DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE COMUNE DI CURSI
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- Costanzo Eduardo Valli
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1 DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE Bilancio di previsione Provincia di LECCE
2 INDICE PARTE I: SEZIONE STRATEGICA (SeS) 1.1 Quadro delle condizioni esterne 1.2 Quadro delle condizioni interne 1.3 Strumenti di rendicontazione dei risultati 1.4 Indirizzi strategici PARTE II: SEZIONE OPERATIVA (SeO) 1.1 Popolazione 1.2 Territorio 1.3 Servizi 2.1 Situazione finanziaria dell'ente 2.2 Equilibri di bilancio 2.3 Fonti di finanziamento 3.1 Quadro degli impieghi per programma 3.2 Spese correnti per missione/programma 3.3 Spese in conto capitale per missione/programma 3.4 Spese per rimborso di prestiti per missione/programma 4.1 Programma triennale delle opere pubbliche 4.2 Opere non realizzate 4.3 Accantonamento al fondo svalutazione crediti Data stampa 19/07/2017
3 SEZIONE STRATEGICA: 1. SEZIONE STRATEGICA La programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento. Il processo di programmazione - che si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie, tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell ente, e che richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite da ogni ente - si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell ente. Attraverso l attività di programmazione, le amministrazioni concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica emanati in attuazione degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità. Sulla base di queste premesse, la nuova formulazione dell art. 170 del TUEL, introdotta dal D.Lgs. n. 126/2014 e del Principio contabile applicato della programmazione, Allegato n. 4/1 del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm., modificano il precedente sistema di documenti di bilancio ed introducono due elementi rilevanti ai fini della presente analisi: a) l unificazione a livello di pubblica amministrazione dei vari documenti costituenti la programmazione ed il bilancio; b) la previsione di un unico documento di programmazione strategica per il quale, pur non prevedendo uno schema obbligatorio, si individua il contenuto minimo obbligatorio con cui presentare le linee strategiche ed operative dell attività di governo di ogni amministrazione pubblica. Il documento, che già dal 2015 sostituisce il Piano generale di sviluppo e la Relazione Previsionale e programmatica, è il DUP Documento Unico di Programmazione e si inserisce all interno di un processo di pianificazione, programmazione e controllo che vede il suo incipit nel Documento di indirizzi di cui all art. 46 del TUEL e nella Relazione di inizio mandato prevista dall art. 4 bis del D. Lgs. n. 149/2011, e che si conclude con un altro documento obbligatorio quale la Relazione di fine mandato, ai sensi del DM 26 aprile All interno di questo perimetro il DUP costituisce il documento di collegamento e di aggiornamento scorrevole di anno in anno che tiene conto di tutti gli elementi non prevedibili nel momento in cui l amministrazione si è insediata. In particolare il nuovo sistema dei documenti di bilancio si compone come segue: il Documento unico di programmazione (DUP); lo schema di bilancio che, riferendosi ad un arco della programmazione almeno triennale, comprende le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo considerato e le previsioni di competenza degli esercizi successivi ed è redatto secondo gli schemi previsti dall allegato 9 al D.Lgs. n.118/2011, comprensivo dei relativi riepiloghi ed allegati indicati dall art. 11 del medesimo decreto legislativo. la nota integrativa al bilancio finanziario di previsione. Altra rilevante novità è costituita dallo sfasamento dei termini di approvazione dei documenti: nelle vigenti previsioni di legge, infatti, il DUP deve essere approvato dal Consiglio comunale di ciascun ente entro il 31 luglio dell anno precedente a quello a cui la programmazione si riferisce, mentre lo schema di bilancio finanziario annuale deve essere approvato dalla Giunta e sottoposto all attenzione del Consiglio nel corso della cosiddetta sessione di bilancio entro il 15 novembre. In quella sede potrà essere proposta una modifica del DUP al fine di adeguarne i contenuti ad eventuali modifiche di contesto che nel corso dei mesi potrebbero essersi verificati. Articolazione del DUP Il DUP rappresenta, quindi, lo strumento che permette l attività di guida strategica ed operativa degli enti locali. In quest ottica esso sostituisce il ruolo ricoperto precedentemente dalla Relazione Previsionale e Programmatica e costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Nelle previsioni normative il documento si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione. 1.1 Quadro delle condizioni esterne Indirizzi di programmazione comunitari e nazionali Previsioni Tendenziali Si prevede una ripresa graduale dei consumi, favorita dagli incrementi di reddito disponibile legatiità dei prezzi e ai guadagni dell occupazione, e degli investimenti, in conseguenza delle migliorate condizioni finanziarie e del cambiamento di clima delineato dagli indicatori di fiducia. Il clima di incertezza che caratterizza l economia mondiale dovrebbero invece riflettersi sull andamento delle esportazioni, determinandone un rallentamento. I livelli degli indicatori di fiducia, in particolare l indice dei consumatori - che si sono portati nel corso degli ultimi mesi su livelli storicamente elevati - si mantengono positivi, sebbene leggermente inferiori ai livelli massimi registrati a gennaio.
4 SEZIONE STRATEGICA: Si prevede un aumento dei dei consumi delle famiglie sulla base delle nuove stime calcolate dagli organismi centrali. In questa sede di prima stesura si resta in attesa di conoscere il DEF per il prossimo triennio oltre ad altre notizie relative alla manovre finanziaria di fine anno. Si rinvia, dunque, in sede di aggiornamento alla prevsione definitiva della manovra di bilancio. Situazione socio-economica del territorio dell'ente Il comune è l'ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. Abitanti e territorio, pertanto, sono gli elementi essenziali che caratterizzano il comune. La composizione demografica locale mostra tendenze, come l'invecchiamento, che un'amministrazione deve saper interpretare prima di pianificare gli interventi. L'andamento demografico nel complesso, ma soprattutto il saldo naturale e il riparto per sesso ed età, sono fattori importanti che incidono sulle decisioni del comune. E questo riguarda sia l'erogazione dei servizi che la politica degli investimenti. Pianificazione territoriale Per governare il proprio territorio bisogna valutare, regolare, pianificare, localizzare e attuare tutto quel ventaglio di strumenti e interventi che la legge attribuisce ad ogni ente locale. Accanto a ciò, esistono altre funzioni che interessano la fase operativa e che mirano a vigilare, valorizzare e tutelare il territorio. Si tratta di gestire i mutamenti affinché siano, entro certi limiti, non in contrasto con i più generali obiettivi di sviluppo. Per fare ciò, l'ente si dota di una serie di regolamenti che operano in vari campi: urbanistica, edilizia, commercio, difesa del suolo e tutela dell'ambiente. Considerazioni e valutazioni Particolare attenzione sarà posta nell'individuazione di nuove soluzioni per agevolare gli insediamenti artigianali-commerciali, sempre tenendo presente la necessità del territorio e senza una sproporzionata cementificazione. Si potrà pensare anche da una ulteriore azione di riqualificazione del centro storico migliorando i fabbricati esistenti, eventualmente con ampliamenti. Si darà corso alla revisione delle schede dei fabbricati del centro storico, ormai superate anche dall'apporto di nuove tecnologie costruttive: troppi vincoli fanno lievitare i costi e scoraggiano il recupero degli edifici esistenti. L'intervento del comune nei servizi L'ente destina parte delle risorse ai servizi generali, ossia quegli uffici che forniscono un supporto al funzionamento dell'intero apparato comunale. Di diverso peso è il budget dedicato ai servizi per il cittadino, nella forma di servizi a domanda individuale, produttivi o istituzionali. Si tratta di prestazioni di diversa natura e contenuto, perchè: - I servizi produttivi tendono ad autofinanziarsi e quindi operano in pareggio o producono utili di esercizio; - I servizi a domanda individuale sono in parte finanziati dalle tariffe pagate dagli utenti, beneficiari dell'attività; - I servizi di carattere istituzionale sono prevalentemente gratuiti, in quanto di stretta competenza pubblica. Queste attività posseggono una specifica organizzazione e sono inoltre dotate di un livello adeguato di strutture L'esposizione della situazione di cui sopra, non certamente difforme da quanto presentato in sede di DUP , rende il quadro complessivo della situzione territoriale e del suo contesto socio-economico. Purtroppo negli ultimi anni l'ente locale Comune non riesce ad incidere per quanto desiderato e per quanto richiesto dai cittadini sul miglioramento degli standard qualitativi dei servizi offerti. Le scarse risorse disponibili e l'assoluta volontà di non rimettere mani alla leva fiscale se da una parte garantiscono un sostanziale equilibrio di bilancio dall'altra non contribuiscono all'aumneto dei livelli quali-quantitativi delle prestazioni a favore della cittadinanza. Evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell'ente Economia insediata L'economia del territorio comunale è fortemente incentrata sulla lavorazione della "pietra" che fa di questo Comune una meta da fare scoprire utilizzando tutti i canali istituzionali e le risorse dipsonibili e da individuare con appositi interventi anche europei. Anche le attività di servizi sono influenti sul territorio mentre le attività agricole, come nel resto della provincia, soffrono di progressivi abbandoni per quanto mantengano ancora situazioni di eccellenza. Indicatori finanziari e parametri di deficitarietà. Il sistema degli indicatori finanziari, ottenuti come rapporto tra valori finanziari e fisici (ad esempio, spesa corrente per abitante) o tra valori esclusivamente finanziari (ad esempio, grado di autonomia tributaria) analizzano aspetti diversi della vita dell'ente per fornire, mediante la lettura di un dato estremamente sintetico, una base di ulteriori informazioni sulle dinamiche che si instaurano a livello finanziario nel corso dei diversi esercizi. Questi parametri, liberamente scelti a livello locale o previsti da specifici richiami normativi, forniscono interessanti notizie, soprattutto a rendiconto, sulla composizione del bilancio e sulla sua evoluzione nel tempo. Più in generale, questo genere di indicatori rappresenta un utile metro di paragone per confrontare la situazione reale di un ente con quella delle strutture di dimensione anagrafica e socioeconomica simile. Altri tipi di indici, come ad esempio i parametri di deficit strutturale, certificano l'assenza di situazioni di pre dissesto.
5 SEZIONE STRATEGICA: Grado di autonomia È un tipo di indicatore che denota la capacità dell'ente di riuscire a reperire le risorse (entrate correnti) necessarie al finanziamento delle spese destinate al funzionamento dell'apparato. Le entrate correnti, infatti, sono risorse per la gestione dei servizi erogati al cittadino. Di questo importo totale, i tributi e le entrate extra tributarie indicano la parte direttamente o indirettamente reperita dall'ente. I trasferimenti in C/gestione dello Stato, regione ed altri enti costituiscono invece le entrate derivate, in quanto risorse fornite da terzi per finanziare parte della gestione corrente. I principali indici di questo gruppo sono l'autonomia finanziaria, l'autonomia tributaria, la dipendenza erariale, l'incidenza delle entrate tributarie sulle proprie e delle entrate extratributarie sulle proprie. Pressione fiscale e restituzione erariale Si tratta di un gruppo di indicatori che consentono di conoscere qual è il prezzo pagato dal cittadino per usufruire dei servizi forniti dallo Stato sociale. Allo stesso tempo, questi indici permettono di quantificare con sufficiente attendibilità l'ammontare della restituzione di risorse prelevate direttamente a livello centrale e poi restituite, ma solo in un secondo tempo, alla collettività. Questo tipo di rientro avviene sotto forma di trasferimenti statali in conto gestione (contributi in conto gestione destinati a finanziare, si solito in modo parziale, l'attività istituzionale dell'ente locale. I principali indici di questo gruppo, rapportati al singolo cittadino (pro-capite) sono le entrate proprie pro capite, la pressione tributaria pro capite ed i trasferimenti erariali pro capite. Grado di rigidità del bilancio Sono degli indici che denotano la possibilità di manovra dell'ente rispetto agli impegni finanziari di medio o lungo periodo. L'amministrazione può scegliere come utilizzare le risorse nella misura in cui il bilancio non è già stato vincolato da impegni di spesa a lungo termine assunti in precedenza. Conoscere la rigidità del bilancio consente di individuare quale sia il margine operativo a disposizione per assumere nuove scelte di gestione o intraprendere ulteriori iniziative che impegnino quote non residuali di risorse. In questo tipo di contesto, assumono particolare rilevanza il grado di rigidità strutturale, la rigidità per il costo del personale, il grado di rigidità per indebitamento (mutui e prestiti obbligazionari) e l'incidenza del debito totale sul volume complessivo delle entrate correnti. Parametri di deficit strutturale I parametri di deficit strutturale, meglio individuati come indicatori di sospetta situazione di deficitarietà strutturale, sono dei particolari tipi di indice previsti dal legislatore e applicati nei confronti di tutti gli enti locali. Lo scopo di questi indici è fornire agli organi centrali un indizio, anche statistico, che riveli il grado di solidità della situazione finanziaria dell'ente, o per meglio dire, che indichi l'assenza di una condizione di pre-dissesto strutturale. Secondo la norma, infatti, sono considerati in condizioni strutturalmente deficitarie gli enti locali che presentano gravi e incontrovertibili condizioni di squilibrio individuate dalla presenza di almeno la metà degli indicatori con un valore non coerente (fuori media) con il corrispondente dato di riferimento nazionale. Il Comune di Cursi conferma solo un parametro di deficitarietà che è riferito alla anticipazione di tesoreria, anche per l'esercizio centrali un indizio, anche statistico, che riveli il grado di solidità della situazione finanziaria dell'ente, o per meglio dire, che indichi l'assenza di una condizione di pre-dissesto strutturale. Secondo la norma, infatti, sono considerati in condizioni strutturalmente deficitarie gli enti locali che presentano gravi e incontrovertibili condizioni di squilibrio individuate dalla presenza di almeno la metà degli indicatori con un valore non coerente (fuori media) con il corrispondente dato di riferimento nazionale. Il Comune di Cursi chiude il proprio bilancio con il solo indice negativo che riguarda l'anticipazione di tesoreria ed è chiaro che l'obiettivo principale che si da nei prossimi bilanci e nella programmazione generale è quella di recuperare fortemente la propria liquidità sia attravreso una ulteriore azione di revisione della spesa, peraltro fortemente razionalizzata negli ultimi 5 anni, e sia attraverso il recupero delle diverse forme di evasione ed elusione fiscale. 1.2 Quadro delle condizioni interne Modalità di gestione dei servizi pubblici locali La gestione di pubblici servizi. Il comune conduce le proprie attività in economia, impiegando personale e mezzi strumentali di proprietà. A partire dalla fine del 2018 ed in funzione del prossimo triennio 2018/2020 diversi servizi sul territorio dovranno essere esternalizzati. Si tratta in particolare delle manutenzioni relative al verde pubblico e alle strade oltre alla gestione cimiteriale e dei servizi relativi in considerazione della forte diminuzione di personale degli ultimi anni. Si individuerà la soluzione ottimale per una tempoarea o sperimentale gestione di tali servizi al fine di ottimizzare le procedure di controllo all'interno della struttura dell'ente a garanzia della massima efficienza, efficaia ed economicità dell'azione amministrativa. Il Comune di Cursi conferma la partecipazione partecipa al Consorzio dell'ambito ottimale sociale di Maglie per le diverse attività e funzioni sociali e per venire incontro alle esigenze dei suoi cittadini di qualunque estrazione sociale nel rispetto della normativa regionale. Anche nel campo dei servizi relativi ai Rifiuti urbani e assimilati, questo Comune fa parte dell'ambito territoriale ottimale che, nel risapetto delle norme nazionali e regionali, si occupa del ciclo di gestione dei rifiuti solidi urbani e del loro trattamento. Il Comune di Cursi non ha partecipazioni e/o controllo di altre società.
6 SEZIONE STRATEGICA: Evoluzione della situazione economica finanziaria dell'ente analisi generale. Il sistema di finanziamento del bilancio risente molto sia dell'intervento legislativo in materia di trasferimenti dello stato a favore degli enti locali che, in misura sempre più grande, del carico tributario applicato sui beni immobili presenti nel territorio. Il federalismo fiscale riduce infatti il trasferimento di risorse centrali ed accentua la presenza di una politica tributaria decentrata. Il non indifferente impatto sociale e politico del regime di tassazione della proprietà immobiliare ha fatto sì che il quadro normativo di rifermento abbia subito nel corso degli anni profonde revisioni. L'ultima modifica a questo sistema si è avuta con l'introduzione dell'imposta unica comunale (IUC), i cui presupposti impositivi sono: il possesso di immobili; l'erogazione e fruizione di servizi comunali. La composizione articolata della IUC. La IUC si compone dell'imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia di chi possiede che di chi utilizza il bene, e della tassa sui rifiuti (TARI), destinata espressamente a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzatore. Il presupposto oggettivo della TARI è il possesso di locali o aree scoperte, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Il presupposto della TASI è il possesso di fabbricati, compresa l'abitazione principale come definita ai fini dell'imposta IMU, di aree scoperte nonché di quelle edificabili, a qualsiasi uso adibiti. I principali tributi sono rappresentati da: 1 IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA 2 TASSA PER I SERVIZI INDIVISIBILI 3 ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IRPEF 4 TASSA SUI RIFIUTI 5 TASSA OCCUPAZIONE SPAZI E AREE PUBBLICHE. Per quanto attiene all'imu il gettito previsto per il 2018 è invariato rispetto agli anni precedenti, ad aliquote inalterate come avvenuto negli ultimi anni. L'attuale aliquota, che anche per il prossimo triennio si ritiene possa rimanere inalterata, è pari al 9,5 per mille. L'evoluzioni normative di tale tributo seguono di pari passo i trasferimenti erariali che di conseguenza compensano eventuali agevolazione dello Stato, come nel caso delle abitazioni principali. Per quanto attiene la TASI, tassa sui servizi indivisibili, in attesa della legge di stabilità 2018 e valgono mle medesime considerazioni fatte per l'imu. L'addizionale comunale all'irpoef questo Comune riesce ancora a mantenere inalterato sia il gettito che l'aliquota relativa pari allo 0,5%. Per quanto attiene alla Tassa sui rifiuti è legata al piano finanziario che, per norma, deve indicare e contenere dettagliatamente tutte le voci di costo, anche boracratiche, per l'espletamento di tale servizio. Qui si registra una forte tendenza a non pagare nei tempi indicati negli avvisi di pagamento e ciò comporterà nel brevissimo preiodo una forte azione territoriale di recupero delle ultime cinque annualità. Per quanto riguarda la Tosap, con espresso riferimento alla situazione del mercato settimanale, si sta provvedendo alla definitiva formalizzazione delle autorizzazione sul nuovo sito, preso atto della agibilità dei luohi dedicati e deliberazioni relative, che consentirà di normalizzare una fonte di entrata e, di conseguenza, anche di valutare interventi agevolativi ed incrementativi, nei limiti delle azioni di competenza, delle attività mercatali. Tributi e Tariffe SeRvizi erogati e costo per il cittadino. Il sistema tariffario, diversamente dal tributario, è rimasto generalmente stabile nel tempo, garantendo così sia all'ente che al cittadino un quadro di riferimento duraturo, coerente e di facile comprensione. La disciplina di queste entrate è semplice ed attribuisce alla P.A. la possibilità o l'obbligo di richiedere al beneficiario il pagamento di una controprestazione. Le regole variano a seconda che si tratti di un servizio istituzionale piuttosto che a domanda individuale. L'ente disciplina con proprio regolamento la materia attribuendo a ciascun tipo di servizio una diversa articolazione della tariffa unita, dove ritenuto meritevole di intervento sociale, ad un sistema di abbattimento selettivo del costo per il cittadino. Il prospetto riporta i dati salienti delle principali tariffe in vigore. Per quanto attiene ai tributi abbiamo largamente argomentato nella sezione precedente. I servizi offerti e i beni messi a disposizione per l'utilizzo dei richiedenti che garantiscono entrate di natura extra-tributaria sono i seguenti: PROVENTI DIRITTI DI SEGRETERIA EDILIZIA PRIVATA PROVENTI DEI SERVIZI CIMITERIALI PROVENTI DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA PROVENTI DERIVANTI DAL SERVIZIO DI TRASPORTO SCOLASTICO CANONI LOCAZIONE IMMOBILI PROVENTI DERIVANTI DALLE CONCESSIONI DI LOCULI CIMITERIALI Per qunato si sia subito un forte decremento di persoanle si cercherà di non abbassare il livello quali-quaantitativo delle prestazioni generlmente erogate alla cittadinanza. scopo di ottimizzare il livello dei servizi offerti attraverso uno snellimento delle procedure interne e la riduzione dei costi diretti ed indiretti di gestione. Il livello di gettito si mantiene costante ed attiene alle reali possibilità di utilizzo di tali forme importanti si servizi e di entrate.
7 SEZIONE STRATEGICA: Gestione del Patrimonio l conto del patrimonio mostra il valore delle attività e delle passività che costituiscono, per l'appunto, la situazione patrimoniale di fine esercizio dell'ente. Questo quadro riepilogativo della ricchezza comunale non è estraneo al contesto in cui si sviluppa il processo di programmazione. Il maggiore o minore margine di flessibilità in cui si innestano le scelte dell'amministrazione, infatti, sono influenzate anche dalla condizione patrimoniale. La presenza, nei conti dell'ultimo rendiconto, di una situazione creditoria non soddisfacente originata anche da un ammontare preoccupante di immobilizzazioni finanziarie (crediti in sofferenza), o il persistere di un volume particolarmente elevato di debiti verso il sistema creditizio o privato (mutui passivi e debiti di finanziamento) può infatti limitare il margine di discrezione che l'amministrazione possiede quando si appresta a pianificare il proprio ambito di intervento. Una situazione di segno opposto, invece, pone l'ente in condizione di espandere la capacità di indebitamento senza generare preoccupanti ripercussioni sulla solidità della situazione patrimoniale. I prospetti successivi riportano i principali aggregati che compongono il conto del patrimonio, suddivisi in attivo e passivo. Spesa corrente riferita alle funzioni fondamentali l conto del patrimonio mostra il valore delle attività e delle passività che costituiscono, per l'appunto, la situazione patrimoniale di fine esercizio dell'ente. Questo quadro riepilogativo della ricchezza comunale non è estraneo al contesto in cui si sviluppa il processo di programmazione. Il maggiore o minore margine di flessibilità in cui si innestano le scelte dell'amministrazione, infatti, sono influenzate anche dalla condizione patrimoniale. La presenza, nei conti dell'ultimo rendiconto, di una situazione creditoria non soddisfacente originata anche da un ammontare preoccupante di immobilizzazioni finanziarie (crediti in sofferenza), o il persistere di un volume particolarmente elevato di debiti verso il sistema creditizio o privato (mutui passivi e debiti di finanziamento) può infatti limitare il margine di discrezione che l'amministrazione possiede quando si appresta a pianificare il proprio ambito di intervento. Una situazione di segno opposto, invece, pone l'ente in condizione di espandere la capacità di indebitamento senza generare preoccupanti ripercussioni sulla solidità della situazione patrimoniale. I prospetti successivi riportano i principali aggregati che compongono il conto del patrimonio, suddivisi in attivo e passivo. Analisi degli impegni già assunti ed investimenti in corso l conto del patrimonio mostra il valore delle attività e delle passività che costituiscono, per l'appunto, la situazione patrimoniale di fine esercizio dell'ente. Questo quadro riepilogativo della ricchezza comunale non è estraneo al contesto in cui si sviluppa il processo di programmazione. Il maggiore o minore margine di flessibilità in cui si innestano le scelte dell'amministrazione, infatti, sono influenzate anche dalla condizione patrimoniale. La presenza, nei conti dell'ultimo rendiconto, di una situazione creditoria non soddisfacente originata anche da un ammontare preoccupante di immobilizzazioni finanziarie (crediti in sofferenza), o il persistere di un volume particolarmente elevato di debiti verso il sistema creditizio o privato (mutui passivi e debiti di finanziamento) può infatti limitare il margine di discrezione che l'amministrazione possiede quando si appresta a pianificare il proprio ambito di intervento. Una situazione di segno opposto, invece, pone l'ente in condizione di espandere la capacità di indebitamento senza generare preoccupanti ripercussioni sulla solidità della situazione patrimoniale. I prospetti successivi riportano i principali aggregati che compongono il conto del patrimonio, suddivisi in attivo e passivo. Indebitamento e sua disponibilità Il ricorso al credito e vincoli di bilancio. Le risorse proprie del comune e quelle ottenute gratuitamente da terzi (contributi in C/capitale) possono non essere sufficienti a coprire il fabbisogno per investimenti. Non vi sono indicazioni in questa fase di ricorso al credito, fatta salva la considerazione circa la disponibilità del Credito sportivo per interventi proprio sull'area mercatale al fine di un recupero della vivibilità dell'intera zona. Di tale eventualità si darà contezza in sede di aggiornamneto. L'equilibrio del bilancio corrente si fonda, infatti, sull'accostamento tra le entrate di parte corrente (tributi, trasferimenti correnti, extratributarie) con le uscite della stessa natura (spese correnti e rimborso mutui). La politica di ricorso al credito va quindi ponderata in tutti i sui aspetti, e questo anche in presenza di una disponibilità residua sul limite massimo degli interessi passivi pagabili dall'ente. Il Comune di Cursi, al 2017, ha una percetunale di inedbitamento, inetsa come incidenza degli interessi passivi sul totale dei primi tre titoli dell'entrata, del 6,70% circa comprensivi del debito per anticipazioni di tesoreria stipulate nel Il dato, rispetto a quello massimo possibile del 10% consentirebbe ancora margini di manovra, per quanto l'ente non ritenga nei prossimi anni di mettere mano a tale forma di finanziamento esterno. Equilibri della situazione corrente e generale
8 SEZIONE STRATEGICA: Gli equilibri della egstione corrente e complessiva dell'ente sono garantiti da una oculata gestione che viene costantemente monitorata e che consente un reale equilibrio gestionale che è stato raggiunto con sacrifici e lungimiranza operativa. Situazione economico-finanziaria degli organismi dell'ente L'ente non ha partecipazioni in organismi di gestione e/o società che possano incidere in maniera determinante sul proprio bilancio. Disponibilità e gestione delle risorse umane Le risorse umane del Comune di Cursi sono negli ultimi due anni diminuite in maniera sostanziale a causa dei pensionamenti di ben 4 dipendenti considerato che un dipendente non è a tempo indeterminatoex art.110, comma 1, del tuel. Al momento le disposizioni normative costituiscono un forte vincolo alla spesa di personale e l'ente sta tentando di valutare ogni possibile strategia che porti almeno ad una maggiorazione delle ore del personale attualmente in part time a partire proprio dal L'ente valuterà nei prossimi mesi, in sede di più puntuale programmazione anche di queste risorse, le possibilità di maggiore utilizzo di tale importante risorsa considerate le condizioni che le norme nazionali impongono in materia di riduzione della spesa del personale. Nelle more di una riconsiderazione generale l'ente si è dotato della figura di necroforo a tempo determinato per sei mesi. Coerenza con le disposizioni del patto stabilità Il Comune di Cursi, seppur con enormi sacrifici ed attività di masssima razionalizzazione delle risorsse disponibili, ha sempre centrato gli obiettivi imposti dal Patto di stabilità, oggi pareggio di bilancio. L'ente dimostra di avere una gestione rispettosa dei vincoli esterni di finanzia pubblica. Si comunica che l'obiettivo del pareggio di bilancio per il 2016 è stato certificato al Mef entro i termini di legge sul portale dedicato e che è stato inviato il primo monitoraggio positivo per il I semestre Strumenti di rendicontazione L'ente è nelle migliori condizioni di rendicontare in ogni momento la propria situazione gestionale avendo dotato tutti i settori di strumenti di painificazione e rendicontazione informatiche di adeguato livello tecnico-qualitativo ed istituzionale. Si evidenzia il costante aggiornamento della sezione dedicata all'amministrazione Trasparente che trova riscontro ufficiale anche nelle verifiche dell'anac. La relazione di inzio mandato rappresenta uno strumento di più facile comunicazione ai cittadini da rendicontare alla conclusione del mandato.
9 SEZIONE OPERATIVA 1.Sezione operativa Il primo stanziamento nella parte corrente della spesa del bilancio di previsione 2018/2020, risalta con evidenza ed è relativo alla quota annuale di recupero del cosiddetto "disavanzo tecnico" come da risultato del rendiconto 2015 dopo il riaccertamento straordinario dei residdui effettuato come per legge. I bilanci di previsione dal 2016 in poi, per quanto il periodo si possa decurtare sulla base dei risultati delle gestioni successive, scontano tale imputazione di quota di disavanzo che incide sulla complessiva struttura di entrata e spesa dei bilanci di esercizio ma che, comunque, consente una più reale situazione di equilibrio economico-finanziario attraverso il minimo ricorso alla leva fiscale. Nel bilancio di previsione e per i prossimi 16 anni sul bilancio grava quindi una quota di circa euro 13,747,00. Questa Amministrazione reitera il proprio impegno sul fronte della spesa con l'obiettivo principale della ricerca definitiva di un sostanziale riequilibrio degli interventi sostenibili oltre ad una più oculata, attenta e controllata gestione anche delle spese di minuto funzionamento degli uffici, che già negli ultimi anni sono state ridotte drasticamente. Il tutto, anche in considerazione del quadro legislativo attuale che prevede il trasferimento della totalità delle funzioni ad un nuovo organismo, unione o convenzione di Comuni, che dovrebbe facilitare l'operazione di snellimento delle attività e contenimento delle spese a vantaggio dei servizi locali da erogare. Ma anche tale condizione è tutta da riscrivere atteso che è stata continuamente rinviata nel merito. delle funzioni ad un nuovo organismo, unione o convenzione di Comuni, che dovrebbe facilitare l'operazione di snellimento delle attività e contenimento delle spese a vantaggio dei servizi locali da erogare. Obiettivi degli organismi gestionali dell'ente. L'obiettivo principale che il Comune di Cursi si pone per il prossimo triennio è sicuramente il definitivo riequilibrio della situazione di cassa attrraverso una costante azione di recupero della evsione tributaria in cui sono coinvolti tutti i servizi dell'ente al fine di porre in esere un'azione siergica concentrata su tale fondamentale obiettivo. Dal punto di vista organizzativo la struttura è chiamata ad un notevole sforzo considerato che finchè il Comune non avrà trovato un definitivo equilibrio anche dei flussi di cassa non potrà verosimilmente utilizzare appieno le risorse disponibili anche finalizzate ad una integrazione delle forze disponibili sia in termini di maggiori ore lavorative che in termini di eventuali nuove unità. Resta, quindi ancora più pressante l'obiettivo principale dei Responsabili deidiversi Settori è quello di ottimizzare al massimo le potenzialità le tecnologie informatiche a disposizione al fine anche di rendere più agevole il lavoro di tutta la struttura amministrativo-burocratica. Le attività sopra riportate dovranno garantire a tutti la massima trasparenza nei rapporti e, prinicipalmente, un nuovo, più moderno ed efficace sistema di relazioni ed erogazione dei servizi. prossimo triennio in modo tale da garantire a tutti la massima trasparenza nei rapporti e, prinicipalmente, un nuovo, più moderno ed efficace sistema di relazioni ed erogazione dei servizi. Un altro sforzo non indefferente, sarà quello di uniformare tutti i prorpi regolamenti e procedimenti inetrni ed esterni alla luce dell'obbligo del conferimento delle poprie funzioni in forma associata con altri Comuni: il Comune di Cursi sente forte tale esigenza e, certamente, garantirà il proprio frote contributo per evitare eventuali disservizi e difficoltà ai propri cittadini anche nelle prime fasi attuative, sempre che il quadro normativo di settore rimanga invariato.
10 SEZIONE OPERATIVA: 1.1 POPOLAZIONE Popolazione legale al censimento Popolazione residente al 31/12/2016 di cui: maschi femmine n n n n Popolazione al 01/01/2016 nuclei familiari comunità/convivenze n n. 2 n Nati nell'anno Deceduti nell'anno - saldo naturale n. 26 n. 26 n. Immigrati nell'anno Emigrati nell'anno - saldo migratorio n. 69 n. 75 n. 6- Popolazione al 31/12/2016 di cui: In età prescolare (0/6 anni) In età scuola obbligo (7/14 anni) In forza lavoro I^ occ. (15/29 anni) In età adulta (30/65 anni) In età senile (oltre 65 anni) n n. 211 n. 338 n. 675 n n. 859 Tasso di natalità ultimo quinquennio: Tasso di mortalità ultimo quinquennio: Popolazione massima insediabile come da strumento urbanistico vigente abitanti entro il Livello di istruzione della popolazione residente: Nessun titolo Licenza elementare Licenza media Diploma Laurea Anno Tasso , , , , ,26 Anno Tasso , , , , ,12 n. n. n. n. n. n.
11 SEZIONE OPERATIVA: 1.1 POPOLAZIONE Condizione socio-economica delle famiglie: Le condizioni riflettono l'andamento della media territorial che gli effetti della crisi fanno spesso ricadere ancora su e pensionati l'onere del minimo sostentamento.
12 SEZIONE OPERATIVA: 1.2 TERRITORIO Superficie RISORSE IDRICHE STRADE * Laghi * Fiumi e Torrenti * Statali * Provinciali * Comunali * Vicinali * Autostrade Kmq. 8,18 n. n. Km Km Km 22 Km 30 Km PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI * Piano regolatore adottato * Piano regolatore approvato * Programma di fabbricazione * Piano edilizia economica e popolare <NO> <NO> <SI> <SI> PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI * Industriali * Artigianali * Commerciali * Altri: <SI> <NO> <SI> Esistenza della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti urbanistici vigenti (art. 170, comma 7, D. L.vo 267/2000) SI Area della superficie fondiaria (in mq.): P.E.E.P P.I.P. AREA INTERESSATA AREA DISPONIBILE
13 SEZIONE OPERATIVA: 1.3 SERVIZI PERSONALE Q. F. Previsti in pianta organica B1 1 B2 1 B3 5 C 9 D1 5 D3 3 TOTALE 24 In servizio Totale personale al 31/12/2016: Di ruolo n AREA TECNICA Fuori ruolo n. 2 Q. F. Qualifica professionale Previsti in P.O. In servizio B3 OPERAIO 1 1 B3 OP. SPECIALIZZATO 1 C GEOMETRA 1 1 D1 ISTR. DIRETTIVO 2 1 D3 INGEGNERE 1 1 TOTALE AREA ECONOMICO-FINANZIARIA Q. F. Qualifica professionale Previsti in P.O. In servizio B3 OPERATORE FINANZIARI 1 1 C ISTR.AMMINISTRATIVO 2 1 D3 CAPO SETTORE 1 1 TOTALE AREA DI VIGILANZA Q. F. Qualifica professionale Previsti in P.O. In servizio C AGENTE PM 3 3 TOTALE AREA DEMOGRAFICA/STATISTICA Q. F. Qualifica professionale Previsti in P.O. In servizio B2 ESECUTORE 1 1 B3 OPERAT.SPECIALIZZATO 1 1
14 SEZIONE OPERATIVA: 1.3 SERVIZI C ISTR.AMMINISTRATIVO 1 1 D1 ISTR.DIRETTIVO 1 TOTALE ALTRE AREE Q. F. Qualifica professionale Previsti in P.O. In servizio B1 OPERATORE AMM.VO 1 1 B3 AUTISTA 1 1 C ISTRUTTORE AMM.VO 2 1 D1 SPEC AMMINIST.VO 2 1 D3 CAPOSETTORE 1 1 TOTALE 7 5
15 FABBISOGNO DEL PERSONALE La Giunta comunale, con deliberazione n. 50 del 21/04/2017 ha deliberato la nuova programmazione triennale , fatto salvo l'aggiornamento sulla base delle nuove disposizioni che saranno emenate con la riforma defintiva del pubblico imprigo, le cui direttive finali dovrebbero essere licenziate in settembre 2017.
16 ALIENAZIONI/VALORIZZAZIONE PATRIMONIO L'ente approva ogni anno il piano triennale di alienazione del proprio patrimonio, aggiornandolo ad ogni strumento di programmazione che approva annualmente. In sede di aggironamento defintivo del Dup 2018/2020 lo strumento sarà adeguato alle previsioni defintive.
17 SEZIONE OPERATIVA: STRUTTURE TIPOLOGIA Asili nido Scuole materne Scuole elementari Scuole medie Strutture residenziali per anziani Farmacie Comunali Rete fognaria bianca Rete fognaria nera Rete fognaria mista Esistenza depuratore Rete acquedotto Attuazione servizio idrico integrato Aree verdi, parchi, giardini posti n. posti n posti n posti n posti n n. km km km s/n km s/n n. hq Punti luce illuminazione pubblica Rete gas Raccolta rifiuti civile Raccolta rifiuti industriale Raccolta differenziata rifiuti Esistenza discarica Mezzi operativi Veicoli Centro elaborazione dati Personal computer n. km q. q. s/n s/n n n s/n n Altre strutture
18 SEZIONE OPERATIVA: ORGANISMI GESTIONALI Esercizio CONSORZI AZIENDE ISTITUZIONI SOCIETA' DI CAPITALI CONCESSIONI Denominazione Consorzio/i Comune/i associato/i (indicare il n.ø tot. e nomi) Denominazione Azienda Ente/i Associato/i Denominazione Istituzione/i Ente/i Associato/i Denominazione S.p.A Ente/i Associato/i Servizi gestiti in concessione Soggetti che svolgono i servizi Unione di Comuni (se costituita indicare il nome dei Comuni uniti per ciascuna unione) UNIONE DEI COMUNI " ENTROTERRA IDRUNTINO" Altro (specificare)
19 SEZIONE ACCORDI DI PROGRAMMA E ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA ACCORDO DI PROGRAMMA Oggetto Altri soggetti partecipanti Impegni di mezzi finanziari Durata dell'accordo PATTO TERRITORIALE Oggetto Altri soggetti partecipanti Impegni di mezzi finanziari Durata del Patto territoriale ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA Oggetto Altri soggetti partecipanti Impegni di mezzi finanziari Durata Data di sottoscrizione
20 SEZIONE OPERATIVA: FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA FUNZIONI E SERVIZI DELEGATI DALLO STATO 1.1 RIFERIMENTI NORMATIVI: Si tratta delle funzioni in capo al Sindaco e relative allo Stato Civile e Anagrafe. 1.1 FUNZIONI O SERVIZI: 1.1 MEZZI FINANZIARI TRASFERITI: 1.1 UNITA' DI PERSONALE TRASFERITO: FUNZIONI E SERVIZI DELEGATI DALLA REGIONE 2.1 RIFERIMENTI NORMATIVI: Normativa regionale in materia di diritto allo studio e locazioni abitative. 2.1 FUNZIONI O SERVIZI: Si tratta delle funzioni delegate per diversi istituti di sostegno allo studio e a determinate categorie di cittadini che conducono alloggi in locazione. 2.1 MEZZI FINANZIARI TRASFERITI: Si utilizzano esclusivamente i mezzi disponibili del patrimonio comunale. 2.1 UNITA' DI PERSONALE TRASFERITO: Il Comune di Cursi non usufruisce più di personale trasferito fin dal VALUTAZIONI IN ORDINE ALLA CONCONGRUITA' TRA FUNZIONI DELEGATE E RISORSE ATTRIBUITE Nei limiti delle risorse regionali trasferite il Comune di Cursi, anche con le proprie scarse risorse, riesce a garantire sul territorio i servizi relativi. Per quanto si dica da parte dell'amministrazione dello Stato di una nuova e particolare attenzione nei confronti degli enti locali nella realtà la situazione anche in prospettiva è di assoluta criticità. Le risorse trasferite sono sempre più scarse e mettono in difficoltà la complessiva gestione dell'ente anche dal punto di vista dei flussi di cassa nel momento in cui non si da la possibilità di programmazione sulla base di repentini cambiamenti da parte della Amministrazione ministeriale di riferimento ECONOMIA INSEDIATA Cursi basa la sua economia prevalentemente sull'estrazione e commercializzazione della pietra leccese. Nel territorio operano diverse aziende che da anni ormai, sulla scorta di una consolidata esperienza nel settore, sono in grado di attrarre mercati anche oltre oceano con l'obiettivo di far veicolare un prodotto, unico nel suo genere, che rappresenta per il paese un volano per la nostra economia. L'attenzione verso l'innovazione tecnologica nel settore lapideo ha comportato, per le aziende che si sono interfacciate con questi scenari, una attrazione di risorse comunitarie che la Regione Puglia ha saputo mettere a loro disposizione. Il riconoscimento del distretto lapideo da parte della stessa Regione Puglia ci fa comprendere la visibilità che si è riusciti ad ottenere da parte di questo Ente con ricadute che nel corso degli anni ci fanno ben sperare per il superamento di una fase congiunturale che solo con la collaborazione di tutte le associazioni di categoria potremmo seriamente affrontare. Anche per il triennio 2018/2020 Il Comune sarà impegnato a ricercare risorse esogene al bilancio dell'ente con le cui risorse ci si rende facilmente conto che si riescono a malapena a garantire poche manutenzioni ordinarie e straordinarie del patrimonio disponibile.
21 SEZIONE OPERATIVA: FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA
22 SEZIONE OPERATIVA: 2.1 SITUAZIONE FINANZIARIA DELL'ENTE ENTRATE CASSA 2018 COMPETENZA 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 SPESE CASSA 2018 COMPETENZA 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Fondo di cassa al 1/1/ ,50- Utilizzo avanzo di amministrazione Disavanzo di amministrazione , , ,00 Fondo pluriennale vincolato Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa , Titolo 1 - Spese correnti , , , ,00 Titolo 2 - Trasferimenti correnti , di cui fondo pluriennale vincolato Titolo 3 - Entrate extratributarie , Titolo 4 - Entrate in conto capitale , Titolo 2 - Spese in conto capitale , Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie - di cui fondo pluriennale vincolato Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie - di cui fondo pluriennale vincolato Totale entrate finali , Totale spese finali , , , ,00 Titolo 6 - Accensione di prestiti ,38 Titolo 4 - Rimborso di prestiti di cui fondo anticipazioni di liquidità (DL 35/2013) Titolo 7 - Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere Titolo 9 - Entrate per conto di terzi e partite di giro , Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere Titolo 7 - Spese per conto di terzi e partite di giro , Totale titoli , Totale titoli , , , ,00 TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE , TOTALE COMPLESSIVO SPESE , Fondo di cassa finale presunto ,72 Documento Unico di Programmazione Data stampa 19/07/2017
23 SEZIONE OPERATIVA: 2.2 EQUILIBRI DI BILANCIO EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO COMPETENZA 2018 COMPETENZA 2019 COMPETENZA 2020 Fondo di cassa al 1/1/2018 A) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti (+) AA) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio precedente (-) , , ,00 B) Entrate titoli (+) di cui per estinzione anticipata di prestiti C) Entrate Titolo Contributi agli investimenti direttamente (+) destinati al rimborso di prestiti da amministrazioni pubbliche D) Spese Titolo Spese correnti (-) , , ,00 di cui - fondo pluriennale vincolato - fondo crediti di dubbia esigibilità E) Spese Titolo Trasferimenti in conto capitale (-) F) Spese Titolo Quote di capitale amm.to dei mutui e prestiti (-) obbligazionari di cui per estinzione anticipata di prestiti di cui Fondo anticipazioni di liquidità DL 35/2013 G) Somma finale (G=A-AA+B+C-D-E-F) ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE E DA PRINCIPI CONTABILI, CHE HANNO EFFETTO SULL EQUILIBRIO EX ARTICOLO 162, COMMA 6, DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI ,50- H) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti (+) di cui per estinzione anticipata di prestiti I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche (+) disposizioni di legge o dei principi contabili di cui per estinzione anticipata di prestiti L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a (-) specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata di (+) prestiti EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (*) O=G+H+I-L+M Documento Unico di Programmazione Data stampa 19/07/2017
24 SEZIONE OPERATIVA: 2.2 EQUILIBRI DI BILANCIO EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO COMPETENZA 2018 COMPETENZA 2019 COMPETENZA 2020 P) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese di investimento (+) Q) Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale (+) R) Entrate titoli (+) C) Entrate Titolo Contributi agli investimenti direttamente (-) destinati al rimborso di prestiti da amministrazioni pubbliche I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche (-) disposizioni di legge o dei principi contabili S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine (-) S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo termine (-) T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività (-) finanziaria L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a (+) specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata di (-) prestiti U) Spese Titolo Spese in conto capitale (-) di cui fondo pluriennale vincolato di spesa V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie (-) E) Spese Titolo Trasferimenti in conto capitale (+) EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE Z=P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-M-U-V+E Documento Unico di Programmazione Data stampa 19/07/2017
25 SEZIONE OPERATIVA: 2.2 EQUILIBRI DI BILANCIO EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO COMPETENZA 2018 COMPETENZA 2019 COMPETENZA 2020 S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine (+) S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo termine (+) T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività (+) finanziaria X1) Spese Titolo 3.02 per Concessione crediti di breve termine (-) X2) Spese Titolo 3.03 per Concessione crediti di medio-lungo termine (-) Y) Spese Titolo 3.04 per Altre spese per acquisizioni di attività finanziaria (-) EQUILIBRIO FINALE W=O+Z+S1+S2+T-X1-X2-Y Saldo corrente ai fini della copertura degli investimenti pluriennali Equilibrio di parte corrente (O) Utilizzo risultato di amministrazione per il finanziamento di spese correnti (H) Equilibrio di parte corrente ai fini della copertura degli investimenti pluriennali (-) (*) La somma algebrica finale non può essere inferiore a zero per il rispetto della disposizione di cui all articolo 162 del testo unico delle leggi s Documento Unico di Programmazione Data stampa 19/07/2017
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