REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI

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1 REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI Proposta nr. 144 del 12/06/ Determinazione nr del 12/06/2015 OGGETTO: DPR n. 59/2013 Autorizzazione Unica Ambientale Impresa: SACILESE INDUSTRIALE VETRARIA Sede impianto: Via Della Croce, 41/C Montereale Valcellina (PN) Codice pratica: PREMESSA I L D I R I G E N T E 1. Fatto L impresa SACILESE INDUSTRIALE VETRARIA, con sede legale ed operativa in Via Della Croce, 41/C in comune di Montereale Valcellina (PN), nella persona del Gestore pro tempore dell impianto, ha presentato domanda di Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) corredata dalla documentazione tecnica. L istanza comprende i seguenti titoli abilitativi: o autorizzazione agli scarichi in fognatura di acque industriali e/o meteoriche che dilavano inquinanti, anche commiste a reflui assimilati ai domestici, di competenza del Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Pordenone (di seguito CNIP); o autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, di competenza provinciale; o comunicazione o nulla osta di cui all articolo 8, commi 4 o comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, di competenza comunale. In merito si precisa che: - l istanza è pervenuta allo Sportello del comune di Montereale Valcellina in data 20/2/2015 acquisita al protocollo provinciale n 2015/11049; - tutta la documentazione relativa alla pratica è presente nel fascicolo informatico 2015/9.2/22; - sono stati assolti i diritti di bollo; - è stata verificata la correttezza formale ai sensi dell art. 4, comma 1 del D.P.R. 59/2013. Il Settore Ecologia quale Autorità competente ha: - comunicato, con nota prot n.2015/12482, l avvio del procedimento; - indetto e convocato la Conferenza di Servizi (CS) invitando gli Enti tenuti ad

2 esprimersi, come soggetti competenti in materia ambientale definiti dal DPR 59/2013, per i titoli abilitativi richiamati e indicati all'art. 3 del DPR 59/2013. La Conferenza di Servizi, come da verbali depositati agli atti: - ha richiesto integrazioni documentali, inoltrate dallo SUAP il 27/04/2015 e registrate al prot. n 2015/27601; - si è conclusa con parere favorevole in data 14/05/ Enti coinvolti Ai fini del rilascio dell'aua, tutta la documentazione prodotta dall impresa e trasmessa dallo SUAP è stata esaminata, come previsto dall art. 3 del DPR 59/2013, da: - Provincia di PN (autorità competente); - Comune di Montereale Valcellina Ufficio Ambiente; - Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Pordenone (CNIP); - ARPA FVG Dipartimento Provinciale di Pordenone. La documentazione presentata e le integrazioni trasmesse successivamente sono state ritenute adeguate per l espressione del parere. 3. Istruttoria DESCRIZIONE ATTIVITA La SACILESE INDUSTRIALE VETRARIA S.p.A., con sede legale e stabilimento nel Comune di Montereale Valcellina (PN), in Via della Croce, n. 41/C Zona Industriale ed artigianale -, esercita, in un stabilimento industriale, l attività di Seconda lavorazione del vetro piano. La Società è in possesso, ai sensi del D.Lgs 152/2006, dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera rilasciata dalla Provincia di Pordenone con Determinazione n. 941 del Per lo scarico delle Acque Reflue Industriali, il cui recapito avviene nella rete fognaria consortile a servizio della Zona Industriale di Montereale Valcellina attraverso lo scarico esistente 1, la Società dispone dell autorizzazione allo scarico di stabilimento industriale prot. n. 508/12 del , rilasciata dal Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Pordenone e di cui viene richiesto il rinnovo. Per lo scarico delle Acque Reflue Domestiche Assimilate, il cui recapito avviene nella rete fognaria consortile a servizio della Zona Industriale di Montereale Valcellina attraverso lo scarico esistente 2, la Società dispone dell autorizzazione allo scarico di acque reflue di uso civile prot. n. 507/12 del , rilasciata dal Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Pordenone e concessa a tempo indeterminato. Alle tipologie di acque reflue succitate, si aggiungono le acque meteoriche di dilavamento dei tetti e delle aree scoperte pavimentate (con conglomerato bituminoso) dello stabilimento. Tali acque non essendovi né mescolamento con altre tipologie di acque di scarico derivanti dall attività dell insediamento, né trascinamento di particelle o altre sostanze derivanti dall attività industriale, non sono soggette all autorizzazione allo scarico di cui al D.Lgs. 152/06 e s.m.i. Durante il processo produttivo vengono prodotti rifiuti liquidi che vengono smaltiti secondo la normativa vigente. La Ditta chiede l' AUA per: - il rinnovo dell'autorizzazione dello scarico di Acque Reflue Industriali, il cui recapito avviene nella rete fognaria consortile a servizio della Zona Industriale di

3 Montereale Valcellina attraverso lo scarico esistente 1 (Autorizzazione CNIP n. 508/12 del ); - la ricomprensione dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera (autorizzazione provinciale n. 941 del ) e contestuale modifica non sostanziale; - la presa d'atto da parte del Comune della comunicazione di rispetto dei limiti di emissioni rumorose secondo quanto previsto dall'art. 8, comma 4 della legge 26 ottobre 1995, n Normativa - D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59 Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35 ; - Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. "Norme in materia ambientale"; - Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme sul procedimento amministrativo"; - Legge Regionale 20 marzo 2000, n. 7 e s.m.i.. Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ; - Legge Regionale 27 novembre 2006, n. 24; - Legge Regionale 18 giugno 2007, n. 16; - Legge 26 ottobre 1995, n. 447; Legge Regionale 18 giugno 2007, n. 16; D.G.R. 17 dicembre 2009; D.P.R. 227/2011; - Art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del , convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica. 5. Motivazione La decisione al rilascio dell AUA si fonda sul parere favorevole della Conferenza di Servizi che ha recepito i pareri espressi dai soggetti competenti in particolare: - parere favorevole con prescrizioni espresso dal Consorzio NIP in merito all'autorizzazione agli scarichi in fognatura consortile, prot. n. 895/15 del 14/05/2015; - del parere, rilasciato dal Dipartimento Provinciale dell ARPA per quanto di sua competenza con nota prot. n 2015/9444 (acquisito agli atti con nota prot. prov. n 2015/18893); - del parere favorevole con prescrizioni all autorizzazione alle emissioni in atmosfera rilasciato dal Servizio Qualità dell'aria della Provincia di Pordenone(istruttoria prot. NP/222); - della presa d atto rilasciata dal Comune di Montereale Valcellina relativamente alla comunicazione e contestuale dichiarazione di rispetto dei limiti di emissione di rumore. Il Comune precisa che quando verrà approvato il Piano di Zonizzazione Acustica l attività dovrà rispettare i limiti in esso previsti, qualora diversi. 6. Responsabilità procedimentale Si richiama l art. 107 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, relativo alle Funzioni e responsabilità della dirigenza, le norme dello Statuto provinciale ed il Regolamento di

4 Organizzazione dell Ente, nonché l Ordinanza Presidenziale relativa al conferimento degli incarichi Dirigenziali, che attribuisce al Dott. Sergio Cristante la Dirigenza del Settore Ecologia. Responsabile dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) di Montereale Valcellina sig.ra Flavia Corba. Tutto ciò premesso DETERMINA 1. Decisione Di adottare, fatti salvi ed impregiudicati i diritti di terzi, l'autorizzazione Unica Ambientale (AUA) ai sensi del D.P.R.59/2013 a favore dell impresa SACILESE INDUSTRIALE VETRARIA, con sede legale ed operativa in Via Della Croce, 41/C in comune di Montereale Valcellina (PN) che sostituisce i seguenti titoli abilitativi: o o o autorizzazione agli scarichi in fognatura consortile di acque reflue industriali commiste a reflui assimilati ai domestici, di competenza del Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Pordenone. I limiti e le prescrizioni sono riportati nell Allegato A, che fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione; autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, di competenza provinciale. I limiti e le prescrizioni, comprese quelle di ARPA, sono riportati nell Allegato B, che fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione; presa d atto della comunicazione e dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell articolo 8, comma 4, della legge 26 ottobre 1995, n. 447 rispetto dei limiti di emissione rumore - di competenza comunale. L AUA sostituisce le autorizzazioni di cui ai titoli sopra richiamati eventualmente possedute dall impresa. 2. Durata La validità della presente Autorizzazione Unica Ambientale, ai sensi dell'art. 3, comma 6, del D.P.R. 59/2013 è pari ad anni quindici (15) a partire dalla data di rilascio del provvedimento da parte del SUAP competente. Sei mesi prima della scadenza dovrà essere richiesto, tramite il SUAP competente, il rinnovo del presente provvedimento, secondo quanto previsto dall'art. 5, comma 1, del D.P.R. 59/ Avvertenze 1. Sono fatte salve, ferme restando al riguardo le responsabilità dell impresa come sopra autorizzata le autorizzazioni e prescrizioni di competenza di altri enti e/o organismi, nonché le altre disposizioni legislative e regolamentari comunque applicabili in riferimento all attività dell impianto, con particolare riferimento alle competenze comunali in materia di lavorazioni insalubri, alla disciplina della

5 sicurezza sui luoghi di lavoro, alle disposizioni in materia edilizio-urbanistica e di prevenzione incendi ed infortuni. 2. L'autorità competente potrà procedere all'aggiornamento delle condizioni autorizzative qualora emerga che l'inquinamento provocato dall'attività dell'impianto è tale da renderlo necessario. Tale eventuale aggiornamento non modificherà la durata dell'autorizzazione. 3. L Autorità competente si riserva di rinnovare o rivedere le prescrizioni contenute nell autorizzazione, prima della sua naturale scadenza quando: o le prescrizioni stabilite nella stessa impediscano o pregiudichino il conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale stabiliti dagli strumenti di pianificazione e programmazione di settore; o nuove disposizioni legislative comunitarie, statali o regionali lo esigono; o vengano riscontrate situazioni eccezionali e di urgente necessità per la tutela della salute pubblica e dell'ambiente; o ovvero per altri motivi, esigenze, o ulteriori valutazioni tecniche ed amministrative, o altre verifiche. 4. In caso di modifica dell attività o dell impianto, si applicano le disposizioni di cui all art. 6 del D.P.R. 59/ Qualora intervengano variazioni relative alla denominazione dell impresa o modifiche dell assetto societario, esse dovranno essere comunicate, sempre tramite lo SUAP, alla Provincia-Autorità competente. L eventuale subentro nella gestione dell impianto da parte di terzi deve essere preventivamente autorizzato. 6. La cessazione dell attività deve essere tempestivamente comunicata all Autorità competente. 7. L Autorità competente è autorizzata ad effettuare tutti i controlli che ritenga necessari per accertare il rispetto delle eventuali prescrizioni autorizzative. 8. La mancata osservanza delle prescrizioni può determinare la diffida, sospensione o revoca in relazione a ciascun titolo abilitativi sostituito, ed in relazione alla specifica normativa di settore, oltre all applicazione di eventuali sanzioni previste dalla normativa vigente. 9. Per quanto non espressamente previsto o prescritto nel presente provvedimento si richiamano le disposizioni normative vigenti in materia. 10. Il presente provvedimento viene trasmesso allo Sportello Unico competente ai sensi e per gli effetti di cui al D.P.R. n. 59/13. Il presente provvedimento è assunto nel rispetto dell art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del , convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica. 4. A chi ricorrere Ai sensi dell art. 3 della Legge 241/90, il soggetto destinatario del provvedimento può presentare ricorso nei modi di legge alternativamente al T.A.R. o al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 ed entro 120 giorni dalla trasmissione della presente autorizzazione.

6 ALLEGATO A Autorizzazione agli scarichi in fognatura Soggetto competente: Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Pordenone La ditta SACILESE INDUSTRIALE VETRARIA ubicata Montereale Valcellina (PN) in via della Croce n. 41/C, ha presentato istanza di rilascio dell Autorizzazione Unica Ambientale per l ottenimento dell autorizzazione relativa agli scarichi in fognatura consortile, alle emissioni in atmosfera per gli impianti e le attività di cui all art. 272 del D.Lgs. 156/06. La documentazione presentata ed esaminata dal personale Tecnico del Consorzio NIP ai fini dell Istruttoria Tecnica di competenza è la seguente: - Domanda di autorizzazione Unica Ambientale del ; - Allegato 1; - Estratto PRGC; - Estratto CTR; - Relazione tecnica scarichi febbraio 2015; - Integrazione con precisazioni del ; - Tav. 5.1/10 Planimetria generale dello stabilimento scarichi idrici scala 1:250 aprile 2015; - Modulo Autorizzazione scarichi scheda generale (M06-3); - Modulo Autorizzazione scarichi censimento scarichi (M06-7); Il titolo relativo agli scarichi in fognatura consortile viene chiesto per rinnovo scarico di tipo industriale. Dalla valutazione dell Istruttoria Tecnica, così come integrata dalla nota del 21 aprile 2015 della Società Industriale Vetraria S.p.A. a seguito della richiesta di precisazioni rivolta alla stessa ditta in occasione della conferenza di servizi di data 19 marzo 2015, emerge che: - lo scarico in fognatura consortile è composto da acque reflue miste (industriali ed assimilate alle domestiche) e l allacciamento alla rete consortile è preceduto, all esterno del perimetro aziendale, da un pozzetto di ispezione; a monte dello scarico, ed all interno del perimetro aziendale, le condotte prevenienti dall opificio sono separate ed esiste il pozzetto di controllo fiscale per i reflui industriali. Tutto ciò premesso si ritiene di non rilevare motivi ostativi alla domanda dell autorizzazione Unica Ambientale e si esprime parere favorevole per quanto di competenza (autorizzazione allo scarico in fognatura consortile) con le seguenti prescrizioni: - Lo scarico allacciato alle condotte consortili deve rispettare le prescrizioni previste dal Regolamento per il servizio di fognatura e depurazione vigente. - I reflui di acque industriali, così come riportato nella tavole progettuale modificata, ora 5.1/10, devono rispettare i limiti della Tabella 3 dell Allegato 5 parte terza del D.Lgs. 152/06 per il recapito in fognatura. - Lo scarico dei reflui misti, industriali e assimilati alle domestiche, dovrà essere dotato di un pozzetto ispezionabile; - La Ditta dovrà mantenere la rete fognaria interna in buone condizioni di efficienza, i pozzetti di ispezione degli scarichi costantemente puliti ed accessibili ai controlli e al campionamento da parte dell Ente preposto o del Consorzio NIP.

7 - I dispositivi di pre-trattamento delle acque prima dell allacciamento nelle condotte consortili devono essere mantenuti in buono stato di efficienza e di manutenzione, provvedendo alla periodica asportazione dei rifiuti derivanti, che devono essere gestiti nel rispetto della normativa in materia. - E vietato immettere nelle condotte consortili sostanze che per qualità e/o quantità possano considerarsi rifiuti solidi, sostanze infiammabili e/o esplosive, sostanze radioattive, sostanze che sviluppino gas e/o vapori tossici o che possano danneggiare le condotte e gli impianti. - La Ditta dovrà adottare, anche mediante informazione e formazione del personale dipendente, misure operative di protezione e prevenzione rischi inerenti sversamenti accidentali di sostanze inquinanti o situazioni di emergenza dovute ad eventi eccezionali o altre immissioni di reflui diversi da quelli per i quali l autorizzazione è stata rilasciata. - Per gli impianti non ancora realizzati, prima dell attivazione dello scarico, deve essere comunicata la data di conclusione dei lavori unitamente a dichiarazione, resa nella forma di legge, attestante che quanto realizzato è conforme a quanto indicato nella documentazione di cui all Istruttoria tecnica e la data di avvio dello scarico. - Il Consorzio NIP, effettuerà verifiche analitiche, sulle acque scaricate nelle condotte consortili, come programmato nel piano di monitoraggio annuale di controllo degli scarichi delle Ditte insediate in zona industriale. Nel caso in cui l autocontrollo evidenziasse un superamento del valore limite di legge, anche di un solo parametro, la ditta ha l obbligo di darne comunicazione al Consorzio indicando anche le opportune modifiche necessarie a riportare le concentrazioni del parametro al di sotto di tale soglia.

8 ALLEGATO B Autorizzazione alle emissioni in atmosfera Soggetto competente: Servizio Qualità dell Aria della Provincia di Pordenone 1. DOCUMENTAZIONE TECNICA ISTRUITA Relazione tecnica con descrizione del ciclo produttivo e dei punti di emissione; Estratto di mappa catastale in scala 1:2000 e di CTR in scala 1:5000; Estratto del PRGC in scala 1:2000; Lay-out emissioni con indicazione dei punti già autorizzati, da autorizzare e non soggetti ad autorizzazione in scala 1:200; Prospetti dei camini; Schede di sicurezza dei principali prodotti utilizzati. 2.PUNTI DI EMISSIONE SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONE IN ATMOSFERA - E1 (impianto di serigrafia), - E3 (impianto di tempra piana e curvata dei vetri QSB ), - E4 (impianto di molatura), - E5 (impianto di asciugatura lastre serigrafate). 3. LIMITI DI EMISSIONE IN ATMOSFERA Punto di emissione E1 (impianto di serigrafia) Punto di emissione E5 (impianto di asciugatura lastre serigrafate) Sostanze Portata: 7000 m 3 /h Quota dal p.c. : 10 m Portata: 8500 m 3 /h Quota dal p.c. : 10,5 m Limiti Sostanza organiche totali (espresse come Carbonio totale) 50 mg/nm 3 Punto di emissione E3 (impianto di tempra piana e curvata dei vetri QSB ) Sostanze Sostanze di cui all allegato I, parte II, punto 3, tabella C Portata: 4000 m 3 /h Quota dal p.c. : 9 m Limiti Classe V: Anidride Solforosa 500 mg/nm 3 Punto di emissione E4 (impianto di molatura) Portata: 2000 m 3 /h Quota dal p.c. : 10 m Sostanze Limiti Polveri totali 5 mg/nm 3 Nebbie oleose 5 mg/nm 3 4. PRESCRIZIONI a) Qualora si verifichi un anomalia o un guasto tale da non permettere il rispetto dei valori limite di

9 emissione, l autorità competente deve essere informata entro le otto ore successive e può disporre la riduzione o la cessazione delle attività o altre prescrizioni, fermo restando l obbligo del gestore di procedere al ripristino funzionale dell impianto nel più breve tempo possibile. La Società è comunque tenuta ad adottare tutte le precauzioni opportune per ridurre al minimo le emissioni duranti le fasi di avviamento e di arresto. b) Le operazioni di manutenzione parziale e totale degli impianti di produzione devono essere eseguite secondo le indicazioni fornite dal costruttore dell impianto (libretto d uso e manutenzione) e con frequenza tale da mantenere costante l efficienza degli stessi. c) La Società predispone un apposito registro, da tenere a disposizione degli organi di controllo, in cui annotare sistematicamente ogni interruzione del normale funzionamento dei dispositivi di trattamento delle emissioni (manutenzione ordinaria e straordinaria, guasti, malfunzionamenti, interruzione del funzionamento dell'impianto produttivo) come previsto dall'allegato VI alla Parte Quinta del D.Lgs. n. 152/2006 s.m.i. d) Nelle fasi lavorative in cui si producono, manipolano, trasportano, immagazzinano, caricano e scaricano materiali polverulenti, devono essere assunte apposite misure per il contenimento delle emissioni di polveri. e) Per il punto di emissione E4 (impianto di molatura), la Società deve effettuare con frequenza almeno triennale (ossia una volta ogni tre anni a partire dall anno di rilascio del presente provvedimento), nelle più gravose condizioni di esercizio, il rilevamento delle emissioni derivanti dagli impianti. Si chiede di inoltrare alla Provincia e al Dipartimento di Pordenone dell ARPA l esito degli autocontrolli effettuati nel corso dell anno I risultati dei campionamenti analitici effettuati negli anni successivi devono essere, invece, conservati presso l'impianto produttivo per tutta la durata della presente autorizzazione e tenuti a disposizione degli organi di controllo. f) Per gli impianti esistenti punto di emissione E1 ed E5 (impianto di serigrafia) e punto di emissione E3 (impianto di tempra piana e curvata dei vetri QSB ), la Società deve effettuare, almeno annualmente, nelle più gravose condizioni di esercizio, il rilevamento delle emissioni derivanti dagli impianti. Si chiede di inoltrare alla Provincia e al Dipartimento di Pordenone dell ARPA l esito degli autocontrolli effettuati nel corso dell anno I risultati dei campionamenti analitici effettuati negli anni successivi devono essere, invece, conservati presso l'impianto produttivo per tutta la durata della presente autorizzazione e tenuti a disposizione degli organi di controllo. g) Deve essere rispettato quanto previsto dalle norme UNI o UNI-EN vigenti, con particolare riferimento alla norma UNI 15259/2008 e dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., soprattutto per quanto concerne: - il posizionamento delle prese di campionamento; - l accessibilità ai punti di campionamento che devono essere resi raggiungibili sempre in modo agevole e sicuro. h) I metodi di campionamento, analisi e valutazione delle emissioni devono essere quelli di seguito specificati oppure eventuali altri metodi equivalenti: Manuale UNICHIM n. 158/88 Norma UNI EN 15259:2008 Norma UNI EN ISO :2013 Norma UNI EN :2003 Misure alle emissioni Strategie di campionamento e criteri di valutazione Misurazione di emissioni da sorgente fissa. Requisiti delle sezioni e dei siti di misurazione e dell obiettivo, del piano e del rapporto di misurazione Emissioni da sorgente fissa Determinazione manuale ed automatica della velocità e della portata di flussi in condotti. Parte 1: Metodo di riferimento manuale. Emissioni da sorgente fissa Determinazione della concentrazione in massa di polveri in basse concentrazioni Metodo manuale gravimetrico

10 Norma UNI EN 12619:2013 COT D.M. 25 agosto Aggiornamento dei metodi di campionamento, analisi e valutazione degli inquinanti, ai sensi del D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203 Allegato 1 Per nebbie oleose M.U. 759:87 Norma UNI EN :2003 Emissioni da sorgente fissa Determinazione della concentrazione in massa del carbonio organico totale in forma gassosa a basse concentrazioni in effluenti gassosi Metodo in continuo con rivelatore a ionizzazione di fiamma. Rilevamento delle emissioni i flussi gassosi convogliati di ossidi di zolfo e ossidi di azoto espressi rispettivamente come SO2 e NO2. Ambienti di lavoro Determinazione delle nebbie d'olio nell'aria Metodo spettrometrico all'infrarosso Emissioni da sorgente fissa Determinazione della concentrazione in massa di polveri in basse concentrazioni Metodo manuale gravimetrico i) La Società adotta i criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite di emissione di cui all'allegato VI alla Parte Quinta del D.Lgs. n. 152/2006. In particolare, le emissioni convogliate sono conformi ai valori limite se, nel corso di una misurazione, la concentrazione, calcolata come media di almeno tre campionamenti consecutivi, non supera il valore limite di emissione. j) Tutti i camini dovranno essere chiaramente identificati con la denominazione riportata nella presente autorizzazione conformemente a quanto indicato negli elaborati grafici citati in premessa. 5. SUGGERIMENTI Si forniscono i seguenti suggerimenti: i condotti di emissione devono essere preferibilmente verticali; essi devono raggiungere possibilmente la copertura del fabbricato e, a meno di impedimenti tecnici, sporgere un metro dal colmo del tetto e delle coperture degli edifici circostanti; nel caso la parte terminale del condotto sia a curva o semicurva lo sbocco deve essere rivolto entro il perimetro della proprietà, in modo da evitare immissioni dirette nelle proprietà confinanti. 6. PUNTI DI EMISSIONE NON SOGGETTI A AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA Punti non autorizzati Punti di emissione A3, A4, A6, A13, A20, A23 A8, A7, A9, A12 A1, A2, A5, A10, A11, A14, A15, A19, A24, A29, A30, A31, A32, A33 A16 Limiti 4 generatori di aria calda a metano APEN GROUP, mod. P092IT AERMAX, portata 100 kw cadauno, usati per riscaldamento reparto produttivo 4 generatori di aria calda a metano APEN GROUP, mod. P072IT AERMAX, portata 78 kw cadauno, usati per riscaldamento reparto produttivo 14 generatori di aria calda a metano APEN GROUP, mod. P054IT AERMAX, portata 58 kw cadauno, usati per riscaldamento reparto produttivo 1 generatore di aria calda a metano APEN GROUP, mod. AE55IT AERMAX, portata 60,5 kw, usato per riscaldamento reparto produttivo

11 A34 A35 A36 e A37 A26, A27, A28 A25 Da V1 a V35 V36 1 generatore di aria calda a metano APEN GROUP, mod. P032IT AERMAX, portata 31,7 kw, usati per riscaldamento nuovo reparto produttivo (officina) 1 generatore ad aria calda a basamento. Portata termica 310 kw. Usato per il riscaldamento del deposito prodotto finito. 2 generatore di aria calda a metano APEN GROUP, mod. AE55IT AERMAX, portata 60,5 kw, usato per riscaldamento reparto produttivo 3 radiatori di calore ad aria calda a metano APEN GROUP, mod. F30 AERMAX, portata 3,4 kw cadauno, usato per riscaldamento servizi igienici 1 radiatore di calore ad aria calda a metano APEN GROUP, mod. F40 AERMAX, portata 4,6 kw, usato per riscaldamento servizi igienici Ventilatori a parete che estraggono l aria al fine di assicurare la salubrità degli ambienti di lavoro Ventilatori di estrazione dell aria calda presente all interno del forno Keraglass HST 260/420 Pordenone, lì 12/06/2015 IL DIRIGENTE Sergio Cristante Sottoscritto digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni

12 Elenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI Questo documento è stato firmato da: NOME: SERGIO CRISTANTE CODICE FISCALE: CRSSRG54L21B940M DATA FIRMA: 12/06/ :30:06 IMPRONTA: 6DD1CA315A3D3B912DF533131C890DF182B19D64BC4B3B897DA7F48BA7A33F5E 82B19D64BC4B3B897DA7F48BA7A33F5E5CA F91EBE57FB1C2DA8913FE9 5CA F91EBE57FB1C2DA8913FE9B485AE5AFC6D42C7B321AA3D B485AE5AFC6D42C7B321AA3D E DA1D C2 Atto n del 12/06/2015

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