La metamorfosi della Job Evaluation: da strumento della funzione HR a leva manageriale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La metamorfosi della Job Evaluation: da strumento della funzione HR a leva manageriale"

Transcript

1 La metamorfosi della Job Evaluation: da strumento della funzione HR a leva manageriale La valutazione dei ruoli mira all identificazione delle caratteristiche e del peso di ciascun ruolo all interno dell azienda. Misura quanto valgono i compiti, le responsabilità, le competenze e i risultati richiesti al ruolo e si valuta analizzandone la complessità. È uno strumento che interpreta le richieste organizzative e riconosce/valorizza le professionalità delle persone in azienda, rappresentando la base sulla quale costruire in maniera coerente i diversi sistemi di gestione delle persone. L utilizzo di strumenti di valutazione dei ruoli in azienda risale a diversi decenni orsono; decenni nei quali le aziende hanno subito notevoli evoluzioni (nuove tecnologie, globalizzazione dei mercati, struttura del lavoro più flessibile, accrescimento della complessità dei ruoli, appiattimento organizzativo, aumento della rapidità dei cambiamenti, ecc.). Recentemente OD&M ha svolto una survey tesa a indagare l attualità della valutazione dei ruoli e la sua capacità di essere un efficace supporto nella gestione delle persone, flessibile e coerente con le mutate necessità dell organizzazione. L autore Paola Cannarile, Senior Consultant OD&M Consulting Il contesto e la premessa della ricerca Le organizzazioni si trovano a fronteggiare cambiamenti di contesto sempre più rapidi e discontinui: globalizzazione dei mercati, multiculturalità, nuovi business, sviluppi delle tecnologie, evoluzione delle logiche di comunicazione, ecc. Hanno conseguentemente la necessità di trovare nuove forme organizzative e nuovi sistemi di gestione delle persone e della loro professionalità, in grado di sostenere la capacità aziendale di competere agilmente in contesti in continua evoluzione. OD&M si è chiesta, attraverso un indagine rivolta alle direzioni del personale, come possa dare risposta a tale esigenza uno dei più classici strumenti di gestione del personale: la Job Evaluation. La scelta di sondare questo strumento HR, che indubbiamente non è né recente né originale nel suo fine primario ossia interpretare le richieste organizzative e misurare, riconoscere e valorizzare la professionalità, l importanza, la complessità e il contributo richiesti ai ruoli in azienda, è dettata dalla convinzione che un sistema di analisi e valutazione dei ruoli, non solo continui a mantenere la sua validità per l azienda, ma diviene per essa ancora più vitale a condizione che sappia interpretare le mutate esigenze organizzative divenendo la base per una gestione flessibile e organica di più processi di gestione del personale. La metodologia di valutazione dei ruoli Come è noto, quando in azienda si parla di valutazione HR nella sua accezione più ampia si fa riferimento essenzialmente alla valutazione dei ruoli organizzativi (misura dei risultati attesi da un ruolo), alla valutazione delle prestazioni (misura dei risultati effettivamente conseguiti dalla persona in un periodo passato determinato) o alla valutazione del potenziale (stima dei risultati che una persona potrebbe conseguire in futuro). La capacità di un organizzazione di valutare, misurare 45

2 Paola Cannarile e monitorare il proprio operato è il presupposto fondamentale di governo manageriale. La valutazione, quindi, è uno strumento di diagnosi per il miglioramento complessivo dell efficacia dell organizzazione, in quanto rende esplicito e qualifica il valore di ciò che si richiede alle persone (caratteristiche personali, comportamenti, responsabilità di ruolo, compiti della posizione organizzativa o risultati auspicati). Tuttavia quando i manager in azienda non professionisti della funzione del personale pensano il processo di valutazione spesso si riferiscono a un concetto che si focalizza molto sulla prestazione, su come ha lavorato la persona, sottintendendo le richieste che hanno generato quella prestazione ( attese di ruolo) e, in alcuni casi, facendo assunzioni su come la persona potrebbe lavorare in futuro o in un altro ruolo (potenzialità della persona). Circoscrivendo l ambito di analisi, l oggetto di studio è la valutazione dei ruoli (o Job Evaluation), ossia quel processo di gestione manageriale che, dando una lettura dell organizzazione, definisce il peso o il valore relativo di una posizione in termini di contenuti (competenze, responsabilità, attività e relazioni) e di complessità organizzativa. Da ciò si desume che oggetto della valutazione è il ruolo, indipendentemente dal merito individuale, dalle caratteristiche personali, dalle potenzialità o dal livello di prestazione espressi dalla persona che lo ricopre. La valutazione dei ruoli, quindi, costituisce il tentativo più compiuto (e più discusso) di elaborare un metodo di classificazione oggettivo e sistematico che descrive la struttura organizzativa e gli obiettivi aziendali attuali e previsti. Questa sua funzione la rende il prerequisito conoscitivo per le altre due altrettanto importanti valutazioni organizzative: delle prestazioni e del potenziale. Come è stata condotta l indagine Lo studio ha sondato le prassi aziendali (in atto, passate o previste per il futuro) attraverso una web survey sul tema condotta nel mese di febbraio e che ha coinvolto oltre 80 aziende. L indagine ha permesso di rilevare cosa pensano le aziende che stanno valutando l implementazione di un sistema di valutazione dei ruoli e quelle che hanno già sperimentato il suo utilizzo identificandone le diverse modalità di approccio e di gestione. L analisi si è posta l obiettivo di effettuare una rilettura delle finalità teoriche di questo strumento ed esprimere i risultati emersi al fine di identificare le principali tendenze per il futuro. Quanto è sentito il tema nelle aziende Per quanto annunciato nelle sue finalità teoriche, la valutazione dei ruoli costituisce un prerequisito conosciti- Settore Di appartenenza dimensione aziendale nazionalità Composizione del campione di aziende rispondenti vo chiave per la costruzione di altri strumenti di gestione delle risorse umane. Il primo elemento di analisi è stato quindi comprendere quanto il tema è sentito nelle aziende. Dotarsi di un sistema di valutazione dei ruoli sembra essere un tema abbastanza caldo tra i rispondenti all indagine: il 38% ha attualmente in uso un sistema di valutazione dei ruoli e il 39% ha intenzione di implementarne uno. Soltanto il 6% non ha, e non ha in previsione di implementare, tale strumento; tuttavia non emergono motivazioni univoche su tale scelta (alcuni motivi indicati sono: costi di implementazione, gestione onerosa, strumento non adatto/obsoleto, resistenza della dirigenza alla sua introduzione). Infine il 17% delle aziende rispondenti ha utilizzato in passato la valutazione dei ruoli ma l ha abbandonata per via di una gestione onerosa (57%) e dell obsolescenza dello strumento (43%). Per correttezza metodologica, si può inoltre supporre che anche la non adesione all indagine possa essere indicatore dello scarso interesse verso il tema. 46

3 La metamorfosi della Job Evaluation: da strumento della funzione HR a leva manageriale DIFFUSIONE DEI SISTEMI DI VALUTAZIONE TRA LE AZIENDE RISPONDENTI Quando è caldo il tema Le finalità Le finalità teoriche che la valutazione dei ruoli si prefigge possono essere molteplici in funzione di quali aspetti della gestione delle persone in azienda vogliono governare. Tuttavia è possibile raggrupparle in tre tipologie. Finalità retributiva Una corretta valutazione dei ruoli fornisce un fondamento solido alle scelte di politica retributiva dell azienda. Questa è, infatti, la finalità che storicamente si attribuisce allo strumento, cioè garantire un livello retributivo equiparabile per ruoli che hanno la stessa importanza all interno dell organizzazione e che, pur svolgendo mansioni diverse, concorrono in egual misura al successo dell azienda. L assunto è che a parità di valore del ruolo dovrebbe corrispondere una retribuzione non eccessivamente dissimile. La gestione di sistemi di compensation in azienda attraverso la valutazione dei ruoli garantisce: equità esterna o competitività sul mercato, ossia la determinazione della giusta retribuzione rispetto ai ruoli analoghi fuori dal contesto aziendale; equità interna, ossia, la determinazione della giusta differenza di retribuzione tra ruoli differenti per responsabilità e importanza in azienda. Ponendo la struttura delle retribuzioni sotto il governo della gerarchia organizzativa è possibile attuare un processo di internalizzazione del mercato del lavoro attraverso la classificazione dei ruoli come base della costruzione di una struttura retributiva aziendale, nella quale i livelli retributivi di mercato diventano non più un riferimento assoluto ma un punto di controllo della competitività delle retribuzioni, che seguono tuttavia una loro coerenza interna basata su fattori che hanno valore per l azienda. Finalità sviluppo professionale Il sistema di valutazione dei ruoli, assunto come identificazione delle professionalità richieste, può essere la base per delineare le opportunità di carriera disponibili in azienda attraverso la definizione di competenze o requisiti richiesti ai ruoli e per determinare le aree di sviluppo o formative individuali, attraverso la rilevazione del gap tra competenze e capacità richieste al ruolo ricoperto o un nuovo ruolo e quelle espresse dalla persona. È possibile ipotizzare dei percorsi di carriera, legati allo sviluppo di competenze o di requisiti, evidenziati dalla valutazione dei ruoli, assunti come livelli minimi (o d ingresso) che segnano il passaggio da un ruolo all altro. Inoltre la struttura di classificazione dei ruoli consente di esplicitare i percorsi di carriera possibili in azienda (verticali e orizzontali). Finalità organizzativa La valutazione dei ruoli costringe a individuare e a dichiarare quali siano le componenti organizzative (attività, responsabilità, risultati, ecc.) e quelle professionali (capacità, competenze, relazioni, ecc.) attese per ciascun ruolo, portando quindi a una maggiore chiarezza organizzativa. Inoltre, l esplicitazione delle caratteristiche di ruolo, che la valutazione comporta, può essere anche il fondamento per individuare gli indicatori di misura in un sistema di valutazione della prestazione (KPI). Non a caso valutare la prestazione significa misurare l azione svolta dalle persone rispetto alle attese legate al ruolo ricoperto; attese che si possono ricondurre a un cosa (risultati, attività e responsabilità) e a un come (comportamenti, conoscenze e competenze necessarie per raggiungere tali risultati). Analizzando le principali finalità indicate dalle aziende in una logica di confronto tra le prassi legate al passato e le tendenze per il futuro, si ha una sostanziale tenuta 47

4 Paola Cannarile Equità interna 71% PRASSI LEGATE AL PASSATO Equità esterna 58% Sviluppo/percorsi di carriera 58% Le principali finalità Chiarezza organizzativa 52% dell equità interna (da 71% a 69%), una diminuzione di interesse per l equità esterna (da 58% a 44%) e ciò può essere spiegato dalle diminuite tensioni sul mercato del lavoro, mentre le finalità legate allo sviluppo professionale e alla chiarezza organizzativa registrano un aumento di importanza (rispettivamente passano da 58% a 66% e da 52% a 72%). Le metodologie di analisi dei ruoli utilizzate Non esiste probabilmente un metodo che permetta di valutare in modo perfetto il contenuto di un ruolo (tutti i sistemi disponibili necessariamente sacrificano qualcosa delle specificità della singola organizzazione e, in qualche modo, rimangono in parte legati alla soggettività dei valutatori); ma ai metodi di valutazione dei ruoli va sicuramente riconosciuto il merito di essere sistematici e di dare ordine in termini di maggiore o minore importanza. Seppur con differenze di approccio, tutti i metodi di valutazione dei ruoli si fondano sui seguenti principi per la comparazione: principio della rarità, per cui un ruolo è tanto più rilevante quanto più esso richiede investimenti formativi, competenze e conoscenze complesse e attitudini particolari (si tratta di ruoli critici per la difficoltà di reperimento sul mercato del lavoro); principio delle attività, per cui un ruolo è tanto più rilevante quanto più la sua complessità è elevata e richiede quindi iniziativa personale, capacità di giudizio, versatilità, abilità di analisi e sintesi; principio dell importanza, per cui un ruolo è tanto più importante quanto più, in funzione del grado di responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi, sono rilevanti i risultati dei compiti svolti per l andamento dell organizzazione. Equità interna 69% TENDENZE PER IL FUTURO Equità esterna 44% Sviluppo/percorsi di carriera 66% Chiarezza organizzativa 72% I metodi di valutazione dei ruoli in letteratura sono suddivisi in: approcci quantitativi (che prevedono una metrica mediante la quale è possibile ottenere un risultato che misura numericamente le differenze d importanza relativa tra i ruoli) e approcci non quantitativi (che, per contro, non forniscono indicazioni circa il quantum di differenza tra i vari ruoli); approcci globali (in cui la determinazione del valore di un ruolo è realizzata considerando il ruolo nel suo complesso) e metodi più analitici (che scompongono il ruolo nei singoli elementi che lo caratterizzano; spesso si tratta di analisi legate a tecnicismi e meccanismi di calcolo sofisticati la cui condivisione risulta più difficile effetto black box). Secondo queste due logiche di suddivisione si possono individuare cinque tipologie di metodi per la valutazione dei ruoli come illustrato nello schema seguente. Whole Job Ranking!on %&an(ta(*i Paired Comparison Le metodologie di valutazione dei ruoli Role 0la11i2ca(on %&an(ta(*i Factor Comparison Point Factor Nella tabella a pagina seguente, inoltre, per ciascun metodo sono brevemente indicate le principali caratteristiche. Per quanto riguarda le metodologie di analisi utilizzate il campione mostra che vi è una tendenza a ricorrere a metodi di role classification (da 29% a 50%) rispetto a metodi point factor (da 64% a 32%). Meno utilizzati sono i metodi di job ranking che, per loro natura, possono essere applicati solo a organizzazioni poco complesse (da 7% a 18%). Le aziende, inoltre, preferiscono affidarsi a metodologie riconosciute dal mercato (68%), che garantiscono la possibilità di fare confronti di benchmark esterno, offrono una maggiore affidabilità/solidità del metodo e danno maggior senso di oggettività dello stesso. Alcune aziende preferiscono costruire un proprio sistema di valutazione dei ruoli (32%) e ciò probabilmente per consentire una estrema personalizzazione del metodo che può essere progettato sulla base delle esigenze della specifica azienda, oltre a un possibile minore costo economico laddove vi siano delle risorse da impegnare nello studio, nella progettazione e nell implementazione del sistema. La maggior parte delle aziende (64%) che avevano un siste- 48

5 La metamorfosi della Job Evaluation: da strumento della funzione HR a leva manageriale METODO CRITERIO CLASSIFICATORIO SVANTAGGI VANTAGGI JOB RANKING PAIRED COMPARISON ROLE CLASSIFICATION FACTOR COMPARISON POINT FACTOR METODI NON QUANTIATIVI METODI QUANTITIATIVI Comporta una valutazione complessiva del ruolo e, a4raverso un confronto, ruolo per ruolo, dà come risultato un ordinamento, una graduatoria che colloca i ruoli in ordine di valore dal più alto al più basso. Definisce un rango in graduatoria per ciascun ruolo. Si basa su confron? a coppie di ruoli, sulla base di tali confron? viene assegnato un punteggio. I ruoli sono quindi messi in graduatoria rispe4o a tali punteggi. Consiste nella creazione di una serie di classi descri4e secondo cara4eris?che standard predefinite. I ruoli sono quindi assegna? alla classe che meglio li descrive. EKe4ua una graduatoria per ciascuno dei diversi fa4ori iden?fica?. Per ogni fa4ore è assegnato quindi un valore numerico in funzione della graduatoria e la combinazione di tali valori determina il punteggio totale del ruolo. Scompone il ruolo in fa4ori e a4ribuisce un punteggio a ciascuno di essi, la somma dei punteggi o4enu? per ciascun fa4ore dà il punteggio totale del ruolo. Non fornisce elemen? sulla distanza rela?va dei ruoli. Difficile da gius?ficare. Difficile da u?lizzare ai fini retribu?vi. Difficoltà nell ordinare posizioni di diverse famiglie professionali. Assenza di un principio/criterio guida. Applicazione limitata a piccole organizzazioni. Difficile da gius?ficare. Assenza di un principio/criterio guida. Alcune posizioni con profilo anomalo devono essere forzate per rientrare in una delle classi predefinite. Può dare luogo a contestazioni. Processo potenzialmente lungo dipendente dal numero di ruoli e fa4ori. Necessità di verifica della coerenza di valutazione tra le diverse famiglie professionali. Richiede definizioni chiare dei livelli per fa4ore. Ha tempi di implementazione lunghi. Necessità di un processo lungo per la definizione di fa4ori, indicatori, scale, pesi, ecc. Richiede un supporto specialis?co anche esterno. Semplice e veloce. Di facile comunicazione. Facile da modificare. Poco costoso. Semplice e veloce. Di facile comunicazione. Consente un confronto anche tra ruoli appartenen? a diverse funzioni. D immediata comprensione. Facile da modificare. Anali?cità. Possono essere u?lizzate le competenze come fa4ori. Esplicita ciò per cui l azienda è disposta a pagare. Facilita il confronto per famiglia professionale. Oaran?sce maggiore obiepvità. Oius?ficabile in termini di equità interna. Le metodologie di valutazione dei ruoli ma di valutazione dei ruoli in passato e lo hanno abbandonato avevano fatto ricorso a una metodologia home made. Come è normale attendersi, la percentuale di quanti utilizzano una metodologia riconosciuta sul mercato, rivolgendosi a una società esterna per la progettazione e implementazione del sistema di valutazione, cresce fra le grandi aziende e quelle multinazionali. Quali le metodologie di analisi dei ruoli utilizzate Il perimetro di ruoli oggetto di valutazione La definizione del perimetro di ruoli oggetto di analisi incide significativamente sui tempi di realizzazione dell attività e sul numero di persone coinvolte nel processo. Spesso definire il perimetro di ruoli significa anche far chiarezza sui ruoli aziendali (attuali o desiderati), definendone i confini. La scelta dei ruoli da valutare di- PRASSI LEGATE AL PASSATO Point factor 64% TENDENZE PER IL FUTURO Point factor 32% Role classification; 50% Metodologia Home made 32% Utilizzo di un metodo riconosciuto sul mercato 68% Aziende che scelgono un metodo riconosciuto sul mercato In previsione 88% Utilizza attualmente 61% Utilizzato in passato 36% Role classification; 29% Job Ranking; 18% Job Ranking; 7% 1 Le metodologie di analisi dei ruoli utilizzate Metodologie Home made versus metodi riconosciuti sul mercato 2 49

6 Paola Cannarile In merito agli strumenti di comunicazione utilizzati sono sempre più spesso previste iniziative di comunicazione dedicate (brochure, video, ecc.), possibili grazie all allargamento e alla maggior trasparenza dei risultati. Aumenta l utilizzo di incontri individuali a cascata, dove i manager sono responsabilizzati nel processo, mentre rimane invariato il ricorso a meeting dedicati. La condivisione dei risultati della valutazione dei ruoli Il perimetro di ruoli oggetto di valutazione PRASSI LEGATE AL PASSATO TENDENZE PER IL FUTURO pende dalle finalità e può coinvolgere l intera popolazione aziendale o essere mirata a una specifica area o famiglia professionale. Le prassi delle aziende campione mostrano una tendenza ad allargare il perimetro dei ruoli oggetto di valutazione e la maggior parte delle aziende prevede di applicare il sistema a tutti i ruoli aziendali (da 21% a 59%). Coloro che effettuano la valutazione solo per una parte dei ruoli aziendali tra le aree di maggior interesse quelle del middle management (35%), seguite dai ruoli chiave (29%) e da quelli apicali (29%), mentre solo il 7% utilizza il metodo verticalmente una BU o una funzione aziendale. La condivisione dei risultati della valutazione dei ruoli La scelta di introdurre un sistema di valutazione dei ruoli non può essere vissuta come una scelta esclusiva del vertice aziendale, ma deve essere condivisa dalla funzione HR e dagli attori coinvolti nel processo come sistema di gestione. Come spesso accade nei progetti legati alla gestione delle persone, il successo di un nuovo sistema dipende molto da una corretta comunicazione e condivisione in azienda. Naturalmente, maggiore è il grado di coinvolgimento maggiore sarà la complessità di gestione della comunicazione, ma anche il successo dell iniziativa. Dallo studio emerge che sempre più spesso lo strumento di valutazione dei ruoli passa dall essere un tema della sola funzione HR (da 43% a 13%) a una più ampia condivisione con il management (da 36% a 43% per la prima linea e da 21% a 24% per tutti i manager); presupposto questo che ne facilita il suo utilizzo come vera leva manageriale. Si registrano infine alcune aziende (14%) che condividono ampiamente le logiche di classificazione dei ruoli con tutta la popolazione aziendale interessata, aprendo la strada a una comunicazione trasparente e condivisa. La condivisione dei risultati della valutazione dei ruoli 9 Tutti i manager 21% Anche con la prima linea 36% Solo all'interno della funzione HR 43% In definizione; 6% Tutta la popolazione interessata 14% Tutti i manager 24% Anche con la prima linea 43% Solo all'interno della funzione HR 13% Cosa ci dicono le aziende che hanno, o hanno avuto, un esperienza nella valutazione dei ruoli Infine nella ricerca è stato chiesto alle aziende che hanno utilizzato o stanno utilizzando un sistema di valutazione dei ruoli di esprimere un giudizio sulla loro esperienza. I risultati sono stati elaborati individuando gli elementi di forza, quelli neutri e quelli di criticità. Le metodologie utilizzate sembrano saper cogliere la struttura aziendale, sia per chi ha abbandonato sia per chi ha attualmente in atto il sistema. I costi di gestione in termini di risorse dedicate e la resistenza alla sua implementazione in azienda sono un elemento di criticità per il passato e presumibilmente un male necessario per chi lo sta utilizzando. L impatto organizzativo è un punto di forza per chi ha attualmente un sistema, mentre è un elemento neutro per chi lo ha utilizzato in passato. Infine, la facilità di comprensione del modello e il rapporto costi-benefici che costituivano una criticità per chi ha abbandonato il sistema sono invece, per chi continua ad averlo, dei punti di forza. I suggerimenti che le aziende offrono per rendere più efficace l implementazione in azienda di un sistema di valutazione dei ruoli sono: 50

7 La metamorfosi della Job Evaluation: da strumento della funzione HR a leva manageriale PUNTO DI FORZA NEUTRO CRITICITA GRADO DI CORRISPONDENZA DELLA VALUTAZIONE CON LA STRUTTURA AZIENDALE Di chi lo ha utilizzato in PASSATO Di chi lo sta utilizzando ATTUALMENTE COSTI DI GESTIONE IN TERMINI DI TEMPO/ PERSONE DEDICATE IMPATTO ORGANIZZATIVO IN TERMINI DI RISULTATI OTTENUTI FACILITÀ DI COMPRENSIONE DEL MODELLO RESISTENZA ALLA SUA IMPLEMENTAZIONE IN AZIENDA RAPPORTO COSTI/BENEFICI Il livello di soddisfazione del sistema maggiore sponsorship del top management; la scelta di un sistema semplice, agile e flessibile, accompagnato da uno strumento informatico che aiuti la gestione operativa delle informazioni; un maggiore coinvolgimento e condivisione con la popolazione coinvolta. In conclusione ha ancora senso parlare di Job Evaluation? La Job Evaluation non è un tema nuovo, tuttavia dall analisi emerge che riveste ancora una notevole importanza nei processi di gestione delle persone in azienda. Alcune delle finalità che ne hanno spinto l introduzione continuano a essere valide, quali la necessità di chiarire le attese organizzative dei ruoli e di garantire equità nella gestione retributiva. Tuttavia a esse si affiancano nuove esigenze, quali la necessità di avere uno strumento flessibile e integrato in grado di facilitare la gestione delle persone in azienda. A Job Analysis e Reward Management si affiancano, di conseguenza, finalità di sviluppo professionale, percorsi di carriera e chiarezza organizzativa. Il modello di gestione delle organizzazioni basato sulla ricerca dell efficienza della produzione, sulla gerarchia organizzativa e sulle strutture burocratiche che realizzano il controllo centralizzato sulle attività, è passato alla ricerca di nuovi modelli che rispondano alla necessità di organizzazioni flessibili, capaci quindi di cambiare continuamente e di auto-organizzarsi (alcuni principi che caratterizzano i modelli di trasformazione delle organizzazioni sono: la gestione per processi, e quella per progetti, l acquisizione e il governo della conoscenza e la fluidità di ruoli e conseguentemente delle richieste alle persone). Si assiste inoltre alla trasformazione di metodi tipicamente caratterizzati da tecnicismi HR a metodi condivisi con e per il management, per la gestione e la presa di decisioni in ambito risorse umane. Diventando più complessi finalità, attori e contesto, anche la rapidità di risposta degli strumenti di amministrazione e controllo dei nuovi sistemi di valutazione deve adeguarsi. Poiché le finalità si sono diversificate e ampliate, gli attori sono cambiati, il contesto organizzativo si muove in modo liquido e sempre più globale, allora i sistemi di valutazione dei ruoli hanno ragione di essere solo se sono in grado di cogliere e rispondere a tali nuove esigenze. Bibliografia Indagine OD&M Consulting, Febbraio AA.VV. (2013), Guida operativa alla valutazione dei ruoli, OD&M Consulting, Milano. Broglio, A (1992), Il sistema di valutazione delle prestazioni, in Costa, G., Manuale di gestione del personale, Torino, UTET. Prien, E.P., Goodstein, L.D., Goodstein, J. (2009), A Practical Guide to Job Analysis, Pfeiffer & Company. 51

Global Professional System. La mappa di riferimento che guida la costruzione di sistemi di gestione e valorizzazione delle persone in azienda

Global Professional System. La mappa di riferimento che guida la costruzione di sistemi di gestione e valorizzazione delle persone in azienda Global Professional System La mappa di riferimento che guida la costruzione di sistemi di gestione e valorizzazione delle persone in azienda Il contesto di riferimento Le organizzazioni si trovano a fronteggiare

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Analizzare e gestire il CLIMA e la MOTIVAZIONE in azienda

Analizzare e gestire il CLIMA e la MOTIVAZIONE in azienda Analizzare e gestire il CLIMA e la MOTIVAZIONE in azienda tramite lo strumento e la metodologia LA GESTIONE DEL CLIMA E DELLA MOTIVAZIONE La spinta motivazionale delle persone che operano in azienda è

Dettagli

Incentive & La soluzione per informatizzare e gestire il processo di. Performance Management

Incentive & La soluzione per informatizzare e gestire il processo di. Performance Management Incentive & Performance Management La soluzione per informatizzare e gestire il processo di Performance Management Il contesto di riferimento La performance, e di conseguenza la sua gestione, sono elementi

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane

Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane Premessa Nell ambito della gestione delle Risorse Umane, EBC Consulting si affianca alle Aziende nel mettere a punto strumenti e processi coerenti

Dettagli

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Indagine ottenuta grazie alla somministrazione di questionario ad oltre 260

Dettagli

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE NEGLI ENTI LOCALI

LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE NEGLI ENTI LOCALI LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE NEGLI ENTI LOCALI Premesse e riferimenti normativi La valutazione del personale, che costituisce un processo centrale nell ambito del management pubblico, ha registrato negli

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile

Dettagli

PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI

PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI I PDTA e i protocolli nel Dipartimento di area Medica Specialistica Infermiera pediatrica coordinatrice Sabrina Contini PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

INNOVAZIONE E RICERCA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE E DELLE PERSONE

INNOVAZIONE E RICERCA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE E DELLE PERSONE INNOVAZIONE E RICERCA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE E DELLE PERSONE OD&M Consulting è una società di consulenza specializzata nella gestione e valorizzazione delle persone e nella progettazione di sistemi

Dettagli

PEOPLE CARE. Un equipe di professionisti che si prendono cura dello sviluppo delle RISORSE UMANE della vostra organizzazione.

PEOPLE CARE. Un equipe di professionisti che si prendono cura dello sviluppo delle RISORSE UMANE della vostra organizzazione. La Compagnia Della Rinascita PEOPLE CARE Un equipe di professionisti che si prendono cura dello sviluppo delle RISORSE UMANE della vostra organizzazione. PEOPLE CARE Un equipe di professionisti che si

Dettagli

profilo dna team clienti

profilo dna team clienti CONSULENZA Organizzativa e Direzionale MS Consulting è una società di consulenza organizzativa e direzionale che, dal 1985, fornisce servizi legati alla valutazione dell efficienza aziendale e allo sviluppo

Dettagli

Il Sistema di Valutazione nel Gruppo UniCredit

Il Sistema di Valutazione nel Gruppo UniCredit Performance Management Il Sistema di Valutazione nel Gruppo UniCredit Da 16 sistemi diversi (in sedici paesi) ad un approccio globale Executive Development and Compensation Milano, 12 Novembre 2010 cfr

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Benessere Organizzativo

Benessere Organizzativo Benessere Organizzativo Grazie per aver scelto di partecipare a questa indagine sul benessere organizzativo. Rispondere alle domande dovrebbe richiedere non più di 15-20 minuti. Attraverso il questionario

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 METODOLOGIA PERMANENTE PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DEI RISULTATI DEI DIPENDENTI GENERALMENTE CONSIDERATI CUI NON SIANO STATI CONFERITI

Dettagli

Valutazione dei Ruoli

Valutazione dei Ruoli Valutazione dei Ruoli 1 Cos è la valutazione dei ruoli 3 2 Gli obiettivi del sistema di valutazione dei ruoli 3 3 I vantaggi del sistema di valutazione dei ruoli 4 4 Gli elementi del Metodo Hay Group Guide

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione

Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione Sommario Premessa... 2 1. Introduzione... 3 2. Criteri generali della metodologia di valutazione...

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

L esperienza dell Università di Bologna

L esperienza dell Università di Bologna PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il

Dettagli

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato

Dettagli

ADDETTA E ADDETTO ALLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

ADDETTA E ADDETTO ALLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE ADDETTA E ADDETTO ALLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Aggiornato il 10 novembre 2009 1. CARTA D IDENTITÀ...2 2. CHE COSA FA...3 3. DOVE LAVORA...4 4. CONDIZIONI DI LAVORO...5 5. COMPETENZE...6 Che cosa deve

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

ORIENTARE = EDUCARE ALLE SCELTE

ORIENTARE = EDUCARE ALLE SCELTE ORIENTARE = EDUCARE ALLE SCELTE Porre l individuo in grado di prendere coscienza di sé, di progredire per l adeguamento dei suoi studi e della sua professione rispetto alle mutevoli esigenze della vita

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

manifatturiera e per i servizi

manifatturiera e per i servizi CAPITOLO 7 Tecnologie per la produzione manifatturiera e per i servizi Agenda Tecnologia e core technology Processi core ed ausiliari Tecnologia e struttura organizzativa Tecnologia core manifatturiera

Dettagli

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

RISORSE UMANE. Benchmarking Study. HR Measurement

RISORSE UMANE. Benchmarking Study. HR Measurement RISORSE UMANE Benchmarking Study HR Measurement BENCHMARKING STUDY HR Measurement Business International Via Isonzo, 42 C 00198 Roma Tel. 06845411 Fax 0685301046 i Sommario Introduzione 2 Premessa 3 Reclutamento

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli

La performance individuale, rappresentata da un valore numerico compreso tra 0 e 100, è determinata come

La performance individuale, rappresentata da un valore numerico compreso tra 0 e 100, è determinata come IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE Il sistema di misurazione e valutazione della performance si fonda sulla definizione di performance organizzativa ed individuale contenuta nel

Dettagli

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE L approccio al processo di manutenzione Per Sistema Integrato di Produzione e Manutenzione si intende un approccio operativo finalizzato al cambiamento

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE

Dettagli

- Getting better all the time -

- Getting better all the time - Aviva Italy Direzione Risorse Umane Roma, 10 dicembre 2008 PROGETTO ALBA PROGETTO ALBA - Getting better all the time - Scopi e finalità Il progetto Alba condiviso con l Alta Direzione e lanciato il 4 dicembre

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

ON AIR. Sei in onda, raccontaci di te! Il Modello di Sviluppo Professionale di Gruppo Presentazione alle OO.SS.

ON AIR. Sei in onda, raccontaci di te! Il Modello di Sviluppo Professionale di Gruppo Presentazione alle OO.SS. ON AIR Sei in onda, raccontaci di te! Il Modello di Sviluppo Professionale di Gruppo Presentazione alle OO.SS. 1 Direzione Centrale Milano, Personale 8 febbraio - Ufficio Sviluppo 2012 Indice Le caratteristiche

Dettagli

Osservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo

Osservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo Quesito 1 In linea generale ritieni positiva la tendenza di molti paesi europei a cercare di proteggere alcuni settori ritenuti strategici per

Dettagli

L infermiere al Controllo di Gestione

L infermiere al Controllo di Gestione L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di

Dettagli

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI DAL PERSONALE DI CAT. EP - ANNO 2014 INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PER IL 2015 NOME E COGNOME DEL DIPENDENTE

VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI DAL PERSONALE DI CAT. EP - ANNO 2014 INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PER IL 2015 NOME E COGNOME DEL DIPENDENTE VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI DAL PERSONALE DI CAT. EP - ANNO 2014 INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PER IL 2015 NOME E COGNOME DEL DIPENDENTE STRUTTURA DI APPARTENENZA FIRMA E TIMBRO DEL RESPONSABILE

Dettagli

Cos è la UNI EN ISO 9001?

Cos è la UNI EN ISO 9001? Cos è la UNI EN ISO 9001? Cos è la UNI EN ISO 9001? è una norma che definisce i requisiti per un sistema di gestione per la qualità. Aiuta le organizzazioni ad essere più efficaci ed efficienti, assicurando

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

Report di valutazione Fiona Clark_Live

Report di valutazione Fiona Clark_Live Report di valutazione Fiona Clark_Live Analysis Aptitude Generato il: 28-gen-2011 Pagina 2 2005-2009 Saville Consulting. Tutti i diritti riservati. Indice Introduzione al report di valutazione... 3 Attitudine

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

Cap.1 - L impresa come sistema

Cap.1 - L impresa come sistema Cap.1 - L impresa come sistema Indice: L impresa come sistema dinamico L impresa come sistema complesso e gerarchico La progettazione del sistema impresa Modelli organizzativi per la gestione Proprietà

Dettagli

Incentivi e Premi. Incentivo è considerato tutto ciò che serve a motivare il lavoratore e quindi a renderlo più

Incentivi e Premi. Incentivo è considerato tutto ciò che serve a motivare il lavoratore e quindi a renderlo più Incentivi e Premi Incentivo è considerato tutto ciò che serve a motivare il lavoratore e quindi a renderlo più efficiente. Premio è tutto ciò che ne deriva da un obiettivo ben formato raggiunto ed assimilato

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

Il sistema di gestione delle competenze A cura di Michele Valerio Consulente di Direzione e Organizzazione Aziendale Partner di Eupragma srl L approccio Prestazioni attese: OBIETTIVI Mission Vision Valori

Dettagli

MANDATO INTERNAL AUDIT

MANDATO INTERNAL AUDIT INTERNAL AUDIT MANDATO INTERNAL AUDIT Il presente Mandato Internal Audit di Società, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi in data 30 ottobre 2012 e sentito il Collegio Sindacale e l

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

Innovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante. Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013

Innovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante. Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013 Innovazioni nella programmazione 2014-2020 e valutazione ex ante Paola Casavola DPS UVAL 11 luglio 2013 Perché le innovazioni nella programmazione sono molto rilevanti per la valutazione ex ante e la VAS?

Dettagli

INFORMAZIONE FORMAZIONE E CONSULENZA. benchmark ingbenchmarking benchmarkingbench marking

INFORMAZIONE FORMAZIONE E CONSULENZA. benchmark ingbenchmarking benchmarkingbench marking BENCHMARKING STUDY INFORMAZIONE FORMAZIONE E CONSULENZA benchmark ingbenchmarking benchmarkingbench marking CREDIT MANAGEMENT CREDIT MANAGEMENT Benchmarking Study Gestione e recupero dei crediti BENCHMARKING

Dettagli

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 S OMMAR IO LA FUNZIONE DEI REPORT... 3 TIPOLOGIA DEI REPORT... 3 CRITERI

Dettagli

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità

Dettagli

leaders in engineering excellence

leaders in engineering excellence leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

Channel Assicurativo

Channel Assicurativo Intermedia Channel Channel Assicurativo La soluzione per essere protagonisti di una nuova stagione della consulenza assicurativa Il mercato Assicurativo 2007 Il decreto Bersani Nel giro di qualche mese

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020

STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020 STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020 Verso un utilizzo più strategico imparando dall esperienza maturata Roberto D Auria Mario Guido Gruppo di lavoro Competitività Roma, 28 ottobre 2013 L esperienza

Dettagli

una forza creativa si fonda anche sulla capacit di condividere valori e traguardi.

una forza creativa si fonda anche sulla capacit di condividere valori e traguardi. la forza di un idea una forza creativa si fonda anche sulla capacit di condividere valori e traguardi. una forza creativa Comer Group, da gruppo di aziende operanti nel settore della trasmissione di potenza,

Dettagli

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori

Dettagli

Il Sistema di Valutazione delle Prestazioni del Gruppo Logiche e principali caratteristiche Presentazione alle OO.SS.

Il Sistema di Valutazione delle Prestazioni del Gruppo Logiche e principali caratteristiche Presentazione alle OO.SS. Il Sistema di Valutazione delle Prestazioni del Gruppo Logiche e principali caratteristiche Presentazione alle OO.SS. 1 Direzione Centrale Risorse Umane Ufficio Sviluppo Milano, e Compensation Marzo 2014

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

Alcune persone guardano le cose accadere. Altre fanno in modo che accadano!

Alcune persone guardano le cose accadere. Altre fanno in modo che accadano! 2013 Alcune persone guardano le cose accadere. Altre fanno in modo che accadano! Nel mondo economico dei nostri tempi, la maggior parte delle organizzazioni spende migliaia (se non milioni) di euro per

Dettagli

Gestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business

Gestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business Gestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business Gianluca Meloni, Davide Brembati In collaborazione con 1 1 Le premesse del Progetto di ricerca Nella presente congiuntura

Dettagli

L Outplacement. come supporto per la ricollocazione professionale PRESENTAZIONE CONVEGNO 19 NOVEMBRE 2013

L Outplacement. come supporto per la ricollocazione professionale PRESENTAZIONE CONVEGNO 19 NOVEMBRE 2013 L Outplacement come supporto per la ricollocazione professionale PRESENTAZIONE CONVEGNO 19 NOVEMBRE 2013 3 La spesa per le politiche del lavoro in Europa e INTOO in Italia Spesa per le politiche del mercato

Dettagli