VIAGGI DA RACCONTARE Assistenza disabili Progetto di Servizio Civile Nazionale in Italia

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1 VIAGGI DA RACCONTARE Assistenza disabili Progetto di Servizio Civile Nazionale in Italia 1. IN BREVE Viaggi da raccontare intende progettare e garantire benessere ed una buona qualità di vita alle persone non autosufficienti, coinvolgendo la globalità della persona in tutte le sue dimensioni (sociali, psicologiche, cognitive, motorie, affettive) attraverso l utilizzo di risorse presenti sul territorio: famiglia, associazioni, servizi di riabilitazione dell Opera Don Guanella di Alberobello e di tutti i servizi dell Ambito territoriale di appartenenza, al fine di rafforzare la dignità dell individuo e ritardando il più possibile l istituzionalizzazione. Nell ambito in cui operiamo il Centro Diurno Socio Educativo e Riabilitativo Casa S. Antonio è l unico Centro ad integrazione Socio Sanitaria che opera nell Ambito con la disabilità adulta 2. AREA DI INTERVENTO L inadeguatezza dei sistemi di trasporto e la scarsa presenza di strutture necessarie all accoglienza di persone con problemi socio- sanitari riducono notevolmente la tutelare dei diritti e la dignità delle persone diversamente abili presenti in questo territorio. Una comunità cresce e si consolida nella sua identità, quando viene tutelato il diritto a sentirsi parte di, incluso in, allora assume una rilevanza strategica svolgere una funzione di osservatorio sulla situazione globale del territorio di appartenenza, e rivolgendo particolare attenzione alle dimensioni di accoglienza orientamento e supporto alle fragilità. Le attività educative e socio- riabilitative del Centro sono quelle previste dalle normative vigenti (Art.60 R.R. N 4/2007 della L.R. N 19/2006) e molte di queste attività sono espresse in attività di laboratorio per facilitare la lettura e le azioni da svolgere alle persone diversamente abili. Le attività di laboratorio si svolgono i gruppo di 5/6 unità e le persone non sono divise per diagnosi ma sono gruppi misti per i seguenti motivi: a) evitare che si creino situazioni di ghettizzazione e/o emarginazione tra persone definite più abili e meno abili ; b) sollecitare e/o rinforzare comportamenti relazionali di maggiore cura e attenzione nei confronti dei ragazzi fragili; c) offrire alle persona che presentano una gravi difficoltà psicofisiche, stimolazioni sensoriali e relazionali che provengano oltre che dalle attività educative e riabilitative, anche dai loro pari i quali attraverso le loro competenze riescono a sollecitare e stimolare il loro compagno, creando nuove relazioni e nuovi modi di comunicare. 3. DESTINATARI Il Centro Diurno Socio Educativo Riabilitativo (CDSER) Casa S. Antonio, con sede presso l Opera Don Guanella, in Alberobello (BA) in via Bainsizza 7, è attualmente l unica struttura riconosciuta dall Ambito Territoriale del Piano di Zona e dal Distretto S.S.14 ASL BA (Comuni di Putignano, Alberobello, Noci, Castellana Grotte e Locorotondo) dalla Regione Puglia. Il Centro accoglie ed interviene attraverso i Piani Assistenziali Individualizzati (PAI) ed i Progetti Educativi Individualizzati (PEI) e socio- riabilitativi per n 30 persone disabili di età post- scolare (dai 16 ai 60 anni) sia di sesso maschile che femminile. 4. OBIETTIVO Ispirandosi ai principi della pedagogia guanelliana il Centro propone e realizza all interno della Casa un clima di famiglia in cui il diversamente abile e i suoi cari possano sentirsi accolti e rispettati. 1

2 5. RUOLO ED ATTIVITÀ PREVISTE PER I VOLONTARI I volontari parteciperanno alle attività del progetto offrendo il loro contributo a supporto dello staff in modo coordinato e graduale, secondo un principio di proporzionalità tra competenze di ingresso, competenze acquisite nel corso dell anno e capacità sviluppate. Concretamente, i volontari saranno impegnati nello svolgimento delle seguenti attività: Azioni Azione 1: Autonomia 1.1 igiene 1.2 educazione alimentare 1.3 cura dell ambiente 1.4 orientamento spazio temporale 1.5 comprensione/espressione verbale Azione 2: Espressive e ludiche 2.1 grafico 2.2 manipolazione 2.3 teatro 2.4 musicale 2.5 creativo 2.6 cucina Azione 3: Socializzazione e Animazione 3.1 Attività di orientamento e di uso del territorio 3.2 Attività di educazione religiosa 3.3 Attività di esplorazioni ambientali 3.4 Gestione del tempo libero Azione 4: Cognitive, Culturali e Formative 4.1 laboratorio Culturale 4.2 Informatica 4.3 pregrafismo e grafismo 4.4 laboratorio narrativo 4.5 laboratorio logico Azione 5: Motorie, Psicomotorie 5.1 Piscina Riabilitativa 5.2 Psicomotricità 5.3 Calcio 5.4 Serra Attività dei Volontari del Servizio Civile Nazionale Affiancamento degli operatori nell organizzazione e realizzazione delle attività di autonomia materiali occorrenti alle attività di autonomia Partecipazione alle attività di autonomia a sostegno del ruolo degli operatori realizzazione delle attività espressive e ludiche materiali occorrenti alle attività espressive e ludiche realizzazione delle attività di socializzazione e materiali occorrenti alle attività di socializzazione e attività di socializzazione e Supporto agli operatori nella stesura di report sulle attività di socializzazione e svolte attività di socializzazione e materiali occorrenti alle attività di socializzazione e realizzazione delle attività motorie, psicomotorie materiali occorrenti alle attività motorie, psicomotorie attività motorie, psicomotorie 2

3 Azione 6: Riabilitazione Attività Necessarie 6.1 Piscina Riabilitativa 6.2 Ortoculturaterapia 6.3 Terapia Occupazionale 6.4 Logopedia Azione 7: Territorio 6.1 incontri di informativi e formativi di gruppo con care giver e famiglie 6.2 eventi annuali 6.3 incontri con enti Territoriali realizzazione delle attività motorie, psicomotorie materiali occorrenti alle attività riabilitative attività riabilitative Supporto agli operatori nella stesura di report sulle attività svolte sul territorio realizzazione delle attività del territorio attività territoriali 6. NUMERO DEI VOLONTARI DA IMPIEGARE NEL PROGETTO : 4 presso la sede Opera Don Guanella, Alberobello, Via Bainsizza, MONTE ORE SETTIMANALE DI SERVIZIO: almeno 1400 ore distribuite in 12 mesi 8. GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 5 giorni 9. PERIODO PREVISTO PER LE SELEZIONI: tra fine aprile inizio maggio 10. PERIODO PREVISTO PER INIZIO SERVIZIO: giugno PARTICOLARI EVENTUALI OBBLIGHI DA PARTE DEI VOLONTARI: Flessibilità oraria. Disponibilità da parte dei volontari di guidare mezzi per diversamente abili messi a disposizione dall Ente. Disponibilità a partecipare a servizi esterni (gite, vacanze, ecc.) con i diversamente abili 12. CARATTERISTICHE CONOSCENZA ACQUISIBILI Competenze pedagogiche: gestire l'esperienza acquisita, incrementare le conoscenze e favorire il cambiamento in un processo circolare. Competenze psicologiche: capacità di comprendere le componenti psicologiche nel soggetto in ogni fase della sua evoluzione; La capacità di individuare la presenza di dinamiche relazionali nei contesti della famiglia, gruppo, comunità Competenze relazionali: Saper lavorare in équipe. Sapersi avvicinare e rapportarsi con l utente e con la famiglia, comunicando in modo partecipativo in tutte la attività quotidiane di assistenza; Saper rispondere esaurientemente, coinvolgendo e stimolando al dialogo. Saper interagire, in collaborazione con il personale sociale e sanitario, con l utente in difficoltà Saper coinvolgere le reti informali, sa rapportarsi con le strutture sociali, ricreative, culturali dei territori. Saper sollecitare e organizzare momenti di socializzazione, fornendo sostegno alla partecipazione a iniziative culturali e ricreative sia sul territorio che in ambito residenziale. 3

4 Partecipare all accoglimento dell utente per assicurare una puntuale informazione sul Servizio e sulle risorse. Gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità. Competenze per operare interventi di tipo riabilitativo: manuale- operativo, intellettuale, psicologico- relazionale; espressivo- creativa. Competenze di carattere socio- culturale conoscenza di tecniche di conduzione dei gruppi e delle dinamiche psico- sociali; conoscenza di tecniche professionali di volte a favorire processi di aggregazione, integrazione, socializzazione delle persone e di valorizzazione delle risorse territoriali; essere in grado di progettare e gestire in modo qualificato attività animative, eventi, attività ludiche, laboratori creativi e iniziative. 13. FORMAZIONE SPECIFICA DEI VOLONTARI La formazione è pensata come un percorso che ha l obiettivo di favorire l apprendimento di quel set di strumenti che permette al volontario di svolgere l attività di servizio (competenze di base). Allo stesso tempo verranno forniti gli strumenti per facilitare gli apprendimenti che vengono acquisiti solo in una situazione di dialogo tra la teoria e la pratica, attraverso cioè l attuazione progressiva dell esperienza (competenze trasversali), e che consentono quindi di mettere in atto risorse per migliorare le proprie qualità ed essere più rispondenti alle richieste specifiche del contesto di riferimento. MODULI DI FORMAZIONE Modulo 1 - L ENTE - aspetti storici e culturali, la mission e la vision, la rete dei rapporti territoriali - l organizzazione del lavoro e dei servizi attivi sul territorio - i progetti in corso di realizzazione e la rete di collaborazioni - i ruoli e le figure professionali che operano per l Ente - elementi sulla privacy e sulla sicurezza nei posti di lavoro Modulo 2 LA DISABILITÀ - il sistema sanitario nazionale, il ruolo dei servizi presenti sul territorio e la normativa di riferimento - le diverse forme di disabilità (prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione, ricerca) - gli aspetti psicologici e sociali della disabilità (a livello di individuo, famiglia e società) - le persone con disabilità accolte dai servizi dell Ente - le forme dell assistenza e dell intervento educativo e riabilitativo - l I.C.F. e bibliografia e sitografia di riferimento Modulo 3 - OPERATIVITÀ - la declinazione del concetto di autonomia nel quotidiano - gestione del lavoro in gruppo/equipe - organizzazione e gestione di attività laboratoriali - elementi di gestione domestica, cura di sé e del proprio contesto di vita - gli aspetti tecnici relativi a deambulazione, movimento, trasporto, accompagnamento - elementi di primo soccorso Modulo 4 - RUOLO DEL/DELLA VOLONTARIO/A NELLA RELAZIONE D AIUTO - la relazione con la diversità: opportunità e difficoltà - la gestione dei conflitti - la gestione delle emozioni ed eventuali problematiche relazionali: senso di colpa, collusione, burn- out, tranfert e controtrasfert - l osservazione, l ascolto attivo, la sospensione del giudizio e la comunicazione nonviolenta 4

5 - la gestione dei rapporti con utenti, operatori, famiglie e servizi in un ottica di rete al servizio dei servizi Modulo 5 - COMUNICAZIONE SOCIALE tecniche di comunicazione sociale interna ed esterna: redazione di report, relazioni e comunicazioni ai servizi; redazione di riviste tematiche; promozione e organizzazione di eventi territoriali; organizzazione di seminari; comunicazione via Internet Modulo 6 - La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi - I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto - I rischi specifici connessi ai luoghi di lavoro in cui è svolta l attività, 14. PER INFORMAZIONI: CESC Project - Via Cariati, Roma. tel ; info@cescproject.org, oppure tel. 06/

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