L ABBIGLIAMENTO FEMMINILE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L ABBIGLIAMENTO FEMMINILE"

Transcript

1 L ABBIGLIAMENTO FEMMINILE a cura di Valentina Abelardo, Federica Drosi e Tiziana Lentini Introduzione La storia dell abbigliamento, che comprende in senso lato non soltanto gli indumenti, ma anche gli ornamenti, gli accessori, le acconciature e gli artifici cosmetici, fu quasi sempre caratterizzata, in ogni civiltà, da una precisa distinzione fra le diverse classi sociali. Nobiltà, caste militari, clero, borghesia, artigiani, operai e contadini, vestivano sempre secondo norme rigorosamente prefissate. Dunque vestirsi non significava solo coprirsi e abbellirsi, poiché tale atto aveva anche la funzione di indicare l appartenenza al proprio status sociale. Tale differenziazione oggigiorno si mantiene ormai soltanto per determinate categorie sociali, come clero e militari, mentre ogni altra discriminazione nel modo di vestire è quasi del tutto scomparsa. L Impero Romano con la sua grande espansione venne in contatto con gli usi ed i costumi di molte popolazioni, dalle quali importò l'utilizzo di alcuni tessuti per il vestiario quotidiano o per quello riservato ai ricchi. Dunque possiamo far risalire il concetto odierno di moda all età imperiale romana in quanto le fogge straniere con cui i Romani venivano a contatto venivano spesso da loro imitate. La nostra attenzione, in questo capitolo, è rivolta in particolare alle caratteristiche tipiche dell abbigliamento femminile dell antica Roma. Bisogna considerare il fatto che le informazioni relative a questo argomento sono date da fonti quali quelle letterarie ed iconografiche, poiché è difficile che materiali inerenti al vestiario ci pervengano intatti da tempi remoti quali quelli dell Antica Roma, in quanto si tratta di materiali facilmente soggetti a deperibilità. Dunque quella operata dagli studiosi in questo settore è una ricostruzione di ciò che poteva essere l abbigliamento degli antichi. Figura 1: [Donna romana su un triclinio] 1

2 La biancheria intima e le sottovesti Nell antica Roma l abbigliamento era caratterizzato dalla presenza di due distinti generi di indumenti: gli indumenta, che venivano indossati sia di giorno che di notte, e gli amicta, soprabiti caratterizzati dalla loro notevole lunghezza, che servivano a sottrarre alla vista la tenuta intima, portati solo ed esclusivamente di giorno. Come indumenta, le donne solevano indossare il perizoma (il subligar, usato in realtà sia da uomini che da donne, anche se sembra fosse più in voga sfoggiarlo nei bagni), una fascia per il seno (lo strophium o mamillare) o una guaina (capetium) e una o più tuniche dette subuculae, ordite con lana o lino e generalmente sprovviste di maniche. Per le donne del XXI secolo il concetto di biancheria intima è andato modificandosi rispetto a quello delle antiche romane, in quanto per quest ultime si trattava sostanzialmente di indossare lo strophium, avvolgendosi il petto con la fascia pectoralis, mentre una cintura detta zona, sistemata alla base del seno stesso, lo sosteneva. Un difetto di questa fascia consisteva nel essere leggermente opprimente sui seni. La fascia pectoralis (conosciuta anche con i nomi di amictorium, taenia, mamillare) era avviluppata sulla pelle nuda; intessuta generalmente in stoffa, solo in casi eccezionali veniva adoperata la pelle. Nelle raffigurazioni troviamo talvolta reggiseni, i cui colori potevano variare di tonalità, tra cui il rosso e il verde. La fascia assolveva anche a una funzione seduttrice: tra le più disparate pitture pompeiane ne emergono alcune con scene erotiche, che raffigurano la donna, durante l atto sessuale, con indosso solamente questo capo. Figura 2: [Donna con indosso la fascia pectoralis durante il coito; Napoli, Museo Nazionale] 2

3 Le donne romane erano solite indossare questi completi intimi negli stabilimenti termali, poiché li ritenevano la tenuta più comoda ed adatta per fare il bagno (ma era uso comune anche farlo nudi) o praticare gli esercizi di ginnastica che si svolgevano nelle apposite palestre. Anche se a quell epoca il bikini era noto (vedi figure 3 e 4), non assolveva dunque alla funzione da costume da bagno, ma da indumento sportivo per la donna. Figura 3: [Donna con bikini e flabellum, ricostruzione] Figura 4: [Donna con bikini, mosaico] Con lo scorrere del tempo, paradossalmente un capo d abbigliamento tipicamente maschile come le bracae finì con il dare il nome all indumento intimo femminile per antonomasia: le braghe (o mutandine), suggerendo così che, dopo gli uomini, anche le donne cominciano a sfruttare tale capo di vestiario. Sopra gli intimi era consuetudine tra uomini e donne indossare la tunica, e quella femminile, contrariamente a quella maschile, poteva esibire uno scollo circolare o a V. Poteva essere lunga fin sotto al ginocchio o, nei periodi freddi, poteva essere sovrapposta anche ad altre tuniche (due o tre). La testimonianza di Svetonio (Vita di Augusto, 82, 1) ci tramanda che l imperatore Augusto, sovente vittima di malattie da raffreddamento, preferiva indossare, in inverno, almeno quattro tuniche, coprendosi infine con una grande toga. Sempre 3

4 subuculae, cioè intime, le tuniche erano smanicate perché l uso della manica venne introdotto nel tardo impero (vedi figura 5). Tutto ciò costituiva quello che noi oggi chiamiamo biancheria intima. Figura 5: [Subucula, ricostruzione] La tunica e le sopravvesti I Romani non erano soliti distinguere gli abiti in base all uso di questi ultimi all interno o all esterno degli edifici, ma piuttosto per il loro contatto con il corpo: in alcuni era il corpo che veniva infilato, come la tunica, e altri invece lo avvolgevano a mo di mantello, come la toga o il pallium. Il loro uso era così importante che i Latini crearono due verbi specifici per discernere, rispettivamente, l atto di portare una tunica e quello di indossare un mantello. Infatti esistevano i verbi induere e amicire: il primo riferito ai capi d abbigliamento nei quali il corpo veniva introdotto, il secondo invece originariamente significava coprire con una veste entrambe le spalle. Gli antichi Romani avevano quindi un modo tutto diverso di concepire l abbigliamento, oltre che portare capi differenti da quelli attuali. Tibullo (I, 6, 67-68), rivolgendosi alla nutrice della sua amata, affermava: «Insegnale a 4

5 essere casta, anche se un nastro non tiene legati i suoi capelli e una lunga stuola non scende ai suoi piedi». Per cui l importante era l essere e non l apparire. La stragrande maggioranza dei Romani e delle Romane indossava la tunica sia di giorno che di notte, in genere fermata sui fianchi da una cintura. Gli uomini la portavano lunga fino al ginocchio, mentre le donne fino alle caviglie. Poiché non si conoscevano speciali camicie da notte, essa assolveva anche a questa funzione. A casa, per mettersi in libertà, ci si toglieva la cintura; ma in pubblico questo alleggerimento era considerato poco virile (cf. Plauto, Poenulus, 1298 sgg.), mentre per le donne era sconveniente in quanto poteva essere considerato sinonimo di leggerezza, come dimostra un passaggio delle Satire di Orazio (I, 2, 25 ss.): Maltino va in giro con la tunica sciolta fino ai piedi, ma c è chi la tira su oscenamente fino all inguine [ ]. Ci sono di quelli che non toccherebbero donna se non ha una balza cucita in fondo alla veste per coprire anche i talloni; altri invece se la fanno solo con quelle che aspettano in un bordello puzzolente. Similmente, era ritenuto a lungo effeminato indossare tuniche a maniche lunghe: queste tunicae manicatae erano di fatti concepite solo per l abbigliamento femminile. La tunica femminile per antonomasia era il supparum, conosciuta anche come stola. Essa era considerata simbolo di castità. La sua lunghezza poteva variare, ma non arrivava mai fino ai piedi (per cui la parte inferiore della subucula rimaneva in vista); somigliava al chitone greco, ma aveva i fianchi sempre cuciti; i margini superiori (non cuciti assieme) venivano fissati con fibule o cammei, in modo da formare due false maniche lunghe che arrivavano fin quasi al gomito. Si distingueva grazie alla presenza di un ornamento sull orlo inferiore (instita), probabilmente consisteva in un nastro purpureo cucito, ed era indossata soprattutto dalle matrone appartenenti alla classe dirigente. La stola veniva considerata simbolo di eleganza, per cui distingueva le donne patrizie dalle donne della plebs. Questa veste era ampia e drappeggiata, come si intuisce dall osservazione maliziosa di Marziale (Epigrammi, III, 93, 4) a proposito della vecchia di trecento anni ossessionata dall idea del matrimonio, «la cui fronte ha più pieghe di una stola». Per modellare la stola si usava il cingulum, una cintura di stoffa, o di pelle o di fibre naturali, liscio o decorato con borchie ed ornamenti in metallo, o pietre dure (vedi figure 6 e 7). In genere questa cintura si usava doppia, cioè con due giri, uno sotto il petto e uno alla vita, ma la maggior parte delle volte uno dei giri scendeva in modo da formare una X sul seno, mettendolo in evidenza, e poi veniva avvolta intorno alla vita. L uso della cintura era fondamentale, tanto che solo malfattori e prostitute non la usavano, mentre una donna in 5

6 attesa di un bambino era esonerata dal portarla, sostituendola con una striscia di tessuto sotto il seno. Questa della vita alta divenne una moda, talmente forte da perdurare fino ai giorni nostri: quello che oggi definiamo stile impero, d ispirazione romana. Figura 6: [Stola, ricostruzione] Figura 7: [Donna romana con stola] Poiché la toga era il capo di vestiario prettamente maschile, se veniva indossata da una donna diventava segno di condotta immorale, finendo così con l identificare adultere e prostitute (cf. Cicerone, Filippiche, II, 44): Hai indossato la toga virile, che subito hai reso effeminata. All inizio eri come una volgare prostituta: il compenso della vergogna era fisso e non esiguo; ma ben presto intervenne Curlone, che ti sottrasse alla prostituzione e, come se ti avesse dato la stola, ti collocò in un matrimonio stabile e fisso. È vero che, proprio come gli uomini iniziarono a indossare sempre meno la toga, anche le dame di un certo rango furono sempre meno dedite a portare regolarmente la stola, la loro veste d onore nel partecipare ad eventi pubblici, finché nel II secolo d.c. un mantello denominato palla (quello maschile era detto pallium) subentrò alla stola (vedi figure 8 e 9). Il suo successo risiedeva nella facilità con cui si poteva indossare questo mantello di forma quadrata, in genere di lana. Non si badava infatti al suo drappeggio con lo stesso rigore con 6

7 cui si faceva con la toga. Il mantello arrivava alle caviglie e poteva, a seconda delle balze che creava, coprire tutto il corpo oppure lasciare libera la spalla destra: Quando il pallio di lei pende troppo e sfiora il terreno, prendilo e sollevalo con cura dal fango della strada. Quale ricompensa ai tuoi occhi si presenterà all istante senza che la fanciulla possa evitarlo, lo spettacolo delle sue gambe (Ovidio, Arte di amare, I, 153 ss.). Figura 8: [Palla, ricostruzione] Figura 9: [Donna con indosso stola e palla] La palla era molto appariscente e ricca, tanto che spesso una schiava era addetta alla sistemazione delle balze anche mentre la matrona passeggiava. Pallium e palla portarono il colore nell abbigliamento romano. Il guardaroba femminile si differenziava da quello maschile in particolare proprio per la varietà dei colori. Nell Arte di amare, (III, ), il poeta Ovidio dava lezioni alle giovinette proprio su come curare questa varietà cromatica. In ogni caso, e nonostante le differenze sociali, le matrone e le prostitute condividevano una vera e propria passione: il piacere per l ornamento e l acconciatura. La mentalità romana, fortemente legata al pensiero giuridico, distingueva ciò che era sostituibile, come gli ornamenti e gli accessori, da ciò che era ereditabile e patrimoniale, in 7

8 particolare l oro e la porpora. Nell Urbe giungevano dall Oriente le porpore e le sete più preziose. Oltre la porpora, che era la tonalità preferita, vi erano anche mantelli gialli, bianchi, neri e decorati d oro. Predominavano l uso di sostanze coloranti diverse: dallo zafferano, una bellissima tintura gialla, più aranciata o più pallida a seconda della tinta impiegata; un altro giallo veniva ottenuto con la reseda (una pianta nostrana); altri tipi di giallo venivano ricavati dalla curcuma e dalla ginestra. Dall uva bianca si otteneva il verde; dall uva bianca mista con l uva nera il viola. Con l uva nera le tinte dal grigio al bruno. Con la bava del mollusco detto murex si otteneva il già citato color porpora, ma anche una colorazione simile si poteva ottenere anche con l oricello (rocella tinctoria, un lichene) che a volte veniva mescolato alla porpora per diminuirne il prezzo; la porpora, unita insieme al mollusco essiccato e tritato, dava una sfumatura bluastra, detto l oltremare purpureo. Dal fiordaliso si otteneva l indaco. Si usavano inoltre anche ocre minerali con ossidi idrati di ferro per ottenere i colori più svariati. Dal mallo di noce si otteneva il bruno e il nero. Dalla malva si ricavava l azzurro. I colori venivano usati anche per decorare i bordi della palla con disegni a tinte sfumate, motivi geometrici, animali o corpi umani, ma stilizzati. I più ricchi usavano bordi decorati con fili d oro e d argento. Si utilizzava anche una larga striscia di stoffa purpurea ricamata in oro, detta patagium, che decorava interamente la scollatura dell abito e si prolungava fino all orlo inferiore. C era poi il segmentum, uno o più strisce di stoffa a colori vivaci, con cui si ornava l orlo inferiore delle vesti. Le donne romane non prediligevano solo stoffe in tinta unita ma anche a strisce, come dimostrano numerosi busti romani i cui vestiti erano imitati dal marmo (vedi figura 10) e alcune anche ricamate o intessute a telaio con disegni vari. Figura 10: [Busto di donna romana] Le donne ponevano tinte su tinte, creando sfumature o piacevoli contrasti nelle stoffe, e si davano un tocco di sensualità annodandosi il babilonicum (quello che oggi chiamiamo pareo) sul ventre, sottolineando così le forme del corpo (vedi figure 11 e 12). Questo capo era 8

9 uno scialle orientale in seta liscia damascata, o in velo ricamato, o in una stoffa leggera ma elaborata, spesso con frange, che dettò la moda per tutto l impero. Aveva in genere colori sgargianti, e si avviluppava intorno ai fianchi, posto a diverse altezze a seconda dei gusti di chi lo indossava. Questo indumento, stretto attorno al corpo, metteva in risalto i fianchi per cui risultava molto sexy. Veniva allacciato facendone un nodo sul davanti ma più spesso con spille d oro e d argento, guarnite di pietre. Figura 11: [Babilonicum, ricostruzione] Figura 12: [Babilonicum] A volte un lembo della palla poteva fungere da copricapo, formando una specie di cappuccio detto caracalla, assai di moda nell età imperiale (quando diede il soprannome all imperatore omonimo, il cui nome ufficiale era M. Aurelio Antonino, vedi figure 13 e 14), oppure si usava il vecchio copricapo: la rica. Quest ultima era un ampia sciarpa di velo ornata con frange, usata dalle donne nelle cerimonie religiose. In epoca arcaica era fatta di lana di pecora o di alcune fibre vegetali, tra cui una specie di lino locale coltivato dagli Etruschi, e veniva lavorata più o meno pesante a seconda del periodo in cui doveva essere indossata. Simile alla rica, ma di dimensioni più limitate, era il ricìnium, che era indossato in segno di lutto. 9

10 Secondo alcuni non era necessario coprirsi il capo con i suddetti accessori, ma era sufficiente che le donne indossassero a mo di copricapo la vitta, una fascia di lana che raccoglieva i capelli, privilegio e segno distintivo delle matrone. Figura 13: [Caracalla, ricostruzione] Figura 14: [Donna con indosso un caracalla] 10

11 Il mantello per proteggersi dalle intemperie, maschile e femminile, era la paenula: una veste senza maniche a forma di imbuto, comparabile al moderno poncho (vedi figure 15 e 16). Era intessuta con lana grezza che teneva lontani freddo e pioggia e anche la testa era protetta da un cappuccio. E poiché era anche relativamente economica, la paenula risultava abbordabile anche per le persone semplici: mulattieri, portatori di lettighe e comunque coloro che svolgevano il loro lavoro all aperto indossavano questo mantello, proprio come i viaggiatori. Figura 15: [Paenula, ricostruzione] Figura 16: [Uomo con indosso una paenula] Un altro indumento per proteggersi dalle intemperie era la lacerna, fermata sulla spalla da una fibia, che raggiungeva a malapena le ginocchia. Le lacernae dei poveri erano fatte di stoffa scura e ruvida; al contrario i ricchi ne indossavano versioni di lusso, nelle più disparate tonalità cromatiche, compresa la costosissima porpora di Tiro. Il mantello era il capo d abbigliamento che più di tutti sottolineava l appartenenza a una classe sociale piuttosto che a un altra, in quanto era usanza portarlo sopra le altre vesti e quindi impossibile da non vedere. Ecco perché alcune persone tenevano moltissimo ad indossare costosi mantelli purpurei da esibire soprattutto in occasione dei giochi pubblici, dove avrebbero potuto essere ammirati da un pubblico numeroso. 11

12 L abbigliamento delle liberte, ovvero delle donne del popolo, che non potevano indossare la stola, talvolta non era altrettanto protetto dagli sguardi; così scriveva Orazio (Satire, I, 2, 102 ss.) a loro proposito: «In morbide vesti la vedi come nuda, non ti devi preoccupare che abbia brutto il polpaccio o il piede né sfiori i fianchi con lo sguardo». Ma si può ritenere che solo le ragazze davvero frivole circolassero per strada vestite di seta semitrasparente. Calze, scarpe ed altri accessori Figura 17: [Generici calzari femminili, ricostruzione] Figura 18: [Reperti di scarpe romane] I Romani non conoscevano le calze in senso moderno. Secondo la rigorosa concezione romana, proteggere le gambe dal freddo con qualcosa che non fossero toga e calzature era da stolti. Chi era di salute cagionevole faceva ricorso a fasce di lino o lana (fasciae) e se le avvolgeva attorno a piedi e gambe (tibialia; feminalia: fasce per tibia e coscia). Le scarpe delle donne si distinguevano da quelle degli uomini non tanto per la forma, ma per la pelle impiegata, più morbida, e per il colore. Potevano essere bianche o colorate; le donne più facoltose le calzavano decorate con perle, oro o pietre preziose. Inizialmente le calzature erano indistinte per gli uomini e per le donne. Questo tipo originario di scarpe veniva chiamato solae o sandalia: un tipo di scarpa aperta o sandalo (da 12

13 cui deriva il termine odierno suola ). Erano dei sandali fissati al collo del piede con un cinturino e costituiti da suole di cuoio; con il passare del tempo questi ultimi furono adibiti sempre di più all uso domestico: i cosiddetti socci (vedi figure 19 e 20), delle pedule di feltro, la cui suola poteva essere anche in sughero, leggere, basse e senza lacci simili alle pantofole di origine greca. Era uso comune che gli ospiti portassero con loro i propri socci. Il soccus è anche la tipica calzatura usata dagli attori comici. Era, infatti, considerato sconveniente uscire, andare in visita o nei banchetti, indossando questo tipo di calzari, tanto è vero che gli schiavi portavano con sé sandali di scorta per i loro padroni. Figura 19:[Socci, ricostruzione] Figura 20: [Soccus] Introdotte successivamente, sia uomini che donne iniziarono a calzare calcidae o calcei (vedi figure 21 e 22), caratterizzati da suole senza tacco, di uno spessore di circa 5 mm, e da tomaie in pelle morbida che ricoprivano tutto il piede. Dall estremità di ogni suola partivano due larghe strisce che si incrociavano e venivano annodate sulla tomaia (gli attuali lacci), mentre altre strisce più sottili potevano avere origine dal tallone; esse si allacciavano poi alla caviglia per circa 15 cm, lasciandone pendere lembi a volte decorati da fibbie d'avorio a mezzaluna. Per meglio dire i calcei erano morbidi mocassini, anche a stivaletto alto fino a mezza gamba. I calcei erano molto amati dai ricchi romani, erano infatti le calzature più costose, ma anche le più comode. 13

14 Figura 21: [Calcei, ricostruzione] Figura 22: [Calceus] Ogni calzatura usata all'esterno veniva tolta quando si entrava in casa, che si trattasse della propria o di quella altrui, per una questione di igiene. In questo i Romani erano più scrupolosi di noi, che consentiamo agli amici di portare dall'esterno all'interno ciò che le suole hanno raccolto. In particolare le donne portavano, spesso, una specie di ciabatta infradito, comparabile a quella che era la krepis greca (vedi figure 23 e 24), di cuoio, oppure di palma e a volte anche colorata. All epoca dell Impero tardoantico le matrone adottarono dei sandali dorati o degli stivaletti al polpaccio, in cuoio allacciato. Figura 23: [Scarpa simile alla krepis greca, ricostruzione] 14

15 Figura 24: [ Krepis romana ] In alternativa, sia donne che uomini, portavano le crepidulae (vedi figure 25 e 26), un antica calzatura greca o romana, con suola molto alta, allacciata al collo del piede mediante strisce di cuoio (corregge); nelle calzature adottate dalle classi agiate tali strisce coprivano interamente il piede fino alla caviglia e a seconda della ricchezza e dell elevazione del rango potevano essere più o meno decorate, fino addirittura ad avere le suole in oro o argento. Figura 25: [Crepidulae, ricostruzione] Figura 26: [Crepidula] Un altro tipo di sandali, esclusivamente femminile, erano le urinae, in pelle bovina schiarita. La gente del volgo ed i contadini, uomini e donne, indossavano altri tipi di calzature. I più comuni erano i perones. Si trattava di scarpe dalla suola senza tacco con una tomaia in pelle alta alla caviglia e allacciata sul dorso del piede con fibbie o stringhe. Potevano essere indossate sul piede nudo o interponendo una specie di calza in feltro. In sostanza consistevano 15

16 in semplicissime calzature fatte con un taglio di cuoio fermato attorno al piede. Gli schiavi e proletari, uomini e donne, erano soliti calzare zoccoli di legno, le sculponea, in pelle e pelo di pecora non colorata. All'epoca tardoantica (V-VI sec. d.c.) le matrone romane portavano zoccoli dorati o stivaletti di cuoio che scricchiolavano ad ogni passo, cosa che destava un certo scandalo, poiché non era permesso alle donne farsi notare. Se si presta fede allo storico Ammiano Marcellino (XXVIII, 4, 18), le signore dell elegante società capitolina del IV secolo d.c. erano ben diverse da quelle energiche dell antichità romana: Se mentre agitavano il ventaglio dorato una mosca si posava sull orlo di seta delle loro vesti allora prorompevano in alti lamenti per non essere nate in un paese freddo. Ai tempi della Roma repubblicana era molto in voga l uso del ventaglio (flabellum): le signore altolocate si facevano sventagliare da giovani schiavi e schiave; la flabellifera ( portatrice di ventaglio ) è già citata come schiava specializzata in una commedia plautina scritta nei primissimi anni del II sec. a.c. (Trinummo, 251). Gli antichi ventagli non erano caratterizzati da un apertura e una chiusura, come quelli moderni: erano rigidi, attaccati a un manico, e consistevano spesso di un ramo di palma, una foglia di loto o piume di pavone disposte a forma di cuore. Le stoffe e la confezione degli abiti femminili I ceti medio-bassi della società romana lavoravano finemente la lana o la canapa, che era impiegata anche per produrre le tuniche per gli schiavi, oppure la juta. Queste ultime due stoffe erano molto resistenti, ma dure sulla pelle. Inizialmente i tessuti impiegati per la confezione degli abiti erano solamente di lana, canapa e lino, ma successivamente in età imperiale diventarono misti: lana e cotone, cotone e lino, cotone e seta. I materiali più preziosi erano: i veli, le stoffe leggere, la seta, il damascato e le stoffe a strisce diversamente colorate, o ricamate o a inserti. Le stoffe, in lana di pecora o fibre vegetali locali, venivano filate e lavorate al telaio con grande maestria, ottenendo tessuti leggerissimi che non ingombravano nemmeno in estate. Venivano importate dalla penisola Iberica tele pesanti per l inverno, veli finissimi e trasparenti dalle isole greche, seta dalla Siria e dall Egitto che era a sua volta comprata in Cina ed in India. Nelle regioni caratterizzate da un clima più rigido, si usavano anche pellicce con cui bordare o confezionare i mantelli, oppure veniva utilizzato il feltro, sia per scarpe e cappelli che per capi d abbigliamento. Esisteva pure il bisso, una seta prodotta nel mar Mediterraneo, ricavata dalla secrezione di una conchiglia purtroppo oggi scomparsa. La stoffa 16

17 era molto pregiata e anche molto costosa, specie se ben lavorata. Dunque i vestiti erano pochi e cuciti direttamente dalla matrona, o dalla schiava adibita al compito. Se ci chiediamo da chi abbiano imparato a vestirsi le donne romane verrebbe spontaneo pensare ai Greci, e in parte è vero: le antiche Romane, come le donne greche, filavano e tessevano le stoffe in casa, ma ben presto si raffinarono grazie al contatto con le elegantissime donne etrusche. Un abito ben confezionato era molto caro, per tale motivo gli antichi non avevano il guardaroba come lo intendiamo al giorno d oggi. Ma le donne avevano comunque la necessità di cambiarsi d abito, esattamente come accade oggi: per venire incontro a questa loro necessità vi erano gli offectores, artigiani addetti a tingere i tessuti neutri, mentre gli infectores ne cambiavano il colore. Le lavanderie più fornite, dette fullonicae, avevano molto lavoro da fare in quest ambito. I Romani erano abili sarti: usavano aghi d avorio o d osso, per cuciture vere e proprie o per applicare strisce di stoffe, spillette e bottoni preziosi. Al contrario non conoscevano le asole, per cui i bottoni erano esclusivamente ornamentali. Potevano essere di vari materiali: stoffa, metallo, oppure erano ornati con pietre incastonate che potevano essere in pietra dura, in pietra preziosa o in pasta vitrea, o in feltro rivestito di seta. 17

18 Conclusione Dunque l abbigliamento ha sempre avuto, nel corso dei secoli, un forte valore sociale. Sebbene oggi non abbia la funzione di far riconoscere l appartenenza a un determinato ceto sociale, ha comunque un forte peso ed una certa importanza nell opinione comune. Lo dimostra lo sviluppo del business dell alta moda, fatto di grandi stilisti, modelle e passerelle che percorrono il pianeta. Può sembrare strano, ma anche questa non è una novità: anche l Antica Roma aveva le sue modelle. Si tratta delle donne della classe dirigente, coloro che stavano dietro le figure degli imperatori: mogli e madri di questi grandi uomini dettavano la moda del tempo. Le donne romane infatti imitavano costantemente il modo di vestire e di acconciarsi di quelle appartenenti alla corte romana. Lo dimostra il fatto che molte statue e affreschi rinvenuti nelle domus, che ritraggono donne romane, vengano scambiati per ritratti delle imperatrici, mentre in realtà si tratta di donne appartenenti alla comunità di una generica città romana. La somiglianza deriva proprio dal fatto che acconciature e abbigliamento venivano imitati in tutto e per tutto: era la donna della corte romana a dettare dunque la moda del tempo. Certo nella moda romana non esisteva il giro d affari che vediamo oggi, ma i grandi stilisti moderni devono molto ai romani e alla loro creatività, al loro amore per i colori e al fatto che il loro grande impero abbia portato in occidente anche le mode orientali, spesso imitate. Dunque le testimonianze della moda passata sono essenziali per farci capire il valore sociale della moda del tempo ma anche l importanza che questi antesignani dello stile hanno avuto in epoca moderna, dove vengono costantemente rivisitati. 18

19 Letture consigliate I. Per la parte introduttiva ci siamo servite de La biblioteca del sapere, enciclopedia Rizzoli-Larousse, della Sera, Milano edizione speciale per il Corriere II. Per gran parte della descrizione degli abiti e delle calzature ci siamo affidate a Karl-Wilhelm Weeber, Vita quotidiana nell anticha Roma, Roma, Newton & Compton editori, III. Per la figura 2 di pp. 2: Luciana Jacobelli, Le pitture erotiche delle terme suburbane di Pompei, Roma 1995 pp. 39. IV. Per alcuni riferimenti a stola e calzature abbiamo consultato: Charles Allen, Hugh D. R. Baker, Keith Branigan, Everyday life through ages, The Reader's Digest Association Ltd., London V. Per i caratteri generali della moda femminile abbiamo fatto affidamento a: Alberto Angela, Una giornata nell antica Roma, Vita quotidiana, segreti e curiosità, Mondadori Italia 2007 pp Sitografia I. Per il bikini ci siamo servite dell enciclopedia interattiva II. Per la figura 4 abbiamo fatto riferimento a III. Per gran parte del materiale e per alcune immagini abbiamo consultato il sito 19

La moda nel tempo. Sumeri. Greci. Egizi. Etruschi. Fenici. Romani. Civiltà minoica

La moda nel tempo. Sumeri. Greci. Egizi. Etruschi. Fenici. Romani. Civiltà minoica La moda nel tempo Sumeri Egizi Fenici Civiltà minoica Greci Etruschi Romani LAVORO DI STORIA CLASSE 1 A MODA a.s. 2013 2014 Martina Bugiolacchi Sharon Tracanna Eleonora Mastropasqua Michela Socionovo Jasmine

Dettagli

La moda. Written by Administrator Wednesday, 14 January 2009 16:26 - Last Updated Wednesday, 14 January 2009 16:39. La moda. Origine del termine 1 / 7

La moda. Written by Administrator Wednesday, 14 January 2009 16:26 - Last Updated Wednesday, 14 January 2009 16:39. La moda. Origine del termine 1 / 7 La moda Origine del termine 1 / 7 Il termine moda compare per la prima volta, nel suo significato attuale, nel trattato la carrozza da nolo,ovvero del vestire alla moda, dell abate Agostino Lampugnani,

Dettagli

Rispondi alle seguenti domande

Rispondi alle seguenti domande Gli affreschi e i rilievi delle pareti di templi e piramidi raccontano la storia dell antico Egitto. Si potrebbero paragonare a dei grandi libri illustrati di storia. Gli studiosi hanno così potuto conoscere

Dettagli

COLLEZIONE AUTUNNO/INVERNO 2014

COLLEZIONE AUTUNNO/INVERNO 2014 GONNA MARRONE PREZZO: 105,00 Gonna simil portafoglio con punte sul lato destro e chiusura con bottone; la parte posteriore è dritta senza volumi aggiuntivi. GONNA POIS PREZZO: 115,00 Tessuto: seta, lana,

Dettagli

VOCABOLARIO: ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI. Scarpa da uomo. Scarpa da donna

VOCABOLARIO: ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI. Scarpa da uomo. Scarpa da donna SCHEDA 50 VOCABOLARIO: ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI Scarpa da uomo Questa è una scarpa elegante. È marrone e ha i lacci. Scarpa da donna Questa scarpa è rossa e ha il tacco alto. Scarpe da ginnastica Queste

Dettagli

CREIAMO LE BAMBOLE ISTRUZIONI PER LA BAMBOLA

CREIAMO LE BAMBOLE ISTRUZIONI PER LA BAMBOLA CREIAMO LE BAMBOLE ISTRUZIONI PER LA BAMBOLA GIRELLINA Le istruzioni per la GIRELLINA come quella in figura che ha la testina di lana e stoffa ti vengono inviate, sempre gratuitamente, se sei già iscritta/o

Dettagli

Fasti della burocrazia. Uniformi civili e di corte XVIII-XIX. Le leggi e l iconografia

Fasti della burocrazia. Uniformi civili e di corte XVIII-XIX. Le leggi e l iconografia Fasti della burocrazia. Uniformi civili e di corte XVIII-XIX Le leggi e l iconografia Il linguaggio delle uniformi civili antiche è complesso e rigorosamente codificato: ogni uniforme era regolata da precisi

Dettagli

COME SI VESTIVANO NELL ANTICA ROMA?

COME SI VESTIVANO NELL ANTICA ROMA? COME SI VESTIVANO NELL ANTICA ROMA? Nell antica Roma tutti si mettevano un vestito lungo. Questo vestito si chiama tunica. Uomini e donne legavano la tunica con una cintura. Sopra la tunica le donne ricche

Dettagli

Le fonti della storia

Le fonti della storia Le fonti della storia Per comprendere bene queste pagine devi conoscere il significato delle parole autoctono ed editto. Aiutati con il dizionario: Autoctono:... Editto:.... La storia è una scienza che

Dettagli

Tipologie di abiti da sposa

Tipologie di abiti da sposa Tipologie di abiti da sposa A palloncino: gonna che, sotto un corpino stretto, si apre mossa e generosa sui fianchi. Maschera bene le forme per cui è indicata sia per una sposa magra che per una con qualche

Dettagli

Benvenuti da S1 Sport. Il Sistema Rivoluzionario Di Protezione per Stinchi, Caviglie e Tendini di Achille. www.s1-sport.com

Benvenuti da S1 Sport. Il Sistema Rivoluzionario Di Protezione per Stinchi, Caviglie e Tendini di Achille. www.s1-sport.com Benvenuti da S1 Sport Il Sistema Rivoluzionario Di Protezione per Stinchi, Caviglie e Tendini di Achille www.s1-sport.com Cosa rende il sistema di protezione per stinchi, caviglie e tendini di Achille

Dettagli

Ci ha illustrato tutti i compiti di ogni singolo macchinario che, ha spiegato, ha una funzione ben precisa per la creazione della scarpa.

Ci ha illustrato tutti i compiti di ogni singolo macchinario che, ha spiegato, ha una funzione ben precisa per la creazione della scarpa. LUDOVICA MAURI 2 C GIRL S DAY Martedi 14 Aprile 2015 ho avuto la possibilità di partecipare con alcune mie compagne ad un iniziativa organizzata dalla nostra scuola e dalla Confartigianato Altomilanese,

Dettagli

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA.

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. La COPERTURATOSCANA, prodotta da COTTOREF, è composta da tre articoli fondamentali: tegole, coppi e colmi, oltre ad una serie di pezzi

Dettagli

ACCOCCOLIAMOCI. Settore. Tema HOME. Classi PREMESSA. Autori OBIETTIVI MATERIALE SVOLGIMENTO OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI BIBLIOGRAFIA

ACCOCCOLIAMOCI. Settore. Tema HOME. Classi PREMESSA. Autori OBIETTIVI MATERIALE SVOLGIMENTO OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI BIBLIOGRAFIA Settore HOME PREMESSA Attività creative Geometria Studio d ambiente Tema Realizzazione di un cuscino ispirato alle opere di Mondrian Classi Quarta elementare Autori Elena Moretti ACCOCCOLIAMOCI OSSERVAZIONI

Dettagli

Cronache da SPECIALE IL MUSEO VA A SCUOLA. Scuola DANTE - Asti - Classe 4 A

Cronache da SPECIALE IL MUSEO VA A SCUOLA. Scuola DANTE - Asti - Classe 4 A Cronache da SPECIALE IL MUSEO VA A SCUOLA Scuola DANTE - Asti - Classe 4 A Presto, presto! Oggi Il Museo va a scuola e non possiamo farci aspettare dalla classe 4 A della scuola primaria Dante! Nella valigia

Dettagli

Custodia per cellulare

Custodia per cellulare Istruzioni Necessario: Macchina da cucire 2 pezzi di stoffa (4,5" x 13") (11,4 cm x 33 cm) 1 pezzo di imbottitura adesiva 2,5" (6,4 cm) di elastico sottile 1 bottone colorato Forbici Spilli Modelli forniti

Dettagli

Borsa Italia, seconda metà del secolo XVI altezza cm 19, diametro 20 ca. Proprietà: Palazzo Madama - Museo Civico d'arte Antica, 1272/T

Borsa Italia, seconda metà del secolo XVI altezza cm 19, diametro 20 ca. Proprietà: Palazzo Madama - Museo Civico d'arte Antica, 1272/T Borsa Italia, seconda metà del secolo XVI altezza cm 19, diametro 20 ca. Proprietà: Palazzo Madama - Museo Civico d'arte Antica, 1272/T La borsa è in velluto di seta tagliato unito di colore cremisi, ricamata

Dettagli

Consigli per la cura del corpo Vestirsi

Consigli per la cura del corpo Vestirsi Versione facile da leggere Consigli per la cura del corpo Vestirsi Comunità Villa Olimpia Cooperativa Sociale Genova Integrazione a marchio Anffas I Vestiti Vestitevi con ordine e scegliete i vestiti adatti

Dettagli

La Dignità. L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà

La Dignità. L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà La Dignità L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà Essa pone la persona al centro delle sue azioni istituendo la cittadinanza dell Unione e

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,

Dettagli

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA 1. LE REGOLE OBIETTIVI Sapere: Che la convivenza tra soggetti diversi ha bisogno di regole. Conoscere il significato della parola Regola della forte connessione tra regole e valori.

Dettagli

COME SI VIVEVA IN UN INSULA? COMPLETA. Si dormiva su Ci si riscaldava con Si prendeva luce da.. Si prendeva acqua da. Al piano terra si trovavano le..

COME SI VIVEVA IN UN INSULA? COMPLETA. Si dormiva su Ci si riscaldava con Si prendeva luce da.. Si prendeva acqua da. Al piano terra si trovavano le.. ROMA REPUBBLICANA: LE CASE DEI PLEBEI Mentre la popolazione di Roma cresceva, si costruivano case sempre più alte: le INSULAE. Erano grandi case, di diversi piani e ci abitavano quelli che potevano pagare

Dettagli

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento

Dettagli

COME SI PRODUCEVA, COSA SI CONSUMAVA, COME SI VIVEVA IN EUROPA

COME SI PRODUCEVA, COSA SI CONSUMAVA, COME SI VIVEVA IN EUROPA Scheda 1 Introduzione Lo scopo di questo gruppo di schede è di presentare alcuni aspetti della grande trasformazione dei modi di produrre, consumare e vivere avvenuta in alcuni paesi europei (Inghilterra,

Dettagli

C era una volta. la Coniglietta Carotina

C era una volta. la Coniglietta Carotina C era una volta la Coniglietta Carotina Storia elaborata dalle Classi Seconde delle scuole: B. Gigli Le Grazie e San Vito La Coniglietta Carotina è bella, simpatica; sorride sempre. E tutta celestina sul

Dettagli

Il mondo dei materiali

Il mondo dei materiali Il mondo dei materiali Tutti i giorni usiamo moltissimi oggetti che sono fatti di materiali diversi come il legno, la plastica, il ferro, la stoffa. Alcuni materiali si trovano in natura, altri sono stati

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Codici ed affreschi. Questa chiesa rupestre merita un approfondimento e una pubblicazione monografica.

Codici ed affreschi. Questa chiesa rupestre merita un approfondimento e una pubblicazione monografica. Codici ed affreschi. Alcuni studiosi della storia dell arte hanno accennato alla possibilità di uno stretto contatto tra codici miniati ed affreschi. Qui presentiamo un caso significativo: un particolare

Dettagli

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A.

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A. 01 In questa lezione parliamo delle forze. Parliamo di forza quando: spostiamo una cosa; solleviamo un oggetto; fermiamo una palla mentre giochiamo a calcio; stringiamo una molla. Quando usiamo (applichiamo)

Dettagli

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme Adulti - Fragilità Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme Noi Fragili«Fragilità» ha la stessa radice di frangere, che significa rompere. Chi è fragile

Dettagli

Cittadinanza e Costituzione

Cittadinanza e Costituzione Cittadinanza e Costituzione Anno Scolastico 20010/11 Progetto di Cittadinanza e Costituzione Finalità Essere cittadini di un mondo in continuo cambiamento ha come premessa il conoscere e il porre in atto

Dettagli

La Convenzione sui diritti dell infanzia

La Convenzione sui diritti dell infanzia NOME... COGNOME... CLASSE... DATA... La Convenzione sui diritti dell infanzia La Convenzione sui diritti dell infanzia è stata approvata dall Assemblea generale delle Nazioni unite (ONU) il 20 novembre

Dettagli

TEMPO TEMPO. Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse!

TEMPO TEMPO. Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse! TEMPO Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse! OGGI IL TEMPO È BRUTTO. PER FARE QUESTO DISEGNO HO IMPIEGATO TANTO TEMPO. TANTO

Dettagli

Pimentel Il costume da sposa viene confezionato con tibet, lo scialle, ricamato a fiori, in broccato, il busto, a disegni gialli e rose rosse, e raso

Pimentel Il costume da sposa viene confezionato con tibet, lo scialle, ricamato a fiori, in broccato, il busto, a disegni gialli e rose rosse, e raso Pimentel Il costume da sposa viene confezionato con tibet, lo scialle, ricamato a fiori, in broccato, il busto, a disegni gialli e rose rosse, e raso marrone scurissimo per la gonna, sa gunnedda. Il costume

Dettagli

Misurazioni. Materiale occorrente per prendere correttamente le misure 1) METRO DA SARTORIA 2) 1 CORDINO

Misurazioni. Materiale occorrente per prendere correttamente le misure 1) METRO DA SARTORIA 2) 1 CORDINO Misurazioni Come potete notare questo formulario contiene 21 misurazioni ed e' MOLTO IMPORTANTE prendere con estrema accuratezza ognuna di esse. Le misure vanno prese esclusivamente svestiti (con la sola

Dettagli

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Lezione 1: Cosa significa confrontare due lunghezze? Attività n 1 DOMANDA N 1 : Nel vostro gruppo qual è la matita più lunga? DOMANDA N

Dettagli

Base di lavoro. Idea principale

Base di lavoro. Idea principale Base di lavoro Idea principale «Gli esseri viventi vivono in relazione tra loro e con l ambiente che li ospita, all interno di particolari ecosistemi dotati di un equilibrio ben preciso. Tutti gli organismi

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

Le frasi sono state mescolate

Le frasi sono state mescolate Roma o Venezia? 1 Questo percorso ti aiuterà a capire che cosa sia e come si costruisca un testo argomentativo Nella prossima pagina troverai un testo in cui ad ogni frase corrisponde un diverso colore.

Dettagli

IL MODELLO INDUSTRIALE

IL MODELLO INDUSTRIALE IL MODELLO INDUSTRIALE Per poter effettuare un piazzamento e un taglio di tipo industriale abbiamo la necessità di possedere un modello, o tracciato, industrializzato. Un modello si può definire industrializzato

Dettagli

Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare

Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare (si prevedono circa 25 ore di lavoro in classe) Nome e cognome dei componenti del gruppo che svolge le attività di gruppo di questa lezione

Dettagli

C ERA UNA VOLTA LA SCUOLA ELEMENTARE. Classe 3^ Scuola Primaria Passatempo

C ERA UNA VOLTA LA SCUOLA ELEMENTARE. Classe 3^ Scuola Primaria Passatempo C ERA UNA VOLTA LA SCUOLA ELEMENTARE Classe 3^ Scuola Primaria Passatempo Il 16 ottobre siamo andati a visitare il museo itinerante o meglio il museo è venuto da noi!! Infatti era un pullman doppio parcheggiato

Dettagli

QUESTIONARIO ALCUNE DOMANDE PER CAPIRE I TUOI GUSTI PERSONALI NEL VESTIRE: 1. Che genere di abbigliamento ti piace? Elegante Casual Sportivo Altro

QUESTIONARIO ALCUNE DOMANDE PER CAPIRE I TUOI GUSTI PERSONALI NEL VESTIRE: 1. Che genere di abbigliamento ti piace? Elegante Casual Sportivo Altro QUESTIONARIO ETA : ALCUNE DOMANDE PER CAPIRE I TUOI GUSTI PERSONALI NEL VESTIRE: 1. Che genere di abbigliamento ti piace? Elegante Casual Sportivo Altro 2. Vesti griffato? A volte 3. Se hai risposto si,

Dettagli

PianOperaPagineSingole22x27.indd 1 05/07/10 15:01

PianOperaPagineSingole22x27.indd 1 05/07/10 15:01 PianOperaPagineSingole22x27.indd 1 05/07/10 15:01 L enciclopedia visuale più completa sul mondo dei cani Una guida unica e pratica, di facile consultazione e con tutte le informazioni per conoscere e capire

Dettagli

PLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011

PLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il Lezione 5:10 Marzo 2003 SPAZIO E GEOMETRIA VERBALE (a cura di Elisabetta Contardo e Elisabetta Pronsati) Esercitazione su F5.1 P: sarebbe ottimale a livello di scuola dell obbligo, fornire dei concetti

Dettagli

PALLAMANO. Un po di storia

PALLAMANO. Un po di storia PALLAMANO Un po di storia La pallamano è un gioco bello e dinamico, inventato in Germania alla fine dell Ottocento. Sembra che tragga origine da un gioco denominato Pallaporta. E nata come sport da giocarsi

Dettagli

GUIDA PER IL DOCENTE. Attività didattica per le scuole primarie (classi III/IV/V)

GUIDA PER IL DOCENTE. Attività didattica per le scuole primarie (classi III/IV/V) GUIDA PER IL DOCENTE Attività didattica per le scuole primarie (classi III/IV/V) > L INIZIATIVA CI PENSO IO A conclusione del percorso didattico, le classi sono invitate a prendere parte con un elaborato

Dettagli

USCITA ALL ARCHIVIO DI STATO

USCITA ALL ARCHIVIO DI STATO USCITA ALL ARCHIVIO DI STATO Mercoledì 18 febbraio 2015, noi alunni della classe II A siamo andati all Archivio di Stato di Assisi. Lì abbiamo incontrato una signora che ci ha invitati a entrare in una

Dettagli

All interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI.

All interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI. Teoria del colore La teoria dei colori Gli oggetti e gli ambienti che ci circondano sono in gran parte colorati. Ciò dipende dal fatto che la luce si diffonde attraverso onde di diversa lunghezza: ad ogni

Dettagli

Personaggi storici e mestieri del passato tra fantastico e verosimile

Personaggi storici e mestieri del passato tra fantastico e verosimile Personaggi storici e mestieri del passato tra fantastico e verosimile Dante Alighieri (1265-1321) il poeta Cuffia semplice bianca Berretto rosso Corona di alloro Tunica Sopravveste lunga rossa con maniche

Dettagli

continuare a raccogliere sempre buoni frutti anche dopo 30 anni!

continuare a raccogliere sempre buoni frutti anche dopo 30 anni! la piramide Negli anni ci siamo resi conto che ci sono svariati modi di lavorare, diverse strade che si scelgono di percorrere; quella che noi stiamo cercando di mettere in pratica, forse, non è la più

Dettagli

... Appena arrivati all Archeoparck...abbiamo fatto una piccola merenda... lasciati i bambini di 4,ci siamo diretti a Cividate Camuno

... Appena arrivati all Archeoparck...abbiamo fatto una piccola merenda... lasciati i bambini di 4,ci siamo diretti a Cividate Camuno Appena arrivati all Archeoparck i bambini di quarta sono scesi dal pullman mentre noi di quinta siamo restati in compagnia delle guide: Nicoletta e Michele e le maestre e ci siamo diretti verso la zona

Dettagli

Unità di apprendimento semplificata

Unità di apprendimento semplificata Unità di apprendimento semplificata Per alunni con difficoltà di apprendimento, per alunni non italofoni, per il ripasso e il recupero Testo di Amalia Guzzelloni, IP Bertarelli, Milano La prof.ssa Guzzelloni

Dettagli

Seguiamo con un pennarello la strada del filo..ogni bambino sceglie il colore per evidenziare la strada del suo filo..

Seguiamo con un pennarello la strada del filo..ogni bambino sceglie il colore per evidenziare la strada del suo filo.. Seguiamo con un pennarello la strada del filo..ogni bambino sceglie il colore per evidenziare la strada del suo filo....è tutta storta....è con tante curve perché il gomitolo la fa strana..se non lo tiri

Dettagli

FIRESHOP.NET. Gestione del taglia e colore. www.firesoft.it

FIRESHOP.NET. Gestione del taglia e colore. www.firesoft.it FIRESHOP.NET Gestione del taglia e colore www.firesoft.it Sommario SOMMARIO Introduzione... 3 Configurazione iniziale... 5 Gestione delle varianti... 6 Raggruppamento delle varianti... 8 Gestire le varianti

Dettagli

Culla a doppia croce con la tasca dentro

Culla a doppia croce con la tasca dentro Culla a doppia croce con la tasca dentro 1. 2. Troviamo la metà della fascia (di solito segnata). Prendiamo una banda della fascia nella mano destra e la portiamo dietro sulla schiena e dalla schiena,

Dettagli

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ...

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ... VOLUME 1 CAPITOLO 2 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE ACQUE INTERNE 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: valle... ghiacciaio... vulcano... cratere...

Dettagli

Evoluzione della carta nel corso dei secoli

Evoluzione della carta nel corso dei secoli Evoluzione della carta nel corso dei secoli Introduzione della carta Le prime iscrizioni di cui si ha notizia risalgono a 4.000 anni prima di Cristo. èin Egitto che s inizia a produrre un primo materiale

Dettagli

Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta

Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO classe quarta I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti: penne matite gomme fogli scottex quaderni

Dettagli

La nostra scuola: ieri e oggi

La nostra scuola: ieri e oggi Istituto Comprensivo Arbe-Zara Scuola Fabbri V.le Zara 96 Milano Dirigente Dott.GabrieleMarognoli La nostra scuola: ieri e oggi Esperienza didattica di ricerca storica e scientifica svolta da tutte le

Dettagli

Maggio 2014 San Vito. Laboratorio di narrazione con mamme straniere e italiane

Maggio 2014 San Vito. Laboratorio di narrazione con mamme straniere e italiane Maggio 2014 San Vito Laboratorio di narrazione con mamme straniere e italiane PRIMO INCONTRO In cerchio. Presentazione dell attività e delle regole Presentazione (sedute in cerchio). Mi chiamo.la favola/fiaba

Dettagli

NEWSLETTER N. 26 maggio 2014

NEWSLETTER N. 26 maggio 2014 2222222222222222222222222222222222222222 2222222222222222222222222222222222222222 NEWSLETTER N. 26 maggio 2014 Un benvenuto ai nuovi lettori e ben ritrovato a chi ci segue da tempo. Buona lettura a tutti

Dettagli

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA VOLUME 1 CAPITOLO 0 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: Terra... territorio...

Dettagli

I CESTI. la dimensione superiore di un canestro prende il nome di cavagno e serve per il trasporto delle mele (annurche), dell uva, delle patate etc ;

I CESTI. la dimensione superiore di un canestro prende il nome di cavagno e serve per il trasporto delle mele (annurche), dell uva, delle patate etc ; I CESTI Fin dai tempi antichi l uomo, per poter trasportare e conservare prodotti alimentari e non, ha utilizzato contenitori derivanti da intreccio di fibre naturali: i cesti. I cesti sono parte integrante

Dettagli

IL MERCATO DELLE IMBARCAZIONI A VELA DEI NAVIGATORI.

IL MERCATO DELLE IMBARCAZIONI A VELA DEI NAVIGATORI. IL MERCATO DELLE IMBARCAZIONI A VELA DEI NAVIGATORI. CHI SONO I NAVIGATORI E QUANTE CATEGORIE NE ESISTONO. I TIPI DI BARCHE: dimensioni, caratteristiche e attrezzatura. LE ATTIVITA DI BORDO: navigazione,

Dettagli

POSTE ITALIANE PRESENTAZIONE DEI FRANCOBOLLI E CARTOLINA POSTALE ORDINARI POSTA ITALIANA. (Roma, 7 luglio 2009)

POSTE ITALIANE PRESENTAZIONE DEI FRANCOBOLLI E CARTOLINA POSTALE ORDINARI POSTA ITALIANA. (Roma, 7 luglio 2009) POSTE ITALIANE PRESENTAZIONE DEI FRANCOBOLLI E CARTOLINA POSTALE ORDINARI POSTA ITALIANA (Roma, 7 luglio 2009) Sono molto lieto di partecipare alla cerimonia di presentazione della nuova serie ordinaria

Dettagli

MOSCA: gli storici Magazzini GUM, molto più di un emporio

MOSCA: gli storici Magazzini GUM, molto più di un emporio di Diana Duginova MOSCA: gli storici Magazzini GUM, molto più di un emporio Nella vostra città c è un luogo piacevole dove poter andare in qualsiasi momento e sempre con immensa gioia? Un grande magazzino

Dettagli

Stereotipi di genere e libri per l infanzia. Una ricerca nelle scuole e nelle biblioteche di Torino

Stereotipi di genere e libri per l infanzia. Una ricerca nelle scuole e nelle biblioteche di Torino Stereotipi di genere e libri per l infanzia Una ricerca nelle scuole e nelle biblioteche di Torino Quante donne puoi diventare? Nuovi modelli per bambini e bambine nelle scuole di Torino Relazione di Ferdinanda

Dettagli

Benvenuti In Italia. Genova - Roma - Torino - Terme di Valdieri. Fotografia di Ross Thompson

Benvenuti In Italia. Genova - Roma - Torino - Terme di Valdieri. Fotografia di Ross Thompson Benvenuti In Italia Genova - Roma - Torino - Terme di Valdieri Fotografia di Ross Thompson La Piazza Raffaele De Ferrari e` la piazza centrale della citta` di Genova. Tutte le feste della citta` avvengono

Dettagli

LE ORIGINI DEL GIOCO DELLA DAMA

LE ORIGINI DEL GIOCO DELLA DAMA LE ORIGINI DEL GIOCO DELLA DAMA Le ricerche archeologiche hanno confermato che il gioco della dama ha origini antichissime. Il più antico completo da gioco, composto da una damiera (tavola) e le pedine

Dettagli

VOLUME 2 CAPITOLO 2 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE. Alla fine del capitolo scrivi il significato di queste parole nuove: ... ... ... ... ... ...

VOLUME 2 CAPITOLO 2 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE. Alla fine del capitolo scrivi il significato di queste parole nuove: ... ... ... ... ... ... LA CITTÀ VOLUME 2 CAPITOLO 2 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE 1. Parole per capire Alla fine del capitolo scrivi il significato di queste parole nuove: città... città industriale... pianta della città...

Dettagli

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi.

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. I CIRCUITI ELETTRICI Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. Definiamo ramo un tratto di circuito senza diramazioni (tratto evidenziato in rosso nella

Dettagli

S- magari si potrebbe dire la prima riga, la seconda riga UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO. Obiettivi

S- magari si potrebbe dire la prima riga, la seconda riga UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO. Obiettivi UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO Obiettivi - Confrontare due testi poetici - Trovare le differenze e le somiglianze - Osservare le differenze e coglierne le caratteristiche. ATTIVITÀ L argomento presentato

Dettagli

VISITA DI ISTRUZIONE A PANTALICA. Classe III Sez. H Anno scolastico 2009-2010

VISITA DI ISTRUZIONE A PANTALICA. Classe III Sez. H Anno scolastico 2009-2010 VISITA DI ISTRUZIONE A PANTALICA Classe III Sez. H Anno scolastico 2009-2010 1 Pantalica ( da pantargo o pantalictos luogo pieno di pietre ) è il più importante sito archeologico della Sicilia orientale

Dettagli

L effetto della corrente sullo stato del mare

L effetto della corrente sullo stato del mare L effetto della corrente sullo stato del mare La presenza della corrente influenza la navigazione in molteplici aspetti diversi: da quelli più evidenti come la modifica nella velocità e rotta rispetto

Dettagli

UN ALFABETO MISTERIOSO

UN ALFABETO MISTERIOSO UN ALFABETO MISTERIOSO Oggi in classe i bambini hanno trovato una strana iscrizione sulla lavagna: Mattia, il più studioso, riconosce subito i simboli della scrittura utilizzata nell antico Egitto: il

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che

Dettagli

Metti in scena la tua Carmen

Metti in scena la tua Carmen Metti in scena la tua Carmen Se vuoi, puoi divertirti a mettere in scena una tua rappresentazione di Carmen creando un allestimento scenico con l aiuto della fantasia e... delle tue mani. Per ricostruire

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

Al volo - Un veloce sondaggio tra gli studenti sui collegamenti tra Pavia e alcuni aeroporti

Al volo - Un veloce sondaggio tra gli studenti sui collegamenti tra Pavia e alcuni aeroporti Al volo - Un veloce sondaggio tra gli studenti sui collegamenti tra Pavia e alcuni aeroporti Introduzione I rappresentanti degli studenti e dei dottorandi nella Commissione permanente studenti, in collaborazione

Dettagli

UNIT 5 Attacco. Introduzione

UNIT 5 Attacco. Introduzione UNIT 5 Attacco Introduzione Se la leggenda di William Webb Ellis è vera, nel rugby la prima cosa istintiva è attaccare. guardando i bambini giocare a rugby è facilmente identificabile questo istinto, peraltro

Dettagli

Roberto Farnè Università di Bologna

Roberto Farnè Università di Bologna Roberto Farnè Università di Bologna Ora l apertura della parte scientifica a questi lavori, per capire innanzitutto il senso di questo appuntamento. Non abbiamo bisogno, nessuno di noi credo abbia bisogno

Dettagli

Medicazioni e bendaggi

Medicazioni e bendaggi Medicazioni e bendaggi MEDICAZIONI Con una medicazione è possibile coprire una ferita. Quando possibile una medicazione dovrebbe essere: Sterile. Se non è disponibile una medicazione sterile, usare un

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

IL COLORE DELL ACQUA. Che cosa vuol dire trasparente? IL SAPORE DELL ACQUA I bambini dicono

IL COLORE DELL ACQUA. Che cosa vuol dire trasparente? IL SAPORE DELL ACQUA I bambini dicono Scuola dell infanzia di Legoli la casa sull albero Ins. Giorgi Michela- Sartini Antonella Parte prima IL SAPORE DELL ACQUA I bambini dicono L acqua del mare è salata perché c è il sale Si sente bene che

Dettagli

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: LE DONNE KIT DI ANIMAZIONE

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: LE DONNE KIT DI ANIMAZIONE Gruppo G.R.E.M Piemonte e Valle d Aosta Attività di animazione: LE DONNE KIT DI ANIMAZIONE Il kit, pensato per l animazione di bambini, ragazzi e adulti sul tema delle donne è così composto: - 1 attività

Dettagli

INDICE DI MASSA CORPOREA significato ed interpretazione

INDICE DI MASSA CORPOREA significato ed interpretazione INDICE DI MASSA CORPOREA significato ed interpretazione Sembrerà strano ma essere in sovrappeso non necessariamente significa avere grasso in eccesso; allo stesso modo essere normopeso non è sinonimo di

Dettagli

Percorsi, strategie e geometrie in gioco Complementi e spunti di lavoro Primaria e Secondaria Inferiore

Percorsi, strategie e geometrie in gioco Complementi e spunti di lavoro Primaria e Secondaria Inferiore Percorsi, strategie e geometrie in gioco Complementi e spunti di lavoro Primaria e Secondaria Inferiore In queste note troverete suggerimenti e osservazioni per attività che traggono spunto dal problema

Dettagli

CLASSE V - COMPITI PER LE VACANZE

CLASSE V - COMPITI PER LE VACANZE CLASSE V - COMPITI PER LE VACANZE Se non sai fare un esercizio o un problema, passa al successivo e... leggi molto, tutto quello che ti capita (giornali, giornalini, libri...)... quando succede qualcosa

Dettagli

Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS)

Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS) Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS) Werner Wassermann, datore di lavoro La signora L. lavora da noi da tanto tempo. È stata capo reparto e noi, ma anche gli altri collaboratori

Dettagli

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari

Dettagli

La pubblicità degli anni 70

La pubblicità degli anni 70 ORSO MAX PRESENTA La pubblicità degli anni 70 Con i commenti dell orso Max Parte seconda Questa è la seconda parte di una raccolta in tre parti di pubblicità anni 70, non di tutta la pubblicità ma in particolare

Dettagli

SCOPRENDO MINERBIO CLASSE 4 D SCUOLA PRIMARIA MINERBIO

SCOPRENDO MINERBIO CLASSE 4 D SCUOLA PRIMARIA MINERBIO SCOPRENDO MINERBIO CLASSE 4 D SCUOLA PRIMARIA MINERBIO CASETTE RURALI Case rurali costruite nel 1936 in epoca fascista interno semplice composto da: bagno-cucina-camera da letto e un salottino (tutto di

Dettagli

Chiara Strada IMMAGINI SONORE LAVORO CON LISA

Chiara Strada IMMAGINI SONORE LAVORO CON LISA Chiara Strada IMMAGINI SONORE LAVORO CON LISA Questo allegato si riferisce al precedente materiale della serie Tasti & Testi, intitolato Immagini Sonore, pubblicato a settembre come primo di quest anno

Dettagli