Pubblicazioni Esperienza all ospedale
|
|
- Mariano Lombardo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Pubblicazioni Esperienza all ospedale dei bambini di New York Sono una vigilatrice d infanzia in servizio presso la Divisione di Chirurgia Pediatrica dell Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano. Particolare attenzione rivolgo ai problemi dei bambini nati con malformazioni anorettali (M.A.R.). Quando mi trovo ad assistere questi bambini, non posso non pormi delle domande sul loro avvenire: Quali conseguenze fisiche e psichiche subiranno?, Saranno continenti?, Potranno condurre una vita normale?. Un anno fa ebbi l opportunità di approfondire le mie conoscenze in materia, frequentando due corsi d aggiornamento sulle MAR e sulla gestione dei problemi che ne derivano, organizzati dall AIMAR (Associazione Italiana per le Malformazioni Ano-Rettali). Molti dei bambini operati per MAR presentano negli anni successivi all intervento problemi di stipsi e/o d incontinenza 48 di Simona Pizzi Revisore dei Conti fecale e/o urinaria. Ciò dipende da diversi fattori, alcuni strettamente correlati al difetto di base, a malformazioni associate ed agli interventi subiti, altri secondari alla scarsa conoscenza di come seguire e trattare questi bambini. Lo scopo dei corsi era proprio quello di prevenire, gestire e curare questi problemi per dare ai bambini che ne soffrono una qualità di vita uguale a quella dei loro coetanei. Relazionò un infermiera specializzata (Clinical Nurse Specialist, Master s degree) Mrs Kathleen Guardino, proveniente dallo SCHNEIDER CHILDREN S HOSPITAL di New York, che dall inizio degli anni ottanta si prende cura dei bambini nati con MAR acquisendo una notevole esperienza nel campo affiancando il Dr. Peña, chirurgo ideatore di una tecnica chirurgica innovativa per correggere questi difetti. Al termine del corso Kathleen offrì alle infermiere presenti la possibilità di frequentare un suo corso teorico-pratico all ospedale pediatrico, con uno stage presso il Dipartimento di chirurgia dove lavora.
2 Rimasi molto affascinata ed entusiasta del modo in cui Kathleen trattava argomenti come la stipsi, la diarrea, l incontinenza con naturalezza e quotidianità e con un linguaggio scientifico ma chiaro e preciso. Quando parlava della sua esperienza professionale non si limitava a documentare il suo lavoro, a presentare casi, ma faceva capire come ogni bambino, ogni genitore vada considerato persona nel senso più ampio della parola. Decisi quindi di recarmi a New York, al coda, in piedi, in attesa del proprio turno. Al mio arrivo nell ufficio di Kathtleen ricevetti una bella accoglienza e mi fecero sentire subito a mio agio, proprio come facevano con i bambini e i genitori che giungevano per la prima volta nell ufficio. Il primo giorno lo trascorsi nell ambulatorio dove il Dr. Peña e Kathleen eseguono le prime visite o i controlli periodici. Tutto avveniva tranquillamente, Long Island sere- J e w i s h namente e M e d i c a l amichevolmente, Center. Rimasi i molto colpita, bambini si ebbi infatti lasciavano subito l impressione visitare senza di paura, forse entrare in un anche grazie ambiente a al fatto che il misura di bambino. Nell ingresso e nei corridoi, negli uffici, negli ambulatori e nelle sale visita, le strutture architettoniche e l arredamento rispondevano proprio alle esigenze dei piccoli pazienti, creando un ambiente tranquillo, confortevole, colorato, allegro e affatto traumatizzante. Anche la divisa di ogni figura professionale che incontravo era molto colorata. I bambini erano seduti a giocare, a disegnare, a guardare la televisione in un salotto con aria quasi familiare. Non ho mai visto bambini e genitori in medico non indossava un camice bianco. Dopo la visita, il Dr. Peña spiegava ai genitori il difetto malformativo del bambino e li informava degli accertamenti necessari e dei trattamenti previsti. Interveniva quindi Kathleen per fornire tutte le notizie e gli insegnamenti utili per la gestione del bambino, illustrando la dieta corretta da fargli assumere, educando i genitori a controllare le funzioni intestinali e urinarie del bimbo, a gestire eventuali stomie; redigeva inoltre un 49
3 piano per la cura e riabilitazione del bambino. Inoltre, insieme al medico, forniva le istruzioni per la preparazione a procedure diagnostiche e interventi chirurgici. Era entusiasmante stare ad ascoltare come entrambi si rivolgessero ai genitori e al bambino con un tono sereno, calmo e rassicurante, con una terminologia semplice e precisa ma senza mezzi termini. L infermiera aveva un ruolo chiave in quanto agiva da tramite fra le indicazioni del medico e le problematiche della famiglia che spesso erano assai più profonde ed articolate di quello che si prevedeva. Si creava così una relazione assistenziale complessa che non si esauriva nella mera esecuzione degli atti tecnici prescritti. Soprattutto con il bambino grandicello e collaborante, Kathleen riusciva ad instaurare un rapporto stretto e di piena fiducia indispensabile per la buona riuscita di ogni terapia. Era affascinante osservare come riusciva a far parlare il bambino facendogli esprimere ogni 50 preoccupazione, dubbio o incertezza. Tutto ciò non era facile se si considera che spesso il bambino che soffre di incontinenza si chiude in sé e non vuole parlare del suo disagio e di problemi quali perdere e sporcarsi. Ma ogni informazione era utile per poter impostare un programma di cure adatto proprio a quel bambino, che potesse risolvere i suoi problemi e che andasse incontro ad ogni sua richiesta ed esigenza. Kathleen aveva quindi con questi bambini un approccio molto umano, ed ai loro genitori forniva un supporto educativo e di aiuto terapeutico con professionalità e notevole disponibilità al colloquio. Fu sorprendente notare come nei giorni seguenti i bambini si presentavano all ambulatorio meno timorosi, più sereni e sorridenti; si riusciva così ad ottenere da loro quasi sempre ottimi risultati. Le malformazioni ano-rettali (MAR) sono malformazioni congenite con un incidenza stimata pari a un nuovo caso ogni 4000 nati. La diagnosi viene fatta di soli-
4 to al momento della prima visita generale del neonato. Esiste uno spettro di difetti congeniti di varia gravità, caratterizzati da tre fattori variamente combinati tra loro: alterata topografia o assenza dell ano, atresia rettale e tramite fistoloso esterno o interno. Il Dott. Peña sottolinea quanto sia veramente importante per classificare una MAR la residua funzionalità delle strutture muscolari e anatomiche e la loro specifica possibilità di garantire la continenza in quanto ciò determinerà anche i differenti tipi di trattamento chirurgico e medico. Le forme più semplici possono essere corrette chirurgicamente con un unico intervento nei primi giorni di vita. Per le malformazioni più complesse il trattamento chirurgico si svolge in genere in tre o più tempi. Per ognuno degli interventi è richiesto un impegno assistenziale diverso, sia durante l ospedalizzazione che dopo la dimissione, indirizzato alle cure del bambino e all educazione dei genitori per l assistenza del bambino a domicilio. Alla nascita viene praticata una colostomia per consentire l evacuazione delle feci. Il bambino va quindi poi seguito periodicamente per controllarne le condizioni generali, per prevenire e curare eventuali complicanze e per trovare il dispositivo di raccolta più adatto. Ai genitori vanno fornite tutte le indicazioni su come gestire la stomia e su come avere i presidi necessari dalla ASL. Nelle MAR la colostomia è in genere temporanea ma, in alcuni casi, per le più svariate ragioni o per patologie diverse, la chiusura della stomia dovrà essere procrastinata nel tempo quando il bambino è già grandicello. In queste età la presenza di una stomia (derivazione fecale o urinaria) comporta problemi di gestione e di relazione ben più complessi che in un lattante. Ciò richiede un assistenza più articolata e un piano educazionale specifico, che vada incontro alle particolari esigenze e richieste del singolo bambino e che sia accettato da lui e dall intero nucleo famigliare. La cloaca persistente rappresenta la forma più grave di MAR nelle femmine. In questi casi, talvolta, può essere necessaria anche una vaginostomia e/o una derivazione urinaria esterna (ad es. vescicostomia), per cui tutto ciò richiede un maggiore impegno assistenziale per dare ai genitori un adeguato supporto. Ad un età variabile dai 3 ai 12 mesi viene eseguito l intervento più importante che consente di ricostruire accuratamente l anatomia. Dopo la dimissione i genitori vanno costantemente guidati nella cura della ferita e, soprattutto, nelle dilatazioni anali che devono eseguire correttamente secondo un protocollo ben codificato. Dopo 1-3 mesi è possibile effettuare l ultimo intervento che consiste nella chiusura della colostomia e quindi nel ripristino della continuità dell intestino. Il bambino va controllato nella ripresa delle funzioni intestinali, nell alimentazione, nella cura della cute peri-anale, 51 51
5 nel proseguimento delle dilatazioni e nell individuare in tempo eventuali complicanze. Dopo quest intervento, in genere, se non vi sono problemi o altri difetti associati, non sono necessarie altre operazioni ma è importante continuare a guidare i genitori nella crescita del loro bambino fino alla piena riabilitazione per assicurargli una qualità di vita uguale a quella dei suoi coetanei. Infatti, malgrado si possa effettuare una buona tecnica chirurgica, la buona riuscita della correzione sul piano funzionale dipende molto dal follow-up. Molto tempo e impegno va quindi dedicato ad aiutare i genitori nel controllo delle funzioni intestinali e urinarie del bambino per portarlo all acquisizione della continenza sfinterica permettendogli così un normale inserimento nella vita di relazione. Inoltre, se il bambino non viene adeguatamente seguito nel tempo, in seguito può soffrire di diversi gradi di stipsi e/o incontinenza fecale e urinaria. Tutto ciò può produrre gravi conseguenze sul piano psicologico e sociale, in quanto sono gravi e precoci i danni che l incontinenza può dare sul delicato sviluppo psichico e comportamentale, con ripercussioni sulla sua vita sociale (scuola, sport, etc.) e sull intera famiglia. Essere incontinente socialmente significa essere diversi e per un bambino ciò è inaccettabile. Il bambino ha paura 52 di non essere considerato normale, paura che gli altri possano scoprire il suo handicap. Così si isola, evita il più possibile il contatto con gli altri, diventa aggressivo e può soffrire di depressione. E importante quindi consentirgli di andare all asilo pulito, senza il pannolino come i suoi compagni. Se il bambino è nato con un tipo di MAR con prognosi sfavorevole per la continenza, bisogna iniziare fra i due e i tre anni il programma di gestione e riabilitazione intestinale vero e proprio: IL BOWEL MANAGEMENT PRO- GRAM (BM). Il BM consiste in un procedimento a tentativi che richiede impegno e dedizione per riuscire a trovare la combinazione giusta di trattamenti. Infatti i bambini che soffrono di incontinenza possono essere schematicamente divisi in due gruppi: quelli stitici e quelli che soffrono di diarrea. Tramite una terapia con clisteri (la cui tipologia e frequenza andrà modulata per il singolo bambino) abbinata ad una dieta appropriata, alla rieducazione dell alvo, della defecazione ed eventualmente ad un trattamento farmacologico, si riesce a rendere continenti artificialmente il 95% di questi bambini. Tutto ciò richiede molto tempo e collaborazione tra medico, infermiera, bambino e genitori. All inizio i genitori devono portare il bambino in ospedale per almeno 3-4 giorni in modo da lavorare per imposta-
6 re le basi del programma da proseguire a domicilio. I genitori devono poi contattare spesso l ospedale per verificare l efficacia delle cure e per modificare di volta in volta i trattamenti, fino al completo successo del programma. Fino a quando, cioè, si è trovata la soluzione che permetta al bambino di rimanere pulito 24 ore su 24. In seguito sono necessari controlli ogni volta si presenti un problema o comunque per valutare costantemente la situazione, le difficoltà incontrate e i risultati raggiunti man mano. Inoltre quando il bambino è più grande e collaborante si può tentare una rieducazione defecatoria. Lo scopo del BM infatti non è quello di insegnare a questi bambini una tecnica fine a se stessa, ma di far crescere in loro il desiderio e la motivazione ad acquisire la piena autonomia fisica e psichica, l autostima e il controllo delle proprie funzioni corporali che gli permettono di inserirsi efficacemente nella vita di relazione. Ogni incontro è inoltre importante per i genitori che devono apprendere man mano nuove nozioni e competenze che gli consentano di far fronte a situazioni e a bisogni del bambino sempre diversi. È quindi molto utile per loro la possibilità di avvalersi di sostegni per non affrontare da soli e al meglio i problemi che si possono presentare. Per cui hanno bisogno di essere seguiti costantemente nella cura del bambino presso un ambulatorio con personale medico e infermieristico esperto. Un ambulatorio quindi che possa rappresentare per loro un punto di riferimento a cui rivolgersi ogni qual volta si senta la necessità, e sede in cui medici e infermiere collaborano e interagiscono per il bene del bambino. Può essere utile inoltre che il bambino venga controllato periodicamente da vari medici per un approccio terapeutico multispecialistico (ad es.: ortopedico, neurologo, psicologo, urologo e gastroenterologo). È possibile infatti che un bambino nato con MAR presenti disturbi di diversa natura. La causa di ciò risiede in anomalie strettamente correlate alla MAR e nella elevata associazione di difetti congeniti ad altri organi ed apparati, prime fra tutte le anomalie della colonna vertebrale e/o del midollo spinale. La mia permanenza presso l ospedale americano mi ha consentito così di constatare i progressi dei bambini assistiti dai genitori con il Bowel Management e di valutare i benefici di questo programma
7 Durante il mio soggiorno mi sono inoltre Viene formulato per ogni bambino un interessata ad osservare l organizzazione piano d assistenza personalizzato, basato dell assistenza infermieristica pediatrica sulla diagnosi infermieristica e l anamnesi infermieristica. Un piano, cioè, di cure americana, recandomi nei reparti di degenza. individualizzato, in risposta alle esigenze La turnistica si articola su due turni di 12 del singolo paziente, che possa conciliare gli atti assistenziali con le abitudini e i ore ciascuno, con 36 ore settimanali. Le infermiere (REGISTERED NURSES) in bisogni del bambino, stabilendo le priorità nelle cure. Così, per esempio, ogni turno sono in genere 5 per il giorno e 4 per la notte, inoltre è presente in servizio bambino riceve la terapia ad orari differenti e la rilevazione della temperatura al personale che collabora con le infermiere in un lavoro di squadra (NURSING bisogno. Inoltre si collabora con tutto lo CARE TEAM). L assistenza è personalizzata mentre il personale di supporto il piano di cure. Si nota inoltre come ogni staff per impostare, valutare e modificare lavora per compiti. Le PATIENT CARE bambino e genitore che si presentano in ASSOCIATE e le NURSING ASSISTANTS reparto vengano accolti. Accoglienza si occupano della rilevazione dei parametri vitali e dei bilanci idrici, prelevano noi infermieri: un bambino viene ricove- è un termine relativamente nuovo per campioni di urine e feci, aiutano nell alimentazione e nell igiene personale, opportuno invece riflettere bene sul terrato, accettato, visitato ma non accolto. E accompagnano i pazienti nei vari servizi, mine e sul suo utilizzo come indicatore informando le infermiere circa qualsiasi di qualità. problema. La qualità dell assistenza è promossa e Ogni infermiera si occupa dell assistenza controllata attraverso l utilizzo di linee generale di circa cinque bambini (da un guida, protocolli e progetti di ricerca. minimo di 5 a un massimo di 7). Ogni procedura o tecnica assistenziale è All inizio del turno, durante la consegna, infatti supportata da protocolli operativi ogni infermiera si rivolge solo alla collega che si occuperà del piccolo paziente infermieristico di ogni reparto. Le infer- ben codificati, consultabili presso l ufficio da lei assistito. Ci si presenta in ogni miere lavorano così in piena autonomia camera con il proprio nome e cognome, professionale e dipendono dal medico rivolgendosi sia al bambino che ai genitori in modo che, per qualsiasi motivo, gono sulla cartella (non fanno quasi solo per la diagnosi e la terapia che leg- mai 54 sappiano a chi rivolgersi. il giro visite con i medici). Le infermiere
8 infatti non compilano una cartella infermieristica propria ma attingono le prescrizioni direttamente dalla cartella clinica, dove riportano le loro annotazioni tra quelle del medico e di ogni altra figura professionale che si prende cura del bambino (fisioterapista, nutrizionista, assistente sociale, ecc.). In questo modo si raggiunge l obiettivo di assicurare la continuità delle cure (CONTI- NUITY OF CARE). Non ci si limita ad annotare gli atti assistenziali, ma si riportano osservazioni sullo stato di salute psico-fisico del bambino e sui suoi progressi, la risposta ai trattamenti e ogni spiegazione fornita ai genitori. Molto importante è il momento della dimissione. L infermiera fornisce ai genitori consigli utili, spiega le prescrizioni mediche, compila una lettera di dimissione nella quale annota le indicazioni su come gestire il bambino a domicilio e permettere il proseguimento dei trattamenti. Ciò è indispensabile se si considera che, per cercare di ridurre il più possibile l ospedalizzazione il bambino viene dimesso precocemente e deve quindi essere assistito dai genitori al meglio. Frequente è la pratica della chirurgia ambulatoriale o one day surgery (circa 30 interventi al giorno), anche per interventi per i quali in Italia è richiesta una lunga degenza. L infermiera si assicura che, nelle ore successive alla dimissione non siano sorte complicazioni, telefonando il giorno dopo a casa dei genitori per sapere se il decorso post-operatorio prosegue senza problemi e se il bambino sta riprendendo il pieno benessere fisico, psichico e sociale, rispondendo a quesiti e dando un supporto. In questo modo le infermiere riescono anche ad ottenere dati utili per fare ricerca, consentendo la valutazione dell effettiva efficacia delle procedure e aggiornando i protocolli. Quest esperienza mi ha permesso di valutare alcune differenze tra l assistenza infermieristica pediatrica nord-americana e la nostra. Mi ha consentito di acquisire materiale e nozioni molto utili che mi potranno permettere di garantire un assistenza sempre migliore ai nostri piccoli pazienti. 55
QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA. Nome del bambino: Sesso: F M
QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA Ministero della Salute - Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie (CCM) Progetti applicativi al programma CCM 2009 Presa in carico precoce nel primo anno di
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliCONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)
CONTA SU DI ME Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma
DettagliRuolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta
Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie Roma, 25 Novembre 2014 Tiziana Sabetta Nulla rende più fragile e vulnerabile una famiglia dell esordio di una malattia
DettagliPROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9
DettagliCaratteristiche dell indagine
L indagine condotta dall Associazione Vivere senza dolore Negli ultimi mesi si è parlato spesso di dolore in vari contesti, dove è stato possibile ascoltare la voce di esperti, medici, politici, aziende
DettagliCome valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo
Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità
DettagliSOSORT INTERNATIONAL SOCIETY ON SCOLIOSIS ORTHOPAEDIC AND REHABILITATION TREATMENT
Standard per la gestione terapeutica della scoliosi idiopatica mediante corsetti nella pratica clinica quotidiana e nella ricerca clinica I criteri SOSORT per il trattamento ortesico Esperienza e competenza
DettagliANALISI DEI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE FORNITI AI PAZIENTI CON MALATTIA DI HUNTINGTON (ASADMDH)
1 ANALISI DEI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE FORNITI AI PAZIENTI CON MALATTIA DI HUNTINGTON (ASADMDH) Gentile Signora/e, Gioia Jacopini*, Paola Zinzi**, Antonio Frustaci*, Dario Salmaso* *Istituto di
DettagliChe cosa è l Affidamento?
Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale
DettagliSTRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA
AZIENDA ULSS N. 8 OPERE PIE D ONIGO STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA attività innovativa (delibera del Direttore Generale dell Azienda ULSS n. 8 del 29 novembre 2007 n.
DettagliUniversità per Stranieri di Siena Livello A1
Unità 9 Medici di base e medici specialisti CHIAVI In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni sull assistenza sanitaria di base parole relative all assistenza sanitaria di base
DettagliBadanti e Assistenti Familiari Specializzati
Presidenza della Giunta Regionale Provincia di Catanzaro Provincia di Cosenza Regione Calabria Ass. Formazione Professionale Corso di Formazione gratuito per Badanti e Assistenti Familiari Specializzati
DettagliConvegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016
S.C. Medicina Interna : prof. Marco Scudeletti Rapallo: Hotel Europa - 16 gennaio 2016 Convegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016 Il Ruolo del Paziente Informato.
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
Dettagliwww.fondazionehumanitas.it
al servizio del malato e della sua famiglia www.fondazionehumanitas.it LA FONDAZIONE Sostenere e promuovere la qualità di vita del malato e della sua famiglia durante e dopo l esperienza in ospedale. E
DettagliI colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.
I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.it CTI Monza, 20 Novembre 2015 Prima parte: comprendere
DettagliLEGGE REGIONALE 20 NOVEMBRE 2003, N. 34. NORME IN FAVORE DEI SOGGETTI STOMIZZATI DELLA REGIONE VENETO.
LEGGE REGIONALE 20 NOVEMBRE 2003, N. 34. NORME IN FAVORE DEI SOGGETTI STOMIZZATI DELLA REGIONE VENETO. (BUR n. 111/2003) Art. 1 - Finalità 1. La presente legge disciplina le tipologie e le modalità di
Dettagli1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE
LA GESTIONE ATTUALE 1 LA GESTIONE INTEGRATA 2 specialisti famiglia e associazioni centro diabetologico centro diabetologico medico di base medico di base persona con diabete specialisti famiglia e associazioni
DettagliNOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA
NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.
DettagliSondaggio sull'esperienza dei pazienti in merito all'assistenza sanitaria di base [NAME OF OFFICE/CLINIC] SONDAGGIO SULL'ESPERIENZA DEI PAZIENTI
Sondaggio sull'esperienza dei pazienti in merito all'assistenza sanitaria di base [NAME OF OFFICE/CLINIC] SONDAGGIO SULL'ESPERIENZA DEI PAZIENTI Lei è invitato a prendere parte a questo sondaggio perché
DettagliQuestionario conoscitivo ALSO
Questionario conoscitivo ALSO Nello scorso mese di giugno è stata costituita a Gravedona un organizzazione di volontariato denominata : ASSOCIAZIONE LARIANA SOSTEGNO ONCOLOGICO (ALSO) camminiamo insieme.
DettagliDiabete e sintomi vescicali
encathopedia Diabete e sintomi vescicali Fattori da considerare Come riconoscere i segnali di allarme Il CIC può aiutarti Il Diabete (diabete mellito, DM) Al diabete mellito, spesso definito semplicemente
DettagliIl Contributo Delle Associazioni Dei Genitori. Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP.
Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP Erica Andreotti ASEOP ONLUS ASSOCIAZIONE SOSTEGNO EMATOLOGIA ONCOLOGIA PEDIATRICA ASEOP
DettagliDa dove nasce l idea dei video
Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliPROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.
PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliIL PERSONALE DI STUDIO MEDICO. Dr. Filippo Capriotti 11 ottobre 2011 JESI Ospedale Murri
IL PERSONALE DI STUDIO MEDICO Dr. Filippo Capriotti 11 ottobre 2011 JESI Ospedale Murri PARTE GENERALE Il personale, collaboratore di studio ed infermieristico, risultano essere una risorsa preziosa per
DettagliGUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI
GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI FASIE è una associazione senza scopo di lucro che persegue lo scopo di garantire ai propri assistiti trattamenti sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre,
DettagliProgetto Comes, sostegno all handicap
TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,
DettagliQUESTIONARIO DI GRADIMENTO
QUESTIONARIO DI GRADIMENTO Il BRUCO Asilo Nido e Scuola d Infanzia Via Case Basse San Vittore, 24 Pavia www.asiloilbruco.com Tel. 0382.1726.241 Tel. 393.900.6211 Cari Genitori, il questionario è stato
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI
PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura
DettagliI.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici
Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici
DettagliLO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus
LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura
DettagliQUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14
QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2739 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CARLUCCI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali Presentata
DettagliOperatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?
Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Pordenone, Marzo 2014 Dott.ssa Catia Cassin Delega In ambito gestionale per delega
DettagliUNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO
UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/7 Attività L unità operativa di Psicologia Ospedaliera assicura interventi psicologici per: 1. Garantire, quando richiesto, il supporto
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliL integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale
L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento
DettagliPROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A.COSTA Scuola dell infanzia G.B.Guarini Scuole primarie A.Costa G.B.Guarini A.Manzoni Scuola Secondaria di I grado M.M.Boiardo - Sezione Ospedaliera Sede: Via Previati, 31
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliN. 423 DEL 09.09.2008
N. 423 DEL 09.09.2008 ASILI NIDO - APPROVAZIONE PROGETTO PER L INSERIMENTO DI BAMBINI CON DISABILITÀ NEGLI ASILI NIDO COMUNALI - ANNO SCOLASTICO 2008/2009 LA GIUNTA COMUNALE Vista la Legge Regionale 27/94
DettagliCPSE Cinzia Petazzoni CPS Eliana Paglia CPS Monica Pedroni
CPSE Cinzia Petazzoni CPS Eliana Paglia CPS Monica Pedroni Il bambino non èun piccolo adulto Il diritto del bambino ad essere riconosciuto come persona permane anche nello stato di malattia. Questo si
DettagliAssociazione Pediatrica in Rete IL TUO PEDIATRA.NET Carta dei servizi
Associazione Pediatrica in Rete IL TUO PEDIATRA.NET Carta dei servizi Cari genitori, Secondo quanto previsto dall Accordo Collettivo Nazionale per la Pediatria di Libera Scelta, i pediatri dott.ssa Isetta
DettagliANNO SCOLASTICO 2014-2015
ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE IN CLASSE PREVISTA NELL AMBITO DEL PROGETTO M2014 PROMOSSO DALL ACCADEMIA DEI LINCEI PER LE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il Centro matematita,
DettagliPiazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna
Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Tolmezzo 09 Settembre 2011 TECNICI (NEUROPSICHIATRI, PSICOLOGI, LOGOPEDISTI INSEGNANTI DI OGNI ORDINE E GRADO GENITORI E DISLESSICI ADULTI Sensibilizzare il mondo
DettagliLA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO
LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO LA CONSULENZA GENETICA PRENATALE Fare Dr. Renato clic per Scarinci modificare lo stile del sottotitolo dello schema GENETICA CLINICA Costituisce la parte applicativa
DettagliSCHEDA DI RILEVAZIONE
Allegato 3 RICERCA: SCUOLA ED IMMIGRAZIONE SCHEDA DI RILEVAZIONE PROGETTO OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA CONDIZIONE DEGLI IMMIGRATI E SULLO STATO DEI PROCESSI DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE NELLE REGIONI
DettagliPercorsi di cura e assistenza tra ospedale e territorio: Il ruolo dei professionisti della sanità a supporto della conciliazione famiglia - lavoro
Percorsi di cura e assistenza tra ospedale e territorio: Il ruolo dei professionisti della sanità a supporto della conciliazione famiglia - lavoro Nuove forme di presa in carico infermieristica per accogliere
DettagliL educatore in pediatria. Per un profilo professionale
L educatore in pediatria Per un profilo professionale L educatore sanitario in pediatria L educatore sanitario è quel professionista chiamato in causa affinché a ciascun individuo sia permesso di riconoscere
DettagliAlla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.
PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto
DettagliReparto: Pronto Soccorso. Sede: Melzo. Piano: Terra. Responsabile: Dott. Giuseppe Ripoli. Email: giuseppe.ripoli@aomelegnano.it.
Reparto: Pronto Soccorso Sede: Melzo Piano: Terra Responsabile: Dott. Giuseppe Ripoli Email: giuseppe.ripoli@aomelegnano.it Medici: A rotazione dai reparti di Chirurgia, Medicina, Ostetricia e Pediatria
DettagliSERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE
SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità
DettagliIL SERVIZIO LEGALE SOS LILT 800 998877 PER I MALATI ONCOLOGICI
IL SERVIZIO LEGALE SOS LILT 800 998877 PER I MALATI ONCOLOGICI Il malato di cancro, in aggiunta al trattamento terapeutico, ha particolari esigenze di tipo giuridico ed economico ed è pertanto necessario
DettagliPROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo
PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE Dr Mauro Bandera Oncologo I progressi nella terapia dei tumori hanno portato ad una sopravvivenza a 5 anni dei 2/3 dei pazienti e di circa la metà a 10 anni dalla diagnosi.
DettagliTariffari e politiche di rimborsi regionali
L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI
CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI I I figli crescono Primo incontro 25.11.06 La scuola superiore: l adolescente l tra scuola e famiglia Secondo incontro17.02.07 La relazione tra genitori e figli adolescenti:
DettagliRASSEGNA STAMPA. Comunicato Stampa:
RASSEGNA STAMPA Comunicato Stampa: Mese dell Ortopedia e della Traumatologia pediatrica, dieci consigli e una e-mail dedicata per rassicurare le mamme (e i papà) 2 settembre 2015 Aggiornamento 29 settembre
DettagliP.O.F. ANNO SCOLASTICO
DIREZIONE DIDATTICA SALUZZO Piazza XX Settembre, 1 0175/211442 0175/41555 12037 SALUZZO CN Italy cnee05900c@istruzione.it cod. fisc. n 85004010048 PROGETTO CI SIAMO P.O.F. ANNO SCOLASTICO 2011/12 ( Delibera
DettagliMODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI
Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Obiettivi e tempi della comunicazione
DettagliUN NUOVO MODO DI PENSARE AL BENESSERE SESSUALE DI COPPIA. Ginecologi e Urologi, insieme
UN NUOVO MODO DI PENSARE AL BENESSERE SESSUALE DI COPPIA Ginecologi e Urologi, insieme DIPARTIMENTI DEL BENESSERE DI COPPIA #DBCoppia... Nascono da un idea innovativa dall elevato valore clinico e scientifico:
DettagliQUESTIONARIO DI GRADIMENTO SETTEMBRE 2006 CUSTOMER SATISFACTION
FONDAZIONE CASA DI RIPOSO OSPEDALE DEI POVERI DI PANDINO ONLUS Via della Vignola, 3 26025 PANDINO Tel. 0373-970022 Fax 0373-90996 QUESTIONARIO DI GRADIMENTO SETTEMBRE 2006 CUSTOMER SATISFACTION Questionari
DettagliCorso coadiutore del cane e di altre specie animali (gatto, coniglio) negli interventi assistiti dagli animali
FORMAZIONE IAA 2015/2016 Corso coadiutore del cane e di altre specie animali (gatto, coniglio) negli interventi assistiti dagli animali IL SEGUENTE CORSO DI FORMAZIONE E REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON
DettagliDipartimento salute mentale e dipendenze. Progetto. DOMINO/GREEN (sottoprogetto del progetto IRIS)
A.S.L.4 Chiavarese Dipartimento salute mentale e dipendenze Progetto DOMINO/GREEN (sottoprogetto del progetto IRIS) Premessa storica Il progetto Domino, è stato attivato nell aprile 2006, in collaborazione
DettagliLA SCUOLA IN OSPEDALE SECONDARIA DI I GRADO MAMELI SEZ. PEDIATRIA
LA SCUOLA IN OSPEDALE SECONDARIA DI I GRADO MAMELI SEZ. PEDIATRIA La scuola in ospedale è nata per permettere ai ragazzi che per motivi di salute devono interrompere il corso di studi, di proseguire nel
DettagliDISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013
DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 1.1 UNO SGUARDO D INSIEME 1.1.1 Il contesto di riferimento L UOSD Rete Assistenziale comprende
DettagliProgetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche
Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente
DettagliSai cosa fa l AIL per l Unità Operativa di Ematologia e Immunologia Clinica?
L A.I.L. - Sezione di Padova ONLUS e l U.O. di Ematologia e Immunologia Clinica di Padova INSIEME per la VITA Sai cosa fa l AIL per l Unità Operativa di Ematologia e Immunologia Clinica? Passato, presente,
DettagliGESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP
ISTITUTO COMPRENSIVO E. CURTI GEMONIO Pagina 1 di 6 GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Entro i termini e i criteri previsti dalla legge, sulla base del numero di
DettagliLegge 8 ottobre 2010, n. 170
Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 (in G.U. n. 244 del 18 ottobre 2010) Nuove norme in materia di disturbi specifici d apprendimento in ambito scolastico Art. 1. (Riconoscimento
DettagliSCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso
Allegato C alla Delib.G.R. n. 34/30 del 18.10.2010 SCHEDA SOCIALE (In base alla normativa vigente qualunque dichiarazione mendace comporta sanzioni penali, nonché l esclusione dal finanziamento del progetto
DettagliAISMEL Associazione Italiana Studio Malformazioni Esterne e Labiopalatoschisi
AISMEL Associazione Italiana Studio Malformazioni Esterne e Labiopalatoschisi LABIOPALATOSCHISI BABY CARE INFERMIERISTICO E COUNSELLING AI GENITORI Sala Gronchi, Tenuta di S. Rossore 4 Giugno 2011 Baby-
DettagliI Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini
I Disturbi Specifici di Apprendimento Dott.ssa Brembati Federica Dott.ssa Roberta Donini Il disturbo specifico di apprendimento L uso del termine disturbo specifico dell apprendimento si riferisce a difficoltà
DettagliIl programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.
Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all
DettagliPROGETTO UILP Basilicata SPORTELLO ASCOLTO UN PROGETTO SPERIMENTALE E INNOVATIVO
Potenza,19 settembre 2014 PROGETTO UILP Basilicata SPORTELLO ASCOLTO UN PROGETTO SPERIMENTALE E INNOVATIVO I primi segni di invecchiamento iniziano con il pensionamento, perché nella nostra società l uomo
DettagliL idea Irene Stefania
L idea Un progetto nato nel 2014 dall esperienza personale e professionale di Irene e Stefania, psicologhe e mamme. Affascinate dal tema della maternità e della genitorialità, l arrivo dei gemelli nelle
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliI DISTURBI COMPORTAMENTALI
IC1 PESCANTINA A.S. 2013-2014 I DISTURBI COMPORTAMENTALI Ins. Francesca Bonafini Ins. Gisella Di Marco Associazione Nuovi Talenti Speciali BES: BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE MOLTE
DettagliSTUDI SU MATERIALE GENETICO
Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico
DettagliProcessi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione
DettagliMANAGEMENT DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE
MANAGEMENT DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE La gestione infermieristica del paziente in terapia anticoagulante orale IP Roveda Tiziana LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE IN TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE
DettagliS.A.I.? Servizio Accoglienza e Informazione. Roberta Speziale Responsabile ufficio stampa, comunicazione e S.A.I.? Anffas Onlus Nazionale
S.A.I.? Servizio Accoglienza e Informazione Roberta Speziale Responsabile ufficio stampa, comunicazione e S.A.I.? Anffas Onlus Nazionale Carta dei Servizi Anffas Onlus Milano, dicembre 2004 Per le Associazioni
DettagliInternational School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure
International School of Siena Procedura di ammissione L International School of Siena accoglie culture e nazionalità diverse. Offriamo un educazione generale utilizzando l inglese come lingua veicolare,
DettagliQuestionario Professione Giovani Psicologi
Questionario Professione Giovani Psicologi DATI SOCIO-ANAGRAFICI Genere M F Età Provincia residenza Stato civile: celibe/nubile coniugato/a separato/a divorziato/a vedovo Anno di iscrizione all Ordine
DettagliIl corso di italiano on-line: presentazione
Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica
DettagliRuolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta
Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base Prof. A. Mistretta Il medico di medicina generale (MMG) Garantisce l assistenza sanitaria Si assicura di promuovere e salvaguardare la salute in un rapporto
DettagliFattori di stress e bisogni della famiglia: il vissuto delle persone. familiari. Dai dati della Ricerca Fondazione Cesare Serono- CENSIS(2012)
Fattori di stress e bisogni della famiglia: il vissuto delle persone con autismo e dei loro familiari Dai dati della Ricerca Fondazione Cesare Serono- CENSIS(2012) Dr. Marco Pontis, pedagogista, formatore
DettagliISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO
Pag 1/5 INCONTRI DI INIZIO ANNO SCOLASTICO Al più presto il docente di sostegno, non appena assegnato a nuovi casi, dovrà curare alcuni incontri: Con il gruppo docente dell anno precedente Con i genitori
DettagliPSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare
PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro
DettagliLegga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:
La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito
DettagliSERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI
SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA
DettagliIl processo di assistenza infermieristica o processo di NURSING Relatore Infermiere Claudio Trovato
Il processo di assistenza infermieristica o processo di NURSING Relatore Infermiere Claudio Trovato Pergusa 6 Dicembre 2013 Sala Congressi Hotel Garden Processo infermieristico o Nursing Il processo infermieristico
DettagliLe competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca
Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William
DettagliGIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012
GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L unità di Milano Città Studi del Centro matematita propone anche per l a.s. 2011-2012 una serie di problemi pensati per
DettagliUfficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti
Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere
Dettagli