1. Premessa. In particolare:

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1 1. Premessa Le trasformazioni in atto nella nostra società - politiche, economiche, ambientali, culturali e sociali pongono compiti e responsabilità nuovi a individui, gruppi e istituzioni. In particolare: la partecipazione alla vita democratica e la promozione della pace richiedono a ogni cittadino un alto grado di capacità di informazione, confronto e giudizio, nonché di iniziative per condurre azioni individuali e collettive; le nuove tecnologie dell'informazione e il loro impetuoso sviluppo esigono dai giovani e dagli adulti, oltre che disponibilità all'adattamento, anche conoscenza critica degli scopi e delle conseguenze e capacità di controllo sugli stessi; il contatto fra etnie, culture e religioni diverse, a seguito della mondializzazione dell'economia e dell'informazione, richiede a singoli e gruppi sociali un radicamento più profondo e critico nella propria identità culturale e, al tempo stesso, apertura a comprendere e ad apprezzare forme di alterità; la salvaguardia della natura e delle risorse del pianeta, per la vita individuale e sociale e per le future generazioni, comporta lo sviluppo di una conoscenza approfondita delle controverse questioni ambientali, nonché la capacità di condurre azioni conseguenti, prendendo decisioni individuali e collettive, assumendo responsabilità e rischi. E' inoltre evidente che: è diritto di ognuno poter accedere ad una educazione di alto livello e di qualità per tutto l'arco della vita, in modo continuativo, partendo dal proprio percorso di esperienza di vita; Luca Orsoni Pagina 1

2 le esperienze educative fatte nell'età giovanile, ma anche in tutto l'arco della vita, costituiscono la più solida base per lo sviluppo della propria identità culturale e sociale; azioni mirate alla crescita culturale dei cittadini producono anche capacità di stabilire relazioni sociali e favoriscono la crescita della comunità. 2. Perché l'educazione alla Mondialità? Il sociologo McLuhan, negli anni '60, inventò la metafora del "villaggio globale". Non immaginava però che in meno di trent' anni la metafora sarebbe diventata una realtà per tutto il pianeta. Oggi tutto si mondializza. I mercati, l'informazione, il lavoro, la cultura e... la povertà. Anche l'educazione deve fare i conti con questa realtà mutata. "Viviamo in un'età planetaria - scriveva Ernesto Balducci - con una coscienza neolitica". L'interdipendenza planetaria, infatti, è ben lontana dall'essere vissuta come categoria etica. E la sfida dell'educazione alla mondialità è proprio questa: "formare nei nuovi cittadini del mondo una coscienza aperta e solidale, consapevole dei processi di Interdipendenza economica e di contaminazione culturale in atto, attenta all'impatto ambientale delle scelte economiche e politiche, e orientata verso comportamenti critici ed il perseguimento di una maggiore giustizia a livello mondiale". E quindi importante proporre ai bambini percorsi formativi che vadano in questa direzione, aiutandoli a capire che appartenere al mondo significa avere rispetto di sé e degli altri. Il senso di disprezzo verso la propria persona è segno di disprezzo verso il mondo intero. Il progetto che segue è realizzabile per moduli singoli oppure in verticale, ossia strutturando ciascun modulo nell arco dell anno o, meglio, dei cinque anni della scuola elementare. Luca Orsoni Pagina 2

3 Progetto per la Scuola Elementare Il progetto propone alcuni percorsi di promozione della cultura della pace e della mondialità a partire da 5 itinerari o moduli didattico-educativi, integrando attività da farsi nell ambito della scuola e attività sul territorio. I lavoro diretto con i bambini e gli adolescenti vede anche il coinvolgimento degli insegnanti nell acquisizione dei contenuti del progetto: ciò per favorire una rielaborazione dei contenuti proposti durante l anno. Vista la stretta interdipendenza e complementarietà dei temi presentati, è possibile concordare con gli insegnanti gli argomenti e le attività da sviluppare, in modo da creare un modulo personalizzato che segue le esigenze proprie di ogni classe e gli interessi del gruppo docente. 1. Finalità Il progetto vuole favorire la promozione della cultura della pace, dell accoglienza reciproca, delle opportunità di cambiamento dei nostri stili di vita in un ottica di mondialità. L intenzione è quella di offrire una visione più chiara delle grandi questioni che caratterizzano il mondo contemporaneo quali la Lotta alla Povertà, la difesa dei Diritti Umani, la Tutela dell Ambiente, la difficile Condizione della Donna e dell Infanzia. Viene, perciò, svolta un attività di sensibilizzazione, informazione e formazione che mira a sostenere e a incrementare un educazione che, da una parte, assume il compito destrutturante e corrosivo di posizioni individuali e strutturali ingiuste, e dall altra, stimola oltre la concettualizzazione, la progettazione di un nuovo agire. Il progetto, inoltre, prevede un percorso di continuità che coinvolge a più livelli i bambini, i ragazzi, la scuola, le famiglie, gli enti pubblici e il territorio. 2. Obiettivi Far vivere ai bambini e ai ragazzi esperienze che aiutino a leggere la diversità come sostegno in un processo di crescita, evoluzione e arricchimento personale e collettivo. Luca Orsoni Pagina 3

4 Aiutarli ad esporsi per confrontarsi sull incontro con la realtà altra : la dipendenza reciproca, la cooperazione, la condivisione del tempo, dell ambiente. Aiutarli a comprendere i meccanismi di condizionamento esistenti nel mercato mondiale e a individuare le alternative che li rendono più responsabili e consapevoli. Far comprendere che la diversa appartenenza ad etnie, culture, società, può divenire ricchezza da condividere, superando stereotipi di vario tipo, per giungere alla convivialità delle differenze. Sviluppare una coscienza ambientale per promuovere una cultura ecologica. 3. Contenuti Percorso di apprendimento della realtà locale, della conoscenza delle storie di vita degli immigrati, alla ricerca di nuovi spazi per vivere a contatto con culture diverse. Percorso di ascolto delle voci del Sud del Mondo, con testimonianze audio/video. Offrire agli alunni l opportunità di confrontarsi con l esperienza della simulazione per sperimentare la visione diversa dell altro/a. Percorso di azioni di sensibilizzazione promosse dai ragazzi. Aiutare gli alunni a rispettare l ambiente, a scoprire un rapporto più consapevole con il territorio, con le sue risorse per migliorare la qualità della vita. 4. Strumenti Si propongono tre tipologie: NARRATIVA: fiabe, favole, leggende di altri popoli e culture; costruzione di una storia con materiale editoriale. LUDICA: giochi didattici che aiutano a vivere i processi di conoscenza dell altro. ATTIVA: laboratori grafici-tecnici-pittorici. ESPERIENZALE: possibilità di effettuare visite guidate fuori sede scolastica, previa autorizzazione. 5. Moduli 1) 2) 3) 4) 5) Primo incontro: Chi sono io? Secondo incontro: Mi specchio in te Terzo incontro: Laboratorio scambio di volti Luca Orsoni Pagina 4

5 Primo incontro: Pace uguale Secondo incontro: Gioco di simulazione Terzo incontro: Laboratorio Primo incontro: Un mondo intorno a me Secondo incontro: Gioco di simulazione Quinto incontro : Conoscenza delle ricorrenze e feste delle altre culture Primo incontro: Nord Sud: usi e costumi Secondo incontro: Laboratorio Terzo incontro: Commercio equo e Solidale Primo incontro: Alla scoperta del mondo Secondo incontro: Il riciclaggio Terzo incontro: - Costruzione di un oggetto con materiali di recupero 6. Tempi e modalità Ciascun modulo prevede dai tre ai quattro incontri di due ore ciascuno. Nelle scuole primarie si preferisce combinare, in ciascun incontro, l attività di spiegazione con quella pratico-ludica. 7. Verifica La verifica con gli alunni viene fatta alla fine di ogni modulo. Ha lo scopo di aiutare gli alunni a rileggere e fare sintesi del percorso presentato, a valutare i contenuti, gli stimoli e le proposte emerse. Per continuità al lavoro, dare ai genitori l opportunità di prendere coscienza delle attività svolte ed essere coinvolti nelle varie fasi di rielaborazione a titolo personale e/o di gruppo. 8. Costi I costi per le scuole sono solo quelli relativi alle iniziative e ai laboratori (materiale didattico, visite alle realtà del territorio, trasporti) e sono da quantificare secondo i vari moduli proposti. Luca Orsoni Pagina 5

6 APPENDICE 1: Esempi di argomenti generali e parte delle attività a disposizione per le classi. La povertà, divario Nord-Sud. - Diapositive sul tema della povertà nei paesi del Sud del mondo: dati e statistiche sugli squilibri del nostro pianeta e chiarimenti su alcuni termini come povertà assoluta e povertà relativa. - Diapositive sul tema Sviluppo e Sottosviluppo : inquadramento del problema della fame nel mondo e del divario fra Nord e Sud, ricerca e approfondimento delle cause e possibili vie d uscita. - Tre giochi sul problema dell iniqua ripartizione delle risorse fra i paesi: Il Banchetto Mondiale ; Il Mercatino del Mondo ; Il Gioco della Torta Mondiale. Altri argomenti: - Donne e povertà: la Dichiarazione di Pechino del Giovani e povertà: analisi sui drammi che li coinvolgono e in cui sono protagonisti. I bambini e il lavoro. - Diapositive sullo sfruttamento minorile e la condizione dei bambini del Sud del mondo; - Diapositive sulla Convenzione internazionale dei diritti del fanciullo, che spiega in parole semplici i diritti dei bambini sanciti da questo documento ufficiale. - Gioco del nodo e La mia giornata tipo : per far emergere le differenze nello stile di vita fra bambini del Nord e del Sud del mondo. - Giochi sui diritti umani. Altri argomenti: - I bambini-soldato. - I bambini di strada (i meninos da rua e meninos na rua brasiliani). Le multinazionali e la globalizzazione. - Diapositive che spiegano cosa sono, chi sono e come agiscono le multinazionali con esempi concreti su alcune potenze commerciali quali la Nike e Mc Donald s. - Lettura e riflessione del dossier Nestlè. - Attività di ricerca sui prodotti e i marchi in commercio che si trovano sotto il controllo delle multinazionali. - Schede gioco per scoprire quanto le multinazionali influenzano la nostra quotidianità e i nostri consumi. La Diversità: fra razza e cultura. - Diapositive sul tema della diversità etnica e culturale illustrata attraverso foto e descrizioni di volti, usanze e costumi dei diversi paesi. Luca Orsoni Pagina 6

7 - Diapositive sul tema della discriminazione approfondita nei suoi tre aspetti: razziale, di genere e basata sullo status socio-economico. - Giochi d interazione e drammatizzazione volti a favorire il senso di identità personale e la scoperta/incontro con l Altro. Anche giochi di movimento che stimolano la cooperazione e la solidarietà di gruppo. - Lettura di fiabe e leggende di altri popoli, con successive attività grafiche e pittoriche. La pace. - Discussione aperta sul significato dei termini pace e conflitto, violenza e non violenza, vizi e virtù; approfondimento del tema del conflitto come concetto quotidiano di non accettazione dell altro, di non ascolto, di volontà di prevaricazione. - Giochi sull ascolto e la comprensione dell altro; giochi di cooperazione e di leadership; giochi sul problema dell accettazione e del rifiuto dell altro. - Il teatro dell oppresso : gioco drammatizzato in cui i ragazzi mettono in scena un conflitto in un contesto a loro familiare (casa, scuola, gruppo di pari) per poi cercare di risolverlo con l uso di strategie alternative. - Lettura di storie, documenti e racconti sulle realtà di guerra nel mondo. - Realizzazione di disegni, cartelloni e poesie sul tema della pace. Consumo critico e Sviluppo sostenibile. - Diapositive sul Commercio equo e solidale: che cos è, come nasce, come funziona, quali sono i suoi obiettivi, dove è diffuso. - Test: QUANTO SONO SOLIDALE. - Giochi vari sulla provenienza dei prodotti; giochi sullo sfruttamento dei lavoratori del sud del mondo. Altri argomenti: - Le Botteghe del mondo. - La Banca etica. - Il Turismo responsabile. L ambiente. - Diapositive su: BUCO DELL OZONO. EFFETTO SERRA. CAMBIAMENTI CLIMATICI. PIOGGE ACIDE. - Realizzazione di un oggetto a piacere con materiali di recupero. - Quiz Chi vuol essere ambientalista. Altri argomenti: - La desertificazione e la deforestazione. - L inquinamento del mare. - Il riciclaggio e la raccolta differenziata. Luca Orsoni Pagina 7

8 APPENDICE 2: Esempi di realizzazione dei moduli. A) modulo annuale singolo PRIMA SECONDA TERZA QUARTA QUINTA Nella realizzazione a modulo annuale singolo ogni classe sceglie un modulo e lo esaurisce nel corso dell anno scolastico: la disposizione delle tematiche per classe non è vincolante anche se è consigliata. B) modulo annuale verticale PRIMA SECONDA TERZA QUARTA QUINTA Nella realizzazione a modulo annuale verticale ogni classe sceglie due moduli. La disposizione esposta è quella consigliata. C) modulo pluriennale singolo PRIMA SECONDA TERZA QUARTA QUINTA NORD - SUD Nella realizzazione a modulo pluriennale singolo ogni classe sceglie un modulo e lo esaurisce nel corso dell anno scolastico; l anno successivo il modulo riparte dalle conclusioni dell anno precedente secondo la disposizione delle tematiche indicate. Luca Orsoni Pagina 8

9 D) modulo pluriennale verticale PRIMA SECONDA TERZA QUARTA QUINTA Nella realizzazione a modulo pluriennale verticale ogni anno si sviluppano tutte le tematiche proposte. In ogni anno successivo si riprendono le tematiche da angolature diverse. In tutti i moduli, annuali e pluriennali, la somma degli incontri rimane quella proposta (3 per modulo), anche se ripartiti in maniera diversa nel corso di ogni anno. Responsabile del progetto: Luca Orsoni Cell posta@lucaorsoni.it Luca Orsoni Pagina 9

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