L esperienza del Laboratorio dei Cittadini per la Salute Mary Benedettini. Empowerment della persona Reggio Emilia, settembre 2009

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1 DEL CITTADINO PROGETTAZIONE PROGETTAZIONE PROGETTAZIONE PARTECIPATA PARTECIPATA PARTECIPATA HEALTH HEALTH HEALTH LITERACY LITERACY LITERACY EMPOWERMENT EMPOWERMENT EMPOWERMENT DEL DEL CITTADINO CITTADINO L esperienza del Laboratorio dei Cittadini per la Salute Mary Benedettini

2 Un esperienza di partecipazione: operatori sanitari e cittadini in un lavoro comune favorire la partecipazione della comunità alle scelte sulla salute accrescere le conoscenze dei cittadini con l elaborazione di strumenti per utilizzare correttamente l informazione medico-scientifica consentire ai cittadini un utilizzo appropriato e consapevole dei servizi sanitari costruire reti di relazione e di comunicazione bi-direzionale valorizzando reti e saperi locali

3 Il Laboratorio dei Cittadini per la Salute nel 2009 Coinvolge 50 cittadini e 50 operatori nei gruppi di lavoro Ha nuclei attivi in tutti i distretti Fanno parte della rete i 50 Comuni della Provincia e 40 associazioni e organizzazioni Nato come esperienza di partecipazione a carattere sperimentale ristretta alla città di Bologna, estende oggi il suo raggio operativo a tutto il territorio aziendale

4 Concetti chiave HEALTH LITERACY comprendere ed elaborare le informazioni per decidere della propria salute e accedere ai servizi in modo appropriato PARTECIPAZIONE progettare e realizzare insieme, portando ciascuno la propria prospettiva nel ripensare i servizi socio-sanitari e arricchire il repertorio di pratiche EMPOWERMENT acquisire competenze sulle proprie vite per cambiare il proprio ambiente sociale e politico, migliorare la qualità di vita ed esercitare compiutamente i propri diritti.

5 Attraverso: Oltre l healthl literacy la produzione di informazione chiara, accessibile, ripulita da conflitti di interessi (cambiamento cognitivo) l attivazione di processi per modificare stili di vita e scelte (cambiamento d azione e di comportamento) Sono due linee strettamente correlate tra loro. La produzione partecipata di materiali informativi è empowering nei confronti degli individui e dei gruppi coinvolti attivamente e ha peso in termini di cambiamento cognitivo, d azione, di comportamento e di valori.

6 Il Laboratorio e il marketing sociale Analisi del contesto Il modus operandi del Laboratorio Definizione di obiettivi, popolazione target, ascolto attivo, individuazione delle risorse ed elaborazione delle strategie Progettazione e attuazione di strumenti, azioni e interventi Valutazione dell efficacia in termini di processo e di risultati Le fasi classiche del marketing sociale Marketing analitico Marketing strategico Marketing operativo Verifica La partecipazione è un elemento costante in ciascuna fase del processo.

7 Gli attrezzi del Laboratorio Come tradurre nella pratica la partecipazione, attingendo da un ampio ventaglio di approcci, metodologie e strategie ascolto attivo ascolto attivo comunicazione comunicazione emozionale emozionale e creativa creativa ricerca-azione strategia di relazioni a rete progettazione progettazione partecipata partecipata relazione relazione motivazionale motivazionale

8 Progetti precedenti: La tua disdetta aiuta chi aspetta 29% 29% Percentuale disdette su prenotazioni 28,8% 27% 27% 25% 25% 25,1% 23% 23% 21,7% 23,1% 23,2% 21% 21% 19% 19% 17% 17% Andamento delle disdette dal al

9 Progetti precedenti: Non ti scordar di te

10 Le attività odierne: Le disuguaglianze nell accesso agli screening Percorsi partecipati ad hoc, rivolti alle fasce di popolazione più svantaggiate Interventi differenziati nei territori: incontri di formazione con gruppi di recente immigrazione produzione materiali informativi in lingua sperimentazione di spazi di accesso dedicati

11 Le attività odierne: Farmaci ed empowerment dei cittadini Obiettivo: promuovere l aderenza al trattamento e l uso appropriato di tre categorie di farmaci - statine, colliri antiglaucoma e terapie inalatorie per bronchite cronica e asma (BPCO) Due linee di intervento: la relazione professionista/paziente e la sua influenza sull aderenza al trattamento l informazione sui singoli farmaci e sul loro corretto utilizzo L idea base è quella della circolarità: strumenti e azioni sono costruite in maniera partecipata con gruppi di singoli destinatari strumenti e azioni realizzate nei confronti dei singoli destinatari sono conosciute da tutti gli altri

12 I target Si differenziano a seconda dell argomento: La tua disdetta aiuta chi aspetta Chi fa uso di prestazioni sanitarie (visite ed esami) Non ti scordar di te Le popolazioni interessate dai Programmi di screening oncologici, con focus specifici sui sottogruppi di popolazione più svantaggiate, come gli stranieri di recente immigrazione (marketing differenziato) Farmaci ed empowerment dei cittadini Chi fa uso di tre categorie di farmaci: statine, terapie inalatorie, colliri antiglaucoma e i professionisti coinvolti (MMG, specialisti, farmacisti, infermieri)

13 Valutazione dell efficacia efficacia L empowerment è al tempo stesso un processo e un risultato (Zimmerman M.A., Rappaport J., 1988) Quali sono le unità di misura di un processo di empowerment? es. il numero di partner coinvolti, di strumenti di comunicazione partecipati realizzati, di azioni di comunicazione partecipate messe a punto, di persone raggiunte Come misurare i risultati delle azioni di empowerment? Con quali indicatori? es. percentuale di adesione ai programmi di screening nelle diverse popolazioni e territori È sufficiente valutare l incremento dell adesione ai programmi? Come misurare l incremento di conoscenza e consapevolezza delle persone raggiunte (aderenti o meno)?

14 La comunicazione emozionale e creativa (Goleman D., 1996) mira a suscitare emozioni che vadano oltre il livello cognitivo è creativa nel suo aspetto di metodo educativo e di strumento di empowerment è un processo in cui tutti i soggetti di una determinata comunità sono impegnati nel lavoro di ricombinazione delle proprie conoscenze per far fronte ai problemi

15 La progettazione partecipata (Wates N., 1999, Chambers R., 2002, Bobbio L., 2004) co-progettare strategie e interventi con pari dignità insieme all utente finale valorizzare multidisciplinarità, molteplicità delle esperienze, vissuti personali e professionali favorire l apprendimento reciproco basato sul fare insieme (learning by doing) realizzare un linguaggio comune e rafforzare il rapporto di fiducia tra l istituzione e i cittadini adottare di volta in volta le opportune metodologie di lavoro, ad es. l Open Space Technology (Owen H., 1997 e 2006)

16 L ascolto attivo (Rogers, C.R., 1970 e 2000, e Gordon, T., 1991 e 1999) approccio alla comunicazione di tipo partecipativo valorizzazione dello scambio interattivo attenzione alla componente emotiva attivazione delle risorse dei singoli e della collettività nell affrontare le situazioni sensibilità verso i diversi punti di vista accoglienza di emozioni, dubbi, preoccupazioni

17 La relazione motivazionale Muove dai presupposti del colloquio motivazionale : affronta un conflitto di ambivalenza per ottenere un cambiamento del comportamento (Miller W.R. e Rollnick S., 1994) La disponibilità al cambiamento si modifica secondo fasi o stadi riconoscibili: gli stadi del cambiamento (Prochaska J.O., Norcross J.C. e DiClemente C.C., 1994)

18 La strategia di relazioni a rete (networking strategy) attivare o utilizzare reti sociali di comunicazione favorire il propagarsi del passaparola promuovere i learning network privilegiare i meccanismi di peer education

19 La ricerca-azione azione (Lewin K., 1946), La metodologia di riferimento del Laboratorio riprende i presupposti della ricerca-azione, basata sul principio che la gente comune ha la capacità di comprendere e trasformare la propria realtà producendo conoscenza attraverso i metodi tradizionali della ricerca scientifica ed altri metodi alternativi.

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