Disturbo Specifico di Lettura LA DISLESSIA

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1 Con il termine LETTURA si possono intendersi, in realtà, almeno due cose: Disturbo Specifico di Lettura LA DISLESSIA LETTURA STRUMENTALE COMPRENSIONE Università degli studi di Padova Capacità di riconoscere e denominare velocemente e correttamente le parole di un testo. Capacità si rappresentarsi il contenuto di quello che sta leggendo Definizione di DISLESSIA Il disturbo comprende una specifica e significativa compromissione nello sviluppo delle capacità di lettura che non è solamente spiegata dall età mentale, da problemi di acutezza visiva o da inadeguata istruzione scolastica. (ICD-10) Incidenza sulla popolazione del 4% circa, secondo il DSM-IV (1996), considerata però nella sua manifestazione più specifica la sua frequenza è dell 1%. Disturbi di comprensione Lo studente con disturbo di comprensione del testo presenta: una prestazione al di sotto della norma in prove specifiche che valutano la comprensione del testo (sotto le 2 deviazioni standard dalla media); una valutazione dell intelligenza al di sopra della fascia del ritardo mentale, di solito consistentemente più elevata rispetto agli esiti nella prova di comprensione (criterio della discrepanza); nessuna situazione di svantaggio socio-culturale o di carenza di istruzione; nessun ritardo mentale o deficit di tipo sensoriale (visivo o uditivo). 1

2 SECNODO UN PFROSSEORE DLEL UNVIESRITA DI CMABRDIGE, NON IMORPTA IN CHE ORIDNE APAPAINO LE LETETRE IN UNA PAOLRA, L UINCA CSOA IMNORPTATE E CHE LA PIMRA E L ULIMTA LETETRA SINAO NEL PTOSO GITUSO. IL RIUSTLATO Può SERBMARE MLOTO CNOFSUO, MA NOONSTATNE TTUTO SI PUO LEGERGE SEZNA MLOTI PRLEOBMNI MODELLO NEUROPSICOLOGICO Modello a due vie (Coltheart, 1978;1981) PAROLA SCRITTA PAROLA SCRITTA Via fonologica Sistema di analisi visiva Via fonologica Sistema di analisi visiva Conversione Grafema -fonema Lessico di entrata visiva Via semantica Conversinone Grafema -fonema Lessico di entrata visiva Via semantica Lettura delle non-parole Sistema semantico Lettura delle non-parole Sistema semantico Lessico di uscita fonologico Lessico di uscita fonologico Buffer fonemico Buffer fonemico PAROLA LETTA PAROLA LETTA 2

3 PAROLA SCRITTA Dislessia Fonologica Via fonologica Sistema di analisi visiva Dovuta ad una lesione della via Fonologica. Buona capacità di lettura di parole; Incapacità di leggere le parole nuove; Incapacità di leggere le NON PAROLE. Conversinone Grafema -fonema Lettura delle non-parole Lessico di entrata visiva Sistema semantico Lessico di uscita fonologico Via semantica Buffer fonemico PAROLA LETTA Dislessia superficiale Dovuta ad una lesione della via Semantico - Lessicale. Buona capacità di lettura di parole regolari e non parole; Incapacità di leggere le parole irregolari: ad esempio ancòra e àncora Incapacità di leggere le parole OMOFONE NON OMOGRAFE, ad esempio l ago e lago. Modello Evolutivo Uta Frith (1985) 3

4 Modello Evolutivo (Frith, 1985) Il bambino riconosce alcune parole per la presenza di alcuni indizi. Il bambino legge utilizzando le regole di conversione grafemafonema. Il bambino impara le regole ortografiche e sintattiche. Unità di lettura è la sillaba. Formazione di un magazzino lessicale. Il bambino inizia la leggere seguendo la via semantico-lessicale Stadio Logografico Stadio Alfabetico Stadio Ortografico Stadio Lessicale Integrando il modello neuropsicologico e quello evolutivo... Un arresto allo stadio logografico o alfabetico Dislessia Fonologica e Superficiale. Un arresto allo stadio ortografico Dislessia Superficiale. (Tressoldi, 1991) Prima un bambino impara a leggere attraverso la via Fonologica e poi attraverso la via Semantico-Lessicale (Cornoldi,1999) Criteri generali per la valutazione della lettura strumentale (dalla Consensus Conference) Rispetto al Disturbi Specifico di decodifica della lettura, oltre ai criteri generali relativi a tutta la categoria dei DSA, i punti generalmente condivisi riguardano: 1) la necessità di somministrare prove standardizzate di lettura a più livelli: lettere, parole, non-parole, brano; 2) la necessità di valutare congiuntamente i due parametri di rapidità/accuratezza nella performance; 3) la necessità di stabilire una distanza significativa dai valori medi attesi per la classe frequentata dal bambino [convenzionalmente fissata a -2ds dalla media per la velocità e al di sotto del 5 percentile per l accuratezza], in uno o nell altro dei due parametri menzionati. La scelta delle prove: caratteristiche psicometriche Validità ecologica: le prove devono essere il più simili possibile all abilità richiesta nella vita quotidiana Validità concorrente: la prestazione deve risultare deficitaria anche in prove analoghe a quelle utilizzate Validità discriminante: le prove devono discriminare la condizione di difficoltà/ritardo da quella di disturbo Dati normativi aggiornati e campione rappresentativo Informazioni sull attendibilità test-retest e sulla stima dell errore di misura 4

5 Prove di Correttezza e Rapidità Le prove Prove di Lettura MT per la Scuola Elementare - 2 di Cesare Cornoldi e Giovanni Colpo 1998 OS Editore Nuove Prove di Lettura MT per la Scuola Media Inferiore di Cesare Cornoldi e Giovanni Colpo 1995 OS Editore I elementare: intermedia e finale II elementare: ingresso intermedia e finale III elementare: ingresso intermedia e finale IV elementare: ingresso e finale V elementare: ingresso e finale I media: ingresso e finale II media: ingresso e finale III media: ingresso e finale Caratteristiche del materiale e modalità di somministrazione Un brano stampato su cartoncino per il soggetto Scheda con brano e griglia per la raccolta dati per l esaminatore Cronometro per la misura del tempo Consegna: Ora ti chiedo di leggere questo brano a voce alta. Userò il cronometro per misurare il tempo di lettura, ma non ti preoccupare di andare troppo veloce: leggi meglio che puoi. Modalità di somministrazione Appena termina le lettura del titolo da parte dell esaminatore, inizia la lettura da parte del soggetto (si fa partire il cronometro). L esaminatore non deve intervenire in alcun modo per segnalare errori o omissioni. L esaminatore annota il tempo di lettura dell intero brano e gli errori. Se un soggetto è in evidente difficoltà nel portare a termine la lettura, ci si può fermare dopo 4 minuti. 5

6 Prova MT IV elementare finale La siglatura degli errori Errori da 1 punto inesatta lettura della sillaba omissione di sillaba, parola o riga aggiunta di sillaba, di parola, e rilettura di una stessa riga pausa per più di 5 secondi Errori da ½ punto spostamento di accento grossa esitazione (ar armadio) autocorrezione per errore grave (non vanno penalizzate le autocorrezioni per gli errori da ½ punto) Gli errori da 1 punto che NON cambiano il significato della frase vengono valutati solo mezzo punto. Indici ricavati dalla prova Punteggio di rapidità si calcola dividendo il numero complessivo di sillabe per il totale dei secondi impiegati per leggere il brano. Punteggio di correttezza Σ errori Calcolo del punteggio di velocità Si divide il numero complessivo di secondi per il numero di sillabe di cui è composto il brano. Ad es. 4 = 240, sillabe brano = :146 = Cioè per leggere una sillaba il bambino impiega in medio 1,64 secondi, ossia 164 centesimi di secondi. [Oppure 146 sill.:240 = 0.61 sill/sec.] Si confronta il punteggio ottenuto con le fasce di prestazioni riportate sul manuale. 6

7 Come leggerli? Le prove MT, in quanto prove standardizzate, offrono la possibilità di confrontare i punteggi ottenuti dal nostro soggetto con un campione normativo di riferimento. I dati normativi, per semplicità interpretativa, sono stati organizzati in fasce di prestazione: CCR PS RA RII Le fasce di prestazione Le fasce di prestazione sono 4: 1. Criterio Completamente Raggiunto (CCR), 2. Prestazione Sufficiente (PS), 3. Richiesta di Attenzione (RA), 4. Richiesto di Intervento Immediato (RII). Approfondimento Secondo livello: utilizzo di prove di approfondimento che definiscano il profilo per consentire una corretta progettazione di intervento. La scelta delle prove deve essere fatta in base alla fase di acquisizione della lettura, tenendo conto della diversa espressività del disturbo nelle diverse fasi evolutive dell abilità di lettura. Prime fasi di acquisizione (bambini di I e II primaria, o bambini più grandi con profili simili a quelli dei bambini alle prime fasi): indagare i prerequisiti della lettura (sia visivi che fonologici) con prove che valutino le abilità di analisi e fusione fonemica, di riconoscimento di singoli grafemi e di ricerca visiva Fasi più avanzate (bambini dalla terza primaria): indagare il livello della lettura di liste di parole isolate (prove di lettura di parole e nonparole e di riconoscimento di parole omofone) 7

8 Prove di lettura di parole e non parole Prova 2 (liste di parole) e Prova 3 (liste di non parole) tratte dalla DDE-2 Batteria per la valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva 2 di Sartori, Job, Tressoldi 2007, Giunti O.S., Firenze Prova 2 lettura di parole Prova di lettura di liste di parole di diversa frequenza d uso. Si raccolgono i tempi di lettura e il numero di errori. Le autocorrezioni non sono considerate errori. Per ogni parola, si calcola un solo errore. Prova 3 lettura di non parole Prova di lettura di liste di non parole. Serve a valutare il metodo indiretto di lettura. Si raccolgono i tempi di lettura e il numero di errori. Le autocorrezioni non sono considerate errori. Per ogni parola, si calcola un solo errore. Analisi delle prestazioni Tempo: calcolo del numero di deviazioni standard dalla media (punto z) z = X (media del campione di riferimento) tempo del soggetto DS (deviazione standard del campione di riferimento) Prestazione deficitaria: 2 DS sotto la media se si tiene conto dell errore standard di misura (.30), allora anche da 1.8 DS sotto la media Errori: confronto con le diverse fasce della distribuzione in percentili Prestazione deficitaria: al di sotto del 5 percentile 8

9 La comprensione (dalla Consensus Conference) Nell ambito della letteratura internazionale, inoltre, vari studi stanno evidenziando, accanto al profilo della dislessia intesa come disturbo specifico della decodifica, anche l accezione di disturbi della comprensione del testo scritto indipendenti sia dai disturbi di comprensione da ascolto che dagli stessi disturbi di decodifica. La Consensus Conference accoglie l invito a considerare il disturbo di comprensione come un possibile disturbo specifico di apprendimento ma sottolinea la necessità di studiarne meglio le caratteristiche [ ] La comprensione Le prove MT di comprensione consentono di ottenere una misura della capacità di comprensione del soggetto, confrontabile con i dati normativi Le prove sono costituite da brani diversificati per classe e periodo dell anno scolastico, seguito da domande con risposte a scelta multipla. Le domande sono state costruite per valutare i diversi aspetti implicati nella comprensione del testo scritto. Le prove I elementare: intermedia e finale II elementare: ingresso, approfondimento 1 e 2, intermedia, finale III elementare: ingresso, approfondimento 1 e 2, intermedia, finale IV elementare: ingresso, approfondimento 1 e 2, finale V elementare: ingresso, approfondimento 1 e 2, finale 1 e 2 I media, III media e III media: ingresso: testo narrativo e testo informativo finale: testo narrativo e testo informativo Modalità di somministrazione Consegna: leggere il brano in maniera silente ed in seguito rispondere alle domande indicando una alternativa di risposta. Il testo rimane a disposizione del bambino che può consultarlo quante volte vuole. Attribuzione dei punteggi: 1 punto per ogni risposta esatta. Confronto del punteggio ottenuto con i dati normativi (fasce di prestazione CCR PS RA RII). 9

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