PARTE PRIMA. 100 F 150 [N/cm 2 ] caratteristica ingresso-uscita =
|
|
- Raimonda Damiano
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Esame di Stato di Istituto Tecnico Settore Tecnologico Indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Articolazione Automazione (ITAT) Esempio di seconda prova di Sistemi Automatici PARTE PRIMA Una azienda automobilistica deve valutare il coefficiente di aerodinamicità di un prototipo da corsa: a tale scopo sono fissati quattro sensori di sforzo sulla scocca collocati rispettivamente sul musetto, sull alettone stabilizzatore e sui deflettori laterali. La vettura è quindi sottoposta alle sollecitazioni della galleria del vento con flusso di aria frontale. La prova si effettua in un periodo di 20 minuti durante i quali il rotore della ventola genera un flusso d aria a velocità e direzione variabile. Le specifiche dei dispositivi di rilevazione utilizzati sono le seguenti: dinamica dello sforzo rilevabile 100 F 150 [N/cm 2 ] caratteristica ingresso-uscita F V 0 = e Inoltre il sistema rotore-ventola fornisce in uscita un codice digitale a 8 bit che indica la velocità e la direzione del vento prodotta istantaneamente. Per quanto riguarda il sistema programmabile per l acquisizione dei dati, si ritenga comprensivo di aree di memoria dati e programmi dedicate. Il controllo da effettuare prevede acquisizioni ad intervalli di 10 secondi del codice proveniente dal rotore e dei valori presenti sui quattro sensori, valori che vengono memorizzati nell apposita area dati. Il candidato, con riferimento ad un sistema programmabile di propria conoscenza e fatte le eventuali ipotesi aggiuntive: 1. Individui uno schema a blocchi del sistema, specificando le funzioni di ciascun blocco 2. Descriva la logica di controllo adottata per la gestione del processo 3. Progetti un algoritmo di controllo del processo coerente con le scelte progettuali effettuate; 4. Fornisca una porzione di codice significativa dell algoritmo ipotizzato. 1
2 PARTE SECONDA Il candidato risponda a due dei seguenti quesiti e presenti per ognuno le linee operative, le motivazioni delle soluzioni prospettate. QUESITO 1 In relazione al sistema proposto nella prima parte si consideri la necessità di garantire acquisizioni con l approssimazione massima dello 0,1%: Si determini pertanto la necessaria risoluzione dell ADC e si proponga uno schema progettuale che, al termine dei 20 minuti di monitoraggio, visualizzi su un display il numero di volte in cui i sensori siano stati sollecitati con una pressione pari o superiore al 90% del valore massimo possibile. QUESITO 2 Con riferimento al sistema proposto nella prima parte si ipotizzi di misurare la spinta applicata al prototipo mediante sensori inclinometrici monoassiali con uscita in tensione di tipo sinusoidale ad ampiezza unitaria e con periodo proporzionale all angolo di flessione dell asticella misuratrice costituente il trasduttore T = K*[cos ( )] 2 Con /3 K =10-2 [s] Dopo aver esplicitato la relazione tra la tensione in uscita al trasduttore in funzione dell angolo di inclinazione, il candidato esponga una possibile metodologia per l acquisizione del dato rilevato, con riferimento al sistema di condizionamento e/o conversione del segnale proveniente dai sensori inclinomentrici. QUESITO 3 Descrivere la struttura dello schema di figura e calcolare la funzione di trasferimento. Verificare la stabilità del sistema e calcolare la risposta a regime del sistema in caso di ingresso a gradino unitario. Inoltre il candidato discuta un caso applicativo individuabile mediante il modello proposto sulla base delle proprie competenze nei sistemi di controllo. X(s) + _ A B + + Y(s) A ( s )= 5 s B ( s)= 2 s+1 C C ( s)= 1 5 QUESITO 4 Determinare la funzione di trasferimento dello schema di figura considerando il blocco di tipo proporzionale puro. Calcolare quindi il margine di fase M ottenuto per un fattore di retroazione unitario e il valore da assegnare al blocco per ottenere M = 45. X(s) + _ A b Y(s) A (s)= 10 5 (s+1500) (s+2) 2
3 SOLUZIONE PARTE PRIMA 1. SCHEMA A BLOCCHI Sensore Musetto Condiz A0 Sensore Alettone Sensore Def-sx Sensore Def-dx Condiz Condiz Condiz A1 PortA A2 A3 ADC μc PIC Timer 0 Rotore PortD Stabiliamo di utilizzare, come sistema programmabile, un microcontrollore PIC della Microchip. In figura sono indicate le sole risorse del microcontrollore direttamente impiegate in questa applicazione, tralasciando quelle non utilizzate e quelle ovvie (memoria dati, memoria programma, registri ). Le acquisizioni, avvenendo ogni 10 secondi, saranno 6 al minuto. Considerando che la prova dura 20 minuti avremo 120 (6*20) set di dati. Ogni set consta di 5 dati (relativi ai quattro sensori e al rotore) per un totale di 600 informazioni da memorizzare. Molti modelli PIC hanno una EEPROM interna di 256 byte, insufficiente a contenere 600 informazioni. Il testo della PARTE PRIMA non specifica se i dati raccolti vengono utilizzati nella medesima sessione di lavoro (come ad esempio suggerito nel QUESITO 1 della PARTE SECONDA) o se invece devono venire trattenuti e rimanere disponibili per una fase di rielaborazione successiva. Adottiamo la prima ipotesi, in questo modo ci si può limitare a registrare le informazioni nella normale area dati (nella seconda ipotesi basterà aggiungere un banco di memoria EEPROM esterna). L'acquisizione dei segnali provenienti dai sensori di sforzo può venire strutturata, in alternativa, con un solo blocco di condizionamento e un solo pin di input, prevedendo in tal caso un multiplexer analogico che consenta di commutare il segnale via via oggetto di acquisizione. Tale soluzione potrebbe risultare economicamente e circuitalmente vantaggiosa perché, data l'esiguità e la non linearità dei segnali forniti dai trasduttori, il circuito di condizionamento richiede una certa cura. Vedremo però che il problema della non linearità dei segnali verrà risolto a livello software 3
4 Valutiamo il range dei valori di tensione forniti dai trasduttori di sforzo: F=100 V 0 = e 1 =3,68 mv 100 F=150 V 0 = e 1,5 =2,23 mv 100 Dunque, il processo di condizionamento dovrà sottrarre un offset di 2,23 mv e introdurre un'amplificazione che porti il valore (3,68 2,23 =) 1,45mV a 5V. L'amplificazione richiesta vale quindi: 5 A = = ,45 10 L'esiguità dei segnali di ingresso orienterebbero, nella scelta del primo stadio, verso un amplificatore per strumentazione. La linearizzazione del segnale può venire affrontata per via hardware (ad esempio con un amplificatore logaritmico) o per via software (risalendo al valore della forza tramite la formula inversa da applicarsi al dato digitale fornito dall'adc). Dal momento che il problema in esame presenta esigenze assolutamente non stringenti dal punto di vista dei tempi in gioco e della complessità del programma, la soluzione software potrebbe essere la migliore perché si traduce in una semplificazione circuitale senza penalizzare il programma complessivo. Resta da esaminare l'acquisizione dei dati forniti dal sistema rotore-ventole: questo presenta un codice digitale a 8 bit già indicante la velocità e la direzione del vento, sarà dunque sufficiente acquisire tale dato, ad esempio tramite il port D del PIC, con la cadenza richiesta. 2. LOGICA DI CONTROLLO PER LA GESTIONE DEL PROCESSO Per la gestione dell'acquisizione dei segnali molto è già stato detto al punto 1. Il Timer_0 del PIC andrà programmato in modo da potere innescare, ogni 10 secondi, la lettura e la memorizzazione di un set di valori. Possiamo ad esempio impostare i registri che lo governano affinché esso chieda un interrupt ogni millisecondo. Ad ogni trascorrere di 10 secondi va quindi acquisito il valore presente sul Port D e vanno convertiti, tramite l'adc, i segnali presenti sui pin A0, A1, A2, A3. Come precisato al punto 1, i set di 5 dati via via acquisiti andranno memorizzati nelle corrispondenti componenti di altrettanti vettori oppure, a seconda della scelta operata, scritti nella EEPROM. 4
5 3. ALGORITMO DI CONTROLLO Rappresentiamo l'algoritmo in linguaggio di progetto pseudo-c. main inizializzazioni; while(tempo < 20 minuti) resta in attesa degli interrupt di Timer0; eventuale elaborazione-visualizzazione dei dati acquisiti durante la prova; interrupt di Timer0 aggiorna le variabili temporali; ogni 10'': acquisisci e memorizza il dato presente sul PortD (rotore-ventola); per ognuno dei 4 sensori di sforzo: leggi il dato D della conversione; calcola lo sforzo F*; memorizza il dato nella corrispondente componente del vettore; *Per ottenere lo sforzo F dal dato digitale D fornito dall'adc possiamo partire dalla formula diretta espressa dal testo e risalire alla formula inversa: da cui F V 0 = e ovvero e F 100 = V 0 1 F= 100 ln 100 V 0 [1] Ma la tensione V 0 è stata condizionata, prima di giungere al pin di ingresso del PIC, sottraendole un offset (2,23mV) e amplificandola (A=3448). Indicato poi con q il quanto di tensione relativo all'adc, possiamo scrivere: D= (V 0 offset ) A q 5
6 da cui V 0 = D q A +offset Sostituendo V 0 nella [1] otteniamo infine: 1 F= 100 ln 100( D q A ) +offset Se consideriamo un ADC a 10 bit, numericamente otteniamo: F= 100 ln con D che assumerà i valori da 0 a ( D 1, , ) 4. PROGRAMMA #define TEMPO_PROVA 1200 // 1200'' = 20' di durata della prova #define T0_INI 100 // se fck=20mhz, Timer0 eseguirebbe 5000 conteggi ogni msec; // se poniamo prescaler=32, Timer0 esegue 5000/32=156 conteggi ogni msec // (appunto quelli che servono per andare da T0_INI a 256). unsigned long int Milli=0, sec=0, D; unsigned short int ventola[120], k; float musetto[120], alettone[120], defsx[120], defdx[120]; void IniGen(void); #int_timer0 void timer0_isr(void); // void main(void) IniGen(); while(sec<tempo_prova); // per 20' resta in attesa degli interrupt di Timer0 // eventuale elaborazione-visualizzazione dati (come da Q1 della PARTE SECONDA) // void IniGen(void) // inizializzazioni generali setup_adc_ports(san0 san1 san2 san3); // imposta gli ingressi analogici setup_adc(adc_clock_internal); set_adc_channel(0); setup_timer_0(rtcc_internal RTCC_DIV_32); // Timer0 prescaler = 32 enable_interrupts(int_timer0); // abilita gli interrupt di Timer0 enable_interrupts(global); 6
7 // #int_timer0 void timer0_isr(void) TMR0=T0_INI; Milli++; if(milli>=1000) Milli=0; sec++; if ((sec % 10) == 0) ventola[k] = PORTD; // routine di interrutp di Timer0 // ogni 10 sec // leggi e memorizza il dato relativo alla ventola D = read_adc(); // leggi ADC canale 0 (musetto) musetto[k] = 100 * log(1/(100*(d*1.416e e-3))); set_adc_channel(1); delay_us(20); // per consentire il mutamento del canale D = read_adc(); // leggi ADC canale 1 (alettone) alettone[k] = 100 * log(1/(100*(d*1.416e e-3))); set_adc_channel(2); delay_us(20); D = read_adc(); // leggi ADC canale 2 (Deflettore Sx) defsx[k] = 100 * log(1/(100*(d*1.416e e-3))); set_adc_channel(3); delay_us(20); D = read_adc(); // leggi ADC canale 3 (Deflettore Dx) defdx[k] = 100 * log(1/(100*(d*1.416e e-3))); set_adc_channel(0); k++; 7
8 PARTE SECONDA QUESITO 1 RISOLUZIONE DELL'ADC Nella PARTE PRIMA si è scelto un ADC a 10 bit. Questo risulta coerente con la necessità di garantire un'approssimazione massima dello 0,1%, così come richiesto dal testo. VISUALIZZAZIONE SU DISPLAY Scegliamo un display a 4 righe e 20 caratteri/riga, così possiamo dedicare una riga per ognuna della 4 informazioni che devono venire visualizzate al termine della prova. Il display richiede: 8 linee dati che colleghiamo agli 8 pin del PortC; alcune linee di controllo, in genere 3, che colleghiamo ai pin B1, B2, B3 del PortB. Le routine per le operazioni di controllo e di scrittura vanno calibrate sul particolare modello di display. Senza entrare in dettagli qui non richiesti, chiamiamo scrivilcd(); la generica funzione che consente di scrivere dati sul display. Il testo chiede di monitorare gli sforamenti del 90% del massimo valore possibile della pressione. La soglia (F soglia ) oltre la quale deve avvenire il conteggio vale: F soglia = 90% F Max = 0,9 150= 135 Nel programma riportato nella PARTE PRIMA, le istruzioni relative all'acquisizione e al trattamento dei dati forniti dai sensori forniscono già il valore della corrispondente pressione F. Quindi si tratta semplicemente di confrontare tali dati con la soglia sopra calcolata e di conteggiare l'evento nel caso venga raggiunta. Riportiamo le istruzioni del programma della PARTE PRIMA relative al sensore sull'alettone, scrivendo in neretto l'istruzione che va aggiunta (considerazioni analoghe valgono per gli altri sensori): set_adc_channel(1); delay_us(20); D = read_adc(); alettone[k] = 100 * log(1/(100*(d*1.416e e-3))); if(alettone[k] >= 135) sforamentialettone++; A questo punto non resta che intervenire sul main() affinché visualizzi i dati richiesti al termine della prova: void main(void) IniGen(); while(sec<tempo_prova); scrivilcd( Musetto:, sforamentimusetto); scrivilcd( Alettone:, sforamentialettone); scrivilcd( Deflettore Sx:, sforamentidefsx); scrivilcd( Deflettore Dx:, sforamentidefdx); while(1); 8
9 QUESITO 2 La dipendenza del periodo T dall'angolo di inclinazione dell'asticella è espressa dalla relazione: T = [cos ( )] 2 /100 T(ms) con che varia da 0 a 60 ( /3). Si verifica facilmente che il periodo T assume valori che vanno da 10 ms (quando l'asticella è in condizioni di riposo) a 2,5 ms (quando l'asticella è alla massima inclinazione di 60 ). Calcolando qualche altro valore intermedio si può disegnare il grafico riportato in figura. ACQUISIZIONE DEL DATO Si tratta di rilevare la durata del periodo T del segnale fornito dal sensore. Con il microcontrollore PIC che abbiamo deciso di adottare si presentano due possibilità: sfruttiamo l'ingresso di zero-cross detection (ZCD), presente in alcuni modelli di PIC, e i relativi interrupt; utilizziamo un comparatore (ad esempio con tensione di soglia di 0,2 V) per trasformare la tensione fornita dal sensore in un'onda quadra con medesimo periodo T e portiamo questo segnale all'ingresso B0 del PortB, così da potere sfruttare i corrispondenti interrupt. Sviluppiamo ora questa seconda ipotesi, ma il procedimento sarebbe quasi identico adottando la prima. Una volta abilitati gli interrupt di B0 con l'istruzione (da inserire nella funzione IniGen): enable_interrupts(int_ext); possiamo scrivere la corrispondente routine di interrupt, che verrà automaticamente lanciata a ogni periodo T. Il compito della routine consiste innanzitutto nel valutare il tempo T. Può risultare comodo misurare il tempo T 100 di 100 periodi, così che la formula inversa sia esprimibile come: cos(θ)= 100 T θ = T 100 Θ (gradi) Le istruzioni necessarie alla valutazione di T 100 (da inserire nella routine di interrupt) sono: N++; if(n = = 100) N=0; T100 = (1000*sec + Milli) T100Ini; T100 = T100 / 1000; T100Ini = 1000*sec + Milli; // calcola T100 espresso in millisecondi // T100 espresso in secondi // predisponi T100Ini per la lettura successiva dove Milli e sec sono le variabili temporali usate nel programma della PARTE PRIMA. A questo punto non resta che estrarre la radice di T 100 e calcolarne l'arcocoseno per risalire all'angolo. 9
10 QUESITO 3 Lo schema proposto si riferisce a un sistema retroazionato con una catena di andata composta da due blocchi in parallelo e una linea di ritorno puramente algebrica. FUNZIONE DI TRASFERIMENTO Ricaviamo intanto la funzione di trasferimento G(s) della linea di andata: ovvero G(s)= A (s)+b (s) = 5 s + 2 s+1 = 5 (s+1)+2 s s(s+1) (1+1,4 s) G(s)= 5 s(s+1) Per ottenere la funzione d'anello L(s) sarà sufficiente moltiplicare per C(s) = 1/5, quindi L(s)= G (s)c (s)= (1+1,4 s) s(s+1) Calcoliamo poi la funzione di trasferimento complessiva W(s), così come richiesto dal testo: (1+1,4 s) W (s)= Y (s) X (s) = G(s) 1+L(s) = 1 L(s) C (s) 1+L(s) = 5 s(s+1) (1+1,4 s) = 5 (1+1,4 s) 1+ s 2 +2,4s+1 s(s+1) Ricavando le radici del denominatore possiamo infine scrivere: W (s)= Y (s) X (s) = 5 (1+1,4 s) (1+ 1,86 s)(1+0,54 s) Dalla disposizione dei poli possiamo anticipare, fin da ora, che il sistema è stabile. RISPOSTA AL GRADINO Per un ingresso a gradino unitario vale: X(s) = 1/s, quindi: Y (s)= X (s)w (s)= 5 (1+1,4s) s(1+1,86s)(1+0,54 s) Possiamo già da ora calcolare la risposta a regime del sistema ricorrendo al teorema del valore finale: lim t y (t ) = lim s 0 s Y (s) = lim s 0 (1+1,4 s) 5 (1+1,86 s)(1+0,54s) = 5 Possiamo quindi affermare che la risposta a regime vale 5. 10
11 Volendo ricavare l'espressione analitica della risposta temporale, non resta che antitrasformare la Y(s). Dalle tavole delle trasformate di Laplace possiamo estrarre: avendo posto: y(t)= L 1 Y (s)= 5 ( 1 τ 1 T τ 1 τ 2 e T =1,4 τ 1 =1,86 τ 2 =0,54 t τ 1 τ T 2 τ 2 τ 1 e t 2) τ Notiamo che la risposta, modulata dai due esponenziali, parte da zero e si porta a 5 (trovando così conferma del valore di regime calcolato in precedenza). La costante di tempo più alta vale 1,86 secondi, ne deduciamo che il fenomeno transitorio potrà considerarsi esaurito nel giro di alcuni secondi. Con il software di simulazione si ottiene il seguente grafico: 11
12 STABILITÀ DEL SISTEMA Riscriviamo la funzione d'anello ottenuta precedentemente: L(s)= N (s) (1+1,4 s) = D(s) s(s+1) Si verifica facilmente che le radici del polinomio caratteristico N(s) + D(s) hanno parte reale negativa, quindi il sistema è asintoticamente stabile (informazione, questa, che era già contenuta nel denominatore della W(s)). Posto s=jω, analizziamo la stabilità del sistema costruendo i diagrammi di Bode della risposta armonica in catena aperta: L( j ω)= (1+1,4 jω) j ω(1+ j ω) Essa presenta uno zero e due poli, di cui uno nell'origine. Lo zero nell'origine introduce una pendenza iniziale di -20dB/decade e uno sfasamento di -90. Essendo poi l'altro polo e lo zero molto prossimi tra loro (ω z = 1/1,4= 0,714 rad/s; ω p = 1 rad/s) gli effetti sulle curve di Bode tendono a elidersi reciprocamente e introducono solo leggeri scostamenti. Il sistema risulta stabile con un ampio margine di fase pari a circa
13 QUESITO 4 FUNZIONE DI TRASFERIMENTO W (s)= A (s) 1+ A (s)β(s) = 10 5 (s+1500)(s+2) = 10 5 β 1+ (s+1500)(s+2) 10 5 (s+1500)(s+2)+10 5 β MARGINE DI FASE Per determinare il margine di fase tracciamo i diagrammi di Bode della funzione d'anello L(jω) che, per β unitario, coincide con A(jω): L0 = 33,33 30,46 db; ωp1 = 2 rad/s; ωp2 = 1500 rad/s. L( j ω)= A ( j ω)β( j ω)= 10 5 ( j ω+1500)( j ω+2) Dai diagrammi rileviamo che il margine di fase vale: M = 90. MASSIMO VALORE DI β Dai diagrammi di Bode sopra riportati notiamo che, in corrispondenza di una fase di -135 (cui corrisponde un M = 45 ), si ha un guadagno di 30dB. Possiamo quindi aumentare il guadagno d'anello di 30 db, ovvero di 31,6. Questo è anche il massimo valore assegnabile a β: βmax = 31,6. 13
Una scuola vuole monitorare la potenza elettrica continua di un pannello fotovoltaico
ESAME DI STATO PER ISTITUTI PROFESSIONALI Corso di Ordinamento Indirizzo: Tecnico delle industrie elettroniche Tema di: Elettronica, telecomunicazioni ed applicazioni Gaetano D Antona Il tema proposto
DettagliLA FUNZIONE DI TRASFERIMENTO
LA FUNZIONE DI TRASFERIMENTO Può essere espressa sia nel dominio della s che nel dominio della j Definizione nel dominio della s. è riferita ai soli sistemi con un ingresso ed un uscita 2. ha per oggetto
DettagliEsame di Stato 2015. Materia: SISTEMI AUTOMATICI PRIMA PARTE
Esame di Stato 2015 Materia: SISTEMI AUTOMATICI PRIMA PARTE Il problema proposto riguarda un sistema di acquisizione dati e controllo. I dati acquisiti sono in parte di natura digitale (misura del grado
DettagliUna definizione di stabilità più completa di quella precedentemente introdotta fa riferimento ad una sollecitazione impulsiva.
2. Stabilità Uno dei requisiti più importanti richiesti ad un sistema di controllo è la stabilità, ossia la capacita del. sistema di raggiungere un stato di equilibrio dopo la fase di regolazione. Per
Dettagli1. Distribuzioni campionarie
Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie
DettagliTeoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26
Indice L attività di recupero 6 Funzioni Teoria in sintesi 0 Obiettivo Ricerca del dominio e del codominio di funzioni note Obiettivo Ricerca del dominio di funzioni algebriche; scrittura del dominio Obiettivo
DettagliConsideriamo due polinomi
Capitolo 3 Il luogo delle radici Consideriamo due polinomi N(z) = (z z 1 )(z z 2 )... (z z m ) D(z) = (z p 1 )(z p 2 )... (z p n ) della variabile complessa z con m < n. Nelle problematiche connesse al
DettagliM320 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO. Indirizzo: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI
M320 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTIALE COSO DI ODINAMENTO Indirizzo: ELETTONICA E TELECOMUNICAZIONI Tema di: ELETTONICA (Testo valevole per i corsi di ordinamento e per i corsi del progetto
DettagliRappresentazione grafica di un sistema retroazionato
appresentazione grafica di un sistema retroazionato La f.d.t. di un.o. ha generalmente alcune decine di poli Il costruttore compensa il dispositivo in maniera da dotarlo di un singolo polo (polo dominante).
DettagliCONTROLLO IN TENSIONE DI LED
Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione
DettagliISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA CLASSE 5H Docenti: Raviola Giovanni Moreni Riccardo Disciplina: Sistemi elettronici automaticih PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE COMPETENZE FINALI Al termine
DettagliELETTRONICA Tema di Sistemi elettronici automatici Soluzione
ELETTRONICA Tema di Sistemi elettronici automatici Soluzione La traccia presenta lo sviluppo di un progetto relativo al monitoraggio della temperatura durante un processo di produzione tipico nelle applicazione
DettagliNome: Nr. Mat. Firma:
Fondamenti di Controlli Automatici - A.A. 7/8 4 Dicembre 7 - Esercizi Compito A Nr. Nome: Nr. Mat. Firma: a) Determinare la trasformata di Laplace X i (s) dei seguenti segnali temporali x i (t): x (t)
DettagliISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA ANNO SCOLASTICO 2015/2016
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 I Disciplina: Sistemi automatici Docenti: Linguanti Vincenzo Gasco Giovanni PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE COMPETENZE
DettagliDalle misure eseguite con un segnale sinusoidale su di un impianto si è verificato che esso:
Tema di: SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI Testo valevole per i corsi di ordinamento e per i corsi di progetto "SIRIO" - Indirizzo Elettronica e Telecomunicazioni Il candidato scelga e sviluppi una tra le
DettagliISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Specializzazioni: Elettronica e Telecomunicazioni Elettrotecnica - Informatica Modesto Panetti
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Specializzazioni: Elettronica e Telecomunicazioni Elettrotecnica - Informatica Modesto Panetti BARI Via Re David 186 - Tel : 080/5425512 080/5560840 Anno Scolastico : 2009/2010
DettagliSPC e distribuzione normale con Access
SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,
DettagliEsame di Stato 2015 - Tema di Matematica
Esame di Stato 5 - Tema di Matematica PROBLEMA Il piano tariffario proposto da un operatore telefonico prevede, per le telefonate all estero, un canone fisso di euro al mese, più centesimi per ogni minuto
DettagliA/D CON PIC 16F877. Sommario INTRODUZIONE... 2 SELEZIONARE I BANCHI... 2 ADCON0... 4 ADCS1, ADCS0... 4 CH2, CH1 E CH0... 5 GO/DONE... 6 ADON...
A/D CON PIC 16F877 Sommario INTRODUZIONE... 2 SELEZIONARE I BANCHI... 2... 4 ADCS1, ADCS0... 4 CH2, CH1 E CH0... 5 GO/DONE... 6 ADON... 7 ESEMPIO 1... 7 ADCON1... 8 ADFM... 8 PGF3, PGF1 E PGF0... 9 ESEMPIO
DettagliForze come grandezze vettoriali
Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due
DettagliCome visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1)
Transitori Analisi nel dominio del tempo Ricordiamo che si definisce transitorio il periodo di tempo che intercorre nel passaggio, di un sistema, da uno stato energetico ad un altro, non è comunque sempre
DettagliSISTEMI DI ACQUISIZIONE
SISTEMI DI ACQUISIZIONE Introduzione Lo scopo dei sistemi di acquisizione dati è quello di controllo delle grandezze fisiche sia nella ricerca pura, nelle aziende e, per i piccoli utenti. I vantaggi sono:
DettagliControlli Automatici T. Trasformata di Laplace e Funzione di trasferimento. Parte 3 Aggiornamento: Settembre 2010. Prof. L.
Parte 3 Aggiornamento: Settembre 2010 Parte 3, 1 Trasformata di Laplace e Funzione di trasferimento Prof. Lorenzo Marconi DEIS-Università di Bologna Tel. 051 2093788 Email: lmarconi@deis.unibo.it URL:
DettagliFONDAMENTI DI AUTOMATICA / CONTROLLI AUTOMATICI
FONDAMENTI DI AUTOMATICA / CONTROLLI AUTOMATICI Guida alla soluzione degli esercizi d esame Dott. Ing. Marcello Bonfè Esercizi sulla scomposizione di modelli nello spazio degli stati: Gli esercizi nei
DettagliFasi di creazione di un programma
Fasi di creazione di un programma 1. Studio Preliminare 2. Analisi del Sistema 6. Manutenzione e Test 3. Progettazione 5. Implementazione 4. Sviluppo 41 Sviluppo di programmi Per la costruzione di un programma
DettagliCORSO DI ORDINAMENTO. Tema di: SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE
Sessione ordinaria 211 Seconda prova scritta M48 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE ORSO DI ORDINAMENTO Indirizzo: TENIO DELLE INDUSTRIE ELETTRIHE Tema di: SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORANIZZAZIONE
DettagliProva scritta di Controlli Automatici - Compito A
Prova scritta di Controlli Automatici - Compito A 21 Marzo 27 Domande a Risposta Multipla Per ognuna delle seguenti domande a risposta multipla, indicare quali sono le affermazioni vere. 1. Si consideri
DettagliNome: Nr. Mat. Firma:
Controlli Automatici - A.A. 1/11 Ingegneria Gestionale 13 Settembre 11 - Esercizi Nome: Nr. Mat. Firma: Rispondere alle seguenti domande. a) Calcolare la trasformata di Laplace X(s) dei seguenti segnali
DettagliEsame di INFORMATICA
Università di L Aquila Facoltà di Biotecnologie Esame di INFORMATICA Lezione 4 MACCHINA DI VON NEUMANN Anni 40 i dati e i programmi che descrivono come elaborare i dati possono essere codificati nello
DettagliMatematica generale CTF
Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione
DettagliIl Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione. 1 e prende il nome frequenza di
Il Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione Il campionamento consente, partendo da un segnale a tempo continuo ovvero che fluisce con continuità nel tempo, di ottenere un segnale a tempo discreto,
DettagliESERCIZI - SERIE N.1
ESERCIZI - SERIE N.1 ACQUISIZIONE DELLO STATO DI SEGNALI ON/OFF Problema: acquisizione, da parte di un'unità di elaborazione realizzata con tecnologia a funzionalità programmata, di un'informazione proveniente
DettagliLE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE
LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe
Dettagli~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE
STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.
DettagliStabilità dei sistemi
Stabilità dei sistemi + G(s) G(s) - H(s) Retroazionati Sistemi - Stabilità - Rielaborazione di Piero Scotto 1 Sommario In questa lezione si tratteranno: La funzione di trasferimento dei sistemi retroazionati
Dettagli2.5 Stabilità dei sistemi dinamici 20. - funzioni di trasferimento, nella variabile di Laplace s, razionali fratte del tipo:
.5 Stabilità dei sistemi dinamici 9 Risulta: 3 ( s(s + 4).5 Stabilità dei sistemi dinamici Si è visto come un sistema fisico può essere descritto tramite equazioni differenziali o attraverso una funzione
DettagliTipi primitivi. Ad esempio, il codice seguente dichiara una variabile di tipo intero, le assegna il valore 5 e stampa a schermo il suo contenuto:
Tipi primitivi Il linguaggio Java offre alcuni tipi di dato primitivi Una variabile di tipo primitivo può essere utilizzata direttamente. Non è un riferimento e non ha senso tentare di istanziarla mediante
DettagliControllo di velocità angolare di un motore in CC
Controllo di velocità angolare di un motore in CC Descrizione generale Il processo è composto da un motore in corrente continua, un sistema di riduzione, una dinamo tachimetrica ed un sistema di visualizzazione.
DettagliLABORATORIO DI SISTEMI
ALUNNO: Fratto Claudio CLASSE: IV B Informatico ESERCITAZIONE N : 1 LABORATORIO DI SISTEMI OGGETTO: Progettare e collaudare un circuito digitale capace di copiare le informazioni di una memoria PROM in
DettagliRichiami: funzione di trasferimento e risposta al gradino
Richiami: funzione di trasferimento e risposta al gradino 1 Funzione di trasferimento La funzione di trasferimento di un sistema lineare è il rapporto di due polinomi della variabile complessa s. Essa
DettagliELETTRONICA. L amplificatore Operazionale
ELETTRONICA L amplificatore Operazionale Amplificatore operazionale Un amplificatore operazionale è un amplificatore differenziale, accoppiato in continua e ad elevato guadagno (teoricamente infinito).
DettagliTUTORIAL: COME USARE UN LM35 PER MISURARE UNA TEMPERATURA SU TUTTA LA SCALA CENTIGRADA
TUTORIAL: COME USARE UN LM35 PER MISURARE UNA TEMPERATURA SU TUTTA LA SCALA CENTIGRADA Molte persone (io compreso) che comprano la prima volta un LM35, lo fanno perché sono spinti da come sia facile da
DettagliMESSA IN SCALA DI ALGORITMI DIGITALI
Ingegneria e Tecnologie dei Sistemi di Controllo Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica MESSA IN SCALA DI ALGORITMI DIGITALI Cristian Secchi Tel. 0522 522235 e-mail: secchi.cristian@unimore.it
DettagliIstituto d Istruzione Secondaria Superiore M.BARTOLO. A cura del Prof S. Giannitto
Istituto d Istruzione Secondaria Superiore M.BATOLO PACHINO (S) APPUNTI DI SISTEMI AUTOMATICI 3 ANNO MODELLIZZAZIONE A cura del Prof S. Giannitto MODELLI MATEMATICI di SISTEMI ELEMENTAI LINEAI, L, C ivediamo
DettagliDimensione di uno Spazio vettoriale
Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione
DettagliLa funzione di trasferimento
Sommario La funzione di trasferimento La funzione di trasferimento Poli e zeri della funzione di trasferimento I sistemi del primo ordine Esempi La risposta a sollecitazioni La funzione di trasferimento
DettagliBasetta per misure su amplificatori
Basetta per misure su amplificatori Per le misure viene utilizzata una basetta a circuito stampato premontata, che contiene due circuiti (amplificatore invertente e noninvertente). Una serie di interruttori
DettagliGestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC.
Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC. Nelle automazioni e nell industria di processo si presenta spesso il problema di gestire segnali analogici come temperature,
DettagliTransitori del primo ordine
Università di Ferrara Corso di Elettrotecnica Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione, una resistenza ed una capacità. I tre bipoli
DettagliIntroduzione all analisi dei segnali digitali.
Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza
DettagliConsiderazioni sulle specifiche.
# SINTESI PER TENTATIVI IN ω PER GLI ASSERVIMENTI # Considerazioni sulle specifiche. Come accennato in precedenza, prima di avviare la prima fase della sintesi di un sistema di asservimento, e cioe la
DettagliSPECIFICHE DI PROGETTO DI SISTEMI DI CONTROLLO
INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica SPECIFICHE DI PROGETTO DI SISTEMI DI CONTROLLO Ing. Cristian Secchi Tel. 0522 522235 e-mail: secchi.cristian@unimore.it
DettagliAmplificatori Audio di Potenza
Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso
Dettagli1 Serie di Taylor di una funzione
Analisi Matematica 2 CORSO DI STUDI IN SMID CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 CAPITOLO 7 SERIE E POLINOMI DI TAYLOR Serie di Taylor di una funzione. Definizione di serie di Taylor Sia f(x) una funzione definita
DettagliL'amplificatore operazionale - principi teorici
L'amplificatore operazionale - principi teorici Cos'è? L'amplificatore operazionale è un circuito integrato che produce in uscita una tensione pari alla differenza dei suoi due ingressi moltiplicata per
DettagliUff. I. - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo
Uff. I - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione Generale per gli Ordinamenti
DettagliDiagrammi di Bode. I Diagrammi di Bode sono due: 1) il diagramma delle ampiezze rappresenta α = ln G(jω) in funzione
0.0. 3.2 Diagrammi di Bode Possibili rappresentazioni grafiche della funzione di risposta armonica F (ω) = G(jω) sono: i Diagrammi di Bode, i Diagrammi di Nyquist e i Diagrammi di Nichols. I Diagrammi
DettagliAPPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI
APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................
DettagliEsercizi proposti di Fondamenti di Automatica - Parte 4
Esercizi proposti di Fondamenti di Automatica - Parte 4 2 Aprile 26 Sia dato il sistema di controllo a controreazione di Fig. 1, in cui il processo ha funzione di trasferimento P (s) = 1 (1 +.1s)(1 +.1s).
DettagliOSCILLOSCOPIO SOFTWARE
OSCILLOSCOPIO SOFTWARE Ghiro Andrea Franchino Gianluca Descrizione generale... 3 Interazioni tra processi e risorse... 4 Funzionalità di processi e risorse... 5 Interfaccia e comandi utente... 6 Funzioni
DettagliEQUAZIONI DIFFERENZIALI. 1. Trovare tutte le soluzioni delle equazioni differenziali: (a) x = x 2 log t (d) x = e t x log x (e) y = y2 5y+6
EQUAZIONI DIFFERENZIALI.. Trovare tutte le soluzioni delle equazioni differenziali: (a) x = x log t (d) x = e t x log x (e) y = y 5y+6 (f) y = ty +t t +y (g) y = y (h) xy = y (i) y y y = 0 (j) x = x (k)
DettagliEsercizi su. Funzioni
Esercizi su Funzioni ๒ Varie Tracce extra Sul sito del corso ๓ Esercizi funz_max.cc funz_fattoriale.cc ๔ Documentazione Il codice va documentato (commentato) Leggibilità Riduzione degli errori Manutenibilità
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE
MOD PROGRAMMAZIONEDISCIPLINARE REV.00del27.09.13 Pag1di5 PROGRAMMAZIONEDIDATTICADISCIPLINARE Disciplina:_SISTEMIELETTRONICIAUTOMATICIa.s.2013/2014 Classe:5 Sez.A INDIRIZZO:ELETTRONICAPERTELECOMUNICAZIONI
DettagliCalcolo del Valore Attuale Netto (VAN)
Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di
DettagliPROGETTAZIONE DI UN CONTROLLO ON-OFF CON CRITERI E METODOLOGIA
TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE Misura n.3 A.s. 2012-13 PROGETTAZIONE DI UN CONTROLLO ON-OFF CON CRITERI E METODOLOGIA Ipsia E. Fermi Catania Laboratorio di Sistemi 2012-13 mis.lab. n.2 Pag. 0 Controllo
DettagliUniversità degli Studi di Padova Dipartimento di Matematica. - Corso di Laurea in Informatica
Università degli Studi di Padova Dipartimento di Matematica. - Corso di Laurea in Informatica Il presente esame scritto deve essere svolto in forma individuale in un tempo massimo di 60 minuti dalla sua
DettagliIntroduzione alle misure con moduli multifunzione (DAQ)
Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni Introduzione alle misure con moduli multifunzione (DAQ) Ing. Andrea Zanobini - Maggio 2012 Dipartimento
DettagliTRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA MATEMATICA CLASSE QUINTA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L ALUNNO SVILUPPA UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO RISPETTO ALLA MATEMATICA,
DettagliPROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)
PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo
Dettagli4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0
Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice
DettagliIntroduzione al MATLAB c Parte 2
Introduzione al MATLAB c Parte 2 Lucia Gastaldi Dipartimento di Matematica, http://dm.ing.unibs.it/gastaldi/ 18 gennaio 2008 Outline 1 M-file di tipo Script e Function Script Function 2 Costrutti di programmazione
DettagliESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004
ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS SPERIMENTALE P.N.I. 004 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si articola il questionario. PRBLEMA Sia la curva d equazione: ke ove k e
DettagliMon Ami 3000 Provvigioni agenti Calcolo delle provvigioni per agente / sub-agente
Prerequisiti Mon Ami 3000 Provvigioni agenti Calcolo delle provvigioni per agente / sub-agente L opzione Provvigioni agenti è disponibile per le versioni Vendite, Azienda Light e Azienda Pro. Introduzione
DettagliIstituto Tecnico Industriale Statale Enrico Mattei
Istituto Tecnico Industriale Statale Enrico Mattei Specializzazione di Elettronica ed Elettrotecnica URBINO Corso di Sistemi Automatici Elettronici ESERCITAZIONE TRASFORMATA DI LAPLACE Circuiti del primo
DettagliValutazione delle Prestazioni. Valutazione delle Prestazioni. Architetture dei Calcolatori (Lettere. Tempo di risposta e throughput
Valutazione delle Prestazioni Architetture dei Calcolatori (Lettere A-I) Valutazione delle Prestazioni Prof. Francesco Lo Presti Misura/valutazione di un insieme di parametri quantitativi per caratterizzare
DettagliArduino: Programmazione
Programmazione formalmente ispirata al linguaggio C da cui deriva. I programmi in ARDUINO sono chiamati Sketch. Un programma è una serie di istruzioni che vengono lette dall alto verso il basso e convertite
DettagliCircuiti amplificatori
Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore
DettagliPolitecnico di Milano Facoltà di Ingegneria Industriale INFORMATICA B
Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria Industriale INFORMATICA B Esercitazione del 22/01/2013 Esercizio 1 Un sistema dispone di 16 pagine di memoria fisica e 64 di memoria virtuale. Sapo che l indirizzo
DettagliSommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.
Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell
DettagliAnno 3. Funzioni: dominio, codominio e campo di esistenza
Anno 3 Funzioni: dominio, codominio e campo di esistenza 1 Introduzione In questa lezione parleremo delle funzioni. Ne daremo una definizione e impareremo a studiarne il dominio in relazione alle diverse
DettagliLezione 5. Schemi a blocchi
Lezione 5 Schemi a blocchi Elementi costitutivi di uno schema a blocchi Gli schemi a blocchi costituiscono un formalismo per rappresentare graficamente le interazioni tra sistemi dinamici. Vediamone gli
DettagliMATERIA : SISTEMI ELETTRICI AUTOMATICI INS. TEORICO: PROF. CIVITAREALE ALBERTO
PIANO DI LAVORO CLASSE 5 ES A.S. 2014-2015 MATERIA : SISTEMI ELETTRICI AUTOMATICI INS. TEORICO: PROF. CIVITAREALE ALBERTO INS. TECNICO-PRATICO: PROF. BARONI MAURIZIO MODULO 1: ALGEBRA DEGLI SCHEMI A BLOCCHI
DettagliNTC E MISURA DELLA TEMPERATURA CON ARDUINO
NTC E MISURA DELLA TEMPERATURA CON ARDUINO Una NTC (Negative Temperature Coefficient resistenza a coefficiente di temperatura negativo) è una resistenza che cambia il suo valore con il variare della temperatura.
DettagliFondamenti di Automatica
Fondamenti di Automatica Analisi armonica e metodi grafici Dott. Ing. Marcello Bonfè Dipartimento di Ingegneria - Università di Ferrara Tel. +39 053 974839 E-mail: marcello.bonfe@unife.it pag. Analisi
DettagliLa misura degli angoli
La misura degli angoli In questa dispensa introduciamo la misura degli angoli, sia in gradi che in radianti, e le formule di conversione. Per quanto riguarda l introduzione del radiante, per facilitarne
DettagliInteresse, sconto, ratei e risconti
129 Interesse, sconto, ratei e risconti Capitolo 129 129.1 Interesse semplice....................................................... 129 129.1.1 Esercizio per il calcolo dell interesse semplice........................
DettagliCAPITOLO 16 SUCCESSIONI E SERIE DI FUNZIONI
CAPITOLO 16 SUCCESSIONI E SERIE DI FUNZIONI Abbiamo studiato successioni e serie numeriche, ora vogliamo studiare successioni e serie di funzioni. Dato un insieme A R, chiamiamo successione di funzioni
Dettagli(25 min) Esercizio 1. 1a) Vedi libro e appunti del corso.
(5 min) Esercizio 1 1) Con una scheda di acquisizione dati, con dinamica d ingresso bipolare, si devono misurare i seguenti segnali su un circuito: V 1 tensione di alimentazione di una connessione USB
DettagliIIS D ORIA - UFC PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO INDICE DELLE UFC
INDICE DELLE UFC 1 Transitori Transitori di circuiti R,L,C Ordine di un sistema Modello matematico 2 Trasformata di Laplace Teoremi sulla trasformata Trasformata dei principali segnali di ingresso Antitrasformata
DettagliQUANTIZZAZIONE diverse fasi del processo di conversione da analogico a digitale quantizzazione
QUANTIZZAZIONE Di seguito lo schema che illustra le diverse fasi del processo di conversione da analogico a digitale. Dopo aver trattato la fase di campionamento, occupiamoci ora della quantizzazione.
DettagliLaboratorio di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettrica Sessione 2/3. Danilo Caporale [caporale@elet.polimi.it]
Laboratorio di Fondamenti di Automatica Ingegneria Elettrica Sessione 2/3 Danilo Caporale [caporale@elet.polimi.it] Outline 2 Funzione di trasferimento e risposta in frequenza Diagrammi di Bode e teorema
DettagliII.f. Altre attività sull euro
Altre attività sull euro II.f È consigliabile costruire modelli in carta o cartoncino di monete e banconote, e farli usare ai bambini in varie attività di classe fin dal primo o al più dal secondo anno.
DettagliTRANSITORI BJT visto dal basso
TRANSITORI BJT visto dal basso Il transistore BJT viene indicato con il simbolo in alto a sinistra, mentre nella figura a destra abbiamo riportato la vista dal basso e laterale di un dispositivo reale.
DettagliCapitolo 2. Operazione di limite
Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A
DettagliLa pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante
Riflettiamo sulla pista Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di specificazione - possiede capacità progettuale - è in grado di organizzare il proprio tempo e di costruire piani per
DettagliI.I.S. A. VOLTA FROSINONE. Seconda prova scritta - Simulazione ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
Codice e Indirizzo : ITEC I.I.S. A. VOLTA FROSINONE Progetto Formazione personale docente per gli Esami di Stato (Interventi formativi di cui al D.M. n. 23/2013 e al D.M. n. 351/2014 USR Lazio) A.S. 2014/2015
DettagliFondamenti di Automatica
Fondamenti di Automatica Progetto di controllo e reti correttrici Dott. Ing. Marcello Bonfè Dipartimento di Ingegneria - Università di Ferrara Tel. +39 053 974839 E-mail: marcello.bonfe@unife.it pag. 1
DettagliCome archiviare i dati per le scienze sociali
Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513
DettagliElettronica e Telecomunicazioni Classe Quinta. La trasformata di Laplace
Elettronica e Telecomunicazioni Classe Quinta La trasformata di Laplace ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI CLASSE QUINTA A INFORMATICA INDICE Segnali canonici Trasformata di Laplace Teoremi sulla trasformata
DettagliFondamenti di Automatica
Fondamenti di Automatica Risposte canoniche e sistemi elementari Dott. Ing. Marcello Bonfè Dipartimento di Ingegneria - Università di Ferrara Tel. +39 0532 974839 E-mail: marcello.bonfe@unife.it pag. 1
Dettagli