SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Arci Servizio Civile Nazionale Informazioni aggiuntive per i cittadini: Sede centrale: Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, Roma Tel: Fax info@ascmail.it Sito Internet: Associazione locale dell ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Sicilia Indirizzo: Via Carlo Rao 16, Palermo Tel: sicilia@ascmail.it Sito Internet: Responsabile dell Associazione locale dell ente accreditato: Responsabile informazione e selezione dell Associazione Locale: Michele Carelli, Rosario Rossi Le modalità di partecipazione, candidatura e tutto l iter relativo alla selezione, verranno pubblicati all url: e I candidati sono tenuti ad attenersi alle indicazioni che verranno ivi riportate ed ad indicare sulla domanda di candidatura, un valido indirizzo , per ricevere comunicazioni in merito a tutte le procedure di selezione e seguenti. In particolare le comunicazioni in merito alle convocazioni per le procedure di selezione saranno veicolate esclusivamente sul sito indicato. Solo per gravi e giustificati motivi, nei limiti previsti dalla calendarizzazione dei colloqui, può essere richiesto il differimento della data fissata per i colloqui. In ogni caso la domanda va presentata entro la data fissata per il colloquio. Non saranno tenute in considerazione le domande pervenute successivamente. 2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ ) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Albo Nazionale Ente di I classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) TITOLO DEL PROGETTO: Risorse Giovani ) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA: Settore: EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE Area di intervento: attività sportiva di carattere ludico finalizzata a processi di inclusione Codifica: E12 Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 1

2 6) DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE E/O SETTORIALE ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI DEFINITE, RAPPRESENTATE MEDIANTE INDICATORI MISURABILI; IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO: 6.1 Breve descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza: La Regione Sicilia, luogo in cui si realizzerà il progetto, ha una realtà piuttosto controversa e difficile; giornali, documentari, per certi versi, la dipingono come terra di emarginazione, di mafia, di povertà, di criminalità, di disoccupazione, ma in realtà c è dell altro, colori, sapori, odori, folklore, tradizioni, che andrebbero recuperate e rivisitate. Dalle ricerche statistiche, infatti, emergono alte percentuali di disoccupazione, insieme alla dispersione scolastica, agli abbandoni, al lavoro minorile in nero, alla poca partecipazione politica e sociale nel nostro territorio. Nello specifico, il territorio d intervento del progetto è la Regione Sicilia, territorio in cui maggiormente si manifestano condizioni di squilibrio sociale che spesso sfociano in episodi di illegalità o di devianza. Un caso emblematico che si può assurgere come sintesi della situazione siciliana è quello della città di Palermo, che ha realtà territoriali piuttosto precarie e disagiate; per quanti numerosi siano stati, anche nel recente passato, gli interventi a sfondo sociale mirati, nella città, sono ancora numerose le lacune che determinano al proprio interno la presenza di sacche di residenti che per carenze socio-culturali-ambientali, vivono in condizioni di disagio e di emarginazione che li isola in sottogruppi etichettati, con notevoli difficoltà di reinserimento nello stesso tessuto urbano del medesimo quartiere. Il settore d intervento su cui il presente progetto vuole intervenire è relativo all EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE. Tenuto conto delle problematiche territoriali quali: insuccesso scolastico, lavoro minorile in nero, microcriminalità, disagio sociale, familiare, individuale ed economico, aumento del numero di anziani residenti, della loro solitudine e degrado, ridotta erogazione di servizi rispetto alle elevatissime richieste anche per i disabili, il progetto Risorse Giovani 2012 proposto vuole intervenire su tre importanti criticità quali lo scarso livello di partecipazione sociale alle attività sportive, la dispersione scolastica e la marginalità sociale dei giovani. Territorio Il territorio del Comune di Palermo è suddiviso in otto Circoscrizioni e conta 25 quartieri per un totale di abitanti di cui maschi e femmine (dati ISTAT al 1 Gennaio 2011). La popolazione è distribuita in famiglie con un numero medio di componenti per famiglia di 2.6. Nello specifico come si evince dalla tabella 1 pubblicata dalla Ripartizione Anagrafica del Comune di Palermo il 31 dicembre 2010 la V circoscrizione di Palermo comprendente i quartieri Borgo Nuovo, Uditore, Passo di Rigano, Noce e Zisa, si contraddistingue per la presenza di nuclei familiari composti da più di 4 componenti, a seguire ci sono la IV circoscrizione, comprendente i quartieri Montegrappa, S. Rosalia, Cuba, Calatafimi, Mezzomonreale, Villatasca, Altarello e Boccadifalco, con famiglie con oltre 4 componenti e la II Circoscrizione, comprendente i quartieri Settecannoli, Brancaccio e Ciaculli, con nuclei familiari composti da oltre 4 componenti. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 2

3 Tabella 1: Famiglie distribuite per numero di componenti e circoscrizione Dall analisi dei dati aggiornati al 31 dicembre 2010 forniti dal Comune di Palermo si evince che la VIII circoscrizione, comprendente i quartieri Politeama, Libertà, Montepellegrino, Malaspina-Palagonia, corrispondente alla zona più ricca della città, è la più abitata e che i nuclei familiari che vi vivono sono prevalentemente composti da uno o due componenti. Al contrario, la meno abitata è la I circoscrizione a cui fanno parte i quartieri Tribunale - Castellamare, Palazzo Reale-Monte di Pietà, corrispondente al centro storico che, negli ultimi decenni si è svuotato riducendo, dal dopoguerra ad oggi, la propria popolazione residente di due terzi. Dei nuclei familiari in ben non ci sono figli mentre nei restanti nuclei familiari come si evince dalla tabella 2, riportante dati della Ripartizione Anagrafe del Comune di Palermo aggiornati al 31 dicembre 2010, sono per la maggioranza composti da 1 o due figli. Tabella 2: Famiglie distinte per numero di figli conviventi e per circoscrizione Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 3

4 Pertanto utilizzando l analisi condotta dall Osservatorio Interistituzionale sulla Condizione Sociale della Città di Palermo, sono state individuate le circoscrizioni del territorio palermitano e più specificatamente i quartiere in cui è presente maggiormente il target sul quale si intende intervenire. Come si evince dalle tabelle 3 e 4 riportanti dati relativi alla popolazione residente a Palermo suddivisa per quartiere, circoscrizione e fascia d età aggiornata al 31 dicembre 2010 le circoscrizioni in cui risiedono più minorenni sono tre. La più popolata di minori da 0 a 17 anni è la V circoscrizione con minori (tabella 4) suddivisi in quattro quartieri: minori nel quartiere Zisa, minori nel quartiere Uditore-Passo di Rigano, nel quartiere Noce e nel quartiere Borgo Nuovo. Tra questi sono maschi e sono femmine. Segue l VIII circoscrizione (tabella 4) con minori suddivisi in quattro quartieri in modo non uniforme. In quanto abbiamo minori solo nel quartiere Libertà, minori nel quartiere Politeama, minori nel quartiere Montepellegrino e minori nel quartiere Malaspina-Palagonia. Tra questi minori vi sono più femmine e meno maschi; femmine e maschi. La III circoscrizione con più popolazione minorenne è la IV circoscrizione (tabella 3) con minorenni (da 0 a 17 anni) suddivisi nei cinque quartieri in modo non uniforme. In quanto abbiamo minori solo nel quartiere Mezzomorreale-Villatasca, minori nel quartiere Montegrappa-S. Rosalia, minori nel quartiere Cuba-Calatafimi, minori nel quartiere Altarello, il quartiere della IV circoscrizione meno abitato da minori invece è quello di Brancaccio con minori. Tra questi minori vi sono più femmine e meno maschi; maschi e femmine. Nelle altre circoscrizioni di Palermo il numero di minori residenti è nettamente inferiore; minori nella I circoscrizione, minori nella II circoscrizione, minori nella III circoscrizione, minori nella VI circoscrizione, e minori nella VII circoscrizione. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 4

5 Tabella 3: popolazione residente a Palermo suddivisa per quartiere, circoscrizione e fascia di età dati aggiornati al 31 dicembre 2010 (prima parte) Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 5

6 Testo di progetto Nuova Vers. 10 (Italia) Tabella 4: popolazione residente a Palermo suddivisa per quartiere, circoscrizione e fascia di età dati aggiornati al 31 dicembre 2010 (seconda parte) Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 6

7 Inoltre, di questa popolazione minorile (da 0 a 17 anni) quella di età compresa tra gli 11 e i 17 anni sulla quale il progetto intende intervenire è, secondo i dati ISTAT aggiornati al 1 gennaio 2012, composta da soggetti di cui maschi e femmine. Secondo i dati forniti dall ISTAT aggiornati al 1 gennaio 2011 riportati nella tabella 5 abbiamo soggetti di 17 anni, soggetti di 16 anni, soggetti di 15 anni, soggetti di 14 anni, soggetti di 13 anni, di 12 anni e 6708 di 11 anni. Età Totale Maschi Totale Femmine Maschi + Femmine TOTALE Tabella 5: Popolazione residente al 1 gennaio 2011 per età e sesso nel comune di Palermo (ISTAT) Il progetto Risorse giovani 2012 otre ad interessare il comune di Palermo sarà implementato il altri comuni della regione Sicilia quali: Trapani, Caltanissetta, San Giovanni Gemini (Agrigento), Enna, Rosolini (Siracusa), Noto (Siracusa) E Giarre (Catania). Per questi comuni si hanno maggiori difficoltà a trovare dati analitici e aggiornati perché da una recente indagine ISTAT è emerso che il 97% dei comuni ha un sito web, il 6% dei comuni ha una sezione dedicata alla statistica ma solo il 2% ha dei report statistici comunali e questi in larga prevalenza utilizzano il supporto cartaceo; pertanto ricavare dati analitici uguali per tutti i comuni in cui il progetto intende intervenire è al quanto difficoltoso. Il territorio del Comune di Trapani è suddiviso in 23 quartieri per un totale di abitanti (tabella 6) di cui maschi e femmine con un età media pari a 41,7 anni e una densità demografica pari a 259,9 ab./km² (dati ISTAT al 1 Gennaio 2011). Trapani Fasce d età Popolazione minorile (0-17 anni) Popolazione anagraficamente Attiva (18-39 anni) Popolazione anagraficamente Attiva (40-64 anni) Popolazione ultra 65enne Totale Maschi Femmine Totale M+F Tabella 6: popolazione residente a Trapani suddivisa per fasce d'età (ISTAT, gennaio 2011) La popolazione è distribuita in famiglie con un numero medio di componenti per famiglia di 2,51. Nello specifico come si evince dalla tabella 7 pubblicata nel volume I numeri della città anno 2010 dall ufficio statistico del Comune di Trapani riportante i dati al 31 dicembre 2010, il quartiere Fontanelle si contraddistingue per la maggiore presenza di popolazione, ben persone pari al 15,22% dell intera popolazione, a seguire il quartiere in cui risiedono più abitanti è il quartiere Sacro Cuore con abitanti pari al 13,38% dell intera popolazione, poi seguono i quarti Sacro Cuore, Maria SS. Di Trapani e Rione Palma con una media di abitanti pari al 10% circa dell intera Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 7

8 popolazione, mentre nei restanti quartieri risiede una percentuale inferiore, ma non per questo meno significativa. Tabella 7: distribuzione della popolazione di Trapani nei quartieri (fonte: ufficio statistico Comune di Trapani 2009). Dell intera popolazione di Trapani la popolazione minorile (da 0 a 17 anni) quella di età compresa tra gli 11 e i 17 anni sulla quale il progetto Risorse Giovani 2012 intende intervenire è, secondo i dati ISTAT aggiornati al 1 gennaio 2012 (tabella 8), composta da soggetti di cui maschi e femmine. Secondo i dati forniti dall ISTAT aggiornati al 1 gennaio 2011 riportati nella tabella 8 abbiamo 864 soggetti di 17 anni, 808 soggetti di 16 anni, 717 soggetti di 15 anni, 778 soggetti di 14 anni, 879 soggetti di 13 anni, 737 di 12 anni e 741 di 11 anni. Età Totale Maschi Totale Femmine Maschi + Femmine TOTALE Tabella 8: Popolazione residente al 1 gennaio 2011 per età e sesso nel comune di Trapani (ISTAT) Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 8

9 Nel territorio del Comune di Caltanissetta vivono abitanti (tabella 9) di cui maschi e femmine con un età media pari a 41,2 anni e una densità demografica pari a 144,5 ab./km² (dati ISTAT al 1 Gennaio 2011). Al comune di Caltanissetta fanno parte anche le frazioni di Borgo Petilia - Cantoniera - Casa Deliella - Casa Gangi - Cicuta Nuova - Cicuta Vecchia - Contrada Canicassè - Cozzo di Naro - Favarella - Marcato d'arrigo - Martinez - Masseria Foriana - Masseria Furiana - Ponte Capodarso - Prestianni - Ramilia - Rocella - Sanatorio - Santa Rita - Torretta - Villaggio Santa Barbara - Xirbi. Caltanissetta Fasce d età Popolazione minorile (0-17 anni) Popolazione anagraficamente Attiva (18-39 anni) Popolazione anagraficamente Attiva (40-64 anni) Popolazione ultra 65enne Totale Maschi Femmine Totale M+F Tabella 9: popolazione residente a Trapani suddivisa per fasce d'età (ISTAT, gennaio 2011) La popolazione è distribuita in famiglie con un numero medio di componenti per famiglia di 2,2. Dell intera popolazione di Trapani la popolazione minorile (da 0 a 17 anni) quella di età compresa tra gli 11 e i 17 anni sulla quale il progetto Risorse Giovani 2012 intende intervenire è, secondo i dati ISTAT aggiornati al 1 gennaio 2011 (tabella 10), composta da soggetti di cui maschi e femmine. Secondo i dati forniti dall ISTAT aggiornati al 1 gennaio 2011 riportati nella tabella 10 a Caltanissetta risiedono 825 soggetti di 17 anni, 706 soggetti di 16 anni, 744 soggetti di 15 anni, 683 soggetti di 14 anni, 591 soggetti di 13 anni, 585 di 12 anni e 562 di 11 anni. Età Totale Maschi Totale Femmine Maschi + Femmine TOTALE Tabella 10: Popolazione residente al 1 gennaio 2011 per età e sesso nel comune di Caltanissetta (ISTAT) Il Comune di Enna ospita un totale di abitanti (tabella 13) di cui sono maschi e sono femmine con un età media pari a 43 anni e una densità demografica pari a 77,97 ab./km² (dati ISTAT al 1 Gennaio 2011). Enna Fasce d età Popolazione minorile (0-17 anni) Popolazione anagraficamente Attiva (18-39 anni) Popolazione anagraficamente Attiva (40-64 anni) Popolazione ultra 65enne Totale Maschi Femmine Totale Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 9

10 M+F Tabella 13: popolazione residente a Enna suddivisa per fasce d'età (ISTAT, gennaio 2011) Nel comune di Enna sono presenti famiglie con un numero medio di componenti per famiglia di 2,44. Dell intera popolazione di Enna la popolazione minorile (da 0 a 17 anni) quella di età compresa tra gli 11 e i 17 anni sulla quale il progetto Risorse Giovani 2012 intende intervenire è, secondo i dati ISTAT aggiornati al 1 gennaio 2012 (tabella 14), composta da soggetti di cui maschi e 953 femmine. Secondo i dati forniti dall ISTAT aggiornati al 1 gennaio 2011 riportati nella tabella 14 abbiamo 334 soggetti di 17 anni, 292 soggetti di 16 anni, 313 soggetti di 15 anni, 261 soggetti di 14 anni, 261 soggetti di 13 anni, 253 di 12 anni e 255 di 11 anni. Età Totale Maschi Totale Femmine Maschi + Femmine TOTALE Tabella 14: Popolazione residente al 1 gennaio 2011 per età e sesso nel comune di Enna (ISTAT) Il Comune di San Giovanni Gemini (provincia di Agrigento) ospita un totale di abitanti (tabella 15) di cui sono maschi e sono femmine con un età media pari a 43 anni e una densità demografica pari a 312,6 ab./km² (dati ISTAT al 1 Gennaio 2011). San G. Gemini Fasce d età Popolazione minorile (0-17 anni) Popolazione anagraficamente Attiva (18-39 anni) Popolazione anagraficamente Attiva (40-64 anni) Popolazione ultra 65enne Totale Maschi Femmine Totale M+F Tabella 15: popolazione residente a San Giovanni Gemini suddivisa per fasce d'età (ISTAT, gennaio 2011) Nel comune di San Giovanni Gemini sono presenti famiglie con un numero medio di componenti per famiglia di 2,44. Dell intera popolazione di San Giovanni Gemini la popolazione minorile (da 0 a 17 anni) quella di età compresa tra gli 11 e i 17 anni sulla quale il progetto Risorse Giovani 2012 intende intervenire è, secondo i dati ISTAT aggiornati al 1 gennaio 2012 (tabella 16), composta da 600 soggetti di cui 309 maschi e 291 femmine. Secondo i dati forniti dall ISTAT aggiornati al 1 gennaio 2011 riportati nella Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 10

11 tabella 16 abbiamo 83 soggetti di 17 anni, 96 soggetti di 16 anni, 74 soggetti di 15 anni, 86 soggetti di 14 anni, 87 soggetti di 13 anni, 82 di 12 anni e 92 di 11 anni. Età Totale Maschi Totale Femmine Maschi + Femmine TOTALE Tabella 16: Popolazione residente al 1 gennaio 2011 per età e sesso nel comune di San Giovanni Gemini (ISTAT) Il Comune di Giarre (provincia di Catania) ospita un totale di abitanti (tabella 17) di cui sono maschi e sono femmine con un età media pari a 42 anni e una densità demografica pari a 1.011ab./km² (dati ISTAT al 1 Gennaio 2011). Giarre Fasce d età Popolazione minorile (0-17 anni) Popolazione anagraficamente Attiva (18-39 anni) Popolazione anagraficamente Attiva (40-64 anni) Popolazione ultra 65enne Totale Maschi Femmine Totale M+F Tabella 17: popolazione residente a Giarre suddivisa per fasce d'età (ISTAT, gennaio 2011) Nel comune di Giarre sono presenti famiglie con un numero medio di componenti per famiglia di 2,76. Dell intera popolazione di Giarre la popolazione minorile (da 0 a 17 anni) quella di età compresa tra gli 11 e i 17 anni sulla quale il progetto Risorse Giovani 2012 intende intervenire è, secondo i dati ISTAT aggiornati al 1 gennaio 2012 (tabella 18), composta da soggetti di cui 979 maschi e 964 femmine. Secondo i dati forniti dall ISTAT aggiornati al 1 gennaio 2011 riportati nella tabella 18 risiedono a Giarre 331 soggetti di 17 anni, 292 soggetti di 16 anni, 307 soggetti di 15 anni, 253 soggetti di 14 anni, 265 soggetti di 13 anni, 272 di 12 anni e 223 di 11 anni. Età Totale Maschi Totale Femmine Maschi + Femmine Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 11

12 TOTALE Tabella 18: Popolazione residente al 1 gennaio 2011 per età e sesso nel comune di Giarre (ISTAT) Dati di contesto e settore di intervento Da alcuni anni l Osservatorio Interistituzionale promuove un indagine sugli alunni frequentanti la scuola secondaria di I grado a Palermo, allo scopo di fornire una lente d ingrandimento sul fenomeno della dispersione scolastica. Attraverso la partecipazione attiva delle singole scuole, il cui contributo permette di delineare la dimensione quantitativa della problematica rilevando la numerosità degli iscritti, degli effettivi frequentanti, degli evasori, degli abbandoni, dei prosciolti, dei bocciati e dei promossi l Osservatorio Interistituzionale calcola l indice di dispersione scolastica, non solo a livello cittadino ma anche a livello circoscrizionale. Il focus sulle diverse circoscrizioni che compongono il capoluogo siciliano permette di individuare i territori a maggiore rischio di dispersione scolastica, fenomeno che denuncia un malessere dei minori che in quel contesto vivono e che funge da cassa di risonanza per le stesse agenzie educative che, in maniera solerte, forniscono il dato. Secondo i dati forniti dall Osservatorio Interistituzionale sugli indici di dispersione scolastica nella scuola secondaria di I grado a Palermo l indice di dispersione scolastica dall anno scolastico 2009/2010 è stato pari al 10,67%. Dalla tabella 19 si evince come varia questo indice in funzione del circoscrizione. La circoscrizione con più alto indice di dispersione è la VII (quartieri Tommaso Natale- Sferracavallo, Partanna-Mondello, Pallavicino, Arenella-Vergine Maria) con il 20,35%, seguono la II circoscrizione (quartieri Settecannoli, Brancaccio-Ciaculli) con il 16,25%, la III circoscrizione (quartieri Oreto-Stazione, Villagrazia-Falsomiele) con il 15,38%, la V circoscrizione (quartieri Zisa, Noce, Uditore-Passo di Rigano, Borgo Nuovo) con l 11,62% e la I circoscrizione (quartieri Tribunali- Castellamare, Palazzo Reale- Monte di Pietà) con il 10,87%. Le restanti circoscrizioni hanno un indice di dispersione scolastica maggiormente contenuto ma non per questo di minore importanza. Tabella 19: Indici di dispersione scolastica a Palermo suddivisi per circoscrizione La VII circoscrizione si distingue quindi per un valore altamente preoccupante dell indice di dispersione, così come significativo è il valore che descrive il fenomeno nella II circoscrizione. Si fa presente che nel territorio della VII e della II circoscrizione ricadono, rispettivamente, il rione Zen e il quartiere Brancaccio, tristemente già noti per fenomeni di devianza e malessere giovanile. Rilevante anche il dato relativo alla III e alla V circoscrizione. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 12

13 Calcolando il trend degli indici di dispersione dall anno scolastico 2004/2005 al 2009/2010 si evince un andamento piuttosto altalenante che culmina con un picco in salita nel 2007/2008, raggiungendo un valore allarmante e pari al 12,76%. La linea di tendenza, che riassume graficamente l andamento (grafico 1), denuncia un globale aumento negli anni dell indice di dispersione scolastica. Nell ultimo anno scolastico preso in esame il valore, sovrapponibile al dato registrato nell anno precedente, risulta consistente, sebbene in flessione rispetto al 2007/2008. Grafico 1: Trend indici di dispersione scolastica nella scuola secondaria di I grado di Palermo. Anni scolastici dal 2004 al Se poi si effettua uno zoom sulla situazione delle principali scuole secondarie di I grado dei quartieri a rischio di Palermo si possono attestare i seguenti dati (tabella 20) allarmanti che si distribuiscono più o meno in maniera uniforme da quartiere a quartiere. Il dato che spicca maggiormente è quello della Scuola Media Statale Leonardo Sciascia presente nella VII circoscrizione in cui si registra il 19,6% di evasori, il 20,4% di abbandoni e un indice di dispersione pari al 55%. Altrettanto allarmanti sono i dati della Scuola Media Statale Sandro Pertini della II circoscrizione in cui si registra l 1,8% di evasori, il 4,8% di abbandoni e un indice di dispersione pari al 45,2%. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 13

14 Tabella 20: Indice di dispersione per circoscrizione e per scuole. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 14

15 Dati ancora più specifici sulla dispersione scolastica aggiornati all anno scolastico 2009/2010 vengono forniti dal 2 Rapporto sulla qualità nelle scuola di Tuttoscuola pubblicato a maggio Come si evince dalla tabella 21 tratta proprio dal 2 Rapporto sulla qualità nelle scuola (pag. 101) la Sicilia è la penultima regione in assoluto con il peggior tasso di dispersione scolastica, tasso che non ha registrato nessun miglioramento rispetto all ultimo rapporto effettuato nel Nello specifico (tabella 24) si registra il 13,2% di abbandoni nel biennio iniziale dei licei classici/scientifici, 23,2% di abbandoni durante il biennio iniziale degli istituti tecnici, il 36,8% durante il biennio iniziale degli istituti professionali, il 24,6% durante il quinquennio dei licei scientifici, il 23,3% durante il quinquennio dei licei ex-magistrali e infine il 39,5% durante il quinquennio degli istituti tecnici. Se prendiamo in considerazione la graduatoria sulla percentuale di dispersione scolastica (a.s. 2009/2010) per le 100 province d Italia stilata dal 2 Rapporto sulla qualità nelle scuola (pag ) si evince che territori dei comuni nei quali il progetto Risorse Giovani 2012 vuole intervenire registrano dati allarmanti (tabella 22). La provincia di Trapani si colloca al 74 posto in quanto si registra il 8,8% di abbandoni nel biennio iniziale dei licei classici/scientifici, 15,2% di abbandoni durante il biennio iniziale degli istituti tecnici, il 32,4% durante il biennio iniziale degli istituti professionali, il 17,4% durante il quinquennio dei licei scientifici, il 22,5% durante il quinquennio dei licei ex-magistrali e infine il 36,5% durante il quinquennio degli istituti tecnici. La provincia di Caltanissetta si colloca al 93 posto in quanto si registra il 19,5% di abbandoni nel biennio iniziale dei licei classici/scientifici, 18,1% di abbandoni durante il biennio iniziale degli istituti tecnici, il 39,7% durante il biennio iniziale degli istituti professionali, il 30,8% durante il quinquennio dei licei scientifici, il 19,1% durante il quinquennio dei licei ex-magistrali e infine il 41,9% durante il quinquennio degli istituti tecnici. La provincia di Enna si colloca al 75 posto, subito dopo quella di Trapani, in quanto si registra il 13,6% di abbandoni nel biennio iniziale dei licei classici/scientifici, 14,9% di abbandoni durante il biennio iniziale degli istituti tecnici, il 35,3% durante il biennio iniziale degli istituti professionali, il 20,3% durante il quinquennio dei licei scientifici, il 22,6% durante il quinquennio dei licei ex-magistrali e infine il 28,8% durante il quinquennio degli istituti tecnici. La provincia di Agrigento, in cui si trova il comune di San Giovanni Gemini, in cui si vuole intervenire, si colloca al 92 posto in quanto si registra il 17,0% di abbandoni nel biennio iniziale dei licei classici/scientifici, 26,5% di abbandoni durante il biennio iniziale degli istituti tecnici, il 35,2% durante il biennio iniziale degli istituti professionali, il 32,5% durante il quinquennio dei licei scientifici, il 21,7% durante il quinquennio dei licei ex-magistrali e infine il 35,9% durante il quinquennio degli istituti tecnici. Infine al terzultimo posto della graduatoria (98 posto) si trova la provincia di Catania, in cui si trova il comune di Giarre, in cui si vuole intervenire, in quanto si registra il 11,50% di abbandoni nel biennio iniziale dei licei classici/scientifici, 27,2% di abbandoni durante il biennio iniziale degli istituti tecnici, il 40,7% durante il biennio iniziale degli istituti professionali, il 26,9% durante il quinquennio dei licei scientifici, il 27,4% durante il quinquennio dei licei ex-magistrali e infine il 45,9% durante il quinquennio degli istituti tecnici. Per il quinquennio degli istituti tecnici rispetto valutazione del 2007 c è stata una variazione in negativo. Trapani Enna Siracusa Agrigento Caltanissetta Palermo Catania Nazionale Posizione nella graduatoria nazionale sui tassi di dispersione scolastica Biennio iniziale 8,8% 13,6% 12,8% 17,0% 19,5% 15,0% 11,50% 11,40% Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 15

16 dei licei classici/scientifici, Biennio iniziale 16,6% degli istituti tecnici 15,2% 14,9% 21,9% 26,5% 18,1% 27,7% 27,2% Biennio iniziale 24,0% degli istituti professionali 32,4% 35,3% 30,0% 35,2% 39,7% 37,9% 40,7% Quinquennio dei 22,0% 17,4% 20,3% 20,6% 32,5% 30,8% 26,2% 26,9% licei scientifici Quinquennio dei 22,0% 22,5% 22,6% 21,1% 21,7% 19,1% 24,6% 27,4% licei ex-magistrali Quinquennio 30,7% degli istituti tecnici 36,5% 28,8% 38,4% 35,9% 41,9% 40,5% 45,9% Tabella 22: Tasso di dispersione a.s (Fonte: TuttoScuola, 2 Rapporto sulla qualità nella scuola, ediz. 2011, pag la tabella adattata) Tra le nove province siciliane la provincia che registra il più alto tasso di dispersione scolastica è la provincia di Siracusa con una media del 3,9%; un primato triste e preoccupante. Nel confronto tra i dati del 2007 e quelli del 2010 la regione Sicilia registra peggioramenti per quanto riguarda la dispersione scolastica, infatti, come si evince dalla tabella 23, tratta dal 2 Rapporto sulla qualità nella scuola l indice di dispersione del 2010 è aumentato del 1,6% nel biennio iniziale dei licei classici/scientifici, dello 0,8% nel biennio iniziale degli istituti tecnici, del 2,5% nel biennio iniziale degli istituti professionali, del 3,4% nel quinquennio dei licei scientifici e dello 0,3% nel quinquennio dei licei ex-magistrali. Il dato registra un miglioramento solo per il quinquennio degli istituti tecnici. Dove si è abbassato del 2,6% rispetto al Dispersione scolastica biennio iniziale licei classici e scientifici biennio iniziale istituti tecnici biennio iniziale istituti professionali Quinquennio dei licei scientifici Quinquennio dei licei classici ed ex istituti magistrali Quinquennio degli istituti tecnici ,6% 22,4% 34,3% 21,2% 22,9% 41,2% ,2% 23,2% 36,8% 24,6% 23,2% 39,5% diff. 1,6% 0,8% 2,5% 3,4% 0,3% -1,7% Tabella 23: Confronto dell indice di dispersione in Sicilia tra il 2007 e il 2010 (fonte: 2 Rapporto sulla qualità nella scuola 2010). Questi sono numeri che fanno riflettere e che devono richiamare interventi di inclusione non più rinviabili, che devono aiutare a capire meglio le cause di un disagio sociale che priva tanti ragazzi di una formazione più completa, che gli possa offrire pari opportunità, anche nell inserimento lavorativo, rispetto ai loro coetanei delle altre Regioni d Europa. Recenti studi hanno dimostrato che la dispersione scolastica è un fenomeno complesso legato profondamente al contesto storico, sociale, culturale ed economico che non si manifesta ed identifica Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 16

17 unicamente con l abbandono, che tuttavia resta sempre il fenomeno più drammatico e culminante di un processo di rottura (culturale, sociale, esistenziale) a lungo preparato, ma è anche, e spesso prima di tutto, una forma d insuccesso scolastico, che si verifica quando gli studenti non riescono a dispiegare pienamente il loro potenziale d apprendimento, soddisfacendo i propri bisogni formativi. In moltissimi casi la dispersione scolastica assume diverse forme, a volte più mascherate, ma comunque gravi quali: disaffezione, disinteresse, demotivazione, noia, disturbi comportamentali, mancati ingressi, evasione, ritardi rispetto all età regolare, proscioglimento dall obbligo senza conseguimento del titolo, ripetenze, bocciature, frequenze irregolari, assolvimento formale dell obbligo, qualità scadente degli esiti. La dispersione scolastica è l espressione e la manifestazione di un disagio giovanile più diffuso. Il progetto Risorse giovani 2012 vuole dare un contributo alla lotta alla dispersione scolastica attraverso lo sport in quanto studi specifici ne hanno riconosciuto il valore sociale. Lo sport, infatti, oltre a migliorare la salute dei cittadini, ha una dimensione educativa e svolge un ruolo sociale, culturale e ricreativo, e il suo ruolo sociale può anche rafforzare le relazioni esterne; valore che è stato ulteriormente confermato nella relazione della Commissione al Parlamento Europeo del 18 gennaio L attività fisica concorre a migliorare la qualità della vita ed è associata positivamente sia allo stato di salute sia alla nascita di valori importanti come lo spirito di gruppo, la solidarietà, la tolleranza e la correttezza, contribuendo così alla realizzazione personale e allo sviluppo dei rapporti sociali. La scelta di utilizzare l attività fisica quale mezzo per l educazione è stata dettata anche dalla scarsa partecipazione alla sport dei giovani. Dalle pubblicazioni ISTAT di novembre 2011 (Annuario Statistico Italiano Indagine Multiscopo Aspetti della vita quotidiana novembre 2011), lo scenario della pratica sportiva del nostro Paese che si tratteggia nel 2010 è rappresentato nella tabella 24. Nel 2010, in Italia, le persone di 3 anni e più che praticano sport sono 19 milioni e 200 mila (il 32,9 per cento della popolazione nella stessa fascia di età). Tra questi il 22,8 per cento si dedica allo sport in modo continuativo e il 10,2 per cento in modo saltuario. Coloro che pur non praticando uno sport svolgono un attività fisica sono circa 16 milioni e mezzo (il 28,2 per cento della popolazione nella fascia di età considerata), mentre i sedentari sono più di 22 milioni, pari al 38,3 per cento della popolazione di 3 anni e più. L analisi temporale mette in luce un aumento della propensione alla pratica sportiva (dal 26,8 per cento del 1997 al 32,9 per cento del 2010), di 1,8 punti percentuali solo nell ultimo anno. Anno Tipo di pratica sportiva in modo continuativo 19,1 19,7 20,6 20,9 20,5 20,6 21,6 21,5 22,8 in modo saltuario 10,6 9,9 10,1 10,3 10,3 9,6 9,7 9,6 10,2 qualche attività fisica 29,4 28,6 27,5 28,2 27,3 29,6 27,7 27,7 28,2 mai 40,3 41,2 41,2 39,8 41,1 39,5 40,2 40,6 38,3 non indicato 0,6 0,6 0,6 0,8 0,8 0,7 0,8 0,6 0,6 Tabella 24: Percentuale di persone di 3 anni e più che dichiara di svolgere pratica sportiva (ISTAT, novembre 2011) Se prendiamo in considerazione i dati riguardanti il target sul quale il progetto Risorse Giovani 2012 vuole intervenire, ovvero i giovani di età compresa tra i gli 11 e i 17 anni, in tutta Italia vediamo (tabella 25) che i dati forniti sempre dall ISTAT il 10 novembre 2011 segnalano un flessione della percentuale di giovani che praticano sport in modo continuativo al crescere dell età; se tra i 6 e i 14 anni oscilla tra il 56 e il 57 percento a anni scende di quasi 10 punti per un valore del 47,4%. Al crescere dell età aumenta la percentuale di giovani che pratico sport in modo saltuario e qualche attività fisica. Età Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 17

18 Tipo di pratica sportiva 6-10 anni anni anni in modo continuativo 56,6 57,5 47,4 in modo saltuario 7,4 10,1 14,4 qualche attività fisica 13, ,1 mai 0,4 0,5 0,3 non indicato 21,6 16,9 20,8 Tabella 25: Percentuale di persone che svolgono pratica sportiva per fasce d'età (ISTAT, novembre 2011) Se i dati Nazionali li confrontiamo con quelli della Regione Sicilia (fonte: ISTAT, novembre 2011) riportati nella tabella 26 si evincono notevoli margini di differenza tra i valori. Se in tutta Italia i soggetti di 3 anni e più che praticano in modo continuativo sport sono il 22,8% in Sicilia sono solo il 15,7%, praticano sport in modo saltuario in Sicilia il 7,2% mente in tutta Italia il 10,2%. Se in Italia a non praticare sport è il 38,3% in Sicilia la percentuale sale al 58,2%. La Sicilia insieme alla Campania si contraddistingue tra le regioni d Italia per essere la regione con la più bassa quota di praticanti sportivi; appena due persone su dieci dichiarano di praticare sport (tabella 27). Anno Tipo di pratica sportiva in modo continuativo 15 15,7 in modo saltuario 7,5 7,2 qualche attività fisica 19,1 18,2 mai 57,9 58,2 non indicato 0,5 0,7 Tabella 26: percentuale di 3 anni e più della Sicilia che dichiara di praticare attività fisica (ISTAT, novembre 2011) REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE TIPI DI COMUNE Persone di 3 anni e più Praticano sport In modo continuativo In modo saltuario Praticano solo qualche attività fisica Non praticano sport né attività fisica Non indicato Totale Piemonte Valle d'aosta/vallée d'aoste Lombardia Trentino-Alto Adige Bolzano/Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 18

19 Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole Comune centro dell'area metropolitana Periferia dell'area metropolitana Fino a abitanti Da a abitanti Da a abitanti abitanti e più Italia Fonte: Istat, Indagine annuale "Aspetti della vita quotidiana". Tabella 27: Persone di 3 anni e più che praticano sport, qualche attività fisica e persone non praticanti per regione, ripartizione geografica e tipo di comune - Anno 2011 (valori in migliaia) Confrontando la graduatoria 1999 con quella del 2009, le regioni che ampliano la diffusione della pratica sportiva nel proprio territorio, riuscendo a scalare qualche posizione, sono in ordine: Veneto (+4 posizioni); Marche, Lombardia, Puglia (+2 posizioni); Sardegna, Piemonte, Lazio (+1 Posizione). La media nazionale, nel 1999, era di soli praticanti tesserati ogni abitanti, nel 2009, la media è salita a La Sicilia ha perso una posizione (nel 2009 penultima davanti alla sola Campania) ed è sotto la media nazionale con tesserati. Eppure, dopo avere osservato questi dati, se ci soffermiamo agli investimenti effettuati nel settore sport in Sicilia, negli ultimi anni, non possiamo certamente affermare che è andata male. In Sicilia non sono mancati gli investimenti, ma probabilmente è stato sbagliato, più che altrove in Italia, l indirizzo delle risorse. Dai dati pubblicati dall ISTAT il 16 novembre 2011 (Annuario Statistico Italiano Indagine Multiscopo Aspetti della vita quotidiana ), relativamente alle persone di 3 anni e più che praticano sport in Italia (tabella 28) si evince che lo sport è un attività tipicamente giovanile: le quote più alte di sportivi si riscontrano per i maschi nella fascia di età tra gli 11 e i 14 anni (almeno 3 su 4) e per le femmine in quella tra i 6 e i 10 (61%). Il confronto tra i sessi mostra una dedizione allo sport più accentuata tra i maschi (in media 39,7 per cento contro il 26,6 per cento delle femmine), in tutte le fasce di età ad eccezione dei giovanissimi (3-5 anni) quando le quote di bambine praticanti un attività sportiva superano quelle dei maschi di circa 4 punti percentuali. Le differenze di genere sono successivamente a favore dei ragazzi con divario massimo tra i 18 e i 24 anni (20 punti percentuali in più di maschi praticanti uno sport rispetto alle coetanee) e si attenuano successivamente al crescere dell età. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 19

20 Con l aumentare dell età diminuisce anche l impegno sportivo e aumenta l interesse per le attività fisiche. Per gli ultra 65enni, oggetto d attenzione del progetto, inoltre si registrano percentuali molto basse sia per le donne che per gli uomini. Età Uomini Donne ,9 28, ,0 60, ,9 57, ,0 53, ,7 44, ,3 40, ,6 32, ,7 29, ,2 23, ,2 20, ,1 16, ,0 12,7 75 e più 7,6 4,1 Totale 39,7 26,6 Tabella 28: persone di 3 anni e più che praticano sport in Italia per classi di età e sesso I dati elaborati annualmente dall ISTAT e dal CONI fanno infatti emergere fenomeni e tendenze nelle abitudini e negli stili di vita dei cittadini, che sono il riscontro oggettivo ed evidente del lavoro svolto e delle iniziative messe in campo per promuovere l attività fisica e sportiva nel Paese. Dall analisi sul lungo periodo, emerge che finalmente il 2010 fissa un inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti in quanto la quota dei sedentari si riduce sensibilmente di 2,3 punti percentuali, vale a dire 1 milione 203 mila sedentari in meno, ma lo stesso non si può dire per la Sicilia. Purtroppo non si hanno dati specifici sulla frequenza dello sport per le province interessate dal progetto in quanto tutte le ricerche svolte sia dall Istat sia dal CONI sono condotte al livello regionale, però quanto detto in merito alla regione Sicilia nel suo complesso ci fa presagire che sia necessario un intervento anche nelle province di Trapani, Caltanissetta, Siracusa, Enna e Catania. Tendenzialmente la pratica sportiva varia in funzione del tipo di comune in due modi: i piccoli comuni con meno di abitanti (dove ricordiamolo vivono 3 milioni 521 mila persone, pari al 6,1 per cento della popolazione) e i comuni centro delle aree metropolitane. Per motivi opposti, ma tutti riconducibili alle difficoltà di fruizione degli impianti e degli spazi attrezzati, i cittadini che vivono in queste aree presentano le quote più alte di sedentari, ossia di coloro che non praticano né sport, né attività fisica. Se pensiamo alle tipologie dei piccoli comuni, localizzati soprattutto in zone interne e/o di montagna, con difficoltà di aggregazione per gruppi consistenti di giovani della stessa età e sesso (necessari per lo sviluppo degli sport di squadra e per la partecipazione, ad esempio, a tornei e campionati federali), o alle difficoltà connesse alla mobilità nel centro delle grandi aree metropolitane, i dati non sono affatto sorprendenti, dimostrano solo, ancora una volta, che lo sport è uno specchio fedele dello sviluppo sociale della società. Rispetto al totale della popolazione residente su ogni territorio e alle medie nazionali, la popolazione giovanile è consistente, a riprova che nel Sud c è ancora un alto tasso di natalità e che non è possibile ignorare o sottovalutare il peso che ricopre questa fascia di popolazione sul tessuto politico, sociale, economico, urbano e culturale del territorio. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 20

21 L evidente presenza della fascia minorile, rispetto alle altre città presenti sul territorio italiano, segnala un bisogno di carattere prioritario, e riferito alle modalità di intervento nei confronti di questa fascia di popolazione. Nello specifico, bisogna integrare e implementare i servizi già esistenti, e creare un sistema informativo di rete che si occupi di garantire le politiche dei minori, al fine di progettare interventi efficaci alla gestione dei servizi presenti sul territorio e alla tutela del benessere psicofisico e sociale dei minori e degli anziani. Questa analisi territoriale che prende spunto principalmente dal comune di Palermo ma che risulta sovrapponibile alle situazioni degli altri comuni siciliani su cui ricade il progetto Risorse Giovani 2012, rafforzano l ipotesi di dover pianificare e progettare servizi sportivi e socio-educativi innovativi, alternativi o di supporto a quelli già in essere, con la finalità di riuscire a prendere in carico un numero maggiore di utenti, coinvolgendo trasversalmente anche le intere famiglie, in modo da avere anche maggior forza ed alleanza nell obiettivo di soddisfare adeguatamente il fabbisogno dei soggetti richiedenti i servizi, o di ridurne la necessita di richiesta da parte loro. Per fare tutto ciò risulta fondamentale e necessario accedere all utilizzo delle risorse umane dei volontari del servizio civile. Infatti, con l attuazione del progetto di SCN Risorse giovani 2010, attivato da gennaio 2011 e tutt ora in corso, si è potuto evidenziare che l attività sportiva di gruppo ha influito in maniera positiva al benessere psicofisico dei giovani coinvolti, che hanno avuto, attraverso lo stimolo della partecipazione alle attività motorie di gruppo, una motivazione in più a seguire altresì, percorsi di supporto scolastico. La presenza dei giovani volontari, è stata un incentivo in più per i ragazzi a partecipare alle attività, vista la loro giovane età. Con il progetto Risorse giovani 2010 siamo infatti riusciti a raggiungere ben 500 ragazzi nelle realtà coinvolte dall attuazione delle attività. Con il progetto Risorse giovani 2012, vogliamo incrementare ancora di più il numero dei ragazzi coinvolti nelle attività già avviate, al fine di avviare percorsi di inserimento sociale, culturale e sportivo per giovani dagli 11 ai 17 anni, destinatari privilegiati del progetto. 6.2 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati al 6.1 CRITICITA /BISOGNI Criticità 1. Scarso livello di partecipazione sociale alle attività sportive INDICATORI MISURABILI Innalzamento della frequenza dei giovani di età compresa tra gli 11 e i 17 anni dei comuni coinvolti che parteciperanno a manifestazioni sportive e a laboratori psicomotori. Oggi solo il 64,32% partecipa a manifestazioni sportive e attività laboratoriali. Numero partecipanti (inseriti altresì in percorsi di supporto allo studio e lotta alla dispersione scolastica): nel 2011, grazie all attivazione dle progetto SCN Risorse giovani 2010, abbiamo raggiunto 500 utenti di età compresa tra gli 11 e i 17 anni. Criticità 2. Dispersione scolastica L indice di dispersione scolastica delle province coinvolte dalle attività progettuali (dati riportati nella tabella 22 del box 6.1): nel 2011 è del 37% La percentuale di soggetti che conseguono un diploma (dati riportati nella tabella 22 del box 6.1): nell anno scolastico 2010/11 solo il 57,61% degli iscritti ha conseguito il diploma Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 21

22 Numero famiglie coinvolte nei percorsi di supporto allo studio: nel 2011, grazie al progetto Risorse giovani 2010, abbiamo raggiunto circa 130 famiglie. Criticità 3. Marginalità sociale Indicatore Numero di adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 17 anni che partecipano alle attività sportive in modo continuativo: nel 2011 solo il 15,7% dei soggetti dai 3 anni in su. 6.3 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto: destinatari diretti (soggetti o beni pubblici/collettivi favoriti dalla realizzazione del progetto, che costituiscono il target del progetto) In tutti i comuni di attuazione del progetto Risorse Giovani 2012, ovvero, Palermo, Trapani, Caltanissetta, Enna, Messina, San Giovanni Gemini e Giarre i destinatari finali degli interventi sono minori in obbligo scolastico e formativo, in particolare gli studenti delle scuole secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado che, come dimostrano le statistiche finora riportate, sono quelli a più rischio di abbandono e dispersione scolastica. Si prevede di raggiungere circa 770 studenti segnalati dagli istituti partner del progetto e dai soggetti delle reti locali presenti sul territorio. Le percentuali dei ragazzi da recuperare non saranno distribuite equamente per comune e tipologia di istituto, perché alla luce dei dati riportati in riferimento al contesto d intervento (box 6.1) si darà priorità agli adolescenti a forte rischio di abbandono o dispersione scolastica, con conseguente probabilità di cadere in condotte devianti o di emarginazione perché già alimentano le percentuali locali delle ripetenze nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, a coloro che hanno difficoltà a determinare scelte di vita progettuali e non manifestano obiettivi e programmazione e a coloro che mostrano difficoltà nelle capacità di relazione con i pari e gli adulti, come espressione di un più vasto disagio giovanile. In particolare, i destinatari diretti del progetto, suddivisi per comune di sede d attuazione, saranno: Tipologia destinatari Studenti scuola secondaria di I grado Studenti scuola secondaria di II grado Palermo VII circ.ne Palermo II circ.ne Palermo III circ.ne TP CL EN ME AG Giarre Totale beneficiari indiretti (soggetti favoriti dall impatto del progetto sulla realtà territoriale/area di intervento) I beneficiari indiretti delle azioni previste dal progetto Risorse Giovani 2012 sono rappresentati: - dalle famiglie dei giovani coinvolti direttamente alle attività del progetto le quali avranno la possibilità di risolvere o quantomeno smussare manifestazioni di disagio dei loro figli come per esempio la dispersione scolastica, il bullismo, l aggressività ecc: si conta di raggiungere almeno 300 famiglie; - le équipe di insegnanti e docenti degli Istituti scolastici coinvolti nella realizzazione del progetto, e di quelli che verranno successivamente raggiunti nelle diverse iniziative di promozione e sensibilizzazione, che dal progetto potranno veder rafforzato il loro ruolo educativo attraverso anche Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 22

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