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2 Indice Premessa del dirigente p.2 Che cos è il P.O.F. p.4 Il territorio p.5 Sedi del Istituto Comprensivo Fermi p.6 Finalità p.7 Linee guida sell Offerta Formativa p.8 Principi dell azione educativa p.11 Ascolto ed osservazione degli alunni Metodologia attiva: esplorazione, scoperta e ricerca Collaborazioni esterne Riflessione sull apprendimento Educazione all impegno e al senso di responsabilità Ambiente di apprendimento collaborativo Documentazione Risorse: p.13 risorse strutturali risorse umane risorse finanziarie p.13 p.19 p.25 Scelte organizzative p.26 Offerta formativa p.29 curricolo verticale accoglienza continuità intercultura valutazione progetti p.30 p.34 p.35 p.37 p.38 p.39 Patto educativo e di corresponsabilità p.58 Organi collegiali p.59 Organigramma d Istituto p.60 Allegati: 1. PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI 2. PROTOCOLLO DI ISTRUZIONE DOMICILIARE p.63 p.71

3 Premessa del Dirigente Scolastico Le riforme scolastiche dagli anni 90 ad oggi hanno coinvolto le scuole in una riflessione sui principi educativi, didattici e sulle finalità che concorrono a definire l'identità della singola istituzione scolastica tradotta nel POF. Il pof esplicita l autonomia di comportamenti amministrativi, gestionali, organizzativi e didattici all interno di un sistema di regole nazionali indicate nei documenti del MIUR, in conformità con una serie di parametri che salvaguardano l unitarietà dell istruzione pubblica ed in collaborazione con l'ente locale ed il Territorio. All'Interno dell'istituto è in corso un processo di riflessione volto all individuazione della mappa dei suoi stakeholder, una molteplicità di soggetti più o meno direttamente influenzati dalle attività dell Istituto. PERSONALE INTERNO MIUR GENITORI AUSL IC FERMI TERRITORIO ASSOCIAZIONI ENTE LOCALE ORGANIZZAZIONI SINDACALI ALUNNI Con diverse modalità a seconda dell interlocutore, l'istituto si impegna nel dialogo con i portatori di interesse e comunica costantemente le attività svolte tramite il sito istituzionale e tramite gli uffici dell amministrazione che prevedono la relazione con il pubblico. Testimonianza di una scuola sempre più vicina ai bisogni dell utenza, il POF è quindi documento di erogazione di servizio: formalizza i criteri della trasparenza e della pubblicità, è atto di indirizzo, di garanzia, di responsabilità,è uno strumento fondamentale di comunicazione interna ed esterna che apre la strada al concetto di partecipazione informata ed acquista, nel momento in cui viene approvato, carattere vincolante e, in tal senso, natura giuridica. Ponendosi come documento non rigido, ingessante, fornisce orientamenti di massima che, dato il carattere di imprevedibilità dell organizzazione scolastica, può essere suscettibile di modifiche e adattamenti. Il POF si configura pertanto come strumento flessibile in grado di fronteggiare le emergenze educative, arricchirsi di nuove proposte, senza stravolgimenti dell impianto nella sua interezza. 2

4 Ad un anno dalla nascita di questo Istituto Comprensivo abbiamo intrapreso il cammino attraverso idee, valori e pratiche professionali, abbiamo costruito un edificio con solide fondamenta. Abbiamo costruito l'identità della nostra scuola, valorizzando aree progettuali che si caratterizzano come punti di forza e di eccellenza per le azioni che vengono messe in atto: la valorizzazione dei diversi linguaggi, lo sport, l'ambiente si traducono in progetti che vedono coinvolti tutti i nostri studenti in attività di approfondimento e laboratoriali; il piano di inclusione consente di mettere in atto attività e processi finalizzati all' accoglienza e all'integrazione. Ringrazio quanti collaboreranno affinché ciò che abbiamo pensato di fare si realizzi ed i tanti che certamente vorranno andare oltre. Myriam Toccafondo, dirigente scolastico reggente dell IC Fermi Ci vuole un intero villaggio per far crescere un bambino PROVERBIO AFRICANO 3

5 Che cos è il POF Il Piano dell Offerta Formativa è espressamente previsto dall art. 3 del Regolamento per l autonomia delle Istituzioni Scolastiche ( D.P.R. 8 marzo 1999 n.275) il quale, dopo aver affermato che ogni Istituzione Scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell offerta Formativa, definisce il P.O.F. come il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche che esplicita la programmazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell ambito della loro autonomia. Il P.O.F. s ispira a principi d uguaglianza, imparzialità, efficienza, trasparenza; fornisce all utenza, in forma sintetica, le informazioni di cui essa ha bisogno per effettuare consapevolmente la scelta dell Istituto scolastico cui affidare i propri figli; sfrutta tutte le opportunità presenti sul territorio (Enti territoriali, associazioni...) rimuovendo gli ostacoli affinché ogni alunno venga supportato e valorizzato, per conseguire il proprio successo formativo; permette scelte educative e didattiche più funzionali agli obiettivi da sviluppare all interno di ciascuna classe (libertà d insegnamento: art. 33 della Costituzione Italiana) ; stringe un patto formativo con le famiglie corresponsabili, insieme alla scuola, di un esito positivo del processo formativo. 4

6 Il territorio Il territorio dell Istituto Comprensivo Fermi è molto ampio e comprende diverse frazioni del Comune di Rimini: sul litorale Viserba, Viserbella, Torre Pedrera e Rivabella, nell interno Orsoleto, San Vito e Santa Giustina. Questo territorio presenta: OMOGENEITA : i ritmi e la "cultura" propri della Rimini turistica, che connotano la vita anche delle frazioni; l economia di tale zona si basa sull attività turistica, agricola, artigianale e sul terziario, con un importante presenza di lavoratori stagionali. Di riflesso il flusso migratorio è da considerarsi un dato significativo, che determina per l Istituzione scolastica un consistente movimento degli alunni che frequentano le varie classi. DIFFERENZE: i tre plessi di Viserba ( Acquamarina, Flavia Casadei e Fermi ) e la scuola primaria di Case Nuove fanno parte di un territorio che negli ultimi decenni ha subito una profonda e rapida trasformazione, con un notevole incremento dello spazio urbano e della popolazione. Anche la zona di Torre Pedrera ha subito un discreto aumento demografico, mantenendo però ancora una forte connotazione di paese. La scuola M. Zoebeli (S.Giustina) si caratterizza per accogliere una vasta utenza proveniente dal Comune di S.Arcangelo e per la presenza di un corso a tempo pieno, modello organizzativo molto ricercato nella nostra Provincia. Da tale quadro si desume: la presenza nelle classi di alunni provenienti sia da altre zone d Italia che da paesi stranieri; l attivazione di servizi quali: mensa, trasporto, pre-scuola, post-scuola, attività formative e ricreative extra-scuola. Pertanto l Istituto prone agli studenti e alle loro famiglie un offerta formativa articolata, in grado di rispondere alle esigenze del territorio. 5

7 Sedi dell Istituto Comprensivo Fermi UFFICIO DI DIREZIONE Via Morri, RIMINI tel. 0541/ / fax 0541/ Dirigente scolastico Dott. Rosa D Amico RNIC818003@istruzione.it Scuola Secondaria di primo grado Enrico Fermi Via Morri n.4 Viserba Tel. 0541/ classi / 7 corsi Scuola primaria Flavia Casadei Via Morri n.10 Viserba tel. 0541/ scuolaeleviserba@libero.it 21 classi Scuola primaria Case Nuove Via Orsoleto n.126 Orsoleto tel. 0541/ casenuove@rimini4.it 5 classi Scuola primaria Carla Ronci Via Chisimaio n. 19 Torre Pedrera tel. 0541/ icfermironci@gmail.com 8 classi Scuola Primaria Margherita Zoebeli Via Villalta n.25 Santa Giustina Tel. 0541/ margherita@rimini4.it 10 classi Scuola dell infanzia Acquamarina Via Sacco e Vanzetti n. 13 Viserba Tel. 0541/ : infanzia.acquamarina@gmail.com 4 sezioni 6

8 Finalità La nostra scuola non può che perseguire le finalità generali enunciate nei seguenti testi giuridici: Costituzione italiana (artt.1, 2, 3, 4, 33, 34) Dichiarazione universale dei diritti umani (art. 2), Dichiarazione dei diritti del bambino (ONU 59), Convenzione internazionale sui diritti dell infanzia del 1989 Con la più ampia comunità internazionale ci sentiamo inoltre in sintonia con Jacques Delors quando individua i quattro pilastri per formare il cittadino del terzo millennio, coniugando istruzione ed educazione: IMPARARE AD IMPARARE perché nella società della conoscenza occorre saper imparare per tutto l arco della vita IMPARARE A FARE per saper applicare conoscenze e abilità in contesti diversi, allo scopo di risolvere situazioni problematiche IMPARARE AD ESSERE CON GLI ALTRI per operare nel rispetto dei valori della convivenza democratica, della tolleranza e del rispetto della diversità IMPARARE AD ESSERE per conoscere e rafforzare la coscienza di sé acquisendo un adeguato equilibrio emotivo-affettivo In particolare, la nostra progettualità trova fondamento nelle nuove Indicazioni nazionali per il curricolo: il percorso individuato per gli alunni dai tre ai quattordici anni mette in luce, nella premessa, la prospettiva di un nuovo e diverso umanesimo. Tale documento si colloca all insegna di una logica di coerenza e continuità tra i tre gradi scolastici di base, che si snoda dai campi di esperienza della scuola dell infanzia, alle aree disciplinari della scuola primaria, alle discipline della scuola secondaria di primo grado. In tal modo le Indicazioni valorizzano le migliori esperienze di rinnovamento della scuola italiana degli ultimi anni, rivisitate nell ottica dell autonomia e del mutato scenario sociale e culturale. 7

9 Linee guida dell offerta formativa Una scuola di tutti e per tutti ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE DIVERSITÀ In linea con le finalità enunciate, cerchiamo di accogliere le specificità di ogni alunno, valorizzandole ed integrandole con il gruppo classe e la scuola che frequenta. L integrazione, il sentirsi parte essenziale di un gruppo, promuove ed arricchisce l identità di ogni membro della stessa comunità. Poniamo quindi un attenzione speciale agli alunni che necessitano particolari interventi per la tutela della persona e del successo formativo: alunni diversamente abili alunni con D.S.A. (Disturbi Specifici dell Apprendimento) alunni con B.E.S. (Bisogni Educativi Speciali) alunni con cittadinanza non italiana UGUAGLIANZA NELL EROGAZIONE DEL SERVIZIO Il nostro Istituto fa parte della Scuola Statale e cerca di offrire pari opportunità a tutti i suoi alunni; per noi questo significa: ricercare un equilibrio nella formazione delle classi e nell assegnazione dei docenti; controllare la regolarità della frequenza con il coinvolgimento delle famiglie; concordare, elaborare e diffondere strumenti che permettano una condivisione delle responsabilità educative e delle regole scolastiche (Patto Educativo di Corresponsabilità e Regolamento di Istituto); collaborare con tutto il personale scolastico per creare un ambiente rispettoso dei singoli e delle regole. 8

10 CONTINUITÀ Siamo consapevoli che il nostro Istituto non può assolvere alle proprie specifiche funzioni se non attivando occasioni ed attività di continuità a diversi livelli: tra i diversi ordini di scuola tra scuola e territorio tra scuola e famiglia VALUTAZIONE La scuola è impegnata costantemente nell attività di ricerca sulla valutazione con l obiettivo di garantire la massima trasparenza del processo valutativo in tutte le sue fasi, in modo da permettere allo studente e alla propria famiglia di conoscere sempre, se lo desidera, la sua posizione nel percorso di apprendimento. La valutazione ha una valenza formativa: essa diviene valida e produttiva solo se serve a un miglioramento generale del percorso educativo. Pertanto, oltre al grado di competenze raggiunto, si pone l attenzione sul processo attraverso il quale l alunno le ha conseguite. Infatti la valutazione è parte integrante della programmazione e va considerata non solo come controllo degli apprendimenti, ma anche e soprattutto come verifica dell intervento didattico; ciò consente di operare con flessibilità sul progetto educativo. La valutazione permette quindi di: fare il punto della situazione; compensare e correggere i punti critici rilevati nell impostazione dell attività didattica; fornire informazioni valide agli alunni, agli insegnanti e alle famiglie sull andamento del lavoro scolastico, in modo tale che possano essere guida per tutte le attività successive. La valutazione è attuata dal team docente, frutto di confronto e non somma di giudizi individuali. IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA Le nostre scuole si pongono l obiettivo di costruire condizioni favorevoli per ottenere risultati più efficaci ed efficienti sul piano organizzativo, amministrativo e didattico. Il miglioramento continuo della qualità dell offerta formativa richiede la partecipazione di tutti gli attori del servizio scolastico e si esplica attraverso: l arricchimento e la messa a punto delle cosiddette buone pratiche, di tipo educativo, didattico e relazionale, equilibrando quelle che negli anni si sono rivelate efficaci con altre derivanti da esperienze inedite e/o approfondimenti teorici che hanno suggerito miglioramenti ed aggiustamenti. la valorizzazione della flessibilità orizzontale (interna a ciascun ordine di scuola) e verticale (nelle azioni di continuità tra i vari ordini di scuola) una comunicazione trasparente ed immediata tramite circolari e sito web, strumenti cartacei e multimediali, giornalino di Istituto, mostre e spettacoli; azioni di monitoraggio e autovalutazione dell offerta formativa delle nostre scuole attraverso la raccolta e l elaborazione di dati derivanti da esiti scolastici, rilevazioni nazionali e questionari sottoposti a studenti e genitori; le considerazioni emerse dall autovalutazione apporteranno importanti contributi al nuovo P.O.F. e proposte di formazione per i docenti; l attenzione alla singolarità professionale di ogni docente favorendo e sostenendo la progettazione di percorsi formativi tendenzialmente interdisciplinari, orientati verso la costruzione di un sapere fondato sull utilizzo combinato e finalizzato di linguaggi diversi. 9

11 LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO, FORMAZIONE, RICERCA A tutti gli insegnanti è garantita: la libertà d'insegnamento all'interno di una programmazione collegiale condivisa; la formazione come diritto-dovere per l'arricchimento tecnico-didattico della professionalità; la ricerca su tematiche individuate dal collegio dei docenti e realizzate in gruppi di lavoro, commissioni, dipartimenti. 10

12 Principi dell azione educativo-didattica I tre ordini di scuola del nostro Istituto, in continuità e progressione, privilegiano un uso flessibile e pensato di spazi, tempi e materiali che permetta agli alunni di entrare in relazione e di organizzarsi, anche senza il supporto diretto e continuo degli insegnanti. A questa prima modalità si affianca quella in cui il docente diventa guida e mediatore dell esperienza cognitiva, stimolando domande ed interessi e fornendo tecniche e risposte. Nel nostro modo di operare si privilegiano i seguenti principi. Ascolto ed osservazione degli alunni Ci proponiamo di calibrare la nostra proposta educativa partendo dai bisogni e dai vissuti emotivi dei nostri alunni, valorizzandone le esperienze e le conoscenze extrascolastiche; vogliamo in tal modo favorire una formazione per lo sviluppo integrale ed armonioso dell individuo. Metodologia attiva: esplorazione, scoperta e ricerca Intendiamo adottare la metodologia dell imparare facendo che tenda a motivare l alunno coinvolgendolo, con la famiglia, in un percorso culturale condiviso. Un approccio teso a stimolare la sua naturale curiosità, lo aiuterà a transitare, con gradualità, verso modalità di apprendimento sempre più astratte e simboliche. A tale proposito riteniamo fondamentali i numerosi progetti e le uscite didattiche/viaggi d istruzione sul territorio che vedono le nostre classi interagire con le istituzioni, sia locali che internazionali: attività relative all educazione ambientale, sportiva, stradale, alla salute, alle nuove tecnologie, alla convivenza civile, alla conoscenza di altre culture ed all esperienza creativa teatrale, musicale ed artistica. I progetti e le attività scolastiche si avvalgono di laboratori (informatici, musicali, scientifici, teatrali), biblioteche interne ed esterne, palestre La scuola non si ritiene depositaria di verità, ma intende fornire agli alunni gli strumenti per elaborare una propria interpretazione del mondo attraverso l individuazione e l investigazione di problemi e la ricerca, personale e collettiva, di possibili soluzioni. In tale contesto l errore deve essere vissuto come un momento di riflessione, discussione e crescita personale. 11

13 Collaborazioni esterne La programmazione delle classi e l operato degli insegnanti dell Istituto si avvale di frequente della collaborazioni di vari enti presenti nel territorio: biblioteche e librerie musei rassegne teatrali stampa locale associazioni sportive associazioni ambientali (G.E.V. e altri) associazioni e cooperative culturali enti locali (Centro per le famiglie; Istituto Storico per la Resistenza; ) Ausl C.N.A. Polizia Municipale Vigili del fuoco genitori e nonni con particolari abilità o esperienze ecc. Riflessione sull apprendimento La nostra società necessita un apprendimento permanente che accompagni l individuo lungo tutto l arco della vita: riteniamo pertanto fondamentale stimolare la competenza dell imparare ad imparare. Gli alunni sono pertanto stimolati ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a riconoscere i propri stili di apprendimento affinché tale consapevolezza possa guidarli verso una progressiva autogestione del proprio apprendimento e dei propri bisogni e sia in grado di orientarli nelle successive scelte scolastiche. Educazione all impegno e al senso di responsabilità Ci proponiamo di guidare gli alunni nella riflessione sulle ragioni dei risultati conseguiti e sugli effetti delle azioni proprie e altrui, affinché prendano coscienza delle responsabilità personali sia all interno della scuola che nella famiglia o nella società. La libertà personale deve poter accordarsi con il rispetto di se stessi e degli altri: imparare fin da piccoli a tener fede agli impegni assunti cercando di fare del proprio meglio significa comportarsi in modo libero ed autentico. Ambiente di apprendimento collaborativo Non intendiamo favorire uno studio solitario, terreno di confronto competitivo e possibile frustrazione, ma un ambiente di apprendimento collaborativo in aula ed all esterno di essa (classi aperte, laboratori, attività di continuità ). Consideriamo il confronto con il gruppo-classe e la comunità scolastica un elemento fondamentale per la crescita dei ragazzi sotto il profilo sociale, affettivo e cognitivo. Documentazione Riteniamo che documentare l attività scolastica sia indispensabile per trasformarla in esperienza ripetibile, rievocabile e socializzante, dando pertanto visibilità al progetto educativo. 12

14 Risorse dell Istituto Risorse strutturali Il nostro Istituto comprensivo è dislocato nei seguenti edifici: SCUOLA DELL INFANZIA ACQUAMARINA indirizzo: via Sacco e Vanzetti n Viserba di Rimini (RN) Tel e fax: 0541/ infanzia.acquamarina@gmail.com La scuola dell infanzia ACQUAMARINA è stata inaugurata nel settembre del 2010 ed è situata nella zona Peep di Viserba. Nello stesso edificio è annesso un asilo nido, Il Brucoverde. Il polo scolastico è un modello di edilizia scolastica ecocompatibile realizzato con criteri di sostenibilità e risparmio energetico. La scuola è così strutturata: 4 grandi aule (A-arancione, B-verde, C-gialla, D-blu) con bagni annessi, da cui si può accedere direttamente al giardino; angoli preposti ad attività specifiche sono organizzati in ogni aula: angolo della conversazione, della cucina, della lettura, delle costruzioni, dei travestimenti, della manipolazione, 1 ampio giardino esterno con un isola giochi attrezzata: 1 torretta con lo scivolo, 2 altalene, 1 casetta in legno, 2 giochi a molla, 1 ruota dondolante e 3 tavoli di legno con relative sedute; 1 ampio salone attrezzato; 1 giardino d inverno; 1 stanza polivalente: biblioteca/spogliatoio; spazi di servizio per la distribuzione dei pasti; 1 saletta blindata adibita ad ufficio con una fotocopiatrice, un pc e un fax; 2 stanze per deposito materiale; spogliatoi per il personale; 1 bagno per il personale dotato di sanitari per persone in situazione di handicap; 1 locale lavanderia. 13

15 SCUOLA PRIMARIA FLAVIA CASADEI indirizzo: via Morri n Viserba di Rimini (RN) Tel e fax: 0541/ scuolaeleviserba@libero.it La scuola primaria FLAVIA CASADEI prende il nome da una ragazza viserbese, ottima studentessa, morta in un attentato alla stazione di Bologna ed è situata in un complesso scolastico di scuole di diverso grado. E anche la sede del campo estivo d inglese e del centro estivo comunale. L edificio si sviluppa su due piani ed è circondato da un bellissimo giardino. La scuola è così strutturata: 17 aule ed utilizza 2 aule (ed i laboratori) della vicina scuola Fermi per due classi quinte; 2 bagni per alunni, 1 per studenti disabili ed 1 per docenti su ogni piano; 1 ascensore; 1 ampio atrio utilizzato anche per accogliere i bambini del pre e post scuola; 1 biblioteca molto fornita; 1 laboratorio d informatica; 1 aula di sostegno; 1 spaziosissima palestra, attrezzata ed omologata, usata anche nel pomeriggio da altre associazioni sportive; essa è dotata di un defibrillatore (nella scuola sono presenti due insegnanti abilitate dall AUSL per poterlo usare); 1 grande giardino recintato ed attrezzato con panche e tavoli per far fare la merenda ai bambini nella bella stagione, all ombra di bellissimi alberi di diverso tipo; 1 piccolo parcheggio antistante il cancello d ingresso servizio di scuolabus. 14

16 SCUOLA PRIMARIA MARGHERITA ZOEBELI indirizzo: Via Villalta n Santa Giustina di Rimini (RN) telefono e fax: 0541/ margherita@rimini4.it La scuola primaria MARGHERITA ZOEBELI si trova nel Quartiere Santa Giustina, al confine con il comune di Santarcangelo di Romagna. L edificio, che si sviluppa su due piani, risale alla fine degli anni 80 ed è successivamente è stato oggetto di migliorie e interventi di messa a norma. La zona a verde sul retro confina con una vasta area non urbanizzata, particolarmente gradevole a vedersi; davanti alla scuola si trova un parcheggio per genitori ed insegnanti e dietro alla scuola si trova un altro piazzale in cui arriva lo scuolabus. La scuola è così strutturata: 10 aule ampie e luminose, dotate di una Lavagna Interattiva Multimediale (LIM); 1 ascensore; 1 biblioteca; 1 aula polivalente: teatrino, aula di musica, aula multimediale; 1 aula di informatica; 1 ampia palestra; spazi per attività di piccolo gruppo; bagni per alunni e docenti su entrambi i piani; 1 piccola cucina; 3 aule-mensa, 2 al piano terra e 1 al primo piano (per le classi a tempo pieno); 1 ripostiglio; 1 giardino ampio e curato con un altalena, un arrampicatoio, un canestro, una collinetta e diverse piante: alcuni rampicanti formano una specie di capanna dove i bambini vanno spesso a giocare; servizio di scuolabus. 15

17 SCUOLA PRIMARIA CARLA RONCI indirizzo: via Chisimaio n Torre Pedrera di Rimini (RN) Tel e fax: 0541/ icfermironci@gmail.com La scuola primaria CARLA RONCI è ubicata a Torre Pedrera. Si tratta di una costruzione gialla al piano terra con tanti disegni colorati, dipinti da genitori ed alunni; è circondata da un magnifico giardino, in cui si svolgono feste, danze, giochi, corse e la ricreazione tutti insieme. L interno dell edificio è molto accogliente ed è così strutturato: 8 aule; 1 spazio biblioteca; 1 laboratorio multimediale: laboratorio di informatica con Lavagna Interattiva Multimediale (LIM); bagni per alunni e docenti; 1 piccola palestra adibita anche a spazio-teatro ed ad attività manuali e pittoriche; 1 giardino attrezzato con un canestro, panche, tavoli e una zona ad erba sintetica; due linee di Piedibus. 16

18 SCUOLA PRIMARIA CASE NUOVE indirizzo: via Orsoleto n Viserba di Rimini (RN) telefono e fax: 0541/ casenuove@rimini4.it La scuola primaria CASE NUOVE è ubicata nella zona di Viserba Monte e fa parte di un territorio che nell ultimo decennio ha subito una profonda e rapida trasformazione, passando da zona rurale a spazio urbanistico caratterizzato da numerose palazzine. L edificio risale agli anni 60, ma è successivamente è stato oggetto di notevoli migliorie, che hanno riguardato sia la zona interna, che quella esterna. La scuola è così strutturata: 5 aule luminose; 1 aula con Lavagna Interattiva Multimediale LIM; bagni per alunni e docenti; 1 piccola, ma deliziosa biblioteca; 1 aula polifunzionale utilizzata per le attività di tipo informatico e multimediale, per le attività di gioco, per le attività di piccolo e grande gruppo; 1 ampio giardino utilizzato anche per iniziative gioco-sport; servizio di scuolabus. 17

19 SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO ENRICO FERMI indirizzo: via Morri n Viserba di Rimini (RN) telefono e fax: 0541/ fermiviserba@gmail.com La scuola secondaria di primo grado ENRICO FERMI si trova a Viserba, inserita nel Centro studi di Rimini Nord. L edificio che la ospita, inaugurato nel 1997, è stato ampliato in tempi successivi fino a raggiungere le attuali dimensioni nel dicembre E una struttura moderna, circondata da un ampio cortile, con aule molto luminose e tutti i servizi utili allo svolgimento delle attività didattiche. Dall a.s. 2013/2014 è sede degli uffici del Dirigente Scolastico e della Segreteria dell Istituto Comprensivo omonimo. La scuola, situata su due piani, è così strutturata: 23 aule che ospitano 20 classi di scuola secondaria di primo grado e 3 classi 5 e di scuola primaria: 6 di esse sono dotate di Lavagne Interattive Multimediali (LIM) che ospitano le classi terze; 4 bagni per gli studenti, 2 per disabili e 2 per insegnanti ad ogni piano; 1 biblioteca/videoteca ben fornita e attrezzata con tavoli e sedie; 1 laboratorio di informatica con più di 20 PC in rete, con server, stampante e videoproiettore; 1 laboratorio di scienze con 4 banconi per realizzare esperimenti e osservazioni scientifiche, microscopi e vetreria da laboratorio, una televisione collegata a PC che permette la visione di filmati scientifici e vari materiali illustrativi; 1 laboratorio di musica (con muri dipinti) con tastiera, strumenti musicali e supporti per l ascolto; 1 ampia aula video con televisore e lettore di DVD e videocassette; 1 spaziosa palestra, con bagni, spogliatoi ed infermeria, dotata di impianti di calcetto, pallamano, pallacanestro e pallavolo ed attrezzata con panche, tappeti, travi di equilibrio, spalliera e piccoli attrezzi per atletica; 1 grande aula polifunzionale per conferenze e spettacoli con videoproiettore ed impianto stereo; 1 laboratorio per il sostegno, con bagno annesso, dotato di PC, stampanti e biblioteca specifica; 1 aula ed altri spazi per lavoro di piccolo gruppo dislocati nell ampio e luminoso corridoio; 1 piccola cucina per laboratori specifici; 1 ampio cortile (con zona anfiteatro) utilizzato per feste e gare sportive; 1 ascensore; 1 ripostiglio; 1 aula per gli insegnanti; 1 aula per il ricevimento dei genitori; 1 ufficio del Dirigente Scolastico; 4 uffici di segreteria; 1 archivio utilizzato anche come vice-presidenza; 1 grande parcheggio antistante il cancello d ingresso per genitori ed insegnanti. 18

20 Risorse umane Le consideriamo le risorse più significative delle nostre scuole. Ci riferiamo con questa espressione all Organico d Istituto che è costituito da: Dirigente Scolastico Personale Docente Personale Amministrativo Personale Ausiliario (collaboratori scolastici) La seguente tabella e i grafici successivi visualizzano i dati relativi all ammontare e alla distribuzione di tali risorse. Ci piace inserire anche gli alunni tra le risorse umane delle nostre scuole. ordine di scuola nome n alunni n docenti n collaboratori n amministrativi sc. dell'infanzia Acquamarina sc. primaria Flavia Casadei sc. primaria Margherita Zoebeli sc. primaria Carla Ronci sc. primaria Case Nuove sc. sec. di 1 gr. Enrico Fermi segreteria ISTITUTO COMPRENSIVO Enrico Fermi

21 Ripartizione alunni per ordine ; 32% 112; 7% 969; 61% Scuola materna Scuola elementare Numero alunni per plesso Scuola media Ripartizione docenti per ordine ; 7% 50; 36% 80; 57% Scuola materna Scuola elementare Numero docenti per plesso Scuola media Ripartizione collaboratori per ordine ; 5% 8; 36% 13; 59% Scuola materna Scuola elementare Scuola media Numero collaboratori per plesso

22 Andamento del numero degli alunni / / Andamento del numero degli insegnanti / / Andamento del numero dei collaboratori 22 20, / /

23 Staff organizzativo, responsabili e coordinatori Per rendere il più possibile partecipata e funzionale la gestione di una Istituzione Scolastica piuttosto complessa ed articolata il Dirigente si avvale della collaborazione del D.S.G.A., di uno staff organizzativo, di responsabili e di coordinatori: DIRIGENTE SCOLASTICO D.S.G.A. DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI DOCENTI COLLABORATORI VICARI con semiesonero dall insegnamento RESPONSABILE DEL SITO WEB DELL I.C. Myriam TOCCAFONDO Giovanni GINGHINI Cristina BASCHETTI sc. primaria e dell infanzia Paola MIGANI sc. secondaria Manuela PAZZAGLI e Orsola MAGLI Esercita le funzioni previste dall attuale quadro normativo e dal vigente CCNL Area V. Assicura la gestione unitaria dell Istituto e ne ha la legale rappresentanza. Garantisce che le risorse finanziarie e strumentali siano gestite in modo funzionale rispetto agli obiettivi del servizio scolastico. Emana direttive e adotta provvedimenti orientati a migliorare la qualità del servizio offerto all utenza. Promuove interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e l attuazione del diritto all apprendimento da parte degli alunni. Nel rispetto delle competenze degli Organi Collegiali, ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. È titolare delle relazioni sindacali e cura i rapporti con tutte le Amministrazioni, gli Enti, le Associazioni, ecc. che hanno interessi e competenze nei confronti del servizio scolastico. D intesa con il D.S., orienta l organizzazione e la gestione dei servizi generali e amministrativi al raggiungimento degli obiettivi istituzionali per offrire all utenza un servizio attento e qualificato. In particolare coordina il personale Amministrativo ed Ausiliario e si occupa di tutte le procedure amministrative, contabili e di segreteria della scuola. Esercitano le funzioni vicarie nei tre ordini di scuola del nostro Istituto, in base alle direttive dirigenziali. Supportano il D.S. nel promuovere e coordinare le attività didattiche, i progetti educativi dell Istituto ed i piani di lavoro dei docenti. Curano sia il rapporto con i docenti dei tre ordini di scuola, sia il rapporto con le famiglie degli alunni. Organizzano le sostituzioni giornaliere dei docenti assenti (solo la collaboratrice della scuola secondaria). Sostituiscono il DS in caso di assenza, con delega di firma. Crea ed aggiorna costantemente il sito web dell Istituto Comprensivo. Invia circolari, comunicazioni ed informazioni ai docenti coordinatori dei plessi e agli insegnanti della scuola Fermi. 22

24 RESPONSABILE DELL ORARIO NELLA SCUOLA FERMI COORDINATORI DI PLESSO nella scuola dell infanzia e nelle scuole primarie COORDINATORI DI CLASSE nella scuola secondaria di primo grado Silvia MARCHETTI SCUOLA DELL INFANZIA: Acquamarina Rossella Tordi SCUOLE PRIMARIE: Flavia Casadei Maria Pazienza Case Nuove Gabriella Danieli Carla Ronci Sonfra Bartoli M. Zoebeli Katia Parentignoti 1A FIAMMATA 2A FIORI 3A CONTI 1B FRONTALI 2B GUIDETTI 3B PIERMATTEI 1C BAFFONI 2C PASCARELLA 3C BATTISTINI 1D SAMMARITANI 2D PALAZZINI 3D SELVA 1E ALBANI 2E VERDINI 3E PARACCIANI 1F GEMMANI 2F GENTILUCCI 3F MANCUSO 1G DE RUVO 2G TOSCANO 3G PELLEGRINI Elabora l orario provvisorio e definitivo della scuola Fermi, coordinandosi con le altre scuole per gli insegnanti su più sedi, sulla base de: i criteri didattici stabiliti; l uso alternato dei laboratori; le desiderata degli insegnanti, ove possibile. collabora alla definizione dell orario degli insegnanti di sostegno e degli educatori coordinandosi con il responsabile dei docenti di sostegno, considerando: i criteri organizzativi utilizzati per gli altri docenti; le indicazioni didattiche dei Consigli di Classe; le desiderata degli stessi insegnanti, ove possibile; modifica l orario in caso di necessità avvallate dal D.S.; prepara gli orari da apporre: alle porte delle classi; alle porte dei laboratori; nelle bacheche della scuola. Mantengono un costante rapporto con il D.S. per risolvere/segnalare problematiche. Supportano il D.S. e i collaboratori per la realizzazione nei plessi dei progetti di Istituto. Collaborano con il D.S. e il D.S.G.A. per strutturare in modo unitario e funzionale gli orari dei docenti e per organizzare le disponibilità per la sostituzione degli assenti. Sono delegati a verificare il rispetto degli orari di servizio dei docenti, rapportandosi al D.S. Si rapportano al DSGA per quanto attiene gli ordini di acquisto di sussidi ovvero per verificare le attività aggiuntive svolte dai docenti del plesso di riferimento. Presiedono, su delega, il Consiglio di Interclasse/ Intersezione. Elaborano la Programmazione di Classe seguendo le indicazioni del Consiglio. Preparano i materiali per ogni Consiglio di Classe e lo coordinano. Curano i rapporti con i genitori nel caso si verifichino particolari problemi o nella gestione delle certificazioni di alunni con DSA o BES. Tengono i rapporti con il DS e con la vicaria per segnalare/risolvere situazioni problematiche verificatesi in classe o sollevate da genitori e docenti. Coordinano la distribuzione delle circolari, la ricezione dei tagliandi firmati e la distribuzione dei posti e degli incarichi nella classe. Comunicano mensilmente alla segreteria le assenze degli alunni, compilando l apposito tabulato. Effettuano il controllo finale sui Documenti di valutazione. Consegnano e fanno firmare il Documento di valutazione ai genitori. Presiedono, su delega, il Consiglio di Classe. 23

25 Funzioni strumentali Le funzioni strumentali vengono individuate dal Collegio dei Docenti e svolgono funzioni di coordinamento didattico: ad esse sono delegati gli aspetti organizzativi specifici dell area di lavoro assegnata, in base all incarico conferito dal Dirigente. GESTIONE E REVISIONE DEL POF ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI VALUTAZIONE E CURRICOLO PROGETTI INTERCURLTURALI ALUNNI CON D.S.A. E B.E.S. ORIENTAMENTO E RAPPORTI CON IL C.N.A. Silvia MARCHETTI Alice MINGARDI Mario MONTANARI Delia BARTOLOMUCCI Giulia MASSARO Marina PARACCIANI Laura CURRADI Federica GEMMANI Maria Rosaria BITONTI Settimia SELVA Caterina PIERMATTEI Elaborano ed aggiornano, seguendo le indicazioni del Collegio dei Docenti, il Piano dell Offerta formativa del Istituto Comprensivo Fermi; il POF viene adottato dal Consiglio di Istituto. Elaborano il Poffino illustrativo e la presentazione multimediale per le famiglie dei nuovi iscritti. Partecipano e/o coordinano gli incontri di presentazione delle scuole dell Istituto. Stilano il Regolamento d Istituto da sottoporre agli organi collegiali. Sono coadiuvati da un apposita commissione. Coordinano gli interventi e i servizi per gli alunni diversamente abili. Tengono i relativi rapporti con l ASL. Coordinano il gruppo H e i GLH operativi. Elaborano il curricolo verticale, raccordando i tre ordini di scuola, con riferimento alle Indicazioni nazionali. Concordano criteri di valutazione comuni, raccordando i tre ordini di scuola, elaborando griglie valutative per il comportamento, le discipline e le verifiche scritte. Sono coadiuvati da un apposita commissione. Progettano e coordinano i percorsi interculturali della scuola e quelli mirati all alfabetizzazione e alla preparazione all Esame di Stato degli alunni stranieri. Tengono le relazioni con i mediatori linguistici e culturali e con le associazioni del territorio che offrono servizi per/con gli stranieri. Analizzano i bisogni degli alunni con Disturbi Specifici dell Apprendimento e Bisogni Educativi Speciali. Programmano le indagini con le prove di lettura e di scrittura. Promuovono azioni di formazione e aggiornamento. Raccolgono le certificazioni. Forniscono informazioni a genitori e colleghi in merito alla procedura da seguire per gli accertamenti del disturbo. Organizzano percorsi finalizzati all utilizzo delle strumentazioni tecnologiche e dei software compensativi o dispensativi. Sono coadiuvati dal Gruppo di Lavoro per l Inclusione. Raccoglie e distribuisce i materiali informativi delle sc. sec. di 2 grado per orientare gli alunni che devono iscriversi. Coordina le attività della scuola finalizzate alla conoscenza delle scuole superiori del territorio (sportello, alunno per un giorno ). Collabora con il C.N.A., la Camera di Commercio e l U.S.T. per le attività relative all orientamento. 24

26 Risorse finanziarie Le risorse finanziare statali, che supportano il mantenimento e l ampliamento dell Offerta Formativa della scuola pubblica, sono state drasticamente ridotte negli ultimi anni. Sono pertanto divenuti fondamentali i finanziamenti privati, in particolare i contribuiti dei genitori degli alunni. FINANZIAMENTI STATALI Finanziamento per il funzionamento amministrativo e didattico Fondo dell Istituzione Scolastica, per la retribuzione accessoria al personale FINANZIAMENTI COMUNALI Come cerchi nell acqua 8, progetto in rete Gestire le differenze, utilizzato soprattutto per retribuire gli educatori degli alunni diversamente abili Contributo per il funzionamento amministrativo e didattico dell Istituzione Scolastica FINANZIAMENTI PRIVATI Contributo versato dai genitori per polizza assicurativa contro gli infortuni degli alunni, il libretto delle assenze (nella scuola secondaria), per supportare le spese di funzionamento didattico e per il miglioramento dell offerta formativa Contributi versati dai genitori per la realizzazione di viaggi d istruzione e visite guidate Contributi delle famiglie degli alunni che frequentano alcuni laboratori pomeridiani Rari contributi che aziende del territorio erogano per finanziare alcune attività 25

27 Scelte organizzative SCUOLA DELL INFANZIA La scuola dell Infanzia funziona dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 16,00. L orario della giornata è così articolato: Orario Attività Motivazioni 8,00/9,00 Accoglienza e gioco libero 9,00/10,00 Riordino e spuntino 10,00/11,30 Momento di attività programmate 11,30/12,45 Cure igieniche pranzo e L insegnante accoglie i bambini in sezione con giochi e materiali Si riordinano i giochi e ci si riunisce nell angolino si scelgono i camerieri si fa il calendario del giorno e si fa la merenda con la frutta. Sempre nell angolino si può cantare si prosegue con le conversazioni che può essere libera o guidata dall insegnante. E nell angolino che si formano domande,si propongono attività, si formulano le prime ipotesi. I bambini lavorano giocando per età omogenee/eterogenee. Per valorizzare la giornata scolastica, le diverse attività vengono sviluppate nei vari ambienti scolastico ed extrascolastico Importante momento per la cura di sé e per l avvio all autonomia personale con l assunzione di incarichi e responsabilità legati a momenti di vita quotidiana (apparecchiare, servire a tavola, ecc.). Terminate le cure igieniche, mangiando insieme, si apprendono le regole dello stare a tavola e si scoprono nuovi cibi Occasionale e concordata preventivamente con le insegnanti Attività libere (gioco ai tavoli, ascolto di musica) e organizzate (racconti di favole, giochi di movimento) 12,45/13,15 Uscita intermedia 13,45/15,30 Attività pomeridiane 15,30/16 Uscita La giornata scolastica si conclude. I bambini attendono le mamme nell angolino. E previsto un servizio di PRE-SCUOLA 15 minuti prima dell orario d ingresso e un servizio di POST-SCUOLA 15 minuti dopo l orario di uscita. 26

28 SCUOLA PRIMARIA L Istituto Comprensivo Fermi prevede un percorso di 30 ore settimanali per le classi a orario antimeridiano e di 40 ore settimanali nelle classi a tempo pieno. Nelle classi a tempo antimeridiano (30 ore) le lezioni si svolgono dal lunedì al sabato, dalle ore 8,00 alle ore 13,00. Nelle classi a tempo pieno del plesso di Santa Giustina le attività si articolano su 5 giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 16,00. In virtù dell autonomia didattica e organizzativa, la scuola ha articolato il curricolo d Istituto nelle seguenti quote orarie settimanali, basandosi sull esperienza fin qui maturata. CLASSI A TEMPO ANTIMERIDIANO (30 ore) E CLASSI A TEMPO PIENO (40 ore) DISCIPLINE Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 ITALIANO 9 h 8 h 8 h 8 h 8 h CORPO MOVIMENTO ARTE E IMMAGINE 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h MUSICA 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h MATEMATICA 8 h 8 h 7 h 7 h 7 h SCIENZE 2h 2 h 2 h 2 h 2 h TECNOLOGIA 1 h 1h 1h 1h 1h STORIA 2h 2h 2h 2h 2h GEOGRAFIA 2h 2h 2h 2h 2h RELIGIONE CATTOLICA 2 h 2 h 2 h 2 h 2 h INGLESE 1 h 2 h 3 h 3h 3 h Totale 30 ore 30 ore 30 ore 30 ore 30 ore A queste ore curricolari per le classi a tempo pieno del plesso di Santa Giustina vanno aggiunte 10 ore settimanali di mensa e ricreazione (30+10=40 ore) E previsto un servizio di PRE-SCUOLA 15 minuti prima dell orario d ingresso e un servizio di POST-SCUOLA 15 minuti dopo l orario di uscita. 27

29 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO L Istituto Comprensivo Fermi prevede un percorso di 30 ore settimanali. Le lezioni si svolgono dal lunedì al sabato, dalle ore 7,55 alle ore 12,55. I corsi sono 7: A B - C D E F - G Prima lingua straniera: INGLESE in tutti i corsi Seconda lingua straniera: corsi E - F SPAGNOLO B - D FRANCESE A - C TEDESCO G INGLESE POTENZIATO* *5 ore settimanali di inglese senza studiare una seconda lingua straniera Articolazione del curricolo DISCIPLINE ore settimanali ITALIANO 6 h (5+1) STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE INGLESE SECONDA LINGUA COMUNITARIA MUSICA ARTE E IMMAGINE TECNOLOGIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE RELIGIONE CATTOLICA o ATTIVITA ALTERNATIVA* Totale 2 h 2 h 4 h 2 h 3 h 2 h 2 h 2 h 2 h 2 h 1 h 30 ore *ATTIVITA ALTERNATIVA ALL I.R.C. Il docente incaricato sceglierà di svolgere: recupero/potenziamento disciplinare e/o progetto cittadinanza e/o educazione ai media e/o progetto biblioteca 28

30 Offerta formativa ACCOGLIENZA CURRICOLO VERTICALE CONTINUITA' La nostra offerta formativa PROGETTI INTERCULTURA VALUTAZIONE perché ogni bambino e bambina abbia fiducia in sé e negli altri, realizzi pienamente le proprie potenzialità e riveli la sua unicità 29

31 Curricolo verticale Dal 1 settembre la nostra Scuola è riorganizzata in Istituto Comprensivo e si pone quindi per la prima volta l esigenza di costruire un Curricolo Verticale. Nella stesura del documento vengono presi a riferimento le seguenti linee normative: art. 21 della legge n.59/1997: tutte le scuole hanno autonomia didattica, organizzativa, di ricerca, sviluppo e sperimentazione; artt. 1, 2, 3 e 4 del D.P.R. n. 275/1999 : tutte le scuole autonome sono tenute a elaborare il Piano dell Offerta Formativa, documento che conferisce identità e rappresenta lo strumento di contratto formativo tra i soggetti della scuola (dirigente, docenti, personale ATA) e la propria utenza; D.P.R. n. 122/2009 (il cosiddetto Regolamento della valutazione): le scuole devono garantire esiti in termini di competenze. In particolare l art. 8 chiede di definire il curricolo della singola istituzione scolastica anche attraverso l integrazione tra diversi sistemi formativi. Il curricolo d istituto, cuore didattico del POF (Atto di indirizzo dell 8 settembre 2009, par. 2), è lo strumento per lo sviluppo di apprendimenti funzionali a far acquisire delle competenze. d. D.P.R. n.122/2009: obbligo per i docenti è la certificazione delle competenze degli allievi, specificandone il livello raggiunto, al termine della scuola primaria e secondaria di primo grado; e. Le Raccomandazioni del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006 e del 18 dicembre 2006 che definiscono le competenze chiave per l apprendimento permanente. All interno del quadro normativo che definisce le responsabilità e i compiti sia per il Ministero che per le singole istituzioni scolastiche, sono importantissime le Indicazioni per il curricolo (sett. 2012). Prima di essere una mera lista di obiettivi da raggiungere o di esperienze da realizzare, il curricolo si pone come visione pedagogica che si può esprimere attraverso modelli didattici differenti; ai docenti sarà dato il compito di utilizzare le varie teorie curricolari al fine di garantire lo sviluppo della persona in relazione alla complessità della crescita delle giovani generazioni nella società odierna. Il curricolo verticale non è una somma di curricoli riferiti alle tre tipologie di scuole (dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado), ma ne rappresenta la risultante. Quello che conta è la progressione dei saperi organizzati nelle discipline in cui la natura della mediazione didattica è fondamentale: si parte da una base percettivo-esperienziale per arrivare all astrazione ed alla concettualizzazione. Nella scuola dell Infanzia e Primaria si apprende attraverso la rielaborazione dell esperienza mentre nella scuola Secondaria di I grado ci si orienta secondo parametri e coordinate più formali. La continuità deve dunque essere intesa in correlazione alla discontinuità nell ambito di scelte di contenuti, linguaggi e metodologie differenti a seconda delle diverse età degli allievi. Per stabilire in tal modo una progressione delle competenze si rende pertanto necessaria una condivisione educativa, didattica e metodologica. L individuazione di percorsi didattici comuni, attraverso criteri di progressività e gradualità, contribuirà allo sviluppo di percorsi in una prospettiva di verticale. Se percepito come cuore didattico del P.O.F, il Curricolo verticale diventa il quadro di riferimento culturale, metodologico e operativo identificativo per i docenti, ma anche fortemente flessibile al fine di monitorare le scelte fatte e le esperienze in atto. È chiara quindi la sua natura di realtà aperta a revisione critica e suscettibile di revisione pratica (Stenhouse 1975). 30

32 Per questo primo anno di esperienza dell Istituto Comprensivo la Commissione preposta al Curricolo ha ritenuto utile individuarne essenzialmente le linee guida e stabilire i profili dell alunno al termine di ciascun ordine di scuola. In quest ottica la Commissione ha predisposto, per questo anno scolastico, un profilo di competenze dell alunno al termine di ogni ciclo ed ha elaborato una serie di obiettivi riguardanti due abilità comuni a tutti e tre gli ordini di scuola, l Ascolto e il Parlato, rifacendosi, per i restanti traguardi, alle Indicazioni Ministeriali del Resta pertanto evidente la necessità di continuare il lavoro iniziato nel clima di condivisione utile ad un quadro identificativo della nostra Istituzione Scolastica. 31

33 TRAGUARDI IN USCITA DAI TRE ORDINI DI SCUOLA Profilo in uscita al termine della Scuola dell Infanzia Il sé e l altro Conoscere la sua storia personale (familiare, scolastica ecc). Alla fine del triennio il bambino è in grado di: Il corpo e il Linguaggi, I discorsi La movimento creatività, e le parole conoscenz espressione a del mondo Conoscere e controllare il corpo e le sue funzioni. Comunicare, esprimere emozioni. Usare la lingua per esprimere vissuti e sentimenti. Utilizzare semplici simboli per registrare Competenze trasversali Sa portare a termine n compito con attenzione,concentrazio ne e autonomia. Riconoscere e rispettare le diversità (culturali, religiose) Rappresenta re graficamente lo schema corporeo. Inventare storie ed esprimersi attraverso rappresentazion i e drammatizzazio ni. Ascoltare con piacere e comprende re quanto narrato o letto. Confrontare e valutare qualità. Predilige il gioco:simbolico e di movimento Profilo in uscita al termine della Scuola Primaria Alla fine del quinquennio l alunno e in grado di: AREA NON COGNITIVA AREA COGNITIVA 1.Conoscere le proprie capacità e i propri limiti al fine di agire in maniera più consapevole. 2.Riconoscere le proprie emozioni individuando le strategie più consone alla loro gestione. 3.Partecipare alla vita di gruppo espletando in modo consapevole il proprio ruolo. 4.Ascoltare gli altri e rispettare i punti di vista diversi dal proprio. 5.Portare a termine un progetto individuale o collettivo utilizzando le conoscenze apprese. 6.Collaborare con gli altri per uno scopo comune. 7.Sviluppare comportamenti di responsabilità e di rispetto nei confronti di se stesso, degli altri e dell ambiente. 8.Essere autonomo nell assunzione dei propri impegni. 1.Comunicare oralmente e per iscritto formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. 2.Riconoscere ed utilizzare i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. 3.Rielaborare vissuti e non, utilizzando diversi linguaggi (verbale, iconico, simbolico, teatrale ) 4.Individuare analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, relazioni causali e spazio temporali tra fatti,fenomeni, concetti. 5.Osservare, raccogliere, analizzare e discriminare informazioni. 6.Individuare problemi significativi partendo dal piano esperienziale e costruire un percorso logico-operativo. 7.Risolvere un problema servendosi del metodo, dei contenuti e linguaggi specifici appresi nelle varie discipline. 8.Rielaborare il presente e la sua realtà esperienziale alla luce delle informazioni e del metodo acquisito. 9.Esprimere giudizi personali e critici. 32

34 Profilo in uscita al termine della Scuola Secondaria di primo grado Alla fine del triennio l alunno è in grado di: AREA NON COGNITIVA 1. assumere atteggiamenti collaborativi, condizione base per praticare la convivenza civile 2. ascoltare gli altri e rispettare punti di vista diversi dal proprio 3. leggere le proprie emozioni e gestirle 4. sostenere le proprie convinzioni con esempi e argomentazioni 5. riflettere sui comportamenti di gruppo e individuare gli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco 6. dare significato alle proprie esperienze anche attraverso l individuazione e la valorizzazione dell errore 7. conoscere le proprie potenzialità e i propri limiti al fine di operare scelte consapevoli 8. dimostrare con comportamenti coerenti il senso della legalità e l etica della responsabilità AREA COGNITIVA 1. comunicare oralmente e per iscritto usando opportunamente i vari registri linguistici in base alla situazione e agli interlocutori 2. riconoscere e usare termini appropriati e specialistici sia nel linguaggio orale che scritto 3. usare in modo funzionale i manuali delle discipline o altri testi anche di tipo multimediale 4. utilizzare la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, per elaborare progetti e per risolvere problemi 5. ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti per effettuare schemi, modelli, mappe e generalizzazioni 6. valutare le informazioni date su una situazione, confrontarle con le conoscenze acquisite, operare scelte sviluppando senso critico 7. valutare in modo funzionale ed estetico le conoscenze e il patrimonio culturale acquisito (brani letterari, musicali, elementi artistici, storici, ambientali) 33

35 ACCOGLIENZA La scuola si impegna a favorire l accoglienza degli alunni e dei genitori. SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO In concomitanza con l avvio delle iscrizioni al successivo anno scolastico, durante il mese di gennaio, la scuola organizza incontri rivolti alle famiglie degli alunni che intendono chiedere l iscrizione alla classi delle nostre scuole. Gli incontri sono finalizzati alla presentazione del Piano dell Offerta Formativa. Nel mese di settembre in ciascuna scuola dell Istituto si svolgono riunioni per i nuovi iscritti con la partecipazione degli insegnanti di classe. Gli insegnanti prestano molta attenzione all accoglienza dei bambini/ragazzi che frequentano per la prima volta la scuola e organizzano attività a tale riguardo. L obiettivo è quello di facilitare l approccio del bambino alla nuova realtà scolastica e favorirne un passaggio graduale e positivo, promuovendo la conoscenza di sé, dell altro e degli spazi scolastici nei quali il bambino stesso si muove ed interagisce. SCUOLA DELL INFANZIA Inserire i bambini per la prima volta nella Scuola dell Infanzia vuol dire accoglierli insieme ai loro genitori e rappresenta uno dei periodi più delicati dell anno scolastico. E necessario creare le condizioni ideali perché le relazioni, l ambiente e l atmosfera possano infondere in tutti i soggetti coinvolti, sicurezza, fiducia e serenità. Accogliere bambini e genitori significa aiutare entrambi a superare il distacco e condurli alla scoperta della scuola e dei suoi ambienti, a muoversi negli spazi con sicurezza, a stabilire relazioni positive con adulti e coetanei. Ogni bambino, per inserirsi, ha bisogno del suo tempo, per questo motivo, i primissimi giorni, si comincia portandolo a scuola un paio d ore, senza avere fretta di lasciarlo subito tutta la giornata. Per avviare una proficua collaborazione scuola - famiglia le insegnanti si pongono nei confronti dei genitori come figure di riferimento disponibili a fornire chiarimenti e rassicurazioni. In particolare prima dell inizio della scuola, si tiene un assemblea generale con tutti i genitori dei neoiscritti e successivamente si fanno i colloqui individuali. Il progetto Inserimento /Accoglienza si attua nelle prime 4 / 5 settimane dell anno scolastico e coinvolge tutte le sezioni. Le insegnanti sono chiamate ad utilizzare ogni risorsa personale (esperienza, pazienza, comprensione,..). Per favorire l integrazione del bambino nel gruppo e per stimolare la comunicazione interpersonale e la costruzione di nuove relazioni, verranno proposte attività manipolative, attività grafiche, pittoriche, giochi motori di piccolo e grande gruppo, gioco libero con materiale scelto dai bambini, filastrocche, Nelle sezioni verranno predisposti contesti rassicuranti e allo stesso tempo accattivanti (cucina, travestimenti, lettura, costruzioni ) alla portata dei bambini per suscitare curiosità, approccio e utilizzo. 34

36 CONTINUITÀ Siamo consapevoli che il nostro Istituto non può assolvere alle proprie specifiche funzioni se non attivando occasioni ed attività di continuità a diversi livelli: TRA I DIVERSI ORDINI DI SCUOLE (asilo nido/scuola dell infanzia/scuola primaria/scuola secondaria di 1 grado/scuola secondaria di 2 grado) Deve diventare la motivazione più autentica all origine degli Istituti Comprensivi: essi sono infatti chiamati ad elaborare un percorso scolastico unitario che dia maggiore coerenza all intervento educativo-didattico. Le azioni che coinvolgono gli alunni riguardano: progetti-ponte, attività per favorire l inserimento dei bambini dell ultimo anno di nido e di scuola dell infanzia; visite alle scuole secondarie di 1 e 2 grado per conoscere gli ambienti, i materiali di lavoro (in particolare i libri), i futuri docenti e compagni. Per quanto riguarda gli alunni diversamente abili sono previsti ulteriori percorsi individualizzati di inserimento, predisposti congiuntamente dal team di docenti che segue l alunno nella classe di provenienza ed i responsabili della scuola dove è stato iscritto; progetti che vedono il coinvolgimento dei vari ordini di scuola (Giornalino di Istituto) scambi di esperienze e momenti d'incontro comuni (carnevale, festa di fine anno ). Le azioni che coinvolgono gli insegnanti dei diversi ordini di scuola riguardano: colloqui per il passaggio d informazioni sui bambini in uscita; momenti di confronto per definire una progressione degli apprendimenti e stili professionali condivisi (gruppi di lavoro, di formazione e di aggiornamento comun i); progetti comuni. TRA SCUOLA E TERRITORIO Nel calibrare la normativa sul proprio ambito territoriale le nostre scuole cooperano con enti, associazioni ed istituzioni del territorio che possano sostenerne la specifica funzione educativa condividendola. La progettazione delle classi e degli insegnanti si avvale della costante collaborazione di: -Ausl -Enti Locali -musei, biblioteche, cineteche e librerie -compagnie o rassegne teatrali -associazioni sportive, storiche o ambientali -associazioni e cooperative culturali o di volontariato -istituti linguistici -altre scuole del territorio seguendo progetti comuni (reti di scuole) 35

37 TRA SCUOLA E FAMIGLIE Le nostre scuole intendono instaurare un indispensabile collaborazione con le famiglie degli alunni, valorizzando le diversità e considerando il confronto un occasione d'arricchimento reciproco. Sono previsti: -colloqui individuali iniziali (all ingresso in ogni ordine di scuola) per la conoscenza dei singoli ragazzi e delle loro famiglie; -colloqui individuali in itinere (programmati e/o su appuntamento) per un confronto costante sugli aspetti educativi, la maturazione e la progressione degli apprendimenti dell alunno/a; -disponibilità degli insegnanti a prevedere ulteriori momenti di confronto, quando particolari situazioni richiedano lo scambio di informazioni e la concertazione di decisioni o iniziative comuni con la famiglia; -assemblee di sezione/classe per esplicitare il progetto educativo rendendone compartecipi i genitori; -incontri di intersezione/interclasse (scuola dell infanzia e primaria) in cui i rappresentanti dei genitori e i docenti s incontrano per proporre e coordinare iniziative finalizzate al miglioramento dell offerta formativa. Inoltre è fondamentale la partecipazione dei genitori a: -Consiglio d Istituto che è l organo che include tutte le componenti scolastiche (quindi anche i genitori) e assume decisioni di ordine generale e di indirizzo: adotta il POF, delibera il Programma Annuale (cioè il documento di programmazione finanziaria della scuola) ed è presieduto da un membro della componente genitori (eletto dal Consiglio). Le sue delibere vengono affisse all albo, come ogni delibera degli organi collegiali scolastici. Si rinnova ogni tre anni, attraverso elezioni delle varie componenti. -comitato dei genitori che sostiene la scuola con varie iniziative ed ha facoltà di avanzare proposte. 36

38 INTERCULTURA Il progetto Intercultura cui l' IC Fermi fa riferimento prevede diverse azioni: 1. Accoglienza- Inclusione degli alunni stranieri e delle famiglie anche con l'intervento di mediatori culturali. 2. Alfabetizzazione e corsi di recupero e potenziamento per l'apprendimento dell'italiano, gestiti sia con risorse interne che in collaborazione con cooperative e associazioni del territorio. 3. Cineforum interculturale per sollevare riflessioni e dibattiti sulle tematiche interculturali a partire da un film guida scelto ogni anno. 4. Concorso promosso e finanziato dal Sindacato Pensionati su un tema scelto ogni anno nell' ambito dell' Intercultura. 5. Progetti Europei quali e-twinning ed eventualmente Erasmus plus. 37

39 VALUTAZIONE Il team docente, nel valutare ogni singolo alunno, segue criteri prestabiliti e si avvale di strumenti condivisi. I CRITERI di valutazione prendono in esame i seguenti aspetti: apprendimento: acquisizione e consolidamento di conoscenze nelle singole discipline; progressi rilevati rispetto alla situazione di partenza in relazione a obiettivi educativi e didattici fissati; acquisizione e consolidamento di metodi di studio strutturati e autonomi; comportamento: frequenza, impegno, partecipazione in classe, correttezza, rispetto delle regole; socializzazione; presa di coscienza delle proprie attitudini, capacità e limiti per scelte consapevoli. GLI STRUMENTI di verifica consistono in prove iniziali, intermedie e finali sotto forma di: 1. osservazione sistematica di atteggiamenti e comportamenti; 2. esercitazioni scritte: -questionari mirati: V/F, a scelta multipla, corrispondenze, brani da completare; -prove aperte: temi, relazioni, riassunti, approfondimenti, composizioni creative, schematizzazioni, mappe concettuali o cognitive; -prove canalizzate: problemi, operazioni aritmetiche, analisi grammaticale e logica; 3. colloqui orali: -ascolto / discussione; -dialogo docente /alunno, alunno /alunno, alunno /docente; 4. esercitazioni pratiche: composizioni grafico pittoriche, elaborati scritto grafici, esecuzioni vocali e strumentali, creazioni multimediali, attività motorie. Per l analisi dei processi da valutare i docenti hanno costruito griglie relative alle discipline e al comportamento; esse sono strumenti condivisi sia nelle modalità di utilizzo, sia nel linguaggio. I team docenti e i Consigli di classe stabiliscono di verificare con sistematicità le conoscenze e le competenze raggiunte al termine di ogni unità didattica per poter seguire l evoluzione del processo di apprendimento di ogni singolo alunno ed individuare strategie di recupero e interventi mirati. Particolare attenzione viene riservata agli alunni D.A., con D.S.A. e con B.E.S. per i quali vengono attivati Piani Educativi Individualizzati e Personalizzati che prevedono modalità, tempi e strategie didattiche specifiche, condivise da tutti i docenti di sezione - classe. Nel Documento di valutazione della scuola primaria e secondaria confluiscono i dati raccolti da ogni singolo docente che costituiscono la base di confronto all interno del Consiglio di Classe per giungere alla valutazione quadrimestrale. Nella Scuola Primaria, in relazione alla valutazione del comportamento, viene espresso un giudizio sintetico così declinato: sempre corretto - corretto abbastanza corretto non sempre corretto non corretto. Al termine della Scuola Primaria e Secondaria di Primo grado viene rilasciata la certificazione delle competenze espressa con voto numerico. Dall anno scolastico ad oggi l Istituto ha aderito al Progetto Nazionale per la Valutazione delle abilità di Matematica, Scienze ed Italiano attuato dall Invalsi. 38

40 PROGETTI Nelle nostre scuole già da diversi anni sono attivi progetti di ampliamento dell offerta formativa anche con l intervento di personale esperto che opera in collaborazione con gli insegnanti. Naturalmente i progetti acquistano valore e significato se integrati con la normale attività curricolare. Progetti in rete L Istituto Comprensivo Fermi di Rimini ha aderito ad alcuni progetti in rete con altre istituzioni scolastiche ed enti: So-stare bene Ente capofila: Provincia di Rimini. Il progetto riguarda la Scuola dell infanzia. I finanziamenti provenienti da questo progetto in rete servono a realizzare alcuni dei progetti per l ampliamento dell offerta formativa. Come i cerchi nell acqua 8 Ente capofila: Comune di Rimini. Finalità: integrazione alunni stranieri e alunni diversamente abili. I finanziamenti provenienti da questo progetto in rete servono a realizzare alcuni dei progetti per l ampliamento dell offerta formativa. Nell ambito dei piani di zona era stato attivato il progetto Come i cerchi nell acqua, rivolto alla popolazione studentesca anni. Gli effetti positivi di tale progetto hanno stimolato l amministrazione Comunale ad estenderlo, da diversi anni, anche alla fascia d età 3 10 anni. Il progetto nasce dalla necessità di realizzare azioni di accoglienza, assistenza, formazione educativa e didattica a sostegno dei bambini e dei ragazzi più disagiati e a rischio di dispersione scolastica. PROGETTI CONDIVISI DA TUTTO L ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE FERMI 1. Progetto DSA Attività di monitoraggio e accompagnamento per alunni con Disturbi Specifici d Apprendimento 2. Formazione docente attuata nell a.s. 2013/2014 Utilizzo e conoscenza del registro elettronico Corso di aggiornamento sulla poesia (S. Bernardi) 3. Progetto intercultura Integrazione; articolati in: Alfabetizzazione; in orario scolastico (Ass. Arcobaleno) Aiuto compiti per alunni stranieri; in orario pomeridiano (Ass.Arcob.) Mediazione; in orario scolastico 4. Progetto H (alunni diversamente abili) 5. Giornalino d Istituto Fermi tutti! 39 (Ass. Eucrante) Integrazione; articolato in: Documentazione GLHO GLHI Progetto ponte Ippoterapia (Medie) Lab. integrazione alunni (Ali e Radici) Trimestrale dell Istituto Comprensivo

41 DESCRIZIONE DEI PROGETTI 1. Progetto DSA (disturbi specifici d apprendimento) SCUOLA PRIMARIA I bambini apprendono con ritmi eterogenei e l evoluzione dell abilità di lettura e scrittura può venire influenzata da molti fattori; per l insegnante è importante riuscire ad individuare gli alunni che risultano essere a rischio, riconducibili ad un concreto disturbo specifico di apprendimento (DSA), piuttosto che a un ritardo fisiologico. L individuazione precoce dei bambini a rischio e l intervento tempestivo evitano il consolidamento di inefficaci strategie di lettura, la frustrazione legata all insuccesso e la perdita di motivazione all apprendimento. Per questo nel nostro Istituto da diversi anni è presente la figura del referente DSA (funzione strumentale area 5) che programma ed organizza tutte le attività finalizzate all individuazione precoce di tali difficoltà, quali prove d ingresso e monitoraggi sistematici da effettuarsi soprattutto nelle classi prime. Queste attività, divenute prassi consolidate dopo alcuni anni di attuazione, sono state confermate dalla nuova normativa sui DSA, legge 170/2010, che detta i principi generali che devono guidare l intervento, nell ambito scolastico e sanitario, per garantire una gestione appropriata di questi disturbi, al fine di favorire la migliore realizzazione delle potenzialità delle persone che ne sono affette. Con la legge è stato emanato il decreto attuativo relativo agli interventi nell ambito scolastico, accompagnato da linee guida che, entrando nel merito di numerose questioni, indicano in modo dettagliato una serie di buone pratiche su come realizzare una didattica personalizzata sui particolari bisogni di alunni con DSA nei vari gradi scolastici e nelle diverse discipline. In collaborazione con le insegnanti di classe, l insegnante referente dell Istituto per la scuola Primaria articola gli interventi secondo la seguente tempistica: Settembre incontro con tutte le insegnanti per la progettazione degli spazi e dei materiali volti a facilitare l acquisizione della lettura e della scrittura; indicazioni per il lavoro fonologico Gennaio monitoraggio nelle classi (prova di scrittura), volto a rilevare il livello di competenza fonologica raggiunta a metà anno scolastico Gennaio/febbraio incontro con le insegnanti di ogni classe per analizzare i risultati delle prove ed elaborare percorsi per il recupero differenziato in base a livelli di competenza raggiunti Aprile/maggio monitoraggio nelle classi: prova di scrittura e prova di lettura Giugno incontro con le insegnanti di ogni classe per la restituzione e l analisi dei risultati Le prove hanno il compito di valutare rispettivamente: prova di scrittura acquisizione dei processi alfabetici prova di lettura efficienza della via fonologica Obiettivi del monitoraggio: Fornire agli insegnanti conoscenze adeguate sui processi di acquisizione della lettura e della scrittura e sull evoluzione di tali processi nel corso delle diverse epoche scolastiche Fornire strumenti per l identificazione delle difficoltà di apprendimento Ridurre i tempi di identificazione dei bambini con difficoltà Fornire strumenti per il recupero (interventi mirati sull elaborazione fonologica delle parole per bambini ritenuti a rischio) Fornire le indicazioni per la stesura del P.D.P. (piano didattico individualizzato) Alla conclusione della classe prima, monitorati i percorsi di apprendimento, se si rilevano ancora delle difficoltà da far ritenere un alunno a rischio di DSA, si contatta la famiglia e si concordano modalità e strategie di lavoro da attivare per aiutarlo, prevedendo anche la richiesta di valutazione da parte degli operatori dell U.O. della Neuropsichiatria Infantile presso l ASL di Rimini. L insegnante referente DSA resta disponibile per tutto l arco della scuola primaria ad affiancare con indicazioni e materiali continuamente aggiornati le insegnanti di classe, affinché i bambini con DSA siano positivamente accompagnati nel loro percorso d apprendimento. Tale progetto verrà attuato come sopra descritto compatibilmente con le risorse umane e finanziarie disponibili. 40

42 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Anche all ingresso nella scuola secondaria ci si occupa di monitorare gli alunni e di consigliare accertamenti in caso di difficoltà persistenti, non precedentemente rilevate. Nei caso in cui esista già una certificazione, è priorità della scuola secondaria indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l adozione di una personalizzazione della didattica e di eventuali misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni che possa garantire loro il successo formativo. L insegnante referente: informa i genitori ed i colleghi sulla procedura da seguire per avanzare una richiesta di valutazione da parte degli operatori dell U.O. della Neuropsichiatria Infantile presso l ASL di Rimini o sui centri del territorio che possono fornire informazioni specifiche in merito a tali disturbi; si occupa dell organizzazione di percorsi finalizzati all utilizzo delle strumentazioni tecnologiche e dei software compensativi o dispensativi; gestisce e cura la documentazione degli alunni con DSA; promuove e attua buone prassi riguardo agli alunni con DSA, come richiesto dalla normativa ministeriale. 2. Formazione L aggiornamento professionale di tutto il personale della scuola è un importante elemento di qualità del servizio scolastico; esso è finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici che sostengano la sperimentazione e l innovazione didattica ed affrontino in modo consapevole i problemi relazionali. Nel nostro Istituto sono stati attivati nell a.s. in corso i seguenti corsi di aggiornamento: Formazione sulla poesia per i tre ordini di scuola Dalla stereotipia alla creatività (relatrice Silvia Bernardi) Formazione per l uso del registro elettronico Formazione sul metodo di studio (da definire) 3. Progetto intercultura Il nostro Istituto Comprensivo avvia corsi di italiano, rivolti ad alunni stranieri arrivati da poco in Italia e che non parlano l italiano, con la finalità di facilitarne l integrazione. Tali corsi sono tenuti da insegnanti del nostro Istituto in orario scolastico per i bambini, ma extrascolastico per i docenti. Si tratta di laboratori di prima alfabetizzazione per la scuola secondaria di primo grado a cui i ragazzi accedono sino a che non acquisiscono le competenze necessarie per poter seguire le normali attività in classe. Qualora si presentassero difficoltà di comunicazione con le famiglie e\o con gli alunni stranieri, la Cooperativa Sociale Eucrante affianca la scuola offrendo un servizio di mediazione culturale, che consiste nel far intervenire un insegnante di madre lingua, che potrà intervenire nei colloqui con i genitori degli alunni interessati. Il nostro Istituto collabora inoltre con le cooperative Ali e radici e Arcobaleno al fine di offrire un sostegno ai compiti pomeridiani: l'iniziativa è rivolta a tutti quegli alunni, stranieri in primo luogo, ma anche italiani, che sentono la necessità di un supporto nell'esecuzione dei compiti. L'attività, che si svolge in orario pomeridiano, due/tre volte alla settimana nei locali della scuola Fermi e Casadei, è coordinata e condotta dagli educatori delle cooperative in collaborazione con gli insegnanti. 41

43 4. Progetto H Questo progetto è finalizzato all integrazione degli allievi diversamente abili inseriti nelle classi delle nostre scuole. Per ogni alunno, vengono organizzati incontri periodici (G.L.H.OPERATIVI) tra i referenti ASL, gli insegnanti curriculari e di sostegno e la famiglia, al fine di individuare percorsi e strategie didattiche ed operative condivise e di progettare interventi intenzionali e sistematici di lavoro. Grazie al contributo dell Ente Locale, alcuni alunni usufruiscono anche del servizio di assistenza educativa. Particolare importanza viene posta al raccordo tra i diversi ordini scolastici (Scuola dell Infanzia, Scuola primaria e Scuola Secondaria di primo grado). Ogni anno, le classi prime della scuola Primaria accolgono vari alunni diversamente abili provenienti, nella quasi totalità dei casi, dalle Scuola dell Infanzia situate nelle zone limitrofe. Per ognuno di questi bambini, la nostra segreteria riceve, puntualmente, la Diagnosi e la Certificazione rilasciata dall ASL di Rimini, debitamente aggiornata, come previsto dal passaggio al successivo segmento scolastico, oltre al Portfolio redatto dalle insegnanti della Scuola dell Infanzia. Durante il mese di giugno, come stabilito dalla normativa, le insegnanti della Scuola primaria che accoglieranno all interno del loro gruppo-classe i bambini in difficoltà incontrano le colleghe della Scuola dell Infanzia che illustrano loro le caratteristiche, i bisogni e i punti di forza di questi alunni. Al termine della classe quinta, hanno luogo i previsti incontri con la Scuola Secondaria di Primo grado allo scopo di illustrare, in maniera esauriente e completa, il livello di sviluppo raggiunto da ogni alunno, le competenze acquisite e quelle ancora in fase di acquisizione, le difficoltà incontrate durante il quinquennio e gli obiettivi su cui è opportuno lavorare durante l anno successivo. E inoltre possibile attuare un PROGETTO PONTE: sono, infatti, numerosi i ragazzini che, durante l ultimo anno di Scuola Primaria, con le insegnanti di sostegno si recano presso i plessi della Scuola Secondaria di primo grado, al fine di conoscere anticipatamente l ambiente che li accoglierà, i docenti di sostegno cui faranno riferimento, gli spazi che utilizzeranno, gli strumenti che verranno messi a loro disposizione. Lo stesso avviene per gli alunni dell ultimo anno della Scuola Secondaria di Primo grado che con i loro insegnanti di sostegno si recano presso le Scuole Superiori scelte. Tale progetto consente ai docenti di conoscere personalmente gli alunni diversamente abili che accoglieranno e di creare per loro le migliori situazioni di lavoro. 42

44 Giornalino d Istituto Fermi tutti! Il giornalino scolastico Fermi Tutti! si sta realizzando in tutti i plessi del nostro Istituto Comprensivo, dalla scuola dell infanzia alla secondaria di primo grado, ed è un progetto che coinvolge insegnanti ed alunni con l intento di socializzare esperienze, proporre riflessioni, approfondire argomenti. I bambini delle classi interessate, a turno, potranno scrivere il proprio articolo consolidando così anche le loro competenze informatiche di base. Ogni scuola avrà a disposizione una pagina in cui raccontarsi e potrà corredare gli articoli con disegni e fotografie che renderanno piacevole e incentivante la lettura. Gli articoli potranno essere liberamente scelti dalle classi oppure approfondire argomenti monotematici da diversi punti di vista. Si intende corredare il giornalino con giochi, indovinelli e barzellette, molto amati dagli alunni, oltre che stimolanti ed aggreganti. Per questo primo anno scolastico è stata prevista l uscita di tre numeri di otto pagine ciascuno a cadenza trimestrale ed ogni numero verrà distribuito a ciascun alunno dell Istituto che così avrà la possibilità di conoscere anche esperienze e vissuti dei compagni di altre realtà scolastiche. Si svilupperà in tal modo la consapevolezza di partecipare ad un progetto più ampio ed articolato in una rete di collaborazione che va oltre la classe e la scuola e che coinvolge l intero Istituto Comprensivo. La redazione di ogni numero sarà presso la scuola Margherita Zoebeli di Santa Giustina mentre la stampa sarà a cura del Centro Stampa del CEIS di Rimini. 43

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