro, Lagosanto, Massa Fiscaglia, Mesola, Migliarino, Migliaro e Ostellato per la partecipazione, in qualita di soci, all azienda pubblica di servizi alla persona approvata con deliberazione del Commissario Straordinario con i poteri del Consiglio Comunale n. 28/28 del 03/05/2012 SERVIZIO INTERVENTI SOCIO-ASSISTENZIALI Obiettivi: 1. Aiutare le categorie di persone residenti o temporaneamente presenti nel territorio con contributi economici finalizzati ad integrare il reddito famigliare o a superare temporanee situazioni di emergenza economica, aiuto per spese di ricovero in strutture residenziali per anziani, Risultati desiderati: Rispetto delle risorse preventivate inizialmente da P.E.G. attraverso interventi di sostegno economico diretto rivolto alle situazioni maggiormente svantaggiate, favorendo l integrazione sociale delle persone a rischio di emarginazione o di autoesclusione. Risultati conseguiti: Gli interventi preventivati, nell ambito dell assistenza economica integrazione del reddito ai nuclei familiari residenti in condizioni di indigenza, unitamente a contributi ad Associazioni del Terzo Settore operanti sul territorio, sono stati completamente realizzati ( in particolare sono stati erogati contributi per acquisto di generi o prodotti di prima necessità, 32

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