Perché attività motoria?

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1 Perché attività motoria? La motricità è un fatto centrale nello sviluppo del bambino, è una premessa importante per la comunicazione e la relazione con gli altri, per la strutturazione dell intelligenza. Il corpo rimane l elemento materiale e fondamentale per il bambino nel processo di acquisizione e di apprendimento. L educazione motoria ha come campo specifico la motricità con le sue specifiche funzioni da sperimentare e sviluppare (organizzazione dello spazio, del tempo, equilibrio, abilità motoria ), ma ha come ambiti trasversali, e non meno importanti, quello affettivo-relazionale e cognitivo. Il vissuto corporeo è la base che permette al bambino di pervenire al simbolismo astratto. È per questi motivi che si parla spesso di attività psicomotoria, intesa come integrazione corpo-mente. Il dialogo con il mondo, per il bambino, inizia quando è consapevole di avere un corpo in relazione con se stesso, con lo spazio, il tempo, le cose, le persone. L elaborazione delle esperienze del corpo permette di raggiungere una tappa essenziale nel processo di costruzione della personalità: la coscienza di sé. Il corpo esprime e comunica, è un corpo RELAZIONALE: si esprime con la gestualità, la mimica, il tono muscolare,l uso dello spazio, messaggi non verbali che accompagnano sempre i messaggi verbali. Il corpo è il principale mezzo relazionale con se stessi e con gli altri, è il contenitore e mezzo di espressione delle emozioni. L attività motoria è un mezzo che permette di creare molteplici situazioni di gioco e da la possibilità all insegnante di instaurare relazioni autentiche ed osservare comportamenti, non sempre evidenti nelle attività in classe.

2 Gruppo di bambini coinvolti, ambienti e tempi. Le attività si svolgeranno con tutti i bambini delle sezioni suddivisi per gruppi. L attività pratica di giochi motori verrà svolta una o due volte la settimana durante tutto l anno scolastico. Verranno utilizzati: l aula di psicomotricità della scuola primaria Parri (una volta la settimana per ogni sezione), i saloni della scuola dell infanzia se sarà possibile, per il secondo quadrimestre, la palestra della scuola Parri per i bambini 5enni (primo pomeriggio) Il cortile della scuola Per i più piccoli i tempi di gioco e di esperienza pratica sarà predominante, mentre per i più grandi verrà dato ampio spazio all elaborazione, alla formulazione di ipotesi, al collegamento con altri campi d esperienza. Non si propone una programmazione rigida, ma si forniranno situazioni di riferimento aperte agli sviluppi determinati dagli interessi e dalle risposte dei bambini. Ruolo dell insegnante. L insegnante partecipa ai giochi dei bambini, per avviarli gradatamente all autonomia o se richiesto dai bambini stessi; la partecipazione può esprimere ai bambini il piacere di stare con loro e sottolineare l importanza delle attività che si stanno svolgendo. Si utilizzeranno situazioni di gioco proposte dai bambini o particolarmente significative rilevate dal gioco libero.

3 L insegnante stimola i bambini alla gestione del gioco, media le situazioni e propone giochi; quando i bambini avranno acquisito una certa autonomia, l insegnante potrà svolgere un ruolo di osservazione più distaccato. Materiali. Si utilizzeranno materiali ed attrezzi presenti nella scuola e nell aula di psicomotricità: palloni, cerchi, funi, panche, materassi. Si farà uso di materiali di recupero come scatoloni, carta, stoffe; i materiali non strutturati, danno l opportunità ai bambini di interagire in modo personale e sperimentare esperienze in cui la fantasia e il simbolismo sono implicati in modo predominante. Obiettivi principali. Poiché le attività non saranno solo pratiche (giochi motori), ma vedranno dei momenti di rielaborazione e riflessione, si prevede il raggiungimento di obiettivi che non si limitano alla sfera motoria e senso-motoria e che si inseriscono nella programmazione della scuola: Acquisizione del sé corporeo come: -espressione della personalità, -condizione funzionale, -condizione cognitiva -condizione comunicativa Miglioramento del controllo degli schemi dinamici e posturali Scoperta, sperimentazione e sviluppo delle capacità motorie Sviluppo di una positiva immagine di se Sviluppo delle capacità di negoziazione e collaborazione

4 Presa di coscienza, da parte del gruppo, nella necessità di utilizzare regole. Modalità di svolgimento delle sedute. Nel salone come in aula, vi sarà un luogo in cui ci si ritrova all inizio del gioco: si stabiliscono coi bambini le regole necessarie per giocare bene e non farsi male, anche eventuali sanzioni da utilizzare vengono stabilite dai bambini. In questo momento iniziale si possono proporre attività da svolgere. Nella parte centrale della seduta si alterneranno situazioni che richiedono attenzione, concentrazione e impegno fisico, ad attività meno impegnative. Vi saranno momenti di gioco libero, occasione per i bambini di sperimentare liberamente schemi motori e per l insegnante di osservare (dinamiche relazionali del gruppo o del singolo, grado di spontaneità, difficoltà motorie ), e stabilire prerequisiti e obiettivi futuri. Nella parte conclusiva dei giochi motori è necessario che i bambini abbiano il tempo di uscire dal gioco e ristabilire la calma. Si raduneranno nuovamente i bambini per raccontare insieme i giochi, riflettere sul gioco o sulle difficoltà incontrate, stabilire un momento di rielaborazione. Le rielaborazioni potranno essere individuali o di gruppo e occupare un tempo più o meno lungo: in modo particolare per il gruppo dei 5enni, alcuni giochi fatti in salone potranno essere l occasione per inventare storie o conoscere in forma globale il funzionamento del corpo (sistema cardiocircolatorio,l apparato osseo, l apparato digerente ecc.), o approfondire aspetti legati alla logico-matematica: la possibilità di vivere esperienze concrete legate a concetti come la linea,il perimetro, la misura, il numero, fuori-dentro, aperto-chiuso, favorisce senz altro l acquisizione degli stessi.

5 Verifica. Attraverso l osservazione occasionale, i giochi e le attività ludiche che presentino la necessità di utilizzare le acquisizioni fatte, i momenti di riflessione interni all attività educativa, si potranno individuare aggiustamenti nelle proposte e nei percorsi di apprendimento. Vi sarà un momento di verifica finale per valutare la qualità dell attività educativa e il significato complessivo dell esperienza.

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