La magia delle parole

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1 SEZIONE 1 Consapevolezza fonologica Scheda 12 Avviare il bambino alla composizione e scomposizione delle parole attraverso l aggiunta e la sottrazione di fonemi. Piccolo gruppo. Aula o angolo di lettura. MATERIALI Testo della storia Io sono un gatto Fogli Pennarelli Io sono un gatto C era una volta un gatto vanitoso tutto a strisce nere e marroni, tanto fiero di essere un gatto che andava in giro a ripeterlo a tutti. Un giorno incontrò per la sua strada un mago alquanto dispettoso, che appena il gatto si presentò di trasformarlo pensò. «Non ci riuscirai», urlò il gatto. «Suvvia, adesso lo vedrai!» E alzata la bacchetta cancellò la G di GATTO nella nuvoletta. L animale, rimasto solo ATTO, ebbe pochi momenti per pensare e fu trasformato in...atto! (Aggiungere a scelta il suono iniziale.) La magia delle parole Situazione motivante: l insegnante dice ai bambini di avere trovato in un libro una storia molto simpatica che parla di magie e di volerla raccontare. Procedura: l insegnante crea attesa e interesse per la nuova storia che leggerà ai bambini riuniti in cerchio. Dopo la lettura, l insegnante aiuta i bambini a scoprire la «magia» della nostra lingua: variando il fonema iniziale, si possono ottenere parole diverse e, in questo caso, anche personaggi diversi! L insegnante propone di rappresentare graficamente la storia in sequenza, realizzando un vero e proprio racconto a fumetti. Le immagini da far disegnare ai bambini sono quattro: 1. un gatto; 2. un mago; 3. il mago che fa la magia; 4. la trasformazione del gatto. Accanto a ogni immagine l insegnante disegna una nuvoletta come quella dei fumetti, all interno della quale chiede ai bambini di scrivere con scrittura spontanea (ovvero di scrivere come sanno, senza preoccuparsi di eseguire una scrittura corretta e convenzionale): 1. IO SONO UN GATTO; 2. TI TRASFOR- (continua) 56 Laboratorio di lettura e scrittura

2 SEZIONE 1A 1 Consapevolezza fonologica UDITIVO-VERBALE continua Scheda 12 MO!; 3. ATTO; 4. IO SONO UN MATTO/RATTO, ecc. (a seconda delle scelte dei bambini). L insegnante racconta la storia Io sono un gatto, sollecitando l attenzione dei bambini sulle parole che cambiano se cambia il suono iniziale. L attività può essere proposta seguendo la stessa procedura, ma la scrittura dei bambini può essere convenzionale anziché spontanea o inventata. Si possono anche costruire delle carte con ogni letterina e fare le sostituzioni: Solitamente i bambini hanno una certa familiarità col fumetto, sfogliano volentieri i giornalini e amano sentirseli leggere; tuttavia, è opportuno fare preliminarmente conoscere ai bambini i fumetti e farli riflettere sulla nuvoletta, sulla sua funzione, ecc. R A T T O M A T T O P Altri esempi di parole: MELA PANE COTTO VELA CANE SOTTO Sezione 1 57

3 SEZIONE 1 Consapevolezza fonologica Scheda 16 Imparare a riconoscere rime e filastrocche. Grande gruppo. Aula o angolo della conversazione o angolo di lettura. MATERIALI Testo e musiche della canzone La figlia del re di Castiglia (in Raccolta delle più belle canzoni dello «Zecchino d oro», Milano, Curcio, 1994) Pennarelli Carta La figlia del re di Castiglia La figlia del re di Castiglia non era una gran meraviglia: i suoi occhi eran proprio di triglia e i capelli sembravan di paglia La figlia, Castiglia la triglia, la paglia, la paglia, la triglia Olè olè, olè olè, olè olè, o-o-lè Olè olè, olè olè, olè olè, o-o-lè La figlia del re di Castiglia del padre era tutto l orgoglio perché aveva una bella mantiglia, ma il suo naso sembrava una biglia La figlia, Castiglia mantiglia, la biglia, la biglia, mantiglia Olè Un giorno il re di Castiglia conosce un eroe di Siviglia e gli offre una grossa medaglia se per moglie si prende sua figlia La figlia, Castiglia, Siviglia, medaglia, medaglia, Siviglia Olè Ma giunto quel prode a Castiglia appena intravista la figlia, spaventato un cavallo si piglia e veloce ritorna a Siviglia La figlia, Castiglia, la triglia, la paglia, la paglia, la triglia Mantiglia, la biglia, Siviglia, medaglia, medaglia, Siviglia Nessuno a Castiglia per moglie si piglia si piglia per moglie quella figlia del re! Olè... (continua) 64 Laboratorio di lettura e scrittura

4 SEZIONE 1A 1 Consapevolezza fonologica UDITIVO-VERBALE continua Scheda 16 La figlia del re di Castiglia Situazione motivante: l insegnante propone ai bambini l ascolto di una nuova canzone: «Adesso vi canterò una canzone molto particolare, fate attenzione alle parole che dirò!». Procedura: dopo avere cantato la canzone, l insegnante ne rilegge il testo e invita i bambini a riconoscere tutte le parole che finiscono con lo stesso suono (FIGLIA CASTIGLIA TRIGLIA PAGLIA MANTIGLIA, ecc.). Poi chiede ai bambini di fare il disegno delle parole individuate. Successivamente i bambini imparano la canzone. Si può utilizzare la stessa procedura con canzoni o filastrocche molto più semplici, come ad esempio Stella stellina. Stella Stellina Stella stellina la notte si avvicina la fiamma traballa la mucca è nella stalla la mucca e il vitello la pecora e l agnello la chioccia col pulcino la mamma col bambino. Ognuno ha la sua mamma e tutti fan la nanna. La lettura della canzone può essere ripetuta più volte, magari enfatizzando la pronuncia delle parole che fanno rima e invitando i bambini a ripeterle, lasciando poi che siano loro ad anticipare le rime. L obiettivo dell attività non è quello di fare imparare le filastrocche a memoria, ma di avviare alla riflessione su similitudini e differenze tra le parole. Si consiglia anche di lasciare ai bambini del tempo per poter riguardare i libri e rileggere tra loro le filastrocche e le canzoni che hanno conosciuto attraverso la lettura dell insegnante. Dopo avere riletto il testo La figlia del re di Castiglia e avere fatto fare ai bambini il disegno delle parole terminanti con lo stesso suono (figlia, Castiglia, triglia, paglia, Siviglia, ecc.), l insegnante propone di scrivere i nomi accanto a ogni disegno. Sezione 1 65

5 SEZIONE 2 Consapevolezza testuale Scheda 4 Scoprire i generi testuali: la descrizione. Piccolo gruppo o individuale. Aula. MATERIALI Fogli Pennarelli Ti faccio capire com è Situazione motivante: l insegnante spiega ai bambini che ha pensato di scrivere sopra ogni loro disegno quello che hanno rappresentato, in modo che essi lo possano ricordare e far leggere ai genitori o ad altri bambini. Procedura: dopo ogni realizzazione grafica del bambino, l insegnante gli chiede che cosa abbia rappresentato e si fa dettare da lui una descrizione del disegno, che lei scrive in stampatello maiuscolo. L insegnante riferisce ad alta voce ciò che sta scrivendo e chiede al bambino di rispettare il tempo che le è necessario per scrivere. È necessario che l insegnante scriva esattamente ciò che il bambino detta, che rilegga quindi la frase e la sottoponga alla sua attenzione, allo scopo di sollecitare eventuali modifiche o correzioni. L attività può essere proposta seguendo la stessa procedura. I bambini, lavorando individualmente o in piccoli gruppi, scrivono da soli le descrizioni e le narrazioni inerenti ai propri elaborati. L insegnante avrà cura di seguire il lavoro dei bambini domandando loro che cosa vogliano scrivere e chiedendo mano a mano la rilettura di quanto ciascun bambino sta scrivendo. Riteniamo che la situazione individuale possa essere particolarmente interessante, sia per l insegnante, che ha l opportunità di conoscere più da vicino il singolo bambino, di ascoltarlo e osservarlo in maniera privilegiata, sia per il bambino, che può sentirsi motivato e valorizzato dall attenzione che l insegnante gli offre e dal fatto di veder trascrivere le proprie descrizioni e i propri pensieri relativi ai prodotti grafici che ha realizzato. È importante far fare ai bambini l esperienza del testo scritto come qualcosa che rimane, che può essere letto più volte anche da altre persone, che costituisce una parte di patrimonio personale da conservare. Quando i bambini sono diventati più competenti, si può proporre loro di scrivere in modo del tutto spontaneo sul proprio elaborato grafico una parola in grado di descrivere il prodotto. 90 Laboratorio di lettura e scrittura

6 SEZIONE 2 Consapevolezza testuale Scheda 5 Scoprire i generi testuali: la cartolina. Grande e piccolo gruppo. Aula. MATERIALI Lettere, avvisi, cartoline Scatole da scarpe Tempere Fogli bianchi Forbici Scotch biadesivo Cartoncini Pennarelli Gioco della cartolina Situazione motivante: qualche giorno prima dell inizio dell attività l insegnante stimola in forma indiretta la naturale curiosità dei bambini verso alcuni materiali scritti, come lettere, messaggi, avvisi, ecc. Si consiglia, per creare il clima «giusto», di scegliere le strategie ritenute più confacenti. Ad esempio, l insegnante può utilizzare e valorizzare la bacheca della scuola per richiamare l attenzione dei bambini sulla scrittura a distanza. Quindi lancia l idea di organizzare la posta in classe. Propone a ogni bambino di costruire una propria cassetta postale e di «spedire» una cartolina a un compagno di classe. Invita quindi i bambini a portare da casa una scatola da scarpe per costruire la propria cassetta. Procedura: Si consiglia di realizzare l attività in più giorni. 1 giorno L insegnante discute con i bambini seduti in cerchio facendo loro varie domande: «A casa vostra avete la cassetta dove il postino mette le lettere e le cartoline? Con i vostri genitori siete mai stati all ufficio postale? Conoscete la cassetta postale? Avete mai visto imbucare una lettera o una cartolina?». I bambini si confrontano e discutono facendo riferimento alla loro esperienza personale e decidono come costruire la cassetta della posta. Quindi vengono formati piccoli gruppi di lavoro; ciascuno dipinge con un colore a piacere la propria scatola, scrive il proprio nome su un foglio bianco tagliato a metà e lo incolla sul coperchio della scatola in basso. L insegnante taglia il coperchio in alto facendo un apertura rettangolare e vi scrive sotto la parola POSTA in stampatello maiuscolo. Poi aiuta i bambini ad attaccare sulla parte posteriore della scatola due o tre strisce di scotch biadesivo. Infine le cassette vengono collocate su un pannello murale dell aula. 2 giorno L insegnante mostra ai bambini delle cartoline, li invita a guardarle e a immaginare cosa può esserci scritto. Discute con loro, poi sceglie alcune cartoline e le legge ai bambini. Si discute per decidere come preparare le cartoline e cosa scriverci sopra. L insegnante forma piccoli gruppi di lavoro, distribuisce un cartoncino a ciascuno e spiega di disegnare su un lato del cartoncino una cosa a piacere, sull altro lato di scrivere il nome del destinatario, le cose da dire e il nome di chi la scrive. (continua) Sezione 2 91

7 SEZIONE 21 Consapevolezza testuale fonologica SUONO-SEGNO continua Scheda 5 I bambini fanno il disegno e scrivono la loro cartolina, poi la imbucano nella cassetta del bambino a cui vogliono spedirla. È importante che l insegnante faccia in modo che tutti i bambini ricevano una cartolina. Nei giorni successivi l insegnante cura l esperienza di «apertura della posta» e, per evitare confusione e dispersione di interesse, organizza gruppi giornalieri di lettura (ciascuno formato da cinque-otto bambini). I bambini aprono le proprie cassette, prendono la cartolina e provano a leggere il nome di chi ha spedito la cartolina e le eventuali scritte. L insegnante utilizza modalità più semplici di svolgimento del gioco; ad esempio, costruisce insieme ai bambini una grande cassetta della posta dove raccogliere le lettere, le cartoline e gli avvisi inviati a scuola. Quando i bambini hanno acquisito familiarità con il gioco, le cassette possono essere utilizzate, durante l anno, per spedire messaggi e avvisi, sia da parte dei bambini sia da parte dell insegnante. L insegnante propone l attività in forma più complessa, chiedendo ai bambini di scrivere una cartolina per invitare un compagno a giocare a casa loro. 92 Laboratorio di lettura e scrittura

8 SEZIONE 3 Consapevolezza pragmatica Scheda 1 Familiarizzare con la lingua scritta. Piccolo o grande gruppo. Scuola, giardino. A spasso per la scuola Situazione motivante: l insegnante invita i bambini a fare un giro per la scuola e nel giardino. Procedura: dopo che i bambini hanno girato per la scuola e nel giardino, l insegnante chiede loro di ripensare all esperienza fatta: si sono incontrate cose che si possono leggere? Quali (es. cartelli sulle aule, cartelloni appesi ai muri, avvisi per i genitori, orologio, ecc.)? Se i bambini si limitano all individuazione di pochi elementi, l insegnante ne sollecita la ricerca di ulteriori indirizzandone l attenzione. L attività si svolge come per i 5 anni. L insegnante può anche chiedere ai bambini di leggere le scritte che compaiono su certi oggetti della scuola. Durante l attività l insegnante può sollecitare i bambini a denominare correttamente gli elementi individuati, come negli esempi riportati di seguito: 1. «Mi avete detto che questi [indica i numeri dell orologio] si possono leggere; sapete dirmi come si chiamano?»; 2. «Mi avete detto che queste [indica le lettere sui cubi] si possono leggere; sapete dirmi come si chiamano?»; 3. «Mi avete detto che questo [indica un cartello di avviso] si può leggere; sapete dirmi come si chiama?»; 4. «Sapete dirmi come si chiama questa fila di numeri [indica il numero di telefono sull apparecchio telefonico] che si trova sul telefono?». L insegnante può chiedere ai bambini di fare la stessa esplorazione a casa e di riparlarne insieme. 126 Laboratorio di lettura e scrittura

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