ANALISI DI SOSTANZE BIOLOGICAMENTE ATTIVE IN MATRICI COMPLESSE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ANALISI DI SOSTANZE BIOLOGICAMENTE ATTIVE IN MATRICI COMPLESSE"

Transcript

1 Dott. Riccardo Nescatelli ANALISI DI SOSTANZE BIOLOGICAMENTE ATTIVE IN MATRICI COMPLESSE E sempre più richiesto, sia in ambito accademico sia nel privato, l analisi di matrici complesse, ossia la determinazione qualitativa e/o quantitativa di uno o più analiti presenti in campioni reali. Perciò sono necessari: - 1) CAMPIONAMENTO - 2) PREPARAZIONE DEL CAMPIONE - 3) DETERMINAZIONE QUALITATIVA E/O QUANTITATIVA, MEDIANTE ANALISI STRUMENTALE CAMPIONAMENTO E una fase importante e delicata, perché se non ben condotta, nonostante l analisi strumentale sia stata ben eseguita, il risultato che si ottiene è falsato. La qualità dei dati riflette la qualità del campione prelevato, infatti è stato dimostrato che la maggiore fonte di errore è il campionamento. Il campione deve essere: - RAPPRESENTATIVO - OMOGENEO Rappresentativo di tutta la massa, perché il dato che si ottiene alla fine dell analisi deve essere esteso a tutta la massa del campione e non solo alla minima parte analizzata; omogeneo o omogeneizzato, perchè le caratteristiche chimico-fisiche rimangano costanti nello spazio. ESEMPIO DI CAMPIONAMENTO DI FARMACI IN COMPRESSE IN INDUSTRIA FARMACEUTICA: - 1) Si prelevano capsule con frequenza fissa in base alla produzione giornaliera (CAMPIONE ELEMENTARE) - 2) Le compresse vengono omogeneizzate; in seguito gli omogeneizzati saranno uniti (CAMPIONE MEDIO DI PRELEVAMENTO) - 3) Il campione medio di prelevamento viene suddiviso per ottenere il CAMPIONE DI LAVORO - 4) Prelevando un aliquota del campione (generalmente mg o ml) di lavoro, si ottiene il CAMPIONE D ANALISI, il quale verrà poi analizzato. Il campione, fino al momento d analisi deve essere STABILIZZATO e CONSERVATO in maniera idonea.

2 PRIMA DI LAVORARE ALLA PREPARAZIONE DEL CAMPIONE PER L ANALISI E NECESSARIO PROCEDERE ALLA SUA STABILIZZAZIONE Problemi: DEGRADAZIONE DEL CAMPIONE PROCESSI DI OSSIDAZIONE aggiunta di un antiossidante REAZIONI DI IDROLISI La presenza di acqua può accelerare reazioni di decomposizione Liofilizzazione permette l allontanamento dell acqua INSTABILITA AL ph variazione del ph al momento della raccolta del campione e sufficiente aggiungere un tampone REATTIVITA CON COMPONENTI ENDOGENI se vi e la possibilità che avvengano queste reazioni, si rende necessaria l aggiunta di uno stabilizzante INSTABILITA TERMICA l esposizione a fonti di calore o alla luce può facilitare reazioni chimiche di degradazione la maggior parte delle volte i campioni vengono conservati a basse temperature, da +4 a -70 gradi centigradi INSTABILITA ENZIMATICA gli enzimi interferenti possono essere resi inattivi con inibitori enzimatici specifici, (o con dell acetonitrile) o più semplicemente con le basse T La conoscenza di questi fenomeni permette di mettere a punto il metodo di raccolta e conservazione del campione in maniera adeguata. PREPARAZIONE DEL CAMPIONE D ANALISI Preparare il campione significa rendere tale campione presentabile per la tecnica analitica scelta. E necessario dunque, creare le condizioni affinché i vari analiti siano pronti per la loro analisi qualiquantitativa con un dato strumento di misura. Per scegliere il metodo d analisi migliore: - a) PRECISIONE ED ACCURATEZZA RICHIESTA - b) QUANTITA DI CAMPIONE A DISPOSIZIONE - c) INTERVALLO DI CONCENTRAZIONE DELL ANALITA - d) QUALI SONO GLI INTERFERENTI - e) QUALI SONO LE CARATTERESTICHE CHIMICO FISICHE DELL ANALITA - f) TIPO DI MATRICE IN CUI E PRESENTE L ANALITA

3 a) Non è richiesta sempre la stessa precisione e/o accuratezza (es. in standardizzazione HCl con NaOH si commette un errore, preferibilmente, < 1%, mentre, in caso di matrici reali, l errore può essere anche del 10%) b) Devo scegliere un metodo che mi permetta di ripetere l analisi (un conto se ho gr, altra cosa se ho 10mg) c) In funzione della quantità di analita presente nel campione, i metodi di analisi possono cambiare d) Il dato analitico che si ottiene dal metodo messo a punto non dovrà essere influenzato da altri componenti endogeni, ma dal solo analita di interesse; si eliminano o trasformano gli interferenti, oppure si modifica il metodo d analisi e) ed f) Sono i punti che influenzano di più la scelta e l ottimizzazione di un metodo d analisi. Preparazione del campione, STEP NECESSARIO PER: - TRASFORMARE IL CAMPIONE IN UNA FORMA ADATTA, IDONEA PER L ANALISI STRUMENTALE Raramente si può analizzare il campione tal quale - ELIMINARE INTERFERENTI Fase di clean up mediante diverse tecniche estrattive - CONCENTRARE (O DILUIRE) Spesso la concentrazione dell analita è troppo bassa per poter essere rilevato; Concentrare l analita nel più piccolo volume possibile tale da rendere più sensibile la sua identificazione al rivelatore COME PREPARARE IL CAMPIONE - a) TECNICHE DI ESTRAZIONE, CLEAN UP - b) TECNICHE DI CONCENTRAZIONE - c) DERIVATIZZAZIONE ESTRAZIONE ESTRAZIONE LIQUIDO-LIQUIDO (LLE) Sfrutta il passaggio di un soluto da un solvente, o soluzione, ad un altro. Generalmente da una soluzione acquosa ad un solvente organico. E SPESSO USATA PER L ANALISI DI FARMACI NELLE URINE, ESSENDO QUESTE SOLUBILI IN ACQUA ED I FARMACI SPESSO SOLUBILI NEI SOLVENTI ORGANICI SOLVENTI ORGANICI ESTRAENTI: etere etilico, acetato di etile, esano, diclorometano, ecc.

4 Condizioni necessarie: 1) Il composto da estrarre deve essere solubile nei due solventi, ma non deve reagire con essi 2) I due solventi devono essere immiscibili fra loro 3) Il solvente estraente deve essere puro 4) Mescolando i due solventi non si devono creare emulsioni Coefficiente di ripartizione Kd = [A] ORG / [A] ACQ per analiti che non dissociano Rapporto di distribuzione D = [A i ] ORG / [A i ] ACQ per analiti che dissociano Nota: D=Kd per analiti che non dissociano Più è grande il Kd, o D, e più soluto passa dalla fase acquosa al solvente organico. %E = (D/(1+D))*100 VARIANDO IL ph SI POSSONO SELETTIVAMENTE ESTRARRE COMPOSTI ACIDI O BASICI

5 ESTRAZIONE DI ACIDO ACETICO (ACIDI) L acido acetico (HA) presente in soluzione acquosa può essere estratto aggiungendo a questa etere etilico: in etere l acido acetico non si dissocia, ma in acqua sì In etere [HA] In acqua [HA]+ [A - ] D= [HA] org / ([HA] acq + [A - ] acq ) sostituendo Kd = [HA] org / [HA] acq e Ka=[H + ] ac [A - ] ac /[HA] ac D= Kd/(1+(Ka/[H + ])) aumenta se aumentano gli H + (abbassando il ph si facilita l estrazione) ESTRAZIONE DI ANFETAMINE (BASI) Le anfetamine (R-NH 2 ) presenti nelle urine possono essere estratte facilmente con un estrazione liquidoliquido utilizzando cloroformio, etere etilico o anche miscele di solventi. In etere [RNH 2 ] In acqua [RNH 2 ]+ [RNH 3 + ] D= [RNH 2 ] org / ([RNH 2 ] acq + [RNH 3 + ] acq ) sostituendo Kd = [RNH 2 ] org / [RNH 2 ] acq e Kb=[ RNH 3 + ] ac [OH - ] ac /[ RNH 2 ] ac D= Kd/(1+(Kb/[OH - ])) aumenta se aumentano gli OH - (alzando il ph si facilita l estrazione) Dopo l estrazione con solvente organico ed una base come NaOH, all estratto si aggiunge solfato di sodio anidro. PREGI E DIFETTI DELLA LLE - Semplice - Alta % di soluto estratto - Grande quantità di solvente - Richiede una successiva concentrazione dell analita (evaporando il solvente con N 2 o con rotavapor) - Poco selettiva LO SVILUPPO DI STRUMENTI SEMPRE PIÙ SENSIBILI E CON LIMITI DI RILEVABILITÀ SEMPRE PIÙ BASSI HA PERMESSO LO SVILUPPO DI MICRO ESTRAZIONI LIQUIDO-LIQUIDO

6 ESTRAZIONE IN FASE SOLIDA (SPE) Come la LLE, consente l estrazione di analiti da matrici liquide (ESTRAZIONE SOLIDO-LIQUIDO). E la più importante innovazione introdotta negli ultimi anni In un unico passaggio: - Clean up con estrazione selettiva - Concentrazione dell analita Mezzo estraente: è un solido adsorbente impaccato in una colonnina ( mg) L ESTRAZIONE E INFLUENZATA DAL TIPO DI ADSORBENTE E DAL SOLVENTE Step: - 1) CONDIZIONAMENTO DELLA COLONNA L adsorbente viene attivato mediante solvatazione con appropriato solvente o soluzione tampone per favorire la ritenzione dell analita sull adsorbente; rimozione del solvente di attivazione con aria (MAI A SECCO) - 2) APPLICAZIONE DEL CAMPIONE OPPORTUNAMENTE PRETRATTATO Campioni oleosi devono essere sciolti in esano per diminuirne la viscosità - 3) LAVAGGIO DELLA COLONNA Per allontanare selettivamente gli interferenti; possono essere usati più solventi - 4) ELUIZIONE ANALITA Con opportuno solvente

7 Condizione necessaria: MATRICE-ANALITA < ANALITA-ADSORBENTE < ANALITA-ELUENTE Interazioni: legame H, ioniche, dipolo-dipolo, dipolo permanente-dipolo indotto, dipolo indotto-dipolo indotto (forze di Van Der Waals) Fasi SPE: derivano dalla silice modificata STABILI DA ph 2 AD 8 In ambiente basico la silice diventa silicato e si scioglie; in ambiente fortemente acido avviene l idrolisi del ponte silossano (Si-O-Si) STABILI IN QUASI TUTTI I SOLVENTI ORGANICI - C18ec: Silice modificata con gruppi alchilici a catena corta (trimetil cloro silano) È la fase meno polare Interazioni di tipo idrofobico - C18: Hanno più gruppi silanolici liberi Interazioni di tipo secondario tra i gruppi silanolici e composti polari - C8: Leggermente più polari delle precedenti Interazioni secondarie con composti polari perché la catena alchilica è più corta - Phenyl: Silice modificata con fenili Polarità simile a C8 Interazioni idrofobiche e π-π dovute alla densità elettronica dell anello aromatico - SiOH: Silice non modificata Leggermente acida Molto polare Adsorbe facilmente umidità dall aria Deve essere conservata ben chiusa prima di essere utilizzata

8 - CN: Silice modificata con ciano propile Alta polarità del mezzo Oltre ad interazioni idrofobiche possono avvenire interazioni secondarie selettive dovute all alta densità elettronica del gruppo CN Polare - NH2: Silice modificata con amino propile Debole scambiatore ionico Polare - OH: Silice modificata con dioli Proprietà simili a SiOH - SA (strongly acid): silice modificata con acido benzensolfonico Forte scambiatore cationico acido Scambiatore ionico di composti organici da matrice acquosa - SB: Silice modificata con sali di ammonio quaternari Forte scambiatore anionico basico Non adatto ad anioni forti perché difficili da fluire - DRUG: Speciale silice modificata per concentrare farmaci da urine e plasma. CARTUCCIA OASIS: a differenza delle normali C18 possono essere portate a secco; lavorano da ph 1 a 12 CARTUCCIA STRATA X: con supporti di stirene divinil benzene non hanno problemi di ph

9 Applicazione del campione: Sciolto in adatto solvente Il solvente deve comunque favorire la ritenzione dell analita Non bisogna mai superare la capacità della cartuccia Non deve mai verificarsi l essiccamento della cartuccia Regolare bene - velocità di flusso - Il vuoto Rimozione degli interferenti Lavare la cartuccia con solvente opportuno (di forza intermedia) Bisogna cessare i lavaggi prima che l analita lasci la cartuccia A volte è necessario aggiungere più di un solvente per rimuovere gli altri componenti endogeni dal campione Se il solvente con cui si effettuano i lavaggi NON è miscibile con quello con cui si eluirà E necessario asciugare la cartuccia prima di passare alla eluizione dell analita Eluizione del campione Si deve utilizzare il minor volume di solvente possibile. Se si utilizzano grandi volumi evaporazione del solvente. Pertanto: Solvente forte: permette di utilizzare piccoli volumi Solvente di media forza: impedisce l eluizione degli interferenti rimasti Due modi per ottenere questo - 1) Agire sul ph: sopprimere la ionizzazione dell analita nelle fasi precedenti, ad esempio variando opportunamente il ph maggior adsorbimento esaltarla in questa fase minore adsorbimento

10 - 2) Usare un debole adsorbente: In questo modo il solvente di eluizione non deve essere troppo forte SEPARAZIONE DELL ALBUTEROLO DAL PLASMA HO OH H N H O Broncodilatatore (usato per l asma) Caratteristiche: due funzioni ionizzabili: 1 fenolica 2 amminica secondaria In acqua è presente in uno stato ionico: solubile in acqua, si ripartisce poco in un solvente organico Tecniche per la preparazione del campione: LLE estratto con acido dietilfosforico elevata concentrazione nel solvente organico, ma molto sporco perché contaminato da materiale endogeno plasmatico. Impossibile da analizzare in HPLC

11 SPE varie funzioni: differenti modi di operare fase stazionaria C18, ciano o diolica in questi casi si prova in tutti i modi e si vede quale tecnica fornisce i recuperi migliori. cartucce ciano propile alta polarità eluente: Acetato di ammonio/metanolo fornisce i migliori risultati. 10% 90% ESTRAZIONE POLIFENOLI DA OLI I polifenoli hanno una notevole importanza per l uomo, poiché sono in grado di ridurre i radicali liberi altamente ossidanti formando composti meno reattivi e impedendo così processi quali la perossidazione dei lipidi, fenomeno che provoca un danno alla membrana cellulare ed apoptosi. Alcuni polifenoli interagisco con enzimi, come la cicloossigenasi1 e le telomerasi, che nell 85% dei tumori umani sono sovraespresse. LLE 6gr di olio in 6ml di esano. L esano serve per evitare emulsioni quando si aggiunge il solvente estraente all olio. Solvente estraente: 5ml di H 2 O:MeOH=20:80 Estrazione ripetuta per 3 volte; i 3 estratti uniti e portati a secco con evaporatore rotante; si ridissolvono gli analiti con 1mL di MeOH e si inietta in HPLC-DAD o HPLC-MS. moderne tecniche strumentali con bassi limiti di rilevabilità minori quantitativi di solventi evaporazione con azoto

12 SPE 6gr olio in 6ml di esano. L esano fa diminuire la viscosità dell olio che altrimenti non fluirebbe nella cartuccia. Le fasi più utilizzate: diolica (più efficiente per questa classe di composti), C18, amminica Attivazione cartuccia con 6ml di MeOH Si elimina il solvente di attivazione (MAI a secco) Si fa passare la soluzione di olio-esano Si elimina la componente grassa facendo eluire 15 ml di esano (i polifenoli rimangono legati alla fase) Si eluiscono gli analiti con 3ml di H 2 O:MeOH=20:80 Si evapora il solvente e si inietta in HPLC-DAD o HPLC-MS MICRO ESTRAZIONE IN FASE SOLIDA (SPME e HS-SPME) E una tecnica avanzata della SPE, in cui la fase estraente solida è all interno di un ago di una siringa. La fase è generalmente una fibra specifica per gli analiti da estrarre. Si lascia l ago all interno della soluzione con gli analiti, quest ultimi diffondono e si adsorbono sulla fibra. L ago si inietta in un gas cromatografo e per desorbimento termico gli analiti vengono desorbiti ed analizzati direttamente nel GC.

13 spme HS-SPME: per analiti volatili ago a contatto con la fase gassosa e non immerso nella soluzione

14 hs-spme VANTAGGI e SVANTAGGI SPME - Possibilità di automatizzare l estrazione - Non servono solventi per l eluizione si concentra molto - Selettiva - Scarsa riproducibilità analisi qualitative ma non quantitative - Estrazione non quantitativa

15 ESTRAZIONE CON DISPERSIONE DELLA MATRICE IN FASE SOLIDA (MSPD) E una tecnica estrattiva per matrici solide Il campione solido con gli analiti da estrarre viene triturato ed omogeneizzato con un pestello in un mortaio con della fase estraente solida dispersa. Le fasi solide usate sono le stesse fasi per SPE Step: 1) si prende la matrice solida(o oleosa) da analizzare e si mette in un mortaio dopo aver pesato circa 0.5 grammi 2) si aggiunge la fase fissa (estraente) sottoforma di polvere. Il peso di fase fissa da aggiungere dipende dal tipo e dalla quantità di matrice da analizzare. In media si utilizza il rapporto 1:4 ma anche 1:2 o 1:6. Quindi, per 0.5 grammi di matrice, si devono utilizzare circa 2 grammi di fase fissa. 3) con il pestello si frantuma bene la fase fissa e la matrice, finché il mix non diventa omogeneo 4) dopo l omogeneizzazione, si pone il tutto tra due filtri contenuti in una cartuccia vuota 5) si eluiscono gli analiti utilizzando il solvente adatto, es. metanolo, aceto nitrile,o miscele acquose. Solitamente, la quantità di volume necessario per l estrazione, dipende dalla quantità di fase fissa, in genere si usa il rapporto 1:3. Es. per 2 grammi di fase fissa si utilizzano 6 ml di fase estraente. 6) si recupera la fase eluente con gli analiti estratti, che esce dalla cartuccia 7) si evapora in parte o totalmente, ed eventualmente si riprende con una quantità minima di solvente adatto; si filtra e si inietta in HPLC. ESTRAZIONE DI RESIDUI DI ORMONI PRESENTI IN OMOGENEIZZATI DI CARNE Nei moderni sistemi di allevamento sono innumerevoli le sostanze naturali o di sintesi che vengono utilizzate per massimizzare la resa produttiva, come ad esempio l incremento ponderale dei capi di bestiame tramite farmaci auxinici. Gli effetti che queste sostanze possono procurare sono molteplici e dipendono principalmente dalla loro natura, tossicità e dalla concentrazione. Per il recupero degli analiti dalla matrice si utilizza l estrazione con la Dispersione della Matrice in Fase Solida (MSPD), che consente di ottenere in un unico step l omogeneizzazione, la disgregazione cellulare e la purificazione del campione. Campione e supporto solido sono dispersi in un mortaio grazie all azione meccanica di un pestello che consente di ottenere pulverulenta, con cui successivamente si impacca una cartuccia dalla capacità di 6 ml. L eluizione degli analiti è realizzata con 6mL di metanolo. L eluato è concentrato tramite evaporazione, filtrato e conservato a -18 C; 50μL dell estratto finale si iniettano nel sistema LC-MS.

16 In questo modo possono essere analizzati: testosterone, metil-testosterone, testosterone propionato e trenbolone acetato; estrogeni :estradiolo, dietilstilbestrolo, dietilsilbestrolo dipropionato, α- e β-zeranolo; progestinici: progesterone, melengestrolo acetato. ESTRAZIONE CPTH6 DAL PLASMA Per i farmaci solubili in MeOH, H 2 O, CH 3 CN, EtOH si può utilizzare una cromatografia in fase inversa e il plasma o siero vengono trattati come segue: 1) Deproteinizzazione trattando il plasma o siero con MeOH in proporzione 1:2 o 1:3 o 1:4 di plasma:meoh 2) Dopo l aggiunta di MeOH, precipitano le proteine e si centrifuga a 10k giri/minuto per 15 minuti 3) Il surnatante si preleva e si filtra con filtri in ptfe e iniettato in HPLC-MS. Per deproteinizzare si può usare anche HClO 4 o acido tricloro acetico. Dopo la deproteinizzazione a volte è necessario purificare il campione con SPE ANALISI STRUMENTALE Preparato il campione d analisi con la tecnica più opportuna, è pronto per essere analizzato con un dato strumento: Strumenti più utilizzati: GAS CROMATOGRAFO accoppiato con diversi rivelatori, tra cui lo spettrometro di massa (MS) HPLC accoppiato con diversi rivelatori, tra i quali DAD e MS SPETTROFOTOMETRO (IR, NIR, UV-VIS)

POLARITA DI UNA SOSTANZA

POLARITA DI UNA SOSTANZA POLARITA DI UNA SOSTANZA Legame intramolecolare: Forze dipolo istantaneo-dipolo istantaneo Forze dipolo-dipolo indotto Forze dipolo-dipolo Legame idrogeno Una sostanza o un solvente è tanto più polare

Dettagli

Cromatografia Dal greco chroma : colore, graphein : scrivere 1903 Mikhail Twsett (pigmenti vegetali su carta)

Cromatografia Dal greco chroma : colore, graphein : scrivere 1903 Mikhail Twsett (pigmenti vegetali su carta) Cromatografia Dal greco chroma : colore, graphein : scrivere 1903 Mikhail Twsett (pigmenti vegetali su carta) E il termine generico che indica una serie di tecniche di separazione di molecole simili in

Dettagli

Capitolo 7. Le soluzioni

Capitolo 7. Le soluzioni Capitolo 7 Le soluzioni Come visto prima, mescolando tra loro sostanze pure esse danno origine a miscele di sostanze o semplicemente miscele. Una miscela può essere omogenea ( detta anche soluzione) o

Dettagli

Campionamento ed analisi di composti volatili in matrici alimentari

Campionamento ed analisi di composti volatili in matrici alimentari Campionamento ed analisi di composti volatili in matrici alimentari Lo studio dei composti volatili di un alimento ha l obiettivo di fornirne la caratterizzazione del profilo aromatico, permettendo in

Dettagli

Cromatografia liquida ad alta performance (HPLC)

Cromatografia liquida ad alta performance (HPLC) Cromatografia liquida ad alta performance (HPLC) La cromatografia in fase liquida viene utilizzata per la separazione di miscele complesse di molecole e/o biomolecole. Riducendo il diametro delle particelle

Dettagli

ESTRAZIONE ACIDI NUCLEICI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A DNA ESTRATTO DA TESSUTI FISSATI IN FORMALINA E INCLUSI IN PARAFFINA (FFPE)

ESTRAZIONE ACIDI NUCLEICI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A DNA ESTRATTO DA TESSUTI FISSATI IN FORMALINA E INCLUSI IN PARAFFINA (FFPE) ESTRAZIONE ACIDI NUCLEICI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A DNA ESTRATTO DA TESSUTI FISSATI IN FORMALINA E INCLUSI IN PARAFFINA (FFPE) SALVATORE GIRLANDO LABORATORIO PATOLOGIA MOLECOLARE ANATOMIA PATOLOGICA

Dettagli

METODICHE NEL LABORATORIO CHIMICO-CLINICO

METODICHE NEL LABORATORIO CHIMICO-CLINICO METODICHE NEL LABORATORIO CHIMICO-CLINICO SPETTROFOTOMETRIA DI ASSORBIMENTO TURBIDIMETRIA/NEFELOMETRIA FLUORIMETRIA SPETTROFOTOMETRIA DI ASSORBIMENTO ATOMICO FOTOMETRIA DI EMISSIONE A FIAMMA RIFLETTANZA

Dettagli

1 a e 2 esperienza di laboratorio: SEPARAZIONE DI UNA MISCELA A TRE COMPONENTI PER ESTRAZIONE

1 a e 2 esperienza di laboratorio: SEPARAZIONE DI UNA MISCELA A TRE COMPONENTI PER ESTRAZIONE 1 a e 2 esperienza di laboratorio: SEPARAZIONE DI UNA MISCELA A TRE COMPONENTI PER ESTRAZIONE 2014/2015 1 Prima di iniziare ESTRAZIONE: Tecnica utilizzata per separare il prodotto organico desiderato da

Dettagli

Ke = ] = Kw = 10 = 10-7 moli/litro, ed in base a quanto avevamo affermato in precedenza: [H + ] = [OH - ] = 10-7 moli/litro.

Ke = ] = Kw = 10 = 10-7 moli/litro, ed in base a quanto avevamo affermato in precedenza: [H + ] = [OH - ] = 10-7 moli/litro. Prodotto ionico dell acqua e ph Prodotto ionico dell acqua L acqua è un elettrolita debolissimo e si dissocia secondo la reazione: H 2 O H + + OH - La costante di equilibrio dell acqua è molto piccola

Dettagli

4029 Sintesi del dodecil fenil etere da bromododecano e fenolo

4029 Sintesi del dodecil fenil etere da bromododecano e fenolo 4029 Sintesi del dodecil fenil etere da bromododecano e fenolo OH C 12 H 25 Br (249.2) Br + NaOH (40.0) Adogen 464 C 25 H 54 ClN (404.2) C 6 H 6 O (94.1) C 18 H 30 O (262.4) O + NaBr (102.9) Classificazione

Dettagli

miscela di reazione miscela di reazione

miscela di reazione miscela di reazione Alla fine della reazione: miscela di reazione 1.Si tratta con acqua o acqua e ghiaccio 2.Si aggiunge un solvente organico immiscibile e si agita Si lava (estrae) con una base Si lava (estrae) con un acido

Dettagli

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. Elettroforesi Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. A qualunque ph diverso dal pi le proteine hanno una carica netta quindi,

Dettagli

Metodo per la determinazione di Ibuprofene in acque superficiali, sotterranee e di scarico.

Metodo per la determinazione di Ibuprofene in acque superficiali, sotterranee e di scarico. COPIA AD USO ESCLUSIVO DI. Progetto EMAS di Distretto finalizzato all Attestato APO (Ambiti Produttivi Omogenei) e al supporto delle singole organizzazioni dei comparti chimico farmaceutico operanti nel

Dettagli

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI MATERIA: CHIMICA CLASSI: PRIME I II QUADRIMESTRE Competenze Abilità/Capacità Conoscenze* Attività didattica Strumenti Tipologia verifiche Osservare, descrivere

Dettagli

MISCUGLI E TECNICHE DI SEPARAZIONE

MISCUGLI E TECNICHE DI SEPARAZIONE MISCUGLI E TECNICHE DI SEPARAZIONE Classe 1^A Grafico Questo documento è solo una presentazione e non deve ritenersi completo se non è accompagnato dalla lezione in classe. Prof. Zarini Marta CLASSIFICAZIONE

Dettagli

4001 Trans-esterificazione dell olio di ricino a estere metilico dell acido ricinoleico

4001 Trans-esterificazione dell olio di ricino a estere metilico dell acido ricinoleico 4001 Trans-esterificazione dell olio di ricino a estere metilico dell acido ricinoleico lio di ricino + MeH NaMe H Me CH 4 (32.0) C 19 H 36 3 (312.5) Classificazione Tipo di reazione e classi di sostanze

Dettagli

Il caffè si ottiene dalla macinazione dei chicchi di una pianta del genere COFFEA. Le più utilizzate sono:

Il caffè si ottiene dalla macinazione dei chicchi di una pianta del genere COFFEA. Le più utilizzate sono: IL CAFFE Il caffè si ottiene dalla macinazione dei chicchi di una pianta del genere COFFEA. Le più utilizzate sono: COFFEA ARABICA (più pregiata) : da origine a caffè meno amaro di quello ottenuto dalla

Dettagli

PURIFICAZIONE DI DNA

PURIFICAZIONE DI DNA PURIFICAZIONE DI DNA Esistono diverse metodiche per la purificazione di DNA da cellule microbiche, più o meno complesse secondo il grado di purezza e d integrità che si desidera ottenere. In tutti i casi

Dettagli

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria

Dettagli

Acidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica)

Acidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica) Acidi e basi Per capire che cosa sono un acido e una base dal punto di vista chimico, bisogna riferirsi ad alcune proprietà chimiche dell'acqua. L'acqua, sia solida (ghiaccio), liquida o gassosa (vapore

Dettagli

Strategie di purificazione di proteine

Strategie di purificazione di proteine Laurea Magistrale in Scienze e Biotecnologie degli Alimenti Strategie di purificazione di proteine Lezione n.xx-2-23 PRINCIPIO - ALIMENTI DA MATRICI SOLIDE E LIQUIDE MATRICI SOLIDE - ROMPERE LA STRUTTURA

Dettagli

ossigeno e ne facilita la diffusione dai capillari all ambiente intracellulare.

ossigeno e ne facilita la diffusione dai capillari all ambiente intracellulare. Ricostituzione e attività pseudoenzimatica della mioglobina modificata Giulia Bertelegni e Carolina Ferrari I.I.S. A.Maserati Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Dipartimento di Chimica generale Università degli

Dettagli

TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA

TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA CENTRIFUGAZIONE La centrifugazione è un processo che permette di separare una fase solida immiscibile da una fase liquida o due liquidi

Dettagli

Prof.ssa Nadia Mulinacci. Firenze 10 dicembre 2008

Prof.ssa Nadia Mulinacci. Firenze 10 dicembre 2008 Prof.ssa Nadia Mulinacci Firenze 10 dicembre 2008 MESSA PUNTO DI METODICHE ESTRATTIVE E ANALITICHE IDONEE AD IDENTIFICARE FLAVONOIDI E FENOLI PRESENTI IN LATTI E FORMAGGI PECORINI DA ESSI DERIVATI 1

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL TENORE DI MATERIA SECCA (% p/p)

DETERMINAZIONE DEL TENORE DI MATERIA SECCA (% p/p) DETERMINAZIONE DEL TENORE DI MATERIA SECCA (% p/p) Il contenuto della materia secca varia in base al tipo di latte; quello vaccino é compreso tra 11 e 13 % p/p. Apparecchiature: Bilancia analitica (0,1

Dettagli

Laura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B

Laura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B Laura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B RELAZINI DI LABRATRI (Italiano) Titolo: : Cosa mangiamo veramente? Scopo: 1. Scoprire in quali alimenti ci sono o non ci sono

Dettagli

Sistema di filtrazione abbinato ad una pompa del vuoto. Sistema semplice per la filtrazione

Sistema di filtrazione abbinato ad una pompa del vuoto. Sistema semplice per la filtrazione Filtrazione: definizioni La FILTRAZIONE è un comune metodo di separazione basato sul seguente principio: le particelle più piccole di una determinata dimensione passano attraverso i pori di un filtro,

Dettagli

CHIMICA ORGANICA. Gli alcoli

CHIMICA ORGANICA. Gli alcoli 1 E1-ALCOLI CIMICA OGANICA ALCOLI Formula generale Desinenza -olo Gli alcoli Gli alcoli sono, dopo gli idrocarburi, i composti organici più comuni, che è possibile considerare come derivati dagli alcani

Dettagli

Esperienza A: idrofilicità e idrofobicità

Esperienza A: idrofilicità e idrofobicità Esperienza A: idrofilicità e idrofobicità Obiettivo: Fare osservare che alcune sostanze, mescolate all'acqua, danno luogo a soluzioni omogenee mentre altre danno miscele eterogenee. Dalla descrizione delle

Dettagli

LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA

LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA Poiché è impossibile contare o pesare gli atomi o le molecole che formano una qualsiasi sostanza chimica, si ricorre alla grandezza detta quantità

Dettagli

Dipartimento di Chimica Analitica, via P. Giuria 5, 10025, Torino 2

Dipartimento di Chimica Analitica, via P. Giuria 5, 10025, Torino 2 C. Ceccarini 1, R. M. De Carlo 1, R. Maina 2, C. Sarzanini 1, M. C. Bruzzoniti 1,V. Tumiatti 2 1 Dipartimento di Chimica Analitica, via P. Giuria 5, 10025, Torino 2 Sea Marconi Technologies, via Ungheria

Dettagli

Liquidi, Solidi e Forze Intermolecolari

Liquidi, Solidi e Forze Intermolecolari Liquidi, Solidi e Forze Intermolecolari Distanze tra molecole Stati Fisici (Fase) Comportamento atipico La maggiore differenza tra liquidi e solidi consiste nella libertà di movimento delle loro molecole

Dettagli

Analisi di Controllo di un Acqua Minerale Naturale

Analisi di Controllo di un Acqua Minerale Naturale Analisi di Controllo di un Acqua Minerale aturale ITODUZIOE Le acque potabili possono essere in diverse tipologie: si definiscono acque destinate al consumo umano, quelle acque rese potabili dopo aver

Dettagli

Dissociazione elettrolitica

Dissociazione elettrolitica Dissociazione elettrolitica Le sostanze ioniche si solubilizzano liberando ioni in soluzione. La dissociazione elettrolitica è il processo con cui un solvente separa ioni di carica opposta e si lega ad

Dettagli

4025 Sintesi del 2-iodopropano dal 2-propanolo

4025 Sintesi del 2-iodopropano dal 2-propanolo 4025 Sintesi del 2-iodopropano dal 2-propanolo OH I + 1/2 I 2 + 1/3 P x + 1/3 P(OH) 3 C 3 H 8 O (60.1) (253.8) (31.0) C 3 H 7 I (170.0) (82.0) Classificazione Tipo di reazione e classi di sostanze Sostituzione

Dettagli

È importante quindi conoscere le proprietà chimiche dell acqua. Le reazioni acido base sono particolari esempi di equilibrio chimico in fase acquosa

È importante quindi conoscere le proprietà chimiche dell acqua. Le reazioni acido base sono particolari esempi di equilibrio chimico in fase acquosa Premessa Le nozioni di acido e di base non sono concetti assoluti ma sono relativi al mezzo in cui tale sostanze sono sciolte. L acqua è il solvente per eccellenza, scelto per studiare le caratteristiche

Dettagli

Concetti fondamentali su acidità e basicità delle soluzioni acquose

Concetti fondamentali su acidità e basicità delle soluzioni acquose Concetti fondamentali su acidità e basicità delle soluzioni acquose Le molecole H 2 O dell acqua liquida pura possono andare incontro a dissociazione. Il processo può essere descritto come una reazione

Dettagli

Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS.

Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS. Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS. Pavia, 18 dicembre 2014 Tavola rotonda su Efficienza Energetica e certificati bianchi per interventi nell ambito del

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Sezione di Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche Maria Edvige Sangalli Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Fabbricazione Industriale dei Medicinali 4 CFU Prof. Andrea

Dettagli

DENSITA La densità è una grandezza fisica che indica la massa, di una sostanza o di un corpo, contenuta nell unità di volume; è data dal rapporto:

DENSITA La densità è una grandezza fisica che indica la massa, di una sostanza o di un corpo, contenuta nell unità di volume; è data dal rapporto: Richiami di Chimica DENSITA La densità è una grandezza fisica che indica la massa, di una sostanza o di un corpo, contenuta nell unità di volume; è data dal rapporto: d = massa / volume unità di misura

Dettagli

Tipi di reazioni. Reazioni chimiche. Di dissociazione. Di sintesi. Di semplice scambio. Di doppio scambio. Reazioni complesse

Tipi di reazioni. Reazioni chimiche. Di dissociazione. Di sintesi. Di semplice scambio. Di doppio scambio. Reazioni complesse Tipi di reazioni Le reazioni chimiche vengono tradizionalmente classificate a seconda del tipo di trasformazione subita dai reagenti: Reazioni chimiche possono essere Di dissociazione Una sostanza subisce

Dettagli

2,5 ESANDIONE URINARIO FREE in FLUORIMETRIA Codice Z05510

2,5 ESANDIONE URINARIO FREE in FLUORIMETRIA Codice Z05510 2,5 ESANDIONE URINARIO FREE in FLUORIMETRIA Codice Z05510 BIOCHIMICA Il 2,5 Esandione o Acetonylacetone è un dichetone alifatico prodotto dalla trasformazione biochimica dell idrocarburo alifatico Esano.

Dettagli

Isolamento e purificazione di DNA e RNA. -Separare gli acidi nucleici da altri componenti cellulari (lipidi e proteine)

Isolamento e purificazione di DNA e RNA. -Separare gli acidi nucleici da altri componenti cellulari (lipidi e proteine) Isolamento e purificazione di DNA e RNA -Rompere la membrana cellulare -Separare gli acidi nucleici da altri componenti cellulari (lipidi e proteine) -Separare gli acidi nucleici tra loro -Rompere la membrana

Dettagli

Tecniche di microscopia

Tecniche di microscopia Tecniche di microscopia I microscopi permettono di vedere l estremamente piccolo I microscopi ottici utilizzano lenti di vetro in grado di deflettere e focalizzare i raggi luminosi per riprodurre le immagini

Dettagli

La formaldeide: considerazioni tecniche ed analitiche

La formaldeide: considerazioni tecniche ed analitiche Capitolati Tecnici del Pellame Esigenze del produttore ed utilizzatore a confronto La formaldeide: considerazioni tecniche ed analitiche Convegno AICC Toscana Venerdì 30 Maggio 2014 Domenico Castiello

Dettagli

analitica degli idrocarburi nell'ambiente: 26 novembre 2014 Il controllo e il monitoraggio ambientale degli idrocarburi: l esperienza in ARPA Toscana

analitica degli idrocarburi nell'ambiente: 26 novembre 2014 Il controllo e il monitoraggio ambientale degli idrocarburi: l esperienza in ARPA Toscana Determinazione analitica degli idrocarburi Determinazione nell'ambiente: analitica degli idrocarburi nell'ambiente: e problematiche e risposte 26 novembre 2014 26 novembre ISPRA 2014 ISPRA Il controllo

Dettagli

La percentuale massa/volume (%m/v) indica la quantità di soluto espressa in grammi presente in 100 ml di soluzione.

La percentuale massa/volume (%m/v) indica la quantità di soluto espressa in grammi presente in 100 ml di soluzione. La concentrazione delle soluzioni Le soluzioni sono costituite da quantità molto variabili dei loro componenti: se vogliamo fornire una indicazione precisa circa la loro composizione, è importante conoscere

Dettagli

Il test di cessione: modalità di esecuzione e criticità dei limiti

Il test di cessione: modalità di esecuzione e criticità dei limiti Il test di cessione: modalità di esecuzione e criticità dei limiti Nicola Mondini Convegno sul tema: La qualità degli aggregati riciclati: i controlli ambientali ed i controlli prestazionali Ferrara, 18

Dettagli

Esercitazione 8. Gli equilibri acido-base: Ka, Kb. L autoprotolisi dell acqua. Misura del ph Soluzioni tampone 1,0 10-14

Esercitazione 8. Gli equilibri acido-base: Ka, Kb. L autoprotolisi dell acqua. Misura del ph Soluzioni tampone 1,0 10-14 Esercitazione 8 Misura del ph Soluzioni tampone Gli equilibri acido-base: Ka, Kb HA + H 2 O! H 3 O + + A - Ka = [H 3 O+ ][A - ] [HA] A - + H 2 O! OH - + HA Kb = [OH- ][HA] [A - ] Ka Kb = [ H 3 O + ] [

Dettagli

Metodo III.1. Determinazione dell umidità. 1. Determinazione dell umidità nei fertilizzanti che non contengono sostanze volatili diverse dall acqua

Metodo III.1. Determinazione dell umidità. 1. Determinazione dell umidità nei fertilizzanti che non contengono sostanze volatili diverse dall acqua METODI III METODI DI DETERMINAZIONE DELL UMIDITA, GRANULOMETRIA, ph e SALINITA Metodo III.1 Determinazione dell umidità 1. Determinazione dell umidità nei fertilizzanti che non contengono sostanze volatili

Dettagli

Corso di Metodologie Chimiche Dr. ssa Brigida D Abrosca

Corso di Metodologie Chimiche Dr. ssa Brigida D Abrosca Corso di Metodologie Chimiche Dr. ssa Brigida D Abrosca Separazione dei tensioattivi e riconoscimento della classe di appartenenza I formulati di uso domestico a base di tensioattivi sono numerosi almeno

Dettagli

Dipendenza della Solubilità dalla temperatura

Dipendenza della Solubilità dalla temperatura SOLUBILIZZAZIONE Simile scioglie il simile: le molecole di sostanze diverse si mescolano intimamente nelle miscele se possiedono forze intermolecolari simili (soluzioni ideali). Anche se le forze intermolecolari

Dettagli

Tecniche di isolamento

Tecniche di isolamento Tecniche di isolamento Considerazioni generali Spesso il primo passo verso un isolamento di successo è quello di imitare le condizioni ambientali in cui vive l organismo. Ad esempio per alghe marine che

Dettagli

ANALISI CHIMICO FARMACEUTICA I

ANALISI CHIMICO FARMACEUTICA I Prof. Gianluca Sbardella : 089 962650 : gsbardella@unisa.it NORME GENERALI SUL COMPORTAMENTO IN LABORATORIO Ordine e concentrazione Conoscenza del procedimento analitico Uso corretto dell attrezzatura

Dettagli

Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Esame di Chimica Analitica e Complementi di Chimica Modulo di Chimica Analitica 8 Novembre 2012

Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Esame di Chimica Analitica e Complementi di Chimica Modulo di Chimica Analitica 8 Novembre 2012 Modulo di Chimica Analitica 8 Novembre 2012 1. Una soluzione viene preparata sciogliendo1210 mg di K 3 Fe(CN) 6 in 775 ml di acqua. Calcolare: a) la concentrazione analitica di K 3 Fe(CN) 6 b) la concentrazione

Dettagli

DISTILLAZIONE e ANALISI MERCEOLOGICHE

DISTILLAZIONE e ANALISI MERCEOLOGICHE DISTILLAZIONE e ANALISI MERCEOLOGICHE ANNA M. DI MARIA Determinazione del grado alcolico del vino (distillazione semplice) pallone di ebollizione da 250 ml tubo adduttore con bolla di sicurezza refrigerante

Dettagli

Estrazione del DNA. 1. Introduzione

Estrazione del DNA. 1. Introduzione Estrazione del DNA 1. Introduzione L obiettivo di questa esperienza è quello di osservare la molecola degli acidi nucleici, una volta separata dall involucro cellulare in cui è contenuta all interno della

Dettagli

Latina, 17 Novembre 2011

Latina, 17 Novembre 2011 Determinazione di ibuprofene in acque superficiali, sotterranee e di scarico. scarico. Progetto EMAS di Distretto finalizzato all Attestato APO (Ambiti Produttivi Omogenei) e al supporto delle singole

Dettagli

Stage: Raggio di Sole Laboratorio analisi A.S. 2010-11

Stage: Raggio di Sole Laboratorio analisi A.S. 2010-11 Stage: Raggio di Sole Laboratorio analisi A.S. 2010-11 Loschi Martina Malvermi Raffaele Determinazione delle micotossine Le micotossine sono prodotte da funghi e parassiti presenti nei cereali. In alte

Dettagli

AUSILABTM Una gamma completa di detergenti per il lavaggio di vetreria

AUSILABTM Una gamma completa di detergenti per il lavaggio di vetreria AUSILAB Una gamma completa di detergenti per il lavaggio di vetreria CARLO ERBA Reagents Partner nelle scelte del Professionista di Laboratorio in Ricerca, Sanità e Industria CARLO ERBA Reagents, un brand

Dettagli

Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi. Abbattimento Arsenico

Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi. Abbattimento Arsenico Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi Abbattimento Arsenico Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi Fildrop è una società con esperienza ultraventennale produttrice di apparecchiature per il trattamento

Dettagli

2) Calcolare la molarità di una soluzione di acido solforico al 17%,d = 1.12 g/ml

2) Calcolare la molarità di una soluzione di acido solforico al 17%,d = 1.12 g/ml Bari,11 gennaio 1999 Compito di analisi dei farmaci I 1) 1 ml di H 2 O 2 viene titolato con KMnO 4. Sono necessari 18.1 ml. La soluzione di KMnO 4 è 0.1023 N e la densità dell acqua ossigenata è 1.01 g/ml.

Dettagli

Che cos è un detersivo?

Che cos è un detersivo? Che cos è un detersivo? Miscela di sostanze chimiche che mischiate all acqua sono in grado di rimuovere lo sporco Agiscono sulle sostanze che non si sciolgono facilmente in acqua (idrofobe) I principali

Dettagli

PRODUZIONE DI MANGIMI DA PROCESSI FERMENTATIVI DI OLI ESAUSTI

PRODUZIONE DI MANGIMI DA PROCESSI FERMENTATIVI DI OLI ESAUSTI PRODUZIONE DI MANGIMI DA PROCESSI FERMENTATIVI DI OLI ESAUSTI Per questa sperimentazione si è utilizzato l olio esausto come substrato per processi fermentativi, ovvero trasformazione di materiale organico

Dettagli

ANALISI MERCEOLOGICA

ANALISI MERCEOLOGICA ANALISI MERCEOLOGICA Rapporto di prova n. 2916289_ revisione1 del 09/11/2009 Campione: Committente: Campionamento: Tappi di plastica SUPERCAP SRL Via Cairo, 83 - MOMBAROCCIO (PU) a cura del committente

Dettagli

DEFINIZIONE ACIDO/BASE SECONDO BRONSTED-LOWRY

DEFINIZIONE ACIDO/BASE SECONDO BRONSTED-LOWRY DEFINIZIONE ACIDO/BASE SECONDO BRONSTED-LOWRY Una reazione acido/base coinvolge un trasferimento di protone: l'acido è il donatore di protone e la base è l'accettore del protone. Questa definizione spiega

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL GRADO DI ACIDITÀ DI UN ACETO COMMERCIALE

DETERMINAZIONE DEL GRADO DI ACIDITÀ DI UN ACETO COMMERCIALE DETERMINAZIONE DEL GRADO DI ACIDITÀ DI UN ACETO COMMERCIALE L esperienza consiste nel misurare il grado di acidità di un aceto, acquistando i concetti di titolazione acido-base, punto di equivalenza, indicatore

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

Sistemi di essiccazione delle biomasse

Sistemi di essiccazione delle biomasse Sistemi di essiccazione delle biomasse n Essiccazione del digestato n Essiccazione di pollina n Purificazione dell aria di scarico n Essiccazione di fanghi di depurazione n Essiccazione di cippato n Separazione

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL PUNTO DI FINE TITOLAZIONE MEDIANTE METODI CHIMICO-FISICI

DETERMINAZIONE DEL PUNTO DI FINE TITOLAZIONE MEDIANTE METODI CHIMICO-FISICI DETERMINAZIONE DEL PUNTO DI FINE TITOLAZIONE MEDIANTE METODI CHIMICO-FISICI - si sfrutta una proprietà chimico-fisica o fisica che varia nel corso della titolazione - tale proprietà è in genere proporzionale

Dettagli

Elettrolita forte = specie chimica che in soluzione si dissocia completamente (l equilibrio di dissociazione è completamente spostato verso destra)

Elettrolita forte = specie chimica che in soluzione si dissocia completamente (l equilibrio di dissociazione è completamente spostato verso destra) A.A. 2005/2006 Laurea triennale in Chimica Esercitazioni di stechiometria - Corso di Chimica Generale ed inorganica C ARGOMENTO 6: Equilibri in soluzione: equilibri acido/base, idrolisi e tamponi (6 h)

Dettagli

ITIS Castelli - Dipartimento di Chimica - a.s. 2010/11

ITIS Castelli - Dipartimento di Chimica - a.s. 2010/11 1 Nei laboratori di Chimica dell I.T.I.S. Castelli di Brescia sono stati eseguiti dei test miranti a determinare il residuo di calcinazione (cenere) sui campioni di lolla di riso puri o addizionati con

Dettagli

Cosa misura il ph: la concentrazione di ioni H +, che si scrive [H + ]. La definizione di ph è: ph = -log 10 [H + ]

Cosa misura il ph: la concentrazione di ioni H +, che si scrive [H + ]. La definizione di ph è: ph = -log 10 [H + ] La molecola d acqua è un dipolo perché l atomo di ossigeno è molto elettronegativo ed attira più vicini a sé gli elettroni di legame. Questo, unito alla forma della molecola, produce un accumulo di carica

Dettagli

ELIMINAZIONE DELL ARSENICO DALLE ACQUE POTABILI

ELIMINAZIONE DELL ARSENICO DALLE ACQUE POTABILI ELIMINAZIONE DELL ARSENICO DALLE ACQUE POTABILI Fondamenti di chimica-fisica I processi Scelta del processo: ANDEL POLARY TH05 IL PROBLEMA DELL ARSENICO L arsenico è un elemento con presenza ubiquitaria

Dettagli

Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI

Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI Premessa I composti organici non metanici (COV), pur rappresentando

Dettagli

NANOPROM Falleti Gian Luca

NANOPROM Falleti Gian Luca SCREEN COAT CT 140 NANOPROM di Falleti Gian Luca Sede Legale: Piazza Risorgimento, 3 41049 SASSUOLO - MO Tel. +39 0536 871.677 - Fax +39 0536 194.04.24 - Cell. 338 363.91.45 http://www.nanoprom.it - E-mail:

Dettagli

Il Naftalene è il più semplice degli IPA. Cl 12

Il Naftalene è il più semplice degli IPA. Cl 12 Gli idrocarburi policiclici aromatici sono idrocarburi costituiti da due o più anelli benzenici uniti fra loro, in un unica struttura piana, attraverso coppie di atomi di carbonio condivisi fra anelli

Dettagli

Piano Lauree Scientifiche 2010 2012 Area Chimica Università di Bologna Facoltà di Chimica Industriale. Laboratori didattici dei Corsi di Laurea

Piano Lauree Scientifiche 2010 2012 Area Chimica Università di Bologna Facoltà di Chimica Industriale. Laboratori didattici dei Corsi di Laurea Chimica Industriale Bologna Faenza Rimini BOLOGNA La Chimica nella vita di tutti i giorni è scienza per il futuro Dr. ELENA STROCCHI elena.strocchi@unibo.it Tel. 051 2093645 FAENZA La Chimica e i Materiali:

Dettagli

Consultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso.

Consultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso. Istruzioni per la pulizia e la conservazione dei pavimenti PANDOMO Terrazzo Indicazioni preliminari Una cura periodica e adeguata, così come una protezione specifica dei pavimenti pandomo TerrazzoBasic,

Dettagli

Trasformazioni materia

Trasformazioni materia REAZIONI CHIMICHE Trasformazioni materia Trasformazioni fisiche (reversibili) Trasformazioni chimiche (irreversibili) È una trasformazione che non produce nuove sostanze È una trasformazione che produce

Dettagli

Sistemi di tracciabilità per un attestato di identità molecolare. FEM 2 - Ambiente S.r.l. Spin-off dell Università degli Studi di Milano-Bicocca

Sistemi di tracciabilità per un attestato di identità molecolare. FEM 2 - Ambiente S.r.l. Spin-off dell Università degli Studi di Milano-Bicocca Sistemi di tracciabilità per un attestato di identità molecolare FEM 2 - Ambiente S.r.l. Spin-off dell Università degli Studi di Milano-Bicocca PROBLEMA L identificazione e il controllo della filiera delle

Dettagli

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO FAQ lattosio SPECIALISTA 1) In cosa consiste il Breath Test? Il Breath Test all'idrogeno consiste nella misurazione dei livelli di idrogeno nel respiro del paziente. Questo idrogeno deriva dalla fermentazione

Dettagli

GC GC/MS. Chiaravalle, 11-12 FEBBRAIO 2010

GC GC/MS. Chiaravalle, 11-12 FEBBRAIO 2010 GC GC/MS Chiaravalle, 11-12 FEBBRAIO 2010 GAS-CROMATOGRAFO GAS di TRASPORTO (carrier): Gas inerte (azoto,elio..): trasporta componenti della miscela lungo la colonna cromatografica INIETTORE: - Assicura

Dettagli

Corso di Laboratorio di Chimica Generale Esperienza 6: ph, sua misura e applicazioni

Corso di Laboratorio di Chimica Generale Esperienza 6: ph, sua misura e applicazioni Corso di Laboratorio di Chimica Generale Esperienza 6: ph, sua misura e applicazioni Una delle più importanti proprietà di una soluzione acquosa è la sua concentrazione di ioni idrogeno. Lo ione H + o

Dettagli

Esperimenti per gioco. Progetto realizzato dagli alunni del liceo O.M. Corbino.

Esperimenti per gioco. Progetto realizzato dagli alunni del liceo O.M. Corbino. Esperimenti per gioco Progetto realizzato dagli alunni del liceo O.M. Corbino. Il progetto ha lo scopo di avvicinare i ragazzi al mondo della scienza tramite lo svolgimento di semplici esperienze di laboratorio

Dettagli

) e 200 ml di NaOH 0.1 M. I volumi si considerano additivi.[ph = 4.085]

) e 200 ml di NaOH 0.1 M. I volumi si considerano additivi.[ph = 4.085] Chimica Analitica Prova scritta del 19 Gennaio 2004 1) 375 ml di soluzione acquosa contengono 21.2 µg di un principio attivo. Esprimere la concentrazione della soluzione in parti per milione (ppm) [0.056

Dettagli

MATERIA: tutto ciò che ha una MASSA, occupa un VOLUME e ha ENERGIA

MATERIA: tutto ciò che ha una MASSA, occupa un VOLUME e ha ENERGIA La materia La materia MATERIA: tutto ciò che ha una MASSA, occupa un VOLUME e ha ENERGIA Il mondo che ci circonda è costituito da materia. La chimica studia le proprietà della materia e i suoi cambiamenti.

Dettagli

SOLUZIONI E MISCUGLI PERCORSO PER LA SCUOLA ELEMENTARE

SOLUZIONI E MISCUGLI PERCORSO PER LA SCUOLA ELEMENTARE SOLUZIONI E MISCUGLI PERCORSO PER LA SCUOLA ELEMENTARE 1 STADIO Identificazione e definizione delle soluzioni Obiettivo : il bambino, attraverso un approccio fenomenologico, impara il concetto di SOLUZIONE

Dettagli

Cosa dobbiamo già conoscere?

Cosa dobbiamo già conoscere? Cosa dobbiamo già conoscere? Insiemistica (operazioni, diagrammi...). Insiemi finiti/numerabili/non numerabili. Perché la probabilità? In molti esperimenti l esito non è noto a priori tuttavia si sa dire

Dettagli

DAI MISCUGLI ALLE SOSTANZE PURE

DAI MISCUGLI ALLE SOSTANZE PURE Come si presenta la materia? DAI MISCUGLI ALLE SOSTANZE PURE Il criterio per distinguere i materiali è la presenza di una o più FASI porzioni di materia fisicamente distinte tra loro delimitate da nette

Dettagli

Le argille sono costituite da silice + allumina + acqua, ovviamente solo in termini di sostanze chimiche e non di struttura. Non sempre (o, meglio,

Le argille sono costituite da silice + allumina + acqua, ovviamente solo in termini di sostanze chimiche e non di struttura. Non sempre (o, meglio, Le argille sono costituite da silice + allumina + acqua, ovviamente solo in termini di sostanze chimiche e non di struttura. Non sempre (o, meglio, quasi mai) si può parlare di H 2 O molecolare; piuttosto

Dettagli

PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori

PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori Marco Fontana - Roberto Riggio Struttura Semplice 20.02 Igiene industriale Utilizzo di agenti chimici nelle lavorazioni di stampa metalli pesanti

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

Fisiologia Renale 3. Equilibrio acido-base: Principi generali e fisico chimica

Fisiologia Renale 3. Equilibrio acido-base: Principi generali e fisico chimica Fisiologia Renale 3. Equilibrio acido-base: Principi generali e fisico chimica Fisiologia Generale e dell Esercizio Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona Obiettivi Definizione

Dettagli

CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA INDUSTRIALE AGROALIMENTARE

CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA INDUSTRIALE AGROALIMENTARE Le attività svolte presso i laboratori del CIRI Agroalimentare, Università di Bologna, hanno riguardato l analisi di diversi prodotti forniti dall azienda INPA (riferimento dott.ssa Daniela Innocenti).

Dettagli

Perché il logaritmo è così importante?

Perché il logaritmo è così importante? Esempio 1. Perché il logaritmo è così importante? (concentrazione di ioni di idrogeno in una soluzione, il ph) Un sistema solido o liquido, costituito da due o più componenti, (sale disciolto nell'acqua),

Dettagli

rifiuti plastici RICICLO CHIMICO riciclo terziario

rifiuti plastici RICICLO CHIMICO riciclo terziario RICICL TERZIARI: recupero come materie prime secondarie rifiuti plastici combustione viene preservato il massimo valore sfruttabile contenuto nel rifiuto plastico, ma spesso ha numerosi fattori limitanti

Dettagli

MODULO 3 - LA MATERIA: COMPOSIZIONE E TRASFORMAZIONI

MODULO 3 - LA MATERIA: COMPOSIZIONE E TRASFORMAZIONI MODULO 3 - LA MATERIA: COMPOSIZIONE E TRASFORMAZIONI La materia è tutto ciò che ha una massa, energia e occupa spazio, cioè ha un volume; essa si classifica in base alla sua composizione chimica ed in

Dettagli

MORFINA urinaria in Fluorimetria Cod. Z45010. Metodo di conferma in HPLC

MORFINA urinaria in Fluorimetria Cod. Z45010. Metodo di conferma in HPLC MORFINA urinaria in Fluorimetria Cod. Z Metodo di conferma in HPLC INTRODUZIONE L Eroina è un alcaloide con una lunga storia di uso ed abuso. La sua determinazione di screening nei liquidi biologici (soprattutto

Dettagli

Corso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA

Corso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA Corso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA Angela Chambery Lezione 13 Cromatografia ed elettroforesi Concetti chiave: Il comportamento cromatografico di una proteina è influenzato da alcune

Dettagli