P I E M O N T E. 22 ottobre Direttore Generale Arpa Piemonte Angelo Robotto

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1 P I E M O N T E Direttore Generale Arpa Piemonte Angelo Robotto

2 Stato dell Ambiente in Piemonte 2014 Il nuovo Portale: le infografiche, dati in tempo reale, grafici e mappe interrogabili Clima e cambiamenti: le azioni di Arpa, i dati Stato: Aria, acqua, il suolo,le reti di monitoraggio, i dati Pressioni sul territorio: le attività di controllo di Arpa Rischi naturali Siti contaminati Attività industrali Radiazioni non ionizzanti Radiazioni ionizzanti

3 Lo Stato dell Ambiente in evoluzione Oggi un portale per l ambiente Strutturazione per capitoli, forniva una visione verticale dell ambiente L educazione a cogliere l ambiente nella sua integralità, inizia dalla visione trasversale delle molte tematiche

4 L Ambiente in Piemonte oggi Un portale per parlare di Ambiente in Piemonte 3 Tematiche 3 Infografiche 150 Indicatori 300 grafici dinamici 80 mappe interattive 15 anni di dati

5 Tre tematiche per l ambiente Aspetti positivi Aspetti negativi Lo Stato della risorsa I Fattori che alterano lo stato della risorsa (agricoltura, industria, trasporti ) Gli Impatti Le Risposte Attività Arpa (numero controlli, monitoraggi, pareri ) Attività Regione (pianificazione, programmazione...) La consultazione trasversale tra gli indicatori ambientali e i dati consente di cogliere le reali interazioni esistenti tra le tematiche

6 Consultazione e navigazione della tematica Ad esempio: STATO della risorsa Grafici dinamici e interattici Mappe on line in continuo aggiornamento

7 Tre tematiche per l ambiente

8 Tre tematiche per l ambiente

9 Tre tematiche per l ambiente

10 Clima L evidenza degli effetti del cambiamento climatico sugli eventi estremi, associata alla fragilità del territorio piemontese, impone l adozione di misure di prevenzione straordinarie e lo sviluppo della capacità di previsione e sorveglianza sulla base di tecnologie e competenze altrettanto straordinarie. Dalle grandi alluvioni del 1994 e del 2000, al lungo periodo siccitoso dal 2001 al 2004, all ondata di caldo del 2003, che ha determinato un eccesso di mortalità nella sola Italia superiore a unità, agli episodi temporaleschi più brevi ma con intensità oraria di precipitazione mai registrata ed effetti connessi devastanti, di cui l ultimo è quello del 13 ottobre 2014 nell Alessandrino Numerose stazioni hanno superato il record assoluto di precipitazione degli ultimi 30y, tra cui GAVI con 416 mm in 12h

11 Clima Cosa mette in campo l Agenzia? tempo reale monitoraggio puntuale e quantitativo dei parametri meteorologici anche con tecnologie all avanguardia come la rete radarmeteorologica strumenti ed expertise sulla previsione idrometeorologica e sulla stima degli effetti al suolo competenze e organizzazione di dati, persone e modalità di lavoro Più di 400 stazioni attive Gestione del sistema di allertamento regionale per rischio idrogeologico e assistenza continua durante le emergenze (Centro Funzionale regionale) Bollettini di allertamento multirischio (incendi boschivi, ondate di calore, valanghe, siccità )

12 Clima Cosa mette in campo l Agenzia? tempo differito organizzazione e gestione di banche dati capacità di elaborazione, analisi, interpretazione e confronto storico e interdisciplinare dei dati realizzazione di prodotti informativi (sezione web dedicata miglioramento del quadro conoscitivo e del patrimonio informativo sul clima supporto alla Regione Piemonte nella pianificazione climatedependent supporto agli enti nell adozione di opzioni di adattamento al cambiamento climatico informazione al pubblico

13 Clima anno 2013 Per quanto riguarda la temperatura, il 2013 è l anno più anno più caldo rispetto alla media di riferimento (anni ). L anomalia positiva di temperatura è stata di +0.6 C. Dicembre ha contribuito con un anomalia nelle temperatura massime di +2.6 C: la più elevate degli ultimi 58 anni.

14 Clima anno 2013 La precipitazione annua è stata superiore del 13% rispetto alla norma climatica, grazie soprattutto alle piogge primaverili. Due episodi rilevanti a Maggio e Dicembre. Innalzamento del Po ai Murazzi dal 16 al 21 Maggio. Pioggia del 25 e 26 dicembre che ha portato ad un surplus pluviometrico del 122%

15 Inquinamento atmosferico In Piemonte, analogamente a quanto succede in tutto il bacino padano, permangono situazioni problematiche per quanto riguarda il PM10 e l ozono e, solo in alcuni centri urbani, il biossido di azoto. Si registrano in alcuni siti superamenti del valore obiettivo annuale del benzo(a)pirene.

16 Rete di monitoraggio della qualità dell aria 66 stazioni fisse per il monitoraggio in continuo dei parametri chimici Stazione mobile 6 laboratori mobili attrezzati 7 centri operativi provinciali presso i quali sono effettuate le operazioni di validazione dei dati Filtro prima e dopo il campionamento Stazione fissa Dati in tempo reale

17 Inquinamento atmosferico Il particolato In Piemonte, sul lungo periodo è stato osservato un miglioramento della qualità dell aria pur in presenza di oscillazioni legate ai fattori meteorologici. 280 Per il particolato, infatti, l analisi della serie storica dei dati mostra come nel periodo , a livello regionale, la concentrazione media annua di PM10 si è sia complessivamente ridotta n dei superamenti del limite giornaliero Torino Consolata Biella Sturzo Verbania Gabardi Cuneo Alpini limite giornaliero (50 µg/m3) 80 µg/m Tale fenomeno è particolarmente evidente nella stazione Torino Consolata dove la media annuale si è quasi dimezzata passando da 71 a 40 µg/m 3 e il numero di superamenti annui da 210 a anno

18 Criticità ozono biossido di di azoto PM10 PM2,5 benzo(a)pirene la situazione in sintesi... Rispetto dei dei limiti normativi a Torino Consolata monossido di di carbonio (dal (dal 2001) biossido di di zolfo (dai (dai primi anni anni 90) 90) benzene(dal 2004) metalli tossici (nel (nel PM10 dal dal 2000)

19 Qualità dell aria Il primo semestre 2014 Confronto del 2014 con il 2013 (analoghi periodi) PM10 : evidente diminuzione dei valori misurati sia per quanto riguarda la concentrazione media sia il numero dei superamenti del limite giornaliero. Il valore massimo ammesso di superamenti (35 giorni anno) superato solo al 30 giugno in poche stazioni di traffico della rete (Torino, Settimo Torinese, Carmagnola, Alessandria). Analoga situazione per la concentrazione media misurata nel primo semestre dei due anni per il PM2,5. Benzo(a)pirene: incremento della concentrazione misurata nei primi quattro mesi del 2014 NO2 situazione invariata Benzene: lieve incremento, pur con valori non elevati Ozono: netto decremento dei giorni di superamento del valore obiettivo per la protezione della salute e della media, pari a circa il 30% di quella del 2013, grazie all andamento meteorologico

20 Azioni a supporto delle politiche per il miglioramento Le azioni che hanno indotto il miglioramento dell ultimo decennio non possono garantire ulteriori passi in avanti Occorre approfondire la conoscenza per adottare nuove politiche speciazione del particolato e source apportionment tenore di azoto nel gasolio da riscaldamento valutazione delle ricadute ambientali dell uso delle biomasse per la produzione di energia elaborazione di scenari tendenziali sugli effetti attesi di provvedimenti vedimenti

21 Acqua La Direttiva Quadro Europea L applicazione della Direttiva diventa operativa attraverso il Piano di Gestione del Distretto Idrografico, che per il Piemonte è quello del Po. La Direttiva quadro prevede un ciclo di sei anni, che per il Piemonte parte dal 2009, per la pianificazione di distretto e, dalla fine del 2012 è già iniziato il processo di revisione del Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po. Il rapporto sullo stato delle acque dell Agenzia europea dell Ambiente sul primo ciclo dei Piani di gestione dei bacini idrografici sviluppati dagli Stati membri nel quadro della Direttiva, concordano nel ritenere che l obiettivo di buono sarà probabilmente raggiunto per poco più della metà (53%) delle acque della UE. Si può ipotizzare per il Piemonte che l obiettivo sarà raggiunto da una percentuale maggiore.

22 Le acque superficiali Acque dal monitoraggio al reporting Le acque sotterranee Rete Base di 193 Corpi Idrici 12 potenziali Siti di Riferimento per le componenti biologiche 605 pozzi di cui 397 superficiali e 208 profondi

23 Acque superficiali: dalla Rete di monitoraggio al dato Rete Base di 193 Corpi Idrici Rete Aggiuntiva 12 potenziali Siti di Riferimento per le componenti biologiche Per i corpi idrici piemontesi, dall analisi dei risultati del monitoraggio dell anno 2013 si può evidenziare come il 96% dei corpi idrici rientri nella classe Buono per lo Stato Chimico e il 54% per lo Stato Ecologico e circa il 5% sia migliorata a Buono rispetto alla prima classificazione ufficiale , benché tale dato sia da considerarsi indicativo in quanto il risultato del terzo anno di monitoraggio (2014) può determinare il passaggio ad una classe inferiore.

24 Acque superficiali i dati sulla balneazione Per quanto riguarda le acque di balneazione si è già raggiunto l obiettivo di qualità che prevede per la fine della stagione balneabile 2015 la classe di qualità Sufficiente. Infatti alla fine della stagione balneabile del 2014 le acque di balneazione si sono classificate per il 6% nella classe Sufficiente, per 11% in quella Buono e per l 83% nella classe Eccellente. Obiettivo Eccellente Buona Sufficiente Scarsa L. Maggiore (50) L. Orta (17) 14 3 L. Mergozzo (5) 5 L. Viverone (7) L. Avigliana (3) L. Sirio (5) L.Candia (3) T. Cannobino (2) T. S. Bernardino (1) entro la fine della stagione balneare 2015 tutte le acque di balneazione almeno sufficienti TOTALE

25 Acque sotterranee: dalla Rete di monitoraggio al dato 605 pozzi di cui 397 superficiali e 208 profondi La valutazione relativa al 2103 rileva una situazione compromessa per la falda superficiale con 12 corpi idrici sotterranei (GWB, Ground Water Body) su 17 risultati in stato Scarso confermando di fatto l analisi di rischio, effettuata sulla base delle pressioni incidenti in superficie, nella fase di implementazione della Direttiva europea sulle acque WFD (Water Framework Directive). Nel 2013 le falde profonde evidenziano una situazione leggermente migliore rispetto alla falda superficiale, anche in funzione del loro ambito di esistenza e circolazione idrica sotterranea, potenzialmente più protetto rispetto al sistema acquifero superficiale.

26 Acque potabili: la Rete di monitoraggio, i dati Le analisi effettuate per il controllo delle acque distribuite dagli acquedotti testimoniano di una loro buona qualità in quanto la quasi totalità dei campioni è conforme ai parametri di legge (solo il 3% dei campioni ha evidenziato una non conformità per i parametri microbiologici e meno del 2% per i parametri chimici). % TO1TO2 TO3 TO4 TO5 VC BI NO ASL VCO CN1 CN2 AT AL Totale % microbiologici % chimici Percentuale di campioni non conformi sul numero di campioni analizzati per ciascuna ASL

27 Qualità del suolo: la Rete di monitoraggio e i dati I contaminanti organici (Diossinefurani PCDD/DF, policlorobifenili PCB e idrocarburi policiclici aromatici IPA) prendono origine da combustioni di idrocarburi, attività industriali, incenerimento di rifiuti e altro. Presentano forme lievi di contaminazione diffusa su tutto il territorio con concentrazioni medie e valori di fondo ampiamente al di sotto dei limiti di legge. Non sono state individuate zone critiche, mentre i pochi superamenti riscontrati sono da attribuire a casi isolati di contaminazione puntuale. I II III Cr (mg/kg) profondità B < > 150 Rete di monitoraggio del suolo 303 stazioni su maglia sistematica Il campionamento dei suoli è effettuato a più profondità, per ogni campione prelevato sono analizzati più di 70 contaminanti (metalli pesanti, IPA, PCB, diossine e furani). IV Cr Aree omogenee a b c d e e1 d1 b2 a1 b1 c1 d2 e2 c2 V Cr mg/kg a2 a1 a2 b1 b2 c1 c2 d1 d2 e1 e2

28 Biodiversità: le valutazioni di incidenza ecologica Anno Valutazioni Incidenza Flora sono presenti più di specie che rappresentano il 46% della flora italiana Fauna 400 specie di uccelli, 80 specie di mammiferi, 40 di rettili e anfibi, 60 di pesci Valutazioni Incidenza dell Agenzia Il territorio sottoposto a protezione costituito da Rete Natura 2000, Aree Protette e Altre Aree (zone contigue e aree di salvaguardia) si estende per ,40 ettari complessivi, interessando il 17,60% del territorio regionale

29 Pressioni sul Territorio Industrie Siti contaminati Radiazioni ionizzanti Siti nucleari Radon Radiazioni non ionizzanti Suolo Rumore Rischi naturali Amianto

30 Rischi naturali la Rete di monitoraggio delle Frane La rete comprende 300 sistemi di monitoraggio strumentale Le aree in frana coinvolgono il 10,3% del territorio La situazione in tempo reale

31 Siti contaminati Anagrafe Regionale numero siti Siti in anagrafe Siti con intervento non necessario Attualmente i siti presenti nell Anagrafe Regionale dei Siti Contaminati sull intero territorio regionale sono Metà dei siti sono localizzati in provincia di Torino, a seguire Novara e Alessandria siti in anagrafe 767 siti con procedimento attivo 688 siti conclusi La famiglia di contaminanti principalmente responsabile della contaminazione dei suoli è senza dubbio rappresentata dagli idrocarburi, seguita dalla combinazione contaminanti inorganici più idrocarburi e dai soli contaminanti inorganici.

32 Attività sui Siti contaminati Arpa Piemonte interviene sui procedimenti attivi, per il : i procedimenti attivi sono 767 Controllo delle bonifiche e degli interventi Controllo della contaminazione Controllo procedure bonifica sui Siti Interesse Nazionale

33 Attività Attività industriale : Seveso i controlli Autorità competente Enti coinvolti Istruttorie Comitato Tecnico Regionale (CTR) VVF, Regione, Arpa, Provincia, Comune, INAIL Verifiche SGS art. 6 Regione/Arpa art. 8 Ministero Ambiente art. 6 Regione/Arpa art. 8 VVF, Arpa, INAIL PEE Prefettura VVF, Regione, Arpa, Provincia, Comune Pianificazione territoriale Comuni + Regione Supporto tecnico di Arpa

34 Attività industriale : Seveso i controlli Provincia Art. 6 Art. 8 tot Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino VerbanoCusio Ossola Vercelli Totale Dati desunti dal Registro regionale aggiornato al maggio

35 Attività industriale : i controlli Verifiche su SGS Verifiche di assoggettabilità alla normativa Seveso Istruttorie Pianificazione dell emergenza esterna depositi e/o trattamento di prodotti petroliferi 7% 12% depositi e/o imbottigliamento di GPL depositi di esplosivi 19% 18% depositi di sostanze tossiche e/o fitofarmaci produzione e/o stoccaggio di gas tecnici produzione di chimica di base o intermedi 8% 5% 13% 5% 7% 5% produzione di chimica fine o farmaceutica produzione e/o utilizzo di resine sintetiche trattamenti superficiali (es. attività galvaniche) altre attività specifiche Stabilimenti a rischio di incidente rilevante in Piemonte

36 Aree di travaso di sostanze pericolose

37 Aree di danno Prima e dopo l esecuzione di adeguamenti impiantistici

38 Radiazioni non ionizzanti Potenza impianti Potenza installata su tutto il territorio regionale (impianti radiotelevisivi e di telefonia e valore complessivo) anni Potenza (milioni di Watt) radiotv SRB Le nuove tecnologie, hanno portato ad una riduzione della potenza emessa dal telefonino e quindi dell esposizione alle radiazioni elettromagnetiche. I dati confermano che il livello delle emissioni di radiazione elettromagnetica nella modalità di utilizzo 3G (UMTS) è molto più basso di quello della modalità 2G (GSM) di un fattore pari a 100. totale Negli ultimi anni si è assistito alla crescita rapida del numero di impianti per telefonia mobile, tale incremento è dovuto allo sviluppo tecnologico. Nell arco di un decennio, infatti, si è passati dalla prima alla quarta generazione di impianti per telefonia mobile. (TACS, GSM, UMTS, LTE). Le attività di Arpa si concentrano anche sugli elettrodotti, avendo il Piemonte, rispetto alle altre regioni, la maggiore densità sul territorio. App di Arpa Piemonte

39 Radiazioni ionizzanti Vigilanza sorgenti artificiali Localizzazione delle sorgenti radioattive L utilizzo di radiazioni ionizzanti è molto diffuso sia in campo sanitario sia in campo industriale e di ricerca. Arpa ha istituito un database (in fase di continuo aggiornamento) delle sorgenti di radiazioni ionizzanti detenute sul tutto il territorio regionale. Tale database è uno strumento fondamentale, oltre che per la conoscenza, per garantire adeguate modalità di intervento in situazioni di emergenza.

40 Siti nucleari i controlli, il monitoraggio Dose efficace media individuale Sito di Trino (VC) Dose efficace media individuale Sito di Saluggia (VC) Il Piemonte detiene attualmente più del 70% dei rifiuti radioattivi italiani e la quasi totalità del combustibile nucleare irraggiato. Per i tre siti nucleari piemontesi le attività di monitoraggio hanno consentito di evidenziare tutte le anomalie radiometriche che si sono presentate e di garantire immediate azioni di monitoraggio straordinario.

41 Monitoraggio radioattività ambientale Rete nazionale Resorad (Rete di Sorveglianza della Radioattività Ambientale) Rete regionale Reti locali intorno agli impianti nucleari Rete di allerta Geiger costituita da 29 stazioni di misura della radiazione gamma, distribuite su tutto il territorio piemontese. La Rete di allerta è funzionale alla valutazione immediata delle emergenze transfrontaliere, direttamente integrata con la Rete Meteorologica.

42 Monitoraggio radioattività ambientale Radon Il radon, gas radioattivo naturale, è presente negli ambienti confinati come abitazioni, luoghi di lavoro, scuole. La media radon attualmente stimata nelle abitazioni in Piemonte è di 71 Bq/m 3. Il valore limite stabilito da raccomandazione Europea è di 400 Bq/m 3. I risultati hanno dimostrato che il radon è un problema rilevante di sanità pubblica in Piemonte, seconda causa di tumore al polmone. Mappatura della concentrazione di Radon nelle abitazioni, effettuata da Arpa. Cosa rilevano i nostri strumenti

43 Amianto Attività di controllo sul territorio Arpa Piemonte svolge le seguenti attività: analitiche SIN di Balangero SIN di Casale Monferrato Grandi Opere Mappatura Amianto Naturale Mappatura Amianto Antropico Attività analitiche svolte nel 2013: 1028 campioni di fibre aerodisperse 904 campioni di solidi I monitoraggi ambientali riguardano in particolare: la tratta MilanoGenova Terzo Valico dei Giovi che fa riferimento al progetto relativo alla linea ferroviaria ad Alta Capacità/Alta Velocità che metterà in collegamento Genova con Milano il progetto di ferrovia TorinoLione il sito di Interesse nazionale di Balangero Il sito di Interesse nazionale di Casale Monferrato la rimozione di pietrisco ferroviario in specifico nei pressi della Stazione Ferroviaria di Spinetta Marengo la Val di Susa nel comune di Sauze d Oulx frazione di Jouvenceaux edifici dell Università di Torino

44 Amianto Mappatura coperture MCA Primi risultati Ca coperture mappate Ca coperture verificate in campo Percentuale successo classificazione ca 70% Dati di attività inerenti la mappatura dell amianto anni 2013 e 2014 Indicatore ATTIVITA AL AT BI CN NO TO VCO VC Totale Amianto e ambiente Numero Oggetti Ambientali IDMCA Controlli effettuati anno 2013 Controlli effettuati al

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