Seghid Hurui. Marketing. Distribuzione

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3 Seghid Hurui Marketing & Distribuzione

4 Prima edizione: 2013 Con la collaborazione della Redazione e dei Consulenti della CESM Curatela, progetto grafico e impaginazione: Studio editoriale Ardigò Copertina: Vavassori & Vavassori, Bonate Sotto (BG) Stampa: Castelli Bolis Poligrafiche S.p.A. - Cenate Sotto (BG) Per le citazioni delle fonti, per le riproduzioni varie inserite in quest opera, nonché per eventuali non volute omissioni nei riferimenti o nelle attribuzioni all interno del libro, l editore è a disposizione degli accertati aventi esclusivo diritto. Il copyright delle iconografie e la proprietà dei marchi registrati citati nel testo, utilizzati ai soli fini didattici e a titolo esemplificativo, sono dei rispettivi proprietari e inseriti nei limiti della normativa vigente per le opere a carattere didattico scolastico. Le immagini di prodotti commercializzati utilizzate sono da intendersi solo come esempi didattici e non come scelte di merito, né come propensione all acquisto o quant altro. L Editrice San Marco dichiara che il presente libro di testo è in versione mista con estensione web, in conformità all art. 11 della Legge n. 221/2012. Printed in Italy ISBN TUTTI I DIRITTI RISERVATI 2013 Editrice San Marco S.r.l., Bergamo Ponteranica info@editricesanmarco.it È vietata la riproduzione anche parziale o a uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo, non autorizzata dall editore. I trasgressori saranno puniti a norma di legge. I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana 108, Milano, autorizzazioni@clearedi.org e sito web Ristampa

5 Presentazione 3 Presentazione Il marketing, nell era del mercato globalizzato, tende sempre più verso un mercato unico; in un periodo di recessione e di concorrenza aggressiva, come quello attuale, esso sta diventando il cardine del sistema economico mondiale e, perciò, influenza tutte le attività dell impresa. Scritto con un linguaggio di agevole e sicura comprensione, Marketing & Distribuzione illustra in modo puntuale tutti gli aspetti del marketing contemporaneo. Il volume si struttura seguendo due direzioni principali: da una parte, presta particolare attenzione alle piccole aziende, anche artigianali, presentando casi pratici e reali esperienze aziendali; dall altra, è un testo molto attento agli sviluppi che la disciplina del marketing ha avuto dall incontro con Internet: e-commerce e business on-line. Il tutto è finalizzato alla conoscenza del consumatore finale, centro dell universo del marketing, oggetto di grande attenzione (customer care). A livello teorico, il testo poggia sui tre pilastri fondamentali del marketing (il produttore, il prodotto-servizio e il consumatore finale) e prende in esame, in primo luogo, il marketing analitico, analizzando le varie indagini che è possibile eseguire per valutare la posizione dei prodotti sul mercato. Dopodiché, attraverso il marketing strategico, il testo prende in esame le decisioni riguardanti la segmentazione e il posizionamento, approfondendo, nel modulo dedicato al marketing operativo, la combinazione delle ben note 4P : prodotto, prezzo, pubblicità e piazzamento. A un modulo introduttivo dedicato alla ripresa dei concetti fondamentali di economia aziendale e di distribuzione, segue l esposizione di teorie e applicazioni del marketing, strutturata in moduli corredati di un apparato di box di approfondimento, di letture sia cartacee, sia on-line e da studi su problemi svolti, che esemplificano quanto esposto adattandolo alla realtà dell imprenditoria artigiana, delle piccole imprese e del web. Alla fine di ogni Unità didattica, è presente un corpus di esercizi variamente strutturati, che mirano all apprendimento del lessico specialistico, nonché all acquisizione delle competenze e delle abilità richieste dalle direttive ministeriali. Alla fine di ogni modulo allo studente vengono sottoposti problemi da svolgere riguardanti casi pratici con i quali, verosimilmente, questi si dovrà confrontare una volta entrato nel mondo del lavoro. In Appendice al volume, è stata aggiunta una esauriente fraseologia di settore di facile consultazione e di immediato utilizzo didattico. Nell Interactive E-book sono disponibili approfondimenti di sicuro appeal ed ulteriori esercitazioni. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito a portare a termine questo lavoro.

6 4 Come leggere il testo Come leggere il testo Marketig & Distribuzione è un testo strutturato in 5 moduli, a loro volta suddivisi in Unità didattiche. Ogni Unità didattica inizia con una mappa dei concetti questa metodologia di sintesi viene riproposta anche all interno del testo (1), comprende box di approfondimen- 1 La mappa presenta i contenuti che lo studente andrà ad affrontare All interno del testo sono presenti numerosi box di approfondimento e numerose letture, sia cartacee che web 2 3 Il testo è puntualmente corredato da glossari che spiegano allo studente i termini tecnici della materia 4

7 Come leggere il testo 5 to (2), letture (3), glossari esplicativi (4), box con casi pratici risolti (5) ed espansioni web (6). Alla fine di ogni Unità didattica c è una ricca mole di esercizi (7), come anche alla fine di ogni modulo (8). Al termine del libro è possibile consultare un ampio glossario tecnico (9). 5 La presenza di casi pratici risolti garantisce allo studente l immediato passaggio dalla teoria alla pratica 9 Un ricco e aggiornato glossario termina il volume 7 Ogni Unità didattica termina con un corpo di esercizi, mentre problemi da risolvere sono sottoposti allo studente alla fine di ogni modulo 8 Il testo è corredato da numerose espansioni web 6 Intro.indd 5 20/03/13 10:24

8 A mia madre Zewdi e allo zio Zerai

9 Indice 7 Presentazione pag. 3 Come leggere il testo 4 Modulo 0: Prerequisiti di Economia Unità didattica 1: L impresa L imprenditore Le tipologie di impresa Le tipologie di società L impresa e il macroambiente Unità didattica 2: La produzione Il processo di produzione I costi di produzione e l utile d impresa Indice Unità didattica 3: Il mercato Domanda e offerta Il mercato e la concorrenza Unità didattica 4: La distribuzione Le reti di distribuzione Modulo 1: Le ricerche di mercato Unità didattica 1: Evoluzione del marketing Il concetto di marketing Le origini del marketing L evoluzione del marketing Il marketing oggi Unità didattica 2: Il sistema delle ricerche di marketing La ricerca come strumento Le tipologie di ricerche Pianificazione di una ricerca di marketing Gli strumenti della ricerca Unità didattica 3: Tipi di ricerche I test di prodotto Ricerche sul packaging Ricerche sulla pubblicità Ricerche sulle vendite Modulo 2: Il marketing strategico Unità didattica 1: Segmentazione e posizionamento Gli obiettivi del marketing strategico La segmentazione del mercato Strategia e posizionamento di un impresa sul mercato Unità didattica 2: Il piano di marketing L elaborazione del piano di marketing Le motivazioni d acquisto La matrice SWOT

10 8 Indice Modulo 3: Il marketing operativo Unità didattica 1: Il prodotto Il prodotto: elemento primo del marketing mix La strategia di marketing sul prodotto La strategia della combinazione di prodotti La strategia del ciclo di vita del prodotto Influenza del ciclo economico nel marketing di prodotto Il marchio La marca Unità didattica 2: Il prezzo Il secondo elemento del marketing mix Determinazione del prezzo in base ai costi Determinazione secondo il metodo del Break Even Point La determinazione del prezzo in base alla domanda La determinazione del prezzo in base alla concorrenza Le politiche di prezzo Unità didattica 3: La pubblicità La comunicazione Il sistema pubblicitario La campagna pubblicitaria I mezzi pubblicitari tradizionali Altri strumenti pubblicitari Le pubbliche relazioni Il direct marketing (pubblicità diretta) La vendita personale e la promozione delle vendite Unità didattica 4: La vendita Le politiche distributive (trade marketing) La rete di vendita La distribuzione fisica Il merchandising Modulo 4: Internet e marketing Indice Unità didattica 1: Le aziende e Internet Internet e web Come è fatto un sito Internet Le aziende e Internet Unità didattica 2: La compravendita on-line L e-commerce Appendice 213 Fraseologia di settore Questo libro di testo è pubblicato in forma mista interattiva (cartacea + web). Collegandosi al sito dell Editrice San Marco ( it), è possibile scaricare il materiale didattico a disposizione degli utenti del libro selezionando il titolo e cliccando sull icona Interactive e-book. È necessario registrarsi e inserire il codice PIN individuale riportato in fondo al libro.

11 Modulo 0 Prerequisiti di Economia In questo modulo introduttivo verranno approfonditi i concetti fondamentali legati ai termini impresa e azienda, i quali, insieme alla conoscenza del mercato, costituiscono il prerequisito per lo studio e l applicazione del marketing d impresa vero e proprio. CONOSCENZE lle figure chiave del sistema economico lle attività dell impresa li canali distributivi ABILITÀ ldeterminare il grado di elasticità di un bene lvalutare i costi di produzione e l utile di impresa linterpretare le dinamiche del mercato

12 10 Modulo 0: Prerequisiti di Economia Unità didattica 1 L impresa Imprenditore e impresa. Figure chiave del mondo di oggi Mappa dei concetti L impresa è gestita da deve tener conto o del si distingue in base b a imprenditore macroambiente tipologie compiti pt tp tipologie - programmare la produzione - prevedere l andamento dei mercati - pianificare gli investimenti - imprenditore artigiano - imprenditore commerciale - imprenditore agricolo - imprenditore familiare individuale società di capitali collettiva società di persone

13 Unità didattica 1: L impresa L imprenditore Secondo il Codice Civile (libro V, art. 2082), l imprenditore è colui che esercita professionalmente un attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi. L imprenditore deve svolgere un attività abituale e non occasionale; quest ultimo termine non va confuso con la continuità (cioè senza qualche ricorrente interruzione): è un imprenditore anche chi gestisce stagionalmente uno stabilimento balneare o un impianto sciistico; esso va distinto anche dall esclusività: è un imprenditore anche un lavoratore dipendente che, nelle ore libere, svolge una seconda attività a carattere imprenditoriale, per esempio fornendo un servizio di intermediazione immobiliare. I I liberi professionisti I professionisti intellettuali o accademici (medici, ingegneri, architetti, notai, dottori commercialisti, ecc.) possono essere considerati imprenditori solo nel caso in cui non si limitino a svolgere il servizio che caratterizza la professione intellettuale, ma forniscano un Per approfondire servizio più ampio, che generi a sua volta ricchezza e valore sotto forma di beni e servizi offerti alla collettività. È il caso, per esempio, del medico che gestisce una casa di cura e fornisce ai pazienti, insieme al servizio di cura, quello di vitto e alloggio. 1.1 I compiti dell imprenditore All interno dell azienda, l imprenditore deve: l operare scelte economiche appropriate su che cosa, come, quando e quanto produrre; l prevedere la collocazione dei prodotti sul mercato, in base alla domanda e all eventuale concorrenza; l programmare l innovazione, il lavoro, gli investimenti, gli ammodernamenti degli impianti e l introduzione di nuove tecnologie; l adottare le forme pubblicitarie più adatte per fare conoscere i propri prodotti o servizi. Per adempiere queste funzioni l imprenditore può avvalersi del supporto di dirigenti e manager. In determinati settori, per poter svolgere l attività di imprenditore, occorre essere in possesso di determinati requisiti o superare un esame di abilitazione. Per diventare imprenditore agricolo, per esempio, bisogna sostenere l esame di imprenditore agricolo professionale, mentre per operare nel commercio è d obbligo iscriversi al R.E.C. Registro Esercenti il Commercio presso la Camera di Commercio. La Camera di Commercio svolge attività di interesse generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo nell ambito dell economia locale. Essa assolve anche funzioni amministrative attraverso il Registro delle Imprese, l archivio ufficiale che riunisce gli atti pubblici emanati dalle Camere di Commercio.

14 12 Modulo 0: Prerequisiti di Economia Per approfondire I Azienda e impresa Azienda e impresa sono due concetti ben distinti. L impresa rappresenta l attività dell imprenditore, svolta professionalmente e organizzata, mentre l azienda è l insieme dei beni materiali (materie prime, macchinari, attrezzature) e immateriali (know-how, innovazione, saperi e conoscenze, forza lavoro) utilizzati dall imprenditore per l esercizio dell impresa. 1.2 Le tipologie di imprenditore La legge distingue diverse categorie di imprenditore, in base alle normative che regolano l attività, agli adempimenti fiscali, alle agevolazioni comunitarie, ecc. Si analizzano ora ad una ad una. L imprenditore agricolo L imprenditore agricolo è colui che esercita un attività diretta alla coltivazione del fondo (la terra), alla viticoltura, all allevamento del bestiame (compresa l acquacoltura) e altre attività connesse. Per attività connesse si intendono quelle legate alla trasformazione e alla vendita dei prodotti agricoli. Ma, se accanto al bestiame del suo allevamento un agricoltore vendesse anche bestiame acquistato da terzi, perderebbe lo status di imprenditore agricolo e configurerebbe la sua impresa come commerciale. L imprenditore commerciale Secondo il Codice Civile, è un imprenditore commerciale colui che svolge una delle seguenti attività: L imprenditore agricolo esercita la coltivazione del fondo

15 Unità didattica 1: L impresa 13 l attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi; l attività intermediaria nella circolazione di beni (è l attività del commerciante all ingrosso e al dettaglio); l attività di trasporto via terra, via acqua e via aria; l attività bancaria o assicurativa; l altre attività ausiliarie delle precedenti (per es. mediatori, agenti di commercio). L attività di produzione deve essere comunque industriale, cioè non agricola. L imprenditore familiare L impresa familiare è necessariamente un impresa individuale, condotta da una persona fisica, il titolare, che ne è anche il proprietario. In questo tipo di impresa possono collaborare anche alcuni familiari: il coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo. Per la collaborazione prestata dai familiari è riconosciuta, entro determinati limiti, una quota di partecipazione agli utili dell impresa. Per essere considerati collaboratori dell impresa, i familiari devono partecipare all attività della stessa in modo continuativo e prevalente. Sono dunque esclusi i familiari che: l prestano la loro attività nella famiglia e non nell impresa; l svolgono la loro attività prevalente all esterno dell impresa; l esercitano in via continuativa un attività di lavoro dipendente, autonomo o sono loro stessi titolari d impresa. L imprenditore artigiano L imprenditore artigiano esercita personalmente, professionalmente e in qualità di titolare, l impresa artigiana, svolgendo in misura prevalente il proprio lavoro, anche manuale, nel processo produttivo. Nell impresa, la produzione dei beni o dei servizi è, quindi, strettamente collegata alla persona dell imprenditore, il cui apporto nel processo produttivo è complementare a quello dei dipendenti, ma allo stesso tempo prevalente in quanto, accanto a esso, svolge compiti dirigenziali. Il numero massimo di dipendenti di un impresa artigiana è variabile a seconda delle modalità di produzione e del settore di attività. L impresa artigiana può inoltre contare su un determinato numero di apprendisti, anch esso stabilito per legge. Nell impresa artigiana, il titolare deve operare insieme ai suoi dipendenti Il titolare è chi gestisce l impresa individuale in via esclusiva, ha la qualifica di imprenditore ed è l unico responsabile, anche se si avvale della collaborazione dei familiari. Pertanto solo su di lui gravano le eventuali perdite subite dall impresa. L utile si ottiene sottraendo i costi di produzione e amministrazione ai ricavi (prodotti o servizi venduti) relativi all esercizio amministrativo (periodo di tempo che va dal 1 gennaio al 31 dicembre dell anno in questione).

16 14 Modulo 0: Prerequisiti di Economia Limiti dimensionali delle imprese artigiane Settore e tipologia dell impresa Numero massimo di dipendenti* Numero massimo di apprendisti Lavorazioni non in serie 18 9 Lavorazioni in serie non del tutto automatizzate 9 5 Lavorazioni artistiche e tradizionali Trasporto 8 - Costruzioni edili 10 5 *Compresi gli apprendisti L impresa artigiana può essere svolta in forma di ditta individuale o in forma societaria. In quest ultimo caso tutti i soci, o la maggioranza di essi, vi devono svolgere un lavoro personale che abbia, all interno dell impresa, una funzione preminente sul capitale. Per approfondire I L apprendistato L apprendistato è considerato il principale veicolo per l ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Esso è disciplinato dal D. Lgs. n. 167/2011 che lo definisce come un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e all occupazione dei giovani, e stabilisce le seguenti regole: l il periodo di apprendistato ha una durata minima di 6 mesi; l l apprendista è seguito in azienda da un tutor o referente aziendale; l il rapporto tra apprendisti e lavoratori qualificati deve essere di tre apprendisti ogni due lavoratori; l l apprendistato si deve inserire in un più ampio percorso di formazione che il giovane dovrà seguire in azienda, ai fini del raggiungimento della qualifica professionale. Inoltre la legge identifica tre tipologie di apprendistato: l apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, per i giovani dai 15 ai 25 anni, che vogliano conseguire la qualifica assolvendo all obbligo formativo; l apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, per i giovani tra i 18 e i 29 anni che vogliano acquisire una qualifica professionale ai fini contrattuali; l apprendistato di alta formazione e di ricerca, per il conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore o di titoli universitari e postuniversitari. L apprendistato unisce giovani e mondo del lavoro

17 Unità didattica 1: L impresa Le tipologie di impresa Le imprese si possono classificare in base a diversi criteri, a seconda dei quali si distinguono: l imprese dirette o indirette; l imprese pubbliche o private; l imprese individuali e collettive. Tipologie di impresa Mappa dei concetti dirette / indirette pubbliche / private individuali / collettive Imprese dirette e indirette Sono imprese dirette (agrarie, estrattive, artigianali e industriali, dei servizi) quelle il cui scopo è la produzione di beni o servizi. Sono, invece, imprese indirette (mercantili, bancarie, assicurative) quelle il cui fine è permettere più agevoli forme di scambio, svolgendo principalmente attività di intermediazione. Le Ferrovie dello Stato sono un azienda pubblica Imprese pubbliche e private Sono definite pubbliche quelle imprese i cui capitali sono in maggioranza statali. La gestione di questo tipo di imprese, solitamente di importanza strategica per la collettività (trasporti, energia, carburanti, ecc.), è controllata dallo Stato. Le imprese private, invece, sono gestite da una privata persona fisica o giuridica. Queste imprese hanno quasi sempre fine di lucro.

18 16 Modulo 0: Prerequisiti di Economia Imprese individuali e collettive Sono imprese individuali quelle i cui capitali appartengono a un individuo privato; mentre le imprese collettive sono costituite grazie a capitali provenienti da diversi soci che si organizzano dando vita a una società. 3. Le tipologie di società La società è l organismo economico che nasce da un atto costitutivo (art Codice Civile) con il quale uno o più soci si impegnano a conferire beni o servizi (che andranno a costituire il capitale della società) per svolgere una attività economica allo scopo di dividere gli utili (attività a scopo lucrativo). L atto costitutivo di una società può essere: l un atto unilaterale, se essa è fondata da un unico socio; l un contratto stipulato tra più soci, se ha origine dall accordo tra diversi soggetti. Per approfondire I La personalità giuridica Con personalità giuridica si intende la capacità di essere titolari di diritti e di doveri nei confronti della società civile e dell ordinamento dello Stato. Nelle società di persone, la personalità giuridica è affidata a singoli soci che devono rispondere con il proprio patrimonio alle eventuali controversie, mentre le società di capitali, dotate di personalità giuridica, hanno anche autonomia patrimoniale e sono pertanto tenute a rispondere con il capitale d impresa in caso di azioni legali. Le società di capitali hanno una propria personalità giuridica

19 Unità didattica 1: L impresa 17 In base al grado di autonomia patrimoniale, si distinguono: l le società di persone, a cui non viene riconosciuta la personalità giuridica; l le società di capitali, che godono di personalità giuridica. Vi è inoltre un particolare tipo di società, che non ha scopo lucrativo: la cooperativa. 3.1 Le società di persone Nelle società di persone, il fattore personale è prevalente rispetto a quello patrimoniale e i soci sono tenuti a rispondere personalmente e solidalmente per tutte le obbligazioni sociali. Per questo motivo le società di persone si dicono a responsabilità illimitata. In caso di insolvenza, i creditori sociali possono richiedere il dovuto rivalendosi sia sul patrimonio della società, sia sul patrimonio personale dei soci. Sono società di persone: l la società semplice, che svolge, come impresa collettiva, attività non commerciale; l la società in nome collettivo (s.n.c.), dedicata ad attività commerciali; l la società in accomandita semplice (s.a.s), che distingue tra soci accomandanti (che rispondono delle obbligazioni sociali solo nei limiti delle quote conferite) e soci accomandatari (che invece rispondono illimitatamente alle obbligazioni sociali). Rispondere in solido significa rispondere insieme ; nelle società di persone tutti i soci devono rispondere insieme di eventuali obbligazioni e debiti della società. Per obbligazione sociale si intende qualsiasi debito contratto dalla società. 3.2 Le società di capitali Le imprese medio-grandi sono solitamente organizzate sotto forma di società di capitali. In queste società, il fattore patrimoniale prevale su quello personale. Infatti, vi è la totale separazione tra i beni della società (i beni e i capitali conferiti dai soci in fase di stipulazione del contratto, le quote societarie di proprietà, ecc.) e i beni personali dei soci. Per le obbligazioni sociali risponde la società con il suo patrimonio, ben distinto da quello dei singoli soci. Nel caso in cui il patrimonio sociale non sia sufficiente a estinguere i debiti sociali non è quindi possibile, per i cre- sono trasformate in società di capitali Molte aziende familiari, col tempo si ditori, agire contro i soci. Ne consegue che la scelta della forma societaria spesso dipende dalla capacità economica dei contraenti (i soci): quando questa capacità non è elevata, si costituisce, solitamente, una società di persone; al contrario, se il capitale di cui i contraenti dispongono è ingente, si opterà per costituire una società di capitali. Anche le aziende condotte in passato da un unico imprenditore, che affidava la gestione al proprio successore in una tradizione di tipo familiare (si pensi per esempio alla Fiat e alla Pirelli), hanno dovuto trasformarsi,

20 18 Modulo 0: Prerequisiti di Economia nel tempo, in grandi società per azioni. Ciò ha consentito di aumentare fortemente il capitale e gli investimenti e, in definitiva, ha fornito la garanzia di una crescita economica. Sono società di capitali: l la società per azioni (s.p.a.), in cui le quote di partecipazione sono costituite da azioni e che è la forma più importante di società di capitali; l la società a responsabilità limitata (s.r.l.), che svolge attività commerciale a fini lucrativi e può essere esercitata in forma individuale o collettiva; l la società in accomandita per azioni (s.a.p.a), che distribuisce le responsabilità tra i soci accomandanti e accomandatari. I tipi di società previsti dall ordinamento italiano Società semplice Società di persone Società in nome collettivo (S.n.c.) Società in accomandita semplice (S.a.s.) Società per azioni (S.p.a.) Società di capitali Società a responsabilità limitata (S.r.l.) Società in accomandita per azioni (S.a.p.a.) Per approfondire I Impresa e società Le imprese artigiane, per esempio, possono essere costituite, secondo la L. n. 443/85, esclusivamente nelle seguenti forme giuridiche: l ditta individuale; l società in nome collettivo (s.n.c); l società cooperativa; l società in accomandita semplice (s.a.s.); l società a responsabilità limitata (s.r.l.) unipersonale e pluripersonale. Le società per azioni e le società in accomandita per azioni non sono invece considerate imprese artigiane. Le cooperative di consumo hanno l obiettivo di abbassare i prezzi di vendita 3.3 Le società cooperative Le cooperative sono società aventi scopo mutualistico. Ciò significa che esse non vengono costituite per conseguire degli utili da ripartire ai soci, ma al fine di svolgere un attività economica che dia ai soci la possibilità di ottenere beni o servizi a condizioni più favorevoli rispetto a quelle che otterrebbero singolarmente. Quando le società cooperative stipulano contratti con i loro soci, si ha un rapporto di

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