In uno scenario di aumento dei costi

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1 analisi dei costi di esercizio Come scegliere il rotolone più adatto alle proprie esigenze di Giuseppe Taglioli, Giulia Villani, Matteo Boscarato In uno scenario di aumento dei costi di beni e servizi necessari alla produzione e di incertezza dei prezzi dei prodotti agricoli, l uso efficiente dei fattori di produzione diventa sempre più importante per il miglioramento o il mantenimento dei risultati economici dell azienda agraria. Il costo dell irrigazione ha spesso un peso notevole sul costo colturale complessivo e l uso razionale dell acqua diventa sempre più un obiettivo imprescindibile, anche per le modificazioni climatiche in atto, a causa della sempre più frequente carenza della risorsa e della conseguente crescente competizione intersettoriale per il suo utilizzo. L irrigazione ha un costo d esercizio (somma dei costi fissi e variabili) caratterizzato in particolare da quello dell energia e della per le operazioni di sollevamento, trasporto e distribuzione in campo. E quindi si rende necessaria una grande accortez- I rotoloni presenti in Italia irrigano oltre ettari Per capire quale modello di rotolone soddisfi i fabbisogni irrigui aziendali è necessario conoscere i costi d esercizio: energia e sono i più importanti. I semoventi di dimensioni maggiori, ad esempio, sono più costosi ma permettono di consumare meno gasolio za nella concreta gestione della risorsa idrica sia a livello collettivo che aziendale: specialmente per colture il cui prezzo di mercato non lascia particolari margini di utile, l impiego accorto degli input produttivi (tra cui anche l acqua irrigua) è una condizione indispensabile per una sana economia aziendale. Rotoloni: i più usati nell irrigazione mondiale I sistemi irrigui ad aspersione più utilizzati, non solo in Italia ma in tutto il mondo, sono i semoventi ad ala avvol- gibile, più comunemente conosciuti come rotoloni, nella versione con irrigatore unico o con barra d estremità: dei circa 2, milioni di ettari irrigati in Italia più di 1 milione è irrigato col sistema ad aspersione e, in particolare, più dell 0% di tale metodo è rappresentato dai circa rotoloni esistenti: sono numeri che evidenziano l importanza di queste macchine nella realtà irrigua. La larga diffusione di questi semoventi è attualmente favorita dalle significative evoluzioni non solo tecnologiche ma anche idraulico-agronomiche ed economiche, con un largo ricorso anche all elettronica (rotoloni di nuova generazione). Come tutti i metodi irrigui l utilizzo del rotolone comporta però un costo d esercizio (somma dei costi fissi e variabili) che dipende sia dalla scelta del modello sia dalle caratteristiche tecniche di utilizzo (, pressione, portata), in funzione anche degli eventuali aspetti qualitativi dell adacquamento (grado di polverizzazione del getto, intensità oraria di pioggia) e dal numero di ore giornaliere di utilizzo. La scelta del modello e la conoscenza dei costi d esercizio, in particolare quello e di, è quindi indispensabile per poter raggiungere il massimo tornaconto. Per massimo tornaconto si intende, a parità di acqua distribuita, margine di potenzialità del semovente ed eventuali fattori limitanti, la massima differenza economica tra i benefici sulla produzione ottenibili grazie alle caratteristiche tecniche dell adacquamento e 3 L Informatore Agrario 43/2010

2 La sezione del dell irrigatore influenza molto il costo d esercizio del rotolone i corrispondenti costi d esercizio. on ci si deve limitare quindi al modello che presenta il minor costo d esercizio in assoluto. Scegliere il modello giusto Essendo disponibili numerosi modelli, la scelta di quello più adatto a una determinata situazione aziendale sarà determinata dagli aspetti tecnici e quindi si dovrà valutare se quel modello è in grado di dominare quella superficie con quelle esigenze irrigue (nel tempo massimo prudenziale di 20 ore giornaliere di utilizzo), tenendo conto degli eventuali fattori limitanti (portata, pressione, numero effettivo di ore giornaliere di possibile utilizzo del semovente, esigenze di polverizzazione del getto per terreni argillosi e/o colture «delicate», consumo di energia) e, contemporaneamente, dei costi d esercizio annui. Le considerazioni per effettuare la scelta del rotolone tecnicamente ed economicamente più adatto devono ovviamente riferirsi all ordinamento colturale aziendale idricamente più esigente (tenendo conto delle possibili rotazioni agronomiche aziendali nel tempo). La scelta definitiva deve partire dalla individuazione del modello minimo necessario, quello cioè che può funzionare con un valore di portata compatibile con il modello stesso, in base alle reali esigenze aziendali e ai fattori limitanti tra cui, ad esempio, il numero di ore giornaliere () di possibile utilizzo del semovente (al massimo 20). Individuato tale modello minimo e le caratteristiche tecniche di funzionamento, potranno essere analizzati e confrontati gli altri modelli di diverse dimensioni che, garantendo l erogazione del fabbisogno irriguo, possono funzionare con portate uguali o superiori a questa minima calcolata con diversi valori di pressioni, boccagli, gittate, larghezze bagnate che incideranno sulla qualità dell adacquamento e quindi anche sulla produzione delle colture, sui costi d esercizio, sul numero di ore giornaliere di lavoro necessarie e sull entità del consumo con la possibilità di valutare e scegliere le soluzioni tecnicamente ed economicamente più valide (quindi di massimo tornaconto). approfondimento Come leggere le tabelle. È il volume di acqua che attraversa una sezione nell unità di tempo; si misura in m³/secondi.. Indice di polverizzazione. Valori inferiori a 2 indicano un adacquamento molto grossolano, superiori a 2 molto fine.. Intensità oraria di pioggia. Quantità di acqua distribuita nell unità di tempo, si misura in mm/ora.. umero di ore giornaliere di utilizzo necessarie. Costo. È costituito dalla quota di ammortamento del rotolone e della motopompa. Aspetti tecnici da considerare Analizzando i dati tecnico-economici delle tabelle 1, 2, 3 e 4 relative a tutti i vari modelli nelle situazioni tecniche possibili, quando cioè la portata richiesta è uguale o superiore a quella minima necessaria (quindi con il numero di ore giornaliere di utilizzo 20), si possono ricavare alcune considerazioni. Una prima constatazione riguarda il costo d esercizio dei vari modelli che, a parità di superficie irrigabile (40 ha nel nostro caso), varia in maniera modesta, con differenze massime, anche in corri- Tabella 1 - Costi di esercizio di un rotolone con tubo di diametro 90 mm (volume stagionale 20 m 300 m 400 m 00 m 20 3,0 3,0 2,9 1, , 44,0 3,2 2, ,0 3,0 31,3 1, , 4, 42, 2, ,0 39,0 3,4 1, , 4,0 4, 1, , 49,0 0, 2, ,0 41,0 43,9 1, , 4,0 3,9 1, /2010 L Informatore Agrario 3

3 Tabella 2 - Costi di esercizio di un rotolone con tubo di diametro 100 mm (volume stagionale 300 m 400 m 00 m 24 3,0 39,0 3,4 1, , 49,0 0, 2, ,0 41,0 43,9 1, , 2,0 9, 2, ,0 44,0 0,9 1, ,0,0 2,1 2, ,0 4,0,4 1, ,, 9,2 1, Tabella 3 - Costi di esercizio di un rotolone con tubo di diametro 12 mm (volume stagionale 300 m 400 m 00 m 2 3,0 44,0 0,9 1,1 13, ,0 0,0 2,1 2,1 10, ,0 4,0,4 1,0 12, ,0 0,0 2,9 2,0 11, ,0 4,0,9 1,3 13, ,0 2,0 94,2 1,9 12, ,,0 92,2 1,3 13, , 2,0 101, 1, 13, , 9,0 103,3 1,3 14, spondenza dei volumi di adacquamento stagionali maggiori, intorno al 20%. Si modificano invece maggiormente i parametri qualitativi dell adacquamento (soprattutto l indice di polverizzazione ) e il numero di ore giornaliere di utilizzo necessarie (). Qualità dell irrigazione. In particolare, all interno di ogni modello: a parità di, all aumento della pressione aumenta l indice di polverizzazione del getto che passa da valori molto inferiori a 2 (adacquamento grossolano o molto grossolano) a superiori a 2 (adacquamento fine), aumenta la gittata, mentre il numero di ore giornalie- re di utilizzo necessarie si riduce; al crescere delle dimensioni del, a parità di pressione, si riduce l indice di polverizzazione medio del getto (adacquamenti via via più grossolani) e il numero di ore di utilizzo, mentre aumenta in maniera modesta (10-20%) l intensità oraria di pioggia e aumentano progressivamente i costi medi d esercizio; a parità di, i costi d esercizio aumentano con la portata e con la pressione anche se con variazioni modeste, inferiori al 10%. Il miglioramento dell aspetto qualitativo comporta sempre un aumento del costo d esercizio (la qualità si paga), mentre minore risulta il numero di ore giornaliere di utilizzo del semovente (grazie alle maggiori pressioni e quindi alle maggiori portate utilizzate). Intensità oraria di pioggia. I valori dell intensità oraria di pioggia () variano poco con le caratteristiche tecniche di lavoro in quanto a una variazione della portata corrisponde in genere una variazione della gittata quindi dell area bagnata: in tutte le situazioni tecnicamente possibili (con 20) i valori riscontrati variano dai 10-1 mm/ora e quindi da considerare medio-alti (riducibili aumentando al massimo l angolo di rotazione dell irrigatore). 3 L Informatore Agrario 43/2010

4 Tabella 4 - Costi di esercizio di un rotolone con tubo di diametro 140 mm (volume stagionale (mm/ ora) 20 m 300 m 400 m 00 m 30 3,0 4 1, , 9 1, ,0 4 1, , , , 92 1, , , , , , , , , , , , , , , Costo d esercizio sotto controllo elle tabelle 1, 2, 3 e 4 vengono elencate le caratteristiche tecniche e i costi dei modelli, quelli cioè in grado di erogare un determinato volume irriguo in un tempo () di 20 ore: nel caso in cui questo parametro risulti superiore a 20 ore (o addirittura a 24) il modello è «sottodimensionato» rispetto alle richieste operative. Esempio. Poniamo il caso di distribuire un volume stagionale di m³/ha su una superficie di 40 ha utilizzando modelli di rotoloni con lunghezza del tubo di 300 m: questo obiettivo irriguo si può raggiungere con tante altre soluzioni, sia con il modello 90 sia utilizzando gli altri modelli più grandi, cioè anche il 100,12 e 140 (vedi tabelle). Come variano i costi. In assenza di fattori limitanti tecnici (portata, pressione, gittata, numero di ore giornaliere di disponibilità del rotolone e/o della risorsa idrica) e qualitativi (terreni e colture che non necessitano di una particolare qualità dell adacquamento come i terreni sabbiosi e le colture non «delicate»), il minimo valore del costo assoluto risulta di 24 euro/ha per il modello 12 e 140 con la differenza che, a parità di altre condizioni, il costo del 140 è leggermente inferiore a parità di indice di polverizzazione e di valore di. Quindi, a parità di qualità d adacquamento e di potenzialità del rotolone, questa appare come la scelta più appropriata. Se si osservano i valori anche degli altri modelli si può notare come siano modeste le variazioni (10-1%) dei costi totali ma varino molto, ad esempio, quelli energetici (0 euro/ha con il modello 140 contro 12 del modello 100). Risparmio di gasolio. Il tutto si può quindi tradurre in un possibile risparmio di circa 10 litri di gasolio per ettaro. Attenzione però: i valori di e cre- Migliorare a livello qualitativo l adacquamento determina un aumento dei costi di esercizio della macchina 43/2010 L Informatore Agrario 39

5 grafico 1 - Andamento dei costi, delle ore di utilizzo e dell indice di polverizzazione di un rotolone con diametro del tubo di 140 mm (volume di adacquamento m 3 /ha, superficie irrigata 30 ha) Costi (euro/ha) ,00 1,33 1,0 1, 1,3 1,2 1,41 1, 1,2 1, 1,32 1,4 1,2 1, 1,2 1,39 1,3 1, ,, 4 4,, 4,, 4,, 4, ,1 1,32 1,2 1, Indice di polverizzazione e ore di utilizzo Costo (euro/ha) Costo (euro/ha) Costo (euro/ha) Costo (euro/ha) Ore giornaliere di utilizzo Indice di polverizzazione Per ogni modello, al crescere del diametro del (da 30 a 40 mm) e della pressione (da 3 a bar) aumenta il costo di esercizio, ma diminuiscono le ore giornaliere necessarie di impiego della macchina e i costi di. scono con l aumento dei costi energetici (migliore polverizzazione del getto e maggiore potenzialità del semovente). La scelta più opportuna tra i modelli non va quindi fatta solo in base alla modesta differenza dei costi totali bensì considerando la variazione delle diverse componenti del costo stesso e il «peso» che si vuole attribuire a tali componenti e ai fattori limitanti sopra ricordati. In generale si può comunque osservare come la scelta tenda a orientarsi verso i modelli di maggiori dimensioni che comportano, a parità di altre condizioni, un minor consumo e una più elevata potenzialità del rotolone. Considerazioni sul consumo Concentriamo adesso l attenzione sui consumi energetici: una prima considerazione generale riguarda il fatto che l utilizzo di una motopompa autonoma rispetto all accoppiameno trattorepompa (come spesso avviene) comporta un risparmio di carburante notevole (circa la metà). Inoltre la soluzione a minor costo, a parità di altre condizioni, è legata, oltre che ai modelli di maggiori dimensioni, a quelli con lunghezza del tubo minore e pressione e boccagli minimi, a cui corrispondono però una minore polverizzazione del getto e il massimo valore di (e quindi minore potenzialità del semovente). All interno dello stesso modello il costo è più che direttamente proporzionale alla pressione e alle dimensioni del con consumi anche raddoppiati senza variazioni significative del costo. Il maggior costo coincide in genere con il minor costo della. A parità circa di costo d esercizio l utilizzo dei semoventi può comportare, a parità di superficie e volume irriguo, consumi di carburante decisamente differenti con possibili risparmi stagionali, sia tra i vari modelli che all interno dello stesso, anche più del 100% a cui può corrispondere un entità di gasolio anche dell ordine dei 10 L/ha. Il grafico 1 evidenzia, a titolo di esempio, le dinamiche dei costi e delle caratteristiche tecniche sopra descritte per un altra situazione irrigua (senza fattori limitanti e in presenza di una limitazione di gittata). Le grandi variazioni di consumo che si registrano all interno del singolo modello e tra i vari modelli, pur non variando molto il costo d esercizio, così come altre variazioni (, aspetti qualitativi dell adacquamento, potenzialità del semovente), costringono l utilizzatore a un attenta valutazione tecnico-economica perché questa macchina irrigua così diffusa possa far ottenere i massimi benefici per l azienda e contribuire, con effetti anche sulla collettività, a risparmiare non solo la risorsa idrica ma anche quella energetica,altrettanto importante. Giuseppe Taglioli Giulia Villani Matteo Boscarato Dipartimento di economia e ingegneria agrarie Facoltà di agraria di Bologna Università di Bologna Per commenti all articolo, chiarimenti o suggerimenti scrivete a: redazione@informatoreagrario.it Per consultare gli approfondimenti e/o la bibliografia: 10ia43_40_web 40 L Informatore Agrario 43/2010

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