STUDIO DI SETTORE UD08U

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1 ALLEGATO 15 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE UD08U

2 CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi e le variazioni di mercato all interno del settore economico. Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello Studio di Settore UD08U, evoluzione dello studio di settore TD08U. Oggetto dello studio sono le attività economiche rispondenti ai codici ATECO 2007: Fabbricazione di calzature; Fabbricazione di parti in cuoio per calzature; Fabbricazione di parti in legno per calzature; Fabbricazione di suole di gomma e altre parti in gomma per calzature; Fabbricazione di parti in plastica per calzature. La finalità perseguita è di determinare un ricavo potenziale attribuibile ai contribuenti cui si applica lo Studio di Settore tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di influenzare il risultato dell impresa. A tale scopo, nell ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell espletamento dell attività. L evoluzione dello studio di settore è stata condotta analizzando il modello TD08U per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli Studi di Settore per il periodo d imposta 2005 trasmesso dai contribuenti unitamente al modello UNICO I contribuenti interessati sono risultati pari a Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, l esclusione di 613 posizioni. I principali motivi di esclusione sono stati: ricavi dichiarati maggiori di euro; quadro B (unità locali destinate all esercizio dell'attività) non compilato; quadro C (modalità di svolgimento dell'attività) non compilato; quadro D (elementi specifici dell'attività) non compilato; quadro F (elementi contabili) non compilato; errata compilazione delle percentuali relative alle modalità di produzione e/o lavorazione conto proprio, produzione e/o lavorazione conto terzi e commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o non lavorati dall impresa (quadro C); errata compilazione delle percentuali relative alla ripartizione per area geografica della produzione e/o lavorazione affidata a terzi (quadro C); errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro C); errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia di attività (quadro D); errata compilazione delle percentuali relative ai materiali di produzione utilizzati, materiali per tomaia e per fondi (quadro D); errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti ottenuti e/o lavorati, parti e componenti della calzatura e calzatura completa (quadro D); incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi è stato pari a

3 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per suddividere le imprese oggetto dell analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si è ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si è configurata come un analisi fattoriale del tipo Analyse des données e nella fattispecie come un Analisi in Componenti Principali; un procedimento di Cluster Analysis. L Analisi in Componenti Principali è una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie pur conservando gran parte dell informazione iniziale. A tal fine vengono identificate nuove variabili, dette componenti principali, tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spiegano il massimo possibile della varianza iniziale. Le variabili prese in esame nell Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, alla localizzazione, alle diverse modalità di espletamento dell attività, etc.; tale caratterizzazione è possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realtà economiche e produttive di un impresa. Le nuove variabili risultanti dall Analisi in Componenti Principali vengono analizzate in termini di significatività sia economica sia statistica, al fine di individuare quelle che colgono i diversi aspetti strutturali delle attività oggetto dello studio. La Cluster Analysis è una tecnica statistica che, in base ai risultati dell Analisi in Componenti Principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo è possibile raggruppare le imprese con caratteristiche strutturali ed organizzative simili (la descrizione dei gruppi omogenei identificati con la Cluster Analysis è riportata nel Sub Allegato 15.A). L utilizzo combinato delle due tecniche è preferibile rispetto a un applicazione diretta delle tecniche di Cluster Analysis, poiché tanto maggiore è il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione tanto più complessa e meno precisa risulta l operazione di clustering. In un procedimento di clustering quale quello adottato, l omogeneità dei gruppi deve essere interpretata non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate e che concorrono a definirne il profilo. DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei è necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all andamento dei ricavi delle imprese appartenenti allo stesso gruppo. Per determinare tale funzione si è ricorso alla Regressione Multipla. La Regressione Multipla è una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statisticomatematico che descrive l andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti. La stima della funzione di ricavo è stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e i dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). È opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione è stata effettuata un analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di coerenza economica nell esercizio dell attività e per scartare le imprese anomale; ciò si è reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della funzione di ricavo. A tal fine sono stati utilizzati degli indicatori di natura economico-contabile specifici delle attività in esame: Margine operativo lordo sulle vendite; Valore aggiunto per addetto; Resa del capitale rispetto al valore aggiunto.

4 Le formule degli indicatori economico-contabili sono riportate nel Sub Allegato 15.C. Per ciascuno degli indicatori precedentemente definiti è stata calcolata la distribuzione ventilica 1.Per l indicatore Margine operativo lordo sulle vendite è stata costruita la distribuzione ventilica differenziata per gruppo omogeneo e sulla base della presenza/assenza del personale dipendente; per l indicatore Valore aggiunto per addetto e l indicatore Resa del capitale rispetto al valore aggiunto sono state costruite le distribuzioni ventiliche differenziate per gruppo omogeneo e in base all appartenenza ai gruppi territoriali definiti utilizzando i risultati di uno studio relativo alla territorialità generale 2 a livello comunale che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: grado di benessere; livello di qualificazione professionale; struttura economica. In seguito, ai fini della determinazione del campione di riferimento, sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all interno dell intervallo definito per ciascun indicatore. Nel Sub Allegato 15.D vengono riportati gli intervalli scelti per la selezione del campione di riferimento. Così definito il campione di riferimento, si è proceduto alla definizione della funzione di ricavo per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della funzione di ricavo sono state utilizzate sia variabili contabili sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative è stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della funzione di ricavo si è ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l eventuale presenza di variabilità legata a fattori dimensionali (eteroschedasticità). Affinché il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della funzione di ricavo si è tenuto conto delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell attività. A tale scopo sono stati utilizzati i risultati di uno studio relativo alla territorialità del comparto manifatturiero della lavorazione delle pelli e del cuoio, del conciario e del calzaturiero 2 a livello comunale che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: grado di specializzazione; grado di concentrazione; grado di densità imprenditoriale. Nella definizione della funzione di ricavo le aree territoriali sono state rappresentate con un insieme di variabili dummy ed è stata analizzata la loro interazione con la variabile Valore dei beni strumentali mobili e relative trasformate. Tali variabili hanno prodotto, ove le differenze territoriali non fossero state colte completamente nella Cluster Analysis, valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile Valore dei beni strumentali mobili e relative trasformate. Nel Sub Allegato 15.G vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della funzione di ricavo. 1 Nella terminologia statistica, si definisce distribuzione ventilica l insieme dei valori che suddividono le osservazioni, ordinate per valori crescenti dell indicatore, in 20 gruppi di uguale numerosità. Il primo ventile è il valore al di sotto del quale si posiziona il primo 5% delle osservazioni; il secondo ventile è il valore al di sotto del quale si posiziona il primo 10% delle osservazioni, e così via. 2 I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell apposito Decreto Ministeriale.

5 APPLICAZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE In fase di applicazione dello studio di settore sono previste le seguenti fasi: Analisi Discriminante; Analisi della Coerenza; Analisi della Normalità Economica; Analisi della Congruità; Correttivo Congiunturale. ANALISI DISCRIMINANTE L Analisi Discriminante è una tecnica statistica che consente di associare ogni impresa ad uno o più gruppi omogenei individuati con relativa probabilità di appartenenza (la descrizione dei gruppi omogenei individuati con la Cluster Analysis è riportata nel Sub Allegato 15.A). Nel Sub Allegato 15.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell Analisi Discriminante. ANALISI DELLA COERENZA L analisi della coerenza permette di valutare l impresa sulla base di indicatori economico-contabili specifici del settore. Con tale analisi si valuta il posizionamento di ogni singolo indicatore del soggetto rispetto ad un intervallo, individuato come economicamente coerente, in relazione al gruppo omogeneo di appartenenza. Gli indicatori utilizzati nell analisi della coerenza sono i seguenti: Valore aggiunto per addetto; Margine operativo lordo per addetto non dipendente; Margine operativo lordo sulle vendite; Durata delle scorte; Resa del capitale rispetto al valore aggiunto. Ai fini dell individuazione dell intervallo di coerenza economica, per gli indicatori Valore aggiunto per addetto, Margine operativo lordo per addetto non dipendente e Resa del capitale rispetto al valore aggiunto sono state analizzate le distribuzioni ventiliche differenziate per gruppo omogeneo e sulla base della territorialità generale a livello comunale; per l indicatore Margine operativo lordo sulle vendite sono state analizzate le distribuzioni ventiliche differenziate per gruppo omogeneo e sulla base della presenza/assenza del personale dipendente; per l indicatore Durata delle scorte sono state analizzate le distribuzioni ventiliche differenziate per gruppo omogeneo. In caso di assegnazione a più gruppi omogenei, i valori soglia di coerenza economica vengono ponderati con le relative probabilità di appartenenza. Per gli indicatori Valore aggiunto per addetto, Margine operativo lordo per addetto non dipendente e Resa del capitale rispetto al valore aggiunto, i valori soglia di coerenza economica vengono ponderati anche sulla base della percentuale di appartenenza alle diverse aree territoriali. Le formule degli indicatori utilizzati e i relativi valori soglia di coerenza sono riportati, rispettivamente, nel Sub Allegato 15.C e nel Sub Allegato 15.E.

6 ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA L analisi della normalità economica si basa su una particolare metodologia mirata ad individuare la correttezza dei dati dichiarati. A tal fine, per ogni singolo soggetto vengono calcolati indicatori economico-contabili da confrontare rispetto ai valori di riferimento che individuano le condizioni di normalità economica in relazione al gruppo omogeneo di appartenenza. Gli indicatori di normalità economica individuati sono i seguenti: Incidenza dei costi di disponibilità dei beni strumentali mobili rispetto al valore storico degli stessi; Durata delle scorte; Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi. Ai fini dell individuazione dei valori soglia di normalità economica, per gli indicatori precedentemente definiti, sono state analizzate le distribuzioni ventiliche differenziate per gruppo omogeneo. Per ciascun indicatore, in funzione del posizionamento rispetto ai valori soglia di normalità economica, vengono definiti eventuali maggiori ricavi da aggiungersi al ricavo puntuale di riferimento e al ricavo minimo ammissibile stimati con l analisi della congruità dello studio di settore. In caso di assegnazione a più gruppi omogenei, i valori soglia di normalità economica vengono ponderati con le relative probabilità di appartenenza. Le formule degli indicatori utilizzati e i relativi valori soglia di normalità economica sono riportati, rispettivamente, nel Sub Allegato 15.C e nel Sub Allegato 15.F. INCIDENZA DEI COSTI DI DISPONIBILITÀ DEI BENI STRUMENTALI MOBILI RISPETTO AL VALORE STORICO DEGLI STESSI Per ogni contribuente, si determina il valore massimo ammissibile per la variabile Costi di disponibilità dei beni strumentali mobili moltiplicando la soglia massima di coerenza dell indicatore per il Valore dei beni strumentali mobili. Nel caso in cui il valore dichiarato dei Costi di disponibilità dei beni strumentali mobili si posiziona al di sopra di dett o valore massimo ammissibile, la parte di costi eccedente tale valore costituisce parametro di riferimento per la determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica, calcolati moltiplicando tale parte eccedente per il relativo coefficiente (pari a 3,9732). Tale coefficiente è stato calcolato, per lo specifico settore, come rapporto tra l ammontare del ricavo puntuale derivante dall applicazione delle funzioni di ricavo dello studio di settore alla sola variabile Valore dei beni strumentali mobili, e l ammontare dei Costi di disponibilità dei beni strumentali mobili. DURATA DELLE SCORTE In presenza di un valore dell indicatore Durata delle scorte non normale 3 e di rimanenze finali superiori alle esistenze iniziali viene applicata l analisi di normalità economica nella gestione del magazzino. In tale caso, il costo del venduto è aumentato per un importo pari all incremento non normale del magazzino, calcolato come differenza tra le rimanenze finali e le esistenze iniziali ovvero, nel caso in cui il valore delle esistenze iniziali è inferiore al valore normale di riferimento delle rimanenze finali 4, come differenza tra le rimanenze finali e tale valore normale di riferimento. 3 L indicatore Durata delle scorte risulta non normale quando: è superiore alla soglia massima di normalità economica oppure non calcolabile e il rapporto tra le Rimanenze finali e i Ricavi di cui alle lettere a) e b) dell art. 85, comma 5, del TUIR risulta superiore a 0,10; è negativo. 4 Il valore normale di riferimento delle rimanenze finali è pari a: [2 soglia_massima (Esistenze iniziali+costi acquisto materie prime+costo per la produzione di servizi) - (Esistenze iniziali 365)] (2 soglia_massima + 365)

7 Il nuovo costo del venduto costituisce il parametro di riferimento per la riapplicazione dell analisi della congruità e per la determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica 5. INCIDENZA DEI COSTI RESIDUALI DI GESTIONE SUI RICAVI Per ogni contribuente, si determina il valore massimo ammissibile per la variabile Costi residuali di gestione moltiplicando la soglia massima di normalità economica dell indicatore per i Ricavi da congruità e da normalità. Nel caso in cui il valore dichiarato dei Costi residuali di gestione si posiziona al di sopra di detto valore massimo ammissibile, la parte di costi eccedente tale valore costituisce parametro di riferimento per la determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica, calcolati moltiplicando tale parte eccedente per il rela tivo coefficiente. Tale coefficiente è stato calcolato, distintamente per gruppo omogeneo (cluster), come rapporto tra l ammontare del ricavo puntuale derivante dall applicazione delle funzioni di ricavo dello studio di settore alle sole variabili contabili di costo, e l ammontare delle stesse variabili contabili di costo (vedi tabella 1). In caso di assegnazione a più gruppi omogenei, il coefficiente viene ponderato sulla base delle relative probabilità di appartenenza. Tabella 1 Coefficienti di determinazione dei maggiori ricavi da applicarsi ai costi residuali di gestione CLUSTER Coefficiente 1 1, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , I maggiori ricavi da normalità economica correlati a tale indicatore sono calcolati come differenza tra il ricavo puntuale di riferimento derivante dalla riapplicazione dell analisi della congruità con il nuovo costo del venduto e il ricavo puntuale di riferimento di partenza, calcolato sulla base dei dati dichiarati dal contribuente.

8 ANALISI DELLA CONGRUITÀ Per ogni gruppo omogeneo vengono calcolati il ricavo puntuale, come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell impresa, e il ricavo minimo, determinato sulla base dell intervallo di confidenza al livello del 99,99% 6. La media, ponderata con le relative probabilità di appartenenza, dei ricavi puntuali di ogni gruppo omogeneo costituisce il ricavo puntuale di riferimento dell impresa. La media, ponderata con le relative probabilità di appartenenza, dei ricavi minimi di ogni gruppo omogeneo costituisce il ricavo minimo ammissibile dell impresa. Al ricavo puntuale di riferimento e al ricavo minimo ammissibile stimati con l analisi della congruità vengono aggiunti gli eventuali maggiori ricavi derivanti dall applicazione dell analisi della normalità economica. Nel Sub Allegato 15.G vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti delle funzioni di ricavo. CORRETTIVO CONGIUNTURALE Per lo Studio di Settore UD08U è prevista l applicazione di un correttivo congiunturale che tiene conto di situazioni di difficoltà economica delle imprese del settore. Tale correttivo viene applicato ai soggetti che, a fronte di una riduzione dei ricavi, presentano delle rigidità nella gestione dei fattori produttivi tali da determinare una sovrastima dei ricavi derivanti dall applicazione degli studi di settore. Il correttivo viene applicato sulla base di un coefficiente congiunturale che è stato definito a livello di singolo cluster analizzando, per i soggetti che presentano una riduzione dei ricavi nel quinquennio , l andamento del ricavo puntuale di riferimento e del ricavo d ichiarato (vedi tabella 2). Il ricavo puntuale di riferimento e il ricavo minimo ammissibile, derivanti dall applicazione dell analisi della congruità e della normalità economica, vengo no ponderati per il correttivo congiunturale 7. Possono accedere al correttivo i soggetti non congrui ed in linea con gli indicatori di normalità, che hanno registrato una contrazione dei ricavi nell ultimo quinquennio. 6 Nella terminologia statistica, per intervallo di confidenza si intende un intervallo, posizionato intorno al ricavo puntuale e delimitato da due estremi (uno inferiore e l altro superiore), che include con un livello di probabilità prefissato il valore dell effettivo ricavo del contribuente. Il limite inferiore dell intervallo di confidenza costituisce il ricavo minimo. 7 Il correttivo congiunturale è pari a: 1- Tasso di variazione dei ricavi * Coefficiente congiunturale (1 + Tasso di variazione dei ricavi + Tasso di variazione dei ricavi * Coefficiente congiunturale) dove il Tasso di variazione dei ricavi è pari a: Ricavi dichiarati dell'anno di applicazione (t ) - Ricavi dichiarati dell'anno base (t - 4) Ricavi dichiarati dell'anno base (t - 4) Il valore del Coefficiente congiunturale viene ponderato in base alla probabilità di appartenenza ai cluster.

9 Tabella 2 Coefficiente congiunturale CLUSTER Coefficiente 1-0, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,1180

10 SUB ALLEGATI SUB ALLEGATO 15. A - DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI I principali fattori che caratterizzano le realtà del settore oggetto di analisi sono: - tipologia di attività: produzione di calzature complete (calzaturifici); produzione di componenti (suole, soletti, tacchi, accessori, fondi); specializzazione in una o più fasi del processo produttivo (tranciatura, giunteria/orlatura, lavorazione del tacco, lavorazione del fondo, montag gio) ; - settore di sbocco. I calzaturifici sono distinti sulla base del settore di sbocco dei prodotti: uomo donna bambino - grado di integrazione del ciclo produttivo. I calzaturifici per donna e uomo sono suddivisi sulla base del livello di integrazione del ciclo produttivo. I n particolare si rilevano calzaturifici: con un ciclo fortemente integrato (cluster 17); che effettuano la lavorazione della tomai a all interno (cluster 6, 16 e 24); che effettuano la lavorazione della tomaia sia all interno che all esterno (cluster 4 e 28); che esternalizzano la lavorazione della tomaia in Itali a (cluster 14); che esternalizzano la lavorazione della tomaia all estero (cluster 8); - specializzazione per tipologia di calzature: calzature in legno (cluster 1); mocassini (cluster 3); calzature tecnico sportive (cluster 10); pantofole (cluster 15); - modalità organizzativa. Le imprese svolgono l attività in conto proprio, in conto terzi o in forma mista; - provenienza dei materiali utilizzati (propri o forniti da terzi); - monocommitenza. Le imprese dei cluster 7, 9, 19, 21, 26 e 27 si caratterizzano per l elevata incidenza dei ricavi provenienti dal committente principale; - dimensioni. Il fattore dimensionale consente, in particolare, di individuare: tomaifici di grandi (cluster 26) e piccole dimensioni (cluster 9); trancerie di grandi (cluster 20) e piccole dimensioni (cluster 7); calzaturifici donna di grandi dimensioni (cluster 2). Di seguito vengono descritti i cluster emersi dall analisi. Salvo diversa segnalazione, i cluster sono stati rappresentati attraverso il riferimento ai valori medi delle variabili principali. CLUSTER 1 IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA FABBRICAZIONE DI CALZATURE IN LEGNO E/O SUGHERO NUMEROSITÀ: 61 Le imprese appartenenti al cluster sono sia società (di capitali nel 28% dei casi e di persone nel 28%) che ditte individuali (44%), che occupano 4 addetti, di cui 2 dipendenti. Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell attività sono formate da 168 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 136 mq di locali destinati a magazzino e 21 mq di uffici.

11 La produzione è realizzata sia in conto proprio che in conto terzi, per una clientela eterogenea e rappresentata da industria (90% dei ricavi nel 39% dei casi), commercianti all ingrosso (63% dei ricavi nel 33%), commercianti al dettaglio non ambulante (45% nel 30%) e grande distribuzione/distribuzione organizzata (49% nel 21%). L area di mercato si estende dall ambito provinciale a quello internazionale; nel 31% dei casi, il 45% dei ricavi deriva dall export. Le imprese del cluster sono specializzate nella fabbricazione di calzature in legno e/o sughero (83% dei ricavi) prevalentemente da donna (65% dei ricavi) ed, in particolare, producono zoccoli (73% dei ricavi), sandali (45% dei ricavi nel 34% dei casi) e ciabatte mare (40% dei ricavi nel 20%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (41% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e pelle sintetica (20%). La dotazione di beni strumentali è costituita da 2 trance a bandiera (presenti nel 39% dei casi), 2 macchine da cucire piane (30% dei casi), 2 incollatrici/masticiatrici ( 36% dei casi), 1 pressatrice (31% dei casi) e 2 altre di manovra (41% dei casi). CLUSTER 2 IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI CHE PRODUCONO CALZATURE PER DONNA NUMEROSITÀ: 155 Le imprese appartenenti al cluster operano sotto forma di società (di capitali nel 58% dei casi e di persone nel 28%), con una struttura composta da 16 addetti di cui 15 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 impiegati, 8 op erai generici, 3 operai specializzati ed 1 assunto con contratto di formazione lavoro/lavorante a domicilio. Gli spazi destinati allo svolgimento dell attività sono costituiti da 521 mq di produzione e/o lavorazione, 212 mq di magazzino e 67 mq di uffici. La produzione è realizzata prevalentemente in conto proprio (74% dei ricavi) per una clientela costituita da grossisti (32% dei ricavi), commercio al dettaglio non ambulante (27%) e grande distribuzione (47% dei ricavi nel 30% d ei casi). L area di mercato è nazionale ed internazionale; dall export deriva il 31% dei ricavi. Le aziende del cluster realizzano calzature finite (80% dei ricavi) di linea classica (68%) da donna (72%). In particola re, vengono prodotti scarpe da passeggio (55% dei ricavi), stivali/tronchetti (14%) e sandali (25% dei ricavi nel 32% dei casi). Si tratta di calzature con tomaia in pelle (70% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in cuoio (50% delle materie prime utilizzate per il fondo) ed in gomma (24%). Le imprese si caratterizzano per la parziale esternalizzazione del ciclo produttivo. In particolare nella lavorazione della tomaia, le fasi di giunteria/orlatura vengono affidate a terzi nel 48% dei casi. Si effettuano internamente le fasi di giunteria e orlatura (77% dei soggetti) per quanto riguarda la lavorazione della tomaia, l assemblaggio (lavorazione incollata per il 45% dei casi) e le fasi finali di finissaggio (43% dei soggetti) ed inscatolamento (81%). La dotazione di beni strumentali è costituita da macchine per il taglio (2 trance a bandiera ed 1 spaccapelli), macc hine di giunteria (2 macchine da cucire piane, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 1 macchina da cucire a due aghi, 2 scarnitrici/smussatrici, 1 occhiellatrice ed altre 2 macchine di giunteria) e macchine per il montaggio (1 premonta, 1 montafianchi, 1 calzera/montafianchi ed altre 6 macchine di manovia). CLUSTER 3 IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA FABBRICAZIONE DI MOCASSINI NUMEROSITÀ: 81 Le impr ese appartenenti al cluster sono sia società (di capitali nel 33% dei casi e di persone nel 32%) che ditte individu ali (35%) ed occupano 7 addetti di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici e 2 operai specializzati. Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell attività sono costituite da 259 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 131 mq di magazzino e 34 mq di uffici. La produzione viene realizzata in conto proprio (70% dei ricavi), per una clientela varia e rappresentata da commercianti al dettaglio non ambulante (33% dei ricavi), grossisti (18%), industria (65% dei ricavi nel 35% dei casi) e grande distribuzione/distribuzione organizzata (53% dei ricavi nel 28%), su un area di mercato nazionale ed internazionale. Il 27% dei ricavi deriva dall export. Si tratta di aziende specializzate nella produzione di mocassini (61% dei ricavi), cui si affianca la calzatura montata (34%). Il settore di sbocco prevalente è quello della calzatura da uomo (66% dei ricavi) di linea classica (75% dei ricavi). I prodotti realizzati hanno tomaia in pelle (86% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in cuoio (50% delle materie prime utilizzate per il fondo) ed in gomma (33%).

12 Il ciclo di lavorazione è completo e con parziale esternalizzazione di alcune fasi. Coerentemente con il prodotto realizzato il tipo di montaggio prevalente è la lavorazione mocassino tubolare (svolta dal 72% dei soggetti); vengono inoltre eseguite le lavorazioni blake (49% dei soggetti) ed incollata (49%). La dotazione di beni strumentali è costituita da macchine per il taglio (1 tavolo per il taglio mano ed 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 1 macchina da cucire a due aghi, 1 scarnitrice/smussatrice ed 1 occhiellatrice), macchine per il montaggio (1 manovia a mano, 1 premonta, 1 calzera/montafianchi, 1 forno, 1 macchina cucisuola, 1 pressatrice, 1 levaforme, 1 spazzolatrice/lucidatrice e 2 altre macchine di manovia) ed 1 banco da stiro. CLUSTER 4 IMPRESE CHE PRODUCONO CALZATURE DA UOMO CON PARZIALE DELLA LAVORAZIONE DELLA TOMAIA NUMEROSITÀ: 118 ESTERNALIZZAZIONE Il cluster è formato in prevalenza da società (di persone nel 40% dei casi e di capitali nel 32%) ed, in misura minore, da ditte individuali (28%), con una struttura composta da 8 addetti di cui 6 dipendenti, tra cui si rileva la presenza di 3 operai generici, 1 operaio specializzato ed 1 assunto con contratto di formazione lavoro/lavorante a domicilio. Gli spazi destinati allo svolgimento dell attività sono costituiti da 250 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 108 mq di magazzino e 29 mq di uffici. La produzione è realizzata prevalentemente in conto proprio (64% dei ricavi) ed è indirizzata ad una clientela costituita prevalentemente da commercianti al dettaglio non ambulante (32% dei ricavi), industria (64% dei ricavi nel 39% dei casi), grossisti (46% dei ricavi nel 35%) e grande distribuzione/distribuzione organizzata (48% nel 27%). L area di mercato è prevalentemente nazionale ed internazionale, con una quota di export pari al 28% dei ricavi. Le imprese del cluster producono quasi esclusivamente calzature finite (95% dei ricavi) di linea classica (81%) da uomo (94% dei ricavi) e realizzano scarpe da passeggio (79% dei ricavi) e tronchetti/stivali (27% dei ricavi nel 37% dei casi). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (92% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in cuoio (57% delle materie prime utilizzate per il fondo) ed in gomma (30%). Le imprese del cluster si caratterizzano per la parziale esternalizzazione del ciclo produttivo; in particolare nella lavorazione della tomaia, vengono affidate a terzi le fasi di taglio a mano (55% dei soggetti), tranciatura (47%) e giunteria/orlatura (75%). Vengono generalmente svolte internamente le fasi di assemblaggio ed in particolare lavorazione incollata (nel 53% dei casi), lavorazione Blake (42%) e ideal (14%). Vengono inoltre effettuate le fasi finali di finissaggio (55% dei soggetti) ed inscatolamento (86%). La dotazione di beni strumentali è costituita da macchine per il taglio (1 tavolo per il taglio a mano ed 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 1 scarnitrice/smussatrice, 1 occhiellatrice ed 1 altra macchina di giunteria) e macchine per il montaggio (1 manovia a mano, 1 premonta, 1 forno, 1 macchina cucisuola, 1 pressatrice, 1 levaforme, 1 spazzolatrice/lucidatrice, 1 fresatrice e 5 altre macchine di manovia). CLUSTER 5 - SUOLIFICI NUMEROSITÀ: 192 Il cluster è formato in prevalenza da società (di capitali nel 42% dei casi e di persone nel 37%), con una struttura composta da 8 addetti di cui 7 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 4 operai generici e 2 operai specializzati. Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell attività sono costituite da 364 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 91 mq di magazzino e 39 mq di uffici. Le imprese del cluster producono prevalentemente in conto proprio (74% dei ricavi) e sono specializzate nella produzione di suole (82% dei ricavi) e fondi monoblocco (33% dei ricavi nel 30% dei casi). Si tratta generalmente di componenti in cuoio (66% delle materie prime utilizzate per il fondo) ed in gomma (21%). Coerentemente con la tipologia di produzione, la clientela è formata da industria (69% dei ricavi) ed artigiani (30%), su un area di mercato che si estende fino alle regioni limitrofe. Il processo produttivo è composto dalle fasi di preparazione del fondo, in particolare taglio (svolto nell 83% dei casi), applicazione guardolo (60%), fresatura (88%), verniciatura (46%) e montaggio suola-tacco (64%).

13 La dotazione di beni strumentali è costituita principalmente da 1 trancia a ponte, 2 scarnitrici/smussatrici (presenti nel 38% dei casi), 1 cardatrice, 1 incollatrice/masticiatrice, 1 pressatrice, 1 tingisuola, 1 molatrice/smerigliatrice, 1 spazzolatrice/lucidatrice, 2 fresatrici ed altre 8 macchine di manovia. CLUSTER 6 IMPRESE CHE PRODUCONO CALZATURE DA UOMO CON LAVORAZIONE INTERNA DELLA TOMAIA NUMEROSITÀ: 136 Le imprese appartenenti al cluster operano sia come società (di capitali nel 32% dei casi e di persone nel 26%) che come ditte individuali (42%), con una struttura composta da 5 addetti di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici e 2 operai specializzati. Gli spazi destinati allo svolgimento dell attività sono costituiti da 231 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 81 mq di magazzino e 25 mq di uffici. La produzione è realizzata in conto proprio (95% dei ricavi) ed il 77% dei ricavi deriva da prodotti commercializzati con marchio proprio. La clientela è costituita in prevalenza da commercianti al dettaglio non ambulante (43% dei ricavi) e grossisti (35%), su un area di mercato prevalentemente nazionale ed internazionale; il 16% dei ricavi deriva dall export. Le imprese del cluster producono calzature finite ( 86% dei ricavi) di linea classica (79%) da uomo (94% dei ricavi) e realizzano scarpe da passeggio (75% dei ricavi) e tronchetti/stivali (27% dei ricavi nel 28% dei casi). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (84% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in cuoio (49% delle materie prime utilizzate per il fondo) ed in gomma (26%). Il ciclo di produzione è caratterizzato dalla realizzazione interna delle fasi relative alla preparazione della tomaia, in particolare il taglio a mano (64% dei soggetti), tranciatura (65%), giunteria/orlatura (92%), stiratura (41%) ed applicazione accessori (63%). Vengono generalmente svolte all interno anche le fasi di assemblaggio (lavorazione incollata per il 68% dei casi e lavorazione Blake per il 20%), finissaggio (54%) ed inscatolamento (93%). La dotazione di beni strumentali è costituita da macchine per il taglio (2 trance a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 1 scarnitrice/smussatrice ed 1 occhiellatrice) e macchine per il montaggio (1 manovia a mano, 1 premonta, 1 calzera/montafianchi, 1 pressatrice, 1 spazzolatrice/lucidatrice ed altre 2 macchine di manovia). CLUSTER 7 TRANCERIE DI PICCOLE DIMENSIONI NUMEROSITÀ: 903 Le imprese appartenenti al cluster sono in prevalenza ditte individuali (73% dei casi) ed, in misura minore, società di persone (25%) ed occupano 2 addetti. Solo nel 33% dei casi si fa ricorso a personale dipendente. Sono presenti 64 mq di locali di produzione e/o lavorazione. Le lavorazioni sono effettuate esclusivamente in conto terzi; il 62% dei ricavi deriva dal committente principale, rappresentato da industria (64% dei ricavi) ed artigiani (36%). L area di mercato è prevalentemente locale. Le imprese del cluster sono specializzate nella lavorazione della tomaia (81% dei ricavi) ed impiegano quasi esclusivamente materie prime di terzi (78% dei materiali utilizzati), generalmente costituite da pelle (75% delle materie prime utilizzate per la tomaia). Il ciclo di lavorazione è composto dalle fasi di taglio manuale (svolta nel 68% dei casi) e tranciatura (79%). La dotazione di beni strumentali è limitata alla presenza di 1 tavolo per il taglio a mano e 2 trance a bandiera. CLUSTER 8 PRODUTTORI DI CALZATURE CON FORTE AFFIDAMENTO DELLA LAVORAZIONE DELLA TOMAIA PREVALENTEMENTE AD IMPRESE ESTERE NUMEROSITÀ: 111 Le imprese appartenenti al cluster operano principalmente sotto forma di società di capitali ( 72% dei casi), con una struttura composta da 9 addetti di cui 7 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici, 2 operai specializzati ed 1 assunto con contratto di formazione lavoro/lavorante a domicilio. Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell attività sono costituite da 318 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 307 mq di magazzino e 66 mq di uffici.

14 Le aziende operano sia in conto proprio che in conto terzi, per una clientela costituita da grande distribuzione/distribuzione organizzata (32% dei ricavi), grossisti (20%), commercianti al dettaglio non ambulante (15%) ed industria (66% dei ricavi nel 36% dei casi). L area di mercato è nazionale ed internazionale; l export genera il 34% dei ricavi. La produzione riguarda soprattutto calzature finite per diverse tipologie di consumatori finali (donna, uomo, bambino). In particolare vengono realizzate scarpe da passeggio (32% dei ricavi), tronchetti/ stivali (14%), calzature tecnico/sportive (70% dei ricavi nel 22% dei casi) e sandali (30% dei ricavi nel 35%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (62% delle materie prime utilizzate per la realizzazione della tomaia), in pelle sintetica (15%) ed in tessuto (12%) e fondo in gomma (26% materie prime utilizzate per il fondo), in cuoio (42% nel 36% dei casi), in gomma termoplastica (53% nel 26%) ed in poliuretano (47% nel 27%). Il cluster si caratterizza per l elevata incidenza del costo delle lavorazioni affidate a terzi ed, in particolare, ad imprese dei paesi dell Europa centro orientale. Le fasi maggiormente esternalizzate riguardano la preparazione della tomaia: tranciatura (46% dei casi in Italia ed 88% all estero), giunteria/orlatura (50% in Italia e 95% all estero) ed applicazione accessori (30% in Italia e 61% all estero). La dotazione di beni strumentali è costituita da macchine per il taglio (1 tavolo per taglio a mano ed 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 2 macchine da cucire ad ago, 1 macchina da cucire a due aghi, 1 scarnitrice/smussatrice, 1 occhiellatrice e altre 2 macchine di giunteria) e macchine per il montaggio (1 pressatrice, 1 spazzolatrice/lucidatrice ed altre 2 macchine di manovia). CLUSTER 9 TERZISTI MONOCOMMITTENTI SPECIALIZZATI NELLA LAVORAZIONE DELLA TOMAIA NUMEROSITÀ: Le imprese del cluster operano prevalentemente sotto forma di ditta individuale (72% dei casi) ed occupano 2 addetti. Solo nel 46% dei casi si fa ricorso a personale dipendente. La struttura è limitata alla presenza di locali destinati alla produzione e/o lavorazione per 73 mq. La produzione viene realizzata esclusivamente in conto terzi; nel 91% dei casi, il 73% dei ricavi proviene dal committente principale, rappresentato esclusivamente da industria (66% dei ricavi) ed artigiani (32%), su un area di mercato locale. Si tratta di imprese specializzate nella lavorazione della tomaia (62% dei ricavi), che impiegano quasi esclusivamente materiali di terzi, in particolare semilavorati, componenti e accessori (65% dei materiali utilizzati). La dotazione di beni strumentali è coerente con la struttura produttiva. CLUSTER 10 IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI CALZATURE TECNICO-SPORTIVE NUMEROSITÀ: 114 Il cluster è formato in prevalenza da società (di capitali nel 40% dei casi e di persone nel 33%) ed, in misura minore, da ditte individuali (27%), con una struttura composta da 6 addetti di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 2 operai generici ed 1 operaio specializzato. Gli spazi destinati allo svolgimento dell attività sono costituiti da 262 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 184 mq di magazzino e 38 mq di uffici. La produzione è realizzata prevalentemente in conto proprio (62% dei ricavi) e, marginalmente, in conto terzi (37%). La clientela è eterogenea ed è rappresentata da industria (31% dei ricavi), grossisti (24%), commercianti al dettaglio non ambulante (14%) e grande distribuzione/distribuzione organizzata (65% dei ricavi nel 26% dei casi). L are a di mercato è nazionale e internazionale; il 23% dei ricavi deriva dall export. Le imprese del cluster sono specializzate nella fabbricazione di calzature tecnico sportive (77% dei ricavi), principalmente nei settori di sbocco delle calzature unisex (49% dei ricavi) e da uomo (62% dei ricavi nel 38% dei casi). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (51% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e tessuto (16%), fondo in gomma (38% delle materie prime utilizzate per il fondo), in PVC (70% delle materie prime utilizzate per il fondo nel 28% dei casi) ed in cuoio (44% nel 24%). Il ciclo produttivo è generalmente completo, con parziale esternalizzazione delle fasi di lavorazione della tomaia. La tipologia di assemblaggio più frequente è la lavorazione incollata (32% dei casi).

15 La dotazione di beni strumentali è costituita da macchine per il taglio (1 trancia a ponte ed 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 2 macchina da cucire ad ago, 1 macchina da cucire a due aghi, 1 scarnitrice/smussatrice, 1 occhiellatrice ed 1 altra macchina di giunteria) e macchine per il montaggio (1 pressatrice). CLUSTER 11 TERZISTI SPECIALIZZATI NELLA LAVORAZIONE DEL TACCO E DEL SALVATACCO NUMEROSITÀ: 277 Le imprese appartenenti al cluster sono ditte individuali (51% dei soggetti) e società di persone (36%), con una struttura composta da 4 addetti di cui 2 dipendenti. Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell attività sono costituite da 144 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione e 34 mq di magazzino. Le lavorazioni sono effettuate quasi esclusivamente in conto terzi (93% dei ricavi) per industria (61% dei ricavi) ed artigiani (35%) su un area di mercato che si estende dalla provincia alle regioni limitrofe. Le imprese del cluster sono specializzate nella realizzazione di semilavorati e/o componenti (95% dei ricavi), in particolare nella lavorazione del tacco/zeppa (67% dei ricavi). Vengono effettuate prevalentemente le fasi di fasciatura e verniciatura del tacco con una dotazione di beni strumentali composta 2 incollatrici/masticiatrici (presenti nel 39% dei casi), 2 pressatrici (30% dei casi), 2 molatrici/smerigliatrici (32% dei casi), 2 spazzolatrici/lucidatrici (27% dei casi) e 2 fresatrici (21% dei casi). CLUSTER 12 IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI CALZATURE PER BAMBINO NUMEROSITÀ: 108 Le imprese appartenenti al cluster operano prevalentemente sotto forma di società (di persone nel 35% dei casi e di capitali nel 28%) ed, in misura minore, come ditte individuali (37%), con una struttura composta da 7 addetti di cui 5 dipendenti tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici ed 1 operaio specializzato. Gli spazi destinati allo svolgimento dell attività sono rappresentati da 257 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 106 mq di magazzino e 33 mq di uffici. La produzione è realizzata prevalentemente in conto proprio (81% dei ricavi), che per il 50% dei ricavi è a marchio proprio. La clientela è costituita da commercianti al dettaglio non ambulante (30% dei ricavi), grande distribuzione/distribuzione organizzata (29%) e grossisti (20%). L area di mercato è nazionale ed internazionale con una quota di export pari al 30% dei ricavi. Le imprese del cluster sono specializzate nella produzione di calzature da bambino (82% dei ricavi) ed, in particolare, realizzano scarpe da passeggio (66% dei ricavi), tronchetti/stivali (15%) e sandali (12%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (82% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in gomma (35% delle materie prime utilizzate per il fondo) e in gomma termoplastica (76% delle materie prime utilizzate per il fondo nel 30% dei casi). Il ciclo di produzione è generalmente completo con parziale esternalizzazione delle fasi relative alla progettazione (stile/design e prototipia), alla preparazione della tomaia (taglio manuale, tranciatura, giunteria/orlatura ed applicazione accessori) e quelle di assemblaggio (lavorazione incollata). La dotazione di beni strumentali è costituita da macchine per il taglio (1 tavolo per il taglio a mano ed 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 1 scarnitrice/smussatrice, 1 occhiellatrice ed 1 altra macchina di giunteria) e macchine per il montaggio (1 manovia a mano, 1 pressatrice, 1 spazzolatrice/lucidatrice ed altre 4 macchine di manovia). CLUSTER 13 IMPRESE OPERANTI IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI FONDI INIETTATI NUMEROSITÀ: 133 Il cluster è formato sia da società (di persone nel 35% dei casi e di capitali nel 32%) che da ditte individuali (33%), con una struttura composta da 6 addetti di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici ed 1 operaio specializzato.

16 Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell attività sono costituite da 348 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 155 mq di magazzino e 29 mq di uffici. La produzione viene realizzata prevalentemente in conto terzi (65% dei ricavi); il 40% dei ricavi proviene dal committente principale rappresentato da industria (86% dei ricavi), su un area di mercato che si estende dalla provincia alle regioni limitrofe. Le imprese del cluster sono specializzate nella produzione di fondi monoblocco (46% dei ricavi) e suole (36%); si tratta generalmente di componenti in gomma termoplastica (59% delle materie prime utilizzate per il fondo) ed in PVC (56% delle materie prime utilizzate per il fondo nel 31% dei casi). La produzione dei componenti avviene esclusivamente per stampaggio, con l utilizzo di 3 macchine per iniezione e 2 giostre per stampaggio (presenti nel 24% dei casi). CLUSTER 14 PRODUTTORI DI CALZATURE DA DONNA CON FORTE ESTERNALIZZAZIONE DELLE FASI DI LAVORAZIONE NUMEROSITÀ: 178 Le imprese appartenenti al cluster operano prevalentemente sotto forma di società (di capitali nel 57% dei casi e di persone nel 24%), con una struttura composta da 6 addetti di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 2 operai generici ed 1 operaio specializzato. Gli spazi destinati allo svolgimento dell attività sono costituiti da 218 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 196 mq di magazzino e 48 mq di uffici. La produzione è realizzata prevalentemente in conto proprio (79% dei ricavi) per una clientela eterogenea e costituita da grande distribuzione/distribuzione organizzata (32% dei ricavi), grossisti (29%) e commercianti al dettaglio non ambulante (23%). L area di mercato si estende fino all ambito internazionale; i soggetti del cluster evidenziano una forte propensione all export (48% dei ricavi), sia verso paesi UE che extra UE (in particolare Nord America ed Asia). Le imprese producono calzature finite (87% dei ricavi) da donna (81%) e realizzano sandali (44% dei ricavi) e scarpe da passeggio (25%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (59% materie prime utilizzate) e pelle sintetica (21%), fondo in poliuretano (36% materie prime utilizzate), in cuoio (25%) ed in gomma (17%). I soggetti del cluster si caratterizzano per l elevata incidenza delle lavorazioni affidate a terzi, in particolare quelle che riguardano la preparazione della tomaia, quali la tranciatura (nel 77% dei casi), la giunteria/orlatura (85%) e l applicazione accessori (67%). La fase di assemblaggio (lavorazione incollata) è esternalizzata nel 51% dei casi. La dotazione di beni strumentali è costituita da macchine per il taglio (1 tavolo per taglio a mano ed 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana ed 1 scarnitrice/smussatrice) e macchine per montaggio (1 forno, 1 incollatrice/masticiatrice, 1 pressatrice ed altre 2 macchine di manovia). CLUSTER 15 IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI PANTOFOLE NUMEROSITÀ: 138 Il cluster è formato sia da ditte individuali (51% dei soggetti) che da società (di persone nel 33% dei casi e di capitali nel 16%), che occupano 4 addetti di cui 3 dipendenti. Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell attività sono rappresentate da 195 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 113 mq di magazzino e 20 mq di uffici. La produzione è realizzata prevalentemente in conto proprio (79% dei ricavi) ed è destinata ad una clientela formata principalmente da grossisti (42% dei ricavi) e commercianti al dettaglio non ambulante (25%) su un area di mercato nazionale ed internazionale; l export genera il 48% dei ricavi per il 31% dei soggetti. Le imprese del cluster sono specializzate nella produzione di pantofole (79% dei ricavi), con tomaia in pelle (31% delle materie prime utilizzate per la tomaia), in tessuto (30%) ed in pelle sintetica (18%) e fondo in gomma (28% delle materie prime utilizzate per il fondo), in poliuretano (71% delle materie prime utilizzate per il fondo nel 26% dei casi) ed in cuoio (64% nel 25%). Il ciclo produttivo è generalmente completo e la dotazione di beni strumentali comprende macchine per il taglio (1 trancia a ponte ed 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio ed 1 macchina da cucire ad ago) ed, in certi casi, si rilevano macchine per montaggio ed in

17 particolare 1 forno (presente nel 34% dei casi), 1 incollatrice/masticiatrice (nel 33% dei casi) ed 1 pressatrice (nel 36% dei casi). CLUSTER 16 PRODUTTORI DI CALZATURE DA DONNA CON LAVORAZIONE DELLA TOMAIA SVOLTA INTERNAMENTE NUMEROSITÀ: 483 Le imprese appartenenti al cluster sono sia società (di persone nel 35% dei casi e di capitali nel 17%) che ditte individuali (48%), ed occupano 4 addetti di cui 3 dipendenti. Gli spazi destinati allo svolgimento dell attività sono rappresentati da 142 mq di produzione e/o lavorazione e 40 mq di magazzino. La produzione è realizzata in conto proprio (88% dei ricavi) e il 64% dei ricavi deriva da prodotti commercializzati con marchio proprio. La clientela è costituita principalmente da commercianti al dettaglio non ambulante (45% dei ricavi) e grossisti (29%), su un area di mercato nazionale ed internazionale; nel 33% dei casi, l export genera il 35% dei ricavi. Le imprese del cluster producono principalmente calzature finite (90% dei ricavi) di linea classica (73%) da donna (80%) e realizzano scarpe da passeggio (51% dei ricavi), sandali (18%) e tronchetti/stivali (32% dei ricavi nel 34% dei casi). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (67% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in cuoio (54% delle materie prime utilizzate per il fondo) ed in gomma (21%). Il ciclo di produzione è caratterizzato dalla realizzazione interna delle fasi relative alla preparazione della tomaia (taglio a mano, tranciatura, giunteria/orlatura, stiratura ed applicazione accessori). Vengono svolte all interno anche le fasi di assemblaggio per incollaggio (67% dei soggetti), finissaggio (47%) ed inscatolamento (82%). La dotazione di beni strumentali è costituita da macchine per il taglio (1 tavolo da taglio a mano ed 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago ed 1 scarnitrice/smussatrice) e macchine per il montaggio ed in particolare 1 manovia a mano (presente nel 47% dei casi), 1 premonta (nel 44% dei casi), 1 calzera/montafianchi (nel 29% dei casi), 1 pressatrice (nel 35% dei casi) e 2 altre macchine di manovia. CLUSTER 17 IMPRESE CHE FABBRICANO PREVALENTEMENTE CALZATURE PER DONNA E CON CICLO DI PRODUZIONE FORTEMENTE INTEGRATO NUMEROSITÀ: 84 Le imprese appartenenti al cluster sono sia ditte individuali (55% dei casi) che società (di persone nel 25% dei casi e di capitali nel 20%) ed occupano 5 addetti di cui 3 dipendenti. Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell attività sono costituite da 168 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 45 mq di magazzino e 20 mq di uffici. La produzione è realizzata soprattutto in conto proprio (81% dei ricavi) ed il 58% dei ricavi deriva da prodotti commercializzati con marchio proprio. La clientela è costituita prevalentemente da commercianti al dettaglio non ambulante (34% dei ricavi), privati (21%) e commercianti all ingrosso (58% dei ricavi nel 27% dei casi), su un area di mercato nazionale e internazionale; nel 21% dei casi è presente una quota di export pari al 31% dei ricavi. Le imprese del cluster producono prevalentemente calzature finite (77% dei ricavi) di linea classica (59%) da donna (57%) e realizzano scarpe da passeggio (36% dei ricavi) e sandali (23%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (70% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in cuoio (60% delle materie prime utilizzate per il fondo) ed in gomma (27%). Il ciclo produttivo realizzato all interno è fortemente integrato e caratterizzato dalle fasi di progettazione (in particolare design e modelleria), preparazione del tacco/salvatacco (tranciatura, fasciatura e verniciatura), preparazione del soletto, preparazione del fondo (taglio, applicazione guardalo, fresatura e montaggio suolatacco), preparazione della tomaia (taglio a mano, tranciatura, giunteria/orlatura e applicazione accessori), assemblaggio/montaggio (in particolare lavorazione incollata), finissaggio ed inscatolamento. La dotazione di beni strumentali è costituita principalmente da macchine per il taglio (1 tavolo per il taglio a mano ed 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago ed 1 scarnitrice/smussatrice) e macchine per montaggio ed in particolare 1

18 pressatrice, 1 manovia a mano (presente nel 32% dei casi), 1 premonta (nel 35% dei casi), 1 spazzolatrice/lucidatrice (nel 35% dei casi) ed 1 fresatrice (nel 31% dei casi). CLUSTER 18 IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE E/O LAVORAZIONE DI ACCESSORI ED ALTRI COMPONENTI DELLA CALZATURA NUMEROSITÀ: 616 Le imprese appartenenti al cluster sono sia società (di persone nel 37% dei casi e di capitali nel 19%) che ditte individuali (44%) ed occupano 5 addetti, di cui 3 dipendenti. Gli spazi destinati allo svolgimento dell attività sono costituiti da 221 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 78 mq di magazzino e 22 mq di uffici. Le imprese del cluster producono prevalentemente in conto terzi (66% dei ricavi) per una clientela formata da industria (56% dei ricavi) ed artigiani ( 37%), su un area di mercato che si estende dalla provincia alle regioni limitrofe. Nel cluster si concentrano le imprese codificate nell attività di fabbricazione di parti e accessori per calzature, specializzate nella produzione/lavorazione di semilavorati e/o componenti (92% dei ricavi). CLUSTER 19 IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI CALZATURE DA DONNA NUMEROSITÀ: 123 Le imprese appartenenti al cluster operano prevalentemente sotto forma di società (di capitali nel 33% dei casi e di persone nel 30%) ed, in misura minore, come ditte individuali (37%), con una struttura composta da 8 addetti di cui 7 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 4 operai generici, 1 operaio specializzato ed 1 assunto con contratto di formazione lavoro/lavorante a domicilio. Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell attività sono rappresentate da 225 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 69 mq di magazzino e 24 mq di uffici. La produzione è realizzata principalmente in conto terzi (89% dei ricavi) ed il 65% dei ricavi deriva dal committente principale. La clientela è rappresentata soprattutto da industria (47% dei ricavi) ed artigiani (49% dei ricavi nel 28% dei casi), su un area di mercato che si estende fino alle regioni limitrofe. Le imprese del cluster producono calzature finite (88% dei ricavi) di stile classico (74%) da donna (81%) e realizzano scarpe da passeggio (59% dei ricavi), tronchetti/stivali (16%) e sandali (13%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle (83% delle materie prime utilizzate per la tomaia) e fondo in cuoio (56% delle materie prime utilizzate per il fondo) ed in gomma (22%). Il ciclo di produzione è parzialmente esternalizzato; in particolare nella lavorazione della tomaia, il taglio e la giunteria/orlatura vengono anche affidate a terzi; sono svolte internamente le fasi di assemblaggio per incollaggio (nel 77% dei casi), finissaggio (73%) ed inscatolamento (87%). La dotazione di beni strumentali è costituita da macchine per il taglio (1 tavolo per il taglio a mano ed 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 1 scarnitrice/smussatrice ed 1 altra macchina di giunteria) e macchine per il montaggio (1 manovia manuale, 1 inchiodatacchi, 1 premonta, 1 calzera/montafianchi, 1 pressatrice, 1 molatrice/smerigliatrice, 1 spazzolatrice/lucidatrice ed altre 4 macchine di manovia). CLUSTER 20 IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NEL TAGLIO AUTOMATICO NUMEROSITÀ: 163 Le imprese appartenenti al cluster sono sia ditte individuali (53% dei casi) che società di persone (39%), che occupano 5 addetti di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici ed 1 operaio specializzato. Gli spazi destinati allo svolgimento dell attività sono limitati alla presenza di 154 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione e, nel 42% dei casi, di 63 mq di magazzino. La produzione è realizzata in conto terzi (96% dei ricavi) per una clientela formata da industria (70% dei ricavi) ed artigiani (26%) su un area di mercato che si estende fino alle regioni limitrofe.

19 Le imprese del cluster sono specializzate nella lavorazione della tomaia (80% dei ricavi) ed impiegano quasi esclusivamente materiali di terzi: materie prime (56% dei materiali utilizzati) e semilavorati, componenti, accessori (75% dei materiali utilizzati nel 34% dei casi). Si tratta generalmente di tomaie in pelle (59% delle materie prime utilizzate per la tomaia) ed in pelle sintetica (13%). Il ciclo di lavorazione è composto soprattutto dalle fasi di taglio e/o tranciatura; in particolare, il 90% delle imprese effettua il taglio automatico (CAD). Coerentemente con la specializzazione produttiva, la dotazione strumentale è composta da 1 banco di taglio automatico (CAD-CAM), 1 tavolo per il taglio a mano, 3 trance a bandiera e 2 trance a ponte (presenti nel 31% dei casi). CLUSTER 21 IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NEL MONTAGGIO NUMEROSITÀ: 359 Il cluster è formato in prevalenza da società (di persone nel 44% dei casi e di capitali nel 25%) ed, in misura minore, da ditte individuali (31%), con una struttura composta da 9 addetti di cui 8 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 4 operai generici, 2 operai specializzati, 1 apprendista ed 1 assunto con contratto di formazione lavoro/lavorante a domicilio. Le superfici destinate allo svolgimento dell attività sono costituite da 290 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 107 mq di magazzino e 23 mq di uffici. La modalità organizzativa è esclusivamente in conto terzi (98% dei ricavi); il 75% dei ricavi deriva dal committente principale che è rappresentato soprattutto da industria (79% dei ricavi) ed artigiani (51% dei ricavi nel 30% dei casi), su un area di mercato che si estende fino alle regioni limitrofe. Le lavorazioni vengono effettuate con l impiego prevalente di materiali di terzi: semilavorati, componenti e accessori (50% dei materiali utilizzati) e materie prime (32%). Le imprese del cluster sono specializzate nelle fasi finali del ciclo produttivo, in particolare assemblaggio per incollaggio (svolta nell 83% dei casi), finissaggio (67%) ed inscatolamento (81%), di scarpe da passeggio (31% dei ricavi), sandali (25%) e tronchetti/stivali (11%). Coerentemente col tipo di lavorazione effettuata, la dotazione di beni strumentali si compone principalmente di macchine per il montaggio (1 manovia elettrica, 1 inchiodatacchi, 1 garba speroni, 1 cardatrice, 1 premonta, 1 montafianchi, 1 calzera/montafianchi, 1 forno, 1 incollatrice/masticiatrice, 1 pressatrice, 1 levaforme, 1 molatrice/smerigliatrice, 1 spazzolatrice/lucidatrice ed altre 3 macchine di manovia). CLUSTER 22 IMPRESE IN CONTO TERZI SPECIALIZZATE NELLA LAVORAZIONE DEL FONDO NUMEROSITÀ: 158 Il cluster è formato in prevalenza da società (di persone nel 43% dei casi e di capitali nel 25%) ed, in misura minore, da ditte individuali (32%), con una struttura composta da 8 addetti di cui 6 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 3 operai generici, 2 operai specializzati ed 1 apprendista. Gli spazi destinati allo svolgimento dell attività sono costituiti da 312 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 90 mq di magazzino e 25 mq di uffici. Le lavorazioni sono effettuate quasi esclusivamente in conto terzi (96% dei ricavi) per industria (75% dei ricavi) ed artigiani (23%), su un area di mercato che si estende fino alle regioni limitrofe. Le imprese del cluster sono specializzate esclusivamente nella realizzazione di semilavorati e/ o componenti (99% dei ricavi), in particolare nella lavorazione della suola (70% dei ricavi) e del fondo monoblocco (37% dei ricavi nel 28% dei casi). Le principali fasi di lavorazione effettuate sono la fresatura (svolta nel 71% dei casi), la verniciatura (35%), il montaggio suola/tacco (55%) Per quanto riguarda i beni strumentali le imprese del cluster dispongono di 1 trancia a ponte, 1 manovia a mano (presente nel 32% dei casi), 1 manovia elettrica, 1 inchiodatacchi (presente nel 41% dei casi), 1 cardatrice, 2 incollatrici/masticiatrici, 1 pressatrice, 1 tingisuola, 2 molatrici/smerigliatrici, 1 spazzolatrice/lucidatrice, 2 fresatrici ed 5 altre macchine di manovia.

20 CLUSTER 23 - SOLETTIFICI NUMEROSITÀ: 319 Il cluster è formato sia da società (di persone nel 37% dei casi e di capitali nel 19%) che da ditte individuali (44%), con una struttura composta da 6 addetti di cui 4 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 2 operai generici ed 1 operaio specializzato. Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell attività sono rappresentate da 231 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 78 mq di magazzino e 23 mq di uffici. Le imprese operano sia in conto proprio che in conto terzi e sono specializzate nella produzione di soletti (91% dei ricavi), per una clientela costituita da industria (66% dei ricavi) ed artigiani (31%), su un area di mercato che si estende dall ambito provinciale alle regioni limitrofe. La dotazione di beni strumentali è costituita principalmente da 2 trance a ponte, 2 trance a bandiera (presenti nel 39% dei casi), 1 scarnitice/smussatrice, 1 altra macchina di giunteria, 1 incollatrice/masticiatrice, 1 pressatrice e 2 fresatrici (nel 30% dei casi). CLUSTER 24 PRODUTTORI DI CALZATURE DA DONNA IN PELLE SINTETICA NUMEROSITÀ: 106 Il cluster è formato sia da società (di persone nel 35% dei casi e di capitali nel 21%) che da ditte individuali (44%), con una struttura composta da 7 addetti di cui 6 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 3 operai generici e 2 operai specializzati. Gli spazi destinati allo svolgimento dell attività sono costituiti da 327 mq di produzione e/o lavorazione, 130 mq di magazzino e 35 mq di uffici. La produzione è realizzata in conto proprio (96% dei ricavi) e l 81% dei ricavi deriva dalla commercializzazione di prodotti con marchio proprio. La clientela è costituita prevalentemente da grossisti (77% dei ricavi) su un area di mercato nazionale e internazionale; dall export deriva l 11% dei ricavi. Le imprese del cluster producono esclusivamente calzature finite (97% dei ricavi) di linea classica (90%) da donna (97%) e realizzano scarpe da passeggio (74% dei ricavi), sandali (11%) e tronchetti/stivali (11%). Si tratta generalmente di calzature con tomaia in pelle sintetica (67% delle materie prime utilizzate per la tomaia) ed in tessuto (11%), fondo in gomma (44% delle materie prime utilizzate per il fondo), in cuoio (47% delle materie prime utilizzate per il fondo nel 37% dei casi) e in PVC (44% nel 35%). Il ciclo produttivo è integrato e caratterizzato dalle fasi di progettazione (modelleria, prototipia, sviluppo taglio ed industrializzazione del prodotto), preparazione del tacco (fasciatura), preparazione del fondo (montaggio suoladella tomaia (tranciatura, giunteria/orlatura e applicazione accessori), assemblaggio tacco), preparazione (lavorazione incollata), finissaggio ed inscatolamento. La dotazione di beni strumentali è costituita da macchine per il taglio (1 tavolo per il taglio a mano, 1 trancia a ponte ed 1 trancia a bandiera), macchine di giunteria (1 macchina da cucire piana, 1 macchina da cucire a braccio, 1 macchina da cucire ad ago, 1 macchina da cucire ad due aghi, 1 scarnitrice/smussatrice ed 1 occhiellatrice) e macchine per il montaggio (1 inchiodatacchi, 1 fissa sottopiedi, 1 garba speroni, 1 cardatrice, 1 premonta, 1 montafianchi, 1 calzera/montafianchi, 1 forno, 1 incollatrice/masticiatrice, 1 pressatrice, 1 levaforme, 1 molatrice/smerigliatrice, 1 spazzolatrice/lucidatrice ed altre 2 macchine di manovia). CLUSTER 25 - TACCHIFICI NUMEROSITÀ: 83 Il cluster è formato in prevalenza da società (di capitali nel 53% dei casi e di persone nel 37%), con una struttura composta da 10 addetti di cui 8 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 4 operai generici, 2 operai specializzati ed 1 apprendista. Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell attività sono costituite da 464 mq di locali destinati alla produzione e/o lavorazione, 150 mq di magazzino e 50 mq di uffici. Le imprese del cluster producono prevalentemente in conto proprio (79% dei ricavi) e sono specializzate nella produzione di tacchi e/o zeppe (84% dei ricavi). La clientela è composta da industria (71% dei ricavi) ed artigiani (27%), su un area di mercato prevalentemente nazionale.

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