I CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI, FORNITURE E SERVIZI IN EMILIA-ROMAGNA NEL 2014

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1 Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture I CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI, FORNITURE E SERVIZI IN EMILIA-ROMAGNA NEL 2014

2 Regione Emilia-Romagna Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture di cui all art. 7 d. lgs 12 aprile 2006, n. 163 ( Stefano Isler (responsabile del Servizio Opere pubbliche ed edilizia, sicurezza e legalità, coordinamento ricostruzione) Maurizio Baldisserri (PO. del Servizio Opere pubbliche ed edilizia, sicurezza e legalità, coordinamento ricostruzione) SITAR (Sistema Informativo Telematico Appalti Regionale) Emilia-Romagna e Sede Operativa dell Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture Massimo Cataldi (responsabile); Maurizio Saretta (coordinatore), Stefania Capelli (gestione ed elaborazione dati); Giulia Maranesi, Emanuela Lancellotti, Roberta Paltrinieri (segreteria) Redazione del Rapporto ed elaborazioni statistiche ERVET s.p.a.: Massimo Cataldi, Stefania Capelli Bologna, ottobre 2015 ISSN

3 INDICE Premessa I contratti di lavori pubblici: quadro di riferimento nazionale Pag. 9 Gli appalti pubblici di lavori in Emilia-Romagna considerazioni generali 11 Le novità legislative I contratti pubblici di lavori La programmazione e gli investimenti 41 La programmazione triennale nel Le opere inserite negli elenchi annuali La programmazione di opere pubbliche con partecipazione di capitale privato nella programmazione triennale I contratti di lavori con base asta maggiore di 40mila euro (CIG <<perfezionati>>) I bandi di gara 54 I bandi di gara nei settori speciali Gli affidamenti 61 Le procedure di selezione del contraente 64 I criteri di valutazione delle offerte 65 Gli oneri per l attuazione dei piani di sicurezza 78 Gli affidamenti nei settori speciali 80 Contratti con nesso di causalità con gli eventi sismici maggio La fase di esecuzione 89 La progettazione 89 La fase di esecuzione 90 Gli interventi ultimati 91 Varianti in corso d opera 93 Sospensioni dei lavori 95 Subappalti Investimenti e affidamenti nelle province 105 Provincia di Bologna 105 La programmazione triennale dei lavori pubblici 105 I bandi di gara 106 Affidamenti 108 Provincia di Forlì-Cesena 111 La programmazione triennale dei lavori pubblici 111 I bandi di gara 112 Affidamenti 114 Provincia di Ferrara 117 La programmazione triennale dei lavori pubblici 117 I bandi di gara 117 Affidamenti 120

4 Provincia di Modena Pag. 123 La programmazione triennale dei lavori pubblici 123 I bandi di gara 123 Affidamenti 126 Provincia di Piacenza 129 La programmazione triennale dei lavori pubblici 129 I bandi di gara 129 Affidamenti 132 Provincia di Parma 135 La programmazione triennale dei lavori pubblici 135 I bandi di gara 135 Affidamenti 138 Provincia di Ravenna 141 La programmazione triennale dei lavori pubblici 141 I bandi di gara 141 Affidamenti 144 Provincia di Reggio Emilia 147 La programmazione triennale dei lavori pubblici 147 I bandi di gara 147 Affidamenti 150 Provincia di Rimini 153 La programmazione triennale dei lavori pubblici 153 I bandi di gara 153 Affidamenti Il monitoraggio delle opere incompiute in Emilia-Romagna I contratti pubblici di forniture e servizi I contratti pubblici di forniture e servizi in Emilia-Romagna - considerazioni generali I contratti pubblici di forniture 175 I contratti a livello nazionale 175 I contratti di forniture con base asta maggiore di 40mila euro (CIG <<perfezionati) in Emilia-Romagna 177 I bandi di gara 180 Gli affidamenti 183 La fase di esecuzione 193 Le varianti dei contratti di forniture ultimati 193 Le sospensioni 198 I subappalti I contratti pubblici di servizi 200 I contratti a livello nazionale 200 I contratti di servizi con base asta maggiore di 40mila euro (CIG <<perfezionati) in Emilia-Romagna 202 I bandi di gara 205 Gli affidamenti 209

5 La fase di esecuzione Pag. 220 Le varianti dei contratti di servizi ultimati 220 Le sospensioni 225 I subappalti 226 Allegati Interventi programmati nel triennio Bandi di gara per amministrazione aggiudicatrice in Emilia-Romagna nel Aggiudicazioni per amministrazione aggiudicatrice in Emilia-Romagna nel Le imprese aggiudicatarie di appalti in Emilia-Romagna nel Le Stazioni appaltanti del SITAR 376

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7 Premessa

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9 Regione Emilia-Romagna Rapporto annuale 2014 I contratti di lavori pubblici: quadro di riferimento nazionale La disponibilità dei dati del monitoraggio che ANAC ex AVCP realizza con l Osservatorio dei contratti pubblici di lavori, forniture e servizi ed il sistema informativo SIMOG sui CIG rilasciati per i contratti che devono essere posti in contrattazione relativamente alla fascia d importo euro ci fornisce un quadro completo ed esaustivo della domanda di lavori pubblici a livello nazionale, che in precedenza veniva predisposto sulla base di dati nazionali sui bandi e sugli esiti pubblicati nei vari media utilizzati dalle amministrazioni per l adempimento ai relativi obblighi normativi. Tabella 1 CIG perfezionati per contratti di lavori d importo 40mila Importi in milioni di euro V%2014/13 Regione N I V.M. N I V.M. N% I% VALLE AOSTA ,92 0, ,22 0,305-16,3% -37,4% PIEMONTE ,22 0, ,47 0,533 7,3% 50,4% LIGURIA ,57 0, ,84 0,511 20,3% -7,0% LOMBARDIA ,50 0, ,66 0,570 0,2% -20,6% Nord Ovest ,21 0, ,19 0,499 4,4% -6,5% P.A. BOLZANO ,69 0, ,39 0,477-1,8% -42,5% P.A. TRENTO ,52 0, ,79 0,360-22,9% -58,2% FRIULI VENEZIA GIULIA ,61 0, ,74 0,504 5,7% 19,3% VENETO ,79 0, ,25 0,462 1,5% 22,8% EMILIA-ROMAGNA ,50 0, ,71 0,462-12,6% 9,4% Nord Est ,11 0, ,88 0,459-5,8% -9,0% TOSCANA ,37 0, ,79 0,386 0,8% -16,6% UMBRIA ,09 0, ,99 0,381 3,1% -13,6% MARCHE ,13 0, ,65 0,391-11,0% -26,8% LAZIO ,32 0, ,05 1,486-2,6% 64,8% Centro ,91 0, ,48 0,839-2,2% 28,8% ABRUZZO ,36 0, ,04 0,608-3,4% -14,4% CAMPANIA ,86 0, ,32 1,092 51,3% 88,8% BASILICATA ,52 0, ,99 0,439-13,0% -24,8% MOLISE ,95 0, ,47 0,278 95,1% 36,2% PUGLIA ,40 0, ,96 0,859-2,9% 27,6% CALABRIA ,51 0, ,52 0,709 32,5% 25,7% Sud ,60 0, ,30 0,825 23,2% 41,5% SARDEGNA ,14 0, ,61 0,489-6,9% 17,1% SICILIA ,46 0, ,59 0,607 10,4% -16,5% Isole ,60 0, ,20 0,558 2,5% -6,7% TOTALE ITALIA ,44 0, ,05 0,646 4,0% 12,1% Fonte: elaborazioni ERVET su dati ANAC/SIMOG I dati utilizzati per la predisposizione delle tabelle (1 e 2): CIG perfezionati ed aggiudicazioni, sono estratti dall archivio SIMOG dei CIG perfezionati, cioè dei CIG acquisiti dalle pubbliche amministrazioni che hanno poi avuto un esito positivo, cioè è 9

10 Rapporto annuale 2014 Regione Emilia-Romagna stata avviata la procedura per la selezione del contraente con una della diverse modalità previste dalle norme e successivamente aggiudicati. L elaborazione è stata predisposta per le due annualità: 2013 e Il numero complessivo dei contratti avviati per la procedura di selezione del contraente in Italia nel 2014 è aumentato del 4% rispetto al 2013 ed è aumentato anche il corrispondente valore complessivo posto a base di contrattazione del 12,1%. Il valore complessivo sfiora i 25 miliardi di euro; era pari a 22,3 miliardi nel Cresce anche il valor medio dei contratti che passa da 599 mila euro a 646 mila euro nel In Emilia-Romagna a fronte di una diminuzione del 12,6% del numero dei contratti per cui si è avviata la procedura di selezione del contraente si riscontra un aumento del 9,4% del loro valore complessivo che fa crescere il valor medio da 369 mila euro a 462 mila euro. Le regioni del Nord sia Nord Ovest che Nord Est decrementano il volume complessivo delle contrattazioni per lavori rispettivamente del 6,5% e del 9%. Le regioni del centro hanno un incremento di valore del 28,8%, le regioni meridionali del 41,5%, le isole hanno un decremento del 6,7% soprattutto in relazione alla perdita del 16,5% della Sicilia. In relazione ai contratti aggiudicati nel 2014 la situazione risulta decisamente negativa. A livello nazionale il numero dei contratti di lavori aggiudicati nel 2014 diminuisce del 20,8% con una contrazione complessiva del relativo valore pari al 42,3% che corrisponde ad una perdita sull ammontare complessivo di circa 7 miliardi di euro rispetto al monte contratti di lavori del In Emilia-Romagna la perdita è più contenuta in numero -1,1% rispetto al 2013 ma abbastanza importante come valore -18,8% rispetto al 2013 con una perdita secca di 146 milioni di euro. La situazione risulta negativa in tutte le aree territoriali: Nord Ovest, Nord Est, Centro e Sud, ad esclusione delle isole dove il valore complessivo degli appalti affidati nel 2014 rimane inalterato rispetto al valore complessivamente affidato nel 2013, sebbene ci sia, in termini di numero dei contratti affidati, una contrazione del 16,4%. 10

11 Regione Emilia-Romagna Rapporto annuale 2014 Tabella 2 Aggiudicazioni di lavori Importi in milioni di euro V%2014/13 Regione N I V.M. N I V.M. N% I% VALLE AOSTA ,99 0, ,24 0,382-46,1% -27,2% PIEMONTE ,5 0, ,07 0,518-16,4% 6,3% LIGURIA ,03 0, ,45 0,33-2,3% 5,9% LOMBARDIA ,85 0, ,95 0,449-25,1% -51,1% Nord Ovest ,37 0, ,71 0,440-20,3% -33,2% P.A. BOLZANO ,31 0, ,28 0,737-14,9% 64,5% P.A. TRENTO 39 22,18 0, ,55 0,433 33,3% 1,7% FRIULI VENEZIA GIULIA ,61 0, ,6 0,495-21,1% 28,7% VENETO ,47 2, ,83 0,814-21,7% -73,3% EMILIA-ROMAGNA ,55 0, ,27 0,366-1,1% -18,8% Nord Est ,12 1, ,53 0,608-14,2% -55,7% TOSCANA ,14 0, ,30 0,358-18,3% -59,6% UMBRIA ,44 0, ,11 0,26-19,4% -45,1% MARCHE ,59 0, ,56 0,417-15,0% 3,7% LAZIO ,31 0, ,55 0,542-35,3% -45,3% Centro ,48 0, ,52 0,413-23,8% -47,6% ABRUZZO ,06 0, ,62 0,375-35,0% -52,3% CAMPANIA ,82 0, ,74 0,631-26,5% -29,4% BASILICATA ,93 0, ,06 0,869-50,0% 52,3% MOLISE ,09 0, ,48 0,337-19,0% 2,4% PUGLIA ,08 0, ,15 0,901-35,5% -15,8% CALABRIA ,65 0, ,59 0,505-21,0% -45,7% Sud ,63 0, ,64 0,638-31,1% -27,3% SARDEGNA ,38 0, ,89 0,436-11,2% -16,2% SICILIA ,27 0, ,83 0,709-21,0% 14,3% Isole ,65 0, ,72 0,573-16,4% 0,4% TOTALE ITALIA ,25 0, ,12 0,525-20,8% -42,3% Gli appalti pubblici di lavori in Emilia-Romagna considerazioni generali Di seguito si riportano alcuni indicatori che forniscono un quadro di sintesi sull andamento del mercato relativo ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture in regione Emilia-Romagna. Informazioni ed elaborazioni di dettaglio sono riportate nei rispettivi capitoli del rapporto, cui si rinvia. La programmazione dei lavori pubblici. Se si prende in esame l ultimo quinquennio i valori relativi ai lavori pubblici inseriti negli atti di programmazione mostra una riduzione pari al 44,57%, più precisamente passando da 8,1 miliardi di euro nel triennio a 4,19 miliardi di euro nell ultimo triennio ( ). Analogamente gli investimenti programmati dai comuni emiliano romagnoli nello stesso periodo si riducono passando dai 4 miliardi di euro del triennio ai 2 miliardi di euro dell ultimo triennio ( ). Tali valori 11

12 Rapporto annuale 2014 Regione Emilia-Romagna tuttavia appaiono in parte dovuti anche alla riduzione del numero delle amministrazioni emiliano-romagnole che ha pubblicato il programma triennale. Più recedentemente, tuttavia, si rilevano segnali positivi d inversione della tendenza e, in particolare, dal valore dei lavori pubblici inseriti nella programmazione nelle ultime due annualità 2013 e 2014 che aumentano da 1,4 ad 1,6 miliardi di euro con un incremento del 14,4%. Per quanto riguarda la partecipazione dei capitali privati nel finanziamento delle opere pubbliche rimane sostanzialmente costante nell ultimo biennio. Erano 443 le opere che nel 2013 prevedevano la partecipazione di capitale privato sono 438 nel Nel 2013 il valore complessivo del finanziamento da privati per le 443 opere era di 553,49 milioni di euro nel 2014 vale 585,98 milioni di euro per finanziare 438 opere. La finanza di progetto denota una certa difficoltà passando dai 447,24 milioni di euro del triennio agli attuali 108,93 milioni di euro ( ). I CIG per lavori perfezionati nel biennio I CIG perfezionati fanno riferimento ai lavori d importo maggiore a 40 mila euro che le amministrazioni hanno avviato sulla banca dati SIMOG di ANAC (ex AVCP). Tale dato ci fornisce un informazione puntuale della domanda di lavori pubblici in regione in quanto rilevano tutte le procedure di selezione del contraente d importo 40 mila euro avviate. Nel 2013 sono stati rilasciati CIG per un valore complessivo di 1,155 miliardi di euro a cui corrisponde un valor medio a contrattare di 369 mila euro. Nel 2014 sono sati rilasciati CIG per un valore complessivo di 1,263 miliardi di euro ed un valor medio a contrattare di 462 mila euro. Le procedure che prevedono la preliminare pubblicazione del bando sono state: 283 nel 2013 per un valore complessivo a base asta pari a 384,24 milioni di euro; 284 nel 2014 per un valore complessivo pari a 519,89 milioni di euro. I bandi di gara Il valore complessivo a base asta dei lavori per cui è stato pubblicato un bando di gara sul sistema informativo SITAR regionale ha avuto, nella nostra regione, un andamento decrescente a decorrere dal 2010 fino a toccare il valore minimo nel 2013 e quindi invertire la tendenza nel 2014, dove emerge un incremento del valore complessivo dei bandi pubblicati rispetto all anno precedente. Più in particolare, nel 2013 il sistema informativo regionale SITAR ha rilevato 168 bandi di gara per un valore complessivo di 348,46 milioni di euro, mentre nel 2014 ha rilevato 194 bandi di gara pubblicati per un valore complessivo di 428,30 milioni di euro. Confrontando il dato con i relativi CIG che prevedono la pubblicazione del bando il dato è dimensionalmente congruente evidenziando peraltro un certo numero di bandi all apparenza mancati tra quelli pubblicati. Le cause sono diverse tra cui: la non piena corrispondenza tra l anno del rilascio del CIG e quello di scadenza del bando (data a cui si riferiscono le elaborazioni sui bandi); così come nei singoli bandi possono anche essere compresi più lotti; ed inoltre dopo il rilascio del CIG alcune procedure sono state annullate senza la relativa segnalazione al SIMOG. 12

13 Regione Emilia-Romagna Rapporto annuale 2014 La maggior parte dei bandi prevede l uso della procedura aperta (73,6%) solo il 5,5% la procedura ristretta e solo 1 procedura su 194 avvia il dialogo competitivo. Il restante 20,7% dei bandi avvia una procedura negoziata. Gli affidamenti Anche per gli affidamenti dei contratti di lavori la situazione è analoga a quella dei bandi. A decorrere dal 2010 rileviamo una discesa del valore complessivo degli affidamenti che passa dal massimo storico del 2010 in cui l indicatore fu pari a 183 (fatto 100 il valore dell importo complessivo rilevato nel 2000) all indicatore pari a 49 che è stato rilevato nel Furono i contratti affidati nel 2013 per un valore complessivo di 776,55 milioni di euro; sono i contratti affidati nel 2014 per un valore complessivo pari a 630,27 milioni di euro. La contrazione in termini percentuali è del -1,2% rispetto al numero e del -18,8% rispetto al valore complessivo con una riduzione corrispondente del valor medio di ciascun affidamento. Circa il 91% degli affidamenti (1.564) per un valore di 265,30 milioni di euro (42% del valore complessivo) ed un valor medio di 169 mila euro si concretizza con una procedura che non prevede la preliminare pubblicazione di un bando. Il restante 42% del valore 158 contratti (9%) pari ad un valore complessivo di 364,97 milioni di euro ed un valor medio di 2,13 milioni di euro è affidato con una procedura di gara che prevede la preliminare pubblicazione del bando. La procedura di gara più utilizzata è la procedura aperta 121 affidamenti (77%). Tra le procedure di gara senza bando quella più utilizzata è la procedura negoziata. Il criterio di valutazione delle offerte più utilizzato è quello del prezzo più basso (79,5%); il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa viene utilizzato nel 12,7% dei casi, per il 7,8% degli affidamenti non viene rilevato il criterio di valutazione delle offerte. Il ribasso medio che le imprese praticano nel 2014 si attesta al 15% era pari al 14,8% nel Le imprese provenienti da fuori regione praticano mediamente ribassi del 17,6% quelle regionali si attestano sul 14,4%. Rispetto al 2013 le imprese extraregionali riducono il ribasso medio dello 0,1% quelle regionali lo incrementano dello 0,3%. Il ribasso medio per le opere di edilizia è del 19,1% per le opere relative alle infrastrutture è del 12,9%. L esecuzione dei contratti di lavori I dati sull esecuzione dei contratti fanno riferimento al periodo e prendono in esame i contratti d importo a base asta euro. Il primo dato significativo è quello dei contratti che risultano aggiudicati in via definitiva ma che ancora non sono iniziati; cioè non è stata trasmessa all osservatorio regionale la scheda di inizio dei lavori che ai sensi dell art. 7 c.8 del d.lgs 169/2006 deve essere notificata entro 60 giorni dalla stipula del contratto. Il totale dei contratti presi in esame è pari a per un importo complessivo di 5,538 miliardi di euro. Quelli non ancora iniziati sono 862 (16,3%) per un importo complessivo di 2,461 miliardi (44,4%). I lavori iniziati sono per un importo complessivo di 3,077 miliardi: di questi il 74,8% cioè contratti per un importo complessivo di 1,576 miliardi sono già conclusi; il 23,7% cioè contratti per un importo complessivo di 1,423 miliardi è in fase di esecuzione; l 1,5% cioè 68 contratti per un valore complessivo di 77,65 milioni di euro 13

14 Rapporto annuale 2014 Regione Emilia-Romagna hanno subito una revoca o una risoluzione contrattuale. Tra i lavori in esecuzione 711 cioè il 68% di quelli in esecuzione risultano in ritardo rispetto alla data contrattuale di fine dei lavori. Tra i lavori ultimati ben (69%) sono terminati oltre la data contrattuale di fine lavori il valor medio della dilazione contrattuale è di 165 giorni. Il 47,9% dei contratti ultimati ha avuto almeno 1 variante, il massimo delle varianti per un intervento è stato 8. Il 52% dei contratti ultimati segnala all osservatorio subappalti pertanto per contratti d importo complessivo 898,60 milioni di euro ci sono subappalti per un importo complessivo di 207,70 milioni di euro. Mediamente per ogni appalto che segnala subappalti ci sono 3,3 subappalti; il valor medio di ciascun subappalto è di euro. Le novità legislative Di seguito si riportano i provvedimenti legislativi pubblicati in Gazzetta Ufficiale nel corso del 2014 che hanno avuto un qualche impatto in relazione alla disciplina del contratti pubblici di lavori, servizie forniture. L ordine di presentazione mostra i provvedimenti dal più recente al meno recente. D.L. 31 dicembre 2014 n. 192: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative EDILIZIA SCOLASTICA (art. 6, commi 4 e 5): i commi 4 e 5 dell art. 6 dispongono la proroga dei termini relativi agli interventi di edilizia scolastica finanziati ai sensi dell art. 18, comma 8 quinques del D.L. 69/2013. Nello specifico, ai sensi del comma 4: il termine entro il quale, pena la revoca dei finanziamenti, devono essere affidati i lavori finanziati è differito dal 30 aprile 2014 al 31 dicembre 2014; nelle Regioni in cui gli effetti della graduatoria sono sospesi a causa di contenzioso, il termine è differito dal 30 giugno 2014 al 28 febbraio 2015; il termine entro il quale il Ministero dell istruzione trasferisce le risorse agli enti locali per permettere i pagamenti è differito dal 31 dicembre 2014 al 31 dicembre Il comma 5, per gli stessi interventi di cui al D.L. 69/2013, stabilisce che, con riferimento ai fondi di cui all'articolo 48, comma 2, del D.L. 66/2014, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, il termine per l'affidamento dei lavori (stabilito con Delibera CIPE n. 22/2014) è prorogato dal 31 dicembre 2014 al 28 febbraio SBLOCCO OPERE URGENTI E CANTIERABILI (art. 8, comma 2): il comma 2 dell art. 8 differisce i termini inerenti l appaltabilità e la cantierabilità delle opere elencate nell art. 3, comma 2, del D.L. 133/2014, in funzione della concessione delle risorse stanziate ai sensi dell articolo medesimo: completamento della copertura del Passante ferroviario di Torino; Completamento sistema idrico Basento-Bradano, Settore G; Asse autostradale Trieste-Venezia; Interventi di soppressione e automazione di passaggi a livello sulla rete ferroviaria, individuati, con priorità per la tratta terminale pugliese del corridoio ferroviario adriatico da Bologna a Lecce; Tratta Colosseo-Piazza Venezia della Linea C di Roma; per questi interventi il termine per la cantierabilità è differito dal 31 dicembre 2014 al 28 febbraio 2015; ulteriore lotto costruttivo Asse AV/AC Verona Padova; 14

15 Regione Emilia-Romagna Rapporto annuale 2014 Completamento asse viario Lecco-Bergamo; Messa in sicurezza dell'asse ferroviario Cuneo-Ventimiglia; completamento e ottimizzazione della Torino-Milano con la viabilità locale mediante l'interconnessione tra la SS 32 e la SP 299- Tangenziale di Novara-lotto 0 e lotto 1; Terzo Valico dei Giovi -AV Milano Genova; Quadrilatero Umbria-Marche; Completamento Linea 1 metropolitana di Napoli; rifinanziamento dell'articolo 1, comma 70, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, relativo al superamento delle criticità sulle infrastrutture viarie concernenti ponti e gallerie; Messa in sicurezza dei principali svincoli della Strada Statale 131 in Sardegna; il termine per l appaltabilità è prorogato dal 31 dicembre 2014 al 28 febbraio 2015 e quello per la cantierabilità dal 28 febbraio 205 al 31 luglio APPALTI DI LAVORI: ANTICIPAZIONE DEL PREZZO (Art. 8, comma 3): la deroga temporanea al divieto di erogare anticipazioni del prezzo dell appalto, introdotta per gli appalti di lavori dall art. 26 ter del D.L. 69/201, è prorogata a tutte le gare bandite sino al 31 dicembre DISSESTO IDROGEOLOGICO (Art. 9, comma 2): il decreto legge in esame interviene sull art. 1, comma 111, della L. 147/2014, prorogando dal 31 dicembre 2014 al 28 febbraio 2015 il termine entro il quale deve essere pubblicato il bando di gara o devono essere affidati i lavori relativi agli interventi immediatamente cantierabili contenuti negli accordi di programma, pena la revoca del finanziamento, da parte di soggetti titolari di contabilità speciali concernenti gli interventi contro il dissesto idrogeologico. Legge 30 ottobre 2014 n. 161: Disposizioni per l adempimento degli obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia all Unione Europea -. Legge Europea 2013-bis. MODIFICHE AL CODICE DEI CONTRATTI (1) INCARICHI DI PROGETTAZIONE E AFFIDAMENTO APPALTI DI LAVORI (ART. 20): l articolo 20, mediante modifica della disposizione di cui all art. 90, comma 8, del D.Lgs. 163/2006 e mediante aggiunta al lo stesso del comma 8bis, interviene sulla disciplina della progettazione, al fine di superare i rilievi formulati dalla Commissione europea nell'ambito della procedura EU Pilot 4680/13/MARKT. Nello specifico, a seguito della suddetta novellazione, il divieto di affidamento dei contratti pubblici di lavori e dei subappalti agli affidatari del relativo incarico di progettazione non si applica laddove i progettisti possano dimostrare che l'esperienza acquisita nell'ambito dell'espletamento dell'incarico non determina un vantaggio rispetto agli altri concorrenti MODIFICHE AL CODICE DEI CONTRATTI (2) AVVALIMENTO (ART.21): l articolo 21, mediante sostituzione del comma 6 dell art. 49 del D.Lgs. 163/2006 interviene sulla disciplina dell avvalimento per adeguare la normativa nazionale alla sentenza del la Corte di giustizia europea del 10 ottobre 2013, causa C-94/12, che ha dichiarato incompatibile con gli articoli 47, paragrafo 2, e 48, paragrafo 3, della direttiva 2004/18/UE, la disposizione nazionale di cui all originario comma 6 dell art. 49, comma 6, del summenzionato Codice dei contratti, laddove vietava alle imprese che partecipano ad una procedura di aggiudicazione di un appalto pubblico di lavori 15

16 Rapporto annuale 2014 Regione Emilia-Romagna di avvalersi per la stessa categoria di qualificazione delle capacità di più imprese. Anche nella versione novellata della norma, per i lavori rimane peraltro fermo il divieto di utilizzo frazionato dei requisiti nella singola categoria di qualificazione, vale a dire il divieto di cumulare i requisiti tra concorrente ed impresa ausiliaria per i singoli requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi di cui all'art. 40 comma 3, lett. b), del d.lgs. n. 163/2006, che hanno consentito il rilascio dell'attestazione in quella categoria. Decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari (g. u. 24 giugno 2014, n. 144 ) Convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 114: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari SOPPRESSIONE AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE (art. 19): L articolo dispone la soppressione dell'autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (AVCP) con decadenza dei relativi organi a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legge. TITOLARITÀ FUNZIONI DI VIGILANZA: quanto alle funzioni di vigilanza, il comma 2 stabilisce che i compiti già svolti dall'avcp sono trasferiti all'autorità nazionale anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza (A.N.AC.), di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, ridenominata Autorità nazionale anticorruzione (comma 2). RIASSETTO ORGANIZZATIVO: la definizione degli aspetti organizzativi è demandata ad un D.P.C.M. di approvazione del piano che il Presidente dell ANAC è tenuto a presentare al Presidente del Consiglio dei ministri entro il 31 dicembre 2014, formulando proposte riguardanti: a) il trasferimento definitivo delle risorse umane, finanziarie e strumentali, necessarie per lo svolgimento delle funzioni di cui al comma 2, con la specificazione che il personale in servizio presso l A.N.AC. confluirà in un unico ruolo assieme al personale della soppressa Autorità di vigilanza; b) la riduzione non inferiore al venti per cento del trattamento economico accessorio del personale dipendente, inclusi i dirigenti; c) la riduzione delle spese di funzionamento non inferiore al venti per cento. NUOVE FUNZIONI: nell ambito delle nuove funzioni assunte dall A.N.AC. a seguito della soppressione dell AVCP, con riferimento alla specifica materia dei contratti pubblici la legge di conversione ha previsto ex novo il compito di ricevere notizie e segnalazioni da ciascun avvocato dello Stato il quale, nell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, venga a conoscenza di violazioni di disposizioni di legge o di regolamento o di altre anomalie o irregolarità relative ai contratti che rientrano nella disciplina del D.Lgs. 163/2006. Ai sensi del comma 5 ter dell articolo in esame, 16

17 Regione Emilia-Romagna Rapporto annuale 2014 introdotto dalla legge di conversione, nella relazione annuale al Parlamento sull'attività di contrasto della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione e sull'efficacia delle disposizioni vigenti in materia, l A.N.AC. riferisce anche in merito alle funzioni trasferite e a quelle nuove attribuite dal decreto legge, indicando le possibili criticità del quadro amministrativo e normativo che rendono il sistema dell'affidamento dei lavori pubblici vulnerabile a fenomeni di corruzione. DISPOSIZIONI TRANSITORIE: nelle more dell'approvazione del piano di riorganizzazione, il Presidente dell'a.n.ac. provvede allo svolgimento dei compiti di vigilanza con le risorse umane, strumentali e finanziarie della soppressa AVCP (comma 8). Con Delibera n. 102/2014 l A.N.AC., nella persona del Presidente, ha approvato disposizioni urgenti per il suo funzionamento nelle more del riassetto organizzativo, statuendo in particolare che: o gli uffici dell A.N.AC., preposti allo svolgimento delle attività in materia di anticorruzione e trasparenza e quelli preposti allo svolgimento delle attività connesse alle funzioni trasferite a seguito della soppressione dell AVCP, rimangano nelle attuali rispettive sedi; o la comunicazione via web avvenga, fino alla progettazione del nuovo sito dell Autorità, mediante il sito dell A.N.AC. e il sito della soppressa AVCP; o le comunicazioni relative alle materie trattate dalla soppressa AVCP continuino ad essere inviate agli uffici e ai recapiti indicati sul sito della soppressa AVCP. Le stesse verranno assunte al relativo protocollo che rimarrà operativo e separato rispetto al protocollo utilizzato per le comunicazioni in materia di anticorruzione e trasparenza. CENTRALI DI COMMITTENZA PER I COMUNI NON CAPOLUOGO DI PROVINCIA A) DIFFERIMENTO TERMINI (art. 23 bis e art. 23 ter, comma 1): l art. 23 ter, comma 1, inserito dalla legge di conversione, differisce ulteriormente i termini (già scaduti) di applicabilità dell obbligo per i comuni non capoluogo di provincia di affidare lavori, servizi e forniture ricorrendo ad una centrale di committenza ai sensi del comma 3 bis dell art. 33 del D.Lgs. 163/2006. Nella fattispecie l obbligo in questione entra in vigore: o il:1 gennaio 2015, quanto all'acquisizione di beni e servizi, o il 1 luglio 2015, quanto all'acquisizione di lavori. Sono fatte salve le procedure avviate alla data di entrata in vigore della legge di conversione. Relativamente ai comuni istituiti a seguito di fusione l art. 23 bis, parimenti inserito dalla legge di conversione, mediante integrazione del comma 3 bis dell art. 33 del D.Lgs. 163/2006, differisce al terzo anno successivo a quello di istituzione il citato obbligo di affidare i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture mediante ricorso ad una centrale di committenza. CENTRALI DI COMMITTENZA PER I COMUNI NON CAPOLUOGO DI PROVINCIA B) AFFIDAMENTI DI IMPORTO INFERIORE A EURO (art. 23 ter, comma 3): il comma 3 dell art. 23 ter, inserito dalla legge di conversione, senza modificare il Codice dei contratti introduce una deroga all obbligo per i 17

18 Rapporto annuale 2014 Regione Emilia-Romagna comuni non capoluogo di provincia di ricorrere ad una centrale di committenza, statuendo che i comuni con popolazione superiore a abitanti possono procedere autonomamente agli acquisti di beni, servizi e lavori di valore inferiore a euro. OBBLIGHI DI TRASPARENZA: AMBITO SOGGETTIVO DI APPLICAZIONE (art. 24 bis): l art. 24 bis, inserito dalla legge di conversione, mediante sostituzione dell art. 11 del D.Lgs. 14 marzo 2013 n. 33 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, ne ridefinisce l ambito di applicazione, precisando in particolare che agli adempimenti in materia di trasparenza delle pubbliche amministrazioni sono sottoposti anche tutti gli enti di diritto pubblico non territoriali nazionali, regionali o locali, comunque denominati, istituiti, vigilati, finanziati dalla pubblica amministrazione che conferisce l'incarico, ovvero i cui amministratori siano da questa nominati. WHITE LIST (art. 29): Mediante sostituzione del comma 52 dell art. 1 della legge anticorruzione (L. 6 novembre 2012, n. 190), con i nuovi commi 52 e 52 bis, il decreto in commento introduce alcune novità sostanziali in merito all utilizzo degli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa (c.d. white list), istituiti presso ogni prefettura. Nello specifico: o le amministrazioni aggiudicatrici sono obbligate ad acquisire la comunicazione e l informativa antimafia liberatoria attraverso la consultazione anche telematica, di tali elenchi, (in relazione alle attività imprenditoriali sensibili 1 per le quali la documentazione è acquisita indipendentemente dalle soglie stabilite dal codice di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159), o l efficacia dell iscrizione negli elenchi, in forza della novella legislativa, tiene luogo della comunicazione e dell informazione antimafia liberatoria anche per contratti e sub contratti relativi ad attività diverse da quelle per le quali l iscrizione è stata disposta. In sede di prima applicazione, e comunque per un periodo non superiore a dodici mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, le stazioni appaltanti, per le sopra richiamate attività indicate all'articolo 1, comma 53, della legge n. 190 del 2012, procedono all'affidamento di contratti o all'autorizzazione di subcontratti previo accertamento della avvenuta presentazione della domanda di iscrizione nell'elenco di cui al comma 1. Peraltro, in caso di sopravvenuto diniego dell'iscrizione, si applicano ai contratti e subcontratti cui è stata data esecuzione le disposizioni di cui all'articolo 94, commi 2 e 3, del Codice antimafia, dove si prevede il recesso dal contratto. In ogni caso, in sede d prima applicazione, la stazione appaltante che 1 L iscrizione nelle white list è infatti prevista per le attività ad alto rischi o di infiltrazione mafiosa elencate al comma 53 dell art. 1 della succitata legge anticorruzione: trasporto di materiali a discarica per conto di terzi, trasporto, anche transfrontaliero, e smaltimento di rifiuti per conto di terzi, estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti, confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume, noli a freddo di macchinari, fornitura di ferro lavorato, noli a caldo, autotrasporti per conto di terzi, guardiania dei cantieri. 18

19 Regione Emilia-Romagna Rapporto annuale 2014 abbia aggiudicato e stipulato il contratto o autorizzato il subappalto esclusivamente sulla base della domanda di iscrizione è obbligata a informare la competente prefettura-ufficio territoriale del Governo di essere in attesa del provvedimento definitivo. GESTIONE STRAORDINARIA IMPRESE AGGIUDICATARIE (art. 32): l articolo in commento prevede una sorta di commissariamento delle imprese affidatarie di contratti pubblici, mediante attribuzione al Presidente dell A.N.AC. del potere di richiedere al prefetto l adozione di misure di carattere straordinario inerenti i poteri di amministrazione/gestione dell impresa coinvolta in inchieste per corruzione, concussione o altre situazioni di illegalità. Il Protocollo d Intesa sottoscritto tra l A.N.AC. e il Ministero dell Interno in data 15 luglio 2014, recante Linee guida per l avvio di un circuito stabile e collaborativo tra A.N.AC.-prefetture-UTF e Enti locali per la prevenzione dei fenomeni di corruzione e l attuazione della trasparenza amministrativa, fornisce le prime indicazioni interpretative e applicative del nuovo istituto. FINALITÀ: Obiettivo della norma è garantire la continuità dell esecuzione del contratto pubblico nei termini prestabiliti, attraverso una misura che esplica i suoi effetti limitatamente alla gestione del contratto d appalto oggetto dell inchiesta, ponendo al contempo rimedio all affievolimento delle condizioni di legalità. PRESUPPOSTI (comma 1): L intervento è nella fattispecie previsto in presenza di determinati presupposti: o coinvolgimento dell impresa aggiudicataria in procedimenti penali per gravi reati contro la pubblica amministrazione (concussione, corruzione nelle sue diverse declinazioni, peculato, traffico di influenze, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente); o emersione nell impresa aggiudicataria di situazioni di anomalia sintomatiche condotte illecite o criminali, riscontrabili in circostanze riconducibili non solo a reati contro la pubblica amministrazione ma anche a situazioni propedeutiche o contigue (quali i reati di truffa aggravata o riciclaggio), o ravvisabili in fattispecie distorsive della regolarità delle procedure di affidamento (quali la comprovata sussistenza di collegamenti sostanziali tra imprese partecipanti alla stessa gara o accordi di desistenza tra le stesse). Pur in assenza di una condanna definitiva, dette situazioni, affinché possano essere poste a fondamento delle misure straordinarie in argomento devono derivare da fatti: o accertati, vale a dire corroborati da riscontri oggettivi e o gravi, tali cioè da rendere probabile un giudizio prognostico di responsabilità a carico dei soggetti coinvolti. PROVVEDIMENTI: Le misure previste consistono: o nella rinnovazione degli organi sociali con sostituzione dei soggetti coinvolti, ove la situazione possa essere superata attraverso un allontanamento dei soggetti titolari dei poteri di gestione/amministrazione (comma 1, lett. a); 19

20 Rapporto annuale 2014 Regione Emilia-Romagna o nella straordinaria e temporanea gestione dell attività dell impresa appaltatrice per la completa gestione dell appalto, nel caso inottemperanza dell ordine di rinnovo degli organi sociali nei termini stabiliti o qualora la misura delle rinnovazione non sia considerata sufficiente a garantire il ripristino di condizioni di legalità; la sostituzione opera peraltro limitatamente alla gestione delle attività di impresa connesse all esecuzione dell appalto, fermi restando i poteri degli organi sociali ordinari di gestione degli affari riguardanti altri settori di attività dell impresa (comma 1, lett. b); o nel sostegno e monitoraggio dell impresa, finalizzati a ricondurre la gestione dell impresa nei binari della legalità, qualora i fatti alla base dell intervento riguardino componenti di organi sociali diversi da quelli titolari dei poteri di amministrazione (comma 8). L atto che dispone e individua la misura applicabile, provvede anche: o alla nomina de nuovi amministratori; o alla determinazione del compenso spettante; o alla indicazione della durata della gestione straordinaria, in rapporto ai tempi di esecuzione e conclusione dell appalto. PROCEDIMENTO (commi 1 e 2): Il procedimento delineato dalla norma si articola in due fasi: 1. il Presidente A.N.AC., previa valutazione delle situazioni emerse, formula una proposta al prefetto competente, indicando la misura da adottare; 2. il prefetto adotta la misura sulla base di un ulteriore e autonoma valutazione dei fatti. INFORMAZIONI ANTIMAFIA INTERDITTIVE (comma 9): Le misure in questione si applicano anche nei casi in cui sia stata emessa dal prefetto un'informazione antimafia interdittiva e sussista l'urgente necessità di assicurare il completamento dell'esecuzione del contratto, ovvero la sua prosecuzione al fine di garantire la continuità di funzioni e servizi indifferibili per la tutela di diritti fondamentali, nonché per la salvaguardia dei livelli occupazionali o dell'integrità dei bilanci pubblici, In tal caso, peraltro le misure sono disposte di propria iniziativa dal Prefetto che ne informa il Presidente dell'anac. Decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale (G.U. 24 aprile 2014, n. 95). Convertito dalla legge 23 giugno 2014, n. 89 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, recante misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. deleghe al governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello stato, per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, nonché per l'adozione di un testo unico in materia di contabilità di stato e di tesoreria In G.U. 23 giugno 2014, n

21 Regione Emilia-Romagna Rapporto annuale 2014 RIDUZIONE DELLA SPESA PER CONSUMI INTERMEDI 2) CONCORSO DI REGIONI ED ENTI LOCALI (art. 8, commi 4-10): RIDUZIONE SPESA E RIPARTIZIONE DEI TAGLI (comma 4). Le disposizioni in commento dispongono una riduzione della spesa per acquisto di beni e servizi delle pubbliche amministrazioni a decorrere dal 24 aprile 2014 (data di entrata in vigore del decreto legge), di ammontare pari a 2,1 miliardi per l anno Le stesse riduzioni si applicano, in ragione d anno, a decorrere dal 2015 alle amministrazioni regionali e locali e, secondo i criteri stabiliti all art. 50 del decreto, alle amministrazioni centrali. L ambito delle amministrazioni interessate dai tagli è delimitato attraverso un rinvio dall articolo 11 del D.Lgs. 33/2013 (in cui sono individuate le amministrazioni assoggettate gli obblighi di pubblicità e trasparenza): o amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; o società dalle stesse partecipate ovvero controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile; o autorità indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione. RIDUZIONI 2014 La riduzione complessiva per l anno 2014 è distribuita tra i diversi livelli di governo in ragione di: a. 700 milioni per le regioni e province autonome; b. 700 milioni per le autonomie locali, di cui 340 milioni dalle province e dalle città metropolitane e 360 milioni dai comuni; c. 700 milioni per le amministrazioni dello Stato (amministrazioni centrali e altri enti ed organismi, anche costituiti in forma societaria). La formulazione della lettera c), peraltro, come modificata dalla legge di conversione, per un probabile difetto di coordinamento, si riferisce nuovamente a tutte le amministrazioni assoggettate all applicazione del D.L. 33/2013 RIDUZIONI DAL 2015 Le stesse riduzione si applicano, in ragione d anno, a decorrere dal 2015 alle amministrazioni regionali e locali e, secondo i criteri stabiliti all art. 50 del decreto, alle amministrazioni centrali. Conseguentemente, poiché le riduzioni di spesa per il 2014 sono riferite a 8 mesi (come sopra detto a decorrere dal 24 aprile 2014, data di entrata in vigore del decreto legge) per il 2015 e gli esercizi successivi la riduzione va conteggiata sull intero anno. Pertanto, a decorrere dal 2015 la riduzione di spesa sarà pari a: a milioni di euro per le regioni e province autonome; b milioni di euro per le autonomie locali, di cui 510 milioni dalle province e dalle città metropolitane e 540 milioni dai comuni; c. 300 milioni di euro, quali riduzioni di acquisti di beni e servizi delle amministrazioni centrali dello Stato (indicati dall Allegato C del decreto-legge), a cui si aggiungono 105 milioni quali minori trasferimenti a enti e organismi anche costituiti in forma societaria per la riduzione della spesa per acquisti di beni e servizi per le amministrazioni dello Stato. MODALITÀ DI RIDUZIONE DELLA SPESA (COMMI 5-9) 21

22 Rapporto annuale 2014 Regione Emilia-Romagna Regole generali (commi 5, 6 e 7). Per le modalità di conseguimento delle suddette riduzioni di spesa, in termini generali l articolo rinvia, per le diverse tipologie di amministrazione: o all articolo 46, per le regioni e province autonome o all articolo 47 per gli enti locali e o al comma 5 dell articolo in esame e all articolo 50 per le amministrazioni centrali. Misura specifica recesso dai contratti in corso (commi 8 e 10). Il decreto legge, per il conseguimento degli obiettivi di riduzione della spesa per consumi intermedi, prevede una misura specifica, consistente nella autorizzazione alla riduzione del 5 cento degli importi dei contratti in essere, nonché dei contratti relativi a procedure di affidamento per cui sia già intervenuta l'aggiudicazione, anche provvisoria, aventi ad oggetto acquisto o fornitura di beni e servizi, per tutta la durata residua dei contratti, con facoltà delle parti di rinegoziare le prestazioni contrattuali. La norma precisa che detta riduzione deve essere effettuata salvaguardando il costo del personale ai sensi di quanto dispongono gli articoli 82, comma 3 bis e 86, comma 3 bis del D.Lgs. 163/2006. Resta salva la facoltà del prestatore dei beni e dei servizi di recedere dal contratto senza alcuna penalità entro 30 giorni dalla comunicazione di volontà da parte dell amministrazione di operare la riduzione; in tal caso le amministrazioni possono, al fine di ottenere comunque la disponibilità di beni e servizi necessari, accedere a convenzioniquadro stipulate da Consip o dalle centrali di committenza regionali, ovvero procedere con affidamento diretto nel rispetto della disciplina europea e nazionale sui contratti pubblici. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono adottare misure alternative di contenimento della spesa corrente al fine di conseguire risparmi non inferiori a quelli stabiliti dall articolo in esame (700 milioni di euro nel 2014 e milioni di euro dal 2015). La legge di conversione ha soppresso: o la lettera b), la quale prevedeva che in ogni caso, per i contratti stipulati dopo l entrata in vigore del decreto legge, le amministrazioni avrebbero dovuto assicurare che gli importi e i prezzi contrattuali non fossero superiori a quelli derivati o derivabili dalla riduzione del 5% o ai prezzi di riferimento, ove esistenti; o il comma 9, che sanciva la nullità di siffatti contratti stipulati in violazione della lettera b), ferma restando la rilevanza ai fini della performance individuale e della responsabilità dirigenziale di chi li avesse sottoscritti. SOGGETTI AGGREGATORI DI RIFERIMENTO (art. 9, commi 1, 2, 3, 5 e 6) ISTITUZIONE DELL ELENCO DEI SOGGETTI AGGREGATORI. Il decreto legge, al comma 1, prevede l istituzione, senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica, dell elenco dei soggetti aggregatori nell ambito dell Anagrafe unica delle stazioni appaltanti operante presso l Autorità nazionale anticorruzione (A.N.AC.), cui è confluita la soppressa Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Di tale elenco fanno parte: a. Consip S.p.A; b. una centrale di committenza per ciascuna regione, qualora costituita ai sensi dell art. 1, comma 455, della L. 296/2006 (legge finanziaria 2007). Questa norma, infatti, prevede la costituzione facoltativa, da parte delle regioni, di 22

23 Regione Emilia-Romagna Rapporto annuale 2014 centrali di acquisto anche unitamente ad altre regioni, che operano quali centrali di committenza in favore delle amministrazioni ed enti regionali, degli enti locali, degli enti del Servizio sanitario nazionale e delle altre pubbliche amministrazioni aventi sede nel medesimo territorio; Qualora la centrale di committenza regionale prevista dal comma 1 non sia stata costituita, il comma 5 prevede l istituzione o la designazione di un soggetto aggregatore di riferimento regionale entro il 31 dicembre In alternativa, secondo quanto dispone il comma 6, le regioni possono affidare a Consip, tramite apposite convenzioni stipulate con il Ministero dell economia e delle finanze, lo svolgimento delle funzioni di attività di centrale di committenza per gli enti del territorio regionale; c. ulteriori soggetti che svolgono attività di centrale di committenza, previa richiesta di iscrizione all elenco in esame (comma 2) REQUISITI PER L ISCRIZIONE Il comma 2 demanda ad un D.P.C.M. da adottarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge in commento, di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze, previa intesa con la Conferenza unificata, l individuazione dei requisiti per l iscrizione all Elenco dei soggetti aggregatori, tra i quali sono considerati: o il carattere di stabilità dell'attività di centralizzazione; o i valori di spesa ritenuti significativi per le acquisizioni di beni e di servizi con riferimento ad ambiti, anche territoriali, da ritenersi ottimali ai fini dell'aggregazione e della centralizzazione della domanda. In ogni caso, il numero complessivo dei soggetti aggregatori presenti sul territorio nazionale non può essere superiore a 35 (comma 5). ISTITUZIONE DEL TAVOLO TECNICO DEI SOGGETTI AGGREGATORI Il medesimo comma 2 prevede altresì l istituzione del Tavolo tecnico dei soggetti aggregatori, coordinato dal Ministero dell Economia e delle Finanze. Quanto alle modalità di istituzione, il decreto rinvia ad un apposito D.P.C.M. da emanarsi entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze, previa intesa con la Conferenza unificata. Con lo stesso decreto sono definiti i compiti, le attività e le modalità operative del Tavolo tecnico dei soggetti aggregatori. OBBLIGO DI RICORRERE AI SOGGETTI AGGREGATORI Il comma 3 stabilisce l obbligo per le amministrazioni statali centrali e periferiche, ad esclusione degli istituti e delle scuole di ogni ordine e grado, delle istituzioni educative e delle istituzioni universitarie; le regioni ed enti regionali, nonché loro consorzi e associazioni; gli enti del servizio sanitario nazionale, di ricorrere a Consip o agli altri soggetti aggregatori per l espletamento delle procedure di gara relative all acquisizione dei beni e servizi rientranti nelle categorie e di importo superiore alle soglie individuate, anche in ragione delle risorse messe a disposizione dei soggetti aggregatori, con apposito D.P.C.M.. Detto D.P.C.M., dovrà essere adottato entro il 31 dicembre di ogni anno, di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze, d intesa con la Conferenza 23

DECRETO LEGISLATIVO 15 novembre 2012, n. 218

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