COMUNE DI FLERO. (provincia di Brescia) BANDO DI GARA PER L AFFIDAMENTO DI APPALTO DI LAVORI PER IL COMPLETAMENTO E L AMPLIAMENTO DEL POLO SCOLASTICO

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1 COMUNE DI FLERO (provincia di Brescia) BANDO DI GARA PER L AFFIDAMENTO DI APPALTO DI LAVORI PER IL COMPLETAMENTO E L AMPLIAMENTO DEL POLO SCOLASTICO Ai sensi dell art. 3 comma 15 e dell art. 160-bis del D.Lgs 163/2006, nonché in applicazione della decisione Eurostat 11/2/2004 Treatment of public-private Partnerships, della delibera della Corte dei Conti a Sezioni riunite in sede di controllo n.49/contr/11 e del parere della Corte dei Conti Sezione Regionale di controllo della Lombardia n. 10/pareri/2012) finalizzato alla realizzazione di un operazione di Public Private Partnership (PPP) per la progettazione esecutiva (previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta), la realizzazione, il finanziamento (in leasing) e la gestione per 20 anni delle seguenti opere del polo scolastico: nuova scuola per l infanzia di via Paine, nuova scuola per l infanzia di via F. Bulgherini, nuovo centro cottura per la mensa scolastica, completamento e ampliamento dell auditorium di via A. Moro / via F. Bulgherini. CUP: CIG: DISCIPLINARE PER IL SERVIZIO DI GESTIONE

2 Sommario: 1. Generalità Piani delle manutenzioni Servizio di manutenzione Modalità di intervento Tipologia delle manutenzioni Manutenzione ispettiva Manutenzione programmata Manutenzione correttiva Efficacia delle manutenzioni Prescrizioni per le manutenzioni delle componenti edili Facciate Copertura Pareti interne Pavimenti Soffitti e controsoffitti Serramenti esterni/porte interne Lattoneria Cancelli, ringhiere, recinzioni Parapetti Prescrizioni per le manutenzioni delle componenti impiantistiche Impianti elettrici e speciali Impianti meccanici Valutazione degli interventi e determinazione delle penali... 13

3 1. Generalità Il presente Disciplinare definisce e regola il servizio di gestione dei beni (inclusivo della manutenzione ordinaria e straordinaria) erogato dal SE ai sensi degli art. 6 e 18.1 del Disciplinare di Gara. La gestione dei beni oggetto di appalto è finalizzata a garantirne il pieno utilizzo durante il periodo della locazione, mantenendone il valore patrimoniale e le prestazioni iniziali invariati, entro limiti accettabili, per il periodo fissato nel contratto. Il SE è tenuto alla esatta osservanza di tutte le normative comunitarie, statali, regionali, provinciali, comunali che in qualsiasi modo, direttamente o indirettamente, abbiano attinenza con il servizio di gestione. 2. Piani delle manutenzioni Per una corretta gestione della manutenzione il SE è tenuto a predisporre, nell ambito della progettazione esecutiva, i piani di manutenzione come definiti dall art. 38 del D.P.R. n. 207 del I piani di manutenzione, che dovranno riportare gli eventuali aggiornamenti resisi necessari a seguito di problemi emersi durante l esecuzione dei lavori, saranno allegati ai contratti dopo verifica ed approvazione della SA e costituiranno documenti essenziali e vincolanti di riferimento per i servizi di manutenzione delle opere. I piani di manutenzione, ai sensi dell art. 38 del D.P.R. n. 207 del , saranno costituiti dai seguenti documenti: - manuale d uso: si riferisce all uso delle parti più importanti delle opere ed in particolare degli impianti tecnologici. Il manuale contiene l insieme delle informazioni atte a permettere all utente di conoscere le modalità di fruizione del bene, nonché tutti gli elementi necessari per limitare quanto più possibile i danni derivanti da un utilizzazione impropria, per consentire di eseguire tutte le operazioni atte alla sua conservazione che non richiedono conoscenze specialistiche e per riconoscere tempestivamente i fenomeni di deterioramento anomalo al fine di sollecitare interventi specialistici. Il manuale d uso, per ciascuna parte menzionata, conterrà le seguenti informazioni: a) collocazione nell opera; b) rappresentazione grafica; c) descrizione; d) modalità di uso corretto; - manuale di manutenzione: si riferisce alla manutenzione delle parti più importanti delle opere ed in particolare degli impianti tecnologici. Esso fornisce, in relazione alle diverse unità tecnologiche e alle caratteristiche dei materiali o dei componenti interessati, le indicazioni necessarie per la corretta manutenzione, nonché le modalità di ricorso ai centri di assistenza o di servizio. Il manuale di manutenzione, per ciascuna parte menzionata, contiene le seguenti informazioni: a) collocazione nell opera; b) rappresentazione grafica; c) descrizione delle risorse necessarie per l intervento manutentivo; d) livello minimo di prestazioni; 1

4 e) anomalie riscontrabili; f) manutenzioni eseguibili direttamente dall utente; g) manutenzioni da eseguire a cura di personale specializzato; - programma di manutenzione: prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire secondo cadenze temporalmente prefissate, al fine di una corretta gestione del bene e delle sue parti nel corso degli anni. Si articola secondo tre sottoprogrammi: a) sottoprogramma delle prestazioni, che prende in considerazione, per classe di requisito, le prestazioni fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del ciclo di vita; b) sottoprogramma dei controlli, che definisce il programma delle verifiche e dei controlli al fine di rilevare il livello prestazionale, qualitativo e quantitativo nei successivi momenti della vita del bene, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e quello minimo di norma; c) sottoprogramma degli interventi di manutenzione, che riporta in ordine temporale i differenti interventi di manutenzione, al fine di fornire le informazioni per una corretta conservazione del bene. 3. Servizio di manutenzione Il servizio ha per oggetto la manutenzione delle opere edili e degli impianti tecnologici secondo le modalità e le procedure definite ai successivi paragrafi. Il SE nell esecuzione del servizio di manutenzione dovrà conseguire i seguenti obbiettivi: - mantenere in efficienza tutti i componenti costituenti l involucro edilizio, le infrastrutture e gli impianti per l intero normale ciclo di vita; - minimizzare il disagio per utenti ed operatori derivante da attività ispettive e manutentive programmate; - minimizzare l inagibilità di parti di edificio o delle infrastrutture per interventi sia programmati che correttivi (per guasto o rottura); - minimizzare gli interventi correttivi in emergenza; - prevenire qualsivoglia pericolo per utenti, operatori e lavoratori nel corso delle attività di manutenzione programmata, in emergenza o migliorativa; - costruire un archivio storico di tutti gli interventi effettuati opportunamente classificati. 3.1 Modalità di intervento Il SE nomina un Unità di Coordinamento per la manutenzione che deve essere reperibile nei giorni lavorativi dalle ore 7,00 alle ore 18,00, nonché nei giorni e negli orari di previsto utilizzo delle opere e che deve concordare con l Ufficio Tecnico della SA le modalità, i tempi e le prescrizioni di sicurezza alle quali attenersi durante le fasi di effettuazione dell azione manutentiva, chiedendo l autorizzazione a procedere in forma scritta. Al termine dell esecuzione dei lavori, un incaricato dell Unità di Coordinamento per la manutenzione deve compilare in tutte le sue parti il registro degli interventi di manutenzione. 2

5 3.2 Tipologia delle manutenzioni Gli interventi di manutenzione per le singole componenti d opera individuate nel presente Disciplinare si dividono in: - interventi di manutenzione ispettiva; - interventi di manutenzione programmata; - interventi di manutenzione correttiva Manutenzione ispettiva La manutenzione ispettiva include gli interventi di manutenzione delle componenti susseguenti alle visite ispettive come definite nei paragrafi successivi che hanno l obiettivo di verificare l insorgere di anomalie difficilmente predeterminabili a priori ovvero per verificare il permanere di condizioni ottimali di funzionamento del bene Manutenzione programmata La manutenzione programmata contempla gli interventi di manutenzione periodica eseguita ad intervalli predeterminati e volti a ridurre la probabilità di guasto Manutenzione correttiva La manutenzione correttiva include gli interventi di manutenzione eseguiti a seguito di rilevazione di avarie e volti a riportare la componente edilizia e/o impiantistica nello stato di funzionamento normale. La richiesta di intervento correttivo verrà inoltrata all Unità di Coordinamento per la manutenzione via telefonica o a mezzo dall Ufficio Tecnico comunale. Trattandosi di edifici in cui si svolgono attività di pubblico servizio per i quali l interruzione dovuta a guasti che inficiano l utilizzazione del bene non è tollerabile, gli interventi di manutenzione correttiva devono essere effettuati con l urgenza richiesta dall effetto che la mancata risoluzione del problema può causare. A tal fine, gli interventi di manutenzione correttiva vengono classificati come: - urgenti, qualora la mancata esecuzione comprometta l utilizzo dell opera; - programmabili, diversamente. Gli interventi di manutenzione urgente dovranno essere avviati entro 4 ore dalla data di segnalazione e, salvo motivazioni documentabili, completati entro 24 ore. Gli interventi di manutenzione programmabili dovranno essere avviati entro 48 ore dalla data di segnalazione e, salvo motivazioni documentabili, completati entro 7 giorni Efficacia delle manutenzioni L efficacia delle manutenzioni effettuate è valutata dall Ufficio Tecnico comunale in relazione alla qualità del ripristino delle condizioni di esercizio del bene e dell eliminazione delle criticità riscontrate o segnalate, conformemente agli obiettivi che l intervento avrebbe dovuto perseguire in base a quanto specificato nel seguito del presente disciplinare. 3

6 Il giudizio per la misurazione dell efficacia è espresso tramite le seguenti valutazioni: - sufficiente, qualora l obiettivo sia stato pienamente raggiunto; - insufficiente, diversamente. L eventuale mancata esecuzione di un intervento entro i tempi e le frequenze fissati dal presente disciplinare produce automaticamente una valutazione insufficiente. 4. Prescrizioni per le manutenzioni delle componenti edili Gli interventi di manutenzione sulle componenti edili sono generalmente interventi di manutenzione ispettiva finalizzati a verificare il mantenimento delle prestazioni in fase di esercizio o viceversa definire gli interventi per ripristinarne le condizioni. Le visite ispettive avranno cadenza annuale posticipata a decorrere dalla data di consegna dei beni e saranno eseguite sulle componenti edili successivamente elencate. Le manutenzioni sulle componenti edili possono includere anche interventi di manutenzione correttiva a seguito di segnalazione. 4.1 Facciate Con facciate si intende lo strato esterno di finitura, cui è affidato il compito di proteggere gli strati sottostanti affinché venga garantito il livello prestazionale di questi ultimi per quanto riguarda: - l efficienza strutturale; - la resistenza a sollecitazioni meccaniche; - la coibentazione termica; - l isolamento acustico. Lo stato di conservazione delle facciate dipende dai seguenti fattori: - degrado proprio del materiale o elemento di finitura; - ammaloramento degli strati sottostanti, che può manifestarsi come alterazione dello strato superficiale. interventi più adeguati a ripristinare l efficienza prestazionale della stratigrafia muraria ed in particolare a perseguire gli obiettivi riportati in tabella. Fenomeno di degrado Fessurazioni, distacchi, rigonfiamenti, efflorescenze o macchie attinenti lo strato di finitura superficiale Distacchi o rotture di elementi decorativi Proteggere gli strati sottostanti per garantire il mantenimento dell efficienza prestazionale della stratigrafia muraria Garantire il livello di integrità materica da cui dipende la qualità estetica dell edificio Garantire l incolumità delle persone Garantire il livello di integrità materica da cui dipende la qualità estetica dell edificio Garantire l incolumità delle persone 4

7 4.2 Copertura La copertura, piana o a falde, deve garantire l impermeabilità agli agenti atmosferici e i livelli di isolamento termico ed acustico previsti in progetto. Ai fini manutentivi si considerano componenti della copertura: - il manto di copertura e i lastricati; - i comignoli e torrini; - i parapetti e i sistemi anti-caduta. interventi più adeguati a ripristinare l efficienza prestazionale delle coperture ed in particolare a perseguire gli obiettivi riportati in tabella. Fenomeno di degrado Manto di copertura e lastricati: macchie di umidità sui soffitti dei locali interni o nel sottotetto, infiltrazioni d acqua, rotture, fessurazioni, discontinuità del manto di copertura/lastricato Comignoli e torrini: presenza di ostruzioni Comignoli e torrini: piccoli movimenti durante le prove di spinta Parapetti e sistemi anti-caduta: vibrazioni, piccoli movimenti durante le prove di spinta (nel caso dei parapetti), degrado materico, fessurazioni nei punti di attacco alla muratura, mancato soddisfacimento dei requisiti previsti dalla scheda di certificazione rilasciata dalla ditta installatrice (nel caso di sistemi anti-caduta) Garantire l impermeabilità agli agenti atmosferici Proteggere gli strati sottostanti per garantire il mantenimento dell efficienza prestazionale per quanto riguarda l isolamento termico, acustico e integrità strutturale Garantire l allontanamento di fumi ed esalazioni Mantenere un saldo ancoraggio alla copertura Garantire la protezione dal rischio di caduta dall alto, verificando la resistenza ad urti, spinte e trazioni secondo quanto previsto dalle normative di settore 4.3 Pareti interne Sono considerate pareti interne le facce interne delle pareti perimetrali e le tramezze, di qualsiasi materiale, atte a suddividere gli spazi in modo fisso. Le pareti interne devono garantire i requisiti previsti dal progetto, in funzione delle destinazioni d uso dei locali che delimitano e separano, in merito a: - solidità; - isolamento acustico; - igiene; - sicurezza antincendio, intesa come protezione delle strutture atta a garantire a queste ultime la classe REI prescritta in progetto, e resistenza della tramezza al passaggio di fumo, fuoco e calore fra locali differenti. L efficienza delle pareti interne si valuta in base al livello di conservazione dello strato di finitura superficiale (intonaco, rivestimento ecc.). interventi più adeguati a ripristinare l efficienza prestazionale delle pareti interne ed in particolare a perseguire gli obiettivi riportati in tabella. 5

8 Fenomeno di degrado Fessurazioni, distacchi e sollevamenti dello strato di finitura, efflorescenze e macchie in generale Rotture, abrasioni, degrado materico del rivestimento o dello strato di tinteggiatura cui è affidato il compito di permettere la pulizia della parete Presenza di annerimenti dovuti a deposito di polveri o alla formazione di muffe Proteggere gli strati sottostanti per garantire il mantenimento dell efficienza prestazionale della stratigrafia muraria Permettere la possibilità di pulizia atta a garantire il livello di igiene previsto per lo specifico ambiente Mantenere il livello di pulizia necessario a garantire igiene e decoro Fessurazioni, vibrazioni/piccoli movimenti durante le prove di spinta, rotture, abrasioni, degrado materico del rivestimento Garantire l incolumità delle persone Garantire la resistenza richiesta al pacchetto murario al passaggio di fumo, calore e fuoco 4.4 Pavimenti I pavimenti (compresi quelli delle rampe e i gradini delle scale) devono garantire i requisiti previsti dal progetto in funzione delle destinazioni d uso dei locali per quanto riguarda: - solidità; - sicurezza per l accessibilità; - igiene. L efficienza del livello prestazionale dei pavimenti si valuta in base al livello di conservazione dello strato o dell elemento di finitura superficiale. interventi più adeguati a ripristinare l efficienza prestazionale dei pavimenti ed in particolare a perseguire gli obiettivi riportati in tabella. Fenomeno di degrado Fessurazioni, distacchi e sollevamenti dello strato di finitura, degrado materico in generale Rotture, abrasioni, degrado materico del rivestimento o dello strato superficiale cui è affidato il compito di permettere la pulizia 4.5 Soffitti e controsoffitti Mantenere il livello di solidità e di integrità atto a garantire l accessibilità a persone e/o mezzi in condizioni di sicurezza Permettere di effettuare la pulizia atta a garantire il livello di igiene previsto per lo specifico ambiente I soffitti e i controsoffitti (componenti intradossali dei solai di suddivisione orizzontale dell edificio e di copertura) devono garantire i requisiti previsti dal progetto in funzione delle destinazioni d uso dei locali che delimitano in merito a: - solidità; - isolamento termo-acustico; - igiene; - sicurezza antincendio, intesa come protezione delle strutture atta a garantire a queste ultime la classe REI prescritta in progetto. 6

9 L efficienza dei solaio si valuta in base al livello di conservazione dello strato di finitura superficiale (intonaco, rivestimento, ecc.). interventi più adeguati a ripristinare l efficienza prestazionale dei soffitti/controsoffitti ed in particolare a perseguire gli obiettivi riportati in tabella. Fenomeno di degrado Fessurazioni, distacchi e sollevamenti dello strato di finitura, efflorescenze e macchie in generale Rotture, abrasioni, degrado materico del rivestimento, fessurazioni e sollevamenti Presenza di annerimenti dovuti a deposito di polveri o alla formazione di muffe Proteggere gli strati sottostanti per garantire il mantenimento dell efficienza prestazionale della stratigrafia del solaio Garantire la resistenza antincendio delle strutture Mantenere il livello di pulizia necessario a garantire igiene e decoro 4.6 Serramenti esterni/porte interne I serramenti e le porte devono garantire le prestazioni previste in fase di progetto in funzione della destinazione d uso con riferimento ai seguenti aspetti: - protezione dagli agenti atmosferici; - resistenza a sollecitazioni meccaniche; - accessibilità; - sicurezza antincendio; - permeabilità alla luce; - isolamento termico; - isolamento acustico; - qualità estetica. Le visite ispettive dovranno verificare il soddisfacimento delle prestazioni di progetto analizzando il comportamento e lo stato di conservazione di ogni singolo componente del serramento, vale a dire: - infisso; - telaio (fisso o mobile); - tamponamento; - maniglie/ferramenta; - oscuranti; - finitura superficiale. interventi più adeguati a ripristinare l efficienza prestazionale delle summenzionate componenti ed in particolare a perseguire gli obiettivi riportati in tabella. 7

10 Fenomeno di degrado Infissi: fessurazioni fra infisso e parete, vibrazioni/piccoli movimenti del serramento a seguito di sollecitazioni meccaniche (prove di spinta e di trazione) Telaio: resistenza all apertura e alla chiusura, vibrazioni/piccoli movimenti del telaio chiuso quando sottoposto a sollecitazioni meccaniche (prove di spinta e trazione) Telaio: vibrazioni/piccoli movimenti del telaio chiuso quando sottoposto a sollecitazioni meccaniche (prove di spinta e trazione), infiltrazioni d aria o d acqua, non completa aderenza fra telaio e infisso Tamponamento: desolidarizzazione dal telaio, vibrazioni, piccoli movimenti durante la chiusura e quando l anta sbatte Tamponamento: fessurazioni, rotture Tamponamento: desolidarizzazione dal telaio, mancata completa aderenza fra telaio e infisso, infiltrazioni d aria o d acqua, esaurimento di eventuali gas inerti nella vetro-camera Tamponamento: polveri accumulate nella vetrocamera a causa di difetti costruttivi della componente Maniglie/ferramenta: necessità di forzare la maniglia per chiudere o aprire la porta Maniglie/ferramenta: la porta si apre se sottoposta a semplice spinta senza azionamento della maniglia Maniglioni antipanico: necessità di forzare il maniglione per aprire la porta Oscuranti: usura e rotture del materiale, deformazioni della geometria Oscuranti: la meccanica dell elemento presenta resistenza all azionamento, deformazioni della geometria Finitura speciale: distacchi della finitura, ossidazione/marcescenza del materiale Saldo ancoraggio del serramento alla parete; il serramento deve poter resistere alle spinte ed agli urti secondo quanto previsto dalle normative di settore in relazione alla destinazione d uso Congiuntamente ad altre componenti, tenuta all aria, all acqua e isolamento termo-acustico Agevole movimento dell anta Congiuntamente ad altre componenti, tenuta a vento ed acqua, mantenimento dei livelli prescritti di isolamento termico e acustico Resistenza agli urti e alle spinte secondo quanto previsto dalle normative di settore in relazione alla destinazione d uso Resistenza alle sollecitazioni meccaniche derivanti dalle deformazioni del telaio o all assestamento strutturale Congiuntamente ad altre componenti, tenuta a vento ed acqua, mantenimento dei livelli prescritti di isolamento termico e acustico Mantenimento dei livelli prescritti di permeabilità alla luce Consentire l agevole apertura e la chiusa del serramento Garantire la chiusura del serramento Consentire l immediata apertura mediante semplice spinta del maniglione Garantire il livello prescritto di schermatura alla luce solare Garantire le condizioni di manovrabilità previste per il tipo di oscurante adottato Garantire la durata nel tempo delle componenti del serramento 4.7 Lattoneria La lattoneria è costituita dall insieme delle lamiere di vario spessore e natura cui è affidato il compito di: - raccogliere e allontanare le acque meteoriche; - raccordare elementi distinti e giustapposti. Ai fini del presente capitolato si distingue fra: - lattoneria di copertura (converse, scossaline, canali, embrici ecc.); - lattoneria di facciata (pluviali ecc.); 8

11 - coprigiunti. interventi più adeguati a ripristinare l efficienza prestazionale della lattoneria ed in particolare a perseguire gli obiettivi riportati in tabella. Fenomeno di degrado Lattoneria di copertura: macchie di umidità sui soffitti locali interni sottotetto, deformazione degli elementi di lattoneria, distacco fra elementi di lattoneria, colaticci lungo le murature di facciata, presenza di detriti nei canali di gronda Lattoneria di facciata: macchie ed efflorescenze sulle facciate, colaticci lungo le murature di facciata, deformazione degli elementi di lattoneria, distacco fra elementi di lattoneria Coprigiunti: deformazione, distacco, sollevamento, tracce di infiltrazione d acqua Garantire la raccolta e l allontanamento delle acque meteoriche Allontanare le acque meteoriche raccolte in copertura Garantire la protezione dalle infiltrazioni d acqua degli elementi sottostanti 4.8 Cancelli, ringhiere, recinzioni Cancelli, ringhiere e recinzioni costituiscono l insieme delle componenti edili atte a garantire la delimitazione degli spazi aperti di pertinenza degli edifici, assicurando condizioni di: - solidità e resistenza; - sicurezza (il livello di conservazione degli elementi non deve rappresentare un rischio per l incolumità delle persone); - decoro urbano. interventi più adeguati a ripristinare l efficienza prestazionale dei cancelli, delle ringhiere e delle recinzioni ed in particolare a perseguire gli obiettivi riportati in tabella. Fenomeno di degrado Cancelli: desolidarizzazione dal supporto, Conservare solidità e resistenza atte a garantire la movimenti anomali se sottoposte prove di spinta, sicurezza delle persone, resistenza ad urti, spinte e deformazioni, degrado materico degli strati trazioni secondo quanto previsto dalle normative di superficiali (per esempio ossidazioni) settore Cancelli: deformazioni, degrado materico degli Conservare un aspetto confacente al decoro urbano strati superficiali (per esempio ossidazioni) Cancelli: necessità di forzare il cancello per Consentire l apertura e la chiusura chiuderlo o aprirlo Cancelli: il cancello si apre se sottoposto a Garantire la chiusura del cancello semplice spinta senza azionamento della serratura Ringhiere e recinzioni: desolidarizzazione dal Conservare solidità e resistenza atte a garantire la supporto, movimenti anomali se sottoposte a prove sicurezza delle persone, resistenza ad urti, spinte e di spinta trazioni secondo quanto previsto dalle normative di settore Ringhiere e recinzioni: deformazioni, degrado Conservare un aspetto confacente al decoro urbano materico degli strati superficiali (per esempio ossidazioni) 4.9 Parapetti I parapetti devono garantire prestazioni connesse alla sicurezza delle persone ed in particolare: 9

12 - devono proteggere dal rischio di caduta dall alto (in corrispondenza di balconi, logge, coperture praticabili, scale, ecc.); - il livello di conservazione degli elementi non deve rappresentare un rischio per l incolumità delle persone. I parapetti sono articolati in due componenti principali: - il corpo del parapetto, inteso come l insieme dei montanti di aggancio alla struttura muraria e delle specchiature fra i montanti; - il corrimano (la componente attraverso cui avviene principalmente il contatto fra parapetto e persona). interventi più adeguati a ripristinare l efficienza prestazionale dei parapetti ed in particolare a perseguire gli obiettivi riportati in tabella. Fenomeno di degrado Corpo del parapetto: desolidarizzazione dei montanti dal supporto murario, movimenti anomali se sottoposto a prove di spinta, deformazioni, degrado materico dello strato superficiale (per esempio ossidazioni) Corrimano: desolidarizzazione dal supporto, deformazioni, degrado materico dello strato superficiale (per esempio ossidazioni) Conservare solidità e resistenza atte a garantire la sicurezza delle persone, la resistenza ad urti, spinte e trazioni secondo quanto previsto dalle normative di settore Garantire la sicurezza degli utenti, offrire un appiglio saldo e una superficie liscia 5. Prescrizioni per le manutenzioni delle componenti impiantistiche Gli interventi di manutenzione sulle componenti impiantistiche avvengono in modo programmato conformemente alle frequenze riportate nei successivi prospetti. Gli interventi di manutenzione sulle componenti impiantistiche includono anche interventi di manutenzione correttiva a seguito di segnalazione. 5.1 Impianti elettrici e speciali Riferimento normativo Descrizione mensile trimestrale semestrale annuale biennale quadriennale decennale SCUOLA 4 SEZIONI DI VIA F. BULGHERINI impianto FV: sostituzione inverter CEI CEI UNI UNI impianto FV: verifica corretto funzionamento compreso lavaggio pannelli impianto luci: sostituzione lampade impianto luci: verifica efficienza luminosa impianto luci emergenza: sostituzione batterie CEI quadri elettrici: prova interruttori 10

13 Riferimento normativo Descrizione mensile trimestrale semestrale annuale biennale quadriennale decennale CEI UNI DLgs 81/08 - DLgs 106/09 - DM 26/08/92 impianto: verifica completa DPR 462/01 impianto di terra: verifica UNI impianto allarme incendio SCUOLA 8 SEZIONI DI VIA PAINE impianto FV: sostituzione inverter CEI CEI UNI UNI impianto FV: verifica corretto funzionamento compreso lavaggio pannelli impianto luci: sostituzione lampade impianto luci: verifica efficienza luminosa impianto luci emergenza: sostituzione batterie CEI quadri elettrici: prova interruttori CEI UNI DLgs 81/08 - DLgs 106/09 - DM 26/08/92 impianto: verifica completa DPR 462/01 impianto di terra: verifica UNI impianto allarme incendio CENTRO COTTURA impianto FV: sostituzione inverter CEI CEI UNI UNI impianto FV: verifica corretto funzionamento compreso lavaggio pannelli impianto luci: sostituzione lampade impianto luci: verifica efficienza luminosa impianto luci emergenza: sostituzione batterie CEI quadri elettrici: prova interruttori CEI UNI DLgs 81/08 - DLgs 106/09 - DM 26/08/92 impianto: verifica completa DPR 462/01 impianto di terra: verifica UNI impianto allarme incendio AUDITORIUM impianto FV: sostituzione inverter CEI impianto FV: verifica corretto funzionamento compreso lavaggio pannelli impianto luci: sostituzione lampade 11

14 Riferimento normativo Descrizione mensile trimestrale semestrale annuale biennale quadriennale decennale CEI UNI UNI impianto luci: verifica efficienza luminosa impianto luci emergenza: sostituzione batterie CEI quadri elettrici: prova interruttori CEI UNI DLgs 81/08 - DLgs 106/09 - DM 26/08/92 impianto: verifica completa DPR 462/01 impianto di terra: verifica UNI impianto allarme incendio 5.2 Impianti meccanici Riferimento normativo Descrizione mensile trimestrale semestrale annuale biennale quinquennale decennale SCUOLA 4 SEZIONI DI VIA F. BULGHERINI Centrale termica Prova fumi e controllo componenti Ispesl Impianti aeraulici Impianti aeraulici Impianti solari termici Sostituzione componentistica ISPESL Sostituzione filtri recuperatori di calore Sostituzione motori o cinghie trasmissione Sostituzione glicole e controllo imp. Alta Temp. Impianti radianti Controllo testine elettrotermiche Accessori sanitari Controllo funzionalità componentistica Rete di scarico Pulizia eventuali incrostazioni SCUOLA 8 SEZIONI DI VIA PAINE Centrale termica Prova fumi e controllo componenti Ispesl Sostituzione componentistica ISPESL Impianti aeraulici Sostituzione filtri recuperatorei di calore Impianti aeraulici Sostituzione motori o cinghie trasmissione 12

15 Riferimento normativo Descrizione mensile trimestrale semestrale annuale biennale quinquennale decennale Impianti solari termici Sostituzione glicole e controllo imp. Alta Temp. Impianti radianti Controllo testine elettrotermiche Accessori sanitari Controllo funzionalità componentistica Rete di scarico Pulizia eventuali incrostazioni CENTRO COTTURA Impianti aeraulici Impianti aeraulici Sostituzione filtri recuperatorei di calore Sostituzione motori o cinghie trasmissione Impianti riscaldamento Sostituzione filtri ventilconvettori Accessori sanitari Controllo funzionalità componentistica Rete di scarico Pulizia eventuali incrostazioni AUDITORIUM Centrale termica Ispesl Impianti aeraulici Impianti aeraulici Manutenzione ordinaria pompa di calore Sostituzione componentistica ISPESL Sostituzione filtri recuperatore di calore Sostituzione motori o cinghie trasmissione Impianti riscaldamento Sostituzione filtri ventilconvettori Accessori sanitari Controllo funzionalità componentistica Rete di scarico Pulizia eventuali incrostazioni 6. Valutazione degli interventi e determinazione delle penali Il livello qualitativo degli interventi di manutenzione ispettiva e programmata sarà oggetto di valutazione su base annuale da parte dell Ufficio Tecnico della SA. Le manutenzioni correttive verranno valutate immediatamente dopo il completamento dell intervento, una volta che l incaricato abbia provveduto a compilare il registro delle manutenzioni. La seguente tabella definisce, in funzione della tipologia e dell urgenza degli interventi richiesti o previsti, le modalità di quantificazione della penale (espressa come percentuale rispetto all ammontare del canone di gestione semestrale) da applicare, in decurtazione e a partire dal primo canone di manutenzione in scadenza, per ciascun intervento di manutenzione giudicato insufficiente, con l'unica preliminare formalità della contestazione scritta dell'addebito. Decorsi 8 giorni dall invio della contestazione da parte dell Ufficio Tecnico della SA al SE senza che questi abbia nullo eccepito o contestato, le penali si intenderanno accettate. 13

16 Tipologia di manutenzione Tipologia di intervento Penalità Ispettiva - -25% Programmata - -25% Correttiva Programmabile -50% Urgente -100% La SA si riserva inoltre la facoltà di decurtare ulteriori 1.000,00 per la mancata osservanza di una qualsiasi delle ulteriori prescrizioni di cui al presente disciplinare. L applicazione delle penali non esclude qualsiasi altra azione legale che la SA intenda eventualmente intraprendere. 14

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