Oggetto: Unità Operative e Piano Ferie Replica. Casa Circondariale Verona.

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1 Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione MINISTERI - ENTI PUBBLICI - UNIVERSITA' - AZIENDE AUTONOME - COMPARTO SICUREZZA Segreteria Regionale Triveneto leo.angiulli@polpenuil.it tel prot. n. 168/2015 Reg.vi All. n. 2 Verona lì 31/08/2015 Alla Direzione della Casa Circondariale Verona e p.c. AL Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria Triveneto Padova Alla Direzione Generale del Personale e della Formazione Ufficio per le Relazioni Sindacali Alla Segreteria UIL Pa Penitenziari Roma Oggetto: Unità Operative e Piano Ferie Replica. Casa Circondariale Verona. Facendo seguito alla nota n.154/2015 del di questa Organizzazione Sindacale e con riferimento alla Sua cortese n del 14 u.s. non possiamo esimerci dal rilevare come, ancora una volta, l'amministrazione tenta di scaricare le proprie responsabilità sul sindacato. Il potere (dovere) di controllo rispetto alle questioni rappresentate con la corrispondenza cui si fa riferimento, infatti, non risiedono in capo al sindacato ma, piuttosto, nelle competenze del Comandante di Reparto e del Direttore. Sono questi, di fatto, che devono verificare che le disposizioni di servizio e più in generale le regole che disciplinano il rapporto di lavoro siano garantite da coloro che materialmente predispongono i turni di servizio e non è certo il sindacato, men che meno la UIL che deve mettersi al servizio dell'amministrazione. Le violazioni rilevate dalla UIL sono circostanziate, inequivocabili e chiare basterebbe quindi effettuare un controllo incrociato tra programmazione del servizio, brogliacci e modelli 14/A per rendersi conto della veridicità di quanto affermato dalla UIL e per l'individuazione di coloro che hanno subito trattamenti di favore o iniqui. Con la presente, pertanto, la invitiamo ad evitare inutili espedienti utili solo a perdere tempo e ad attivare tutte le verifiche del caso. Pagina 1 di 2

2 E' del tutto evidente che qualora all'esito degli accertamenti si giungesse a conclusioni diametralmente opposte sarà nostra cura rivolgerci in maniera circostanziata, questa volta si, a chi di competenza e nelle sedi opportune. Resta inteso che qualora la S.V. ritenga utile e opportuno un confronto con una delegazione UIL noi rimaniamo a disposizione. Distinti saluti. Pagina 2 di 2

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4 Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione MINISTERI - ENTI PUBBLICI - UNIVERSITA' - AZIENDE AUTONOME - COMPARTO SICUREZZA Segreteria Regionale Triveneto leo.angiulli@polpenuil.it tel prot. n. 154/2015 Reg.vi Verona lì 22/07/2015 Alla Direzione della Casa Circondariale Verona e p.c. AL Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria Triveneto Padova Alla Direzione Generale del Personale e della Formazione Ufficio per le Relazioni Sindacali Alla Segreteria UIL Pa Penitenziari Roma Oggetto: Unità Operative e Piano Ferie Casa Circondariale Verona. In quest'ultimo periodo pervengono a questa O.S. innumerevoli lamentele da parte del personale di polizia penitenziaria impiegato nelle diverse unità operative, per le condizioni di lavoro cui è costretto il personale e per i tanti problemi che attengono alla gestione delle risorse umane ed in particolare dei turni di servizio. Siamo, purtroppo, passati da un organizzazione del lavoro condivisa e accettata dal personale, perché garantiva equità, trasparenza e rispetto degli accordi ad un organizzazione che oggi risulta precaria e inaffidabile a tal punto che, usando un eufemismo, noi la riteniamo fallimentare. I colleghi sono sottoposti ad un continuo stress e a tal proposito ci piacerebbe sapere se la valutazione dello stress lavoro-correlato è stata realizzata nell ambito del documento di valutazione dei rischi, a causa del fatto che la programmazione del servizio, nonostante l esigua percentuale di ferie concesse, sia ormai stabile su tre turni di otto ore (notti comprese) ed è soggetta a continui e repentini variazioni realizzate per ragioni di servizio e legate al fatto che siamo nel bel mezzo del piano ferie estivo. Modifiche che sono realizzate, appunto, con motivazioni generiche e al di fuori delle procedure previste dagli accordi contrattuali dato che gli interessati, in molti casi, non vengono nemmeno informati delle variazioni e delle ragioni che le hanno determinate,così come, giusto per fare un esempio che ultimamente si sta verificando spesso, al personale comandato di servizio presso gli ospedali che presentandosi in servizio, come da mod.14, alle ore vengono rimandati a casa per poi svolgere il turno di 17.30/24.50 Non è un caso a nostro avviso che la percentuale di assenze dal servizio, rispetto a qualche anno fa, è sensibilmente aumentata, ma il frutto di una gestione confusa e improvvisata che aumenta quel pericoloso senso di abbandono di coloro che lavorano nei reparti detentivi. Si chiede, anche, un adeguato e incisivo intervento della S.V. nei confronti di chi realizza una turnazione del servizio che programma un solo giorno festivo libero nel mese, che prevede l espletamento di 3 turni pomeridiani in 4 giorni lavorativi, programma 2 turni notturni in 4 giorni lavorativi, che modifica il turno di servizio da a 16.00, salvo poi quest'ultimo trovarsi i Pagina 1 di 2

5 colleghi di turno 12.00/18.00 e quindi con 2 ore accavallate, e potremmo aggiungere tante altre situazioni che possono essere desunte tranquillamente dalla visione dei modelli 14/A. Ci viene segnalato, inoltre, come sempre più spesso l'ufficio servizi non presti più nessuna attenzione al rispetto dell'anzianità di servizio, nonostante gli accordi intrapresi, non ultimo quello presso il provveditorato regionale. Situazione analoga anche per quanto concerne il piano ferie estivo, ad una parte del personale gli è stato imposto il periodo previsto dagli accordi con le OO.SS, senza nessuna possibilità di poter anticipare o posticipare detto periodo di qualche giorno; mentre per altri più fortunati gli è stato concesso di poter godere di periodi di ferie divisi in più fasce, o di poter fruire di più giorni rispetto a quelli previsti ecc..., generando malcontento tra il personale. Queste sono vecchie concezioni del carcere e della gestione del personale che non dovrebbero appartenere ad un amministrazione moderna, efficace ed efficiente. Dispiace, infine, constatare che anche il servizio cd ronda tanto voluto dalla S.V. (da noi condiviso), nonostante gli impegni e le rassicurazioni, viene puntualmente utilizzato dall ufficio servizi quale serbatoio nel quale attingere quotidianamente per sopperire alle varie esigenze che si presentano e questo, sebbene, tutti i posti di servizio che negli anni addietro erano sopprimibili (tipo palestra, campo sportivo, area trattamentale, box passeggi 4-5) oggi sono scoperti e in ragione di una pseudo sorveglianza dinamica affidati ad una sola unità (box passeggi 123) che, evidentemente, nel rispetto delle disposizioni di servizio, non potendo abbandonare il controllo del box, di fatto non controlla nulla e il paradosso è quello che le attività formative e trattamentali sono sensibilmente aumentate. Per concludere si chiede alla S.V. di voler impartire le dovute disposizioni di servizio affinché la programmazione del servizio sia ispirata da principi di equità e pari opportunità e laddove necessario si intervenga per realizzare un organizzazione del lavoro che contemperi i diritti del personale, che non sono solo le ferie e il riposo, ma anche condizioni di lavoro, turni adeguati e ordini di servizio compatibili con le incombenze richieste. Distinti saluti Pagina 2 di 2

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