Notifica a mezzo del servizio postale

Transcript

1 LexItalia.it - Rivista di diritto pubblico Direttore Prof.Avv. Giovanni Virga Notifica a mezzo del servizio postale CONSIGLIO DI STATO, SEZ. V - sentenza 2 dicembre 2015* (sulla possibilità o meno di ritenere nulla una notifica a mezzo del servizio postale ex lege n. 53 del 1994 nel caso di omessa indicazione del numero della raccomandata nell'avviso per comunicare l avvenuta notifica). CONSIGLIO DI STATO, SEZ. V - sentenza 2 dicembre 2015 n Pres. Maruotti, Est. Poli - Manitalidea s.p.a. (Avv.ti Dettori e Felicetti) c. Ferco s.r.l. (Avv.ti De Marini, Santoro e Vagnozzi), Azienda Trasporti Milanesi s.p.a. (Atm) (Avv. Zoppolato) e Manutencoop Facility Management s.p.a. (Avv.ti Manzi, Baccolini e Rizzo) - (irricevibile l' appello e, per l'effetto, conferma T.A.R. Lombardia Milano, Sez. IV, 23 maggio 2015, n. 1012). Giustizia amministrativa - Ricorso giurisdizionale - Ricorso in appello - Notifica - A mezzo del servizio postale ex lege n. 53 del Omessa indicazione del numero della raccomandata nell'avviso per comunicare l avvenuta notifica - Non comporta la nullità della notifica. La notifica di un atto di appello effettuata a mezzo posta dal difensore, ex lege n. 53 del 1994, non può ritenersi nulla perché l agente postale non ha indicato, nell'avviso di ricevimento, il numero della raccomandata spedita per comunicare l avvenuta notifica (nella specie la notifica era avvenuta a mani del portiere dello stabile) (1) (1) Cfr. Cass. civ., sez. VI, ord. 31 luglio 2015, n ; Cass. civ., sez. lav., 13 marzo 2013, n. 6345; Cass. civ., sez. III, 4 dicembre 2012, n ; Cass. sez. lav., 29 agosto 2011, n Ha ricordato la sentenza in rassegna che, secondo la appena richiamata giurisprudenza, qualora il difensore proceda alla notificazione di atti processuali avvalendosi del servizio postale ai sensi dell art. 2, l. n. 53 del 1994, trovano applicazione, per l art. 3, co. 3, della medesima legge, le disposizioni degli artt. 4 e ss. della l. n. 890 del Ai sensi dell art. 149, u.c., c.p.c., in linea generale la notificazione a mezzo del servizio postale si perfeziona per il destinatario «dal momento in cui lo stesso ha la legale conoscenza dell atto». La legale conoscenza dell atto si ha con il perfezionamento delle procedura di notificazione, ovvero con il completamento di tutti gli adempimenti richiesti dalla legge come essenziali. Ai sensi dell art. 7 della l. n. 890 del 1982, in caso di notifica a mezzo del servizio postale (e per quanto di interesse): - l avviso di ricevimento prova, fino a querela di falso, la consegna al destinatario, a condizione che l atto sia stato consegnato presso il suo indirizzo e che il consegnatario abbia apposto la propria firma, ancorché illeggibile o apparentemente apocrifa, nello spazio dell avviso relativo alla «firma del destinatario o di persona delegata», risultando irrilevante, in quanto non integra una nullità ex art. 160 c.p.c., la mancata indicazione dell indirizzo del destinatario sulla ricevuta di ritorno; - è valida la notificazione a mezzo posta effettuata nelle mani del portiere dello stabile, ex art. 7 cit., qualora l agente postale gli abbia consegnato il plico raccomandato nell assenza del destinatario e in mancanza delle altre persone indicate nel 2º comma del suddetto articolo, dovendosi presumere, fino a prova contraria, che tra le mansioni del custode del fabbricato rientri la distribuzione della posta ai destinatari che vi abitano; non ha pertanto rilievo la circostanza che la relazione di notifica, redatta dall ufficiale giudiziario, non contenga l attestazione del mancato rinvenimento delle persone abilitate a ricevere l atto e delle loro vane ricerche; 1 / 6

2 - l adempimento costituito dall invio della raccomandata di avviso previsto dal 6º comma dell art. 7 cit. - rispetto al quale non possono ravvisarsi profili di illegittimità costituzionale, trattandosi di valutazione riservata al legislatore - è elemento essenziale del procedimento di notificazione, che deve quindi considerarsi nullo se il piego viene consegnato al portiere dello stabile in assenza del destinatario e l agente postale non ne dà notizia al destinatario stesso mediante lettera raccomandata; in tal caso, infatti, la mancata attestazione della spedizione della lettera raccomandata prevista dal più volte menzionato art. 7 costituisce non una mera irregolarità, ma un vizio dell attività dell agente postale che determina, fatti salvi gli effetti della consegna dell atto all ufficiale giudiziario, la nullità della notificazione nei riguardi del destinatario. In base alle norme ed ai principi su richiamati, è stato escluso che sia elemento essenziale del procedimento di notificazione in questione l indicazione, nell avviso di ricevimento, del numero della raccomandata spedita dall agente postale. N /2015REG.PROV.COLL. ha pronunciato la presente REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5439 del 2015, proposto dalla s.p.a. Manitalidea., in persona del legale rappresentante pro tempore, in proprio e nella qualità di mandataria del costituendo r.t.i. con Vivaldi & Cardino s.p.a., rappresentata e difesa dagli avvocati Salvatore Dettori e Teresa Felicetti, con domicilio eletto presso lo studio dell avvocato Salvatore Dettori in Roma, piazza Santi Apostoli, n. 66; contro La s.r.l. Ferco, in persona del legale rappresentante pro tempore, in proprio e nella qualità di mandataria dell a.t.i. costituita le società Fulgens s.r.l. e Cofely Italia s.p.a., rappresentata e difesa dagli avvocati Francesco De Marini, Andrea Santoro e Daniele Vagnozzi, con domicilio eletto presso lo studio dell avvocato Daniele Vagnozzi in Roma, Via Giunio Bazzoni, n. 3; nei confronti di L Azienda Trasporti Milanesi s.p.a. (Atm), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Alberto Rho e Maurizio Zoppolato, con domicilio eletto presso lo studio dell avvocato Maurizio Zoppolato in Roma, via del Mascherino, n. 72; la Manutencoop Facility Management s.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Andrea Manzi, Stefano Baccolini e Francesco Rizzo, con domicilio eletto presso lo studio dell avvocato Andrea Manzi in Roma, Via Federico Confalonieri, 5; per la riforma della sentenza del T.a.r. per la Lombardia Milano - Sezione IV, n del 23 maggio / 6

3 Visti il ricorso in appello e i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio dell Azienda Trasporti Milanesi s.p.a. (Atm), di Ferco s.r.l., in proprio e nella qualità di mandataria dell a.t.i. costituita con le società Fulgens s.r.l. e Cofely Italia s.p.a., e della società Manutencoop Facility Management s.p.a.; Viste le memorie difensive depositate dalla appellante (in data 23 e 30 ottobre 2015), dalla società Ferco (in data 23 e 30 ottobre, nonché 14 luglio 2015), dall Azienda Trasporti Milanesi s.p.a. (in data 23 ottobre 2015), dalla Manutencoop Facility Management (in data 24 e 30 ottobre 2015); Visti tutti gli atti della causa; Relatore nell'udienza pubblica del giorno 10 novembre 2015 il consigliere Vito Poli e uditi per le parti l avvocato Felicetti, l avvocato Borsero su delega dell avvocato Salvatore Dettori, l avvocato Maurizio Zoppolato, l avvocato Andrea Manzi, l avvocato Francesco de Marini e l avvocato Daniele Vagnozzi; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO e DIRITTO 1. L impugnata sentenza - T.a.r. per la Lombardia Milano - Sezione IV, n del 23 aprile 2015, ha accolto il ricorso di primo grado n del 2014, proposto dall a.t.i. capeggiata dalla Ferco s.r.l. con le imprese Cofely Italia s.p.a. e Fulgens s.r.l. (in prosieguo ditta Ferco), e per l effetto ha annullato l affidamento del 3 lotto (su un totale di 5) del servizio di facility management della durata di 48 mesi, a suo tempo disposto dall Azienda Trasporti Milanesi s.p.a. (in prosieguo Atm) in favore dell a.t.i. guidata dalla Manitalidea s.p.a. con Vivaldi & Cardino s.p.a. quale impresa mandante (in prosieguo ditta Manitalidea) La sentenza che ha ravvisato l invalidità dell avvalimento cui era ricorsa la ditta aggiudicataria - è stata notificata a mezzo posta dal difensore della Ferco (in data maggio 2015) alla ditta Manitalidea, alla stazione appaltante ed alle ditte aggiudicatarie dei restanti lotti La stazione appaltante, in esecuzione dell impugnata sentenza, ha prima aggiudicato la gara per il lotto 3 alla ditta Ferco e quindi ha stipulato il relativo contratto della durata di 48 mesi (cfr. comunicazione Atm prot. n del 20 maggio 2015 e successivo contratto in data 28 maggio 2015). 2. Con ricorso notificato il 18 giugno 2015 e depositato il giorno successivo, la ditta Manitalidea ha interposto appello avverso la su menzionata sentenza, chiedendone in via cautelare la sospensione degli effetti. 3. Si è costituita Atm in data 19 giugno 2015, insistendo per il rigetto dell istanza cautelare. Con successiva memoria del 23 ottobre 2015, Atm ha riferito dello stato di esecuzione del rapporto contrattuale con la ditta Ferco, del possibile sub ingresso della ditta Manitalidea, ed ha concluso, subordinatamente all accoglimento dell appello proposto da quest ultima, per l improcedibilità e l infondatezza del ricorso di primo grado della ditta Ferco. 4. Si è costituita la ditta Ferco in data 14 luglio 2015, depositando, in pari data, una memoria redatta ai sensi dell art. 101, co. 2, c.p.a. (previamente notificata a tutte le ditte aggiudicatarie dei restanti lotti), a mezzo della quale ha riproposto i motivi non esaminati dal T.a.r. destinati, se accolti, a travolgere l intera procedura di gara. Con successiva memoria del 23 ottobre 2015, la ditta Ferco ha eccepito la tardività e l improcedibilità dell appello proposto dalla ditta Manitalidea. 5. Si è costituita in giudizio, infine, la ditta Manutencoop, per contrastare i motivi posti a sostegno del ricorso di primo, riproposti dalla ditta Ferco. 3 / 6

4 Con successiva memoria del 24 ottobre 2015, la ditta Manutencoop ha evidenziato la possibile difettosa integrazione del contraddittorio per la mancata notificazione dell appello nei confronti di tutte le imprese aggiudicatarie dei restanti lotti che avevano partecipato al giudizio di primo grado. 6. Con decreto presidenziale n del 19 giugno 2015, è stata respinta l istanza di sospensione degli effetti dell impugnata sentenza. 7. La causa è stata trattenuta in decisione all udienza pubblica del 10 novembre L appello è irricevibile. In considerazione dei principi elaborati dalla sentenza dell Adunanza plenaria n. 5 del 2015 (circa la tassonomia delle questioni che devono essere decise dal giudice amministrativo), in ordine logico è prioritario l esame dell eccezione di irricevibilità del gravame che, in quanto fondata, esime il Collegio, ex art. 49, co. 2, c.p.a., dall affrontare il tema della difettosa integrazione del contraddittorio per mancata notificazione dell appello, da parte della società Manitalidea, nei confronti di tutte le imprese aggiudicatarie dei restanti lotti In fatto giova premettere quanto segue. L impugnata sentenza è stata avviata per la notificazione alla Manitalidea dal difensore della Ferco, ex lege n. 53 del 1994, in data 13 maggio 2015 per il tramite di Poste italiane. Dall avviso di ricevimento redatto dall agente postale si evince che: - il plico recante la copia conforme della sentenza è stato consegnato in data 15 maggio 2015 al portiere (che ha sottoscritto per ricevuta) dello stabile dove era ubicato lo studio del difensore domiciliatario della ditta Manitalidea per il giudizio di primo grado (quale risultante del resto dalla medesima sentenza impugnata), stante l assenza del destinatario e delle altre persone abilitate a ricevere il plico; - l agente postale ha spedito in pari data (15 maggio 2015) raccomandata recante comunicazione dell avvenuta notifica; - l atto di appello proposto dalla ditta Manitalidea è stato notificato a mezzo posta dal difensore, sempre ex lege n. 53 del 1994, in data 18 giugno La difesa della ditta Manitalidea, per superare l eccezione di tardività del gravame, ha sostenuto la tesi secondo cui la notificazione della sentenza nei confronti della propria assistita sarebbe nulla, perché l agente postale non avrebbe indicato il numero della raccomandata spedita per comunicare l avvenuta notifica La tesi è inaccoglibile, alla stregua della ricostruzione in fatto operata al precedente 8.1. nonché dei principi elaborati dalla giurisprudenza sul punto controverso (cfr. Cass. civ. [ord.], sez. VI, 31 luglio 2015, n ; Cass. civ., sez. lav., 13 marzo 2013, n. 6345; Cass. civ., sez. III, 4 dicembre 2012, n ; Cass. sez. lav., 29 agosto 2011, n cui si rinvia a mente dell art. 120, co. 10, c.p.a.). Per tale giurisprudenza, in particolare, qualora il difensore proceda alla notificazione di atti processuali avvalendosi del servizio postale ai sensi dell art. 2, l. n. 53 del 1994, trovano applicazione, per l art. 3, co. 3, della medesima legge, le disposizioni degli artt. 4 e ss. della l. n. 890 del Ai sensi dell art. 149, u.c., c.p.c., in linea generale la notificazione a mezzo del servizio postale si perfeziona per il destinatario «dal momento in cui lo stesso ha la legale conoscenza dell atto». La legale conoscenza dell atto si ha con il perfezionamento delle procedura di notificazione, ovvero con il completamento di tutti gli adempimenti richiesti dalla legge come essenziali. Ai sensi dell art. 7 della l. n. 890 del 1982, in caso di notifica a mezzo del servizio postale (e per quanto di 4 / 6

5 interesse): - l avviso di ricevimento prova, fino a querela di falso, la consegna al destinatario, a condizione che l atto sia stato consegnato presso il suo indirizzo e che il consegnatario abbia apposto la propria firma, ancorché illeggibile o apparentemente apocrifa, nello spazio dell avviso relativo alla «firma del destinatario o di persona delegata», risultando irrilevante, in quanto non integra una nullità ex art. 160 c.p.c., la mancata indicazione dell indirizzo del destinatario sulla ricevuta di ritorno; - è valida la notificazione a mezzo posta effettuata nelle mani del portiere dello stabile, ex art. 7 cit., qualora l agente postale gli abbia consegnato il plico raccomandato nell assenza del destinatario e in mancanza delle altre persone indicate nel 2º comma del suddetto articolo, dovendosi presumere, fino a prova contraria, che tra le mansioni del custode del fabbricato rientri la distribuzione della posta ai destinatari che vi abitano; non ha pertanto rilievo la circostanza che la relazione di notifica, redatta dall ufficiale giudiziario, non contenga l attestazione del mancato rinvenimento delle persone abilitate a ricevere l atto e delle loro vane ricerche; - l adempimento costituito dall invio della raccomandata di avviso previsto dal 6º comma dell art. 7 cit. - rispetto al quale non possono ravvisarsi profili di illegittimità costituzionale, trattandosi di valutazione riservata al legislatore - è elemento essenziale del procedimento di notificazione, che deve quindi considerarsi nullo se il piego viene consegnato al portiere dello stabile in assenza del destinatario e l agente postale non ne dà notizia al destinatario stesso mediante lettera raccomandata; in tal caso, infatti, la mancata attestazione della spedizione della lettera raccomandata prevista dal più volte menzionato art. 7 costituisce non una mera irregolarità, ma un vizio dell attività dell agente postale che determina, fatti salvi gli effetti della consegna dell atto all ufficiale giudiziario, la nullità della notificazione nei riguardi del destinatario. In base alle norme ed ai principi su richiamati, deve escludersi che sia elemento essenziale del procedimento di notificazione in esame l indicazione, nell avviso di ricevimento, del numero della raccomandata spedita dall agente postale. Sotto tale profilo è irrilevante, contrariamente a quanto affermato dalla difesa della ditta Manitalidea, che, nel particolare caso di specie, sugli altri avvisi di ricevimento della sentenza impugnata (in particolare quello alla società mandate Vivaldi & Carlino) sia stato indicato il numero della raccomandata. Conseguentemente, in base al combinato disposto degli artt. 92, co. 1, e 119, co. 1, lett. a) e co. 2, c.p.a., l atto di appello è stato proposto oltre il termine perentorio dimidiato di 30 giorni, decorrente dalla rituale notificazione dell impugnata sentenza effettuata alla ditta Manitalidea in data 15 maggio In conclusione l appello deve essere dichiarato irricevibile. 10. Le spese del secondo grado di giudizio, regolamentate secondo l ordinario criterio della soccombenza (che in considerazione della natura processuale della causa di reiezione del gravame deve considerarsi indistintamente verificatasi nei confronti di tutte le restanti parti), sono liquidate in dispositivo tenuto conto dei parametri stabiliti dal regolamento 10 marzo 2014, n. 55. P.Q.M. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sul ricorso n del 2015, come in epigrafe proposto: a) dichiara irricevibile l' appello e, per l'effetto, conferma l impugnata sentenza; b) condanna la Manitalidea s.p.a., in proprio e nella qualità di mandataria del costituendo r.t.i. con Vivaldi & Cardino s.p.a., a rifondere in favore dell Azienda Trasporti Milanesi s.p.a. (Atm), di Ferco s.r.l., in proprio e nella qualità di mandataria dell a.t.i. costituita con le società Fulgens s.r.l. e Cofely Italia s.p.a., e della società Manutencoop Facility Management s.p.a., le spese e gli onorari del presente grado di giudizio che liquida in complessivi euro (tremila), oltre accessori come per legge (15% a titolo rimborso spese generali, I.V.A. e 5 / 6

6 Powered by TCPDF ( C.P.A.), in favore di ciascuna parte. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 10 novembre 2015 con l'intervento dei magistrati: Luigi Maruotti, Presidente Vito Poli, Consigliere, Estensore Manfredo Atzeni, Consigliere Paolo Giovanni Nicolo' Lotti, Consigliere Nicola Gaviano, Consigliere DEPOSITATA IN SEGRETERIA il 02/12/ / 6