RECUPERO E RESTAURO EX CONVENTO DEI FRATI MINORI FRANCESCANI PER ATTIVITA MUSEALE ESPAZI PER LA CULTURA
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- Amanda Serafini
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1 RECUPERO E RESTAURO EX CONVENTO DEI FRATI MINORI FRANCESCANI PER ATTIVITA MUSEALE ESPAZI PER LA CULTURA 1 Premessa La presente relazione riguarda l impianto elettrico da realizzarsi nel complesso edilizio denominato C 1 ine Teatro dei Normanni. Inoltre sono di pertinenza dell impianto corte interna destinati al deflusso del pubblico e degli utilizzatori dello stesso. Così come previsto dalla legge 46/90 e relativo D.P.R. 447/91 per la redazione del progetto si è fatto riferimento alle norme UNI-CEI 64-8, UNI-CEI 11-7 e UNI-CEI Sono allegati alla presente relazione, e ne fanno parte integrante i seguenti elaborati di progetto: 1. Gli schemi unifilari dell impianto di distribuzione dell energia elettrica, con indicato il tipo e i dati caratteristici dei dispositivi da installarsi e la sezione dei conduttori; 2. l elenco degli articoli da utilizzarsi per la costruzione dei quadri elettrici; 3. le planimetrie dei vari piani con indicati i percorsi delle linee principali e la disposizione dei punti luce. 2 Analisi dei carichi L esigenza del committente in merito all impianto elettrico può essere sintetizzata nei seguenti punti: * provvedere ad un'adeguata illuminazione; * alimentare i servizi ausiliari all attività; L esigenza normativa di assicurare determinati valori di illuminamento ed un buon grado di omogeneità ha reso necessario il calcolo illuminotecnico per verificare che tali valori sono conformi alla vigente 1 N.B. gli articoli indicati in progetto non sono vincolanti per la ditta realizzatrice, a condizione che siano scelti tra le migliori marche e con caratteristiche elettriche e meccaniche equivalenti a quelle indicate.
2 normativa, in particolare per quanto riguarda l illuminazione di emergenza (> 5 lux). Sulla scorta dei dati forniti direttamente dalla committenza o reperiti sul mercato, si è eseguita un'attenta analisi dei carichi per la determinazione della potenza convenzionale. Nel calcolo sono stati utilizzati per i valori dei coefficienti di contemporaneità i risultati di precedenti analoghe esperienze e quanto riportato nella letteratura tecnica del settore. Criteri di progetto L impianto sarà realizzato per zone, prevedendo un quadro generale (QG) posto immediatamente in prossimità del punto di consegna ENEL dal quale dipendono 1. Fornitura e posa in opera di quadro interruttore generale 2. Fornitura e posa in opera di quadro generale 3. Fornitura e posa in opera di quadro piano primo 4. Fornitura e posa in opera di quadro bar Le dorsali principali dell impianto, realizzate con linee trifasi più conduttore di protezione, saranno poste in cavidotto interrato e a parete o a soffitto secondo necessità pratiche, mentre le derivazioni verranno realizzate con tubazioni o canaline in materiale plastico di tipo leggero per i percorsi verticali all interno con posa sottotraccia o a vista, di tipo pesante per posa sottotraccia di elementi orizzontali o di tipo RK15 per posa all esterno. Il diametro di tutte queste tubazioni dovrà essere tale da rispettare le condizioni di affollamento e di sfilabilità dei cavi previste dalla normativa vigente, secondo la tabella sotto riportata. Il grado di protezione posto in essere tramite le tubazioni dovrà, ovviamente, essere mantenuto anche per tutti quegli elementi inseriti sulle linee, quali cassette, giunti, dispositivi di comando, ecc. Tutti i cavi da utilizzarsi per le dorsali principali saranno dei tipo unipolare e/o multipolare in rame, isolati FG7R 0,6/1kV, NON PROPAGANTI L INCENDIO, così come per i circuiti secondari e per i collegamenti finali verranno utilizzati (salvo quando non altrimenti specificato) cavi unipolari in rame, isolati in PVC senza guaina NON PROPAGANTI L INCENDIO. Si ricorda che i colori delle guaine di rivestimento dovranno essere quelli previsti dalla normativa vigente. Per quanto riguarda il collegamento dei cortpi illuminanti alle linee principali di distribuzione si dovrà rigorosamente rispettare l alternanza delle fasi in modo da garantire, anche in caso di guasto di una o due linee, una distribuzione omogenea, seppur ridotta, del flusso luminoso. Alcune plafoniere saranno dotate di gruppo di emergenza per il funzionamento in caso di mancanza di energia elettrica da rete, mentre
3 sulle gradinate saranno installate plafoniere autoalimentate con lampada fluorescente compatta. Linee e dispositivi di protezione Per quanto riguarda la posa, il dimensionamento e la scelta delle linee e dei dispositivi di protezione da installare per la realizzazione dell impianto in oggetto, si faccia riferimento agli schemi allegati alla presente relazione. Tubazioni protettive dei cavi Questo paragrafo ha lo scopo di dettagliare maggiormente, ma non per questo in maniera esaustiva, le prescrizioni di norma circa la posa delle tubazioni protettive dei cavi, integrando quanto già riportato in merito. In proposito si ricorda che il rigoroso rispetto dei seguenti punti, peraltro obbligatorio ex legis, consente di ottenere i valori di portata dei cavi previsti dal progetto. La tabella seguente indica, in funzione del diametro della tubazione e della sezione del cavo, il numero massimo di conduttori che possono essere contenuti nella tubazione stessa. De/Di mm sezione dei cavi (mmq) (i numeri tra parentesi si riferiscono ai cavi di comando e segnalazione) (0,5) (0,75) (1) 1,5 2, /8,5 (4) (4) (2) 14/10 (7) (4) (3) 2 16/11,7 (4) /15,5 (9) /19,8 (12) /26, Le dorsali principali saranno poste in cavidotto interrato, i tubi per i circuiti secondari, protetti meccanicamente, dovranno avere diametro non inferiore ad 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi in esso contenuto. Il loro tracciato sarà con andamento orizzontale con minima pendenza atta a consentire lo scarico dell eventuale condensa. Le curve dovranno essere del tipo ad ampio raggio e realizzate in modo da non pregiudicare la sfilabilità dai cavi. Ad ogni brusca deviazione del percorso che si dovesse rendere necessaria, dovrà essere inserita una idonea cassetta di derivazione, e le giunzioni dei cavi all interno delle stesse verranno realizzate tramite appositi morsetti. Le cassette, infine, dovranno essere provviste di idoneo e solido coperchio apribile solo a mezzo attrezzo.
4 I cavi alimentanti circuiti diversi che dovessero essere posti all interno dello stesso canale o tubazione dovranno contrassegnati ad entrambe le estremità in modo da fornire una chiara ed univoca identificazione del circuito servito. Impianto di terra Come è noto, trattandosi di impianto alimentato in media tensione, l impianto di terra deve essere dimensionato in modo che la resistenza di terra sia di valore tale da originare una tensione verso terra non superiore ai limiti di sicurezza indicati dalla norma UNI-CEI Impianto di messa a terra Per l impianto di messa a terra si è seguita la CEI64.12 (Guida alla realizzazione degli impianti di terra). Si utilizzano dei dispersori in acciaio zincato, indicati in pianta, come dispersori naturali di terra in unione al dispersore di terra con corda di rame di 50mm2.. Il dispersore sarà posato nello ad una profondità di 50 cm dal sedime e ricoperto con terra vegetale, che sarà ben costipata. Le resistenze di terra Rt della corda di raggio a=3.38 /1000 e lunghezza L=15 m per terreni con le resistività r seguenti: r=1000 Ohm x m terreno roccioso r= 600 " " alluvionale o ghiaioso r= 150 " " organico r= 65 " " organico umido calcolate usando la formula seguente Rt=r/(2*3.14*L (ln(2l/a)+ln(l/s)-2+2s/l -(s/l)^2-1) sono risultate rispettivamente: 6.48, 5.49, 2.62 e 1.36 Ohm. Mediando tali valori la resistenza di terra dell'impianto risulta uguale a Rt=3.9Ohm. Per la realizzazione dell impianto di terra, in aggiunta alla esistente corda in rame di sezione 50 mmq costituente dispersore di fatto, verranno costruiti lungo tutto il perimetro dei campi pozzetti unificati di terra, contenenti ognuno un dispersore a picchetto in profilato d acciaio di dimensione non inferiore a 50 mm e con lunghezza di infissione nel terreno di almeno 2 metri. Il tutto verrà opportunamente interconnesso e tramite conduttore di terra in rame isolato di sezione pari a 185 mmq verrà collegato al nodo principale di terra. Le sezioni dei conduttori di protezione varieranno da un massimo di 185 mmq ad un minimo di 1,5 mmq secondo l allegato schema unifilare,
5 mentre i conduttori equipotenziali principali, protetti meccanicamente e contro la corrosione, avranno sezione massima di 25 mmq minima di 6 mmq, i conduttori equipotenziali secondari avranno invece sezione pari alla sezione dei conduttori di protezione con un minimo di 4 mmq. Al completamento dell impianto di terra sarà comunque necessario verificare la continuità dei collegamenti posti in essere ed il valore della resistenza di terra, apportando, qualora i risultati non dovessero essere soddisfacenti, le dovute modifiche per l ottenimento dei valori sopra descritti. Appendice Per le sezioni dei conduttori delle dorsali si sono adottate le seguenti sezioni minime: f.m. 4 mm2 derivazioni a singoli utilizzatori o prese 2.5 mm2 illuminazione 2.5 mm2 derivazioni a singoli punti luce 1.5 mm2 Tipo di distribuzione La distribuzione degli impianti è realizzata tramite dorsali e montati per raggiungere i piani superiori; i diametri delle tubazioni utilizzate sono: diametro 25 mm; diametro 32 mm; le cassette di derivazione saranno scelte di comune accordo con la direzione lavori delle dimensioni adatte per contenere i circuiti in ingresso e uscita. Tutte le tubazioni e le cassette di derivazione saranno a vista o posate sottotraccia. Le verifiche eseguite sulle linee di alimentazione sono: Per i cavi: la massima caduta di tensione la portata termica (in condizioni di regime permanente e di sovraccarico IB<=IN<=Iz; If<=1.45 Iz, vedi art CEI 64.8) la massima lunghezza protetta per i singoli cavi la protezione contro i contatti indiretti. Per i quadri: - i valori delle correnti di cortocircuito nei punti nodali in cui devono installarsi
6 la selettività fra i vari dispositivi di protezione adoperati in cascata. Per i tubi: le dimensioni dei tubi, incassati nelle pareti, che debbono contenere i cavi in relazione al loro fattore di riempimento. I tubi non devono contenere più di cinque cavi unipolari. I Progettisti
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