Decreto 22 gennaio 2008 n 37

Transcript

1

2 IMPIANTI TERMOIDRAULICI Decreto 22 gennaio 2008 n GENERALITA La presente relazione tecnica illustrativa descrive il complesso degli interventi da realizzarsi per gli impianti meccanici (climatizzazione invernale, idrosanitario e antincendio) della scuola di Borgonovo Val Tidone (PC). Il progetto degli impianti è stato elaborato nel pieno rispetto delle prescrizioni di Legge e secondo le specifiche richieste dall Ente. L intervento prevede il rispetto di tutte le norme vigenti in materia di impianti, anche se non direttamente citate nella presente trattazione, per quanto riguarda le condizioni di: Risparmio energetico benessere igiene e sicurezza 2. IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO Per l'impianto di climatizzazione, del fabbricato si e' fatto riferimento alle norme relative agli impianti di riscaldamento in vigore alla data di presentazione del progetto e in particolare: Decreto Impianti termici a gas di rete legge n.1083 Norme per la sicurezza all'impiego gas combustibile legge 09\01\91 n. 10 Norme per il contenimento del consumo energetico DPR n. 412 Regolamento attuazione legge 10 D. Lgs. 19\08\2005 n. 192 Attuazione alla direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico in edilizia D. Lgs. 29\12\2006 n. 311 Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n,192 recante attuazione alla direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico in edilizia DPR 10\6\2009 n.59 Regolamento art.4 del D.Lgs. n.192 D.G.R. n.175/2016 Modifiche all'atto di coordinamento tecnico regionale per la definizione dei requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici di cui alla DGR n. 967/2015 DM Norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione Normativa ISPESL Decreto n. 37 Norme di sicurezza per gli impianti alle norme UNI alle norme VV.F. Decreto n. 81 Testo unico in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro DPR n. 384 Regolamento attuazione art.27 della legge n. 118 in materia di barriere architettoniche DPCM Limiti massimi esposizione rumore negli ambienti abitativi ed esterni

3 2. 02 DATI DI PROGETTO CONDIZIONI DI PROGETTO ESTERNE Temperatura invernale: - 5 C Umidità relativa invernale: 80 % CONDIZIONI DI PROGETTO INTERNE Temperature invernali: - tutti i locali +20 C Umidità relativa invernale: non controllata RICAMBI ARIA servizi ciechi 10 vol/h ricambi volumetrici minimi: norme UNI FUNZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI intermittente VELOCITA ACQUA NELLE TUBAZIONI tubazioni principali in acciaio 1-2 m/s; tubazioni secondarie in acciaio 0,5-1 m/s; tubazioni principali in rame/multistrato 1-2 m/s; tubazioni secondarie in rame/multistrato 0,5-1 m/s; TEMPERATURA FLUIDI TERMOVETTORI Acqua calda radiatori andata + 70 C, ritorno + 60 C 2.03 IMPIANTO RISCALDAMENTO Il progetto prevede l alimentazione dalle tubazioni a vista esistenti nel corridoio attiguo all attuale palestra e l installazione di collettori complanari. Dai collettori si dirameranno le tubazioni di andata e ritorno per ogni singolo corpo scaldante. I corpi scaldanti saranno costituiti da radiatori in acciaio verniciato a colonna completi di valvole con testina termostatica. Per il locale mensa è stato previsto un impianto di ventilazione meccanica a tutta aria esterna che garantirà un adeguato ricambio d aria per il miglioramento delle condizioni igieniche e la diluizione degli odori. 2

4 3. IMPIANTO IDROSANITARIO 3.01 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Per gli impianti idrosanitari di nuova realizzazione si e' fatto riferimento alle norme relative agli impianti idrosanitari in vigore alla data di presentazione del progetto e in particolare: legge 09\01\91 n. 10 Norme per il contenimento del consumo energetico DPR n. 412 Regolamento attuazione legge 10 D. Lgs. 19\08\2005 n. 192 Attuazione alla direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico in edilizia D. Lgs. 29\12\2006 n. 311 Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n,192 recante attuazione alla direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico in edilizia DPR 10\6\2009 n.59 Regolamento art.4 del D.Lgs. n.192 D.A.L. n.156/2008 Atto di indirizzo e coordinamento della Regione Emilia Romagna riguardante i requisiti di rendimento energetico degli edifici e la certificazione energetica DM Norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione Normativa ISPESL Decreto n. 37 Norme di sicurezza per gli impianti alle norme UNI alle norme VV.F. Decreto n. 81 Testo unico in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro DPR n. 384 Regolamento attuazione art.27 della legge n. 118 in materia di barriere architettoniche DPCM Limiti massimi esposizione rumore negli ambienti abitativi ed esterni 3.02 DATI DI PROGETTO Il dimensionamento delle reti sarà conforme alle norme UNI 9182, UNI 9183, UNI Le condutture dell'acqua calda e fredda tengono conto dei dovuti coefficienti di contemporaneità e comunque secondo i valori di calcolo di seguito riportati. portate minime e pressioni dei rubinetti di erogazione per apparecchi sanitari: apparecchio portata minima pressione lavabi 0,10 l/sec 30 kpa lavello 0,15 l/sec 30 kpa lavello a canale 0,20 l/sec 30 kpa lavabi 0,10 l/sec 30 kpa bidets 0,10 l/sec 30 kpa vasi con cassetta 0,10 l/sec 30 kpa 3

5 unita' di carico per apparecchi singoli apparecchio fredda calda totale lavabi 1,50 1,50 3,00 lavelli 1,50 1,50 3,00 bidets 1,50 1,50 3,00 vasi con cassetta 5, ,00 caratteristiche per i dimensionamenti: pressione di esercizio pressione di prova a freddo pressione minima a monte degli apparecchi igienico-sanitari: 300 kpa 1000 kpa 0,3 ate velocità massima dell'acqua nelle tubazioni di adduzione diametro 1/2" diametro 3/4" diametro 1" diametro 1 1/4" diametro 1 1/2" diametro 2" e superiori 0,6 m/sec 0,8 m/sec 1,1 m/sec 1,4 m/sec 1,5 m/sec 2,0 m/sec 3.03 DISTRIBUZIONE ACQUA FREDDA La rete di distribuzione acqua fredda ad uso potabile si svilupperà a partire dalla rete presente nei servizi da realizzare. Le tubazioni utilizzate saranno del tipo in polipropilene con giunzioni e raccordi termosaldabili per la parte all interno degli edifici. Per garantire la massima flessibilità nelle operazioni di manutenzione all ingresso di ogni servizio igienico sarà previsto un rubinetto di arresto ad incasso con cappuccio cromato. Il valvolame impiegato per gli impianti idrici sarà in grado di assicurare la perfetta tenuta nel tempo e dovrà essere conforme alle norme UNI Per l'intercettazione delle tubazioni saranno impiegate valvole a sfera fino al Ø 1"1/2; per diametri superiori saranno impiegate saracinesche a tenuta morbida. Il diametro minimo ammesso per le derivazioni sarà di 1/2". I supporti della rete di distribuzione a vista saranno realizzati in modo tale da non trasmettere rumori e vibrazioni e consentiranno l'esecuzione dell'isolamento senza interruzione. 4

6 3.04 PRODUZIONE ACQUA CALDA AD USO SANITARIO La rete di acqua calda per la zona cucina lavaggio ed i servizi igienici avrà origine dallo scaldacqua a pompa di calore con integrazione mediante collettori solari. Per la distribuzione dell'acqua calda a partire dal produttore, saranno osservate le medesime tecniche di calcolo e di posa sopra esposte per le tubazioni dell acqua fredda APPARECCHI SANITARI Per l installazione di ogni apparecchio saranno predisposti i necessari allacciamenti alla rete idrica ed alla rete di scarico. Saranno installati apparecchi sanitari in vitreous-china di prima scelta delle migliori marche nazionali, corredati di rubinetteria di tipo pesante in ottone cromato e di tutti gli accessori d uso secondo il numero e la posizione indicata in progetto IMPIANTO DI SCARICO Le tubazioni di scarico saranno in polipropilene con giunti ad anello e tenuta in gomma costituiti. Le colonne di scarico sfoceranno a tetto per la ventilazione primaria. Non è prevista la rete di ventilazione secondaria. 4. IMPIANTO ANTINCENDIO Normativa di riferimento Per l'impianto antincendio del fabbricato si e' fatto riferimento alle norme relative agli impianti antincendio ad idranti in vigore alla data di presentazione del progetto e in particolare: Decreto n. 37 Norme di sicurezza per gli impianti alle norme UNI alle norme VV.F. Decreto n. 81 Testo unico in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro 4.1 DATI DI RPOGETTO Il calcolo delle tubazioni degli idranti è eseguito secondo le norme UNI assumendo i seguenti valori di riferimento: Portata acqua singoli apparecchi Naspi UNI 25 : 60 l/min Portata totale : 120 l/min Pressione residua : 2 bar 5

7 Pressione acquedotto : 3 bar 4.2 IMPIANTO ANTINCENDIO CON NASPI Sarà realizzato un impianto di spegnimento antincendio fisso del tipo con rete idranti. I naspi interni, correttamente corredati, saranno distribuiti in modo da consentire l intervento in tutte le aree del fabbricato, e saranno collocati in posizione facilmente accessibile segnalata da cartelli che ne facilitano l individuazione a distanza. I naspi interni non saranno posti in modo da non ostacolare l esodo delle persone. Le custodie di ogni naspo saranno munite di sportello a frangere e avranno dimensioni tali da consentire di tenere a sportello chiuso manichetta e lancia permanentemente collegate. Le manichette saranno realizzate con materiale approvato e di lunghezza pari a mt. L impianto antincendio a naspi si svilupperà a partire dalla rete esistente al piano seminterrato e sarà realizzato con tubazioni d acciaio zincato filettato a norme UNI. 6