formazione & lavoro Sabrina Laura Nart fare l architetto Guida alla formazione e all esercizio della professione

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1 formazione & lavoro Sabrina Laura Nart fare l architetto Guida alla formazione e all esercizio della professione Dove e come si studia, gli albi, il tirocinio, le norme, la libera professione, le polizze di rischio professionale, le spese deducibili, le società di professionisti, i tipi di contratto, come cambierà il mercato del lavoro, lavorare all estero 1

2 Indice PREMESSA... 7 COME SI DIVENTA ARCHITETTI Un mestiere complicato... 9 Dove e come si studia da architetto I corsi di laurea Rivalutazione della carriera pregressa e trasferimenti alla Laurea di Primo Livello Sbocchi professionali L esame di Stato e l iscrizione all Ordine Gli albi professionali Il Tirocinio La carriera in Italia ed in Europa La carriera in America e in Cina... 59

3 formazione e lavoro COME SI FA L ARCHITETTO Norme sull esercizio della professione Abolizione delle tariffe minime Ambiti professionali Mettersi in proprio La libera professione Polizza per il rischio professionale Spese deducibili dal reddito professionale Le collaborazioni con le aziende Le società di professionisti Le regole da rispettare Il primo impiego Accesso alla professione, tipi di contratto Il Dottorato di ricerca Corsi master post-laurea DOVE VANNO GLI ARCHITETTI Come cambierà il mercato Dove troveranno lavoro gli architetti Come sta cambiando il lavoro di architetto L architetto al femminile

4 indice APPENDICI LE ASSOCIAZIONI E GLI ORDINI ORDINI E ASSOCIAZIONI DELL'UNIONE EUROPEA ALTRI ORDINI E ASSOCIAZIONI STRANIERI LE SCUOLE IN ITALIA LINK UTILI PER L IMPRENDITORIA I PRINCIPALI SITI INTERNET LE MAGGIORI RIVISTE DEL SETTORE GLOSSARIO

5 Premessa In Italia l architetto gode della fiducia e della stima di buona parte della popolazione, per le sue capacità professionali, per le doti di regista in grado di coordinare i diversi aspetti che coinvolgono la progettazione, per le sue doti creative e le sue capacità compositive, specifiche e personali. I dati del Censis dicono che un terzo della popolazione italiana ha un architetto in famiglia o ne conosce personalmente uno. L Unione Europea incoraggia gli stati membri a promuovere la qualità architettonica dei manufatti edilizi e il numero di concorsi pubblici è aumentato dando la possibilità ai giovani di farsi conoscere. Il libro segue questi indicatori sociali dando la possibilità alle nuove figure professionali di architetto, rilanciate dalla riforma scolastica, di trovare un percorso più agevole nei rapporti con la committenza pubblica e privata aprendo l obiettivo verso nuovi scenari lavorativi. 7

6 Come si diventa architetti UN MESTIERE COMPLICATO 9 La formazione dell architetto ha un carattere multidisciplinare perché l esercizio della sua attività comprende, oltre alla competenza nella progettazione architettonica, nella pianificazione, nel design in relazione alla costruzione degli edifici, la capacità di saper valutare il contesto geo-morfologico, urbano, paesaggistico, storico ed artistico nel quale l intervento dovrà essere inserito. Aristotele 1 chiama architetto colui che, in ciascuna arte, Approfondimento comanda l attività di tutti gli altri interpretandola e guidandola verso il fine della cosa che si 1. Aristotele, Poetica, 6, in Opere, a cura di G. Giannantoni, Roma-Bari, 1973 intende produrre. Ciò dipende

7 formazione e lavoro 10 non tanto dal carattere di coordinatore delle figure Notizie utili che partecipano al processo edilizio che l architetto assume fisiologicamente ma 2. L architettura di Marco Vitruvio Pollione, tradotta e commentata quanto alle sue competenze dal Marchese Berardo Galiani, nelle diverse discipline del Editrice Librerie Dedalo, 2005 costruito. 3. Vitruvio, De Architectura, Ispirandosi ai trattati di a cura di P. Gros, traduzione commento di A. Corso Ermogene e di celebri architetti greci, Marco Vitruvio e E. Romano, Torino, Einaudi, 1997 Pollione 2, architetto e trattatista romano, elabora una concezione umanistica dell architetto che, a suo parere, doveva unire all esperienza specialistica un ampia cultura generale. Nel primo libro del De Architettura 3 egli si esprime così: Infatti l architetto non deve né può essere un grammatico come è stato Aristarco, ma neppure digiuno di grammatica; né musicista come Arsitosseno, ma neppure digiuno di musica; né pittore come Apelle, ma neppure inesperto di pittura, né scultore come Mirone o Policleto, ma non estraneo all arte scultoria, né d altra parte un medico come Ippocrate, ma non incompetente, né particolarmente brillante in qualche disciplina, ma discreto conoscitore di tutte. Infatti, in una tale varietà di materie, non si può pensare che qualcuno raggiunga l eccellenza (in ognuna), poiché conoscere e penetrare le loro teorie non è umanamente possibile.

8 Un mestiere complicato l contributo di Leon Battista Alberti all architettura ebbe inizio a partire dalla stesura del suo trattato, il De re Aedificatoria, che si basa sulla riscoperta del testo vitruviano. L Alberti analizza gli elementi componenti l architettura non solo da un punto di vista costruttivo, ma anche sotto un profilo meccanico, facendosi, in questo modo, precursore di molti concetti che verranno sviluppati nel corso dei secoli. Il determinante ruolo dell architetto, secondo il pensiero albertiano, non è quello di subordinare la comodità alla bellezza, ma quello di impegnarsi contemporaneamente sul piano tecnico e su quello estetico per fruttare nel migliore dei modi le ricchezze disponibili 4 : Architettore chiamerò io colui, il quale saprà con certa, & maravigliosa ragione, & regola, sì con la mente, e con lo animo divisare; sì con la opera recare a fine tutte quelle cose, le quali mediante movimenti di pesi, congiugnimenti, & ammassamenti di corpi, si possono con gran dignità accomodare benissimo allo Approfondimento uso de gli huomini. Et a potere far questo, bisogna che 4. Leon Battista Alberti, De re aedificatoria, 1452, egli abbia cognitione di testo latino e traduzione cose ottime, & eccellentissime; & che egli le possegga. con introduzione e note di Paolo di Giovanni Orlandi, Tale adunque sarà lo Architettore. Portoghesi, Edizioni Il Polifilo, Milano, 1966, libro III, 3, p