Progetto di rilevazione e analisi relativo allo status e alla distribuzione delle specie ittiche alle foci del fiume Reno, del fiume Lamone, del

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Progetto di rilevazione e analisi relativo allo status e alla distribuzione delle specie ittiche alle foci del fiume Reno, del fiume Lamone, del"

Transcript

1 2013 Provincia di Ravenna Università di Bologna Progetto di rilevazione e analisi relativo allo status e alla distribuzione delle specie ittiche alle foci del fiume Reno, del fiume Lamone, del torrente Bevano e nel tratto del canale Destra-Reno

2 Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell Università di Bologna Gruppo di Ricerca Dr. Oliviero Mordenti (Responsabile Scientifico) Dr. Pietro Emmanuele Dr. Antonio Casalini Dr. Andrea Di Biase Dr.ssa Michaela Mandelli Coordinamento per la Provincia di Ravenna: Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale della Provincia di Ravenna Dirigente: dott. Antonio Venturi Responsabile del Servizio Gestione Faunistica: dott. Giovanni Mazzolani Referente per la pesca sportiva nelle acque interne: Geom. Daniele Ghetti 1

3 INDICE Obiettivi del Progetto pag. 3 Metodologia della Ricerca pag. 7 Risultati delle Indagini pag. 21 Canale in Destra-Reno pag. 26 Fiume Reno pag. 30 Fiume Lamone pag. 36 Torrente Bevano pag. 40 Bibliografia pag. 44 2

4 OBIETTIVI DEL PROGETTO Le acque superficiali, per le molteplici destinazioni d uso che comprendono l utilizzo a fini potabili, idroelettrici, irrigui, alieutici e ricreativi costituiscono una componente ambientale fondamentale. La molteplicità degli interessi che convergono sulle acque pubbliche e la sempre minor disponibilità di questa preziosa risorsa impongono la definizione di un chiaro quadro normativo che stabilisca le priorità ed i criteri di fruizione delle acque. Inoltre problema ben più grave è la captazione delle acque per scopi antropici, con costruzioni di briglie, sbarramenti e dighe che impediscono la normale risalita dei fiumi della fauna ittica, con pesanti ripercussioni sull ambiente fluviale e sull ecosistema. La particolare realtà fluviale delle acque italiane, caratterizzata da molti sbarramenti per km di corso d acqua, non è inoltre regolata da un aggiornata legislazione specifica; ancora oggi la programmazione degli interventi per la realizzazione di passaggi per pesci dipende dalla sensibilità delle amministrazioni locali, mancando un unificazione dei criteri direttivi e gestionali. In più, l assenza di un adeguata commissione competente, finalizzata alla supervisione dei progetti e degli impianti in opera, magari in grado di fornire linee guida per le corrette metodologie progettuali, comporta una mancanza di sistematicità, di controllo e verifica nel settore. Sulla base di tali presupposti, l Amministrazione provinciale di Ravenna si è rivolta ad un gruppo di ricerca universitario per avere informazioni sui popolamenti ittici insediati nei tratti terminali di tre aste fluviali del ravennate al fine di garantire una corretta gestione degli ambienti fluviali indagati. Il progetto della Provincia di Ravenna vuole realizzare due azioni identiche ma con finalità diverse: la prima è rivolta alla rilevazione e analisi delle specie presenti in prossimità dello sbocco a mare per l individuazione di quelle che potrebbero trarre beneficio dalla 3

5 realizzazione di scale di rimonta da realizzarsi in prossimità degli sbarramenti. Le scale di risalita sono opere da realizzarsi con l obiettivo principale di aggirare gli ostacoli artificiali (dighe, briglie trasversali), al fine di consentire la libera circolazione della fauna ittica a favore del ripristino delle migrazioni trofiche e riproduttive delle popolazioni autoctone nell ambito dei corsi d acqua. Conoscere quali sono le specie da favorire permetterà una progettazione mirata e quindi maggiori garanzie di risultato; la seconda, sviluppa l indagine in merito allo status e alla distribuzione delle specie ittiche nel Canale Destra-Reno, finalizzata a favorire elementi da utilizzare nella programmazione dei ripopolamenti ordinari e/o mirati all attività agonistica. L esercizio della pesca sportiva, in questi ultimi anni, ha assunto un ruolo ed un importanza sempre crescente dal punto di vista ricreativo e la cui gestione dovrà essere sempre più ispirata da conoscenze tecnico-scientifiche. Area bacini oggetto di studio Bacini idrografici dell Emilia Romagna (modificato da ARPA Sezione Provinciale di Reggio Emilia, 07/2013) 4

6 Fondamentali saranno i dati raccolti sulle specie aliene, lo studio fornirà elementi utili per porre in essere interventi atti al controllo, a tutela dell ecosistema, delle popolazioni alloctone invasive. Talune Amministrazioni Regionali e Provinciali si sono dotate o si stanno dotando degli strumenti tecnici atti a garantire una corretta gestione degli ambienti fluviali e dei popolamenti ittici. Con la realizzazione del progetto in essere, l Amministrazione Provinciale di Ravenna, ha inteso imprimere una svolta nei criteri, spesso empirici, che sino ad oggi hanno governato la gestione delle acque pubbliche. In tale ottica, la ricerca non ha il solo scopo di fotografare le diverse realtà presenti negli ambienti fluviali provinciali ma si propone come uno strumento di base per la gestione dell ittiofauna che prende in considerazione i diversi aspetti tecnicoscientifici con l obiettivo di stabilire una proficua convivenza tra pesca sportiva, antropizzazione del territorio e salvaguardia del patrimonio naturale. 5

7 Le tecniche adottate per la realizzazione del progetto poggiano pertanto su basi rigorosamente scientifiche che hanno consentito di chiarire i diversi aspetti che regolano la struttura e la dinamica dei popolamenti ittici. I dati che stanno alla base dello studio, quali presenza, distribuzione e status delle specie ittiche, sono stati raccolti in ripetute campagne di campionamento, eseguite nelle diverse stagioni, in 16 stazioni ripartite sui quattro bacini, oggetto di studio, al fine di disporre di informazioni sovrapponibili e comparabili tra di loro. Poichè lo studio costituisce uno strumento di gestione dinamico, la ripetizione di parte o di tutti i rilievi, condotta a distanza di qualche anno, potrebbe consentire di verificare l efficacia del nuovo strumento di gestione introdotto nonchè l evoluzione delle condizioni generali dell ambiente fluviale. 6

8 METODOLOGIA DELLA RICERCA Individuazione delle stazioni di campionamento L individuazione delle stazioni ha avuto luogo seguendo le indicazioni di Huet (1964) e Persoone (1979) adattando le metodologie indicate alla situazione dei corsi d acqua presi in esame, contraddistinti da un carattere prevalentemente ipopotamale e soggetti a forti variazioni di temperatura, salinità, ossigenazione e portata stagionale. Le stazioni sono state scelte in modo da essere distribuite in misura sufficientemente omogenea sul tratto indagato. Sono state, inoltre, scelte aree rappresentative per un determinato tratto di un corso d acqua, prestando attenzione ad alcune caratteristiche morfologiche del fiume, come ad esempio portata, velocità della corrente, profondità, conformazione degli argini, tratto della foce. Si è poi tenuto conto di alcuni parametri ambientali quali temperatura, ossigeno e salinità dell acqua. Sono state, infine, prese in considerazione anche problematiche di carattere tecnico-logistico e organizzativo, quale la possibilità di avvicinamento con un automezzo in grado di trasportare le attrezzature utilizzate (elettrostorditori, retini, contenitori, frigoriferi portatili, strumenti per la determinazione dei parametri dell acqua). Sui tratti dei corsi d acqua oggetto di indagine sono state individuate n. 16 stazioni così suddivise: 5 stazioni per il bacino canale in destra-reno; 4 stazioni per il bacino del fiume Reno; 3 stazioni per il bacino del fiume Lamone; 4 stazioni per il bacino del torrente Bevano. Nell ambito di ciascun tratto, alle diverse stazioni è stato assegnato un codice con numerazione crescente da valle a monte. 7

9 Tecniche di cattura Per i campionamenti sono state adottate differenti tecniche di cattura: Pesca con nasse e bertovelli: i bertovelli, realizzati in maglia di rete morbida e richiudibili a fisarmonica, sono stati acquistati mentre, per quanto riguarda le nasse, sono state costruite manualmente di due dimensioni diverse, con rete metallica rigida rivestita in plastica. All interno di nasse e bertovelli è stata inserita dell esca (innesco), costituita da scarti di pesce azzurro. Per ogni singola stazione identificata, sono state utilizzate: 2 nasse piccole, 2 nasse grandi, 2 bertovelli collegati in serie. Una volta messe in acqua, nasse e bertovelli venivano assicurate a riva con del cordino, oppure in acqua con delle canne di bambù e restavano in pesca per 4-6 giorni consecutivi durante i quali l esca veniva sostituita. Una volta salpate si procedeva con la registrazione delle catture e successivo reinnesco delle stesse per un altra battuta di pesca; gli esemplari catturati, una volta campionati, venivano successivamente liberati. 8

10 Pesca con canna: per quanto riguarda l ausilio e l utilizzo della canna, le tecniche di pesca sono variate in relazione alla tipologia di pesce che si voleva catturare, scegliendo una pesca a fondo o in superficie ed utilizzando esche differenti in relazione all alimentazione del pesce. Di seguito sono state riportate alcune tecniche utilizzate dai pescatori che hanno collaborato al campionamento. Pesca a galleggiante con canna fissa: questa tecnica è la più usata e la più antica. Le canne fisse sono di svariate misure e tipologie. La lenza montata su canna fissa deve avere la stessa lunghezza di essa. I galleggianti si possono usare di svariate grammature, a secondo della tipologia di pesce da catturare. Pesca a galleggiante con canna a mulinello: questa tecnica rappresenta l evoluzione della pesca precedente: qui abbiamo un mulinello contenente svariati metri di filo, questo filo servirà per lanciare più in lontananza e per contrastare i pesci più cambattivi (attraverso la frizione del mulinello). Pesca a fondo: la pesca a fondo con il piombo è sicuramente insieme alla pesca con il galleggiante una delle tecniche più utilizzate. Per praticare questo tipo di pesca si usano canne non molto lunghe max 4 m e abbastanza robuste per poter contrastare la potenza dei pesci di 9

11 fondo. La grammatura dei piombi, la lenza e l'amo variano in base alla tipologia dei pesci che si desidera catturare. Pesca a ledgering: la pesca a ledgering e' semplicemente un pesca a fondo, ma con l ausilio di canne più leggere, quindi più sensibili alle abboccate dei pesci. Le canne per questo tipo di tecnica di solito sono formate da due pezzi a incastro e da un terzo pezzo, chiamato cimino, intercambiabile per regolare la sensibilità che si desidera ottenere. Il cimino di solito viene colorato per visualizzare ancora meglio la toccata del pesce. Pesca a carpfishing: questa tecnica non e' altro che una pesca a fondo con canne abbastanza robuste, perchè a volte devono sopportare lenze molto pesanti, soprattutto quando si pesca a lunghe distanze. La lunghezza delle canne varia in base alla tipologia di azione, ma al massimo arrivano a 4 m. Il carpfishing è una tecnica adatta alla cattura della carpa in cui l'esca non viene posizionata sull'amo ma su un filo esterno. Pesca con elettrostorditore: in alcune stazioni è stata utilizzata un apparecchiatura per elettropesca trasportabile a spalla, con batteria in grado di erogare una corrente continua di 0,8 Kwatt ad una tensione di volt. 10

12 Le differenti potenze dell apparecchiatura impiegata hanno consentito di scegliere quella più idonea per il tratto campionato al fine di evitare lesioni ai pesci. L elettropesca si basa sul comportamento del pesce che, in presenza di un campo elettrico, reagisce nuotando verso il polo positivo (anodo). La corrente continua attraversa il campo elettrico andando dall anodo al catodo, producendo linee di forza e linee equipotenziali o di eguale tensione. Attorno all anodo il campo presenta linee equipotenziali di valore via via crescente. Questo aumento suscita nel pesce risposte neuromuscolari sempre più intense, da cui derivano modelli di comportamento prevedibili; infatti, decisive per l efficacia del metodo risultano le seguenti condizioni: il pesce reagisce alla differenza di potenziale (potenziale corporeo) che si forma fra la testa e la coda. Per tale motivo, la taglia del pesce ricopre un ruolo importante poichè il soggetto di elevate dimensioni sviluppa nell acqua un potenziale corporeo più elevato rispetto al pesce di taglia inferiore in quanto la sua lunghezza totale occupa una parte maggiore del campo elettrico. In presenza di un campo elettrico, possono verificarsi cinque diverse situazioni e conseguenti differenti reazioni diverse: 1) quando il pesce si trova ai limiti del campo elettrico, l individuo si allarma e tende a sfuggire; 2) quando il potenziale corporeo supera un certo limite, il corpo del pesce vibra; 3) quando il potenziale corporeo è crescente, man mano che il pesce riceve crescenti voltaggi attraverso il suo corpo, il soggetto manifesta movimento attivo verso l anodo (elettrotassìa o galvanotassìa); 4) quando il voltaggio (e la differenza di potenziale tra testa e coda) aumenta ulteriormente, il pesce manifesta rilassamento muscolare e perdita dell equilibrio, assumendo una posizione capovolta (elettronarcosi o galvanonarcosi). A questo punto, dovrebbe arrestarsi l azione della pesca elettrica e il pesce dovrebbe essere guadinato; 5) quando l esposizione alla corrente è prolungata e va oltre il valore necessario per indurre narcosi, il pesce va incontro a rigidità ovvero crampo muscolare intenso, successivo a violentissime contrazioni spasmodiche che portano alla morte (elettrocuzione). 11

13 Schema di funzionamento di un elettrostorditore Lo scopo dell elettropesca è quello di far sì che il pesce nuoti verso l anodo, presso il quale il soggetto rimane immobilizzato per poi riprendersi in breve tempo dal momento in cui cessa l effetto della corrente. I campionamenti, con elettropesca, sono avvenuti il metodo della doppia passata (Bagenal, 1978) che prevede il controllo di un tratto di fiume di lunghezza variabile ( m). 12

14 L operatore, munito di elettrostorditore e guadino, percorre il tratto da campionare per due volte da valle a monte e da monte a valle catturando la maggior quantità di pesce possibile. Tale sistema, in condizioni di profondità non superiore ai cm e corrente non troppo veloce, è in grado di garantire percentuali di catture anche superiori al 90% delle popolazioni presenti nel tratto considerato. Pesca con bilancione: nella Provincia di Ravenna la pesca ricreativa con bilancione rappresenta una tradizione estremamente radicata nel contesto socio-culturale cittadino. La tecnica che viene utilizzata nei capanni da pesca del territorio emiliano-romagnolo è centrata sull utilizzo di ampie reti da sollevamento quadrangolari tese, periodicamente immerse nell acqua e sollevate verticalmente. Questo modo di pescare è genericamente chiamato pesca a bilancia. Un modo antico, relativamente intuitivo e semplice di raccolta, soprattutto dove le acque sono poco profonde e con basse velocità, tipiche delle zone umide ricche di canali, lagune e piallasse, oppure di zone marine protette dai forti moti ondosi. A questa famiglia sono riconducibili diversi strumenti che si distinguono soprattutto in base alla dimensione della rete: il bilancino, la bilancella, la bilancia ed il bilancione fisso, chiamato anche nelle zone romagnole padellone. Generalmente il lato della rete non può superare i sei metri e le maglie possono avere un lato più piccolo nel fondo della rete; in questo caso si parla di bilancia con fossetta (o fissetta). 13

15 Questa ha la funzione di raccogliere soprattutto i pesci più piccoli come le acquadelle e gli omini nudi nelle zone in cui le specie ittiche sono prevalentemente di origine marina. La raccolta dalla rete del pescato può avvenire direttamente dalla rete opportunamente attratta verso il pescatore, oppure con l ausilio di un retino di raccolta. I bilancioni utilizzati erano formati da una rete armata su supporti fissi. La rete veniva calata e salpata con cime ed argani che facevano capo a comandi meccanici o manuali posti all interno di un capanno da pesca. Per le catture con bilancione e canna da pesca, sono stati coinvolti pescatori amatoriali e proprietari di capanno che hanno risposto all iniziativa con molto entusiasmo e professionalità. La collaborazione tra i tecnici deputati ai monitoraggi ittici e gli operatori della pesca professionale è di fondamentale importanza soprattutto nei tratti potamali dei grandi fiumi e nelle porzioni lentiche, dove le tecniche citate possono risultare poco efficienti per la cattura di tutte le specie presenti in un determinato sito. Ad eccezione degli esemplari conservati per successive analisi di laboratorio, al termine delle operazioni di campionamento tutti gli esemplari catturati sono stati rilasciati nello stesso sito di cattura. Nel caso i pesci siano stati anestetizzati, prima del rilascio, sono stati mantenuti in reti o recipienti fino al momento in cui hanno dimostrato una ritrovata capacità di nuoto attivo. Di seguito viene riportata una lista indicativa degli equipaggiamenti utilizzati per l esecuzione dei campionamenti: - Reti armate su coppi immanicati per la cattura dei pesci storditi - Le reti sono realizzate con materiali non conducibili e prive di nodi (riduce i danni cutanei ai pesci catturati); 14

16 - Contenitori in plastica (secchi e mastelli) di diverso volume (10-50 l) per il trasporto e lo stoccaggio degli esemplari catturati. Per ridurre lo stress per gli esemplari catturati sono stati utilizzati dispositivi di ossigenazione o di aerazione delle acque (es. aeratori portatili); - Stivali ascellari ( bragotti ) in gomma o altro materiale isolante; - Guanti di gomma, lattice o neoprene (isolanti); - Bilancia elettronica digitale (±1 g) per il peso dei pesci catturati; - Ittiometro per il rilievo in campo della lunghezza dei pesci catturati (tali misure possono essere fatte anche in laboratorio previa la ripresa delle immagini fotografiche dei pesci); - Macchina fotografica digitale e GPS; - Sonde multiparametriche per la determinazione delle principali caratteristiche fisicochimiche dell acqua (ossigeno disciolto, temperatura, salinità). - Liquidi anestetizzanti per facilitare i rilievi biometrici e fotografici (Fenossietanolo); - Retini (tipo nassa) per lo stoccaggio dei pesci nella fase di risveglio, prima del rilascio nel sito di cattura; 15

17 - Strumentazioni da laboratorio (pinze, forbici, bisturi, barattoli, eppendorf, alcol, ecc.) per la raccolta delle squame e per la conservazione dei campioni; - Equipaggiamento di primo soccorso, completo di note guida per tecniche di rianimazione cardiaca e polmonare; - Elettrostorditore completo di anodo e catodo tutto l equipaggiamento per la pesca elettrica conforme agli standard CENELEC e IEC, alla legislazione vigente e in maniera esplicita all IEC Analisi dei pesci Tutti i soggetti catturati sono stati sottoposti ad un primo esame per il riconoscimento della specie e la conseguente classificazione sistematica. Si è in seguito proceduto a: rilievo del peso totale, rilievo della lunghezza totale, calcolo del fattore di condizione K. Per il rilievo del peso ci si è avvalsi di bilancia elettronica (Bel Engineering mod Mark K12 - grado di precisione 1g) specifica per animali vivi. La lunghezza totale dei soggetti catturati è stata misurata dall apice del muso, a bocca chiusa, all estremità della pinna caudale, utilizzando un apposito strumento in plexiglass (ittiometro), in grado di immobilizzare il pesce per la durata delle operazioni e la cordella metrica per i pesci più lunghi di 35 cm. Il fattore di condizione K è un rapporto che varia a seconda della specie ittica considerata, in quanto pesci di forma più slanciata hanno valori più bassi ma, in ogni caso, evidenzia in modo efficace la condizione corporea del pesce esaminato e quindi il suo stato nutrizionale. Il fattore di condizione risulta dunque influenzato da innumerevoli situazioni ambientali e, soprattutto trofiche; viene utilizzato in ambito scientifico in quanto esprime quantitativamente 16

18 lo stato di maggiore o minore benessere degli individui in relazione alla loro corposità, valutata attraverso il peso e la lunghezza.. Il riscontro di valori di k, che si discostano da quelli tipici della specie di appartenenza, può indicare la scarsità o assenza di fonti alimentari, sovrappopolamento o presenza di fattori ambientali/antropici che limitano il periodo utile all'accrescimento. Sulle popolazioni più abbondanti è stata calcolata l età dei pesci mediante tecnica scalimetrica prelevando alcune squame dalla regione superiore alla linea laterale in prossimità del capo, procedendo poi con l ausilio di un microscopio binoculare (OPTECH mod.: LFZ) al conteggio degli anelli di accrescimento del tessuto osseo differenziatisi con l alternarsi delle stagioni. Parallelamente all accrescimento del pesce, sulle squame compaiono dei nuovi solchi esterni (circoli), concentrici ad una zona centrale più chiara (centro di ossificazione o focus) e con aspetto di linee scure. Quando l accrescimento è rallentato (rallentamento metabolico tipico del periodo invernale), i circoli sono ravvicinati fra loro e presentano nel loro decorso numerose interruzioni. Il limite definito dalla linea ideale che intercorre fra l ultimo circolo con interruzioni ed il primo circolo successivo continuo è detto annulo e separa due zone annuali attigue. 17

19 L assegnazione definitiva dell età di un soggetto è avvenuta riportando con un numero intero gli anni di vita a cui è stato aggiunto il segno + che indica l ultima stagione di crescita. Analisi delle acque Contemporaneamente ai rilievi eseguiti sull ittiofauna, sono state eseguite analisi in campo e prelevati campioni di acqua al fine di determinare i principali parametri fisico-chimici che possono influenzare l assetto delle comunità ittiche insediate nelle acque indagate quali: Ossigeno: rilevato direttamente in campo con apparecchiatura elettronica portatile Hanna Instruments (mod.: HI 9146) per la rilevazione dell ossigeno in mg/l; Temperatura: rilevata direttamente in campo con apparecchiatura elettronica portatile Hanna Instruments (mod.: HI 9146) per la rilevazione della temperatura in C; 18

20 Salinità: rilevata direttamente in campo con rifrattrometro Milwaukee mod.: MR100ATC per la rilevazione della salinità in. Composti azotati (ammoniaca, nitriti, nitrati): rilevati in laboratorio mediante apparecchio spettrofotometrico Hach DR-EL/2010 per la rilevazione dei composti azotati in mg/l.. Elaborazione e rappresentazione dei dati Presso la sede del CdL Universitario di Ricerca e Didattica in Acquacoltura e Igiene delle Produzioni Ittiche di Cesenatico è stato predisposto tutto il materiale necessario all esecuzione dei campionamenti ed allo svolgimento delle analisi dei reperti biologici. Presso la stessa sede è stato predisposto, inoltre, il supporto informatico che ha consentito la catalogazione e l archiviazione delle informazioni acquisite in vista delle analisi che si sono rese necessarie per la stesura dell elaborato finale. Per ogni tratto di fiume indagato è stata riportata sotto forma tabellare: l individuazione di ciascuna stazione di campionamento: nella tabella sono descritte le coordinate geografiche, la tipologia del fondo e la vegetazione prevalente; la composizione della popolazione distinta per specie: nella tabella oltre la specie ed il nome scientifico viene indicato il peso medio, la lunghezza totale media, l abbondanza espressa in percentuale sul numero totale dei pesci catturati ed il fattore di condizione K. Tecniche di cattura adottate: nella tabella vengono indicate le tecniche ti cattura eseguite nelle singole stazioni di campionamento. Inoltre, per ogni tratto di fiume indagato sono stati riportati gli andamenti stagionali dei alcuni parametri fisico-chimici dell acqua indagati e rappresentati in forma grafica. 19

21 Sono state infine appositamente predisposte ed elaborate delle foto, con l ausilio della tecnologia fotografica satellitare di Google Earth, su cui sono state individuate le stazioni di campionamento dislocate su ogni corpo idrico oggetto di studio. 20

22 21

23 Nel complesso il gruppo di ricerca ha eseguito un totale di 31 interventi che vengono sinteticamente descritti in Tabella: Calendario riepilogativo dei campionamenti Data Attività svolta 02 luglio luglio luglio luglio luglio luglio luglio agosto agosto agosto ottobre ottobre ottobre novembre novembre novembre maggio luglio luglio luglio luglio luglio luglio luglio luglio luglio luglio settembre settembre settembre novembre 2013 Sopralluogo e individuazione stazioni Reno e Canale Destra-Reno Sopralluogo e individuazione stazioni Bevano Sopralluogo e individuazione stazioni Lamone Campionamento stazioni: Be1, Be2, Be3 Campionamento stazioni: Be1, Be2, Be3 Campionamento stazioni: Be1, Be2, Be3 Campionamento stazioni: Be1, Be2, Be3 Campionamento stazioni: Re1, Re3, Re4 Campionamento stazioni: Re1, Re3, Re4 Campionamento stazioni: Re1, Re3, Re4 Campionamento stazioni: La1, La2 Campionamento stazioni: La1, La2 Campionamento stazioni: La1, La2 Campionamento stazione: Be4 Campionamento stazione: Be4 Campionamento stazione: La3 Campionamento stazione: Re2 Campionamento stazioni: Be1, Be2, Be3 Campionamento stazioni: Be1, Be2, Be3 Campionamento stazioni: Be1, Be2, Be3 Campionamento stazioni: CdxRe1, CdxRe2, CdxRe3 Campionamento stazioni: Re1, Re4 Campionamento stazioni: Re1, Re4 Campionamento stazioni: Re1, Re4 Campionamento stazioni: La1, La2 Campionamento stazioni: La1, La2 Campionamento stazioni: La1, La2 Campionamento stazioni: CdxRe1, CdxRe2, CdxRe3, cdxre4, CdxRe5 Campionamento stazioni: CdxRe1, CdxRe2, CdxRe3 Campionamento stazioni: CdxRe1, CdxRe2, CdxRe3, CdxRe4 Campionamento stazioni: Be1, Be2, Be3, Be4 Le indagini sui popolamenti ittici effettuate consentono di formulare alcune osservazioni che dovranno essere attentamente considerate in sede di attuazione di provvedimenti finalizzati alla tutela ed all'incremento dell'ittiofauna. 22

24 Le operazioni di pesca effettuate nel corso della campagna di indagini hanno portato alla cattura di esemplari appartenenti a n. 24 specie ittiche per la cui attribuzione sistematica si è fatto riferimento alle acquisizioni di Gandolfi et al. (1991) e di Grimaldi e Manzoni (1990): 11 specie sono risultate tipiche dell ambiente esclusivamente dulciacquicolo mentre la restante fauna ittica era tipica degli ambienti eurialini. In linea generale le foci dei bacini indagati sono risultate in buone condizioni sia dal punto di vista ambientale ed idrico con una discreta presenza delle specie ittiche da un punto di vista numerico anche se non sempre le popolazioni sono risultate ben strutturate. Dalle indagini il cefalo è risultato la specie ittica maggiormente presente sia per biomassa che per consistenza numerica. Questa popolazione, rinvenuta in tutti i bacini indagati, ha inoltre evidenziato una buona struttura ed una positiva eterogeneità nelle diverse classi di taglia. La buona presenza di cefalo nel Canale Destra-Reno, evidenzia, inoltre, come questa specie si adatti facilmente anche ad ambienti esclusivamente dulciacquicoli. L anguilla, presente nelle tre foci indagate, è risultata quantitativamente ben presente ma ha evidenziato una struttura di popolazione piuttosto disomogenea in quanto rappresentata esclusivamente da soggetti di sesso femminile di media-grossa taglia sia in fase immatura (anguilla gialla) che riproduttiva (anguilla argentina). Non sono stati catturati soggetti di sesso maschile. Nei tratti di fiume dulciacquicolo la fauna ittica numericamente e quantitativamente dominante è risultata costituita dal siluro e dalla carpa comune: la popolazione di siluro, costituita da numerose classi di età, si è mostrata perfettamente strutturata mentre la popolazione di carpa comune è risultata ben strutturata nelle classi di età medio-alte e con una relativa scarsità di individui giovani che può essere imputata alla forte presenza di predatori (lucioperca e siluro). 23

25 Dal punto di vista della presenza di specie alloctone di recente introduzione, le acque dolci hanno purtroppo evidenziato pessime condizioni generali: se si esclude la carpa, il carassio ed il pesce gatto comune, che si possono ormai considerare naturalizzate, dai campionamenti sono state rinvenute in gran parte quelle specie centro-europee che hanno recentemente fatto la loro comparsa nel territorio nazionale. La tabella di seguito riportata esprime il quadro riassuntivo delle specie ittiche catturate nei bacini fluviali indagati ricadenti in Provincia di Ravenna: 24

26 25

27 CANALE IN DESTRA-RENO Vista aerea stazioni di campionamento (modificato da Google Earth) Stazioni Coordinate geografiche CdxRe1 N E CdxRe2 N E CdxRe3 N E CdxRe4 N E CdxRe5 N E Tipologia fondo Fango Fango Fango Fango Fango Vegetazione prevalente Canna palustre Canna palustre Canna palustre Canna palustre Canna palustre 26

28 Tecniche di cattura adottate Stazione: Stazione: Stazione: Stazione: Stazione: CdxRe1 CdxRe2 CdxRe3 CdxRe4 CdxRe5 Elettropesca Elettropesca Elettropesca Elettropesca Elettropesca Canna Canna Canna Canna # Nassa Nassa Nassa # # Il tratto campionato è un lungo canale avente caratteristiche morfologiche omogenee ed una elevata profondità delle acque per tutto il periodo dell anno, creando per questo motivo non poche difficoltà nelle operazioni di cattura mediante elettropesca che non sempre hanno portato ad un esito positivo. In questa stazione i campionamenti hanno permesso di rilevare la presenza di 11 specie ittiche tra le quali l alborella ed il cefalo risultano prevalenti, dal punto di vista della densità in termini numerici, mentre la carpa è apparsa come la specie dominante in relazione alla biomassa stimata. Specie catturate nel CANALE DESTRA-RENO Specie ittica Nome scientifico Peso medio Lunghezza media Abbondanza Indice K g cm % Alborella Alburnus arborella 3,62 ± 1,6 6,62 ± 1,8 57 1,2 Breme Abramis brama 28,93 ± ± 6,4 4 1,2 Carassio Carassius carassius 338,96 ± 71,7 25,64 ± 1,22 5,6 2,0 Carpa Ciprinus carpio 945,73 ±1657,1 30,52 ± 18,5 6,8 1,6 Cefalo Mugil cephalus 222,36 ± 246,6 26,27 ± 6,9 10,6 1,2 Gambusia Gambusia holbrooki 2,1 ± 1,8 5,7 ± 2,5 1,9 1,1 Lucioperca Stizostedion lucioperca 80,4 ± 9 18,5 ± 2,2 2,8 1,3 Pescegatto americano Ictalurus punctatus 55,6 ± 6,1 19,80 ± 1 2,8 0,7 Pescegatto comune Ictalurus melas 44,47 ± 5,6 15,17 ± 0,3 2,8 1,3 Pseudorasbora Pseudorasbora parva 2,35 ± 0, ± 0,5 1,9 1,3 Siluro Silurus glanis ± ,6 ± 4.3 3,8 1,1 Il cefalo ha evidenziato una buona struttura della popolazione, una positiva eterogeneità delle taglie ed un indice di condizione favorevole, tutti aspetti che mettono in risalto la buona adattabilità di questa specie a vivere in acque dolci. 27

29 L alborella è apparsa ben rappresentata nelle prime due classi di età (0+, 1+): la presenza costante di questa specie in tutte le campagne di campionamento, l elevata consistenza numerica ed il buon indice di condizione k, risultato particolarmente favorevole per il fattore peso, evidenzia come questo ciprinide abbia trovato in questa stazione idonee condizione trofiche ed ambientali. La carpa è risultata ben strutturata in gran parte delle classi di età con una netta prevalenza delle taglie medio-alte (3+, 4+). La mancata cattura della classe di età 0+ può essere imputata alla particolare profondità dell alveo fluviale che ha reso poco sensibili al campo elettrico i soggetti di piccola taglia. Carpa regina catturata con canna Per quanto riguarda gli ictaluridi (pescegatto comune ed americano), i campionamenti hanno evidenziato una composizione specifica che vede una pressochè uniforme presenza di soggetti di età

30 Ictaluridi catturati nel canale Destra-Reno Altre specie predatrici, quali siluro e lucioperca, sono risultate presenti solamente nelle forme giovanili, evidenziando un indice di condizione favorevole al parametro peso. Questo tratto di canale ha purtroppo evidenziato una struttura di popolazione a favore delle specie alloctone sia nell ambito dei pesci onnivori che in quelli con istinto predatorio. Per quanto riguarda le caratteristiche fisico-chimiche delle acque di questo canale, i valori della componente azotata hanno evidenziato un andamento altalenante che ha fatto registrare le concentrazioni più elevate in regime di magra. Le concentrazioni di ossigeno riscontrate nel campionamento estivo si sono dimostrate talvolta insufficienti per il mantenimento di buone condizioni di vita per le comunità ittiche presenti. 29

31 FIUME RENO Vista aerea stazioni di campionamento (modificato da Google Earth) Stazioni Coordinate geografiche Tipologia fondo Vegetazione Prevalente Re1 N E Re2 N E Re3 N E Re4 N E Fango-Sabbia Fango-Sabbia Fango Fango Di ripa Arbustiva Di ripa Arbustiva Di ripa Arbustiva Di ripa Arbustiva 30

32 Tecniche di cattura adottate Stazione: Stazione: Stazione: Stazione: Re1 Re2 Re3 Re4 Nassa Bilancione Nassa Elettropesca # # # Nassa L area indagata è caratterizzata dalla presenza della chiusa di Volta Scirocco : lo sbarramento ha formato una ambiente esclusivamente dulciacquicolo a monte della diga mentre a valle le condizioni ambientali sono tipiche di un ambiente eurialino. Specie catturate nel FIUME RENO Specie ittica Nome scientifico Peso medio Lunghezza media Abbondanza Indice K G cm % Alici Engraulis encrasicholus 9,73 ± 0,4 10,78 ± 0,3 19,4 0,8 Anguilla Anguilla anguilla 380 ± ± 10 2,7 - Branzino Dicentrarchus labrax 110 ± ,4 ± 12 1,3 1,3 Breme Abramis brama 4,10 ± 0,4 8,51 ± 0,9 6,5 0,7 Carassio Carassius carassius 22,1 ± 12,2 12 ± 3,6 2,2 1,3 Carpa Ciprinus carpio 212,9 ± ,71 ± 12,8 6,7 1,4 Cefalo Mugil cephalus 155,1 ± ,60 ± 11,4 10,7 1,5 Cheppia Alosa fallax 5,5 ± 1,9 7,8 ± 2 6,3 1,2 Ghiozzo Gobius paganellus 21,20 ± 9,6 9,85 ± 2,7 10,7 2,2 Latterino Atherina boyeri 3,1 ± 1,5 6,8 ± 1 6,7 1 Lucioperca Stizostedion lucioperca 114,5 ± 33,9 21,68 ± 3,1 3,3 1,1 Orata Sparus aurata 85 ± 5,5 17,6 ± 2,5 2,2 1,5 Passera Platichthys flesus 67,4 ± 11,1 18,80 ± 4,7 1,6 1 Persico Sole Lepomis gibbosus 6,4 ± 2,5 8,37 ± 1,2 2,3 1,1 Pesce ago Syngnathus taenionotus 2,6 ± 0,6 14,70 ± 1,2 3,3 - Pescegatto comune Ictalurus melas 60,1 ± 16,2 20 ± 1,8 1,3 0,8 Pseudorasbora Pseudorasbora parva 5,25± 0,6 6,3 ± 1,6 1,5 1,9 Sardina Sardina pilchardus 17,90 ± 7,5 13,75 ± 1,8 4,0 0,7 Scardola Scardinus erythrophthalmus 15,2 10,5 0,6 1,3 Siluro Silurus glanis 174 ± 46 29,83 ± 5,3 6,7 0,7 31

33 Nelle stazioni R1, R2 ed R3 sono state catturate 11 specie ittiche: la specie numericamente dominante è risultata l alice con un abbondanza pari al 19,4% dei pesci catturati. Da un punto di vista quantitativo il cefalo è risultato il più rappresentato soprattutto nelle prime tre classi di età (0+, 1+ e 2+). Nel cefalo buono è risultato anche il fattore di condizione k, a favore del parametro peso, a riprova di un omogeneo accrescimento avvenuto con regolarità nell ambito delle classi di età riscontrate. I campionamenti hanno permesso di rilevare una discreta presenza di cheppia. Purtroppo la struttura della popolazione è risultata composta quasi esclusivamente dalla classe di età più bassa (0+) evidenziando tuttavia l idoneità dell area ai processi riproduttivi. La mancata presenza di adulti e sub-adulti potrebbe essere causata dallo sbarramento di Volta Scirocco che, evidentemente, limita la risalita di questa specie anadroma e costringe i riproduttori a mantenersi solamente nel corso d acqua a ridosso dal mare. Cefali catturati con bilancione L anguilla, pur essendo presente in tutti i campionamenti, ha evidenziato una struttura di popolazione carente nelle prime classi di età, in quanto rappresentata in gran parte da soggetti di sesso femminile superiore ai 250g. La mancata possibilità di eseguire campionamenti nel periodo del tardo Autunno non ci ha permesso di verificare una eventuale risalita delle forme giovanili (ceche e ragani). E necessario ricordare che anche per l anguilla, specie catadroma, 32

34 la presenza della diga risulta di grande impedimento per lo svolgimento del complesso e lungo ciclo biologico. Le popolazioni di ghiozzo e latterino si sono mostrate perfettamente strutturate nelle differenti classi di età con una maggiore frequenza dei soggetti appartenenti alla classe 0+. Per quanto riguarda la stazione R4, situata a monte dello sbarramento, i campionamenti eseguiti hanno permesso di rilevare la presenza di 9 specie ittiche tra le quali il siluro è risultato prevalente sia dal punto di vista della densità in termini numerici sia come specie dominante in relazione alla biomassa. Infatti seppure le catture abbiano garantito il campionamento solamente di giovanili di piccola taglia, dal gruppo di ricerca è stata tuttavia osservata una abbondante popolazione di soggetti adulti (dai 5-6 ai 25-30kg) residente a ridosso della diga e non campionabile in quanto l elevata profondità del fondo hanno reso impossibile il raggiungimento dell area e l utilizzo dell elettrostorditore. La presenza di ciprinidi limnofili è stata garantita dalla carpa comune, dal carassio, dalla breme e dalla scardola. La popolazione più numerosa e meglio strutturata nelle diverse classi di età è risultata la carpa comune mentre la presenza di scardola, con un solo soggetto campionato, fa pensare ad una cattura casuale. Così come per il siluro, anche per la carpa sono stati osservati soggetti adulti di grossa taglia a ridosso dello sbarramento di Volta Scirocco. La breme è risultata rappresentata dalla sola prima classe di età (0+) e con un indice di condizione molto basso (0,7) mettendo in evidenza una situazione particolarmente difficile da un punto di vista trofico probabilmente causato dalla competizione alimentare operata da altri ciprinidi. La specie sembra trovare l area idonea all attività riproduttiva ma contemporaneamente sembra essere quella maggiormente coinvolta all azione delle specie predatrici. 33

35 La popolazione di carassio è risultata ben strutturata solamente nelle classi di età inferiori (0+, 1+) e nettamente carente nelle classi di età medio alte. A differenza della breme, questa specie ha evidenziato un indice di condizione a favore del parametro peso. L analisi di questa stazione purtroppo evidenzia la scomparsa di specie ittiche autoctone di alto pregio come il luccio, che sembra ormai sostituito da predatori come il siluro ed il lucioperca, e la tinca che evidentemente non trova più condizioni ambientali favorevoli per la riproduzione e l accrescimento. Da mettere in evidenza nella stazione Re4 anche la forte distribuzione del gambero della Lousiana presente in tutte le classi dimensionali. Giovanili di siluro e gamberi della Louisiana Se si esclude la breme, in linea generale le ricerche condotte hanno evidenziato un buono stato fisico dei pesci catturati in tutte le stazioni campionate, confermato dal fattore di condizione K che ha fatto registrare valori favorevoli al parametro peso, evidenziando una buona disponibilità trofica sia per le specie onnivore che per i predatori. Dal punto di vista chimico la qualità delle acque di questo tratto è risultato piuttosto buono; solamente nel campionamento estivo del 2013 nella stazione R4 è stato osservato un picco nei valori dei composti azotati. La salinità è risultata pari allo 0 nella stazione R4 mentre nelle restanti punti di campionamento, posizionati a valle dello sbarramento, i valori hanno oscillato dal 7 al

36 35

37 FIUME LAMONE Vista aerea stazioni di campionamento (modificato da Google Earth) Stazioni Coordinate geografiche La1 N E La2 N E La3 N E Tipologia fondo Fango-Sabbia Fango Fango Vegetazione Prevalente Di ripa Arbustiva Di ripa Arbustiva Di ripa Arbustiva 36

38 Tecniche di cattura adottate Stazione: Stazione: Stazione: La1 La2 La3 Nassa Bilancione Nassa L uniformità morfologica del tratto campionato, praticamente un canale privo di anse e sbarramenti, contrasta con la difformità delle specie rinvenute nella stazione La1 a 850m dal mare e le stazioni L2 e L3 poste circa 1500m più a monte: la fauna ittica catturata in L1 è risultata quella tipica di un ambiente eurialino mentre in L2 ed L3 le campagne di cattura hanno evidenziato una popolazione prevalentemente dulciacquicola. Specie catturate fiume LAMONE Specie ittica Nome scientifico Peso medio Lunghezza media Abbondanza Indice K g cm % Alice Engraulis encrasicholus 9,5 ± 0,3 9,2 ± 0,2 7,1 1,2 Anguilla Anguilla anguilla 301,57 ± 321,9 49,80 ± 15,68 9,5 - Bavosa Salaria pavo 6,90 8,80 2,4 1,0 Breme Abramis brama 33,80 16,0 2,4 0,8 Carassio Carassius carassius 5,30 8,80 2,4 0,8 Carpa Ciprinus carpio 123,60 23,60 2,4 0,9 Cefalo Mugil cephalus 17,72 ± 19,3 11,45 ± 4,9 45,2 0,9 Ghiozzo Gobius paganellus 18,55 ±19,9 11,92 ± 5,2 14,3 1,1 Latterino Atherina boyeri 8,90 9,40 2,4 1,0 Orata Sparus aurata 10,2 ± 0,2 9,5 ± 0,3 4,8 1,2 Pescegatto comune Ictalurus melas 69,00 ± 18,5 20,83 ± 1,6 7,1 0,7 Nella stazione posta a valle sono state catturate un totale di 6 specie ittiche (alice, anguilla, bavosa, cefalo, ghiozzo e orata) mentre in L2 e L3 le specie rinvenute sono risultate 8 (anguilla, breme, carassio, carpa comune, cefalo, ghiozzo, latterino e pescegatto comune). Nell ambito delle specie più importanti, la distribuzione per taglia e la densità di popolazione hanno fornito indicazioni positive circa l idoneità dell ambiente all accrescimento del cefalo 37

39 che è risultato presente in tutte le stazioni in elevate quantità anche se esclusivamente nelle forme giovanili (0+ e 1+). Ben strutturata è risultata la popolazione di ghiozzo anche nelle classi dimensionali più elevate. L anguilla è risultata sempre presente, anche con soggetti di taglia notevole (superiore ai 500g) a riprova della costante presenza di questa specie nel tratto terminale del Lamone. Nelle stazioni L2 ed L3 tutta la fauna ittica dulciacquicola catturata è risultata numericamente scarsamente rappresentata (un solo esemplare di breme, carpa comune e carassio) ed insufficientemente strutturata. Inoltre il rapporto peso-lunghezza a vantaggio di quest ultimo parametro conferma condizioni ambientali e nutrizionali non ottimali per la vita di pesci d acqua dolce. A differenza delle foci Bevano e Reno, non sono stati catturati esemplari di cheppia: evidentemente il tratto terminale del Lamone non sembra possedere le caratteristiche idrico/ambientali idonee alla risalita ed alla riproduzione di questa specie anadroma. Bilancione e cefali catturati con nassa Dal punto di vista chimico le acque di questo tratto, ricadente in un area turistica, non hanno fatto rilevare variazioni significative essendo state riscontrate concentrazioni pressoché costanti e non preoccupanti dei diversi composti azotati nel corso di tutti i campionamenti eseguiti. I livelli di ossigeno si sono sempre mantenuti su valori piuttosto elevati anche nelle 38

40 stazioni poste più a monte contribuendo a conferire a questo tratto di fiume una buona capacità di auto depurazione. 39

41 TORRENTE BEVANO Vista aerea stazioni di campionamento (modificato da Google Earth) Stazioni Coordinate geografiche Be1 N E Be2 N E Be3 N E Be4 N E Tipologia fondo Sabbia-Fango Fango-Sabbia Fango Fango Vegetazione prevalente Di ripa Arbustiva Di ripa Arbustiva Di ripa Arbustiva Di ripa Arbustiva 40

42 Tecniche di cattura adottate Stazione: Be1 Stazione: Be2 Stazione: Be3 Stazione: Be4 Nassa Nassa Nassa Bilancione Bertovello Bertovello Bertovello # Canna Canna Canna Canna Le catture eseguite nel tratto terminale del torrente Bevano hanno rivelato la presenza di 13 specie ittiche: il latterino, il cefalo, l anguilla ed il ghiozzo sono risultate numericamente quelle dominanti. Il ritrovamento di un soggetto di breme a ridosso dell argine della stazione Be1 costituisce una chiara anomalia poiché il tratto di fiume in questione non contempla la presenza di questa specie d acqua dolce ed è sicuramente dovuta ad un azione predatoria di un uccello ittiofago a monte dell area. Da segnalare, inoltre, la presenza del gambero della Louisiana nella stazione Be4 probabilmente proveniente dalla confluenza del canale Fosso Ghiaia. Dalle analisi si è evidenziato come il latterino ed il cefalo siano le due specie meglio rappresentate e strutturate. Il cefalo è apparso ben rappresentato nelle prime 3 classi di età: il reperimento di questa specie in tutte le campagne di campionamento, la discreta consistenza numerica e il buon indice di condizione k, risultato particolarmente favorevole al parametro peso, evidenzia come questa specie abbia trovato in quest area idonee condizioni trofiche ed ambientali. Per quanto riguarda l anguilla, la popolazione è risultata ben strutturata nelle differenti classi dimensionali e maggiormente rappresentata da soggetti di taglia di cm. 41

43 Anguille catturate alla foce del Bevano La buona presenza di branzino, orata, passera e ghiozzo insediati in particolar modo nelle stazioni Be1 e Be2 evidenziano una buona disponibilità trofica e di conseguenza un buon richiamo per le specie marine. L indice di condizione favorevole ed alcune analisi eseguite sui contenuti gastrici hanno confermato il buono stato nutrizionale delle popolazioni insediate. Specie catturate nel torrente BEVANO Specie ittica Nome scientifico Peso medio Lunghezza media Abbondanza Indice K g Cm % Alice Engraulis encrasicholus 10,1 ± 0.2 9,8 ± 0,3 3,3 1,1 Anguilla Anguilla anguilla 155,92 ± 164,8 42,06 ± 12 9,8 - Bavosa Salaria pavo 7,72 ± 0,2 9,65 ± 0,2 3,3 0,9 Branzino Dicentrarchus labrax 83.8 ± ,6 ± 8.3 3,3 1,3 Breme Abramis brama 34,02 16,20 0,8 0,8 Cefalo Mugil cephalus 224,05 ± 288,1 23,68 ± 13,5 21,3 1,2 Cheppia Alosa fallax 26,1 ± 10,9 13,4 ± 2,4 4,1 1,1 Ghiozzo Gobius paganellus 24,40 ± 3,2 11,20 ± 1,2 6,6 1,7 Latterino Atherina boyeri 3,80 ± 1,6 7,70 ± 1 36,9 0,8 Orata Sparus aurata 70,1 ± 3,4 16,5 ± 2,6 4,1 1,5 Passera Platichthys flesus 13,6 ± 1,9 10,9 ± 1,4 2,5 1,1 Pesce ago Syngnathus taenionotus 2,5 ± 0,3 13,5 ± 0,5 1,5 - Sardina Sardina pilchardus 14,5 ± 1,4 11,4 ± 0,9 2,5 1 42

44 I campionamenti hanno permesso di rilevare una buona presenza di giovanili di cheppia tutti facente parte alle prime due classi età (0+ e 1+) evidenziando come il torrente rappresenti un area idonea per la riproduzione e per l accrescimento delle forme giovanili. Il quadro fisico-chimico ha rilevato la presenza di acque non inquinate nella componente azotata, con un buon livello di ossigenazione ed una salinità fortemente influenzata dall azione del mare anche nelle stazioni poste più a monte. Le acque sono risultate in definitiva adatte all insediamento delle specie ittiche più esigenti. Evidentemente, l assenza di insediamenti urbani e la protezione dell area fanno della foce del Bevano un ambiente integro a cui corrisponde un apprezzabile popolamento ittiofaunistico. 43

45 BIBLIOGRAFIA A.P.H.A. (1995) Standard methods for examination water and wastewater. 17ed. American Public Health Association Washington D.C. AA.VV. (1992) Carta ittica relativa al territorio della regione piemontese. Regione Piemonte. AA.VV. (2003) La qualità dei corsi d acqua della Regione Emilia-Romagna. ARPA- Sezione Reggio Emilia. AA.VV. (2005) Carta delle vocazioni ittiogeniche delle acque. Provincia di Ancona. AA.VV. (2006) I capanni da pesca, una tradizione dell identità popolare. Greentime. Regione Emilia-Romagna. Alessio G., Gandolfi G. (1983) Censimento e distribuzione attuale delle specie ittiche del bacino del fiume Po. Quad.Ist. Ric. Acque n.67, VII: 92 pp. Arrignon J. (1976) Amenagement ecologique et piscicole des eaux douces. Gauthier-Villars, Parigi. Bagenal T. (1978) Methods for assessment of fish production in fresh waters. IBP Hanfbook n. 3, 3 rd edition, Blackwell, Oxford. Blackwell Scientific Publications. Bonini G., Durante M., Falchè S., Landini W. (1990) Carta ittica della Provincia di La Spezia. Analisi ambientale e programmazione. Amministrazione Provinciale di la Spezia. Borroni I. (1995) Carta Ittica della provincia di Genova. Amministrazione Provinciale di Genova. C.N.R. (1980, 1981, 1982, 1983) Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interne italiane. Collana progetto finalizzato Promozione della qualità dell ambiente. vol. 9, 12, 24, 26. Gandolfi G., Zerunian S., Torricelli P., Marconato A. (1991) I pesci delle acque interne italiane. Ministero dell ambiente, U.Z.I., Istituto Poligrafico dello Stato. Ghetti P. F. (1986) I macroinvertebrati nell analisi di qualità dei corsi d acqua. Provincia Autonoma di Trento, Stazione Sperimentale Agraria Forestale S. Michele all Adige, Trento. Giles H. (1980) A stomach sampler for use on live fish. J.Fish Biol.. Grimaldi E., Manzoni P. (1990) Enciclopedia illustrata delle specie ittiche d acqua dolce. Camera di Commercio di Como, Istituto Geografico De Agostini. Grimaldi E., Vaini F.A., Natali M. (1994) Un esempio di approccio concettuale: i problemi dei ripopolamenti e delle introduzioni degli esotici. Atti del Comitato Scientifico F.I.S.A.S.: Huet M. (1964) The evaluation of the fish productivity in fresh waters. Verh. Internat. Verein Limnol., 15: Turin P., Zanetti M., Loro R., Bilò M.F. (1995) Carta Ittica della Provincia di Padova. Provincia di Padova. 44

Convenzione per l esecuzione di campagne di. monitoraggio dell ittiofauna nell ambito del Progetto Life

Convenzione per l esecuzione di campagne di. monitoraggio dell ittiofauna nell ambito del Progetto Life CENTRO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULLE TECNOLOGIE E L IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI DELLE PICCOLE SPECIE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA Convenzione per l esecuzione di campagne di monitoraggio

Dettagli

Torrente Marano_ stazione Marano 03 (75 m.s.l.m.)

Torrente Marano_ stazione Marano 03 (75 m.s.l.m.) Torrente Marano_ stazione Marano 3 (75 m.s.l.m.) Il Torrente Marano presenta, in questo tratto, caratteristiche ancora iporitrali. La velocità di corrente è moderata ed il fondale è costituito in prevalenza

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori In ambito industriale è ormai consolidato l uso di carrelli elevatori elettrici. Queste macchine sono corredate di un gruppo batterie ricaricabili che

Dettagli

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI

PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI Nel citato Manuale CAI n. 10 CATASTO SENTIERI (pag. 21 e seguenti) sono riportate le istruzioni per la realizzazione di un piano regolatore dei sentieri in funzione della

Dettagli

PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco)

PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco) PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco) Classificazione sulla base degli elementi di qualità fisico chimica: LTLeco 100 80 Percentuale 60 40 20 0 2008 2009 2010

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

Responsabile di progetto Cognome e Nome

Responsabile di progetto Cognome e Nome N. PROGETTO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE interni estern i ore Proposta Piani Finalizzati annualità 2011: Produzione locale di lepri da destinare al ripopolamento SCHEDA DI PROGETTO NUMERO dei soggetti (e

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:

Dettagli

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo di

Dettagli

APPLICATION SHEET Luglio

APPLICATION SHEET Luglio Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA

LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA ALLEGATO 4 LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA I dati sui quali si basa la presente elaborazione statistica fanno riferimento al numero di partecipazioni

Dettagli

Progetto ORIENTA. www.calabriaorienta.it. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012

Progetto ORIENTA. www.calabriaorienta.it. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012 Progetto ORIENTA www.calabriaorienta.it Comitato Tecnico di monitoraggio 20 luglio 2012 progetto Orienta, Comitato Tecnico di monitoraggio, sda al 20.07.12 - pag. 1/5 IL CONTESTO PROGETTUALE "L orientamento

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile

Dettagli

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 Leggere questo manuale prima dell uso e conservarlo per consultazioni future 1 DESCRIZIONE GENERALE L espansore senza fili è un modulo

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA (Fenomeno, indipendente dal tempo, che si osserva nei corpi conduttori quando le cariche elettriche fluiscono in essi.) Un conduttore metallico è in equilibrio elettrostatico

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Sommario I principi di riferimento... 2 Misurazione dei risultati delle strutture ante D.L. n. 78/2010...

Dettagli

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L unità di Milano Città Studi del Centro matematita propone anche per l a.s. 2011-2012 una serie di problemi pensati per

Dettagli

PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE

PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE CATEGORIA AREE DEFINIZIONE IMPLICAZIONI CHIAVE Relazioni e Comunicazione Interpersonale A - B - C Sviluppo delle conoscenze e Abilità Qualità e Prestazioni Soddisfazione

Dettagli

0.923.221. Regolamento d applicazione

0.923.221. Regolamento d applicazione Traduzione 1 Regolamento d applicazione dell Accordo tra il Consiglio federale svizzero e il Governo della Repubblica francese concernente l esercizio della pesca e la protezione dell ambiente acquatico

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI Il progetto BLSD CRI si pone come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su persone

Dettagli

OGGETTO: "Delibera n. 71/2013 - RApporto sulla Trasparenza relativo all'azienda USL di Bologna: osservazioni".

OGGETTO: Delibera n. 71/2013 - RApporto sulla Trasparenza relativo all'azienda USL di Bologna: osservazioni. Il Direttore Generale Al Segretario Generale Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche protocollo@pec.anticorruzione.it OGGETTO: "Delibera

Dettagli

Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna

Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Diffusione e modalità di utilizzo dello Sportello Unico per le Attività Produttive online (SUAP) Settembre 2015 Il presente documento è stato

Dettagli

Analisi dati del Personale

Analisi dati del Personale Allegato A Analisi dati del Personale L analisi dell attuale situazione del personale dipendente in servizio, presenta il seguente quadro di raffronto tra la situazione di uomini e donne lavoratori: FOTOGRAFIA

Dettagli

P ARAMETRI FISICI, CHIMICI E CHIMICO-FISICI

P ARAMETRI FISICI, CHIMICI E CHIMICO-FISICI 2100. Temperatura La misura della temperatura consente di controllare il problema dell inquinamento conseguente all immissione di energia termica nei corpi idrici. A differenza di altri parametri la normativa

Dettagli

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI Relazione Con le Istruzioni sulla trattazione dei reclami (di seguito, Istruzioni ) la COVIP intende procedere nella realizzazione di interventi volti ad accrescere

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.

Dettagli

COMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli, 26.04.

COMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli, 26.04. Società controllata dal Cons.Svil.Ind.le VALLE del BIFERNO Zona Ind.le, snc 86039 TERMOLI (CB) Tel. +39 0875 755040 Fax +39 0875 755974 http://www.netenergyservice.it - info@netenergyservice.it COMUNICAZIONE

Dettagli

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati Sommario 1 Finalità...1 2 Origine dei dati...1 3 Proprietà dei dati...2 4 Proprietà dei software...2

Dettagli

Al volo - Un veloce sondaggio tra gli studenti sui collegamenti tra Pavia e alcuni aeroporti

Al volo - Un veloce sondaggio tra gli studenti sui collegamenti tra Pavia e alcuni aeroporti Al volo - Un veloce sondaggio tra gli studenti sui collegamenti tra Pavia e alcuni aeroporti Introduzione I rappresentanti degli studenti e dei dottorandi nella Commissione permanente studenti, in collaborazione

Dettagli

Centro di costo: 1. Ufficio di Statistica Associato

Centro di costo: 1. Ufficio di Statistica Associato RESPONSABILE: DOTT. FABRIZIO SIMONCINI Centro di costo: 1. Ufficio di Statistica Associato Anno 2015 Verifica di metà anno SETTORE: SISTEMI INFORMATIVI RESPONSABILE: Dott. Fabrizio Simoncini Centro di

Dettagli

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi.

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. 5. Processi Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. Il criterio vuole approfondire come l azienda agrituristica

Dettagli

23. Panzarolo. Knipowitschia punctatissima. 90 Allegato B - Schede delle Specie Ittiche Censite

23. Panzarolo. Knipowitschia punctatissima. 90 Allegato B - Schede delle Specie Ittiche Censite 23. Panzarolo Knipowitschia punctatissima 90 Allegato B - Schede delle Specie Ittiche Censite Il panzarolo (o ghiozzetto punteggiato), specie endemica del distretto padano, è attualmente considerato in

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Piano Regionale di Tutela delle Acque del Friuli Venezia Giulia

Piano Regionale di Tutela delle Acque del Friuli Venezia Giulia Associazione Imprenditori Idroelettrici del Friuli Venezia Giulia Monitoraggio dei corsi d'acqua per la realizzazione e la gestione delle derivazioni Palazzo Torriani, Udine, 20 settembre 2013 Piano Regionale

Dettagli

Se siete interessati a costituire un associazione per il vostro distretto, contattate il vostro rappresentante di supporto per club e distretti.

Se siete interessati a costituire un associazione per il vostro distretto, contattate il vostro rappresentante di supporto per club e distretti. omississ Costituzione del distretto in associazione Quando un gruppo o un organizzazione si costituiscono formano un associazione. Il bene cio primario della costituzione in associazione è la protezione

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti

I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti Esperienze censite, destinate ad uno o più ordini di scuola. Le esperienze censite nella regione sono 2246. Nella figura che segue è, però, riportato

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente

Dettagli

CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI

CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI CAPO IV - PROTEZIONE DEI AVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI EETTROMAGNETICI Articolo 206 - Campo di applicazione 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

Esito dei consumer test realizzati sul Tramezzino Light

Esito dei consumer test realizzati sul Tramezzino Light Esito dei consumer test realizzati sul Tramezzino Light L obiettivo del test è stato quello di valutare l apprezzamento dei consumatori verso una nuova tipologia di tramezzino (il tramezzino light), e

Dettagli

Scienze motorie SCIENZE MOTORIE

Scienze motorie SCIENZE MOTORIE Scienze motorie SCIENZE MOTORIE SCIENZE MOTORIE CORSO DI LAUREA Scienze motorie: Educazione fisica e tecnica sportiva (sede di Voghera) Attività motoria preventiva e adattata (sede di Pavia) CORSI DI LAUREA

Dettagli

ALLEGATO A ALLE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI: PERICOLOSITÀ SISMICA

ALLEGATO A ALLE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI: PERICOLOSITÀ SISMICA ALLEGATO A ALLE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI: PERICOLOSITÀ SISMICA Le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) adottano un approccio prestazionale alla progettazione delle strutture nuove e alla verifica

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal

Dettagli

Il mercato di monopolio

Il mercato di monopolio Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

Comune di Lastra a Signa (Provincia di Firenze)

Comune di Lastra a Signa (Provincia di Firenze) ALLEGATO (A) AVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA PER ATTUAZIONE DELLA PROCEDURA SELETTIVA E COMPARATIVA PER INCARICHI DI RICERCA, STUDIO E CONSULENZA IL RESPONSABILE DELL AREA N. 2 SERVIZI ALLA PERSONA RENDE

Dettagli

Progetto Future School

Progetto Future School Progetto Future School Agosto 2015 Prof. Luigi Lattanzi Responsabile Ufficio Tecnico IIS A. Di Savoia L Aquila Via Acquasanta 67100 - L'Aquila 1 L area di progetto Il progetto propone una opportunità di

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

ATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali

ATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali DOCUMENTI IL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI FIRENZE VISTA la legge n. 675/96 e successive modificazioni e integrazioni relativa a tutela delle persone

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE Il Responsabile Scientifico Dott. Ing. Fausto Mistretta Il

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli