Nota n. 3 del
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1 Nota n. 3 del SENTENZE DEL TAR DEL LAZIO: ORIGINI E CONSEGUENZE A cura di Alessandra Franceschini (Referente Regionale Sardegna FNP - ISEE Progetto Equità) Con tre diverse Sentenze di pari tono (n. 2454/2015, 2458/2015 e 2459/2015), il TAR Lazio ha parzialmente rivisto l impianto di calcolo dell Indicatore della Situazione Reddituale, utile per il computo dell ISEE. Le tre sentenze (TAR Lazio, Sezione I, n. 2454/2015, 2458/2015 e 2459/2015) di fatto modificano parzialmente l impianto di calcolo dell Indicatore della Situazione Reddituale, cioè di una delle due componenti dell ISEE (l altra è quella patrimoniale). I due dispositivi letti in modo combinato: escludono dal computo dell ISEE i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, incluse carte di debito, a qualunque titolo percepiti da amministrazioni pubbliche (art. 4, comma 2 lettera f); ciò significa tutte le pensioni, assegni, indennità per minorazioni civili, assegni sociali, indennità per invalidità sul lavoro, assegni di cura, contributi vita indipendente ecc.); annullano il DPCM nella parte in cui prevede un incremento delle franchigie per i soli minorenni (art. 4, lettera d, n.1, 2, 3). Per comprendere meglio: il secondo punto, prevedeva una franchigia forfettaria così differenziata: 1) persone con disabilità media, per ciascuna di esse, una franchigia pari ad euro, incrementate a se minorenni; 2) persone con disabilità grave, per ciascuna di esse, una franchigia pari a euro, incrementate a se minorenni; 3) persone non autosufficienti, per ciascuna di esse, una franchigia pari a euro, incrementate a se minorenni. Fino a indicazioni contrarie, e data l approssimazione del dispositivo su tale punto, non si può che ritenere che le stesse franchigie previste per i minori siano ora da applicare anche ai maggiorenni. La Sentenza 2459/2015, peraltro, nelle motivazioni, ma non nel dispositivo, censura la disposizione che prevede che l opportunità di ricorrere all ISEE ridotto (personale o proprio e del coniuge) sia riservata ai soli disabili maggiorenni e non invece anche ai minorenni, creando così una disparità di trattamento.
2 Il Tribunale Amministrativo, tuttavia, annullando la disposizione della differenziazione sulle franchigie, aumenta la disparità di trattamento fra minorenni e maggiorenni. Solo ai secondi rimane ancora la possibilità di redigere, ai soli fini delle prestazioni di natura sociosanitaria, l ISEE personale. Perlomeno fino ad un ulteriore intervento normativo. Con queste sentenze probabilmente il Ministero dovrà in parte rivedere l'intera normativa. Nella giornata di mercoledì primo aprile, si è tenuto l incontro fra la CISL ed altre associazioni del terzo settore, con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e le sottosegretarie On. Franca Biondelli e On. Teresa Bellanova, che era stato dalla cisl più volte sollecitato per affrontare le problematiche emerse nell avvio del nuovo Isee. Con riguardo alle sentenze del Tar del Lazio, che hanno dichiarato l illegittimità di alcune parti della nuova normativa, il Ministro ha comunicato l orientamento del Governo di ricorrere al Consiglio di Stato con contestuale richiesta di sospensiva dell esecuzione della sentenza, difendendo le valutazioni e la coerenza tra il Dpcm, che disciplina il nuovo Indicatore ed i criteri stabiliti nella Legge Salva Italia. In altre parole: 1) Strategia governativa:il Governo non intende mettere in discussione la disciplina in vigore, come avverrebbe seattivasse la procedura di revisione del Dpcm ISEE, al fine di garantire continuità alla normativa e minimizzare il rischio di ricorsi individuali. 2) Pericoli e rischi: qualora il ricorso non dovesse essere accolto dal Consiglio di Stato si dovrà comunque metter mano al Decreto in un secondo tempo, determinando così un elevato rischio di ricorsi individuali da parte delle famiglie con disabili. Intervento Cisl: ha confermato forti preoccupazioni rispetto al secondo punto ed ha ribadito che le scelte del Governo sono risultate tardive, perché fino ad ora sono mancate indicazioni chiare ed univoche, anche di natura transitoria, e non è stata svolta adeguatamente una attività di coordinamento interistituzionale. Impegno del Governo: preso atto delle preoccupazioni rilevate, il Governo ha assunto quindi l impegno di avviare una gestione più condivisa di questa delicata fase applicativa, attraverso la convocazione in tempi brevi, come dalla CISL sollecitato, della Commissione Consultiva di recente costituzione. Oggetto di tale Commissione sarà l approfondimento delle problematiche finora emerse e verranno eventualmente approntate possibili modifiche migliorative del Decreto che regolamenta il nuovo Isee. Riflessioni: Ad una superficiale lettura, in molti hanno applaudito alle Sentenze ritenendo che questi annullamenti producano solo effetti positivi molto significativi e per tutti gli interessati. In realtà, proprio a causa della complessità dello strumento ISEE, l esito dei ricorsi è smorzato e in alcuni casi produce effetti inattesi. Ciò è connesso, in particolare, al meccanismo di detrazione, riservata ai non autosufficienti, per la spesa sostenuta, inclusiva dei contributi versati, per collaboratori domestici e addetti all'assistenza personale, come risultante dalla dichiarazione di assunzione presentata all'inps e dai contributi
3 versati al medesimo istituto, nel limite dell'ammontare dei trattamenti di cui al comma 2, lettera f). Il comma 2 lettera f) è stato annullato dal TAR del Lazio. Il DPCM 159/2013 aveva previsto quella possibilità proprio per compensare il computo delle provvidenze assistenziali nell ISR e quindi nell ISEE per le persone con più grave disabilità che debbano avvalersi di assistenti o badanti assumendoli regolarmente. Questa detrazione ora non è più possibile e ciò produce effetti distorsivi in alcuni non infrequenti casi (oltre ad incentivare ulteriormente il lavoro sommerso, ma questo non è tema di questo articolo). Va persa la misura equitativa che consente di far pesare alcuni costi tipici della disabilità. Rimane invece cogente la possibilità di detrarre le spese sanitarie fino a 5000 euro (se effettivamente documentabili). Di seguito alcune simulazioni, suddivise fra quelle che propongono le situazioni migliorative e quelle sostanzialmente neutre, segnalando anche i casi di Isee ridotto e personale. Nell effettuare tali simulazioni si è tenuto conto solo dell Indicatore della Situazione Reddituale (ISR) che è la somma di tutti redditi (Irpef-assistenziali-esenti-proventi agricoli-finanziari-fondiariassegni di mantenimento figli) diviso per la scala di equivalenza, a cui si deve poi aggiungere l Indicatore della Situazione Patrimoniale (ISP) (20% con franchigie). Caso 1: situazione migliorativa Numero componenti: 2 (coniugi, uno disabile) Redditi Irpef: Trasferimenti monetari assistenziali INPS/INAIL: indennità di accompagnamento + pensione : nessuno Persone con disabilità: 1 non autosufficiente Minori: 0 Spese: (sanitarie: 1.000, assistenza personale: 3.000, affitto: 0)
4 post sentenze Reddito da lavoro, pensione, altro , ,00 Detrazione per lavoro dipendente o assimilati 3.000, ,00 Detrazione trattamenti pensionistici Trasferimenti monetari assistenziali INPS/INAIL 9.678,31 non considerati non considerati non considerati Franchigia per disabilità 7.000, ,00 Spese sanitarie per disabilità Spese di assistenza personale ammissibili 3.000,00 non ammissibili Componenti del nucleo 2 2 Scala equivalenza 1,57 1,57 Totale reddito al netto di franchigie/detrazioni , ,00 Indicatore situazione reddituale , ,90 Caso 2: situazioni migliorative Numero componenti: 4 (coniugi, un solo lavoratore, due minori uno disabile con indennità di accompagnamento) Redditi Irpef: (un solo lavoratore; altro verosimilmente caregiver familiare) Trasferimenti monetari assistenziali INPS/INAIL: indennità di accompagnamento : nessuno Persone con disabilità: 1 non autosufficiente, minore Minori: 2 Spese: (sanitarie: 600, assistenza personale: 0, affitto: 0)
5 post sentenze TAR Reddito da lavoro, pensione, altro , ,00 Detrazione per lavoro dipendente o assimilati 3.000, ,00 Detrazione trattamenti pensionistici Trasferimenti monetari assistenziali INPS/INAIL 6.048,84 non considerati non considerati Franchigia per disabilità 9.500, ,00 Spese sanitarie per disabilità Spese di assistenza personale ammissibili non ammissibili Componenti del nucleo 4 4 Scala equivalenza 2,46 2,46 Totale reddito al netto di franchigie/detrazioni , ,00 Indicatore situazione reddituale 9.328, ,92 Caso 3: situazione neutra Numero componenti: 4 (coniugi, un solo lavoratore, due minori uno disabile con indennità di accompagnamento; è supportato da un accompagnatore/educatore) Redditi Irpef: (un solo lavoratore; altro verosimilmente caregiver familiare) Trasferimenti monetari assistenziali INPS/INAIL: indennità di accompagnamento : assegno di cura di euro/anno (che non viene computato) Persone con disabilità: 1 non autosufficiente, minore Minori: 2 Spese: (sanitarie: 600 euro, assistenza personale ammissibile: 6.048,84 euro, affitto: 0)
6 post sentenze TAR Reddito da lavoro, pensione, altro , ,00 Detrazione per lavoro dipendente o assimilati 3.000, ,00 Detrazione trattamenti pensionistici Trasferimenti monetari assistenziali INPS/INAIL 6.048,84 non considerati non considerati non considerati Franchigia per disabilità 9.500, ,00 Spese sanitarie per disabilità Spese di assistenza personale ammissibili 6.048,84 non ammissibili Componenti del nucleo 4 4 Scala equivalenza 2,46 2,46 Totale reddito al netto di franchigie/detrazioni , ,00 Indicatore situazione reddituale 6.869, ,92 Casi di ISEE ridotto (singolo disabile) Numero componenti: 1 (Isee ridotto) maggiorenne Redditi Irpef: 0 Trasferimenti monetari assistenziali INPS/INAIL: indennità di accompagnamento + pensione; : contributo vita indipendente regionale Persone con disabilità: 1 non autosufficiente Minori: 0 Spese: (sanitarie: 0, assistenza personale ammissibile: 8.678,31, affitto: 0)
7 post sentenze TAR Reddito da lavoro, pensione, altro - - Detrazione per lavoro dipendente o assimilati 1.000,00 Detrazione trattamenti pensionistici 1.000,00 Trasferimenti monetari assistenziali INPS/INAIL 9.678,31 non considerati non considerati non considerati Franchigia per disabilità 7.000, ,00 Spese sanitarie per disabilità - - Spese di assistenza personale ammissibili 8.678,31 non ammissibili Componenti del nucleo 1 1 Scala equivalenza 1 1 Totale reddito al netto di franchigie/detrazioni , ,00 Indicatore situazione reddituale , ,00 (L ISR come si può notare andava e continua ad andare in saldo negativo) Conclusioni: Le Sentenze del TAR Lazio sono immediatamente applicative ma non saranno operative nell'immediato. Certamente le DSU (ISEE) rilasciate dal 12 febbraio 2015 senza rispettare le tre Sentenze sono formalmente illecite. Le Sentenze, secondo Poletti, andranno impugnate davanti al Consiglio di Stato, ma questo non ne sospende gli effetti che continuano ad essere effettivi fino ad eventuale sentenza contraria. Di certo è uno scenario che sarà causa di un buon numero di contenziosi.
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