SEZIONE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL ENTE

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1 SEZIONE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL ENTE

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3 1.1 - POPOLAZIONE Prospetto preliminare riassuntivo (art.156 D.Lgs. 267/2000) Popolazione legale al Censimento 2001 n Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente maschi femmine n n n Popolazione scolastica iscritta alle scuole medie 1 n superiori di competenza provinciale La demografia I dati degli ultimi dieci anni dimostrano una generale tendenza ad un incremento della popolazione per tutte le province della Regione, ad eccezion fatta di Trieste. Tab. 1: Andamento della popolazione nelle province PROVINCIA Pordenone Udine Gorizia Trieste F.V.G. Fonte: ISTAT La popolazione residente in provincia di Gorizia, alla data del , è di unità ripartita in di sesso maschile (48,73%) e in di sesso femminile (51,27%). Figura 1: Distribuzione territoriale al 31/12/ Popolazione Capriva Cormons Doberdo del Lago Dolegna Farra Fogliano Redipuglia Gorizia Gradisca Grado Mariano Medea Monfalcone Moraro Comuni Mossa Romans Ronchi Sagrado San Canzian San Floriano San Lorenzo San Pier Savogna Staranzano Turriaco Villesse Fonte: Dati anagrafi comunali al 31/12/ Riferimento a.s. 2008/2009 (dati rilevati a settembre 2008-ufficio Istruzione Provincia di Gorizia). 2 Sito: 3

4 Secondo i dati rilevabili dal sito dell ISTAT, la popolazione residente in famiglia è costituita da persone, di cui il 51,21% donne e il 48,79% uomini; le persone che vivono in regime di convivenza sono pari a di cui 536 uomini e 744 donne. Il numero di famiglie è pari a (+1.34% rispetto al 2006) e le convivenze sono pari a 103. Il numero medio di componenti per famiglia è pari 2,2 persone. I dati delle anagrafi comunali sulla consistenza dei nuclei familiari del territorio provinciale evidenziano che sono più numerose le famiglie con uno o due componenti. Rispetto agli anni precedenti aumentano le famiglie con più di quattro componenti e diminuiscono le famiglie con solo tre componenti. Tab. 2: Numero di famiglie divise per componenti nucleo familiare Variazione % Variazione % Variazione % componente ,62% 3,36% 2,73% 2 componenti ,97% 1,11% 2,14% 3 componenti ,50% -2,03% -1,29% 4 componenti ,70% -2,25% 0,28% 5 componenti ,49% -0,26% 3,71% più di 5 componenti ,68% 0,38% 1,89% Fonte: Dati anagrafi comunali al 31/12/2007. Rielaborazione su dati OPPS. Analizzando la distribuzione territoriale del numero di famiglie, si nota che i nuclei monocomponenti sono più numerosi a Gorizia, Monfalcone e Grado; la distribuzione della famiglie con due componenti è più omogenea su tutto il territorio; mentre le famiglie con maggior numero di componenti (oltre i tre) si concentrano soprattutto nei comuni più piccoli. Figura 2: Percentuale di famiglie divise per componente e per Comune.Anno % 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Capriva Cormons Doberdo del Lago Dolegna del Collio Farra d'isonzo Fogliano Redipuglia Gorizia Gradisca d'isonzo Grado Mariano del Friuli Medea Monfalcone Moraro Mossa Romans d'isonzo Ronchi dei Legionari Sagrado San Canzian d'isonzo San Floriano del Collio San Lorenzo Isontino San Pier d'isonzo Savogna d'isonzo Staranzano Turriaco Villesse 1 componente 2 componenti 3 componenti 4 componenti 5 componenti 6 componenti 7 componenti Fonte: Dati anagrafi comunali al 31/12/2007. Rielaborazione su dati OPPS. 3 Sono comprese le convivenze. 4 La percentuale è data dal rapporto tra il numero di famiglie per componente diviso il numero di famiglie totali relativamente a ciascun comune. 4

5 Il trend di crescita della famiglie ad un solo componente viene evidenziato anche nella tavola sottostante che riporta la distribuzione della popolazione per sesso e stato civile. Si nota un aumento progressivo nei divorzi ed una diminuzione della popolazione residente coniugata. Tab. 3: Popolazione residente per sesso e per stato civile. Valori assoluti 5 Maschi Maschi Maschi Maschi Totale Femmine Femmine Femmine Femmine Totale Celibi Coniugati Divorziati Vedovi Maschi Nubili Coniugati Divorziati Vedove Femmine Fonte: ISTAT L analisi dell evoluzione demografica nella provincia di Gorizia, durante l ultimo decennio, rileva un costante invecchiamento della popolazione; è infatti salita a 46 anni l età media della popolazione provinciale. L indice di vecchiaia subisce un rialzo grazie all aumento nelle fasce d età 0-14 anni e 65+, che fa ben sperare per il futuro. In particolare si nota un aumento pari a persone minori di 15 anni (+22,67%), che nel 1997 rappresentavano 10,12% della popolazione mentre rappresentano l 11,19% della popolazione nel Le persone con 65 anni e più sono aumentate per unità, pari ad un aumento percentuale del 15,79% (la variazione è costruita come rapporto della differenza tra popolazione totale al e popolazione totale al rispetto alla popolazione totale al , moltiplicato per cento). Totale M/F Tab. 4: Caratteristiche demografiche della popolazione della provincia di Gorizia Classi età T maschi T femm. TOT. T maschi T femm. TOT. < 15 anni % < 15 anni 10,77 9,54 10,12 12,66 11,19 11,19 >= 65 anni % >= 65 anni 17,24 26,18 21,90 19,90 28,51 24, anni pop. attiva % pop. Età attiva 72,00 64,28 67,97 67,44 60,29 63,78 Indice di vecchiaia 160,13 274,47 216,33 157,2 254,72 204,19 Indice di dipendenza 38,90 55,56 47,12 48,28 65,86 56,79 Età media 43,19 47,68 45,53 44,49 48,82 46,71 Totale Maschi Totale Femmine Totale MF rapporto di mascolinità 91,66 95,07 Indice di struttura attiva 102,52 127,70 Indice di ricambio 161,42 173,01 Fonte: ISTAT e anagrafi comunali. La composizione per età della popolazione mette in evidenza una notevole presenza di ultrasessantacinquenni (24,14%) a scapito dei giovanissimi con meno di 14 anni, al cui presenza si attesta all 11,19%, con un indice di vecchiaia molto elevato (204,19), contro la media nazionale pari a 141,71. 5 I dati relativi all anno 2007 sono comunque ancora provvisori da verificare con le anagrafi comunali. Ci sono 1333 uomini e 743 donne di cui lo stato civile non è precisato a causa di errori e/o omissioni nell indicazione dello stato civile. Fonte OPPS Provincia di Gorizia. 6 Rielaborazione dati Istat, sito: 7 Rielaborazione dati anagrafi comunali, rilevati da OPPS-Provincia di Gorizia 5

6 1.1.2 Movimento migratorio L'andamento delle principali componenti demografiche provinciali degli ultimi cinque anni è riportato nel prospetto seguente. Come si vede il saldo migratorio è sempre positivo anche se ridotto rispetto agli anni ma risulta aumentato di 638 unità rispetto al Quest ultima variazione positiva è dovuta soprattutto alle nuove iscrizioni dall estero che rispetto alle cancellazioni fanno registrare un aumento di unità. Il saldo naturale invece è negativo, confermando il trend degli anni passati e segno del minor ricambio generazionale caratteristico degli ultimi anni. Tab. 5: Bilancio demografico Nati vivi Morti Saldo naturale Nuovi Iscritti Cancellati Saldo migratorio Saldo demografico Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT. 8 Il grafico sottostante evidenzia la tendenza costante e generalizzata degli ultimi anni che è quella di un saldo naturale sempre negativo e di un flusso altalenante nel saldo demografico che è reso positivo dal maggior o minor flusso migratorio registrato. Figura 3: Trend bilancio demografico dal 2003 al saldo naturale saldo migratorio saldo demografico Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT. 9 La tavola sottostante espone il bilancio demografico per singolo comune del territorio. Si nota un saldo naturale negativo nella maggior parte dei comuni ad eccezione di Farra, San Canzian, San Floriano, Staranzano e Villesse. Il saldo migratorio è positivo in quasi tutti i comuni tranne che per Dolegna, Morato e Mossa. Rispetto al 2006 il flusso migratorio registra un incremento verso i centri di minori dimensioni (ad eccezion fatta di Gorizia che registra una differenza di 148 persone in più, e Monfalcone con 184 persone in più), e con particolare riguardo a Staranzano(+103) San Lorenzo Isontino (+60), Turriaco (+60) e Cormòns (+85); l andamento negli altri comuni non varia di molto rispetto all anno precedente. 8 Fonte: sito: 9 Fonte: sito: 6

7 Tab. 6: Flussi demografici per comune nell anno 2007 Comune popolazione iniziale nati vivi morti saldo naturale saldo migratorio Numero di famiglie Convivenze popolazione al 31/12/07 Capriva del Friuli Cormons Doberdò del Lago Dolegna del Collio Farra d'isonzo Fogliano-Redipuglia Gorizia Gradisca d'isonzo Grado Mariano del Friuli Medea Monfalcone Moraro Mossa Romans d'isonzo Ronchi dei Legionari Sagrado San Canzian d'isonzo San Floriano del C.ollio San Lorenzo Isontino San Pier d'isonzo Savogna d'isonzo Staranzano Turriaco Villesse TOTALE Fonte: ISTAT 10 Alla fine del 2007 la popolazione straniera residente è pari a unità con una aumento rispetto all anno precedente di 909 in valore assoluto. La popolazione straniera in provincia di Gorizia costituisce il 10,04% della popolazione straniera in regione, pari a persone. Tab. 7: Popolazione straniera residente in Provincia di Gorizia. Anno ISCRITTI Nati dall'interno dall'estero altri Totale Morti per l'interno CANCELLATI per l'estero per acquis. cittadinanza italiana altri Popolazione straniera Totale al Pordenone Udine Gorizia Trieste Friuli-V. G Fonte: sito: 11 Fonte: sito: dati al 31 dicembre

8 Rispetto al 2002 la popolazione straniera in provincia è aumentata del 95,19%: in particolare la presenza delle donne è aumentata del 96% e quella dei minorenni del 141%. Inoltre, dal 2002, la variazione degli iscritti per nascita è stata pari al 138% mentre l aumento degli iscritti dall estero del 143%. Tab. 8: Bilancio demografico popolazione straniera Provincia di Gorizia popolazione straniera iscritti cancellati anni totale Uomini Donne Minorenni totale iscritti di cui: iscritti dall'estero totale cancellati cittadinanza italiana Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT. 12 Figura 4: Popolazione straniera distinta per paese di provenienza. Anno Bangladesh Bosnia-Erzegovina Croazia Serbia e Montenegro 929 Macedonia Romania Slovenia Albania Ucraina 918 Marocco Cina Rep. Popolare Polonia Senegal Moldova altri paesi 705 Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT. 13 La popolazione straniera proviene per la maggior parte dai paesi dell est (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia-Montenegro, Romania, Macedonia e Slovenia) e da paesi extracomunitari (Bangladesh); la popolazione proveniente da altri paesi, in totale 1.334, sono rappresentati da realtà europee ed extraeuropee il cui valore assoluto sul territorio è inferiore a 100 persone. La variazione della popolazione straniera residente nei singoli comuni del territorio provinciale è rappresentata nella tabella 9 sottostante. 12 Fonte: sito: bilancio demografico popolazione straniera Fonte: sito: bilancio demografico popolazione straniera

9 Tab. 9: Popolazione straniera residente per Comune. Anni var var Capriva del Friuli ,17 71,43 Cormòns ,59 9,85 Doberdo' del Lago ,23 6,90 Dolegna del Collio ,00 0,00 Farra d'isonzo ,79 2,70 Fogliano Redipuglia ,15 14,47 Gorizia ,45 15,42 Gradisca d'isonzo ,59 3,72 Grado ,75-2,89 Mariano del Friuli ,88-8,93 Medea ,89 20,00 Monfalcone ,64 14,50 Moraro ,00 30,43 Mossa ,43 12,90 Romans d'isonzo ,69 13,73 Ronchi dei Legionari ,05 12,63 Sagrado ,52 13,73 San Canzian d'isonzo ,86 12,93 San Floriano del Collio ,00-33,33 San Lorenzo Isontino ,26-5,00 San Pier d'isonzo ,46-3,70 Savogna d'isonzo ,42 22,58 Staranzano ,82 13,61 Turriaco ,68 8,62 Villesse ,00 26,32 Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT. 9

10 Rispetto all anno precedente, si nota che i residenti stranieri sono in aumento in tutti i comuni tranne che nei comuni di Mariano del Friuli, Capriva e San Lorenzo Isontino, che presentano, invece, una variazione negativa; nei comuni di Dolegna del Collio e San Floriano del Collio, è rimasta invariata. La crescita più consistente rispetto al 2006 è stata registrata in comuni di minori dimensioni quali Medea (+38%), Turriaco (+39%) e Mossa (+31%); in questi ultimi tre comuni la variazione è rimasta sostenuta anche rispetto alla variazione registrata quale differenziale tra il 2005 e il 2006 (variazione : rispettivamente +20%, +8% e +12%). Anche per i comuni di Cormòns, Farra, Romans, Ronchi, Sagrado e Staranzano la variazione positiva rimane sostenuta rispetto alla variazione registrata quale differenza tra il 2005 e il Nei comuni di Grado e San Pier d Isonzo si passa da una variazione negativa ad una variazione positiva ; Altri comuni quali Savogna, Moraro, Gorizia, Fogliano- Redipuglia e Doberdò, pur registrando una variazione positiva tra il 2006 e il 2007, sono in decremento rispetto alla variazione Figura 5: Popolazione straniera residente su popolazione totale residente per Comune ,00 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00 0,00 Capriva del friuli Cormons Doberdo' del lago Dolegna del collio Farra d'isonzo Fogliano redipuglia Gorizia Gradisca d'isonzo Grado Mariano del friuli Medea Monfalcone Moraro Mossa Romans d'isonzo Ronchi dei legionari Sagrado San canzian d'isonzo Valore percentuale San floriano del collio San lorenzo isontino San pier d'isonzo Savogna d'isonzo Staranzano Turriaco Villesse Comuni Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT. 14 Il grafico della figura 5 evidenzia la percentuale della popolazione straniera sulla popolazione residente in ogni comune del territorio dal 2005 al Si nota un generale incremento in tutti i comuni dal 2005 ad eccezione di alcuni comuni quali Mariano, San Floriano e San Lorenzo Isontino; la concentrazione maggiore è, per motivi legati al mondo del lavoro, nel comune di Monfalcone (circa 12%), e nel capoluogo (circa 8%); Intorno al 4% è la presenza degli stranieri rispetto alla popolazione totale nei comuni quali Cormòns, Grado, Moraro, Ronchi, Staranzano, Turriaco e Gradisca. Più omogenea, con valori all 1 al 3% l incidenza della popolazione straniera negli altri comuni della provincia. Le figure 6 e 7 seguenti evidenziano la distribuzione della popolazione straniera residente nel 2007, divisa per fasce d età. Nella prima il rapporto è costruito come quoziente tra il valore assoluto della popolazione straniera residente nel comune ed il totale della popolazione residente nel comune stesso. Si denota una maggior presenza in tutti i comuni delle persone d età compresa tra il 20 e i 40 anni Nella seconda il quoziente è dato quale rapporto tra la il valore assoluto della popolazione straniera residente nel comune ed il totale della popolazione residente in provincia, secondo le fasce d età individuate. Si nota che i cittadini stranieri residenti in provincia con più di 65 anni sono maggiormente distribuiti nei comuni di Monfalcone, Gorizia e Grado. 14 Sito: sito: 10

11 Figura 6: Distribuzione degli stranieri rispetto alla popolazione residente per Comune e per fasce d età 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 Capriva del friuli Cormons Doberdo' del lago Dolegna del collio Farra d'isonzo Fogliano redipuglia Gorizia Gradisca d'isonzo Grado Mariano del friuli Medea Monfalcone Moraro Mossa Romans d'isonzo Ronchi dei legionari Sagrado San canzian d'isonzo San floriano del collio San lorenzo isontino San pier d'isonzo Savogna d'isonzo Staranzano Turriaco Villesse Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT. 15 < >65 Figura 7: Distribuzione degli stranieri rispetto al totale degli stranieri presenti in provincia, per fasce d età 45,00 40,00 35,00 30,00 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 0,00 Capriva del friuli Cormons Doberdo' del lago Dolegna del collio Farra d'isonzo Fogliano redipuglia Gorizia Gradisca d'isonzo Grado Mariano del friuli Medea Monfalcone Moraro Mossa Romans d'isonzo Ronchi dei legionari Sagrado San canzian d'isonzo San floriano del collio San lorenzo isontino San pier d'isonzo Savogna d'isonzo Staranzano Turriaco Villesse < >65 Fonte: elaborazione del Servizio della Statistica su dati ISTAT Sito: sito: 16 Sito: sito: 11

12 Secondo i dati della Questura di Gorizia i permessi di soggiorno al 31/12/2008 sono stati 8359, tra quali 232 per richiesta asilo e asilo, 97 sono stati gli inviti per formalizzazione istanza asilo, 1198 le richieste formalizzate status rifugiato, 1 le richieste asilo inviati al CARA, 151 i richiedenti asilo trattenuti C.I.E. e 2 i riconoscimenti status rifugiato. Nello stesso periodo si evidenzia la seguente situazione in merito ai provvedimenti presi dalla suddetta. Sono stati presi in totale 800 provvedimenti, 51,63% di questi con allontanamento o con accompagnamento al CPT, 46,63% inviti art. 15 TULPS esclusi per asilo e 1,75% di espulsioni intimate. Figura 8: Provvedimenti adottati dalla Questura di Gorizia per controllare l immigrazione dati al 31/12/ % 1% 4% 17% 48% 9% 0% 6% 0% inviti per formalizzazione istanza di asilo richieste formalizzate status rifugiato richiedenti asilo inviati al CARA richiedenti asilo trattenuti al C.I.E. riconoscimenti status rifugiato soggiornanti per richiesta asilo e asilo provvedimenti eseguiti con allontanamento dal t.n. ovvero con accompagnamento a C.P.T. provvedimenti con ordine del Questore e inviti ai sensi dell'art. 15 TULPS provvedimenti espulsioni intimate Fonte: Questura di Gorizia 12

13 1.1.3 Istruzione La situazione scolastica complessiva nel nostro paese è caratterizzata da 17 : o una leggera diminuzione degli iscritti alla scuola dell infanzia rispetto all anno precedente anche se, complessivamente la scuola accoglie la quasi totalità della popolazione nella fascia d età interessata; questo calo si può imputare anche al fatto che per molti bambini che hanno 5 anni viene scelto il passaggio anticipato alla scuola primaria; o un aumento nella richiesta per l orario lungo con una prevalenza al Nord piuttosto che nel resto del paese:complessivamente l 81% dei bambini iscritti alla scuola statale frequenta sezioni di 40 ore e oltre; o un aumento dei servizi idonei per realizzare la permanenza più lunga dei bambini a scuola. Tra questi rientra sicuramente quello della mensa che le scuole offrono in numero sempre maggiore. Nell'anno scolastico 2006/2007, infatti, le istituzioni scolastiche con il servizio mensa sono , corrispondenti al 93,6% delle scuole statali. La loro presenza è maggiore nelle aree del Nord e del Centro e si allinea coerentemente con quanto già emerso sugli iscritti per fasce orarie; o un aumento complessivo della popolazione scolastica nelle regioni del Nord e Centro, legata sicuramente al fenomeno delle immigrazioni, presente soprattutto nelle zone a più alto sviluppo industriale. In questo senso, la previsione della popolazione in età 5-13 anni, riconducibile al primo ciclo di istruzione, presenta per l'anno 2012 un aumento in tutte le aree geografiche; nel 2017 invece, si riscontra una contrazione a livello nazionale dell'1%, fortemente influenzata dal decremento nel Nord pari a -5,1%, così significativo da non compensare la crescita che si riscontra nelle altre aree geografiche. La popolazione in età anni, appartenente al secondo ciclo, diminuisce per entrambi gli anni di riferimento e in tutte le aree geografiche. Unica eccezione è il Nord, dove nell'anno 2017 è previsto un incremento della popolazione pari al 4,7%; o una preferenza, per quanto riguarda le scuole superiori, maggiore per gli istituti tecnici al Nord mentre, il Centro e il Sud sono preferiti i Licei; o un continuo aumento del numero delle classi ma, in questo dato la nostra regione si pone in controtendenza con 42 classi nell a.s. 2006/2007; o una diminuzione del numero di alunni per classi soprattutto negli ultimi anni di corso, conseguenza del fenomeno dell abbandono scolastico che, invece viene ripreso in età adulta determinando un aumento del ritorno a scuola nelle scuole serali; o un aumento degli studenti con cittadinanza non italiana (soprattutto nelle aree del Nord che offrono maggiori opportunità di lavoro), per i quali risulta più difficile il percorso scolastico ed un maggiore rischio di insuccesso a causa delle difficoltà di apprendimento della lingua; o un aumento delle lingue straniere studiate: La situazione odierna vede il 98,6% degli iscritti studiare almeno una lingua straniera mentre il 35,9% ne studia più di una; o un aumento dell integrazione degli alunni diversamente abili: Mentre negli ultimi anni l'aumento della presenza di alunni disabili nella scuola dell'obbligo si mantiene su livelli più o meno contenuti, in quanto la legge garantisce a tutti il diritto all'istruzione, un incremento maggiore si registra per la scuola secondaria di o II grado (si passa da 0,8% di iscritti nel 2001/2002 all'1,5% del 2006/2007): indice del bisogno di acquisire una maggior competenza, che dia la possibilità anche a chi è disabile di integrarsi maggiormente nella società e nel mondo del lavoro. o negli ultimi anni, rimane sostanzialmente invariato il numero degli insegnanti per alunno, con un valore medio ultimo rilevato pari a 11 alunni per docente; Per quanto riguarda il territorio provinciale, il patrimonio scolastico statale della provincia di Gorizia risulta così composto: 4 circoli didattici, 12 istituti comprensivi, 3 istituti di scuola secondaria di I grado, 8 I.S.I.S. (Istituti Superiori Istruzione Statale), 1 Istituto Professionale e 1 Istituto Tecnico Agrario. 18 Sono presenti sul territorio provinciale 13 scuole non statali di cui: 9 Scuole dell Infanzia, 2 Scuole Primarie, 1 di I grado e 1 di II grado Fonte: dati a.s. 2006/2007; 18 Fonte: 19 Fonte: paritarie fvg_0809.pdf 13

14 Nell a.s la popolazione scolastica in regione e nelle province risulta così composta: Tab. 10: Distribuzione alunni in regione e province. Dati a.s. 2008/2009. PROVINCIA INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA I GRADO SECONDARIA II GRADO TOTALI GORIZIA PORDENONE TRIESTE UDINE REGIONE FVG Fonte: Ufficio Scolastico regionale 20 La popolazione scolastica regionale è pari a alunni con un aumento percentuale dell 1,81 rispetto all a.s. precedente. Gli alunni di ogni ordine e grado della provincia di Gorizia rappresentano il 12,31% del totale in regione e le scuole elementari e superiori sono più numerose rispetto alle scuole materne e medie. Tab. 11: Scuola d infanzia e primaria statale per anno di corso. Dati a.s. 2008/2009 e variazione percentuale rispetto all anno scolastico 2007/2008. Scuola d infanzia Scuola primaria Valore assoluto Var.% Alunni Valore assoluto Var. %Alunni a.s. 2008/ / /2008 a.s. 2008/ / /2008 GORIZIA ,5% ,1% PORDENONE ,7% ,7% TRIESTE ,8% ,1% UDINE ,5% ,3% REGIONE FVG ,8% ,5% Fonte: Ufficio Scolastico regionale 21 Analizzando i dati per grado di istruzione, le scuole d infanzia regionali fanno registrare un incremento del 2,8%. Nella nostra provincia l aumento è il più basso della regione mentre più importante, pari a 4,7% è nella provincia di Pordenone. Per quanto riguarda la scuola primaria, nella provincia di Gorizia si registra una variazione percentuale del 4,1 rispetto all anno scolastico precedente, dato superiore rispetto alle altre province e rispetto alla regione. Tab. 12: Scuola secondaria di I grado classi ed alunni frequentanti per anno di corso e variazione percentuale. A.S. A.S. A.S. A.S Var. %Alunni 2008/ /2008 classi alunni classi alunni classi alunni alunni GORIZIA ,2% PORDENONE ,8% TRIESTE ,3% UDINE ,3% TOTALI ,8% Fonte: Ufficio Scolastico regionale Dati pubblicati su Il Sole 24Ore di mercoledì 3 settembre Dati pubblicati su Il Sole 24Ore di mercoledì 3 settembre Dati pubblicati su Il Sole 24Ore di mercoledì 3 settembre

15 I dati relativi alle scuole secondarie di I grado evidenziano un aumento a livello regionale pari al 4,8%, più importante nelle province di Gorizia e Trieste (rispettivamente del 6,2% e del 5,3%) rispetto alle altre due province. Tab. 13: Scuola secondaria di II grado classi ed alunni frequentanti per anno di corso e variazione percentuale. A.S A.S A.S A.S classi alunni classi alunni classi alunni alunni Var. %Alunni 2008/ /2008 GORIZIA ,0% PORDENONE ,1% TRIESTE ,5% UDINE ,9% TOTALI ,2% Fonte: Ufficio Scolastico regionale 23 Mentre in provincia di Gorizia anche il numero di iscritti alle scuole secondarie di II grado segue il trend di variazione positiva che si registra a livello regionale in tutte le scuole di ordine e grado, solamente per le province di Pordenone e Trieste il trend è in controtendenza e presenta valori negativi. Figura 8: Numero alunni nell a.s. 2008/2009, per tipologia d istituto e per provincia Infanzia Primaria Secondaria I grado Secondaria II grado GORIZIA PORDENONE TRIESTE UDINE Fonte 24 : Ufficio Scolastico regionale Un ulteriore dato di rilievo per la scuola secondaria di II grado il numero degli alunni iscritti al primo anno di corso. I dati provvisori al 25 marzo 2008 evidenziano un aumento di un totale nella nostra regione di 152 alunni iscritti in più nell a.s. 2008/2009 rispetto all a.s. precedente mentre, a livello nazionale questo dato diminuisce di ben 7 mila unità con una concentrazione maggiore del fenomeno nelle regioni del centro e del su del paese. In particolare in regione vi è una preferenza maggiore per gli istituti tecnici commerciali e per geometri, per i licei artistici e gli istituti professionali mentre i licei classici perdono una quota percentuale del 5, Dati pubblicati su Il Sole 24Ore di mercoledì 3 settembre Dati pubblicati su Il Sole 24Ore di mercoledì 3 settembre Fonte: 15

16 Tab. 14: Scuole superiori di II grado per tipologia nella provincia di Gorizia : valori assoluti alunni Liceo classico Liceo scientifico Istituti d'arte Istituti tecnici Istituti professionali Istituti magistrali Fonte: Ministero Istruzione e Provincia di Gorizia 26 Nella provincia di Gorizia nelle scuole secondarie di II grado, come tipologia di scelta, prevalgono gli istituti tecnici (2.434 alunni), seguiti da licei scientifici (1.104 alunni), istituti professionali (706 alunni), magistrali (540 alunni) liceo classico (276 alunni) e istituto d arte (232 alunni). Dati rilevati a livello nazionale evidenziano che aumenta il numero di studenti che conseguono il diploma sia per il primo che per il secondo ciclo di studi; sono le studentesse le più studiose sia in qualità dei voti finali conseguiti che nel numero medio di alunni diplomati: queste ultime inoltre mostrano una maggiore regolarità nel percorso scolastico risultando diplomate per circa il 73,5% entro i 19 anni mentre, per i ragazzi questa percentuale si abbassa al 62,5%. Nella nostra regione la percentuale dei diplomati nella scuola secondaria superiore è leggermente inferiore alla media nazionale (97,3% contro il 97,5% di valore medio). 27 I dati statistici a livello nazionale 28 evidenziano che il numero degli alunni con cittadinanza non italiana, negli ultimi dieci anni è cresciuto di oltre 500 mila unità portando l incidenza degli stessi al 6,4% sul totale della popolazione scolastica (nell a.s. 2007/2008 gli studenti stranieri rilevati sono pari a unità). 29 La concentrazione maggiore di studenti stranieri è presente nel segmento scolastico della scuola primaria e secondaria di I grado, rispettivamente con il 7,7% e 7,3% di presenze. Nonostante la scuola dell infanzia non rientri nell obbligo scolastico, la presenza di studenti non italiani rappresenta una quota significativa pari al 6,7%. La cittadinanza più rappresentata, a livello nazionale, è quella rumena con il 16,15% del totale degli alunni stranieri. Altre presenze significative sono alunni con cittadinanza albanese e marocchina, rispettivamente il 14,84% e il 13,28% del totale degli alunni stranieri. Il dato allarmante rilevato è la mancanza di regolarità scolastica tra gli studenti stranieri: in media il 42,5% non è in regola con gli studi e il crescere dell età aumenta il disagio in ambito scolastico. Ciò è dovuto principalmente alla scarsa conoscenza della lingua italiana e a problemi di integrazione sociale. La presenza di alunni stranieri è particolarmente significativa al centro Nord; la nostra regione, assieme alla Valle d Aosta, è una delle aree del nord del paese in cui si rileva la concentrazione maggiore di alunni con cittadinanza non italiana entrati per la prima volta nel sistema scolastico nazionale: la percentuale è pari al 10,7%. 30 In Friuli Venezia Giulia l incidenza degli alunni stranieri iscritti alle scuole di ogni ordine e grado, sul totale alunni nazionale per l anno è del 2,43% (pari a alunni); in provincia di Gorizia gli studenti stranieri costituiscono il 9,47% del totale alunni stranieri della regione. La provincia con maggior numero di studenti stranieri è Udine (5.362 alunni), seguita da Pordenone (5.219 alunni), Trieste (2.054 alunni) e Gorizia (1.321 alunni). 26 Per i dati fino all a.s. 2007/2008 la fonte è il Ministero della Pubblica Istruzione mentre per l a.s. in corso i dati sono stati forniti dall Ufficio Istruzione della Provincia di Gorizia e rilevati direttamente dalle scuole superiori 27 fonte: 28 Fonte: Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano. A.S. 2007/2008 rapporto luglio 2008 del Ministero dell Istruzione Direzione Generale per gli studi e la programmazione, Servizio Statistico, pagg I dati esposti comprendono anche la quota di popolazione straniera irregolare la cui componente in età scolare ha pieno diritto e dovere di partecipare al sistema scolastico italiano come previsto dal DPR 349/99, art Fonte: Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano. A.S. 2007/2008 rapporto luglio 2008 del Ministero dell Istruzione Direzione Generale per gli studi e la programmazione, Servizio Statistico, pag. 13 tavola

17 La distribuzione per ordinamento scolastico, mostra che, a livello provinciale è la scuola primaria a far registrare il maggior numero di studenti stranieri con 464 alunni iscritti, seguita dalla Scuola Secondaria di II grado con 368 stranieri e le scuola Secondaria I grado con 255 alunni. Si osserva invece una presenza in continua crescita bambini stranieri nella scuole dell infanzia: 234 mentre erano 185 nell a.s. 2006/2007. Figura 9: Studenti stranieri iscritti all anno scolastico 2007/2008 in Regione e provincia di Gorizia divisi per ordinamento Infanzia Primaria Secondaria I grado Secondaria II grado - GORIZIA PORDENONE TRIESTE UDINE REGIONE FVG Fonte: elaborazione ufficio statistica Provincia di Gorizia su dati Ministero dell Istruzione. 31 Per quanto riguarda la distribuzione degli alunni stranieri nelle scuole secondarie di II grado del territorio provinciale, i dati riassunti nella tabella sottostante evidenziano che la maggior parte di essi frequenta gli Istituti professionali(15,3%), in secondo luogo gli Istituti/Scuole magistrali (6,9%), a seguire gli Istituti tecnici (5,4%) e di istruzione artistica (4,6%) e da ultimi i licei (3%). A livello regionale e nelle altre province invece gli Istituti tecnici sono preferiti agli Istituti/Scuole magistrali. Tab. 15: Studenti stranieri iscritti all anno scolastico 2007/2008 in Regione e provincia di Gorizia divisi per tipo di scuola. Licei Magistrali Tecnici Professionali Artistici GORIZIA 3 6,9 5,4 15,3 4,6 PORDENONE 3,7 3,7 7,9 17,7 5 TRIESTE 3,1 4,6 7,6 12,6 5,6 UDINE 2,6 5,8 5,9 12,2 3,9 REGIONE FVG 3,1 5,2 6,6 14,1 4,7 ITALIA 1,7 2,8 4,8 8,7 3,4 Fonte: Ministero dell Istruzione 32 La maggioranza degli alunni stranieri del territorio provinciale proviene da paesi europei (65,55%) di cui il 15,97% proviene da paesi UE; rilevante è anche la presenza di studenti provenienti dai paesi asiatici (16,88%), seguiti dall Africa (9,84%) e dall America (5,07%). 31 Fonte: Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano. A.S. 2007/2008 rapporto luglio 2008 del Ministero dell Istruzione Direzione Generale per gli studi e la programmazione, Servizio Statistico, pag. 19 app Fonte: Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano. A.S. 2007/2008 rapporto luglio 2008 del Ministero dell Istruzione Direzione Generale per gli studi e la programmazione, Servizio Statistico, pag. 21 app

18 Tab. 16: Studenti stranieri iscritti all anno scolastico 2007/2008 in Regione e provincia di Gorizia distinti per provenienza. CONTINENTE Europa 33 UE Africa America Asia Oceania Apolide non indicato Totale GORIZIA PORDENONE TRIESTE UDINE REGIONE FVG Fonte: elaborazione ufficio statistica Provincia di Gorizia su dati del Ministero dell Istruzione. 34 Figura 10: Studenti stranieri iscritti all anno scolastico 2007/2008 in Regione e provincia di Gorizia distinti per provenienza. (valori percentuali rispetto al totale provinciale) 5,07% 9,84% 15,97% 16,88% 0,08% 2,57% 49,58% Europa UE Africa America Asia Oceania Apolide non indicato Fonte: elaborazione ufficio statistica Provincia di Gorizia su dati del Ministero dell Istruzione Figura 11: Studenti stranieri iscritti all anno scolastico 2007/2008 in Regione e provincia di Gorizia distinti per provenienza. (valori percentuali rispetto al totale della regione) 7,12% 8,00% Europa 34,34% 5,29% UE Africa America Asia 6,80% Oceania Apolide 0,00% 5,88% 18,72% non indicato Fonte: elaborazione ufficio statistica Provincia di Gorizia su dati del Ministero dell Istruzione. 33 Il dato dell Europa comprende gli alunni provenienti dall UE. 34 Fonte: Fonte: Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano. A.S. 2007/2008 rapporto luglio 2008 del Ministero dell Istruzione Direzione Generale per gli studi e la programmazione, Servizio Statistico, pag. 23 app

19 Analizzando la provenienza in dettaglio si può osservare che la maggior parte degli studenti è originaria dell'area balcanica Bosnia Erzegovina (12,96%), Macedonia (11,36%), Kosovo (6,55%), Croazia (5,21%) ed Albania (5,81%) - e dai paesi della vicina Slovenia (8,48%) e Romania (4,74%). Nel comune di Monfalcone si registra una percentuale pari all 11,76% degli studenti stranieri è originaria del Bangladesh. Interessante è la percentuale di studenti di origine marocchina del 4,94% e di origine cinese del 4,68% iscritti nelle scuole della provincia. Figura 12: Alunni stranieri per paese di provenienza sul totale degli studenti stranieri iscritti nelle scuole della provincia. Albania Algeria Bangladesh 8,48% 2,00% 9,55% 5,81% 1,67% Bosnia-Erzegovina Brasile 2,61% 11,76% Cina Croazia Germania 4,74% 12,96% India Kosovo 1,47% 1,20% Macedonia Marocco Mauritania 1,87% Moldavia Polonia 1,40% 0,94% 4,68% Romania Serbia 4,94% 11,36% 6,55% 0,80% 5,21% Slovenia Ucraina Altro Fonte: Osservatorio provinciale politiche sociali Per quel che concerne la qualificazione universitaria si nota un cambio di tendenza rispetto agli ultimi anni: secondo i dati raccolti dalle banche dati del MIUR (tav. seguente), le iscrizioni per l a.s diminuiscono all Università di Udine e Trieste (rispettivamente 1,03% e 2,57%) mentre le immatricolazioni diminuiscono all Università di Udine ma aumentano in quella di Trieste (rispettivamente 1,79% e +12,38%). In totale le iscrizioni sono diminuite di 662 unità che per l Università di Udine corrispondono al 25,53% e per l Università di Trieste al 74,47% in meno del totale delle minori iscrizioni. 19

20 Distinguendo la composizione per genere. Gli iscritti all a.s risultano così composti: il 47,62% uomini e il 52,38% donne all Università di Udine e il 42,66% uomini e il 57,34% donne all Università di Trieste. Questi si distribuiscono all interno delle facoltà nel seguente modo: o all Università di Udine è maggiore il numero degli iscritti nel gruppo Economico-Statistico, seguito dalle facoltà di Ingegneria e quelle del gruppo Politico-Sociale; gli studenti maschi si concentrano per la maggior parte nelle facoltà di Ingegneria, Economia-Statistica e Scientifiche; la distribuzione delle studentesse è più omogenea rispetto a quella dei studenti maschi e sono più numerose alle facoltà di Economia, del gruppo Politico-Sociale e alle facoltà di Lingue; o all Università di Trieste è maggiore il numero degli iscritti nel gruppo Politico-Sociale, seguito dalle facoltà di Ingegneria e da Economia-Statistica; gli studenti maschi si concentrano per la maggior parte nelle facoltà di Ingegneria, seguite dal quelle del gruppo Politico-Sociale e quelle di Economia- Statistica; anche qui la distribuzione è più omogenea rispetto a quella dei studenti maschi e sono più numerose alle facoltà del gruppo Politico-Sociale, Lingue e Insegnamento. Per quanto riguarda gli iscritti ai corsi di Laurea Specialistica, essi risultano essere in totale pari a di cui all Università di Udine (14,02% del totale iscritti) e di cui all Università di Trieste (14,08% del totale iscritti; anche in questo caso il numero risulta in ulteriore crescita rispetto agli anni precedenti (+17,44% per Udine e +15,64% per Trieste). 35 Le facoltà con la percentuale più elevata di studenti iscritti ai corsi di Lauree Specialistiche, in entrambe le Università, sono le facoltà del gruppo di Ingegneria ( il 22,19% a Udine e 16,58% a Trieste) 36 ; la distribuzione è differente tra i due atenei per quanto riguarda le altre facoltà. 37 Nell anno solare 2007 il numero complessivo di laureati è stato pari a per le due Università della regione di cui: o a Trieste sono stati (39,85% uomini e 60,15% donne) di cui 235 nella sede di Gorizia; le percentuali maggiori sono relative alle facoltà di Scienze della Formazione, Scienze Politiche, Ingegneria e Giurisprudenza; o per l Università di Udine sono stati (44,69% uomini e 55,31% donne) di cui 332 nella sede di Gorizia; le percentuali maggiori sono relative alle facoltà di Ingegneria, Lingue e Letterature straniere, Economia e Medicine e Chirurgia. Tab. 17: Iscrizioni ed immatricolazioni dal 2002 al Iscrizioni UDINE TRIESTE Immatricolazioni UDINE TRIESTE Fonte: Elaborazioni ufficio di Statistica del MIUR.. Rilevazione iscritti a.s Dati al 31/01/ Il Polo universitario di Gorizia, per l Università di Udine registra un numero di iscrizioni pari a di cui 215 sono le nuove immatricolazioni; mentre per l Università di Trieste, il Polo di Gorizia registra un numero di iscrizioni pari a 887, di cui 165 sono le nuove immatricolazioni. I dati rivelano una diminuzione delle iscrizioni e delle immatricolazioni per entrambe le Università nel Polo Universitario Goriziano. 35 Nell a.a le iscrizioni alle Lauree Specialistiche sono state pari a per Udine e per Trieste. Fonte: MIUR Rilevazione iscritti per lauree specialistiche a.a La percentuale è riferita al totale degli iscritti per l a.a. 2007/2008 alle lauree specialistiche. 37 Si veda Rilevazione iscritti a.a. 2007/ Per completezza di informazione si riportano anche i dati dell a.a. in corso ma questi valori sono provvisori in quanto non ancora scaduti i termini di presentazione delle iscrizioni e dunque tali dati non fanno parte della parte narrativa. 20

21 Per quel che concerne la struttura dell offerta universitaria a Gorizia relativamente all Università di Udine il numero di iniziative didattiche attivate sono 4 triennali (DAMS, Relazioni Pubbliche, Relazioni Pubbliche on line, Viticoltura ed Enologia), 7 specialistiche (Discipline della Musica, del Cinema e dello Spettacolo, Relazioni Pubbliche delle Istituzioni e Relazioni Pubbliche d Impresa, Traduzione specialistica e multimediale, Interpretazione). Per quel che riguarda l Università di Trieste, le lauree triennali sono 5 (Politica del territorio, Economia e gestione dei servizi turistici, economia ed ambiente, comunicazione aziendale e gestione delle risorse umane, scienze internazionali e diplomatiche), quelle specialistiche sono 3 (Economia del turismo e dell ambiente, Politica del territorio e Scienze internazionali e diplomatiche). Si conferma il dato presente da alcuni anni e cioè che la provenienza degli studenti stranieri è superiore rispetto agli altri paesi esteri, sia presso l Università di Udine che per quella di Trieste. 21

22 Figura 13: Studenti stranieri presso il Polo Universitario di Gorizia anno ALBANIA ARGENTINA BOSNIA AND HERZEGOVINA BULGARIA COLOMBIA CROATIA FRANCE LEBANON MOLDOVA, REPUBLIC OF NETHERLANDS PALESTINIAN TERRITORY, OCCUPIED POLAND RUSSIAN FEDERATION SLOVENIA SWITZERLAND UKRAINE UNITED STATES ALGERIA AUSTRIA BRAZIL CAMEROON COTE D'IVOIRE DOMINICAN REPUBLIC ISRAEL MACEDONIA, THE FORMER YUGOSLAV REPUBLIC OF MOROCCO NIGERIA PERU ROMANIA SERBIA SPAIN TOGO UNITED KINGDOM Fonte: Ufficio anagrafe studenti MIUR Sito: 22

23 Per quanto riguarda l Università della terza età, i dati aggiornati relativi all anno , evidenziano un lieve calo nelle iscrizione della sede di Monfalcone e un aumento invece in quelle di Gorizia e Cormòns, pari rispettivamente al 20.18% e al 2,62%. 40 Figura 14: Numero di iscritti nelle Università della terza età della provincia di Gorizia Gorizia Monfalcone Cormons AA AA AA AA AA AA AA Tab. 17: N. Iscrizioni nelle Università della terza età della provincia di Gorizia. Valori assoluti Gorizia Monfalcone Cormòns Fonte: Università della III età di Gorizia, Monfalcone, Cormòns (dati aggiornati a ottobre 2008) 40 I dati dell anno in corso 2008/2009 non sono rilevati in quanto non ancora disponibili. 23

24 1.1.4 Condizioni socio-economiche dei residenti Le caratteristiche socio-economiche dei residenti in provincia di Gorizia sono evidenziabili dai dati qui di seguito rappresentati. Si conferma netta la frattura tra Nord e Sud del Paese, anche se nei gruppi peggiori compaiono 12 province del Nord Ovest. Quindi a fronte di una sostanziale stabilità della situazione sul versante della qualità della vita nel nord est, centro e Mezzogiorno, si assiste ad un crollo del nord ovest, evidenziando così un processo di polarizzazione non soltanto tra nord e sud del paese, ma anche tra province dell Italia centrosettentrionale in vetta alla classifica, e province della stessa ripartizione geografica in cui la qualità della vita tende a non tradursi mai in eccellenza e, in alcuni casi, peggiorare. La coda della classifica italiana è data dalla provincia di Caltanissetta, con gravi difficoltà demografiche, offerta di servizi e business. La metodologia usata per l indagine 2008 sulla qualità della vita nelle province italiane tiene conto dell analisi di sei aree tenore di vita, affari e lavoro, servizi e ambiente, ordine pubblico, demografia e tempo libero -. Rispetto al 2007 ci sono stati degli aggiustamenti infatti nel tenore di vita ritorna il dato sull inflazione, invece di quello sull Ici prima casa. In affari e Lavoro, la novità riguarda l introduzione dei fallimenti al posto dei tassi di interesse applicati ai prestiti a breve termine. Piccola modifica in materia di imprese registrate e di rapporto tra attività nuove e cessate: vengono reintrodotte le ditte individuali. Due le modifiche in Servizi, Ambiente e Salute, è stato reinserito il parametro sui sinistri auto al posto di quello della migrazione ospedaliera. In materia scolastica si considera il tasso di abbandono tra gli studenti superiori invece della disponibilità di sezione nelle scuole per l infanzia. Sono stati effettuati degli aggiornamenti nel capitolo sulla Popolazione, gli indicatori considerati riguardano: densità demografica; saldo tra nuove iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per trasferimento di residenza, rapporto tra giovani under 30 e over 65; laureati rispetto alla popolazione anni, dato cambiato rispetto l anno precedente in cui si considerava la fascia di età anni, stima massima stranieri soggiornanti. Per quanto riguarda il Tempo Libero quest anno compare il dato sulle organizzazioni di volontariato invece della classifica relativa alle attività culturali e ricreative; il numero di bar e ristoranti prende il posto dell indice di qualità enogastronomico e i concerti di musica classica, leggera e jazz sostituiscono mostre ed esposizioni; nel cinema è considerato il numero di spettacoli invece di quello delle sale. Il Friuli Venezia Giulia può vantare un ottima collocazione nella classifica sulla Qualità della vita 2008 elaborata dal Sole 24 Ore, con Trieste e Gorizia nella top ten, Udine che resiste a un buon diciassettesimo posto e Pordenone che scende dalla 35^ alla 51^ posizione. Il dossier realizzato dal Sole 24 Ore, che misura la vivibilità delle 103 province italiane e delle regioni attraverso una serie di dati statistici elaborati in 36 classifiche, pone Gorizia all ottava posizione, facendole guadagnare ben 14 posizioni rispetto al Gorizia si colloca ai primi posti tra le città italiane più vivibili. Appare evidente il balzo in avanti di Gorizia, che rispetto al 2007 guadagna ben 14 posizioni, passando dal 22^ all 8^ posto in classifica. A determinare il piazzamento nelle prime dieci posizioni sono la sicurezza, il tempo libero e i servizi, mentre un aspetto negativo è rappresentato dalla scarsa vivacità imprenditoriale. Dalla classifica emerge l immagine di una città che offre molto sul piano delle attività ricreative, tanto da meritarsi il 5^ posto nella graduatoria, grazie non solo al numero di associazioni, ma anche agli acquisti in libreria, al numero di spettacoli cinematografici, alle palestre e alla grande disponibilità di bar e ristoranti. 41 La provincia è al 13^ posto in Italia per numero di libri acquistati in rapporto alla popolazione, in provincia è stato venduto il 2% dei libri venduti in Italia, 3^ per il numero di concerti proposti, 154 concerti ogni 100 mila abitanti, prima per il volontariato con 1,3 organizzazioni ogni 1000 abitanti, e 11^ per il cinema, 3294 proiezioni ogni 100 mila abitanti Tratto da il Qualità della vita, Friuli Vg ai vertici del Messaggero Veneto di martedì 30 dicembre Tratto da Qualità della vita: Isontino all 8 posto de Il Piccolo di martedì 30 dicembre

25 L indagine evidenzia risultati lusinghieri per il capoluogo isontino nel tenore di vita (8^ posizione), determinanti sono il Pil pro capite e il valore delle pensioni che risultano essere più alti che nella maggior parte delle città italiane, nell ambito dei servizi e ambiente (18^) e nella classifica dell ordine pubblico (20^). Si è registrato un risultato particolarmente positivo nell ambito delle infrastrutture, che pesa per il 25% nella valutazione del settore Servizi e Ambiente, infatti Gorizia risulta al 9^ posto, alle spalle di città come Roma, Firenze e Milano ma davanti a metropoli come Bologna, Napoli e Torino. 43 Controversa appare la situazione per quanto riguarda le politiche del lavoro, dal momento che l occupazione è la più alta in regione, ma non si può dire accompagnata da un altrettanto spirito imprenditoriale, considerando l elevato numero di imprese che sono state costrette a chiudere. Il tenore di vita è influenzato dai risparmi delle famiglie che nel 2007 sono pari a ,89 per abitante (depositi bancari) in aumento rispetto al 2006 quando erano pari a ,00, infatti Gorizia passa dalla 52^ alla 49^ posizione, e dal Pil pro capite per abitante in euro che pone la provincia alla 28^ posizione, positiva risulta la posizione occupata per importo medio mensile pensioni infatti Gorizia passa dalla 34^ alla 18^ con un importo mensile pari a 779,66. Per quanto concerne la sezione Popolazione Gorizia mantiene la stessa posizione per numero di abitanti per Kmq (84^), mentre migliora nei nati nel 2007 ogni 1000 abitanti in rapporto al 2003 passando dalla 64^ alla 59^, però si deve tenere conto che il dato dell anno precedente era rapportato al 2002, e la stima massima di immigrati in percentuale sulla popolazione passando dal 25^ al 15^ posto; per quanto concerne il numero di laureati ogni mille giovani quest anno la provincia passa dalla 10^ alla 49^ posizione dovuto al fatto che la fascia d età considerata è cambiata. Nella sezione Servizi e Ambiente significativo è il miglioramento della dotazione di infrastrutture infatti la posizione di Gorizia passa dalla 14^ alla 9^ posizione. Positivo risulta l indice di assorbimento libri e il numero di spettacoli cinematografici su 100 mila abitanti perché collocano la provincia al 13^, mentre nel 2007 la collocava al 24^, e al 16^ posto. Andando a guardare le diverse tabelle pubblicate, non mancano alcuni campanelli d allarme. Gorizia è al 100^ posto per lo spirito d iniziativa economica e all 81^ per la dispersione scolastica. Si tratta di cattive performance bilanciate dagli indicatori sulla vivacità culturale. La nostra provincia ha il valore più pesante per quanto riguarda il numero di minori oggetto di denuncia o arresto, quasi 39 ogni 100 mila abitanti, un dato che ricalca la presenza e il transito delle popolazioni immigrate e nomadi nelle località di frontiera, anche se il numero dei delitti complessi risultano in calo. Tali dati penalizzanti emergono dal fatto che basta un solo evento all anno per capovolgere le posizioni e porre la provincia in una posizione penalizzante. La popolazione non è caratterizzata da grandi sorprese infatti la terza età è sempre superiore ai giovani. 43 Tratto da il Qualità della vita, Friuli Vg ai vertici del Messaggero Veneto di martedì 30 dicembre

26 Tab. 18: Principali indicatori della qualità della vita secondo Il Sole 24 Ore. Indici Qualità della vita riferimento temporale Gorizia Udine Trieste Pordenone pagella finale affari e lavoro 55 protesti importo pro capite in euro ott sett in cerca di lavoro/forza lavoro in % persone anni occupate in % fallimenti/1000 imprese registrate ott sett imprese registrate/100 abitanti settembre iscrizioni/cancellazioni Camera di Commercio ott sett ordine pubblico 20 furti in casa denunciati/ 100 mila abitanti rapine/ 100 mila abitanti furti d'auto denunciati/100 mila abitanti var. del trend dei delitti totali su base borseggi e scippi/ 100 mila abitanti minori denunciati/1000 abitanti popolazione 83 stima massima immigrati in % su popolazione laureati ogni mille giovani anni nati 2007 ogni 1000 abitanti in rapporto al trasferimenti ogni 100 cancellazioni numero di abitanti per Kmq persone anni rispetto agli over servizi e ambiente 18 indice Tagliacarne dotazione infrastrutture indice Legambiente Ecosistema cause esaurite su nuove e pendenti differenza gradi mese più caldo più freddo tasso dispersione alle secondarie a.s incidenti ogni 100 mila abitanti tempo libero 5 organizzazioni volontariato/1000 abitanti concerti ogni 100 mila abitanti spettacoli cinematografici/100 mila abitanti indice assorbimento libri in % su popolazione settembre bar e ristoranti/ 100 mila abitanti settembre indice sportività tenore di vita costo mq. in semicentro in euro ottobre importo medio/ mese pensioni in euro indice Foi costo vita (tabacchi compresi) Pil pro capite per abitante in euro spesa pro capite auto-mobili-elet. in euro depositi bancari per abitanti in euro Fonte: Il Sole 24 Ore 26

27 Poiché gli indicatori che misurano la percezione e quelli che ne valutano la realtà, in particolare quando si parla di servizi ai cittadini, non sempre proseguono appaiati e di pari passo e non sempre sono confrontabili tra loro, il Sole 24 Ore ha affiancato all analisi dei dati oggettivi e statistici un indagine sulla percezione che gli stessi cittadini hanno del territorio, indipendentemente dai dati ufficiali e oggettivi. 44 Quindi il sondaggio sulla percezione dà voce a giudizi, aspettative e problemi. Nella classifica stilata in base alle interviste ai cittadini è emerso che l anno scorso i meno colpiti dalla crescita dei prezzi risultavano gli abitanti di Gorizia, posizionando la provincia al 6^ posto dell indice di percezione dell aumento dei prezzi, ciò dimostra che la città è una di quelle in cui l inflazione è più contenuta, preceduta da Udine e Trieste, rispettivamente 1^ e 2^ posto. Si segnala la compattezza del Friuli Venezia Giulia per quanto riguarda l indice di percezione della gravità attribuita al problema del lavoro. La nostra provincia si trova al 35^ posto della classifica della soddisfazione individuale. 45 Tab. 19: principali indicatori di percezione sulla qualità della vita utilizzati nell indagine condotta da Il Sole 24 Ore. indici di percezione Gorizia Udine Trieste Pordenone indice di percezione dell'aumento dei prezzi nell'ultimo anno * indice di percezione della gravità attribuita al problema lavoro ** indice di percezione di problemi relativi a servizi, assistenza, ambiente e inquinamento ** indice di percezione della gravità attribuita ai problemi di criminalità e ordine pubblico ** indice di percezione sul miglioramento della qualità della vita rispetto a 2-3 anni fa *** indice di soddisfazione per le strutture e l'offerta di attività per il tempo libero **** indice di felicità personale ***** Fonte: Il Sole 24 Ore 44 Tratto da Il sentiment dei cittadini integra le statistiche di A. Noto pubblicato su Il Sole 24 ore di lunedì 29 dicembre Tratto dal dossier Qualità della vita de Il Sole 24 ore di lunedì 29 dicembre 2008 * ordine crescente rispetto alla percezione dell aumento ** ordine crescente rispetto alla gravità *** ordine decrescente rispetto al miglioramento **** ordine crescente rispetto all insoddisfazione ***** dal valore più alto al più basso 27

28 Dati riassuntivi: 1.2 TERRITORIO - Superficie in kmq: 466,02 di cui 397,9 di pianura (85%) e 68,09 di collina (15%) STRADE *Statali Km: 138 *Provinciali Km: 128,134 *Comunali Km: 210 *Autostrade Km: 15 Strumenti di pianificazione territoriale: Tab. 20: Ripartizione della superficie e della densità Caratteristiche fisiche e protezione civile Collina Pianura totale Val.assoluti % Val.assoluti % Val.assoluti % Numero comuni 3 12% 22 88% Superficie km² 57,70 12,38% 408,30 87,61% 466, Densità di pop per km² 155,66 / 325,55 / 304,6 / Fonte: elaborazione su dati regionali 46 La provincia di Gorizia è organizzata in 25 comuni e presenta un assetto morfologico comprendente 408 kmq di pianura e aree di bonifica e 58 kmq di collina. Nel complesso quindi con la sua superficie totale di 466 kmq, rappresenta solamente un 6% dell intera Regione Friuli Venezia Giulia. Dal punto di vista geografico la provincia si trova compresa tra l estremo bordo meridionale delle Prealpi Giulie, rappresentate dai rilievi del Collio, e la laguna di Grado sul mare Adriatico ed è limitata ad ovest dalla pianura friulana e ad est dal confine di stato con la Repubblica di Slovenia e con le alture calcaree del Carso. I rilievi, ubicati nel settore settentrionale ed orientale, appartengono a due distinte unità geologiche e precisamente l area del Collio (Prealpi Giulie) fa parte del sistema delle Alpi Meridionali, con strutture orientate prevalentemente in direzione E-O, mentre il Carso di Doberdò appartiene al sistema delle Dinaridi, caratterizzato da elementi strutturali orientati prevalentemente NO-SE. La densità abitativa è decisamente superiore a quella nazionale e a quella del Nord-Est e colloca la provincia al 19-esimo posto nella graduatoria nazionale delle province; il 45,05% risiede nei due comuni con più di 20 mila abitanti e dal 1991 il trend dell urbanizzazione risulta quasi sempre decrescente. Caratteristiche idrogeologiche e paesaggistiche Il fiume Isonzo è il principale corso d acqua della provincia di Gorizia ed il suo bacino caratterizza fortemente il territorio, sebbene entro i confini nazionali scorra solamente un terzo del suo intero percorso, poiché con la fine della seconda guerra mondiale il tratto montano è stato assegnato alla Jugoslavia (ora Slovenia) e quello a valle all Italia. Il bacino dell Isonzo, compresi tutti i suoi affluenti, ha una superficie totale di 3430 kmq di cui 1112 kmq appartengono al territorio italiano. A valle di Gorizia, dopo la confluenza con il Vipacco, l Isonzo lambisce con la sponda sinistra il Monte S Michele e le estreme propaggini occidentali del Carso, mentre con la sponda destra incontra il Torre nella zona dei magredi e scorre abbastanza rettilineo fino al ponte ferroviario di Pieris, dove avviene la confluenza con il Torre, che apporta pure le acque del Natisone e dello Judrio. In particolare i suoi principali affluenti sono il Coritenza, che si trova completamente in territorio sloveno ed il Torre con i suoi subaffluenti Malina, Judrio e Versa, che scorrono interamente entro i confini nazionali ed il Natisone, che scorre parte in Slovenia, parte in Italia. 46 Sito. Tabella POPOLAZIONE RESIDENTE E SUPERFICIE PER COMUNE - Situazione al

29 A monte delle risorgive il paesaggio sfuma gradualmente in quello dell alta pianura, un ambiente rurale che denota una maggior maturità per la presenza di appezzamenti meno regolari con colture promiscue. I terreni si fanno più grossolani e la forte permeabilità ha imposto il diffondersi delle pratiche irrigue per agevolare l agricoltura, i campi diventano più magri, ma in cambio nell agro cormonese gradiscano le condizioni ambientali e le tradizioni rurali hanno fortemente favorito la viticoltura e la frutticoltura. In questo paesaggio si elevano le basse colline del Collio, che con i loro declivi arrotondati degradano lentamente verso la pianura, offrendo la visione di un curato e ben coltivato, soprattutto a vigneto, poiché la generale disposizione a mezzogiorno offre un clima particolarmente mite, favorevole alle colture di tipo mediterraneo. Tab. 21: Superfici boschive per Comune. Comuni Superficie censuaria Superficie boschiva Kmq Kmq Capriva del Friuli 6,22 0,85 Cormòns 34,58 6,33 Doberdò del Lago 26,85 21,01 Dolegna del Collio 12,49 4,96 Farra d'isonzo 10,13 0,97 Fogliano-Redipuglia 7,77 0,89 Gorizia 41,11 10,34 Gradisca d'isonzo 10,8 0,59 Grado 114,06 1,51 Mariano del Friuli 8,36 0,33 Medea 7,30 1,47 Monfalcone 20,52 3,79 Moraro 3,5 0,02 Mossa 6,09 0,87 Romans d'isonzo 15,37 0,74 Ronchi dei Legionari 16,98 1,03 Sagrado 14,14 9,10 S. Canzian d'isonzo 33,58 0,92 S. Floriano del Collio 10,57 2,76 S. Lorenzo Isontino 4,36 0,83 S. Pier d'isonzo 9,09 0,67 Savogna d'isonzo 16,41 6,98 Staranzano 18,71 0,73 Turriaco 5,28 0,09 Villesse 11,75 1,49 TOTALE 466,02 79,27 Fonte: ISTAT 14 censimento generale della popolazione Nel settore sud orientale, compreso tra il Vipacco ed il golfo di Panzano, limitato ad est dalla linea del confine di stato, troviamo infine il paesaggio degli altopiani carsici, dove la forte permeabilità dei calcari, intensamente fratturati, favorisce la presenza di una vasta gamma di fenomeni e morfologie carsiche. L abbondante piovosità sopperisce alla carenza di circolazione idrica superficiale consentendo una discreta copertura vegetale, molto varia e complessa, in cui elementi mediterranei sono a contatto con elementi alpini, illirici e centroeuropei. In questo paesaggio così variegato si possono trovare anche riserve naturali e biotipi naturali istituiti ai sensi del L.R. 30/96, aree di rilevante interesse ambientale e parchi comunali istituiti dalla L.R. 42/96 art5 e art.6., SIC e ZPS siti appartenenti alla Rete Natura 2000, prevista dalla Direttiva 92/43/CEE, che fanno parte della rete per la conservazione della natura prevista dalla Unione Europea. 29

30 Parco o riserva Comuni interessati Superficie in Ha Riserva naturale Val Cavanata Grado 260 Riserva naturale foce dell Isonzo Fiumicello, Grado, S. Canzian d Is. Staranzano 1252 Riserva naturale dei laghi di Doberdò del Lago, Ronchi dei legionari, Doberdò e Pietrarossa Monfalcone 727 Biotipi Palude del fiume Cavana Monfalcone 40 Risorgive Schiavetti Monfalcone/ Staranzano 63,9 Aree di interesse ambientale Fiume Isonzo Fogliano- Redipuglia- Gorizia- Gradisca d Is.- San Canzian d Is Staranzano- Savogna d Is.- Turriaco - Villesse 1798,5 Parchi comunali e intracomunali Parco dei Laghetti rossi San Lorenzo d Is 110,7 Parco comunale dell Isonzo Turriaco 119,7 Parco comunale del Colle di Medea Medea 136 SIC Colle di Medea Medea 38,7 Laghi di Doberdò e Pietrarossa Doberdò del Lago, Ronchi dei legionari, Monfalcone, Fogliano Redipuglia, Sagrado 1434,50 Foce del Timavo Duino Aurisina e Monfalcone 179,3 Isola della Cona Foce dell Isonzo Fiumicello, Grado, San canzian, Staranzano 2653,2 Valle Cavanata e Bando Mula di Muggia Grado 856,1 Cavana di Monfalcone Monfalcone Staranzano 130,7 ZPS Foce dell Isonzo Grado, San Canzian d Is e Staranzano 2653,20 Valle Cavanata e Bando Mula di Muggia Grado 16289,80 Laguna di Grado e Marano Grado e alcuni Comuni in prov. Di Udine 856,1 Fonte: Regione FVG Ai sensi della d.m. 27/01/78 è stata decretata zona umida la Val Cavanata e sono state dichiarate aree di salvaguardia per reperimento prioritario ai sensi dell art.70 della L.r.42/96 il Banco d Orio e la Landa Carsica. 30

31 Climatologia Complessivamente l anno appena trascorso, dal punto di vista termico, può essere suddiviso in tre periodi: il primo (da gennaio a maggio) in cui si è registrata una temperatura superiore alla media ); il secondo (giugno e luglio) in cui si sono registrate temperature praticamente in media; il terzo (da agosto a dicembre) in cui si sono registrate temperature inferiori alla media di riferimento. 47 Figura 15: Temperature medie in regione. Anno Fonte: Elaborazione meteo triveneto su dati Osmer Arpa FVG. 48 Alla fine dell anno la temperatura media è stata di 11,5 C, 0,7 C superiore alla media di riferimento: è stato l anno più caldo dal La temperatura massima più elevata in regione è stata di 38,3 C, registrata il 19 luglio a Gradisca d Isonzo (bassa pianura): è la terza più elevata dal 2000 registrata in regione dopo i 38,7 C dell agosto 2003 ed i 39,4 C del luglio La temperatura minima più bassa registrata in regione è stata di -14,2 C, toccata il 15 dicembre sul Monte Lussari (Alpi Giulie, 1760 metri slm): negli anni precedenti non si era mai registrato un valore così elevato, ma si era sempre sceso al di sotto dei -18,0 C. Per quanto riguarda la piovosità, da inizio anno fino a settembre la precipitazioni sono risultate essere quasi sempre superiori alla media, ad eccezione del mese di aprile (molto secco) e del mese di luglio (quasi in media); il periodo autunnale invece è risultato essere molto secco, tanto da portare l accumulo annuo delle precipitazioni sotto la media di riferimento. Il mese più piovoso dell anno è stato agosto (173,7 mm) e il giorno in cui si è registrato il maggior accumulo di pioggia è stato il 24 novembre, quando sul Monte Zoncolan (Alpi Carniche, 1750 metri slm) sono caduti 176,4 mm. 47 Fonte: Andamento climatico dell anno 2007 in Friuli Venezia Giulia; sito:meteotriveneto.it; 48 Fonte: Andamento climatico dell anno 2007 in Friuli Venezia Giulia; sito:meteotriveneto.it; 31

32 Figura 16: Andamento delle precipitazioni dal 1998 al mm di pioggia Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre anni Fonte: Elaborazione meteo triveneto su dati Osmer Arpa FVG. 49 Costa 2007 Media differenza Temperatura media 15,8 15,1 +0,7 pioggia 655,2 mm 804,2 mm -149 mm 49 Fonte: Andamento climatico dell anno 2007 in Friuli Venezia Giulia; sito:meteotriveneto.it; 32

33 Bassa pianura 2007 Media differenza Temperatura media 14,1 13,5 +0,6 pioggia 859,3 mm 1157,3 mm -298 mm Sismicità del territorio Sulla GU 108 dd 11/5/06 è stata pubblicata l'ordinanza del Presidente del Consiglio n recante criteri generali per l individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l aggiornamento degli elenchi delle medesime zone. Tale provvedimento normativo ha introdotto parecchie novità, rispetto al OPCM n del 2003: per esempio ogni zona è individuata mediante valori di accelerazione massima del suolo ag e le valutazioni di ag da usare sono effettuate sulla base di studi della pericolosità sismica condotti su dati aggiornati. La situazione sismica della provincia di Gorizia è evidenziata nel seguente prospetto che raffigura il Friuli Venezia Giulia. Figura 17: Valori di pericolosità sismica(espressi in termini di accelerazione massima del suolo (OMPC2006). Fonte: FESN 33

34 Gli eventi sismici, di maggior rilevanza dal 1279 ad oggi, vedono un'unica volta l epicentro in provincia di Gorizia ed in particolare proprio nel 1279 a S. Floriano del Collio. Tuttavia il livello di intensità di altri terremoti ha comunque causato danni anche nel territorio provinciale (si pensi al terremoto del 1976 a Gemona). Da segnalare che l ultimo evento percepito nel territorio regionale di una certa rilevanza è la scossa di magnitudo 2.9 avvenuta il 16/10/08 a Cimolais (Ud). Nel 2007 l evento con magnitudo maggiore in regione si è registrato il 26 febbraio a Claut. Tab. 22: Terremoti recenti locali. DATA ORA MAGNITUDO ZONA 16/10/ CIMOLAIS (FRIULI) 16/10/ CIMOLAIS (FRIULI) 16/10/ CIMOLAIS (FRIULI) 14/10/ PULFERO (FRIULI) 09/10/ MONTEBELLUNA (VENETO) 08/10/ ODERZO (VENETO) 02/10/ LONGARONE (VENETO) 02/10/ CIMOLAIS (FRIULI) 24/09/ MANIAGO (FRIULI) 20/09/ TOLMEZZO (FRIULI) 17/09/ PASSO DI VIZZE (ALTO ADIGE) 10/09/ GEMONA (FRIULI) 08/09/ VILLA SANTINA (FRIULI) 04/09/ TAIPANA (FRIULI) 03/09/ CAVE DEL PREDIL (FRIULI) 02/09/ GEMONA (FRIULI) 31/08/ VILLA SANTINA (FRIULI) 31/08/ VILLA SANTINA (FRIULI) 28/08/ M.PRAMAGGIORE (FRIULI) 28/08/ BUIA (FRIULI) 26/08/ M.PRAMAGGIORE (FRIULI) 19/08/ MOGGIO UDINESE (FRIULI) 18/08/ MAIANO (FRIULI) 17/08/ TOLMEZZO (FRIULI) 14/08/ PONTE NELLE ALPI (VENETO) Fonte: CRS - Centro di Ricerche Sismologiche 34

35 1.2.2 Stato dell ambiente Gestione rifiuti La gestione dei rifiuti in ambito provinciale è definita in dettaglio nel Programma provinciale di attuazione del Piano Regionale di gestione dei rifiuti urbani adottato dal Consiglio il 3/05/04, poi approvato dalla Regione il 30/12/2004. L articolo 23, comma 1, lettera m) della L.R. 30/1987 Norme regionali relative allo smaltimento dei rifiuti, più volte modificata ed integrata, stabilisce che le Province, predispongano annualmente una relazione sullo stato della rispettiva gestione delle funzioni spettanti in materia. Nel corso degli anni le competenze attribuite alle Province, specie per effetto dell entrata in vigore del Dlgs 22/97, oggi sostituito dal Dlgs 152/2006, e di altre normative in materia di rifiuti, sono state ampliate. La produzione si è confermata stabile: ,42 tonnellate rispetto al dato di tonnellate del 2006, con una ulteriore contrazione del 15,38% della frazione indifferenziata (31.809,56 tonnellate rispetto alle del 2006) cui corrisponde un aumento della frazione differenziata ( tonnellate nel 2006 e ,86 tonnellate nel 2007). Figura 18: Trend di crescita dei rifiuti a livello provinciale nel MAX MIN valore reale Fonte: IRIS I risultati della raccolta differenziata provinciale sono più che positivi, se nel 2004 il dato si assestava al 26,5 %, la raccolta differenziata ha fatto registrare il valore di 42,8% nel 2005, nel 2006 la percentuale provinciale si attestata a circa il 45 % per il 2007 si prevede la stabilizzazione del sistema con un sostanziale aumento di differenziata oltre il 50% (soglia prevista dal piano provinciale). Il dato di raccolta differenziata nel 2007, si attesta al 48,8% con un trend relativo al secondo semestre del 2007 del 51% (successivamente all avvio della raccolta differenziata domiciliare a Monfalcone). Se si tiene conto che il dato nel secondo semestre 2007 è comunque fortemente influenzato dall apporto derivato all attività turistica estiva di Grado, si può ritenere l obiettivo del Programma provinciale di attuazione del 50% di raccolta differenziata entro il 2007 raggiunto con successo. La Società Idecom S.r.l. è stata incaricata dalla Provincia di Gorizia, con Determina della Direzione del Territorio e Ambiente numero 1682/3/2007 del 07 Novembre 2007 e successivo incarico prot. 5170/08 del 06 Febbraio 2008, di ricostruire il flusso dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato dalle utenze della Provincia. L obiettivo generale dello studio è stato quello di raccogliere e riorganizzare le informazioni relative alla filiera dei rifiuti urbani garantendo una migliore comunicazione e trasparenza. 35

36 L obiettivo specifico allo studio è stato, quindi, quello di individuare i soggetti coinvolti nel flusso dei rifiuti della Provincia di Gorizia indagando i trattamenti eseguiti e la loro efficienza nel recupero materiali. Nel corso del la gestione dei rifiuti è cambiata profondamente nella provincia di Gorizia che fino all avvio del nuovo sistema di raccolta differenziata spinta domiciliare applicava un sistema di raccolta aggiuntivo, in cui, oltre al circuito stradale per la raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati, si aggiungevano ulteriori circuiti di raccolta caratterizzati per diverse metodologie a seconda del materiale raccolto. 50 Nello schema seguente si presentano i quantitativi del 2007: RIFIUTI DIFFERENZIATI RIFIUTI INDIFFERENZIATI TOTALE RIFIUTI PRODOTTI ,86 t (52,95%) ,56 t (47,05%) ,42 t (100%) Figura 19: Produzione di rifiuti provinciale dal 1996 al t/a produzione rifiuti Fonte: Ufficio tutela ambiente Provincia di Gorizia 50 Tratto dalla Relazione sullo stato di gestione delle funzioni spettanti in materia di rifiuti per l anno Direzione Territorio e Ambiente della Provincia di Gorizia 36

37 Osservando lo schema si evince la crescita della raccolta differenziata e il trend positivo dal 1996 al 2007: PERCENTUALE RACCOLTA DIFFERENZIATA ANNI % % 80% 70% % t/a 50% % % 20% % % RACCOLTA INDIFFERENZIATA RACCOLTA DIFFERENZIATA Picco raccolta differenziata Fonte: Ufficio Territorio Ambiente In sintesi si può ravvisare che: il livello di RACCOLTA DIFFERENZIATA medio provinciale è del 56,80% circa. il trasporto rifiuti indifferenziati presso ACEGAS TS dall'intera Provincia per l anno 2007 è quantificabile in: TOTALE RIFIUTI INDIFFERENZIATI t In tutta la provincia vi è un forte dibattito sulle modalità di raccolta rifiuti e le varie modifiche introdotte in ordine sparso dai singoli comuni fanno presagire che vi saranno ulteriori sviluppi a breve termine nelle scelte delle modalità operative. Si sottolinea comunque su tutta la provincia la necessità di verificare ed uniformare la soglia dei rifiuti assimilati RSU sulla base del Dlgs 4 dd. 16/01/2008 art. 36, comma 26 che modifica l art. 195 del 152/2006 per evitare disparità di trattamento nei confronti del sistema delle imprese. Tale verifica con annesso impegno sulla tracciabilità di tutti i rifiuti interessati richiede un accordo con il sistema delle imprese all interno del Patto dello Sviluppo della Provincia di Gorizia. 37

38 Se guardiamo agli ultimi dati forniti da IRIS per l anno 2008 (fino a giugno) articolati per comune : 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 67,67% 74,78% 69,10% 65,12% 64,34% 69,01% 51,81% 65,13% 69,97% 71,67% 67,11% 68,05% 66,31% 69,03% 62,80% 67,15% 64,97% 65,65% 59,69% 60,88% 62,88% 61,78% 61,05% 57,65% 56,80% 40,00% 30,00% 20,00% 28,42% 10,00% 0,00% CAPRIVA DEL FRIULI CORMONS DOBERDO' DEL LAGO DOLEGNA DEL COLLIO FARRA D'ISONZO FOGLIANO-REDIPUGLIA GORIZIA GRADISCA D'ISONZO GRADO MARIANO DEL FRIULI MEDEA MONFALCONE MORARO MOSSA ROMANS D'ISONZO RONCHI DEI LEGIONARI SAGRADO S.CANZIAN D'ISONZO S. FLORIANO DEL COLLIO S. LORENZO ISONTINO S. PIER D'ISONZO SAVOGNA D'ISONZO STARANZANO TURRIACO VILLESSE totale provincia Fonte: Ufficio tutela ambiente della Provincia di Gorizia su dati Iris GLI IMPIANTI PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI La provincia di Gorizia dispone di una discarica, di proprietà IRIS, per RSU a Pecol dei Lupi nel Comune di Cormòns, che copre una quota considerevole del fabbisogno annuo di RSU a smaltimento. Per il 2008 il quantitativo autorizzato conferibile in discarica è stato fissato dalla provincia in tonnellate. La rimanente quota di rifiuto urbano destinata a smaltimento è coperta dall inceneritore di Trieste. 51 Totale Smaltimento autorizzato dalla provincia negli ultimi quattro anni: anno 2005 complessivi t/a anno 2006 complessivi t/a anno 2007 complessivi t/a a fronte dei t/a autorizzati di previsione anno 2008 complessivi t/a Tab. 23: Piano di coltivazione ad esaurimento della discarica di Pecol dei Lupi (Coeff. Di compattazione 1,044) Capacità residua Capacità residua t/a t/a Fonte: Ufficio ambiente Provincia di Gorizia 51 Tratto dalla Relazione sullo stato di gestione delle funzioni spettanti in materia di rifiuti per l anno Direzione Territorio e Ambiente della Provincia di Gorizia 38

39 GLI IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO E IL RECUPERO DEI RIFIUTI DIFFERENZIATI Esistono due impianti di compostaggio in provincia, uno a morato di proprietà di iris e uno a Staranzano, di proprietà del Comune ma in concessione ad una società privata. L impianto di compostaggio di morato è dimensionato per trattare a regime tonnellate annue di rifiuti provenienti da raccolta differenziata così suddivisi: frazione organica per 9.00 tonnellate/anno; fanghi da depurazione biologica per tonnellate/anno; rifiuti verdi da potature e falci per tonnellate/anno. L impianto nel suo complesso ha iniziato la sua attività nel marzo del 2006 e ha concluso il suo iter autorizzativi nel mese di dicembre Tab 24: Quantitativi di rifiuti ricevuti dagli impianti di compostaggio di Moraro e Staranzano anno IMPIANTO DI MORARO IMPIANTO DI STARANZANO TIPOLOGIA RIFIUTO CER TONNELLATE CONFERITE ANNO 2007 TONNELLATE CONFERITE ANNO 2007 RSU ,22 -- LEGNO ,36 -- UMIDO ,44 477,25 VERDE ,38 37,04 Totale complessivo 11459,82 514,29 Fonte: Ufficio Territorio Ambiente LE STRUTTURE DI SUPPORTO AI SERVIZI DI RACCOLTA Il sistema attuale delle ecopiazzole nella provincia di Gorizia è basato su di un sistema di strutture semplici, a servizio di un solo comune o di più (sovracomunali). Le ecopiazzole sovracomunali principali sono due, collocate Moraro e Monfalcone e gestite direttamente da Iris. Il Comune di Gorizia possiede un ecopiazzola semplice, mentre il comune di Grado possiede un ecopiazzola semplice che dovrebbe trasformarsi in un ecopiazzola complessa con funzioni di travaso. Negli altri comuni la situazione è molto variabile: esistono semplici aree per la ricezione del verde o vi sono strutture che la collocazione e le dimensioni non garantiscono un adeguato servizio. Solo i comuni di Ronchi dei Legionari, Staranzano, Gradisca d Isonzo possiedono strutture adeguate come dimensioni alle necessità dell utenza domestica del comune e sono facilmente accessibili. In seguito all emanazione della L.R. 25/2005, art. 19, è stata bloccata la raccolta di accumulatori in piombo e altri rifiuti pericolosi Tratto dalla Relazione sullo stato di gestione delle funzioni spettanti in materia di rifiuti per l anno Direzione Territorio e Ambiente della Provincia di Gorizia 53 Tratto dalla Relazione sullo stato di gestione delle funzioni spettanti in materia di rifiuti per l anno Direzione Territorio e Ambiente della Provincia di Gorizia 39

40 ATTIVITA SANZIONATORIA Tab. 25: Violazioni accertate anno VIOLAZIONE NUMERO VIOLAZIONI ACCERTATE AMMONTARE PAGAMENTO ORDINANZA INGIUNZIONE Acque Art. 133 del D.Lgs. 152/ ,00 Art. 190 ed art. 258 del D.Lgs. 152/ ,49 Art. 192 del D.Lgs. 152/06, ,11 Rifiuti Art. 193 ed art. 258 del D.Lgs. 152/ ,34 Art. 233 e 256 del D.Lgs. 152/ ,67 Art. 3 del D.Lgs. 209/ ,00 Art. 5 ed art. 13 del D.Lgs. 209/ ,67 Fonte: Ufficio Territorio e Ambiente TOTALE ,28 Tab. 26: Numero di casi di abbandono dei rifiuti e di ripristino dello stato dei luoghi Anno Abbandono di Rifiuti Anno 2006 Anno 2007 Segnalazioni siti con abbandono dei rifiuti Ripristino dello stato dei luoghi 9 15 Fonte: Ufficio Territorio e Ambiente 40

41 PROGETTO MICRORACCOLTA E SMALTIMENTO AMIANTO E stato avviato il Progetto di Microraccolta di coperture contenenti cemento-amianto (eternit) ai fini della bonifica delle coperture nello stesso materiale nocivo nella Provincia di Gorizia, per il quale sono stati sanziati, nel bilancio dell Amministrazione Provinciale euro. Sono state presentate, entro il 31/03/2008, 330 richieste di intervento di bonifica a beneficio, per un totale di contribuzione richiesto di euro. Nella tabella sottoriportata si evidenzia un dettaglio per ciò che riguarda le domande pervenute e quelle teoricamente finanziabili con copertura finanziaria prevista attualmente. Tab. 27: Progetto Amianto: risultati delle domande pervenute alla Provincia di Gorizia. DOMANDE PERVENUTE DOMANDE FINANZIABILI LOCALITA' NUMERO DOMANDE METRI QUADRI SMALTIBILI NUMERO DOMANDE METRI QUADRI SMALTIBILI CAPRIVA DEL FRIULI CORMONS DOBERDO' DEL LAGO DOLEGNA DEL COLLIO FARRA D'ISONZO FOGLIANO REDIPUGLIA GORIZIA , GRADISCA D'ISONZO , GRADO MARIANO DEL FRIULI , MEDEA MONFALCONE , MOSSA ROMANS D'ISONZO , RONCHI DEI LEGIONARI , S. LORENZO ISONTINO SAGRADO SAN CANZIAN D'ISONZO SAN FLORIANO DEL COLLIO SAN PIER D'ISONZO SAVOGNA D'ISONZO STARANZANO , TURRIACO VILLESSE Totale complessivo , ,85 Fonte: Ufficio Territorio e Ambiente 41

42 Gestione delle acque Il 98% della popolazione della provincia è servita dal servizio di acquedotto. Le principali opere di presa dell acqua destinata all uso potabile si trovano nei territori comunali di Ronchi dei Legionari e Gorizia, dove il volume medio captato è rispettivamente di circa e migliaia di mc l anno. L acqua potabile viene prelevata prevalentemente dalle falde sotterranee e risulta di buona qualità, tanto che sul territorio esistono solo 4 potabilizzatori. Con riferimento invece alle acque reflue, in provincia, le reti di raccolta sono circa 628 km. I Comuni nei quali è maggiore l estensione della rete fognaria sono quelli territorialmente più ampi e più densamente abitati, quali Gorizia, Monfalcone, e Grado, ma in generale possiamo dire che in ogni singolo Comune servito dalla fognatura il quadro di copertura del sistema fognario è maggiore dell 80% della popolazione residente. L unico comune non servito da rete fognaria è quello di Doberdò del Lago. Questi valori si pongono al di sopra dei rispettivi valori medi nazionali che vedono l 86% degli italiani serviti dal servizio di acquedotto e il 63% da quello di fognatura. Per quel che concerne la depurazione la copertura raggiunge l 80% della popolazione residente. Esistono ancora piccoli impianti ad uso abitativo nella zona di Savogna centro e di Grado loc. Fossalon. In totale si contano 10 impianti di depurazione primaria e 8 impianti di tipo biologico ed un impianto di depurazione fisico-chimico a servizio del Comune di Grado. La maggior parte degli impianti a trattamento primario sono posti a servizio di centri abitati con un numero di residenti non superiori alle 500 unità, fatta eccezione per l impianto del Comune di Medea ove gli abitanti serviti dal servizio di fognatura/depurazione sono circa 843. Le acque di scarico dagli impianti vengono scaricate previa depurazione nell Isonzo, Judrio, Versa e nel mare Adriatico. Nell ambito del settore è stato costituito, con convenzione di cooperazione stipulata il 12 febbraio 1999, l AATO Orientale Goriziano. Avendo ultimato la attività di pianificazione, consistente nella approvazione del Piano d Ambito, della Convenzione/Contratto e sue successive modifiche ed integrazioni e della Carta dei Servizi, le principali attività che verranno sviluppate dall A.A.T.O. Orientale Goriziano nel corso del 2009 riguarderanno la gestione del contratto di servizio ed il controllo sull operato del gestore nonché la tutela degli utenti. La attività di gestione del contratto di servizio consiste nel fatto di garantire agli utenti ed ai Comuni dell Ambito che il gestore rispetti gli impegni assunti nei documenti di pianificazione. Per gli aspetti non espressamente disciplinati nel contratto di servizio, l attività dell A.A.T.O. sarà quella di assumere decisioni, in contraddittorio con il gestore, in merito alle diverse problematiche che si presenteranno nel rispetto dei principi normativi contenuti nei documenti di pianificazione. I fattori più rilevanti oggetto della attività di regolazione e controllo sul gestore riguarderanno la verifica periodica del raggiungimento degli standard di servizio, della corretta applicazione delle tariffe, della realizzazione degli investimenti previsti nel Piano e di ogni altro adempimento previsto in Convenzione/Contratto e nella Carta dei Servizi. La tutela degli utenti rappresenta uno dei compiti istituzionali delle Autorità d Ambito a seguito dell affidamento del servizio idrico integrato, essa si esplica nella verifica che i diritti dei consumatori vengano rispettati nei rapporti con il gestore del servizio. E intenzione dell A.A.T.O. la creazione di un proprio sito web nel quale verranno pubblicate tutte le informazioni più rilevanti riguardanti lo stato del servizio. La normativa statale e regionale affida all A.A.T.O. il compito di autorizzare e di controllare gli scarichi industriali in fognatura. A tal fine è in fase di completamento la raccolta di tutte le autorizzazioni già rilasciate dai Comuni dell Ambito, mentre continueranno il progressivo rinnovo delle stesse e le nuove istruttorie per le autorizzazioni richieste. In particolare nel 2009 verrà avviato un controllo capillare e puntuale delle autorizzazione rilasciate tramite l analisi diretta di alcuni scarichi industriali da parte dell Arpa di Gorizia; a tal fine con Delibera d Assemblea 44 del 2/12/2008 sono stati destinati per il 2009, Euro da utilizzare nel controllo degli scarichi industriali della Provincia di Gorizia. 42

43 Con il 2009, terminato il primo ciclo di regolazione triennale (2006/2008), inizia il nuovo ciclo di regolazione triennale che vede già dai primi mesi l AATO impegnata nella redazione del bilancio di fine ciclo e del rapporto di sintesi. È previsto inoltre l aggiornamento della pianificazione in base alle informazioni raccolte nel primo ciclo di attuazione del piano. Il Sistema Informativo di Audit (SIA), già implementato nel 2008, costituirà per il 2009 lo strumento di comunicazione digitale delle informazioni tra AATO ed ente gestore oltre che uno strumento di controllo e di regolazione del Piano d Ambito. Per la massima divulgazione delle attività inerenti il Ciclo Idrico Integrato verranno predisposti appositi moduli del SIA di accesso pubblico e/o regolato da password delle informazioni raccolte. Tra gli interventi già iniziati e/o in corso di realizzazione nel 2009 verranno in particolare avviati: la progettazione del depuratore della Destra Isonzo in Comune di Gradisca d Isonzo (per il comprensorio dei comuni di Gradisca, Farra, Capriva, Mossa, Mariano, Cormòns e Romans d Isonzo) la realizzazione del depuratore biologico ( a.e.) in Comune di Grado in sostituzione del depuratore chimico fisico esistente. Importanti lotti di fognatura nella città di Gorizia e Monfalcone e in altri centri minori. 43

44 Le tariffe 2008 Fonte: AATO 44

45 1.3 - I SERVIZI Personale Dati vecchia macrostruttura fino al 14/09/2008 Tabella dotazione organica alla luce dell applicazione C.C.R.L. personale del comparto unico area enti locali Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Posti Vacanti Dirigenti D C B A PLB PLA TOTALE Dipendenti di Categoria D risultano essere assunti a tempo determinato fuori Pianta Organica. Personale diviso per direzione di competenza: DIREZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 1 1 D 8 8 C B 2 2 A 1 1 TOTALE DIREZIONE AMMINISTRATIVA GIURIDICO LEGALE AVVOCATURA E SVILUPPO SOCIALE Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 1 1 D C B 7 7 A 2 2 TOTALE DIREZIONE TERRITORIO E AMBIENTE DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE E TECNICO MANUTENTIVE Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 1 1 D C B 2 2 A 0 0 PLB 2 2 PLA 4 4 TOTALE DIREZIONE VIABILITA TRASPORTI E ATTIVITA TECNICO AMMINISTRATIVE Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 1 1 D C B A 5 5 TOTALE

46 MUSEI PROVINCIALI Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 0 0 D 6 6 C 3 3 B 6 6 A 0 0 TOTALE SEGRETERIA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA UFFICIO STAMPA Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 0 0 D 3 3 C 2 2 B 0 0 A 0 0 TOTALE UFFICIO DIREZIONALE PER LO SVILUPPO DELL ORGANIZZAZIONE E DELLE RISORSE UMANE Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 0 0 D C B 1 1 A 2 2 TOTALE UFFICIO DIREZIONALE SEGRETERIA GENERALE E DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 0 0 D 2 2 C 4 4 B 0 0 A 0 0 TOTALE UNITA OPERATIVA CULTURA E TERRITORIO Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 0 0 D 1 1 C 0 0 B 0 0 A 0 0 TOTALE

47 Dati nuova macrostruttura dal 15/09/2008 Tabella dotazione organica alla luce dell applicazione C.C.R.L. personale del comparto unico area enti locali Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Posti Vacanti Dirigenti D C B A PLB PLA TOTALE Personale diviso per direzione di competenza: DIREZIONE CULTURA E CREATIVITA Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 1 0 D 10 9 C 9 6 B 7 6 A 0 0 TOTALE DIREZIONE LAVORI E MOBILITA Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 1 1 D C B A 5 5 TOTALE DIREZIONE LAVORO E WELFARE Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 1 1 D C B 5 1 A 2 2 TOTALE DIREZIONE RISORSE, BILANCIO E PROGRAMMAZIONE Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 1 1 D 7 7 C B 2 2 A 1 1 TOTALE DIREZIONE SVILUPPO TERRITORIALE E AMBIENTE Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 1 1 D C B 2 0 A 0 0 TOTALE

48 SEGRETERIA GENERALE Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti Dirigenti 0 0 D 4 4 C 10 7 B 7 7 A 2 2 TOTALE SERVIZIO POLIZIA PROVINCIALE Categoria Posti previsti in Pianta Organica Posti coperti PLB 2 2 PLA 5 4 TOTALE

49 1.3.2 Strutture ESERCIZIO TIPOLOGIA IN CORSO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Anno 2008 Anno 2009 Anno 2010 Anno 2011 Strutture Scolastiche (edifici) al n. 16 Posti n Posti n Posti n Posti n Scuole secondarie tecniche n. 6 Posti n Posti n Posti n Posti n Scuole secondarie Scientifiche 54 Posti n. Posti n. Posti n. Posti n. n Altre scuole di competenza provinciale n. 6 Posti n Posti n Posti n Posti n Mezzi operativi n. 21 n. 21 Autoveicoli Autocarri Motocarri Barca Trattori Quadriciclo a motore Rimorchi n n n n Personal Computer in deposito utilizzati dall ente utilizzati nelle scuole uffici del lavoro motorizzazione Servers Altre Strutture: Casa albergo Mons. Faidutti di Bagni n. letti 92 n. letti 92 n. letti 92 n. letti 92 di Lusnizza Quota parte della Ex sede Comunità montana del Carso - Sistiana 33,17% 33,17% 33,17% - 54 Nelle scuole secondarie scientifiche rientrano il liceo classico, scientifico e l istituto magistrale 49

50 1.3.3 Organismi gestionali Organismi gestionali ESERCIZIO IN CORSO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Anno 2008 Anno 2009 Anno 2010 Anno 2011 SOCIETA PARTECIPATE CONSORZI E ASSOCIAZIONI QUOTE ASSOCIATIVE Attualmente l ente provinciale partecipa agli organismi gestionali sottoelencati: Società partecipate: - Azienda Provinciale Trasport S.pA. - Autovie Venete S.p.A - Banca Popolare Etica S.C.p.a. - Gestione immobili F.V.G. S.p.A. - Autoservizi F.V.G. S.p.A. (S.A.F) - Società Consortile Collio S.r.l. - Società Consortile A.r.l. Isontina Sviluppo - Aeroporto Amedeo Duca d Aosta di Gorizia S.p.A. - Consorzio Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.p.A. - Banca Intesa S.p.A. - Gal Carso Consorzi e associazioni: - Consorzio per lo sviluppo industriale del Comune di Monfalcone - Consorzio di sviluppo e artigianale di Gorizia - Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia - Consorzio universitario del Friuli - Consorzio per lo Sviluppo Internazionale dell Università degli Studi di Trieste - Consorzio Gorizia e l Isontino - Consorzio Isontina Servizi Integrati (C.I.S.I.) - Orchestra Sinfonica - Associazione culturale Palazzo del Cinema (Hisa Filma) Quote associative: - Associazione Regionale Italiana Comuni d Europa - Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni d Europa - Unione della Provincia d Italia - Unione delle Province della Regione Friuli Venezia Giulia - Lega delle Autonomie - Associazione Nessuno Tocchi Caino - Centro di Ecologia Teorica e Applicata di Gorizia (C.E.T.A) - Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia (I.S.I.G.) - Società Filologica Friulana - Consorzio Salvaguardia Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia 50

51 1.3.4 Accordi di programma e altri strumenti di programmazione ACCORDI DI PROGRAMMA E PROTOCOLLI D INTESA Nel 2009, finanziati attraverso lo strumento dell accordo di programma con la regione FVG, avranno inizio i lavori di Palazzo Attems, proseguirà la progettazione della ristrutturazione del Palazzo della Provincia e si concluderanno i lavori all Istituto alberghiero di Grado. A seguito del protocollo d intesa in materia di edilizia scolastica, stipulato con la regione FVG nel corso 2008 ( L.R. 30/07 e del. G.R. 226/08), durante il 2009 verranno avviate le seguenti opere: - Liceo scientifico di Gorizia sede via Randaccio- sistemazione area esterna; - Liceo scientifico di Gorizia rifacimento delle facciate e del tetto della palestra; - IPSIA professionale di Grado laboratori di cucina; - ITC Einaudi di Staranzano- rifacimento dell impermeabilizzazione del tetto; - Istituto d Arte Marx Fabiani rifacimento tetto falegnameria; - ITC Einaudi di Staranzano- scala di sicurezza e lavori di adeguamento; - IPSIA di Monfalcone sistemazione serramenti; - Complesso delle Scuole Slovene adeguamento normativi 1 lotto Attraverso lo strumento del protocollo d intesa in materia di viabilità siglato con la Regione FVG nel 2007, con l impiego di risorse provinciali e comunali oltre che regionali, verranno realizzati alcuni importanti interventi in programmazione per il 2009: - Prosecuzione della viabilità d accesso a Grado, principale località turistica provinciale, in particolare con la prosecuzione dei lavori di allargamento della SP19; - Realizzazione dell accesso alla città mandamento di Sagrado; - Prolungamento della bretella A4-SS14-SP19 sino alla Z.I. di Staranzano; - Realizzazione della rotatoria in località Ronchi dei Legionari tra la SS305 e l autostrada; - Adeguamento funzionale della SP15 nel tratto finale in località Devetachi; - Realizzazione del sottopasso di S.Polo (in fase di ultimazione); Nell ambito della valorizzazione turistico culturale del Carso, la Provincia ha attivato la procedura di sottoscrizione di apposito accordo di programma con la Regione FVG, finalizzato alla realizzazione di interventi di recupero storico-culturale e di valorizzazione turistica dei siti legati alla prima guerra mondiale. Tale accordo è normativamente previsto dalla l.r. 30/07 art.4 comma 18 e dovrà venire sottoscritto entro il Nel corso del 2009, in attuazione di quanto previsto dalla legge finanziaria regionale la Provincia realizzerà il Piano provinciale dell'impiantistica sportiva, anche sulla base del lavoro di mappatura e censimento effettuato in collaborazione con il CONI e già avviato nel corso del 2008, che verrà ultimato e presentato in corso d anno, al fine di individuare le graduatorie di priorità e le risorse da destinare ai singoli interventi. Si intende in tale modo mettere al più presto a disposizione delle amministrazioni locali le risorse per l'adeguamento, la messa a norma, il completamento, la ristrutturazione e l'ampliamento dell'impiantistica sportiva, anche nelle forme di protocolli d intesa, che saranno per il 75% di provenienza regionale e per il restante 25% degli enti locali. 51

52 ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA Nell ambito delle forme di finanziamento alternative agli accordi di programma si sottolinea che la Provincia riceverà un contributo statale, che perverrà tramite la Regione, per la realizzazione della ristrutturazione della palazzina della presidenza dell ITAS D Annunzio di Gorizia, i cui lavori avranno inizio nel Un finanziamento della CCIAA di Gorizia, a valere sul Fondo Gorizia, garantirà euro di investimenti infrastrutturali nell area del Collio (mobilità lenta). INIZIATIVE TRANSFRONTALIERE: Si conferma il ruolo della Provincia quale ente di coordinamento e di raccordo tra gli enti locali più vicini al cittadino, comuni e la Regione, come previsto dal D.Lgs 267/2000. Poiché è già avviata la nuova programmazione comunitaria , la Provincia intende svolgere un ruolo di primo piano nel perseguire la realizzazione dell obiettivo 3 dell UE, relativo alla cooperazione territoriale e transfrontaliera. La provincia ha partecipato nel corso del 2008 al primo bando per i progetti strategici a valere sul programma di cooperazione Italia - Slovenia, allo scopo di continuare con la collaborazione già avviata con successo nel periodo precedente di programmazione , puntando, in particolare, sulle progettualità che possono favorire uno sviluppo sostenibile del territorio transfrontaliero di area vasta. Nell ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Italia - Slovenia , per i progetti presentati e, di cui si auspica l accoglimento, la Provincia di Gorizia è capofila del progetto WaLKS Le vie della prima Guerra Mondiale. Con tale progetto si intende creare un parco integrato della Grande Guerra attraverso la valorizzazione dei siti, musei e sentieri, rafforzare la collaborazione tra enti locali e associazioni abbracciando tutta la fascia confinaria italo-slovena dall Austria a Trieste. La Provincia è inoltre partner dei seguenti progetti strategici sullo stesso programma: 1) INTERBIKE Rete ciclistica intermodale transfrontaliera, con capofila il Centro regionale di sviluppo Capodistria, progetto volto a migliorare i sistemi di trasporto e rafforzare l integrazione tra le aree urbane e rurali. Ha come obiettivo principale realizzazione di una rete di percorsi ciclabili e un sistema unico di segnaletica; 2) MIRBIS Studi di base per la gestione del bacino internazionale del fiume Isonzo con riguardo agli obiettivi di gestione delle risorse idriche, con capofila l Università di Luviana, che vuole definire una serie di punti chiave nella gestione integrata bacino dell Isonzo; 3) CARSO Gestione sostenibile di risorse naturali e territoriali, con capofila la Provincia di Trieste, che promuove lo sviluppo congiunto del Carso dal punto di vista ambientale e pianificatorio; 4) VALOPT turismo nelle aree rurali fondato sulla tutela e sullo sviluppo dei prodotti tipici agricoli, artigianali e culinari, con capofila L Istituto per l agricoltura di Nova Gorica. Si punta alla promozione del turismo enogastronomico, attraverso la valorizzazione dei prodotti tipici e di qualità dell area transfrontaliera, con interventi di supporto alla produzione ed al marketing integrato dei prodotti tipici. 5) BioEdilNet; Progetto Strategico Transfrontaliero sulla Bioedilizia, con capofila la Provincia di Treviso, intende favorire un utilizzo più efficiente delle risorse energetiche e migliorare la qualità ambientale attraverso la bioedilizia. 6) OPEN MUSEUMS, con capofila la Provincia di Ravenna, la Provincia di Gorizia partecipa a questo progetto che intende innovare l offerta delle istituzioni mussali tra le quali i Musei Provinciali di Gorizia; 7) LABIRINTI.SI, progetto proposto dal Collegio del Mondo Unito di Duino, per avviare tecniche innovative nell istruzione tra Italia e Slovenia. Infine, la Provincia di Gorizia sta predisponendo ulteriori proposte progettuali in vista dei prossimi bandi del programma Italia Slovenia, partecipa ad altre iniziative comunitarie quali, un progetto di ricerca nell ambito del 7 programma quadro e intende proseguire la proficua collaborazione avviata nell ambito di Obiettivo 3 IPA Adriatico. 52

53 1.4 - ECONOMIA INSEDIATA Struttura economica del territorio Tab. 28: INDICATORI CONGIUNTURALI DELL'ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI GORIZIA (aggiornamento: ottobre 2008). INDICATORI DINAMICA DEMOGRAFICA Valore Tendenza (variazioni su stesso periodo dell'anno precedente) % su regione Residenti al 31 dicembre ,98% rispetto al Censimento ,58% 1 Indice di vecchiaia 2 204,19 in aumento rispetto al censimento 1991 (192,1) Cittadini stranieri residenti in provincia ,8% della popolazione 4 10,03% 5 DINAMICA SETTORIALE Imprese attive ,96% 10,47% Agricoltura e Pesca ,46% 7,59% Industria ,15% 9,47% Costruzioni ,44% 10,86% Commercio ,27% 12,20% Servizi ,89% 10,91% Imprese attive al netto dell'agricoltura ,70% 11,16% Imprese attive per 10mila abitanti regione MERCATO DEL LAVORO 7 Forza lavoro 61mila tasso di attività (15-64) 66,5%; 67,9 t.a. reg. 11,27% Occupati 59mila tasso di occupazione (15-64) 64,3%; 65,5 t.o. reg. 11,30% di cui dipendenti 81,35% 76,81% Regione Tasso di crescita occupazionale previsto 8 +1,6% +1,0% nazionale; +1,3% regionale Tasso di disoccupazione 9 3,2% Maschile: 2,4%; Femminile: 4,4% Avviamento stranieri Totale FVG Iscritti nelle liste di mobilità ,43% degli iscritti in FVG; 1,88% del tot FL Fonte: Elaborazione dati Ufficio Statistica Provincia di Gorizia, ottobre Variazione in valore assoluto rispetto al censimento 2001: Fonte: ufficio statistica regione FVG. 2 Popolazione anziana (da 65 anni in poi) su popolazione giovane (fino 15 anni). 3 Dati al Valore percentuale degli stranieri in provincia di Gorizia (8360) rispetto al totale della popolazione in provincia ( ). 5 Valore percentuale degli stranieri in provincia di Gorizia (8360) rispetto al totale degli stranieri in Regione (83.306). 6 Rilevazione dati ottobre 2008 dal sito: 7 Dati anno Sito regione fvg, Regione in cifre 2008-Lavoro. 8 Stima per l anno 2008 da Unioncamere, luglio 2008 Sistema Informativo Excelsior. 9 Valori inferiori alla media regionale, pari a 3,4%. Anno Fonti utilizzate: Dinamica demografica: Istat e Regione FVG Dinamica settoriale: Infoimprese Mercato del lavoro: Regione FVG Dati macroeconomici: Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone, Capitaneria di Porto di Monfalcone, Camera di Commercio di Gorizia,Unioncamere, Banca d Italia. Interscambio commerciale: Unioncamere, Regione FVG 53

54 Tab. 29: INDICATORI CONGIUNTURALI DELL'ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI GORIZIA (aggiornamento: ottobre 2008). INDICATORI Valore Tendenza % su (variazioni su stesso periodo dell'anno precedente) regione MACROECONOMICI Prodotto interno lordo (2007) ,4 Rispetto al 2006: Gorizia +3,6%, FVG + 2,5% Crescita del Pil regionale (stima anno 2008) ,7% stima Nord Est: +0,7% PIL pro capite (2007) ,10 Media PIL pro capite nazionale: ,4 Prezzi al consumo: 14 FOI (indice x famiglie operai e impiegati) 134,5 +2,0% 15 NIC (indice generale x l intera collettività) 136,9 +2,2% 16 Traffico porto di Monfalcone (tonnellate) Imbarchi: +16,7% ; Sbarchi: -4,5% 18 8,48% Impieghi ,90% 9,40% Depositi ,08% 7,60% INTERSCAMBIO COMMERCIALE Esportazioni ,39 +13,76% 9,98% Importazioni 985,46 +3,56% 14,82% Saldo commerciale normalizzato 11,09% 11 Fonte: Unioncamere-Istituto Tagliacarte; Graduatoria su sito Camera di Commercio di Gorizia. Dati in euro. 12 Scenari di sviluppo delle economie locali italiane , 16 luglio Unioncamere 13 Fonte: Unioncamere-Istituto Tagliacarte; Graduatoria su sito Camera di Commercio di Gorizia. Dati in milioni di euro. 14 Rilevazione dati dicembre 2008, compresi i tabacchi. Fonte: Istat. 15 Variazione percentuale rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. 16 Variazione percentuale rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Rispetto al 2006 la variazione % del 2007 è stata del 1,7%. 17 Rilevazione dati Capitaneria di Porto di Monfalcone, dicembre Totale movimenti a fine 2007, tonnellate: Gorizia, Regione. Variazioni Ufficio statistica Regione FVG. 19 Consistenza al 31/12/2007. Valori in milioni di euro. Fonte: Banca d Italia. 20 Consistenza al 31/12/2007. Valori in milioni di euro. Fonte: Banca d Italia. 21 Per import ed export: fonti: Atlante della competitività delle Province e delle Regionei-Unioncamere e Regione in cifre 2008 FVG. Anno Dati in milioni di euro. 54

55 1.4.1 Occupazione A livello nazionale nei primi due trimestri del 2008 si è registrato un aumento delle persone in cerca di occupazione pari al 20,6% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. La mancanza di lavoro colpisce soprattutto soggetti precedentemente occupati (+27,9%) e persone in cerca di prima occupazione (+5,8%). Dal 2004 al 2007 il tasso di attività femminile è passato dal 50,6% al 50,7%, il tasso di occupazione dal 45,2% al 46,6%, il tasso di disoccupazione dal 10,5% al 7,9%. In generale in regione, l anno 2007 si chiude con andamenti positivi sul mercato del lavoro. I dati ISTAT evidenziano infatti, rispetto al 2006, un ulteriore aumento dell occupazione e del tasso di occupazione, delle forze di lavoro e del tasso di attività nonché, una diminuzione del tasso di disoccupazione. Le forze di lavoro superano le 540mila unità, con un incremento di +2,6mila quasi interamente attribuibile alla componente femminile. L occupazione cresce in tutte le province ma con alcune peculiarità: per Gorizia e Pordenone l incremento si ripartisce pressoché equamente tra i due generi, mentre a Trieste si registra una diminuzione dell occupazione maschile (-2,7mila) ed un aumento di quella femminile (+3,2mila); il segno si inverte in provincia di Udine che presenta un calo dell occupazione femminile (-1,2mila) ed un aumento di quella maschile (+2,3mila). 55 I differenziali territoriali delle quattro province della regione, negli indicatori fondamentali, sono e rimangono contenuti a testimonianza di un soddisfacente grado di coesione geografica nel mercato del lavoro. 56 Per quanto riguarda la provincia di Gorizia, la posizione, in termini occupazionali appare soddisfacente. Il tasso di disoccupazione totale si attesta al 3,2% (la metà del dato nazionale: 6,10%), in diminuzione rispetto al 2006 (3,6%), collocandosi così all 82-esimo posto in una classifica decrescente tra le province italiane. Anche il tasso di attività 57 (15-64) registra un trend positivo di +0,02%, attestandosi al 66,5% 58 ; per gli uomini il tasso di attività è pari al 74,3%, con un aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al 2007 e, conferma il trend positivo registrato dal 2004; per le donne il tasso di attività si attesta al 58,4% con una riduzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2007 ma, in crescita rispetto al 2004 (+5,5% in quattro anni). Gli occupati sono circa 59mila (di cui maschi e femmine) e il tasso di occupazione (15-64) passa dal 63,9% del 2006 al 64,3% nel 2007; per gli uomini il tasso di occupazione è del 72,5% con un aumento di 0,4 punti rispetto al 2007 e di 2,1 punti dal 2004; per le donne il tasso di occupazione è del 55,7% con un aumento di 0,4 punti rispetto al 2007 e di 5,4 punti rispetto al Tab. 30: Tasso di attività, occupazione e disoccupazione per Provincia. Anno Valori percentuali tasso di attività tasso di occupazione tasso di disoccupazione Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Pordenone 79,2 58,8 69,2 77,6 56,4 67,2 1,9 4,2 2,8 Udine 77,3 56,5 67,0 75,6 53,4 64,6 2,1 5,3 3,4 Gorizia 74,3 58,4 66,5 72,5 55,7 64,3 2,4 4,4 3,2 Trieste 75,5 62,7 69,1 72,3 59,8 66,0 4,1 4,4 4,3 Regione FVG 77,1 58,5 67,9 75,2 55,7 65,5 2,4 4,7 3,4 Fonte: Il mercato del lavoro. Rapporto FVG Pag Per approfondimenti: Il mercato del lavoro in FVG Rapporto Pagg A cura dell Agenzia regionale del lavoro e per la formazione professionale. 56 Fonte: Il mercato del lavoro in FVG Rapporto Pag 93. A cura dell Agenzia regionale del lavoro e per la formazione professionale. 57 Forza lavoro (15-64)/popolazione (15-64). 58 Superiore di 4,00 punti percentuali rispetto alla media nazionale (62,5). Fonte dati Unioncamere Atlante della competitività delle province. Anno Dati rilevabili anche su regione.fvg.it; regione in cifre

56 Figura 20: Tasso totale di disoccupazione per Provincia. Anno Valori percentuali. Italia Regione FVG Trieste Gorizia Totale Femmine Maschi Udine Pordenone Fonte : Regione in cifre, sezione lavoro. Rispetto ai due anni precedenti, la disoccupazione totale in regione nel 2007 diminuisce (-0,7% dal 2005); anche la disoccupazione distinta per generi diminuisce rispetto al 2005: -0,8% quella maschile e 0,6% quella femminile. A livello provinciale le variazioni sono diverse per i due generi: come già evidenziato la disoccupazione totale diminuisce ma, mentre quella femminile registra un trend in diminuzione (-1,3% rispetto al 2005), quella maschile diminuisce rispetto al 2005 (-2%) ma aumenta rispetto al 2006 (+0,5%). La fascia d età che presenta il maggior grado di disoccupazione è quella tra i 15 e i 24 anni, con un notevole gap tra maschi e femmine (rispettivamente 15,5% e 29,5%); il gap è molto ridotto nella fascia 25 anni e oltre per la quale la disoccupazione totale è del 2,3% (1,7% per gli uomini e 3,1% per le donne) Fonte: Il mercato del lavoro in FVG Rapporto Pagg A cura dell Agenzia regionale del lavoro e per la formazione professionale. 56

57 Figura 21: Disoccupazione per sesso e provincia nel Valori percentuali. 8,0 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 FVG Udine Gorizia Trieste Pordenone 2,0 1,0 - maschi femm tot maschi femm tot maschi femm tot Fonte: Regione in cifre, sezione lavoro. I dati sulla disoccupazione evidenziano il trend occupazionale positivo registrato negli ultimi due anni, dato che viene confermato anche dall andamento sugli avviamenti. Osservando i flussi, a livello regionale si registra un valore assoluto pari a avviamenti; dunque rispetto al 2006 la variazione positiva che si osserva è quasi pari al 34%. Questo valore va però depurato di alcune poste per le quali negli anni precedenti non vi era l obbligo di comunicazione imposto dalla Legge finanziaria Per rendere dunque i dati più verosimili alla situazione degli anni precedenti, si deve applicare un processo di stima che porta il valore assoluto degli avviamenti in regione pari a unità. La variazione che ne deriva rispetto al 2006 è comunque positiva pari al 13,6% (+5,3 per gli uomini e +17,1% per le donne), confermando il trend positivo nell andamento degli avviamenti. 60 A livello provinciale, i dati rilevati dagli uffici del lavoro 61 per l anno 2007, rilevano un totale di avviamenti pari a , di cui uomini (54,76%) e donne (45,24%). Le aziende interessate sono state e di queste circa il 49% ha assunto uomini e il 51% donne. 60 Per approfondimenti: Il mercato del lavoro in FVG Rapporto Pagg A cura dell Agenzia regionale del lavoro e per la formazione professionale. 61 Rilevazioni Netlabor 2007; fonte: 57

58 Figura 22:Avviamenti valori assoluti dal 2000 al Totale Donne Uomini Fonte: Rilevazioni Netlabor La suddivisione degli avviamenti per macro settori di attività è evidenziata nella seguente tabella. Nel terzo trimestre del 2007, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, crescono gli avviamenti nell Agricoltura e Pesca (+63,8%), nei Servizi (+47,3%) e nell Industria (+6,8%); valori di crescita minori si registrano per le Costruzioni (+2,1%); in particolare sono il settore manifatturiero dell industria e quello dei servizi turistici nei servizi che registrano i maggiori incrementi. 63 Tab. 31: Avviamenti per settori di attività e per genere. Anno Valori assoluti. Settori maschi femmine totale Agricoltura e Pesca Industria Servizi TOTALE Fonte: Rilevazioni Netlabor Il dato 2007 è notevolmente superiore rispetto al precedente anche in conseguenza dell effetto amministrativo dovuto alle comunicazioni obbligatorie delle Finanziaria Per una corretta confrontabilità il dato dovrebbe essere depurato delle poste per le quali la comunicazioni non era obbligatoria in anni precedenti. 63 Scheda sull economia e sul mercato del lavoro nella Provincia di Gorizia. Gennaio Fonte: sito provincia di Gorizia-sezione lavoro. 58

59 ATTIVITA' ECONOMICHE Pordenone Udine Gorizia Trieste FVG Agricoltura Industria Servizi M F M F M F n.a. 64 M F TOTALE M F di cui a M tempo determinato: F Fonte: Agenzia Regionale del lavoro e della formazione professionale. Per quanto riguarda la tipologia di contratto, il tempo determinato si conferma la forma più utilizzata (75%), anche se il tempo indeterminato (pari al 20%), seppur a ritmi inferiori, registra un buon andamento rispetto al Pur se in diminuzione rispetto all anno precedente, nel corso del 2007 si registra un aumento tendenziale del lavoro interinale e del lavoro a chiamata. Come si nota dal grafico seguente, la percentuale maggiore di avviamenti per aziende, si registra nel comune di Monfalcone, dove è anche più alta la percentuale di avviamenti per gli uomini mentre Gorizia registra la percentuale maggiore di avviamenti per le donne. 64 Settore economico non attribuito. Negli avviamenti a tempo determinato sono compresi i contratti di apprendistato e di formazione 59

60 Figura 23: Avviamenti per comune e per genere. Anno Valori percentuali. 35,00 30,00 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 0,00 CAPRIVA DEL FRIULI CORMONS DOBERDO' DEL LAGO DOLEGNA DEL COLLIO FARRA D'ISONZO FOGLIANO REDIPUGLIA GORIZIA GRADISCA D'ISONZO GRADO MARIANO DEL FRIULI MEDEA MONFALCONE MORARO MOSSA ROMANS D'ISONZO RONCHI DEI LEGIONARI SAGRADO SAN CANZIAN D'ISONZO SAN FLORIANO DEL COLLIO SAN LORENZO ISONTINO SAN PIER D'ISONZO SAVOGNA D'ISONZO STARANZANO TURRIACO VILLESSE maschi femmine Fonte: Rilevazioni Netlabor I dati relativi al primo semestre 2008 confermano il brusco calo degli avviamenti sia su base congiunturale che su base tendenziale, gli avviamenti nel primo semestre 2008 si attestano sulle unità. Su base tendenziale si tratta di un calo del 18,8% degli avviamenti, il dato negativo riguarda in modo particolare la componente maschile. Nei primi sei mesi dell anno gli avviamenti di donne sono 5.761, con una variazione congiunturale del 12,4% che è meno della metà di quella degli uomini (-28,4%). Per i giovani con meno di 30 anni gli avviamenti sono stati 4 mila, con una flessione di oltre unità (-27%), rimane stabile su base tendenziale la componente over 50 anni, invece registra un peggioramento su base congiunturale, con una perdita di 570 avviamenti rispetto al valore del secondo semestre 2007 (-38,7%). Se ci si sofferma sulla tipologia di contratto gli avviamenti a tempo determinato (7.232) si confermano la tipologia contrattuale più importante, i tempi indeterminati (2.611) flettono di circa un terzo, mentre il dato sull apprendistato è molto negativo (-44,2%). Su base territoriale gli avviamenti registrati dal CPI di Gorizia sono stati contro i di Monfalcone, quindi la diminuzione su base tendenziale è per il CPI di Gorizia del 31,5% contro il 10,3% relativo a Monfalcone Scheda trimestrale sull economia e sul mercato del lavoro nella provincia di Gorizia Novembre 2008 sito internet: 60

61 Il mercato del lavoro italiano e locale è caratterizzato da una rilevante presenza di lavoratori stranieri. Infatti il progressivo invecchiamento della popolazione, l alto tasso di scolarizzazione, l allungamento dei processi formativi, l impossibilità di reperire manodopera italiana disposta a svolgere mansioni scarsamente qualificate spinge il sistema economico a ricorrere a mercati del lavoro extracomunitari, dove l immigrazione temporanea o permanente ed il lavoro transfrontaliero risolvono i problemi dell ormai cronica mancanza di figure professionali non più presenti in loco. Per quanto riguarda gli avviamenti di lavoratori stranieri, nel 2007 questi sono stati di 3.282, pari al 13,46% del totale avviamenti e, le aziende interessate sono state (il 23,14% delle aziende con avviamenti). La maggior parte delle persone risiede in provincia (54%) mentre, il 43% proviene da altre province della regione o da altre regioni (maggiormente il Veneto). Dopo mesi di crescita della componente straniera nel primo semestre 2008 si registra un crollo della dinamica: circa 2mila avviamenti contro i del primo semestre 2007 e i del secondo semestre 2007, quindi la flessione è del 25,2% su base tendenziale e del 42,3% su base congiunturale. 66 Tab. 32: Avviamenti lavoratori stranieri e aziende interessate. Anno Valori assoluti. v.a. maschi femmine totale Avviamenti numero aziende interessate Fonte: Rilevazioni Netlabor Tab. 33: Avviamenti di lavoratori stranieri per cittadinanza e provincia. Anno Valori assoluti. Pordenone Udine Gorizia Trieste FVG EU di cui: Romania Polonia Slovenia Europa Centro orientale (*) di cui: Albania Jugoslavia-Serbia Ucraina Croazia Altri di cui: Ghana Marocco Bangladesh Nota: (*) l'europa Centro Orientale comprende Albania, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Croazia, Macedonia, Moldavia, Russia, Serbia (Jugoslavia fino al 4 giugno 2006, insieme al Montenegro), Ucraina Fonte: Agenzia Regionale del lavoro e della formazione professionale. 66 Scheda trimestrale sull economia e sul mercato del lavoro nella provincia di Gorizia Novembre 2008 sito internet: 61

62 La distribuzione degli avviamenti per settore di attività in provincia vede il maggior impiego degli stranieri nell Industria e nei Servizi; gli uomini sono maggiormente impiegati nell Industria e le donne nel settore dei Servizi. Tab. 34: Avviamenti di lavoratori stranieri in provincia divisi per attività. Valori Assoluti. Anno macro attività maschi femmine totale Agricoltura e Pesca Industria Servizi TOTALE Fonte: Rilevazioni Netlabor

63 Un indagine condotta a livello nazionale nel periodo febbraio-maggio 2008 da Unioncamere e Ministero del Lavoro 67, ha evidenziato una prospettiva di crescita per il 2008 per quanto riguarda il lavoro dipendente (+1%), con una prevalenza delle assunzioni nell industria (35,3%) e nei servizi (64,7%), concentrate soprattutto nelle piccole imprese con meno di 50 dipendenti. Per quanto riguarda le grandi imprese, anche se la stima è nel senso di un espansione della base lavorativa (+0,2%), la congiuntura degli ultimi mesi preannuncia un ricorso alla cassa integrazione guadagni o la predisposizione di significative operazioni di ristrutturazione, che porterebbe ad un ridimensionamento del saldo occupazionale delle grandi imprese rispetto alle previsioni iniziali. La tipologia di contatto utilizzata prevista si ripartisce equamente tra tempo determinato (42,6% delle assunzioni) e tempo indeterminato (47,4% delle assunzioni), lasciando poco spazio ad altre forme quali l apprendistato e il contratto di inserimento, le cui quote rimangono su valori bassi (<10%) e inferiori al L indagine mette in evidenza inoltre che ci sono più opportunità offerte per i laureati e i diplomati (che insieme rappresentano il 51,1% della domanda di lavoro) a svantaggio degli altri livelli di istruzione (formazione professionale 14,5% e scuola dell obbligo 34,3%). Aumenta la domanda di dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici (59,7% del totale) e aumenta anche la richiesta di operai specializzati (20,1% delle assunzioni, mezzo punto in più rispetto al 2007). In diminuzione invece la richiesta di personale non qualificato (12,5% cono il 13,7% del 2007). L indagine pone in evidenza che, a livello regionale in Friuli Venezia Giulia è previsto un andamento positivo (+1,3% saldo tra entrate e uscite, contro il +0,8% del 2006) collocando così la regione al sesto posto tra le regioni italiane (assieme a Puglia e Abruzzo). In particolare per la Provincia di Gorizia è previsto un tasso di crescita occupazionale pari a 1,6%, con un saldo in valore assoluto di 480 unità (l indagine prevede un incremento occupazionale di 110mila unità in tutta Italia). Tab. 35: Movimenti e tassi previsti per il 2008, per settore di attività e classe dimensionale. Fonte: Unioncamere Ministero del lavoro Sistema informativo Excelsior. I fabbisogni occupazionali delle imprese italiane nell industria e nei servizi per il Comunicato stampa Unioncamere dd 14/07/2008; sito: Dati dal Sistema Informatico Excelsior,

64 Descrivendo brevemente le previsioni evidenziate dall indagine, nella provincia di Gorizia 68, il 33,8% delle imprese prevede assunzioni, contro il 9,3% che non ne prevede affatto; le assunzioni si concentrerebbero maggiormente nel settore dell industria e, in termini di numero di dipendenti, nelle grandi imprese con più di 50 dipendenti nel settore dei servizi. Fonte: Unioncamere Ministero del lavoro Sistema informativo Excelsior. I fabbisogni occupazionali delle imprese italiane nell industria e nei servizi per il Indagine Unioncamere e Ministero del Lavoro Sintesi dei principali risultati 2008 Sistema Informativo Excelsior. 64

65 Le imprese che prevedono di non riuscire ad espandere la base occupazionale lo attribuiscono a fattori quali la difficoltà e le incertezze del mercato (dovute a domanda di prodotto incerta o in calo), oppure al fatto che hanno già un organico completo o sufficiente. Nell industria, i settori di attività maggiormente in espansione sarebbero quelli della chimica, meccanica, elettronica ed energia mentre, nei servizi le imprese in espansione sarebbero quelle del commercio e dei trasporti, credito/assicurazioni e servizi alle imprese. Le aree funzionali per le quali si prevedono maggiori assunzioni sono quelle dedicate alla produzione di beni o forniture di servizi nel settore dell industria e, il livello di inquadramento maggiormente richiesto è quello di operai e apprendisti nel settore delle costruzioni, un po in controtendenza rispetto alle previsioni a livello nazionale che preferiscono figure più specializzate. Tab. 36: Assunzioni previste nel 2008 per area funzionale e livello di inquadramento. Fonte: Unioncamere Ministero del lavoro Sistema informativo Excelsior. I fabbisogni occupazionali delle imprese italiane nell industria e nei servizi per il Le assunzioni previste verranno offerte prevalentemente con contratti a tempo determinato e a carattere stagionale nel settore dei servizi mentre, minori sono le assunzioni previste con contratti stabili a tempo indeterminato negli altri settori. In particolare per le assunzioni non stagionali 69 (totale previsto 2.550), il livello richiesto è quello degli operai specializzati metalmeccanici e affini (490 assunzioni previste), in un età compresa tra i 30 e i 44 anni (pari al 34,7% delle richieste ma, il 36% delle richieste ritiene l età non rilevante ai fini dell assunzione); si conferma la maggiore richiesta di persone diplomate (41,7%) o con la scuola dell obbligo (35,6%) mentre minore è la richiesta di laureati (6,9%). 69 Sono considerati i contratti a tempo indeterminato, di apprendistato, di inserimento, a tempo determinato finalizzati alla prova di nuovo personale e alla sostituzione temporanea di personale o alla copertura nei picchi di attività. 65

66 Le richieste previste di personale immigrato riguardano maggiormente il settore delle costruzioni e dei trasporti e servizi, nelle aziende con più di 50 dipendenti e con necessità di formazione da parte delle imprese. La richiesta prevista per contratti a tempo parziale si concentra soprattutto nel settore dei servizi nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Per quanto riguarda i contratti a tempo determinato le richieste maggiori sono verso le qualifiche di impiegati nel settore dei servizi e preferibilmente di persone laureate. Per quanto riguarda le collaborazioni a progetto nel 2008 quelle previste sono 500 unità (mentre quelle in essere sono state pari a 730) richieste dal 9,8% delle imprese con più di 50 dipendenti, soprattutto nel settore dei servizi (330 unità) da inquadrare in professioni ad elevata specializzazione, con livello di istruzione richiesto di scuola superiore o post diploma e in un età compresa dai 30 anni e oltre. Tab. 37: Assunzioni previste per il 2008 per tipo di contratto. Fonte: Unioncamere Ministero del lavoro Sistema informativo Excelsior. I fabbisogni occupazionali delle imprese italiane nell industria e nei servizi per il

67 L indagine statistica di Unioncamere ha inoltre evidenziato alcuni risultati per il Il 50,9% delle imprese (e di queste il 66,7% nell industria, la maggior parte delle quali con più di 50 dipendenti) ha utilizzato personale con contratti temporanei: il 34% contratti a tempo determinato (il 28,9% dei dipendenti a tempo determinato è stato assunto), il 22,9% con contratti di apprendistato, il 7,7% con contratti di lavoro interinale e il 14,6% contratti per collaboratori a progetto. Il 16,7% delle imprese ha ospitato personale in tirocinio o stage e la maggior parte nel settore dell industria: il 15,4% dei tirocinanti è stato destinato all assunzione. Il 28,8% delle imprese hanno effettuato corsi di formazione (interni o esterni all azienda) per il personale, maggiormente nel settore dei servizi con più di 50 dipendenti. Unioncamere 70 ha evidenziato che, per il 2008 a livello nazionale, la crescita nel mercato del lavoro prevista inizialmente con i 110mila nuovi posti, viene confermata soprattutto grazie al contributo delle piccole e medie imprese (+1,5%) che da sempre caratterizzano il tessuto produttivo nazionale e che dimostrano maggiori capacità di reazione e di adattamento alle avversità dei mercati. Le grandi imprese 71 invece registrano una flessione pari allo 0,2%. L ultima rilevazione ISTAT relativa al mese di agosto evidenzia, sempre per le grandi imprese, una variazione negativa dello 0,1% nei primi otto mesi dell anno rispetto allo stesso periodo del 2007; nel solo mese di agosto la variazione è stata pari a 0,5% al lordo della cig. 72 I settori che hanno mostrato segnali di crescita positiva sono i servizi alle imprese (+2,8%), il tessile con abbigliamento e calzature (+3%), commercio all ingrosso e di autoveicoli (+1,5%) e le industrie dei metalli (+1,2%). Una crescita ridimensionata rispetto alle previsioni si registra per le imprese del settore alberghiero e turistico (+0,3%), del commercio al dettaglio (+0,5%) e delle costruzioni (+0,8%). La difficile crisi economica degli ultimi mesi porta a rivedere le stime sugli scenari di sviluppo delle economie territoriali e, per il 2009 per quanto riguarda l occupazione si prevede una ridottissima crescita delle unità di lavoro (+0,1%), con crescita negativa al Sud e positiva pari a +0,3% nel Nord Est. Anche il tasso di disoccupazione è atteso in aumento e, a livello nazionale per il 2008 si prevede al 6,8% mentre per il 2009 è atteso sul 7,2%; nel Nord Est l incremento della disoccupazione atteso è pari a 0,5% portando il dato dal 3,1% al 3,6%. 73 La distribuzione degli occupati per settore mette in evidenza che, in regione, nel primo semestre dell anno in corso, il settore dei servizi è quello che assorbe la maggior parte dei lavoratori (dipendenti e non), con il 66,13% degli occupati (il 12,63 si trovano nel commercio); l industria assorbe il 31,74% delle risorse (7,45% nelle costruzioni) e solo il 2,12% è impiegato nel settore agricolo. Il confronto con il primo semestre dell anno precedente non mette in risalto particolari variazioni. 70 Comunicato stampa Unioncamere del 16 settembre 2008 con dati consuntivi a giugno sito: - informazione statistica; 71 Sono considerate grandi imprese quelle con più di 500 dipendenti. 72 Articolo da Il Sole 24Ore dd 30 ottobre Comunicato stampa del 6 novembre 2008 Unioncamere Scenari di sviluppo delle economie locali italiane 67

68 Figura 24: Distribuzione degli occupati in FVG per settore di attività maschi femmine totale maschi femmine totale Fonte: ISTAT Rilevazione sulle forze di lavoro. Dati in migliaia di unità. I semestre 2008 I semestre 2007 Agricoltura Industria Servizi Al 30 giugno 2008 la forza lavoro in FVG rappresenta il 45,48% della popolazione e il restante 54,52% è costituito dalla non forza lavoro. Gli occupati rappresentano il 43,46% mentre il 2,02% sono persone (con o senza esperienza lavorativa) in cerca di occupazione; tra coloro che costituiscono la parte non attiva nel mercato del lavoro, il 22,10% è rappresentato da persone con più di 64 anni mentre il 17,66% non cerca lavoro e non è disponibile a lavorare; il tasso di attività rilevato è pari al 69,1%. La cassa integrazione guadagni, insieme ai dati più prettamente economici, fornisce un indicatore dello stato di salute delle imprese regionali nei diversi settori di attività economica. Inoltre può essere valutato l impatto sociale di tale intervento a seconda delle categorie dei beneficiari (imprese) e dei soggetti implicati (lavoratori). Essa può essere ordinaria o straordinaria: la prima si attua nel caso di sospensione o riduzione dell attività produttiva dovuta ad eventi temporanei non imputabili all imprenditore o ai lavoratori; la seconda quando l azienda si trova nelle seguenti condizioni: ristrutturazione, riorganizzazione, conversione, crisi aziendale, procedure concorsuali. Esiste poi la cassa edile, specifica per questo settore di attività. A livello regionale, dopo il minimo storico del 1999, la cassa integrazione guadagni ha registrato un leggero incremento nel 2000 e 2001, mentre un aumento notevole si è verificato nel 2002 e ha interessato prevalentemente il settore meccanico, tessile e dell edilizia. Il 2003 ha registrato invece un calo soprattutto nella gestione straordinaria, mentre nel 2004 si è verificato una contrazione nella gestione ordinaria ed un forte aumento nella straordinaria e nell edilizia. Nel 2005 si è registrato un ulteriore peggioramento in particolare per settore tessile che ha visto aumentare notevolmente le ore concesse, seguito dal settore alimentare e chimico. Nel 2006 invece il numero delle ore concesse per la cassa integrazione ordinaria straordinaria hanno registrato una flessione rispetto agli aumenti precedenti. Nel 2007 la dinamica della cassa integrazione è in netto affievolimento: quella ordinaria passa da 53 a 21mila ore e anche le ore concesse nell edilizia registrano un calo passando da 87mila a circa 650mila. 73 In provincia il settore maggiormente toccato è quello meccanico con poco più di 202mila ore concesse agli operai (per gli impiegati le ore sono state 43mila); meno interessati gli altri settori produttivi. 73 Scheda sull economia e mercato del lavoro in provincia di Gorizia - Gennaio sito: 68

69 Tab. 38: Ore autorizzate per cassa integrazione ordinaria e straordinaria per provincia e settore - Anno Pordenone Udine Gorizia Trieste FVG ATTIVITA' Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi Interventi ECONOMICHE ordinari straordinari ordinari straordinari ordinari straordinari ordinari straordinari ordinari straordinari attività agric. industriali estrattive legno alimentari metallurgiche meccaniche tessili vest. abbigl. e arredam chimiche pelli e cuoio trasf. minerali carta e poligraf N edilizia energia elettr. e gas trasporti e comun varie tabacchicoltura commercio TOTALE Fonte: Regione FVG Il grafico seguente mette in evidenza il forte rallentamento della componente straordinaria che consente un ritorno verso i livelli fisiologici dopo i picchi del triennio Figura 25: Cassa integrazione guadagni in provincia di Gorizia. Anno Fonte: elaborazione su dati INPS Scheda sull economia e mercato del lavoro in provincia di Gorizia, pag Gennaio sito internet: 69

70 Le ore concesse nel 2007 costituiscono meno del 12% del totale regionale contro quasi il 25% dell anno precedente. Ciò è imputabile alla forte contrazione della componente straordinaria che nel 2007 si attesta al 14,2% contro il 37% del Anche le ore della cassa integrazione ordinaria si riducono notevolmente: dal 92,% del 2006 passano al 5,7% nel Figura 26: Cassa integrazione guadagni, incidenza provincia di Gorizia sul totale regionale. Anno Fonte: elaborazione su dati INPS. 75 Per quanto concerne la regione nel suo complesso, le ore concesse di CIGO nel corso del 2008 sono aumentate del 64,99% rispetto al 2007, di queste ore autorizzate il 52,52% ha interessato l industria e il 47,48% l edilizia. A livello regionale le ore di CIGS rispetto al 2007 crescono del 47,70%, delle quali l industria ha interessato il 97,76% del totale, mentre il commercio il 2,24%. Le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria nel corso del 2008 in provincia per il ramo dell industria sono state , di cui hanno interessato gli operai e gli impiegati; di queste le classi di attività maggiormente interessate sono state alimentare ( ore ripartite tra operai ore ed impiegati ore), meccaniche ( ore di cui ore degli operai e 544 degli impiegati), tessili ( ore), carta e poligrafici ( ore) e legno ( ore). Per quanto concerne il ramo dell edilizia le ore autorizzate hanno interessato l industria edile ( ore che hanno interessato per ore gli operai e 24 ore gli impiegati) e l artigianato edile ( ore ripartite tra operai ed impiegati 285 ore). Nel complesso le ore di CIGO autorizzate nel 2008 sono state di cui hanno interessato gli operai e gli impiegati. 75 Scheda sull economia e mercato del lavoro in provincia di Gorizia, pag Gennaio 2008 sito internet: 70

71 Tab. 39: Cassa Integrazione Guadagni gestione ordinaria 2008 ore autorizzate Classe di attività Operai Impiegati TOTALE INDUSTRIA att. Agr. Industriali estrattive legno alimentari metallurgiche meccaniche tessili vest. abb. arredamento chimiche pelli e cuoio trasf. Minerali carta e poligrafici (3N) edilizia energia elettr. e gas trasp. e comunic varie tabacchicoltura servizi agricoltura TOTALI EDILIZIA industria edile artigianato edile artigianato lapidei industria lapidei TOTALI INDUSTRIA EDILIZIA COMMERCIO COMPLESSIVO Fonte:elaborazione su dati INPS 76 Se si analizzano le ore autorizzate nel 2008 di Cassa Integrazione Guadagni Straordinarie si osserva che queste hanno interessato solamente il settore Industria ( ore ripartite tra operai ( ) ed impiegati ( )).Delle ore che hanno interessato gli operai: sono state autorizzate alle meccaniche, alle chimiche e ai trasporti e comunicazioni; invece le ore che hanno interessato gli impiegati sono ripartite tra le meccaniche (33.344) e le chimiche (81.120). 76 Sito internet: 71

72 Tab. 40: Cassa Integrazione Guadagni gestione straordinaria 2008 ore autorizzate Classe di attività Operai Impiegati TOTALE INDUSTRIA att. Agr. Industriali estrattive legno alimentari metallurgiche meccaniche tessili vest. abb. arredamento chimiche pelli e cuoio trasf. Minerali carta e poligrafici (3N) edilizia energia elettr. e gas trasp. e comunic varie tabacchicoltura servizi agricoltura TOTALI EDILIZIA industria edile artigianato edile artigianato lapidei industria lapidei TOTALI INDUSTRIA EDILIZIA COMMERCIO COMPLESSIVO Fonte:elaborazione su dati INPS Nel complesso nell anno 2008 sono state autorizzate tra gestione straordinaria ed ordinaria ore, delle quali l 83,35% ha interessato gli operai e il restante 16,65% gli impiegati. Tab. 41: Cassa Integrazione Guadagni gestione straordinaria ed ordinaria 2008 ore autorizzate GESTIONE Straordinaria RAMO DI ATTIVITA' ECONOMICA ore autorizzate agli Operai ore autorizzate agli Impiegati Totale ore autorizzate Industria Edilizia Commercio TOTALE Ordinaria Industria Edilizia Commercio TOTALE COMPLESSIVO Fonte:elaborazione su dati INPS 72

73 Per quanto riguarda gli ingressi in liste di mobilità i flussi fanno registrare una diminuzione nel 2007, soprattutto per la componente italiana (-196) e quella maschile (-177). Anche la variazione dello stock è negativa (-792), e passa da a unità. Tab 42: Iscritti nelle liste di mobilità per genere e provincia. Anno Pordenone Udine Gorizia Trieste FVG Maschi Femmine TOTALE Fonte: Agenzia Regionale del lavoro e della formazione professionale. Figura 26: Lista di mobilità. Flussi annui per tipologia, Fonte: elaborazione Netlabor. I dati sulle liste di mobilità confermano un peggioramento della congiuntura, nel corso del primo semestre 2008 i flussi segnano un incremento del 93%. I nuovi ingressi nel corso dell anno 2008 sono stati pari a 410 contro i 212 dell anno precedente. L incremento interessa per lo più la componente italiana (+160) e quella maschile (+164). Per quanto concerne l età, 178 dei 198 ingressi registrati in più nel semestre sono riferibili agli adulti (30-54 anni). L incidenza degli ingressi per licenziamento individuale (L. 236/93) è molto elevata (280 su 410), infatti sono aumentati, su base tendenziale, sia nel primo (+43) che nel secondo trimestre (+83), invece se si osservano i valori riferibili alla componente collettiva, si può notare una flessione (-17) nel primo trimestre e un balzo (+90) nel secondo. La crescita degli ingressi in lista di mobilità è concentrata sul CPI di Gorizia (da 112 a 227 ingressi, +103% contro i 183 di Monfalcone. L incremento dei licenziamenti individuali è più marcato sul CPI di Gorizia, quello dei licenziamenti collettivi sul CPI di Monfalcone. 77 In generale nel 2007 per il mercato del lavoro si registrano valori della cassa integrazione in calo protesi ad un ritorno verso i livelli fisiologici del passato e, una forte espansione degli avviamenti su base tendenziale per i quali però si deve tener in debito conto l effetto amministrativo imposto dai vincoli della Finanziaria 2007 e che rende difficilmente comparabili i dati con gli anni precedenti, a meno di accurate stime che possono dar luogo a risultati in valori assoluti anche diversi. Per quanto riguarda il 2008, le previsioni sono ottimistiche e vengono in gran parte confermate dai valori registrati fino a giugno ma sembra piuttosto prudente tener conto anche della congiuntura attuale che evidenzia previsioni pessimistiche per il prossimo anno (pil negativo e stagnazione economica) e che sicuramente influenzerà i valori tendenziali che si registreranno alla fine dell anno. 77 Scheda trimestrale sull economia e sul mercato del lavoro nella provincia di Gorizia Novembre 2008 sito internet: 73

74 Per la provincia di Gorizia, l indagine Excelsior, prevede per l intero anno entrate e uscite, con un saldo positivo di 480 unità. Gran parte delle assunzioni si concentrano nel settore dei servizi (2.520), poco più di 900 le assunzioni nell industria, di cui 680 nell industria in senso stretto. Il 40% delle assunzioni è previsto per le aziende con più di 50 dipendenti, il 38,6% per quelle 1-9 e il 21,2% per quelle tra dipendenti. In termini di posizione professionale, sono le assunzioni previste di operai, 890 di impiegati, 580 di immigrati, di cui 390 nell industria. Il 44,4% delle assunzioni riguardano lavoratori per le quali le aziende non esprimono una preferenza di genere, l esplicita indicazione di preferenza femminile riguarda circa il 20% del totale, accrescendosi al 25,4% quando si consideri il settore dei servizi. Ponendo l attenzione sulla posizione professionale risultano di più difficile reperimento alcune figure professionali, quali gli operai specializzati, gli specialisti e i tecnici Scheda trimestrale sull economia e sul mercato del lavoro nella provincia di Gorizia Novembre 2008 sito internet: 74

75 1.4.2 Fenomeno infortunistico I primi dati ufficiali sul fenomeno infortunistico del 2007 fotografano una situazione positiva; a livello nazionale rispetto al 2006 si registra un incremento delle denunce dell 1,7% che trova conferma nelle statistiche riferite al Nord-Est per il quale si osserva una riduzione del 2,2% e di quelle del Friuli Venezia Giulia che indicano una contrazione dello 0,6%. Dei infortuni denunciati nel 2007 nella regione, hanno riguardato l Industria e Servizi, l Agricoltura e 683 i Dipendenti del Conto Stato. 79 Tab. 43: Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo per territorio, gestione e anno 80 Fonte: INAIL Consulenza Statistico Attuariale Alla riduzione degli infortuni in regione ha contribuito in maniera incisiva Gorizia con il 1,8%. Accanto ai dati sulle denunce grande attenzione suscita la diffusione delle statistiche sui casi mortali che per il 2007 a livello nazionale sono scesi sotto la soglia dei 1.200, attestandosi a dopo la ripresa del 2006, anno in cui avevano raggiunto i casi. Tab. 44: Infortuni mortali sul lavoro avvenuti nel periodo per territorio, gestione e anno 81 Fonte: INAIL Consulenza Statistico Attuariale 79 Sito internet INAIL Rapporto FVG Sito internet INAIL Rapporto FVG Sito internet INAIL Rapporto FVG

76 Dei 25 casi mortali avvenuti nel hanno interessato le donne, lo stesso numero era stato conteggiato per il 2006 quando i decessi erano stati 30. inoltre la metà sono avvenuti nelle attività industriali più rischiose: 7 nelle Costruzioni, 3 nell Industria dei metalli e 3 in quella della fabbricazione di mobili, gioielli e giocattoli. Tab. 45: Infortuni mortali sul lavoro per settori di attività e territorio Anno Fonte: INAIL Consulenza Statistico Attuariale 82 Sito internet INAIL Rapporto FVG

77 Nel 2007 gli infortuni degli stranieri sono aumentati di poco meno del 10% rispetto all anno precedente e del 16,6% rispetto al Il tasso di crescita nella regione è stato superiore sia a quello nazionale, dell 8,7% nel biennio e del 12,6% nel triennio, sia a quello del Nord-Est (8% e 11,5%). Tab. 46: Infortuni occorsi a lavoratori stranieri nel periodo per territorio e anno Gestione Agricoltura, Industria e Servizi 83 Fonte: INAIL Consulenza Statistico Attuariale Gorizia con il 12,7% di infortuni è ultima tra le quattro province, accanto alla ex-jugoslavia 84 vanno segnalati i casi di infortuni occorsi a cittadini stranieri provenienti dal Bangladesh e della Bosnia-Erzegovina. 83 Sito internet INAIL Rapporto FVG Ci si riferisce a coloro che sono nati nella ex-yugoslavia prima della suddivisione negli stati che da essa sono derivati: Croazia, Slovenia, Bosnia- Erzegovina, Serbia, Montenegro e Macedonia 77

78 Tab. 47: Infortuni occorsi a lavoratori stranieri per Paese di nascita e provincia Anno Fonte: INAIL Consulenza Statistico Attuariale Considerando gli indicatori di rischio, che forniscono informazioni correlate alla effettiva esposizione al rischio da parte dei lavoratori, la nostra regione risulta occupare la seconda posizione a livello nazionale perché in Friuli Venezia Giulia sono concentrati i settori produttivi caratterizzati dal più elevato rischio infortunistico come la metallurgia, il legno-mobilio, la costruzione di mezzi di trasporto, alcuni comparti della meccanica e l edilizia. La provincia di Gorizia è quella connotata dal valore più elevato tra tutte le province italiane dell indice di frequenza infortunistica perché si trova concentrata l industria navalmeccanica che comprende due attività che si pongono ai primi posti per il rischio connesso, vale a dire l industria della costruzione di mezzi di trasporto (al sesto posto della graduatoria settoriale) e quella meccanica (ottavo) Sito internet INAIL Rapporto FVG Sito internet INAIL Rapporto FVG

79 Tenendo conto delle malattie professionali denunciate in tutto il Friuli Venezia Giulia sono passate da nel 2003 a nel 2007, registrando una crescita del 14,4% e una variazione tra il 2006 e il 2007 di circa l 8,70%. Tab. 48: Numero di malattie professionali denunciate, nei settori Agricoltura, Industria e Servizi, nelle quattro province del Friuli Venezia Giulia, nel Nord-Est e in Italia, nel quinquennio Fonte: INAIL A Gorizia le denunce sono diminuite, passando da 489 nel 2003, a 282 nel 2004, a 254 nel 2005, a 208 nel 2006 per poi risalire nel 2007 giungendo a 219 (-55,2% nel periodo tra il 2003 e il 2007). Tra il 2006 e il 2007 a Gorizia il numero di denunce è cresciuto del 5,8%. Figura 26: Numero di denunce nei settori delle Industrie Manifatturiere, delle Costruzioni e dei Servizi di Gorizia nel quinquennio Fonte: INAIL A Gorizia la distribuzione in base a macrosettore economico ha visto, nel 2003, le Industrie Manifatturiere aggiudicarsi il 77,9% delle denunce, seguite dalle Costruzioni con l 11,0%, dai Servizi con il 7,7% e dal Commercio con il 3,3%. Nel 2007 le quote sono state, rispettivamente, dell 80,0%, del 2,6%, del 13,0% e del 4,3%. 87 Sito internet INAIL Rapporto FVG Sito internet INAIL Rapporto FVG

80 1.4.3 Credito L evoluzione dell economia reale è fortemente legata alle dinamiche dei mercati creditizi e finanziari. L avvicendarsi degli eventi degli ultimi mesi, legati in primo luogo alla crisi dei mercati finanziari americani e a seguire di quelli europei e internazionali, hanno evidenziato le conseguenze che derivano all economia reale da una situazione di crisi e di generalizzata sfiducia dei mercati finanziari. Inoltre, l analisi delle dinamiche creditizie è importante per comprendere l evoluzione dell economia nazionale e locale in quanto il credito riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la crescita delle piccole e medie imprese. Negli ultimi anni si è assistito ad un radicale cambiamento nel sistema bancario italiano: il processo di razionalizzazione di espansione del numero degli istituti creditizi, legati al fenomeno della globalizzazione, ha interessato anche la regione e le province. Il generale rafforzamento delle banche, ha migliorato la loro capacità di stare sul mercato e la maggior competitività richiesta per contrastare la notevole pressione della concorrenza estera dovuta anche al fatto di appartenere al sistema dell Unione monetaria Europea. La fotografia del credito in Friuli Venezia Giulia nel quinquennio mostra un sistema bancario di qualità, che cresce a ritmi inferiori rispetto alla media nazionale (+6,4% di impieghi contro il 7,6% della media nazionale), ma con una percentuale di sofferenze più contenuta delle altre regioni (2,46% contro un 2,9%) e un volume di depositi che aumenta di un 5,9% annuo contro il 5% nazionale. La qualità del credito in regione si mantiene positiva, considerando tutte le attività svolte dal sistema bancario la situazione risulta equilibrata sia per impieghi che per raccolta. Negli ultimi 5 anni la crescita degli impieghi in regione è stata del 42,5% contro il 53,1% del nord-est e il 46,8% della media italiana. Il tasso di crescita medio annuo è stato del 7,3% (8% in Italia e 8,9% a Nord-Est), anche se ha avuto un andamento altalenante. Gli impieghi a Gorizia sono cresciuti del 40% dal 2003, rispetto al 2007 la crescita è stata del 7,3%. 90 Figura 27: Banche e sportelli bancari in attività per provincia Gorizia Pordenone Trieste Udine 50 0 Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati Banca d Italia. Nell anno 2007 si rileva la presenza sul territorio provinciale di 110 sportelli bancari appartenenti a 5 gruppi di banche (in totale 21 sedi), che coprono la domanda di 22 comuni. Rispetto all anno precedente, gli sportelli sono aumentati di 3 unità e le sedi di una unità. In generale, nelle province della regione, rispetto al 2002 vi è una tendenza all aumento del numero delle sedi e, soprattutto, degli sportelli degli istituti di credito e, ciò conferma una politica di espansione della presenza delle banche più capillare e localizzata sul territorio. 90 Tratto dall articolo Credito a prova di sofferenze de Il Sole 24 ore di mercoledì 14 gennaio

81 Tab. 48: Distribuzione per localizzazione (province) e gruppi istituzionali di banche (al 31/3/08). Totale Banche S.p.A. Banche popolari Banche di credito cooperativo Filiali di banche estere Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Comuni serviti da banche Friuli Venezia Giulia Gorizia Pordenone Trieste Udine Fonte: Banca d Italia La provincia di Gorizia, è fra i primi posti nella graduatoria nazionale per numero di sportelli con una media di circa 11 sportelli per 1000 imprese e 8 per abitanti. Con riferimento al numero di ATM attivi e ai servizi di home e corporate banking nel 2007 si registra un incremento che insieme al phone banking va confermare la tendenza al rialzo di tali strumenti che agevolano l accesso al credito. In calo rispetto l anno precedente il numero dei POS. Tab. 49: N di POS, ATM attivi e home e corporate banking per famiglie e imprese (al 31/12/2007). POS ATM Attivi Home and Home and corporate corporate banking banking per per famiglie imprese Phone banking Trieste Gorizia Udine Pordenone Fonte: Banca d Italia Il ricorso ai prestiti bancari è rallentato rispetto all anno precedente: la minore crescita alle famiglie consumatrici ha riguardato sia i mutui, sia il credito al consumo, mentre i prestiti alle imprese hanno risentito dell andamento della congiuntura regionale. La qualità del credito, misurata dalle nuove sofferenze rettificate in rapporto agli impieghi vivi di inizio periodo, si è mantenuta elevata, ma le posizioni con rate scadute o relative alla clientela in una situazione di temporanea difficoltà hanno registrato un sostenuto incremento. La raccolta presso le famiglie consumatrici si è ulteriormente incrementata, con una crescita accentuata per la componente obbligazionaria. I prestiti alle imprese sono invece diminuiti: tale decelerazione ha riguardato sia l industria manifatturiera, sia le costruzioni che i servizi. La minore crescita non ha interessato le imprese di minori dimensioni (ditte individuali e società non finanziarie con meno di 20 addetti), che hanno invece registrato un accelerazione dei debiti bancari. Le Amministrazioni pubbliche hanno proseguito a ridurre il proprio indebitamento bancario. Tab.50: Impieghi a Gorizia per settori di attività economica della clientela AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE SOCIETA' NON FINANZIARIE FAMIGLIE ISTITUZIONI SENZA SCOPO DI LUCRO AMMINISTRAZIONI CENTRALI AMMINISTRAZIONI LOCALI 31/03/ , , ,908 47,905 2,318 21,898 31/12/ , , ,152 48,993 2,740 22,460 31/12/ , , ,889 48,035 0,001 19,502 31/12/ , , ,213 41,953 0,014 21,406 31/12/ , , ,312 29,337 0,007 20,557 31/12/ , , ,019 21,475 0,01 27,107 Fonte: Banca d Italia 81

82 Rispetto al 2006, a livello regionale nel 2007 la raccolta presenta valori crescita: aumentano i depositi del 10,5% e le obbligazioni del 20,9%; mentre, si registra un calo sul lato degli impieghi: i prestiti diminuiscono dello 0,4% dovuto alla forte diminuzione registrata nella provincia di Trieste (-21%); nelle altre province i valori della raccolta e degli impieghi presentano variazioni positive. Tab. 51: Raccolta e prestiti delle banche per provincia Province Var % Gorizia ,5 Pordenone ,3 Depositi Trieste ,8 Udine ,7 Totale ,2 Gorizia ,9 Pordenone ,9 Prestiti 91 Trieste ,0 Udine ,9 Totale ,4 Fonte: Banca d Italia In Friuli Venezia Giulia si è registrata una variazione dei tassi bancari attivi e passivi a breve termine dal 2006 al 2007: i tassi attivi sono passati dal 6,6% al 7,2% del 2007, mentre quelli passivi dal 1,6% al 2,1%. Tab. 52: Crediti di firma per comparti di attività SETTORI E COMPARTI DI SOCIETA' E AMMINISTRAZION ATTIVITA' QUASI SOCIETA' I PUBBLICHE ECONOMICA NON FINANZIARIE DELLA CLIENTELA FAMIGLIE PRODUTTRICI TOTALE CLIENTELA ORDINARIA RESIDENTE IMPRESE FINANZIARIE E ASSICURATIVE FAMIGLIE CONSUMATRICI, ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE E DATI NON CLASSIFICABILI DATA Valore Valore Valore Valore Valore Valore 31/03/ , ,952 53, , , ,996 31/12/ , ,279 51, , , ,920 31/12/ , ,723 52, , , ,010 31/12/ , ,270 51, , , ,547 31/12/ , ,455 52, , , ,512 31/12/ , ,076 60, , , ,479 31/12/ , ,120 56, , , ,060 Fonte: Banca d Italia 91 Esclusi i pronti contro termine e le sofferenze. 82

83 Guardando gli interventi agevolativi per incrementare gli investimenti locali, si può notare che, nel 2007 è sempre alta la quota di finanziamenti rivolti all edilizia e alle abitazioni. Tab. 53: Finanziamenti agevolati per settore di attivita' economica e per provincia(oltre 18 mesi). Settore Trieste Gorizia Udine Pordenone Mezzogiorno e altre aree depresse 0,128 0,009 0,021 0,596 PMI 2,567 19,468 36,796 30,478 Industria, altre imprese 0,312 4,373 31,421 11,041 Commercio, attività finanz. e assic., trasporti e comunicaz., servizi vari 11,835 11,357 52,350 35,068 Esportazioni 0,008 0,000 n.d. n.d. Agricoltura, foreste e pesca 1,746 6,173 24,478 11,520 Edilizia ed abitazioni 15,047 21,244 67,441 40,322 Artigianato 3,488 8,159 36,901 17,112 Calamità naturali 0,303 0,255 0,985 0,518 Altre destinazioni 33,023 27, ,048 97,481 Totale 68,457 98, , ,136 Fonte: Banca d Italia. Dati al 31/12/2008. Dati in milioni di euro. Per quanto concerne il numero dei protesti si è assistito ad un loro aumento. Si può evidenziare l aumento dell insolvibilità in termini di importi e la diminuzione del numero di operazioni non andate a buon fine. Complessivamente in calo gli assegni protestati, con una diminuzione degli importi soggetti a protesto del 10,61% e in sostanziale stabilità per il numero di assegni emessi. Tab. 54: Assegni, cambiali e tratte levate in protesto Gennaio- Ottobre 2008 Gennaio- Ottobre 2007 Variazione Assegni Importo Numero Importo Numero Importo Numero Gorizia ,9% -1,6% Pordenone ,0% 61,1% Trieste ,1% -23,2% Udine ,0% -1,4% Cambiali Importo Numero Importo Numero Importo Numero Gorizia ,2% -15,1% Pordenone ,1% -9,5% Trieste ,0% -2,7% Udine ,8% -5,8% Tratte Importo Numero Importo Numero Importo Numero Gorizia n.d. n.d. n.d. n.d. Pordenone ,9% 10,5% Trieste ,3% 21,4% Udine ,1% 113,2% Fonte: elaborazioni Unioncamere-Infocamere su dati registro informatico dei protesti 83

84 1.4.3 Settore agricoltura, silvicoltura e itticoltura Negli ultimi anni, i forti e i repentini cambiamenti hanno reso il tema della competitività delle aziende agricole un fattore importante per lo sviluppo futuro dell intero sistema agroalimentare nazionale; la riforma della Politica Agricola Comune (PAC), la verifica del bilancio comunitario, l estrema volatilità dei prezzi agricoli (soprattutto per mais e frumento tenero che hanno avuto un impennata del 2007 ma, ora ridimensionate ai livelli di due anni fa) e, la crisi finanziaria economica internazionale del momento attuale, hanno fatto riemergere la strategicità della funzione produttiva dell intero sistema agricolo e la centralità delle imprese agricole nel sistema economico. 92 Nell XI Rapporto sull agricoltura italiana La competitività dell agricoltura italiana di fronte ai nuovi scenari evolutivi, promosso da Confagricoltura e tracciato da Nomisma, emergono alcuni aspetti significativi: 1. Ritardo strutturale dell agricoltura italiana: a fronte di una media comunitaria di circa 12 ettari di superficie agricola utilizzata per azienda, nel nostro paese il valore è pari a poco più di 7 ettari (contro i 49 della Francia e i 44 della Germania). Le imprese che espandono la produzione, su una superficie superiore ai 50 ettari, pesa per solo il 2%, contro il 35% della Francia e il 22% della Germania. 2. Competitività sul mercato estero: attualmente il nostro paese è al decimo posto nella graduatoria internazionale dei paesi esportatori per il settore agroalimentare, valori cresciuti progressivamente negli ultimi dieci anni (dal 97 al 2007), durante i quali, la quota nelle esportazioni è passata dal 2,8% al 3,1% e, con una crescita del valore dei prodotti del +104% (mentre la media mondiale è ferma all 89%). Dunque i mercati esteri sono un fattore di estrema importanza strategica per lo sbocco del made in italy alimentare e ciò rende necessario intervenire con politiche tese a favorire la competitività delle imprese verso l estero. 3. Ricambio generazionale ritardato: il ritardo competitivo del settore agricolo deriva anche da un indice piuttosto basso nel ricambio generazionale dei capi d azienda. Il dato è misurato come rapporto tra i conduttori con meno di 35anni e quelli over 65, ed è pari all 8% in Italia, contro, una media comunitaria pari al 22%. (Spiccano, peraltro, il 125% della Germania e il 66% della Francia). 4. Altri fattori di criticità: un indagine condotta su un campione di 500 aziende del territorio nazionale, fa emergere come ulteriori fattori critici il difficile accesso al credito (dovuto a tassi elevati e all inesistenza di strumenti di credito adeguati alle esigenze dell impresa), la complessità e la lungaggine degli adempimenti amministrativi, la difficoltà di espandere il giro d affari oltre uil mercato locale, gli elevati costi della manodopera, la formazione professionale non adeguata e l incapacità di reperire forza lavoro con tempestività. Nelle considerazioni conclusive del rapporto Nomisma viene evidenziato che una migliore strutturazione ed una maggiore competitività del settore agricolo possono essere raggiunte attraverso leve quali: una maggior organizzazione produttiva (mediante processi di aggregazione e qualificazione della produzione), migliore sistema di commercializzazione (attraverso uno sviluppo migliore delle relazioni con la grande distribuzione ordinaria), nuovi strumenti in grado di migliorare la tutela del rischio e politiche più specifiche efficaci sul sistema lavoro, sul sistema della semplificazione burocratica e per l accesso al mercato e al credito. Dall analisi delle imprese registrate emergono dati significativi in merito all andamento negativo sul numero delle imprese agricole in provincia. Infatti dalle aziende del 2000 si è passati alle del 2007 (- 14,5%) Negli anni si è registrata una progressiva tendenza a cessazioni di molto superiori alle nuove iscrizioni, con un picco nell anno 2002; rispetto al 2006, nel 2007 ci sono state meno iscrizioni (-9) e più cancellazioni (+24) con una tendenza ad un peggioramento nel numero totale delle imprese. Per quanto riguarda la pesca il totale delle imprese è rimasto pressoché stabile, registrando solo un lievissimo calo. La forma giuridica prevalente è la ditta individuale (85% del totale); rispetto agli anni precedenti sono aumentate le società di persone (+30%). 92 Comunicato stampa del 4 dicembre 2008 sul XI Rapporto sull agricoltura italiana condotto da Nomisma. 84

85 Tab. 55: Numero imprese registrate ed attive nel periodo 2001/2007 in provincia di Gorizia registrate attive registrate attive registrate attive registrate attive registrate attive registrate attive registrate attive Agricoltura, caccia e servizi Silvicoltura Agricoltura, caccia, sivicoltura Pesca, pescicoltura Totale Fonte: Infocamere Movimprese. Anno Figura 28: Numero imprese iscritte e cessate nel periodo 2001/2007 in provincia di Gorizia Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Agricoltura, caccia, sivicoltura Pesca, pescicoltura Totale Fonte: Infocamere Movimprese. Anno Figura 29: Suddivisione delle aziende agricole e pescicoltura per forma giuridica. Anno Ditte individuali Soc. Di capitali Soc. Di persone Altre forme Fonte: Movimprese 85

86 In termini occupazionali il settore primario assorbe una quota sempre più bassa di forza lavoro locale. La maggioranza delle aziende risulta essere a conduzione diretta del coltivatore, che si avvale di salariati e/o compartecipanti solo nel caso in cui la superficie media a disposizione si attesti intorno ai 50 ha. Altre forme, come la conduzione a colonia parziaria, scomparsa nel corso degli anni, sono pressoché inutilizzate. Nel caso di aziende a conduzione diretta, quelle con minor superficie impiegano solo la manodopera familiare e all aumentare della superficie totale a disposizione, prevale sempre la manodopera familiare prevalente e poi si tende ad impiegare in prevalenza manodopera extrafamiliare. Tab. 56: Occupati in agricoltura in regione e provincia. Anno 2006 e 2007 ATTIVITA' ECONOMICHE Pordenone Udine Gorizia Trieste FVG Italia 2007 Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti 1 [2] 1 [0] Indipendenti [0] Fonte: Regione FVG-lavoro. Dati in migliaia. Totale [0] Per quanto riguarda la superficie dedicata alle principali produzioni agricole si nota come maggiori sono le aree rivolta alle coltivazioni di cereali (41%), in particolare di mais (20%) e frumento tenero (11%) e ai vigneti per la produzione del vino (21%); seguono, in ordine di superfici dedicate, altre colture quali coltivazioni industriali (19%) tra le quali la produzione di soia (20%) che occupa la maggior area, prati e pascoli (6%), foraggere (7%), erba e graminacee (6%); molto minore, intorno all 2%, la superficie dedicata alle altre coltivazioni quali frutta, ortaggi, legumi e oliveti. Per quanto riguarda la quantità prodotta nel 2007 è aumentata la produzione di cereali, che costituiscono il 41% della produzione totale, a discapito delle coltivazioni industriali (soia, barbabietola da zucchero, girasole e colza) e che comunque rappresentano il 19% della produzione. Anche nell anno in corso, le statistiche agricole delle coltivazioni e colture industriali 93, rilevano un incremento di superficie totale dedicata alla coltivazione di frumento duro, frumento tenero e orzo (in regione +94%); l inversione di tendenza del 2007 e attuale, rispetto al 2006, è imputabile alla maggior convenienza alla coltivazione dei cereali e del sensibile incremento dei prezzi di mercato. Figura 30: Superficie dedicata alle principali produzioni agricole in provincia nel M ais 3% 4% 9% 20% 20% Soia B arbabietola, girasole, colza Frum ento Prati avvicendati O rticoltura Frutta fresca e olivo 21% 1% 1% 3% 17% 1% V igneto Foraggere perm aneti Foraggere tem poranee Altri cereali (segale, orzo, Fonte: ISTAT 93 Bollettino Agrit 2/08 del Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali Dipartimento delle Politiche di Sviluppo Economico e Rurale. 94 Fonte: 86

87 Tab. 57: Andamento delle produzioni agricole totali (in q) frumento orzo avena mais ortaggi coltivazioni industriali frutta fresca olivo foraggere temporanee foraggere permanenti prati avvicendati Fonte: ISTAT La produzione di uva da vino in provincia di Gorizia, nell anno 2007 ha rappresentato il 25% del totale delle produzioni agricole e, il valore percentuale della produzione raccolta è stato pari al valore della produzione totale, pari a 306mila quintali. La produzione di vino è stata di 198mila quintali, in valore assoluto. L orientamento dei produttori, sia di collina che di pianura, è verso la qualità del prodotto e pertanto vi è una notevole attenzione sia alle pratiche colturali che agli investimenti in cantina. I sistemi di impianto sono orientati verso la densità medio alta, con ridotte quantità di uva per ceppo e di notevole rilevanza sono gli interventi dei produttori per l adozione di metodi di irrigazione ad ala gocciolante interrata. Tali sistemi consentono di una costante resa qualitativa del vigneto ed un economia della risorsa idrica. Anche la propensione all innovazione tecnologica in cantina risulta molto elevata: l impiego di vinificatori meccanizzati che consentono macerazioni guidate e i sistemi di microfiltrazione tangenziale per la pulizia di mosti e/o vini sono solo un esempio del crescente interesse per il miglioramento delle proprie produzioni. Anche la fase dell imbottigliamento e del marketing promozionale vedono investimenti in notevole aumento. Per quanto riguarda le qualità di vino prodotte, come evidenziato anche da esperti del settore, alcune tipologie possono non presentare valori perché non riconosciute come Doc a causa di una non adeguata qualità dell annata, oppure per diverse scelte di classificazione delle uve da parte dei produttori stessi. Tab. 58: Produzione di vino (hl) per tipologia di varietà. Doc Carso Q.tà vino 2002 Q.tà vino 2003 Q.tà vino 2004 Q.tà vino 2005 Q.tà vino 2006 Q.tà vino 2007 Carso Malvasia 146,02 159,04 255,32 166, ,27 Carso Pinot grigio 25,9 26,04 50,05 25,69 30,1 21,07 Carso Sauvignon 87, ,5 60,2 60,9 45,53 Traminer aromatico ,5 51,1 50,4 0 Cabernet franc , Cabernet sauvignon ,4 276,5 275,1 0 Carso rosso 0 nd 100,1 nd 100,1 65,66 Carso Merlot 21 27,3 25,9 26,6 26,6 20,3 Refosco p.r. 101,5 101,5 200,2 100,8 100,1 0 Terrano 101,5 103, ,36 Vitovska(*) ,89 Carso Refosco(*) ,05 Carso Chardonnay(*) ,74 Totale DOC Carso 1.155, , , , , ,87 Fonte: Camera di Commercio di Trieste. Valori in ettolitri (*) Si tratta di qualità di vini ammessi a coltura Doc nella sola Provincia di Trieste (area cui i dati si riferiscono) mentre, nella provincia di Gorizia è ammessa la sola coltivazione dei vigneti e non la produzione di vino Doc. 95 Fonte: 87

88 Le considerazioni agronomiche sulla vendemmia del 2007, da parte degli esperti del settore, evidenziano, con particolare riferimento per la zona del Collio, una raccolta molto precoce, iniziata già dopo ferragosto segnando così la vendemmia più precoce che si ricordi a memoria d uomo. L andamento climatico è stato buono tale da non favorire il proliferare delle malattie, in particolare gli attacchi di botrite. Pur se si sono verificate delle grandinate, gli acini non hanno subito danni importanti. Nel 2006 la produzione di uva da vino è stata di 204mila quintali mentre la produzione di vino ha raggiunto i 136mila ettolitri; rispetto all anno precedente dunque il 2007 ha registrato un aumento di 102mila quintali nella produzione di uva e, un aumento di 62 ettolitri nella produzione di vino. Tab. 59: Produzione di vino (hl) per tipologia di varietà. Doc Collio Q.tà vino 2002 Q.tà vino 2003 Q.tà vino 2004 Q.tà vino 2005 Q.tà vino 2006 Q.tà vino 2007 Bianco 268,55 257,1 255,98 216, Chardonnay 6.568, , , , Malvasia istriana 991, , , , Muller thutgau 169,22 169,51 204,4 160, Picolit 93, ,12 97, Pinot bianco 3.604, , , , Pinot grigio , , , , Ribolla gialla 2.986, , , , Riesling italico 119,7 157,72 120,6 231, Riesling renano 294,84 259,12 394,6 46, Sauvignon , , , , Friuliano , , , , Traminer aromatico 580,38 566, , Cabernet 21 10,5 0 19, Cabernet franc 3.755, , , , Cabernet sauvignon 1.684, , , , Merlot 5.933, , , , Pinot nero 882, , , , Rosso 45,56 40,74 46,9 38,5 0 0 Totale DOC Collio , , , , , ,36 Fonte: Consorzio tutela vini Collio. Valori in ettolitri. Tab. 60: Produzione di vino per tipologia di varietà. Doc Isonzo. Q.tà vino 2002 Q.tà vino 2003 Q.tà vino 2004 Q.tà vino 2005 Q.tà vino 2006 Q.tà vino 2007 Chardonnay 5.944, , , , ,39 Malvasia istriana 1.774, , , , ,58 Moscato giallo 471,25 342,43 437,3 520, ,16 Pinot bianco 3.203, , , , ,59 Pinot grigio , , , , ,50 Riesling italico 20,09 294,73 458,64 113,92 0 5,74 Riesling renano 221,55 27, ,45 Rosso 0 37,31 38,9 50, ,00 Sauvignon 6.057, , , , ,55 Friuliano 9.609, , , , ,69 Traminer aromatico 463,05 440,89 587,3 346, ,32 Verduzzo friulano 956, , ,75 947, ,15 Cabernet 211,54 260, ,43-0,00 Cabernet franc 6.484, , , , ,04 Cabernet sauvignon 3.489, , , , ,05 Franconia 164,8 124,9 220,01 159, ,27 Merlot 9.562, , , , ,54 Pinot nero 404,32 563,37 630,07 510, ,09 Refosco p.r , , , , ,76 Moscato rosa 89,18 33,71 129,5 40,95-2,10 Schiopettino 181,93 206,57 212,14 140, ,17 Totale DOC Isonzo , , , , , ,14 Fonte: Consorzio tutela vini Isonzo. Valori in ettolitri. 88

89 Figura 31: Produzione totale di vino , , , , , ,05 totale produzione , , , ,37 ettolitri , , , , ,00 0, Fonte: Elaborazione ufficio statistica su dati Doc Collio, Doc Carso e Doc Isonzo. Per quanto riguarda la vendemmia 2008, a livello nazionale la produzione stimata è in crescita (+7%, rispetto ai dati ISTAT) ma non abbastanza da recuperare le quantità prodotte nel Le rilevazioni Ismea stimano, per la nostra regione, una flessione produttiva (dal 5% al 10%) e, questo principalmente a causa delle condizioni climatiche che hanno caratterizzano la primavera (con basse temperature ed eccessive piogge tali da compromettere l allegagione) e, successivamente il periodo estivo (con i temporali, la grandine e la bora del mese di agosto); il miglioramento delle condizioni meteorologiche dei mesi successivi possono aver permesso alle uve di recuperare in qualità e di raggiungere una maturazione ottimale con un soddisfacente grado zuccherino; non si rileva però un buon stato fitosanitario infatti, i produttori hanno dovuto fare trattamenti superiori a quelli dello scorso anno per arginare gli attacchi di peronospora, mal dell esca e botrite. 97 Gli esperti del settore stimano, per quanto riguarda la produzione locale, un calo del 25% nella produzione, soprattutto per i piccoli produttori a causa del maltempo, delle malattie del vigneto e anche a causa del fenomeno della presenza dei cinghiali che hanno causato danni soprattutto alle colture a terra (quelle a pergola hanno avuto meno danni). Per quel che concerne la pesca si nota un mercato variabile nelle quantità prodotte a seconda delle annate; nel 2007 la raccolta è di poco aumentata rispetto al 2006 (+0,94%) ma risulta comunque inferiore al 2004 e 2005, con una conseguente diminuzione nei valori di realizzo che per il 2007 si attestano a poco più di 3milioni di euro. Tab. 61: Pesca marittima: Quantità e prezzi. PESCI MOLLUSCHI CROSTACEI Quintali /kg Quintali /kg Quintali /kg TOTALE totale quintali ,27 3, ,95 4, ,78 4, ,04 4, ,74 5,44 572,69 3, , ,8 4, ,02 5,14 755,03 4, , , , , , , , ,7 6, ,8 3,93 633,7 5, , ,31 6, ,6 3,67 597,38 8, ,29 Fonte: Elaborazione CCIAA Gorizia Stime elaborate da Ismea, settembre Sito: 97 News mercati n. 28, Speciale previsione di produzione vini Ismea 98 Dati forniti dal mercato ittico all ingrosso di Grado. 89

90 1.4.5 Settore imprenditoriale e attività manifatturiera I dati rilevati nel corso del 2007 evidenziano un anno iniziato con variazioni positive di crescita rispetto al precedente e, chiuso con variazioni tendenziali in crescita nel corso dei trimestri ma, con un generale rallentamento nel settore manifatturiero. Il rallentamento della crescita è comunque generalizzato a tutti i macro settori dell economia, anche a livello nazionale, come emerge dalle rilevazioni ISTAT sulla produzione industriale. Le imprese del territorio provinciale hanno avuto una dinamica più lenta rispetto al 2006 con minor tasso di natalità (6,5%) e minor tasso di mortalità (7,6%) : ne consegue un maggior variazione negativa nel tasso di sviluppo che si è attestato a 1,1%. Le iscrizioni sono state nel complesso 772 mentre le cessazioni sono state invece 900 e, il saldo negativo è stato di -128 imprese (-83 nel 2006), confermando il calo degli ultimi anni. Le imprese attive sono state alla fine del 2007 e alla fine del 2006, registrando un decremento di 52 unità. Il tasso di attività, cioè il rapporto tra imprese attive e registrate, è stato di 88,2 % contro l 87,8% dell anno precedente, confermando una dinamica più attiva delle imprese rispetto all anno precedente ma, con valori di presenza comunque in calo. Per quanto riguarda i singoli settori, il settore dell agricoltura conferma uno sviluppo negativo (-3,2%), presente già dal 1998; presentano un andamento negativo anche altri settori, quali alberghi e ristoranti (tasso di sviluppo -3,9%), commercio all ingrosso e al dettaglio (-3,5%), trasporti e comunicazioni (-6,1%), attività immobiliari, noleggio, informatica (-1,5% e, tra queste il settore della ricerca e sviluppo è quello che presenta il tasso negativo più alto pari a 16,7%). Il settore manifatturiero è ancora in calo (-2,5%): in particolare presentano valori negativi il settore tessile (-11,6%), l industria alimentare (-1,9%), della carta (-5,9%); presentano invece valori di sviluppo positivi le attività manifatturiere del settore del legno (esclusi i mobili +3,4%), il settore dei prodotti chimici e delle fibre sintetiche (+5,9%), la fabbricazione di elaboratori e macchine per ufficio (+12,5%). 99 Un recente comunicato stampa di Unioncamere, evidenzia che sono, a livello nazionale +20mila le imprese tra luglio e settembre 2008, con un saldo attivo di unità rispetto alla fine del trimestre precedente, segnando un modesto miglioramento (+0,33%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Seppur a ritmo più lento, dunque, il sistema imprenditoriale italiano continua ad espandersi. Tale situazione di espansione non è però confermata dai valori rilevati per la provincia di Gorizia che al 30 settembre presentava un saldo negativo di 20 unità rispetto al trimestre precedente, corrispondente ad un variazione tendenziale negativa dello 0,17% e che pone la nostra provincia al terzultimo posto in una graduatoria provinciale nazionale, davanti solo alle province di Trapani e Napoli; assieme alla provincia di Gorizia anche quella di Trieste presenta un saldo negativo (-0,02%) mentre positive sono le variazioni tendenziali di Udine (+0,24%) e Pordenone (+0,18%), valori che consentono di avere un saldo regionale positivo di +0,14% nel tasso di crescita delle imprese. Tab. 62: Principali indicatori di natalità-mortalità delle imprese italiane nel III trimestre stock tasso di crescita Go ,17 Ud ,24 Pn ,18 Ts ,02 FVG ,14 La presenza femminile nel mondo dell imprenditoria rimane sempre bassa rispetto al totale degli imprenditori (27,82% donne contro il 72,17% uomini) e con valori in calo negli ultimi quattro anni (5.506 donne del 2004 contro le nel 2007). Rispetto al totale degli imprenditori e, per carica ricoperta, la maggior presenza si nota in qualità di socio (le donne rappresentano il 10,74% del totale degli imprenditori e il 38,60% del totale delle donne imprenditrici), però all interno degli amministratori la presenza è più elevata e raggiunge quasi gli uomini (47,17% contro il 54,82%) mentre rimane alta la differenza nelle altre tipologie 99 Elaborazione dati Ufficio Statistica CCIAA Gorizia su dati Infocamere Relazione 2007 Andamento economico della Provincia di Gorizia. 90

91 di incarichi. La maggior presenza femminile è nelle società di persone (2.256 donne), nelle imprese individuali (1.862 donne) e poi nelle società di capitali (1.078 donne). La maggior parte degli imprenditori è di nazionalità italiana anche se la presenza di imprenditori extracomunitari è in aumento negli ultimi quattro anni (1.185 del 2003 e nel 2007), con una variazione positiva del 17%. Figura 32: Tassi di natalità, mortalità, sviluppo ed attività anni ,0 8,0 valori percentuali 6,0 4,0 2,0 tasso di natalità tasso di mortalità tasso di sviluppo - -2, anni Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere. Figura 33: Tasso di attività delle imprese dal 1999 al ,5 90,0 89,5 valore percentuale 89,0 88,5 88,0 87,5 87,0 86,5 tasso di attività anni Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere. Il tessuto imprenditoriale è costituito per il 26,4% da imprese del settore del commercio all ingrosso e al dettaglio, e all interno di questa la prevalenza del commercio al dettaglio (esclusi gli autoveicoli) che rappresenta il 14,4% delle imprese. Il settore delle costruzioni è rappresentato per il 15,1% mentre, il settore agricoltura, caccia e silvicoltura, e le attività manifatturiere rappresentano ciascuna il 12% del settore imprenditoriale; attività immobiliari, noleggio informatica e ricerca rappresentano il 10% delle imprese mentre, alberghi e ristoranti sono pari all 8,4%; trasporti, magazzinaggio e comunicazioni sono il 4%, l intermediazione finanziaria è pari all 1,8% e gli altri settori quali attività estrattive, pesca istruzione e sanità hanno un incidenza che non supera l 1% sul totale delle imprese registrate. Osservando le imprese attive, le percentuali non si discostano di molto da quelle riportate per le imprese registrate tranne che per agricoltura, caccia e silvicoltura e per l intermediazione finanziaria, dove le imprese attive sono maggiori, in percentuale, di quelle registrate rispettivamente pari al 13,5% e al 2%. 91

92 Interessanti sono i dati riguardanti i numeri delle imprese individuali condotte da titolari nati fuori dalla Ue nel 2006, si contano imprese che permettono di registrare un aumento del 116% nel periodo Nel 2006 un terzo degli avviamenti fanno capo alla componente straniera, mentre tra aprile e giugno 2007 sono state avviate ditte individuali a fronte di cessazioni. Una crescita di iniziative individuali a fronte di un saldo negativo di imprese individuali italiane. 100 Gli stranieri titolari d impresa sono 290 mila, pari al 19,2% degli occupati di nazionalità estera, in pratica un lavoratore migrante ogni 5 svolge un attività autonoma, e all 8,4% di tutte le imprese attive. I comparti prevalenti sono commercio (38,4%) e costruzioni (31%, con un incremento del 128% tra il 2003 e il 2007). Tra il 2006 e il 2007 il numero di imprese con titolare straniero è cresciuto del 10,2% e l incremento complessivo nel periodo è stato del 65,5%. 101 Tab. 63: Imprese attive per settore e per provincia. Stock al ATTIVITA' ECONOMICHE PN UD GO TS FVG Agricoltura, caccia e silvicoltura Pesca, piscicoltura e servizi connessi Estrazione di minerali Attività manifatturiere Prod. distrib.energia elettr. gas e acqua Costruzioni Comm. ingr./dett., rip. beni personali e casa Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicaz Intermediaz. monetaria e finanziaria Attiv.immob., noleggio, informatica, ricerca Istruzione Sanità e altri servizi sociali Altri servizi pubblici, sociali e personali Imprese non classificate TOTALE Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere. Il processo di terziarizzazione è tuttora in atto: dal 2002 al 2007 il settore agricolo e della pesca hanno perso assieme 169 imprese (-9,97%), le attività manifatturiere sono diminuite di 61 unità. Il settore delle costruzioni, come a livello nazionale, mostra il maggior dinamismo +359 (25,38%). Tra i servizi il commercio perde 249 imprese (-7,43%), delle quali 119 nell ingrosso e intermediazione e 115 nel dettaglio (7,7%); dopo un periodo di espansione a tutto il 2006, nel 2007 gli alberghi e ristoranti subiscono una flessione di 18 unità registrate (-1,78% rispetto al 2006); l intermediazione monetaria e finanziaria resta stabile; le attività immobiliari-noleggio - informatica- ricerca aumentano di 207 (+21,31%) trainate soprattutto dalle immobiliari (+145, ovvero +46,17%). Dal 2001 al 2005 le imprese sono aumentate del 2,068% ma, successivamente hanno subito una flessione riportandosi a valori di poco superiori al quelli iniziali ( nel 2001, nel 2007). 100 Articolo de Il Sole 24 Ore di domenica 7 dicembre 2008 Le imprese individuali degli immigrati aiutano l integrazione 101 Sito internet: 92

93 Tab. 64: Numero delle imprese attive dei settori più importanti dal 2001 al ATTIVITA' ECONOMICHE Agricoltura,caccia e silvicoltura Pesca,piscicoltura Estrazione di minerali Attività manifatturiera Prod-distrib energ e gas Costruzioni Commercio ing, dett. E riparaz Alberghi e ristoranti Trasporti e magazzinaggio Intermediazione finanz. E monet Attività immob, nolo e ricerca Istruzione Sanità e altri servizi Altri servizi pubblici Imprese non classificate Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere. Per quanto riguarda la forma giuridica delle imprese, le ditte individuali rappresentano nel 2007, il 55,7% del totale registrate e il 62,6% delle attive; mentre, più omogenea è la distribuzione tra società di capitale e di persone: per entrambe il peso percentuale sul totale delle imprese registrate è del 20% mentre le imprese attive sono, rispettivamente, il 15% e il 19%. Le società di capitale hanno registrato una serie continua di saldi positivi, per cui il loro peso sul totale delle imprese risulta in costante aumento: se nel 1999 costituivano il 14,5% delle imprese, nel 2004 sono il 17,5%, nel ,5%, nel ,3 % e, nel 2007 sono il 20%. Il sistema produttivo provinciale continua dunque a rafforzarsi sotto l aspetto strutturale e organizzativo, in analogia con l andamento nazionale. Tab. 65: Imprese iscritte e cancellate dal 2000 al Valori assoluti Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate società di capitale società di persone imprese individuali Altre forme Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate Iscritte Cessate società di capitale società di persone imprese individuali Altre forme Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere 93

94 La cooperativa quale forma giuridica di gestione d impresa è un fenomeno diffuso in Italia, anche se il numero complessivo delle cooperative diminuisce costantemente: si contano imprese attive nel 2006 radicate principalmente nel Mezzogiorno ed operanti in tutti i settori di attività. Per quanto riguarda la distribuzione regionale,il FVG è tra le ultime regioni per numero di cooperative, con un trend sempre più negativo. Il numero delle cooperative in FVG è infatti sceso di più di 10% negli ultimi cinque anni. La tabella della ripartizione settoriale delle cooperative in regione, evidenzia che maggiormente interessati al fenomeno sono il settore della produzione e del lavoro e quello dell agricoltura. Tab. 66: Imprese cooperative dal 2003 al 2007 in regione. Produzione e Mutuo Provincia Anni Agricoltura Pesca Edilizia Trasporti Mista Consumo Totale lavoro soccorso PN UD GO TS Fonte: Regione FVG Il Friuli Venezia Giulia deve difendersi dalla concorrenza delle regioni confinanti e punta sulla fiscalità di sviluppo, ossia uno sconto sulle imposte dirette a carico delle imprese, poichè il nord est è stimolato ad investire nei land austriaci di confine e in Slovenia che offrono: vicinanza alle sedi centrali, fiscalità contenuta, incentivi per l insediamento e burocrazia non soffocante. 102 A livello nazionale il settore manifatturiero rappresenta il 12% del totale delle imprese registrate e attive ma il settore è in calo e lo conferma il saldo tra le imprese cessate (51.716) e le imprese iscritte (30.266), pari a unità in meno. I dati rilevati nel rapporto dell ISTAT 2008, relativamente al 2007 evidenziano una produzione industriale in aumento dello 0,5% rispetto all anno precedente; i settori che hanno registrano variazioni positive sono stati quello della gomma e delle materie plastiche (+4,5%), tessile e abbigliamento (+4,4%), macchine e apparecchi meccanici (+3,4%) e raffinerie di petrolio (+3,3%). Le maggiori flessioni si sono registrate, invece, nel settore degli apparecchi elettrici di precisione (-6%), delle pelli e calzature (- 5,8%), dei prodotti chimici e fibre sintetiche (-1,7%) e dei minerali non metalliferi (-1,7%). Il fatturato relativo all industria ha registrato un incremento del 5,5% rispetto all anno precedente, con maggiore influenza del mercato estero (+10,3%) rispetto al mercato interno (+3,7%). Per quanto riguarda l indice generale della produzione industriale delle attività manifatturiere, complessivamente questo si attesta al 96,4 nel 2007 (nel 2006 era 95,8, con un aumento dello 0,6); all interno del manifatturiero, i settori che, negli ultimi quattro anni hanno registrato aumenti sono quello dell industria alimentare e bevande, del legno e prodotti in legno, della carta, stampa ed editoria, prodotti chimici e fibre sintetiche, articoli in gomma e materiale plastiche, lavorazione del metallo e prodotti derivati, fabbricazione mezzi i trasporto; rispetto all anno precedente quasi tutti i settori del manifatturiero subiscono una flessione, a parte il settore petrolifero e derivati, fabbricazione di apparecchiature meccaniche ed elettriche e dei trasporti. Gli indicatori del fatturato e della quantità di ordinativi si presentano in aumento in tutti i settori, a causa dell aumento dei prezzi più che del valore in sé della produzione industriale. 102 Articolo Per la competitività il Friuli V.G. punta sul taglio d imposta, mercoledì 3 dicembre

95 Tab. 67: Indici del fatturato e della produzione industriale settore manifatturiero in Italia Fatturato Prod ind Fatturato Prod ind Fatturato Prod ind Alimentari e bevande , ,3 107,7 Tessile e abbigliamento 86 81,6 90, ,1 84,6 Concia e calzature 88,5 67,8 98,4 67,3 102,6 63,4 Legno esclusi i mobili 114, ,8 105,9 133,1 104,2 Carta e derivati, editoria e stampa , ,8 103,9 Cooke, raffinerie ,7 131,6 105,2 133,5 108,7 Prodotti chimici e fibre sintetiche 106,3 99,2 111,5 102,6 117,2 100,9 Gomma e mat. Plastiche 110,2 90,3 119,9 93,2 124,8 97,4 Prodotti minerari non metallici 118,9 99,3 122,5 97,6 123,7 95,9 Metallurgia 118,2 102, ,1 106,9 Macchine e app. meccanici 107,7 97,9 117,6 101,6 129,9 105,1 Macchine elettriche e apparecchiature 95,4 76,3 104,4 81,6 108,7 76,7 Mezzi di trasporto 94 76,4 110,7 81,3 120,1 83,5 Altre industrie 95,8 90,5 99,5 89,7 100,5 92,1 Attività manifatturiera ,9 114,8 95,8 121,4 96,4 Fonte: Conti economici delle imprese, anno Rilevazione ISTAT 103 Nella provincia di Gorizia il settore manifatturiero ha nel 2007 un tasso di sviluppo pari a 2,4%, confermando il trend negativo in atto a ritmi altalenanti, dal Il tasso di attività si attesta mediamente sull 84,2% (sostanzialmente stabile rispetto all anno precedente), con alcuni settori che perdono, quali vestiario, editoria, industria del legno e, altri che tengono o sono in aumento. Tab. 68: Tasso di attività imprese manifatturiere in provincia. Anni Valori percentuali Alimentari e bevande 85, ,2 86,9 86,5 87,7 Tessile 86,4 83,7 78,7 75,6 79,1 80 Vestiario e pellicce 82, ,9 84,4 86,7 83,3 Concia cuoio e fabb. Artic. Viaggio 83, Legno esclusi i mobili 90,1 87,9 86,2 85,5 79,8 78,2 Carta e pasta carta 64,1 56,3 56,3 58,8 58,8 68,8 Editoria e stampa 96, ,1 91,9 89,7 87,5 Cooke, raffinerie n.d n.d n.d n.d Prodotti chimici e fibre sintetiche 57, ,9 52,9 52,9 55,6 Gomma e mat. Plastiche 71,3 71,4 71,4 70,6 68,8 64,7 Prodotti minerari non metallici 74,2 74,5 75,9 75,9 73,5 74,5 Metalli e leghe 77,8 81, Metalli, escluse macchine 90,7 90,4 89,2 88,9 89,5 89,3 Macchine e app. meccanici 87,4 87,4 85,7 87,3 83,7 86,9 Macchine per ufficio 58,6 64,3 54,5 44, Altre macchine 85,7 82,9 84,2 81,6 86,1 86,5 App. per comunicazione e radioelettrici 88,4 88,4 77,3 77, Medicinali e strumenti ottici 95,4 93,8 95, ,7 94,8 Autoveicoli e rimorchi 57,1 62,5 66, ,7 66,7 Altri mezzi di trasporto 83,7 86,5 87,1 85,7 84,8 86,6 Mobili ed altre manifatture 86, , ,8 Recupero e prep. Per reciclaggio ,3 92,3 93,3 92,9 Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere. 103 Annuario 2008, ISTAT pag

96 Tab. 69: Consuntivo 2007 delle attività manifatturiere. Variazioni percentuali tendenziali. I trim 2007 II trim 2007 III trim 2007 IV trim 2007 Gorizia FVG Gorizia FVG Gorizia FVG Gorizia FVG Produzione 12,8 11,3 5,4 4 8,6 4 7,5 3,5 Fatturato 12,7 19,2 3,6 7,3 9,1 4,3 8,1 4,6 Fatturato interno 4,7 14,2 2,5 8,7 4,1 3 1,7 4,8 Fatturato estero 23,4 22,8 6,4 6,7 19,8 7,3 19,2 3,1 Ordini 15,4 10,7 2,1 5,6 7,5 9,6 4,9 1 Prezzi dei materiali 6,9 7,4-0,01 3,3 7,3 3 3,7 2,3 Prezzi prodotti finiti 2,8 5,7-0,2 2,2 5,3 2,1 2,7 2,4 Grado utilizzo impianti 88,1 86,1 83,5 85,1 77,4 86,6 80,4 85 Giorni di produzione Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Confindustria. I dati riassuntivi del 2007 sull andamento del settore, registrano variazioni percentuali tendenziali in diminuzione rispetto ai rispettivi trimestri dell anno precedente, in diminuzione per quanto riguarda la produzione, il fatturato, gli ordinativi e i prezzi dei materiali. I prezzi dei prodotti finiti rimangono invece tendenzialmente invariati. Il 2007 si apre con il primo trimestre che presenta valori positivi per fatturato (+9,1%) e produzione (+6,2%) ma leggermente inferiori rispetto al trimestre precedente; una buona performance delle vendite, trainata soprattutto dal fatturato estero e una buona prospettiva per la domanda interna confortata dall aumento nel quantitativo degli ordini. Nel secondo trimestre i risultati sono positivi e incoraggianti ma, nel terzo trimestre, i dati sulle variazioni di produzione e fatturato, pur continuando ad essere positivi, subiscono un forte rallentamento; cala anche il fatturato ma si mantiene positiva la variazione sul dato occupazionale: le prospettive di crescita in generale sono meno ottimistiche rispetto ai due trimestri precedenti. L anno si chiude confermando le minori prospettive di crescita evidenziate nel terzo trimestre e, la produzione interna è quella che segnala le variazioni al ribasso con ordinativi in calo dell 1,3%. Le prospettive di crescita stabile o negativa avanzate a fine 2007, vengono confermate dai dati del primo semestre dell anno in corso che, a giugno vede variazioni tendenziali della produzione in calo dell 1,7% e un calo delle vendite (soprattutto con la domanda interna) che porta il fatturato ad una variazione di 0,1% rispetto al periodo precedente. La crisi americana e quella finanziaria degli ultimi tempi aggiungono elementi di preoccupazione e, le previsioni non sono particolarmente incoraggianti. Le previsioni aggiornate parlano della recessione più lunga dal dopoguerra in poi, con un Pil per il 2008 a 0,4% e per il 2009 a 1% e con previsioni più pessimistiche rispetto alle valutazioni precedenti; le nuove previsioni sono dettate dalla caduta dell attività produttiva nel secondo e terzo trimestre, ben superiore alle attese e, interessa tanto il settore industriale che il terziario. La flessione del prodotto interno lordo nell ultimo trimestre del 2008 è pari all 1,8%, mentre è del 2,6% rispetto al IV trimestre del Il pessimo andamento dell ultimo trimestre 2008 fa archiviare l intero 2008 con una flessione del Pil italiano pari allo 0,9%. La performance negativa di fine anno lascia in eredità al 2009 un effetto di trascinamento statistico pari all 1,8%, perciò le stime per l anno in corso si avvicinano a un 3% piuttosto che al 2% stimato in precedenza. La crisi ha investito simultaneamente e ovunque quasi tutte le attività economiche. 104 La crisi finanziaria ed il livello di sfiducia nei mercati, hanno contagiato l economia reale: in Italia le tendenze al peggioramento sono evidenti nel calo degli ordini interni ed esteri e negli indicatori qualitativi, in particolare nel settore manifatturiero e, la sfiducia delle imprese è scesa ai minimi dal Stabilità e crescita necessitano di scelte strategiche atte a consentire lo sviluppo del territorio per ripristinare trend virtuosi, coerenti con le potenzialità dell economia e della società locale. A livello europeo è necessario adeguare il taglio dei tassi reali per tener conto dell effettivo costo del denaro pagato dalle imprese. In particolare, in generale, ai governi locali dei paesi europei viene richiesto di sostenere la domanda attraverso una politica espansiva con maggiori investimenti pubblici, riduzione delle imposte sui redditi e agevolazioni agli investimenti delle imprese. 104 Articolo: Pil:-1,8% nell ultimo trimestre del 2008 Il Sole 24 Ore di sabato 14 febbraio

97 1.4.6 Artigianato Nel 2007 le imprese artigiane costituiscono il 26,24% del totale delle imprese registrate in provincia. Il tasso di sviluppo è ancora negativo (-0,9%) seppur inferiore rispetto all anno precedente: il tasso di natalità è pari al 9,2% mentre, il tasso di mortalità è pari al 10,1%, indice di un turnover sostenuto, di un sistema che si basa sulla ditta individuale e su investimenti contenuti. Il tasso di attività delle imprese artigiane è del 99,2%, in aumento rispetto al 2006, con punto di totale impiego nel settore agricolo, del turismo e delle attività immobiliari, noleggio e informatica. Tab. 70: Imprese artigiane in provincia di Gorizia anni Attive Registrate Iscritte Cessate Saldo Fonte: Regione FVG su dati Infocamere. Tab. 71: Consistenza delle imprese artigiane, per ramo di attività economica in provincia ATTIVITA' ECONOMICA Agricoltura, caccia e silvicoltura Registrate Attive Registrate Attive Registrate Attive Registrate Attive Registrate Attive Estrazione di minerali Attivita' manifatturiere Costruzioni Comm. ingr. e dett.; rip. beni pers.e per la casa Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicaz. Attiv. immob., noleggio, informat.,ricerca Istruzione Sanita' e altri servizi sociali Altri servizi pubblici, sociali e personali Imprese non classificate TOTALE Fonte: Elaborazione su dati Regione FVG 97

98 Tab. 72: Imprese artigiane per tipo di società Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme Reg Att Isc Ces Reg Att Isc Ces Reg Att Isc Ces Reg Att Isc Ces Fonte: Elaborazione Ufficio Statistica CCIAA su dati Infocamere. Analizzando i settori delle attività economiche, si nota un tasso di sviluppo positivo per il settore dell agricoltura (2,4 % contrariamente al 2006, -2,6%), e nel settore delle costruzioni (1,6%, inferiore al 2006, 2,1%). Per gli altri settori si rilevano dei tassi di sviluppo negativi; in particolare per il manifatturiero il tasso di sviluppo è pari a 1,8% (-6,9 nel 2006) e all interno i settori maggiormente in sofferenza di crescita sono quello del tessile (-11%), della produzione di metalli (-33%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche (-10%), del recupero e preparazione per il riciclaggio (-12%), della stampa ed editoria (-3%). Anche il commercio presenta un tasso di sviluppo negativo (-3,7%), con maggiore evidenza del commercio al dettaglio. L analisi per settore di attività evidenzia che nelle imprese artigiane attive, le costruzioni costituiscono il 42,26% del totale, seguite dal manifatturiero (24,79%) e da altri servizi pubblici sociali e personali (11,31%). Rispetto al totale delle imprese, le attività artigiane costituiscono il 73% nel settore delle costruzioni, il 54% nell attività manifatturiera, il 48% nel settore dei trasporti e comunicazioni, il 7,5% nel settore del commercio, il 3,1% nel settore dell agricoltura, il 10,7% nelle attività immobiliari e informatica. Rispetto alla forma giuridica, le imprese artigiane individuali costituiscono la tipologia prevalente (tasso di attività 99,8%) ma, in diminuzione rispetto al passato (tasso di sviluppo 0,9%); rispetto agli anni precedenti aumentano le società di capitale (tasso di sviluppo +6,7%) mentre, diminuiscono le società di persone (tasso di sviluppo 1,8%); stabile il ricorso ad altre forme giuridiche (quale può essere la società cooperativa). La distribuzione delle imprese artigiane attive sui territori comunali non subisce sostanziali variazioni negli ultimi quattro anni; dal 2004, le imprese attive diminuiscono di 61 unità nel 2007 e le perdite più evidenti si registrano nel comune di Gradisca (-25), Gorizia (-10), Monfalcone (-5) e Romans (-5) mentre, aumentano le imprese attive a Cormòns (+7), Farra (+6) e Turriaco (+10). 98

99 Figura 34: Imprese artigiane attive per attività e per Comune % 80% 60% 40% 20% 0% Capriva Cormòns Doberdò Dolegna Farra Fogliano Gorizia Gradisca Grado Mariano Medea Monfalcone Agricoltura, caccia e silvicoltura Attività manifatturiere Comm. ingr./dett., rip. beni personali e casa Trasporti, magazzinaggio e comunicaz. Istruzione Altri servizi pubblici, sociali e personali Moraro Mossa Romans Ronchi D.L. Sagrado San Canzian San Lorenzo San Pier Savogna Staranzano Turriaco Villesse Estrazione di minerali Costruzioni Alberghi e ristoranti Attiv.immob., noleggio, informatica, ricerca Sanità e altri servizi sociali Imprese non classificate 99

100 1.4.7 Commercio interno ed estero Il commercio all ingrosso e al dettaglio rappresenta il 26% del totale delle imprese registrate e attive nel 2007; in particolare, circa il 3% è costituito dal commercio per manutenzione e riparazione di autoveicoli e motocicli, l 8,7% dall intermediazione esclusiva di autoveicoli e, il 15,1% dal commercio al dettaglio (escluso quello delle auto) e riparazione dei beni per la casa. Come già esposto nelle pagine precedenti, il tasso di attività del settore è dell 89% ma il tasso di sviluppo medio è negativo del 3,5% (leggermente superiore ai dati del 2005 e del 2006). Le imprese nuove iscritte nel 2007 risultano pari a 78 e le cancellazioni pari a 123, con un saldo negativo di 45 unità; la provincia di Gorizia risulta essere la quarta in regione per nuove imprese iscritte ma è 103-esima tra tutte le province italiane. 105 Tab. 73: Commercio al dettaglio in sede fissa: esercizi e superficie di vendita, divisi per natura giuridica Fonte: Infocamere. Il commercio al dettaglio, che costituisce la parte prevalente del settore, è per la maggior parte costituito da imprese individuali (55,50% del commercio in sede fissa) mentre, il 25,38% è rappresentato da società di persone, il 16,50% dalle società di capitali e il 2,47% da altre forme; il fenomeno rispecchia il mutamento strutturale in corso nel sistema distributivo provinciale, ove a esercizi di piccole e medie dimensioni, prevalentemente a conduzione individuale o familiare e con sede dell impresa in provincia, si sostituiscono gradualmente grandi complessi commerciali per lo più facenti parte di gruppi extra-provinciali ed extraregionali. Il commercio al dettaglio in sede fissa è di poco diminuito nel 2007 rispetto all anno precedente (2.423 unità contro le del 2006) mentre, dal 2004 aumenta la superficie media di vendita degli esercizi commerciali (nel 2004 in media 61mq, nel mq per esercizio); la distribuzione degli esercizi commerciali nei vari territori comunali, non subisce significative variazioni: diminuisce di poche unità il numero di esercizi a Gorizia, Gradisca e Monfalcone mentre, aumentano in comuni minori quali Doberdò, Ronchi e Villesse. Per il tipo di specializzazione, si nota una generale diminuzione del numero di esercizi in quasi tutte le tipologie. Per quanto riguarda la grande distribuzione, la tabella evidenzia che rispetto agli anni precedenti diminuiscono i minimercati a vantaggio dei grandi esercizi specializzati e grandi magazzini; gli ipermercati rimangono stabili mentre i supermercati diminuiscono ma quelli presenti attuano un espansione della superficie dedicata alla vendita Il commercio ambulante è per la maggior parte di tipo itinerante e si concentra soprattutto negli articoli non alimentari; molto meno sviluppate sono le altre forme del commercio ambulante quali quello per corrispondenza e a domicilio. 105 Fonte: Osservatorio del Commercio Ministero dello Sviluppo Economico. Dati al 31/12/

101 Tab. 74: Numeri degli esercizi commerciali in sede fissa per specializzazione Anno 30/06/ Specializzazione n. esercizi Carburanti Non specializzati Non specializzati prevalenza alimentare Non specializzati prevalenza non alimentare Frutta e verdura Carne e prodotti a base di carne Pesci, crostacei, molluschi Pane, pasticceria, dolciumi Bevande (vini, oli, birra ed altre) Tabacco e altri generi di monopolio Altri esercizi specializzati alimentari Farmacie Articoli medicali e ortopedici Cosmetici e articoli di profumeria Prodotti tessili e biancheria Abbigliamento e accessori, pellicceria Calzature e articoli in cuoio Mobili, casalinghi, illuminazione Elettrodomestici radio-tv dischi strum. musicali Ferramenta vernici giardinaggio sanitari Libri, giornali, cartoleria Altri esercizi specializzati non alimentari Articoli di seconda mano n.s TOTALE Fonte: Infocamere. Tab. 75: Esercizi della Grande Distribuzione Tipologia Anno N. esercizi Ipermercati Grandi magazzini Supermercati Grandi esercizi specializzati Minimercati Fonte : Elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia. Superficie di vendita alimentare (mq) 101 Superficie di vendita non alimentare (mq) Addetti Franchising

102 Tab.76: Commercio ambulante: numero di esercizi (30 giugno 2008) Commercio ambulante a posteggio fisso Commercio ambulante itinerante Commercio per corrispondenza Provincia GO PN TS UD TOTALE Esercizi Esercizi Esercizi Esercizi Esercizi Altri Articoli Alimentare Articoli di occasione nuovi e usati Calzature e Pelletterie Mobili e Articoli di uso domestico Non specificata Abbigliamento e Tessuti TOTALE Altri Articoli Alimentare Abbigliamento e Tessuti TOTALE Alimentare Via Internet Alimentare Via Internet Non Alimentare Non Alimentare Non specificata TOTALE Alimentare Non Alimentare Vendita presso domicilio Non specificata Commercio per mezzo di distributori automatici TOTALE Alimentare Non Alimentare Non specificata TOTALE Non specificata TOTALE Fonte: Osservatorio nazionale del commercio 102

103 Import ed Export La geografia degli scambi dell Italia con l estero ha risentito, nel 2007, dei mutamenti intervenuti nella congiuntura reale internazionale, con il progressivo indebolimento delle principali economie industrializzate a fronte della tenuta delle aree emergenti, dell accentuarsi in corso d anno dello spostamento di potere d acquisto dai paesi acquirenti a quelli produttori di materie prime, dell approfondirsi del deprezzamento del dollaro nei confronti dell euro. Questi fenomeni si sono in alcuni casi sommati (frenata americana e caduta del dollaro), in altri compensati (aumento dei corsi dei prodotti primari e rafforzamento dell euro), finendo con l incidere in maniera significativa sull orientamento dei flussi italiani di importazione e di esportazione. Essi non hanno, tuttavia, interrotto la tendenza diffusamente positiva che ha contrassegnato nell ultimo biennio i rapporti commerciali del nostro paese con le varie aree ed economie. L andamento più favorevole della bilancia mercantile complessiva, osservato nel 2007, ha riflesso il forte balzo dell attivo nei confronti dell Unione europea e miglioramenti nell interscambio con la gran parte delle altre aree economiche esterne all Unione. 106 Le tendenze del 2007 hanno mostrato dunque un accentuazione dell orientamento delle esportazioni italiane verso alcune economie emergenti, soprattutto quelle caratterizzate da un accresciuta capacità di spesa (paesi produttori di combustibili) e da rapido sviluppo ma geograficamente non troppo lontane (Altri paesi europei). 107 Con il rallentamento della crescita economica dell Unione europea, nel 2007 decelera la dinamica delle esportazioni dell Italia verso l Ue-27, dove comunque continua a dirigersi circa il 60 per cento delle vendite all estero. Tale perdita di dinamismo risulta inferiore alla frenata subita dalle importazioni italiane dall Unione, infatti l export si espande a ritmi quasi doppi rispetto agli acquisti e l attivo commerciale dell Italia sperimenta un significativo miglioramento (con un rialzo di circa 5,5 miliardi di euro). 108 Nel 2007 il deficit dell Italia si è più che dimezzato, invertendo la prolungata tendenza che dal 2002 ha visto peggiorare la bilancia commerciale. Il miglioramento ha riflesso riduzioni dei saldi negativi e aumenti di quelli positivi nei confronti di quasi tutte le principali aree geografiche. Sono particolarmente cospicui il miglioramento del saldo commerciale con l Unione europea e con gli Altri paesi europei; in questi ultimi il saldo commerciale diventa positivo. 109 Le importazioni italiane in dollari a prezzi correnti nel 2007 crescono in linea con quelle mondiali2. Comunque le importazioni dell Italia decelerano rispetto al 2006 e, più in generale, rispetto al triennio È particolarmente rilevante l incremento degli acquisti dalla Cina che, in linea con la forte espansione delle dimensioni commerciali del paese a livello internazionale, nel periodo che va dal 2000 al 2007 triplica il valore delle vendite in Italia. Negli stessi anni è marcata anche la dinamica delle importazioni da Libia e Russia, legate all andamento dei prezzi dei prodotti energetici. Nel 2007 le esportazioni italiane aumentano più velocemente rispetto alla media mondiale, consentendo un leggero recupero della quota di mercato in valore dopo tre anni consecutivi di riduzioni. Infatti, le esportazioni italiane crescono in dollari a prezzi correnti del 17,9 per cento rispetto all anno precedente, contro un aumento del 14,8 per cento del valore delle esportazioni mondiali espresse sempre nella moneta americana. Particolarmente sostenuta è la crescita delle esportazioni negli Altri paesi europei, nel Medio Oriente ed, anche se con un peso minore per l export italiano, è notevole l incremento delle vendite in America centro-meridionale, Africa settentrionale ed Asia centro-meridionale. Sebbene ad un ritmo inferiore rispetto al totale delle esportazioni italiane, sono in aumento le vendite verso i due principali partner commerciali italiani: la Germania e la Francia, al contempo continua l incremento delle vendite verso la Spagna, così come resta notevole l espansione delle esportazioni in Polonia ed in Russia. D altro canto la Russia è l unico paese esportatore di prodotti energetici a comparire tra i primi venti mercati di destinazione delle vendite italiane Rapporto ICE , pag. 257; Rapporto ICE , pag. 259; Rapporto ICE , pag. 263; Rapporto ICE , pag. 279; Rapporto ICE , pag ; 103

104 L Italia è il paese europeo con il maggior numero di PMI esportatrici. Sono circa (5.800 quelle che hanno avviato direttamente attività economica all estero) e nel 2007 hanno esportato beni e servizi per 448 miliardi di euro, pari a più del 21% dell export totale e al 29,2% del PIL. 111 A livello territoriale, nel 2007 le esportazioni del Friuli sono aumentate dell 11,3 per cento mostrando una lieve decelerazione rispetto all anno precedente, ma confermando la superiorità del ritmo di espansione nei confronti della dinamica media italiana. Un minor divario di performance è emerso per il primo trimestre 2008, con le esportazioni regionali che sono cresciute sostanzialmente in linea con quelle nazionali (5,5 per cento). Il peso della regione sull Italia, nel medio periodo, è aumentato anche in termini di numerosità degli esportatori. Se in passato le esportazioni della regione erano prevalentemente legate alle dinamiche altalenanti dell industria navale, da un paio di anni il contributo maggiore viene da siderurgia e meccanica, che hanno costantemente accresciuto il loro peso sulle esportazioni del Friuli fino ad arrivare a contare per il 52 per cento circa del totale. In particolare la meccanica, che è il primo settore dell export regionale, continua a crescere all estero con tassi a due cifre, superiori ai ritmi registrati a livello nazionale, grazie principalmente alla vivace domanda proveniente da paesi in forte crescita come Cina, Russia e Emirati Arabi Uniti, oltre che alle positive dinamiche nei mercati francese e tedesco. Nell industria dei mobili sembra essersi consolidata la timida ripresa dell export registrata nell anno precedente ma la performance regionale resta inferiore alla media con la conseguenza che la quota sulle esportazioni italiane è diminuita per il quarto anno consecutivo scendendo al di sotto del 17 per cento. La dinamica aggregata è il frutto degli opposti andamenti registrati dal distretto della sedia di Manzano (Udine), il cui fatturato estero è diminuito ininterrottamente dal 2003, e dal distretto di Pordenone, che invece ha evidenziato nel medio periodo sostenuti tassi di crescita dell export e concomitanti miglioramenti dell incidenza sui flussi nazionali. Tra i mercati più dinamici per i mobili friulani spicca il Regno Unito, dove l export regionale nell ultimo biennio è cresciuto mediamente del 14,5 per cento e che nel 2007 è diventato il primo paese di destinazione dei flussi settoriali. Dopo quattro anni consecutivi di variazioni negative, le esportazioni 112 di servizi dal Friuli nel 2007 sono aumentate registrando un tasso di crescita notevolmente superiore a quello medio nazionale. Il merito della dinamica aggregata è attribuibile al settore dei viaggi, ma anche le costruzioni, i servizi finanziari e gli altri servizi alle imprese hanno contribuito in misura significativa. 113 Nel 2007 il valore delle importazioni si è incrementato del 3,6% rispetto all anno precedente e, le esportazioni sono aumentate anch esse ma, in misura superiore (+13,7% sul 2006) determinando un saldo positivo nella bilancia commerciale di +10,1% (con una variazione positiva di 246 milioni di euro mentre nel 2006 il saldo è stato pari a 138 milioni di euro). Il confronto con altre aree territoriali vede per il 2007 una variazione positiva delle esportazioni maggiore rispetto alle altre province della regione e maggiore anche ai valori aggregati a livello nazionale. Mentre il dato non è altrettanto confortante per quanto riguarda le rilevazioni dell anno in corso: i dati più aggiornati disponibili sono relativi al secondo trimestre e vedono un calo delle esportazioni pari al 19% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente; in base a dati ISTAT 114 di agosto 2008, la provincia di Gorizia non risulta tra le prime venti province esportatrici italiane: solamente Udine, tra le province della regione, si colloca al 17-esimo posto nella classifica nazionale. Tab. 77: importazioni ed esportazioni Valore assoluto e variazione percentuale. IMPORTAZIONI ESPORTAZIONI ESPORTAZIONI var. var. var II trim 2007 II trim FVG , , ,94 Udine , , ,68 Gorizia , , ,29 Trieste , , ,19 Pordenone , , ,74 Italia , ,33 Italia nord-est , , ,50 Fonte: elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia su dati ISTAT 111 sito internet: I dati sono estrapolati da e per il 2007 e 2008 sono provvisori. 113 Rapporto ICE , pag ; (sito ufficiale dell ISTAT per il commercio con l estero). 104

105 Figura 35: Esportazioni per provincia. Valori assoluti. Pordenone Trieste Gorizia Udine FVG Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT Il contributo maggiore al saldo positivo della bilancia commerciale è dato dal settore merceologico dei prodotti trasformati e manufatti (+10,7%), seguito dai prodotti minerali energetici e non (+7,9%) mentre, è negativa la variazione per quanto riguarda i prodotti dell agricolture, caccia e pesca ed è quasi nulla la variazione per i prodotti delle attività informatiche, professionali ed imprenditoriali; quest ultimo dato evidenzia che solo l incremento del grado di tecnologia incorporato nei nostri beni può creare valore aggiunto all export provinciale in modo da non subire la concorrenza di paesi emergenti, dove, peraltro, il costo delle materie prime è notevolmente più basso. Per quanto riguarda le singole categorie merceologiche dei prodotti manufatti, nel 2007 il peso percentuale delle varie categorie, relativamente a importazioni ed esportazioni non varia di molto rispetto al Tab. 78: Import ed export dei prodotti manufatti e variazione Valori percentuali. Import 2005 Import 2006 Variazione Prodotti alimentari, bevande, tabacchi 9,4 9,3 1,3 4,8 5,5 5,7-14,2 16,4 Prodotti tessili e d abbigliamento 1,9 2 1,3 2,1 2,2 1,6-27,1-13,6 Cuoio, prodotti di cuoi 0,8 1,5 2,9 0,8 0,9 0, ,2 Legno e prodotti di legno 2,3 2,5 5 0,1 0,2 0,2 26,1 10,6 Pasta da carta, prodotti di carta 4,9 5,2 0 3,8 4,3 4,4 2,9 15,8 Prodotti petroliferi 8 3,1 2, ,2 18,1 Prodotti chimici 6,6 10,6 8,3 3 2,1 1,5-14,9-21 Arcicoli in gomma e materiale plastiche 1,8 2,3 3,2 5,9 6,7 4,5 52,1-24,8 Lavorazione di minerali e non metalliferi 1,1 1,3 1,7 1,2 1,2 1 44,7-4,5 Metalli e prodotti in metalli 23,9 34,8 38,1 6 7,5 7,4 17,5 10,2 Macchine, apparecchi meccanici 6,5 7,2 8,5 11,5 14,3 14,4 28,2 13,4 Macchine e apparecchiature elettriche 8,6 10,9 10,9 5,4 4,5 5,2 8,8 29,8 Mezzi di trasporto 21,2 5,5 5, ,3 42, Altri prodotti 2,9 3,9 3,9 10,3 11,2 11, Totale ,1 13,2 Fonte: elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia su dati ISTAT Import 2007 Export 2005 Export 2006 Export 2007 Import Export 105

106 Ciò che si nota invece è la variazione della bilancia commerciale tra il 2006 e il 2007: presentano valori positivi e in espansione le categorie di editoria, stampa, carta e derivati, prodotti chimici e fibre sintetiche, macchine elettroniche e mezzi di trasporto (di cui spicca il valore delle esportazioni del 2007); mentre hanno valori negativi i prodotti delle industrie di abbigliamento, in cuoio e in legno, gli articoli in gomma e materie plastiche, i prodotti in metallo delle lavorazioni metallifere (di cui spicca il valore delle importazioni nel 2007). 115 Figura 36: Grafico su import ed export dei prodotti manufatti Valori percentuali Import2005 Import2006 Import2007 Export2005 Export2006 Export Prodotti alimentari, bevande, tabacchi Prodotti tessili e d abbigliamento Cuoio, prodotti di cuoi Legno e prodotti di legno Pasta da carta, prodotti di carta Prodotti petroliferi Prodotti chimici Arcicoli in gomma e materiale plastiche Lavorazione di minerali e non metalliferi Metalli e prodotti in metalli Macchine, apparecchi meccanici Macchine e apparecchiature elettriche Mezzi di trasporto Altri prodotti Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT Nel territorio provinciale come valore delle esportazioni, primeggiano tra i primi dieci settori quello delle navi e imbarcazioni, seguito da macchine per impiego generale e per impiego speciale, articoli in materie plastiche, parti e accessori di autoveicoli e motori, prodotti siderurgici, prodotti della carta, aeromobili e macchine utensili. Come valore delle importazioni, i primi dieci settori sono quelli dei metalli non ferrosi, dei prodotti siderurgici,e chimici di base, carbon fossile, motori e generatori elettrici, prodotti della carta, macchine per impiego generale, carni e prodotti a base di carne,articolini materie plastiche e prodotti petroliferi raffinati. 116 Il territorio provinciale è competitivo per quanto riguarda le esportazioni di beni commerciali ad alto contenuto tecnologico: il valore percentuale pari al 61,2% risulta piuttosto elevato sia rispetto alla media regionale che nazionale; i prodotti tradizionali vengono esportati per il 38% mentre, tutta la produzione agricola e gli acquisti di materie prime vengono collocati sul mercato interno (le esportazioni sono pari allo 0,8%, mentre le importazioni raggiungono l 11,6%). Per contro, dal lato delle importazioni molto più elevato è il livello degli acquisti di prodotti tradizionali (65,3%) rispetto ai prodotti specializzati e high-tech (importazioni pari al 23%). Guardando all interscambio fra paesi dal 2004, possiamo notare, che i paresi dell America centrale e meridionale hanno perso il primato della zona più importane per l export provinciale. E invece aumentato il flusso verso l Europa sia comunitaria che non. 115 Rif. Tav Andamento economico della provincia di Gorizia nell anno Rif. Tav. 7.4 Andamento economico della provincia di Gorizia nell anno

107 La composizione dei mercati per le esportazioni indica che il principale mercato di sbocco è l Europa: per Gorizia costituiscono il 45% mentre è maggiore il valore raggiunto dalle altre province; per il territorio provinciale, vista la collocazione più a est, è importante sfruttare i mercati dei nuovi aderenti all UE. Dal 2004 è infatti cresciuta la percentuale d esportazione con i nuovi paesi UE (54% nel 2007), tanto da superare anche la quota raggiunta dalle altre province. Tab. 79: Esportazioni UE ed Extra UE nel 2007 per provincia. Esportazioni UE 27 Esportazioni extra UE 27 Udine 60,14 39,86 Gorizia 45,73 54,27 Trieste 60,02 39,98 Pordenone 67,58 32,42 Fonte: elaborazione ufficio statistica provincia di Gorizia su dati ISTAT Le variazioni nell export mostrano un aumento notevole in aree geografiche quali Africa e Asia e, per quanto riguarda le importazioni una diminuzione accentuata di altre aree quali America settentrionale, Oceania e paesi europei extra UE 25. Tab. 80: Interscambio commerciale della provincia di Gorizia per aree geografiche ( ). Fonte: elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia su dati ISTAT Tab. 81: Esportazioni per aree geografiche e per provincia Valori percentuali. Udine Gorizia Trieste Pordenone Area geografica Unione europea 27 63,40 60,90 59,72 60,14 66,29 52,66 48,14 45,73 55,69 58,83 59,24 60,02 69,91 66,66 67,81 67,58 Altri paesi europei 9,93 11,13 10,40 13,01 6,28 10,09 10,69 10,04 19,27 15,85 15,20 12,29 11,54 13,22 12,89 11,96 AFRICA 2,19 2,52 3,03 3,10 1,52 0,74 0,91 1,44 1,70 2,04 3,44 2,51 2,51 2,85 2,67 3,30 America settentrionale America centro meridionale 8,85 7,77 5,37 3,83 1,37 2,36 2,14 2,32 2,82 2,87 2,76 3,12 4,11 4,48 3,70 3,32 2,71 3,08 3,96 3,97 22,58 30,35 34,11 35,78 6,56 1,54 6,94 3,31 1,27 1,56 1,64 1,78 Medio Oriente 3,23 7,42 8,13 6,74 0,98 1,31 1,39 2,12 3,74 11,98 3,10 4,15 3,02 3,05 3,44 3,44 Asia centrale 1,23 1,62 3,58 2,82 0,15 1,09 1,25 1,15 0,88 0,66 2,26 1,82 1,78 1,97 2,49 2,09 Asia orientale 7,55 4,73 5,20 5,73 0,54 0,99 1,01 1,02 8,03 5,23 6,30 12,04 4,98 5,24 4,68 5,57 OCEANIA E ALTRI 0,90 0,82 0,60 0,65 0,29 0,41 0,37 0,39 1,31 1,01 0,76 0,75 0,88 0,97 0,67 0,96 TERRITORI Fonte: elaborazione ufficio statistica CCIAA Gorizia su dati ISTAT 107

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