Corso di formazione per Responsabili del servizio di prevenzione e protezione ai sensi del D.Lgs. 81/2008 MODULO C 24 ORE
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1 Corso di formazione per Responsabili del servizio di prevenzione e protezione ai sensi del D.Lgs. 81/2008 MODULO C 24 ORE
2 ARGOMENTI E CONTENUTI DEL CORSO 1.Organizzazione e sistemi di gestione 2.Il sistema delle relazioni e della comunicazione 3.Rischi di natura psicologica 4.Rischi di natura ergonomica 5.Ruolo dell informazione e della formazione VALUTAZIONE Al termine di questo modulo, i partecipanti svolgeranno un test di verifica atto a certificare le conoscenze acquisite nel corso della formazione e l idoneità allo svolgimento del ruolo. Tale idoneità, una volta conseguita, resta valida per tutti i percorsi formativi successivi e relative alle diverse specializzazioni.
3 1.Organizzazione e sistemi di gestione COS È UN SISTEMA? Partiamo dal significato della parola sistema collegata ad una organizzazione come elemento propedeutico per capire i sistemi per la sicurezza e le norme che ne regolano la progettazione, lo sviluppo e l implementazione.
4 Un sistema, nel suo significato più generico, è un insieme di elementi interconnessi tra di loro o con l'ambiente esterno tramite reciproche relazioni, ma che si comporta come un tutt'uno, secondo proprie regole generali. Un sistema può essere definito come l'unità fisica e funzionale, costituita da più parti o sottosistemi (tessuti, organi od elementi ecc.) interagenti (od in relazione funzionale) tra loro (e con altri sistemi), formando un tutt'uno in cui, ogni parte, dà un contributo per una finalità comune od un target identificativo di quel sistema.
5 Cos è un Sistema Gestionale? Un insieme di metodi per organizzare le attività in modo che si raggiunga uno scopo con il minimo dispiego di risorse e con la massima efficienza: Un modo per gestire un organizzazione Una definizione di responsabilità e gerarchie Una struttura di prescrizioni, registrazioni, schemi, procedure etc per dare una guida nell operare.
6 Cosa serve perché un Sistema funzioni? Obiettivi chiari e definiti Forte determinazione Definizione di ruoli e responsabilità Disponibilità a considerarsi parte di una squadra Strumenti organizzativi e metodi Rigore, fiducia ed onestà (anche con se stessi) Competenza, abilità, formazione
7 Definiamo un Obiettivo Un obiettivo per essere tale deve godere di 3 caratteristiche : Essere misurabile Essere raggiungibile Essere condiviso Se manca anche una sola di queste caratteristiche l obiettivo non è tale e quindi qualsiasi attività tesa al raggiungimento di un non obiettivo è destinata a fallire!
8 Ruoli e responsabilità Il coordinamento nella realizzazione di un obiettivo è necessario in modo direttamente proporzionale al numero di risorse che sono assegnate all obiettivo. Obiettivi di grande respiro non possono essere realizzati da soli: non appena si costituisce un team destinato al progetto occorre definirne ruoli e responsabilità perché non solo è necessario che ogni componente sappia cosa fare, ma deve anche sapere che èlui l incaricato per fare quella cosa!
9 Strumenti Il coordinamento di un team per il raggiungimento di un obiettivo richiede che siano definiti e costruiti strumenti : Procedure (chi fa, che cosa ) Controlli e metodi (le cose sono state fatte come previsto?) Azioni correttive e piani di reazione (se qualcosa èandato storto come si puo rimediare?) Esempi di strumenti: Pimus Duvri Cartelli Riunioni
10 Competenza e Formazione Il successo nel fare le cose è strettamente correlato al saper fare le cose Occorre quindi che si identifichino le esigenze di formazione, di esperienza, di manualità e si adottino metodi per ottenere il livello di competenza necessario allo svolgimento delle mansioni. La formazione diventa investimento per il raggiungimento degli obiettivi Senza competenza non si raggiunge l obiettivo La necessità di un SISTEMA Il Sistema quindi è quanto serve per far si che un obiettivo definito, al quale si èdeterminati, possa essere raggiunto coordinando le risorse e i mezzi ed evitando sprechi, distrazioni e rallentamenti.
11 Perché i sistemi di gestione Il sistema tradizionale Attendere un nuovo evento Identificare Credere di aver risolto Reagire
12 I Sistemi di Gestione per la Sicurezza e l approccio per processi Il sistema di gestione Agire (Act) Pianificare (Plan) A P Controllare (Check) C D Attuare (Do)
13 I Sistemi di Gestione e l approccio per processi La sequenza logica Processi Sistema Norme - Leggi Organizzazione Certificazione
14 I Sistemi di Gestione e l approccio per processi I processi
15 I Sistemi di Gestione e l approccio per processi I processi Sistema Prodotto di Gestione
16 I Sistemi di Gestione e l approccio per processi ISO 9001 OHSAS La norma Organizzazione
17 I Sistemi di Gestione e l approccio per processi ISO 9001 OHSHS Sistema La certificazione Q di Gestione Prodotto Servizio
18 SISTEMA INTEGRATO Un sistema di gestione per essere efficace deve essere integrato ovvero: SISTEMA INTEGRATO QUALITA', SICUREZZA E AMBIENTE : 1)sistema di gestione della qualità (ISO 9001) 2)sistema di gestione dell ambiente (ISO 14001) 3)sistema di gestione della sicurezza (OHSAS 18001)
19 INTEGRAZIONE DELLA SICUREZZA NELLA GESTIONE GLOBALE DELL ORGANIZZAZIONE QUALI BENEFICI miglioramento dell efficacia e dell efficienza dei cicli produttivi migliore qualità dei prodotti/servizi realizzati riduzione dell impatto ambientale della produzione ottimizzazione delle risorse investite in sicurezza diminuzione delle ore lavorative perse per infortuni e malattie minori danni a strutture, macchine, produzione per incidenti maggiore attaccamento dei dipendenti all azienda autorealizzazione diminuzione dei problemi durante i controlli delle autorità di vigilanza creazione di una immagine responsabile dell organizzazione
20 FINALITA GENERALE DI UN SGSL Un SGSL è finalizzato quindi a garantire il raggiungimento degli obiettivi di salute e sicurezza che l impresa/organizzazione si èdata in una efficace prospettiva costi/benefici.
21 SGSL UNI-INAIL: il flusso logico 1. L impegno ed il coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali, ed in particolare dei livelli principali dell organizzazione, sono determinanti per raggiungere gli obiettivi pianificati; 2. Le varie fasi possono essere più o meno complesse in funzione delle caratteristiche dell organizzazione. SEQUENZA OPERATIVA 1. IDENTIFICARE LEGGI E REGOLAMENTI APPLICABILI; 2. VALUTARE LA SITUAZIONE DI PARTENZA; 3. DEFINIRE LA POLITICA DI SSL; 4. IDENTIFICARE I PERICOLI E VALUTARE I RISCHI ANCHE PER I LAVORATORI ATIPICI; 5. IDENTIFICARE GLI ALTRI SOGGETTI ESPOSTI (LAV. AUTONOMI, TERZI, VISITATORI); 6. FISSARE OBIETTIVI DI SSL; 7. ELABORARE E GESTIRE PROGRAMMI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI; 8. SENSIBILIZZARE LA STRUTTURA AZIENDALE; 9. ATTUARE MONITORAGGIO, VERIFICA ED ISPEZIONE DEL SISTEMA; 10. ATTUARE LE EVENTUALI AZIONI CORRETTIVE; 11. RIESAMINARE IL SISTEMA E MIGLIORARE.
22 ASPETTI GENERALI LEGATI ALL IMPOSTAZIONE DI UN SGSL Impostazione politica e strategica in materia di protezione del lavoro A livello di direzione generale deve essere programmata una politica e una strategia in materia di sicurezza e d'igiene conforme al sistema organizzativo in atto che includa: una dichiarazione di principio sulle misure adottate gli obiettivi fondamentali
23 l'indicazione generale degli obblighi e delle mansioni della direzione, dei quadri, dei dipendenti il rispetto dei diritti e doveri dei dipendenti la garanzia di disponibilità dei mezzi necessari la predisposizione di un controllo sull'efficacia del sistema e sul ricorso a misure migliorative
24 Strutturazione del sistema La struttura dell'sgsl deve prevedere la possibilità di: collaborazione da parte dei dipendenti alla realizzazione e al perfezionamento del sistema connessione con altri sistemi gestionali già in atto
25 La struttura dell'sgsl va illustrata e documentata preferibilmente con l'ausilio di un manuale contenente istruzioni procedurali ed operative. Definizione dei compiti e delle responsabilità Le mansioni, le competenze e le responsabilità devono essere definite chiaramente e rese note all'interno dell'azienda. E' necessario predisporre la qualifica indispensabile all'assolvimento dei compiti e attribuire anche le competenze atte a garantire un idoneo adempimento delle mansioni conferite. Le disposizioni adottate vanno redatte per iscritto, documentate e comunicate agli interessati.
26 Struttura organizzativa dell'sgsl Responsabile con mansioni di direzione, consulenza e controllo nell'ambito del sistema Comitati interni e gruppi di lavoro Definizione dei compiti e delle responsabilità Le mansioni, le competenze e le responsabilità devono essere definite chiaramente e rese note all'interno dell'azienda. E' necessario predisporre la qualifica indispensabile all'assolvimento dei compiti e attribuire anche le competenze atte a garantire un idoneo adempimento delle mansioni conferite. Le disposizioni adottate vanno redatte per iscritto, documentate e comunicate agli interessati.
27 Strutture e processi che: L ORGANIZZAZIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA Istituiscono e mantengono il controllo della gestione nell ambito di una impresa Promuovono la cooperazione tra gli individui, i responsabili della sicurezza e i gruppi di persone Assicurano la comunicazione delle necessarie informazioni in tutta l impresa Garantiscono la competenza dei dipendenti
28 Il CONTROLLO può essere garantito con: Funzioni dirigenziali che danno il buon esempio Una chiara distribuzione delle responsabilità nel campo della formulazione e dello sviluppo delle politiche aziendali, della pianificazione e del controllo delle attività in materia, dell attuazione dei piani e della relazione sui risultati ottenuti la messa a disposizione di supervisione, istruzione e orientamento opportuni
29 La COOPERAZIONE dei dipendenti e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza può essere incoraggiata nei modi seguenti: farli partecipare alla formulazione, allo sviluppo e alla pianificazione delle politiche aziendali, alla loro attuazione, alla valutazione, al monitoraggio e alla revisione dei risultati prendere gli opportuni provvedimenti per garantire la partecipazione a livello operativo in vista di una integrazione delle scelte partecipative di carattere formale
30 Un efficace COMUNICAZIONE può essere promossa attraverso : il comportamento il materiale scritto le discussioni interpersonali La COMPETENZA può essere sviluppata tramite: l assunzione, la selezione, la destinazione interna, il trasferimento, la formazione professionale e la messa a disposizione di una adeguata consulenza specializzata
31 PIANIFICAZIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA Essenziale ai ai fini fini di di una una efficace efficace attuazione delle delle politiche DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI IMPOSTAZIONE E ATTUAZIONE DEGLI STANDARD DI PRESTAZIONE
32 I SISTEMI DI PIANIFICAZIONE devono: Identificare scopi e obiettivi da realizzarsi entro un determinato periodo Definire standard di prestazione per la gestione di azioni concepite in modo da avviare, sviluppare, mantenere e migliorare una cultura della salute e della sicurezza nelle quattro aree: controllo, competenza, comunicazione e cooperazione. Definire norme di prestazione per il controllo dei rischi sia per i dipendenti sia per le altre persone coinvolte dall attività dell impresa, dai suoi prodotti o dai suoi servizi Garantire un adeguata documentazione di tutti gli standard di prestazione
33 DA DOVE PARTIAMO? ESAME INIZIALE DELLO STATO: DOVE SI TROVA ORA L ORGANIZZAZIONE? Determinare: gli obiettivi raggiungibili; il livello di sicurezza realizzabile; la struttura organizzativa di SSL più idonea; i processi, le procedure e le prassi da adottare.
34 L ESAME INIZIALE DELLO STATO in pratica: identificare leggi e regolamenti applicabili all organizzazione; identificare gli aspetti di sicurezza legati alle attività proprie dell organizzazione, quali sono i più gravi ed implicano precise responsabilità; valutare le prestazioni in rapporto a norme, regolamenti, standard di buona tecnica, prestazioni di organizzazioni simili esterne, ecc.; le prassi e le procedure esistenti per approvvigionamenti ed appalti; i dati su incidenti già avvenuti; le opportunità di ottenere vantaggi in termini di efficacia ed efficienza; i punti di vista delle parti interessate; l influsso di altri sistemi organizzativi sulle prestazioni di sicurezza.
35 Una buona PIANIFICAZIONE deve prevenire il manifestarsi di un evento pericoloso tramite l identificazione, l eliminazione ed il controllo dei rischi e dei pericoli potenziali ed effettivi 1. identificazione degli obiettivi che si integrano nello scopo principale e la definizione di punti di riferimento per attuarli 2. la definizione di indici a fronte dei quali misurare e valutare le iniziative richieste per: sviluppare, mantenere e migliorare una cultura aziendale che appoggi il controllo dei rischi mantenere un controllo diretto sui rischi generati dalle attività dell impresa
36 Standard di prestazione per LE PROCEDURE ORGANIZZATIVE INDICI DI PRESTAZIONI OBIETTIVI ORGANIZZAZIONE attuazione coerente dei piani e degli obiettivi di prevenzione efficace comunicazione sull importanza della sicurezza, nonché creazione di una cultura migliore comprensione e miglior controllo dei rischi CONTROLLO efficace funzionamento del sistema di gestione continuo miglioramento del controllo dei rischi COOPERAZIONE impegno continuo a tutti i livelli
37 COMUNICAZIONE coinvolgimento dei responsabili della gestione a tutti i livelli nell attività di pianificazione, controllo continuo, monitoraggio, revisione dei risultati discussione dei temi sulla sicurezza alle riunioni trasmissione delle informazioni dai livelli più elevati a quelli più bassi documentazione su comunicati aziendali, bollettini informativi, indici di prestazione, norme e procedure COMPETENZA procedure di assunzione e definizione dei compiti formazione professionale sistemi di apprendistato sotto supervisione sul posto di lavoro disponibilità di sostituti competenti per coprire le assenze del personale promozione generale della salute e controllo delle attività in questo settore
38 POLITICA POLITICA Sviluppo della politica ORGANIZZAZIONE ORGANIZZAZIONE Sviluppo organizzativo MONITORAGGIO PIANIFICAZIONE PIANIFICAZIONE VALUTAZIONE VALUTAZIONE DELLE DELLE PRESTAZIONI PRESTAZIONI Sviluppo delle tecniche di pianificazione, valutazione e verifica REVISIONE REVISIONE DEI DEI RISULTATI RISULTATI Feed back per migliorare le prestazioni
39 Rilevamento e analisi dei risultati e conseguente perfezionamento del sistema MONITORAGGIO la verifica della struttura, dell'efficacia e dei risultati dell'sgsl l'adempimento delle leggi in vigore
40 Elementi essenziali Organigramma o altro sistema di definizione delle responsabilità e dei ruoli Sistema di raccolti dati e informazioni registro infortuni Rapporti di visita di controllo (interne o esterne) Procedure, istruzioni, checklist Informazioni di lavoro Documenti prescrittivi cogenti (Pimus, DVR, POS ) Procedure di controllo e di azione correttiva / preventiva Sistemi di comunicazione Avvisi Riunioni Mail Una politica per la sicurezza
41 Le norme e le linee guida di riferimento per implementare un sistema per la sicurezza certificabile I SISTEMI PER LA SICUREZZA
42 Le norme OHSAS L acronimo OHASAS sta per : Occupational Health & Safety Assesment Series (OHSAS) Il documento è una norma (non una legge!) L oggetto della norma èil sistema per la sicurezza La norma fissa dei requisiti ai quali una organizzazione (azienda) deve essere conforme per poter essere certificata La certificazione E un processo in cui un ente terzo riconosciuto eventualmente da enti di controllo superiori specifici, attesta, dopo audit (verifica ispettiva) che una organizzazione agisce soddisfacendo i requisiti di una norma L ente rilascia quindi un certificato che ha valenza nazionale o internazionale a seconda di : Norma di riferimento Accreditamento dell ente
43 Sistemi gestione per la sicurezza sul lavoro (SGSL) OHSAS Linee guida INAIL Sono entrambi volontari, cioè non è richiesta la certificazione o la conformità per legge o requisito contrattuale di legge (come invece avviene per le costruzioni con gli appalti pubblici per la certificazione ISO 9001)
44 DEFINIZIONI OHSAS 18001:2007 (parziale) Rischio accettabile (acceptable risk) Rischio che può essere ridotto ad un livello che può essere tollerabile per l organizzazione con riferimento agli obblighi di legge e a quanto espresso nella propria politica OH&S. Pericolo Fonte, situazione o atto che può provocare un danno come una ferita, una malattia professionale, o una combinazione di esse.
45 Identificazione del pericolo Processo per il riconoscimento del pericolo esistente e definizione delle sue caratteristiche. Malattia professionale Identificabile condizione fisica o mentale avversa ed identificabile derivante o peggiorata da un attività lavorativa e/o legata a situazioni lavorative.
46 Incidente Evento/i collegato all attività lavorativa che ha o avrebbe potuto portare a lesioni, morte o malattia professionale (indipendentemente dalla gravità). NOTA1: Un infortunio è un incidente che ha causato ferite, malattie o morti. NOTA2: Un incidente che non produca lesione, malattia professionale o morte può anche essere definito come quasi incidente, mancato infortunio o situazione pericolosa.
47 Rischio Combinazione delle probabilità dell accadimento di un evento pericoloso (o esposizione), e gravità della lesione o della malattia professionale che può essere causata da quell evento o esposizione. Valutazione del rischio Processo di valutazione del rischio originato dall identificazione dei pericoli e che considera l adeguatezza dei controlli esistenti per stabilire se il rischio sia accettabile o no.
48 La valutazione del rischio secondo OHSAS Le procedure per l identificazione del pericolo e la valutazione del rischio devono prendere in considerazione : a) le attività ordinarie e straordinarie; b) le attività di tutte le persone che hanno accesso al luogo di lavoro (inclusi terzi e visitatori); c) comportamenti umani, capacità ed altri fattori umani; d) i pericoli identificati che si sono originati esternamente ai luoghi di lavoro con il potenziale di provocare danni alla salute e sicurezza alle persone sotto il controllo dell'organizzazione all'interno dei luoghi di lavoro; e) pericoli generati nelle vicinanze dei luoghi di lavoro da parte di attività correlate alle attività sotto il controllo dell'organizzazione; NOTE 1 Potrebbe essere più appropriato per qualche pericolo essere valutato come un aspetto ambientale
49 La valutazione del rischio secondo OHSAS Le procedure per l identificazione del pericolo e la valutazione del rischio devono prendere in considerazione : f) infrastrutture, impianti e materiali del luogo di lavoro, sia dell'organizzazione sia di terzi; g) cambiamenti o proposte di cambiamento nell'organizzazione, nelle sue attività o materiali; h) modifiche nel sistema di gestione OH&S, inclusi cambiamenti temporanei, ed i loro impatti nelle operazioni, processi ed attività; i) qualsiasi obbligo legale correlato alla valutazione dei rischi ed all'implementazione delle necessarie misure di controllo j) la progettazione delle aree di lavoro, dei processi, delle installazioni, dei macchinari/impianti, delle procedure operative e dell'organizzazione del lavoro, incluso il loro adattamento alle capacità umane.
50 Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e determinazione dei controlli L'organizzazione deve stabilire, implementare e mantenere procedure per l'identificazione puntuale/continua dei pericoli, per la valutazione del rischio, e per l identificazione delle necessarie misure di controllo. Le procedure per l identificazione del pericolo e la valutazione del rischio devono prendere in considerazione : a) le attività ordinarie e straordinarie; b) le attività di tutte le persone che hanno accesso al luogo di lavoro (inclusi terzi e visitatori); c) comportamenti umani, capacità ed altri fattori umani; d) i pericoli identificati che si sono originati esternamente ai luoghi di lavoro con il potenziale di provocare danni alla salute e sicurezza alle persone sotto il controllo dell'organizzazione all'interno dei luoghi di lavoro;
51 La Pianificazione e valutazione del rischio INAIL La pianificazione dovrebbe tener conto: delle attività lavorative ordinarie e straordinarie, comprese le situazioni di emergenza; delle attività di tutto il personale (inclusi lavoratori con contratto atipico, fornitori, visitatori, ecc.), che ha accesso al luogo di lavoro e/o ha interferenza con le attività lavorative svolte; delle strutture, dei luoghi e dei metodi di lavoro, delle macchine, degli impianti, delle attrezzature, delle sostanze utilizzate, sia che siano quelle proprie dell azienda sia che vengano fornite da terzi; delle modalità più adeguate per presidiare i processi aziendali, così da prevenire le inefficienze nonché individuare e pianificare le attività di modifica organizzativa, strutturale, procedurale, produttiva, tecnologica, tenendo conto delle esigenze di tutela della SSL.
52 e) pericoli generati nelle vicinanze dei luoghi di lavoro da parte di attività correlate alle attività sotto il controllo dell'organizzazione; f) infrastrutture, impianti e materiali del luogo di lavoro, sia dell'organizzazione sia di terzi; g) cambiamenti o proposte di cambiamento nell'organizzazione, nelle sue attività o materiali; h) modifiche nel sistema di gestione OH&S, inclusi cambiamenti temporanei, ed i loro impatti nelle operazioni, processi ed attività; j) la progettazione delle aree di lavoro, dei processi, delle installazioni, dei macchinari/impianti, delle procedure operative e dell'organizzazione del lavoro, incluso il loro adattamento alle capacità umane.
53 La metodica dell identificazione del pericolo e della valutazione del rischio dell organizzazione deve: a) essere definita nel rispetto del fine, della natura e della tempistica per assicurare che sia preventiva piuttosto che reattiva; b) provvedere all indicazione delle priorità ed alla redazione della documentazione dei relativa ai rischi e all applicazione di appropriati controlli. Per la gestione del cambiamento, l organizzazione deve identificare i pericoli e i rischi OH&S agli stessi associati con i cambiamenti nell'organizzazione, nel sistema di gestione OH&S o nelle sue attività, preventivamente all'introduzione di qualsiasi cambiamento.
54 Si deve inoltre considerare la seguente gerarchia di intervento per ridurre i rischi: a) eliminazione; b) sostituzione; c) misure tecniche d) segnaletica, informazione, formazione e procedure; e) dispositivi di protezione personale.
55 Implementazione e operatività Risorse, ruoli, responsabilità, riferibilità e autorità L alta direzione deve assumere la responsabilità finale riguardo le tematiche OH&S ed il sistema di gestione OH&S. L alta direzione deve dimostrare il suo impegno: a)assicurando la disponibilità delle risorse necessarie per stabilire, implementare, mantenere e migliorare il Sistema di Gestione OH&S. b) definendo i ruoli, individuando le responsabilità e delegando l l'autorità, per facilitare l'effettiva gestione OH&S; ruoli, responsabilità e autorità devono essere documentate e comunicate agli interessati.
56 Obiettivi e programmi L organizzazione deve stabilire, implementare e mantenere documentati gli obiettivi OH&S, per ogni pertinente funzione e livello al suo interno. Gli obiettivi devono essere misurabili, per quanto possibile, e coerenti con la politica OH&S, compresi gli impegni per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, al rispetto delle prescrizioni legali applicabili e delle altre prescrizioni alle quali l organizzazione aderisce, e con il miglioramento continuo.
57 Facciamo il punto! Lo schema di funzionamento di un SGSL INAIL Nella slide successiva è illustrato uno schema a blocchi di un SGSL secondo le linee guida INAIL
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59 Analisi SGSL INAIL Le linee guide Inail si soffermano piu sugli aspetti gestionali che non su quelli pratici,ma,in pratica, sono equivalenti alle OHSAS Le linee guida non sono norme, ma servono a guidare nella realizzazione di un SGSL Sul piano formale non potrebbe essere definita una conformità ad una linea guida Gli ispettori INAIL quindi verificano un SGSL valutandone l efficacia in riferimento alla Linea Guida e possono utilizzare sistemi normativi diversi o riferimenti di legge e regolamenti
60 Vantaggi e Svantaggi di un SGSL Vantaggi Organizzazione Riduzione degli incidenti e degli infortuni Prevenzione (contro reazione) Riduzione dei costi per infortuni, incidenti, fermi di lavorazione, multe Aumento del fatturato per aumento del parco clienti e possibilità di partecipazione a gare di appalto Sviluppo di competenze interne Svantaggi Aumento del livello di documentazione Necessità di (almeno) una risorsa che abbia anche compiti specifici sul mantenimento del SGSL Aumento costi per la sicurezza (protezioni, informazione e formazione etc
61 La Politica per la Sicurezza la forma èsostanza La Politica rappresenta l impegno per la sicurezza. E una promessa che il datore di lavoro fa a se stesso perché viene fatta all azienda (e il datore di lavoro e l aziendasonospesso la stessa cosa) E il modo per affermare senza ombra di dubbio che la Sicurezza èpiu che un obbligo o un dovere : èuno stato mentale!
62 Cosa scrivere nella Politica per la Sicurezza? I motivi di una decisione Perché si persegue un modello di organizzazione per la Sicurezza Perché ci si sente coinvolti Perché ci sono precisi obblighi morali, sociali e di legge Perché si vuole che la Sicurezza non sia un qualcosa di estemporaneo Quali obiettivi strategici si intende perseguire Prevenzione degli incidenti sul lavoro Riduzione dei costi per infortuni Quale modello di norme si decide di adottare (se si usa un modleloorganizzativo) Ohsas18001 Linee guida INAIL Dettaglio dei punti di intervento e di condivisione con tutta l organizzazione
63 Come diffondere la Politica? Illustrarla nel corso delle riunioni per la Sicurezza Appenderla in luoghi ben visibili in azienda Inserirla in apposita pagina web del sito Distribuirla come comunicazione. La documentazione prescrittiva Fanno parte di questo tipo di documenti: Imanuali per la sicurezza Le procedure Le istruzioni Le schede di sicurezza Le prescrizioni Idocumenti imposti da leggi, norme e decreti
64 Caratteristiche di un documento Titolo e/o codifica univoca Livello di aggiornamento e validità (indice di revisione) Identificazione del personale autorizzato alla stesura, all edizione e alla rimozione del documento Indicazioni sulla completezza, sulla specificità di applicazione, sulla distribuzione etc. Documenti di registrazione: sono tutti quei documenti che attestano l esecuzione di un attività: Registro infortuni (attività di registrazione e segnalazione agli organi preposti di un infortunio) Registro antincendio (attività di manutenzione/ prevenzione attivate ed effettuate contro gli incendi) Registro dei quasi infortuni nearmiss (registra le attività di indagine svolte su un accadimento che non ha provocato infortuni) Verbale di riunione per la sicurezza Cartellino di controllo dell estintore Libretto di registrazione degli interventi di manutenzione del carrello elevatore Verbale di verifica degli impianti di terra
65 Documenti con caratteristiche sia prescrittive che di registrazione Alcuni documenti possono assumere diverse valenze a seconda della loro fase di vita o della situazione o del contesto: DVR, Pimus, POS sono sia documenti di registrazione attestano che sono state fatte delle valutazioni e delle considerazioni in termini di sicurezza e di rispetto dei requisiti di Legge) sia documenti prescrittivi richiedono/impongono l adozione di misure di protezione, uso di DPI etc ). Le versioni archiviate (perché superate da nuove versioni) mantengono le caratteristiche di registrazione ma perdono la prescrizione.
66 Le non conformità determinano delle decisioni : Attivare azioni correttive/preventive NON attivare azioni correttive/preventive Riesaminare parti del SGSL In un SGSL sono NON CONFORMITA Gli infortuni I quasi infortuni La mancata applicazione o l applicazione inefficace di procedure
67 Le azioni correttive Mirano all eliminazione della CAUSA della non conformità Devono essere pianificate e condivise; la loro attuazione ed efficacia è oggetto di audit e di riesame della direzione Richiedono una procedura specifica Le azioni preventive Mirano all eliminazione della CAUSA della non conformità potenziale Devono essere pianificate e condivise; la loro attuazione ed efficacia è oggetto di audit e di riesame della direzione Richiedono una procedura specifica
68 Il processo di ricerca e analisi delle cause Una non conformità ha sempre una causa : la ricerca delle cause è il primo passo per la definizione di azioni correttive efficaci L eliminazione delle cause prime èl obiettivo dell indagine Esempio: nell industria si parla del processo delle 4 M : Macchine(cause imputabili a macchine come guasti, carenze di manutenzione, inadeguatezza di una macchina a svolgere un determinato processo) Method Manufacturing (cause imputabili al processo di produzione, di lavoro o ai metodi applicati) Materials (cause dovute a rotture del materiale, inadeguatezza o inaffidabilità) Man (causa dovuta all uomo, errore di distrazione o inadempienza procedurale )
69 Il sistema di valutazione del rischio R = D x P Rischio = danno x probabilità Nei SGSL la valutazione del rischio diventa un attività procedurata e sistemica I valori di probabilità derivano da : Statistiche Storia Valutazioni con casi simili Processo di analisi del rischio Processo di pianificazione della prevenzione Conoscenza del sistema di organizzazione aziendale come base per l individuazione e l analisi dei rischi Eelaborazione di metodi per il controllo della efficacia ed efficienza nel tempo dei provvedimenti di sicurezza presi
70 Pianificare per prevenire Nell analisi di rischio si individuano attività che devono essere svolte per: Eliminare il rischio Ridurre il danno Proteggere Informare e avvisare sui rischi residui La pianificazione consiste quindi in: Identificare le attività (cosa fare) Identificare le responsabilità (chi deve fare) Identificare le tempistiche (entro Valutare le risorse necessarie
71 Piani per la sicurezza Sono un complesso di azioni correttive e preventive derivanti dall analisi di rischio e dalla valutazione degli effetti conseguenti all accadimento di eventi rischiosi Considerano il coinvolgimento di tutte le persone esposte (quindi non solo degli addetti ai lavori ) e la ricaduta in termini di danni ambientali e sociali Devono essere monitorati per accertare il loro avanzamento e il conseguimento degli obiettivi L efficacia dei piani deve essere valutata ed aumentata eventualmente con azioni di miglioramento
72 Efficacia dei piani per la sicurezza L efficacia richiede risorse: il livello di sicurezza è spesso proporzionale all impegno economico, culturale e aziendale posto nell attuazione dei piani. Questo motivo è alla base del principio di delega che deve essere riconosciuta al Responsabile per la Sicurezza La responsabilità dell efficacia di un SGSL resta comunque del datore di lavoro L implementazione di un SGSL o di un sistema integrato Qualità, ambiente e sicurezza consente di ridurre e attenuare le sanzioni a carico del datore di lavoro proprio in virtu dell efficacia dei piani per la sicurezza
73 Efficienza ed Efficacia La valutazione dell efficienza dei piani per la sicurezza è ugualmente necessaria proprio in base al fatto che l efficacia puo essere ridotta a fronte di un approccio non efficiente L inefficienza puo determinare carenze di risorse o deviazioni delle stesse con conseguenti ripercussioni su: Tempi di implementazione Raggiungimento degli obiettivi
74 EFFICACIA ècolpire un bersaglio Si possono usare anche centinaia di frecce, se l obiettivo è importante e non abbiamo problemi di scorte di munizioni Nelle organizzazioni in regime di monopolio, di grandissime multinazionali o di imprese di costruzione molto ricche, di fornitori di strutture militari o spaziali, di nicchie di mercato particolarmente centrate (collezionismo, arte ) non si dà troppa importanza al controllo sui costi e sul contenimento delle risorse Lo scopo ècolpire, in qualche modo, il bersaglio E ovvio che se le aziende mirano solo all efficacia perdono di vista altri aspetti (quali il valore dell utile) In sostanza : colpiscono il bersaglio,ma non fanno centro!
75 EFFICIENZA è centrare il bersaglio e dosare le risorse Le frecce sono poche e vanno ben dosate,ma a volte èanche l arco ad essere usurato e non lo si tende troppo per rischiare di romperlo Il risultato èperò quello di fare tiri corti e non centrati La situazione è tipica di quelle aziende che, in regime di fortissima concorrenza, non avendo altre risorse, lottano sulla base del prezzo, riducendo quindi il margine e rischiando quindi di andare a depauperare ulteriormente le risorse comprese quelle per la Sicurezza Spesso però questa situazione èanche presente in aziende più robuste,ma che, avendo controlli di processo inadeguati, hanno forti emorragie economiche e processi non ottimizzati, sprechi alti e quindi risorse ridotte Per queste aziende il risparmio diventa una filosofia che però si spinge oltre il lecito: certo non il risultato a qualsiasi costo,ma,purtroppo, un costo esiguo e poi..ci accontenteremo di quello che riusciremo a fare.
76 Eccellenza = efficacia + efficienza ECCELLENZA èla sintesi dell efficacia (ovvero raggiungere l obiettivo ) e di efficienza (ovvero dosare le risorse ). Questa è tipico delle aziende moderne e molto sagge. Le risorse in queste aziende sono dosate,ma non centellinate. C e attenzione agli sprechi, ma si può anche investire. Il controllo e il monitoraggio dei Sistemi èvisto quindi come un elemento importantissimo per assestare e correggere continuamente la rotta spessoanche solo di pochi gradi. Queste aziende hanno spesso grandi rinnovamenti e progressi (molto evidenti ed apprezzati anche dai Clienti) perché, in realtà, i cambiamenti avvengono in modo non traumatico. Sono le aziende che guidano il miglioramento ( e non lo seguono)
77 Eccellenza in Sicurezza Il problema nell ambito dei Sistemi Sicurezza èche spesso una mancata efficacia èletale Occorre quindi in primo luogo centrare il bersaglio L efficienza è quindi spinta solo al punto in cui la valutazione del rischio mi consente di investire le risorse almeno ad un livello di rischio accettabile (comparato con il processo che devo svolgere) ATTENZIONE : nella trappola di considerare accettabile anche rischi che non lo sono è facilissimo cadere!!!
78 L efficacia va misurata Occorre quindi dotarsi di metodi e strumenti (e risorse) per misurare l efficacia del SGSL Strumenti per la misura dell efficacia sono : Il registro degli infortuni Gli indici di infortunio Il registro dei nearmiss Il numero di giorni di malattia Il turnover Gli indici di stress
79 L efficienza : il motore per il miglioramento La valutazione dei costi per la sicurezza, correlata alla valutazione dei parametri di efficacia, mi consente di valutare dove si stanno eventualmente dissipando risorse che posso utilizzare in azioni d maggiore efficacia e miglioramento. Sono parametri di efficienza: Icosti per la sicurezza I costi per infortunio o fermo produzione a causa degli incidenti e dei nearmiss Le ore di formazione (legate pero alla verifiadi efficacia della formazione)
80 Conclusioni Approcciare la Sicurezza come sistema è comunque consigliabile e raccomandabile perché genera una condizione autoalimentante e stabile anche nella peggiore delle ipotesi (cioè in caso di mancata tensione al miglioramento). I problemi sono affrontati in modo organico e non c e spazio per l improvvisazione Il Sistema può essere scalato secondo le dimensioni e le risorse disponibili anche se si ha l obiettivo della certificazione La Sicurezza diventa un modo di essere e non un modo di fare
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