Unità tematica. Pesca. Unità tematica. Politiche strutturali e di coesione. Direzione generale Politiche interne. Ruolo. Aree tematiche.

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1 Direzione generale Politiche interne Unità tematica Politiche strutturali e di coesione Direzione generale Politiche interne Unità tematica Politiche strutturali e di coesione B B Agricoltura e sviluppo rurale Agricoltura e sviluppo rurale Istruzione e cultura Istruzione e cultura Ruolo Le unità tematiche sono unità di ricerca che forniscono consulenza specializzata alle commissioni, alle delegazioni interparlamentari e ad altri organi parlamentari. Pesca Pesca Sviluppo regionale Sviluppo regionale Aree tematiche Agricoltura e sviluppo rurale Istruzione e cultura Pesca Sviluppo regionale Trasporti e turismo Trasporti e turismo Trasporti e turismo LA PESCA IN BULGARIA Documenti Visitare il sito Internet del Parlamento europeo: FOTOGRAFIE: istock International Inc., Photodisk, Phovoir NOTA IT BG DE EN FR PL 2011

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3 DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE INTERNE DELL'UNIONE UNITÀ TEMATICA B: POLITICHE STRUTTURALI E DI COESIONE PESCA LA PESCA IN BULGARIA NOTA

4 Questo studio è stato richiesto dalla commissione per la pesca del Parlamento europeo. AUTORE Irina POPESCU Unità tematica B: politiche strutturali e di coesione Parlamento europeo poldep-cohesion@europarl.europa.eu ASSISTENTE ALLA REDAZIONE Virginija KELMELYTE VERSIONI LINGUISTICHE Originale: EN Traduzioni: BG, DE, FR, IT, PL. INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE Per contattare l'unità tematica o abbonarsi alla newsletter mensile pubblicata dalla stessa rivolgersi a: poldep-cohesion@europarl.europa.eu Manoscritto ultimato nel giugno Bruxelles, Parlamento europeo, Il presente documento è disponibile al seguente indirizzo Internet: CLAUSOLA DI ESCLUSIONE DELLA RESPONSABILITÀ Le opinioni espresse nel presente documento sono di esclusiva responsabilità dell'autore e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo. Riproduzione e traduzione autorizzate, salvo a fini commerciali, con menzione della fonte, previa informazione dell'editore e con invio di una copia a quest'ultimo.

5 DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE INTERNE DELL'UNIONE UNITÀ TEMATICA B: POLITICHE STRUTTURALI E DI COESIONE PESCA LA PESCA IN BULGARIA NOTA Sommario Il presente documento è stato richiesto dalla commissione per la pesca per la sua delegazione in Bulgaria (14-16 luglio 2011). Il documento prende in esame le principali caratteristiche del settore della pesca bulgaro, incentrandosi su aspetti quali il quadro giuridico e istituzionale, le misure gestionali, le catture, la flotta da pesca, l industria di trasformazione, il commercio, l occupazione e la ricerca nel campo della pesca. IP/B/PECH/NT/ giugno 2011 PE IT

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7 La pesca in Bulgaria INDICE ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI 4 ELENCO DELLE TABELLE 5 ELENCO DELLE FIGURE 6 SINTESI 7 1. INTRODUZIONE QUADRO GIURIDICO E ISTITUZIONALE Diritto Istituzioni MISURE DI GESTIONE DELLA PESCA CATTURE Pesca nel Mar Nero Pesca nelle acque interne Pesca nel Danubio Acquacoltura FLOTTA PESCHERECCIA Caratteristiche generali Attrezzature da pesca Porti da pesca Evoluzione della flotta peschereccia TRASFORMAZIONE, COMMERCIO, OCCUPAZIONE Trasformazione dei prodotti della pesca Commercializzazione e commercio Consumo di pesce Occupazione Associazioni di produttori RICERCA NEL SETTORE DELLA PESCA 39 RIMANDI BIBLIOGRAFICI 41 3

8 Unità tematica: Politiche strutturali e di coesione ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI AEAM Agenzia esecutiva Amministrazione marittima AFPP BG FISH Associazione dei produttori di pesce ANPA Agenzia nazionale per la pesca e l acquacoltura APB Associazione piscicoltori bulgari CITES Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione CNUDM Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare DFN Direzione forestale nazionale FAO Organizzazione per l'agricoltura e l'alimentazione delle Nazioni Unite FEP Fondo europeo per la pesca FPAR Associazione dei produttori di pesce, Ruse FPAVT Associazione dei produttori di pesce, Veliko Tarnovo FPAY Associazione dei produttori di pesce, Yambol LPA Legge sulla pesca e l acquacoltura MAA Ministero dell Agricoltura e dell Alimentazione nariba Associazione nazionale per la pesca e l acquacoltura in Bulgaria PCP Politica comune della pesca PO Programma operativo PSNPA Piano strategico nazionale per la pesca e l acquacoltura SMN Sistema di monitoraggio delle navi SSINPA Sistema statistico informativo nazionale sulla pesca e l acquacoltura SVN Servizio veterinario nazionale TAC Totale ammissibile di catture 4

9 La pesca in Bulgaria ELENCO DELLE TABELLE Tabella 1: dati principali 7 Tabella 2: modalità ed estensione delle giurisdizioni bulgare nel Mar Nero (km 2 ) 13 Tabella 3: catture nel Mar Nero nel Tabella 4: catture nelle acque interne nel Tabella 5: catture nel fiume Danubio nel Tabella 6: produzione di acquacoltura per il consumo nel Tabella 7: caratteristiche medie dei pescherecci in Bulgaria, Tabella 8: principali attrezzi da pesca utilizzati dalla flotta bulgara, Tabella 9: Attrezzatura da pesca utilizzata dalla flotta bulgara (attrezzo principaleattrezzo secondario), Tabella 10: principali porti da pesca in Bulgaria, Tabella 11: occupati nel settore ittico in Bulgaria 37 5

10 Unità tematica: Politiche strutturali e di coesione ELENCO DELLE FIGURE Figura 1: la Bulgaria e la sua ubicazione nell UE 11 Figura 2: Bulgaria: distretti e regioni statistiche 12 Figura 3: giurisdizioni marittime nel Mar Nero occidentale: Bulgaria e Romania 13 Figura 4: produzione ittica in Bulgaria, Figura 5: catture nel Mar Nero nel Figura 6: produzione di acquacoltura in Bulgaria, Figura 7: la flotta peschereccia bulgara per categoria di lunghezza, Figura 8: ubicazione dei principali porti da pesca in Bulgaria. Viene indicata la percentuale rispetto allo stazza lorda totale 31 Figura 9: evoluzione della flotta peschereccia bulgara in termini di numero di pescherecci, di stazza lorda e di potenza motore, Figura 10: evoluzione dei parametri medi della flotta peschereccia bulgara (stazza lorda /peschereccio e potenza motore/peschereccio), Figura 11: valore aggiunto stimato apportato dal sottosettore della pesca in Bulgaria, Figura 12: occupazione nel settore ittico in Bulgaria 38 6

11 La pesca in Bulgaria SINTESI La Bulgaria è un paese dell Europa sudorientale con una fascia costiera di 378 Km sul Mar Nero. Le città principali sulla costa del Mar Nero sono Varna e Burgas, tra le più popolate della Bulgaria. La Bulgaria è membro dell Unione europea dal 1 o gennaio La politica della pesca bulgara si inserisce, pertanto, nel quadro della politica comune della pesca dell UE. L Agenzia nazionale per la pesca e l acquacoltura, istituita all interno del ministero dell Agricoltura e dell Alimentazione, è l organismo esecutivo dell amministrazione centrale, responsabile dell attuazione della politica nazionale della pesca e dell acquacoltura e dell applicazione della legislazione sulla pesca in Bulgaria. La gestione delle pesca include un sistema di totale ammissibile di catture per il rombo chiodato e la papalina, nonché altre misure quali la regolamentazione dello sforzo, i periodi di divieto, il ripopolamento delle scorte, le zone di divieto e le restrizioni in materia di attrezzi. Nel complesso, la produzione ittica bulgara dipende dalla pesca commerciale (circa l 86% della produzione totale) e dall acquacoltura (circa il 14%). Nel 2005, la produzione totale di pesca e di acquacoltura è stata pari a tonnellate. Le catture commerciali provengono dal sottosettore della pesca marina (nel Mar Nero) e dal sottosettore della pesca nelle acque interne (nel fiume Danubio, in altri fiumi e nei laghi sia naturali che artificiali). Le catture nel Mar Nero ( tonnellate nel 2005) rappresentano circa il 90% della pesca commerciale. Il gasteropode marino Rapana rappresenta il 47,7% del totale di catture nel Mar Nero. Il restante 53,3% è costituito da diverse specie ittiche, segnatamente la papalina (il 40,9% delle catture totali). Le più pregiate specie ittiche del Mar Nero sono il rombo chiodato, lo spinarolo, la palamita, il pesce azzurro, il cefalo, lo storione e l alosa del Mar Nero. Le catture in acque interne rappresentano circa il 10,3% della produzione ittica commerciale e includono le catture nel fiume Danubio (circa l 1,8%) e in altri invasi interni (circa l 8,5%). Per la pesca nel Danubio, con catture pari a 360,82 tonnellate nel 2005, le specie più comuni sono: il siluro, l abramide del Danubio, il barbo, la carpa comune, il carassio, la scardola, i fitofagi e le specie anadrome lo storione e l alosa del Danubio. Le specie di storione includono lo storione ladano, lo storione danubiano, lo storione stellato e lo sterleto non migratorio del Danubio. Le principali specie che è possibile pescare in altri bacini idrici interni (1 663,86 tonnellate nel 2005) sono: la carpa comune, il carassio, la carpa argentata e la carpa testa grossa, la carpa erbivora, la carpa nera, l abramide, il siluro e la sandra. La carpa comune apporta di gran lunga il contributo più significativo (circa il 43% del volume delle catture). Tabella 1: dati principali Superficie ,9 km 2 Popolazione (al 1 o febbraio 2011) Bandiera Capitale Fascia costiera (Mar Nero) Sofia 378 km Fonte: varie 7

12 Unità tematica: Politiche strutturali e di coesione Nel corso dell ultimo decennio, la produzione totale di acquacoltura è aumentata e ha raggiunto le tonnellate nel In Bulgaria esistono due sottosettori di acquacoltura: la piscicoltura di acqua dolce (in acqua calda o fredda) e l acquacoltura marina. La piscicoltura di acqua dolce rappresenta circa il 95% dell acquacoltura bulgara. Le principali specie ittiche di acquacoltura in Bulgaria sono la trota iridea (il 36,6% della produzione totale di acquacoltura nel 2005) e la carpa comune (il 29,5%). Gli impianti di acquacoltura marina includono gli allevamenti di mitili e gli allevamenti per la produzione dell alga Kelp. La principale specie di acquacoltura marina è la cozza del Mar Nero. Nel 2005, la produzione di cozze è stata di 170,59 tonnellate, ossia il 5,4% della produzione totale di acquacoltura della Bulgaria. Nel mese di maggio 2011, la flotta da pesca bulgara nel Mar Nero si compone di pescherecci con una capacità totale di Gt e di KW. I pescherecci di piccole dimensioni (con una lunghezza inferiore ai 12 m), che generalmente utilizzano attrezzi passivi, rappresentano il grosso della flotta (il 95% del totale dei pescherecci). I pescherecci con una lunghezza superiore ai 24 m rappresentano soltanto lo 0,7% del totale dei pescherecci, ma coprono il 24% della stazza lorda totale. La maggior parte dei pescherecci bulgari (circa il 97%) utilizzano attrezzature da pesca fisse. I pescherecci da traino rappresentano circa il 3% dei pescherecci, il 38% della stazza lorda totale e il 17% della potenza motore totale e dal 2007 tutti i parametri stanno aumentando in modo significativo. I pescherecci usano o le reti a strascico (48%) o una combinazione di reti pelagiche e a strascico (52%). I pescherecci appartenenti a quest ultima categoria presentano una capacità superiore. La grande maggioranza dei pescherecci utilizza reti da posta fissa (83,6%). Tuttavia, i pescherecci a elevata capacità utilizzano principalmente reti a strascico galleggianti a tavoloni (circa il 38% della stazza lorda totale). Anche le reti verticali sono diffuse (10,5% dei pescherecci), mentre le nasse sono utilizzate dal 2,1% dei pescherecci. Meno dell 1% dei pescherecci utilizza reti da posta derivanti, lenze a mano, palangari fissi o sciabiche da spiaggia. Oltre la metà delle navi da pesca (55,8%) è considerata specializzata. Questa categoria è dominata dai pescherecci dotati di reti da posta fisse (44,7%). I pescherecci non specializzati (41,1%) dichiarano diversi tipi di attrezzature e rappresentano circa il 65% della stazza lorda della flotta da pesca bulgara. La combinazione più comune attrezzo principale-attrezzo secondario è di gran lunga la rete da posta fissa-rete verticale (il 21,4% dei pescherecci). I pescherecci a elevata capacità utilizzano abitualmente reti a strascico galleggianti a tavoloni reti verticali (il 20,6% della stazza lorda totale). Il principale porto da pesca della Bulgaria è Varna, sia in termini di numero di pescherecci (24,7%) che di capacità della flotta (il 34,1% della stazza lorda totale e il 27,4% della potenza motore totale). Burgas, con il 13,2% dei pescherecci, è il secondo porto da pesca della Bulgaria. Considerato, però, che la capacità individuale dei suoi pescherecci è maggiore, equivale pressoché a Varna in termini di stazza lorda (31,6%). Altri porti importanti sono Nessebar, Sozopol e Tsarevo lungo la costa meridionale del Mar Nero, ciascuno dei quali ospita all incirca il 9% della flotta da pesca. Si stima che tutte le attività ittiche (inclusa la trasformazione) apportino all economia bulgara un valore aggiunto pari a circa 14,3 milioni di euro, che corrisponde all incirca allo 0,14% del PIL. 8

13 La pesca in Bulgaria Le importazioni superano le esportazioni e l industria di trasformazione della pesca dipende dalle materie prime importate. Tuttavia, negli ultimi tre anni, si è assistito a un graduale incremento delle esportazioni dei prodotti ittici e di acquacoltura. Nel 2008, il totale delle esportazioni dei prodotti ittici e di acquacoltura ammontava a 6 381,5 tonnellate e le esportazioni verso l UE rappresentavano il 55% delle esportazioni totali. La caratteristica principale delle esportazioni ittiche bulgare è la gamma limitata di prodotti. Le esportazioni di molluschi rappresentavano la percentuale maggiore del totale delle esportazioni di pesce e di prodotti della pesca (circa il 46%). Il prodotto principale era il gasteropode marino Rapana, pescato lungo la costa del Mar Nero e generalmente esportato pronto per il consumo (bollito e congelato). I molluschi venivano esportati principalmente verso La Turchia, la Macedonia, la Repubblica di Corea, il Giappone e la Grecia. Il secondo prodotto significativo in termini di esportazioni era il pesce congelato (circa il 33% delle esportazioni totali di pesce). La maggior parte delle esportazioni di pesce congelato (soprattutto la papalina) vanno in Romania (circa il 90% delle esportazioni totali di pesce congelato), mentre quantità ridotte vengono esportate verso il Regno Unito, i Paesi Bassi e la Germania. Nel 2008, il totale delle importazioni di prodotti della pesca in Bulgaria ammontava a tonnellate. Negli ultimi dieci anni, il commercio con i paesi dell UE si è intensificato in modo significativo, ma le importazioni di pesce e di prodotti della pesca dai paesi terzi rimangono fondamentali. Tradizionalmente, il pesce congelato rappresenta la percentuale maggiore del totale delle importazioni di pesce e di prodotti della pesca in Bulgaria (circa il 67% nel 2008). I fornitori principali erano il Canada, il Perù, la Spagna e gli Stati Uniti. Nel 2008, circa il 77% del pesce importato era sgombro congelato. Le importazioni di pesce fresco o refrigerato sono in quantità inferiore e provengono dalla Grecia, dai Paesi Bassi, dalla Spagna, dall Estonia e dall Italia. Includono principalmente la trota, il salmone del Pacifico, le sardine e la spigola. Le importazioni di filetti e di altra carne di pesce stanno aumentando nonostante i prezzi all importazione più elevati (si tratta segnatamente di filetti congelati di salmone, verdesca, tonno, merluzzo e nasello). Il settore ittico bulgaro, inclusa l industria di trasformazione della pesca, contribuisce in modo relativamente limitato all occupazione a livello nazionale (lo 0,38% della forza lavoro nazionale). A livello regionale, invece, tale settore è fondamentale per l occupazione, soprattutto in alcune zone costiere, dove contribuisce in modo significativo alle economie locali (ad esempio, a Primorsko, nel distretto di Bourgas, il 16,6% dei posti di lavoro sono nel settore della pesca, mentre a Byala, nel distretto di Varna, i posti di lavoro nel settore sono l 11,9%). Nel 2003, gli occupati del settore ittico erano circa , di cui il 16% donne. Diversi istituti e università sono coinvolti nella ricerca nel settore ittico in Bulgaria. L Istituto per le risorse ittiche e l Istituto di oceanologia dell Accademia delle scienze bulgara (entrambi situati a Varna) conducono attività di ricerca scientifica e forniscono raccomandazioni in materia di utilizzo sostenibile dei pesci e delle altre risorse acquatiche nel Mar Nero. Gli studi sulle dinamiche delle popolazioni ittiche nelle acque interne sono condotti dall Istituto di zoologia dell Accademia delle scienze bulgara, presso il dipartimento di biologia dell Università di Sofia e il Laboratorio centrale di ecologia di Sofia. L Istituto per la pesca e l acquacoltura di Plovdiv si occupa principalmente di attività scientifiche e di ricerca nell ambito dell acquacoltura e soprattutto dello sviluppo di tecnologie per l allevamento di specie importanti dal punto di vista commerciale, nonché della produzione di materie prime a partire dalle specie produttive. 9

14 Unità tematica: Politiche strutturali e di coesione 10

15 La pesca in Bulgaria 1. INTRODUZIONE La Bulgaria (България), ufficialmente la Repubblica di Bulgaria, è situata nell Europa sudorientale. È membro dell Unione europea dal 1 gennaio Confina a Sud con la Turchia e la Grecia, a Ovest con la Macedonia e la Serbia, a Nord con la Romania e a Est presenta una fascia costiera che affaccia sul Mar Nero (Figura 1). La Bulgaria ha un territorio di ,9 km2 e una popolazione di circa 7,35 milioni di abitanti 1. La densità della popolazione è di 68,2 abitanti per km2 e circa il 73% della popolazione vive nelle aree urbane. Le città principali sulla costa del Mar Nero sono Varna e Burgas, la 3a e la 4a città più popolate della Bulgaria. Più di un milione di persone risiedono nei distretti costieri di Burgas, Varna e Dobrich 2. Inoltre, la regione costiera è un importante centro turistico durante la stagione estiva e rappresenta una delle più popolari mete turistiche del paese. La fascia costiera della Bulgaria ha una lunghezza di 378 km. Le montagne dei Balcani si estendono fino a Capo Emine (a Nord di Nessebar) sul Mar Nero, dividendo la fascia costiera in una parte settentrionale, dominata da promontori rocciosi, e in una meridionale, caratterizzata da ampie spiagge sabbiose. La piattaforma continentale adiacente alla costa bulgara ha un ampiezza di circa 40 Km e il ciglio è posto a una profondità di 100 metri. Ad oltre 150 metri circa di profondità c è una mancanza di ossigeno permanente (anoxia), che fa sì che le acque profonde del Mar Nero e il fondale marino siano praticamente privi di vita. 3. Figura 1: la Bulgaria e la sua ubicazione nell UE Fonte: Wikiatlas al 10 febbraio 2011 (Fonte: Istituto nazionale di statistica, Bulgaria) al 31 dicembre 2010 (Fonte: Istituto nazionale di statistica, Bulgaria).. Cfr. Popescu (2010) per una descrizione dell oceanografia e degli ecosistemi del Mar Nero. 11

16 Unità tematica: Politiche strutturali e di coesione La Bulgaria è una Repubblica parlamentare nella quale il Presidente è capo dello Stato. Il Presidente è eletto a suffragio diretto ogni cinque anni per un massimo di due mandati 4. L Assemblea nazionale (Народно събрание/narodno Sabranie) esercita il potere legislativo. È unicamerale ed è composta da 240 membri, eletti a suffragio diretto per un mandato di 4 anni con un sistema proporzionale. L Assemblea nazionale elegge commissioni temporanee e permanenti. Adotta leggi, decisioni e dichiarazioni. Il Governo (Consiglio dei ministri) è la principale autorità in capo del potere esecutivo, presieduta dal primo ministro 5. Il Consiglio dei ministri governa e dirige la politica interna ed estera del paese, garantisce l ordine pubblico e la sicurezza nazionale, esercita il controllo della pubblica amministrazione e delle forze militari. Il primo ministro viene nominato dal principale gruppo parlamentare e dopo la nomina il Presidente gli conferisce il mandato di costituire il governo. Il Consiglio dei ministri così proposto viene votato dall Assemblea nazionale, che controlla direttamente l attività del governo. La capitale della Bulgaria è Sofia, che è anche la città più grande del paese, con una popolazione di 1,16 milioni di abitanti. La Bulgaria è uno Stato unitario, attualmente suddiviso in 28 distretti (области/oblasti) e 264 comuni (община/obshtina); presenta anche 6 regioni statistiche (Figura 2). Il comune, amministrato da un sindaco, è l unità amministrativa territoriale di base a livello di governo locale. La politica di ciascun comune viene stabilita dal consiglio municipale e include lo sviluppo economico, la politica ambientale, le attività educative e culturali. Il distretto è un unità territoriale più grande attraverso cui la politica di governo locale viene condotta in modo decentrato. Ciascuna regione è amministrata da un governatore regionale, nominato dal Consiglio dei ministri. Figura 2: Bulgaria: distretti e regioni statistiche Fonte: Ministero dello sviluppo regionale 4 5 Georgi Parvanov dal 22 gennaio Boyko Borisov dal 27 luglio

17 La pesca in Bulgaria Tabella 2: modalità ed estensione delle giurisdizioni bulgare nel Mar Nero (km 2 ) Acque interne Mare territoriale Zona economica esclusiva Totale Fonte: Suárez de Vivero (2010) Nel Mar Nero, tutte le acque ricadono nella giurisdizione degli Stati costieri e non esiste l alto mare. Le principali forme di giurisdizione nazionale dello spazio marittimo del Mar Nero, come definite dalla convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (CNUDM) nel 1982, sono le seguenti: acque interne, mare territoriale, acque contigue e zona economica esclusiva (Tabella 2). La Bulgaria ha sottoscritto e ratificato la CNUDM il 15 maggio Esercita la giurisdizione su circa km 2 di acque, che rappresentano il 6,8% della totalità delle giurisdizioni marittime nel Mar Nero. Nel 1997, la Bulgaria ha sottoscritto un accordo con la Turchia volto a delimitare le proprie acque giurisdizionali e ha un confine teorico con la Romania (Figura 3). Figura 3: giurisdizioni marittime nel Mar Nero occidentale: Bulgaria e Romania Stati costieri dell'ue Acque interne Mare territoriale Zona economica esclusiva Confine concordato Fonte: modificata secondo Suárez de Vivero (2010) 13

18 Unità tematica: Politiche strutturali e di coesione 14

19 La pesca in Bulgaria 2. QUADRO GIURIDICO E ISTITUZIONALE 2.1. Diritto La politica della pesca bulgara si inserisce nel quadro degli accordi europei ed internazionali sulla pesca. Il quadro internazionale è fornito dalla CNUDM (1982), dalla risoluzione FAO 15/93 e dall accordo delle Nazioni Unite del 1995 (conservazione e gestione degli stock di pesci i cui spostamenti avvengono sia all'interno sia al di là delle zone economiche esclusive e degli stock grandi migratori). Il paese rispetta altresì gli impegni assunti nell ambito del codice di condotta della FAO per la pesca responsabile 4/95 e della convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES). La Bulgaria ha assunto alcuni impegni nel periodo negoziale preadesione, che hanno definito le priorità del settore ittico in termini di adozione della legislazione nazionale in conformità con la legislazione comunitaria (acquis communautaire) nonché di armonizzazione con gli obblighi del mercato interno UE e di implementazione della politica comune della pesca (PCP) dell UE e dei metodi statistici di EUROSTAT. Il paese ha sostanzialmente accettato e soddisfatto tutti gli obblighi del capitolo 8 Pesca. A partire dal 1 o gennaio 2007, data in cui la Bulgaria ha aderito all UE, la politica e la gestione della pesca bulgare sono entrate a far parte della PCP. La principale legge bulgara in materia di pesca è la legge sulla pesca e l acquacoltura (LPA), adottata nel Questa legge getta le basi giuridiche per la gestione, l utilizzo e la conservazione delle risorse ittiche e per la commercializzazione dei prodotti della pesca e di altri organismi acquatici. La legge regolamenta altresì le responsabilità in materia di gestione globale del settore della pesca, definisce gli obblighi dell ANPA, specifica le restrizioni sul controllo della pesca e della pesca con la lenza attraverso un sistema di licenze, nonché attraverso l obbligo di registrazione dei produttori di acquacoltura. Nel mese di novembre 2005, sono stati adottati diversi emendamenti alla legge. Questi emendamenti hanno introdotto i principi di base della legislazione europea in materia di registrazione della prima vendita dei prodotti della pesca, nonché le norme per il riconoscimento delle organizzazioni che producono prodotti della pesca e altri organismi acquatici e delle organizzazioni interprofessionali. Sono stati adottati i seguenti atti legislativi secondari per l implementazione della PCP: ordinanza n. 43/2006 in materia di norme e di procedure di tenuta del registro di pesca e di emissione e di presentazione della dichiarazione di sbarco (SG 41/2006); ordinanza n. 4/2006 in materia di norme e di procedure relative alla prima vendita dei prodotti della pesca e di altri organismi acquatici (SG 14/2006); ordinanza n. 7/2006 in materia di norme e di procedure di utilizzo, mantenimento e tenuta del sistema per il monitoraggio e il controllo delle navi da pesca, che recepisce il disposto del regolamento CE n. 2244/2003 e definisce norme dettagliate in materia di sistema di monitoraggio delle navi da pesca (SG 15/2006); ordinanza n. 54/2006 in materia di contenuto e di procedure di tenuta dei registri ai sensi dell articolo 16 della legge sulla pesca e l acquacoltura, che recepisce il disposto del regolamento CE n. 26/2004 (SG 45/2006); ordinanza n. 41/2006 in materia di norme e di procedure relative al riconoscimento delle organizzazioni che producono prodotti della pesca e altri organismi acquatici (SG 40/2006). 15

20 Unità tematica: Politiche strutturali e di coesione Grazie all adozione di queste ordinanze, la legislazione bulgara è pienamente armonizzata con l acquis comunitario nel settore della pesca Istituzioni Il ministero dell Agricoltura e dell Alimentazione (MAA) è l organismo statale responsabile del settore della pesca in Bulgaria. In conformità con la legge nazionale sulla pesca e l acquacoltura, il MAA ha la facoltà di disciplinare tutte le procedure amministrative e organizzative. Tutti i tipi di regime quali il regime di concessione delle licenze, di autorizzazione e di registrazione nel settore della pesca e dell acquacoltura e le altre attività e procedure ricadono sotto la giurisdizione del MAA. Il MAA ha la facoltà di disciplinare i diritti, gli obblighi e le funzioni degli organismi governativi responsabili dell implementazione della legge nazionale sulla pesca e l acquacoltura. L Agenzia nazionale per la pesca e l acquacoltura (ANPA), istituita all interno del MAA, è l organismo esecutivo dell amministrazione centrale, responsabile dell attuazione della politica nazionale della pesca e dell acquacoltura e dell applicazione della legge sulla pesca e l acquacoltura. L ANPA è un ente giuridico finanziato da stanziamenti dal bilancio governativo. Ha sede a Sofia ed è sostenuta da 27 ispettorati regionali per la pesca, responsabili delle attività di monitoraggio e di controllo sul terreno. L amministrazione dell ANPA si compone di 350 dipendenti, la maggior parte dei quali sono ispettori di controllo della pesca che provengono dagli ispettorati regionali per la pesca. Le attività e la struttura dell ANPA sono stabilite dalle norme procedurali approvate dal Consiglio dei ministri. L Agenzia applica la legislazione in materia di pesca e coordina lo sviluppo della pesca e dell acquacoltura, la gestione e il controllo delle risorse ittiche, i regimi di concessione delle licenze e di registrazione delle attività di pesca e di piscicoltura e il controllo delle norme che disciplinano la pesca ricreativa. I compiti principali dell ANPA sono: elaborare strategie di sviluppo per la pesca, l acquacoltura e l'industria di trasformazione, in conformità con le politiche economiche del governo; gestire le politiche strutturali nell ambito della pesca e dell acquacoltura; disciplinare il quadro giuridico specifico; garantire il controllo e il monitoraggio della pesca. L ANPA organizza il sistema di concessione delle licenze di pesca e rilascia tutte le licenze di pesca commerciale e i permessi per la pesca con la lenza. Organizza altresì i sistemi di registrazione dei produttori di acquacoltura nonché delle altre attività soggette a registrazione. L ANPA deve implementare e curare il sistema di monitoraggio satellitare delle navi da pesca (SMN). L ANPA è anche il principale organismo amministrativo di monitoraggio della pesca e organizza il sistema di controllo delle attività della pesca congiuntamente con la direzione forestale nazionale (del ministero dell Agricoltura e delle Foreste), con la direzione generale polizia di frontiera (del ministero degli Interni) e con alcune altre amministrazioni. L Agenzia gestisce il Sistema statistico informativo nazionale sulla pesca e l acquacoltura (SSINPA). I dati statistici vengono elaborati, sintetizzati, analizzati e conservati sotto forma di: registro delle licenze di pesca commerciale rilasciate; registro dei permessi di pesca con la lenza rilasciati; registro delle imprese di acquacoltura; 16

21 La pesca in Bulgaria registro delle navi da pesca (congiuntamente con l agenzia esecutiva Amministrazione marittima ); registro dei centri adibiti alla prima vendita dei prodotti della pesca; registro degli acquirenti di prodotti ittici registrati in conformità con la legge nazionale sulla pesca e l acquacoltura; registro delle organizzazioni dei produttori (OP) di prodotti della pesca e delle organizzazioni interprofessionali riconosciute dal MAA; registro dei diritti di pesca per i permessi concessi a fini di ricerca; sanzioni amministrative comminate ai sensi del disposto della legge nazionale sulla pesca e l acquacoltura; produzione di prodotti della pesca e di altri organismi acquatici; catture di pesci e di altri organismi acquatici. L ANPA funge sia da segretariato sia da coordinatore operativo del Piano strategico nazionale per la pesca e l acquacoltura (PSNPA) e del programma operativo (PO) con lo scopo di coordinare la partecipazione della Bulgaria al Fondo europeo per la pesca (FEP). L ANPA è l autorità di gestione del FEP attraverso un unità gestionale specifica istituita all interno della sua amministrazione centrale. L organismo pagatore nell ambito del Fondo statale "Agricoltura" implementa il finanziamento FEP. Il MAA e il ministero dell Ambiente e delle Acque esercitano il controllo in termini di preservazione della diversità biologica delle risorse ittiche. Il ministero dell Ambiente e delle Acque rilascia le pertinenti licenze per l utilizzo dei bacini idrici delle acque interne e del Mar Nero. Il Servizio veterinario nazionale (SVN), nel quadro del MAA, è l amministrazione governativa che ha la facoltà di controllare tutte le attività, imprese e strutture di pesca e di acquacoltura sotto il profilo degli obblighi e degli standard sanitari. Il SVN gestisce il sistema di controllo e di monitoraggio veterinario nazionale nelle industrie di trasformazione della pesca, registra i siti di produzione di acquacoltura (imprese di acquacoltura), gestisce il sistema nazionale per il controllo, il trattamento e la profilassi delle malattie dei pesci e rilascia certificati veterinari alle aziende che producono prodotti di pesca e di acquacoltura per consentirne la vendita su tutti i mercati, il trasporto, la trasformazione, l importazione e l esportazione. I laboratori veterinari centrali e regionali del SVN monitorano e controllano tutti gli aspetti legati allo status veterinario, sanitario e di sicurezza dei prodotti della pesca/acquacoltura. L Istituto veterinario nazionale per le attività di ricerca e di diagnosi opera nel quadro della struttura del SVN. L Istituto ha obblighi e responsabilità specifici nell ambito del controllo veterinario e sanitario nel settore della pesca e dell acquacoltura e include un laboratorio specializzato nel monitoraggio delle malattie dei pesci. La Direzione forestale nazionale (DFN), istituita all interno del MAA, è un amministrazione statale che ha la responsabilità e la facoltà di gestire e di controllare le attività nel settore della caccia e della pesca con la lenza, conformemente alla legge forestale, alla legge sulla caccia e alla legge sulla pesca e l acquacoltura. La DFN opera congiuntamente con l ANPA nell ambito della gestione e del monitoraggio della pesca con la lenza, dell emissione dei permessi di pesca con la lenza, ecc. L Agenzia esecutiva Amministrazione marittima (AEAM), istituita all interno del ministero dei Trasporti, è un autorità statale che registra e controlla la flotta civile. L AEAM è responsabile del Registro dei pescherecci e, congiuntamente con l ANPA, del Registro della flotta peschereccia. 17

22 Unità tematica: Politiche strutturali e di coesione 18

23 La pesca in Bulgaria 3. MISURE DI GESTIONE DELLA PESCA Le condizioni di base per la gestione della pesca in Bulgaria sono definite dalla PCP. In tale quadro riveste un importanza fondamentale il totale ammissibile di catture (TAC). Nel 2008, è stato stabilito per la prima volta un TAC per la pesca nelle acque bulgare della papalina e del rombo chiodato. Nel 2008 e nel 2009, il limite di cattura per il rombo chiodato è stato fissato a 50 tonnellate, nel 2010 a 48 tonnellate (dopo un iniziale proposta della Commissione di 38 tonnellate) e nel 2011 a 43,2 tonnellate. Il TAC per la papalina era pari a tonnellate nel 2008 e a tonnellate nel 2009 e nel 2010 (la pesca è consentita solo ai pescherecci battenti bandiera bulgara o rumena). Nel 2011, il TAC bulgaro per la papalina è stato fissato a 8 032,5 tonnellate. Le misure tecniche che accompagnano le restrizioni quantitative per la pesca del rombo chiodato consistono in un periodo di fermo della pesca che va dal 15 aprile al 15 giugno, una taglia minima di sbarco di 45 cm e l'uso di una dimensione minima autorizzata delle maglie delle reti da fondo di 400 mm. In Bulgaria sono state formulate diverse strategie di gestione volte a controllare lo sforzo di pesca e a promuovere la riabilitazione e la conservazione delle risorse e degli ecosistemi acquatici. Queste misure includono (FAO, 2002): la limitazione diretta dello sforzo di pesca attraverso la registrazione dei pescatori e la concessione di licenze agli attrezzi da pesca e ai pescherecci; stagioni di chiusura per garantire la riproduzione e la sopravvivenza del novellame, per esempio per la riproduzione invernale e primaverile della trota e di altre specie d acqua fredda (dal 1 ottobre al 31 gennaio), oltre che dello storione ladano e del temolo (Thymallus thymallus) (dal 1 gennaio al 31 marzo) e per la riproduzione primaverile ed estiva della carpa, del pesce gatto e di altre specie d'acqua calda (dal 15 aprile al 31 maggio). Per la pesca nel Danubio è prevista una chiusura di giorni in conformità con gli accordi internazionali sulle specie di storione e sull alosa del Mar Nero. Per il rombo chiodato del Mar Nero, la chiusura si applica a partire dal 15 aprile e resta in vigore per giorni; la riabilitazione delle risorse mediante il posizionamento di scogliere artificiali esternamente agli impianti per la mitilicoltura (sulla piattaforma del Mar Nero bulgaro); il ripopolamento del Danubio e dei corsi d acqua interni con novellame di storioni e ciprinidi, in fase di sviluppo dal 1998; controlli delle dimensioni e della potenza dei pescherecci (mediante la legge nazionale sulla pesca e l acquacoltura, il progetto supportato dall UE per la raccolta di dati dello schedario delle navi da pesca, lo schema di gestione dei pescherecci e di controlli sulla dimensione e la potenza dei pescherecci in linea con la PCP dell'ue); zone chiuse alla pesca e la restrizione dell utilizzo di alcuni attrezzi da pesca (pesca a strascico e dragaggio); la creazione di zone di gestione mediante uno schema di concessione di licenze: zona di pesca 1, dalla costa fino a 3 miglia nautiche, e zona di pesca 2, da 3 miglia nautiche al limite della zona economica esclusiva (ZEE). Le due zone di gestione mirano a fornire un equa destinazione delle risorse e a ridurre i conflitti tra l attività di pesca tradizionale e quella commerciale. La pesca del gambero di fiume e dei mammiferi marini è vietata. I mammiferi marini catturati devono essere rilasciati immediatamente in mare. Nei casi in cui le popolazioni di specifiche specie di pesci o di altre creature acquatiche siano messe in pericolo da una 19

24 Unità tematica: Politiche strutturali e di coesione pesca eccessiva, il ministero dell Ambiente può vietarne la pesca finché tali popolazioni non saranno ripristinate. Esplosivi, veleni e narcotici, pesca elettrica, reti a strascico, draghe, armi da fuoco e arpioni sono vietati perché distruttivi per l ambiente e le risorse ittiche. La pesca commerciale può essere praticata dai cittadini bulgari e dai soggetti giuridici cui è stata concessa una licenza di pesca commerciale. Ai pescherecci stranieri può essere consentita la pratica della pesca commerciale in acque nazionali. In Bulgaria non esiste un sistema di contingenti individuali trasferibili. 20

25 La pesca in Bulgaria 4. CATTURE Nel complesso, la produzione ittica bulgara dipende dalla pesca commerciale (circa l 86% della produzione totale) e dall acquacoltura (circa il 14%;. Figura 4A). Nel 2005, la produzione totale di pesca e di acquacoltura è stata pari a tonnellate (MAA-PSNPA ). La pesca commerciale è composta dal sottosettore della pesca marina (nel Mar Nero) e dal sottosettore della pesca nelle acque interne (nel fiume Danubio, in altri fiumi e nei laghi sia naturali che artificiali). Le catture nel Mar Nero rappresentano circa il 90% della pesca commerciale (ossia acquacoltura esclusa; Figura 4 B). Il gasteropode marino Rapana rappresenta il 47,7% del totale di catture del Mar Nero. Il restante 53,3% è costituito da diverse specie ittiche, segnatamente la papalina (il 40,9% delle catture totali). Le catture in acque interne rappresentano circa il 10,3% della produzione ittica commerciale e includono le catture nel fiume Danubio (circa l 1,8%) e in altri invasi interni (circa l 8,5%). La produzione di acquacoltura comprende altresì due sottosettori specifici: la piscicoltura di acqua dolce e l acquacoltura marina di mitili e alghe. La produzione della piscicoltura di specie di acqua dolce (trota, carpa, carpa erbivora, carpa testa grossa, pesce gatto, luccio) è cinque volte superiore rispetto a quella della pesca commerciale di acqua dolce. La produzione dell acquacoltura marina di mitili (Mytilus galloprovincialis) è di circa 3,5 volte superiore rispetto alla cattura commerciale di questi molluschi (studio CE, 2011). La piscicoltura di acqua dolce è tradizionalmente un settore ben sviluppato, ma è necessario ristrutturare la produzione nonché immettere nuove specie a elevato valore con buone prospettive di mercato. L acquacoltura marina è costituita soltanto dall allevamento dei molluschi e rappresenta meno dell 1% della produzione totale. Nonostante l esperienza positiva del passato, nel paese non esistono ancora imprese ittiche marine. L acquacoltura marina ha buone prospettive di sviluppo futuro e necessita di misure speciali di sostegno (MAA-PSNPA ) Figura 4: produzione ittica in Bulgaria, % 2% 14% 2% 8% Black Sea fishing Danube River fishing Inland waters fishing Aquaculture production 77% A. B. Black Sea fishing Danube River fishing Inland waters fishing 90% Fonte: MAA-PSNPA

26 Unità tematica: Politiche strutturali e di coesione 4.1. Pesca nel Mar Nero Le catture totali della pesca commerciale nel Mar Nero sono diminuite in modo significativo dopo il crollo delle riserve ittiche del Mar Nero alla fine degli Anni Ottanta 6. Nel 2005, le catture marine hanno raggiunto un totale di tonnellate e le specie più importanti sono state il gasteropode marino Rapana (47,7%) e la papalina (40,9%). Per le altre specie, la percentuale totale è inferiore al 12% (Tabella 3; Figura 5). La dinamica delle catture delle specie principali nella piattaforma del Mar Nero segnala una diminuzione rispetto agli anni precedenti. Le uniche specie che presentano riserve sostenibili sono la papalina e il gasteropode marino Rapana. Le catture di papalina sono importanti per l industria della trasformazione, che produce un ampia gamma di prodotti (sotto sale, marinati, in scatola). Il gasteropode marino Rapana è il principale prodotto orientato all esportazione delle catture nel Mar Nero bulgaro, il che lo rende un prodotto molto allettante. Inoltre, la preparazione del prodotto incentiva l occupazione in quanto coinvolge molti lavoratori e impianti di trasformazione. Le più pregiate specie ittiche del Mar Nero sono il rombo chiodato, lo spinarolo, la palamita, il pesce azzurro, il cefalo, lo storione e l alosa del Mar Nero. La pesca del rombo chiodato (Psetta maxima) è attualmente soggetta a TAC in quanto questa specie deve essere protetta. Negli ultimi vent anni, le riserve di storioni del Mar Nero si sono ridotte drasticamente. Il ripopolamento delle riserve e la conservazione delle specie di storione, segnatamente dello storione ladano, devono essere sostenuti da una moratoria a favore dell intera area del Mar Nero. Nel 2008, la Bulgaria ha vietato la pesca dello storione nel Mar Nero e nel mese di maggio 2011 è stata vietata per la prima volta la pesca dello storione nel Danubio. Il divieto annuale è il preludio di un divieto quinquennale che inizierà nel Tabella 3: catture nel Mar Nero nel 2005 SPECIE CATTURE (t) CATTURE (%) Papalina (Sprattus sprattus) ,9% Alice (Engraulis encrasicholus) 60 0,3% Sugarello (Trachurus mediterraneus) 80 0,5% Alosa del Mar Nero (Alosa pontica) 80 0,5% Gobidi (Gobiidae) 120 0,7% Palamita (Sarda sarda) ,2% Pesce azzurro (Pomatomus saltatrix) 350 2,0% Rombo chiodato (Psetta maxima) 20 0,1% Mitili (Mytilus galloprovincialis) 50 0,3% Gasteropode marino (Rapana venosa) ,7% Altre specie 160 0,9% Totale % Fonte: ANPA 6 7 Cfr. Popescu (2010) per una presentazione dell evoluzione della pesca nel Mar Nero. Anche la Romania ha approvato un divieto decennale della pesca dello storione nel Danubio, entrato in vigore nell aprile

27 La pesca in Bulgaria Figura 5: catture nel Mar Nero nel ,7% 0,9% 0,3% 2,0% 0,1% 6,2% 0,3% 0,5% 0,5% 0,7% 40,9% Sprat Anchovy Horse mackerel Pontic shad Gobies Bonito Bluefish Turbot Black mussel Sea snail Rapana Other species Fonte: ANPA 4.2. Pesca nelle acque interne Negli ultimi anni, le catture della pesca commerciale nei bacini idrici interni sono oscillate tra le e le tonnellate l anno. Nel 2005, le catture sono state pari a 1 663,86 tonnellate, ossia a circa il 7,3% della produzione ittica totale. La pesca commerciale nelle acque interne è praticata soprattutto dai pescherecci di piccole dimensioni, che operano nei bacini di sbarramento artificiali e in alcuni laghi naturali. Tabella 4: catture nelle acque interne nel 2005 SPECIE CATTURE (t) CATTURE (%) Specie di trota 18,57 1,1% Specie di carpa 277,62 16,7% Carpa comune 716,4 43,1% Fitofagi 561,86 33,8% Luccio 9,31 0,6% Siluro 40,8 2,5% Pesce gatto (americano) 7,16 0,4% Specie di persico 27,52 1,7% Storione danubiano 0,25 0,0% Gambero di fiume 4,16 0,3% Altre specie 0,21 0,0% Totale 1663,86 100% Fonte: ANPA 23

28 Unità tematica: Politiche strutturali e di coesione Le principali specie che è possibile pescare nei bacini idrici interni sono la carpa comune (Cyprinus carpio), il carassio (Carassius sp.), la carpa argentata e la carpa testa grossa (Aristhichthys nobilis, Hypophthalmichthys molitrix), la carpa erbivora (Ctenopharingodon idella), la carpa nera (Mylopharingodon piceus), l abramide (Abramis brama), il siluro (Sillurus glanis) e la sandra (Sander lucioperca). La carpa comune apporta di gran lunga il contributo più significativo (circa il 43% del volume delle catture). La Tabella 4 illustra le catture per gruppi di specie relative al Sebbene l attuale legislazione consideri i laghi di sbarramento di piccole e medie dimensioni quali siti per la pesca commerciale, molti di essi fungono in parte quali allevamenti di pesci destinati al consumo. In questi laghi, i pescherecci vengono di fatto impiegati nel processo tecnologico della piscicoltura. Per quanto concerne le dighe di grosse dimensioni dove esistono ancora zone adibite alla pesca commerciale, queste zone tendono a essere gradualmente abbandonate a favore della pesca con la lenza, dell acquacoltura e di altre attività quali il turismo ittico e l ecoturismo Pesca nel Danubio Negli ultimi anni, le catture annue nel Danubio sono oscillate tra le 250 e le 500 tonnellate e nel 2005 sono state pari a 360,82 tonnellate. La Tabella 5 illustra le catture per specie relative al Le specie comunemente pescate sono: il siluro (Sillurus glanis), l abramide del Danubio (Abramis brama), il barbo (Barbus barbus), la carpa comune (Cyprinus carpio), il carassio (Carassius sp.), la scardola comune (Scardinius erythrophthalmus), i fitofagi e le specie anadrome lo storione e l alosa del Danubio (Alosa pontica). Le specie di storione includono lo storione ladano (Huso huso), lo storione danubiano (Acipenser gueldenstaedti), lo storione stellato (Acipenser stellatus) e lo sterleto non migratorio del Danubio (Acipenser ruthenus). Tabella 5: catture nel fiume Danubio nel 2005 SPECIE CATTURE (t) CATTURE (%) Sterleto del Danubio 4,8 1,3% Storione ladano 13,21 3,7% Storione stellato 0,65 0,2% Storione danubiano 0,26 0,1% Luccio 10,49 2,9% Carpa comune 19,46 5,4% Altre specie di carpa 180,92 50,1% Fitofagi 58,05 16,1% Pesce gatto 27,71 7,7% Sandra 14,1 3,9% Alosa del Mar Nero 15,98 4,4% Altre specie 15,19 4,2% Totale 360,82 100% Fonte: ANPA 24

29 La pesca in Bulgaria Le popolazioni delle più pregiate specie del Danubio non sono stabili e, di conseguenza, le catture non possono essere pianificate in anticipo. Alcune specie di storione, quali lo storione tozzo (Acipenser nudiventris) e lo storione comune (Acipenser sturio) non esistono più nel fiume. Le popolazioni di altre specie di storione, e segnatamente le popolazioni dello storione ladano, sono in continua diminuzione e necessitano di misure di protezione speciali Acquacoltura Nell'ultimo decennio, la produzione totale di acquacoltura si è intensificata e ha raggiunto le tonnellate nel In Bulgaria esistono due sottosettori di acquacoltura: la piscicoltura di acqua dolce (in acqua calda o fredda) e l acquacoltura marina. Figura 6: produzione di acquacoltura in Bulgaria, 2007 Fonte: studio CE (2011) Acquacoltura di acqua dolce La piscicoltura di acqua dolce rappresenta circa il 95% dell acquacoltura bulgara (Figura 6). La superficie idrica totale utilizzata per la piscicoltura è di circa ettari. La produzione di pesce per il consumo negli allevamenti con sistema incompleto è preponderante (circa il 60% del totale delle imprese ittiche). Tradizionalmente, vengono utilizzati sistemi di produzione intensivi e semi-intensivi. Le principali specie ittiche di acquacoltura in Bulgaria sono la trota iridea (Oncorhynchus mykiss - 36,6% della produzione totale di acquacoltura nel 2005) e la carpa comune (Cyprinus carpio - 29,5%). Le policolture dominano l acquacoltura semi-intensiva in Bulgaria (ad esempio, la carpa comune, la carpa erbivora, la carpa argentata e la carpa testa grossa), mentre l acquacoltura superintensiva praticata all interno di gabbie di rete interessa principalmente le monocolture di trota iridea. La produzione di acquacoltura è principalmente rivolta al mercato interno (oltre il 100% della produzione di carpa viene commercializzata in Bulgaria). I prodotti ittici congelati sono per la maggior parte esportati. Le principali specie di acquacoltura in acqua calda sono la carpa comune (Cyprinus carpio), la carpa testa grossa (Hypophthalmichthys molitrix), la carpa argentata (Aristhichthys nobilis), la carpa erbivora (Ctenopharingodon idella), la carpa nera (Mylopharingodon piceus), le specie di buffalofish (Ictiobus spp.) e la tinca (Tinca tinca). Il 25

30 Unità tematica: Politiche strutturali e di coesione siluro (Sillurus glanis), il pesce gatto americano (Ictalurus punctatus), la sandra (Sander lucioperca) e il luccio (Esox lucius) stanno diventando prodotti di acquacoltura di acqua calda sempre più importanti. Sono stati condotti con successo esperimenti finalizzati a introdurre e ad allevare l anguilla (Anguilla anguilla). Anche il gambero di fiume (Astacus astacus) è una specie di acquacoltura di acqua calda. Nel 2005, le imprese di acquacoltura di acqua calda hanno prodotto tonnellate, ossia circa il 48% della produzione totale di acquacoltura del paese (Tabella 6). In termini di requisiti di temperatura, le specie di storione sono posizionate in una via di mezzo tra le imprese di acquacoltura di acqua calda e quelle di acqua fredda. Le principali specie di acquacoltura di storione sono lo storione danubiano (Acipenser gueldenstaedti), lo storione siberiano (Acipenser baeri) e alcuni dei loro ibridi, lo storione ladano (Huso huso) e lo storione sterleto (Acipenser ruthenus). Nell ultimo decennio, la produzione di storione ha rappresentato il sottosettore di acquacoltura caratterizzato dalla crescita più veloce. Le principali specie di acquacoltura in acqua fredda in Bulgaria sono le specie di trota: la trota iridea (Oncorhynchus mykiss), la trota fario (Salmo trutta fario) e il salmerino di fontana (Salvelinus fontinalis). La produzione di trota necessita di foraggio granulato di alta qualità e ben equilibrato (che la Bulgaria deve importare). Nel 2005, le imprese di acquacoltura di trote hanno prodotto tonnellate, ossia circa il 37% della produzione totale di acquacoltura del paese (Tabella 6). La produzione di trota iridea si concentra principalmente nelle regioni montane e semimontane del paese, dove i principali sistemi utilizzati sono i bacini longitudinali e le gabbie di rete. Acquacoltura marina Gli impianti di acquacoltura marina includono le imprese di miticoltura del Mar Nero e le imprese per la produzione dell alga Kelp (Cystoseira sp.). Con un totale di 18 aziende nel 2005 (16 imprese di miticoltura e 2 imprese per la produzione dell alga Kelp), queste aziende hanno rappresentato il 9% del totale delle aziende del paese. La principale specie di acquacoltura marina è la cozza del Mar Nero (Mytilus galloprovincialis). Nel 2005, la produzione è stata di 170,59 tonnellate, ossia pari al 5,4% della produzione totale di acquacoltura in Bulgaria (Tabella 6). Negli ultimi anni si è registrata una continua tendenza allo sviluppo dell acquacoltura marina lungo la costa bulgara. Nel 2006 sono state registrate quattro nuove imprese di acquacoltura marina. Tabella 6: produzione di acquacoltura per il consumo nel 2005 SPECIE PRODUZIONE (t) PRODUZIONE (%) Pesci di acqua fredda 1156,57 36,8% Pesci di acqua calda 1504,45 47,9% Storione 306,52 9,8% Gambero di fiume 2,50 0,1% Cozza nera 170,59 5,4% Altre specie 2,00 0,1% Totale 3142,63 100% Fonte: ANPA 26

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